1879

20 gennaio: inviata ai prefetti una circolare che contiene la direttiva di distruggere l’Internazionale socialista


Febbraio – aprileRoma, la casa di Paolo Campello della Spina ospita una serie di riunioni di cattolici conservatori, che discutono della possibilità di fondare un partito conservatore. In aprile nascerà l’Associazione conservatrice nazionale, presieduta dallo stesso Campello.


2 febbraioMilano, nasce la società d’Esplorazione Commerciale in Africa


6 marzo: si svolge a Napoli il processo contro Giovanni Passanante, che viene condannato a morte. La condanna sarà poi convertita in ergastolo

Galatina (Le), fondata la Società operaia di mutuo soccorso. Di tendenza cattolica, si legge nello Statuto: “(…) essa [l’Associazione] dovrà ricordarsi sempre che l’umanità cammina verso Dio (…)”


18 marzo: arrestati ad Ancona undici socialisti che commemorano la Comune di Parigi


22 marzoMilano, inaugurata la ferrovia Milano-Saronno e la nuova stazione. Il 31 dicembre successivo sarà inaugurata la Milano-Erba. Si forma così il primo nucleo delle future Ferrovie Nord


1 aprileBologna, fondato il Circolo Artistico.
“Il Circolo artistico, che sorse a Bologna con sede nel palazzo Cataldi in via Battisasso 1, l’attuale prima parte di via Montegrappa, fu per un breve periodo un “vivace” punto di incontro della società alto-borghese e nobiliare con le forze culturali attive in città. Ideato da Enrico Panzacchi, tra i suoi primi sottoscrittori dello statuto non vi furono, almeno inizialmente, personaggi particolarmente noti appartenenti a locali movimenti artistici, che avevano nella Accademia di Belle Arti il loro punto di riferimento ideale. «L’incremento delle Belle Arti associate al divertimento» fu motivo ricorrente delle attività del Circolo. Fondato il 1° aprile 1879, le prime iniziative vennero presentate al pubblico l’anno successivo, con l’organizzazione di mostre associate a feste conviviali. Sempre nel 1880 su iniziativa del Circolo venne pubblicato l’album Anche Bologna! che, riferendosi ad analoghe pubblicazioni fatte in altre città, intendeva «presentare la cultura artistica della città rivendicandone l’originalità e la ricchezza» (M. Pasquali, 1983, p. 15). L’album testimonia la rapidità con la quale il Circolo seppe imporsi negli ambienti culturali cittadini. Tra gli artisti che firmano la pubblicazione vanno ricordati almeno Giosue Carducci, Alfredo Oriani, Augusto Sezanne, Mario De Maria ed infine Luigi Busi, all’epoca già affermato pittore, e il giovane Alessandro Scorzoni, che insieme a molti altri segnerà la rinascita della scuola pittorica bolognese negli anni successivi. A rendere famoso il Circolo furono soprattutto le feste, «originalissime» nei ricordi dei partecipanti, animate dalle “trovate” di artisti di valore, tra i quali Giacomino Lolli, disegnatore d’interni tra i più raffinati, come testimoniavano i pannelli da lui creati a decoro di alcuni prestigiosi locali della città, in particolare la sala principale del Caffè dei Cacciatori e le pareti della pasticceria Viscardi. Tra le molte attività di intrattenimento, particolarmente frequentate erano le proiezioni con la lanterna magica proposte da Coriolano Vighi, dove si potevano rivedere in caricatura i dipinti esposti dai soci all’annuale esposizione di belle arti. Nel marzo 1882, le sale di palazzo Cataldi si aprirono al Ballo degli Artisti, al quale prese parte un gran numero di notabili cittadini, compreso il sindaco Gaetano Tacconi. In una cronaca, carica di ironia, apparsa sul periodico Ehi! Ch’al scusa del 18 marzo, vennero descritte le sale di palazzo Cataldi, che in occasione del ballo vennero “trasformate” dagli artisti, stupendo e divertendo gli intervenuti. In quella stessa occasione, il pittore Raffaele Faccioli, sulle pareti di un salottino, disegnò tre cartoni, che Alfredo Testoni nel suo Bologna che scompare, dirà rispecchianti la vita artistica bolognese del tempo.
Alcune descrizioni comparse in Ehi! Ch’al scusa
Bologna, 4 marzo 1882 n. 9 anno 3: “La Festa al Circolo Artistico. (…) Figuratevi che oltre ai pesci vi saranno le reti pescherecce, le conchiglie, gli emblemi della pesca (…) – Eppoi vie è una sala egiziana, un gabinetto turco (…) un salone dipinto a fiori, splendidissima; la camera degli arazzi, quella delle silhuettes (…) Lo credo, so i nomi degli artisti che vi lavorano, e questo basta per farmi certo che sarà uno spettacolo stupendo… eppoi al Circolo Artistico le cose si fan sempre bene...
Bologna, 18 marzo 1882 n. 11 anno 3: “Eccola nella sala degli arazzi, falsi come molti di quelli che si vedon per veri, e più veri di quelli che si stimano migliaia di lire (…) – Ah, che ricami finissimi, come la seta (…) – Ah! Ma sono dipinti sa… è una felicissima imitazione tanto per disegno come per la verità dei colori e delle scabrosità della stoffa. Quella tigre è opera del Tivoli; della caccia del toro è autore il Bedini; della caccia… dei cani, poiché il cervo è andato non so dove (…) sono babbi parecchi pennelli, come il Busi, il Lolli, il Gasparoni, ma tutti bravi, tutti belli (….) L’altro arazzo è del Brugnoli. (…) Ha molte ragioni, amico lettore, eccoci nel regno delle chiare, fresche e dolci acque (…) L’idea è del Tartarini coadiuvato nella esecuzione, come meglio non si poteva, dal Sezanne, amico intimo di Cipollino, il nostro illustratore ufficiale, e dal Moy. (…) – Carino quel putto che seduto su di una conchiglia pesca coll’amo (…) – Le piace graziosa signorina? E’ del Parmeggiani. Venga vederlo più da vicino, eccolo, guardi! (…) e osserviamo quella fuliggine e quella cipria, dòu tsteini ed brònz modellate dal signor Parmeggiani con molto garbo (…) battiamo le mani al prof. Guadagnini che l’ha ideata (Sala Egizia ndr.), ed ai signori Lanconelli, Mombelli, Gasparoni, Scorzoni, Bordoni e Collina, che ne hanno così bene interpretata la esecuzione. (…) Cosa si sente? Ah, lei non era preparato alla sorpresa della sala da ballo. (…) ammiri prima di tutto l’elegantissimo soffitto, opera egregia del prof. Raffaele Faccioli ed eseguita dal signor Corazza. La volontà di migliorare le condizioni di tutti gli artisti portò ad elaborare un progetto per la costituzione di un istituto per le arti decorative ed industriali rivolto ai giovani. L’idea, elaborata nel 1880 e più volte ripresa, non si realizzò, ma è significativo ricordarla a testimonianza di quel fervore di umanitarismo sociale che coinvolse in quegli anni soprattutto i ceti abbienti bolognesi. La breve parabola del Circolo artistico si chiuse sul finire degli anni Ottanta – significativa l’assenza tra le associazioni cittadine che promossero l’Esposizione del 1888 – per lasciare spazio a nuove associazioni interessate alle arti, prima fra tutti quella stessa Accademia di Belle Arti che ritrovò rapidamente il suo ruolo di formazione e di proposta artistica.
Giovanni Guidi. Testo con integrazioni tratto da Cent’anni fa Bologna: angoli e ricordi della città nella raccolta fotografica Belluzzi, Bologna, Costa, 2000
(https://www.storiaememoriadibologna.it/circolo-artistico-bolognese-232-organizzazione).


21 aprileRoma, Garibaldi fonda la Lega della democrazia, raccogliendo intorno a sé radicali e repubblicani. Il programma prevede la revisione dello Statuto, la soppressione della legge delle guarentigie, l’introduzione del suffragio universale, l’incameramento da parte dello Stato di tutti i beni ecclesiastici, la riforma fiscale, la bonifica di tutte le terre della penisola, la trasformazione dell’esercito stanziale in milizie popolari, il ricongiungimento all’Italia delle province irredente. I mezzi per l’attuazione del programma sono la stampa e i comizi popolari. Alla Lega aderiscono tra gli altri Aurelio Saffi, Agostino Bertani, Matteo Renato Imbriani, Felice Cavallotti, Giovanni Bovio, Giosue Carducci.


26 aprile: fondata a Milano, da repubblicano e radicali, la Lega della democrazia


Giugno: Leonida Bissolati e Ettore Sacchi fondano a Cremona il circolo Carlo Cattaneo


5 giugnoFirenze, si conclude il processo per l’eccidio di via Nazionale, dove il 18 novembre 1878 perirono quattro persone per una bomba lanciata tra la folla. Condannati a un ergastolo e vent’anni di lavori forzati per nove imputati, legati all’Internazionale. Molti dubbi emergono tuttavia sulle prove d’accusa, fondate su testimonianze che più tardi si riveleranno false


30 giugno: il Governo vara un ampio piano di costruzioni ferroviarie, in gran parte al Sud, a carico dello Stato


Luglio: fondato a Firenze il giornale cattolico La Rassegna Nazionale


3 luglio: cade il governo, dopo il rifiuto di Depetris di abolire la tassa sul macinato


14 luglioRoma, Cairoli forma il nuovo governo e ne espone il programma che comprende l’abolizione dell’imposta sul macinato e la riforma elettorale


3 agosto: La Plebe pubblica la Lettera ai miei amici di Romagna, con la quale Andrea Costa prende le distanze dal metodo insurrezionalista


7 settembreImola, scoppiano dei tumulti in seguito all’arresto di un gruppo di internazionalisti. Tra gli arrestati anche il poeta Giovanni Pascoli (nella foto a sinistra). Già aderente ai gruppi internazionalisti da alcuni anni, Pascoli aveva aiutato Andrea Costa a fuggire in Svizzera dopo i moti del Matese del 1877. Nel luglio dello stesso anno aveva partecipato alla ricostruzione della sezione bolognese dell’Internazionale. Nel 1903, ricordando i 107 giorni passati in carcere, scriverà: “si processavano come malfattori quelli che aspiravano a togliere dal mondo il male e si condannavano” e gli fu concessa così “l’occasione di meditare profondamente, per due mesi e mezzo d’un rigidissimo inverno, sulla giustizia”.


7 settembreImola, scoppiano dei tumulti in seguito all’arresto di un gruppo di internazionalisti. Tra gli arrestati anche il poeta Giovanni Pascoli (nella foto a sinistra). Già aderente ai gruppi internazionalisti da alcuni anni, Pascoli aveva aiutato Andrea Costa a fuggire in Svizzera dopo i moti del Matese del 1877. Nel luglio dello stesso anno aveva partecipato alla ricostruzione della sezione bolognese dell’Internazionale. Nel 1903, ricordando i 107 giorni passati in carcere, scriverà: “si processavano come malfattori quelli che aspiravano a togliere dal mondo il male e si condannavano” e gli fu concessa così “l’occasione di meditare profondamente, per due mesi e mezzo d’un rigidissimo inverno, sulla giustizia”.


27 settembre: Garibaldi si dimette da deputato ed afferma che non vuole “essere tra i legislatori di un paese dove la libertà è calpestata”


21 ottobre: Modena, si svolge il V congresso cattolico. I cattolici intransigenti, sostenitori della totale astensione dalla vita politica nazionale, prendono posizione contro il progetto di fondare un partito cattolico-conservatore


25 settembreRoma, costituito il terzo ministero Cairoli, nato da un accordo fra Depretis e Cairoli che pone fine al dissidio interno alla sinistra. Cairoli era stato costretto alle dimissioni dopo l’opposizione del ministro Bernardino Grimaldi all’abolizione della tassa sul macinato


Dicembre: Roberto Stuart fonda il giornale moderato, Il Conservatore


1 dicembreGenova, la società Rubattino, che aveva acquistato nel 1869 la Baia di Assab senza poterla occupare per l’intervento del governo egiziano, riprende e conclude le trattative con i capi locali, assicurandosi il controllo della baia. L’operazione è esplicitamente appoggiata dal governo italiano, che invia sul posto una piccola nave da guerra, il cui comandante ha l’incarico di controfirmare i patti.


13 dicembre: istituita la Commissione parlamentare che dovrà indagare sul prezzo del pane



DURANTE L’ANNO
Andrea Costa esce dalle carceri francesi, si rifugia a Lugano e pubblica su La Plebe, organo della Federazione Alta Italia dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori, la lettera Ai miei amici di Romagna dove solleva la necessità di una svolta tattica del socialismo, che deve passare dalla «propaganda per mezzo dei fatti» – che ha prodotto da un lato l’incarcerazione e l’esilio di molti compagni, e dall’altro la perdita di contatto con le quotidiane esigenze proletarie – a un lento lavoro di diffusione dei principi, senza rinnegare il passato.

Modena, nasce la Società operaia di mutuo soccorso fra gli operai delle fabbriche di mobili e letti in ferro. Nelle campagne modenesi diminuiscono fortemente le aree destinate alla coltivazione del riso.

Palermo, le società operaie costituiscono la Confederazione delle 72 maestranze. Ai suoi membri è proibito, per statuto, impegnar­si in campo politico o religioso. (Nel 1882 l’associazione prenderà il nome di Consolato operaio)

Bologna, nasce la Società di Mutuo Soccorso fra i superstiti delle guerre per l’unità d’Italia.  Nel 1901 entra a far parte della Federazione fra le società militari della provincia di Bologna e nel 1919 si fonde con la Fratellanza militare italiana. Si estinguerà definitivamente nel 1929

Salemi 
(Tp), nasce la Società operaia di mutuo soccorso

Milano, nasce, in seno al Consolato operaio, la Società edificatrice d’abitazioni operaie. Tra le prime realizzazioni, nel 1882 un lotto di casette in via Conservatorio 6 (oggi scomparso) e negli anni 1884-1892 il quartiere operaio fuori porta Vittoria su progetto dell’ing. Luigi Mazzocchi

Milano, l’editore Bignami pubblica Compendio del Capitale di Carlo CafieroNel corso dell’anno, a livello internazionale, si registra il ritorno al protezionismo e l’abbandono del bimetallismo a favore del gold standard

Vicenza, inizia ad operare la FTV (Ferrovie Tramvie Vicentine), azienda provinciale per il trasporto pubblico. Oggi, oltre al servizio extraurbano in tutta la provincia di Vicenza, provvede al servizio urbano nei comuni di Bassano del Grappa, Valdagno e Recoaro Terme. 

Germania, Philipp Rosenthal apre un laboratorio per la decorazione della porcellana a Erkersreuth, vicino a Selb, in Baviera. Nasce così la Rosenthal GmbH, azienda tedesca produttrice di porcellane e articoli per la tavola. L’azienda, che nel corso del tempo ha acquisito i marchi Thomas e Hutschenreuther, dal 2009 è di proprietà dell’italiana Sambonet Paderno Industrie. 

Torre Annunziata (Na), lo svizzero Theodor von Wittell (Teodoro Voiello) inizia la costruzione di uno stabilimento per la produzione di pasta. Il suo lavorò sarà completato dal nipote Giovanni Voiello, che fondò l’Antico Pastificio Giovanni Voiello, situato in contrada Maresca. Nel 1910 il pastificio Voiello produceva 30.000 quintali di pasta, venduta soltanto sulla piazza di Napoli. Nel corso del 1900 il pastificio ampliò la produzione attraverso l’introduzione di quelle moderne tecnologie che gradualmente portarono la pasta dalla tavola di pochi eletti a quella di tutti.