Referendum, ecco perché 5 Si cambiano l’Italia
Si vota l’8 e 9 giugno. Una guida per orientarsi sui quesiti referendari che puntano a migliorare la condizione di vita dei lavoratori e dare cittadinanza a chi ancora non ce l’ha
Daniela Zero – collettiva.it
https://www.collettiva.it/speciali/referendum-2025/referendum-ecco-perche-5-si-cambiano-litalia-qy51xeld
https://www.cgil.it/referendum/informazioni-cgil-referendum-2025-h4zhyjmi
https://www.collettiva.it/speciali/referendum-2025

Landini: “Con i referendum costruiamo, insieme, un’altra storia”
Il segretario generale Cgil si rivolge agli elettori per spiegare l’importanza di votare l’8-9 giugno cinque sì per il lavoro e la cittadinanza
Ho pensato di scrivervi questa lettera perché si avvicina un momento fondamentale per tutte le lavoratrici, per tutti i lavoratori ma, in realtà, per tutti noi.
L’esperienza sindacale mi ha insegnato che la valorizzazione del lavoro non passa solo dal salario, ma anche dalla possibilità di realizzare una parte consistente della propria vita.
Per molte persone, in Italia, il lavoro oggi non significa realizzazione, dignità, sicurezza.
Per questo motivo domenica 8 e lunedì 9 giugno si vota per i referendum sul lavoro e la cittadinanza. Per cambiare in meglio il nostro Paese.
Se andremo a votare e supereremo il quorum, il giorno dopo migliorerà la vita per milioni di persone. Potremo porre un freno ai licenziamenti illegittimi, accrescere le tutele per i lavoratori delle piccole imprese, ridurre la precarietà, garantire più sicurezza sul lavoro e maggiore integrazione con la cittadinanza italiana.
Lo sappiamo bene, sempre più cittadine e cittadini hanno disertato le urne negli ultimi anni. Non possiamo rimanere indifferenti. Quando la maggioranza di chi non va a votare non è composta da chi sta meglio, ma da chi sta peggio, significa che c’è un problema profondo da affrontare. Affrontiamolo. La democrazia si difende praticandola.
I referendum sul lavoro e la cittadinanza, per i quali nel 2024 sono state raccolte 5 milioni di firme, mettono al centro un’idea di libertà fondata sulla giustizia sociale e la solidarietà, anziché sul mercato e sul profitto. Andando a votare, possiamo modificare leggi ingiuste,che hanno peggiorato nel tempo le condizioni delle lavoratrici, dei lavoratori, delle persone.
“Il voto è la nostra rivolta”, lo slogan che la Cgil ha adottato per la campagna referendaria, significa una cosa sola: il voto ci offre la possibilità di rivoltare il nostro Paese con lo strumento più democratico che esista. Col referendum non deleghiamo qualcun altro a rappresentarci: siamo noi a decidere personalmente per il nostro futuro.
Un futuro in cui siano garantite anche le pensioni, la sanità e l’istruzione pubblica. Non disperdiamo questa possibilità.
“È sempre la solita storia, tanto non cambia mai niente”, sentiamo dire spesso. La storia può cambiare, invece, con l’impegno di tutte e tutti.
Costruiamo, insieme, un’altra storia.
Maurizio Landini
https://www.collettiva.it/speciali/referendum-2025

Primo Maggio 2025, Cgil Cisl Uil “Uniti per un lavoro sicuro”

Il Primo Maggio 2025 è dedicato al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Lo slogan che lo caratterizza è: “Uniti per un lavoro sicuro”.
Cgil, Cisl, Uil hanno deciso di dare incisività al tema scegliendo tre luoghi simbolici da cui i Segretari Generali interverranno con il loro comizio conclusivo:
➢ Roma – Fori Imperiali (Maurizio Landini – CGIL)
➢ Casteldaccia (PA) – Piazza Matrice (Daniela Fumarola – CISL)
➢ Montemurlo (PO) – Piazza della Repubblica (Pierpaolo Bombardieri – UIL)
Gli interventi di delegate, delegati e pensionati dalle ore 10:00 anticiperanno le conclusioni dei Segretari Generali UIL – CISL – CGIL, Bombardieri, Fumarola, Landini che saranno trasmessi in diretta su RAI 3 e che saranno visibili nelle diverse piazze.
Nel pomeriggio si svolgerà a Roma il Concertone, sempre sullo stesso tema, che, quest’anno, tornerà nella sede tradizionale di Piazza San Giovanni e verrà trasmesso in diretta da Rai 3.
https://www.cgil.it/campagne-e-iniziative/primo-maggio-2025-cgil-cisl-uil-uniti-per-un-lavoro-sicuro-pvk0ybcv
Primo Maggio in tutta Italia

Iniziative, cortei, musica, dibattiti, mostre, pranzi, apericene, scampagnate…la Festa dei Lavoratori sul territorio. Il concertone di Roma al Circo Massimo
Giorgio Sbordoni
Il Concertone del Primo Maggio di Roma, promosso da Cgil, Cisl e Uil, organizzato da iCompany con la direzione artistica di Massimo Bonelli e la regia di Fabrizio Guttuso Alaimo, si terrà per la prima volta al Circo Massimo e non nella storica tradizionale sede di Piazza San Giovanni in cui sono in corso lavori per il Giubileo.
Un appuntamento imperdibile, come sempre a ingresso gratuito, che avrà inizio alle ore 13.15 con un opening condotto da Bigmama (in esclusiva per Rai Play), per entrare poi nel vivo, presentato dall’inedita coppia artistica Noemi e Ermal Meta, a partire dalle ore 15.15 in diretta su Rai 3 e fino alle ore 00.15 (con una pausa dalle ore 19.00 alle ore 20.00 per le edizioni dei telegiornali), oltre che in diretta su Rai Radio2, su RaiPlay e Rai Italia.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/primo-maggio-in-tutta-italia-gdeftrru

Energia di sinistra
La sinistra deve ripensare il disegno complessivo dell’intera battaglia politica perché restano definiti poco incisivamente i suoi obiettivi generali. Deve capire come motivare i cittadini, come trasmettere loro il movimento, un’energia paragonabile a quella che anima le destre. Come proporre gli antichi ideali di emancipazione in modo da essere compresi anche dai molti che la destra induce a confondere il progresso col futurismo, la sicurezza con la rabbia, la libertà con la guerra.
Carlo Galli
da strisciarossa
I giornali di oggi mercoledì 30 aprile 2025 nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
https://www.rainews.it/video/2025/04/rassegna-29-aprile-0ef78286-65ff-46ce-a663-3fa43d5cceaa.html

Furioso per la vittoria in Canada dell’anti-trumpiano Mark Carney e per i pessimi sondaggi, Donald Trump si sfoga contro Amazon che voleva mostrare sui prezzi gli aumento dei dazi: «Atto politicamente ostile». E Bezos si piega dopo una sola telefonata: «Era un’idea»
Marina Catucci
https://ilmanifesto.it/reato-di-intenzioni-trump-furibondo-per-i-prezzi-amazon
25 aprile, Mattarella: “Non solo memoria, ma richiamo all’impegno. Minacce a democrazia presenti”
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale una rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nella ricorrenza dell’ 80° anniversario della Liberazione.
“Il 25 aprile non è solo memoria ma un fermo richiamo all’impegno. Rivolgere lo sguardo al passato ci invita a riflettere su ciò che siamo come paese e quanto dobbiamo a quella generazione di italiani che con il loro sacrificio e con la loro determinazione ci hanno restituito la libertà”, ha detto il Capo dello Stato nel corso dell’incontro al Quirinale con gli esponenti delle Associazioni.
continua in
https://www.rainews.it/articoli/2025/04/25-aprile-mattarella-non-solo-memoria-ma-richiamo-allimpegno-minacce-a-democrazia-presenti-2bda0e7c-daad-4ab9-8ec6-e787817e4ffb.html
La fornaia e l’ambientalista: certe identificazioni non sembrano casuali

Il 25 aprile ad Ascoli Piceno ha riaperto il dibattito sulle identificazioni “facili”, dopo che la polizia ha chiesto e registrato le generalità alla titolare di un forno
Matteo Marcelli
Il 25 aprile ad Ascoli Piceno ha riaperto il dibattito sulle identificazioni “facili”, dopo che la polizia ha chiesto e registrato le generalità alla titolare di un forno, colpevole – per così dire – di aver esposto uno striscione fuori dal suo negozio: «25 aprile buono come il pane, bello come l’antifascismo». Non è il primo caso. A dicembre del 2023 capitò alla prima della Scala di Milano, quando la Digos chiese i documenti a un loggionista che aveva osato gridare: «Viva l’Italia antifascista». Due mesi dopo, sempre a Milano, toccò a una decina di cittadini che portarono un fiore al sit-in per Aleksej Navalny. C’è poi la ragazza di Friday for future identificata per aver esposto un cartello («Ma non sentite caldo?») al Festival della letteratura di Mantova.
continua in
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/certe-identificazioni-non-sembrano-casuali
30 aprile 2025. Sciopero della fame contro il “decreto sicurezza”

Digiuno a staffetta per contestare il provvedimento. La protesta proseguirà fino al 30 maggio, vigilia della manifestazione nazionale a Roma
Roberta Lisi
A buon diritto, Acli, Antigone, Arci, Cgil, Cnca, Forum droghe, L’altro diritto, La società della ragione e Ristretti orizzonti hanno lanciato un appello per una grande azione collettiva contro il “decreto sicurezza”.
È indubbio che serva un’azione di disobbedienza civile contro un provvedimento che lede i diritti individuali, a cominciare da quello di manifestare, e che non solo non contribuisce a costruire sicurezza ma che, invece, criminalizza le fragilità sociali e il dissenso. Per di più, decidendo di passare da un disegno di legge a un decreto legge (questo è quanto ha fatto il Governo Meloni) probabilmente si viola la Costituzione, visto che non sussistono i requisiti di necessità e urgenza necessari per promuovere i decreti legge.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/sciopero-della-fame-contro-il-decreto-sicurezza-fzhqq656
30 aprile 2025
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1160
RaiNews LIVE
Ore decisive per l’accordo Usa-Ucraina sui minerali, Financial Times: sono sorte difficoltà
La vicepremier di Kiev partita per Washington. Droni colpiscono una fabbrica d’armi russa. Ue: giornalista torturata e uccisa “mostra che vivere sotto occupazione di Mosca non è un’opzione”. Putin: ci sono cittadini francesi che combattono con noi
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/guerra-ucraina–601ac239-2a5f-484e-b0f3-61e14862b86d.html
vedi anche
- La guerra in Ucraina, tutte le notizie di ieri
- Giornalista ucraina morta in un carcere russo, “segni di torture”
- video Mosca insiste: “Sì al negoziato, ma alle nostre condizioni”
- video 3 giorni senza armi per l’anniversario della vittoria sul nazifascismo
- video Trump: “3 giorni non bastano, serve una tregua permanente”
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : Kiev pourrait signer l’accord sur ses minerais stratégiques avec les Etats-Unis dès ce mercredi
Ioulia Svyrydenko, vice-première ministre et ministre de l’économie ukrainienne, est en route vers Washington et « devrait signer l’accord ce soir », selon des sources au sein de la présidence ukrainienne citées par de nombreux médias américains. Les Etats-Unis sont « prêts à signer », a dit le secrétaire au Trésor, Scott Bessent.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE DAL 27 aprile al 4 maggio
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/04/30/en-direct-guerre-en-ukraine-kiev-pourrait-signer-l-accord-sur-ses-minerais-strategiques-avec-les-etats-unis-des-ce-mercredi_6600506_3210.html
Le point sur la situation, mardi 29 avril à 22 heures
Le cessez-le-feu de trois jours annoncé lundi par Vladimir Poutine, du 8 au 10 mai, a été dénoncé comme insuffisant par la communauté internationale.
Donald Trump « veut un cessez-le-feu complet pour au moins trente jours », a déclaré son émissaire ;« la paix doit être juste et durable », a fait valoir Georgia Meloni.
Volodymyr Zelensky a appelé à ne pas faire de « cadeaux » à Vladimir Poutine, « surtout pas des terres », appelant à ce que la guerre « se termine de manière équitable » lors d’un sommet régional. Interrogé par le magazine américain The Atlantic, Donald Trump a évoqué la possibilité d’infliger des sanctions à la Russie.
En attendant un éventuel arrêt des combats, l’Ukraine et la Russie s’attaquent mutuellement avec des drones. L’Ukraine a abattu 37 des 100 drones tirés par la Russie, tandis que la Russie annonce avoir abattu 91 drones ukrainiens.
La France a convoqué une réunion du Conseil de sécurité de l’ONU à la suite des attaques russes contre des civils en Ukraine.
Les frappes russes sur les infrastructures gazières pendant l’hiver ont réduit de moitié la production nationale de gaz en Ukraine, a annoncé mardi le premier ministre ukrainien, Denys Chmyhal, qui espère compenser ces pertes par des importations.
L’Ukraine a annoncé mardi l’évacuation obligatoire d’une centaine d’habitants de villages dans l’oblast de Dnipropetrovsk, longtemps préservée par rapport aux zones de l’est, mais désormais sous le feu russe.
30 aprile 2025
RaiNews LIVE – Aggiornamenti in tempo reale

Conclave il 7 maggio, 133 i cardinali elettori. Previsioni: “Sarà breve”. “Apprezzamento” su Becciu
Due porporati rinunciano per motivi di salute, quorum a 89 voti. Fino a quattro votazioni al giorno, schede bruciate in una stufa con antracene (nera) o lattosio (bianca). Arborelius: “Più di uno scontro destra-sinistra”. Trump: “Volevo essere Papa”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/papa-francesco-fedeli-a-santa-maria-maggiore-per-omaggio-al-pontefice-giubileo-adolescenti-messa-suffragio-parolin-novendiali-cardinali-verso-conclave-5c77d13f-2e7f-451a-9989-6fa22623e5c0.html
Per saperne di più vedi anche
video Lutto per il Papa, bandiere a mezz’asta agitate da un vento impetuoso nella sede Onu a New York
video Conclave, i cardinali arrivano in Vaticano per prepararsi a scegliere il 267° Papa
video Conclave “top secret” ma c’è tutto il mondo. La mappa dei cardinali: Asia, Africa e persino Tonga
video Papa Francesco, 200 droni illuminano il cielo notturno di Barcellona con l’immagine del suo volto
Giubileo degli adolescenti: “Insieme in cammino. Papa Francesco voleva così”
Radio Onda d’Urto
Mercoledì 30 aprile. Primo maggio: a Milano torna la MayDay, a Brescia spezzone antagonista
Le nuove direttive di Valditara ledono la libertà di insegnamento | Studenti e studentesse occupano il Liceo Volta di Milano | Extinction Rebellion occupa l’ingresso del Ministero della Giustizia

PRIMO MAGGIO – “Non celebriamo il lavoro, ma chi lotta per liberarsene”. Questo lo slogan della street parade che nel pomeriggio del Primo maggio – Giornata internazionale dei lavoratori e delle lavoratrici – attraverserà le strade di Milano.
A chiamarla, le organizzazioni del sindacalismo di base – Adl Cobas Lombardia, Sial Cobas, Cub, Usi-Cit – che, insieme a Smash Repression e altre realtà sociali cittadine, hanno dato appuntamento presso Piazzale Loreto ang. Viale Abruzzi, a partire dalle ore 14.30.
La street parade – con carri di musica e djset, che a Milano indossa le vesti della storica MayDay – verrà aperta dai sindacati di base, seguiti dai collettivi Zam, Comitato Insostenibili Olimpiadi e Boccaccio. Troveranno poi spazio i carri musicali con Firecracker, Ordignonight, Slaterztribe e, a chiudere, il carro punk-hip hop sotto lo slogan “rumore, rabbia, resistenza”.
“Viviamo una pesante congiuntura politica, dove si intrecciano da una parte, bassi salari, occupazione precaria, crisi abitativa e welfare state sempre meno disponibile (di cui Milano è la punta più avanzata), frutto di quarant’anni di politiche concertative neoliberiste”, scrivono le realtà della MayDay in un comunicato. “Dall’altra c’è l’incremento della repressione, con il DL Sicurezza del Governo, che rappresenta un pesante giro di vite per cercare di limitare i diritti di scioperare, manifestare, protestare. Mentre i potenti trovano sempre le risorse per aumentare le spese militari, scenderemo in piazza per dire NO a un’economia di guerra che significherà ulteriori tagli alla sanità, alle scuole, ai trasporti, alle abitazioni popolari”.
Su Radio Onda d’Urto, siamo entrati nei dettagli dell’iniziativa con Mattia Scolari, del sindacato di base Cub Milano, e Riccardo Germani, della Camera del Non Lavoro
Da Milano a Brescia, dove è previsto uno spezzone antagonista al corteo che partirà domani, 1 maggio, alle ore 9.00 da Piazza Garibaldi. A lanciarlo, Csa Magazzino 47, Diritti per Tutti, Collettivo Onda Studentesca, Cobas, Cub e Collettivo Gardesano Autonomo.
Sarà inoltre presente anche lo spezzone “Palestina libera dal fiume fino al mare”, chiamato dal Coordinamento Palestina Brescia, come racconta di seguito Alfredo Barcella
Qui l’articolo con tutti gli interventi
Il Primo maggio sarà festa dei lavoratori e delle lavoratrici anche in Palestina.
Per l’occasione, l’Ufficio Centrale di Statistica Palestinese ha diramato i nuovi dati sul lavoro, che mostrano il boom della disoccupazione tanto a Gaza quanto in Cisgiordania, con i disoccupati che hanno superato quota mezzo milione.
SCUOLA – Bocciatura automatica con il 5 in condotta, arresto in flagranza per chi provoca lesioni ai docenti e consenso preventivo scritto dei genitori per l’educazione sessuo-affettiva a scuola. Sono le disposizioni comunicate oggi, mercoledì 30 aprile, dal Ministro dell’Istruzione Valditara al termine del Consiglio dei Ministri.
Disposizioni che seguono la nota fatta circolare ieri tra gli istituti scolastici in materia di “assegnazione delle verifiche in classe e dei compiti da svolgere a casa” e che si iscrivono in un quadro più ampio di riforme che sembrano confermare un’idea di scuola tanto repressiva quanto moralista, al cui centro si colloca la consueta crociata contro la fantomatica “teoria gender”.
“La direzione è sempre la stessa – afferma ai nostri microfoni Gianna Fracassi, segreteria nazionale Flc Cgil – da un lato quella di una torsione autoritaria, tutta schiacciata sul versante repressivo e non sulla prevenzione degli episodi di violenza e bullismo, dall’altra, è l’ennesima compressione della libertà di insegnamento“.
C’è poi il decreto Pnrr-Scuola, attualmente all’esame della Commissione Cultura del Senato. La misura, decisamente peggiorativa rispetto alla legge attuale (che prevede l’alternanza scuola lavoro solo nell’ultimo biennio degli istituti tecnici) è contenuta in uno degli allegati al decreto e testualmente cita: “Nel primo biennio, oltre alle attività orientative collegate al mondo del lavoro e delle professioni, è possibile realizzare, a partire dalla seconda classe, i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento”, cioè i Pcto che è la definizione data per l’alternanza scuola lavoro. In altre parole, permetterà di entrare in azienda già a 15 anni.
Di seguito il commento di Gianna Fracassi, Segreteria nazionale Flc Cgil.
L’intervista completa

Sempre in tema scuola, oggi sulle nostre frequenze anche l’occupazione del Liceo Volta di Milano, ovvero l’Istituto superiore di via Marcello 7, avvenuto nella giornata di martedì 29 aprile.
“L’occupazione – ha fatto sapere il Collettivo Indipendente Volta in un comunicato – è portata avanti contro il liberticida DL “Sicurezza”, recentemente approvato in Consiglio dei Ministri con un “golpe burocratico” per varare in tempi brevi il contestatissimo decreto”. È la quinta occupazione di una scuola milanese dall’inizio del 2025. Il Volta, invece, non veniva occupato dal 2023.
Qui l’intervista a due studenti del Liceo Volta, portavoce di studenti e studentesse in occupazione.

REPRESSIONE – Nuova azione di protesta di Extinction Rebellion a Roma.
Questa mattina attiviste e attivisti hanno occupato l’ingresso del Ministero della Giustizia in via Arenula, lanciando in aria polvere colorata ed esponendo uno striscione con la scritta “nel buio fascista, i colori della giustizia”, contro il dl sicurezza e per denunciare le politiche liberticide e discriminatorie del Governo.
Sul posto sono intervenute le forze di polizia, che hanno sgomberato i manifestanti. 67 quelli identificati sul posto “con uno sgombero effettuato con modalità violente: persone buttate in terra, alcune prese a pugni e schiaffi, trascinate sull’asfalto, afferrate per le braccia e caricate su due autobus”. È quanto denuncia Extinction Rebellion che parla anche di “persone portate all’ufficio Immigrazione in via Teofilo Patini, a oltre un’ora dal centro, nonostante tutti avessero fornito i propri documenti”.
Le violenze sono continuate anche durante il trasporto in autobus dove le persone sono state sbattute sui vetri e percosse. Riportano lividi sul corpo. Lo sgombero è stato giustificato con il fatto che la manifestazione non fosse preavvisata, un’interpretazione arbitraria dell’art. 18 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza, un Regio Decreto del 1931. “Preavvisare una manifestazione, in uno stato democratico, dovrebbe avere l’unico obiettivo di consentire che qualunque cittadino possa manifestare in sicurezza, non dovrebbe essere invece il pretesto per impedire di manifestare in luoghi che, in maniera pretestuosa, le Questure definiscono sensibili. Quello che è successo oggi mette in luce la pericolosa deriva autoritaria che sta prendendo questo governo’”.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, la corrispondenza da Roma di Maria di Extinction Rebellion.

Oggi si è parlato anche di
- Kashmir: spirano venti di guerra tra India e Pakistan dopo l’attacco ai turisti di Pahalgam. L’intervista a Diego Maiorano, docente di Storia dell’Asia moderna e contemporanea all’Università Orientale di Napoli.
- Marocco: fermati e rimandati in Italia i due giornalisti che volevano raggiungere il Sahara Occidentale. L’intervista a uno dei due, Matteo Garavoglia.
- Brescia: bando case popolari. Solo una famiglia su venti avrà le chiavi.
30 aprile 2025. Esposto contro la trasmissione di Iacona. L’accusa: antisemita. Le reazioni: intimidazione alla stampa

Graziella Di Mambro
Un esposto sottoscritto e indirizzato al coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio chiede di verificare se l’ultima trasmissione di Presa Diretta sia stata parziale e antisemita. A presentarlo sono stati l’onorevole Carlo Giovanardi, l’avvocato Iuri Maria Prado e il semiologo Ugo Volli, puntando il dito contro la puntata andata in onda domenica su Rai 3 e accusando Riccardo Iacona di parzialità, per aver documentato le vittime palestinesi e dato voce a posizioni critiche verso Israele, come quella della relatrice ONU Francesca Albanese. Molte le reazioni a questa iniziativa definita subito un modo per contare la libertà di espressione e la cronaca a tutto tondo dei fatti. Per l’UsigRai “l’esposto contro Presa Diretta è un atto intimidatorio”.
continua in
https://www.articolo21.org/2025/04/esposto-contro-la-trasmissione-di-iacona-laccusa-antisemita-le-reazioni-intimidazione-alla-stampa/?sfnsn=scwspmo&fbclid=IwY2xjawJ_7ZJleHRuA2FlbQIxMQABHoPQXibCoG76hpUPJUZAp95fvfonk4NIknGQZfpdo2Gmg9pdjmv4ZbJz_4Wx_aem_76W3jz5X-OJCr0O2KEe5ww&sfnsn=scwspwa
Che tempo farà oggi in Italia mercoledì 30 aprile
Rompiamo il silenzio sui referendum. Le piazze

Partite ieri con le manifestazioni ad Ancona, Bologna, Cosenza, Milano e Pescara, oggi continuano le proteste davanti alle sedi Rai sul territorio. A Roma ci sarà Maurizio Landini. Appuntamenti in tutta Italia
È partita ieri, 28 aprile, la protesta dei comitati referendari davanti alle sedi Rai regionali. L’intento delle manifestazioni è quello di “invocare il rispetto delle firme apposte lo scorso anno da milioni di cittadini sotto i referendum per la dignità, la tutela e la sicurezza del lavoro e per allargare il diritto alla cittadinanza”.
I quesiti andranno al voto i prossimi 8 e 9 giugno. “Riteniamo che sia preciso dovere garantire pluralismo e un adeguato livello di informazione da parte di emittenti radio e tv che fanno parte del servizio pubblico e che dovrebbero contribuire al formarsi di un’opinione pubblica libera e consapevole. Non sono in alcun modo accettabili il silenzio e l’oscuramento messi in atto da quando sono stati convocati i referendum”.
continua in
https://www.collettiva.it/speciali/referendum-2025/referendum-silenzio-rai-piazze-j2fu08pq
Fermiamo la strage
29 aprile 2025. Incidente sul lavoro nel Cremonese, morto operaio 35enne a Soresina

Secondo i primi accertamenti, la vittima, un gruista, avrebbe azionato per errore la benna del suo mezzo e la pala lo avrebbe agganciato per poi continuare verso il basso senza che nessuno potesse fermare il braccio meccanico in tempo
continua in
https://tg24.sky.it/cronaca/2025/04/29/incidente-lavoro-operaio-morto-soresina-cremona
29 aprile 2025. Mattarella: “È intollerabile l’indifferenza sulle morti sul lavoro. Le famiglie stentano, i salari sono insufficienti”
Lorenzo Stasi
Il presidente della Repubblica, a Latina, a due giorni dal primo maggio: “Gli stipendi bassi incidono anche sul calo demografico. Equità anche per i migranti, si rispetti l’articolo 36 della Costituzione”
continua in
https://lespresso.it/c/lorenzo-stasi/2025/4/29/mattarella-intollerabile-indifferenza-morti-lavoro-salari-insufficienti/53978
I giornali di oggi martedì 29 aprile 2025 nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
https://www.rainews.it/video/2025/04/rassegna-29-aprile-0ef78286-65ff-46ce-a663-3fa43d5cceaa.html
29 aprile 2025. Il presidio alla Rai: “Basta silenzio sul referendum”
Daniela Zero
“Oggi la nostra battaglia è il diritto di voto. Siamo a un mese e mezzo dal voto e quindi pensiamo ci sia tutto il tempo per recuperare: non vogliamo né denunciare né pensiamo a complotti o altro”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al presidio davanti alla Rai di Roma promosso dalla Confederazione di Corso d’Italia. “Adesso parliamo noi. Rompiamo il silenzio sui referendum”, il titolo eloquente della protesta, per chiedere informazione e visibilità verso il referendum dell’8 e 9 giugno.
continuazione e video in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/il-presidio-alla-rai-basta-silenzio-sul-referendum-ktntwvdu

Alle 12:32 di ieri la penisola Iberica si è spenta. Un enorme blackout ha troncato tutte le comunicazioni, i trasporti, i pagamenti in Spagna e Portogallo. Migliaia le persone in trappola. Buio anche sulle cause, Sánchez: non escludiamo nulla
Luca Tancredi Barone
https://ilmanifesto.it/la-spagna-si-spegne-alle-12-32-nessuna-ipotesi-sullapagon
29 aprile 2025
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1159
RaiNews LIVE
Putin annuncia la tregua di maggio, tre giorni dall’8 al 10. Trump: “Non basta”
Lavrov: “Sì ai negoziati ma con il riconoscimento dei territori occupati, smilitarizzazione dell’Ucraina e ritiro delle sanzioni”. Zelensky: “Manipolazioni”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/guerra-ucraina-putin-annuncia-la-tregua-di-maggio-trump-non-basta-dc83197f-fec1-4882-a75f-ceb84af9183b.html
vedi anche
- La guerra in Ucraina, tutte le notizie di ieri
- video 3 giorni senza armi per l’anniversario della vittoria sul nazifascismo
- video Trump: “3 giorni non bastano, serve una tregua permanente”
- L’ex consigliere di Putin: “Pace? Ancora troppe distanze”
- Trump: “San Pietro, l’ufficio più bello che abbia mai visto”
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : Volodymyr Zelensky dénonce une « tentative de manipulation », après l’annonce d’une trêve de trois jours par Vladimir Poutine
Selon le président ukrainien, Moscou a décrété un cessez-le-feu entre le 8 et le 10 mai, « pour garantir le silence » lors de la parade du 9 mai sur la place Rouge, à l’occasion des célébrations de la victoire soviétique sur l’Allemagne nazie. Emmanuel Macron a, lui, annoncé que la pression serait accrue sur la Russie « dans les huit à dix jours prochains » pour obtenir la paix.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE DAL 27 aprile al 4 maggio
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/04/29/en-direct-guerre-en-ukraine-volodymyr-zelensky-denonce-une-tentative-de-manipulation-apres-l-annonce-d-une-treve-de-trois-jours-par-vladimir-poutine_6600506_3210.html
Le point sur la situation, mardi 29 avril à 22 heures
Le cessez-le-feu de trois jours annoncé lundi par Vladimir Poutine, du 8 au 10 mai, a été dénoncé comme insuffisant par la communauté internationale.
Donald Trump « veut un cessez-le-feu complet pour au moins trente jours », a déclaré son émissaire ;« la paix doit être juste et durable », a fait valoir Georgia Meloni.
Volodymyr Zelensky a appelé à ne pas faire de « cadeaux » à Vladimir Poutine, « surtout pas des terres », appelant à ce que la guerre « se termine de manière équitable » lors d’un sommet régional. Interrogé par le magazine américain The Atlantic, Donald Trump a évoqué la possibilité d’infliger des sanctions à la Russie.
En attendant un éventuel arrêt des combats, l’Ukraine et la Russie s’attaquent mutuellement avec des drones. L’Ukraine a abattu 37 des 100 drones tirés par la Russie, tandis que la Russie annonce avoir abattu 91 drones ukrainiens.
La France a convoqué une réunion du Conseil de sécurité de l’ONU à la suite des attaques russes contre des civils en Ukraine.
Les frappes russes sur les infrastructures gazières pendant l’hiver ont réduit de moitié la production nationale de gaz en Ukraine, a annoncé mardi le premier ministre ukrainien, Denys Chmyhal, qui espère compenser ces pertes par des importations.
L’Ukraine a annoncé mardi l’évacuation obligatoire d’une centaine d’habitants de villages dans l’oblast de Dnipropetrovsk, longtemps préservée par rapport aux zones de l’est, mais désormais sous le feu russe.
29 aprile 2025. “Per aiutare la pace l’Italia riconosca la Palestina”, colloquio con Varsen Aghabekian Shahin
Umberto De Giovannangeli
La responsabile esteri dell’Autorità nazionale palestinese a Roma per i funerali del papa. “Fino all’ultimo giorno il suo pensiero è andato alla martoriata popolazione di Gaza. Non lo dimenticheremo mai”. “L’impunità di Israele porta solo altra violenza. Temiamo che la Cisgiordania diventi come Gaza”
continua in
https://www.unita.it/2025/04/29/per-aiutare-la-pace-litalia-riconosca-la-palestina-colloquio-con-varsen-aghabekian-shahin/
29 aprile 2025
RaiNews LIVE – Aggiornamenti in tempo reale

Conclave il 7 maggio: dall’Italia a Tonga, ecco i 133 cardinali, il più giovane ha 45 anni
Due elettori rinunciano per motivi di salute, il quorum è di 89 voti. Fino a 4 votazioni al giorno, schede bruciate in una stufa con antracene o lattosio. Trump: “Spero vinca Dolan”. Arborelius: “In ballo molto di più di uno scontro destra-sinistra”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/papa-francesco-fedeli-a-santa-maria-maggiore-per-omaggio-al-pontefice-giubileo-adolescenti-messa-suffragio-parolin-novendiali-cardinali-verso-conclave-5c77d13f-2e7f-451a-9989-6fa22623e5c0.html
Per saperne di più vedi anche
video Lutto per il Papa, bandiere a mezz’asta agitate da un vento impetuoso nella sede Onu a New York
video Conclave, i cardinali arrivano in Vaticano per prepararsi a scegliere il 267° Papa
video Conclave “top secret” ma c’è tutto il mondo. La mappa dei cardinali: Asia, Africa e persino Tonga
video Papa Francesco, 200 droni illuminano il cielo notturno di Barcellona con l’immagine del suo volto
Giubileo degli adolescenti: “Insieme in cammino. Papa Francesco voleva così”
Per saperne di più
La morte di Papa Francesco
Conclave
Geografia, età, ordini religiosi: chi sono i cardinali chiamati ad eleggere il nuovo Papa
Tiziana Campisi
Dal 7 maggio convocati in Conclave 53 cardinali europei, 37 americani (16 America del Nord, 4 America Centrale, 17 America del Sud), 23 asiatici, 18 africani e 4 oceaniani. Il più giovane è l’australiano d’adozione Mikola Bychok, 45 anni, originario dell’Ucraina, il più anziano lo spagnolo Carlos Osoro Sierra, 79 anni. Per la prima volta nella Cappella Sistina rappresentate 12 nazioni con elettori autoctoni, tra cui Haiti, Capo Verde, Papua Nuova Guinea, Svezia, Lussemburgo e Sudan del Sud
continua in
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2025-04/135-cardinali-elettori-267-pontefice.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterVN-IT

Conclave, una storia tra Medioevo e futuro
Amedeo Lomonaco
La via verso il 267.mo Pontefice passa attraverso questa istituzione nata per evitare il prolungarsi della Sede vacante. Per l’elezione del Pontefice è necessaria la maggioranza qualificata dei due terzi dei voti
continua in
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2025-04/conclave-storia-elezione-pontefice.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterVN-IT

29 aprile 2025. Elezioni in Canada, i Liberali di Carney vincono contro le ingerenze di Trump sul voto: “Non dimenticheremo tradimento Usa”
La vittoria del Partito Liberale e del suo primo ministro uscente Mark Carney, che sarà quindi confermato nel suo ruolo, ma soprattutto la clamorosa sconfitta di Donald Trump e dei suoi ripetuti tentativi di intromissione nel voto di un Paese straniero.
È questo l’esito delle elezioni in Canada, dove dopo una clamorosa quanto inaspettata rimonta il Partito Liberale, che guida il Paese dal 2015, si è riconfermato primo partito. Un risultato che però non basterà per ottenere la maggioranza assoluta dei seggi alla Camera dei Comuni, ovvero 172 dei 343 complessivi: secondo le proiezioni di CTV i Liberali si sarebbero fermati intorno a quota 167, dovendo così ottenere il sostegno dei partiti minori per formare una maggioranza.
continua in
https://www.unita.it/2025/04/29/elezioni-canada-liberali-carney-vincono-contro-ingerenze-trump/
Radio Onda d’Urto
Lunedì 28 aprile. A Brescia presidio per Mirko e tutte le vittime del lavoro
Crolla controsoffitto alla Torre Raffaello di San Polo (BS) | Post-25 aprile: provocazioni fasciste e mobilitazioni antifasciste | Genocidio senza fine in Palestina | 88 anni fa moriva Antonio Gramsci

LAVORO – Oggi è la “Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro”. A Brescia oltre cinquanta persone hanno manifestato davanti alla Prefettura per ricordare le vittime, per dire “Basta morti sul lavoro” e rivendicare condizioni di maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro. L’iniziativa è stata promossa dai familiari e dagli amici di Mirko “Sick” Serpelloni, 27enne morto nel 2023 cadendo da 6 metri nel lucernario su cui stava lavorando alla Errepi Interni di Manerbio.
Al presidio hanno partecipato anche esponenti dell’Anmil (l’Associazione Nazionale Mutiliati e Invalidi del Lavoro) e parenti di altre vittime della strage senza fine delle morti sul lavoro. Tra le decine di persone presenti c’erano anche attiviste e attivisti di diverse organizzazioni e realtà sociali di base bresciane come il centro sociale Magazzino 47, l’Associazione Diritti per tutti, diversi studenti e studentesse del Collettivo Onda Studentesca e il Collettivo Gardesano Autonomo. Qui la corrispondenza e le interviste per Radio Onda d’Urto di Marco della redazione.
CASA – L’Associazione Diritti per Tutti ha denunciato oggi il crollo di un controsoffitto al 15esimo piano della Torre Raffaello, case popolari nel quartiere San Polo di Brescia, davanti all’ascensore nel corridoio che porta a 4 appartamenti dove vivono bambini ed un anziano. “Cosa sarebbe accaduto – denuncia Diritti per Tutti – se il crollo fosse avvenuto mentre passava qualcuno?”.
Per il 14 maggio convocata un’assemblea pubblica alla Casa delle Associazioni di San Polo. Il 24 maggio, invece, si svolgerà un presidio di protesta davanti alla sede Aler di Brescia, in viale Europa. Qui l’approfondimento di Radio Onda d’Urto con voci e testimonianze degli inquilini.

ANTIFASCISMO – Post 25 aprile e provocazioni fasciste. Ieri a Dongo (Como) 500 antifascisti e antifasciste hanno risposto alla chiamata lanciata da realtà della provincia per contestare rumorosamente la celebrazione fascista tenutasi ieri nella zona in cui fu fucilato Mussolini, dopo il 25 Aprile, mentre cercava di scappare in Svizzera travestito da soldato nazista insieme a Clara Petacci e ad altri gerarchi fascisti. Ne abbiamo parlato qui.
Stasera, invece, mobilitazione antifascista a Lecco dove i fascisti hanno annunciato una fiaccolata in memoria di alcuni repubblichini uccisi dai partigiani il 28 aprile di ottant’anni fa. Nel Milanese, invece, in questi giorni, come ogni anno, i fascisti provocano tramite le commemorazioni del fascista Sergio Ramelli. A Sesto San Giovanni l’amministrazione di destra ha inaugurato l’intitolazione di uno slargo a Ramelli e a Enrico Pedenovi, altro esponente missino. Anche a Cinisello Balsamo, sempre nell’hinterland di Milano, domani il Comune di destra inaugura l’intitolazione di una piazza a Ramelli.

PALESTINA – Lo stato israeliano ha rifiutato l’ennesima proposta consegnata da Hamas ai mediatori di Egitto e Qatar per un cessate il fuoco di cinque anni in cambio del rilascio di tutti i prigionieri israeliani ancora nella Striscia di Gaza. Un funzionario israeliano ha praticamente confermato che Israele non ha alcuna intenzione di raggiungere un accordo per il cessate il fuoco. Tel Aviv vuole che Hamas disarmi e che i suoi leader lascino la Striscia per andare in Algeria. Nel frattempo con il proprio esercito prosegue il genocidio: almeno altri 70 palestinesi morti ammazzati nei raid tra ieri e oggi.
Intanto nella Cisgiordania Occupata coloni e soldati israeliani sono sempre più scatenati: raid, vandalismi, scontri, arresti si segnalano un po’ ovunque, da Ramallah a Betlemme, da Masafer Yatta a Jenin e Tulkarem, le due città del nord assediate da oltre 3 mesi, mentre nei sobborghi settentrionali di Gerusalemme le forze speciali israeliane travestite da civili hanno rapito l’ennesimo palestinese. Proprio da Gerusalemme è partita la visita di una delegazione di parlamentari di AVS. Prima tappa i quartieri di Sheik Jarrah e Sinwal, nella Gerusalemme Occupata. Su Radio Onda d’Urto il primo audio diffuso da Nicola Fratoianni, deputato Alleanza Verdi Sinistra.

GRAMSCI – Il 27 aprile 1937, 88 anni, moriva per mano della repressione della dittatura fascista Antonio Gramsci; pensatore, organizzatore, militante comunista, tra i fondatori, nel 1921, del Partito Comunista d’Italia, nato a Livorno da una scissione del Partito socialista italiano, nel 1921 riunito nella città labronica per il XVII Congresso.
Per l’occasione abbiamo deciso di riproporvi una trasmissione sulla figura di Antonio Gramsci tratta dai nostri archivi, riprendendo il lavoro effettuato dalla nostra redazione nell’aprile 2007, in occasione del 70esimo anniversario della morte di Antonio Gramsci. La trovate qui.
Oggi si è parlato anche di
29 aprile 2025. Michele Prestipino indagato per rivelazione di segreto d’ufficio, informazioni sulle indagini di ‘Ndrangheta a De Gennaro
Sulla Direzione nazionale antimafia viene sganciata una bomba. Michele Prestipino, procuratore aggiunto della Dna, è indagato a Caltanissetta per rivelazione di segreto d’ufficio.
L’ex capo della Procura di Roma, secondo quanto riporta l’Ansa, avrebbe riferito notizie riservate sullo stato delle indagini sulle cosche calabresi di ‘Ndrangheta e sulle infiltrazioni dei clan nelle imprese del Nord a Gianni De Gennaro, ex capo della polizia e oggi presidente di Eurolink, società general contractor che sta progettando e dovrà realizzare il ponte sullo Stretto di Messina, e a Francesco Gratteri, consulente della società per le questioni legate alla sicurezza.
continua in
https://www.unita.it/2025/04/29/michele-prestipino-indagato-rivelazione-segreto-ufficio-indagini-ndrangheta-de-gennaro/
vedi anche
La caduta degli Dei: Giuseppe Pignatone indagato per favoreggiamento della mafia
Cosa rischia Pignatone e perché è accusato di favoreggiamento della mafia
Pignatone indagato per favoreggiamento della mafia: ma Fatto, Corriere e Repubblica diventano garantisti…
29 aprile 2025
RaiNews LIVE – Aggiornamenti in tempo reale
Blackout in Spagna e Portogallo, Sanchez: “Nessuna ipotesi esclusa”. Ripristinata elettricità

Colpita anche la Francia del sud. Trasporti in tilt, voli nel caos, internet a singhiozzo. Le prime indagini suggeriscono un guasto tecnico. Tornata la corrente in molte zone del nord, sud e ovest della Spagna
Un mega blackout ha colpito l’intera Spagna [oggi], poco dopo le 12.30, con effetti anche nel vicino Portogallo e in parte della Francia. Il gestore spagnolo, la società Red Electrica, fa sapere che è tornata la corrente in “molte zone” del nord, sud e ovest della Spagna. L’interruzione ha fermato le metropolitane di Madrid, Barcellona, Valencia e Siviglia, mandato in tilt i semafori e lasciato senza elettricità anche l’aeroporto di Barajas. L’interruzione ha provocato problemi anche alle linee telefoniche e l’annullamento della giornata del Mutua Madrid Open di tennis.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE in
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/blackout-in-spagna-portogallo-e-francia-societa-elettrica-lenergia-sara-ripristinata-in-6-10-ore-f4a57581-5cf8-4688-94ee-1d6f571a82e6.html
vedi anche
video Blackout in Spagna, computer e schermi spenti nella redazione di RTVE
video Blackout in Spagna, le persone camminano al buio nella metropolitana di Madrid
video Blackout in Spagna: diverse persone intrappolate in treni e metro fermi
video Caos a Madrid: ampie zone della Spagna e del Portogallo colpite da interruzioni di corrente

29 aprile 2025. Piccola Posta di Adriano Sofri
Meditare sulla vulnerabilità del mondo
Dopo il blackout nella penisola iberica, si è ricordato quello italiano del settembre 2003. L’Italia rimase al buio pesto per 12 ore per un contatto tra un cavo surriscaldato e un albero. Un albero caduto in un cantone svizzero può riportare un intero paese alla caverna platonica
continua in
https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2025/04/29/news/meditare-sulla-vulnerabilita-del-mondo-7670899/
29 aprile 2025. Intervista a Fausto Bertinotti: “Papa Francesco isolato, ma ha messo in ginocchio i potenti della terra”
Dicono che non fosse un uomo dell’Occidente. No, non lo era. E neanche la sua teologia. La sua era la teologia del popolo, diversa da quella della curia e diversa da quella della “liberazione”

Graziella Balestrieri
“Papa Francesco non è stato un papa di sinistra, non è stato un papa comunista”. A dirlo è Fausto Bertinotti, ex presidente della Camera ed ex segretario di Rifondazione Comunista e dirigente della Cgil. “Bisogna stare molto attenti ad appropriarsi delle idee e del cammino di un uomo – dice Bertinotti – di un papa che è stato ultimo tra gli ultimi, che ha riversato la parola del Vangelo in mezzo al suo popolo, come si riversa l’amore. L’amore per gli altri però, mai per sé stesso. Di chi si chiede chi c’è dall’altra parte del muro e anche perché esiste quel muro. Un papa che ha raccolto al suo funerale il mondo intero, in ogni sua forma, razza, diversità. Un papa diverso, certo, amato, ma un papa profondamente solo. Solo nella sua lotta davanti alla guerra, solo davanti alle armi dei potenti. Però quei potenti con la sua morte li ha fatti inginocchiare, tacere, e finalmente li ha fatti sedere a parlare di quella parola quasi scandalosa: PACE. Seduti su quelle seggioline, come comuni mortali, piccoli, uomini, almeno in quel momento. È morto il Re, Viva il Re, anzi no. E’ morto papa Francesco, Viva papa Francesco! E viva ancora papa Francesco nelle carceri, nella disperazione dei migranti, nei poveri, nelle periferie abbandonate nel mondo e del mondo, viva papa Francesco nei potenti della terra che a volte dimenticano di essere anch’essi polvere”.
continua in
https://www.unita.it/2025/04/29/intervista-a-fausto-bertinotti-papa-francesco-isolato-ma-ha-messo-in-ginocchio-i-potenti-della-terra/
Guido Liguori sulla propria pagina Facebook

La polemica. A proposito di un brutto episodio che si è verificato il 27 aprile nel cimitero acattolico di Roma, lì dove sono custodite le ceneri del grande pensatore sardo. La direttrice ha contestato la presenza di un vessillo rosso, senza simboli di partito. Ma quello è un antico simbolo di giustizia e di riscatto e non deve essere vietato.
Come ogni anno da molti anni, il 27 aprile la International Gramsci Society Italia ha
promosso la manifestazione «Portiamo un fiore rosso sulla tomba di Gramsci», nell’anniversario della scomparsa del pensatore sardo.
Le ceneri di Gramsci sono ospitate nel Cimitero acattolico del Testaccio, luogo molto bello e
interessante, che tutte e tutti dovrebbero visitare e che la città di Roma e le sue istituzioni dovrebbero meglio aiutare e valorizzare: sia per le grandi personalità che vi sono sepolte, sia per la inusuale e suggestiva fattura delle sue tombe – di tutte le religioni e anche di nessuna religione – e per la bellezza del luogo.
continua in
dtrsopenSo1e40i0e9a8i98 34570l6ac8lr4:a06gtl2Ic860h9h87052 4 ·
Che tempo farà oggi in Italia martedì 29 aprile
29 aprile 2025. La cupa conversione dell’Europa: le fabbriche dall’auto passano alle armi

Esposizione di mezzi pesanti della tedesca Rheinmetall – Imagoeconomica
Daniele Zappalà (Parigi) e Vincenzo Savignano (Berlino)
Il giro d’affari del settore militare mondiale ha fatto un balzo del 9,4% nel 2024. E ora le aziende del comparto occupano con rapidità fabbriche e spazi lasciati vuoti dalla crisi dell’automotive
continua in
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/dalle-auto-alle-armi?fbclid=IwY2xjawJ-o7NleHRuA2FlbQIxMQBicmlkETBmanlhTm1kQXFxWWZLN092AR5Wc5-xAxs3PR0HWl6Y4gAx3YFrRtr-Jqa-0K2Ui1U63CADiAjLe9MLWqJJfA_aem_Xf_N9bBY1aZmBimnzJQCDw
29 aprile 2025. Il mondo si è armato fino ai denti
Sipri: “Nel 2024 2.718 miliardi di dollari in spese militari a livello globale”. Aumento del 20% in soli tre anni. Picchi in Europa e Medioriente
STOCKHOLM INTERNATIONALPEACE RESEARCH INSTITUTE
Carlo Ruggiero
Il mondo si arma sempre più, alimentando anno dopo anno il rischio di un’escalation militare globale. La spesa per le armi nel 2024 ha infatti raggiunto l’ennesimo record: 2.718 miliardi di dollari, con un aumento del 9,4% in termini reali rispetto all’anno precedente. Si tratta del maggiore aumento delle spese per eserciti e armamenti su base annua almeno dalla fine della guerra fredda, con un incremento di quasi il 20% in soli tre anni. Sono cifre che fanno tremare i polsi, quelle diffuse dal Sipri, Istituto svedese che si occupa di pace e che da decenni è lo standard di riferimento sul tema.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/il-mondo-si-e-armato-spese-militari-wl7sv74z
29 aprile 2025. Comparto Sanità. Ancora fermo il rinnovo del contratto. Tra Aran e sindacati non c’è accordo
Dopo l’ultima fumata nera di febbraio l’Aran e le organizzazioni sindacali si sono incontrati oggi per cercare di chiudere il contratto 2022-2024. Ma le posizioni tra l’Agenzia e i sindacati contrari alla firma (Fp Cgil, Uil Fpl e Nursing Up) rimangono distanti. Il tavolo è stato riaggiornato al 22 maggio.
continua in
https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=129336&fr=n
Fermiamo la strage
Operaio muore in una cava di marmo a Carrara nella Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro
L’ennesimo morto sul lavoro, proprio in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Lunedì mattina il conducente di un camion ha perso la vita all’interno di una cava a Carrara. L’incidente si è verificato intorno alle 8, all’interno della cava 150 nella zona di Fantiscritti, in località Miseglia. La vittima è un 59enne che era alla guida di un dumper, un mezzo pesante utilizzato per le movimentazioni all’interno delle cave: per ragioni ancora da chiarire il dumper è uscito di strada precipitando in nel fosso Ficola.
continua in
https://www.unita.it/2025/04/28/operaio-muore-cava-carrara-giornata-mondiale-sicurezza-lavoro/
28 aprile 2025
RaiNews LIVE – Aggiornamenti in tempo reale
Il Conclave inizia il 7 maggio, da oggi chiusa la Cappella Sistina. Becciu verso il passo indietro
A presiedere l’elezione del successore di papa Francesco “all’interno del conclave” sarà il cardinale Pietro Parolin
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/papa-francesco-fedeli-a-santa-maria-maggiore-per-omaggio-al-pontefice-giubileo-adolescenti-messa-suffragio-parolin-novendiali-cardinali-verso-conclave-5c77d13f-2e7f-451a-9989-6fa22623e5c0.html
Per saperne di più vedi anche
Giubileo degli adolescenti: “Insieme in cammino. Papa Francesco voleva così”
video Roma invasa dai ragazzi: è il Giubileo degli Adolescenti
video Le parole dei cardinali che dal 7 maggio saranno in Conclave
video Verso il Conclave, i cardinali riuniti nella congregazione: preghiere e discussioni in aula
video Don Cosimo, il sacerdote influencer: “Papa Francesco amava i giovani, credeva nei loro sogni”
I giornali di oggi lunedì 28 aprile 2025 nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
28 aprile 2025
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1159
RaiNews LIVE
Putin annuncia altre 72 ore di cessate il fuoco unilaterale, per l’8-10 maggio
Lavrov: per negoziare è “imperativo” il riconoscimento internazionale dei territori occupati. Poi elenca “smilitarizzazione” e “denazificazione” dell’Ucraina, ritiro delle sanzioni e dei mandati d’arresto internazionali
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/trump-putin-smetta-di-sparare-zelensky-pronto-a-cedere-la-crimea-7a1debad-6465-45c4-bfa3-e664ad3f81c0.html
vedi anche
- video Il rombo potente del drone ucraino e la deflagrazione a Bryansk: video
- video L’incendio notturno illumina il bosco dopo l’esplosione di droni
- L’ex consigliere di Putin: “Pace? Ancora troppe distanze”
- Trump: “San Pietro ufficio più bello che abbia mai visto”
- video Trump: “Putin mi ha deluso, firmi l’intesa”. Sondaggi in picchiata
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : Donald Trump veut un cessez-le-feu « permanent », pas une trêve temporaire, comme proposé par Vladimir Poutine
Le président russe a annoncé lundi que, à l’occasion du 80ᵉ anniversaire de la fin de la seconde guerre mondiale, la Fédération de Russie déclarerait une trêve de trois jours, du 8 au 10 mai.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE DAL 27 aprile al 4 maggio*
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/04/28/en-direct-guerre-en-ukraine-vladimir-poutine-affirme-que-la-russie-observera-une-treve-de-trois-jours-du-8-au-10-mai_6600506_3210.html
Ce qu’il faut retenir du 28 avril à 14 heures
Vladimir Poutine annonce un cessez-le-feu sur le front en Ukraine du 8 au 10 mai, à l’occasion des 80 ans de la victoire contre l’Allemagne nazie, tout en prévenant que Moscou répliquera « en cas de violation » par Kiev de cette trêve.
La Russie émet des signaux contradictoires. La reconnaissance de l’annexion russe de la Crimée et d’autres régions ukrainiennes est un prérequis aux négociations, a déclaré le chef de la diplomatie russe, Sergueï Lavrov, tandis que Dmitri Peskov, le porte-parole du Kremlin rappelle « la volonté » de Moscou de discuter avec Kiev.
Donald Trump a exhorté dimanche son homologue russe, Vladimir Poutine, à « arrêter de tirer » et de conclure un accord sur l’Ukraine. Le président américain veut croire que Volodymyr Zelensky serait prêt à renoncer à la Crimée.
Vladimir Poutine a remercié la Corée du Nord pour « l’exploit » de ses combattants dans l’oblast de Koursk. Reconnaissant pour la première fois la participation de soldats nord-coréens à des combats contre les forces ukrainiennes en Russie, Kim Jong-un leur a rendu hommage.
Après la confirmation de l’envoi de soldats nord-coréens en Russie, la Chine rappelle que sa « position (…) sur la question de la crise ukrainienne [était] cohérente et claire », appelant à des pourparlers de paix et au respect de l’intégrité territoriale de tous les pays, sous-entendu Ukraine comprise.
Dans un commentaire à l’agence sud-coréenne Yonhap News, le département d’Etat américain a exhorté Pyongyang à cesser de déployer des troupes et la Russie, à cesser tout soutien au Nord.
Boris Pistorius, le ministre de la défense allemand, estime que les exigences de Donald Trump concernant les cessions territoriales ukrainiennes vont trop loin : « Cela s’apparente à une capitulation. Je n’y vois aucune valeur ajoutée. »
L’Ukraine a lancé une attaque massive de drones contre la ville russe de Briansk et l’usine Kremni El [🚩], qui est l’un des plus grands fournisseurs de microélectronique militaire.
28 aprile 2025. Maxi-blackout in Spagna e Portogallo, nessuna causa viene esclusa

Caos nei trasporti e nelle comunicazioni, corsa ai supermercati
ANSA – La Spagna, il Portogallo e parte della Francia del sud sono piombate nel buio alle 12.30 quando un maxi blackout ha lasciato l’intera penisola iberica senza elettricità, mandando in tilt treni, aeroporti, metropolitane e intere città alle prese con semafori spenti ed enormi difficoltà di comunicazione, senza internet e con i cellulari che si sono via via scaricati.
“Rientrate il prima possibile alle vostre case.
Non abbiamo garantita la fornitura elettrica dell’illuminazione pubblica nella gran parte di Madrid” è l’appello lanciato alla cittadinanza dal sindaco José Luis Almeida. Il governo spagnolo ha dichiarato l’emergenza di interesse nazionale nelle regioni colpite.
continua in
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2025/04/28/blackout-in-spagna-e-portogallo-nessuna-causa-viene-esclusa_d3fc1070-4870-4478-9c57-5925615e6cd6.html
Radio Onda d’Urto
Lunedì 28 aprile. A Brescia presidio per Mirko e tutte le vittime del lavoro
Crolla controsoffitto alla Torre Raffaello di San Polo (BS) | Post-25 aprile: provocazioni fasciste e mobilitazioni antifasciste | Genocidio senza fine in Palestina | 88 anni fa moriva Antonio Gramsci

LAVORO – Oggi è la “Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro”. A Brescia oltre cinquanta persone hanno manifestato davanti alla Prefettura per ricordare le vittime, per dire “Basta morti sul lavoro” e rivendicare condizioni di maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro. L’iniziativa è stata promossa dai familiari e dagli amici di Mirko “Sick” Serpelloni, 27enne morto nel 2023 cadendo da 6 metri nel lucernario su cui stava lavorando alla Errepi Interni di Manerbio.
Al presidio hanno partecipato anche esponenti dell’Anmil (l’Associazione Nazionale Mutiliati e Invalidi del Lavoro) e parenti di altre vittime della strage senza fine delle morti sul lavoro. Tra le decine di persone presenti c’erano anche attiviste e attivisti di diverse organizzazioni e realtà sociali di base bresciane come il centro sociale Magazzino 47, l’Associazione Diritti per tutti, diversi studenti e studentesse del Collettivo Onda Studentesca e il Collettivo Gardesano Autonomo. Qui la corrispondenza e le interviste per Radio Onda d’Urto di Marco della redazione.
CASA – L’Associazione Diritti per Tutti ha denunciato oggi il crollo di un controsoffitto al 15esimo piano della Torre Raffaello, case popolari nel quartiere San Polo di Brescia, davanti all’ascensore nel corridoio che porta a 4 appartamenti dove vivono bambini ed un anziano. “Cosa sarebbe accaduto – denuncia Diritti per Tutti – se il crollo fosse avvenuto mentre passava qualcuno?”.
Per il 14 maggio convocata un’assemblea pubblica alla Casa delle Associazioni di San Polo. Il 24 maggio, invece, si svolgerà un presidio di protesta davanti alla sede Aler di Brescia, in viale Europa. Qui l’approfondimento di Radio Onda d’Urto con voci e testimonianze degli inquilini.

ANTIFASCISMO – Post 25 aprile e provocazioni fasciste. Ieri a Dongo (Como) 500 antifascisti e antifasciste hanno risposto alla chiamata lanciata da realtà della provincia per contestare rumorosamente la celebrazione fascista tenutasi ieri nella zona in cui fu fucilato Mussolini, dopo il 25 Aprile, mentre cercava di scappare in Svizzera travestito da soldato nazista insieme a Clara Petacci e ad altri gerarchi fascisti. Ne abbiamo parlato qui.
Stasera, invece, mobilitazione antifascista a Lecco dove i fascisti hanno annunciato una fiaccolata in memoria di alcuni repubblichini uccisi dai partigiani il 28 aprile di ottant’anni fa. Nel Milanese, invece, in questi giorni, come ogni anno, i fascisti provocano tramite le commemorazioni del fascista Sergio Ramelli. A Sesto San Giovanni l’amministrazione di destra ha inaugurato l’intitolazione di uno slargo a Ramelli e a Enrico Pedenovi, altro esponente missino. Anche a Cinisello Balsamo, sempre nell’hinterland di Milano, domani il Comune di destra inaugura l’intitolazione di una piazza a Ramelli.

PALESTINA – Lo stato israeliano ha rifiutato l’ennesima proposta consegnata da Hamas ai mediatori di Egitto e Qatar per un cessate il fuoco di cinque anni in cambio del rilascio di tutti i prigionieri israeliani ancora nella Striscia di Gaza. Un funzionario israeliano ha praticamente confermato che Israele non ha alcuna intenzione di raggiungere un accordo per il cessate il fuoco. Tel Aviv vuole che Hamas disarmi e che i suoi leader lascino la Striscia per andare in Algeria. Nel frattempo con il proprio esercito prosegue il genocidio: almeno altri 70 palestinesi morti ammazzati nei raid tra ieri e oggi.
Intanto nella Cisgiordania Occupata coloni e soldati israeliani sono sempre più scatenati: raid, vandalismi, scontri, arresti si segnalano un po’ ovunque, da Ramallah a Betlemme, da Masafer Yatta a Jenin e Tulkarem, le due città del nord assediate da oltre 3 mesi, mentre nei sobborghi settentrionali di Gerusalemme le forze speciali israeliane travestite da civili hanno rapito l’ennesimo palestinese. Proprio da Gerusalemme è partita la visita di una delegazione di parlamentari di AVS. Prima tappa i quartieri di Sheik Jarrah e Sinwal, nella Gerusalemme Occupata. Su Radio Onda d’Urto il primo audio diffuso da Nicola Fratoianni, deputato Alleanza Verdi Sinistra.

GRAMSCI – Il 27 aprile 1937, 88 anni, moriva per mano della repressione della dittatura fascista Antonio Gramsci; pensatore, organizzatore, militante comunista, tra i fondatori, nel 1921, del Partito Comunista d’Italia, nato a Livorno da una scissione del Partito socialista italiano, nel 1921 riunito nella città labronica per il XVII Congresso.
Per l’occasione abbiamo deciso di riproporvi una trasmissione sulla figura di Antonio Gramsci tratta dai nostri archivi, riprendendo il lavoro effettuato dalla nostra redazione nell’aprile 2007, in occasione del 70esimo anniversario della morte di Antonio Gramsci. La trovate qui.
Oggi si è parlato anche di
Che tempo farà oggi in Italia lunedì 28 aprile
27 aprile 2025
RaiNews LIVE – Aggiornamenti in tempo reale
Messa in suffragio del Papa. Giubileo adolescenti, 200 mila a San Pietro. Cardinali a S.M. Maggiore
30 mila fedeli a Santa Maria Maggiore per visitare la tomba di Bergoglio. La richiesta di “accelerare la visita” per smaltire la fila. L’omelia di Parolin e il messaggio ai giovani: “Francesco avrebbe voluto incontrarvi, abbraccia il mondo dal cielo”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/funerali-papa-francesco-jorge-mario-bergoglio-omelia-corteo-san-pietro-santa-maria-maggiore-delegazioni-addio-a-pontefice-2f3ddac8-5198-4bb4-a0bf-462941c4323b.html
Per saperne di più vedi anche
Giubileo degli adolescenti: “Insieme in cammino. Papa Francesco voleva così”
video Don Cosimo, il sacerdote influencer: “Papa Francesco amava i giovani, credeva nei loro sogni”
video Roma invasa dai ragazzi: è il Giubileo degli Adolescenti
27 aprile 2025: Giubileo degli adolescenti, l’Omelia di Mons. Parolin
Pietro Parolin, gà segretario di Stato, ha presieduto la santa Messa per il Giubileo degli adolescenti, nel secondo giorno dei Novendiali
27 aprile 2025. Cosa sono le Congregazioni dei Cardinali: le riunioni che decideranno su Conclave, candidati, alleanze e correnti

Spetterà agli stessi cardinali decidere quando rinchiudersi in forma segretissima e inaccessibile nella Cappella Sistina. Si occupano dell’ordinaria amministrazione nella “sede vacante”
Spetterà agli stessi cardinali decidere quando riunirsi nel Conclave, l’assemblea di cardinali che eleggerà il prossimo Papa. Dopo i funerali di Papa Francesco e l’inizio delle novendiali, secondo i pronostici il Conclave potrebbe riunirsi tra il 5 e il 10 maggio. Senza alcun profilo nettamente favorito, senza alcun nome che spicca sugli altri. I cardinali sono i funzionari più rilevanti e alti in grado nella gerarchia della Chiesa cattolica, vengono eletti direttamente dal Papa. E a decidere la data saranno loro stessi, nelle cosiddette Congregazioni dei cardinali.
continua in
https://www.unita.it/2025/04/27/cosa-sono-congregazioni-cardinali-riunioni-conclave-candidati-alleanze-correnti/
vedi anche
Come verrà eletto il nuovo Papa: i giorni di lutto, il ruolo del Camerlengo, il Conclave
Chi sono i cardinali del Conclave: le nomine di Papa Francesco per un successore “progressista”
Chi è il Camerlengo: ruolo e funzioni e di Kevin Joseph Farrell, dall’annuncio della morte di Papa Francesco al Conclave
Cos’è e come funziona il Conclave: l’elezione del nuovo Papa e la fumata bianca
Julian Assange rende omaggio a Papa Francesco. “Era giusto essere qui oggi”
Clara Habte – Rete #NOBAVAGLIO
Agenzia PRESSENZA – Il fondatore di WikiLeaks Julian Assange ha reso un sentito omaggio a Papa Francesco in occasione delle sue esequie, manifestando rispetto e gratitudine per il Pontefice che, nel corso degli anni, si è interessato alla sua vicenda. La sua presenza in Piazza San Pietro è stata una conferma emozionante e potente: Assange, finalmente libero, ha voluto essere presente in questo momento solenne.
continua in
https://www.pressenza.com/it/2025/04/julian-assange-rende-omaggio-a-papa-francesco-era-giusto-essere-qui-oggi/

Julian Assange e famiglia rendono omaggio a papa Francesco
I giornali di oggi domenica 27 aprile 2025 nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio

Dall’altare si ricorda Francesco, ma sul trono in Vaticano c’è solo Trump. Che detta i tempi della diplomazia e richiama a sé Zelenskyj. Fanno capolino anche Macron e Starmer, non Meloni. Esclusa in casa, la premier si rifugia in una professione di fede: per l’Ucraina sia fatta la volontà di Donald
Andrea Carugati
https://ilmanifesto.it/trump-zelensky-segno-di-pace-a-san-pietro
27 aprile 2025
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1158
RaiNews LIVE
Trump: “Putin smetta di sparare, Zelensky pronto a cedere la Crimea”
Rubio: “Settimana decisiva, le parti devono rinunciare a qualcosa”. 149 droni russi sull’Ucraina, raid su Sumy, Kiev e Poltava. Lavrov: “Europa e Kiev vogliono ostacolare i piani di Trump”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/zelensky-ottimo-incontro-con-trump-presidente-usa-putin-forse-non-vuole-fine-guerra-e7cee8f1-e923-4a99-86ef-c5943ff1baf5.html
vedi anche
- video La sagoma nera del drone russo abbattuto dal gruppo di fuoco ucraino
- Trump: temo che Putin “non voglia fermare la guerra”. E minaccia nuove sanzioni allo ‘zar’
- video Pioggia di missili russi su Kiev, i residenti si rifugiano nella metro
- Ucraina, ex consigliere Putin: pace? Ancora troppe distanze
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : la Russie est « prête » à signer un accord de paix, assure le chef de la diplomatie russe
« Certains éléments spécifiques de cet accord doivent encore être peaufinés, et nous sommes très occupés par ce processus », a précisé Sergueï Lavrov dans un entretien à la chaîne américaine CBS.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE DAL 27 aprile al 4 maggio*
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/04/27/en-direct-guerre-en-ukraine-apres-sa-rencontre-avec-volodymyr-zelensky-a-rome-emmanuel-macron-evoque-un-echange-tres-positif_6598007_3210.html
Le point sur la situation dimanche 27 avril en fin de journée
Volodymyr Zelensky affirme que les forces ukrainiennes « poursuivent leurs opérations » dans l’oblast russe de Koursk. Le président ukrainien a ainsi contredit dimanche l’annonce faite la veille par Moscou de « la libération » totale de cette zone.
Le secrétaire d’Etat américain s’attend à une « semaine cruciale » concernant le confit en Ukraine. « La seule solution à cette guerre est un règlement négocié » où chaque partie devra faire des concessions, a insisté Marco Rubio, dimanche sur NBC.
La Russie est « prête » à signer un accord de paix, a déclaré le chef de la diplomatie russe, Sergueï Lavrov, dans l’émission « Face the nation » de la chaîne américaine CBS, précisant que « certains éléments spécifiques de cet accord doivent encore être peaufinés, et nous sommes très occupés par ce processus précis ».
Le ministre de la défense allemand, Boris Pistorius, a estimé dimanche que l’Ukraine ne devrait pas céder tous les territoires occupés par la Russie dans le cadre de l’accord de paix proposé par Donald Trump.
Trois morts et quatre blessés dans une nouvelle attaque sur Kostiantynivka, dans l’oblast de Donetsk, a annoncé dimanche le chef de l’administration militaire régionale.
L’armée ukrainienne affirme avoir abattu 57 drones russes, sur 149, dans la nuit de samedi à dimanche. « Les oblasts de Jytomyr, Dnipro, Odessa, Donetsk, Soumy et Tcherkassy ont souffert de cette attaque hostile », a déclaré l’armée de l’air ukrainienne.
L’homme suspecté d’avoir tué vendredi un général russe dans l’explosion d’une voiture près de Moscou, dont l’arrestation a été annoncée samedi, a été inculpé, a annoncé, dimanche, le Comité d’enquête de la Fédération de Russie.
Delegazione di parlamentari di Avs in Palestina da oggi
(ANSA) – ROMA, 27 APR – “Una delegazione di parlamentari di Avs è appena atterrata a Tel Aviv. La delegazione guidata da Nicola Fratoianni – a cui si aggiungerà nelle prossime ore anche Angelo Bonelli – è composta dal capogruppo al Senato Peppe De Cristofaro, dal vicecapogruppo dei deputati rossoverdi Marco Grimaldi e da Franco Mari. Con loro Luisa Morgantini già vicepresidente del Parlamento Europeo e presidente di AssopacePalestina. Obiettivo è quello di vedere con i propri occhi, la condizione dei palestinesi che vivono nei territori occupati del ’67 compresa Gerusalemme est e le pratiche del governo israeliano”. Lo si legge in una nota.
“La delegazione rimarrà per alcuni giorni in Palestina, dove avrà una serie di colloqui con esponenti della società civile, delle Ong presenti, di varie associazioni e con l’Autorità Nazionale Palestinese. A Gerusalemme incontreranno movimenti
israeliani per la fine della guerra e dell’occupazione e membri della Knesset della joint list. Verranno visitati villaggi e campi profughi dove la violenza dei coloni e dell’esercito costringe la popolazione palestinese ad evacuare”. (ANSA).
“Per una sicurezza democratica”. L’appello pubblico di 257 giuspubblicisti di tutte le Università italiane. Oltre 6mila firme sul nostro sito
Il decreto sicurezza viola le prerogative costituzionali garantite al Parlamento e, nel merito, punta a reprimere il dissenso e comprime alcuni diritti fondamentali , tassello fondamentale in qualunque democrazia. Per questo ben 257 giuspubblicisti di tutte le Università italiane lanciano un appello pubblico in cui elencano la macroscopica incostituzionalità del decreto e invitano gli organi di garanzia a tenere alta l’attenzione.
Di seguito riportiamo il testo integrale e i firmatari.
continua in
https://www.articolo21.org/2025/04/appello-per-una-sicurezza-democratica/
Firme (promotori)
- Ugo de Siervo (Presidente emerito della Corte costituzionale)
- Gaetano Silvestri (Presidente emerito della Corte costituzionale)
- Gustavo Zagrebelsky (Presidente emerito della Corte costituzionale)
- Enzo Cheli (vice-Presidente emerito della Corte costituzionale)
- Paolo Maddalena (vice-Presidente emerito della Corte costituzionale)
- Maria Agostina Cabiddu – Politecnico di Milano
- Vittorio Angiolini – Università degli Studi di Milano
- Roberto Zaccaria – Università di Firenze
- Roberta Calvano – Unitelma Sapienza
continua in
https://www.articolo21.org/2025/04/appello-per-una-sicurezza-democratica/
27 aprile 2025. Il Tar accoglie l’istanza di sospensiva della delibera regionale sul fine vita
Ricorso della consigliera Castaldini (Fi): “Una delibera regionale non può sostituire una legge nazionale su un tema così delicato”
ANSA – Il Tar dell’Emilia-Romagna ha accolto l’istanza di sospensiva avanzata della consigliera regionale Valentina Castaldini (Forza Italia) per ottenere “la sospensione delle delibere regionali che permettono il suicidio assistito” in Emilia-Romagna, fissando al 15 maggio la trattazione collegiale.
A darne notizia la stessa Castaldini: “Una delibera regionale non può sostituire una legge nazionale su un tema così delicato”.
L’11 marzo la consigliera Castaldini aveva presentato un ricorso al tribunale amministrativo contro la Regione, chiedendo l’annullamento delle delibere di giunta approvate a febbraio 2024 e finalizzate a dare attuazione al suicidio medicalmente assistito sul territorio regionale.
continua in
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2025/04/27/il-tar-accoglie-sospensiva-sul-fine-vita-su-delibera-della-regione-emilia_849a5c05-c7bd-4e4c-80df-3698c65856fb.html
Bruno Gravagnuolo sulla propria pagina Facebook
Sommessamente. Pacatamente. Vorrei segnalare che il Pd secondo Pagnoncelli ha perso più di un punto nell’ ultimo mese. Che Fdi sale al 27, 7 di un punto e che I Penta vanno al 13, 9. Stabile Avs. Appaiati Salvini e Tajani. De minimis i soliti Renzo Calendioti tra 2 e 3.
Mi fermo. Se no non si finisce più. Noto soltanto che mentre Giorgia cresce e si consolida, il Pd arretra al 21, 1. A conferma della sua afasia contraddittoria su ciò che conta. La guerra, la politica internazionale, i dazi, la politica industriale che ne consegue. Ma soprattutto il primo punto. Grottesco deve essere sembrato il ni, si, mezzo no non si capisce, sul Rearm. Che non deve essere nazionale e però ci deve essere, ma non si sa come dove e soprattutto con rapporto offensivo alla Russia, concepito come risposta Maginot contro Mosca. Ad intralciare poi una trattativa nel suo insieme, sulla quale il Pd nella migliore delle ipotesi dice: pace giusta bla bla.
Capiamo che il Pd sia pieno di gente delirante alla Picierno o come Annunziata che non si capisce perché parla come nei peggiori bar di Caracas: “Tanto Zelensky lo fanno esplodere in volo etc.. “. Magari accade, ma che razza di contributo sgangherato è mai questo da parte di una che si ritiene un Pulitzer e che non ha mai esposto un concetto politico sensato in vita sua! Cioè significante alcunché. Acchiappa posti Lucia, da mezz’ ora a presidenza Rai a scranno Europa dal Manzanarre a Renzi e via Zingaretti a Schlein. Una vera salamandra eppur si muove sempre. E per non dir di un gruppo Ue spaccato che vota contro Elly che deve far miracoli per strappare una astensione quando le riesce. Insomma lo avete capito. Sono sull’ orlo di una crisi di nervi catafratta in formule scontate. Pace giusta, difesa si Rearm no, armi si ma non dai fondi dí coesione. E però nemmeno una parola sulla sconfessione di Von Borderline da parte della commissione giuridica Ue! Zero sull’indebito saltare a pie’ pari sul Parlamento con indegno ricorso ad emergenza di art 22.
continua in
eStsodrnop0lli9 174l06gm8m3ccf41f200ml12hhc33762a98fc2hhtti4 ·
Che tempo farà oggi in Italia domenica 27 aprile
27 aprile 2025. 25 aprile: diventa un caso quello della fornaia antifascista, striscioni minacciosi ad Ascoli

Finché ci sarà un solo fascista sulla faccia della Terra ci sarà un buon motivo per essere antifasciste.
“Ecco perché non ci fermeranno mai”.
Buona Resistenza a tutte e a tutti!
Per due volte visitata e identificata dalle forze dell’ordine nel giorno della Liberazione per lo striscione: “25 Aprile, buono come il pane bello come l’antifascismo”. Il seguito della vicenda
Ancora non è finito il 25 aprile con il caso della fornaia di Ascoli Piceno che si ingrandisce e assume forme grottesche e minacciose. All’identificazione per uno striscione e alla solidarietà politica si aggiungono infatti degli striscioni dai toni non proprio confortati. “25 Aprile, buono come il pane bello come l’antifascismo”, lo striscione che Lorenza Roiati aveva esposto davanti alla sua attività, L’assalto ai forni, in occasione dell’80esimo anniversario della festa della Liberazione. Quello che il governo aveva invitato a celebrare con sobrietà. La panificatrice era stata visitata e identificata due volte dalle forze dell’ordine per quel lenzuolo esposto.
continua in
https://www.unita.it/2025/04/27/25-aprile-caso-fornaia-antifascista-striscioni-minacciosi-ascoli/
Liberazione, le conseguenze sul 25 aprile “con sobrietà” del governo Meloni: annullamenti e Bella Ciao vietata
Liberazione e Papa Francesco, perché il governo ha invitato a festeggiare con sobrietà il 25 aprile
Per ricordare il Papa dimentichiamo il 25 Aprile, Meloni chiede “sobrietà” per gli 80 anni dalla Liberazione
Liberazione, il governo Meloni vuole un 25 aprile “con sobrietà” per la morte di Papa Francesco
27 aprile 2025. Chi era Eugenio Curiel: fondatore del Fronte della Gioventù, ucciso dai fascisti a raffiche di mitra
Fondò il Fronte della Gioventù, organizzazione politica antifascista a maggioranza comunista. Fece tre anni di confino a Ventotene, e fece amicizia con Colorni

Eugenio Curiel nacque a Trieste nel 1912. Da una famiglia ebrea. Studiò fi sica e poi fi osofi a. Insegnò all’università fino alle leggi razziali del 1938. Poi entrò in contatto con il partito comunista. A Padova. C’era anche Renato Mieli, il padre di Paolo e futuro direttore dell’Unità.
Fondò il Fronte della Gioventù, organizzazione politica antifascista a maggioranza comunista. Fece tre anni di confino a Ventotene, e fece amicizia con Colorni. Nel febbraio del ‘45, a Milano, fu riconosciuto da una banda fascista che lo abbatté per strada con due raffiche di mitra.
https://www.unita.it/2025/04/27/chi-era-eugenio-curiel-fronte-della-gioventu-ucciso-fascisti/
vedi anche
Chi era Ursula Hirschmann, eroina di Ventotene: l’altra mente del Manifesto
Storia di Ursula Hirschmann, l’ebrea senza patria che scrisse il Manifesto di Ventotene
Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni: la storia dei tre visionari che a Ventotene hanno scritto il Manifesto per l’Europa Federalista
Intervista a Gianni Cervetti: “Quando uccisero Eugenio Curiel sono diventato comunista”

La guerra, i fascisti, la Liberazione. E poi gli anni a Mosca e il rifiuto dei fondi dell’Urss. E ancora Berlinguer, Gorbacev e Spinelli. A lezione di storia dall’ultimo dirigente Pci
Graziella Balestrieri
Gianni Cervetti è l’ultimo dirigente ancora in vita del Partito Comunista Italiano, già deputato ed uno dei massimi esponenti del partito, che ha vissuto tutto, da Togliatti a Berlinguer. Da Kruscev a Gorbačëv, ha visto tutti, stretto mani e firmato accordi, e ha deciso di tagliare i ponti (e i fondi) con l’ex Unione Sovietica. Ci racconta di quando andò a Mosca come studente universitario nel lontano 1954 per volontà del partito. E poi degli incontri, degli amici, dei viaggi, di Enrico Berlinguer del quale era l’uomo di fiducia, e poi dell’amore per sua moglie e compagna nonché segretaria de L’Unità. E ancora di quel 25 aprile del 1945 nel quale Cervetti, allora dodicenne, passò dalla preoccupazione alla gioia dopo la Liberazione dal nazifascismo.
continua in
https://www.unita.it/2025/04/27/intervista-gianni-cervetti-quando-eugenio-curiel-comunista/
vedi anche
Chi era Enrico Berlinguer, un gigante che difendeva tutte le libertà tranne quella di sfruttare
Enrico Berlinguer, nostalgia del futuro: non un santino ma un ribelle di razza
25 aprile, festa della Liberazione dal nazifascismo: cos’è e perché si celebra in Italia, significato e storia
27 aprile 2025. È morto Alberto Franceschini, fondatore delle Brigate Rosse
Condannato per omicidio, banda armata, associazione sovversiva, sequestro di persona. Si pentì, ripudiò la violenza ma non divenne mai collaboratore di Giustizia
È morto Alberto Franceschini, fondatore delle Brigate Rosse, insieme con Renato Curcio e Mara Cagol. Aveva 78 anni, è morto lo scorso 11 aprile ma la notizia è stata diffusa soltanto nella serata di ieri. Franceschini aveva sempre legato, da un punto di vista ideologico, la sua militanza nelle Br alla lotta partigiana, come un seguito. Non ha mai collaborato con la magistratura pur dissociandosi, nel 1982, dalla lotta armata. Sarebbe rimasto in carcere comunque per altri dieci anni.
Franceschini era nato nel 1947 a Reggio Emilia, figlio di una famiglia di tradizione comunista. Era entrato in politica molto giovane, rimase deluso all’interno della Federazione Giovanile Comunista dopo degli scontri con il servizio d’ordine del Pci in una manifestazione nel 1969 contro la base Nato di Miramare di Rimini. Fu il primo brigatista latitante dopo non essersi presentato nel 1971 al servizio militare di leva.
continua in
https://www.unita.it/2025/04/27/morto-alberto-franceschini-brigate-rosse/
27 aprile 2025. A Dongo il ‘Presente’ per Mussolini e la contromanifestazione Anpi

Esponenti di estrema destra venuti a rendere omaggio a Mussolini e ai gerarchi nazisti catturati con lui mentre si stavano rifugiando in Svizzera da un lato, e antifascisti dall’altro.
Oggi a Dongo, sul lago di Como, si è ripetuta la scena di ogni 27 aprile, anniversario della cattura del Duce.
Come di consueto l’ associazione culturale “Mario Nicollini” – intitolata all’ex presidente comasco dell’Unione combattenti della Repubblica sociale – ha organizzato l’appuntamento prima a Dongo e poi, alle 11, a Giulino di Mezzagra, dove fu ucciso.
Oltre un centinaio i militanti arrivati.
Sull’altro fronte, in piazza, l’Anpi di Dongo ha chiamato a raccolta associazioni e cittadini dalle 8.30 per “Memoria significa Resistenza”, presidio “a difesa della memoria e della piazza storica intitolata al martire partigiano Giulio Paracchini dalla provocazione delle camicie nere”.
Intanto a Predappio…
27 aprile 2025. Guido Liguori sulla propria pagina Facebook: esce il Manifesto quotidiano comunista

QUOTIDIANO COMUNISTA. Ero fra i giovani e giovanissimi studenti (io facevo se non erro il secondo o terzo anno delle superiori) che la sera del 27 aprile 1971 a via Tomacelli aspettavano l’uscita del primo numero (è quello della foto) di questo nuovo “quotidiano conunista” che il giorno dopo sarebbe andato per la prima volta in edicola: una piccola festa di strada. Avevo scovato e comprato nella Feltrinelli di via del Babuino (l’unica allora aperta a Roma, credo, e molto militante, che visitavo quando facevo sciopero o anche “sega” a scuola) tutti i numeri della rivista, anche gli arretrati, uscita dal 1969 per i tipi di Dedalo, e ne ero stato conquistato. Si sognava la rivoluzione. Avevo iniziato a frequentare il “gruppo” del manifesto, allora abbastanza luxemburghiano (la prima tessera nel 71 o 72, le prime votazioni riservate ai soli iscritti credo nel 71, in una caotica assemblea forse a Spaziozero: a dire le labili forme organizzative) e gravitavo nella sede di corso Sempione (di Roma, a Montesacro), fermo restando che politica di faceva anche e soprattutto nei collettivi di scuola, formati dai militanti dei diversi gruppi o spesso di nessun gruppo. Avevo visto da vicino la progressiva separazione polemica dai compagni natoliani del “collettivo edili” (tutti studenti, ottimi compagni, con cui collaboravo a organizzare l’intervento politico ai lotti delle case popolari del Tufello) proprio sul tema delle forme di organizzazione (rifiutavano la forma partito) ed ero rimasto con gli studenti delle scuole di zona (punto di forza l’Orazio) tirati su dal mitico Famiano Crucianelli, anche leader del Collettivo di Medicina e uno dei due o tre principali leader del “manifesto” a Roma (gruppo storico a parte). Il quotidiano, il primo della sinistra “di classe”, 4 pagine ben scritte e ottimamente impaginate, fu da allora un compagno prezioso e fedele. A cui a fine anni 70 avrei affiancato l’Unità (nel 79 entrai nel Pci, conquistato dal “secondo Berlinguer”). Storie del secolo scorso. Ma il quotidiano “il manifesto” è ancora lì. A volte da esso ho dissentito e dissento, sulle sue pagine ormai da 40 anni ogni tanto liberamente scrivo. Comunque ogni giorno fa parte delle mie letture. E mi dico sempre: menomale che c’è!
rdeotSpnos11a07tiimn4281ig11lc999mc6 3gtlmi3fc00t7i391t8iuu2 ·
L’altra faccia dello sport

L’U.S. Lecce ritiene che la decisione della Lega di recuperare la gara con l’Atalanta a poche ore di distanza dalla scomparsa del nostro Graziano Fiorita, sia terribilmente irrispettosa del grave lutto che ha colpito la famiglia del ragazzo, la Società ed i tifosi del Lecce. In altri casi, altrettanto dolorosi, sono state prese decisioni più ragionevoli. Emerge una gerarchia della morte in base al blasone della società colpita, o peggio ancora, in considerazione del ruolo rivestito da chi viene a mancare.
Il “gruppo squadra”, per chi conosce il calcio, rappresenta una bolla fuori dai riflettori dove le figure meno appariscenti possono essere trainanti esempi virtuosi. Era così per il nostro Graziano che per 26 anni ha prestato servizio nel Lecce e che, per quanto ci riguarda, continuerà a farlo, almeno finché ci sarà questa proprietà.
Graziano Fiorita è deceduto mentre era in ritiro con la squadra, lontano da sua moglie e dai suoi 4 figli ed ancora giace a migliaia di chilometri di distanza da casa, in attesa che il magistrato ne autorizzi il ritorno. Questa gara non andava disputata oggi, ma tutti i tentativi di rinviarla sono stati cinicamente rigettati. Si ringrazia il Ministro dello Sport Andrea Abodi che fino all’ultimo, ma senza successo, ha tentato di far disputare la partita in una data più consona. La squadra si presenterà regolarmente in campo nonostante sia partita dal Salento soltanto oggi, nella speranza, fino all’ultimo, di un ripensamento mai arrivato. La memoria di Graziano non si onora non presentandosi in campo o facendo giocare la Primavera.
Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio.
Giocheremo la partita “dei valori calpestati”, ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente.
“Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre”
26 aprile 2025
RaiNews LIVE – Aggiornamenti in tempo reale
L’addio a Francesco, 250 mila a San Pietro. Lanci di rose al corteo. Feretro a Santa Maria Maggiore
Trump e Zelensky sono a Roma, “possibile incontro”. Alle esequie attese oltre 200 mila persone. Già 140 delegazioni sono entrate in Piazza San Pietro. L’assegnazione dei posti in base al criterio dell’ordine alfabetico dei Paesi in lingua francese
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/funerali-papa-francesco-jorge-mario-bergoglio-omelia-corteo-san-pietro-santa-maria-maggiore-delegazioni-addio-a-pontefice-2f3ddac8-5198-4bb4-a0bf-462941c4323b.html
Per saperne di più vedi anche
https://www.rainews.it/tag?Morte%20del%20Papa%7CTag-b7aaf492-f529-4854-b4a0-64697f416d21
https://www.rainews.it/archivio/storie/lamortedipapafrancesco
“Ha scelto di donarsi fino all’ultimo giorno”: il video dell’omelia
L’arrivo del presidente Mattarella a San Pietro
Trump e Melania rendono omaggio a Papa Francesco
L’istante in cui viene chiuso il feretro a San Pietro
video L’arrivo a Roma del Presidente Trump e la First Lady Melania: video
video Così sarà il funerale di Francesco, esequie da servitore di Cristo
video La vista dall’alto: la mappa del percorso del funerale, video grafica
Ecco il programma dettagliato delle esequie fino alla sepoltura
video “Ha scelto di donarsi fino all’ultimo giorno”: l’omelia del Cardinale Re ai funerali, il video
video La folla sterminata per i funerali di Papa Francesco nelle immagini aeree della Polizia di Stato
video L’addio a Papa Francesco, la commozione dell’inviata: “Era un padre, non è un giorno facile”
Trump, Macron, Lula e Zelensky tra i leader presenti alle esequie di Papa Francesco
Guerra Ucraina, Incontro Trump-Zelensky prima di esequie Papa. Casa Bianca: “Produttivo”

Donald Trump e Volodymyr Zelensky si sono incontrati per 15 minuti prima del funerale di Papa Francesco. La Casa Bianca conferma: “Discussione molto produttiva”. Previsto un nuovo incontro tra i due leader oggi a Roma. “Russia e Ucraina sono molto vicini a un accordo e le due parti dovrebbero ora incontrarsi, ad altissimo livello, per concluderlo. “Fermate lo spargimento di sangue, ora. Saremo ovunque sia necessario per contribuire a porre fine a questa guerra crudele e insensata!” ha scritto Trump
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://tg24.sky.it/mondo/2025/04/26/guerra-ucraina-russia-putin-trump-26-aprile-diretta
I giornali di oggi sabato 26 aprile 2025 nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio

Nessuno si è moderato e non c’è stata alcuna tensione: il 25 aprile è stato una grande festa. A Milano, a Roma e in tante altre città, l’invito del governo a non fare troppo rumore con la scusa del lutto per il papa ha funzionato al rovescio. Mattarella: è sempre tempo di Resistenza
Chiara Cruciati, Mario Di Vito
https://ilmanifesto.it/un-popolo-esiste-100mila-antifascisti-riempiono-milano
Paola Garelli, partigiana. Prima di essere fucilata da un plotone fascista, scrive alla figlia:
“Mimma cara,
la tua mamma se ne va pensandoti e amandoti, mia creatura adorata, sii buona, studia ed ubbidisci sempre gli zii che t’allevano, amali come fossi io. Io sono tranquilla.
Tu devi dire a tutti i nostri cari parenti, nonna e gli altri, che mi perdonino il dolore che do loro.
Non devi piangere né vergognarti per me. Quando sarai grande capirai meglio.
Ti chiedo una cosa sola: studia, io ti proteggerò dal cielo. Abbraccio con il pensiero te e tutti, ricordandoti.La tua infelice mamma”
26 aprile 2025. Meloni, se davvero sei antifascista ritira il decreto sicurezza e chiudi i Cpr

Dai migranti deportati in Albania al pugno duro contro i carcerati, privati di ogni diritto, il governo ha compiuto atti da regime autoritario. Li cancelli
Piero Sansonetti
Giorgia Meloni ieri ha detto una cosa importante. “La nazione onora la sua ritrovata libertà e riafferma la centralità di quei valori democratici che il regime fascista aveva negato e che da settantasette anni sono incisi nella Costituzione repubblicana”. In pratica, finalmente, dopo due anni e mezzo da quando sta a Palazzo Chigi, ha ceduto alla richiesta delle opposizioni di dichiararsi antifascista. Nella sostanza. Perché mi pare che, formalmente, la parola “antifascista” lei ha evitato di pronunciarla. Non so se adesso continueranno a tempestarla con la richiesta di dirsi apertamente antifascista, usando un termine che, nella sua mente e nei suoi ricordi, è troppo simile alla parola comunista.
continua in
https://www.unita.it/2025/04/26/meloni-se-davvero-sei-antifascista-ritira-il-decreto-sicurezza-e-chiudi-i-cpr/
26 aprile 2025
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1157
RaiNews LIVE
Trump: temo che Putin “non voglia fermare la guerra”. E minaccia nuove sanzioni allo ‘zar’
Zelensky ha parlato con Macron, Meloni e Starmer a margine dei funerali di Papa Francesco per dicutere di pace in Ucraina. Definito “forse storico” l’incontro con il presidente Usa. Mosca: liberata la regione di Kursk
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/trump-accordo-tra-mosca-e-kiev-vicino-fermate-spargimento-di-sangue-f12c74b5-89f4-4331-b778-067ec16f9325.html
vedi anche
- Witkoff ricevuto al Cremlino, Trump: “La Crimea rimane russa”. Zelensky: “Appartiene all’Ucraina”
- video Ucraina, Trump: “Se non si fa l’accordo abbandoniamo la mediazione”
- video Pioggia di missili russi su Kiev, i residenti si rifugiano nella metro
- video Le sirene, poi le esplosioni: massiccio attacco russo nella notte a Kiev
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine : Emmanuel Macron évoque un « échange très positif », après sa rencontre avec Volodymyr Zelensky à Rome. Retrouvez les informations du 20 au 26 avril
Le président ukrainien réagissait à la déclaration de Donald Trump, qui a dit que la Crimée annexée « restera[it] avec la Russie » dans le cadre des négociations de paix que mène son administration.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE DAL 21 aprile al 26 aprile 2025*
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/04/26/en-direct-guerre-en-ukraine-tous-les-territoires-temporairement-occupes-appartiennent-a-l-ukraine-repete-volodymyr-zelensky_6598007_3210.html
Le point sur la situation samedi 26 avril en fin de journée
Donald Trump a rencontré le président ukrainien, Volodymyr Zelensky à Rome, en marge des funérailles du pape François, un échange positif, d’après les deux parties.
Les bombardements de civils en Ukraine font penser que « [Vladimir] Poutine ne veut peut-être pas arrêter la guerre », a estimé Donald Trump sur Truth Social, évoquant la possibilité de « sanctions bancaires » ou de « sanctions secondaires » contre la Russie.
Le Kremlin affirme avoir entièrement repris aux Ukrainiens le contrôle de l’oblast de Koursk, en Russie. Des affirmations que l’armée ukrainienne a qualifiées de « fausses », assurant de son côté « poursuivre » ses opérations dans cette zone frontalière et dénonçant « des manœuvres de propagande ».
Après sa rencontre avec Volodymyr Zelensky à Rome, Emmanuel Macron a évoqué un « échange très positif ». Estimant que « l’Ukraine est prête à un cessez-le-feu inconditionnel »,le chef de l’Etat a appelé le président russe à « prouver qu’il veut vraiment la paix ».
« Vladimir Poutine a réaffirmé que la partie russe était prête à reprendre le processus de négociation avec l’Ukraine sans aucune condition préalable », a affirmé Dmitri Peskov, le porte-parole du Kremlin, cité par les agences de presse russes.
L’Union européenne soutiendra l’Ukraine à la table des négociations « pour arriver à une paix juste et durable », a assuré la présidente de la Commission européenne à l’issue d’un tête-à-tête, Ursula von der Leyen, après sa rencontre avec Volodymyr Zelensky.
Che tempo farà oggi in Italia sabato 26 aprile
26 aprile 2025. La Vittadello di Cordovado – Una vita da ex, le lotte delle donne

Nel luglio 1945 Leopoldo MELATO, uno sfollato milanese stabilitosi a Cordovado, fonda un laboratorio di sartoria per la produzione di impermeabili, occupando una decina di dipendenti (nei locali ex ECA – attualmente riconvertiti in appartamenti ATER a fianco del Municipio).

Un anno più tardi, nel corso del 1946, il laboratorio viene rilevato dal sarto veneziano Alessandro Vittadello. Vittadello partì da Cordovado come industriale, era il suo primo laboratorio. Questi adotta metodi di produzione industriale in serie di abiti maschili completi, spezzati e cappotti. Il laboratorio ubicato nei locali ex ECA in affitto dal comune di Cordovado, non può più fronteggiare il volume delle vendite in costante crescita. “PRINCEPS” è il marchio che pubblicizza la vendita nei 35 negozi di proprietà Vittadello, concentrati nel nord Italia e 2 a Roma (la rete verrà ampliata e risulteranno 132 negozi in 52 città venduti a Montedison). Nella pubblicità dei negozi si legge: vendita di “confezioni per Uomo-Donna-Ragazzo-Abiti, Giacche, Pantaloni, Gabardine, Impermeabili, Paletot e Camiceria”.
continua in
https://www.storiastoriepn.it/la-vittadello-di-cordovado-una-vita-da-ex-le-lotte-delle-donne/