2025.10 Ottobre (11 – 15 ottobre)

SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO
Pagina in costruzione

Ma perché scioperi? Perché ho lei, che è una meraviglia, e tra qualche anno, quando capirà bene le cose, quando le leggerà nei libri e mi chiederà “ Ma nessuno si era accorto del genocidio? Nessuno ha fatto nulla?” Ecco io voglio dirle che sapevamo, che tutti sapevano, ma che alcuni governi, tra cui il nostro, se ne fregavano, anzi finanziavano l’orrore. Ma voglio anche che sappia che i suoi genitori erano dalla parte giusta della storia.
Lorenzo “Lollo” Alberghini

https://www.perugiassisi.org/marcia-2025/
https://www.facebook.com/PerugiAssisi

L’invito di Tomaso Montanari
https://www.facebook.com/reel/1496967907998061

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
TUTTE LE LOCANDINE, INFO LOGISTICHE su dove e come arrivare al corteo:
https://insorgiamo.org/il-futuro-irrompe/

Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose


…volge al declino l’era, che fu nobile nella sua durezza e serietà, della democrazia politica”.
(Luciano Canfora).

Energia di sinistra

La sinistra deve ripensare il disegno complessivo dell’intera battaglia politica perché restano definiti poco incisivamente i suoi obiettivi generali. Deve capire come motivare i cittadini, come trasmettere loro il movimento, un’energia paragonabile a quella che anima le destre. Come proporre gli antichi ideali di emancipazione in modo da essere compresi anche dai molti che la destra induce a confondere il progresso col futurismo, la sicurezza con la rabbia, la libertà con la guerra.

Carlo Galli
da strisciarossa

15 ottobre 2025


Mercoledì 15 ottobre 2025

https://www.rainews.it/video/2025/10/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-117dc727-506e-4ed1-b72b-78e1a05f1e7a.html

La stampa internazionale letta e commentata da Laura Silvia Battaglia. Per ricevere gli articoli letti potete iscrivervi alla Newsletter di Radio3 Mondo.

Mercoledì 15 ottobre 2025

https://www.raiplaysound.it/audio/2025/10/Radio3-Mondo-del-15102025-26a349e8-09fe-4541-8f5e-3c96b0ab9dbc.html

Hanno fatto la pace Violenze ed esecuzioni pubbliche. A Gaza le armi restano ad Hamas che spara sulle bande affiliate a Israele. È questo il «successo» di Trump e Netanyahu dopo due anni di sterminio. E la loro tregua è già violata: Tel Aviv uccide nove palestinesi e chiude il valico di Rafah
Lina Ghassan Abu Zayed
https://ilmanifesto.it/trappole-tra-le-macerie-per-impedire-il-ritorno


Esplosione casolare a Castel d’Azzano durante uno sgombero, Procura contesta reato di strage

Morti 3 carabinieri, 25 feriti. Fermati tre fratelli che avevano occupato la struttura. Domani l’interrogatorio di garanzia dei fratelli Ramponi. L’autopsia nel tardo pomeriggio. Mattarella: “Sconcerto e dolore”. Funerali di Stato venerdì a Padova

AGGIORNAMENTI
https://www.rainews.it/maratona/2025/10/esplosione-in-un-casolare-a-castel-dazzano-durante-uno-sgombero-morti-3-carabinieri-217e469e-859f-46fb-9b70-6780755a1013.html

vedi anche
video
 Le macerie del casolare dopo l’esplosione e le bombole di gas recuperate
video Esplosione casolare, il procuratore di Verona: “Omicidio premeditato, stiamo valutando strage”
video Le fiamme altissime, le macerie, i muri sbriciolati: i soccorsi dopo l’esplosione del casolare
video Ecco chi sono i fratelli Ramponi, responsabili dell’esplosione, già protagonisti di proteste

15 ottobre 2025. Conte sotto accusa, fronda nei 5 Stelle dopo le Regionali: la vice Appendino minaccia le dimissioni e chiede “autonomia” dal PD

Più che “Travolti da un insolito destino”, Giuseppe Conte ed Elly Schlein sono attualmente travolti da un destino “comune”: la fronda interna.

Se la vittoria alle Regionali in Toscana non ha ridotto il pressing sulla segretaria Dem, che resta nel mirino della minoranza “riformista” che le contesta di essersi buttato troppo a sinistra, schiacciandosi sulle posizioni del Movimento 5 Stelle, nonostante i recenti risultati negativi del partito di Conte nel voto in Toscana, Calabria e Marche, anche nel Movimento si alzano le prime voci di aperto dissenso nei confronti di Giuseppe Conte.

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https://www.unita.it/2025/10/15/conte-fronda-5-stelle-regionali-appendino-minaccia-dimissioni/

vedi anche
Vannacci sepolto in Toscana, dal generale leghista tanti strilli e pochi voti: vince il formato Giani, inclusivo e moderato
Elezioni regionali in Toscana: stravincono Schlein e sinistra, flop della Lega targata Vannacci
“La Toscana come modello, ora serve un progetto condiviso per il Paese”, intervista a Chiara Braga

15 ottobre 2025. Pugno duro di Hamas che scommette su Trump

Hanno fatto la pace Il movimento islamico, con brutalità, sta regolando i conti con clan e milizie pro-Israele. Decine di morti

Uomini armati di Hamas su pick-up scortano gli autobus che trasportano i prigionieri palestinesi liberati – Ap

Michele Giorgio – ilmanifesto.it

L’urgenza di riprendere il controllo delle strade di Gaza, il desiderio di regolare subito i conti con clan criminali e milizie collaborazioniste di Israele e l’imperativo di segnalare all’Amministrazione Usa che rinuncerà al governo civile della Striscia ma non smantellerà i suoi apparati militari di base. Questi e altri motivi sembrano aver spinto Hamas a lanciare, non appena entrata in vigore la tregua, una violenta campagna repressiva a Gaza contro avversari e nemici. A maggior ragione dopo le dichiarazioni di Donald Trump che lunedì, al vertice di Sharm el Sheikh, ha detto di aver dato la sua «approvazione temporanea» alle operazioni della polizia di Hamas, perché il movimento islamico vuole «porre fine ai problemi». Dopo aver definito per mesi Hamas una «minaccia da disarmare ed eliminare», il presidente americano e il suo entourage lasciano intravedere un possibile coinvolgimento del gruppo nel futuro di Gaza.

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https://ilmanifesto.it/pugno-duro-di-hamas-che-scommette-su-trump

Qatar: stasera consegnati altri 5 corpi. Media: il valico di Rafah riaprirà domani

Mentre si tratta già sulla seconda fase dell’accordo, “600 camion di aiuti entrano dal valico di Kerem Shalom”. In giornata Hamas restituirà altre 4 salme e denuncia: “Grave violazione dell’accordo con l’uccisione di civili a Shejaiya e Rafah”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/10/gaza-guerra-tregua-si-muore-ancora-44-uccisi-hamas-consegna-corpi-ostaggi-israele-stop-aiuti-da-rafah-6f6a530b-0e85-487e-a1d1-6f5a39f9def5.html


vedi anche
La tregua fragile di Gaza, tutte le notizie di ieri

video Hamas restituisce altri 4 corpi di ostaggi, il video
video Gaza City, ritorno alle case che non esistono più
video Tre vertici di pace, tre fallimenti. Momenti di un conflitto irrisolto

La guerra Israele-Hamas

EN DIRECT, Gaza : 45 nouvelles dépouilles restituées par Israël, annonce le ministère de la santé palestinien

Les corps sont arrivés à l’hôpital Nasser de Khan Younès, a fait savoir l’établissement. Ils ont été rendus en échange des trois dépouilles d’otages remises par le Hamas mardi, dont les autorités israéliennes ont confirmé l’identité. Cela porte à 90 le nombre de corps de prisonniers palestiniens rendus par Israël.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/15/en-direct-gaza-l-armee-israelienne-a-mene-plusieurs-raids-a-ramallah-et-a-al-bireh-selon-l-agence-de-presse-palestinienne-deux-morts-dans-un-bombardement-sur-la-ville-de-gaza_6645703_3210.html

Le point sur la situation mercredi 15 octobre en milieu d’après-midi

  • Quatre autres corps ont été restitués par le Hamas et ramenées mardi dans la soirée en Israël. L’armée israélienne a déclaré que ses représentants avaient informé les familles du sergent-chef Tamir Nimrodi, 18 ans, d’Uriel Baruch, 35 ans, et d’Eitan Levy, 53 ans, que leurs corps avaient été identifiés par des experts médico-légaux.
  • « A l’issue des examens effectués à l’Institut national de médecine légale », le quatrième corps restitué « ne correspond à aucun des otages », a ensuite affirmé l’armée israélienne.
  • De son côté, le ministère de la santé de Gaza dit avoir reçu 45 autres dépouilles de Palestiniens restituées par Israël.
  • Le point de passage de Rafah, à la frontière entre l’Egypte et Gaza, n’ouvrira pas mercredi, affirme The Times of Israel, qui cite un responsable de sécurité israélien. « Les préparatifs sont en cours pour son ouverture à la sortie et à l’entrée des Gazaouis uniquement », a déclaré ce responsable. La radio-télévision publique israélienne Kan avait annoncé mercredi matin la réouverture de ce point de passage pour permettre le transit de l’aide humanitaire.
  • Deux Palestiniens ont été tués dans la frappe d’un drone israélien sur le quartier de Chadjaya, dans l’est de la ville de Gaza. Vingt-quatre personnes ont par ailleurs été arrêtées dans le sud du territoire.
  • En Cisjordanie, occupée par Israël depuis 1967, l’armée a mené des raids dans plusieurs quartiers de Ramallah et d’Al-Bireh et perquisitionné les maisons d’anciens prisonniers et de Palestiniens exilés, selon l’agence WAFa, qui ajoute que les forces israéliennes ont fermé l’accès au village d’Al-Moughaïr, au nord-est de Ramallah. Un Palestinien de 57 ans a été tué par l’armée israélienne près de Ramallah, selon la même source.

LIVE: Israel accused of new war crimes as it kills more Gaza civilians

  • The Israeli army continues deadly attacks on Palestinian civilians in Gaza despite the US-brokered ceasefire with one UN agency accusing it of new war crimes.
  • A forensics official in Khan Younis describes “signs of torture and executions” as Israel hands over the bodies of 45 Palestinians who were held in Israeli custody.
  • The UN demands Israel to urgently open blocked land crossings into Gaza as it agreed to in the truce deal for a “massive surge” of humanitarian aid with water, food, and medicine desperately needed.
  • Israel’s war on Gaza has killed at least 67,938 people and wounded 170,169 since October 2023. A total of 1,139 people were killed in Israel during the October 7, 2023, attacks, and about 200 were taken captive

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2025/10/15/live-israel-restricts-aid-into-gaza-hamas-releases-bodies-of-4-captives


Vedi anche
https://www.aljazeera.com/news/
https://www.aljazeera.com/middle-east/
https://www.aljazeera.com/

Altri aggiornamenti
https://english.alarabiya.net/
https://english.alarabiya.net/webtv
https://english.alarabiya.net/topics/palestinian-israeli-conflict

La guerra Israele-Hamas

L’uomo che nessuno osa liberare

di Alessandro Barbero sulla propria pagina Facebook

Ventitré anni di prigione non bastano a spegnere una voce.

Marwan Barghouti

Marwan Barghouti, politico, prigioniero e “professore in catene”, è temuto da Netanyahu e da Hamas per lo stesso motivo: parla al popolo come se fosse già libero.
C’è un paradosso che la storia ripete con inquietante regolarità: gli uomini più pericolosi non sono quelli che sparano, ma quelli che spiegano.
Marwan Barghouti appartiene a questa razza rara — quella dei rivoluzionari che hanno più libri che fucili, più idee che milizie.
E proprio per questo, dopo ventitré anni di prigione, Israele non lo libera e Hamas non lo reclama.
Entrambi sanno che, se domani uscisse, non ci sarebbe più guerra da combattere, ma solo un Paese da costruire
Il ragazzo di Kobar che imparò a pensare in prigione
Barghouti nasce nel 1959 nel villaggio di Kobar, vicino a Ramallah — un luogo dove la terra è rossa, le case bianche e la politica si impara al mercato.
A quindici anni entra in Fatah, il movimento fondato da Arafat, e diventa uno dei promotori dello Shabiba, il movimento giovanile palestinese: voleva educare i ragazzi alla resistenza, ma con la testa, non con la dinamite.
Arrestato da adolescente, trascorre lunghi periodi nelle carceri israeliane, dove impara due cose: l’ebraico e la disciplina.
È lì, tra un interrogatorio e l’altro, che inizia a leggere di storia, economia, geopolitica. E quando finalmente si iscrive all’università di Birzeit, studia scienze politiche e storia come un uomo che ha capito che la vera arma è il pensiero.
Nel 1994 si laurea, poi ottiene un master in relazioni internazionali, e infine — ironia suprema — un dottorato in scienze politiche dalla sua cella, con una tesi sulla democrazia palestinese.
Un “professore in prigione”, dunque: non di quelli con la cattedra e la tessera sindacale, ma di quelli che insegnano a voce bassa nei cortili delle carceri, spiegando la differenza tra rabbia e dignità.
Dal sogno di Oslo al carcere
Negli anni ’90, Barghouti partecipa ai colloqui di Oslo: ci crede, ingenuamente. Crede che un giorno ci sarà uno Stato palestinese che non avrà bisogno di sparare per farsi rispettare.
Quando il processo di pace naufraga e scoppia la Seconda Intifada, è lui a cercare di tenere insieme la rabbia della strada e la diplomazia dei palazzi.
Per Israele diventa “il cervello della rivolta”, per il suo popolo “la coscienza della resistenza”.
Nel 2002 viene arrestato, processato e condannato a cinque ergastoli e quarant’anni extra — un modo elegante per dire: “non ti libereremo mai”.
Al processo rifiuta di difendersi: “Non riconosco il vostro tribunale, siete l’occupante”.
Un gesto che lo trasforma in un’icona: da quel momento, per milioni di palestinesi, Marwan Barghouti diventa il Mandela di Ramallah.
Il docente dell’ombra
Dentro la prigione di Hadarim, Barghouti non smette di insegnare.
Organizza lezioni di politica, corsi di lingua, seminari su diritto internazionale.
Forma generazioni di detenuti che lo chiamano “al-ustādh”, il professore.
“Non insegnava come un accademico”, ricorda un ex detenuto, “ma come chi ha perso tutto tranne la voce”.
Da quella cella scrive, studia, guida scioperi della fame, e persino redige, nel 2006, il “Documento dei prigionieri”, una bozza di riconciliazione fra Fatah e Hamas.
Un gesto di dialogo che fece infuriare entrambi: i primi lo accusarono di trattare con gli islamisti, i secondi di parlare di democrazia.
Il leader che spaventa due poteri
Israele non lo libera perché sa che, se uscisse, nessun altro palestinese avrebbe più legittimità di lui.
Hamas non lo vuole libero perché un leader laico e carismatico, capace di unire anziché dividere, distruggerebbe il loro monopolio morale.
E così Barghouti resta dov’è: ostaggio di due paure speculari.
Nel 2017 il ministro israeliano Itamar Ben-Gvir, erede spirituale della destra più estrema, andò a provocarlo nella cella.
Il risultato? Una foto imbarazzante: un ministro armato di potere che sfida un prigioniero armato solo di idee.
E nella storia, si sa, a lungo andare vincono sempre le idee.
Fadwa, la voce libera
Fuori, la moglie Fadwa Al-Barghouti continua a lottare.
Avvocata, diplomata in legge, gira il mondo raccontando la storia del marito con la calma di chi ha imparato a contare gli anni, non i giorni.
Nel 2013 lanciò la campagna per la sua liberazione da Robben Island, l’isola dove fu imprigionato Nelson Mandela.
Una coincidenza che non è solo simbolica: è la confessione di una verità scomoda — che ogni potere coloniale ha bisogno di un Mandela da tenere chiuso per sentirsi al sicuro.
Il futuro che fa paura
Oggi, ogni volta che si parla di scambi di prigionieri, il suo nome ricompare e scompare come un fantasma.
Troppo importante per dimenticarlo, troppo pericoloso per liberarlo.
Eppure, in tutta la Palestina, le sue foto appese alle pareti sono più numerose di quelle di qualunque presidente o capo milizia.
È questo il suo potere: essere libero nell’unico luogo dove gli altri sono prigionieri — le loro ideologie.
Così, tra le mura di un carcere israeliano, un uomo insegna ancora.
Insegna che si può resistere senza odiare, che si può vincere senza uccidere, e che la libertà vera non è una concessione, ma un contagio.
Per questo né Hamas né Netanyahu vogliono che esca: perché un uomo che insegna la libertà non si controlla, si teme.


RaiNews LIVE

Nato e Ue accelerano sul muro antidroni. La Germania pronta a investire 10 miliardi di euro

Le Monde LIVE

EN DIRECT, guerre en Ukraine : nouvelles coupures de courant décidées dans tout le pays en raison des dégâts causés par des bombardements russes

Les « coupures d’électricité d’urgence » ont été élargies à toutes les régions, sauf celle de Donetsk, où se concentrent les combats, signe d’une situation qui s’est aggravée par rapport à la veille. La Russie bombarde régulièrement les infrastructures énergétiques ukrainiennes, à l’approche de l’hiver.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE Dal 12 al 18 ottobre
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/15/en-direct-guerre-en-ukraine-nouvelles-coupures-de-courant-decidees-dans-tout-le-pays-en-raison-des-degats-causes-par-des-bombardements-russes_6645867_3210.html

Le point sur la situation, mercredi 15 octobre à la mi-journée

  • Donald Trump confirme que la question des missiles Tomahawk sera abordée lors de la visite de Volodymyr Zelensky à Washington, vendredi. En attendant, une délégation ukrainienne a rencontré des représentants de Raytheon, qui fabrique les missiles Tomahawk.
  • Washington est prêt à accentuer la pression sur la Russie en collaboration avec le G7. Le secrétaire au trésor américain a appelé les alliés européens à renforcer les sanctions, y compris contre les pays qui continuent de financer Moscou grâce à l’achat de pétrole russe.
  • Volodymyr Zelensky a nommé Serhi Lyssak, jusqu’ici chef de l’administration militaire de l’oblast de Dnipropetrovsk, au poste de chef de la nouvellement créée administration militaire d’Odessa, au lendemain de la destitution de facto du maire d’Odessa, Hennadi Troukhanov, accusés de détenir également la citoyenneté russe, ce qui est illégal pour les fonctionnaires ukrainiens.
  • Nouvelle frappe ukrainienne sur le terminal pétrolier de Feodossia, en Crimée occupée. Selon l’état-major général des forces armées d’Ukraine, 16 réservoirs de carburant ont été endommagés lors de cette attaque, qui a provoqué un incendie d’ampleur. Les réservoirs touchés cette fois-ci contenaient près de 193 000 mètres cubes de produits, selon les estimations ukrainiennes.
  • A son arrivée au siège de l’OTAN, le secrétaire à la défense américain, Pete Hegseth, a encouragé les pays européens et le Canada à contribuer davantage au soutien de l’Ukraine, dans le cadre du programme PURL. Cette initiative, lancée par Washington, permet à Kiev d’acheter des armes américaines financées par les Européens.
  • La Russie a lancé 113 drones contre l’Ukraine dans la nuit de mardi à mercredi. Selon l’armée de l’air ukrainienne, les défenses antiaériennes ont abattu ou éliminé 86 drones, mais 26 d’entre eux ont touché 11 sites, tandis que les débris d’un autre drone sont tombés sur un autre site.
  • L’Italie condamne l’attaque par la Russie d’un convoi humanitaire de l’ONU dans la région de Kherson. Un Italien, Andrea De Domenico, le responsable Bureau de la coordination des affaires humanitaires de l’ONU pour l’Ukraine (OCHA Ukraine), se trouvait à bord du convoi

15 ottobre 2025. Quanto è efficace la “guerra del gas” dell’Ucraina contro la Russia?

La campagna di droni condotta da Kiev contro le infrastrutture energetiche ha causato danni e carenze, tra cui la Crimea annessa.

Cartelli con la scritta “Vietato fare benzina” in una stazione di servizio, a causa del peggioramento della crisi della benzina nella regione, a Yevpatoriya, Crimea, 2 ottobre 2025 [Alexey Pavlishak/Reuters]

Mansur Mirovalev – aljazeera.com

Kiev, Ucraina –  Quando la Russia annesse la Crimea nel 2014, Mosca promise agli abitanti della penisola del Mar Nero stipendi più alti, ospedali migliori e infrastrutture ristrutturate.
Ma 11 anni dopo, stanno imparando a convivere con attacchi quasi quotidiani di droni e missili ucraini, imprevedibili blackout e una crescente carenza di benzina.

continua in
https://www.aljazeera.com/news/2025/10/15/how-successful-is-ukraines-gas-war-against-russia

vedi anche
La Russia avanza in Ucraina: secondo un rapporto, nel 2025 saranno uccisi 90.000 soldati
Gli attacchi russi in Ucraina lasciano 20 feriti e migliaia di persone al buio
Regno Unito, Stati Uniti e NATO hanno pattugliato per 12 ore il confine russo durante la guerra in Ucraina
Zelenskyy incontrerà Trump a Washington mentre l’Ucraina cerca sostegno alla difesa e all’energia


15 ottobre 2025. Valico di Rafah ancora chiuso, centinaia di migliaia di tonnellate di aiuti in attesa di arrivare a Gaza

Ancora uccisioni di palestinesi | Sciopero generale per Gaza in Spagna | Le date della Festa della Radio 2026

Altre sei persone uccise in attacchi di Israele oggi nella Striscia di Gaza, a cui si aggiungono 24 rapiti tra l’est di Khan Younis e il nord di Rafah, aree non comprese nelle linee di ridispiegamento di Tel Aviv, la cosiddetta “Linea Gialla”. Si allungano ancora i tempi per la riapertura del valico di Rafah

“Abbiamo 190.000 tonnellate di provviste ai confini, in attesa di essere consegnate, e siamo determinati a consegnarle. Si tratta di cibo e nutrimento essenziali, salvavita”. Lo afferma Tom Fletcher, sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari e coordinatore principale degli aiuti d’emergenza, in un’intervista a Reuters sul sito affermando che migliaia di veicoli umanitari devono entrare ogni settimana per evitare ulteriori catastrofi.

Quindi il passaggio di aiuti umanitari è con il contagocce, nonostante gli accordi raggiunti lunedì da Israele ed Egitto. Meno della metà consentita i camion di aiuti che riescono ad entrare in queste ore nella Striscia, dal valico di Kerem Shalom.

Questa mattina abbiamo fatto il punto della situazione con Sami Abu Omar cooperante per diversi progetti nella Striscia di Gaza e nostro storico collaboratore

Continua nel frattempo la solidarietà internazionale:

Rifornimentin attesa di poter raggiungere Gaza

Il commento al piano “di pace” di Trump da Alessandro Volpi, docente di Storia contemporanea, di Storia del movimento operaio e sindacale e di Storia sociale presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa

Oggi mobilitazione in Spagna per il popolo palestinese, a partire dai paesi baschi, dove i sindacati – sul modello dell’Italia – hanno proclamato lo sciopero generale. Ce ne hanno parlato Victor Serri, giornalista de “La Directa” e Marco Santopadre, giornalista di Pagine Esteri

Martedì a Udine almeno 15 mila persone a Udine hanno partecipato alla manifestazione contro la “partita della vergogna”, quella giocata tra Italia e Israele per le qualificazioni ai Mondiali 2026, davanti a meno di 10mila spettatori (oltre 3mila esponenti delle forze dell’ordine, dentro e fuori dall’impianto). Scontri con la polizia e arresti come raccontiamo con le testimonianze di Gregorio del comitato organizzatore e di Giorgio Cremaschi di Potere al Popolo

Sabato prossimo a Napoli manifestazione da Piazza Garibaldi

Il rapporto di BDS Italia, pubblicato durante la settimana di mobilitazione contro Leonardo e gli F35, Piovono euro sull’industria “necessaria” di Crosetto e Leonardo. Le relazioni con Israele. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto l’intervista con Rossana De Simone, attivista BDS e che ha realizzato il dossier sugli F35. Il rapporto è disponibile sul sito di BDS Italia


Il commento al piano “di pace” di Trump da Alessandro Volpi, docente di Storia contemporanea, di Storia del movimento operaio e sindacale e di Storia sociale presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa

GAVARDO (BS) – “Non è un mero fatto di cronaca. Questa è la diretta, prevedibile conseguenza di un sistema che sceglie attivamente di non proteggere certe persone. Quelle leggi che in Italia criminalizzano e marginalizzano il sex work, costringendo chi lo pratica nell’ombra e nella paura, sono le stesse che hanno messo quella donna nelle grinfie di quegli uomini”. Così commenta Non una di meno – Nodo Lago di Garda l’ennesimo caso di violenza di genere emerso nei giorni scorsi nella provincia della città da cui trasmette Radio Onda d’Urto. Secondo la ricostruzione della Procura di Brescia, la notte del 9 settembre una 47enne di origini brasiliane, sex worker, ha accettato l’invito per una serata nella villa di Matteo Venturelli, 42 anni. Nell’abitazione anche Massimiliano Scarano, 31. La donna è uscita da quella villa 48 ore dopo, in condizione di semi incoscienza. 2 giorni di violenze fisiche, sessuali, psicologiche concluse con l’abbandono, in una strada di campagna della vicina Polpenazze, mani e piedi legati da fascette. L’articolo sul sito di Radio Onda d’Urto e l’intervista a Letizia Benedini di Non una di meno – Lago di Garda

Oggi sulle frequenze di Radio Onda d’Urto anche:
Sciopero all’ex Ilva di Taranto giovedì 16 ottobre

Il primo ministro francese Lecornu sospende la controriforma delle pensioni

Rivolta in Madagascar. Dopo settimane di proteste e oltre 30 morti in piazza, l’Assemblea nazionale del Parlamento magascio ha votato per l’impeachment nei confronti del presidente Andry Rajoelina per diserzione dal servizio. L’intervista a Marco Trovato di Rivista Africa

15 ottobre 2025. Vannacci sepolto in Toscana, dal generale leghista tanti strilli e pochi voti: vince il formato Giani, inclusivo e moderato

Photo credits: Sergio Oliverio/Imagoeconomica

Inclusivo e moderato: il formato Giani vince perché ha espresso solidità. Viceversa, i toni rabbiosi della Lega sono stati rispediti al mittente

Davide Romoli – l’Unità

La lunghissima partita delle regionali si prende una pausa. Più di un mese, fino al 23 novembre. Poi tre regioni tutte di notevole importanza andranno al voto insieme. La suspense è scarsa per non dire inesistente. In Puglia e in Veneto non c’è margine di dubbio, Decaro e il centrosinistra non temono rivali nella regione meridionali, Stefani e il centrodestra almeno sinché si tratta di voti e non di equilibri interni alla coalizione procedono sul velluto. Un margine di incertezza potrebbe esserci per la Campania, ma davvero minimo e dovuto solo alla fisiologica incertezza dovuta alla fine dell’era del vicerè De Luca. Ma anche in questo caso i timori della sinistra sono quasi inesistenti, proprio come le speranze della destra.

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https://www.unita.it/2025/10/15/vannacci-sepolto-in-toscana-dal-generale-leghista-tanti-strilli-e-pochi-voti-vince-il-formato-giani-inclusivo-e-moderato/

vedi anche
Sinistra a valanga in Toscana, batosta per Meloni preoccupata da Puglia e Campania: la premier pensa alla legge elettorale
Elezioni in Toscana, il flop della Lega targata Vannacci: dietro Forza Italia e sinistra radicale, l’ex generale non tira
Elezioni regionali in Toscana: stravincono Schlein e sinistra, flop della Lega targata Vannacci

15 ottobre 2025. La Piccola Posta di Adriano Sofri

LaPresse

Trump e il generale renitente nella cinematografica mattinata alla Knesset

Il Foglio

A John Daniel “Raizin” Caine, ora a capo di tutte le Forze armate americane, il presidente ha dedicato un lungo omaggio nel suo discorso al parlamento israeliano. Se il generale ha intimamente gongolato, lo ha dissimulato bene 

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https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2025/10/15/news/trump-e-il-generale-renitente-nella-cinematografica-mattinata-alla-knesset-8211361/

Luigi Manconi sulla propria pagina Facebook

Igor era un bambino tutto sommato sereno. «Dico tutto sommato perché è cresciuto solo con me e suo fratello, dopo che mi sono separata dal padre. Era dislessico, ma questo elemento non incideva poi troppo sul suo andamento scolastico. Aveva fatto l’istituto informatico, il Rizzoli a Milano, perché apprendere tramite il computer gli veniva più semplice.
Ho sempre avuto la casa invasa da ragazzini e ragazzine, gli piaceva essere circondato da amici. E a loro, probabilmente, piaceva quell’anomala capacità che aveva Igor di relazionarsi a chiunque con estrema facilità. Tuttora quegli amici mi inviano foto di Igor abbracciato a loro, anche con bambini, magari i loro figli. Gli veniva naturale stabilire un qualche legame anche con i più piccoli – ‘basta capire come parlarci Ma’, comprendere i loro bisogni’ – così mi diceva, quando gli chiedevo perché sembrava che i bambini gli volessero così bene».

Franca Pisano è la madre di Igor Squeo, morto all’età di 33 anni il 12 giugno del 2022 nel suo appartamento di Milano, dopo l’intervento della Polizia e del Personale Sanitario.
Dice che parlare del figlio le dà felicità e quando le persone si avvicinano a lei, quasi imbarazzate che non sanno se chiederle o meno come sta, lei le tranquillizza. «Parlerei per ore di mio figlio. Ma so che il dolore degli altri può infastidire, allontanare. E allora mi trattengo».
Igor era tornato in Italia da circa un anno, insieme alla sua fidanzata, conosciuta a Londra. Lavoravano entrambi nella ristorazione, lui in cucina, lei in sala. Il loro sogno era aprirsi un locale insieme ma i contratti che Igor trovava a Milano erano solo precari. Per questo aveva deciso di accettare un lavoro che non era il suo, quello di corriere. Poi, finito il turno, la sera a volte andava a lavorare in pizzeria.
Era stanco, come tanti trentenni a cui le città succhiano il tempo in cambio di una parvenza di stabilità, ma aveva dei progetti. E le strade che percorreva con il furgone delle consegne gli piacevano: nelle campagne del bergamasco, diceva alla madre, ci torneremo insieme.
Il giorno prima di morire Igor lo aveva trascorso con una persona senza casa, incontrata nel parcheggio del pronto soccorso del Policlinico di Milano. Era stata cacciata e aspettava lì, sulla sedia a rotelle. Igor nota quell’uomo e lo carica in macchina, spera di trovare un posto che lo accolga. Nel frattempo, chiama la madre che, preoccupata, gli dice di non portarselo in casa che sicuramente ha bisogno di cure specifiche. Ma Igor fa di testa sua e lo fa lavare e dormire nel suo appartamento: il giorno dopo lo accompagna all’Ospedale San Raffaele, dove lo ricoverano.
Le ore successive Franca le racconta per l’ennesima volta: sono le ore che precedono la morte del figlio. La serata trascorsa a casa prima di andare a ballare, il litigio con un ragazzo che nessuno conosceva poi scomparso, l’agitazione, l’assunzione di cocaina, il coinquilino che chiama la Polizia, il Taser, il sedativo, le crisi cardiache e le versioni discordanti tra agenti e sanitari. L’uomo era in posizione laterale di sicurezza per i primi, l’uomo era trattenuto con manette ai polsi e fasce alle caviglie in posizione prona con degli agenti sopra il suo corpo per i secondi.
Nessun altro testimone, se non la scheda di memoria interna al Taser, che l’avvocata di famiglia, Ilaria Urzini, ha scoperto essere stato rottamato poiché – afferma la questura – mesi dopo i fatti si era rotto. Al contempo non risultavano scaricate le registrazioni della telecamera che si attiva automaticamente ad ogni utilizzo del dispositivo.
Alle 7 del mattino successivo Franca viene chiamata da un operatore del Policlinico di Milano: «Lei è la madre di Igor Squeo – sì sono io -, senta, suo figlio ha avuto un arresto cardiaco, è morto, se vuole venire».
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[Su Repubblica e nei commenti l’intervista alla madre di Igor Squeo, Franca Pisano, con Marica Fantauzzi]


15 ottobre 2025. Erotica Trumpiana

Il Gangster e l’eredità del Cavaliere

Jianwei Xunhttps://www.jianweixun.com/

Nessuno ha amato Silvio Berlusconi quanto i suoi più acerrimi avversari.
La sinistra italiana è stata ossessionata per più di vent’anni dal Cavaliere.
 Ogni sera andavano in onda programmi incentrati sulla sua figura, e ogni giorno venivano pubblicati editoriali che ne denunciavano le malefatte. I comici di sinistra lo dileggiavano, i giornalisti ne raccontavano ogni dettaglio della vita privata, e nel frattempo gli intellettuali impegnati scrivevano saggi su saggi analizzando criticamente ogni sua mossa: tutti contribuivano a mantenerlo al centro assoluto dell’attenzione collettiva. Il pubblico consumava questi contenuti in un voyeurismo moralizzato, dove il disgusto mascherava una gigantesca e innegabile fascinazione. Berlusconi era diventato una presenza così ingombrante nell’immaginario della sinistra italiana che i suoi membri non riuscivano più a pensare nient’altro (e ancora adesso, a due anni di distanza dalla morte, fanno ancora parecchia fatica). Ogni proposta politica veniva formulata in termini anti-berlusconiani, ogni identità progressista si definiva in opposizione al Cavaliere. Avevano bisogno vitale del Caimano, del suo eccesso, del suo scandalo.

continua in
https://www.tlonletter.it/p/erotica-trumpiana?hide_intro_popup=true


15 ottobre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

14 ottobre 2025

Sono otto i lavoratori morti nelle ultime 24 ore, fra questi tre carabinieri

di Carlo Soricelli (*) – labottegadelbarbieri.org

Non posso non essere colpito dalla morte dei tre carabinieri mentre svolgevano il loro lavoro, vicino Verona. Stavano eseguendo uno sfratto giudiziario quando, entrando nell’abitazione, l’esplosione della casa li ha uccisi. Si sta ancora indagando per capire se si sia trattato di un agguato doloso o di un tragico incidente. Due dei tre fratelli coinvolti sono stati arrestati.
Anch’io, da giovane, volevo diventare carabiniere ausiliare: ma durante l’addestramento presi una broncopolmonite e fui trasferito nell’Esercito. Mio padre era carabiniere, mio fratello maggiore è stato maresciallo e ora è in pensione: conosco bene la loro dedizione, il senso del dovere e il sacrificio quotidiano.
Purtroppo, ieri è stata un’altra giornata nefasta. Oltre alla tragedia dei carabinieri, ci sono stati altri lavoratori morti sul lavoro, tragedie passate sotto silenzio.
Md Bilail, operaio del Bangladesh di 28 anni, è morto colpito da un “proiettile” di un tornio — un pezzo metallico che, probabilmente, stava lavorando e che lo ha ucciso sul colpo.
Un altro operaio è rimasto sepolto vivo da ghiaia e detriti per il crollo di un muro di contenimento.
Nel Casertano, un lavoratore è stato travolto e ucciso da una bufala.
Altri due sono morti in itinere.
In questo momento sfioriamo, con gli itinere, i 1.200 morti complessivi: di questi, 818 sono sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade o in ambiti lavorativi diversi da quelli coperti dall’INAIL.


(*) Carlo Soricelli è il curatore dell’Osservatorio di Bologna morti sul lavoro, il primo osservatorio indipendente nato il 1° gennaio 2008 dopo la tragedia della ThyssenKrupp di Torino . Il sito internet è: http://cadutisullavoro.blogspot.it  

Morte a San Giorgio di Piano: l’operaicidio continua, senza sosta

di Vito Totire (**)

Fino a quando i lavoratori saranno “vigilati passivi” (ogni tanto) e non protagonisti della prevenzione, le stragi continueranno.
DELEGARE LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO AL PADRONE SARA’ SEMPRE FORIERO DI NUOVI LUTTI E DI NUOVE STRAGI.
Convocare ovunque, IMMEDIATAMENTE, in ogni luogo di lavoro, LE ASSEMBLEE DEI GRUPPI OPERAI OMOGENEI:
NON SONO I SOVIET MA L’UNICA STRADA PER CERCARE DI GARANTIRE AI LAVORATORI LA SPERANZA DI SALUTE E DI VITA A CUI HANNO DIRITTO TUTTI GLI ESSERI UMANI.

continua in
https://www.labottegadelbarbieri.org/lavoro-che-uccide-ogni-giorno/

(**) Vito Totire è portavoce della «RETE NAZIONALE LAVORO SICURO»

Operaio muore sepolto in una cava nelle Marche. Un altro precipita al suolo nel Catanese

ANSA – Francesco Broda è stato travolto nel Maceratese da uno smottamento che ha sommerso l’escavatore su cui si trovava. Stava lavorando per conto di una ditta esterna nell’azienda Rita Calcestruzzi
Sommerso dal fango mentre lavora con un escavatore; precipitato da un’altezza di quattro metri in un magazzino.
Un’altra giornata segnata da tragedie sul lavoro. Due operai sono morti in seguito ad altrettanti incidenti, nelle Marche e in Sicilia. In entrambi i casi i soccorritori hanno provato a fare di tutto per salvarli, ma per i due uomini non c’è stato niente da fare.
La prima vittima è un operaio marchigiano di 48 anni, Francesco Broda, di Monte San Giusto (Macerata), deceduto dopo essere stato travolto da una parete di terra e fango mentre lavorava all’interno di una cabina di un escavatore in una vasca di decantazione di fanghi, per conto di una ditta esterna, nell’azienda Rita Calcestruzzi, che progetta e confeziona il materiale per l’edilizia, in contrada Fonte Lepre a Corridonia (Macerata).
In Sicilia, invece, nella zona di Ambelia nel Catanese, un operaio tunisino di 57 anni è morto dopo essere precipitato da un’altezza di circa quattro metri da un pavimento sopraelevato che stava impiantando in un magazzino.

continua in
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2025/10/14/sommerso-dalla-terra-mentre-lavora-in-una-cava-morto-un-operaio_d1eab1f8-400a-472b-8666-64524f992219.html


Martedì 14 ottobre 2025

https://www.rainews.it/video/2025/10/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-9aeb9b07-f347-4544-8e21-df5291e8aa0a.html

La stampa internazionale letta e commentata da Laura Silvia Battaglia. Per ricevere gli articoli letti potete iscrivervi alla Newsletter di Radio3 Mondo.

Martedì 14 ottobre 2025

https://www.raiplaysound.it/audio/2025/10/Radio3-Mondo-del-14102025-081e11d2-36d6-41f8-924e-7c7ba402dbf1.html


14 ottobre 2025. Esplosione durante lo sgombero, morti tre carabinieri a Castel d’Azzano: “Era pianificato, si sapeva potevano esserci dei feriti”

Non sarebbe stata la prima volta che minacciavano di farsi saltare in aria, l’esplosione questa volta si sarebbe sentita anche cinque chilometri di distanza. Gravissimo il bilancio della deflagrazione che ha distrutto un’abitazione di due piani a Castel d’Azzano, piccolo Comune in provincia di Verona. Tre carabinieri sono morti, una decina di forze dell’ordine sono rimaste ferite. Agenti e militari erano intervenuti per un ordine di sgombero dell’edificio. Due persone sono state fermate, una terza dopo una breve fuga.

continua in
https://www.unita.it/2025/10/14/esplosione-sgombero-morti-carabinieri-castel-dazzano-pianificato-feriti/

vedi anche
Chi sono i fratelli Ramponi accusati dell’esplosione di Castel d’Azzano: la crisi della famiglia di agricoltori e i precedenti
Chi sono i tre Carabinieri morti nell’esplosione a Castel d’Azzano: lo sgombero, le macerie, le bombole di gas e le molotov
Strage a Marcianise, esplosione in azienda per il trattamento rifiuti: tre morti sbalzati in aria dallo scoppio

Israele chiude valico di Rafah fino a recupero salme ostaggi. Iniziate discussioni fase 2 in Qatar

44 i palestinesi morti nelle ultime 24 ore secondo Al Jazeera. Hamas denuncia violazione cessate il fuoco da parte di Israele. Il testo dell’accordo firmato a Sharm el Sheik da Trump e dai leader di Turchia, Qatar ed Egitto.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/10/gaza-guerra-tregua-liberi-prigionieri-trump-show-israele-sharm-alba-nuovo-medio-oriente-b5c780eb-d2c3-4b20-8f0e-17afb84cd569.html


vedi anche
La tregua di Gaza, tutte le notizie di ieri

video La giornata trionfale di Trump, doppio show in Israele e in Egitto
video Tutte le guerre di Netanyahu, 2 anni di devastazioni
video Gaza City, ritorno alle case che non esistono più
video Tre vertici di pace, tre fallimenti. Momenti di un conflitto irrisolto

La guerra Israele-Hamas

EN DIRECT, Gaza : les dépouilles de 45 Palestiniens ont été remises par Israël ; les quatre corps d’otages rendus par le Hamas ont été identifiés

Israël a annoncé avoir identifié les quatre dépouilles comme étant celles de trois Israéliens et d’un étudiant népalais enlevés le 7 octobre 2023. En vertu de l’accord de trêve, Israël doit restituer les restes de 15 Palestiniens de Gaza morts pour chaque dépouille d’otage rendue

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/14/en-direct-gaza-l-onu-et-la-croix-rouge-demandent-l-ouverture-de-tous-les-points-de-passage-de-l-enclave-comme-le-prevoit-l-accord-de-paix_6645703_3210.html

Le point sur la situation mardi 14 octobre dans l’après-midi

  • Les quatre dépouilles d’otages rendues, lundi, par le Hamas ont été identifiées, et parmi elles celle de l’étudiant népalais Bipin Joshi, a annoncé mardi l’armée israélienne. En contrepartie, les restes de 45 Palestiniens ont été remis par Israël et sont arrivés à Khan Younès, dans le cadre de l’accord de cessez-le-feu avec le Hamas.
  • Le Hamas retient toujours les corps de 24 autres otages morts, qu’il s’est engagé à restituer à Israël. Selon la Croix-Rouge, la restitution de ces dépouilles est « un défi encore plus grand » que de libérer les otages vivants.
  • L’ONU et le Comité international de la Croix-Rouge (CICR) ont réclamé mardi l’ouverture de tous les points de passage de la bande de Gaza pour permettre d’acheminer davantage d’aide humanitaire, à la suite de l’entrée en vigueur du cessez-le-feu. « Nous disposons dans la région de 190 000 tonnes prêtes à être envoyées », notamment en Jordanie et en Egypte, a relevé un porte-parole du Bureau de la coordination des affaires humanitaires des Nations unies (OCHA).
  • L’armée israélienne a déclaré, mardi, avoir ouvert le feu sur des personnes suspectes qui se dirigeaient vers des soldats israéliens dans le nord de la bande de Gaza. Les autorités sanitaires locales font état d’au moins six Palestiniens tués lors de deux incidents distincts, survenus dans le nord de la bande de Gaza et dans l’est de la ville.
  • Le ministre de la sécurité nationale israélien, Itamar Ben Gvir, s’est rendu ce matin sur le site religieux hautement sensible de l’esplanade des Mosquées de Jérusalem. Le ministère des affaires étrangères jordanien a dénoncé cette visite de la mosquée d’Al-Aqsa, évoquant « une provocation inacceptable ».
  • Le premier ministre espagnol, Pedro Sanchez, a affirmé mardi que l’accord de trêve conclu entre Israël et le Hamas ne devait pas être synonyme d’« oubli » et que les « acteurs principaux du génocide » à Gaza devraient répondre de leurs actes devant la justice, évoquant, sans le nommer clairement son homologue israélien, Benyamin Nétanyahou.

LIVE: Five Palestinians killed by Israeli forces in Gaza despite ceasefire

  • Israeli forces have killed five Palestinians in the Shujayea neighbourhood of Gaza City.
  • US President Donald Trump has promised lasting peace in the Middle East after signing a Gaza ceasefire deal with the leaders of Qatar, Egypt and Turkiye.
  • Palestinians released from Israeli detention say they were beaten and humiliated, with one former detainee describing Israel’s Ofer Prison as a “slaughterhouse”.
  • Israel released nearly 2,000 prisoners and detainees as part of a captives and prisoner exchange. Some 154 prisoners were exiled to Egypt. Hamas has also released all 20 surviving Israeli captives held in Gaza and handed over the bodies of four others.
  • Israel’s war on Gaza has killed at least 67,913 people and wounded 170,134 since October 2023. A total of 1,139 people were killed in Israel during the October 7, 2023, attacks, and about 200 were taken captive

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2025/10/14/live-trump-signs-gaza-ceasefire-deal-with-leaders-of-qatar-egypt-turkiye


Vedi anche
https://www.aljazeera.com/news/
https://www.aljazeera.com/middle-east/
https://www.aljazeera.com/

Altri aggiornamenti
https://english.alarabiya.net/
https://english.alarabiya.net/webtv
https://english.alarabiya.net/topics/palestinian-israeli-conflict

La guerra Israele-Hamas

14 ottobre 2025. Mapping the rise in Israeli settler attacks across the occupied West Bank

There have been more than 1,000 violent settler attacks in the first eight months of 2025 alone.

While much of the globe’s attention remains on the Gaza ceasefire deal, less than 33 kilometres (21 miles) away, Israeli settlers, often backed by soldiers, continue daily assaults and raids across the occupied West Bank.
On Monday night, Israeli settlers uprooted 150 olive trees in the village of Bardala, in the northern Jordan Valley, destroying the livelihood of several families.

continua in
https://www.aljazeera.com/news/2025/10/14/mapping-the-rise-in-israeli-settler-attacks-across-the-occupied-west-bank


l Pd fa dietrofront e Milano non sospende il gemellaggio con Tel Aviv, Monguzzi: “Forti pressioni di Sala”

Il Consiglio comunale di Milano nella seduta del 13 ottobre ha deciso di bocciare la sospensione del gemellaggio della città con Tel Aviv. A votare contro sono stati anche i consiglieri del Pd che avevano firmato la mozione. Per Carlo Monguzzi, intervistato da Fanpage.it, è stata “una presa di posizione veramente incomprensibile. Penso proprio che ci sia stato un forte intervento del sindaco”

continua in
https://www.fanpage.it/milano/il-pd-fa-dietrofront-e-milano-non-sospende-il-gemellaggio-con-tel-aviv-monguzzi-forti-pressioni-di-sala/


RaiNews LIVE

Kherson, colpiti camion di aiuti dell’Onu: “Grave violazione del diritto internazionale”

Le Monde LIVE

EN DIRECT, guerre en Ukraine : l’ONU condamne une attaque russe contre l’un de ses convois humanitaires, qu’elle juge « inacceptable »

« Quatre véhicules blancs avec des marquages » ont été pris pour cible par des drones et l’artillerie russe, rapporte le gouverneur de l’oblast de Kherson. Aucun blessé n’est à déplorer mais plusieurs tonnes d’aide humanitaire ont été détruites.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE Dal 12 al 18 ottobre
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/14/en-direct-guerre-en-ukraine-l-onu-condamne-une-attaque-russe-contre-l-un-de-ses-convois-humanitaires-qu-elle-juge-inacceptable_6645867_3210.html

Ce qu’il faut retenir du 14 octobre, à 14 heures

  • L’ONU condamne une attaque russe « inacceptable » de l’un de ses convois humanitaires. Des camions du Bureau de la coordination des affaires humanitaires de l’ONU ont été pris pour cible par des drones et l’artillerie russe, dans la commune de Bilozerka, dans l’oblast de Kherson.
  • L’aide militaire à l’Ukraine a fortement diminué en juillet et en août, selon l’Institut de Kiel. En juillet et en août, l’aide militaire totale à l’Ukraine a diminué de 43 % par rapport au montant reçu au cours du premier semestre de l’année.
  • Bpifrance lance son fonds « défense » destiné aux particuliers. Baptisé « Bpifrance Défense », il vise à lever 450 millions d’euros, avec des participations individuelles allant de 500 à 500 000 euros, pour financer les entreprises de la base industrielle et technologique de défense (BITD).
  • La Russie a lancé 96 drones contre l’Ukraine dans la nuit de lundi à mardi. Les défenses antiaériennes ont détruit 69 drones, mais 27 ont atteint leur cible dans sept localités. La chute de débris d’un drone a été signalée dans une localité.
  • Donald Trump confirme qu’il va recevoir Volodymyr Zelensky, vendredi, à la Maison Blanche. Selon le Financial Times, le président américain voudrait savoir comment l’Ukraine compte les utiliser. Même si les Etats-Unis répondaient favorablement à la demande de Kiev, ils ne pourraient lui allouer qu’un nombre limité de missiles Tomahawk.
  • Les capacités de raffinage de la Russie diminuées par les frappes ukrainiennes. « La campagne de drones ukrainiens (…) contre les raffineries et les infrastructures pétrolières russes » a jusqu’ici réduit le traitement de pétrole brut du pays d’environ 500 000 barils par jour, selon l’Agence internationale de l’énergie (AIE)

13 ottobre 2025. Calendario 2026 di Radio Onda d’Urto: chiamata a fotografe e fotografi!

Trump in Israele ed Egitto per gli accordi su Gaza | Cariche a Milano contro il presidio che si opponeva al gemellaggio con Tel Aviv; a Roma repressione contro attivisti e attiviste

Completato il rilascio di tutti e 20 gli ostaggi israeliani e i quasi 2mila prigionieri palestinesi, come da accordi. Esplode la gioia nelle piazze israeliane e palestinesi.

Alcuni detenuti palestinesi sono stati rilasciati in Cisgiordania, a Ramallah, con migliaia di persone accalcate attorno ai bus dal quale sono scesi. Altri autobus carichi di ex prigionieri palestinesi hanno raggiunto, invece, la Striscia di Gaza.

Oltre 1.700 di loro erano detenuti senza accuse dopo essere stati arrestati dalle forze israeliane a Gaza negli ultimi due anni di invasione. Sono ancora migliaia i palestinesi, compresi bambini, che si trovano reclusi nelle galere israeliane senza capi di imputazione.

Il presidente statunitense Trump stamani era in Israele, dove ha tenuto un discorso trionfante alla Knesset prima di recarsi in Egitto per co-presiedere un vertice internazionale sull’accordo. Momenti di caos e urla al parlamento israeliano durante il discorso del tycoon: i parlamentari Ayman Odeh e Ofer Kassif sono stati allontanati dopo aver sventolato un cartello con la scritta ‘genocidio’. Trump, dalla Knesset, esulta: “è l’alba storica di un nuovo Medio Oriente”.

Il commento, ai microfoni di Radio Onda d’Urto, di Rosita di Peri, docente di Storia del Medio Oriente all’Università di Torino

Da Israele all’Egitto dove si trova, tra gli altri, anche l’ex primo ministro britannico Tony Blair, sospettato di crimini di guerra in Iraq e indicato nel ruolo di vicecapo del Consiglio di pace per Gaza secondo il piano Trump: è uno dei tanti leader arrivati a Sharm el-Sheikh per la cerimonia della firma del cosidetto Piano di Pace per il Medio Oriente, da cui il presidente dell’egitto Abdel Fattah al-Sisi ha annunciato una conferenza al Cairo a novembre per “la rapida ripresa e la ricostruzione” di Gaza, chiedendo il sostegno americano. Arrivata nel primo pomeriggio anche Giorgia Meloni. Firmato in serata l’accordo di pace

Aumentano le tensioni, come da pronostici, nella Cisgiordania occupata. Le forze israeliane hanno aggredito il fratello di un prigioniero palestinese appena rilasciato durante un raid nella loro casa, provocandogli fratture e contusioni al naso e al piede. I soldati hanno anche intimato alle famiglie dei prigionieri liberati di non organizzare festeggiamenti. I militari occupanti hanno anche sparato e ferito un giovane palestinese durante scontri nel villaggio di Sebastia, a nord-ovest di Nablus. In un altro episodio, i coloni israeliani avrebbero bloccato la strada principale Ramallah-Nablus nei pressi di al-Lubban Asharqiya, brandendo armi all’esterno di due scuole.

oggi a Milano proteste dentro e fuori il consiglio comunale: a Palazzo Marino passa il voto con la maggioranza di 22 a 9 (3 gli astenuti) contro la mozione che chiedeva l’interruzione del gemellaggio con Tel Aviv. Cariche (in foto) contro il presidio fuori dal Comune, mentre alcune persone sono state trascinate fuori dall’aula del consiglio comunale da agenti e digos dopo le proteste per il voto contrario. Il presidio, poi, si è trasformato in corteo, da cui abbiamo sentito Andrea Cegna, nostro collaboratore da Milano

Domani, invece, a Udine la manifestazione contro la contestatissima partita di calcio Italia-Israele, dove sono state già raccolte “30mila firme contro il match”, fanno sapere oggi in una nota congiunta Andrea Di Lenardo (capogruppo Alleanza Verdi e Sinistra – Possibile in Consiglio comunale a Udine), Francesca Druetti (segretaria di Possibile) e Serena Pellegrino (consigliera regionale AVS). 300 le adesioni all’appello lanciato da Comitato per la Palestina Udine, Comunità Palestinese FVG e Veneto, Salaam Ragazzi dell’Olivo, BDS Italia e Calcio e Rivoluzione contro la partita di calcio Italia – Israele valida per le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2026, in programma allo stadio Friuli di Udine.

La repressione nei confronti di chi si oppone al genocidio in Palestina non si ferma, con nuove denunce e misure cautelari che colpiscono chi si impegna nella lotta. A Roma, a due compagni e studenti dell’Università degli Studi “La Sapienza” è stata notificata la chiusura delle indagini penali per resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale in concorso, in relazione ai fatti del 16 aprile 2024 all’interno dell’Università. Ne abbiamo parlato qui

Oggi sulle frequenze di Radio Onda d’Urto anche:
Il Child Sexual Abuse Regulament è la controversa proposta di regolamento europeo nata nel 2022 e finalizzata al contrasto della pedopornografia online. Meglio noto con il nome di Chat Control, il regolamento continua a sollevare dubbi e preoccupazioni legati soprattutto al tema della privacy e ha già incassato il no della Germania. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, Claudio Agosti, esperto di tecnologia e vicedirettore dell’Hermes Center.

Nel CPR di Corso Brunelleschi a Torino, la violenza quotidiana verso le persone recluse continua senza sosta. L’intervista di Radio Onda d’Urto a uno dei compagni dell’assemblea No CPR di Torino

14 ottobre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


Maurizio Landini intervistato da Giovanni Floris

Maurizio Landini ospite di Giovanni Floris commenta i giravolta di Meloni sulle commissioni delle banche per i pagamenti bancomat: “E’ sempre la Meloni o è un clone? La coerenza è ormai un optional. Siamo al punto che chi paga le tasse, dipendenti e pensionati sono trattati da coglioni”


13 ottobre 2025

Bologna. Operaio 29enne muore colpito da un tornio

Il decesso a San Giorgio di Piano, l’allarme lo hanno dato i colleghi. La vittima era originaria del Bangladesh ed era un dipendente della Righi Lavorazioni Meccaniche. 14 ottobre sciopero provinciale indetto da Fim Fiom Uilm

Un operaio di 29 anni è morto in un infortunio sul lavoro avvenuto questa mattina, 13 ottobre, in un’azienda metalmeccanica a San Giorgio di Piano, nel Bolognese. La vittima si chiamava MD Bellal ed era originaria del Bangladesh. Regolarmente residente in Italia, era dipendente della Righi Lavorazioni Meccaniche, che ha sede nella zona industriale di Stiatico.

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https://www.youtube.com/watch?v=MwxmQ8pig_A


Lunedì 13 ottobre 2025

https://www.rainews.it/video/2025/10/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-629da5ef-0f11-4d5e-912b-a118e3060799.html

La stampa internazionale letta e commentata da Laura Silvia Battaglia. Per ricevere gli articoli letti potete iscrivervi alla Newsletter di Radio3 Mondo.

Lunedì 13 ottobre 2025

https://www.raiplaysound.it/audio/2025/10/Radio3-Mondo-del-13102025-b0fcb0f6-9e75-45e5-92af-22a6748db163.html


Elezioni in Toscana, Giani riconquista la Regione: centrosinistra avanti con ampio vantaggio su Tomasi

Eugenio Giani

Carmine Di Niro – l’Unità

Vittoria larga del campo progressista in Toscana. Ad urne chiuse alle 15 dopo la due giorni elettorale che ha chiamato al voto gli elettori toscani il presidente uscente Eugenio Giani è indirizzato verso la vittoria e dunque un bis.
Secondo gli exit poll il centrosinistra è infatti in largo vantaggio sul centrodestra. Per Opinio Rai, Giani si attesta tra il 52 e il 56%, mentre lo sfidante, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, esponente di Fratelli d’Italia, si dovrebbe fermare al 39-43%. Ancora più largo il vantaggio di Giani per gli istant poll di SkyTg24, che danno Giani in una forbice del 58-62% contro il 35-39% di Tomasi.

continua in
https://www.unita.it/2025/10/13/risultati-elezioni-regionali-toscana-giani-tomasi/

vedi anche
Perché Elly Schlein fa bene a stare con le piazze: il futuro del Pd non è al centro e la destra di Meloni non è imbattibile
Elezioni regionali in Toscana, il voto online dei 5 Stelle sposa l’alleanza col Pd: sì al sostegno a Giani
Salario minimo in Toscana, il governo Meloni fa la guerra a Giani alla vigilia delle elezioni e impugna la legge regionale

A Sharm la firma della pace, Trump: “Abbiamo cambiato la storia”. Rilasciati ostaggi e detenuti

Riconsegnati parte dei corpi dei rapiti deceduti. Il presidente Usa in Egitto accoglie i leader da padrone di casa. Assente Netanyahu, Abu Mazen c’è. Meloni: “Giornata storica”. I prigionieri palestinesi arrivati nella Striscia

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/10/gaza-guerra-la-notte-piu-lunga-rilascio-ostaggi-israeliani-prigionieri-palestinesi-vertice-sharm-el-sheik-trump-1768eae2-ac00-42fe-9de3-6f781fecfad9.html


vedi anche
video
 Uno dei centri dove saranno accolti gli ostaggi rilasciati: il video dell’IDF
video Tutte le guerre di Netanyahu, 2 anni di devastazioni
video Gaza City, ritorno alle case che non esistono più
video Tre vertici di pace, tre fallimenti. Momenti di un conflitto irrisolto
I 48 ostaggi di Hamas e i prigionieri palestinesi

La guerra Israele-Hamas

EN DIRECT, Gaza : le Hamas annonce qu’il va rendre les dépouilles de quatre otages ; des bus transportant des prisonniers palestiniens arrivent à Khan Younès

Les vingt derniers otages vivants retenus par le Hamas ont été remis à la Croix-Rouge, puis à l’armée israélienne, après 738 jours de captivité. Le groupe palestinien a publié le nom de quatre otages dont les corps doivent être remis à Israël. L’armée a confirmé que la Croix-Rouge était en route dans la bande de Gaza pour aller les récupérer.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/13/en-direct-gaza-sept-premiers-otages-vivants-ont-ete-remis-par-le-hamas-a-la-croix-rouge-apres-738-jours-de-captivite_6645703_3210.html

Le point sur la situation, lundi 13 octobre, à l’aube

  • Le Hamas devrait remettre lundi à Israël les 48 otages qu’il détient dans la bande de Gaza en échange de près de 2 000 prisonniers palestiniens. La libération des otages est prévue « tôt lundi matin », selon Shosh Bedrosian, porte-parole de Benyamin Nétanyahou.
  • Le gouvernement israélien s’attend à ce que les « 20 otages vivants soient libérés ensemble [et remis tous] en même temps à la Croix-Rouge ». Si les otages morts n’étaient pas restitués, un « organisme international, convenu dans le cadre de ce plan, aidera à localiser » les corps, selon Mme Bedrosian.
  • Les détenus palestiniens, qui ont été transférés dans deux prisons spécifiques, ne seront libérés qu’après confirmation que les otages ont été rendus, a prévenu Israël.
  • Donald Trump est attendu en Israël lundi à 8 h 20. Après un échange avec Benyamin Nétanyahou, il s’exprimera devant le Parlement et rencontrera des proches d’otages.
  • Le président américain a considéré dimanche que la guerre à Gaza était « terminée ». De son côté, M. Nétanyahou a estimé qu’Israël avait remporté « d’immenses victoires, des victoires qui ont stupéfié le monde entier ». « Je dois vous dire que la lutte n’est pas terminée », a-t-il toutefois ajouté dans une allocution télévisée.
  • Donald Trump se rendra ensuite à Charm El-Cheikh, en Egypte, pour y coprésider avec son homologue égyptien, Abdel Fattah Al-Sissi, un « sommet pour la paix » à Gaza, en présence de dirigeants de plus de 20 pays et du secrétaire général de l’ONU, Antonio Guterres

LIVE: After Israel-Hamas prisoner swap, world leaders sign Gaza deal

  • After his stopover in Israel, President Trump has arrived in Egypt where world leaders have gathered for a summit on Gaza.
  • Release of Palestinians imprisoned in Israeli jails begins after Hamas frees all 20 living Israeli captives held in the Gaza Strip as part of ceasefire deal.
  • Palestinians continue to return to what is left of their homes in northern Gaza as desperately needed humanitarian aid begins trickling into the Strip.
  • Israel’s war on Gaza has killed at least 67,869 people and wounded 170,105 since October 2023. A total of 1,139 people were killed in Israel during the October 7, 2023 attacks, and about 200 were taken captive.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2025/10/13/live-israel-hamas-set-to-free-captives-trump-says-gaza-war-is-over


Vedi anche
https://www.aljazeera.com/news/
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Altri aggiornamenti
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La guerra Israele-Hamas


Quel covo d’assassini

… quer covo d’assassini / che c’insanguina la terra / sa benone che la guerra / è un gran giro de quatrini / che prepara le risorse / pe’ li ladri de le Borse. / Fa’ la ninna, cocco bello, / finché dura ‘sto macello: / fa’ la ninna, ché domani / rivedremo li sovrani / che se scambieno la stima / boni amichi come prima. … E riuniti fra de loro / senza l’ombra d’un rimorso, / ce faranno un ber discorso / su la Pace e sul Lavoro.

Trilussa


Chi sono gli ostaggi israeliani liberati da Hamas: il pianista, il barista, i soldati, i gemelli: “Grazie Trump”

I biglietti scritti a mano dal premier Netanyahu e dalla moglie Sara Ben-Artzi: “Bentornato a casa, a nome dell’intero popolo di Israele. Ti abbiamo aspettato. Ti abbracciamo”

AP Photo/Emilio Morenatti – Associated Press/LaPresse

738 giorni dopo, gli ostaggi israeliani rapiti nei massacri di Hamas del 7 ottobre 2023 e prigionieri nella Striscia di Gaza per oltre due anni, sono stati liberati oggi. Atterrato questa mattina a Tel Aviv il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, accolto trionfalmente. Parlerà alla Knesset, il parlamento israeliano, e nel pomeriggio partirà per l’Egitto dove discuterà il piano approvato la settimana scorsa, i cui punti meno chiari e indefiniti riguardano proprio il futuro della Striscia. Folla nella piazza degli ostaggi a Tel Aviv dove sono ore di commozione e giubilo.

continua in
https://www.unita.it/2025/10/13/chi-sono-ostaggi-israeliani-liberati-hamas/

vedi anche
Gaza: è cominciata la liberazione degli ostaggi, Trump in Israele: parlerà in Parlamento e volerà in Egitto
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Quali sono le fasi della tregua a Gaza: dal rilascio degli ostaggi al ritiro dell’IDF
Gaza, sì di Hamas al rilascio degli ostaggi: via libera “con riserva” al piano di pace Trump


13 ottobre 2025 Hansy Lumen sulla propria pagina Facebook

C’è un momento in cui la storia smette di fingere di essere tragica e decide di diventare farsa Sharm el-Sheikh è quel momento. Gli accordi rappresentano l’apice della governance dell’oblio: una pace che funziona come un algoritmo e disattiva il pensiero critico premiando la docilità.

La genialità è rendere l’idiozia funzionale. Non si tratta più di capire, ma di eseguire. Il linguaggio è quello della tecnocrazia morale: “ricostruzione”, “inclusione”, “nuova fase”.

Sotto la superficie, si tratta di controllo, dipendenza e rimozione.
A Sharm non si è parlato di Palestina, ma di come renderla compatibile con i piani economici di chi la domina. Gli architetti di questo disastro lucido si congratulano a vicenda, confondendo la quiete momentanea con la fine improbabile della violenza.

L’assenza di rumore è solo la pausa tra due bombardamenti narrativi.

A Sharm, l’ordine mondiale mostra la sua vera faccia: quella di un sistema che si autocelebra mentre fallisce, il punto in cui il linguaggio della diplomazia si fonde con quello della pubblicità.

Si è firmata la pace come si firma un contratto di franchising. Se questa è la via diplomatica al futuro, l’idiozia non è più un errore diventa un sistema operativo globale.
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RaiNews LIVE

Zelensky: “Oggi c’è speranza anche per noi”. Trump: “Concentriamoci sulla Russia”

Dalla giornata storica in Medio Oriente nuovo slancio per fermare Putin. Il leader ucraino venerdì alla Casa Bianca. Rutte (Nato): i missili russi arriverebbero alle capitali europee in pochi minuti. Crimea, Kiev colpisce un deposito di petrolio

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/10/guerra-ucraina-zelensky-trump-seconda-telefonata-in-due-giorni-servono-missili-lungo-raggio-cremlino-preoccupato-9362aab6-8e80-4685-b366-452ed894a681.html

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La guerra in Ucraina, tutte le notizie di ieri

video Ucraina: attacco russo sul Donetsk, blackout nella regione
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Russia, perchè i pesanti raid in Ucraina. E Kiev resta al buio

Storia della Crisi Russia-Ucraina

Le Monde LIVE

EN DIRECT, guerre en Ukraine : Volodymyr Zelensky annonce qu’il va rencontrer Donald Trump à Washington cette semaine

Les deux chefs d’Etat se sont entretenus à deux reprises ce week-end, alors que plusieurs dirigeants, dont le chancelier allemand, Friedrich Merz, pressent le président américain de « mettre fin » au conflit en Ukraine.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE Dal 12 al 18 ottobre
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/13/en-direct-guerre-en-ukraine-volodymyr-zelensky-annonce-qu-il-va-rencontrer-donald-trump-a-washington-cette-semaine_6645867_3210.html

Le point sur la situation, dimanche 12 octobre à l’aube

  • Volodymyr Zelensky a exhorté, samedi, Donald Trump à négocier la paix en Ukraine, après être parvenu à un accord pour la bande de Gaza. « Si une guerre peut être arrêtée dans une région, alors d’autres guerres peuvent certainement aussi être arrêtées, y compris la guerre menée par la Russie », a poursuivi le président ukrainien, après un entretien avec son homologue américain.
  • Au moins cinq personnes ont été tuées, samedi, par des bombardements russes dans les oblasts de Donetsk (est), Kherson (sud) et Kharkiv (nord-est), d’après les autorités. Selon la police régionale de Donetsk, une église de Kostiantynivka, ville proche du front, a été touchée par un bombardement, au moment où y étaient rassemblés des civils, qui a fait deux morts.
  • Samedi, une nouvelle attaque russe ayant visé le système énergétique a privé d’électricité plusieurs parties de la région d’Odessa, dans le sud du pays, selon les autorités.

13 ottobre 2025. Calendario 2026 di Radio Onda d’Urto: chiamata a fotografe e fotografi!

Trump in Israele ed Egitto per gli accordi su Gaza | Cariche a Milano contro il presidio che si opponeva al gemellaggio con Tel Aviv; a Roma repressione contro attivisti e attiviste

Completato il rilascio di tutti e 20 gli ostaggi israeliani e i quasi 2mila prigionieri palestinesi, come da accordi. Esplode la gioia nelle piazze israeliane e palestinesi.

Alcuni detenuti palestinesi sono stati rilasciati in Cisgiordania, a Ramallah, con migliaia di persone accalcate attorno ai bus dal quale sono scesi. Altri autobus carichi di ex prigionieri palestinesi hanno raggiunto, invece, la Striscia di Gaza.

Oltre 1.700 di loro erano detenuti senza accuse dopo essere stati arrestati dalle forze israeliane a Gaza negli ultimi due anni di invasione. Sono ancora migliaia i palestinesi, compresi bambini, che si trovano reclusi nelle galere israeliane senza capi di imputazione.

Il presidente statunitense Trump stamani era in Israele, dove ha tenuto un discorso trionfante alla Knesset prima di recarsi in Egitto per co-presiedere un vertice internazionale sull’accordo. Momenti di caos e urla al parlamento israeliano durante il discorso del tycoon: i parlamentari Ayman Odeh e Ofer Kassif sono stati allontanati dopo aver sventolato un cartello con la scritta ‘genocidio’. Trump, dalla Knesset, esulta: “è l’alba storica di un nuovo Medio Oriente”.

Il commento, ai microfoni di Radio Onda d’Urto, di Rosita di Peri, docente di Storia del Medio Oriente all’Università di Torino

Da Israele all’Egitto dove si trova, tra gli altri, anche l’ex primo ministro britannico Tony Blair, sospettato di crimini di guerra in Iraq e indicato nel ruolo di vicecapo del Consiglio di pace per Gaza secondo il piano Trump: è uno dei tanti leader arrivati a Sharm el-Sheikh per la cerimonia della firma del cosidetto Piano di Pace per il Medio Oriente, da cui il presidente dell’egitto Abdel Fattah al-Sisi ha annunciato una conferenza al Cairo a novembre per “la rapida ripresa e la ricostruzione” di Gaza, chiedendo il sostegno americano. Arrivata nel primo pomeriggio anche Giorgia Meloni. Firmato in serata l’accordo di pace

Aumentano le tensioni, come da pronostici, nella Cisgiordania occupata. Le forze israeliane hanno aggredito il fratello di un prigioniero palestinese appena rilasciato durante un raid nella loro casa, provocandogli fratture e contusioni al naso e al piede. I soldati hanno anche intimato alle famiglie dei prigionieri liberati di non organizzare festeggiamenti. I militari occupanti hanno anche sparato e ferito un giovane palestinese durante scontri nel villaggio di Sebastia, a nord-ovest di Nablus. In un altro episodio, i coloni israeliani avrebbero bloccato la strada principale Ramallah-Nablus nei pressi di al-Lubban Asharqiya, brandendo armi all’esterno di due scuole.

oggi a Milano proteste dentro e fuori il consiglio comunale: a Palazzo Marino passa il voto con la maggioranza di 22 a 9 (3 gli astenuti) contro la mozione che chiedeva l’interruzione del gemellaggio con Tel Aviv. Cariche (in foto) contro il presidio fuori dal Comune, mentre alcune persone sono state trascinate fuori dall’aula del consiglio comunale da agenti e digos dopo le proteste per il voto contrario. Il presidio, poi, si è trasformato in corteo, da cui abbiamo sentito Andrea Cegna, nostro collaboratore da Milano

Domani, invece, a Udine la manifestazione contro la contestatissima partita di calcio Italia-Israele, dove sono state già raccolte “30mila firme contro il match”, fanno sapere oggi in una nota congiunta Andrea Di Lenardo (capogruppo Alleanza Verdi e Sinistra – Possibile in Consiglio comunale a Udine), Francesca Druetti (segretaria di Possibile) e Serena Pellegrino (consigliera regionale AVS). 300 le adesioni all’appello lanciato da Comitato per la Palestina Udine, Comunità Palestinese FVG e Veneto, Salaam Ragazzi dell’Olivo, BDS Italia e Calcio e Rivoluzione contro la partita di calcio Italia – Israele valida per le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2026, in programma allo stadio Friuli di Udine.

La repressione nei confronti di chi si oppone al genocidio in Palestina non si ferma, con nuove denunce e misure cautelari che colpiscono chi si impegna nella lotta. A Roma, a due compagni e studenti dell’Università degli Studi “La Sapienza” è stata notificata la chiusura delle indagini penali per resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale in concorso, in relazione ai fatti del 16 aprile 2024 all’interno dell’Università. Ne abbiamo parlato qui

Oggi sulle frequenze di Radio Onda d’Urto anche:
Il Child Sexual Abuse Regulament è la controversa proposta di regolamento europeo nata nel 2022 e finalizzata al contrasto della pedopornografia online. Meglio noto con il nome di Chat Control, il regolamento continua a sollevare dubbi e preoccupazioni legati soprattutto al tema della privacy e ha già incassato il no della Germania. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, Claudio Agosti, esperto di tecnologia e vicedirettore dell’Hermes Center.

Nel CPR di Corso Brunelleschi a Torino, la violenza quotidiana verso le persone recluse continua senza sosta. L’intervista di Radio Onda d’Urto a uno dei compagni dell’assemblea No CPR di Torino

13 ottobre 2025. Arriva da Israele il salvagente per Carlo De Benedetti con i milioni che compensano i guai degli investimenti editoriali e finanziari

Maxi plusvalenza ottenuta grazie alla partecipazione nella società biomedica israeliana Sonivie Ltd, acquistata per 400 milioni dalla multinazionale Usa Boston Scientific. E dopo molti anni in rosso l’ingegnere trova finalmente una soddisfazione.

Fosca Bincher – open.online

Arriva da Israele dopo alcuni anni non facilissimi una buona notizia e anche qualche bel guadagno per Carlo De Benedetti, che non sembrava più avere il tocco magico nei suoi investimenti. È riuscita infatti la scommessa di avere investito qualche anno fa nella Sonivie Ltd, una società medicale di Rehovot, non distante dalla capitale israeliana Tel Aviv. La holding di partecipazioni dell’ingegnere aveva preso una partecipazione di minoranza, del 10,97% nella Twh Hypertension srl, che ha poi investito nella Sonivie aumentando la sua quota a tappe. L’investimento ha fatto penare De Benedetti per qualche anno, e la società anche nel 2024 ha perso 66 mila euro. Ma la svolta – con i soldi- è arrivata nei primi mesi del 2025.

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https://www.open.online/2025/10/13/carlo-de-benedetti-azienda-israele-investimenti-editoriali-finanziari/

13 ottobre 2025. Un milione di sterline dal mercante di armi: le ombre sull’operato di Boris Johnson in Ucraina

Roberto Vivaldelli – insideover.com

Un’inchiesta del Guardian getta nuove ombre sulla figura dell’ex premier britannico Boris Johnson, uno dei più ferventi sostenitori dell’Ucraina in Occidente. Nel settembre 2023, racconta il quotidiano britannico, Johnson ha intrapreso uno dei suoi viaggi in Ucraina: era accompagnato, tra gli altri, da Christopher Harborne, l’uomo che gli aveva precedentemente donato 1 milione di sterline, la più grande donazione mai ricevuta da un singolo parlamentare britannico. Harborne, un finanziatore politico molto riservato che aveva sostenuto finanziariamente la campagna per la Brexit, aveva versato la somma a una società privata di Johnson dopo le sue dimissioni da primo ministro. Sebbene viva in Thailandia da oltre 20 anni, abbia un passaporto thailandese e a volte usi un nome thailandese, Harborne ha investito ingenti somme di denaro nella politica britannica finanziando anche Nigel Farage.

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https://it.insideover.com/politica/un-milione-di-sterline-dal-mercante-di-armi-le-ombre-sulloperato-di-boris-johnson-in-ucraina.html

13 ottobre 2025. Lorenzo Tosa sulla propria pagina Facebook

Tatiana Bucci e la ministra Roccella

Alle parole della ministra Roccella sulle “gite” ad Auschwitz ha risposto Tatiana Bucci, una che ad Auschwitz c’è stata. Da bambina. A sei anni.
Sono parole, quelle pronunciate a “Repubblica”, che di colpo rimettono tutti i punti al loro posto e ci fanno vergognare di essere governati da qualcuno che riesce anche solo a mettere in dubbio o in prospettiva le colpe immani del fascismo.
Ascoltatele:
“La ministra Roccella sbaglia a dire quello che ha detto. I tedeschi hanno fatto i conti col proprio passato. Noi italiani no, non li faremo mai. Non vogliamo ammettere le colpe del fasismo.
Se lo facessimo, dovremmo riconoscere che i campi li hanno inventati i nazisti, ma i fascisti vi hanno collaborato, come hanno sperimentato sulla propria pelle molti ebrei italiani. Senza l’ausilio del fascismo non ci sarebbero state le deportazioni dall’Italia. Pensi a quello che è accaduto il 16 ottobre 1943 nel ghetto di Roma.
A cosa sono servite quelle che lei chiama le ‘gite’ ad Auschwitz? A far capire alle nuove generazioni cos’è stato il nazifascismo.”
Esattamente questo il punto.
A questo sono servite. Ed è tantissimo.
Io, se fossi nella ministra, di fronte a queste parole straordinarie di una sopravvissuta ad Auschwitz, non chiuderei occhio la notte per la vergogna.
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13 ottobre 2025. Milano, bocciata la richiesta dello stop al gemellaggio con Tel Aviv: scontri in piazza della Scala

Bocciato l’ordine del giorno per chiedere l’interruzione dei rapporti con Israele e lo stop al gemellaggio con Tel Aviv: tensione a Milano, dentro e fuori dall’aula del Consiglio comunale, dove si è discussa la richiesta presentata dal consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi e sostenuta da una parte dei consiglieri del Pd.

Immediata la reazione del pubblico in aula, che si alzato in piedi, fischiando e urlando “vergogna”. “Milano lo sa da che parte stare: Palestina libera dal fiume fino al mare” alcuni degli slogan intonati.

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https://milano.repubblica.it/cronaca/2025/10/13/news/gemellaggio_milano_tel_aviv_bocciata_richiesta_scontri-424910473/?ref=RHUO-UO


13 ottobre 2025. Lecornu ci riprova, il bis del macroniano per uscire dalla crisi in Francia: chi sono i ministri tra riconferme e tecnici

Carmine Di Niro – l’Unità

Sébastien Lecornu deve riprovarci. Nel giro di pochi giorni l’ex ministro della Difesa e fedelissimo del presidente Emmanuel Macron ha presentato nuovamente la sua squadra di governo che tenterà quella che appare una mission “quasi impossible”: presentare nel giro di poche ore la legge di bilancio che dovrà tirare fuori dalle sabbie mobili una economia francese in profonda crisi.

continua in
https://www.unita.it/2025/10/13/governo-lecornu-bis-francia-chi-sono-ministri/

vedi anche




13 ottobre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

13 ottobre 2025. Napoli, assemblea Fiom Campania verso il 25 ottobre

Il video racconto con le parole di Michele De Palma, segretario generale dei metalmeccanici, e Nicola Ricci, segretario generale della Cgil regionale. Al centro della giornata la mobilitazione e il rinnovo del contratto

Carmine Bonanni e Mattia Carpinelli – collettiva.it

si è tenuta questa mattina, 13 ottobre, all’hotel Ramada di Napoli, l’assemblea generale delle delegate e dei delegati delle strutture Fiom della Campania. “Rimettiamo al centro della Campania la pace, il lavoro, il salario, i diritti”, questo il tema dell’iniziativa che è stata un’occasione di confronto per fare il punto sul rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, delle vertenze aperte in Campania e sulle prossime iniziative contro la manovra del Governo
Ad aprire i lavori Massimiliano Guglielmi, segretario generale della Fiom Cgil Campania. Sono seguiti gli interventi delle delegate e dei delegati e la relazione di Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Napoli e Campania. Le conclusioni sono state affidate a Michele De Palma, segretario generale della Fiom Cgil.

Il video dei lavori
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/napoli-assemblea-fiom-campania-verso-25-ottobre-video-mgz9x45n

12 ottobre 2025


Domenica 12 ottobre 2025

https://www.rainews.it/video/2025/10/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-1fd457fa-d816-4d39-9e0a-7eaf746d191f.html

La stampa internazionale letta e commentata da Davide Lerner. Per ricevere gli articoli letti potete iscrivervi alla Newsletter di Radio3 Mondo.

Domenica 12 ottobre 2025

https://www.raiplaysound.it/audio/2025/10/Radio3-Mondo-del-12102025-951dbacb-79cf-4f63-b393-4e026b7903cc.html

Trump Power Ivanka Trump, Steve Witkoff e Jared Kushner a Tel Aviv sul palco di piazza degli Ostaggi. Il rilascio è made in Usa: fischi per Netanyahu. The Donald domani sarà alla Knesset da eroe. Intanto a Gaza, aiuti Onu alle porte, raso al suolo l’ultimo ospedale
Michele Giorgio
https://ilmanifesto.it/tel-aviv-in-festa-per-gli-ostaggi-trump-e-leroe-fischiato-netanyahu


Il popolo della pace in marcia

Cinquanta mila persone in cammino da Perugia ad Assisi per dire basta alle guerre. La partenza dai giardini del Frontone sulle orme di Aldo Capitini

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/tgr/umbria/maratona/2025/10/il-popolo-della-pace-in-marcia–eb7b9470-2f73-45f6-bece-1c2caee99130.html

12 ottobre 2025. Antisemitismo, la ministra Roccella contro gli atenei e le gite ad Auschwitz: “Utili solo a ribadire che era una questione fascista”

La titolare del ministero della Famiglia al convegno dell’Unione delle Comunità Ebraiche a Roma: “Il 7 ottobre? L’antisemitismo fa vedere l’azione di Israele come sproporzionata”

“Siamo di fronte a una nuova pagina della guerra e dell’ennesimo conflitto israelo-palestinese. Ma di fronte a questa nuova pagina, che comincerà con il tanto atteso ritorno degli ostaggi, se ne deve aprire una di riflessione: a questo dovrebbero essere deputate le aule universitarie e dovrebbero pensare i docenti universitari. Le università sono state fra i peggiori luoghi di non-riflessione”. Lo ha detto la ministra della Famiglia e per le Pari Opportunità Eugenia Roccella al convegno dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei) ‘La storia stravolta e il futuro da costruire’, organizzato al Cnel a Roma. Per la ministra, “fin dall’inizio (dal 7 ottobre) non c’è stato moto unanime di solidarietà che ci saremmo aspettati: credo ci fosse un antisemitismo strisciante con cui Italia non ha mai fatto i conti fino in fondo, e che aveva già cominciato ad agire. L’antisemitismo fa leggere questa storia in questo modo, vedendo l’azione di Israele come sproporzionata”.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/10/12/antisemitismo-la-ministra-roccella-contro-gli-atenei-e-le-gite-ad-auschwitz-utili-solo-a-incolpare-il-fascismo/8157769/

Segre replica a Roccella sulle “gite” ad Auschwitz: “La verità storica fa male solo a chi ha scheletri nell’armadio”. Opposizioni all’attacco: “Meloni prenda le distanze”

La senatrice a vita e superstite dell’Olocausto risponde alla ministra che ha definito le “gite” ad Auschwitz “utili solo a incolpare il fascismo”. La segreteria Pd Schlein chiede un segnale dal governo. M5s: “Vogliono riscrivere la storia?”

“Stento a credere che una ministra della Repubblica, dopo avere definito ‘gite‘ i viaggi di istruzione ad Auschwitz, possa avere detto che sono stati incoraggiati per incentivare l’antifascismo. Quale sarebbe la colpa?”. Comincia così la durissima reazione della senatrice a vita, Liliana Segre, alle parole della ministra della Famiglia e per le Pari Opportunità Eugenia Roccella, che ha dichiarato: “Le gite ad Auschwitz secondo me sono state un modo per ribadire che l’antisemitismo era una questione fascista“. La frase è stata pronunciata all’interno di un j’accuse all’intero sistema scolastico italiano e in particolare al mondo delle università, definite ” i peggiori luoghi di non-riflessione”.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/10/12/segre-replica-a-roccella-la-memoria-della-verita-storica-fa-male-solo-a-chi-ha-scheletri-nellarmadio/8157864/

12 ottobre 2025. Il mercato delle armi non fa più paura? Un aggiornamento

Foto di Withe House

Agenzia PRESSENZA – Riceviamo e pubblichiamo dal blog di Giancarla Codrignani, già Presidente LOC e più volte parlamentare

Siete mai stati sulla piattaforma di una portaerei militare disposta a ospitare cacciabombardieri a decollo rapido, stanziata, magari, nel Mediterraneo?
Chi ne ha fatto esperienza sa che è una piazza d’armi bianco-accecante da cui a mala pena vedi a distanza il mare, entità, da quel punto di vista, trascurabile. Dà vertigine, hai voglia di un appoggio che non vedi ma che ti ripari.
E non è per ignoranza del valoroso mestiere della marineria

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https://www.pressenza.com/it/2025/10/il-mercato-delle-armi-non-fa-piu-paura-un-aggiornamento/

12 ottobre 2025. Il piano illegale dell’Europa per disfarsi dei rifugiati, Bruxelles vuole copiare lo scellerato patto tra Londra e Ruanda

Un rapporto del Consiglio d’Europa lancia l’allarme sull’esternalizzazione delle procedure di rimpatrio e di asilo contenuta nelle proposte della Commissione UE. Altissimo il rischio di violazione dei diritti umani e delle convenzioni internazionali

Gianfranco Schiavon – l’Unità

Foto LaPresse/Andrea Alfano

Il 4 settembre scorso il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa Michael O’Flaherty ha pubblicato un rapporto dal titolo “Externalised asylum and migration policies and human rights law  che si pone l’obiettivo di esaminare “le aree chiave in cui l’esternalizzazione delle politiche di asilo e migrazione da parte degli Stati membri del Consiglio d’Europa può portare a violazioni” (pag.5) dei diritti umani.

continua in
https://www.unita.it/2025/10/12/il-piano-illegale-delleuropa-per-disfarsi-dei-rifugiati-bruxelles-vuole-copiare-lo-scellerato-patto-tra-londra-e-ruanda/

vedi anche
Il manifesto politico di Meloni contro il diritto di asilo
I richiedenti asilo non possono essere trattati come “sacchi da smaltire”: la sentenza della Corte Ue passata inosservata
Cosa è il decreto flussi, la grande truffa che finge di accogliere per sfruttare

Hamas: “Ostaggi liberi lunedì mattina”. Witkoff parla in piazza, fischi per Netanyahu

Mezzo milione di profughi torna a Gaza City: “Non c’è più nulla”. Da oggi via libera all’ingresso di aiuti. Domani a Sharm “vertice della pace” con al-Sisi, Trump e 20 leader tra cui Meloni

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/10/gaza-guerra-si-del-governo-israeliano-scatta-la-tregua-trump-ostaggi-liberi-lunedi-o-martedi-0dfffa7f-c9e7-4452-9f99-4a72f464b3e6.html

vedi anche
La guerra di Gaza, tutte le notizie di ieri

video Tel Aviv, il tempo sospeso dell’attesa
video Il viaggio di Bilal: “Rivoglio la mia vita”
video Uccisi a un passo dalla tregua, i tank israeliani sparano sulla folla
I 48 ostaggi di Hamas e i prigionieri palestinesi

La guerra Israele-Hamas

EN DIRECT, Gaza | L’Egypte confirme qu’elle accueillera un « sommet de la paix » lundi, présidé par Donald Trump et Abdel Fattah Al-Sissi

Benyamin Nétanyahou n’a pas communiqué sur son éventuelle participation à la réunion, à laquelle seront présents plusieurs dirigeants, dont Emmanuel Macron, Keir Starmer et le secrétaire général des Nations unies. De son côté, le Hamas a réaffirmé que les otages seraient libérés à partir de lundi matin.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/12/en-direct-gaza-l-egypte-confirme-qu-elle-va-accueillir-un-sommet-de-la-paix-lundi-preside-par-donald-trump-et-abdel-fattah-al-sissi_6645703_3210.html

Le point sur la situation, dimanche 12 octobre, à 14 heures

  • Le dirigeant égyptien, Abdel Fattah Al-Sissi, et son homologue américain, Donald Trump, présideront, lundi à Charm El-Cheikh, un sommet pour la paix à Gaza. Outre le secrétaire général de l’ONU, plusieurs dirigeants ont annoncé leur participation, dont le chef de l’Etat français, Emmanuel Macron, le roi Abdallah II de Jordanie et le président turc, Recep Tayyip Erdogan.
  • Le Hamas a annoncé qu’il ne participerait pas à la signature officielle de l’accord, expliquant qu’il agissait « par l’intermédiaire des médiateurs qataris et égyptiens ». Le premier ministre israélien, Benyamin Nétanyahou, n’a pas donné de précision sur sa participation.
  • Benyamin Nétanyahou a affirmé dimanche qu’Israël était prêt à accueillir « immédiatement » les otages, après une information du Wall Street journal selon laquelle le Hamas se prépare à leur libération dès dimanche. C’est avant lundi 11 heures (à Paris) qu’aux termes de l’accord entre Israël et le Hamas, les 48 otages ou dépouilles d’otages à Gaza doivent être rendus à Israël
  • En échange, Israël doit libérer 250 « détenus pour des raisons de sécurité » et 1 700 Palestiniens arrêtés par l’armée israélienne dans la bande de Gaza depuis le début de la guerre. Ces derniers ont été regroupés samedi dans deux prisons, selon l’administration pénitentiaire.
  • Le ministre de la défense israélien, Israel Katz, a annoncé dimanche que l’armée israélienne détruirait tous les tunnels du Hamas dans la bande de Gaza, après la libération des otages retenus dans le territoire palestinien.
    Trois diplomates qataris ont été tués et deux autres blessés dans un accident de voiture près de Charm El-Cheikh, où doit se tenir lundi le sommet sur la paix dans la bande de Gaza, a annoncé le Qatar dimanche.
  • Plus de 500 000 personnes sont revenues dans le nord de la bande de Gaza depuis l’entrée en vigueur de la trêve vendredi, a annoncé, samedi, la défense civile du territoire palestinien.

LIVE: Israel-Hamas truce holds, bulldozers clear rubble in Gaza City

  • Bulldozers begin clearing the rubble in Gaza City after two years of war, as tens of thousands of forcibly displaced Palestinians return to devastated towns and cities in northern Gaza.
  • Preparations are under way for a Gaza ceasefire summit in Egypt’s city of Sharm el-Sheikh, with US President Donald Trump expected to attend.
  • Israel has begun transferring Palestinian prisoners to two jails before their release as part of the ceasefire deal with Hamas, which will also see the release of Israeli captives held in Gaza.
  • Israel’s war on Gaza has killed at least 67,682 people and wounded 170,033 since October 2023. A total of 1,139 people were killed in Israel during the October 7, 2023, attacks, and about 200 were taken captive

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La guerra Israele-Hamas


12 ottobre 2025. Papa Leone ai capi delle Nazioni: «Abbiate l’audacia del disarmo!»

CITTÀ DEL VATICANO ADISTA. «Abbiate l’audacia del disarmo!». È l’appello rivolto da papa Leone XIV ai capi delle Nazioni ieri sera durante la veglia di preghiera per la pace a San Pietro. «Tra le parole di Gesù che non vogliamo lasciar cadere, una risuona in particolare oggi, in questa veglia di preghiera per la pace: quella rivolta a Pietro nell’orto degli ulivi: “Metti via la spada”», ha detto il pontefice. «Disarma la mano e prima ancora il cuore. Come già ho avuto modo di ricordare in altre occasioni, la pace è disarmata e disarmante. Non è deterrenza, ma fratellanza, non è ultimatum, ma dialogo. Non verrà come frutto di vittorie sul nemico, ma come risultato di semine di giustizia e di coraggioso perdono. Metti via la spada è parola rivolta ai potenti del mondo, a coloro che guidano le sorti dei popoli: abbiate l’audacia del disarmo! Ed è rivolta al tempo stesso a ciascuno di noi, per farci sempre più consapevoli che per nessuna idea, o fede, o politica noi possiamo uccidere. Da disarmare prima di tutto è il cuore, perché se non c’è pace in noi, non daremo pace».

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https://www.adista.it/articolo/74642

RaiNews LIVE

Raid russo su rete elettrica, Donetsk al buio. Zelensky a Trump: “Può fermare anche la guerra russa”

Le Monde LIVE

EN DIRECT, guerre en Ukraine : le point sur la situation dimanche 12 octobre à l’aube

Lors d’un entretien téléphonique avec Donald Trump samedi, Volodymyr Zelensky a demandé au président américain de mettre fin au conflit avec la Russie, comme « au Moyen-Orient ».

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE Dal 12 al 18 ottobre
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/12/en-direct-guerre-en-ukraine-le-point-sur-la-situation-dimanche-12-octobre-a-l-aube_6645867_3210.html

Le point sur la situation, samedi 11 octobre, en fin de journée

  • Volodymyr Zelensky dit avoir exhorté Donald Trump à négocier la paix en Ukraine lors d’un appel « très productif ». « Il faut que les Russes soient prêts à participer à une véritable diplomatie. Grâce à la force, cela peut être assuré », a estimé le président ukrainien.
  • Au moins cinq personnes ont été tuées, samedi, par des frappes russes dans les oblasts ukrainiens de Donetsk, Kherson et Kharkiv. Selon Vadym Filachkine, le chef de l’administration militaire régionale de Donetsk, une église de Kostiantynivka a été touchée par un bombardement, au moment où y étaient rassemblés des civils, qui a fait deux morts et cinq blessés.
  • Plusieurs parties de la région d’Odessa, dans le sud de l’Ukraine, étaient privées d’électricité samedi matin à la suite d’une attaque russe nocturne. Les autorités n’ont pas précisé combien de foyers étaient affectés par cette coupure mais DTEK a affirmé un peu plus tard avoir rétabli l’électricité pour plus de 240 000 foyers de la région.
  • Le président Volodymyr Zelensky a annoncé, vendredi, qu’une délégation ukrainienne proposera aux Etats-Unis un accord d’achat de systèmes de défense aérienne et de lance-roquettes Himars modifiés pour tirer des missiles tactiques ATACMS.

12 ottobre. Se i bambini di Gaza potranno ancora mangiare le fragole. Il senso della resilienza

Image by hosny salah from Pixabay

Resilienza si definisce la “capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi”; ma anche, in psicologia, “la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà”.
È una parola ricorrentemente usata, per cui è utile cercare di fare chiarezza per evitarne un uso improprio.
Per esempio, Umberto Galimberti rispondendo ad un lettore (Che senso ha parlare di resilienza) su “D” del 23 gennaio 2021, si chiede se sia “davvero possibile applicare all’uomo un concetto tratto dalla capacità di un materiale di resistere agli urti”. Il lettore (Paola) gli aveva chiesto cosa ne pensasse “dell’utilizzo ormai dissennato della parola resilienza in tutti gli ambiti scientifici e non, come se fosse la panacea di tutti i mali della società contemporanea”. Certo la parola non risolve nulla, ma in presenza di uno shock pone il problema di sapere se chi lo ha subìto ha la capacità di resistere all’urto senza spezzarsi. O, più appropriatamente, la capacità di riprendere la condizione precedente l’urto.

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https://www.strisciarossa.it/se-i-bambini-di-gaza-potranno-ancora-mangiare-le-fragole-il-senso-della-resilenza/

12 ottobre 2025. Taliban, Pakistani forces trade heavy fire along Afghanistan border

Clashes come as tensions escalate over an air strike on Kabul that the Taliban blames on Islamabad.

Taliban and Pakistani forces have exchanged fire across the Afghanistan-Pakistan border, prompting calls for restraint from Iran, Qatar and Saudi Arabia, as tensions escalate following an air strike on the Afghan capital, Kabul, earlier this week.

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https://www.aljazeera.com/news/2025/10/12/taliban-pakistani-forces-trade-heavy-fire-along-afghanistan-border

12 ottobre 2025. Cosa succederebbe se Trump decidesse di staccarci l’internet? La risposta è nella sovranità digitale

Dal cloud all’intelligenza artificiale, noi europei dipendiamo interamente da servizi digitali a stelle e strisce. Una condizione che, nella situazione attuale, è decisamente pericolosa

Andrea Daniela Signorelli – wired.it

Proviamo a immaginarci questo scenario: a causa dell’aggravarsi delle tensioni geopolitiche tra Unione europea e Stati Uniti d’America, la nostra sovranità digitale diventa terreno di scontro. Donald Trump ordina alle big tech a stelle e strisce di sospendere immediatamente tutti i servizi erogati a istituzioni, aziende e cittadini europei. Dal cloud alle email, dai social network ai motori di ricerca, dai sistemi di intelligenza artificiale ai programmi di scrittura: tutto si blocca. L’Unione europea precipita in un blackout digitale.

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https://www.wired.it/article/sovranita-digitale-internet-blackout/?uID=cb8aa44f2dd4882f510f0dfdcbfbc6c9f7fad97e017fbb9cd63182bad33e068a&utm_source=news&utm_campaign=daily_wired&utm_brand=wi&utm_mailing=WI_NEWS_Daily%25202025-10-12&utm_medium=email&utm_term=WI_NEWS_Daily


12 ottobre 2025. Bruno Gravagnuolo sulla propria pagina Facebook

Una cosa è chiara almeno in questa vicenda di Garlasco. Eccola: l’onnipotenza dei Pm nel fare e disfare. E la debolezza della difesa nei processi. Ridotta a far teatro mediatico o bassi servizi per raccattare prove. Vedi Lovati mediatore di intese e carte etc.

Questa è la vera parità di cui si dovrebbe parlare. Non della separazione ab origine delle carriere che non esiste da nessuna parte. E infatti i pm nel caso Garlasco fanno e disfanno. E a decidere in ultima analisi sono i Ris, la polizia, i genetisti, i carabinieri e i finanzieri. Questo conglomerato Pm Polizia giudiziaria decide tutto, nel bene e nel male. E separare interamente Pm da giudici comporterà un aumento di potere dei primi a scapito della difesa, costretta a rincorrere senza mezzi specie se l’indagato non ha risorse. Tutto questo pasticcio di consulenti che fanno molte parti in commedia – Garofano- pm che prendono soldi o sono accusati di averne preso da altri pm, di carte secretate che arrivano agli avvocati a pagamento, tutto questo dimostra che la separazione delle carriere, con due ordini distinti, rafforzerà i Pm. I poteri della polizia e quelli del ministero. E alla fine rafforzerà il potere esecutivo che sarà costretto a limitare il potere dei Pm dettando confini politici all’ambito dei reati da perseguire. Fine dei giochi. La separazione delle carriere che già c’è – cambiò solo una volta in 10 anni- e che non esiste da nessuna parte come assoluta, mira a due cose. Il pm poliziotto. Sottoposto in un modo o nell’ altro all’ esecutivo. E i poteri della difesa nel processo? Non interessano a nessuno. Altro che terzieta’, riequilibrio e garantismo! Sara’ l’esatto contrario.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Delitto_di_Garlasco



Addio a Michele Nucci, il Corriere di Bologna piange il suo fotografo

Michele Nucci aveva 61 anni ed era nato a San Giorgio di Piano: era ricoverato in ospedale dopo un grave incidente stradale. Per più di trent’anni è stato testimone della cronaca cittadina con agenzie fotografiche e giornali. Oggi, 12 ottobre, a Budrio inaugura una mostra della quale era orgoglioso

Due foto condivise da Michele Nucci sul suo profilo Facebook

di Olivio Romanini e Redazione Corriere di Bologna

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https://corrieredibologna.corriere.it/notizie/cronaca/25_ottobre_12/michele-nucci-morto-fotografo-bologna-a9fab115-69f5-40c1-b56d-332b495e6xlk.shtml?fbclid=IwY2xjawNYPT1leHRuA2FlbQIxMQABHvJrMZlaGkUdTivCae-_xqmj7HsU-g0QemFGaH0V2dxTqBvCfFvNXJzJcYmW_aem_hxq_GLRNKJeh0RZNg02uGw



Pedalare per Gaza da Torre Pellice a Udine

Foto di CIP

Manfredo Pavoni Gay

Agenzia PRESSENZA – In bicicletta da Torre Pellice, un piccolo Comune della Val Pellice nelle valli valdesi in provincia di Torino, fino a Udine per dire di no alla partita Italia-Israele.

Come ci racconta Marco Remotti, assessore alla cultura del Comune di Torre Pellice: “La bicicletta è il nostro linguaggio; tramite la bicicletta e con questa carovana vogliamo esprimere il nostro no alla partita. Siamo partiti in circa 50 giovani volontari attivisti infermieri perché pensiamo che sia importante portare testimonianze attraverso un viaggio lento, che fa tappa in diverse città come Piacenza e  Cremona, per poi arrivare a Udine il 14 ottobre insieme alle altre migliaia di persone; dire no a questa partita, non perché lo sport non sia importante, ma proprio perché lo sport rappresenta un’esperienza di gioco di pace, di competizione pacifica, pensiamo che Israele non possa rappresentare il suo popolo e non possa giocare in questo contesto”

Secondo i partecipanti è necessario e indispensabile per lo Stato di Israele e per il suo popolo un momento di silenzio, di riflessione e di autocritica. Durante le diverse tappe della carovana molte persone si sono unite e oggi sono già più di 70. Il viaggio è stata un’occasione per incontrare le associazioni, dall’Anpi,  all’Arci e a Verona i ciclisti di Critical Mass, con cui la carovana ha occupato per una parte della giornata le principali arterie cittadine, anche per dire che è bello viaggiare in modo lento, rispettoso e silenzioso.

Il viaggio  è organizzato dalla società dall’Associazione Cip (cinema, inclusione e partecipazione) che si occupa di cinema nei Paesi in via di sviluppo e organizza carovane in bicicletta.

12 ottobre 2025. Banda POPolare dell’Emilia Rossa 

Bruno Neri, il solo che non saluta romanamente

IL 12 ottobre 1910 era nato BRUNO NERI,calciatore e partigiano. Indossò la maglia Viola dal 1929 al 1936 Nel 1931 all’inaugurazione dello stadio fiorentino “Giovanni Berta” (l’attuale Stadio Artemio Franchi) fu l’unico a non rendere omaggio alle autorità con il saluto romano. Morì il 10 luglio 1944 in uno scontro a fuoco coi nazisti sull’Appenino tosco-emiliano
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12 ottobre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

12 ottobre 2025. British Standards Institution: “Allarme jobpocalypse, gravissima crisi nel mondo del lavoro causata dall’AI”

Foto di Jobapocalypse – Francesco De Rosa

Lorenzo Poli

Agenzia PRESSENZA – Era il 2020 quando l’ambientalista Sonia Savioli nel suo libro-inchiesta “Il giallo del Coronavirus. Una pandemia nella società del controllo”, metteva in guarda sugli effetti di quella che sarebbe stata la rigenerazione economica del tecnocapitalismo, durante la crisi sanitaria da Covid-19, che avrebbe avuto inizio nel 2021 con il Piano Great Reset del World Economic Forum di Davos (WEF): la Quarta Rivoluzione Industriale. Tra le innumerevoli operazioni di greenwashing spacciate per “sostenibili” (continui finanziamenti alla pesca intensiva e agli allevamenti intensivi, sfruttamento dei mari e degli oceani tramite attività estrattive, l’ingresso dellacibernetica nei settori dell’economia, sanità, welfare e finanza), stando ai dati del World Economic Forum – affermava Sonia Savioli – la Quarta Rivoluzione Industriale sarebbe iniziata con l’eliminazione di circa 800 milioni di posti di lavoro nel mondo industrializzato a causa dell’irruzione sistematica dell’Intelligenza Artificiale nel mercato del lavoro. Un numero che, nonostante la grande consistenza, non fece allarmare nessun giornalista mainstream e nessun analista nostrano.

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https://www.pressenza.com/it/2025/10/british-standards-institution-allarme-jobpocalypse-gravissima-crisi-nel-mondo-del-lavoro-causata-dallai/

11 ottobre 2025


Sabato 11 ottobre 2025

https://www.rainews.it/video/2025/10/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-6935edb4-1f33-42f5-97e8-bea24ad9621a.html

La stampa internazionale letta e commentata da Davide Lerner. Per ricevere gli articoli letti potete iscrivervi alla Newsletter di Radio3 Mondo.

Sabato 11 ottobre 2025

https://www.raiplaysound.it/audio/2025/10/Radio3-Mondo-del-11102025-25ddeecd-a4df-42b8-8104-b56ee16d26bd.html

La strada di casa Scoccano le 12, tacciono le armi, Israele si ritira dietro le linee prefissate dal piano Trump che lunedì sarà alla Knesset. E 700mila gazawi cominciano il ritorno nella città devastata, disseppellendo corpi lungo il cammino. È iniziato il cessate il fuoco. Ed è già fragile
Michele Giorgio
https://ilmanifesto.it/e-fragile-la-pace-di-trump


11 ottobre 2025. Due anni a guardare la carneficina a Gaza, ora Meloni s’intesta la pace nella Striscia

Per anni il nostro governo si è messo alla finestra, non muovendo un dito di fronte a 65mila morti ammazzati e bastonando le piazze che chiedevano giustizia per la Palestina. Ma ora la premier si prende i meriti che non ha

Arturo Scotto

Le immagini dei festeggiamenti a Gaza per il cessate il fuoco e l’annuncio della tregua hanno commosso il mondo. Due anni di indicibili sofferenze, una intera generazione falcidiata, la distruzione di ogni sorta di infrastruttura. La vita scomparsa, la quotidianità perduta in un genocidio vissuto a reti unificate. La ferita resterà aperta per decenni, ma poter seppellire i propri morti e poter accedere agli aiuti umanitari oggi sembra una rivoluzione, nonostante l’Idf continui a controllare più del 50 per cento della Striscia. Tutto quello che mette fine a questa strage va sostenuto senza se e senza ma. L’accordo di Trump intanto rimuove l’altro ostacolo più grande: quello degli ostaggi vivi e morti che finalmente tornano a casa, dopo una lunga e brutale prigionia nelle mani di Hamas.

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https://www.unita.it/2025/10/11/due-anni-a-guardare-la-carneficina-a-gaza-ora-meloni-sintesta-la-pace-nella-striscia

300mila rientrati a Gaza. Cnn: rilascio ostaggi tra domenica e lunedì Firma lunedì in Egitto, Trump canta vittoria Task force Usa per monitorare

Cnn: “Rilascio ostaggi tra domenica e lunedì”. Witkoff ringrazia famiglie rapiti per il coraggio

Lunedì la firma della pace in Egitto con al-Sisi e Trump. Aiuti in aumento. Iniziato il trasferimento dei detenuti palestinesi, circa 500mila civili rientrati a Gaza City, molti presi dallo sconforto: “Non c’è più nulla”

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https://www.rainews.it/maratona/2025/10/gaza-guerra-si-del-governo-israeliano-scatta-la-tregua-trump-ostaggi-liberi-lunedi-o-martedi-0dfffa7f-c9e7-4452-9f99-4a72f464b3e6.html

vedi anche
La guerra di Gaza, tutte le notizie di ieri

Chi sono i 48 ostaggi ancora nelle mani di Hamas e i prigionieri da liberare
video Il dolore e la speranza, si festeggia a Gaza e in Israele
video Uccisi a un passo dalla tregua, i tank israeliani sparano sulla folla
video Trump: “Gli ostaggi torneranno lunedì”. E le famiglie esultano

La guerra Israele-Hamas

EN DIRECT, Gaza | Les émissaires américains Steve Witkoff, Jared Kushner et Ivanka Trump aux familles des otages à Tel-Aviv : « Votre courage a ému le monde »

L’envoyé spécial de Donald Trump et son gendre ont assisté, samedi, à un rassemblement organisé par les familles des otages retenus à Gaza, alors qu’un accord entre Israël et le Hamas prévoit sous peu leur retour dans l’Etat hébreu

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/11/en-direct-gaza-la-delegation-du-hamas-ne-participera-pas-a-la-signature-officielle-de-l-accord-de-cessez-le-feu-avec-israel_6645703_3210.html

Le point sur la situation, vendredi 11 octobre, à 14 heures

  • Donald Trump s’est dit confiant sur la tenue du cessez-le-feu entre Israël et le Hamas entré en vigueur vendredi à 11 heures. « Ils en ont tous marre de se battre », a déclaré le président américain, qui doit se rendre ce week-end au Proche-Orient : d’abord en Israël, où il doit s’adresser à la Knesset, puis en Egypte, où il prévoit de rencontrer lundi « de nombreux dirigeants » pour discuter de l’avenir de la bande de Gaza.
  • Près de 200 000 personnes sont revenues dans le nord de la bande de Gaza vendredi, après l’entrée en vigueur du cessez-le-feu, selon la défense civile du territoire palestinien.
  • Les organisations humanitaires se préparent à étendre massivement leurs opérations dans la bande de Gaza. Le Bureau des affaires humanitaires des Nations unies a déclaré avoir le feu vert israélien pour 170 000 tonnes d’aide, et avoir un plan de réponse humanitaire pour les soixante premiers jours de trêve. Plusieurs sources humanitaires ont toutefois confié à l’AFP leurs inquiétudes quant au retour de l’aide sur lequel Israël n’a encore fourni aucune information.
  • Hamas a jusqu’à lundi midi (11 heures à Paris) pour libérer les otages. Le premier ministre israélien, Benyamin Nétanyahou, a déclaré qu’il espérait que son pays pourrait célébrer dès lundi soir « un jour de joie nationale ».
  • Au Liban, le président Joseph Aoun a dénoncé samedi des bombardements nocturnes israéliens contre des « installations civiles » dans le sud du pays qui ont fait un mort et sept blessés. « Une fois de plus, le sud du Liban est la cible d’une agression israélienne odieuse contre des installations civiles. Sans justification ni prétexte. Mais la gravité de cette dernière agression réside dans le fait qu’elle survient après l’accord de cessez-le-feu à Gaza », a-t-il affirmé.

LIVE: Israel-Hamas ceasefire holds, Palestinians return to north Gaza ruins

  • Tens of thousands of forcibly displaced Palestinians are returning to devastated towns and cities in northern Gaza as the Israeli military ceases fire and partially withdraws from the territory under the first phase of a peace deal with Hamas.
  • Hamas, Palestinian Islamic Jihad and the Popular Front for the Liberation of Palestine (PFLP) have said they reject “any foreign guardianship” of the Gaza Strip. Gaza officials have called for an independent, international investigation into war crimes and genocide during Israel’s war.
  • US President Donald Trump says Israeli captives held in Gaza are due for release on Monday.
  • UNRWA has called for all crossings into Gaza to be opened, saying that there are 6,000 aid trucks ready to reach Gaza in hours.
  • Israel’s war on Gaza has killed at least 67,682 people and wounded 170,033 since October 2023. A total of 1,139 people were killed in Israel during the October 7, 2023, attacks and about 200 were taken captive.

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La guerra Israele-Hamas

L’altro Rapporto Albanese: le complicità economiche nell’occupazione israeliana

Gaza

Andrea Loi – strisciarossa.it

Mentre in Egitto compie i primi passi una pace monca tra Israele e Hamas che maschera gli appetiti economici di industrie estrattive, immobiliari e fondi d’investimento sulla Striscia di Gaza (un classico di quel capitalismo dei disastri raccontato da Naomi Klein in “Shock Economy”), alcuni italianucci litigano per Francesca Albanese, la relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati dal 1967 e relative vessazioni. Dicono che è molto polarizzante e divisiva. Che emotivamente non regge, va troppo in tv. Per i melonisti a tassametro è quasi peggio di Ilaria Salis, un’amica dei terroristi. L’europarlamentare Pina Picierno (oops, del Pd) ci vede addirittura un esempio di “bipopulismo dove c’è molto narcisismo, poca politica e molta arroganza”. Mi piace, non mi piace, come fosse uno yogurt. E fin qui sembra di essere in una scena di “Matrix”, in una meta-realtà che fermenta sui media e dove vince la ciarla dichiaratoria della fiction come prosecuzione della bassa bottega politica con altri mezzi. Poi c’è il mondo com’è e come spesso non vogliamo vederlo e lì abita Francesca Albanese, neanche cinquantenne, solida giurista, studiosa affiliata all’Institute for the Study of International Migration della Georgetown University di Washington.

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https://www.strisciarossa.it/laltro-rapporto-albanese-le-complicita-economiche-nelloccupazione-israeliana/


11 settembre 2025. Maria Corina Machado, un Nobel all’ombra di Donald Trump

Maria Machado (Photo by Bel Pedrosa)

Massimo Cavallini – strisciarossa.it

Narra Ovidio nelle sue “Metamorfosi” come Mida, re di Frigia agli albori dell’VIII secolo AC, avesse il potere, ottenuto da Dioniso, dio della fertilità, di trasformare in oro tutto quel che toccava. E proprio questo – in termini capovolti ed ancor più tragici, visto che non di mito, ma di attualissima realtà si tratta – è quel che sta accadendo all’un tempo prestigioso premio Nobel per la Pace, ieri assegnato alla venezuelana Maria Corina Machado, riconosciuta leader della lotta contro la dittatura di Nicolás Maduro. Donald Trump – il re Mida della storia – quel premio lo ha infatti toccato, anzi, lo ha ripetutamente e volgarmente palpeggiato, com’è nel suo stile e come usa fare con tutti i suoi “oggetti del desiderio”. E, toccandolo (palpeggiandolo nelle sue più intime parti), lo ha inevitabilmente e – tutto lo lascia credere – irreversibilmente trasformato, non in oro, ma in (ciascuno il compito di scegliere, a proprio gusto, la porcheria del caso). Con buona pace dei meriti e demeriti della vincitrice.

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https://www.strisciarossa.it/maria-corina-machado-un-nobel-allombra-di-donald-trump/

Machado, Nobel per la guerra con pace a comando

Alessandra Filippi – strisciarossa.it

Quest’anno il Premio Nobel per la Pace arriva da Oslo con un messaggio controverso e inquietante. María Corina Machado, leader dell’opposizione venezuelana, riceve un riconoscimento che tradizionalmente segnala mediazione e riconciliazione. Ma il percorso di Machado è stato segnato da una forte polarizzazione politica, sostegno a sanzioni economiche e al tentato golpe del 2002 contro Hugo Chávez. Non si tratta di attaccare una persona, ma di osservare i criteri con cui il premio viene assegnato. Premiarla significa trasformare in “pace” un cammino politico che si muove tra pressione esterna, conflitto ideologico e allineamento geopolitico. È un Nobel che parla più di potere che di pace.

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https://www.strisciarossa.it/machado-nobel-per-la-guerra-con-pace-a-comando/


12 ottobre 2025. Dal riarmo Ue e Nato al ministero della Guerra di Trump, fino all’Ucraina “porcospino d’acciaio”: il mondo corre verso l’abisso

Il ministero della Guerra di Trump, il porcospino d’acciaio di von der Leyen, il riarmo tedesco, le spese Nato: il mondo corre dritto verso l’abisso

Mario Capanna – l’Unità

Non è vero che la guerra, come sosteneva von Clausewitz, “è la continuazione della politica con altri mezzi”. È il suo seppellimento.
“Dipartimento della Guerra”: così è stato ribattezzato da Trump il dipartimento della Difesa americano. Simultaneamente l’Europa si riarma, con l’investimento di ben 800 miliardi. In politica i simboli contano, eccome. Lasciano presagire, e spesso indicano, le intenzioni e i progetti dei governi. I leader occidentali appaiono sempre più per quello che sono nella realtà: infoiati di guerra. “Infoiato”, secondo il dizionario Treccani, significa “mettersi in uno stato di forte eccitazione sessuale” e, in senso figurato, “essere preso da altra mania e frenesia”. Per il De Mauro assume la connotazione estensiva di “infervorato” e “esaltato”. Sì: alla fine del primo quarto del XXI secolo l’Occidente appare infoiato di guerra, come penetrato da un piacere orgasmico. Nell’inconscio le armi figurano il pene, la guerra la vagina. Il figlio, destinato a nascerne, sarà la distruzione

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https://www.unita.it/2025/10/12/dal-riarmo-ue-e-nato-al-ministero-della-guerra-di-trump-fino-allucraina-porcospino-dacciaio-il-mondo-corre-verso-labisso/


RaiNews LIVE

Zelensky chiama Trump: dopo il Medio Oriente “può fermare anche la guerra russa”

Axios: hanno parlato dei missili Tomahawk, ancora nessuna decisione. Attacchi russi, morti e blackout a Odessa e altre città. Kiev colpisce una raffineria a Ufa, 1400 km in profondità in Russia, terza volta in un mese

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/10/guerra-ucraina-missili-russi-su-kiev-black-out-incendi-trump-aumentiamo-pressione-8c53345a-43a1-40f5-8ef7-b938f891ceda.html

Vedi anche
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Storia della Crisi Russia-Ucraina

Le Monde LIVE

EN DIRECT, guerre en Ukraine : Volodymyr Zelensky dit avoir exhorté Donald Trump à mettre fin à la guerre, comme « au Moyen-Orient »

Les deux dirigeants se sont entretenus, samedi, au lendemain de l’une des plus importantes attaques russes contre le réseau énergétique ukrainien. Vendredi, M. Zelensky avait appelé M. Trump à « faire pression » sur Vladimir Poutine pour qu’il arrête les attaques aériennes contre Kiev.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE Dal 5 all’11 ottobre
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/11/en-direct-guerre-en-ukraine-volodymyr-zelensky-dit-avoir-exhorte-donald-trump-a-mettre-fin-a-la-guerre-comme-au-moyen-orient_6644466_3210.html

Le point sur la situation, samedi 11 octobre, en fin de journée

  • Volodymyr Zelensky dit avoir exhorté Donald Trump à négocier la paix en Ukraine lors d’un appel « très productif ». « Il faut que les Russes soient prêts à participer à une véritable diplomatie. Grâce à la force, cela peut être assuré », a estimé le président ukrainien.
  • Au moins cinq personnes ont été tuées, samedi, par des frappes russes dans les oblasts ukrainiens de Donetsk, Kherson et Kharkiv. Selon Vadym Filachkine, le chef de l’administration militaire régionale de Donetsk, une église de Kostiantynivka a été touchée par un bombardement, au moment où y étaient rassemblés des civils, qui a fait deux morts et cinq blessés.
  • Plusieurs parties de la région d’Odessa, dans le sud de l’Ukraine, étaient privées d’électricité samedi matin à la suite d’une attaque russe nocturne. Les autorités n’ont pas précisé combien de foyers étaient affectés par cette coupure mais DTEK a affirmé un peu plus tard avoir rétabli l’électricité pour plus de 240 000 foyers de la région.
  • Le président Volodymyr Zelensky a annoncé, vendredi, qu’une délégation ukrainienne proposera aux Etats-Unis un accord d’achat de systèmes de défense aérienne et de lance-roquettes Himars modifiés pour tirer des missiles tactiques ATACMS.


12 ottobre 2025. Palestina: questa volta la scena è degli e delle over 50

Ieri ancora una manifestazione a Bologna, almeno tremila persone, una partecipazione diversa dai cortei delle ultime settimane. Le testimonianze delle partecipanti alla Global Sumud Flotilla.

La sorpresa della manifestazione per la Palestina di ieri pomeriggio è che su un corteo di tremila persone la presenza di giovani e giovanissime/i è stata scarsa, “oscurata” dalla componente degli “anta”: militanti di lunga data, donne e uomini attempati/e (dai 45 agli 80), ma non per questo stanche/i di continuare “insieme contro il genocidio”, così come indicava il titolo del manifesto della convocazione.

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https://zic.it/palestina-questa-volta-la-scena-e-degli-e-delle-over-50/

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La città abbraccia migliaia di manifestanti scese/i ancora in piazza
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In decine di migliaia hanno scelto da che parte stare: Bologna è palestinese
Denunce a pioggia, ma sventola alta la bandiera della Palestina
“L’ultimo giorno di Gaza”, il fotoracconto da piazza Galvani


Contro i nazionalismi

I nazionalismi non hanno niente a che fare con l’amore della propria patria, anzi ne rappresentano il tradimento, perché sono contro gli altri e non insieme. Dovremmo imparare la lezione e l’inganno che essi rappresentano. Tradiscono le identità, non le aiutano. E poi pace e giustizia richiedono organismi sovranazionali capaci di difenderle, altrimenti c’è solo la logica della forza che porta al riarmo. La pace non è da ingenui: è l’unica via per vivere.

Cardinale Matteo Zuppi

11 ottobre 2025. RSF drone strike kills dozens in Sudan’s war-ravaged el-Fasher

A makeshift bunker dug by civilians in Sudan’s North Darfur state capital, el-Fasher, as a hideout from bombardment [File: Muammar Ibrahim/AFP]

At least 57 people, including 22 women and 17 children were among those killed in besieged area in Darfur, doctors said.

At least 57 people, including 22 women and 17 children, were killed when Sudan’s paramilitary Rapid Support Forces attacked a displacement shelter in the besieged city of El Fasher in North Darfur state, according to a Sudanese medical advocacy group.

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https://www.aljazeera.com/news/2025/10/11/rsf-drone-strike-kills-dozens-in-sudans-war-ravaged-el-fasher-activists

11 ottobre 2025. Si vota in Toscana, Giani riuscirà finalmente a far sorridere Elly Schlein?

Maurizio Boldrioni – strisciarossa.it

Ha girato per pievi e castelli, per paesi e città. Ha inaugurato mostre, sfoggiando la sua cultura umanistica; ha incontrato i pensionati nei circoli Arci e quelli che giocano a carte nelle poche Case del Popolo rimaste; ha santificato tutte le feste rituali che in Toscana non sono poche. Chilometri e chilometri, giorno dopo giorno. In confronto Forest Gump era un principiante.  E ha continuato ad occuparsi della gestione della complessa macchina del sistema regionale.

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https://www.strisciarossa.it/si-vota-in-toscana-giani-riuscira-finalmente-a-far-sorridere-elly-schlein/

Qualificazioni campionati del mondo di calcio

La partita che non si deve giocare

Il 14 ottobre, giorno di Italia-Israele, la comunità palestinese e 357 associazioni sportive e organizzazioni della società civile porteranno la propria indignazione e rabbia per le strade della città di Udine

Linda Vuerich – jacobinitalia.it

(…) Le responsabilità del mondo dello sport nel sostegno al genocidio in corso sono sempre più evidenti. Il 29 settembre la Hind Rajab Foundation (Hrf) ha pubblicato l’indagine «Come la cultura calcistica israeliana è diventata un’arma di genocidio», in cui viene documentato come i soldati israeliani strumentalizzino sistematicamente la cultura del tifo calcistico come parte del genocidio a Gaza e in tutta la regione. Forse il materiale più inquietante del rapporto proviene dalla stessa Gaza. Hrf ha raccolto decine di immagini e video che mostrano soldati in posa con bandiere e sciarpe da calcio davanti a case, scuole e moschee demolite. Quello che a prima vista potrebbe sembrare un comportamento da tifosi superficiali è, in realtà, pura propaganda: non si tratta di immagini isolate di «orgoglio del tifo», ma di atti deliberati di umiliazione, dominazione e incitamento in cui i simboli dello sport vengono impiegati per glorificare la distruzione e deridere la sofferenza palestinese.  (…)

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https://jacobinitalia.it/la-partita-che-non-si-deve-giocare/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_source_platform=mailpoet&utm_campaign=germogliare_il_movimento

12 ottobre 2025. Ciclismo, Pogacar da record: quinto Lombardia di fila per lo sloveno. Eguagliato Coppi

Lo sloveno domina ancora una volta la ‘classica delle foglie morte’. Attacco a 36 km dal traguardo, Evenepoel staccato di 1’48 e nuovamente secondo dopo Mondiale ed Europeo. Terzo l’australiano Storer a oltre 3 minuti. Per Pogacar è la terza Monumento in stagione, un’impresa che lo porta a 20 successi nel solo 2025

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https://tg24.sky.it/sport/2025/10/11/giro-di-lombardia-2025-pogacar-evenepoel


Luca Billi sulla propria pagina Facebook

È la fine del 1968, un poco più che trentenne autore di New York, fino a quel momento noto come battutista e stand up comedian, riesce finalmente a mettere in scena una sua commedia a Broadway. E proprio grazie a “Play It Again, Sam” conosce questa giovane attrice arrivata dalla California, che per circa nove mesi ha interpretato Sheila in “Hair”, rinunciando all’extra di cinquanta dollari presi dai suoi colleghi che hanno accettato di spogliarsi in scena. Diane Hall – ma usa il cognome della madre Keaton, perché c’è già un’attrice registrata con quel nome – in un primo momento sembra che non possa superare il provino: è più alta di Woody di almeno cinque centimetri. Però è perfetta per il ruolo dell’ansiosa e intelligente Linda.
Per lei sarà l’inizio di una splendida carriera che, durante gli anni Settanta sarà intrecciata a quella di Woody, di cui diventa compagna e musa. E il cognome di Annie, che campeggia nel titolo del film per cui entrambi ottengono l’Oscar, non può essere che Hall. Diane torna, all’inizio degli Ottanta, in un prezioso cameo di “Radio Days”, quando ormai Mia l’ha sostituita nell’immaginario di Woody, per cantare una canzone, proprio come ai tempi dei suoi esordi a Broadway. E nel 1993, quando Mia lascia Woody che l’ha tradita, Diane accetta di prendere il suo ruolo in “Manhattan Murder Mistery”, dando però al film un nuovo sviluppo: Annie è tornata ed è splendidamente invecchiata accanto a un sempre complessato Felix.
E tutti noi, come Alvin Singer, ci siamo subito innamorati di lei e non l’abbiamo mai lasciata.
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Diane Keaton, 5 gennaio 1946 – 11 ottobre 2025

Ci mancherà la cravatta di Diane Keaton. E la bravura con cui recitava, si vestiva, scriveva

ALVY: I love what you’re wearing.
ANNIE: Oh, you do, well this tie was a present from Grammy Hall.
ALVY: Who? Grammy, Grammy Hall? What did you do, grow up in a Norman Rockwell painting?
Traduzione del dialogo citato, una delle scene più famose di Io e Annie di Woody Allen: “Mi piace come ti vesti”; “Davvero? Beh, questa cravatta è un regalo di nonna Hall”; “Chi? Nonna, nonna Hall? Che hai fatto, sei cresciuta in un quadro di Norman Rockwell?”.

Diane Keaton. Foto di JURI, BACKGRID, Inc./IPA

Alberto Crespi – strisciarossa.it

Ora tirate il fiato e cercatevi su google un po’ di quadri di Norman Rockwell, se la memoria da sola non basta. Sono molto belli. Sono l’incarnazione dell’idea stessa di “vecchia America”, una provincia sana dove i valori sono solidi anche se sotto l’apparenza si può intuire qualcosa di sinistro, come nei film di Frank Capra. La parola “Grammy” che Allen usa è una contrazione di “grandmother”, nonna. È anche il nome del premio più importante assegnato a chi fa musica, il Grammy Award (corrispettivo dell’Oscar cinematografico, dell’Emmy televisivo e del Tony teatrale: i più importanti premi dello show business americano hanno nomi vezzosi). Ma non crediamo che Allen alludesse a quest’ultimo aspetto. Qui si parla davvero di una nonna e sopratutto si parla della famiglia Hall. E si parla di una cravatta. Una cravatta – attenzione! – indossata da una donna.

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https://www.strisciarossa.it/ci-manchera-la-cravatta-di-diane-keaton-e-la-bravura-con-cui-recitava-si-vestiva-arredava-case-scriveva/


11 ottobre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

Nella Cisl scoppia il caso Lauria

Il quadro sindacale rischia il licenziamento per aver criticato la linea della sua organizzazione riguardo al rapporto con il governo Meloni. Gli vengono contestati vari comportamenti giudicati non consoni allo statuto dello storico sindacato confederale di area cattolica. Per lui lettera di sospensione cautelativa. Tensione anche sulla mobilitazione contro il massacro del popolo palestinese

Paolo Andruccioli – Terzo Giornale

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https://www.terzogiornale.it/2025/10/10/nella-cisl-scoppia-il-caso-lauria/

Savino Pezzotta: nella Cisl «l’eclissi della democrazia sindacale»

42386 ROMA-ADISTA. Il vero problema non è tanto il “caso Lauria” quanto piuttosto «l’eclissi di una vera democrazia sindacale» all’interno della Cisl. È l’opinione di Savino Pezzotta (già segretario generale Cisl dal 2000 al 2006) che, a partire dalla vicenda di Francesco Lauria (il dirigente sindacale messo sotto processo dalla nuova segretaria generale Daniela Fumarola per aver espresso delle critiche nei confronti del governo Meloni: v. notizia precedente), delinea un ritratto impietoso del sindacato di ispirazione cattolica degli ultimi tempi a partire da un aspetto: la forte riduzione della «libertà di esprimere opinioni critiche» o semplicemente «diverse» da quelle del segretario. «Invece del confronto democratico – scrive Pezzotta (l’Unità, 1 ottobre) – si sceglie sempre più spesso la strada disciplinare, riducendo il sindacato a una struttura monolitica. Chi governa tende a proteggere se stesso, a non tollerare voci critiche, rinunciando al pluralismo interno che è il vero lievito della democrazia. Si predica la partecipazione nei luoghi di lavoro, che non può che essere pluralistica, e nello stesso tempo la si nega all’interno, imponendo una coesione dall’alto».

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https://www.adista.it/articolo/74598

11 ottobre 2025. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

💥 18 ottobre: corteo “Il futuro irrompe”. H 14.30 Piazza Ugo di Toscana, Firenze (interno università di Novoli).
💥 19 ottobre: incontro al presidio operaio delle Cers (Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali), al presidio ex Gkn in via Fratelli Cervi 1, Campi Bisenzio

✊🪧 TUTTE LE LOCANDINE, INFO LOGISTICHE su dove e come arrivare al corteo:
ttps://insorgiamo.org/il-futuro-irrompe/
✊🪧 Attenzione: per chi vuole parcheggiare o chi deve raggiungere le stazioni di treni o di bus, il corteo si svolgerà prevalentemente attorno alla linea T2 del tram, così da permettere di organizzare al meglio gli spostamenti di arrivo e rientro.
📢 Sono le ultime spallate possibili per evitare una sconfitta che non ci possiamo permettere.
📢Siamo Davide contro Golia: c’è un intero sistema contro di noi, che sa come logorarci nei minimi dettagli.
📢 Il futuro ir-rompe: dobbiamo mettere fine al logoramento, pretendere il futuro ora.
📢Il futuro rompe: l’esempio ex Gkn dà fastidio a tutto ciò che esiste e che va verso il riarmo.
✊ Sarà anche un corteo “per tutto, per altro, per questo”.
1. Per la Palestina libera, a fianco della resistenza palestinese
2. Contro l’escalation bellica mondiale. Contro l’estrattivismo energetico e l’economia fossile
3. Contendiamo intervento pubblico. Il mare di soldi per il riarmo ci dice che l’austerità è sempre stata una truffa. Ora li vogliamo tutti per noi: abbiamo un piano di benessere sociale e transizione climatica
4. Contro la società autoritaria. Contro il Ddl sicurezza. Per una democrazia partecipativa di comunità consapevoli e insorte
5. Una vittoria operaia per nuovi rapporti di forza su salari, diritti, contratti. Abbiamo diritto a una vita bella.
✊ Ma questi temi non sono parte del corteo come una sommatoria. Ma come un’unica grande interconnessione. Abbiamo visto quanto l’economia del genocidio sia legata al riarmo, all’estrattivismo energetico, alla speculazione immobiliare e finanzaria, quanto allo sfruttamento, le delocalizzazioni, l’impoverimento.
✊ In tutto questo la ex Gkn rimane un piccolo, grande, “si può fare”, “c’è una alternativa praticabile”. Ed è per questo. Anzi, per tutto, per altro e anche per questo, che scendiamo in piazza il 18 ottobre.
Un grazie di lotta a Militanza Grafica, per questo e per tutto
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#insorgiamo