1868

15 gennaio: Menabrea forma il nuovo governo

2 febbraio: Biella, nasce Rinaldo Rigola

Marzo: la Camera istituisce una commissione d’inchiesta sul corso forzoso della lira

13 marzo: cessano le pubblicazioni de Il Gazzettino

Aprile: Torino, sciopero generale contro l’imposta sulla ricchezza mobile sui salari

14 aprile: Bologna, sciopero contro la tassa di ricchezza mobile sui salari. La maggioranza dei negozi resta chiusa e contemporaneamente operai, tipografi, muratori scendono in piazza. Il mercato annonario è deserto. Nella notte sono arrestati Ermete Bordoni, Francesco Pais e Paolo Bentivoglio, presidente della Società dei compositori e tipografi. Lo sciopero continua il giorno successivo. Le strade sono percorse da pattuglie di cavalleria e di bersaglieri. Il periodico democratico L’Indipendente, è sequestrato. Nella notte sono arrestati i professori Ceneri, Valdesi e Quirico Filopanti, il direttore dell’Indipendente Ferdinando Berti e molti altri. Ciò, nonostante una folta assemblea di dimostranti, convocata nella sede dell’Unione Democratica e della Società Operaia, abbia deciso la sospensione della protesta, chiedendo l’intervento del Parlamento e la liberazione degli arrestati. la Società Operaia, la Società dei tipografi e l’Unione Democratica sono sciolte e le sedi perquisite dall’autorità giudiziaria

18 aprile: aperto il tronco ferroviario Caserta – Benevento

Il guardasigilli Gennaro De Filippo presenta un progetto di legge per l’unificazione legislativa, la riforma dell’organico giudiziario e la riforma dei codici civile, di procedura civile e di procedura penale

2 maggio: Roma, con il breve apostolico Dum filii Belial, papa Pio IX riconosce lo statuto della Società della gioventù cattolica italiana

21 maggio: introdotta la tassa sul macinato per sanare l’enorme debito pubblico dovuto alla guerra

1 giugno: Novi Ligure (Al), nasce ufficialmente, con un capitale di seimila lire, la Stefano Pernigotti & Figlio, azienda alimentare specializzata in produzione dolciaria.

2 luglio: Rocco De Zerbi fonda a Napoli il giornale Il Piccolo

4 luglio: Lodi, il garibaldino Enrico Bignami fonda il periodico La Plebe. Sul promo numero è pubblicata una lettera di Garibaldi che approva il programma su cui il giornale nasce. Nonostante le interruzioni, i sequestri, i processi (Bignami fu più volte arrestato e imprigionato), il periodico visse fino al 1883 e servì a unire la generazione della “sinistra” risorgimentale col nascente movimento operaio e con l’inizio della elaborazione ideologica socialista nel nord Italia. Collaborarono alla testa Cameroni, Valera, Cafiero, Gnocchi Viani, Turati e altri

7 luglio: promulgazione della legge che introduce, dal primo gennaio 1869, l’imposta sul macinato (ridotta nel 1880, sarà abrogata nel 1884): il Governo inaugura la politica di risanamento del bilancio statale con l’obiettivo del pareggio

15 luglio: Fabriano (An), pubblicato il primo numero del mensile Il Cartaro, organo della Federazione di resistenza dei cartari

16 luglio: Bologna, fondata la Società cooperativa degli operai di Bologna. La nuova associazione, che assorbe la precedente Provianda, nata all’interno della Società Operaia, aprirà forni e spacci per il pane e la pasta e altri generi alimentari

28 luglio: nasce a Volpedo (Alessandria), il pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo

8 agosto: concessione della privativa dei tabacchi (fino al 1883) e costituzione della Società anonima per la regia cointeressata per lo sfruttamento del monopolio dei tabacchi

11 ottobre: Quintino Sella, industriale laniero e futuro ministro, in un convegno delle Società operaie di Biella dichiara: “io ho così poca paura della libertà, che ammetto la libertà delle coalizione e quindi anche quella degli scioperi. La fissazione del salario è per me un contratto come un altro”.

30 novembre: approvata la legge che attribuisce ai comuni la realizzazione e manutenzione delle strade comunali

15 dicembre: Palermo, durante una visita della principessa Margherita, vengono lanciati dei volantini in favore dei Borboni

21 dicembre: Gattatico (Reggio Emilia), al termine di una manifestazione di contadini, il sindaco inoltra una domanda scritta per l’abolizione della legge sul macinato che dovrà entrare in vigore il 1° gennaio.

27 dicembre: contro la legge sul macinato entrano in agitazione i contadini del veronese (in particolare nella zona di Villafranca). A Collecchio (Parma) si manifesta contro i mugnai. Manifestazioni anche a Castelnuovo di Sotto (Reggio Emilia).

DURANTE L’ANNO
Londra, nasce la Trade unione congress, associazione che raggruppa la maggioranza dei sindacati inglesi

Berlino, l’associazione femminista Lette-Verein organizza l’Esposizione Industriale delle donne, per valorizzare il lavoro femminile

Parigi, argomento centrale dei primi raduni pubblici femministi di Vaux-Hall è il lavoro delle donne

Germania, Otto von Gierke utilizzò per la prima volta il termine “legge cooperativa”.

Parma, nasce la Mutua dei tipografi. Due anni dopo aprirà una officina tipografica cooperativa.
Sempre a Parma, i radicali presentano una lista al consiglio comunale e vengono sconfitti.
Dopo i fatti dell’anno precedente si incrementa la sorveglianza poliziesca sulla stampa: a farne le spese è soprattutto Il Presente, che subisce vari sequestri, mentre il gerente, Luigi Silvestri, viene pure condannato ad una multa per un articolo diffamatorio su due agenti di polizia.

Padova, esce il periodico La donna di Gualberta Adelaide Beccari. Sarà la voce più autorevole delle femministe italiane fino alla fine del secolo

Stefano Jacini pubblica il libro La riforma dello Stato e il problema regionale

Fondata a Firenze, da Francesco Ferrara, la Società Italiana di Economia Politica

Nel 1868 nasce la Società della Gioventù Cattolica Italiana (SGCI), promossa da due giovani che già nelle loro città erano stati animatori di circoli cattolici: il viterbese Mario Fani (che morirà giovanissimo da lì a poco) e il bolognese Giovanni Acquaderni, che diventa il primo presidente del nuovo organismo. Questo che è il primo nucleo dell’ACI, adotta come programma il motto “Preghiera, Azione, Sacrificio”, da tradurre nella fedeltà a quattro doveri principali: devozione alla S.Sede, studio della religione, vita cristiana, esercizio della carità

Pievebovigliana (MC): Girolamo Varnelli fonda l’omonima distilleria. E’ anche considerato l’inventore dell’Amaro Sibilla, liquore ottenuto con le erbe dei Monti Sibillini. Il figlio del fondatore, Antonio Varnelli, è invece il creatore del prodotto principale dell’azienda, il Mistrà della Varnelli o più semplicemente Varnelli. Ancora oggi l’azienda è di proprietà della Famiglia Varnelli ed è attualmente gestita da Elda, Gigliola Simonetta, Maria Donatella e Ornella Varnelli, che rappresentano la quarta generazione della famiglia

Brescia, fondata l’industria d’armi Franchi. Oggi la sede è stata spostata ad Urbino. Acquistata nel 1987 dalla SOCIMI di Milano, poi fallita nel 1992, la Franchi S.p.A. seguì lo stesso destino l’anno successivo, per essere poi salvata nel 1995 grazie all’acquisto da parte del Gruppo Beretta

Nasce l’azienda produttrice dell’Amaro Averna. Una notte di metà Ottocento, frà Girolamo dell’Ordine dei Cappuccini di Caltanissetta fece chiamare d’urgenza al suo capezzale Don Salvatore Averna, ricco commerciante di tessuti del luogo, uomo pio e integerrimo, benefattore del convento e grande amico del religioso. Fra Girolamo era malato da tempo e, sentendo vicina la sua fine, volle lasciare a Don Salvatore, in segno di riconoscenza, una misteriosa e antica pergamena riempita di una minuta calligrafia. In quella pergamena c’era la ricetta segreta di una bevanda rara, fatta di erbe siciliane, che i cappuccini del Convento nisseno erano soliti preparare, da tempo immemorabile, come miracoloso rimedio per le febbri malariche, il catarro intestinale e i disturbi della digestione (…)

Trieste, Saul David Modiano, un commerciante nativo di Salonicco, per sviluppare l’attività della città giuliana nel commercio con l’oriente, fonda una società di vendita delle cartine da sigarette, collaborando con numerosi grandi marchi, come ad esempio il “CLUB”. La fama della Modiano cresce in tutto il mondo, arrivando a commerciare persino in Indonesia. Nel 1884 amplia la gamma dei suoi prodotti, avviando una litografia che fece scuola per le riproduzioni artistiche e per la produzione di carte da gioco. In breve tempo le carte da gioco Modiano, grazie al connubio tra arte, tecnologia e abilità commerciale superano per stile e qualità gli standard europei stabiliti per tradizione da austriaci e tedeschi. Nuovi stabilimenti vengono avviati oltre i confini urbani a Romans d’Isonzo, Fiume e Budapest, dove si sviluppa una collaborazione con i maggiori artisti dell’ateneo ungherese. Alla vigilia della grande guerra la Modiano impiega nei suoi stabilimenti un migliaio di dipendenti e il suo nome emerge anche fra i promotori dello sviluppo commerciale ed industriale triestino nel ramo dei cementi, dell’elettromeccanica, dell’agricoltura e della finanza. Da queste iniziative sorge nel 1907 la prima industria automobilistica triestina, “Alba”. L’azienda inizia la diffusione dei cartelloni che accompagnano il lancio pubblicitario dei prodotti e diventa quindi promotore della cartellonistica italiana avvalendosi del contributo di artisti di fama quali Orell, Cambon, Sigon, Quaiatti, Cuccoli, Tominz, Thummel, etc. L’attività prosegue di generazione in generazione sino al 1987, anno in cui Modiano viene acquisita dalla Grafad, un’industria cartotecnica già presente sul mercato. Da allora l’immagine aziendale è stata confermata e rilanciata sviluppando la produzione di carte da gioco pubblicitarie ed ampliando il settore cartotecnico, restando sempre fedeli alla linea produttiva classica di carte da gioco internazionali e regionali.