1885

4 gennaioBrescia, V congresso della Confederazione operaia lombarda. Principali temi di dibattito sono: la Cassa di pen­sione e di vecchiaia, le altre previdenze, l’arbitrato obbligatorio. Gli esponenti del Partito operaio italiano, ricostituitosi nell’agosto 1884, si impongono nettamente sulla componente democratico-borghese, che negli anni precedenti era maggioritaria. Nella discussione sulla migliore forma di organizzazione dei lavoratori prevale la tesi degli operaisti, che sostengono la necessità di formare leghe di resistenza accanto alle società di mutuo soccorso, sulle quali tradizionalmente punta l’ala democratica


17 gennaioNapoli, salpa il “corpo di spedizione di Assab”. Il colonnello Tancredi Saletta comanda il piccolo esercito di 1500 uomini


5 febbraio: le truppe italiane occupano Massaua senza incontrare resistenza da parte della guarnigione egiziana . Le proteste dei governi egiziano e turco rimarranno puramente formali anche nei mesi successivi, quando l’Italia estenderà l’occupazione all’intera zona costiera fra Massaua e Assab


12 febbraio: parte per Massaua la seconda spedizione militare, composta da un migliaio di uomini. Un telegramma governativo dell’Agenzia Stefani, diffuso due giorni prima in Italia, ha notificato il miglioramento delle “condizioni morali” della città, da tempo infestata da bande di predoni, grazie all’arrivo degli uomini del colonnello Tancredi Saletta, che si appresta a ristabilire l’ordine e “la pubblica fiducia”. Una terza spedizione salperà il 24 febbraio con il generale Agostino Ricci


13 febbraioSala Bolognese (BO), scioperano i 1.000 braccianti addetti ai lavori ferroviari, rivendicando aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro. Le richieste sono parzialmente accolte.


1 marzo: il governo reprime le agitazioni agrarie del mantovano arrestando 168 scioperanti, tra i quali tutti i dirigenti del movimento La boje (la bolle Ndr). Ventidue scioperanti sono deferiti all’autorità giudiziaria con l’accusa di aver attentato alla sicurezza dello Stato


15 marzoForlì, gli anarchici costituiscono la sezione italiana dell’Associazione internazionale dei lavoratori. Gli aderenti si impegnano a lavorare nelle organizzazioni operaie per sottrarle all’indirizzo legalitario del Partito socialista rivoluzionario di Andrea Costa e per orientare in senso insurrezionale gli scioperi


21 marzoBologna, esce il primo numero del Resto del Carlino, giornale fondato con 400 lire da un gruppo di giovani laureati in legge di idee liberali: Cesare Chiusoli, Alberto Carboni, Giulio Padovani e Francesco Tonolla. Nei primi tempi il “Carlino” appoggia l’Associazione democratica bolognese e i socialisti dell’avvocato Giuseppe Barbanti Brodano. In seguito abbandona le posizioni radicali e aderisce alla svolta liberale filo crispina. 


23 marzoMilano, il console francese De La Porte, in una relazione sull’industria serica in Lombardia, scrive: “nessuna legge in vigore regola il tempo di lavoro, né l’età delle lavoranti, né il grado di istruzione è soggetto ad alcun controllo; l’industria è libera, tutto si fa per volontario accordo tra padroni e operai”.


12 aprileMilano, il Partito operaio italiano tiene il suo I congresso in due sessioni, il 12 aprile e il 3 maggio


27 aprile: dopo mesi di acceso dibattito, si arriva alla promulgazione della legge che regola le convenzioni ferroviarie. Prevede la concessione ventennale dell’esercizio della rete a tre società private: Società italiana per le strade ferrate meridionali, Società italiana per le strade ferrate del Mediterraneo e Società italiana per le strade ferrate della Sicilia


10 maggioNapoli, inaugurato l’Acquedotto del Serino


27 maggioRoma, la Camera approva la legge che prevede la costruzione a Taranto del nuovo Arsenale militare e l’ubicazione del II Dipartimento marittimo del Regno
Bologna, Carlo Carli, futuro sindaco di Bologna, inaugura il Tempio della nuova Loggia massonica VIII Agosto. Tra gli invitati alla cerimonia Augusto Dalmazzoni, Giuseppe Ceneri, Giosue Carducci e Aurelio Saffi. Il discorso inaugurale è pronunciato dall’avvocato Giulio Vita. Tra gli aderenti il senatore conservatore Enrico Pini, l’avvocato socialista Genunzio Bentini, il futuro sindaco repubblicano Enrico Golinelli, il poeta Olindo Guerrini, il ministro Aldo Oviglio, il fondatore del Resto del Carlino Amilcare Zamorani, il sindaco di Molinella Giuseppe Massarenti e l’avv. Ugo Lenzi, che nel secondo dopoguerra sarà eletto Gran Maestro della Massoneria


GiugnoMonza, gli oltre mille cappellai delle fabbriche monzesi entrano in sciopero (durerà due mesi) in solidarietà con i compagni della Meroni che chiedono la restituzione della cauzione, il pagamento settimanale anziché quindicinale e, soprattutto, il riconoscimento della Lega dei Gigli del Lavoro, organizzatrice del primo sciopero generale della categoria, l’anno precedente.


15 giugnoRoma, la Camera approva di stretta misura la legge che riconosce la responsabilità civile dei datori di lavoro in caso di infortunio sul lavoro. Subito dopo si vota anche il provvedimento sull’assicurazione obbligatoria. Le opposizioni la legge incontrerà in Senato persuadono però il presidente del consiglio Depretis a ritirare l’intero progetto


23 giugnoRoma, Umberto I incarica Agostino Depretis di formare un nuovo governo


LuglioParma, nasce la Società Agraria.




10 agosto:Roma, il Messaggero, considerato un foglio radicale, pubblica questa notizia: “Gli scioperanti di Olginate e Paderno d’Adda (Como) saranno processati do­mani perché avevano fame e non hanno voluto più lavorare per cinquanta centesimi al giorno da conteggiare a fine anno”.

La lega dei lavoratori in metallo pubblica a Milano un manifesto (subito sequestrato dalla questura) in cui sostiene che gli operai devono riunirsi in un’unica associazione di mestiere anziché affi­dare la difesa dei propri interessi a elementi estranei alla loro classe. È una delle prime voci che si leva a favore di un sindacato unico, sia pure limitato alla categoria.


23 agostoMilano, i deputati Antonio Maffi e Giuseppe Mussi organizzano una grande manifestazione per impedire la partenza di nuovi contingenti per l’Africa e costringere il governo a richiamare le truppe in Italia


24 settembreBologna, aperto il primo tratto della tramvia per Imola: da porta Mazzini il vaporino a più carrozze arriva a San Lazzaro. La linea è costruita dalla Società Veneta per le Imprese e Costruzioni Pubbliche di Padova (poi conosciuta semplicemente come La Veneta).
La tratta per Castel San Pietro e Imola sarà attivata il 20 giugno 1886.


11 ottobre: “La bonifica della pianura bolognese e ravennate in destra del fiume Reno è classificata tra le opere di prima categoria nel D.R. 11.10. 1885, emesso in base alla legge n. 869/1882 (Legge Speciale sulla Bonifica o Legge Baccarini). 
I comuni interessati sono: Galliera, San Pietro in Casale, Malalbergo, Baricella, Molinella, Medicina in provincia di Bologna e alcuni comuni del ravennate, per un totale di oltre 235.000 ettari. Nel Comprensorio di Bonifica agiscono il Consorzio della Grande Bonificazione Renana, il Consorzio della Bassa pianura ravennate e i Consorzi riuniti di Ravenna. 
La possibilità di un deflusso in mare delle valli bolognesi e ravennati mediante un unico cavo in margine al Reno sarà vanificato dalla costruzione nel 1903 (ultimato nel 1929) di un collettore, che servirà solo il territorio compreso tra Sillaro e Lamone. L’opera di bonifica effettiva nelle zone umide del bolognese dovrà attendere molti anni. Nel frattempo qui si svilupperà la coltura del riso. 
La legge Baccarini del 1882 concede un contributo statale fino al 75% del costo alle opere di bonifica eseguite da privati e consorzi: darà quindi un grande impulso alle imprese del settore, consentendo loro di scaricare sulla collettività il costo di valorizzazione del capitale fondiario” (Tratto da: https://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1885/decretata_la_bonifica_della_bassa_bolognese_e_ravennate)




NovembreBologna, su iniziativa della Società di resistenza fra i lavoratori muratori di Bologna e provincia, diretta da Ferdinando Zironi (che poi troveremo tra i fondatori della Camera del Lavoro bolognese), nasce la Federazione dei lavoratori muratori. Vi aderiscono le società di Alessandria, Cuneo, Ferrara, Genova, Lugo, Pavia, Pisa, Roma, Moncalieri e Torino. La Federazione nacque ufficialmente con il Congresso di Genova (15 agosto 1886) con lo scopo di ottenere una diminuzione dell’orario di lavoro, aumenti salariali, retribuzione orario anziché a giornata, cooperazione nel lavoro, solidarietà e istruzione tra i soci. Ma di fatto la Federazione non decolla fino al 1889 quando i muratori milanesi riorganizzano la Federazione, ma bisognerà aspettare il congresso di Milano del marzo 1897 perché la Federazione inizia a funzionare come punto di riferimento reale per i lavoratori del settore.


1 novembreRoma, l’enciclica Immortale Dei, promulgata da Leone XIII “sulla cristiana costituzione degli Stati”, segna un importante passo verso l’ingresso ufficiale dei cattolici nella vita politica. Si riconosce infatti come “doverosa” in certe circostanze “la partecipazione più o meno larga dei cittadini all’andamento dello Stato”.


2 dicembreMassaua è annessa al Regno d’Italia: il generale Carlo Gené, subentrato al colonnello Saletta, assume il governo civile della colonia


6 dicembre: approvazione della legge Boselli sulla Marina mercantile che lega armatori, cantieri e stabilimenti siderurgici


3 – 6 dicembreMantova, al Teatro Arnoldi si svolge il VI Congresso degli associati alla Confederazione ope­raia lombarda. L’assemblea (99 delegati rappresentanti 132 asso­ciazioni) decide la fusione col Partito Operaio Italiano, ufficial­mente fondato a Milano il 12 aprile 1885, in un congresso delle leghe de I Figli del Lavoro, dei litografi, dei cappellai, dei mura­tori, dei tintori, dei tessitori di Milano e di alcune altre località della Lombardia. Altri temi del Congresso d’unifi­cazione riguardano la dilagante disoccupazione, il lavoro carce­rario in concorrenza col lavoro libero, gli infortuni sul lavoro, la libertà di sciopero. Si approva una risoluzione che rivendica la proprietà della terra a chi la lavora come unica soluzione del problema contadino, Inoltre, per la prima volta, si legge nella risoluzione che la causa dei contadini è comune a quella degli operai.


DicembreRoma, il governo Depretis cede le Ferrovie dello Stato a tre società private (Adriatica, Medi­terranea, Ferrovie Meridionali). Migliaia di lavoratori passano così dall’amministrazione statale a quella privata perdendo ogni garan­zia per la stabilità dell’impiego, per la residenza e per la carriera. Sorgono due modeste organizzazioni di ferrovieri: il Fascio ferroviario e la Lega dei ferrovieri che organizzano uffici di consulenza legale per difendersi dai soprusi dei nuovi proprietari, in parte anche stra­nieri. In un’assemblea comune le organizzazioni dei ferrovieri auspicano il ritorno delle ferrovie allo Stato.

Sicilia, risultano essersi costituite società agricole con deno­minazioni e in località diverse e anche in tempi differenti: a Parca fin dal 1882, a Trabia dal 1883, a Giardini e ad Acquasanta dal 1884.

Genzano (Roma), si costituisce una Lega di resistenza, erede della parte più pro­gressista delle vecchie Società di mutuo soccorso.

Secondo i dati dell’Agenzia Industria e Commercio, sono attive 4.896 Società di Mutuo soccorso con 804.000 soci, frantumati in tantissime piccole società con non oltre 100 aderenti.


NEL CORSO DELL’ANNO
Winnipeg, nasce la prima cooperativa di consumatori canadese.

E’ l’anno più acuto della crisi che da tempo ha investito l’agricoltura italiana, provocata dal crollo dei prezzi per l’immissione sui mercati dei prodotti americani. Conseguenza immediata della crisi è l’aumento della conflittualità sociale e dell’emigrazione.
Nelle campagne padane è un anno di reazione spietata: di fronte alle agitazioni per la richiesta aumenti, le autorità sciolgono le orga­nizzazioni sindacali, arrestano e processano i capi del movimento insieme a 200 contadini. Molti di essi rimar­ranno nelle carceri di Mantova e di Venezia fino al famoso pro­cesso del febbraio-marzo 1886, quando i giurati veneziani, assol­vendo 22 lavoratori, dichiareranno “non essere delitto il coope­rare alla redenzione morale ed economica delle nostre plebi più misere”.
Milano, fondata la Bianchi. Nata come piccola officina per la costruzione e riparazione di velocipedi, l’attività dell’azienda si espande, nel 1899, alla produzione di autovetture e motocicli sotto la ragione sociale di Fabbrica Automobili e Velocipedi Edoardo Bianchi. Nel 1914 produsse 45.000 biciclette, 1.500 moto e 1.000 automobili.
Notevole fu anche la costruzione di veicoli ad uso militare durante la seconda guerra mondiale. Dopo la guerra la Bianchi contribuì alla ricostruzione e alla motorizzazione dell’Italia con la Bianchina, motoleggera di 125 cc, e l’ Aquilotto, un piccolo motore ausiliario da applicare alle biciclette. 
Con la crisi delle vendite motociclistiche negli anni sessanta la Bianchi entra in una grave crisi finanziaria, che sfocerà, alla fine del 1964, nella dichiarazione di liquidazione della società. La produzione delle moto passerà alla Bianchi Velo, il ramo ciclistico della Casa di viale Abruzzi, che nel 1967 sarà rilevata dalla Piaggio. 
Dal maggio 1997 la Bianchi è entrata a far parte del gruppo svedese Cycleurope AB, la più importante azienda mondiale del settore ciclistico. I marchi del gruppo Bianchi si sono aggiunti a quelli di Cycleurope, creando un raggruppamento unico sul mercato delle bicicletta per ampiezza dell’offerta e capillarità della distribuzione a livello mondiale.
È fra i marchi più prestigiosi per la produzione di bici da corsa, che furono usate da grandi campioni del passato a partire da Giovanni Gerbi (“il diavolo rosso”), Costante Girardengo, Fausto Coppi, Felice Gimondi e Marco Pantani.
La produzione della Bianchi non si limita alla realizzazione di biciclette da gara nel Reparto Corse, ma anche di bici da passeggio, mountain bike e BMX.

Milano, nascono a Rogoredo le ferriere Lurani, poi Redaelli
Milano, nasce la Mittel, denominazione della Società Italiana per le Strade Ferrate del Mediterraneo. I gruppi di investitori italiani ed esteri che avevano realizzato la Banca Commerciale Italiana decisero di entrare nel settore della realizzazione e gestione di linee ferroviarie. Fu pertanto quotata alla borsa di Milano, dove venne conosciuta, appunto, come Mittel. Anche dopo la statalizzazione delle ferrovie gli interessi nel campo ferroviario per le linee in concessione furono affiancati da interessi in campo immobiliare, ma non furono del tutto abbandonati se non nel 1970, con la cessione delle Ferrovie Nord. Mittel S.p.A è ora la holding a capo del gruppo Mittel, si occupa di private equity e investimenti immobiliari.

Milano, la Pirelli produce, per prima in Europa. cavi telegrafici sottomarini per collegare alla terraferma le isole italiane. Per questa produzione verrà costruito nel 1886 lo stabilimento di La Spezia

Napoli, nasce a Pozzuoli la Armstrong, che in breve diventa la maggiore fabbrica italiana di cannoni
Bologna, nasce l’Amaro Montenegro. Stanislao Cobianchi, giovane erborista bolognese, impianta in proprio una distilleria a Borgo Panigale. Ha fatto esperienza in Piemonte, dove ha lavorato per la Gancia-Cillario. Tornato in città, ha aperto una “bouvette” in piazza Maggiore di fronte alla stazione dei tram a cavalli. Il nome Amaro Montenegro è un omaggio alla principessa Elena di Montenegro, futura moglie di re Vittorio Emanuele III (https://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1885/lamaro_montenegro)

Castenaso (Bologna), in località Marano inizia la produzione la Società Baschieri & Pellagri, fabbrica di polvere da sparo
Castelfidardo (An), Settimio Soprani, che fino ad allora aveva collaborato con il fratello Paolo, apre una bottega in proprio. In quegli stessi anni, altri lavoranti di Soprani (Sante Crucianelli, Francesco Serenelli, Silvio Scandalli) danno vita a botteghe a Castelfidardo e nella vicina Camerano, contribuendo alla notevole crescita dimensionale che l’industria delle fisarmoniche registra a cavallo del XIX secolo
Venezia, si svolge la prima edizione della Biennale d’arte