1826

Scattata la prima foto della storia da Joseph Niepce in Francia, usando la tecnica dell’eliografia.

In Inghilterra vengono abolite le leggi che impedivano la nascita di società per azioni con più di 6 soci, la cosiddetta operazione Bubble Act

Torino: i cappellai e i parrucchieri chiedono a Carlo Alberto il permesso di fondare una società di mutuo soccorso per sussidiare quelli rimasti senza lavoro

Torino, Pier Paul Caffarel, nato nel 1783 a San Giovanni, nelle Valli Occitane Valdesi, oggi Luserna San Giovanni, rileva una piccolissima conceria situata in via Balbis, nel quartiere San Donato e la trasforma in un laboratorio per la produzione del cioccolato: Caffarel acquistò una macchina industriale, inventata dal genovese Bozelli, in grado di produrne oltre 320 kg al giorno, una quantità notevole per l’epoca. L’energia elettrica per macinare i semi di cacao era fornita dalla ruota idraulica della conceria alimentata dalle acque del canale Pellerina. Il secondo importante acquisto industriale fu una macchina idraulica costruita dal piemontese Doret, in grado di raffinare la polvere di cacao e miscelarla con zucchero e vaniglia. La fabbrica rivoluzionaria creò stupore e curiosità anche al di là delle Alpi. Un pasticcere svizzero, Cailler, si recò a visitarla per carpirne i segreti e tornato in Svizzera, aprì la prima fabbrica elvetica di cioccolato. Nel 1845 successe al fondatore il figlio Isidore. Ernesto Alberto Caffarel, figlio di Isidore incontrò un altro rinomato artigiano del cioccolato, Michele Prochet: la cioccolateria Prochet Gay & C. si fuse con la Caffarel Padre e Figlio dando vita alla Caffarel-Prochet.
Nel 1852 Prochet impastando accuratamente cacao e zucchero con la nocciola «Tonda Gentile» delle Langhe macinata, creò un nuovo tipo di impasto di cioccolato, e nel 1865, nello stabilimento situato in via Balbis avvia la produzione di un cioccolatino speciale dalla forma tipica che chiamò «givu». Durante la festa di carnevale, Caffarel mascherato da Gianduja («Gian d’la duja» o «Giovanni del Boccale», caratteristica maschera piemontese dal cappello a tricorno, simbolo della lotta per l’indipendenza che si combatté in Piemonte nel 1799) regalò alla folla i nuovi cioccolatini ed è allora che il givù cambiò nome e divenne «Gianduiotto» e la pasta di cioccolato prese il nome di Gianduia. La Caffarel produce tuttora il «Gianduiotto 1865» con la data ben in vista sulla tradizionale stagnola dorata.
Oggi la Caffarel appartiene al gruppo Lindt & Sprüngli e la distribuzione dei cioccolatini raggiunge 36 paesi: dall’Europa all’America, dal Medio all’Estremo Oriente. Gotha (Germania), nasce il Bibliographisches Institut, casa editrice tedesca con sede, oggi, a Berlino. Nel 1984 la società Bibliographisches Institut AG si fonde con la sua maggiore concorrente nel settore dell’editoria enciclopedica, la F. A. Brockhaus di Wiesbaden, formando la Bibliographisches Institut & F.A. Brockhaus AG, con sede a Mannheim. Nel 1991, dopo la riunificazione della Germania, la società torna in possesso di quanto era rimasto a Lipsia e trasferisce la sede a Berlino.Nel 2009 entrò a far parte del gruppo editoriale Cornelsen Verlagsgruppe.

Lipsia (Germania), fondata la Stadt- und Kreissparkasse Leipzig (Cassa di risparmio della città e del circondario di Lipsia), banca pubblica tedesca con base a Lipsia, in Sassonia. È oggi una delle principali istituzioni finanziarie dei nuovi Länder orientali tedeschi.

Parigi, nasce la Hachette Filipacchi Médias (HFM), società editrice. Oggi fa parte del Gruppo francese Lagardère. Con 260 testate in 34 Paesi, tra cui i settimanali Paris Match e Elle e in Italia con la Hachette Rusconi, è il primo Gruppo editoriale mondiale di periodici. In Italia il gruppo Hachette è presente nel settore collezionabili con Hachette Fascicoli

Berna, nasce la Mobiliare, gruppo assicurativo svizzero

New York, apre la Lord & Taylor, conosciuta anche come L&T o LT, la più antica catena di grandi magazzini di lusso degli Stati Uniti. Ha sede a Manhattan

James Fenimore Cooper (1789-1851) pubblica L’ultimo dei Mohicani (The Last of the Mohicans) . E’ stato il romanzo più letto al suo tempo ed è oggi considerato il romanzo migliore di Cooper

Berlino, esce il Journal für die reine und angewandte Mathematik (Rivista di matematica pura e applicata), meglio noto come Crelle’s Journal, rivista di matematica. E’ la più antica tuttora esistente.

Jena (Germania), Novalis pubblica il saggio noto col nome La Cristianità, ovvero l’Europa scritto risalente anell’autunno del 1799, in un momento cruciale e per certi versi drammatico della storia europea: Napoleone era tornato in Francia dall’Egitto e stava per rovesciare il Direttorio; dopo la morte in esilio di Pio VI nessun Papa sedeva sul soglio pontificio; le potenze antifrancesi si stavano riorganizzando in vista di una nuova guerra. Il saggio è di conseguenza interamente permeato dalla percezione di una crisi epocale. A ciò si deve la sua struttura retorica e il suo tono simile ad un discorso. All’evocazione poetica del passato perciò si accompagna la consapevolezza dell’urgenza storica del momento. Friedrich Schelling lo accoglie malissimo e Goethe ne sconsiglia la pubblicazione. Per questa ragione il saggio sarà pubblicato in versione integrale solo nel 1826. Le fasi della storia europea richiamate da Novalis non vanno considerate in assoluta opposizione fra loro, come un lineare alternarsi di positività (Medioevo) e negatività (Riforma e Rivoluzione), ma fra loro intercorre una dialettica caratterizzata da una costante oscillazione, tanto che l’epoca futura immaginata dal filosofo sorge proprio dai tratti decompositivi e disgreganti che lui attribuisce al razionalismo Illuminista

Londra (Regno Unito), Mary Shelley pubblica il romanzo apocalittico L’ultimo uomo (The last man). Oggi è considerato uno dei più importanti romanzi dell’autrice dopo Frankenstein e una delle opere antesignane della moderna fantascienza. Narra della fine dell’umanità a causa della peste

Parigi, Victor Hugo pubblica Bug-Jargal, romanzo sulla rivolta degli schiavi di una piantagione a San Domingo.



27 gennaioNapoli, sono condannati a morte, per la costituzione della setta carbonara dei Pellegrini bianchi, il tenente Giovan Battista Piatti e Nicola Fusco. Inflitte anche cinque condanne a diverse pene detentive. Il re Francesco I di Borbone commuta in ergastoli le pene di morte e riduce di alcuni anni le pene detentive. Il 18 aprile il tenente Piatti sarà pubblicamente degradato, gli saranno strappati e bruciati i distintivi militari, rasati i capelli e quindi sarà consegnato alla forza pubblica



13 marzoRoma, Leone XII, con una lettera apostolica ribadisce l’illegalità delle società segrete e incita i fedeli a far opera di delazione nei confronti dei presunti membri



2 luglioFaenza, assassinato Antonio Bellini, ispettore di polizia impegnato nella persecuzione delle sette carbonare in Romagna



23 luglioRavenna, attentato contro il cardinale Rivaroli che resta illeso. Ferito il canonico Ignazio Muti che lo accompagnava. L’attentatore, probabilmente il fornaio Angelo Ortolani, sfugge alla cattura. Le indagini si orientano verso ambienti carbonari. Rivarola abbandona precipitosamente Ravenna



28 luglioNapoli, istituita una Cassa rurale per il prestito di denaro contro l’ipoteca di fondi stabili

22 agostoRoma, papa Leone XII istituisce una commissione straordinaria diretta da monsignor Filippo Invernizzi per indagare e giudicare sui reati politici e per reprimere qualunque forma di non conformismo. La commissione ha sede a Ravenna



28 dicembrePalermo, decapitato Gaetano Abela, cospiratore carbonaro, imputato di tentativi rivoluzionari dopo la restaurazione borbonica in Sicilia nel 1821