Collettivo di fabbrica – Lavoratori Gkn
Resistere per il lavoro con il lavoro
Una restituzione di 35 giorni ad alta solidarietà. E ora tutte le energie sul 12 luglio: non sarà solo un concerto e dopo 3 anni, voi non potete di certo mancare.
E’ stata chiusa la tendata in Piazza Indipendenza e sospesa l’accampata, per prendere la rincorsa per la prossima tappa. Tutte le forze e le energie sulla prossima spallata: 12 luglio, h 19.30, Piazza Poggi, abbiamo fame di un mondo nuovo.
La situazione è questa:
1. Qf ha perso anche il ricorso presentato sull’articolo 28. La sua è condotta antisindacale. Così è.
2. Qf ha perso 5 700 (cause urgenti su stipendi 2024). Ricordiamolo: ha perso qualsiasi causa sul 2023.
3. Il commissariamento è necessario e urgente. Il Governo non è pervenuto. Forse perché è politicamente prevenuto…
4. I ristori previsti dalla Regione forse ci permettono di rifiatare per un paio di mesi, ma rendono ancora più necessaria e urgente la reindustrializzazione. Dobbiamo ancora chiarire le modalità di accesso.
5. La legge è in discussione presso commissione 1, 2 e 4. La possibilità di chiudere la discussione entro luglio è concreta, ma è necessaria una reale volontà politica di farlo.
Ora però vogliamo restituirvi un pezzo di una accampata che è iniziata il 18 maggio ed è durata 35 giorni, di cui 13 in sciopero della fame. E un ringraziamento per esserci state/i.
Abbiamo ricevuto l’appoggio strabordante delle lavoratrici e dei lavoratori della Regione, attraverso le loro Rsu, l’abbraccio di una marcia scesa da San Miniato, con la Comunità dell’Isolotto, delle Piagge, Casa Caciolle, padre Bernardo, la presenza delle organizzazioni sindacali come Fiom, Usb, Cgil Funzipone Pubblica, Sudd Cobas, Cobas lavoro privato e Careggi, il sostegno studentesco di Agt e Sds, una incredibile staffetta sanitaria di volontarie/i tra cui Medu, il concerto della Bandabardò, la proiezione dell’Universale, il dibattito con Ferdinando Cutugno e Paola Imperatore, tante, una tenda con la bandiera della Palestina ha fatto il giro di tutta la Basilicata per appoggiarci, è arrivata una delegazione di 25 giovani tedeschi della Ig Metal, tantissime foto e video di appoggio, disegni, locandine, cibo, acqua, offerte, il passaggio di Gaia Nanni, Moni Ovadia, Giovanni Storti. Abbiamo saldato e prototipato nuove Cargobike e visitato un produttore di macchine per fotovoltaico. Abbiamo visto come una piazza vissuta sia anche una piazza sicura. E già che c’eravamo, abbiamo anche salvato una rondine caduta ferita.
Chiediamo scusa per chi ci stiamo dimenticando.
Ora non possiamo fallire la prossima spallata: 12 luglio, abbiamo fame di un mondo nuovo. E che crolli il muro di gomma.
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#insorgiamo
8 giugno 2024. Ex Gkn. Resistere con ogni mezzo necessario, parte terza
Nel quinto giorno di sciopero della fame, noi non possiamo bere. Voi potete brindare alla nostra resistenza. E resistere, insieme a noi, con ogni mezzo necessario.
Forse non è chiaro su quanti fronti sta lottando questa vertenza. Uno di questi è lo sviluppo del mutualismo per provare a resistere il famoso “minuto in più del padrone”. Ciò che facciamo è importante perché rimarrà ed è destinato a rimanere.
Le richieste di Working Class Beer per alimentare la cassa di mutuo soccorso sono state molte di più di quelle che ci aspettavamo. E quando si deve crescere, la convergenza è l’unica via.
Così la birra in fusti, in donazione liberale, sarà prodotta insieme a Mondeggi Bene Comune. Vera e propria Birra della convergenza.
La Working Class Beer in bottiglia, invece, sarà prodotta grazie al contributo di Autogestione in Movimento – Fuorimercato e per ogni bottiglia 0,50 centesimi saranno destinati alla Cassa di Mutuo Soccorso.
La nostra speranza è di non averne bisogno più a breve, ma la cassa di mutuo soccorso continuerebbe a valutare e sostenere progetti di resistenza, scioperi, vertenze. Una vera e propria “infrastruttura di movimento” che favorisca la resistenza di tutte e tutti.
Bevi responsabilmente…verso la tua classe
Tutte le info in descrizione.
#insorgiamo
4 giugno 2024. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
Lo sfinimento ora è un vostro problema. Da stamattina è iniziato lo sciopero della fame.
Ci abbiamo riflettuto a lungo. Non crediamo negli atti individuali ma nella lotta collettiva. E anche in questo caso “niente di personale, tutto di collettivo”. Che sia praticato da alcuni o molti, infatti, lo sciopero della fame è solo un ulteriore strumento messo in campo da questa vertenza, ad ausilio di una lotta collettiva, delle richieste di sindacati, Rsu e Collettivo di Fabbrica. Non ci sono tra di noi eroi o martiri.
Ci abbiamo riflettuto a lungo. Il concetto di fame è un concetto strano nei cosiddetti paesi “capitalisticamente avanzati”. Qua da noi la povertà non prende quasi mai la forma della morte per inedia. Anzi, spesso si accompagna con forme di obesità dovute al junk food. Qua da noi la povertà ha il volto della mancanza di cure, del disagio psichico, della morte per freddo durante l’inverno.
E infatti con questo sciopero della fame non vogliamo denunciare solo o tanto lo stato di povertà relativa, a cui ci hanno ridotto due anni di cassa integrazione e cinque mesi senza stipendio.
Vi restituiamo in faccia il gioco a cui avete giocato sin dalle prime ore di quel 9 luglio 2021. Lo sapevamo che lo avreste fatto. Ma tra saperlo e riuscire a impedirlo, purtroppo, ci passano i rapporti di forza. Incontri che rimandano incontri, chiacchiere, svolte annunciate, rassegnazione, zizzania seminata tra i lavoratori, cambi di proprietà, di liquidatori, di nomi: tutto per fare perdere le tracce di questa lotta. Per prendere tempo, per perdere tempo.
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https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid02LvUzWWYz6Ne5uLgBaXeG4q9XGLnu1AyEeJQXGsAceZWu7hFVG4bQBJ61UWgVYaAml
4 giugno 2024. Ex Gkn, gli operai annunciano lo sciopero della fame: ‘Non abbiamo più tempo. Risposte subito’
L’annuncio dalla tendata davanti alla Regione: ‘Le nostre richieste sono note: stipendi, commissariamento di Qf, legge regionale’
Gli operai ex Gkn annunciano lo sciopero della fame. Inizia così quella che i lavoratori ex Gkn, ora Qf in liquidazione, hanno chiamato “la settimana dell’imbarazzo”: “quello della politica che, in pieno periodo elettorale, non dà risposte a una vertenza che non ha più tempo, essendo da cinque mesi senza stipendio né ammortizzatore sociale; quello delle istituzioni, il Governo a cui si chiede il commissariamento di Qf e la Regione Toscana a cui si chiede la legge regionale sui consorzi industriali”.
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https://www.055firenze.it/art/227773/Ex-Gkn-operai-in-sciopero-della-fame-Non-abbiamo-pi-tempo-Risposte-subito
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Ex Gkn, quarto mese senza stipendio. ‘La Regione discuta subito la legge sui consorzi industriali’
18 maggio 2024. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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Oops we did it again. Sesto corteo a Firenze in 33 mesi. Terzo invece in 5 mesi. Questo lo stimiamo di 10.000. Ma il punto è stata ancora una volta la potenza sprigionata. Se stiamo bassi, questa vicenda ha coinvolto in 3 anni oltre centomila persone. Ma stiamo bassi.
Ci vogliono infettare con la loro disillusione, cinismo, impotenza. Dal 26 marzo spariti. Sanno che ogni giorno per noi è senza stipendio.
Siete stati furbi in questi tre anni, a rimbalzarci, a riempire il tempo con le chiacchiere. Voi siete furbi, ma noi siamo intelligenza collettiva.
Le richieste sono semplici: commissariare qf, accendere un ammortizzatore, fare partire la reindustrializzazione (noi siamo pronti a produrre cargo e a discutere il piano industriale) e la Regione ci dica se e quando discute di consorzio pubblico. #insorgiamo
18 maggio 2024. Fiom Cgil Nazionale
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#ExGKN CON TUTTA LA #DIGNITÀ IN CORPO
La #Fiom nazionale insieme alla Fiom Firenze Prato Pistoia al corteo nel capoluogo toscano a sostegno del Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
#Insorgiamo! Michele De Palma Samuele Lodi Daniele Calosi
18 maggio 2024. Firenze, in migliaia coi lavoratori ex Gkn: il corteo da via Mariti
“Non avremo voluto avere una via Mariti da cui partire”. Ma la strage di via Mariti c’è stata, e il loro corteo i lavoratori ex Gkn l’hanno fatto partire da lì, davanti a quel cantiere dove appena tre mesi fa hanno perso la vita cinque operai.
Un corteo che gli operai, e tutto il mondo che a loro è stato vicino in questi anni, affrontano “con tutta la dignità in corpo”. A luglio saranno tre gli anni di assemblea permanente che i lavoratori ex Gkn hanno sulle spalle, e oggi hanno di nuovo chiamato a raccolta la città, per muoversi insieme a loro.
(…) Da via Mariti fino alla sede della Regione di Novoli, perché proprio alla Regione i lavoratori tornano a chiedere la discussione della proposta di legge regionale sui consorzi industriali, presentata all’inizio di aprile,
Lo stanno facendo oggi, l’avevano già fatto, il 18 settembre 2021, quando un’imponente manifestazione fatta da più di 20mila persone dalla Fortezza attraversò i viali fiorentini, su fino al piazzale Michelangelo, e di nuovo il 26 marzo 2022, con un grande corteo per il centro di Firenze, dalle Cascine fino a piazza Santa Croce. E il 25 marzo 2023, quando i lavoratori hanno dato appuntamento all’ex Fiat di Novoli, da dove con loro migliaia di persone hanno sfilato per Rifredi fino ai giardini della Fortezza (…)
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https://www.055firenze.it/art/227483/Corteo-lavoratori-ex-Gkn
Firenze, gli operai ex Gkn mettono tende nel cortile della Regione
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Al via il Festival di Letteratura Working Class
Ex Gkn, forzata la cabina elettrica dello stabilimento. I lavoratori: ‘Attacco alla fabbrica e al presidio’
Ex Gkn, tavolo al Mimit ma l’azienda non si presenta. Fiom: ‘Assenza gravissima’
Ex Gkn, visita del liquidatore in fabbrica. La RSU: ‘Dimostrata la piena agibilità dello stabilimento’
Ex Gkn, nuova protesta dei lavoratori: si arrampicano su una torretta alla stazione. ‘Liberare Gkn dal ricatto’
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Ex Gkn, i lavoratori salgono su una torretta dell’elettricità: ‘Stipendio subito e intervento pubblico’
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Ex Gkn, in migliaia al Capodanno davanti alla fabbrica: ‘Andiamoci a prendere il futuro’
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Democratizzare, demercificare, disinquinare
Bárbara Bastos, Dominique Méda e Francesca Gabbriellini – jacobinitalia.it
Un nuovo valore del lavoro, verso il corteo del 18 maggio per il nuovo piano industriale di Gkn: intervista a Dominique Méda
Durante la pandemia, mentre le Big Tech realizzavano profitti astronomici, la classe lavoratrice di settori come la sanità pubblica, l’industria manifatturiera e la logistica hanno sperimentato sulla propria pelle la natura insostenibile e potenzialmente mortale del capitalismo. I settori che riproducono la vita, e non i bullshit jobs – come li definisce David Graeber – si sono trovati al centro di un dibattito sul valore del lavoro. Allo stesso tempo, in tutto il pianeta si stanno verificando fenomeni che evidenziano questo dibattito. Dalle great resignations negli Stati uniti e in Europa al Tang Ping in Cina, appare lampante che il lavoro sia tutt’altro che un concetto e una pratica fissi nel tempo, per questo studiarne l’evoluzione e le prospettive future cattura con ritrovata forza l’interesse del dibattito pubblico e accademico.
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https://jacobinitalia.it/democratizzare-demercificare-disinquinare/
Dal 5 al 7 aprile torna il Festival di letteratura working class, il nostro personale «pesce d’aprile» per chi vuole gli oppressi muti e i dominanti liberi di assolversi con le proprie narrazioni consolatorie. ancora a Campi Bisenzio, territorio industriale attraversato da alluvioni e conflitti sociali. Sempre organizzato da Edizioni Alegre e dal Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze con la collaborazione di Arci Firenze.
Ma non siamo qui per intrattenervi, come scriveva lo studioso di origine working class Mark Fisher. Siamo qui perché vogliamo che chi è nato in case senza libri, dove nessuno ha una stanza tutta per sé, scriva la propria storia.
https://insorgiamo.org/letteratura-working-class-2024/
Venite a scioperare al Festival di letteratura working class
Alberto Prunetti – jacobinitalia.it
Lettera aperta del direttore del Festival in merito alle accuse classiste contro un progetto di convergenza culturale tra operai e lavoratori della conoscenza
Ai solidali, lavoratrici e lavoratori della classe operaia, del mondo della cultura, dello spettacolo, della scuola, dell’arte, dell’industria del libro, dell’università, a tutto il movimento sindacale, ai precari di ogni professione, disoccupati e studenti, subalterni e subalterne, privi di ogni privilegio.
In un progetto di convergenza culturale, il Collettivo di fabbrica degli operai ex Gkn, protagonisti dell’assemblea permanente più lunga del movimento operaio italiano, un gruppo di lavoratori dell’industria del libro (la casa editrice Alegre), la Società operaia di mutuo soccorso Insorgiamo e l’Arci di Firenze, hanno creato un evento internazionale di riflessione sull’immaginario letterario della classe lavoratrice, a cui il comune di Campi Bisenzio ha prestato il patrocinio.
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https://jacobinitalia.it/venite-a-scioperare-al-festival-di-letteratura-working-class/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_source_platform=mailpoet&utm_campaign=festival-working-class
Majakovskij a Mirafiori… e alla GKN. «Volodja», storia di fantasmi e lotte operaie
WuMing 1 – www.wumingfoundation.com
Campi Bisenzio (Firenze), presidio degli operai GKN in lotta, sera del 31 marzo 2023, ore 22:20. Attacchiamo così: «Per gli operai la poesia…»
Sul palco del primo Festival di letteratura working class, davanti a più di cinquecento persone, il sottoscritto e Stefano D’Arcangelo eseguono per la prima volta dal vivo Volodja. E sarà la cornice suggestiva della fabbrica, sarà che nel capannone gli applausi rimbombano, sarà che il festival s’annuncia già un evento memorabile, ma fin da subito ci sembra che il melologo colpisca, emozioni, faccia pensare.
Volodja volevamo già pubblicarlo, nella versione “radiodramma” realizzata in studio, accompagnato da una breve descrizione. Giù dal palco, sentiti un po’ di commenti, decido che non basta, che ha senso dire qualche parola in più sull’esperimento e il contesto di cui è parte.
Volodja nasce nel 2011 come racconto scritto per il progetto «I muri di Mirafiori», nell’ambito del laboratorio urbano Situa.to.
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https://www.wumingfoundation.com/giap/2023/04/volodja-majakovskij-a-mirafiori-e-alla-gkn/
23 ottobre 2023. Quella strana fretta di liquidare l’ex Gkn
Gloria Riva – lespresso.it
Il proprietario, Francesco Borgomeo, è anche titolare della Saxa Gres, che non naviga in buone acque. Nei documenti visionati da l’Espresso spunta l’aiuto di Invitalia e un legame diretto con Palazzo Chigi
Le lettere di licenziamento per i 185 dipendenti della ex Gkn di Campi Bisenzio sono state recapitate la settimana scorsa. Entro fine anno i lavoratori dovranno lasciare lo stabile e la speranza di una reindustrializzazione. Eppure, le tute blu un piano industriale per il rilancio l’avrebbero: puntano a realizzare pannelli fotovoltaici di ultima generazione e le cargo bike, che nel Nord Europa stanno soppiantando gli inquinanti furgoncini nei centri storici. Hanno anche raccolto una discreta liquidità per metterlo in atto, quel piano. E allora perché tanta fretta di procedere alla liquidazione e capitalizzare su uno stabilimento in una posizione di ultimo miglio, grande 80mila metri quadri e del valore di 29 milioni di euro? Forse perché Saxa Gres, ovvero l’altra controllata del patron dell’ex Gkn, Francesco Borgomeo, sta in pessime acque. Ma andiamo con ordine.
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https://lespresso.it/c/economia/2023/10/27/quella-strana-fretta-di-liquidare-lex-gkn/46303
Luglio 2023. Festival della letteratura working class: un atto di lotta culturale, dalla GKN alle vite di tutt3
Francesca Gbbriellini – storialavoro.it
Sono tantissimi i contributi sia giornalistici che narrativi che si sono occupati del primo Festival della
Letteratura Working Class, promosso da Edizioni Alegre, che si è tenuto per la prima volta in Italia
tra il 31 marzo e il 2 aprile presso la fabbrica ex GKN di Campi Bisenzio (Fi). Così tanto è stato
scritto, detto, fotografato, mandato in onda durante e dopo l’evento, che non è semplice raccontare
qualcosa di originale, nei limiti del possibile non retorico e, nello specifico, adeguato a uno spazio di
riflessione scientifica sulla storia del lavoro. Un’operazione che non promettiamo centri tutti questi
obiettivi, ma certamente utile per portare alla luce di quale lavoro, di quali lavori, di quali desideri e
aspettative condensati attorno alla vita messa al lavoro si sia parlato in uno dei capannoni, e nei
piazzali circostanti, della ex fabbrica di semiassi di Campi Bisenzio.
Si può cominciare col dire che sono state migliaia le storie del lavoro e dei lavori che hanno
riecheggiato nello stabilimento nei giorni della rassegna letteraria: non soltanto quelle dei romanzi
protagonisti delle presentazioni, che hanno ritrovato multidimensionalità nella voce delle autrici e
degli autori accors3 da tutta Europa, ma anche quelle del folto pubblico che ha animato l’evento, che
ha raccolto le storie e si è accostato, emozionato, impressionato, riconosciuto. Il piazzale della ex
fabbrica di semiassi per autoveicoli, si è riempito per tre giornate consecutive di autrici e autori che
hanno raccontato, discussant variegati che l3 hanno accompagnati e soprattutto un vasto pubblico che
ha trovato l’occasione per condividere gli interstizi tra una presentazione e l’altra per interrogarsi
sulla propria condizione lavorativa: chiedersi come sia cambiata negli anni in termini di carichi e
ritmi, quale equilibrio stia reggendo o vacillando tra vita personale e vita messa a lavoro, quali scelte
si intraprendono o si rimandano o si depennano dalle aspettative
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https://www.storialavoro.it/fileadmin/user_upload/Al_presente_37.pdf
8 maggio 2023. L’assurda vicenda Gkn Firenze: storia di resistenza operaia contro gli avvoltoi
Gloria Riva – lespresso.it
Da venti mesi i metalmeccanici della fabbrica di Campi Bisenzio attendono un’alternativa industriale. Il tentativo di salvataggio dell’imprenditore Borgomeo è servito solo a perdere tempo e ora gli appetiti derivanti dalla speculazione edilizia si fanno più pressanti
C’è un obiettivo strategico nel caos della vertenza Gkn di Firenze o il liquefarsi di un’azienda metalmeccanica con quasi cinquecento dipendenti – oggi ridotti a 200 – è frutto di coincidenze astrali? La domanda sorge spontanea riavvolgendo il nastro degli ultimi 20 mesi di sopravvivenza della fabbrica di Campi Bisenzio, cuore industriale del capoluogo toscano.
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https://lespresso.it/c/economia/2023/5/8/lassurda-vicenda-gkn-firenze-storia-di-resistenza-operaia-contro-gli-avvoltoi/3170
Marzo 2023. Ex Gkn, Rsu in audizione alla Camera: dagli stipendi al capitale pubblico per la reindustrializzazione
Le richieste della Rsu ex Gkn. Superati i 14mila euro con la raccolta fondi “Gkn for Future” per il piano di reindustrializzazione dal basso
Si è svolta oggi alla Commissione Lavoro della Camera l’Audizione della Rsu ex Gkn. “Ognuno può prendersi tutto il tempo che ritiene necessario per approfondire e trovare soluzioni, intanto però sono stati bruciati 220 posti di lavoro e ogni minuto in più vuol dire un licenziamento potenziale. Il parlamento dovrebbe chiedersi quali strumenti ha per fermare le delocalizzazioni in questo paese”, commenta la Rsu.
30 marzo 2023. La working class si fa letteratura
«Classe operaia» è un binomio che si visualizza in bianco e nero, evoca il fumo che sale dalle ciminiere e gli ingranaggi senza sosta della catena di montaggio. Ma il refrain che descrive gli operai come un residuo storico non corrisponde alla realtà. Il settore industriale infatti è ancora vivo e vegeto in Italia e nel 2023 lavora in fabbrica o in cantiere oltre il 23% della forza lavoro.
NON SOLO LA FABBRICA esiste ancora, ma si è estesa ovunque. Le città, grandi e piccole, sono percorse da un esercito di trasportatori, rider, camerieri, badanti, impiegati delle pulizie, telefoniste dei call center. Ma anche insegnanti, segretari, correttori di bozze, giornaliste, infermieri, che privi di una rendita immobiliare o finanziaria ereditata, si trovano a sopravvivere solo grazie al loro salario.
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https://ilmanifesto.it/la-working-class-si-fa-letteratura
Capitalismo e resistenza nel XXI secolo: alcune considerazioni sulla vertenza GKN
Stefano Bartolini – www.storialavoro.it
Osservando la vicenda in cui si sono trovati catapultati, loro malgrado, i lavoratori e le lavoratrici della GKN, ci sono alcuni aspetti che colpiscono più di altri l’occhio dello storico del lavoro.
Per prime le logiche dell’azienda, che ci dicono molto su come funziona il capitalismo finanziario del XXI secolo in relazione alla gestione di quelle attività produttive, come le fabbriche, che producono valore in una forma “solida”, come le merci. Il capitalismo finanziarizzato ha invece cambiato la natura prioritaria della creazione della “ricchezza”, che non passa più dalla produzione e vendita ma attraverso operazioni borsistiche e speculative che astraggono dalla fisicità della produzione. Come ha scritto l’esperta di finanza Anna Maria Romano, il primo, e sostanziale, tema rispetto alla GKN sta dunque nella proprietà e nelle sue logiche di funzionamento. L’attuale GKN, che in precedenza era un reparto della FIAT di Firenze che produceva semiassi poi divenuto una fabbrica a sé con l’esternalizzazione, era stata acquisita nel 2018, durante una crisi di liquidità, da Melrose Industries, un Hedge fund inglese, ai cui vertici troviamo Simon Peckam e Christpher Miller, che con l’operazione GKN si sono enormemente arricchiti, guadagnando anche potere, particolare non secondario per comprendere le logiche in cui ci troviamo.
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https://www.storialavoro.it/al-presente-31/
21 Dicembre 2021. RADICAMENTO CULTURALE E INNOVAZIONE NELLA RESISTENZA ALLA GKN
Stefano Bartolini – officinaprimomaggio.eu
14 settembre 2021. Chiostro dell’Istituto Ernesto de Martino a Sesto fiorentino, addobbato come sempre dallo striscione rosso con la scritta «Nostra patria è il mondo intero». È una serata particolare. L’Istituto, che da sempre trova la sua ragion d’essere nella volontà di portare avanti «la conoscenza critica e la presenza alternativa del mondo popolare e proletario», ospita gli operai della Gkn in lotta, per una serata di incontro con i lavoratori e le lavoratrici della ricerca storico-sociale e della cultura. Non capitava da tempo che i lavoratori in carne e ossa tornassero a incontrare questi ambienti, in queste forme e in questa sede. C’è molta partecipazione, e anche emozione, il chiostro è pieno. La serata combina insieme diversi elementi. C’è il gruppo punk Brigata Valibona, composto tutto da operai e il cui cantante è proprio uno dei lavoratori della Gkn. Ci sono quattro video proiettati su un maxischermo che provano a raccontare momenti diversi della lotta estiva, realizzati dai documentaristi Filippo Maria Gori e Lorenzo Gori. Ci sono gli interventi dei lavoratori e degli “intellettuali”: il sottoscritto, Antonio Fanelli, Bruno Settis, Valerio Strinati. È un’iniziativa di frontiera, che prova a tenere insieme la solidarietà attiva con la lotta e l’approfondimento analitico della vicenda in cui si sono trovati catapultati, loro malgrado, i lavoratori e le lavoratrici dal 9 luglio; con gli strumenti propri della storia orale e dell’osservazione partecipante.
In quel momento la tensione stava salendo. Il 21 settembre scadevano i 75 giorni di preavviso della procedura di licenziamento avviata dall’azienda, dal 22 la cessazione del rapporto di lavoro poteva diventare effettiva in qualsiasi momento. Il 18 si sarebbe svolto un corteo a Firenze, e la sera del 14 ancora si temeva per il maltempo, i lavoratori avevano passato la serata a controllare gli aggiornamenti delle previsioni meteo. Si attendeva anche la decisione del Tribunale di Firenze sul ricorso della Fiom per licenziamento illegittimo, si temeva un rinvio a dopo il 22 settembre che avrebbe esposto i lavoratori a rischi difficilmente calcolabili. La serata si era conclusa con un forte appello alla solidarietà e alla partecipazione a fianco dei lavoratori.
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https://www.officinaprimomaggio.eu/radicamento-culturale-e-innovazione-nella-resistenza-alla-gkn/