Imola, nasce segretamente la Società Operaia di Imola. Oltre al Mutuo soccorso, si propone anche fini politici. Nel 1859 i suoi capi sono incarcerati dal governo del Papa e i documenti sociali distrutti. La società ha lo scopo di assistere i soci in caso di malattia, di procurare lavoro, di promuovere il credito, la cooperazione e l’istruzione. Nel 1870 organizza una Biblioteca circolante ed apre un Magazzino cooperativo. Nel 1871 istituisce una Cassa depositi e prestiti. L’anno successivo apre la sezione femminile. I soci crescono rapidamente: alla fine del 1886 sono 951, di cui 184 donne.
Altare (Savona), costituita l’Associazione artistico-vetraria, prima forma italiana di cooperativa di produzione e lavoro. Diventa il prototipo delle cooperative legate al mestiere artigiano, caratterizzate dalla difesa di secolari tradizioni di mestiere unita alla salvaguardia dell’occupazione.
Milano: Giuseppe Candiani inizia la produzione di coloranti e mordenti per la tintoria. Nel 1882 fonderà alla Bovisa il primo stabilimento per la produzione di acido solforico
Pubblicata in Gran Bretagna, da J.G.Holyoake, The History of the Equitable Pioneers of Rochdale, che fu adoperato per divulgare i principi cooperativi e per promuovere l’organizzazione di società cooperative.
Parma, nasce, promossa dalla duchessa Luisa Maria di Berry, vedova di Carlo III di Borbone, la Cassa di Risparmio di Parma. Importante fu anche il ruolo che ebbe Antonio Lombardini, ministro delle finanze del Ducato. L’attività però comincerà solo dopo i plebisciti che sancirono l’annessione del ducato al Regno d’Italia.
Dopo aver incorporato nel 1960 l’antico Monte di Credito su Pegno di Busseto, nei 1992 incorpora la Banca Emiliana e nel 1993 si fonde con la Cassa di Risparmio di Piacenza e Vigevano, istituzione bancaria fondata nel 1860, e proprietaria dal 1991 della Banque transalpine de Paris.
Il nuovo Gruppo bancario prende il nome di Cassa di risparmio di Parma e Piacenza e l’anno seguente continua l’espansione acquisendo altri istituti di credito: la Banca Fratelli Ceriana, il Credito Commerciale e il Mediocredito Padano.
Dal 1998 Banca Intesa acquisisce il controllo della banca e nel 2000 controlla l’intero pacchetto azionario. Nel 2007, il gruppo passa alla francese Crédit Agricole S.A., già azionista di Intesa Sanpaolo con il 18%. Operazione, questa, conclusa a compensazione del valore perso dalla francese con la diluizione della quota in Intesa a seguito della fusione tra il Sanpaolo IMI e Banca Intesa. Gli accordi del 1 marzo 2007 prevedono tra l’altro anche l’acquisto di Cariparma del controllo della Banca Popolare FriulAdria detenuto dalla stessa Banca Intesa.
Torino, Francesco Cirio, allora ventenne, fonda l’omonima fabbrica di conserve alimentari. Lo stabilimento impiantato a Torino avviò una apprezzata produzione che sfociò anche nella esportazione dei suoi prodotti nel mondo. Per queste ragioni, la Cirio vanta di essere la più antica industria conserviera italiana.
Trasferito il centro degli affari nel napoletano, stabilimento di San Giovanni a Teduccio (NA) diventa la più celebre unità produttiva di conserve del continente. La Cirio entra tramite la SME nell’orbita dell’IRI, di cui era presidente Romano Prodi e diventa oggetto dell’attenzione della magistratura che si occupa delle operazioni che hanno portato alla vendita e privatizzazione dell’azienda. In particolare, dopo una discussa aggiudicazione ad una catena di cooperative guidata da Lamiranda, passò al gruppo Cragnotti in una complessa operazione finanziaria in cui l’imprenditore romano Sergio Cragnotti ha conferito le attività della Fedital, acquistata dal concordato preventivo Federconsorzi. Lo stesso Cragnotti acquista la Cirio per 400 miliardi di Lire. La Procura della Repubblica di Perugia formulò una accusa di concorso di bancarotta impropria e durante l’inchiesta emerse che i marchi del settore “latte” erano stati acquisiti con valutazione zero lire, mentre in sede di conferimento alla Cirio erano stati valutati per decine di miliardi di lire.
Ugualmente molto controverso è il successivo passaggio del settore latte della Cirio alla Parmalat. Secondo la Pubblica accusa il prezzo pagato dalla Parmalat era eccessivo e l’operazione, sempre secondo il P.M., era finalizzato a permettere il rientro dell’esposizione delle banche. Nel novembre 2002 una rata di prestito non fu onorata. Questo determinò, in base alla clausola del cross default la caduta in sofferenza di tutte le obbligazioni del gruppo e così in breve l’insolvenza divenne generalizzata. La crisi interessò un gran numero di risparmiatori perché si scoprì che le obbligazioni emesse solo per investitori finanziari, erano state collocate sul mercato secondario presso la clientela privata. La procedura dell’amministrazione straordinaria permise, però, in tempi relativamente brevi, di separare la parte produttiva dal marasma delle altre posizioni e di permettere una ripresa dal punto di vista industriale.
Oggi il settore industriale è stato conferito a Conserve Italia.
Lovere (Bg), nasce la Lucchini RS S.p.A. (ex Lucchini Sidermeccanica S.p.A. e dove l’acronimo “RS” sta per Rolling Stock, cioè materiale rotabile Ndr), società, di proprietà della famiglia Lucchini (attraverso la holding Sinpar S.p.A.) e che si separerà dal resto del Gruppo Lucchini nel luglio 2007. L’Azienda è specializzata nella produzione di materiale rotabile per treni, tram e metro (ruote, cerchioni e assili ferroviari). E’ attiva anche nella produzione di forgiati, getti, acciai per utensili e lingotti da forgia. La sede della società è a Brescia e lo stabilimento a Lovere (Bergamo) dove è presente tutto il processo produttivo dell’acciaio: acciaieria, fucinatura, fonderia, meccanica rodeggi e meccanica pesante
Genova, Frugone e Preve fondano l’azienda produttrice del Riso Gallo. L’azienda si trasferirà prima a Novara e poi a Robbio (PV)
Pubblicata a Torino, dalla casa editrice G.B. Paravia, l’opera Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia di Giuseppe Venanzio Sella, primo trattato di fotografia in Italia
Genova: attivata la linea ferroviaria Sampierdarena-Voltri, la cui costruzione era iniziata due anni prima
Vienna, il bresciano Cesare Maria Noy pubblica Proposta di una Associazione Cattolica nel Regno Lombardo Veneto. E’ stato definito “(…) l’incuneabolo della storia del movimento cattolico in Italia”
15 maggio: Vercelli, nasce la Sambonet, marchio di posateria e articoli per la tavola. L’azienda dal 1997 è parte del gruppo Sambonet Paderno Industrie
Nel 1997 Sambonet viene acquisita da Paderno, gruppo fondato nel 1925 a Milano e dedicato alla produzione di pentolame ed articoli per la cucina.
Nel novembre 2004 avviene la fusione tra i due marchi, e l’aziende assume la denominazione Sambonet Paderno Industrie. In seguito l’azienda acquista Rosenthal, marchio tedesco di design per la tavola, fondato da Philipp Rosenthal nel 1879, il marchio tedesco Arthur Krupp e la svizzera Beard.
10 – 12 ottobre: Vigevano, IV Congresso delle società operaie. E’ un ulteriore passo in avanti nelle rivendicazioni a indirizzo culturale. Si chiede, per la prima volta, l’istruzione obbligatoria. Cala leggermente il numero dei delegati: sono 46 rispetto ai 54 di Asti, 60 di Alessandria e 66 di Genova.
Dicembre: Torino, fondato il Banco Sete, dai banchieri Defernex, Ogliani, Soldati, Dupré e Ceriana insieme alle Cassd di Sconto di Torino e di Genova. Il capitale Sociale era di 4 milioni di lire e le azioni furono ripartite tra i soci fondatori e le due casse, la sede fu stabilita a Torino in via Santa Teresa 11. Il Banco Sete, si concentrava sul campo serico, faceva anticipazioni contro sete grezze e lavorate e concedeva finanziamenti a torcitori e filandieri, inoltre era autorizzato a tenere conti correnti ed emettere obbligazioni