1492 – 1600

 

1492
Norimberga, Martin Behaim, navigatore, cartografo e astronomo tedesco, realizza il primo globo terrestre di concezione moderna, elaborandolo sulla base dei dati cartografici rilevati da Tolomeo e Marco Polo e dei più recenti resoconti degli esploratori portoghesi. Costruì l’Erdapfel, la mela terrestre, oggi conservato nel Museo nazionale di Norimberga, il Germanisches Nationalmuseum, un mappamondo ricco di disegni fantastici e leggende che sintetizza perfettamente le approssimative cognizioni geografiche dell’epoca. Nel Globo di Behaim appare, tra l’altro, l’isola immaginaria di San Brendano, identificata dall’iscrizione Jnfula de fant brandon, dove nel VI secolo, secondo una leggenda, sarebbe sbarcato il monaco irlandese Brendano di Clonfert, mentre navigava lungo le coste europee

All’alba del 12 ottobre, Cristoforo Colombo sbarca in una delle isole Lucaie, oggi San Salvador. Inizia l’età Moderna

31 dicembre: oltre 100.000 ebrei sono cacciati dalla Sicilia

 

1493
Scoppiano nella valle del Reno, nei villaggi del Württemberg, del Tirolo, della Baviera e dell’Alsazia una serie di rivolte contadine che continueranno a ondate successive fino al 1524.

Inizialmente le sommosse si diffusero nelle regioni meridionali, dove più forte era l’oppressione feudale, laica ed ecclesiastica, che voleva, da un lato, liberarsi della tutela imperiale e, dall’altro, sostituire l’antico diritto consuetudinario, che consentiva una certa autonomia nell’amministrazione dei villaggi contadini, col diritto romano, che permetteva una più facile instaurazione di rapporti basati sulla proprietà privata e una più rapida ed efficiente centralizzazione statale-territoriale.
L’inasprirsi del giogo feudale era divenuto tanto più pesante nelle campagne quanto più nelle città si sviluppavano i rapporti borghesi. In tal senso la risolutezza del movimento contadino e la radicalizzazione delle correnti riformistiche anticattoliche praticamente si influenzavano a vicenda.
Ovviamente laddove i contadini erano liberi possessori delle terre che lavoravano e avevano un libero accesso al mercato – come, per es., nei Paesi Bassi settentrionali –, le loro condizioni erano migliorate con la transizione ai rapporti capitalistici.
La Lettera degli articoli del 1525, redatta dal predicatore Christopher Schappeler e dal pellicciaio Sebastian Lotzer, a capo di un gruppo che si rifaceva alle idee di Müntzer, esigeva recisamente la fine del regime feudale e la realizzazione della democrazia sociale, cioè la redistribuzione delle terre, la fine delle corvée e delle tasse inique (come p.es. quella di successione), la parziale eliminazione e la comunalizzazione delle decime ecclesiastiche, i cui proventi sarebbero stati utilizzati esclusivamente per mantenere il parroco (le eventuali eccedenze sarebbero andate ai poveri), l’uso libero delle terre comuni (per la caccia, la pesca, il pascolo, il legnatico ecc.). Si chiedeva anche la libera elezione del parroco da parte dei villaggi e l’abolizione della pena di morte.
La novità stava nel fatto che mentre nelle rivendicazioni precedenti ci si rifaceva all’antico diritto consuetudinario (che poteva variare da luogo a luogo), qui invece ci si appellava al “diritto divino”, secondo cui l’intera società avrebbe dovuto essere riformata in base alle prescrizioni della Scrittura. In pratica si poteva avanzare qualunque rivendicazione, in qualunque luogo, purché giustificabile con la Bibbia. Alla domanda su chi dovesse tradurre il diritto divino in diritto positivo, le comunità sveve rispondevano facendo i nomi degli intellettuali più in vista, tra cui anzitutto Lutero.

I Dodici articoli furono inviati a Lutero, che nell’aprile 1525 vi rispose con lo scritto Esortazione alla pace sui dodici articoli dei contadini della Svevia. Egli si rivolge ai principi e ai signori feudali cui rimprovera, come già al clero regolare e secolare, un atteggiamento bellicoso nei riguardi della predicazione evangelica. Tuttavia, quando si rivolge ai contadini li invita a essere pazienti e a non usare mezzi violenti.
Qui è bene ricordare che tra riforma protestante e guerra contadina ci fu un legame molto stretto sin dall’inizio, nonostante che la riforma abbia successivamente portato i migliori vantaggi (ma non in Germania) ai ceti borghesi. Il fatto è che senza l’appoggio delle grandi masse contadine, i ceti borghesi, ancora sociologicamente poco significativi, non sarebbero mai riusciti a imporsi su quelli feudali, e che se la guerra contadina fallì, ciò dipese anche dal fatto che la borghesia non rispettò i propri impegni, non volle essere coerente sino in fondo coi principi democratici professati, e questa debolezza, che agli occhi delle plebi urbane e delle masse contadine apparve come un vero e proprio tradimento, provocò addirittura un rafforzamento delle posizioni feudali e una stasi dell’economia tedesca che si trascinerà sino all’unificazione nazionale di 300 anni dopo, quando la Prussia, nel corso della guerra vittoriosa contro la Francia, riuscirà a imporsi su tutti gli altri lander.
A onor del vero va detto che il tradimento della borghesia è una costante di tutte le rivoluzioni borghesi in cui si trovano coinvolte masse contadine e proletariato urbano. La differenza tra la Germania e gli altri paesi europei è che in quest’ultimi il tradimento servì a rendere la borghesia una classe dominante o comunque servì a costringere le classi possidenti a scendere a compromessi.
Il primo scontro sanguinoso avvenne alla fine del 1524, allorché nella città di Villingen il magistrato, dopo essere riuscito con false promesse a dividere gli insorti, fece piombare su di loro l’esercito.
La reazione dei contadini non si fece attendere: castelli e monasteri cominciarono ad essere occupati e distrutti. Tra le posizioni moderate, che chiedevano soltanto, tramite nuove intese, un’attenuazione degli oneri padronali, vi fu quella di Huldreich Zwingli, il quale a Zurigo ebbe successo tra i contadini più abbienti e meno clericali. Anche se, proprio grazie a Zwingli e ad altri predicatori che avevano insistito molto più di Lutero sul concetto di “comunità” come organismo che riuniva in sé sia i legami politici e sociali (consociativo-federativi), sia quelli religiosi, ogni città aveva il diritto di dirimere autonomamente le controversie dottrinali che sorgevano tra diversi predicatori (com’era accaduto appunto a Zurigo qualche anno prima della guerra dei contadini). Gli abitanti dei villaggi poterono così esprimere in un linguaggio religioso, comune a tutti, le loro aspirazioni all’autogoverno nei confronti dei principi e dei signori territoriali. Zwingli cadde nella battaglia di Kappel che vide lo scontro dei suoi seguaci con l’esercito dei cantoni cattolici nel 1531.
I contadini furono di nuovo attaccati nella primavera del 1525, questa volta dagli eserciti della Lega sveva, una federazione militare tra i principi e le città imperiali della Germania sud-occidentale. Pur essendo male armati e organizzati, essi, negli scontri militari con gli eserciti della reazione, sapevano difendersi egregiamente. Ma ciò che ad un certo punto li demoralizzò fu l’atteggiamento conciliante dei ceti borghesi, sia urbani che rurali, i quali, spaventati dagli esiti rivoluzionari dell’insurrezione e soprattutto dopo le prime sconfitte militari (a Leipheim il 4 aprile 1525 e a Böblingen il 12 maggio), presero a intavolare trattative segrete, finita la primavera del 1525, con le forze della reazione. In particolare due gruppi di ribelli (di Bodensee e di Allgau) condussero trattative di pace col conte Ugo di Montfort e i rappresentanti della città di Ravensburg. Al testo del patto Lutero aggiunse un’introduzione e una conclusione in cui dimostrava d’essere diventato molto ostile ai contadini che non aspiravano a una soluzione pacifica dei conflitti sociali.
I signori feudali, d’altra parte, riuscirono facilmente a trovare il modo di convincere i contadini meno radicali a desistere dalla rivoluzione: scaricarono sul clero, soprattutto quello regolare, che possedeva enormi ricchezze immobiliari, tutte le contraddizioni del regime feudale.
Il Programma di Heilbronn, redatto da Wendel Hipler, capo della cancelleria dei contadini di Franconia, nobile di origine e borghese di condizione, chiedeva di trasferire all’imperatore tutti i poteri di far diventare i principi dei funzionari statali, di privare il clero di ogni potere mondano, confiscandone i patrimoni, di istituire dei tribunali elettivi, di unificare a livello nazionale la moneta, le misure e i pesi, di abolire le tariffe doganali interne, di proibire l’usura e di trasformare la proprietà fondiaria da feudale in borghese.
Dunque anche in Franconia, come già nell’Alta Svevia, il destino dei contadini insorti era segnato, e infatti gli eserciti imperiali ebbero facilmente la meglio.
Non restavano che la Sassonia e la Turingia, dove le forze residue (circa 8.000 contadini) erano capeggiate da Müntzer. Ma anche qui non ci fu storia: la scarsa preparazione militare dei contadini si rivelò decisiva nello scontro armato nella città di Frankenhausen contro i lanzichenecchi guidati da Filippo d’Assia, Giorgio di Sassonia ed Enrico di Braunschweig (principe luterano il primo, cattolici gli altri due), nel maggio 1525. Vi morirono 5.000 contadini e lo stesso Müntzer, straziato dal boia e decapitato. Lutero, nel testo Una terribile storia e un giudizio di Dio sopra Thomas Müntzer, considerò l’eccidio un segno della giustizia divina.
Dopo quella terribile primavera del 1525, il movimento perse terreno; altre fiammate rivoluzionarie, con punte notevoli di organizzazione politico-militare, si ebbero in zone periferiche dell’Impero, tra cui il Tirolo, dove emerse la figura di Michael Gaismair. Questi moti, però, a differenza dei precedenti, ebbero soltanto una dimensione regionale.

Sul ruolo politico-rivoluzionario di Müntzer, nelle vicende complessive dell’insurrezione, forse la storiografia marxista ha un po’ esagerato, allo scopo di denunciare con più vigore, indirettamente, il fatto che la borghesia si comportò nel peggiore dei modi: in realtà Müntzer si trovò ad operare in un territorio relativamente marginale rispetto ai grandi scontri armati. Anche se uno dei punti più alti della lotta contadina fu raggiunto proprio con la Comune di Münster, negli anni 1534-35, in cui gli anabattisti (seguaci di Müntzer) riuscirono a impadronirsi della città, cacciandone il vescovo-conte. Assediata dalle truppe imperiali, la città riuscì a resistere 14 mesi. Nel complesso i principali artefici, materialmente, della disfatta militare della guerra contadina (che si era sviluppata da Berna a Lipsia, da Besançon a Linz, lungo due assi di oltre 600 km) furono il duca di Lorena in Alsazia, il langravio Filippo d’Assia in Turingia, Georg Truchsess von Waldburg in Svevia e Franconia
http://www.homolaicus.com/storia/moderna/guerra_contadina/insurrezione.htm



1494
Venezia, Aldo Manuzio fonda la sua stamperia. L’intuizione fu di stampare libri di piccolo formato, di facile lettura, molto spartani e a costi contenuti. L’idea del libro di piccolo formato diede un grande impulso all’editoria e alla casa editrice di Manuzio. Pur nascendo numerose tipografie in molte città, la Manuzio copriva il 30% del mercato totale del libro. Manuzio ideò un nuovo carattere corsivo, poi detto dal suo nome aldino italico.



2 giugno: Spagna e Portogallo firmano il Trattato di Tordesillas, che stabilisce la raya, cioè la linea di separazione tra le rispettive colonie nel Nuovo Mondo. E’ fissata a 370 leghe ad ovest delle isole Capo Verde. Grazie a questa divisione il Portogallo ottiene il diritto di possedere e colonizzare il Brasile



1497
Cornovaglia, scoppia una rivolta contro le nuove tasse imposte dal parlamento inglese per finanziare la guerra contro la Scozia 



1499
Amerigo Vespucci inizia il suo primo viaggio oltre Atlantico e raggiunge la foce del Rio delle Amazzoni. 



1501
Re Ferdinando (Il Cattolico) di Spagna inizia il lucroso commercio degli schiavi. La Spagna approva una legge che di fatto gli consente il monopolio del commercio degli schiavi verso l’America. Gli spagnoli comprano i futuri schiavi dai portoghesi che controllano le coste africane e diventano i monopolisti della tratta di esseri umani 



1502
Donato di Pascuccio detto Bramante, adopera per primo una pressa a vite per il conio di sigilli di piombo

Venezia, Aldo Manuzio pubblica la sua edizione della Divina Commedia di Dante Alighieri. Sarà la base di tutte le ristampe per i successivi tre secoli 



1505
Ulrich von Calw scrive Bergbuchlein, il più antico manuale sullo sfruttamento delle miniere
Erasmo da Rotterdam pubblica Annotationes



1506
Roma, inizia la ricostruzione della Basilica di San Pietro. Nello stesso anno prendono servizio per la prima volta le Guardie Svizzere.
Fondata l’Università di Urbino 



1507
25 aprile
: pubblicata dal cartografo tedesco Martin Waldseemüller la Cosmographiae Introductio, opera in cui, per la prima volta, compare il nome America. Waldseemüller propone di dare al «nuovo continente»
il nome di Amerigo Vespucci. 



1509
Arriva a Santo Domingo il primo carico di schiavi provenienti dall’Africa occidentale.



26 marzo: un violento terremoto colpisce Friuli Slovenia. Oltre 10.000 morti 1512
L’orologiaio Helein costruisce il primo orologio da tasca a cui da il nome di Uovo di Norimberga

Tiziano dipinge le Tre età dell’uomo 



1513
Nell’esilio di San Casciano, Macchiavelli scrive Il Principe. L’opera sarà pubblicata postuma nel 1532 e nel 1559 sarà inserita nell’Indice dei libri proibiti

L’esploratore spagnolo Vasco Núñez de Balboa attraversa lo stretto di Panama, diventando il primo europeo a navigare nelle acque dell’Oceano Pacifico. Questa scoperta smonta definitivamente la convinzione di Cristoforo Colombo, il quale era convinto di aver raggiunto la parte più orientale dell’Asia, e conferma la convinzione di Amerigo Vespucci, e cioè che il Nuovo Mondo è un nuovo continente.



1514
Ungheria, i contadini, riunitisi per la crociata contro i Turchi, decidono invece di muover guerra ai signori. Sessantamila uomini in armi, guidati dal comandante Dosza, portarono l’insurrezione in tutto il paese. L’esercito dei nobili li accerchia a Czanad, dov’era nata una repubblica di eguali. Li sconfigge dopo due mesi di assedio. Dosza fu arso su un trono rovente, i suoi luogotenenti costretti a mangiarne le carni per aver salva la vita. Migliaia di contadini furono impalati e impiccati.

I contadini di Svevia si ribellano alle tasse su vino, carne e pane. In cinquemila minacciano di conquistare Schorndorf, nella valle di Rems. Il duca Ulderico promette di abolire le nuove tasse e ascoltare le lagnanze dei contadini, ma in realtà voleva solo prendere tempo. La rivolta si estende a tutta la Svevia. I contadini mandano delegati alla Dieta di Stoccarda, che accoglie le loro proposte, ordinando che Ulderico sia affiancato da un consiglio di cavalieri, borghesi e contadini e che i beni dei monasteri siano espropriati e distribuiti alla comunità. Ma Ulderico convoca un’altra Dieta a Tubinga, si rivolge agli altri principi e raduna una grande armata con la quale riesce ad espugnare la valle di Rems: assedia e affama gli insorti sul monte Koppel, saccheggia i villaggi, arresta sedicimila contadini. Sedici sono decapitati, gli altri condannati a pagare forti ammende.



1515
Michelangelo Buonarroti realizza per la tomba di papa Giulio II lo Schiavo morente e lo Schiavo ribelle. Le due statue sono oggi conservate al Museo del Louvre

La Svizzera, riunita in una confederazione di tredici cantoni, si dichiara ufficialmente terra neutrale


Martin Lutero inizia a Wittenberg le lezioni sull’Epistola ai Romani.
Dal XIV secolo il capitalismo si era ben consolidato in Europa. I Paesi Bassi diventarono la fabbrica d’Europa e il commercio prosperava lungo le rive del Reno. Le città del Nord Italia erano potenti locomotive della crescita economica e del commercio, aprendo la strada al mercato con Bisanzio e l’Oriente. Tra il V e il XII secolo circa, l’Europa era composta principalmente da economie isolate. Ora non più! La scoperta dell’America, la circumnavigazione dell’Africa e l’espansione generale del commercio diedero un nuovo impulso non solo alla creazione del benessere ma anche allo sviluppo della mente degli uomini.
In queste condizioni, non poteva più sussistere la vecchia stagnazione intellettuale. Come spiegarono Marx ed Engels nel Manifesto del Partito Comunista, si stava togliendo la terra da sotto i piedi di conservatori e reazionari:
«La scoperta dell’America, la circumnavigazione dell’Africa crearono alla nascente borghesia un nuovo terreno. Il mercato delle Indie orientali e della Cina, la colonizzazione dell’America, gli scambi con le colonie, l’aumento dei mezzi di scambio e delle merci in genere diedero al commercio, alla navigazione, all’industria uno slancio fino allora mai conosciuto, e con ciò impressero un rapido sviluppo all’elemento rivoluzionario entro la società feudale in disgregazione»
Non a caso l’ascesa della borghesia in Italia, Olanda, Inghilterra e successivamente in Francia è stata accompagnata da una straordinaria fioritura di cultura, arte e scienza. La rivoluzione è sempre stata la forza trainante della storia, come ha detto Trotskij. Nei paesi in cui la rivoluzione borghese ha trionfato nei secoli XVII e XVIII, lo sviluppo delle forze produttive e della tecnologia fu accompagnato da un parallelo sviluppo della scienza e della filosofia, che minò per sempre il dominio ideologico della Chiesa.
Nell’epoca di ascesa della borghesia, quando il capitalismo rappresentava ancora una forza progressista della storia, i primi ideologi di questa classe dovettero combattere una dura lotta contro i bastioni ideologici del feudalesimo, iniziando dalla Chiesa cattolica. Molto prima di distruggere il potere dei latifondisti feudali, la borghesia dovette abbattere le difese filosofiche e religiose costruite per proteggere il sistema feudale attorno alla Chiesa e al suo braccio armato, l’Inquisizione. Questa rivoluzione venne anticipata dalla rivolta di Martin Lutero contro l’autorità della Chiesa.
Nel corso dei secoli XIV e XV la Germania vide un passaggio da un’economia completamente agraria all’ascesa di nuove classi sociali che si scontrarono con la gerarchia feudale tradizionale. Gli attacchi di Lutero alla Chiesa cattolica romana agirono come la scintilla che dà avvio alla rivoluzione. I borghesi e la bassa nobiltà cercarono di spezzare il potere del clero, di sfuggire alle grinfie di Roma e, ultimo ma non meno importante, di arricchirsi confiscando i beni della Chiesa.
Ma nel profondo della società feudale, si agitavano altre forze fondamentali. Quando gli appelli di Lutero contro il clero e sulla liberà cristiana raggiunsero le orecchie dei contadini, agirono come potenti detonatori della rabbia repressa delle masse che per lungo tempo avevano sofferto in silenzio l’oppressione dei signori feudali. In quel momento insorsero per riprendersi una violenta vendetta contro tutti i loro oppressori.
A partire dal 1524, la guerra contadina si diffuse durante tutto l’anno successivo in tutte le regioni germaniche del Sacro Romano Impero, fino alla sua soppressione nel 1526. Quello che avvenne in seguito si è ripetuto frequentemente nella storia successiva: trovandosi di fronte alle conseguenze delle sue idee rivoluzionarie, Lutero dovette scegliere da che parte stare, e si unì ai borghesi, alla nobiltà e ai principi per schiacciare i contadini.
I contadini trovarono un dirigente migliore nella persona di Thomas Müntzer. Mentre Lutero predicava la resistenza pacifica, Thomas Müntzer attaccava il sacerdozio con violenti sermoni, chiamando il popolo a sollevarsi in armi. Come Lutero, anche lui faceva citazioni bibliche per giustificare le sue azioni: «Non è Cristo che dice ‘non sono venuto per portare la pace, ma una spada?».
L’ala più radicale del movimento erano gli Anabattisti, che avevano già iniziato a mettere in discussione la proprietà privata, prendendo a modello il comunismo primitivo dei primi cristiani descritto negli Atti degli Apostoli. Müntzer sosteneva che la Bibbia non fosse infallibile, che lo Spirito Santo comunicasse direttamente attraverso il dono della ragione.
Lutero era inorridito e scrisse il pamphlet Contro le bande dei contadini che assassinano e rubano. La rivolta venne represse con indicibile ferocia, cosa che riportò la Germania indietro di secoli. Ma l’ondata di proteste borghesi che si era riflessa nel protestantesimo era ormai inarrestabile. Quelle terre in cui le forze reazionarie feudali sedarono prima della nascita l’embrione della nuova società, erano condannate all’incubo di un lungo e inglorioso periodo di degenerazione, declino e decadenza. L’esempio della Spagna è il più significativo a questo proposito (Cfr. www.marxismo.net



1516
Tommaso Moro pubblica l’Utopia. Dopo aver analizzato la società inglese del tempo, ipotizza una società ideale in cui la proprietà privata è abolita e lo stato diventato uno strumento per il bene di tutti

Basilea, Erasmo da Rotterdam pubblica l’edizione critica del testo greco del Nuovo Testamento.

Sicilia, scoppia una rivolta popolare contro gli spagnoli. Gli insorti chiedono l’indipendenza dell’isola

Venezia, sorge il primo Ghetto

 

1517
Martin Lutero affigge sulla porta della cattedrale di Wittenberg, le 95 tesi contro la vendita delle indulgenze e la mancanza di moralità in molti rappresentanti del clero. Inizia la Riforma protestante

Si hanno le prime notizie sull’importazione in Europa di caffè e tabacco e dell’introduzione dell’allevamento del tacchino. Gli spagnoli importano dal Messico il cacao

 

1518
In tutta l’Europa orientale si verifica una recrudescenza feudale. I contadini sono praticamente ridotti in schiavitù e debbono prestare la loro opera gratuitamente. Addirittura i proprietari terrieri polacchi si arrogano anche il diritto di giudicare i propri sudditi

Raffaello termina il Ritratto di Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi, dipinge la Visione di EzechieleSan Michele sconfigge Satana e la Madonna della Rosa ed inizia l’Autoritratto con un amicoLa Fornarina e La Trasfigurazione.

Tiziano dipinge l’AssuntaJohannes Trithemius crea la Tabula recta o tavola di Vigénère.

Bernardino Stagnino pubblica a Venezia l’opera di Lutero Appellatio ad Concilium, che rimarrà per molti secoli l’unica opera di Lutero stampata in Italia.

 

1519
Amboise (Francia), muore Leonardo da Vinci. Era ospite in Francia dell’esule Ludovico il Moro

Magellano inizia la circumnavigazione del globo

 

1520
Spagna, scoppia la rivolta dei comuneros (comunardi Ndr.). La rivolta, guidata dalla dalla borghesia urbani e dai letrados (avvocati Ndr.), aveva come obiettivo la difesa delle tradizionali autonomie cittadine contro l’avanzata dell’accentramento statale e di sottoporre al controllo delle Cortes i poteri della monarchia. Partita da Toledo e Segovia, si diffuse a Toro, Guadalajara, Madrid, Ávila, Soria, Burgos e Valladolid. La rivolta fu repressa nel 1521 in seguito alla sconfitta delle forze dei ribelli a Villalar de los Comuneros. I comuneros resistettero a Toledo fino alla definitiva sconfitta nel 1522

 

1521
Ribellione dei Cavalieri (piccola nobiltà) contro i grossi feudatari laici e ecclesiastici tedeschi

8 maggio: Carlo V con l’editto di Worms condanna definitivamente le tesi luterane e Lutero è perseguito in tutti i territori dell’impero.

Con la battaglia di Tenochtitlan gli Spagnoli e i loro alleati locali sconfiggono definitivamente Cuauhtémoc, ultimo imperatore azteco: è la fine della civiltà precolombiana.

 

1522
Haiti
, nella colonia di Hispaniola scoppia la prima rivolta di schiavi neri

 

1523
Rosso Fiorentino dipinge il Matrimonio della Vergine nella Basilica di San Lorenzo, un’opera all’avanguardia per le scelte cromatiche che, forse per la prima volta, sovrastano il formalismo del tratto.

 

1524
Germania, scoppia la guerra dei contadinirivolta popolare che terminerà solo nel 1526.

“Come per il precedente movimento Bundschuh (Lega della scarpa), e come per le guerre hussite, furono un insieme di rivolte economiche e religiose, da parte di contadini, abitanti delle città, e nobili. Il movimento non possedeva un programma comune. Il conflitto, che si svolse principalmente nelle aree meridionali, centrali e occidentali dell’odierna Germania, ma che influenzò anche aree confinanti delle odierne Svizzera e Austria comprese l’odierno Alto Adige (dove alla testa dei ribelli si distinse Michael Gaismair) e parte del Trentino (dove prese il nome di “Guerra rustica” o “guerra dei carneri” e dalla quale si distinse la figura di Francesco V di Castelalto), coinvolse al suo apice, nella primavera-estate del 1525, un numero stimato intorno ai 300.000 contadini. Fonti dell’epoca stimano in 100.000 il numero dei morti. La rivolta trova ragioni etiche, teoriche e teologiche nella riforma protestante, le cui critiche ai privilegi e alla corruzione della Chiesa Cattolica Romana sfidano l’ordine religioso e politico costituito. Ma la guerra dei contadini riflette anche un radicato malcontento sociale. Contadini e plebei in tutta la Germania compilarono innumerevoli liste di articoli che delineavano le loro richieste. I famosi 12 articoli dei contadini della Foresta Nera, vennero infine adottati come insieme definitivo di richieste: con essi si chiede la rivendicazione di alcune scelte sociali-religiose, il ripristino dei propri diritti aboliti, la diminuzione dei carichi fiscali e di corvée. In sintesi:
1. le comunità eleggono i propri parroci
2. riduzione della decima per il parroco al suo solo sostentamento, il resto ai poveri
3. liberazione dalla servitù della gleba
4 – 5. restituzione delle terre comuni, dei corsi d’acqua e dei boschi alle comunità; ripristino della libertà di caccia
6. diminuzione delle corvée
7. servizi al signore locale in libertà e dietro pagamento di denaro
8. revisione dei canoni (retribuzione e affitto)
9. revisione delle pene secondo il diritto tradizionale scritto, invece dell’arbitrio del signore locale
10. riappropriazione dei pascoli e dei campi di uso comune da parte delle comunità
11. eliminazione del “mortuario” (diritto del signore feudale di appropriarsi delle proprietà alla morte del capofamiglia)
12. revisione dei 12 articoli sulla base della parola di Dio ed invalidazione di quelli che sono illegittimi secondo la Scrittura

La sollevazione scoppiò inizialmente nella Bassa Svevia per diffondersi rapidamente in altre aree della Germania. In alcune zone la rivolta mantenne i caratteri violenti della rapina, del saccheggio e dell’incendio a castelli, conventi e monasteri. In altre zone si sviluppò con caratteri più organizzati, fino ad arrivare alla costituzione di gruppi organizzati militarmente, come nel caso del Battaglione Nero (Schwarzer Haufen) del comandante lanzichenecco Florian Geyer.  L’Impero, l’alta nobiltà e l’alta borghesia organizzarono la Lega Sveva comandata dal duca Giorgio di Waldburg, mentre lo stesso Lutero, già condannato come eretico con l’Editto di Worms del 1521, e accusato all’epoca di aver fomentato la lotta, rigettò le richieste degli insorti e sostenne il diritto dei governanti tedeschi di sopprimere le rivolte. Questa posizione non fu condivisa dal suo ex seguace Thomas Müntzer, il quale si mise alla testa della rivolta in Turingia.

Le battaglie iniziali videro la vittoria delle formazioni di contadini, ma il movimento fallì quando città e nobili concordarono una loro pace con gli eserciti principeschi che ripristinarono il vecchio ordine, spesso in forma ancor più dura, nominalmente per conto del sacro romano imperatore Carlo V, rappresentato per le questioni tedesche dal fratello minore Ferdinando.

Il 27 dicembre 1521, tre “profeti” apparvero a Wittenberg, provenienti da Zwickau: Thomas Dreschel, Nicolas Storch e Mark Thomas Stübner. La riforma di Lutero non era per loro abbastanza. Come la Chiesa cattolica romana, Lutero praticava il battesimo degli infanti, che gli antipedobattisti consideravano essere «(…) né scritturale né primitivo, né soddisfacente alle principali condizioni di ammissione in una visibile fratellanza di santi, spirito, pentimento, fede, illuminazione personale e libera resa di se a Cristo»
Il teologo riformatore e associato di Lutero, Filippo Melantone, impotente di fronte all’entusiasmo con cui il suo co-riformatore Andrea Carlostadio simpatizzava con gli insorti, si appellò a Lutero, ancora nascosto nel Wartburg. Lutero fu cauto nel non condannare subito la nuova dottrina, ma consigliò a Melantone di trattarli gentilmente per provare il loro spirito. Ci fu confusione a Wittenberg, dove scuole e università si schierarono con i “profeti” e vennero chiuse. Da qui l’accusa che gli antipedobattisti fossero nemici dell’apprendimento, che è sufficientemente rigettata dal fatto che la prima traduzione in tedesco dei profeti ebraici fu fatta e stampata da due di loro, Hetzer e Denck, nel 1527.




1525
Germania, repressa nel sangue – nella battaglia di Frankenhausen – la rivolta contadina capeggiata da Tommaso Muntzer, che viene ucciso. I principi cattolici del Nord e del Sud si organizzano nelle leghe di Dessau e di Ratisbona per contrastare il dilagare della riforma protestante.

La guerra dei contadini (der deutsche Bauernkrieg) fu una rivolta popolare nell’Europa rinascimentale, più precisamente nel Sacro Romano Impero, che si svolse tra il 1524 e il 1526. La guerra consistette, come per il precedente movimento Bundschuh (Lega della scarpa), e come per le guerre hussite, in un insieme di rivolte economiche e religiose, da parte di contadini, abitanti delle città, e nobili. Il movimento non possedeva un programma comune. Il conflitto, che si svolse principalmente nelle aree meridionali, centrali e occidentali dell’odierna Germania, ma che influenzò anche aree confinanti delle odierne Svizzera e Austria comprese l’odierno Alto Adige (ove si distinse Michael Gaismair) e parte del Trentino (dove prese il nome di “Guerra rustica” o “guerra dei carneri” e dalla quale si distinse la figura di Francesco V di Castelalto), coinvolse al suo apice, nella primavera-estate del 1525, un numero stimato intorno ai 300.000 contadini insorti. Le fonti dell’epoca stimano in 100.000 il numero dei morti. La guerra trovò ragioni etiche, teoriche e teologiche nella riforma protestante, le cui critiche ai privilegi e alla corruzione della Chiesa Cattolica Romana sfidarono l’ordine religioso e politico costituito. Ma la guerra dei contadini rifletté anche un radicato malcontento sociale: comprenderne le cause si devono esaminare le strutture mutanti delle classi sociali in Germania e le loro mutue relazioni. Queste classi erano quelle dei principi, dei nobili minori, dei prelati, dei patrizi, dei borghigiani, dei plebei e dei contadini (…).  
(Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_dei_contadini)

 

1525
Dicembre, Martin Lutero pubblica il De servo arbitrio

 

1526
Introdotta in Europa dalle Antille la patata dolce

 

1527
Firenze, muore Nicolò Macchiavelli

Maggio: Sacco di Roma. Un esercito imperiale entra in Italia diretto a Roma. I Lanzichenecchi al comando del generale Georg von Frundsberg devastano e saccheggiano la città.

 

1528
Girolamo Emiliani fonda la Congregazione dei Somaschi, che si occuperà dell’assistenza agli orfani e alle donne “traviate”. Sarà approvata da papa Paolo III nel 1540 ed elevato ad ordine regolare da papa Pio V il 6 dicembre 1568 (breve papale Ex iniuncto nobis)

 

1530
Francesco Guicciardini termina di scrivere I ricordi civili e politici

 

1532
Nell’estate si svolge a Chanforan in val d’Angrogna (To), un’importante assemblea del movimento valdese, “in presentia di tutti li ministri et etiandio del populo“. Pubblicamente viene accettata la risoluzione di aderire alla riforma protestante. Cessano da quel momento i 3 secoli e mezzo di clandestinità

 

1533
Il matematico Johannes Regiomontanus pubblica il primo trattato di trigonometria scritto in Occidente. Mentre Gemma Frisius presenta il sistema di rilevamento topografico basato sulla triangolazione

 

1534
Ignazio di Loyola fonda la Compagnia di Gesù (Gesuiti)

 

1535
Munster, distrutto nel sangue il tentativo degli Anabattisti – seguaci di Tommaso Muntzer – di creare una società comunista regolata dalla Bibbia (Regno di Sion). I principi cattolici assaltano la città, compiendo una strage degli Anabattisti e riaffermando la supremazia cattolica

 

1536
6 marzoAosta, nasce il Conseil des Commis. Essendo giudicato poco pratico e troppo dispendioso convocare frequentemente gli Stati Generali e richiedendo l’emergenza la nomina di un gruppo ristretto di uomini esperti in grado di guidare il paese tra una riunione e l’altra dell’Assemblea, gli Stati Generali deliberano l’elezione di un consiglio più ristretto che avrebbe assunto la denominazione di Conseil des Commis. Esso assume ufficialmente “toutte authorité aux affaires d’état”, ossia l’intero potere in materia politica, militare, economica e sanitaria. Con il permesso sovrano, il Conseil des Commis prende autonomamente le misure di difesa della Valle, rifiutando a tutti gli eserciti il passaggio sul territorio valdostano e costituendo una milizia valdostana forte di 4000 uomini, al comando di tre colonnelli locali nominati dal Conseil des Commis. Il Ducato di Aosta può battere moneta e la diplomazia valdostana può stipulare autonomamente trattati di neutralità con la Francia
(Cfr. www.storiavda.it/etaantica.htm).

 

1537
Il re di Francia Francesco I concede il diritto di stampa, secondo il quale ogni editore o stampatore era obbligato a depositare un determinato numero di copie di ogni lavoro presso una o più biblioteche prestabilite.

 

1538
FranciaOrdinanza di Villers-Cotterês: la decisione di Re Francesco I nacque per evitare gli equivoci e le difficoltà che nascevano dall’uso del latino nei tribunali del regno. La norma prevedeva che nei tribunali fosse obbligatorio l’uso del francese, al fine di agevolare agevolare chi non conosceva il latino. Questo evento assegno di fatto alla lingua francese uno status che riduceva quello di tutti gli altri dialetti del regno. Rappresenta un momento storico importante poiché da qui ha inizio una politica di unificazione linguistica della Francia che sarà portata alle estreme conseguenze durante la Rivoluzione Francese, per cui l’uguaglianza tra cittadini implica l’uso della stessa lingua: il francese

Venezia, Maddalena Casulana pubblica il libro di madrigali per quartetto di voci. È il primo libro di musica mai pubblicato da una donna nella storia europea.

26 novembreAosta, clero e nobiltà rifiutano di partecipare alle spese comuni del Ducato e minacciano di perseguire con il massimo rigore sindaci e procuratori del Terzo Stato che si oppongono al pagamento delle imposte. Cessata l’emergenza, clero e nobiltà recuperano i loro privilegi. Da questo momento tutto il carico fiscale ricade esclusivamente sul Terzo Stato. Anche sul piano politico la rappresentanza del Terzo Stato si riduce progressivamente. All’interno del Conseil des Commis, dopo la prima elezione nel 1536 di 71 membri, con un’ampia rappresentanza delle comunità, a partire dagli anni Quaranta, la rappresentanza del Terzo Stato si riduce ai due sindaci della città e del borgo di Aosta (Cfr. www.storiavda.it/etaantica.htm).

 

1539
Muore Vannuccio Biringuccio, autore di Pirotechnia, un importante manuale di metallurgia che sarà pubblicato postumo nel 1540

Napoli, fondato il Monte di Pietà, opera pia che svolse attività bancaria concedendo prestito su pegno senza interessi. Sarà la base per la fondazione nel 1861 del Banco di Napoli.

 

1540
Il veneziano Giovanni Ventura Rossetti pubblica Plitcho dell’arte de’ tintori, il primo manuale sulle tecniche di tintura dei tessuti

Francesco Guicciardini completa la stesura della sua monumentale Storia d’Italia

 

1542
Roma, viene definitivamente istituita la Congregazione del Sant’Uffizio, la Santa Inquisizione

13 giugno: un violento terremoto colpisce il Mugello, provocando la morte di circa 150 persone

 

1543
Niccolò Copernico pubblica il De revolutionibus orbium coelestium, in cui si confuta il sistema geocentrico di Tolomeo per affermare la teoria eliocentrica del sistema solare

Prima edizione del De humani corporis fabrica di Andrea Vesalio. Primi passi dell’anatomia scientifica. I disegni sono del fiammingo Jan Stefan.

 

1544
George Hartman scopre l’inclinazione magnetica dell’ago della bussola

Italia, si hanno le prime notizie sulla coltivazione del pomodoro

 

1545
Si apre il Concilio di Trento. Durerà 18 anni, dal 1545 al 1563, sotto il pontificato di tre papi. A Trento viene definita la riforma della Chiesa cattolica (Controriforma) e la reazione alle dottrine del calvinismo e del luteranesimo (Riforma protestante). Fu un concilio importante per la storia della Chiesa cattolica, tanto che l’aggettivo “tridentino” viene usato ancora oggi per definire alcuni aspetti caratteristici della Chiesa cattolica ereditati da questo concilio e mantenuti per i successivi tre secoli, fino ai concili Vaticano I e Vaticano II (Cfr. https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/concilio-di-trento).

 

1546
Lipsia: inaugurata la prima Fiera del libro

 

1548
Messina, Ignazio de Loyola fonda il Primo Collegio dei Gesuiti, il Primum ac Prototypum Collegium ovvero Messanense Collegium Prototypum Societatis Iesu, primo e quindi prototipo di tutti gli altri collegi di insegnamento che i Gesuiti fonderanno nel mondo facendo dell’insegnamento la marca distintiva dell’Ordine. Il Collegium in seguito si trasformerà nel Messanense Studium Generale ossia nell’Università di Messina

 

1549
Napoli: prima operazione di parziale asportazione della milza, svolta da Leonardo Fioravanti, con l’aiuto del chirurgo Zaccarella

 

1551
San Giovanni in Persiceto (Bo), nasce la Partecipanza. Attiva ancora oggi, è un’Associazione Agraria proprietaria di estesi appezzamenti di terreno, costituita da una collettività di persone, che periodicamente e secondo antichissime norme, procede alla Divisione in natura delle terre, con assegnazione e godimento novennale ai singoli Partecipanti (Cfr. http://www.pianurareno.org/?q=node/717.). Tutt’ora attive sono anche le Partecipanze di Nonantola, S. Agata Bolognese, Cento, Pieve di Cento e Villa Fontana di Medicina. Le Partecipanze hanno svolto un ruolo fondamentale, con un duro e faticoso lavoro, nella bonifica e trasformazione in terreni agricoli di vaste aree paludose e boschive

 

1555
Pace di Augusta: si sancisce il principio per cui in uno Stato si deve professare la religione del principe al potere (cuius regio eius religio)
Francia, un monaco importa dal Brasile i primi semi della pianta del tabacco, a cui si attribuisce un potere medicinale

 

1556
Venezia
, Niccolò Tartaglia pubblica il General trattato di numeri et misure

Venezia, creato il Provveditorato ai beni incolti per avviare nuove bonifiche, aumentare la superficie coltivata e stimolare gli investimenti privati per il miglioramento dell’agricoltura: il progressivo aumento del prezzo del grano, caratteristico del XVI secolo, incoraggiava lo spostamento di capitali dall’attività mercantile all’agricoltura

Germania, Georg Baur descrive per primo, in un apposito trattato, l’uso della vite metallica per il legno

23 gennaioCina, Terremoto dello Shaanxi, uno dei più mortali cataclismi nella storia, provoca circa 830.000 morti.

 

1557
Bancarotta spagnola: a causa di quasi mezzo secolo di guerre condotte dal padre Carlo V, Filippo II si ritrova un regno sommerso da debiti che non riesce a saldare, nonostante le ingenti entrate provenienti dalle colonie americane.

27 settembrePalermo, dopo circa sei giorni di intensa pioggia, le precipitazioni aumentarono terribilmente su tutta la Conca d’Oro. La diga che tratteneva le acque sui monti sovrastanti Palermo improvvisamente cede riversando fino alle vie del centro storico, una spaventosa ondata di fango. Un evento di tali proporzioni non si verificò più, le vittime furono più di 7000

 

1558
Alessio Fontana lascia i suoi beni alla municipalità per l’istituzione di un collegio di studi affidato alla Compagnia di Gesù. Nasce così l’Università di Sassari. Otterrà la sua identità giuridica nel 1617, dopo che il re Filippo III concesse lo statuto di Università.

 

1559
Roma, la Santa Congregazione dell’Inquisizione romana istituisce l’Indice dei libri proibiti, per impedire la contaminazione della fede e la corruzione della morale. Questa censura si protrarrà fino alla metà del Novecento

 

1561
Nei Paesi Bassi si ottengono, grazie a tecniche di ibridazione, i tulipani.

Roma, Michelangelo Buonarroti completa Santa Maria degli Angeli e dei Martiri

 

1563
Inghilterra
, la regina Elisabetta promulga lo Statuto degli artigiani, che regola il trattamento normativo e salariale dei lavoratori

Annibale Caro inizia la traduzione dell’Eneide di Virgilio. Sarà completata nel 1566, anno della sua morte.

13 gennaioFirenze, Fondazione dell’Accademia del Disegno, la più antica accademia di Belle Arti del mondo, per volere di Cosimo I de’ Medici e di Giorgio Vasari.

 

1564
Carlo IX, re di Francia, rende obbligatoria la data del primo gennaio come primo giorno dell’anno
Jacques Le Moyne de Morgues fornisce il primo resoconto teorico sui nativi americani, osservazioni raccolte durante la spedizione di René de Laudonnière.

 

1565
Bernardino Telesio pubblica i primi due libri della sua opera maggiore De rerum natura iuxta propria principia, dove sostiene che la natura va studiata secondo i propri principi e non seguendo le erronee e superate dottrine del passato. Per questo motivo l’opera sarà messa all’indice

John Hawkins importa in Inghilterra per la prima volta il tabacco da fumo, che aveva ottenuto da una piccola colonia francese in Florida.

Tra il 1565 ed il 1566 operai fiamminghi fondano la primordiale Borsa di Londra (detta Royal Exchange), ricalcando il modello dell’omologa borsa valori di Anversa. La Royal Exchange sarà ufficialmente inaugurata il 23 gennaio 1571 da Elisabetta I

 

1567
Pierluigi da Palestrina compone la Missa Papae Marcelli.

 

1569
Il geografo e cartografo fiammingo Gerardo Mercatore elabora la proiezione cilindrica centrografica o più semplicemente proiezione di Mercatore, proiezione cartografica conforme e cilindrica. E’ diventata la proiezione cartografica più usata per le mappe nautiche per la sua proprietà di rappresentare linee di costante angolo di rotta (linee lossodromiche) con segmenti rettilinei.

 

1570
Abraham Ortelius pubblica il Theatrum Orbis Terrarum, primo atlante moderno. Quest’atlante rese famoso il cartografo olandese Gerhard Kremer (conosciuto come Gerardo Mercatore)

 

1576
Girolamo Mercuriali da Forlì scrive il De morbis cutaneis (Sulle malattie della pelle). E’ il primo trattato scientifico di dermatologia.

 

1576
Il genovese Benedetto Gentile inventa il gioco del lotto

Epidemia di peste nel nord Italia

 

1578
20 luglioRoma, presso la Chiesa di San Giovanni a Porta Latina vengono arrestate undici uomini. L’accusa è di aver costituito un circolo segreto di uomini all’interno del quale si manifestavano legami di affetto omosessuale, si consumavano rapporti carnali e si consacravano vincoli matrimoniali tra persone dello stesso sesso osservando la liturgia ecclesiastica, con la complicità di alcuni frati. Il processo avanti al Tribunale Criminale del Governatore si conclude con la condanna a morte per otto degli imputati, tutti ritenuti colpevoli dei reati di sodomia e profanazione dell’istituto matrimoniale. La pena viene eseguita il 13 agosto al Ponte Sant’Angelo, con successivo rogo degli otto corpi. Un frate è assolto, forse per evitare un coinvolgimento diretto della Chiesa. Altre due persone per aver collaborato, evitano la morte

 

1580
Rovigo, per iniziativa del conte Gaspare Campo, il quale amava riunire nel suo palazzo letterati e studiosi locali per discutere di letteratura, musica ed arte, nasce l’Accademia dei Concordi. Fino alla seconda metà del secolo XVII l’Istituzione svolge una vivace attività, in linea con la cultura del tempo e, all’inizio del secolo successivo, si rinnova grazie alla protezione accordata dalla Repubblica Veneta, con l’approvazione del nuovo Statuto (1739). Viene già allora citata come esempio di modernità poiché promuove due “radunanze” alla settimana e si occupa anche di scienze e di agricoltura. Alla fine del secolo XVIII si progetta il palazzo accademico, che sorgerà su disegno di Sante Baseggio, celebre architetto locale; i lavori termineranno solo nel 1814 a causa delle difficili vicende storiche. Cresce il dialogo con la municipalità che darà origine, a partire dal 1836, all’organico rapporto tra Accademia e Comune di Rovigo. Biblioteca e Pinacoteca si aprono così al pubblico in una nuova logica di collaborazione con gli enti locali. La Concordiana da allora diventerà sempre più il punto di riferimento per le istituzioni, le associazioni, gli operatori culturali di Rovigo e del Polesine.

 

1581
Pubblicato a Firenze il primo dizionario italiano

 

1582
Papa Gregorio XIII, con la bolla Inter gravissimas, promulga la riforma del calendario giuliano secondo il disegno elaborato da una commissione composta dai più illustri matematici del tempo

 

1583
Galileo Galilei scopre l’isocronismo delle oscillazioni del pendolo

Compare per la prima volta, in botanica, il concetto di specie introdotto da Andrea Cesalpino

 

1584
Venezia, Tommaso Garzoni pubblica l’opera enciclopedica La piazza universale di tutte le professioni del mondo, divisa in 154 discorsi, prende in esame le arti, le professioni e i mestieri dai più nobili ai più miseri

Napoli, con decreto del viceré Juan de Zuñica, principe de Pietrapersia, il Monte di Pietà di Napoli è trasformato in Banco di Napoli, facilitando il commercio e lo sviluppo delle imprese. L’organizzazione della produzione ha, in quegli anni, varie forme. In alcuni casi troviamo veri e propri opifici, ma il sistema più diffuso è quello artigianale della produzione domiciliare

 

1585
Roma, fondata l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

 

1587
Galileo Galilei formula la legge della caduta dei gravi

 

1588
Thomas Harriot, che fa parte dell’entourage dell’ammiraglio inglese Walter Raleigh, pubblica A Briefe and True Account of the New Found Lande of Virginia, uno scritto che cerca di stimolare possibili investitori e coloni sulle prospettive che offre il Nuovo Mondo.

 

1590
I veneziani iniziano l’importazione di caffè dai paesi arabi

Olanda, Hans e Zakarias Janssen costruiscono il primo microscopio ad una lente

Richard Hakluyt pubblica la sua opera (in tre volumi) The Principall Navigations, Voiages, and Discoveries of the English Nation, in cui auspica vivamente la colonizzazione inglese del Nuovo Mondo.

 

1591
Giordano Bruno pubblica le sue ultime opere: De minimo, De monade, De universo. Alla fine dell’anno è arrestato a Venezia e consegnato al tribunale dell’Inquisizione

In un libro riguardante i viaggi di Theodor de Bry appaiono le prime raffigurazioni della vita, i costumi e le tradizioni dei nativi americani, ad opera di Jacques Le Moyne de Morgues

 

1594 – 1610
Valle d’Aosta
, il ripetersi delle alluvioni è la conseguenza più evidente della “piccola età glaciale” che colpisce tutta l’Europa. Il raffreddamento climatico, che in montagna determinava oltre alla diminuzione del rendimento delle terre anche la chiusura dei valichi, l’abbandono degli alpeggi e dei villaggi più alti, la riduzione delle terre coltivabili e il ritardo dei lavori dell’estate, incomincia a verificarsi in Valle d’Aosta a partire dal 1570 per raggiungere il suo massimo all’inizio del Seicento (Cfr. www.storiavda.it/etaantica.htm)

 

1599
Il filosofo Tommaso Campanella tenta di organizzare una rivolta anti spagnola nell’Italia meridionale, progettando uno stato teocratico in Calabria. Scoperto, sarà incarcerato fino al 1626

21 dicembre: rispondendo alle ultime accuse, Giordano Bruno dichiara che non è disposto a ritrattare perché non ha di che pentirsi

 

1600 – 1700
Venezia, trasformazione della tecnica navale e conseguente processo di adeguamento delle strutture dell’Arsenale. Revisione generale del sistema dei fondali delle darsene e dei canali dell’Arsenale in funzione delle nuove necessità della costruzione navale