1882

2 gennaio: Milano, il Consiglio comunale approva il progetto del nuovo quartiere da realizzare nell’area dell’ex Lazzaretto. La demolizione dell’antico edificio proseguirà negli anni seguenti

6 gennaio: si riunisce la Società Geografica Italiana, presieduta da Luigi Bodio, dove si auspica la costituzione di un Comitato centrale allo scopo di fondare e dirigere uffici che diano informazioni sui luoghi verso cui più particolarmente si riversa l’emigrazione e verso cui sarebbe più utile che essa si svolgesse

22 gennaioRoma, la Camera approva la nuova legge elettorale che ammette al voto i soli uomini che abbiano compito i 21 anni, sappiano leggere e scrivere e paghino un censo di 19,80 lire. Gli elettori salgono dal 2,2% al 6,9% della popolazione. I due quinti della popolazione maggiorenne è esclusa dal voto.
Alle elezioni che si terranno in autunno sarà eletto, nei collegi di Imola e Ravenna, Andrea Costa, il primo socialista a entrare in Parlamento. Costa era sostenuto, insieme a Quirico Filopanti e Aristide Venturini, dal Comitato elettorale democratico di Imola.

11 febbraioMilano, il “Comitato per le applicazioni dell’elettricità, sistema Edison, in Italia” illumina il ridotto della Scala con lampade a incandescenza. Il 23 marzo è illuminato il caffè Biffi in Galleria

15 febbraioRoma, Leone XIII denuncia pubblicamente la politica anticlericale del governo italiano e rivendica i diritti della Santa Sede. L’acutizzarsi delle tensioni fra Stato e Chiesa è tale, che nel mese successivo l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe invia in missione straordinaria a Roma il conte Joseph Alexander Hubner per distogliere il pontefice dall’idea di un suo eventuale trasferimento in Austria

26 febbraioImola, convegno dei socialisti di Romagna che hanno dato vita, nell’agosto 1881, al Partito socialista rivoluzionario di Romagna. Pur dichiarando “insufficiente e monca” la riforma che esclude dal voto gli analfabeti e le donne, votano a maggioranza in favore della partecipazione alle elezioni politiche e amministrative

5 marzoMilano, i socialisti milanesi, riuniti con l’intervento di esponenti di altre città lombarde, piemontesi e venete, decidono di partecipare alle elezioni.

10 marzo: l’Italia acquista i diritti su Assab, in Eritrea, dalla compagnia di navigazione Rubattino di Genova e pone le basi della politica coloniale

19 marzoRoma, congresso nazionale delle Società di mutuo soccorso. In un appello che esorta alla “pace sociale” si accentua il carattere moderato delle società operaie. 

28 marzo: le mondine e i lavoratori delle risaie di Moglia (Mantova) scioperano per ottenere aumenti. Per tutta risposta si hanno arresti in massa e processi. Per analoghe rivendi­cazioni scioperano i braccianti di Bondeno, Suzzara e, oltre il Secchia, di Quistello e Revere, fino a quelli di Bagnolo e Borgoforte sulla sinistra del Po. Ottengono aumenti di 2 – 3 lire per biolca, che in pratica corrispondono al 50 per cento dei salari precedenti. Nel cremonese e in alcune zone del mantovano si ottengono au­menti molto più modesti.

Aprile: liquidata la Società italiana per il commercio con l’Africa

12 aprile: muore a Parigi il comunardo Alexis Louis Trinquet. Operaio ciabattino emigrato a Parigi da Valenciennes, nel 1866 fu socio della cooperativa L’Économie ouvrière. Repubblicano radicale, partecipa nel 1869 alla campagna elettorale per far eleggere Henri Rochefort e nel marzo del 1870 è condannato a sei mesi di prigione per «grida sediziose e detenzione d’armi».
Liberato alla proclamazione della Repubblica, il 4 settembre 1870, durante l’assedio di Parigi da parte dei Prussiani (settembre 1870 – marzo 1871), si arruola nella Guardia nazionale e il 16 aprile 1871 è eletto al Consiglio della Comune quale rappresentante del XX arrondissement: fa parte della commissione per la Sicurezza generale, votando a favore della creazione di un Comitato di salute pubblica. Durante la Settimana di sangue combatte nelle barricate a Belleville. Arrestato il 27 maggio dai versagliesi, è processato e condannato ai lavori forzati a vita da scontare nella Nuova Caledonia. Dopo un tentativo fallito di evasione e una nuova condanna, è amnistiato in seguito alla legge dell’11 luglio 1880 e nel settembre successivo rientra a Parigi

13 aprile:Berlino, muore il filosofo tedesco della Sinistra hegeliana, Bruno Bauer

15 aprileNapoli, nasce Giovanni Amendola

23 aprileMilano, alcuni tra i più noti intellettuali dell’epoca fondano in via Brera, la Società degli Autori, poi SIAE, Società Italiana degli Autori ed Editori. Sarà riconosciuta come ente morale nel 1891

28 aprileMilano, nasce Alberto Pirelli, figlio di Giovanni Battista e suo successore alla guida della Pirelli

30 aprileMilano, Giuseppe Rovetta, redattore de La Lotta, è condannato a 18 mesi di carcere per incitamento all’odio fra le classi, offese al re e istigazione al danneggiare il monumento a Napoleone III

MaggioMilano, su iniziativa del Circolo Operaio Milanese e dei socialisti evoluzionisti del giornale La Plebe di Lodi nasce Il Partito Operaio. Immediatamente lancia un manifesto programmatico elaborato da un Comitato provvisorio composto da un guantaio, Giuseppe Croce, un ebanista, Edoardo Pozzi, un tipografo, Ambrogio Galli, un parrucchiere, Ernesto Dossi ed un orefice, Alfredo Guarnaschelli. Nel manifesto si legge che “non vi può essere libertà politica senza l’equivalente libertà economica” e si elencavano una serie di irrinunciabili riforme: la riduzione degli orari di lavoro, la libertà di sciopero, il suffragio universale, la libertà d’insegnamento, l’abolizione dell’esercito permanente, l’autonomia comunale, la tassazione progressiva, la costruzione di case operaie, l’abolizione del fondo per i culti e una politica estera avente come fine la fratellanza universale e l’indipendenza di tutti i popoli. Per aiutare il raggiungimento di questi obbiettivi il Partito Operaio si impegnava a sostenere, anche economicamente, i lavoratori durante gli scioperi con la costituzione di leghe di resistenza locali, di società operaie cooperative per il credito, la produzione ed il consumo e persino la nascita, nel suo seno, di una sezione di collocamento per gli operai disoccupati. 

4 maggio: nasce la Società Anonima Ferrovia Poggibonsi – Colle Val d’Elsa, poi ribattezzata Ferrovia Colle – Poggibonsi (FCP Spa). Esercitò la concessione della ferrovia Poggibonsi – Colle Val d’Elsa dal 1885 al 1953. La concessione per la costruzione e l’esercizio della linea era stataaffidata inizialmente nel 1881 al Comune di Colle di Val d’Elsa che provvide a cederla alla nuova società. Il materiale rotabile originario, tutto costruito dalla belga Mabille. La FCP gestì la ferrovia fino all’aprile del 1934 quando, non più interessata a continuare il servizio, cedette l’esercizio alle Ferrovie dello Stato. Nonostante ciò, la società detenne la concessione fino al 1953, anno in cui la ferrovia venne incorporata definitivamente nella rete FS; la FCP rimase solo proprietaria del materiale rotabile, comunque accantonato da anni in pessime condizioni, fino alla sua vendita alle FFSS nel 1959

20 maggio: Italia, Austria e Prussia stipulano a Vienna il trattato della Triplice alleanza

21 maggio: aperta la linea ferroviaria del Gottardo. La convenzione tra l’Italia e la Svizzera era stata firmata il 15 ottobre 1869. Alla realizzazione hanno lavorato 3.874 operai italiani, svizzeri e tedeschi ed è lunga 14.800 metri

25 maggioMessina, si riuniscono i rappresentanti di 6 società operaie e decidono di convocare un Congresso provinciale per costituire una federazione operaia. Il Congresso si svolge il 2-3 settembre, con la partecipazione di 12 società operaie e decide la “istituzione di una federazione operaia allo scopo di emancipare economicamente, politicamente, intellettualente e moralmente le classi lavoratrici”

27 maggio: la Camera approva la legge che prevede la costruzione a Taranto del nuovo Arsenale militare e l’ubicazione del II Dipartimento marittimo del Regno

2 giugno: Giuseppe Garibaldi muore a Caprera. Lutto nazionale: in tutta Italia sono chiusi teatri, scuole, negozi; le contrattazioni di borsa e le sedute della Camera sono sospese per dieci giorni. In molte città si raccolgono fondi per la costruzione di monumenti commemorativi. L’avvenimento ha larga eco sulla stampa internazionale

3 giugnoBologna, Giosuè Carducci commemora Garibaldi al teatro Brunetti, pieno all’inverosimile. L’oratore frena più volte gli applausi della folla, ma le grida prorompono dopo che ha pronunciato queste parole: “L’ombra del Generale torni cavalcando alla fronte dei nostri eserciti e ci guidi ancora alla vittoria e alla gloria”

11 giugnoRoma, si svolge in Campidoglio una manifestazione organizzata dalla Lega della democrazia. Per tutta risposta vengono chiuse le chiese della zona

22 giugnoGenova, XV congresso delle società affratellate (mazziniani). In discussione la questione elettorale, l’assemblea si pronuncia per l’astensionismo

25 giugnoRoma, approvata la legge Baccarini (dal nome del ministro dei lavori pubblici che l’ha proposta), che affida allo Stato la tutela e l’ispezione su tutte le opere di bonifica. Il governo si assume l’onere finanziario delle opere riguardanti l’igiene pubblica, con un contributo da parte delle province, dei comuni e dei proprietari. I lavori di miglioramento agricolo sono invece affidati ai singoli proprietari

LuglioCatania, scioperano contadini e braccianti

2 luglioMilano, istituita la Scuola superiore d’arte applicata all’industria, nei locali del Museo Artistico Municipale nei Saloni dei Giardini Pubblici 

29 luglioMilano, la Società Edison acquista il teatro di Santa Radegonda per costruire la nuova centrale termoelettrica. La prima dinamo è sistemata sul palcoscenico

2 agostoTrieste, bomba contro l’arciduca austriaco Carlo Ludovico. L’attentato, che provoca alcuni morti e feriti ma lascia illeso l’arciduca, è attribuito agli irredentisti e solleva forti critiche sulla stampa austriaca

15 settembreRonchi (Ts), arrestato Guglielmo Oberdan. L’irredentista triestino è accusato di voler attentare alla vita dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe

1 ottobreComo, Il° Congresso della Confedera­zione operaia lombarda. Sono presenti 60 delegati. Nella discus­sione prevalgono due temi: le leggi sociali (malattia, vecchiaia, infortuni) e la costituzione di Camere sindacali. Si ribadisce il di­ritto di sciopero

15 ottobreCologna Veneta (Vr), Marco Minghetti risponde alle aperture fatte da Depretis nel celebre discorso a Stradella, dichiarando caduti i principali motivi di opposizione parlamentare. Si creano le condizioni per un incontro tra Destra e Sinistra storica, per quel processo che porterà a una nuova maggioranza parlamentare e verrà definito “trasformismo” 

29 ottobreBologna, alle elezioni politiche partecipano per la prima volta i socialisti, unitariamente con le forze democratiche di sinistra. A Imola il locale Comitato Elettorale Democratico candida Quirico Filopanti, Aristide Venturini e l’ex anarchico Andrea Costa, che tiene a Budrio, nel teatro comunale “stipato di gente” (secondo il quotidiano Don Chisciotte) un applaudito comizio. Costa non viene eletto per pochi voti a Budrio, ma riesce a Ravenna

31 ottobreRoma, approvato il nuovo Codice di commercio che recepisce alcuni punti dell’evoluzione legislativa europea in materia economica e di organizzazione delle società industriali e cooperative

2 novembreMilano, l’anarchico Carlo Cafiero scrive a La Plebe, giornale dei socialisti milanesi. Cafiero prende posizione contro gli anarchici astensionisti e appoggia la scelta di partecipare alle elezioni fatta dai socialisti romagnoli

13 novembreMilano, la Edison illumina con lampade elettriche i portici del nuovo Palazzo Thonet in piazza del Duomo

18 dicembreMilano, Carlo Borghi fonda il giornale L’Italia

20 dicembreTrieste, impiccato Guglielmo Oberdan: diventa immediatamente riconosciuto dagli irredentisti come il primo martire del movimento e il sibolo dell’irredentismo italiano. Le dimostrazioni di protesta che seguiranno accrescono l’influenza dell’estrema sinistra sulle masse popolari e l’opposizione alla Triplice alleanza.
La notizia della morte di Guglielmo Oberdan commuove l’Italia. Per la sua salvezza si era adoperato anche lo scrittore francese Victor Hugo. Giosue Carducci solleva una feroce polemica contro “i tiranni di fuori e i vigliacchi di dentro”, maledicendo l’imperatore (“nel sangue speriamo che affoghi; e sarà sangue suo”), ma scagliandosi anche contro i governanti italiani, che per convenienza politica, hanno taciuto.

31 dicembreParigi, muore Léon Gambetta, animatore della resistenza francese contro la Prussia dopo la sconfitta di Sedan nel 1870 e uno fra i massimi esponenti dell’opposizione repubblicana al regime bonapartista. Gambetta è la figura attorno a cui era andata consolidandosi la comunanza di ideali tra i movimenti democratici della Francia e dell’Italia, uniti nel rifiuto della Triplice alleanza e nella scelta di un programma politico riformatore e ostile a una soluzione rivoluzionaria

DURANTE L’ANNO

Nasce in Belgio la prima cooperativa farmaceutica.

Gran Bretagna, fondata la Commissione di Sostegno all’Educazione. Questa fece da precursore al primo College Cooperativo, quello di Stanford Hall, a Loughborough.

Napoli, l’imprenditore svizzero Giacomo Corradini impianta a San Giovanni a Teduccio un complesso per la produzione di manufatti in rame, ampliando l’esistente officina metallurgica Delny-Graviér

Ruggero Bonghi fonda e dirige a Roma la rivista La Cultura

L’editore Sonzogno fonda la collana editoriale Biblioteca Universale
Arezzo, nasce la Banca Mutua Popolare Aretina, che nel 1972 con l’acquisizione della Banca Popolare di Siena e della Banca Popolare di Livorno, prenderà il nome di Banca Popolare dell’Etruria.
Successivamente entrano a far parte della banca anche le Banche Popolari di Pontevalleceppi, di Cagli e di Gualdo Tadino. Il 31 dicembre 1988 importante fusione con la Banca Popolare dell’Alto Lazio, che permette l’apertura di numerosi filiali nell’Italia centrale. Tra il 2006 e il 2008 acquisisce completamente la Banca Federico del Vecchio S.p.A, storico istituto di credito fiorentino e Banca Popolare Lecchese.
Venezia, fondazione del Cotonificio veneziano nell’area di S. Marta a opera di Eugenio Cantoni, grazie ai legami con l’imprenditore laniero di Schio Alessandro Rossi, con Vincenzo Stefano Breda e l’aiuto finanziario della Banca Veneta
Bologna, Luigi Bertagni fonda l’omonimo pastificio. L’attività inizia nella bottega di Luigi che, con i fratelli Ferdinando e Oreste, oltre a produrre tortellini freschi, studia un metodo di essiccazione per poterli confezionare e conservare più a lungo, dando così impulso alla produzione. Grazie all’intraprendenza dei Fratelli Bertagni i loro tortellini si fanno apprezzare in Italia e all’estero. Lo testimoniano tra l’altro le fiere alle quali partecipano, aggiudicandosi la medaglia di bronzo all’Esposizione universale di Parigi del 1889 e il Gran Diploma alla Fiera di Chicago nel 1894, la medaglia d’oro alla Fiera di St Louis nel 1904. 
L’azienda si ingrandisce fino a diventare nei primi decenni del secolo una realtà industriale riconosciuta: ecco come la Guida commerciale di Bologna del 1914 parla della Bertagni: “I tortellini bolognesi la cui fama ha valicato i mari, sono giudicati da tutti i buongustai dell’Urbe come il non plus ultra delle minestre! Ed è la ditta bolognese F.O. Fratelli Bertagni che detiene assolutamente il primato di questa fabbricazione, facendone un’esportazione mondiale (…). La produzione della Ditta Bertagni non è soltanto limitata ai tortellini, ma bensì a qualsiasi altro genere di paste alimentari (…)
Da allora i tortellini Bertagni attraversano tutta la storia d’Italia del ‘900 fino ad arrivare alla nascita dell’attuale Bertagni che ha trasferito la produzione ad Arcugnano (Vi), dando nuovo impulso all’azienda
Roma, apre la casa di moda Bertoletti. E’ fondata Francesco Bertoletti, artigiano pellicciaio e padre di Umberto Natale Bertoletti (detto Nino) che per alcuni anni lavorò nell’attività industriale di famiglia prima di affermarsi come noto pittore del ‘900 italiano. Nel 2009 la Origin Assured include la pellicceria Bertoletti trai marchi che utilizzano pelli provenienti da paesi in cui sono in vigore le norme per il rispetto degli animali. Dal 2011 Bertoletti è Azienda Storica di Eccellenza riconosciuta dalle Istituzioni come patrimonio della città ed è inserita nell’Albo di Roma Capitale. Attualmente alla IV generazione è diretta da Maria Luisa e Francesco Bertoletti
Inizia l’attività della Galbani. La produzione parte dal caseificio di Davide ed Egidio Galbani, situato a Ballabio, all’imbocco della Valsassina e successivamente trasferito a Maggianico. In un’epoca in cui in Italia la produzione casearia era per lo più di tipo artigianale ed i prodotti erano commercializzati solo localmente, i Galbani si ispirarono ai prodotti francesi, che già allora erano esportati in Italia, e producevano una robiola simile al brie. Nel 1896 Egidio Galbani si trasferisce presso una cascina di Melzo, per lavorarvi come lattaio; la zona era propizia per l’industria casearia grazie all’abbondanza di acque a disposizione per coltivare i foraggi. Dopo pochi anni realizzò un nuovo laboratorio, e nel 1900 fu costruito un vero e proprio stabilimento, là dove l’azienda avrebbe avuto il principale polo produttivo nei decenni successivi. Il primo grande successo risale al 1906 con il lancio del Bel Paese, un formaggio stagionato che prese il nome dall’omonimo libro di Antonio Stoppani, e che è diventato famoso in tutto il mondo. Agli anni Venti risale l’acquisizione degli stabilimenti di Certosa di Pavia (da cui presero il nome le crescenze Certosa e Certosino) e di Corteolona, dove tuttora vengono prodotte. 
E’ stata una delle prime aziende ad utilizzare la radio e la televisione per fare pubblicità ai propri prodotti, diventando così uno dei marchi più conosciuti del largo consumo. 
L’azienda distribuisce i propri prodotti nei maggiori paesi europei, in Giappone e negli Stati Uniti. Nel 2008 l’azienda fu coinvolta in uno scandalo alimentare sul commercio di prodotti di riciclo di alimenti in avanzato stato di deperimento.
Negli anni trenta la Galbani apparteneva ad un ramo della famiglia Invernizzi di Melzo, imparentato con i proprietari dell’azienda omonima. Nel 1974 gli Invernizzi cedettero l’azienda a quattro finanziarie con sede nel Lussemburgo e nel Liechtenstein, con proprietari ignoti; negli anni settanta ed ottanta l’identità dei proprietari della Galbani rimase sconosciuta. Il volto “pubblico” dell’azienda era l’amministratore delegato Luigi Campominosi, che assunse anche incarichi nell’associazione di categoria degli industriali caseari; nonostante questo, la riservatezza dell’azienda sull’assetto proprietario rimase assoluta. Nel 1989 fu acquisita da IFIL e BSN-Danone, che nel corso degli anni rilevò progressivamente l’intera azienda. Nel 2002 Danone vendette al fondo di private equity Bc Partners, che operò una profonda riorganizzazione, esternalizzando la logistica e suddividendo l’azienda in tre entità: Egidio Galbani, che comprende le attività produttivo-industriali; BiG, che si occupa della vendita e della distribuzione e BiG Logistica, che gestisce il grande magazzino centrale di Ospedaletto Lodigiano. Nel 2006 Bc Partners monetizzò il proprio investimento cedendo Galbani al gruppo lattiero-caseario francese Lactalis, che già aveva rilevato la proprietà di tre storiche aziende casearie italiane: Locatelli, Invernizzi e Cademartori.
Milano, nasce nella zona di Niguarda, la Oleoblitz, azienda specializzata in lubrificanti per autotrazione. Fu fondata da Ernesto Reinach con la denominazione Ernesto Reinach Lubrificanti – Milano e produceva lubrificanti per uso industriale. Ottenne diversi brevetti nel comparto specifico e si fece conoscere anche attraverso le pubblicità presenti sui primi atlanti automobilistici editi dal Touring Club Italiano.
Nel 1910 è stato creato il comparto autotrazione con gli oli Oleoblitz che vennero impiegati anche nei motori della F.I.V. Edoardo Bianchi e adottati come lubrificanti ufficiali sulle autovetture Isotta Fraschini. Il 30 aprile 1911 sponsorizzò la 1ª Riunione degli aviatori italiani presso l’Aerodromo d’Italia, appena costruito nel quartiere milanese di Taliedo. Sopravvisse anche alla seconda guerra mondiale e alla morte del suo fondatore, ebreo vittima dell’olocausto, rimanendo indipendente sino al 1970, anno in cui fu ceduta ad una azienda petrolifera tedesca, la Fuchs Petrolub.
Nel 1987 viene acquistata dal gruppo FL Selenia, lasciando il settore prodotti industria alla Fuchs.
Dalla fine del 2007 fa parte del gruppo Petronas Lubricants Italy dopo che il gruppo FL Selenia viene ceduto a Petronas
Parigi, nasce la Peugeot, casa automobilistica e motociclistica che fa oggi parte del gruppo PSA Peugeot Citroën controllato dalla famiglia Peugeot. La sede legale è a Parigi e gli stabilimenti di ricerca e sviluppo si trovano a Vélizy, La Garenne-Colombes, Poissy e Sochaux, che è il nodo centrale dell’insieme di stabilimenti Peugeot.
Il gruppo Peugeot è sempre rimasto legato alla famiglia dei Peugeot, da sempre residente in quella zona attorno alle città di Sochaux e Montbéliard, nella Franca Contea. Questa famiglia ha origini antiche ed era nota già nel XV secolo. I suoi componenti erano allora prevalentemente agricoltori e mugnai, e possedevano alcune proprietà a distanza di pochissimi chilometri tra loro (Audincourt, Hérimoncourt e la stessa Montbéliard). 
Alla fine del XVIII secolo, sotto l’impulso dell’imperatore Napoleone I, che aveva bisogno di divise per il suo esercito, i Peugeot aprirono un’impresa per la trasformazione del cotone ad Audincourt. Artefice di questa conversione fu Jean-Pierre Peugeot (1734-1814), bisnonno di quell’Armand Peugeot, uno dei principali pionieri dell’industria automobilistica francese. Nel 1810, i figli di Jean-Pierre Peugeot, Jean-Pierre jr. (1768-1852) e Jean-Frédéric (1770-1822) rilevarono il vecchio mulino di Sous-Cratet e lo trasformarono in fonderia e laminatoio. Fu questo il primo nucleo da cui si svilupperà in seguito tutta la produzione. Le tecniche di lavorazione dell’acciaio si evolsero rapidamente e la qualità dei prodotti della fonderia Peugeot divennero tra i migliori in Europa e trovarono clienti anche in Svizzera, in Italia e addirittura in Turchia. Nel corso degli anni, con il mutare della domanda prevalente del mercato, si adeguò nella produzione. Si passò così dalla produzione di lame per seghe a quella di orologi, dalle stecche per ombrelli, alla produzione di molle e persino ad alcuni componenti in metallo per alcune ditte che producevano prodotti di corsetteria. I cambiamenti più significativi riguardanti tali evoluzioni produttive si ebbero nel 1842, quando i Peugeot si associarono ai fratelli Jackson di Manchester e cambiarono la ragione sociale in “Peugeot aînés et Jackson frères” e nel 1848, quando, dopo la crisi economica seguita alla rivoluzione, l’impresa prende il nome di “Peugeot Frères” e fabbrica anche delle montature in acciaio per le crinoline, accessori di moda lanciati dall’imperatrice Eugenia. È del 1847 il primo utilizzo dello stemma raffigurante un Leone sopra una freccia. 
Nel 1879, ad Armand Peugeot viene mostrata la Mancelle, vettura a vapore realizzata l’anno prima da Amedée Bollée: sono questi i primi germi che si insinueranno nella mente di Armand Peugeot, portandolo in breve ad occuparsi di mezzi di locomozione. Fu così che nel 1881, egli convertì la fabbrica di Beaulieu alla produzione di biciclette, attività che risulterà assai redditizia e fiorente, e si protrarrà per vari decenni. 
Nel 1888, quando Léon Serpollet realizza il suo motore a vaporizzazione istantanea, Armand Peugeot decide di cominciare a cimentarsi nel campo della propulsione a motore: nel giro di un anno realizza quattro tricicli mossi dallo stesso motore di Serpollet. Dopo aver acquistato da Gottlieb Daimler i diritti per la produzione in proprio dei nuovi motori, entrano in produzione le prime automobili della Casa francese (www.peugeot – http://it.wikipedia.org/wiki/Peugeot)
Chieri (To), nasce la torrefazione Vergnano . Inizialmente si trattava di una piccola drogheria e l’attività fu avviata dal nonno degli attuali proprietari dall’azienda, Domenico Vergnano. Successivamente furono aperti i primi tre magazzini italiani a Torino, Alba e Chieri. Oggi il caffè Vergnano è diffuso, oltre che in Italia, in altre 60 nazioni
Trieste: Lionello Stock ed il suo socio Carlo Camis aprono, nel rione di Barcola, una distilleria di vini, la distilleria a vapore Camis & Stock, producendo il primo cognac, il “Medicinal”. Camis si ritirerà dalla società nel 1906. Tra il 1884 ed il 1914 si affianca la produzione di grappa: il primo prodotto viene battezzato “Ampea”. Tra il 1919 ed il 1930 nasce un nuovo stabilimento sempre a Trieste, in porto franco. Nel 1927 si inizia la costruzione di un nuovo stabilimento, nel rione di Roiano, dove la Stock rimarrà sino alla migrazione in zona industriale. Nel 1929 viene dismesso l’originario stabilimento di Barcola. Negli anni a cavallo tra il 1930 ed il 1935 la gamma di prodotti si arricchisce con il cognac 1884 Fine Champagne, che diventerà poi il famoso “Stock 84”, e con i liquori cherry e maraschino. Negli anni ’70 nasce un nuovo stabilimento a Trieste nella zona industriale di Zaule e si arricchisce la gamma dei prodotti. Nel 1995 la proprietà della Stock e delle filiali di Austria e Repubblica ceca passano interamente ai tedeschi della Eckes AG. Nel maggio 2007 la Eckes AG vende al fondo di investimento USA Oaktree e, il primo gennaio 2008, nasce Stock Spirit Group con sede a Londra
Venezia, Eugenio Cantoni fonda nell’area di S. Marta il  Cotonificio Veneziano. L’operazione è resa possibile grazie ai legami con l’imprenditore laniero di Schio Alessandro Rossi, con Vincenzo Stefano Breda e all’aiuto finanziario della Banca Veneta