1 gennaio: entrano in vigore i nuovi codici civile, penale e commerciale
Livorno, nasce la rivista sportiva quindicinale La Ginnastica. A Torino escono il nuovo quotidiano politico Nord d’Italia e il settimanale Epoca Nuova e a Milano il settimanale Lo Scacciapensieri. A Firenze riprende le pubblicazioni l’Unità Italiana, e in luogo del cessato Pensiero Italiano nasce Il Pungolo di Firenze, diretto dal conte Gaetano Bargnani
Milano, La Perseveranza introduce nella parte commerciale del giornale la rivista giornaliera della Borsa di Milano
Gimigliano (Catanzaro), fucilato il brigante Saverio Sacco. Aveva 18 anni
2 gennaio: Bologna, fondata la Società cattolica italiana per la difesa della libertà della Chiesa, presieduta da Giulio Cesare Fangarezzi
4 gennaio: inaugurato il tronco ferroviario Roma – Foligno
6 gennaio: Genova, riprende le pubblicazioni II Dovere con un articolo del direttore Campanella, in cui si afferma che il giornale riprende le pubblicazioni in momenti tempestosi, che sembrano preludere a un’imminente crisi; si vuol far risaltare «l’anarchia che regna nelle sfere governative, lo sconforto e il malessere di tuttala nazione» e si accenna infine alla necessità di risolvere con le armi le questioni dì Roma e Venezia, che sono per l’Italia «questioni di vita o di morte»
7 gennaio: Spigno Monferrato, dimostrazioni contro le imposte
15 gennaio: Torino, muore Massimo D’Azeglio
22 gennaio: Castro (Le), arrestato il capo banda Costantino Mattei, detto il Medichetto
5 gennaio: Firenze, nasce – in un locale della Banca del Popolo – una Società di mutuo soccorso tra emigrati veneti
26 gennaio: Nola, dopo un conflitto a fuoco, si arrendono le bande Capuano e Passariello. Muore un carabiniere e un brigante dei Passariello
30 gennaio: Piacenza, sequestrato L’Indipendente
Febbraio: manifestazioni contro la tassa sui redditi della ricchezza mobile
1° febbraio: Bologna, a quasi un anno dalla fondazione, apre uffici e sportelli al pubblico la Banca popolare di credito in Bologna. E’ ricordata come la prima istituzione cooperativa, nonostante la sua debolissima caratterizzazione in questo senso, della provincia.
2 febbraio: si inaugura la ferrovia da Reggio Calabria a Pellaro, primo tratto di quella che dovrà collegare la Calabria al resto del continente
3 febbraio: Firenze, fondata, per iniziativa del ministro Domenico Berti, la Società italiana per l’educazione popolare
Torino, l’amministrazione delle opere Pie di S. Paolo delibera di trattare col governo, per assumere il servizio di Banca del Credito Fondiario
Como, dimostrazione contro l’allargamento del dazio Il governo scioglie, per motivi d’ordine pubblico, i Consigli Comunali di Bitonto, Ostuni, Pratola Peligna, Mondragone, Geglie Messapico, Gambolo, Grumo Nevano, Como, Canicatti, Atessa, Castelnuovo Garfagnana
4 febbraio: Neviano degli Arduini (Parma) dimostrazione contro la tassa di ricchezza mobile
Forlì, sequestrato Il Democratico. Il giornale sarà nuovamente sequestrato il giorno 11
7 febbraio: Mazzini rinuncia definitivamente alla sua elezione alla Camera. Era stato eletto nel collegio elettorale di Messina, ma la Camera dei Deputati annulla il voto dei messinesi con 181 voti contro 107, motivando l’annullamento con la condanna a morte di Mazzini per i moti genovesi del 1858. Il Collegio elettorale chiamato ad esprimersi nuovamente rielegge per la seconda volta Mazzini come suo deputato.
13 febbraio: Napoli, sciopero dei cocchieri per protestare contro l’obbligo dell’uniforme. Alcuni seguaci dei Borboni tentato d strumentalizzare la protesta. Scoppiano alcuni tafferugli, che proseguiranno anche nei giorni successivi. Dopo che erano iniziate una serie di defezioni, lo sciopero termina il 19 con la sconfitta dei cocchieri
15 febbraio: Messina, sequestrata L’Italia degli Italiani
17 febbraio: costituita a Firenze, per iniziativa del ministro Berti, la Società Italiana per l’educazione popolare, con lo scopo di preparare maestri e maestre per le scuole primarie, promuovere costruzioni di scuole, istituzione di musei pedagogici e biblioteche
19 febbraio: inaugurato il tronco ferroviario Trabia – Termini
21 febbraio: Il Giornale di Roma segnala una recrudescenza del brigantaggio in Terra di Lavoro. La notizia è ripresa anche da altri giornali affermano che esso trova numerosi seguaci nei renitenti alla leva
22 febbraio: Lugano, Carlo Cattaneo fonda il settimanale Rivista
23 febbraio: Napoli, le indagini sullo sciopero dei cocchieri portano all’arresto dei reverendi Paradisi e Marinelli, e di un ex colonnello dell’esercito borbonico
25 febbraio: Pescasseroli (l’Aquila) nasce Benedetto Croce
1 marzo: la rivista Civiltà cattolica definisce “chimerica” la possibilità di un concordato tra la chiesa e lo stato
8 aprile: siglato un Trattato segreto di alleanza con la Prussia contro l’Austria, per liberare il Veneto
29 aprile: Parma, si riuniscono le Società democratiche italiane
Maggio: il generale La Marmora assuma la carica di Comandante di Stato Maggiore
Cessa la pubblicazione il giornale Il Conservatore
1 maggio: la crisi del bilancio dello Stato provoca la dichiarazione del corso forzoso della moneta: la convertibilità delle banconote è sospesa
5 maggio: Milano, Raffaele ed Edoardo Sonzogno fondano il quotidiano di matrice democratica Il Secolo
6 maggio: Parigi, l’imperatore Napoleone III denuncia pubblicamente gli accordi di Vienna del 1815
14 maggio: si autoscioglie l’Associazione cattolica italiana per la libertà della Chiesa in Italia
27 maggio: con un regio decreto vengono attribuiti al ministero delle Finanze le pratiche per l’autorizzazione e la sorveglianza governativa sulle società anonime
3 giugno: inaugurato il tratto ferroviario tra Reggio Calabria e Lazzaro
12 giugno: Prussia e l’Austria rompono le relazioni diplomatiche
1giugno: approvata la legge n.2983, che riconosce il Credito fondiario nelle province continentali del Regno
16 giugno: l’esercito prussiano invade l’Assia-Cassel, l’Hannover e la Sassonia, alleate dell’Austria. Il giorno successivo la Prussia dichiara guerra all’Austria
17 giugno: approvata una legge che regolamenta il settore risicolo
20 giugno: con la dichiarazione di guerra all’Austria inizia la Terza guerra di indipendenza.
Torna al governo Bettino Ricasoli
24 giugno: l’Austria sconfigge l’esercito italiano a Custoza
28 giugno: approvata una legge che riforma il sistema tributario, introducendo il sistema della quantità in sostituzione di quello del contingente
3 luglio: le truppe prussiane sconfiggono quella austriache a Sadowa
Garibaldi sconfigge gli austriaci a Monte Suello
4 luglio: battaglia di Vezza d’Oglio tra le forze austriache ed italiane
Il governo di Vienna richiede la mediazione di Napoleone III
7 luglio: approvato il R.D. n.3036 che abolisce gli ordini, corporazioni, ordini ecclesiastici regolari e secolari, ritiri e conservatori che comportano vita in comune, i loro beni vengono devoluti al demanio e viene creato il Fondo per il culto presso il Ministero della Giustizia e dei Culti, in sostituzione della Cassa ecclesiastica.
Emilio Treves fonda la rivista Universo Illustrato
8 luglio: Casoli (Chieti), scontri tra le forze militari e i briganti del gruppo guidato da Cannone e Romagnoli
La Prussia accetta la mediazione francese per porre termine al conflitto
8 – 9 luglio: le truppe italiane guidate dal generale Enrico Cialdini, durante la notte, attraversano il Po
11 luglio: le truppe italiane occupano Rovigo
14 luglio: l’esercito sabaudo entra a Padova ed il giorno dopo a Vicenza
15 luglio: inizia l’avanzata delle forze italiane verso l’Isonzo
18 luglio: il cancelliere prussiano Otto von Bismarck propone al governo austriaco cinque giorni di tregua
18 – 20 luglio: la flotta militare italiana attacca Porto Comisa
19 luglio: le forze comandate da Garibaldi occupano il forte di Ampola, dopo un assedio iniziato il giorno 16. Forte Ampola fu una conquista molto importante perché chiudeva la via della Val di Ledro, verso Trento
20 luglio: la flotta italiana è sconfitta nella battaglia navale di Lissa
21 luglio: i garibaldini conquistano Bezzeca (Trento), occupata dagli austriaci, che la rioccupano il giorno successivo
La Prussia firma un primo armistizio con l’Austria
22 luglio: Garibaldi penetra in Valsugana
26 luglio: Prussia e Austria firmano i preliminari di pace a Nikolsburg
1 agosto: Quarto (Napoli), muore Luigi Carlo Farini
10 agosto: Garibaldi, già penetrato profondamente in Trentino, riceve dal generale La Marmora l’ordine di ritirarsi
12 agosto: La Marmora firma per l’Italia, con l’Austria, l’armistizio di Cormons. Si conclude la terza guerra d’Indipendenza, con la quale l’Italia annette il Veneto
23 agosto: Praga, firmato il trattato di pace tra l’Austria e la Prussia
25 agosto: con una lettera aperta all’Unità Italiana, Giuseppe Mazzini rifiuta l’amnistia che gli è stata proposta dal governo
30 agosto: Portella della Paglia (Pa), scontri tra le forze dell’ordine e rivoltosi
Fondata l’Alleanza Repubblicana Universale, un’organizzazione segreta di ispirazione mazziniana. Pubblicato anche il suo primo manifesto
31 agosto: Pace di Praga. E’ ratificato il trattato tra Francia e Austria con il quale il Veneto è ceduto alla Francia per essere poi annesso all’Italia.
Settembre: moti popolari repubblicani a Palermo e provincia. Il giorno 15 si solleva Monreale, il 16 Misilmeri e Boccadifalco, il 17 Montelepre, Villabate e Torretta. Contemporaneamente inizia la rivolta della città. Nel pomeriggio del giorno 17 gli insorti controllano praticamente Palermo. Tra il 19 e il 20 riconquistata dalle truppe barricata dopo barricata, strada per strada. Casa per casa. Il giorno 23 la città è di nuovo sotto il controllo dei piemontesi e tutti i poteri passano nelle mani del generale Cadorna. Lettembre si completa la sollevazione della provincia: Ogliastro, Alia, Piana dei Greci, Bagheria. Il giorno 21, 40.000 soldati piemontesi – al comando del generale Cadorna – convergono su Palermo. La battaglia è cruenta, la città è e truppe partono per reprimere la rivolta nella provincia. Il 25 è occupata Monreale, il 27 Misilmeri così come Bagheria, Carini, Villabate, Piana dei Greci. La rivolta è stata domata nel sabgue. Oltre 3.600 sono gli arrestati. Nella sua ricostruzione dell’episodio Alatri cita anche l’eccidio avvenuto tra il 12 e il 15 gennaio 1867 (ben quattro mesi dopo l’insurrezione) quando due gruppi di detenuti in via di trasferimento sono passati per le armi. La sollevazione repubblicana di Palermo è sconfessata da Giuseppe Mazzini che, in una lettera a Bagnasco del 5 febbraio 1867, scrive: “Quel tentativo era ignoto a noi (…) senza nomi, misto di elementi retrogradi, mentre un moto repubblicano davvero si presenterebbe coi vostri nomi, col mio, con altri”. In un’altra lettera a Bagnasco, del 5 marzo 1867, rimprovera a Vincenzo Trapani Porpora, di aver partecipato all’insurrezione.
3 ottobre: Pace di Vienna. Annessione del Veneto e della provincia di Mantova. Restano all’Austria il Trentino e la Venezia Giulia. L’Austria restituisce la Corona ferrea
12 ottobre: Verona, nasce il giornale L’Arena
19 ottobre: Venezia, un rappresentante austriaco, il generale Karl Moering, cede ufficialmente Venezia ed il Veneto ad un emissario francese, il generale Edmond Leboeuf. Dopo di che il commissario francese cede ufficialmente Venezia ed il Veneto ai rappresentanti italiani, in una stanza dell’Hotel Europa. Giuseppe Pasolini diventa commissario del Re per il Veneto.
Venezia, entra nel porto di Malamocco la flotta italiana.
Esce il primo numero della rivista L’Avvenire dei Veneti
21 – 22 ottobre: si svolgono a Venezia e Mantova i plebisciti per l’annessione al regno d’Italia.
APPELLO ALLA POPOLAZIONE DELLA COMMISSIONE FEMMINILE DI DOLO PEL PLEBISCITO
Dolo, 21 ottobre 1866Anche noi donne italiane abbiamo diritto e dovere di esprimere il nostro voto, e di concorrere a proclamare l’unione di queste province alla grande famiglia italiana.
Abbiamo divisi i dolori, i tormenti, le umiliazioni dei nostri padri, dei fratelli, degli sposi, dei figli, abbiamo pianto con essi e forse più di essi abbiamo maledetto l’austriaco tiranno che ci divideva dai nostri cari, e del forzato abbandono ci dileggiava coll’ironia, collo scherno, coll’insulto. Perché oggi non prenderemmo parte attiva alla loro gioia? Perché non mostreremo all’Europa che le donne d’Italia dividono cogli uomini non solo gli affetti ed i pensieri, ma anche le patrie aspirazioni?
A questo scopo noi ci siamo riunite in commissione, abbiamo preparato un indirizzo al re al quale tutte le donne del comune di Dolo sono invitate ad apporre la loro firma.
Sarà il plebiscito femminile di Dolo che, costituitosi ad esempio di Padova e di altri luoghi, darà come in quelli splendidi risultati. Perché sia più facile e sollecita l’esecuzione di tale plebiscito la commissione come sotto composta ogni giorno a cominciare da domani dalle 12 meridiane alle 2 pomeridiane si recherà presso tutte le famiglie della parrocchia allo scopo di raccogliere la firma di tutte le donne.Il nostro re col plebiscito degli uomini avrà così la prova che anche le donne vogliono l’unione al regno d’Italia sotto il governo monarchico costituzionale del re Vittorio Emanuele II e dei suoi successori.
Viva l’Italia una Viva Vittorio Emanuele II re costituzionale.
4 novembre: Torino, re Vittorio Emanuele II riceve la legazione veneta che porta i risultati del plebiscito sull’annessione.
Con il R.D. n.3300 le province venete e di quella di Mantova entrano a far parte del Regno d’Italia
Dicembre: Mazzini viene nuovamente eletto deputato. Lo stesso Mazzini in un manifesto “Ai Romani” si schiera contro la politica di Garibaldi per l’annessione di Roma.
Le ultime truppe francesi lasciano Roma
23 dicembre: approvato il Regio Decreto n.3452 che istituisce i Comizi agrari, enti a sostegno dell’agricoltura e per la diffusione di tecniche e innovazioni in campo agricolo
30 dicembre: istituite con il R.D. n.3461 la Tesoreria centrale e di quelle provinciali che diventano le nuove strutture periferiche dell’amministrazione finanziaria
DURANTE L’ANNO
Nasce, sotto la presidenza di Lydia Becker, la National Society for Women’s suffrage, dopo il rifiuto da parte del primo ministro Gladstone della petizione presentata da John Stuart Mill per il diritto delle donne al suffragio
Fondata l’associazione Wiener Frauen-Erwerbsverein di ispirazione liberale, destinata a promuovere il lavoro femminile
Genova , il Congresso internazionale dei lavoratori dichiara che le federazioni del lavoro “dovrebbero tentare di far espandere il movimento cooperativo senza dirigismi o imposizioni di ideologie e dottrine”.
Italia, il Codice Pisanelli garantisce l’autonomia giuridica e patrimoniale della moglie, e stabilisce la parità tra figli e figlie in materia successoria
Nel mantovano i salariati agricoli ottengono alcuni miglioramenti economici: da 6 a 12 lire ai mese, più il cosiddetto “diritto di zappa”, corrispondente a una percentuale in natura sul granoturco prodotto, oltre a due minestre e a due libbre di pane al giorno. I giornalieri ottengono una retribuzione annuale di lire 130, da cui vanno però detratte 30 lire per l’affitto di una stanza. Inoltre, anche per loro si ottiene una compartecipazione calcolata annualmente intorno alle 175 lire austriache.
Fondata la Società operaia di mutuo soccorso di Sant’Alberto (Ra). Il poeta Olindo Guerini sarà socio fin dalla nascita della Società e concepirà la cultura come servizio civile (in seguito caratteristica di tutta la sua attività intellettuale), concezione che lo spinse a proporre ai soci del neonato sodalizio la costituzione di una biblioteca popolare, nella realizzazione della quale egli poi rivelò e affinò le capacità che avrebbe più tardi messo in luce nella sua opera di bibliotecario dell’Università di Bologna. Inaugurata nel 1872 e per molti anni oggetto di cure scrupolose da parte dei dirigenti della Società, la biblioteca testimoniò il valore attribuito dai soci all’istruzione, considerata una conquista democratica
Fondato a Firenze, da De Boulloy, il Banco del Commercio e dell’IndustriaMazzini da vita all’Alleanza Repubblicana Universale, una società segreta
Il Banco di Napoli inizia ad emettere moneta in seguito all’ottenimento del riconoscimento della sua valuta
Fondata a Firenze, da Francesco Protonotari, la rivista illustrala Nuova antologia
Isernia, approvato lo statuto della neo costituita Società Operaia
Svizzera, intorno al 1860, il farmacista Henri Nestlé sviluppò un alimento per i neonati che non potevano essere nutriti al seno a causa di particolari intolleranze. Il prodotto salvò la vita di un bambino, e la Farine Lactée Henri Nestlé fu presto venduta in tutta Europa. Nel 1866 fu formalmente fondata la Nestlé, che diventerà la più importante – ma anche la più discussa – industria alimentare del mondo
Firenze, nascono le Officine Galileo. La proposta di fondazione della società risale al 1862, ad opera dell’astronomo e costruttore di strumenti Giovanni Battista Amici. La morte però di Amici nel 1863 interruppe il progetto, che fu completato solo nel 1866 da Donati con l’aiuto di Angelo Vegni. Dopo la morte di Donati nel 1873, la produzione si estese a strumenti elettrici, di illuminazione. Erano a quell’epoca impiegati quaranta operai specializzati. Inizialmente i laboratori erano ospitati negli edifici dell’Istituto Tecnico Toscano, poi nel 1870 furono trasferiti in un nuovo locale nella allora periferia di Firenze. Gli ottimi strumenti prodotti furono adottati dagli osservatori di Arcetri, di Asiago e di Merate. Nel 1896 l’azienda, divenuta di proprietà dell’ing. Giulio Martinez avviò la produzione di strumenti ottici per la Regia Marina, in particolare periscopi e telemetri, produzione che continuò per tutta la seconda guerra mondiale. Nel dopoguerra, nell’ambito della riconversione dell’industria bellica, la Galileo sviluppò la produzione di fotocamere economiche ma di buona qualità sulla falsariga dei modelli prestigiosi prodotti dalla tedesca Leica. La produzione di fotocamere terminerà alla metà degli anni cinquanta. Attualmente Le Officine Galileo sono parte di Galileo Avionica, una controllata di SELEX Sensors and Airborne Systems S.p.A., società di Finmeccanica.
Vicenza, fondata la Banca Popolare. Per più di un secolo rimane radicata esclusivamente nel territorio cittadino. A partire dagli anni 80 del ‘900 inizia un’importante politica di sviluppo prima con l’acquisizione di alcune banche locali (Banca Popolare Agricola di Lonigo nel 1985, Popolare di Thiene nel 1988, Popolare dei Sette Comuni-Asiago nel 1991) poi con l’apertura di filiali nel Nord Ovest e nel Nord Est, assorbendo altre banche (Banca Popolare di Venezia nel 1994, Popolare di Castelfranco e Popolare di Trieste nel 1996, Popolare della Provincia di Belluno nel 1997, Popolare Piva di Valdobbiadene e Popolare Udinese nel 1998), dando vita al Gruppo Banca Popolare di Vicenza.
Venezia, nasce la Compagnia di Venezia e Murano, per opera del diplomatico ed archeologo inglese Sir Austen Henry Layard, dello storico ed antiquario inglese Sir William Drake e dell’avvocato vicentino Antonio Salviati, che ne assunse la direzione. Nell’estate dello stesso anno la società aprì il suo primo showroom a Londra, al 431 di Oxford Street. Inizialmente denominata Salviati & C, nel 1872 la società cambiò nome in The Venice and Murano Glass and Mosaic Company Limited; nel 1877 Austen Henry Layard liquidò Antonio Salviati che uscito dalla società fondò la ditta Salviati Dott. Antonio che oggi dopo varie trasformazioni è l’attuale Barovier & Toso. La Compagnia di Venezia e Murano sotto la direzione di Antonio Salviati e l’impulso di Layard fu l’artefice della rinascita del vetro artistico di Murano. Grazie ai capitali inglesi, di cui altre vetrerie non disponevano, si concentrò ed investì sul recupero delle antiche tecniche di produzione e lavorazione del vetro.
Pordenone, nasce la Società Operaia (oggi Storica Società Operaia di Mutuo Soccorso e Istruzione). Tra le principali realizzazioni: 1869 – La prima biblioteca circolante della città a carattere popolare; 1872 – Istituzione della scuola di Arti e Mestieri “A. Galvani”; 1892 – Istituzione della scuola serale per analfabeti; 1899 – Istituzione della scuola serale di Pratica Commerciale ”A. Caviezel”; 1901/1902 – Istituzione scuola serale elementare; 1991/1992 – Istituzione della Scuola Popolare di Musica in collaborazione con la Società Filarmonica di Pordenone. La Società è attiva ancora oggi.