2024.1 Gennaio (11 – 15 gennaio)

Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno

SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose

“…volge al declino l’era, che fu nobile nella sua durezza e serietà, della democrazia politica”.
(Luciano Canfora).

Avana, primo gennaio 1959.

15 gennaio

15 gennaio. Muore operaio in uno stabilimento di Atessa (Chieti)

Un operaio di 46 anni di Lanciano è morto, questa mattina, dopo essere stato schiacciato da un tubo metallico mentre stava lavorando con una pressa in una fabbrica dell’indotto automotive ad Atessa.
Secondo una prima ricostruzione, l’operaio stava lavorando con una pressa quando è stato colpito all’altezza dell’addome da un tubo metallico espulso dalla macchina.
Apparso da subito in gravissime condizioni, l’uomo è morto poco dopo nonostante l’intervento del 118 e dell’elisoccorso da Pescara. Il macchinario è stato posto sotto sequestro dalla magistratura.
Durissima la reazione dei sindacati, con Fiom Cgil Chieti e Fim Cisl Abruzzo Molise che hanno indetto in Proma Spa, l’azienda scenario dell’incidente, due ore di sciopero per domani da effettuarsi nelle ultime due ore di ciascun turno.

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https://news-town.it/2024/01/15/cronaca/atessa-operaio-muore-schiacciato-da-tubo-metallico-i-sindacati-fermare-carneficina/

Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 101

RaiNews LIVE giorno 101

L’Iran: Abbiamo colpito centri dello Stato Islamico in Siria e Iraq

Il Corpo delle guardie della rivoluzione: “Attacchi in risposta agli attentati dell’Isis a Kerman”. Jet israeliani contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. Il ministro Gallant: “Necessario un processo diplomatico per Gaza”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/hamas-pubblica-video-con-3-ostaggi-molti-uccisi-dai-raid-i-morti-sono-quasi-24mila-f4af3ef9-c3ea-4b83-b89b-41ce8d703b59.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel’s war on Gaza live: Israeli attacks kill 25 overnight in Gaza

  • Israeli attacks continue unabated overnight killing and wounding dozens of civilians in northern, central and southern Gaza.
  • US says Yemen’s Houthis shot a missile at a US-owned ship, hours after a US aircraft shot down a ballistic missile fired at an American destroyer in the Red Sea.
  • Hamas says two Israeli captives have been killed in Israeli strikes. Israel denies it killed one of the captives, without giving details on the other.
  • At least 24,100 people killed and more than 60,800 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. The death toll in Israel from the October 7 Hamas attacks stands at 1,139.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/1/15/israels-war-on-gaza-live-hunger-cold-threaten-more-lives-in-gaza
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

15 gennaio. «Assistiamo a un genocidio in tempo reale»

Dopo aver assistito all’udienza della Corte internazionale di giustizia, Jeremy Corbyn racconta che i giuristi che perorano la causa intentata dal Sud Africa stanno difendendo i diritti umani fondamentali

Jeremy Corbyn – jacobinitalia.it

«Non esiste uno spazio sicuro a Gaza e il mondo dovrebbe vergognarsi». Il discorso di chiusura di Blinne Ní Ghrálaigh alla Corte internazionale di giustizia dell’Aia mi accompagnerà per sempre. In forma giuridica eppure devastante, Ní Ghrálaigh ha parlato a nome di milioni di persone in tutto il mondo che sono sconvolte dagli orrori che si svolgono in diretta sui nostri schermi. «Questo è il primo genocidio della storia in cui le vittime trasmettono la propria distruzione in tempo reale – ha detto – nella speranza disperata e finora vana che il mondo possa fare qualcosa». Un avvocato irlandese che aveva precedentemente lavorato all’inchiesta Bloody Sunday ha parlato a nome del Sud Africa, a sostegno del popolo palestinese. Per gli irlandesi e i sudafricani la difficile situazione dei popoli che vivono sotto occupazione è fin troppo familiare. 

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https://jacobinitalia.it/assistiamo-a-un-genocidio-in-tempo-reale/

15 gennaio. Cento giorni di guerra, caccia alle streghe in Israele contro chi denuncia le vittime di Gaza

Marina Mastroluca – strisciarossa.it

“Immagini terribili stanno filtrando da Gaza. Intere famiglie sono state spazzate via. Di solito non scarico immagini di questo tipo, ma guardate che cosa stiamo facendo per vendicarci. Chiunque pensi che questo sia giustificato da ciò che accadde ieri. dovrebbe togliersi l’amicizia. Chiedo a tutti di fare il possibile per fermare questa follia. Fermiamola ora. Non più tardi, adesso!!!”.
Era l’8 ottobre scorso, 24 ore dopo l’orribile massacro perpetrato da Hamas in Israele. Meir Baruchin aveva scritto questo post su Facebook, mentre arrivavano le prime immagini della reazione israeliana con l’attacco a Gaza. Da allora sono passati cento giorni, decine e decine di ostaggi israeliani sono ancora nelle mani dei sequestratori, la Striscia è un cumulo di rovine e si contano almeno 23.000 vittime, moltissime tra i civili. Politici israeliani di primo piano parlano di cacciare definitivamente i palestinesi da Gaza, dove oggi manca tutto, anche l’acqua e il cibo, mentre gli attacchi proseguono senza sosta. Israele è stata citata per genocidio davanti alla Corte internazionale dell’Aja. E Meir Baruchin, insegnante israeliano di storia ed educazione civica, aspetta di essere processato per tradimento. Per quel post in cui ricordava ai suoi connazionali che bisognava restare umani, anche di fronte alla carneficina di Hamas. “Molti israeliani non sanno quasi niente dei palestinesi – ha spiegato – Pensano che siano tutti terroristi, o vaghe figure senza nome, senza un volto, senza speranze e senza casa. Quello che cerco di fare con i miei post è riconoscerli come esseri umani”.

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https://www.strisciarossa.it/cento-giorni-di-guerra-caccia-alle-streghe-in-israele-contro-chi-denuncia-le-vittime-di-gaza/

15 gennaio. La crisi nel mar Rosso coinvolgerà anche i combustibili fossili?

Dopo la risposta guidata dagli Stati Uniti potrebbero esserci problemi nel commercio di petrolio e gas verso l’Europa: il rischio è che aumenti di nuovo il costo dell’energia

Il passaggio delle merci tramite il mar Rosso è stato reso ancora più complicato di quanto non fosse diventato nelle scorse settimane, dopo che negli scorsi giorni una coalizione di paesi guidata dagli Stati Uniti ha bombardato diverse postazioni militari usate dai ribelli Houthi in Yemen. È una risposta agli attacchi che il gruppo armato sciita – che controlla metà del paese ed è sostenuto dall’Iran – aveva compiuto nelle ultime settimane contro le navi cargo in transito nella regione, per ritorsione contro l’invasione israeliana della Striscia di Gaza. Il rischio degli attacchi guidati dagli Stati Uniti è che, invece di risolvere i problemi del traffico di navi, potrebbero farli aumentare, se dovessero estendersi anche al commercio di materie prime come petrolio e gas naturale liquefatto.

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https://www.ilpost.it/2024/01/15/houthi-commerci-mondiali-conseguenze/?homepagePosition=0

15 gennaio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 691

RaiNews LIVE

Isw: Russia sta pianificando una nuova offensiva “entro il 2 Febbraio”. Zelensky: “Possiamo vincere”

Il think tank Usa: “unità d’assalto aviotrasportate per lo sbarco nelle retrovie ucraine”. Il presidente ucraino oggi in Svizzera, domani a Davos. A Mosca muore investito da un’auto il poeta dissidente Lev Rubinstein, 76 anni. La cronaca, giorno 691

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/zelensky-oggi-in-svizzera-domani-a-davos-0de1df07-7310-47bb-aead-c579330fbe87.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : la destruction d’un avion radar risque d’entraver la capacité de la Russie à communiquer, selon Kiev

L’armée ukrainienne dit avoir détruit, dimanche, un avion de détection radar à longue portée A-50. L’appareil, « était et reste une cible prioritaire pour nous », a déclaré le porte-parole de l’armée de l’air. « Jusqu’à présent, la destruction de cet avion semblait être une tâche impossible », a-t-il ajouté.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/01/15/en-direct-guerre-en-ukraine-la-destruction-d-un-avion-radar-risque-d-entraver-la-capacite-de-la-russie-a-communiquer-selon-kiev_6210718_3210.html

15 gennaio. La Cassazione ha confermato le condanne per la strage di Viareggio

Ma per alcuni condannati ha deciso un nuovo passaggio in Corte d’Appello per rideterminare le pene e applicare le attenuanti generiche

Lunedì 15 gennaio la Corte di Cassazione ha confermato le condanne riguardanti la strage di Viareggio, l’incidente ferroviario avvenuto nel 2009 poco oltre la stazione di Viareggio (Toscana) nel quale morirono 32 persone; la Cassazione ha però stabilito che si dovrà tornare in Corte d’Appello per la rideterminazione delle pene e applicazione delle attenuanti generiche.

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https://www.ilpost.it/2024/01/15/la-cassazione-ha-confermato-le-condanne-per-la-strage-di-viareggio/?homepagePosition=1

Strage di Viareggio, Vincenzo Soprano (ex ad Trenitalia) in carcere: sconterà 4 anni e 2 mesi

Il Fatto Quotidiano edizione del 16 gennaio

Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia, si è costituito nel carcere romano di Rebibbia dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha reso definitiva la condanna a 4 anni e due mesi per la strage di Viareggio. Il manager è entrato nell’istituto penitenziario martedì mattina. “Non è da sistema giudiziario equo – ha commentato il suo difensore, l’avvocato Alberto Mittone – che una persone vada in carcere dopo 15 anni per una fattispecie colposa”. La Cassazione ha confermato le condanne, ma alcune posizioni – compresa quella dell’ex amministratore delegato di Fs e Rfi, Mauro Moretti – sono state rimandate in appello per ricalcolare le pene limitatamente alle attenuanti generiche. I giudici hanno in sostanza confermato le responsabilità penali e civili già accertate per il disastro.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/01/16/strage-di-viareggio-vincenzo-soprano-ex-ad-trenitalia-in-carcere/7412249/amp/

15 gennaio., Petrolini, Meloni e il Pistola. Ma il vero problema è una “casta balenga”

Meloni e Pozzolo

Franco Del Campo – strisciarossa.it

“Io non ce l’ho con te, ma con chi ti sta vicino e non ti butta di sotto!”. La famosa frase, attribuita a Petrolini, per altro un fascista della prima ora, mi è venuta in mente a proposito del “caso Pozzolo”. Inutile prendersela con il deputato di FdI, che gira con una piccola pistola che sembra un giocattolo, ma non lo è, perché spara pallottole vere, al quale “scappa” un colpo a una festa di fine anno, con tanti bambini presenti (alcuni in un’altra stanza).
Quando è arrivato, dicono, era un po’ “allegro”, che potrebbe essere un eufemismo per dire un po’ ubriaco, ma l’ultimo dell’anno ci può stare, a condizione che non ti metti a sparare. E’ inutile prendersela con lui, perché tutti sanno e sapevano chi è Emanuele Pozzolo, da Rosazza, in provincia di Biella, soprannominato Manny. E’ un grande amante delle armi, considera Mussolini uno statista e gli piace farsi chiamare “fascista”. A proposito delle unioni civili parla -ironicamente immagino- di “ricchioni”, ma lo fanno in tanti. A proposito delle donne cita frasi caustiche come: “Divido le donne in colpose e dolose”. Naturalmente è “No vax”. Insomma, un candidato con i fiocchi, che non può sorprendere se prima o poi, quando è un po’ “allegro”, si mette a sparare.

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https://www.strisciarossa.it/petrolini-meloni-e-il-pistola-ma-il-vero-problema-e-una-casta-balenga/

15 gennaio. I candidati di Lega e Fratelli d’Italia in Sardegna non piacciono granché ai sardi

Il presidente della regione Solinas e il sindaco di Cagliari Truzzu hanno consensi molto bassi e vengono da esperienze di governo piuttosto travagliate

Da settimane nella coalizione di destra al governo ci sono grosse divisioni sulla scelta di un candidato comune alla presidenza della Sardegna, dove il prossimo 25 febbraio si terranno le elezioni regionali. La Lega di Matteo Salvini insiste nel proporre la ricandidatura del presidente uscente, Christian Solinas, segretario del Partito Sardo d’Azione affiliato alla Lega. Fratelli d’Italia, il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sostiene invece la candidatura di Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari ed esponente di lungo corso del movimento di destra dell’isola. Nell’attesa di un accordo tra i partiti della coalizione a livello nazionale, sia Solinas sia Truzzu hanno iniziato a fare campagna elettorale: è comunque ancora possibile che si candidino entrambi, e al momento non è scontato che Lega e Fratelli d’Italia si mettano d’accordo per sostenere un unico candidato.

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https://www.ilpost.it/2024/01/15/sardegna-lega-fdi-truzzu-solinas/?homepagePosition=3

15 gennaio. Un trauma lungo trent’anni

Francesca Coin, sociologa per internazionale.it

Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, più di ottanta scrittrici e giornaliste italiane hanno lanciato una campagna per tenere alta l’attenzione sulla violenza di genere. Dal 3 gennaio al 3 marzo appariranno sui giornali italiani articoli e racconti per definire la violenza e nominarla. Ognuna userà la sua voce e la sua esperienza personale per descrivere un fenomeno complesso e multiforme, perlopiù tollerato dalla società.

Era la fine degli anni novanta. Ero una studente al primo anno d’università. Quell’estate lavoravo in un locale per pagarmi gli studi. Mi davano vitto e alloggio, il che mi permetteva di vivere lontana dalla famiglia e di conquistare un po’ di libertà. Lui aveva trent’anni, faceva il cameriere. Era alto, muscoloso e si muoveva tra i clienti come un gigante capace di superare ogni ostacolo per portare pile di piatti e bicchieri a destinazione. Quelle settimane ci siamo trovati a lavorare e ad abitare insieme.

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https://www.internazionale.it/opinione/francesca-coin/2024/01/15/violenza-sessuale-settore-turistico-alberghiero

15 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

15 gennaio. Indotto Stellantis: sindacati, non abbandonare i lavoratori

Sciopero delle ditte di logistica Fdm e Las del distretto industriale di Melfi (Potenza). Fiom Cgil: “Servono strumenti straordinari di tutela”

I 110 lavoratori delle ditte di logistica Fdm e Las sono oggi (lunedì 15 gennaio) in sciopero per protestare contro la decisione di cessazione delle loro attività in seguito alla disdetta dell’appalto Stellantis. “Chiediamo a Regione Basilicata, governo e alla stessa Stellantis di non abbandonarli e, più in generale, di non abbandonare i lavoratori dell’indotto nel distretto industriale di Melfi”, scrivono Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil, Fismic, Uglm e Aqcfr.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/indotto-stellantis-sindacati-non-abbandonare-i-lavoratori-fh2fgz0h

14 gennaio

14 gennaio. Papa Francesco: “Dio non vuole ‘followers’ superficiali”

Agenzia DIRE – “Il Signore non vuole fare proseliti, non vuole ‘followers’ superficiali, ma persone che si interrogano e si lasciano interpellare dalla sua parola. Pertanto, per essere discepoli di Gesù bisogna prima di tutto cercarlo, avere un cuore aperto, in ricerca, non sazio o appagato”. Lo dice Papa Francesco nel corso dell’Angelus in piazza San Pietro.
E non dimentichiamo quanti soffrono la crudeltà della guerra in tante parti del mondo, specialmente in Ucraina, in Palestina e in Israele. All’inizio anno ci siamo scambiato auguri di pace ma le armi hanno continuato ad uccidere e a distruggere”. E aggiunge: “Preghiamo affiche’ quanti hanno poteri su questi conflitti riflettano sul fatto che la guerra non è la via per risolverli perché semina morte tra i civili e distrugge città e infrastrutture. In altre parole, oggi la guerra è in se stessa un crimine contro l’umanità. Non dimentichiamo questo, la guerra è un crimine contro l’umanità”. “I popoli hanno bisogno di pace, il mondo ha bisogno di pace. Dobbiamo educare per la pace”, conclude il Papa.

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https://www.dire.it/14-01-2024/999698-papa-francesco-dio-non-vuole-followers-superficiali/

Che tempo che fa | L’intervista integrale a Papa Francesco

14 gennaio. La menzogna di Leonardo in risposta al Papa

Il gruppo Leonardo ha risposto a Papa Francesco, che ha rifiutato la sua donazione di 1,5 milioni di euro all’ospedale del Bambin Gesù, sostenendo di non aver venduto armi in Ucraina o in Medioriente. Non è vero: due navi da guerra che bombardano Gaza hanno cannoni Oto Melara. Da Pressenza

È notizia di ieri che Papa Francesco ha rifiutato la donazione di 1,5 milioni di euro all’ospedale del Bambin Gesù di Roma, perché proveniente da LEONARDO Spa. Leggiamo dai resoconti della stampa che la dirigenza di Leonardo ha replicato che «in tutti i teatri di guerra in corso, a partire dall’Ucraina e dal Medio Oriente, non c’è nessun sistema offensivo di nostra produzione».

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https://sbilanciamoci.info/la-menzogna-di-leonardo-in-risposta-al-papa/

Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 100

RaiNews LIVE giorno 100

Israele e Palestina invitati a Consiglio Ue del 22 gennaio. Nasrallah “‘”nessun obiettivo Israele raggiunto”

Borrell, è ora che l’Europa sia coinvolta in ricerca pace. In Israele sciopero di 100 minuti per gli ostaggi ancora in mano ad Hamas. L’Egitto e la Cina chiedono il cessate il fuoco a Gaza

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/cento-giorni-di-guerra-a-gaza-e-la-fine-non-si-intravede-0127c476-aa37-4ff5-8952-1f789ad5355d.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel’s war on Gaza live: Israeli assault continues on 100th day of war

  • Israel’s relentless attack on Gaza continues with 125 Palestinians killed and 265 wounded over the past 24 hours.
  • Pro-Palestinian protests around the world over the weekend – from Johannesburg to Washington, DC – call for an end to the war on Gaza.
  • Dozens of arrests as Israeli bulldozers enter Jenin in the occupied West Bank.
  • At least 23,968 people have been killed and more than 60,582 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. The death toll in Israel from the October 7 Hamas attacks stands at 1,139.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/1/14/israels-war-on-gaza-live-100-days-of-war-in-gaza-as-more-children-killed
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

14 gennaio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 690

RaiNews LIVE

Yermak da Davos: se l’Ucraina perde, scompare. I russi vogliono il dominio, non la pace

Bombe russe sul Kherson, feriti. ISW: Mosca prepara brigate anfibie per sbarcare nelle retrovie. Salgono a tredici le navi da guerra russe nel Mar Nero. Kiev, 370mila soldati russi uccisi dall’inizio della guerra. La cronaca, giorno 690

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/isw-mosca-sta-preparando-brigate-anfibie-per-sbarcare-nelle-retrovie-ucraine-linvasione-russa-giorno-690-e160d172-49e8-46df-b0f3-3d1ea3fcef55.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct : la France et l’Allemagne réaffirment qu’elles soutiendront l’Ukraine « aussi longtemps » que nécessaire

Cette prise de position de Paris et Berlin intervient alors que Kiev s’inquiète de voir ses alliés européens et américains hésiter de plus en plus à lui accorder davantage d’aide pour combattre l’invasion russe.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/01/14/en-direct-la-france-et-l-allemagne-reaffirment-qu-elles-soutiendront-l-ukraine-aussi-longtemps-que-necessaire_6210718_3210.html

Rejkyavik

Nuova eruzione in Islanda, dichiarato lo stato d’emergenza: evacuata Grindavík raggiunta dalla lava

Più a sud rispetto a quella del 18 dicembre: una crepa a Sundhnúk intorno alle 7.57 di questa mattina si sta allungando

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/articoli/2024/01/nuova-eruzione-in-islanda-dichiarato-lo-stato-demergenza-rejkyavik-c0fbee46-8834-4f36-be7f-4acf0a0d9dd1.html

14 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

14 gennaio. Ex Ilva, il rilancio passa dalla sicurezza

Cgil e Fiom Taranto: “Garantire una ripresa produttiva della fabbrica ed una governance con maggioranza pubblica”

“Relativamente a tutto quello che sentiamo e leggiamo vorremmo invitare tutte e tutti a fare un bagno di realtà, perché prima di affrontare il futuro bisogna affrontare il presente. E il presente è fatto di soluzioni difficili da trovare per rilanciare la fabbrica. Per noi rilanciare la fabbrica non significa solo aumentare la produzione, ma partire da quella condizione che denunciamo da tempo immemore, ovvero, quello della sicurezza e dell’ambiente”. Lo affermano a proposito delle prospettive dello stabilimento ex Ilva, la Cgil e la Fiom, il sindacato dei metalmeccanici di Taranto.
“In questi giorni stiamo leggendo e ascoltando di tutto sulla crisi della vertenza ex Ilva”, aggiungono. “Le prime pagine dei giornali e i tg stanno dando risalto alla storia infinita del nostro territorio. Ma dentro quel tutto, c’è la vita e la storia delle persone che dentro quello stabilimento ci lavorano. In primis a loro si rivolge lo sforzo del sindacato confederale a partire dalla Cgil con tutte le sue categorie”.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/ex-ilva-il-rilancio-passa-dalla-sicurezza-vj6wg1lg

13 gennaio

13 gennaio. Conte attacca Meloni: “300mila famiglie in povertà assoluta e senza assegno”

Il leader del M5s parla di “disastro annunciato” per la misura dell’assegno di inclusione

Agenzia DIRE – “Quando ha fatto piazza pulita del Reddito di cittadinanza, il Governo di Giorgia Meloni ha giurato che ‘non avrebbe lasciato indietro nessuno’. Abbiamo subito sollevato dubbi su questo giuramento. Non perché prevenuti. Ma semplicemente perché abbiamo fatto subito due conti: come si potevano conciliare i tagli operati dal Governo alla lotta alla povertà per circa 2 miliardi di euro (fonte Bankitalia) con le crescenti difficoltà delle famiglie per il caro-benzina, il caro-mutui, caro-carrello della spesa? I numeri adesso sbugiardano il Governo, che ha mentito, consapevole delle sue menzogne”. Lo scrive sui social il leader M5s Giuseppe Conte.

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https://www.dire.it/13-01-2024/999681-conte-attacca-meloni-300mila-famiglie-in-poverta-assoluta-e-senza-assegno/

Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 99

RaiNews LIVE giorno 99

Netanyahu: “Nessuno ci fermerà nè l’Aia nè l’Asse del male. Chiudere il confine tra Egitto e Gaza”

Così il premier israeliano a 100 giorni dallo scoppio del conflitto. L’Onu: “Una macchia sulla nostra comunità”. A Tel Aviv nuova manifestazione

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/nuovo-attacco-usa-contro-gli-houthi-nella-notte-colpita-una-postazione-radar-c5e58cba-914e-4d31-af69-73488efe997f.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel’s war on Gaza live: Army attacks in Gaza kill 135 people in 24 hours

  • An overnight Israeli army attack on a house in Rafah killed 14 Palestinians, including a two-year-old girl.
  • 135 Palestinians have been killed and 312 wounded in 24 hours, according to the Health Ministry in Gaza.
  • Three Palestinian teenagers shot dead near an illegal Israeli settlement in the occupied West Bank.
  • The Gaza Government Media Office said that there is no fuel left to power generators at Al-Aqsa Martyrs Hospital, putting ICU and nursery patients at extreme risk of death.
  • At least 23,843 people have been killed and more than 60,317 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. The revised death toll in Israel from the October 7 Hamas attacks stands at 1,139.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/1/13/israels-war-on-gaza-live-un-fears-mass-transfer-of-palestinians-from-gaza
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

13 gennaio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 689

RaiNews LIVE

Attacco russo sull’Ucraina: lanciati 40 missili e droni, per Mosca “colpiti tutti gli obiettivi”

A Kiev il nuovo ministro degli esteri della Francia, Séjourné: il nostro aiuto è lungo termine. L’Estonia: “Rendere i costi della guerra insopportabili per Mosca”. Duma: Biden attacca Yemen per nascondere fallimento Ucraina. La cronaca, giorno 689

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/linvasione-russa-giorno-689-isw-la-russia-fa-progressi-limitati-lungo-il-fronte-orientale-2b5e8749-f489-487e-86dc-5823dbaf113c.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : le point sur la situation

Le nouveau ministre des affaires étrangères français, Stéphane Séjourné, s’est rendu à Kiev samedi pour son premier déplacement. « L’Ukraine est et restera la priorité de la France », a-t-il assuré.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/01/13/en-direct-guerre-en-ukraine-le-point-sur-la-situation_6209497_3210.html

13 gennaio. Il caso Monfalcone

La cittadina sede del più grande cantiere navale d’Europa, dove vorrebbero impedire l’attività di culto ai musulmani, è un luogo di osservazione privilegiato di pratiche e contraddizioni della destra al governo

Nicola Quondamatteo – jacobinitalia.it

Durante la conferenza stampa di fine anno, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è sentita rivolgere una domanda sul «caso» Monfalcone. Elisa Saltarelli, giornalista di Prima Pagina Tvha chiesto il parere della premier sul processo di islamizzazione in corso nella cittadina isontina, denunciato dalla sindaca salviniana Anna Cisint, al secondo mandato e in carica dal 2016.

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https://jacobinitalia.it/il-caso-monfalcone/

13 gennaio. Internet, l’occasione persa dagli editori in un mondo sempre più pulviscolare

Michele Mezza – strisciarossa.it

Ricostruendo un’ennesima e aggiornata storia del giornalismo, dovremmo fissare una delle date nodali, un vero spartiacque, che orienta l’evoluzione della specie, nel biennio 2005/2006, quando, siamo agli albori dei service provider di massimo successo, come Google e Facebook, i due quotidiani guida del mercato americano – il New York Times e il Washington Post – non colsero l’opportunità di diventare azionisti dei due sistemi digitali in fase di lancio : il quotidiano newyorkese era in trattative con Google e invece il suo concorrente di Washington con Mark Zuckerberg.

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https://www.strisciarossa.it/internet-loccasione-persa-dagli-editori-in-un-mondo-sempre-piu-pulviscolare/

13 gennaio. Matteotti cento anni dopo: una grande mobilitazione per salvare la memoria antifascista

Franco Astengo – strisciarossa.it

“È il 10 luglio 2023. Camera di deputati. Passa, all’unanimità, col voto anche delle destre, la legge promossa da Liliana Segre che promuove le commemorazioni per il centenario dell’uccisione (da parte dei fascisti) di Giacomo Matteotti. Il Parlamento applaude se stesso. Ma sette mesi dopo la norma è un guscio vuoto. Mancano i bandi. Le associazioni, le fondazioni, le scuole che vorrebbero ricordare il martire socialista hanno dovuto congelare ogni iniziativa.”

Questa notizia ci riporta alla necessità di attivare subito una forte mobilitazione per il ricordo dell’assassinio di Giacomo Matteotti anche allo scopo di promuovere un necessario discorso sull’attualità.

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https://www.strisciarossa.it/matteotti-cento-anni-dopo-una-grande-mobilitazione-per-salvare-la-memoria-antifascista/

13 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

13 gennaio. Denatalità, tra verità e propaganda


Daniela Barbaresi – collettiva.it

L’anno che si è appena concluso è stato caratterizzato da un incessante refrain governativo sul tema della denatalità coniugato, con costante insistenza, con la difesa della cosiddetta famiglia tradizionale che da un certo momento in poi – nell’instancabile narrazione propagandistica della ministra per la Famiglia – non ha nemmeno avuto più bisogno dell’aggettivo “tradizionale” in quanto, semplicemente, unica forma familiare possibile dal suo punto di vista. Con buona pace della realtà, assai più variegata dell’ideologia, e dei diritti delle famiglie, tante, che non rientrano nel modello “giusto”.

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https://www.collettiva.it/copertine/italia/denatalita-tra-verita-e-propaganda-fgxkrmgp

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12 gennaio


Una storia di nazisti, di galera e di responsabilità

Zerocalcare – internazionale.it

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https://www.internazionale.it/magazine/zerocalcare/2024/01/11/in-fondo-al-pozzo-2


Cosa vuole fare l’Italia con gli Houthi nel mar Rosso

Il governo italiano si è tirato fuori dai bombardamenti compiuti dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti, ma sta valutando di partecipare a una missione difensiva europea

Dopo i bombardamenti condotti nella notte tra giovedì e venerdì da una coalizione di paesi guidata dagli Stati Uniti contro i ribelli Houthi in Yemen, il governo italiano ha precisato di non aver partecipato all’attacco. Lo ha fatto, in particolare, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, spiegando che l’Italia era stata informata dell’attacco dagli Stati Uniti «parecchie ore in anticipo», ma che non ha preso parte a questa operazione «perché non possiamo mettere in atto azioni di guerra senza un dibattito in parlamento». Tajani ha comunque affermato «il sostegno politico dell’Italia a questa azione», che ha definito un’operazione di difesa «del traffico marittimo internazionale».

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https://www.ilpost.it/2024/01/12/houthi-italia-missione-militare-mar-rosso/?homepagePosition=0

Chi sono gli Houthi, i ribelli dello Yemen sostenuti dall’Iran che attaccano le navi nel Mar Rosso

Il gruppo ribelle armato yemenita gode del sostegno dell’Iran ed è alleato di Hamas: gli Houthi stanno mettendo a rischio il traffico globale attaccando le navi nel Mar Rosso e nel Canale di Suez, rotta cruciale per il commercio mondiale, motivo per cui sono stati colpiti da USA e Gran Bretagna.

Biagio Chiariello – fanpage.it

Gli Houthi sono un gruppo ribelle dello Yemen, alleato di Hamas, che da metà novembre ha portato avanti diversi attacchi contro le navi che attraversano il Mar Rosso e il Canale di Suez. Se ne sono contati almeno 27 su quella che è una rotta fondamentale per i traffici globali, considerato che da qui transita il 12% del commercio mondiale. Il rischio concreto potrebbero essere quello di un aumento dei prezzi a livello globale.

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https://www.fanpage.it/esteri/houthi-yemen-chi-sono-obiettivi-cosa-vogliono/
https://www.fanpage.it/

Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 98

RaiNews LIVE giorno 98

Israele imputato all’Aja per “genocidio”. Esplosioni in Yemen, raid Gb e Usa contro gli Houthi

Tel Aviv accusa il Sudafrica: “È il braccio giuridico di Hamas”. Scende in campo anche il Cile. Human Rights Watch: “Crimini di guerra commessi sia da Hamas sia da Israele”. Oxfam: “250 uccisioni al giorno”. L’Iran sequestra una petroliera americana

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/israele-imputato-allaja-per-genocidio-oggi-seconda-giornata-raid-gb-e-usa-sullo-yemen-degli-huthi-eab2e974-e82d-45b1-af90-d465e36c4c4d.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel’s war on Gaza live: Children killed in Israeli attack on Rafah

  • Nine Palestinians, including children and at least one baby, killed in Israeli strike on a home in Rafah.
  • Israel set to present its defence on Friday at the ICJ in a case brought forward by South Africa alleging the country is committing genocide in Gaza.
  • US, UK launch air, ship and submarine strikes against Yemen’s Houthi fighters targeting weapons storage, air defence, and logistic facilities.
  • At least 23,469 people have been killed and more than 59,604 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. The revised death toll in Israel from the October 7 Hamas attack stands at 1,139.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/1/12/israels-war-on-gaza-live-us-uk-launch-strikes-on-houthis-report
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

12 gennaio. Gaza: il buio oltre la strage

Domenico Gallo – volerelaluna.it

Dopo 90 giorni di attacchi violentissimi contro la martoriata popolazione di Gaza, effettuati congiuntamente da terra, dal cielo e dal mare, il numero delle vittime accertate ha raggiunto quota 23.000 e quello dei feriti ha superato quota 57.000. Si tratta di cifre destinate a crescere notevolmente, non solo perché non si vede alcun cessate il fuoco all’orizzonte, ma anche perché risultano disperse altre 7.000 persone, molto probabilmente ancora sepolte dalle macerie, mentre i feriti non possono essere curati, stante la chiusura di 21 dei 36 ospedali della Striscia, l’uccisione di centinaia di medici e paramedici e la scarsezza di medicinali ed energia elettrica. Una larghissima percentuale delle vittime sono minorenni. L’uccisione di 8.500 fanciulli, senza contare i dispersi farebbe impallidire persino Erode che duemila anni fa non esitò ad ordinare la strage degli innocenti per tutelare la “sicurezza” del suo trono, ma non provoca alcun turbamento nel Governo israeliano. Del resto quei fanciulli, divenuti un po’ più grandi, avrebbero avuto la tentazione di imbracciare il mitra per vendicare i loro fratellini, le loro madri, i loro padri uccisi dal fuoco israeliano. Uccidere i bimbi palestinesi in fasce, o ancora nelle incubatrici, in fondo costituisce una difesa preventiva contro il terrorismo. È noto, infatti, che i bombardamenti, le uccisioni mirate, le incursioni armate in territori altrui, se compiute da Israele o dagli Stati Uniti, sono azioni legittime di difesa, mentre le azioni uguali e contrarie compiute da altri sono deprecabili atti di terrorismo.

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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2024/01/12/gaza-il-buio-oltre-la-strage/

12 gennaio. Il governo costretto a prendersi l’ex Ilva. Penultimatum a Mittal

L’ACCIAIERIA DI TARANTO. A palazzo Chigi i ministri ai sindacati: cerchiamo un divorzio consensuale entro mercoledì, senno sarà commissariamento

Massimo Franchi – ilmanifesto.it

La scelta – obtorto collo – è stata presa. Lo stato tornerà proprietario dell’ex Ilva. Il riluttante governo Meloni è costretto a farlo dal comportamento irresponsabile di Arcelor Mittal. Ma a parte questo, non ci sono certezze sul futuro di Taranto e degli altri stabilitmenti. Neanche sullo strumento legale con cui il pubblico prenderà il controllo del gruppo siderurgico che dà lavoro a 20 mila persone.
L’INCONTRO DI IERI SERA a palazzo Chigi si è infatti concluso con l’ennesima fumata grigia, l’ennesimo penultimatum, l’ennesima dimostrazione di non avere le idee chiare e una politica industriale. L’infinita vertenza ex Ilva vivrà un’altra tappa del lungo calvario nel tentativo in extremis del governo Meloni di trovare un accordo sull’uscita dei franco-indiani di Mittal: una buona uscita da riconoscere a chi da anni sta boicottando produzione e bonifiche ambientali pur di non investire un euro. Il tutto per evitare uno scontro legale.

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https://ilmanifesto.it/il-governo-costretto-a-prendersi-lex-ilva-penultimatum-a-mittal

12 gennaio. Svolta per l’ex Ilva: Mittal è fuori, avanza lo Stato

Giorgio Sbordoni – collettiva.it

Indietro non si torna: il rapporto con Arcelor Mittal è chiuso. Il governo ha deciso di rompere con il colosso franco-indiano nella gestione di Acciaierie d’Italia e di assumersi la piena responsabilità di Taranto e degli altri stabilimenti. Questa la novità emersa nell’incontro con i sindacati che si è tenuto nella serata di giovedì 11 gennaio, convocato dall’esecutivo a Roma, presso la sede di Palazzo Chigi.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/svolta-per-lex-ilva-mittal-e-fuori-avanza-lo-stato-tilg8gja

12 gennaio: le notizie di Radio Popolare

La tensione dopo l’attacco USA-UK alle basi yemenite, la difesa di Israele dall’accusa di genocidio e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 12 gennaio 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Preoccupazione espressa dal Segretario dell’Onu dopo l’attacco anglo-americano alle basi dei ribelli yemeniti houthi che avevano reso impossibile il transito delle navi nel Mar Rosso; Israele si difende dalle accuse di genocidio nei confronti dei palestinesi di Gaza avanzate dal Sudafrica; Salvini rilascia una lunga dichiarazione difensiva fuori del tribunale di Palermo dove è imputato nel processo Open Arms; la presidenza del Consiglio si allinea con l’avvocatura dello Stato nel negare i risarcimenti spettanti alle famiglie delle vittime delle stragi nazifasciste durante l’occupazione tedesca in Italia.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/notizie-riassunto-giornata-venerdi-12-gennaio-2024/

12 gennaio. Più occupati, ma è “merito” della Fornero

Novembre 2023 è stato un mese da record per il lavoro. Ha registrato 30 mila occupati in più rispetto a ottobre, con un aumento annuo di 520 mila unità rispetto allo stesso mese del 2022, per un totale di 23 milioni 743 mila. Il tasso di occupazione è rimasto invariato al 61,8 per cento e quello di disoccupazione è sceso dal 7,7 di ottobre al 7,5 di novembre.
I dati sono snocciolati dall’Istat, rimbalzati con titoli trionfalistici sui media e sbandierati dalla ministra del Lavoro Marina Calderone come “un chiaro successo per le politiche del governo che hanno puntato sulla formazione, per rendere le persone più occupabili e velocizzare l’incrocio fra domanda e offerta”.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/piu-occupati-ma-e-merito-della-fornero-trqyxp30

12 gennaio. Mancati risarcimenti alle vittime delle stragi azi-fasciste, Palazzo Chigi rivendica la scelta: “Giusti quei dubbi sulle stragi naziste”

«La completezza del contraddittorio non è disattenzione verso le vittime dei crimini nazisti, ma è necessaria all’accertamento delle ragioni di chi chiede il risarcimento». Palazzo Chigi risponde così, in linguaggio burocratico, a Repubblica che ieri ha sollevato il caso dei mancati rimborsi alle famiglie vittime dei crimini del nazifascismo nonostante sentenze di primo grado favorevoli. L’Avvocatura di Stato si è costituita come parte civile e ha appellato le sentenze favorevoli alle vittime, aggrappandosi a cavilli e strane obiezioni pur di contestare il risarcimento. E così il ministero dell’Economia non può erogare le somme: tutto bloccato su input di Palazzo Chigi, fino a sentenza definitiva.

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https://www.repubblica.it/politica/2024/01/12/news/risarcimenti_vittime_nazismo_risposta_governo-421858459/

12 gennaio. Il vuoto dietro la fiamma

Giorgia Meloni festeggia i «dati incoraggianti» con richiami «all’orgoglio» della nazione «che riparte dal merito e dalla crescita». Ma di concreto ha davvero poco da offrire

Salvatore Cannavò – jacobinitalia.it

Achi immaginava che Giorgia Meloni sarebbe intervenuta in qualche modo sulle braccia alzate di Acca Larenzia, sui rigurgiti fascisti che continuano a interessare il suo partito e sulle polemiche alimentate dall’opposizione, con la nota rilasciata l’11 gennaio i dubbi sono stati completamente fugati: «Agli attacchi gratuiti e alle polemiche strumentali degli ultimi giorni da parte di certa opposizione, questo governo continua a rispondere con fatti e risultati», ha infatti risposto la presidente del Consiglio. Che si è detta «soddisfatta in particolar modo delle ultime rilevazioni Istat che certificano i segnali positivi in tema di lavoro, con la disoccupazione che scende e l’occupazione che in un anno è aumentata di oltre 500mila unità». Tralasciamo in questa sede l’analisi, con relativa confutazione, della soddisfazione acritica del governo su dati occupazionali più complessi di quanto appaia (la ripresa è finita e i posti di lavoro precari, part-time e a tempo determinato sono ormai quasi il 20% del totale) perché quello che è importante sottolineare è l’intreccio perverso, e tossico, tra l’immaginario fascista da cui Fratelli d’Italia non ha intenzione di tirarsi fuori e la narrazione infantile dei dati concreti dell’attività di governo e di quelli sostanziali dell’attività politica.

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https://jacobinitalia.it/il-vuoto-dietro-la-fiamma/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=un-anno-nuovo

12 gennaio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 688

RaiNews LIVE

Casa Bianca: “Fondi esauriti, stop agli aiuti a Kiev”. Continuano i bombardamenti russi

ISW: gelo cambierà le ostilità in Ucraina “Terreno più favorevole alla guerra di manovra meccanizzata”. Pentagono, persa traccia di 1 miliardo di dollari di aiuti a Kiev. FT: L’UE prepara concessioni all’Ungheria su fondi ucraini. Cronaca, giorno 688

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/guerra-in-ucraina-casa-bianca-fondi-esauriti-stop-agli-aiuti-a-kiev-finiti-i-fondi-stanziati-dal-congresso-usa-adc8aab9-3dcc-44b3-94e8-8d72b4226582.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : le premier ministre britannique attendu à Kiev vendredi

Rishi Sunak doit annoncer un nouveau soutien à l’Ukraine, promettant 2,5 milliards de livres sterling (2,9 milliards d’euros) d’aide militaire pour 2024 et 2025.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/01/12/en-direct-guerre-en-ukraine-le-premier-ministre-britannique-attendu-a-kiev-vendredi_6209497_3210.html

12 gennaio. Anche questa è Milano

Roberto Maggioni – radiopopolare.it

Un quartiere popolare in una delle periferie più lontane dal centro, un incendio che distrugge i primi piani di un palazzo impacchettato da anni in un cantiere senza fine, una delle ultime dottoresse di base della zona costretta ad andare via per il degrado di anni lasciando migliaia di pazienti senza medico. “Anche questa è Milano, ma noi abitanti ce ne vorremmo andare” racconta Cristina, inquilina dell’alloggio qualche piano sopra lo studio medico distrutto dalle fiamme. È sua la voce che racconta come si vive nella periferia dimenticata di una grande città. “Quello che non vogliono vedere in centro lo spostano nella periferia”.

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https://www.radiopopolare.it/anche-questa-e-milano/

12 gennaio 2024. In Europa sono tornate le proteste degli agricoltori

Se ne vedono un po’ ovunque, dalla Germania alla Spagna passando per i Paesi Bassi:
c’entra anche il Green Deal europeo

Lunedì è iniziata in Germania una estesa protesta degli agricoltori e degli allevatori, che hanno bloccato l’accesso a strade e autostrade in varie città tedesche. La protesta continuerà fino alla fine della settimana ma non è per nulla isolata: negli ultimi mesi si sono tenute proteste simili, anche se per motivi specifici di volta in volta diversi, in vari paesi europei fra cui FranciaPaesi BassiPoloniaSpagnanel Regno Unito e in Serbia. Diversi quotidiani europei ci hanno visto una tendenza: qualche mese fa il Financial Times aveva scritto che ormai in vari paesi «gli agricoltori stanno sfidando l’agenda verde dell’Unione Europea».

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https://www.ilpost.it/2024/01/12/europa-proteste-agricoltori/?homepagePosition=6

12 gennaio. Dalla cannabis di Lazarat all’eroina afghana: tutto passa per l’Albania

Dopo le sigarette, gli stupefacenti: cannabis, cocaina ed eroina viaggiano da una sponda all’altra dell’Adriatico da decenni. Cambiano i carichi, gli attori e le rotte, ma i traffici non si interrompono. E modellano i territori

Christian Elia e Sofia Nardacchione – irpimedia.irpi.eu

«Una volta ottenuto il controllo del settore delle sigarette, una persona comincia a organizzarsi, perché inizia a guadagnare già con la vendita delle sigarette trasportate nel primo motoscafo. […] Poi inizia a prendere il controllo della droga nel Paese. Ci deve rimettere, ma non ci rimette mai perché è difficile rimetterci sulla droga», spiegava nel 1993 Salvatore Annacondia, detto Manomozza, uno dei più potenti boss della sacra corona unita nel barese. Il boss stava rispondendo alle domande del presidente della Commissione antimafia Luciano Violante e aggiunge che «avendo il controllo dell’eroina, hai il controllo di tutti i pregiudicati del posto, non hai più persone che ti possano ostacolare, puoi fare tutto quello che vuoi perché ormai non hai più avversari». 

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https://irpimedia.irpi.eu/adriaticocriminale-traffico-droga-albania/

12 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

12 gennaio. Stellantis e Ilva, il futuro sempre più incerto dei lavoratori e un paese senza visione


Mattia Marasti – valigiablu.it

Queste prime settimane il governo si è trovato impegnato in varie crisi di natura industriale di lunga data. Da una parte il rapporto tra il paese e Stellantis, il gruppo nato dalla fusione tra Fiat-Chrysler e Peugeot. Si tratta di un rapporto cruciale non solo per il numero di occupati che genera il gruppo, ma anche per il futuro del paese nel settore dell’automotive, che è dominato dal gruppo. Dall’altra c’è poi la questione ex-ILVA, con la rottura al momento definitiva con il partner indiano Arcelor Mittal che aveva il compito di rivitalizzare l’industria dopo la gestione dei Riva.

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https://www.valigiablu.it/stellantis-ilva-lavoratori/

12 gennaio. Marelli (Bologna): Fiom, serve la piena occupazione

Ufficializzati i nomi delle imprese interessate a reindustrializzare il sito di Crevalcore. I metalmeccanici Cgil chiedono di “andare oltre i 150 occupati”

“L’ufficializzazione dei nomi dei due investitori, Tecnomeccanica e Niche Fusina, interessati alla reindustrializzazione dello stabilimento Marelli di Crevalcore rappresenta un avanzamento significativo”. A dirlo sono Samuele Lodi (segretario nazionale Fiom Cgil), Maurizio Oreggia (coordinatore nazionale automotive Fiom Cgil nazionale) e Simone Selmi (segretario generale Fiom Cgil Bologna)

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/marelli-bologna-fiom-serve-la-piena-occupazione-anfj3grk

12 gennaio. Industria Italiana Autobus: Fiom, urgente tavolo al Mimit

“Il futuro assetto societario deve comprendere anche la parte pubblica”, spiega il segretario nazionale Lodi: “Contrasteremo ogni possibile speculazione”

“A fronte delle notizie di questi ultimi giorni relativamente ai futuri possibili assetti societari di Industria Italiana Autobus, è necessaria un’immediata convocazione al tavolo di crisi presso il ministero delle Imprese”. A dirlo è il segretario nazionale Fiom Cgil Samuele Lodi, ribadendo “la necessità che il futuro assetto societario comprenda anche la parte pubblica”.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/industria-italiana-autobus-fiom-urgente-tavolo-al-mimit-phc3r1ba

12 gennaio. Falcinelli, Filctem: “Questa intesa è un atto politico”

Il leader dei chimici Cgil commenta l’erogazione da gennaio dell’aumento in busta paga previsto per luglio: “È il frutto di ottime relazioni industriali”

Davide Colella – collettiva.it

“L’intesa raggiunta con Federchimica e Farmindustria è un importante risultato politico”. Così il segretario generale della Filctem Cgil, Marco Falcinelli, commenta l’accordo raggiunto ieri (11 gennaio) che anticipa a questo mese l’erogazione di 45 euro come quota della tranche di aumento contrattuale del Trattamento Economico Minimo (TEM) già previsto dal 1° luglio 2024.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/falcinelli-filctem-questa-intesa-e-un-atto-politico-smukqmcu

11 gennaio

11 gennaio: le notizie di Radio Popolare

Il processo a Israele per genocidio, la distanza tra Fratelli d’Italia e Lega e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di giovedì 11 gennaio 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. È iniziato oggi all’Aja il processo per genocidio presentato dal Sudafrica contro Israele, mentre i bombardamenti su Gaza continuano senza sosta. Le posizioni tra gli alleati, in particolare Fratelli d’Italia e Lega, restano distanti sulle prossime elezioni regionali. Stasera c’è un incontro tra governo e sindacati sull’ex Ilva e il futuro delle acciaierie è sempre più incerto. Il 2023 si è chiuso con un nuovo record di riscaldamento globale, quasi un grado e mezzo di media rispetto all’era pre-industriale e, com’era prevedibile, anche gli oceani hanno registrato una temperatura mai vista prima.

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-giovedi-11-gennaio/

11 gennaio. Caso Ilaria Salis, Nordio: dopo Baraldini la credibilità dell’Italia è diminuita

Il ministro risponde al question time in Senato sulla vicenda

Roma, 11 gen. (askanews) – “Lasciatemi dire che sono rapporti difficili perché, magari noi dimentichiamo, ma molti Stati non lo fanno”. Lo ha detto il ministro della giustizia, Carlo Nordio, rispondendo al question time del Senato sul caso di Ilaria Salis, che è detenuta in Ungheria da quasi un anno. “L’Italia non ha una buona reputazione per quanto riguarda il principio del ‘pacta sunt servanda’ (accordi vanno rispettati, ndr) – ha detto il guardasigilli – Noi ricordiamo il caso di Silvia Baraldini, che fu estradata dagli Stati Uniti con la solenne promessa che avrebbe scontato in Italia la pena che era stata inflitta, di oltre 40 anni. Ma una volta arrivata in Italia fu accolta con tutti gli onori all’aeroporto e poi scontò la pena in modo molto parziale. Gli americani questi se lo ricordano ed è questo che ostacola la procedure, non solo con loro (gli Usa, ndr) anche a livello fiduciario. Purtroppo a causa di esperienze precedenti la fiducia verso di noi è scemata”.
https://askanews.it/2024/01/11/caso-ilaria-salis-nordio-dopo-baraldini-la-credibilita-dellitalia-e-diminuita/


11 gennaio. Oggi all’Aja c’è Gaza: «Stop all’attacco». Israele chiama gli alleati

Chiara Cruciati – ilmanifesto.it

Quello che si apre oggi all’Aja, comunque vada, è un procedimento storico. Alle 10 ora italiana la Corte internazionale di Giustizia (Cig), il principale organo giudiziario dell’Onu, ascolterà dalla delegazione sudafricana i contenuti della denuncia presentata lo scorso 29 dicembre contro Israele, accusato di violazione della Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio del 1948.
Tre ore di udienza a cui seguirà, venerdì, la risposta israeliana. Ad ascoltare le due parti saranno i 15 giudici della Cig – a cui se ne aggiungono due ad hoc, uno sudafricano e uno israeliano – da 15 paesi del mondo (restano in carica nove anni e operano in modo indipendente dai rispettivi governi; al momento alla Cig siedono giudici di Stati uniti, Russia, Cina, Francia, Australia, Brasile, Germania, India, Giamaica, Giappone, Libano, Marocco, Slovacchia, Somalia e Uganda).

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Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 97

RaiNews LIVE giorno 97

Bombe su ospedali e ambulanze, decine di morti Israele accusato di genocidio, al via il processo all’Aia: la diretta

Israele: sventato attacco Isis a Gerusalemme Est. Raid di Tel Aviv uccide un altro giornalista. Blinken estende la sua missione in Medio Oriente: “Abu Mazen ha promesso di riformare l’ANP”. Dal Qatar nuova proposta di tregua

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/israele-sotto-accusa-oggi-allaja-il-processo-per-genocidio-bombe-su-unambulanza-4-morti-2979cd10-b689-48e9-aee8-4d779720ed63.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Live: South Africa’s ICJ genocide case against Israel over Gaza war

  • The International Court of Justice is hearing arguments that Israel is committing genocide in its war on Gaza.
  • South Africa filed the lawsuit in December, in a move welcomed by several countries amid a global chorus for a ceasefire in Gaza.
  • The court, based in The Hague, will hear South Africa’s arguments on Thursday and Israel’s response on Friday.
  • At least 23,210 Palestinians have been killed in Israeli attacks on Gaza since October 7, with more than 59,000 wounded.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/1/10/israels-war-on-gaza-us-laments-gaza-deaths-but-opposes-ceasefire
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

11 gennaio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 687

RaiNews LIVE

Missili su un albergo a Kharkiv, 11 feriti. Tra loro dei giornalisti turchi. Zelensky è a Tallinn

L’hotel è stato centrato da due missili S-300, danneggiati dei condomini nelle vicinanze. Aumentate di 6 volte, rispetto al periodo prebellico, le merci trasportate lungo il Danubio. Bloomberg: “A Davos, Zelensky dovrà chiarire i piani di guerra”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/kiev-mancano-armi-antiaeree-la-casa-bianca-missili-nordcoreani-sulle-citta-ucraine-708a9053-d476-4181-9451-33d85bbe509b.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : un projet de loi élargissant la conscription sera examiné jeudi par le Parlement ukrainien

Le président Volodymyr Zelensky avait dit en décembre que l’armée, qui a subi de lourdes pertes et peine à trouver des volontaires, envisageait de mobiliser « 450 000 à 500 000 personnes » supplémentaires pour faire face aux quelque 600 000 soldats russes déployés dans la guerre en Ukraine.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/01/11/en-direct-guerre-en-ukraine-un-projet-de-loi-elargissant-la-conscription-sera-examine-jeudi-par-le-parlement-ukrainien_6209497_3210.html

11 gennaio. Un’altra ‘sostituzione etica’: Marino Sinibaldi fuori dal Centro per il libro con una telefonata

Giuseppe Giulietti – articolo21.info

Neppure un biglietto, neppure un ringraziamento. Marino Sinibaldi, scrittore, autore, per decenni direttore a Radio tre, ha scoperto da una telefonata di essere stato fatto fuori dal ruolo di presidente del Centro del libro.

Perché mai? Pochi altri come lui, in Italia, hanno contribuito alla promozione e alla divulgazione di nuove proposte, autori, linguaggi e favorito il sostegno alla lettura. La sua radio tre è stato un modello dì eleganza, lontana da qualsiasi forma di volgarità, attenta ad ogni novità, senza mai dimenticare i classici della letteratura, della musica, della ricerca scientifica, tentando sempre di coniugare innovazione e alfabetizzazione. La sua attività, anche al teatro dell’opera di Roma e al Centro del libro, è stata sempre segnata dall’ambizione di dare la possibilità anche a chi non l’aveva, e non l’ha, di un facile accesso ai nuovi linguaggi, anche per ragioni economiche.

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https://www.articolo21.org/2024/01/unaltra-sostituzione-etica-marino-sinibaldi-fuori-dal-centro-per-il-libro-con-una-telefonata/

11 gennaio. Questi anni a Bologna: le balle «green» della giunta Lepore-Clancy, 3a puntata: il caso delle scuole Besta

wu ming – www.wumingfoundation.com

[Dopo aver letto la nostra inchiesta in due puntate – qui: uno e due – sulle frottole in salsa verde dell’attuale giunta bolognese, il Comitato Besta – impegnato in una delle lotte territoriali più incisive degli ultimi mesi, quella contro l’abbattimento delle scuole medie Besta e di parte del parco Don Bosco che le ospita – ha scritto una terza puntata e ce l’ha inviata.
L’articolo ricostruisce la vicenda e termina invitando alla manifestazione che si terrà sabato 16/12. Volentieri lo pubblichiamo, con questo addendum scaricabile in pdf: l’analisi del caso Besta che Fausto Bonafede, esperto del WWF, ha inviato il 27 novembre scorso all’amministrazione comunale e alla Soprintendenza alle belle arti. N.B. Le didascalie delle immagini sono nostre.
Buona doppia lettura. WM]

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https://www.wumingfoundation.com/giap/2023/12/balle-green-scuole-besta/

11 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

La Repubblica delle disuguaglianze

Il 5% delle famiglie italiane detiene il 46% della ricchezza netta totale. Un pericoloso trend al quale il governo continua a non dare risposte

Simona Ciaramitaro – collettiva.it

Siamo 100 persone, abbiamo complessivamente 100 euro, ma in 5 si accaparrano quasi dieci euro a testa, mentre gli altri 95 hanno in tasca solamente 56 centesimi. I primi possono comprare una bistecca, un pacco di pasta, un chilo di verdura e un filone di pane, i secondi uno o due panini al massimo (vuoti, naturalmente).
Questa semplificazione serve a spiegare quella che sembra una non notizia, perché non contiene alcuna novità, ma che è utile a riportare l’attenzione sulle persistenti e odiose disuguaglianze nel nostro Paese: il 5% delle famiglie italiane detiene ben il 46% della ricchezza netta totale. E, dettaglio non trascurabile, il calcolo è stato fatto senza il computo della ricchezza accumulata con l’evasione fiscale e il sommerso.

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https://www.collettiva.it/copertine/italia/la-repubblica-delle-disuguaglianze-yoru57z2

11 gennaio. Intesa saltata, Wärtsilä licenzia

La multinazionale finlandese non firma la proroga dei contratti di solidarietà per Trieste: al via 300 esuberi. Sindacati: “Scelta inaccettabile”

Marco Togna – collettiva.it

Wärtsilä sceglie i licenziamenti. La multinazionale finlandese ha fatto saltare l’accordo sulla proroga di sei mesi del contratto di solidarietà per i lavoratori dello stabilimento di Bagnoli della Rosandra (Trieste), attivo nella produzione di motori navali. Una decisione che ha spiazzato sindacati e istituzioni nazionali e territoriali, e che apre la strada a 300 esuberi. Immediata la risposta di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, che hanno convocato per venerdì 12 gennaio (alle ore 14) un’assemblea di fabbrica.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/intesa-saltata-wartsila-licenzia-uhi703xg

11 gennaio. Chimica e farmaceutica, c’è l’intesa

Federchimica, Farmindustria e sindacati trovano l’accordo. L’incremento totale previsto è di 68 euro per la categoria D1

Federchimica, Farmindustria e Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil hanno raggiunto un’intesa in base alla quale si anticipa al 1° gennaio 2024 l’erogazione di 45 euro come quota della tranche di aumento contrattuale del Trattamento Economico Minimo (TEM) già previsto dal 1° luglio 2024. Si inserisce inoltre nei minimi contrattuali la cifra di 23 euro, a oggi riconosciuta in qualità di EDR (Elemento Distinto della Retribuzione) e che sarebbe stata trasferita comunque a partire da luglio 2024.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/chimica-e-farmaceutica-ce-lintesa-izqpfzem