Marcia Perugiassisi per la pace e la fraternità


Ma perché scioperi? Perché ho lei, che è una meraviglia, e tra qualche anno, quando capirà bene le cose, quando le leggerà nei libri e mi chiederà “ Ma nessuno si era accorto del genocidio? Nessuno ha fatto nulla?” Ecco io voglio dirle che sapevamo, che tutti sapevano, ma che alcuni governi, tra cui il nostro, se ne fregavano, anzi finanziavano l’orrore. Ma voglio anche che sappia che i suoi genitori erano dalla parte giusta della storia.
Lorenzo “Lollo” Alberghini

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Freedom Flotilla

Ora in navigazione verso Gaza
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Energia di sinistra
La sinistra deve ripensare il disegno complessivo dell’intera battaglia politica perché restano definiti poco incisivamente i suoi obiettivi generali. Deve capire come motivare i cittadini, come trasmettere loro il movimento, un’energia paragonabile a quella che anima le destre. Come proporre gli antichi ideali di emancipazione in modo da essere compresi anche dai molti che la destra induce a confondere il progresso col futurismo, la sicurezza con la rabbia, la libertà con la guerra.
Carlo Galli
da strisciarossa
Fermiamo la strage
Tragedia in cantina, muore strangolato dalla pressa dell’uva che stava ripulendo
Terribile incidente sul lavoro nella serata di oggi, 10 ottobre, a Castelcucco, all’azienda agricola Pat del Colmel, in via Costeselle. Medico e infermieri del Suem 118 non hanno potuto far nulla per salvargli la vita. Intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e il nucleo Spisal dell’Ulss 2
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https://www.trevisotoday.it/cronaca/castelcucco-morto-pressa-10-ottobre-2025.html
Toigo (Uil Veneto): «Non ci arrendiamo e non vogliamo abituarci alle notizie sulle morti sul lavoro»
A poche ora dal 12 ottobre, Giornata nazionale per le vittime degli infortuni sul lavoro, il Veneto piange l’ennesima vittima: si tratta del 44enne Matteo Forner, schiacciato in una pressa nella sua azienda agricola. Una tragedia che ingrossa i dati diffusi recentemente dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro del Vega e che evidenziano come la morte sul lavoro rimanga una piaga difficile da debellare: da gennaio ad agosto 2025 – si legge – si sono registrate 681 morti bianche in Italia, delle quali 493 in occasione di lavoro (14 in meno rispetto ad agosto 2024) e 188 in itinere (15 in più rispetto ad agosto 2024)
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https://www.trevisotoday.it/cronaca/castelcucco-morto-pressa-10-ottobre-2025.html
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Venerdì 10 ottobre 2025
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Radio 3 Mondo
Venerdì 10 ottobre 2025
Venerdì 10 ottobre 2025: i fatti della settimana
Che settimana!, sintesi delle notizie più importanti della settimana, a cura di Good Morning Italia.
Trump annuncia intesa tra Israele e Hamas sul suo piano di pace | Macron verso un nuovo premier | Calabria: vince Occhiuto | Manovra: accordo su ceto medio, Irpef e rottamazione | Settimana dei Nobel
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https://goodmorningitalia.substack.com/p/che-settimana-4125?utm_source=post-email-title&publication_id=1245794&post_id=175793400&utm_campaign=email-post-title&isFreemail=true&r=c2va4&triedRedirect=true&utm_medium=email
Venerdì 10 ottobre 2025: Rassegna dalla stampa araba
Una guida ai fatti della settimana nel Mediterraneo allargato e nel mondo musulmano attraverso la stampa araba
I giornali arabi discutono il futuro di Hamas
Tra i giornalisti arabi, l’annuncio del piano di pace proposto da Trump ha suscitato diverse riflessioni sul futuro di Hamas e dell’Autorità Nazionale Palestinese. Al momento della chiusura di questa rassegna, i commenti sull’intesa raggiunta il 9 ottobre sono ancora limitati, ma il dibattito si sta rapidamente intensificando. Ne parleremo più approfonditamente nella rassegna stampa di venerdì prossimo, anche se qualcosa è già emerso.
a cura di Chiara Pellegrino – oasiscenter.eu

Tregua a Gaza, Israele e Hamas firmano l’accordo. Ostaggi indietro, prigionieri fuori (ma non tutti), cessate il fuoco e ritiro parziale: la pace ora è una speranza ma resta lontana. Dopo 68mila morti, Trump detta il nuovo corso della diplomazia. E oggi vuole il Nobel
Michele Giorgio
https://ilmanifesto.it/e-tregua-a-gaza-finalmente
10 ottobre 2025. Una tregua di gioia e di rabbia
La «pace» di Trump A prima vista, dopo questo genocidio, sembra ancora valido l’antico detto di Tacito: avete fatto il deserto e la chiamate pace

Alberto Negri – ilmanifesto.it
Una strana tregua. Sospeso tra il rilascio degli ostaggi e un ritiro israeliano da Gaza (solo su meno della metà della Striscia), il cessate il fuoco non è ancora cominciato davvero e già lo chiamano pace. Ma pur di compiacere Trump si dice di tutto. A prima vista, dopo questo genocidio, sembra ancora valido l’antico detto di Tacito: avete fatto il deserto e la chiamate pace.
Perché questo è, dopo 70mila morti, una Striscia di Gaza completamente distrutta, senza case, acqua, cibo, scuole e ospedali, con migliaia di palestinesi sotto tende di fortuna, affamati e ancora senza diritti riconosciuti. Perché questo è oggi il popolo palestinese, ridotto da questo accordo a una fantasmatica comparsa e che nessuno, né ora né in un futuro palpabile, pensa debba essere consultato.
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https://ilmanifesto.it/una-tregua-di-gioia-e-di-rabbia
10 ottobre 2025. La pace a Gaza ferma il genocidio, ma i crimini di guerra di Netanyahu macchieranno per decenni la bandiera israeliana

Piero Sansonetti – l’Unità
Hanno festeggiato a Gaza. I superstiti. Hanno festeggiato, speranzosi, anche a Gerusalemme e a Tel Aviv, i parenti dei pochi ostaggi sopravvissuti a questi due anni di orrenda prigionia, di torture e di bombardamenti. La giornata di ieri è questo: festa. Giusto. Bisogna dare merito a Trump: non erano solo chiacchiere le sue. Poi, però, non facciamoci prendere dall’entusiasmo. Che questo accordo segni la fine della guerra tra israeliani e palestinesi è molto improbabile. La strada della pace è lunghissima.
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https://www.unita.it/2025/10/10/la-pace-a-gaza-ferma-il-genocidio-ma-i-crimini-di-guerra-di-netanyahu-macchieranno-per-decenni-la-bandiera-israeliana/
10 ottobre 2025 – Giorno 733
RaiNews LIVE
Cessate il fuoco a Gaza. | I palestinesi sfollati iniziano il viaggio di ritorno a casa | Chi sono gli ostaggi che verranno rilasciati
Netanyahu: “Idf rimarrà fino a disarmo Hamas”. La milizia: “Non daremo scuse per tornare in guerra”
Al Jazeera: “Raid su Khan Younis”. Il leader israeliano: “Tutti gli ostaggi torneranno a casa nei prossimi giorni”. Domenica riprende la distribuzione degli aiuti. Meloni invitata in Egitto per la firma dell’accordo
continua in
https://www.rainews.it/maratona/2025/10/gaza-guerra-si-del-governo-israeliano-scatta-la-tregua-trump-ostaggi-liberi-lunedi-o-martedi-e72dfc74-a374-41ea-8686-cadc3b96c86c.html
vedi anche
La guerra di Gaza, tutte le notizie di ieri
Chi sono i 48 ostaggi ancora nelle mani di Hamas e i prigionieri da liberare
video Il dolore e la speranza, si festeggia a Gaza e in Israele
video Uccisi a un passo dalla tregua, i tank israeliani sparano sulla folla
video Trump: “Gli ostaggi torneranno lunedì”. E le famiglie esultano

EN DIRECT, accord de paix à Gaza : le cessez-le-feu est entré en vigueur, selon l’armée israélienne ; des milliers de Palestiniens marchent vers le nord
L’armée israélienne a annoncé un « redéploiement en préparation de l’accord de cessez-le-feu et du retour des otages ». Selon cet accord, le Hamas a désormais soixante-douze heures pour libérer les derniers otages retenus.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/10/en-direct-gaza-le-cessez-le-feu-est-entre-en-vigueur-selon-l-armee-israelienne-des-milliers-de-palestiniens-marchent-vers-le-nord_6644360_3210.html
Le point sur la situation, vendredi 10 octobre, à 14 heures
- L’armée israélienne a annoncé que le cessez-le-feu à Gaza était entré en vigueur à 11 heures, après un premier retrait de ses troupes. Plus tôt, la défense civile de Gaza avait annoncé que les forces israéliennes s’étaient retirées de plusieurs zones de la ville de Gaza et d’autres secteurs dans le sud du territoire.
- Dans la foulée, des milliers de Palestiniens se sont mis en marche pour le nord de la bande de Gaza. Le porte-parole de l’armée israélienne en langue arabe a annoncé que « le déplacement du sud vers le nord de la bande de Gaza est autorisé via la route Al-Rachid et la route Salah Al-Din ».
- Le Hamas a désormais soixante-douze heures, soit jusqu’à lundi à midi (11 heures à Paris), pour libérer les otages. Avec l’entrée en vigueur de l’accord, environ 600 camions transportant de l’aide humanitaire seront autorisés à entrer chaque jour à Gaza.
- Benyamin Nétanyahou a déclaré qu’il espérait que son pays pourrait célébrer dès lundi soir « un jour de joie nationale » avec le retour de tous les otages encore détenus dans la bande de Gaza.
- Le dirigeant palestinien Marwan Barghouti, détenu en Israël depuis 2002, ne figure pas sur la liste des prisonniers palestiniens qui seront libérés dans le cadre de l’accord. La liste des détenus libérables, publiée par Israël, ne comprend aucun des principaux détenus symboles de la lutte armée palestinienne contre Israël dont le Hamas avait transmis les noms aux médiateurs dans l’espoir de leur libération.
- Dix-sept personnes ont été tuées et 71 autres blessées lors des dernières vingt-quatre heures, a annoncé le ministère de la santé de la bande de Gaza, administrée par le Hamas.

LIVE Israel pulls troops back, displaced families head to north Gaza
- The Israeli military has pulled its troops back behind the line agreed under the Gaza deal, prompting the movement of displaced families from the southern parts of the enclave to the north, according to our team on the ground.
- Earlier, Israel’s government approved “phase one” of a ceasefire agreement, which will see captives exchanged and Israel withdraw from parts of Gaza, but details of how it fits into a wider plan to bring lasting peace remain unclear.
- Khalil al-Hayya, the head of Hamas’s negotiating team, said the group has received guarantees from the United States and mediators that an agreement on a first phase of the ceasefire agreement means the war in Gaza “has ended completely”.
- The Israeli government’s ratification of the peace plan, which was confirmed in the early hours of Friday morning, paves the way for fighting in Gaza to stop within 24 hours, while Hamas has been given a 72-hour timeline to free Israeli captives.
- Israel’s war on Gaza has killed at least 67,194 people and wounded 169,890 since October 2023. Thousands more are believed to be buried under the rubble of destroyed buildings. A total of 1,139 people were killed in Israel during the October 7, 2023, attacks and about 200 were taken captive
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2025/10/10/live-hamas-gets-guarantees-of-end-to-gaza-war-israel-approves-ceasefire
Vedi anche
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Altri aggiornamenti
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10 ottobre 2025. Alfredo Morganti, “Blocchiamo tutto”: conservatori e rivoluzionari.
“Blocchiamo tutto”. C’è scritto così sugli striscioni in apertura di corteo, quando si manifesta per Gaza. In molti hanno inteso che quella fosse un’indicazione di lavoro, un grido di guerra riferito ai treni, alle autostrade, ai trasporti in genere. L’equivoco è nato perché gli stessi cortei sono apparsi subito interessati a occupare stazioni e autostrade. Ma è stato un equivoco, appunto. Abbiamo pensato, allora, che si trattasse in realtà di “bloccare” l’IDF a Gaza, il genocidio, la morte e la sofferenza di un popolo intero. Ed era così infatti, ma non era solo così! C’era un pensiero più di fondo in quell’invito, e riguardava le condizioni del mondo in cui viviamo. Che sembra alla deriva, ed è posseduto da una furia bellica devastatrice. Una cosa che percepiamo tutti, i giovani per primi ma anche i vecchi, preoccupati delle sorti di ognuno anche se sono vecchi. “Blocchiamo” questa deriva, dunque, questo caos, questo disordine mondiale, da cui la classe dirigente internazionale e le élite sembrano sopraffatte, e non appaiono nemmeno in grado di gestire il gestibile, e anzi gettano benzina sul fuoco. Sono tutto meno che “frenatrici”. Oggi si tratta invece di bloccare, di trattenere, mentre tutto dilegua in fretta e furia, lasciandosi dietro fatalmente disordine, guerra, morte, distruzione e catastrofi di ogni risma. Va ricostruito un ordine, un ordine che “freni”, e che blocchi la folle corsa. Anche perché, chi dovrebbe istituzionalmente farlo, si contenta appena di far suonare l’orchestrina del Titanic (i giornali mainstream) mentre l’iceberg si avvicina.
Noi, la mia generazione, scendevamo invece nelle piazze per chiedere la rivoluzione, per rovesciare tutto, per ribaltare l’ordine sociale. Volevamo un caos, al più un nuovo ordine dove gli ultimi fossero i primi. Oggi è l’opposto, si è rivoluzionari in modo opposto: si vuole bloccare la frana, trattenere il disastro, contenere la valanga, fermare la deriva catastrofica. Oggi i rivoluzionari sono una sorta di “frenatori”, sono dei conservatori. O meglio, sono esattamente quello che dovrebbero essere i rivoluzionari, quando intendono effettivamente cambiare il mondo: conservatori e rivoluzionari nello stesso tempo. Perché servono entrambe le caratteristiche. Serve essere katechontici (e incarnare quella forza che impedisce il sopraggiungere del male) ed escatologici (ossia guardare avanti e proiettarsi verso il nuovo). Bloccare il disastro e poi progettare a tempo debito, sulle sue macerie, un nuovo mondo, possibilmente migliore dell’attuale. Solo la rivoluzione ci salverà, e sarà la rivoluzione in cui i morti di Gaza resusciteranno e saranno riscattati, in cui i giovani saranno per questo, SOLO PER QUESTO, protagonisti della loro vita (non di un generico futuro)
Ho letto l’intervento di Alessandro Baricco, proprio su questi temi. Con tutto il rispetto possibile, è stato molto deludente. Parole e parole a parlare del Novecento, dimostrando di non averlo digerito lui per primo. Parole e parole per dire che i giovani di oggi guardano al futuro, non come questi vecchi che ancora riesumano il Novecento, secolo di guerre e di distruzione ideologica (e invece oggi?). Parole e parole per sostenere che si deve guardare al futuro, basta col passato e forse pure col presente. Baricco appartiene a quella parte di opinione pubblica che esprime legittimamente l’idea che si debbano fare cose buone e giuste per chi ancora non è nato, e con ciò guardando, anzi sprofondando, nel futuro. Disancorandosi da ogni tradizione, da ogni passato, da ogni ideologia. Io appartengo, invece, all’altra parte di opinione pubblica, e sostengo che non cambierà mai nulla se i nostri morti, coloro che in vita ci attendevano per un riscatto – i vinti, i sommersi, coloro che dalla storia sono stati sconfitti – non saranno salvati, almeno nella memoria e fatti riemergere dal calderone della storia. Per cambiare la vita dobbiamo sempre ripartire da chi ci ha affidato un compito di altissima responsabilità, quello di vendicarne le sofferenze, le sconfitte, la morte ingiusta. Non si fa politica per chi non c’è ancora, ma per chi non c’è più e che, a suo tempo, ci ha affidato il proprio riscatto. Milioni e milioni di donne e uomini che sentiamo accanto e verso cui abbiamo obblighi politici e persino morali.
Blocchiamo tutto. Rovesciamo il senso della storia, ribaltiamo il passato, ridiamo voce ai perdenti. Ai 70.000 morti di Gaza, tanto per cominciare: questo dicono i ragazzi che vogliono “bloccare tutto”. Fermiamo la macchina della guerra, perché questo ci chiedono le donne, gli uomini, i bambini che i missili israeliani hanno cacciato nel lenzuolo bianco che li ha avvolti. Altro che svolazzi di immaginazione verso le generazioni future. I morti sono qui, attorno a noi, ci parlano, ci affidano il compito di “salvarli” dopo lo strazio che ne hanno fatto i carnefici. Non c’è salvezza per i non nati, se dimentichiamo i morti, i vinti della storia. Non bisogna guardare avanti come ebeti, ma indietro. Attorno a noi c’è una furia del dileguare, c’è l’idea che solo i vivi contino, anzi i non-nati, e che la storia sia una morta reliquia da seppellire con i suoi sommersi. Non è così. I ragazzi, le donne, gli uomini che testimoniano nelle strade per Gaza, vogliono bloccare tutto per dare giustizia a chi la chiede, i vinti per primi. Il Novecento ha avuto questo di buono, che il senso della vita era più chiaro, e la sfida appariva evidente. Oggi, proiettati come siamo in un futuro che non esiste, appare tutto più confuso. E si tende a dimenticare le grida di chi è morto nel fango delle ingiustizie e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Si tratterà di bloccare tutto, certo, per poi dare una spallata, al momento opportuno. Altro che perdersi in un tempo indeterminato, che non esiste.
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10 ottobre 2026
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1324
RaiNews LIVE
Dombrovskis: nel 2025 erogati a Kiev 25,3 miliardi. Missili e droni sull’Ucraina. Blackout su Kiev
450 droni e 30 missili su Kiev, Sumy e Zaporizhzhia, ucciso un bambino di 7 anni. Trump: “Aumentiamo la pressione sulla Russia”. Putin da Dushambè: “Se gli Stati Uniti forniranno missili Tomahawk all’Ucraina, la Russia rafforzerà le difese aeree”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/10/guerra-ucraina-missili-russi-su-kiev-black-out-incendi-trump-aumentiamo-pressione-187973fe-3c4d-4c3c-b9d5-9b2409acb288.html
Vedi anche
video Flash ad infrarossi degli attacchi ai veicoli e alla fanteria ucraina
video Missili e droni sulla capitale ucraina Kiev, feriti e soccorsi
video Mosca accusa Kiev di aver fatto saltare in aria il gasdotto
Guerra ai droni in Germania: la polizia ora potrà colpirli
Cosa sono i Tomahawk, i missili che vengono dalla Guerra Fredda
Storia della Crisi Russia-Ucraina
Le Monde LIVE
EN DIRECT, guerre en Ukraine : après le bombardement de la capitale dans la nuit, le maire de Kiev demande aux habitants de se préparer à de nouvelles attaques russes
Après les attaques de la nuit, « la situation est difficile. Et parlons franchement, (…) une nouvelle attaque est prévue dans les prochains jours », a écrit Vitali Klitschko, exhortant les habitants à faire des réserves. Le principal opérateur énergétique privé ukrainien, DTEK, a quant à lui dit avoir rétabli l’électricité chez au moins 600 000 usagers.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE Dal 5 all’11 ottobre
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/10/en-direct-guerre-en-ukraine-apres-le-bombardement-de-la-capitale-dans-la-nuit-le-maire-de-kiev-demande-aux-habitants-de-se-preparer-a-de-nouvelles-attaques-russes_6644466_3210.html
Le point sur la situation vendredi 10 octobre, à 21 heures
- Volodymyr Zelensky a appelé ses alliés à répondre par des mesures concrètes à l’attaque russe d’ampleur qui a visé dans la nuit les installations énergétiques ukrainiennes et provoqué d’importantes coupures d’électricité dans neuf régions, dont celle de Kiev.
- Un enfant de 7 ans a été tué dans l’oblast de Zaporijia et 20 personnes ont été blessées dans tout le pays, dont 12 dans la capitale, selon les autorités. D’après l’armée ukrainienne, 465 drones et 32 missiles russes ont été lancés dans la nuit.
- La Russie a, quant à elle, dit avoir visé des infrastructures énergétiques assurant le fonctionnement du « complexe militaro-industriel » ukrainien.
- Vladimir Poutine estime que la dynamique engagée en Alaska avec Donald Trump sur l’Ukraine n’est pas épuisée. « Nous savons où aller et quels objectifs atteindre pour mettre fin au conflit ukrainien par des moyens pacifiques », a déclaré le président russe.
- le président russe a également déclaré que la Russie pourrait bientôt dévoiler un nouveau système d’armes après des essais réussis.
- Le maire de Kiev, Vitali Klitschko, demande aux habitants de la capitale de se préparer à une nouvelle attaque russe et de faire des réserves. Le principal opérateur énergétique privé ukrainien dit avoir rétabli l’électricité chez au moins 678 000 usagers dans la capitale.
- A la mi-journée, la compagnie d’électricité ukrainienne Ukrenergo a annoncé que l’électricité avait été rétablie dans tout l’oblast de Tcherkassy, mais que des coupures affectaient toujours sept autres régions, dont celle de Kiev.
- Plusieurs centaines de missiles polyvalents légers (LMM) de défense aérienne ont été livrés cinq mois plus tôt que prévu à l’Ukraine dans le cadre du programme d’aide du Royaume-Uni, a annoncé le ministère de la défense britannique, à l’issue de la visite à Kiev d’une délégation commerciale.
- Face aux menaces de drones, l’armée allemande envisage de commander plus de 600 systèmes antidrones Skyranger, du fabricant d’armes allemand Rheinmetall.
- Le Danemark va acheter pour plus de 7,3 milliards d’euros d’armements américains : 16 avions de combat supplémentaires F-35 et des équipements pour lutter contre les incursions de drones.
- Melania Trump dit avoir établi « un canal de communications » avec Vladimir Poutine sur les enfants ukrainiens. Selon elle, huit enfants ukrainiens ont retrouvé leurs familles au cours des vingt-quatre dernières heures.
10 ottobre 2025. LIVE Firenze, manifestazione contro Meloni, Tajani e Salvini: diretta video
10 ottobre Piccola Posta di Adriano Sofri

A Gaza in fondo è questione di sovraffollamento e compresenza
Non è un’occasione straordinaria quella di gioire di un passaggio provocato da una cupola di farabutti? Se vuoi il premio per la pace, interrompi la guerra, giusto un giorno prima. Si può dire: Nobel per il cessate il fuoco
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https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2025/10/10/news/a-gaza-in-fondo-e-questione-di-sovraffollamento-e-compresenza-8186518/
10 ottobre 2025. Entra in vigore la tregua nella Striscia di Gaza.
Le corrispondenze di Radio Onda d’Urto dal Rojava | Il nobel per la pace alla leader dell’estrema destra venezuelana Maria Corina Machado | Le proteste delle donne in Andalusia

GAZA – Dopo 735 giorni di bombardamenti, invasione, blocchi degli aiuti umanitari, omicidi mirati e genocidio, è arrivata la ratifica del governo israeliano – senza il consenso dei ministri fascisti dei coloni – all’accordo di cessate il fuoco, uscito dai negoziati in Egitto. Prima dell’alba avrebbe dovuto entrare in vigore il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ma Israele ha continuato per la notte e la mattinata a colpire diverse aree della Striscia, in particolare Gaza City e Khan Younis, con 35 cadaveri recuperati. A mezzogiorno Israele ha fatto sapere di aver ritirato le truppe all’interno della Linea Gialla decisa da Trump.
Nella Striscia di Gaza abbiamo raggiunto Sami Abu Omar, cooperante di diversi progetti con Ong italiane tra cui il centro culturale Vik, proprio nei minuti in cui entrava in vigore il cessate il fuoco.
L’intervista completa a Sami Abu Omar è disponibile in questa pagina di approfondimento del sito di Radio Onda d’Urto, insieme all’intervista a Luigi Daniele, docente di diritto internazionale all’Università del Molise, esperto di diritto e leggi umanitarie in conflitti armati e scenari di guerra e a Cecilia Dalla Negra, giornalista di OrienteXXI e autrice di diverse pubblicazioni su Palestina e Medio Oriente.
Nel frattempo in Italia continuano le mobilitazioni a sostegno della Palestina, come l’occupazione di Scienze Politiche a Milano lanciata dal collettivo Rebelot. Di seguito un estratto dell’intervento ai microfoni di Radio Onda d’Urto di Chiara Martinelli del collettivo Rebelot.
A Brescia una due giorni per la Palestina al Magazzino47. Sabato sera una cena per le spese sanitarie dei-lle feriti-e delle cariche di polizia del 22 settembre, domenica diverse iniziative e il sostegno al progetto Sos Gaza. Scopri il programma
A Torino invece di nuovo repressione contro 13 attivisti e attiviste nell’ambito delle ampie e partecipate proteste per la Palestina di queste settimane e mesi in città. L’articolo sul sito di Radio Onda d’Urto insieme all’intervista a Stefano di Torino per Gaza.
ROJAVA – Giovedì 9 ottobre, migliaia di persone sono scese nelle strade di 15 città dell’Amministrazione Autonoma Democratica della Siria del Nord e dell’Est per chiedere la liberazione di Abdullah Ocalan al grido di “non puoi spegnere il nostro sole” e “non c’è vita senza leader”. Le manifestazioni hanno anche espresso il sostegno della popolazione alle Forze Siriane Democratiche e alla resistenza dei quartieri curdi di Aleppo – Sheiq Maqsoud e Ashrafye – recentemente attaccati dalle milizie jihadiste fedeli al regime di Ahmed Al-Sharaa al potere a Damasco. Radio Onda d’Urto sta realizzando delle trasmissioni con degli inviati presenti nei territori dell’Amministrazione Autonoma Democratica della Siria del Nord e dell’Est. Ecco i primi contributi.
Una seconda intervista con Ebdi, del Movimento della Gioventù Rivoluzionaria di Derik e originario di Afrin, città dal 2018 occupata dall’esercito turco e dalle bande jihadiste. Ascolta o scarica
La cronaca della giornata del 9 ottobre in Rojava, oltre un approfondimento sul significato storico e politico dell’anniversario del “complotto internazionale” iniziato nel 1998 contro Abdullah Ocalan. Ascolta o scarica
Una prima intervista con Suad, dell’Istituzione delle Famiglie dei Martiri di Derik, madre di Hevrin Xelef, esponente del Partito Futuro della Siria, assassinata nel 2019 dalle bande jihadiste ora fedeli al cosiddetto “Governo di transizione” al potere a Damasco. Dal 1999 Suad indossa “solo abiti neri; tornerò a indossare altri colori solo quando Ocalan sarà di nuovo libero”. Ascolta o scarica
Oggi sulle frequenze di Radio Onda d’Urto anche:
Migliaia di donne in piazza in Andalusia dopo lo scandalo che ha colpito la sanità. L’intervista con Lorenzo Tecleme
L’analisi critica dei fatti economici della settimana con il docente di economia politica, nostro collaboratore, Andrea Fumagalli: la finanziaria italiana, lo shutdown negli Usa e il caso Tod’s
Domenica e lunedì si vota in Toscana. Oggi Toscana Rossa in piazza, l’intervista con Dimitrij Palagi consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune.
Inizia oggi “Manifestival – il mondo al tempo di Gaza”, tre giornate di festival de Il Manifesto a Roma. Fino a domenica dibattiti, laboratori, mostre, musica e teatro. Ospiti, tra gli altri, oltre alle firme storiche de Il Manifesto, personaggi politici internazionali, come Jeremy Corbyn e Jean-Luc Mélenchon. Ne parliamo su Radio Onda d’Urto con il direttore de Il Manifesto, Andrea Fabozzi
Il nobel per la pace a Maria Corina Machado, candidata dell’estrema destra in Venezuela. Il commento della giornalista Geraldina Colotti.
10 ottobre 2025. Investire in armi non è sostenibile
Chiara Bannella, Banca Etica, tra i promotori e sponsor della marcia Perugia-Assisi: “Assistiamo a una corsa spaventosa e a un cambio della narrativa”
Patrizia Pallara – collettiva.it
Le armi non sono un investimento sostenibile. Né adesso né mai. Checché ne dica l’Europa che di fronte alla necessità di finanziare il riarmo e di mobilitare capitali privati, dopo il disimpegno degli Stati Uniti, sta cercando di qualificare come sostenibile il finanziamento delle aziende della difesa della Ue.
Sempre che non producano mine antiuomo, munizioni a grappolo, armi chimiche o biologiche, e rispettino la legislazione sul controllo delle esportazioni. Un vero e proprio paradosso, che chi opera nella finanza Esg, ovvero environmental, social, governance (ambiente, sociale, di governo societario) non accetta.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/banca-etica-investire-in-armi-non-e-sostenibile-y2q2349o
10 ottobre 2025. “Riposare è Resistere” di Tricia Hersey, un manifesto politico contro la grind culture

Lorenzo Poli
Agenzia PRESSENZA – “Spero leggiate questo libro standovene sdraiati!” – è l’invocazione della scrittrice Tricia Hersey all’inizio del primo capitolo di questo meraviglioso saggio. Un saggio necessario che è stata un’illuminazione. Di fronte al mondo che cambia in modo così velocemente, al tempo che viene sbranato dall’eterno presente della surmodernità, al presentismo neoliberale che ci induce a impostare già il nostro tempo quotidianamente in modo uniforme come macchine vuote volte alla produzione capitalista, l’alienazione e l’insoddisfazione diventano i sentimenti più incisivi che rischiano di deviare l’essenza della nostra esistenza come esseri umani.
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https://www.pressenza.com/it/2025/10/riposare-e-resistere-di-tricia-hersey-un-manifesto-politico-contro-la-grind-culture/
9 ottobre 2025 – Giorno 732
RaiNews LIVE
Israele-Hamas, è tregua. Oggi la firma, “presto liberi gli ostaggi” | Tutti i dettagli | I nodi irrisolti | Festa a Gaza | Festa a Tel Aviv
Trump annuncia l’accordo sulla prima fase, oggi la firma. Media: “Sabato gli ostaggi liberi”
Israele si ritirerà ma non da Rafah, veto sul rilascio di Barghouti. Trump: “Potrei andare in Medio Oriente nel fine settimana”. Hamas chiede garanzie. Israele arresta 150 volontari di cui 10 italiani a 140 miglia da Gaza
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https://www.rainews.it/maratona/2025/10/gaza-guerra-sharm-trattative-intesa-lontana-seconda-flotilla-140-miglia-droni-israele-fd94655e-f6f7-45f5-9efc-48a5ead4dcb4.html
vedi anche
video Seconda Flotilla fermata in acque internazionali: l’equipaggio a mani alzate
video Il medico italiano sulla Coscience: “Rapito e portato illegalmente in Israele”
video Sharm, i nodi duri del negoziato
video Ritorno al 7 ottobre, memorie e punti oscuri di una strage<<<
La Puglia denuncia Israele: “Reati contro i cittadini sulla Flotilla”

EN DIRECT, Gaza : la défense civile fait état de « frappes aériennes intenses sur la ville de Gaza », après l’annonce de l’accord entre Israël et le Hamas »
« Depuis l’annonce cette nuit d’un accord sur le cadre proposé d’un cessez-le-feu, il a été fait état de plusieurs explosions, notamment dans le nord de Gaza », a annoncé, jeudi, un responsable de la défense civile de l’enclave palestinienne, Mohammed Al-Mughayyir.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/09/en-direct-gaza-apres-l-annonce-de-l-accord-entre-israel-et-le-hamas-donald-trump-estime-que-les-otages-seront-de-retour-lundi_6644360_3210.html

LIVE: LIVE: Trump predicts ‘wonders’ for Gaza as questions over ceasefire remain
- At least 10 Palestinians have been killed and 49 injured in Israeli attacks on the Gaza Strip in the past 24 hours, according to the enclave’s Health Ministry, as world reacts to announcement of breakthrough in Gaza ceasefire negotiations.
- Speaking at a cabinet meeting, US President Donald Trump has hailed an agreement between Israel and Hamas on the first phase of a ceasefire. The deal still needs approval from Israel’s government.
- Qatar, a key mediator in the ceasefire talks, has confirmed the development, saying an agreement has been reached on “all the provisions and implementation mechanisms” of the first phase of a ceasefire plan.
- Hamas said in a public statement that it has concluded an “agreement stipulating an end to the war on Gaza, the occupation’s withdrawal from it, the entry of aid, and a prisoner exchange”.
- Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu said he would convene his government on Thursday to approve the Gaza ceasefire agreement, adding in a statement: “A great day for Israel”.
- Israel’s war on Gaza has killed at least 67,194 people and wounded 169,890 since October 2023. Thousands more are believed to be buried under the rubble of destroyed buildings. A total of 1,139 people were killed in Israel during the October 7, 2023, attacks and about 200 were taken captive.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2025/10/9/live-israel-hamas-agree-on-first-phase-of-gaza-ceasefire-deal?UTM_Source=pnsOS&UTM_Medium=push&UTM_Campaign=standard
Vedi anche
https://www.aljazeera.com/news/
https://www.aljazeera.com/middle-east/
https://www.aljazeera.com/
Altri aggiornamenti
https://english.alarabiya.net/
https://english.alarabiya.net/webtv
https://english.alarabiya.net/topics/palestinian-israeli-conflict
Map of Gaza shows how Israeli forces will withdraw under ceasefire deal
In the first phase of the ceasefire plan, Israel will remain in control of nearly 60 percent of the Gaza Strip.


In the early hours of Wednesday morning in Gaza, United States President Donald Trump announced that Hamas and Israel had agreed on the first phase of his ceasefire and captive-exchange plan.
In a post on his Truth Social platform, Trump stated : “ALL the hostages will be released very soon, and Israel will withdraw their troops to an agreed upon line.”
continua in
https://www.aljazeera.com/news/2025/10/9/map-of-gaza-shows-how-israeli-forces-will-withdraw-under-ceasefire-deal
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Giovedì 9 ottobre 2025
Rassegna stampa internazionale di Radio 3 Mondo
La stampa internazionale letta e commentata da Luigi Spinola. Per ricevere gli articoli letti potete iscrivervi alla Newsletter di Radio3 Mondo.
Giovedì 9 ottobre 2025
Radio 3 in diretta https://www.raiplaysound.it/radio3

Salpi chi può L’hanno rifatto. Nella notte i militari israeliani assaltano anche la Freedom Flotilla diretta a Gaza. Nuovo atto di pirateria in acque internazionali: bloccati gli aiuti e arrestati in 145, molti medici e infermieri. Nessuna protesta ufficiale dai governi, ma rispondono le piazze e altre barche partiranno
Sabato Angeri
https://ilmanifesto.it/bloccata-da-israele-anche-la-freedom-flotilla-145-i-fermati
9 ottobre 2025. Un tempo nuovo

Marco Revelli
Le mobilitazioni di quei giorni hanno avuto il carattere del novum, del “mai ancora visto” per la loro dimensione, ma anche per l’intensità. La spontaneità è stata la chiave che ha portato in piazza migliaia di giovanissimi, messi in movimento non da un appello di un partito o di un’organizzazione ma dal bisogno individuale e insieme collettivo di “esserci”, ognuno a modo suo, e tutti insieme. Quanto succede negli strati profondi della coscienza del Paese, scrive Marco Revelli, difficilmente si rifletterà sulla sua superficie, sul piano della politica politicante. Ma se, «come cantava Giorgio Gaber in un’altra era geologica, sapremo “trasformare in coraggio la rabbia che è dentro di noi”, coraggio di pensare un’alterità fino a ieri impensabile, allora davvero, nel punto più basso del pericolo, si potrà sperare che nasca ciò che salva…»
continua in
https://comune-info.net/un-tempo-nuovo/
Vedi anche
La Flotilla, le piazze e la vita che esonda Massimo De Angelis
La vita dentro e contro la morte Enrico Euli
I corpi e la responsabilità collettiva Lea Melandri
La Flotilla è un atto di disobbedienza politicaA. Fernández-Savater
Una sollevazione etica. E adesso? Franco Berardi Bifo
Una risposta a Bifo Raúl Zibechi
Le piazze per la Palestina Emilia De Rienzo
Una protesta diffusa e intensa Guido Viale
Qualcosa è accaduto Marco Aime
Le generazioni della resistenza umana Alessandro Portelli
Dove siamo? Giorgio Agamben
9 ottobre 2025. Si toglie la vita durante lo sfratto: sconfitta collettiva, serve legge per il diritto all’abitare
Serve proteggere chi denuncia, chi resiste, chi non ha voce. Non reprimerlo come ha fatto il governo Meloni con i decreti sicurezza.
Marco Grimaldi – l’Unità
Ieri mattina, a Sesto San Giovanni, un uomo di 71 anni si è tolto la vita. Si è lanciato dal balcone di casa sua mentre sotto arrivavano l’ufficiale giudiziario e il suo avvocato. Era in corso un’operazione di sfratto. In casa, gli investigatori hanno trovato un biglietto d’addio. Non è solo una tragedia personale. È una sconfitta collettiva. È il segno di un sistema che non regge più da anni.
continua in
https://www.unita.it/2025/10/09/si-toglie-la-vita-durante-lo-sfratto-sconfitta-collettiva-serve-legge-per-il-diritto-allabitare/
9 ottobre 2026
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1323
RaiNews LIVE
Massiccio attacco missilistico e di droni su Odessa. Von der Leyen: “Contro di noi, guerra ibrida”
Zelensky: “In corso una controffensiva ucraina, 12mila perdite russe”. Mosca: “Si è esaurito lo slancio dell’incontro Putrin-Trump in Alaska”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/10/guerra-ucraina-von-der-leyen-contro-noi-guerra-ibrida-rispondere-raid-russi-sumy-morti-zelensky-controffensiva-96a89197-eaff-4952-89f0-07b09b7f22a0.html
Vedi anche
Guerra ai droni in Germania: la polizia ora potrà colpirli
video Drone russo stana obiettivi nascosti nel bosco a Zaporizha
Von der Leyen: “Contro di noi una guerra ibrida, dobbiamo rispondere”
Cosa sono i Tomahawk, i missili che vengono dalla Guerra Fredda
Avvertimento del Cremlino agli Usa: missili Tomahawk a Kiev
Storia della Crisi Russia-Ucraina
Le Monde LIVE
EN DIRECT, guerre en Ukraine : 154 drones russes abattus dans la nuit, selon Kiev, et une centrale thermique située dans l’oblast de Zaporijia endommagée
La Russie a attaqué l’une des centrales thermiques de DTEK, blessant deux employés, a annoncé l’opérateur énergétique public ukrainien mardi. « Les équipements de la centrale thermique ont été gravement endommagés. Nous travaillons à la réparation des dégâts », précise le communiqué.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE Dal 5 all’11 ottobre
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/08/en-direct-guerre-en-ukraine-un-drone-percute-une-centrale-nucleaire-russe-aucune-consequence-sur-la-securite-selon-l-aiea_6644466_3210.html
8 ottobre 2025. Israele assalta Freedom Flotilla e Thousand Madleens: decine di piazza piene anche oggi
Martedì cariche di polizia a Bologna e Livorno | L’intervista a Leila Belhadj Mohamed riguardo al piano di Trump | Liberata la nave di Mediterranea, la soddisfazione di Luca Casarini

FLOTILLA L’esercito israeliano ha nuovamente attaccato la solidarietà internazionale che provava a rompere il blocco navale illegale di Gaza: stavolta l’attacco è avvenuto a circa 120 miglia nautiche dalla costa di Gaza, in acque internazionali, nelle prime ore di mercoledì 8 ottobre. A essere colpite sono state le 9 imbarcazioni di Freedom Flotilla Coalition (FFC) e Thousand Madleens to Gaza (TMTG), che a bordo portavano medici, giornalisti e parlamentari. A questa pagina diverse valutazioni su quanto successo, fin dalle prime ore del mattino ai microfoni di Radio Onda d’Urto con rappresentanti di chi stava a bordo.
Ieri sera c’erano state manifestazioni per la Palestina, con cariche di polizia a Bologna e Livorno. Manganellate e idranti nel capoluogo emiliano in Piazza del Nettuno, concentramento del presidio GPI. Il bilancio è di una ragazza arrestata e 4 giornalisti contusi nelle cariche.
A Livorno, sempre ieri sera, 2 arresti, 1 in carcere e 1 ai domiciliari, contro la presenza di ben 5 ministri, tra cui Salvini, a un evento elettorale del Carroccio.
In tutta Italia nel corso della giornata di oggi ci sono state decine di presidi e azioni. I collegamenti con redattori, redattrici, attiviste e attiviste dalle mobilitazioni di Brescia, Milano, Napoli, Bologna e Roma sono disponibili a questa pagina
Siham di Radio Onda d’Urto durante il giornale radio della sera
Da quando Trump ha annunciato il suo “piano per Gaza” che ha attivato i colloqui in Egitto, anziché cessare il fuoco Israele ha intensificato le operazioni sul terreno e i bombardamenti. Un commento al piano Trump per Gaza da Leila Belhadj Mohamed, attivista e giornalista esperta di questioni internazionali, ai microfoni di Radio Onda d’Urto:
“Sembra un protettorato coloniale dell’800. Nel cosiddetto piano Trump per Gaza manca completamente l’autodeterminazione palestinese. Israele ha già dimostrato di non essere un interlocutore affidabile per un cessate il fuoco definitivo in tempi brevi, anche se è possibile si arrivi a un cessate il fuoco momentaneo”.
L’intervista completa disponibile sul sito di Radio Onda d’Urto.

MEDITERRANEA – Il tribunale di Trapani si è pronunciato in merito al ricorso presentato da Mediterranea Saving Humans e ha disposto la sospensione del fermo della nave. Lo scorso 23 agosto l’imbarcazione aveva soccorso 10 persone nel Mediterraneo centrale, al largo della Libia, e aveva deciso di far sbarcare le persone salvate a Trapani anziché Genova, come chiesto dalle autorità italiane. Per questo era stato disposto un fermo amministrativo di 60 giorni e 10mila euro di multa.
”L’esito dell’udienza è clamoroso – dice la ong – insiste sul fatto che il Viminale ha ignorato tutte le richieste. Mediterranea ha fatto rotta su Trapani a tutela delle persone tratte in salvo”, conclude Mediterranea Saving Humans. Luca Casarini, capomissione e tra i fondatori di Mediterranea
Oggi sulle frequenze di Radio Onda d’Urto anche:
A Sesto San Giovanni un 71enne si è suicidato durante l’esecuzione dello sfratto. L’intervista con Gianluigi Montalto, avvocato dell’Unione Inquilini di Sesto San Giovanni
Verso la manifestazione a Udine contro la partita Italia – Israele Oltre 300 associazioni aderiscono all’appello
E’ morto Paolo Sottocorona
È scomparso Paolo Sottocorona, volto storico delle previsioni meteo su La7. Aveva 77 anni.
La notizia è stata diffusa mercoledì 8 ottobre da La7 e dal direttore del TG, Enrico Mentana, che ha definito la sua morte “un nostro lutto grave”.
Secondo le testate, Sottocorona era regolarmente in onda poche ore prima della sua morte. L’ultimo intervento è avvenuto in collegamento con la trasmissione Omnibus su La7. Dopo aver presentato le consuete previsioni meteorologiche, ha letto in diretta una poesia inviata da una spettatrice, che parlava del tema di Gaza.
L’altra faccia dello sport
Gli studiosi che chiedono il boicottaggio di Israele: «Sport e politica non possono essere separati»

Valerio Moggia – Il Domani
Se Fifa e Uefa non hanno una posizione chiara, c’è una parte del mondo sportivo-accademico per la Palestina: il gruppo anglosassone studia la relazione tra sport e razza, genere, colonialismo, imperialismo e capitalismo. Al centro della loro analisi le violazioni dell’Idf nei confronti del calcio palestinese, stadi trasformati in campi profughi, restrizioni agli spostamenti degli atleti e club con sede nei territori occupati della Cisgiordania. E un appello all’Italia
continua in
https://www.editorialedomani.it/sport/ricercatori-studiosi-sport-chiedono-boicottaggio-sportivo-israele-gaza-y3lnp5t0?fbclid=IwY2xjawNU9UVleHRuA2FlbQIxMABicmlkETFCV1JHbHFZTXcxYjFxS3RTAR5M7fXrBxnvZkY3M4TvMiXd_go0GL_LSdz2YtCinOGmbqkTd4HYS2yrivlTqw_aem_1Z86foYAL1KyiQNsLzT1ZA
La squadra di ciclismo Israel-Premier Tech cambierà nome nel 2026

La squadra di ciclismo su strada Israel-Premier Tech, creata per promuovere Israele nel mondo, cambierà nome dal 2026. Lo ha annunciato il 6 ottobre spiegando che oltre al cambio di nome, con cui toglierà il riferimento a Israele, ci sarà anche un “rebranding” con lo scopo di «allontanarsi dall’identità israeliana attuale».
Il comunicato spiega anche che Sylvan Adams, l’imprenditore israeliano-canadese che da anni è il principale finanziatore della squadra, «ha scelto di fare un passo indietro dal suo coinvolgimento quotidiano e non parlerà più a nome della squadra». Adams, che aveva espressamente detto di voler usare la Israel-Premier Tech come strumento di propaganda e «diplomazia sportiva», continuerà comunque a finanziare la squadra, della quale faranno ancora parte alcuni atleti israeliani. Non si sa ancora quale sarà il nuovo nome e quali eventuali nuovi sponsor avrà la squadra.
– Leggi anche: La squadra israeliana di ciclismo creata per promuovere Israele
Durante la recente Vuelta di Spagna (e in misura minore ancora prima al Giro d’Italia e al Tour de France) la Israel-Premier Tech era stata al centro di proteste e manifestazioni pro Palestina. Negli ultimi giorni la squadra aveva deciso inoltre di rinunciare ad alcune corse in Italia. Dovrebbe però partecipare al Giro di Lombardia, sabato 11 ottobre. Già durante la Vuelta la squadra aveva deciso di togliere la parola “Israel” dalle sue maglie.
https://www.ilpost.it/2025/10/07/israel-premier-tech-cambio-nome/
Ferrari svela il nuovo piano strategico: previsti oltre 3 miliardi in dividendi fino al 2031
Al Capital Markets Day di Maranello svelate le linee guida del Cavallino Rampante fino al 2030: quattro lanci annui medi, mix bilanciato di motorizzazioni, decarbonizzazione ambiziosa e formazione.
continua in
https://www.calcioefinanza.it/2025/10/09/ferrari-piano-strategico-2030-elettrica-sostenibilita/

Ferrari, nel 2030 ricavi a quota 9 miliardi e il 20% offerta elettrica. Ma il titolo affonda in Borsa
Svelati i primi dettagli della vettura elettrica che debutterà nel 2026. Elkann: «Impegno verso l’Italia». Il titolo in calo in Borsa
Marigia Mangano
Ferrari punta a 9 miliardi di ricavi nel 2030, con 4,7 miliardi di investimenti pianificati nei prossimi cinque anni e alza il velo sulla prima vettura elettrica: avrà quattro porte e quattro posti, un motore di oltre 1000 cavalli, un’autonomia dichiarata di oltre 530 chilometri e una velocità massima di 310 chilometri orari. Il modello, annunciato da tempo e presentato nel corso del Capital markets day, segna un passaggio chiave nella strategia di neutralità tecnologica della Ferrari.
continua in
https://www.ilsole24ore.com/art/ferrari-4-nuovi-lanci-anno-20percento-offerta-elettrica-AHOcrs4C
9 ottobre 2025. È morto l’attore Paolo Bonacelli: aveva 88 anni
È morto Paolo Bonacelli, attore che aveva recitato in molti popolari film per il cinema, oltre che in teatro e televisione. Aveva 88 anni ed era ricoverato all’Ospedale San Filippo Neri di Roma. Tra i suoi ruoli più noti ci sono quello di Leonardo Da Vinci in Non ci resta che piangere di Massimo Troisi e Roberto Benigni, del 1984, e quello dell’avvocato in Johnny Stecchino (sempre di Benigni, del 1991). Recitò soprattutto in film italiani, ma fece anche una parte in un importante film di fama internazionale: Fuga di mezzanotte di Alan Parker, del 1978, dove interpreta il detenuto Rifki.
9 ottobre 2025. Chi lavora paga per tutti
Nel 2022-2024 i salari e le pensioni hanno versato 25 miliardi in più per effetto del drenaggio fiscale. Cgil: riequilibrare il sistema e tassare le rendite
Roberta Lisi – collettiva.it
“La questione fiscale è per noi centrale”. Lo ha affermato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, durante la conferenza stampa di presentazione della piattaforma della manifestazione del 25 ottobre, all’insegna della parola d’ordine “Democrazia al lavoro”.
Se per la Cgil tasse e fisco sono centrali nella formulazione prevista dalla Costituzione, così non pare essere per chi ci governa. Proprio in queste ore il Governo Meloni sta “scrivendo” la sua quarta legge di bilancio, la seconda definita dalla cornice determinata dal Piano strutturale di bilancio presentato lo scorso anno e valido fino al 2031, così come impone un accordo europeo sottoscritto da Meloni stessa. Ministro e viceministro dell’Economia e vari dirigenti del centrodestra non fanno altro che affermare tagli di tasse, condoni, flat tax e chi più ne ha più ne metta. Ma la realtà è assai diversa da come viene raccontata.
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https://www.collettiva.it/copertine/economia/la-piattaforma-fiscale-della-gil-xftph9d8?guid=nl-1759993203
9 ottobre 2025. Studenti e insegnanti: tante voci in un coro unanime

Maddalena Brunasti – Ag. Pressenza
Agenzia PRESSENZA – Mentre si diffondeva il manifesto dei dirigenti scolastici contro il genociadio, veniva divulgata la notizie della recente nascita del collettivo YAKY – Youth Against Killing Youth, a Casale Monferrato si svolgeva un incontro pubblico sul tema LA MILITARIZZAZIONE DELLA SCUOLA E DELLA SOCIETÀ, tra gli striscioni esposti alla manifestazione di Novara spiccava uno con scritto SOLDI ALLA SCUOLA, NON ALLA GUERRA e in Italia si preparavano la Settimana di azione contro gli F-35 e la mobilitazione globale SINDACATI PER LA PACE, organizzata in concomitanza con la SETTIMANA PER IL DISARMO.
continua in
https://www.pressenza.com/it/2025/10/mobiltazione-8-10-scuole/
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Mercoledì 8 ottobre 2025
Rassegna stampa internazionale di Radio 3 Mondo
La stampa internazionale letta e commentata da Luigi Spinola. Per ricevere gli articoli letti potete iscrivervi alla Newsletter di Radio3 Mondo.
Mercoledì 8 ottobre 2025

La nuova missione della Freedom Flotilla è arrivata nelle acque internazionali dove Israele ha assaltato la Sumud. Punta a Gaza con un carico di medici, farmaci e un ospedale da campo. Paura per un nuovo blitz e appello alla mobilitazione. Oggi rispondono le piazze
Massimiliano Sfregola
https://ilmanifesto.it/la-freedom-alle-porte-di-gaza-piazze-pronte-ad-accendersi
8 ottobre 2025 – Giorno 732
RaiNews LIVE
Trump annuncia l’accordo sulla prima fase, oggi la firma. Media: “Sabato gli ostaggi liberi”
Israele si ritirerà ma non da Rafah, veto sul rilascio di Barghouti. Trump: “Potrei andare in Medio Oriente nel fine settimana”. Hamas chiede garanzie. Israele arresta 150 volontari di cui 10 italiani a 140 miglia da Gaza
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https://www.rainews.it/maratona/2025/10/gaza-guerra-sharm-trattative-intesa-lontana-seconda-flotilla-140-miglia-droni-israele-fd94655e-f6f7-45f5-9efc-48a5ead4dcb4.html
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video Seconda Flotilla fermata in acque internazionali: l’equipaggio a mani alzate
video Il medico italiano sulla Coscience: “Rapito e portato illegalmente in Israele”
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La Puglia denuncia Israele: “Reati contro i cittadini sulla Flotilla”

EN DIRECT, Gaza : après l’annonce de l’accord entre Israël et le Hamas, Donald Trump estime que « les otages seront de retour lundi »
Parmi les 47 personnes toujours détenues dans la bande de Gaza, une vingtaine sont encore en vie selon l’armée israélienne. « Avec l’aide de Dieu, nous les ramènerons tous à la maison », a promis Benyamin Nétanyahou jeudi matin
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/08/en-direct-gaza-les-avocats-de-27-francais-presents-sur-la-flottille-pour-gaza-arraisonnee-ce-matin-par-israel-demandent-leur-liberation_6644360_3210.html

LIVE: Trump says Israel, Hamas reach
Gaza ceasefire deal
Updates: Trump says Israel, Hamas reach Gaza ceasefire deal
- US President Donald Trump says Israel and Hamas have agreed on the first phase of a Gaza ceasefire deal. Qatar has confirmed the development.
- Trump’s statement came on the third day of the ceasefire talks held in the Egyptian resort town of Sharm el-Sheikh to finalise the details of his 20-point plan.
- At least eight Palestinians have been killed and 61 others injured in Israeli attacks across Gaza in the past 24 hours, says the enclave’s Health Ministry.
- Spain’s parliament votes in favour of an arms embargo on Israel that PM Pedro Sanchez introduced to end what he called “the genocide in Gaza”.
- Israel’s war on Gaza has killed at least 67,183 people and wounded 169,841 since October 2023. Thousands more are believed to be buried under the rubble of destroyed buildings. A total of 1,139 people were killed in Israel during the October 7, 2023 attacks and about 200 were taken captive.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2025/10/8/live-israel-keeps-bombing-gaza-as-peace-talks-in-egypt-enter-third-day?UTM_Source=pnsOS&UTM_Medium=push&UTM_Campaign=standard
Vedi anche
https://www.aljazeera.com/news/
https://www.aljazeera.com/middle-east/
https://www.aljazeera.com/
Altri aggiornamenti
https://english.alarabiya.net/
https://english.alarabiya.net/webtv
https://english.alarabiya.net/topics/palestinian-israeli-conflict

8 ottobre 2025. La nuova Flotilla è già stata fermata da Israele. E tra gli arresati ci sono altri 10 italiani
«Nove le barche intercettate: tutti verranno espulsi». A bordo 150 persone in prevalenza personale sanitario con una carico di farmaci, tra loro un medico di Rovereto
Angela Napolitano – Avvenire
Israele ha attaccato un altro convoglio di nove imbarcazioni dirette a Gaza. La missione di Freedom Flotilla Coalition (Ffc) si è fermata a 120 miglia nautiche da Gaza. Lo aveva anticipato all’alba un comunicato della rete internazionale di gruppi di attivisti pro-palestinesi che organizza spedizioni marittime civili per rompere il blocco navale imposto da Israele sulla Striscia e consegnare aiuti umanitari, segnalando che tre delle nove barche in rotta verso la Striscia – Sunbirds, Alaa Al-Najajr e Anas Al-Sharif – erano state «intercettate e attaccate illegalmente dai militari israeliani». Il blocco è stato più tardi confermato dalle stesse autorità israeliane precisando che sono state fermate «tutte le nove imbarcazioni« e che gli attivisti, «sani, salvi e in buona salute», verranno «espulsi tempestivamente». «Un altro vano tentativo di violare il blocco navale legale ed entrare in una zona di combattimento – si legge sull’account X del Ministero degli Esteri dello Stato ebraico – si è concluso in un nulla di fatto».
continua in
https://www.avvenire.it/mondo/la-nuova-flotilla-e-gia-stata-fermata-da-israele-e-tra-gli-arresati-ci-sono-altri-10-italiani_97977
vedi anche
https://freedomflotilla.org/it/home-italiano/
8 ottobre 2025. Presidi e cortei in tutta Italia per la Freedom Flotilla e per Gaza. Le foto
Come la settimana scorsa dopo il brutale attacco israeliano alle barche della Global Sumud Flotilla e il rapimento degli equipaggi, anche oggi alla notizia che lo stesso copione criminale si era ripetuto con la Freedom Flotilla la mobilitazione è stata immediata.
Di seguito una photogallery in aggiornamento con le foto dei diversi presidi scattate dagli attivisti.
continua in
https://www.pressenza.com/it/2025/10/presidi-e-cortei-in-tutta-italia-per-la-freedom-flotilla-e-per-gaza-le-foto/
8 ottobre 2025. Il parlamento spagnolo ha approvato un embargo alle armi per Israele

Il parlamento spagnolo ha convertito in legge un decreto del governo che vieta di commerciare armi con Israele e di concedere l’autorizzazione per il transito dalla Spagna alle navi che trasportano armi o combustibile che potrebbero essere usati da Israele in guerra. Il governo del primo ministro socialista Pedro Sánchez è uno dei più critici in Europa verso Israele e la sua invasione della Striscia di Gaza.
Il decreto include comunque delle eccezioni in caso il blocco dell’acquisto o della vendita di armi danneggino l’interesse nazionale, e non prevede un meccanismo di ispezione per trovare le navi che trasportano merci proibite: per questo era stato criticato dal partito di sinistra Podemos, la cui opposizione rischiava di bloccare la conversione in legge del decreto. Alla fine però i suoi deputati hanno votato a favore.
https://www.ilpost.it/2025/10/08/parlamento-spagna-embargo-armi-israele/
Leggi anche: La Spagna è sempre più dura con Israele
8 ottobre 2026
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1322
RaiNews LIVE
Drone su centrale russa, Aiea: no conseguenze | Von der Leyen: contro di noi guerra ibrida “Dobbiamo rispondere” | Monito di Mosca su missili Tomahawk
Mosca: “I missili Tomahawk americani a Kiev una grave escalation”. Zelensky: “La Russia usa petroliere ombra per ricognizioni e sabotaggi”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/10/guerra-ucraina-putin-giusta-andiamo-avanti-trump-pace-piu-difficile-che-a-gaza-34c4289f-84a5-4899-9a13-7c2762726e00.html
Vedi anche
Von der Leyen: contro di noi guerra ibrida “Dobbiamo rispondere”
video Sibilo del missile Stinger che abbatte un drone russo Shahed
Cosa sono i Tomahawk, i missili che vengono dalla Guerra Fredda
Avvertimento del Cremlino agli Usa: missili Tomahawk a Kiev
Raid russi su impianti di energia, riunione d’emergenza del G7+
Storia della Crisi Russia-Ucraina
Le Monde LIVE
EN DIRECT, guerre en Ukraine : 154 drones russes abattus dans la nuit, selon Kiev, et une centrale thermique située dans l’oblast de Zaporijia endommagée
La Russie a attaqué l’une des centrales thermiques de DTEK, blessant deux employés, a annoncé l’opérateur énergétique public ukrainien mardi. « Les équipements de la centrale thermique ont été gravement endommagés. Nous travaillons à la réparation des dégâts », précise le communiqué.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE Dal 5 all’11 ottobre
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/08/en-direct-guerre-en-ukraine-un-drone-percute-une-centrale-nucleaire-russe-aucune-consequence-sur-la-securite-selon-l-aiea_6644466_3210.html
8 ottobre 2025. Israele assalta Freedom Flotilla e Thousand Madleens: decine di piazza piene anche oggi
Martedì cariche di polizia a Bologna e Livorno | L’intervista a Leila Belhadj Mohamed riguardo al piano di Trump | Liberata la nave di Mediterranea, la soddisfazione di Luca Casarini

FLOTILLA L’esercito israeliano ha nuovamente attaccato la solidarietà internazionale che provava a rompere il blocco navale illegale di Gaza: stavolta l’attacco è avvenuto a circa 120 miglia nautiche dalla costa di Gaza, in acque internazionali, nelle prime ore di mercoledì 8 ottobre. A essere colpite sono state le 9 imbarcazioni di Freedom Flotilla Coalition (FFC) e Thousand Madleens to Gaza (TMTG), che a bordo portavano medici, giornalisti e parlamentari. A questa pagina diverse valutazioni su quanto successo, fin dalle prime ore del mattino ai microfoni di Radio Onda d’Urto con rappresentanti di chi stava a bordo.
Ieri sera c’erano state manifestazioni per la Palestina, con cariche di polizia a Bologna e Livorno. Manganellate e idranti nel capoluogo emiliano in Piazza del Nettuno, concentramento del presidio GPI. Il bilancio è di una ragazza arrestata e 4 giornalisti contusi nelle cariche.
A Livorno, sempre ieri sera, 2 arresti, 1 in carcere e 1 ai domiciliari, contro la presenza di ben 5 ministri, tra cui Salvini, a un evento elettorale del Carroccio.
In tutta Italia nel corso della giornata di oggi ci sono state decine di presidi e azioni. I collegamenti con redattori, redattrici, attiviste e attiviste dalle mobilitazioni di Brescia, Milano, Napoli, Bologna e Roma sono disponibili a questa pagina
Siham di Radio Onda d’Urto durante il giornale radio della sera
Da quando Trump ha annunciato il suo “piano per Gaza” che ha attivato i colloqui in Egitto, anziché cessare il fuoco Israele ha intensificato le operazioni sul terreno e i bombardamenti. Un commento al piano Trump per Gaza da Leila Belhadj Mohamed, attivista e giornalista esperta di questioni internazionali, ai microfoni di Radio Onda d’Urto:
“Sembra un protettorato coloniale dell’800. Nel cosiddetto piano Trump per Gaza manca completamente l’autodeterminazione palestinese. Israele ha già dimostrato di non essere un interlocutore affidabile per un cessate il fuoco definitivo in tempi brevi, anche se è possibile si arrivi a un cessate il fuoco momentaneo”.
L’intervista completa disponibile sul sito di Radio Onda d’Urto.

MEDITERRANEA – Il tribunale di Trapani si è pronunciato in merito al ricorso presentato da Mediterranea Saving Humans e ha disposto la sospensione del fermo della nave. Lo scorso 23 agosto l’imbarcazione aveva soccorso 10 persone nel Mediterraneo centrale, al largo della Libia, e aveva deciso di far sbarcare le persone salvate a Trapani anziché Genova, come chiesto dalle autorità italiane. Per questo era stato disposto un fermo amministrativo di 60 giorni e 10mila euro di multa.
”L’esito dell’udienza è clamoroso – dice la ong – insiste sul fatto che il Viminale ha ignorato tutte le richieste. Mediterranea ha fatto rotta su Trapani a tutela delle persone tratte in salvo”, conclude Mediterranea Saving Humans. Luca Casarini, capomissione e tra i fondatori di Mediterranea
Oggi sulle frequenze di Radio Onda d’Urto anche:
A Sesto San Giovanni un 71enne si è suicidato durante l’esecuzione dello sfratto. L’intervista con Gianluigi Montalto, avvocato dell’Unione Inquilini di Sesto San Giovanni
Verso la manifestazione a Udine contro la partita Italia – Israele Oltre 300 associazioni aderiscono all’appello
Servizio Sanitario Nazionale
8° Rapporto GIMBE: la lenta agonia del Servizio Sanitario Nazionale spiana la strada al privato. Negli ultimi tre anni alla sanità € 13,1 miliardi in meno. € 41,3 miliardi a carico delle famiglie e un italiano su 10 rinuncia alle cure. Italia al secondo posto in Europa per numero di medici, ma in coda per infermieri. PNRR salute, conto alla rovescia: gravi ritardi, solo il 4,4% delle case della comunità è davvero attivo
«Siamo testimoni di un lento ma inesorabile smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale, che spiana inevitabilmente la strada a interessi privati di ogni forma. Continuare a distogliere lo sguardo significa condannare milioni di persone a rinunciare non solo alle cure, ma a un diritto fondamentale: quello alla salute. Da anni i Governi, di ogni colore politico, promettono di difendere il Servizio Sanitario Nazionale, ma nessuno ha mai avuto la visione e la determinazione necessarie per rilanciarlo con adeguate risorse e riforme strutturali. Le drammatiche conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: aumento delle disuguaglianze, famiglie schiacciate da spese insostenibili, cittadini costretti a rinunciare a prestazioni sanitarie, personale sempre più demotivato che abbandona la sanità pubblica. È la lenta agonia di un bene comune che rischia di trasformarsi in un privilegio per pochi».
Così Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE, ha aperto – presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati – la presentazione dell’8° Rapporto sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
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https://www.gimbe.org/pagine/341/it/comunicati-stampa
8 ottobre 2025. Non sapevo di aver vinto il Nobel
Storie di scienziati, scrittrici e scrittori che l’hanno scoperto in modi buffi dopo tutto il resto del mondo

Quando martedì è stato annunciato il premio Nobel per la Medicina Fred Ramsdell, uno dei tre vincitori, stava facendo trekking in un parco nazionale degli Stati Uniti, con il cellulare in modalità aereo. A un certo punto la moglie si è messa a gridare, e lui ha pensato che avesse visto un orso. Era successo invece che il suo telefono aveva cominciato a riprendere campo, ed era stato inondato da messaggi di congratulazioni. Ramsdell ha scoperto così di aver vinto il Nobel, più di un giorno dopo tutto il resto del mondo.
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https://www.ilpost.it/2025/10/08/scoperta-assegnazione-premio-nobel/
8 ottobre 2025. Aumentare i salari e redistribuire i profitti: ecco la manovra Cgil
Contributo di solidarietà, investimenti e stop al riarmo. Landini: “Risorse per welfare, scuola e sanità”. E lancia per il 25 ottobre la manifestazione nazionale a Roma
Giorgio Sbordoni – collettiva.it
Nella visione della Cgil tutto torna. Lo si capisce dalle parole di Maurizio Landini che in una conferenza stampa a Corso d’Italia spiega le proposte del sindacato in vista della prossima legge di Bilancio e che si legano a filo doppio con quello che è successo nel Paese negli ultimi giorni. Perché, sottolinea il segretario generale nella Sala Santi gremita di giornalisti, “gli oltre tre milioni di persone scesi in piazza il 3 e 4 ottobre in tutta Italia per chiedere la pace” hanno espresso una condanna chiara delle politiche di riarmo orientate da Bruxelles e Washington che il governo Meloni ha sposato in pieno e senza battere ciglio.
“Se il governo si è impegnato nei prossimi dieci anni a destinare 900 miliardi di euro in armi e difesa, alzando la quota di Pil investita in quei settori dal 2 al 5%, come è possibile pensare che trovi i soldi per la sanità, la scuola e tutto quello che servirebbe davvero a migliorare le condizioni di vita degli italiani?”.
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https://www.collettiva.it/copertine/economia/landini-cgil-manovra-np6olbq5
8 ottobre 2025. LEGGE DI BILANCIO, LA CONFERENZA STAMPA DI MAURIZIO LANDINI
Al centro dell’incontro con la stampa: l’agenda economico sociale della Confederazione e la legge di Bilancio in via di approvazione. Durante la conferenza, la Cgil avanzerà le sue proposte per aumentare salari e pensioni, per dire no alla precarietà, per una vera riforma fiscale, per investire su sanità e scuola, per dire sì alla pace e no al riarmo. Tutti temi che saranno anche al centro della grande manifestazione nazionale del 25 ottobre a Roma, in piazza San Giovanni, dal titolo “Democrazia al lavoro. Mobilitiamoci per la pace e per un modello di sviluppo sostenibile”
8 ottobre 2025. La parità salariale non basta: congedi, carriera e formazione devono uscire dall’ombra
Le aziende italiane, per essere in regola con la nuova Direttiva europea, dovranno costruire mappature accurate: non solo retribuzioni, ma anche percorsi di carriera, bonus
Michele Tamburrelli*
Nel 2023 il Parlamento e il Consiglio europeo hanno approvato la Direttiva (UE) 2023/970 sulla trasparenza retributiva, che mira a ridurre il divario salariale tra uomini e donne e a rendere effettivo il principio “a parità di lavoro, parità di salario”. Gli Stati membri dovranno recepirla entro il 2026, ma in Italia se ne parla poco e il percorso è ancora fermo.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/10/08/trasparenza-retributiva-gender-pay-gap-direttiva-news/8143396/
* Laureato in Diritto del Lavoro e Relazioni Industriali, ha maturato esperienze in ambito risorse umane sia in contesti aziendali che sindacali, consolidando competenze in diritto del lavoro, formazione e salute e sicurezza
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Martedì 7 ottobre 2025
Rassegna stampa internazionale di Radio 3 Mondo
La stampa internazionale letta e commentata da Luigi Spinola. Per ricevere gli articoli letti potete iscrivervi alla Newsletter di Radio3 Mondo.
Martedì 7 ottobre 2025

Due anni dal 7 ottobre 2023. La strage nella Striscia ridotta a un ammasso di macerie continua. I negoziati per la «pace» si fanno sulla testa dei palestinesi. Ma la complicità dei governi occidentali non riesce più a fermare l’indignazione e la solidarietà
Marco Bascetta
https://ilmanifesto.it/la-memoria-del-pogrom-seppellita-sotto-70mila-corpi
7 ottobre 2025. Ilaria Salis salva per un voto, il Parlamento Ue conferma l’immunità col soccorso “segreto” del centrodestra contro Orban

Carmine Di Niro – l’Unità
Per un singolo voto, ma salva. Il Parlamento europeo ha votato a favore dell’immunità per Ilaria Salis, l’eurodeputata eletta con Alleanza Verdi-Sinistra sotto processo in Ungheria.
Nell’Aula di Strasburgo hanno votato a favore di Salis 306 parlamentari, i contrari sono stati 305 e gli astenuti 17 (628 i votanti). Un voto segreto che ha di fatto permesso ad alcuni eletti nelle file del centrodestra di votare contro la linea dei rispettivi gruppi parlamentari.
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https://www.unita.it/2025/10/07/ilaria-salis-voto-parlamento-ue-conferma-immunita/
vedi anche
Ilaria Salis salva, la commissione dell’Europarlamento vota contro la revoca dell’immunità: richiesta di Orban respinta per un voto
Il governo Meloni si inchina a Orban: su Salis accantona il garantismo e diventa forcaiolo
7 ottobre 2025. La memoria del 7 ottobre seppellita sotto 70mila corpi

Ennio Remondino – remocontro.it
Quando l’odio alimentato con costante ferocia alla fine esplode, e fu il 7 settembre di Hamas. Al tempo di Gaza perfino i governi europei più vicini a Tel Aviv hanno dovuto prendere qualche distanza. Il disegno egemonico ed espansivo israeliano non ha più nulla a che fare con il 7 ottobre, come sostiene meglio di noi lo scrittore Marco Bascetta, sul manifesto
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https://www.remocontro.it/2025/10/07/la-memoria-del-7-ottobre-seppellita-sotto-70mila-corpi/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=gli-ultimi-newsletter-total-articoli-dal-nostro-blog_262
7 ottobre 2025. Greta Thunberg: “Davanti ai nostri occhi si sta verificando un genocidio in diretta”

Agenzia PRESSENZA – All’aeroporto di Atene, appena atterrata insieme ad altri attivisti della Global Sumud Flotilla espulsi da Israele, davanti alla stampa e a sostenitori e sostenitrici venuti ad accoglierli, Greta Thunberg ha espresso con coraggio e lucidità il suo pensiero.
“Potrei parlare a lungo di come siamo stati maltrattati e abusati durante la nostra detenzione, credetemi, ma non è questo il punto. E voglio essere molto chiara: un genocidio si sta verificando davanti ai nostri occhi, un genocidio in diretta. Non riuscirò mai a capire come gli esseri umani possano essere così malvagi. Che si possa deliberatamente far morire di fame milioni di persone intrappolate sotto un assedio illegale come continuazione di decenni e decenni di oppressione e apartheid.
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https://www.pressenza.com/it/2025/10/greta-thunberg-davanti-ai-nostri-occhi-si-sta-verificando-un-genocidio-in-diretta/
7 ottobre 2025 – Giorno 731
RaiNews LIVE
7 ottobre, il giorno che cambiò il Medio Oriente. Meloni: crisi senza precedenti | Famiglie sul luogo dell’attacco | La strage in rete
Gli attacchi di Hamas su suolo israeliano fecero 1200 morti e 250 rapiti. La reazione contro Gaza conta oltre 67mila morti. 48 ostaggi sono ancora prigionieri, vivi probabilmente 20
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https://www.rainews.it/articoli/2025/10/7-ottobre-2023-attacco-hamas-israele-il-giorno-che-cambio-il-medio-oriente-9cc577d7-0d83-4e50-8d45-7eaccc6d392f.html
vedi anche
video Speciale Tg1 – 7 Ottobre, due anni dopo. Per non dimenticare
video Rapporto Idf sul 7 ottobre torna a denunciare falle nella sicurezza
video Liliana Segre: ” 7 ottobre mi ha cambiata, è un solco nella mia anima”
Chi è Noa, la ragazza rapita da Hamas e simbolo del massacro
Israele e il 7 ottobre, troppi punti oscuri

Roberto Vivaldelli – Insideover
Nulla potrà cancellare il massacro condotto da Hamas il 7 ottobre 2023, che ha provocato la morte di 1.200 israelianI, in larga parte civili. Tuttavia, è indubbio che sono ancora troppi i punti oscuri che riguardano quella drammatica giornata, a cominciare dallo sconcertante flop dell’intelligence di Tel Aviv. Ne abbiamo parlato con il ricercatore e analista di politica internazionale Roberto Iannuzzi, autore del saggio edito da Fazi Editore Il 7 ottobre tra verità e propaganda. L’attacco di Hamas e i punti oscuri della narrazione israeliana (Collana Le Terre, 156 pagine, 12 euro).
continua in
https://it.insideover.com/media-e-potere/roberto-iannuzzi-israele-e-il-7-ottobre-troppi-punti-oscuri.html
Sharm, oggi nuovo round di negoziati Hamas-Usa-Israele: “Clima positivo”
Due anni dal 7 ottobre: le famiglie delle vittime nel luogo dell’attacco. Meloni: “La violenza di Hamas ha scatenato una crisi senza precedenti”. Libera Greta Thunberg: “Noi maltrattati? Parlate di Gaza, c’è un genocidio”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/10/gaza-guerra–29589b84-0756-4ec5-9477-3806ba5fd258.html
Vedi anche
La guerra di Gaza, tutte le notizie di ieri
video Due anni dal 7 ottobre: le famiglie delle vittime sul luogo dell’attacco
video Sharm, i nodi duri del negoziato
video L’ottimismo di Trump: “Accordo vicino, Hamas si comporta bene”
video Ritorno al 7 ottobre, memorie e punti oscuri di una strage

EN DIRECT, Gaza : sept personnes tuées dans la bande de Gaza, mardi matin, après des tirs et des bombardements israéliens
Ces attaques ont eu lieu à plusieurs endroits dans l’enclave, rapporte l’agence de presse palestinienne WAFa, qui s’appuie sur des sources médicales. Plus tôt dans la journée, un homme et un enfant ont été tués après un bombardement israélien à Khan Younès.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/06/en-direct-gaza-donald-trump-s-attend-a-ce-que-la-premiere-phase-des-pourparlers-prevus-en-egypte-aboutisse-rapidement_6644360_3210.html

Israel’s genocide continues across Gaza two years since start of war
- Deadly Israeli attacks have continued across Gaza as the war reaches its two-year mark.
- Officials from Israel and Hamas, as well as the mediators, meet in Egypt to discuss US President Donald Trump’s plan to end the war.
- At least 104 people have been killed in Gaza by Israeli forces since Friday, the day Trump called on Israel to halt its bombing campaign.
- Israel’s war on Gaza has killed at least 67,160 people and wounded 169,679 since October 2023. Thousands more are believed to be buried under the rubble. A total of 1,139 people were killed in Israel during the October 7, 2023, attacks and about 200 were taken captive.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2025/10/7/live-israels-genocide-continues-across-gaza-two-years-since-start-of-war
Vedi anche
https://www.aljazeera.com/news/
https://www.aljazeera.com/middle-east/
https://www.aljazeera.com/
Video Gaza in a thousand faces

Israel’s attempt to annihilate Gaz
https://www.aljazeera.com/video/by-the-numbers-3/2025/10/7/israels-attempt-to-annihilate-gaz

Farah and Myriam: Childhood Under Siege in Gaza
https://www.aljazeera.com/video/digidocs/2025/10/7/aje-onl-farahandmyriam_digidocs-071025

Altri aggiornamenti
https://english.alarabiya.net/
https://english.alarabiya.net/webtv
https://english.alarabiya.net/topics/palestinian-israeli-conflict
7 ottobre 2025
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1322
RaiNews LIVE
Trump: “Avrei deciso sui Tomahawk a Kiev, ma devo chiedere come li useranno”
Bombe ucraine sulle raffinerie russe a Kirishi e Belgorod. Allarme AIEA, esplosioni vicino alla centrale atomica di Zaporizhzhia. Orbán: “Kiev non può entrare nella UE con il ricatto”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/10/guerra-ucraina–11469bc4-aaa4-492c-bd17-98971deab84f.html
Vedi anche
La guerra in Ucraina, tutte le notizie di ieri
video Il pacifista italiano racconta il treno sfiorato dai raid russi
Ucraina: raid russi su siti energia, riunione emergenza G7+
Georgia, il premier promette ritorsioni dopo le proteste
video Georgia, manifestazioni pro-Ue e sco
Storia della Crisi Russia-Ucraina
Le Monde LIVE
EN DIRECT, guerre en Ukraine : des infrastructures énergétiques et ferroviaires visées par des attaques russes dans la nuit de lundi à mardi
Des attaques russes dans les oblasts de Poltava et Soumy ont endommagé les infrastructures énergétiques et ferroviaires, sans faire de victime, dans la nuit de lundi à mardi, a annoncé Oleksii Kuleba, le vice-premier ministre chargé de la reconstruction de l’Ukraine.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE Dal 5 all’11 ottobre
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/07/en-direct-guerre-en-ukraine-des-infrastructures-energetiques-et-ferroviaires-visees-par-des-attaques-russes-selon-kiev_6644466_3210.html
Sanzioni ed ‘eccezioni’: gas russo persino a Taiwan

Guerra energetica contro la Russia ma l’Ucraina costa troppo, e peggio il petrolio americano. E torna il petrolio russo, a buon mercato e in grandi quantità, cercando di non dare troppo nell’occhio. Almeno 8 paesi europei che continuano ad acquistare gas e petrolio russo. Ma clamoroso è il caso di Taiwan, alleato di ferro degli Stati Uniti nel Pacifico e ostile alla Cina a sua volta alleata della Russia
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https://www.remocontro.it/2025/10/06/sanzioni-ed-eccezioni-gas-russo-persino-a-taiwan/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=gli-ultimi-newsletter-total-articoli-dal-nostro-blog_262
7 ottobre 2025. VIDEO | Scontri e barricate a Bologna per il presidio Pro Pal (non autorizzato) per celebrare il 7 ottobre. La Polizia usa gli idranti

Dopo lo stop al presidio (vietato) convocato dai Giovani palestinesi a Bologna per celebrare la ‘resistenza’ del 7 ottobre, ci sono stati scontri e cariche della Polizia. Poi i cassonetti in strada
Agenzia DIRE – Bologna, Finisce a scontri e barricate in centro a Bologna il discusso sit in convocato dai Giovani palestinesi per celebrare la ricorrenza del 7 ottobre e la ‘Resistenza’ palestinese. Il presidio, vietato nei giorni scorsi dalla Questura , ha visto l’intervento della Polizia a pochi secondi dall’inizio del presidio. Poi ci sono stati fronteggiamenti, con la Polizia schierata che aveva chiuso tutti gli accessi alla piazza, un mini corteo fino a piazza Maggiore e poi l’ordine della Polizia di lasciare la piazza: “Corteo non autorizzato, lasciate la piazza alla spicciolata“, hanno detto le forze dell’ordine al megafono rivolte agli attivisti. Ma l’invito non è stato accolto. E così ci sono stati scontri, la Polizia ha usato gli idranti per disperdere i manifestanti che poi si sono riversati nella zona universitaria e hanno dato vita a barricate ribaltando cassonetti in strada. A un certo punto della serata, un’auto della Polizia rimasta bloccata in mezzo ai manifestanti è stata presa a calci
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https://www.dire.it/07-10-2025/1186910-video-pro-pal-resistenza-del-7-ottobre-la-polizia-sgombera-tutto-subito/
7 ottobre 2025. Occhiuto a valanga, Forza Italia vola e frena Meloni e Salvini al Sud: Tridico seminato
Il candidato azzurro dà quasi 20 punti di distacco al rivale grillino e ridimensiona i piani di FdI e leghisti al Sud, fermi entrambi a poco più del 10%. Pd secondo partito al 14%

David Romoli – l’Unità
Roberto Occhiuto ha stravinto in Calabria. Trionfa Forza Italia, primo partito e primissimo se si sommano i voti della Lista Occhiuto che combatte per il secondo posto e Tajani esulta: “Siamo stabilmente il secondo partito della coalizione”. Occhiuto si toglie il sassolone dalla scarpa: “Abbiamo impedito che ci sconfiggessero per via giudiziaria”
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https://www.unita.it/2025/10/07/occhiuto-a-valanga-forza-italia-vola-e-frena-meloni-e-salvini-al-sud-tridico-seminato/
vedi anche
Elezioni regionali in Calabria, per Occhiuto larga vittoria su Tridico: il governatore avanti di quasi 20 punti
“Non può esserci vita in Calabria”: come affrontare l’eutanasia della Regione, contro abbandono e povertà
Regionali, per il Pd la Calabria è l’occasione per rifarsi: ma per tornare al governo serve convince chi non vota
7 ottobre: prosegue il genocidio a Gaza
In Italia le proteste arrivano in scuole e università | Ue: confermata l’immunità a Ilaria Salis, ospite ai microfoni di Radio Onda d’Urto | Francia: nuova – ennesima – crisi di governo

PALESTINA – Oltre 20 morti – ma il dato è, purtroppo, molto parziale – e decine di feriti nei raid israeliani su Gaza, tra il capoluogo a Nord e Khan Younis a Sud, dall’alba di questo martedì, 7 ottobre 2025.
In 2 anni, il bilancio ufficiale delle vittime palestinesi ha superato quota 67mila, di cui oltre 20mila minori; dati comunque parziali, con migliaia di dispersi sotto le macerie. 170mila i feriti, 2 milioni gli sfollati, tutti gli abitanti palestinesi della Striscia, senza aiuti ormai da marzo per il blocco criminale di Tel Aviv.
E’ questo il modo in cui Israele “commemora”, nel sangue, il 7 ottobre, due anni dopo l’attacco di Hamas. Il numero ufficiale delle vittime, stando ai dati forniti da Tel Aviv, è di 1.250, 3.000 feriti e il rapimento di 251 persone, 48 ancora nella Striscia. Il loro salvataggio è al centro delle proteste in Israele con centinaia di dimostranti davanti alle case di alcuni ministri del governo Netanyahu chiedendo la liberazione dei loro cari e la fine della guerra a Gaza.
Sul 7 ottobre, due anni dopo, Cinzia Nachira, saggista, analista di questioni mediorientali e autrice di diversi lavori sulla questione palestinese
Il tutto mentre oggi proseguono i colloqui, in Egitto, tra Hamas e i mediatori. Proprio lì, secondo quanto riferisce l’agenzia Efe dal Cairo, Hamas avrebbe ‘accettato di consegnare le armi a un comitato egiziano-palestinese, ma rifiuta categoricamente di affidare la gestione della Striscia a un comitato di transizione internazionale e la presenza di Tony Blair come governatore di Gaza’. Alla porta anche una delegazione israeliana di medio livello, che dovrebbe esprimersi sulla cosiddetto piano Trump per uno scambio di prigionieri e un cessate il fuoco a lungo termine.
IFLOTILL(E) – A breve, intanto, le persone della Gaza Freedom Flotilla e Thousand Madleens to Gaza sfideranno di nuovo il blocco navale israeliano. L’8 ottobre, domani, sembra la data prevista dell’intercettazione da parte di Israele.

Con noi Laura, dalla Leila Khaled, imbarcazione della 1000 Madleens To Gaza.
“Chiamiamo tutte e tutti ad attivarsi per scendere in piazza e scioperare”. L’invito, rivolto a quanti sono scesi in piazza nelle scorse settimane, è stato lanciato dalla delegazione della nave Conscience della Freedom Flotilla Coalition e sulla quale viaggia anche il medico trentino Riccardo Corradini, 32 anni, il primo e unico studente ad aver fatto l’Erasmus a Gaza nel 2019. Dalla sua storia è stato tratto anche il film “Erasmus in Gaza”, di Matteo Delbò e Chiara Avesani. Sono 192 le persone a bordo della nuova carovana marittima solidale, quasi tutti professionisti sanitari.
Intanto, oggi, nuove occupazioni per la Palestina nelle scuole e nelle università.
All’elenco di lunedì – una trentina di istituti – si aggiungono altre realtà a Roma e Torino. Occupata, da ieri, anche Scienze Politiche a Milano (in foto) e l’Aula 2 di Giurisprudenza a Brescia; qui oggi pomeriggio incontro con i Sanitari per Gaza. Sempre a Brescia, sabato e domenica, due giorni di “Insieme per la Palestina” al Magazzino 47. Vietate dalle questure, per questa sera, le iniziative di piazza a Bologna e Torino. Confermati comunque i due presidi. Omar, del Ksa dal liceo Gioberti occupato
Qui le voci raccolte dalle scuole e dalle università occupate.
Infine Livorno. Contestazione contro ben 5 ministri, tra cui il vicepremier Salvini, oggi nella città Toscana per un evento organizzato dalla Lega al centro congressi Bagni Pancaldi. Completamente militarizzata la città livornese per la kermesse leghista
Sulla Flotilla diversi gli interventi oggi su Radio Onda d’Urto: ascoltali qui.
Altre notizie su Radio Onda d’Urto:
ANTIFA – A Strasburgo, la Plenaria dell’Europarlamento ha respinto a scrutinio segreto e per un solo voto la revoca dell’immunità dell’europarlamentare AVS, Ilaria Salis, che resta quindi in carica e soprattutto libera, anzichè finire – come voleva Orban – nelle galere ungheresi per la mobilitazione antifascista durante il cosiddetto Giorno (neonazista) dell’onore, nel febbraio 2023.
L’eurodeputata Ilaria Salis ha ottenuto il sì per una sola preferenza: 306 favorevoli e 305 contrari, 17 gli astenuti, un centinaio gli assenti.
Il commento di Ilaria Salis ai microfoni di Radio Onda d’Urto lo trovi qui

Notizie complete e altro in
Qui tutti i modi in cui potete ascoltare Radio Onda d’Urto in diretta!
https://www.radiondadurto.org/
7 ottobre 2025. Napoli. Muore in ambulanza dopo essere stato colpito con il taser
A Napoli, si era opposto all’intervento dei Carabinieri dopo una lite
ANSA – Alle 8,40 di questa mattina una pattuglia del nucleo radiomobile dei Carabinieri è arrivata in via Nicola Fornelli, una traversa delle Rampe Brancaccio, zona Chiaia, a Napoli.
Al 112 era infatti giunta la segnalazione di una lite in famiglia: da un appartamento giungevano urla di donne, rumori, piatti rotti, un tonfo.
Quando i militari sono giunti sul posto, hanno bussato all’abitazione: ad aprirgli la porta è stato un uomo di 35 anni, completamente nudo e, secondo quanto è stato riferito, in un evidente stato confusionale.
continua in
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2025/10/06/muore-in-ambulanza-dopo-essere-stato-colpito-con-il-taser_9e5b7cef-bb85-4d0a-b96a-b2c9678aa0ec.html
L’altra faccia dello sport

7 ottobre 2025. La squadra di ciclismo Israel-Premier Tech cambierà nome nel 2026

La squadra di ciclismo su strada Israel-Premier Tech, creata per promuovere Israele nel mondo, cambierà nome dal 2026. Lo ha annunciato il 6 ottobre spiegando che oltre al cambio di nome, con cui toglierà il riferimento a Israele, ci sarà anche un “rebranding” con lo scopo di «allontanarsi dall’identità israeliana attuale».
Il comunicato spiega anche che Sylvan Adams, l’imprenditore israeliano-canadese che da anni è il principale finanziatore della squadra, «ha scelto di fare un passo indietro dal suo coinvolgimento quotidiano e non parlerà più a nome della squadra». Adams, che aveva espressamente detto di voler usare la Israel-Premier Tech come strumento di propaganda e «diplomazia sportiva», continuerà comunque a finanziare la squadra, della quale faranno ancora parte alcuni atleti israeliani. Non si sa ancora quale sarà il nuovo nome e quali eventuali nuovi sponsor avrà la squadra.

Durante la recente Vuelta di Spagna (e in misura minore ancora prima al Giro d’Italia e al Tour de France) la Israel-Premier Tech era stata al centro di proteste e manifestazioni pro Palestina. Negli ultimi giorni la squadra aveva deciso inoltre di rinunciare ad alcune corse in Italia. Dovrebbe però partecipare al Giro di Lombardia, sabato 11 ottobre. Già durante la Vuelta la squadra aveva deciso di togliere la parola “Israel” dalle sue maglie.
Leggi anche: La squadra israeliana di ciclismo creata per promuovere Israele
Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
Assemblea, incontro, presidio con Chris Smalls. Dalla lotta per la sindacalizzazione di Amazon alla Freedom Flotilla Italia. Dalla @freedomflotillaitalia alle lotte operaie

*mercoledì 8 ottobre, al presidio ex Gkn*, via Fratelli Cervi 1, Campi Bisenzio (Fi):
h 18.00 riunione del Comitato promotore del corteo del 18 ottobre
h 19.30 apericena di autofinanziamento per le spese sostenute per il corteo del 4 ottobre e in generale per tutte le spese legate alla mobilitazione. *PRENOTARSI PRIMA POSSIBILE AL FORM*: https://forms.gle/mHrTh7pMMfALSS6u9
h 21.00 (esatte) incontro con Chris Smalls
Chris Smalls sarà in Italia per vai appuntamenti – Bologna (7 ottobre), Firenze (presidio ex Gkn, Campi Bisenzio- 8 ottobre), Pisa 9 ottobre e Roma (11 ottobre)
Tra i principali promotori del primo esempio di sindacalizzazione di Amazon negli Usa, cofondatore e presidente dell’Amazon Labor Union (ALU).
Chris si è imbarcato sulla seconda missione recente della Freedom Flotilla Coalition, sulla Handala, fermata e sequestrata illegalmente dall’Idf israeliano per “collegare i puntini tra la lotta Amazon e il genocidio”.
Per noi si tratta di un dibattito che mette al centro due temi fondamentali: il modello sindacale partecipativo, universale e rivendicativo da un lato e il rapporto tra lotte sociali e lotta per la Palestina libera.
Un dibattito che avviene dopo il grande sciopero generale di venerdì, mentre una nuova Flotilla arriva vicina all’intercettabilità e in un momento in cui è necessario articolare le forme sociali del movimento in atto.
Verso il corteo del 18 ottobre.
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I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Lunedì 6 ottobre 2025
Rassegna stampa internazionale di Radio 3 Mondo
La stampa internazionale letta e commentata da Luigi Spinola. Per ricevere gli articoli letti potete iscrivervi alla Newsletter di Radio3 Mondo.
Lunedì 6 ottobre 2025
6 ottobre 2025. Manifestazioni di piazza, panico morale e vigilanza democratica


Alessandra Algostino – volerelaluna.it
Abbiamo passato giorni straordinari, le città percorse e invase da una partecipazione popolare, molti giovani, ma non solo. Paesi, cittadine, metropoli, letteralmente occupate da persone in marcia, spesso dal mattino alla sera. È un risveglio del senso dell’umano, la percezione che era impossibile tollerare oltre: per Gaza, per i palestinesi e per tutte e tutti noi. Dopo le delegittimazioni, le accuse di antisemitismo, le menzogne, improvvisa è arrivata una marea a dire: “basta con il genocidio”.
continua in
https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2025/10/06/il-diritto-e-nelle-piazze/
6 ottobre 2025. Parolin sul 7 ottobre e Gaza: inaccettabile ridurre le persone a vittime collaterali

Andrea Tornielli e Roberto Paglialonga – vaticannews.va
Il segretario di Stato parla con i media vaticani nel secondo anniversario dell’attacco “disumano” di Hamas contro Israele che ha scatenato la distruzione della Striscia: chiediamo la liberazione degli ostaggi e di porre fine alla spirale di violenza. A Gaza conseguenze “disumane”, non basta che la Comunità internazionale dica che è inaccettabile quanto avviene e poi permetta che avvenga. Mi colpisce la partecipazione alle manifestazioni per la pace. L’antisemitismo è un cancro da estirpare
continua in
https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2025-10/parolin-anniversario-hamas-gaza-ostaggi-violenza-antisemitismo.html
6 ottobre 2025 – Giorno 730
RaiNews LIVE
Gaza guarda a Sharm, al via oggi i negoziati. Arrivata la delegazione di Hamas
Trump: “Prima fase dovrebbe finire in settimana”. Telefonata tesa con Netanyahu. A Gaza ancora decine di morti, ucciso operatore Msf. Rientrano oggi gli ultimi 15 italiani della Sumud Flotilla
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/10/gaza-guerra-stragi-mondo-guarda-sharm-el-sheik-oggi-negoziati-israele-usa-hamas-trump-apre-a-modifiche-decine-di-morti-b45daec9-f8b4-43ef-b1b7-d44f8dc28292.html
Vedi anche
La guerra di Gaza, tutte le notizie di ieri
video Al via i negoziati di Sharm. Chi c’è, come funzionano e cosa discutono
video Trump in pressing su Netanyahu: “Un ottimo piano per Israele”
video I volontari della Flotilla: “Ecco gli abusi nelle carceri israeliane”
video I bambini di Gaza, le prime vittime

EN DIRECT, Gaza : Donald Trump s’attend à ce que la première phase des pourparlers prévus en Egypte aboutisse rapidement
Le Hamas a, lui, affirmé sa volonté de parvenir à un accord pour mettre fin à la guerre à Gaza et procéder à un échange « immédiat » d’otages et de prisonniers avec Israël.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/06/en-direct-gaza-donald-trump-s-attend-a-ce-que-la-premiere-phase-des-pourparlers-prevus-en-egypte-aboutisse-rapidement_6644360_3210.html

LIVE: Deadly attacks continue across Gaza; Egypt hosts Israel, Hamas teams
- Delegations from Hamas and Israel, together with the mediators, are due to convene in Egypt for talks, with US President Donald Trump calling on negotiators to “move fast” to end the nearly two-year war in the Gaza Strip.
- Hamas says its delegation is headed by Khalil al-Hayya, the head of the group’s negotiating team who was target in an assassination attempt by Israel in Qatar last month.
- Israeli attacks on Gaza have continued unabated, with at least 24 Palestinians killed on Sunday. One person has also died of forced starvation, the Health Ministry in the besieged territory says.
- Israel says is no ceasefire in Gaza, with its army chief saying there is a change in the “operational situation”.
- Israel’s war on Gaza has killed at least 67,139 people and wounded 169,583 since October 2023. Thousands more are believed to be buried under the rubble. A total of 1,139 people were killed in Israel during the October 7, 2023, attacks and about 200 were taken captive.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2025/10/6/live-trump-urges-negotiators-to-move-fast-on-israel-gaza-peace-deal
Vedi anche
https://www.aljazeera.com/news/
https://www.aljazeera.com/middle-east/
https://www.aljazeera.com/
Altri aggiornamenti
https://english.alarabiya.net/
https://english.alarabiya.net/webtv
https://english.alarabiya.net/topics/palestinian-israeli-conflict
6 ottobre 2025
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1321
RaiNews LIVE
500 droni e 50 missili sull’Ucraina, 5 morti. A Leopoli sfiorato un treno con 110 pacifisti italiani
Zelensky: “Dall’Occidente nessuna reazione degna, Putin ride di questo silenzio”. Bombe ucraine su Belgorod, in 40mila senza elettricità. Avvistati droni a Oslo, voli dirottati o in ritardo
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/10/guerra-ucraina-500-droni-50-missili-morti-a-leopoli-sfiorato-treno-con-pacifisti-italiani-ba84277a-d0e5-4b2f-ab98-2d1058208571.html
Vedi anche
La guerra in Ucraina, tutte le notizie di ieri
video Il pacifista italiano racconta il treno sfiorato dai raid russi
Ucraina: raid russi su siti energia, riunione emergenza G7+
Georgia, il premier promette ritorsioni dopo le proteste
video Georgia, manifestazioni pro-Ue e sco
Storia della Crisi Russia-Ucraina
Le Monde LIVE
EN DIRECT, guerre en Ukraine : un mort et plusieurs blessés dans les attaques russes de la nuit
Une personne a notamment été tuée et onze autres blessées dans l’oblast de Zaporijia, a annoncé son gouverneur, lundi matin. Volodymyr Zelensky a dénoncé dimanche l’absence de réaction internationale après les frappes meurtrières russes de la matinée qui avaient fait au moins cinq morts.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE Dal 5 all’11 ottobre
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/10/06/en-direct-guerre-en-ukraine-un-mort-et-plusieurs-blesses-dans-les-attaques-russes-de-la-nuit_6644466_3210.html
6 ottobre 2025. Palestina: dopo l’oceanico “week end lungo” solidale, come proseguire la lotta?
In Radio voci e analisi dopo il milione di sabato a Roma I Intanto in Egitto si tratta, a Gaza si muore I Francia: Lecornu, dimissioni record I Calabria: vincono astensione…e destre

GAZA – Genocidio a Gaza. Alla vigilia del 7 ottobre – e mentre in Egitto si tratta – Tel Aviv bombarda e ammazza. Due giorni dopo il sì di Hamas agli accordi e nonostante Trump abbia annunciato lo stop immediato ai bombardamenti israeliani su Gaza, Tel Aviv continua indisturbata ad assediare via terra, via aria e via mare la Striscia. Particolarmente intensi gli attacchi su Gaza City, dove sono stati presi di mira diversi edifici residenziali, ad Tal al-Hawa, nel campo profughi di Shati, a Nassr.

Ieri 63 morti, tra cui Abed El Hameed, 15esimo membro dello staff di Medici Senza Frontiere, il terzo in meno di 20 giorni. Nelle ultime 24 ore altri 21 morti, a cui aggiungerne altri 7 solo dall’alba, il che porta il bilancio ufficiale – ma parziale – delle vittime negli ultimi 2 anni sopra quota 67mila. 170mila i feriti. Migliaia i dispersi sotto i raid, mentre il 40% dei palestinesi di Gaza, denuncia l’Unrwa, “vivono tra i rifiuti e le macerie di quel che resta” di case, scuole, edifici di ogni sorta.
In questo scenario, Sharm El Sheikh ospita da oggi i colloqui tra Hamas e israeliani mediati da Egitto, Qatar e pure da emissari diretti degli Usa. A capo dei negoziatori palestinesi Khalil al-Hayya, il capo del team negoziale del gruppo, preso di mira in un tentativo di assassinio da Israele in Qatar il mese scorso, fallito. Sul piatto il cosiddetto piano Trump, ma soprattutto la possibilità di arrivare a uno stop dei raid indiscriminati israeliani, con il ritorno all’ingresso degli aiuti, bloccati in maniera criminale da Tel Aviv fin da ottobre, con l’intera popolazione ridotta alla fame.
Proprio dalla Striscia di Gaza l’aggiornamento odierno con Sami Abu Omar, cooperante di numerose realtà solidali italiane e nostro collaboratore:
IFLOTILL(E) – Capitolo Flotille. Una nuova flotta umanitaria si avvicina a Gaza: a guidarla la Conscience, ex traghetto trasformato in nave-ospedale della Freedom Flotilla Coalition e di 1000 Madleens To Gaza con 120 persone, fra cui 92 tra medici, infermieri e soccoritori. Sono 9 in totale le imbarcazioni in mare, attualmente in acque internazionali, all’altezza della città egiziana di Alessandria, 200 miglia da Gaza. Il momento critico sarà nella notte tra il 7 e l’8 ottobre.
Con noi Laura, dalla Leila Khaled, imbarcazione della 1000 Madleens To Gaza.
C’è poi la vicenda Global Sumud Flotilla, sequestrata la scorsa settimana. Netanyahu ha approvato direttamente l’attacco militare con droni, avvenuto in Tunisia, contro la GSF; la conferma arriva da Cbs News in esclusiva, citando due funzionari dell’intelligence Usa informati. L’8 e il 9 settembre le forze occupanti israeliane hanno lanciato droni da un sottomarino e sganciato ordigni incendiari sulle imbarcazioni ormeggiate al largo del porto tunisino di Sidi Bou Said, provocando un incendio.
Per ora Tel Aviv su questo tace, mentre sono arrivate ad Atene 171 persone a bordo della Global Sumudu Flottila Tra loro 15 italiani – in serata a Milano, Roma, Bologna – 28 francesi, 27 greci e 9 svedesi, compresa Greta Thunberg, contro cui i carcerieri si sono particolarmente accaniti. Il rilascio degli altri cittadini internazionali – 138 – in custodia israeliana, cioè rapiti, non è calendarizzato; restano nelle grinfie di Tel Aviv. Tra loro anche Reyes Rigo Cerviella, attivista spagnola di cui non si avevano più notizie da ore. I carcerieri israeliani le hanno affibbiato altri 7 giorni di galera accusandola di avere…morso un’aguzzina alla mano durante l’ennesima vessazione.
La Cerviella sarà quindi, presumibilmente, l’ultima attivista a lasciare le galere israeliane, dove invece sono costretti – in condizioni di rapimento ancora più terrificanti – oltre 10mila palestinesi, quelli sbattuti nelle carceri israeliane solo conteggiando le persone catturate dopo il 7 ottobre di 2 anni fa. Tra loro anche centinaia di persone anziane e addirittura decine e decine di minorenni.
Sulla Flotilla diversi gli interventi oggi su Radio Onda d’Urto: ascoltali qui.
Altre notizie su Radio Onda d’Urto:
Tutte le corrispondenze della giornata sul sito di Radio Onda d’Urto a questa pagina.

La Corte Suprema israeliana ha approvato l’ordine di demolizione della Guest House, una struttura dedicata all’incontro tra la popolazione palestinese e la comunità internazionale. La corrispondenza con Andrea di Operazione Colomba
ITALIA, PALESTINA – Chiudiamo questa pagina tornando in Italia, che ha anch’essa i suoi prigionieri; sono i 3 compagni palestinesi – Anan, Ali e Mansour – in carcere dal febbraio 2024 con la surreale accusa di terrorismo. Da sabato 4 ottobre Anan è in sciopero della fame, per protestare contro le condizioni detentive – è stato recentemente deportato a Melfi – e in solidarietà con i prigionieri palestinesi e quelli internazionali della Global Sumud Flottilla.
Sempre dall’Italia, con il “weekend lungo” – come lo ha definito la Meloni – che ha visto milioni di persone in strada per la Palestina. Venerdì lo sciopero generale, sabato la marcia da un milione di Roma, al termine del quale, in serata, ci sono state cariche, scontri (anche sotto la sede dei fascisti di Casapound), lacrimogeni, identificazioni di massa (250 manifestanti) e 2 arresti. Oggi la direttissima, al Tribunale di Roma, con un presidio solidale. Le 2 persone sono state scarcerate nel corso del primo pomeriggio. Il processo si terrà la prossima primavera.
Le valutazioni post 4 ottobre e l’aggiornamento sul processo per direttissima sono su Radio Onda d’Urto: ascoltale qui.
Qui tutti i modi in cui potete ascoltare Radio Onda d’Urto in diretta!
6 ottobre 2025. I detenuti della Flotilla: la testimonianza di José Nivoi
Imbarcato sulla Global Sumud Flotilla per il CALP e l’USB, José Nivoi è rientrato in Italia dopo essere stato sequestrato e incarcerato dalle forze d’occupazione israeliane.

Agenzia PRESSENZA – La sua testimonianza, per quanto traumatica, mostra solo un frammento dell’orrore quotidiano vissuto da migliaia di palestinesi nelle carceri sioniste: luoghi di tortura, umiliazioni e annientamento dell’essere umano.
Nivoi sa bene che, in quanto europeo, ha potuto contare su una protezione internazionale che gli ha consentito di tornare a casa e raccontare quanto accaduto, mentre oltre 11.100 palestinesi restano imprigionati senza tutele né voce, in un sistema di detenzione arbitraria che da decenni colpisce un intero popolo.
Durante la detenzione, il consolato italiano ha seguito la vicenda con interventi sporadici e frammentari, offrendo assistenza limitata mentre gli attivisti erano incarcerati nel deserto.
La sua testimonianza ci ricorda che ciò che per un attivista europeo è stato un sequestro, per il popolo palestinese rappresenta una frazione della quotidianità.
Continuare a mobilitarsi significa rompere il silenzio, pretendere la liberazione di tutti gli attivisti e schierarsi, ogni giorno, al fianco del popolo palestinese, per fermare il genocidio e la complicità del nostro governo.
Qui la sua testimonianza video:
https://www.instagram.com/reel/DPcJ1EgDkDc/?igsh=djIzYm5id21idTh4
6 ottobre 2025. La mobilitazione per Gaza può aprire una nuova stagione politica
Guido Viale – volerelaluna.it
Mai si era vista, in Italia e forse nel mondo, una mobilitazione così ampia, diffusa e intensa come quella a cui assistiamo e partecipiamo in questi giorni per Gaza, per la Palestina, contro il genocidio, per la pace. È come se la rabbia e il disgusto per tutto quello che incombe, a lungo covata e compressa, sia improvvisamente e positivamente esplosa. Ancora una volta è l’Italia a rivelarsi il punto di confluenza delle tante tensioni che attraversano il mondo, ma questo stesso movimento è in corso in decine e decine di altri Paesi ed è andato crescendo fin da poche settimane dopo lo shock del 7 ottobre.
continua in
https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2025/10/06/la-mobilitazione-per-gaza-puo-aprire-una-stagione-politica/

L’altra faccia dello sport
Italia-Israele. Grimaldi (AVS): Israele in campo, Mossad in strada: il Governo Meloni appalta l’ordine pubblico al Mossad? In questo modo fischia la fine della sovranità italiana
Con preoccupazione apprendiamo che il Governo italiano, per voce del ministro Piantedosi, ha autorizzato la presenza operativa del Mossad a Udine il 14 ottobre, in occasione della partita Italia-Israele e della manifestazione pacifista che l’accompagnerà. Una decisione che non solo è politicamente irresponsabile, ma istituzionalmente inconcepibile.
Lo afferma Marco Grimaldi di Alleanza Verdi Sinistra.
Ci chiediamo: – prosegue il vicecapogruppo dei deputati rossoverdi – con quale mandato? Con quali regole d’ingaggio per usare le parole di Tajani sulla Global Sumud Flotilla. Era già accaduto nelle settimane scorse a Parma, ora accadrà anche a Udine. Il Governo Meloni sembra aver appaltato la gestione dell’ordine pubblico a un servizio segreto estero, un apparato peraltro di un governo sotto accusa internazionale per crimini contro l’umanità.
Autorizzare il Mossad a operare sul nostro territorio è una scelta che calpesta il diritto internazionale e la dignità della nostra democrazia. Tanto più dopo i rapimenti e le violenze commesse dall’esercito israeliano contro cittadini italiani ed europei, prelevati illegalmente da navi battenti bandiera italiana. Mentre i cittadini chiedono giustizia e chiedono di escludere Israele da tutte le competizioni sportive, il Governo offre ospitalità.
Chiediamo venga immediatamente revocata ogni autorizzazione al Mossad. La sicurezza dei cittadini italiani non può essere affidata a chi – conclude Grimaldi – è accusato di genocidio.
Lo rende noto l’ufficio stampa – Roma, 6 ottobre 2025
https://verdisinistra.it/italia-israele-grimaldi-avs-israele-in-campo-mossad-in-strada-il-governo-meloni-appalta-lordine-pubblico-al-mossad-in-questo-modo-fischia-la-fine-della-sovranita-italiana/
6 ottobre 2025. Perugia-Assisi, ovvero la rivolta delle coscienze

La nuova edizione della marcia il 12 ottobre: 24 chilometri come atto di resistenza alle crudeltà del mondo, per chiedere la pace
Patrizia Pallara – collettiva.it
Dopo le mobilitazioni dei lavoratori e dei cittadini per la Palestina, il prossimo appuntamento è domenica 12 ottobre per la nuova edizione della marcia PerugiaAssisi della pace e della fraternità, all’insegna del motto “Imagine all the people”. 24 chilometri di camminata per compiere un atto di resistenza alle crudeltà del mondo e denunciare che la pace è sotto attacco: a Gaza, in Cisgiordania, in Ucraina, in Sudan. Decine di migliaia di cittadini, scuole, associazioni, enti locali di tantissime città si stanno organizzando per partecipare, promuovendo manifestazioni di ogni genere.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/perugia-assisi-ovvero-la-rivolta-delle-coscienze-dap8q47f