2020 . 11 – Novembre

Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno

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Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose

“…volge al declino l’era, che fu nobile nella sua durezza e serietà, della democrazia politica”.
(Luciano Canfora).

2 novembre. Da dove viene la rabbia di chi protesta a Napoli

Annalisa Camilli – Internazionale Davanti alla stazione ferroviaria di Napoli una fila di taxi occupa piazza Garibaldi, il traffico è meno congestionato del solito e i tassisti se ne stanno a gruppetti intorno alle loro macchine ferme: hanno proclamato uno sciopero generale per chiedere sussidi che gli consentano di affrontare le perdite provocate dalla crisi del turismo nel capoluogo campano, una delle conseguenze dirette della crisi sanitaria cominciata a marzo. È solo l’ultima categoria di lavoratori che nelle ultime settimane è scesa in piazza per protestare contro le restrizioni introdotte dal governo italiano e dalla giunta regionale per limitare la diffusione dell’epidemia di coronavirus

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https://www.internazionale.it/reportage/annalisa-camilli/2020/11/02/napoli-proteste-lockdown

2 novembre. Morta a Milano la moglie di Guido Crepax, aveva ispirato la sua Valentina

“La mamma è sempre stata il nostro punto di riferimento nella vita di tutti i giorni” ricordano Antonio, Caterina e Giacomo, “molto presente negli studi come nei problemi personali, mentre papà era una fonte inesauribile d’ispirazione e un perfetto compagno di giochi”.

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https://milano.repubblica.it/cronaca/2020/11/02/news/morta_luisa_mandelli_moglie_crepax_ispiro_valentina-272816709/

3 novembre. La rivolta degli zarri

MATTEO PUCCIARELLI – FONDAZIONEFELTRINELLI.IT Spiegando al cronista in cerca di informazioni sul chi fossero le persone che lunedì scorso a Milano – cogliendo i più di sorpresa – erano scese in piazza per manifestare contro il “coprifuoco” – 28 fermati, un tram danneggiato, una molotov lanciata contro una macchina della polizia locale, petardi e fumogeni – un anarchico di decennale militanza l’ha riassunta così: “È stata la rivolta degli zarri”. Lui in piazza non c’era né gli era arrivata la notizia dell’imminente manifestazione. In strada c’erano andati soggetti fuori da ogni radar del passato. Né destra, né sinistra, né sopra, né sotto, nessuno alla guida e nessuno a tirarne i fili. Quella di Milano, di Roma, di Napoli, di Torino: che piazze sono quindi? Espressione di una generica rabbia a parte, cosa vogliono? Come? Perché?
Il tentativo di categorizzarle secondo i canoni classici (“centri sociali”, “anarchici”, “estrema destra”, “forconi” e così via) è frutto di un riflesso condizionato, della umana necessità di prendere una posizione: erano i buoni oppure i cattivi?

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https://fondazionefeltrinelli.it/la-rivolta-degli-zarri/

5 novembre: Un successo la giornata di lotta dei metalmeccanici dell’Emilia Romagna

Fabbriche ferme e presidi collegati a distanza in una grande manifestazione dei metalmeccanici di tutto il territorio regionale per la giornata di lotta indetta a livello nazionale da FIM FIOM UILM per il rinnovo del Contratto Nazionale Federmeccanica.
Da Piacenza a Rimini i metalmeccanici e le metalmeccaniche hanno aderito con percentuali molto alte allo sciopero, presidiato i cancelli delle fabbriche, partecipato a manifestazioni stanziali nelle piazze e di fronte alle sedi di Confindustria della Regione

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https://www.fiom-cgil.it/net/index.php/fiom-emilia-romagna/8059-un-successo-la-giornata-di-lotta-dei-metalmeccanici-dell-emilia-romagna

24 novembre: Undrr: i disastri climatici mietono 60mila vittime all’anno

“Negli ultimi vent’anni, 7.348 eventi catastrofici sono stati registrati in tutto il mondo da Em-Dat, uno dei più importanti database internazionali nel campo”. Questi i dati che provengono dal rapporto “Human cost of disasters. An overview of the last 20 years” diffuso a ottobre dall’Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi (Undrr) e dal Centre for research on the epidemiology of disasters (Cred). Secondo il Rapporto, i disastri naturali hanno mietuto circa 1,23 milioni di vittime in 20 anni, una media di 60mila all’anno, e colpito complessivamente oltre quattro miliardi di persone. “Inoltre, i disastri hanno causato circa 2,97 migliaia di miliardi di dollari in perdite economiche a livello globale”.

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https://asvis.it/notizie/2-8263/undrr-i-disastri-climatici-mietono-60mila-vittime-allanno-

Giornata mondiale della violenza contro le donne: il 25 novembre visto dagli uomini

Manuela Bianchi – Terzo Giornale.it Trattare l’argomento della violenza di genere guardandolo dalla prospettiva di quel mondo maschile che si mette in discussione e intraprende un percorso di autocoscienza, si può. Un’intervista al sociologo Stefano Ciccone

Il 25 novembre, Giornata mondiale della violenza contro le donne, funestata da altri due femminicidi, uno in Calabria e l’altro in Veneto, che si aggiungono agli ottantuno registrati dal VII Rapporto Eures (Rete di cooperazione Europea) sul femminicidio in Italia dall’inizio dell’anno, abbiamo voluto trattare l’argomento guardandolo dalla prospettiva di quegli uomini che si mettono in discussione e intraprendono un percorso di autocoscienza promuovendo una riflessione individuale e collettiva, partendo dal riconoscimento della propria parzialità e dalla valorizzazione delle differenze. Abbiamo quindi fatto una chiacchierata con Stefano Ciccone – autore di Il legame insospettabile tra amore e violenza (C&P Adver Effigi, 2008) scritto con Lea Melandri, di Essere maschi. Tra potere e libertà (Rosenberg & Sellier, 2009) e ancora di Maschi in crisi? Oltre la frustrazione e il rancore (Rosenberg & Sellier, 2019) – membro dell’Associazione nazionale Maschile Plurale, che ha contribuito a far nascere nel 2007.

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https://www.terzogiornale.it/2020/11/25/la-violenza-contro-le-donne-vista-dagli-uomini/

29 novembre. Si ribalta con il trattore: 76enne muore a Montelibretti

Èmorto schiacciato dal proprio trattore, in un incidente la cui dinamica è ancora tutta da decifrare. A perdere la vita un 76enne di Montelibretti, rimasto ucciso ieri su via di Valle Spaziani dopo che il mezzo da lui condotto si è ribaltato. 
L’incidente poco dopo le 9. Da una prima ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Monterotondo sembrerebbe che il carrello attaccato al trattore abbia urtato il ciglio della strada, provocando poi il ribaltamento. Il 76enne è rimasto schiacciato e per lui non c’è stato nulla da fare. 
A condurre le indagini sull’accaduto gli uomini della compagnia di Monterotondo. 
https://www.romatoday.it/cronaca/morto-trattore-montelibretti.html

29 novembre. 30.000 bambini in fuga per il ciclone Gati, la tempesta tropicale più forte mai registrata nel Paese

Gli interventi di Save The Children. Oltre 40mila persone sono rimaste senza casa. I più esposti sono i bambini e le famiglie di pastori, già gravemente colpite da siccità e locuste

ROMA – Sono 70.000, tra cui 32.000 bambini, le persone che sono state costrette a fuggire dopo che il ciclone Gati  ha devastato lo stato del Puntland in Somalia. Piogge impetuose e forti venti a 115 miglia orarie hanno determinato inondazioni improvvise, causando la perdita della casa per circa 40.000 persone. Nella regione del Bari in Puntland sono ancora in corso forti piogge che stanno provocando ulteriori inondazioni, che potrebbero fare aumentare nei prossimi giorni il numero totale delle persone colpite. Save the Children, segnala il forte impatto sui bambini e sulle loro famiglie del ciclone tropicale più forte mai registrato in Somalia.

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https://www.repubblica.it/solidarieta/emergenza/2020/11/29/news/somalia_70_000_persone_con_piu_di_30_000_bambini_in_fuga_per_il_ciclone_gati_la_tempesta_tropicale_piu_forte_mai_registrat-276345495/


30 novembre: le notizie di Radio Popolare

Il racconto della giornata di lunedì 30 novembre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia alla difficile strada verso il nuovo DPCM con le Regioni che non sembrano pronte ad una linea comune, mentre Recovery Fund e Mes continuano a creare tensioni nella maggioranza di governo. La situazione della scuola in Italia, intanto, continua ad essere frammentata e la disparità tra i territori aumenta. È stata rinviata di 10 giorni la firma del nuovo accordo tra stato e Arcelor Mittal sull’ex Ilva di Taranto. In Francia, dopo le tensioni e le proteste dei giorni scorsi, il governo annuncia la riscrittura del discusso articolo 24 della legge sulla sicurezza globale. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

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https://www.radiopopolare.it/che-cosa-e-successo-oggi-lunedi-30-novembre-2020/


Coronavirus, il bollettino di oggi 30 novembre: 16.377 nuovi casi e 672 morti

Sono stati effettuati 130.524 tamponi. Ieri i nuovi casi erano 20.648 a fronte di 176.934 persone testate, con 541 vittime

Sono 16.377 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Italia (ieri i nuovi casi erano 20.648 a fronte di 176.934 persone testate), con 130.524 tamponi effettuati, con un rapporto con i positivi pari al 12,5% (+0,9% rispetto a ieri). Le vittime, che ieri erano state 541, oggi salgono a 672, per un totale di 55.576. Gli attualmente positivi diminuiscono di 7.300 mentre i guariti sono stati 23.004. Ancora giù le terapie intensive, -9 (stesso dato di ieri), 3.744 in tutto, mentre dopo diversi giorni tornano a crescere i ricoveri, 308 in più (ieri -420), e sono 33.187. Sono questi i dati che emergono dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.

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https://www.repubblica.it/cronaca/2020/11/30/news/coronavirus_il_bollettino_di_oggi_30_novembre_-276416618/

30 novembre. Inchiesta a Bergamo sui morti Covid, scontro tra procura e Oms sull’immunità dei funzionari

I pm di Bergamo convocano gli autori del report sul piano pandemico italiano ma non si presenta nessuno: “Lo status di diplomatico non dispenserebbe dall’obbligo di presentarsi davanti ai magistrati per rendere testimonianza”

ANDREA TORNAGO – REPUBBLICA.IT Un rapporto dell’ufficio europeo dell’Oms in cui si critica la risposta delle autorità italiane alla pandemia, pubblicato a maggio e subito ritirato. Un caso che imbarazza tutta l’organizzazione, fino ai piani alti della sede di Ginevra. Tanto che la Procura di Bergamo, che indaga per epidemia colposa e falso, vuole vederci chiaro. E convoca come persone informate sui fatti lo stesso giorno il direttore aggiunto dell’Oms, Ranieri Guerra, e i ricercatori che avevano curato quel rapporto sparito, intitolato “Una sfida senza precedenti: la prima risposta dell’Italia al Covid-19”, di cui ha parlato all’inizio di novembre la trasmissione di Rai 3 Report. Il documento, pur riconoscendo che l’Italia è dotata di uno dei più forti sistemi sanitari, attestava l’inadeguatezza del piano pandemico italiano, vecchio di più di dieci anni, ideato nel 2006 dopo l’epidemia di Sars e riconfermato nel 2017, e puntava il dito contro una “pianificazione più teorica che pratica” dell’Italia e sulla “scarsa traduzione delle intenzioni in misure concrete”. 

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https://www.repubblica.it/cronaca/2020/11/30/news/scontro_tra_farnesina_e_oms_sull_immunita_dei_funzionari_dell_organizzazione_mondiale_della_sanita_-276427948/

30 novembre. Tre virologi in barca

RICCARDO LUNA – REPUBBLICA.IT C’erano una volta tre virologi. C’era una pandemia e loro andavano spesso in tv e stavano molto sui social. Il primo, lo chiameremo virologo A, nel programma serale dove era ospite fissa, disse: “Con il vaccino non sarà un liberi tutti. Se uno si vaccina non contrae la malattia, ma se incontra uno non vaccinato può ancora contagiarlo”. Morale: porteremo la mascherina ancora a lungo. Non se lo aspettava nessuno. Il secondo virologo, lo chiameremo B, quel giorno non era in tv, allora aprì Twitter e scrisse: “Gira la notizia che in generale i vaccinati sono protetti ma possono trasmettere la malattia. QUESTO NON E’ VERO. Per morbillo, rosolia, parotite o varicella – qui mi fermo ma la lista è lunga – chi è vaccinato non può essere infettato e NON PUO’ trasmettere la malattia”. In realtà quella notizia non girava affatto: il virologo A parlava del vaccino del Covid-19 e infatti il virologo B subito dopo aggiungeva: “Ovviamente non sappiamo nulla di quello che accadrà con i diversi vaccini anti-COVID-19”. Il virologo A allora, sempre su Twitter, a corredo di una immagine in cui si vedono persone in fila per ascoltare “bugie confortanti” rispetto a “scomode verità”, ribadiva la sua “sintesi vaccinale”: “In generale, se una  persona vaccinata contro la malattia X entrasse in contatto con il virus X si ammalerebbe di X? #No In generale, la stessa persona #vaccinata ed #esposta al contagio X potrebbe trasmettere virus X ad una persona non vaccinata? #Si“. 

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https://www.repubblica.it/dossier/stazione-futuro-riccardo-luna/2020/11/30/news/tre_virologi_in_barca-276387642/