2024.1 Gennaio (06 – 10 gennaio)

Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno

SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose

“…volge al declino l’era, che fu nobile nella sua durezza e serietà, della democrazia politica”.
(Luciano Canfora).

Avana, primo gennaio 1959.

10 gennaio

10 gennaio: le notizie di Radio Popolare

Israele ha colpito un’ambulanza nel centro di Gaza, l’imbarazzante silenzio del governo sul caso Acca Larentia a e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di mercoledì 10 gennaio 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La Mezzaluna Rossa Palestinese ha affermato che oggi l’esercito israeliano ha colpito un’ambulanza nel centro della Striscia di Gaza uccidendo quattro paramedici. Nel Mar Rosso, la marina americana e quella britannica hanno abbattuto una ventina di droni lanciati dai ribelli Huothi. Elly Schlein ha chiesto lo scioglimento dei gruppi neofascisti. Dopo l’abolizione del reato di abuso di ufficio, al senato continua la discussione sul Ddl Nordio. In Polonia è in corso uno scontro istituzionale senza precedenti.

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-venerdi-28-luglio/

10 gennaio. La sinistra ipnotizzata da Meloni

SINDROME DEL PRECETTORE. Su ogni evento Pd, M5S e le alte minoranze invocano una parola dalla premier. Col malcelato desiderio che lei si mostri moderata e di buon senso, quello che non è. E invece è giusto che la destra si manifesti nella sua essenza, e che le sinistre non cerchino di pettinarla, ma raccontino i loro progetti per l’Italia, evitando l’ossessione che ci fu per Berlusconi. Altrimenti, al centro del racconto c’è sempre e solo la leader di Fdi

Andrea Carugati – ilmanifesto.it

Non cade foglia che le opposizioni non invochino il pensiero di Giorgia Meloni. «Dica qualcosa!», le intimano. Ma perché? Sta in questa continua richiesta alla premier di manifestarsi il compito di chi vorrebbe sostituirla?
Per Pd, M5S, sinistra, verdi, e talvolta persino i centristi, sembra proprio di sì. E su questa continua richiesta di favella a Meloni sono unite come una falange macedone. Che si tratti del deputato pistolero di Biella o del nuovo Patto di stabilità, dei camerati riuniti a via Acca Larentia o della guerra in Medio Oriente, i fieri oppositori hanno un pensiero fisso: «Ma Giorgia cosa pensa?»

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https://ilmanifesto.it/meloni-parli-la-stanca-litania-delle-opposizioni-subalterne


10 gennaio. La ruspa di Salvini si abbatte sulla Meloni: tra Europee e Sardegna nervi tesi nella maggioranza

Dopo il passo indietro del leader leghista, anche Tajani si chiama fuori e Meloni è vicina a dover rinunciare all’eurocandidatura. Tra padani e Fratelli d’Italia nervi sempre più tesi: citofonare casa Solinas

David Romoli – unita.it

Lo sgambetto Giorgia Meloni non se lo aspettava. Pensava che ci sarebbe stato modo di discutere il nodo delle candidature alle europee, la sua e quelle degli altri due leader della coalizione, a porte chiuse e faccia a faccia.
Salvini ha bruciato i tempi, in tutta evidenza proprio per bloccare la manovra dell’alleata prima che fosse troppo tardi. Senza avvertire nessuno, direttamente in tv, ha annunciato che lui comunque non si candiderà.

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https://www.unita.it/2024/01/10/la-ruspa-di-salvini-si-abbatte-sulla-meloni-tra-europee-e-sardegna-nervi-tesi-nella-maggioranza/#google_vignette

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10 gennaio. Strage in mare, ecco le prove che l’Italia è responsabile dei 61 morti

00:12 Alarm Phone chiama il Comando delle capitanerie di porto a Roma e spiega che un’operazione della guardia costiera libica è molto improbabile. L’ufficiale afferma che l’Italia non può intervenire in acque libiche. Non è vero. Era obbligatorio muoversi a soccorso

Angela Nocioni – unita.it

Questa che segue è la cronologia della strage avvenuta per omesso soccorso in acque internazionali al largo della Libia nella notte tra il 14 e 15 dicembre in cui sono morte 61 persone e 25 sono state deportate in Libia.
Strage incredibilmente ignorata o liquidata in due righe dalla maggioranza dei giornali. Fonte della cronologia è la stessa Alarm Phone, piattaforma che raccoglie gli Sos dei naufraghi e ne informa tempestivamente i centri soccorso degli stati

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https://www.unita.it/2024/01/10/strage-in-mare-ecco-le-prove-che-litalia-e-responsabile-dei-61-morti/

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10 gennaio 2024. «Trattati come scimmie». Inferno nel Cpr di Potenza: un arresto e trenta indagati

MIGRANTI. I pm: abuso di psicofarmaci contro ogni dignità umana. Dal 2018 al 2023 l’ente gestore era lo stesso del centro milanese, poi sequestrato

Giansandro Merli – ilmanifesto.it

«La somministrazione massiccia di un farmaco come il Ritrovil a soggetti che si ritiene ipoteticamente possano dare fastidio, perché un po’ agitati, è un modo di calpestare la dignità umana che lo Stato per primo ha il diritto di preservare». Lo ha detto ieri il procuratore di Potenza Francesco Curcio a margine della conferenza stampa sull’inchiesta che riguarda la gestione del Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Palazzo San Gervasio, Potenza. «Quelli che creavano problemi venivano trattati come scimmie», ha aggiunto.

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https://ilmanifesto.it/trattati-come-scimmie-inferno-nel-cpr-di-potenza-un-arresto-e-trenta-indagati

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«Buonasera, voglio morire». Milano, tutto l’orrore del Cpr
Niente cure e cibo scaduto, lo scandalo del Cpr di Milano
Arcipelago Cpr, le multinazionali battono cassa sui migranti detenuti



10 gennaio. Camera approva il decreto sul Piano Mattei per l’Africa. Ora è legge

I voti favorevoli sono stati 169, i contrari 119, gli astenuti 3. Con il sì della Camera, che segue quello del Senato, il decreto che definisce la governance del piano è stato convertito in legge. Il Piano per lo sviluppo in Stati del Continente africano si articolerà secondo ambiti di intervento come la cooperazione allo sviluppo, la promozione delle esportazioni e degli investimenti, l’istruzione e la formazione, la salute e la sicurezza alimentare

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https://www.ilsole24ore.com/art/camera-approva-decreto-piano-mattei-e-legge-AF9knyIC

10 gennaio. Tante promesse ma pochi fatti. Via al Piano Mattei

Leo Lancari – ilmanifesto.it

Che cosa gestirà in concreto la cabina di regia voluta da Giorgia Meloni per attuare il Piano Mattei? La domanda è legittima visto che finora da Palazzo Chigi non è trapelata nessuna informazione sui progetti che dovrebbero trasformare il piano «per lo sviluppo in Stati del Continente africano» da un elenco di buone intenzioni finalmente in realtà. Ieri la Camera ha bocciato tutti i 70 emendamenti al decreto che introduce il Piano Mattei e per oggi è previsto il via libera definitivo al testo. «Non è una scatola vuota, sarà riempito di contenuti», ha assicurato in aula il viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli rispondendo alla critiche delle opposizioni, ma rimandando ogni informazione ulteriore alla conferenza Italia-Africa che si terrà a Roma il 28 e 29 gennaio.

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https://ilmanifesto.it/tante-promesse-ma-pochi-fatti-via-al-piano-mattei

Molta forma, scarsa sostanza, poca solidarietà. Il Piano Mattei vuole riscrivere la cooperazione con l’Africa nel nome della (nostra) sicurezza economica, energetica e dei confini

Andrea Turco – valigiablu.it

Edizione dell’11 dicembre 2023

Che Giorgia Meloni sarebbe arrivata alla COP28 di Dubai parlando del Piano Mattei era abbastanza scontato. “L’energia è uno dei pilastri del Piano Mattei per l’Africa, il piano di cooperazione e sviluppo su cui l’Italia sta lavorando con grande determinazione per costruire partenariati reciprocamente vantaggiosi e sostenere la sicurezza energetica dei Paesi africani e del Mediterraneo”, ha detto la Presidente del Consiglio il 2 dicembre alla sessione plenaria. Meno scontato era il riferimento al Piano Mattei all’evento dell’1 dicembre, dedicato alla necessità di trasformare i sistemi alimentari di fronte al cambiamento climatico, in cui Meloni ha specificato che “una parte molto consistente del nostro Piano Mattei per l’Africa è destinata al settore agricolo”. Quanto è trasversale questo Piano Mattei? E cosa prevede in concreto? Per capirlo serve fare un passo indietro.

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https://www.valigiablu.it/piano-mattei-un-anno-dopo-meloni-eni-africa/



10 gennaio. 24@netzineSud – Meriggio\n. 02: Rassegna stampa sulle soggettivazioni meticce

A cura di Toni Casano per Agenzia Pressenza

Lettera aperta per una presa di posizione rispetto al genocidio in Palestina

Italian Arts United For PalestineAlla luce del silenzio delle istituzioni culturali italiane sul genocidio perpetrato da parte dello Stato di Israele ai danni della popolazione palestinese, AWI – Art Workers Italia e Il Campo Innocente, insieme alla nuova piattaforma Italian Arts Watch, hanno deciso di scrivere e diffondere, dall’8 dicembre 2023, una lettera aperta [che condividiamo e volentieri rilanciamo, invitando a sottoscrivere l’appello] per una chiara presa di posizione a sostegno del popolo palestinese

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https://www.pressenza.com/it/2024/01/24netzinesud-%d3%8eeriggio-n-02/


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 96

RaiNews LIVE giorno 96

La missione impossibile di Blinken: “Troppe morti civili”, oggi incontra Abu Mazen

Israele: “L’Onu non ha ragione di esistere”, ma dà l’ok alle Nazioni Unite nel nord della Striscia. Gallant: “Intensificare le operazioni”. Usa abbattono 24 droni Houthi. Media, dipendenti Unrwa parteciparono alle stragi del 7 Ottobre

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/la-missione-impossibile-di-blinken-troppe-morti-civili-oggi-incontra-abu-mazen-3f75bdd6-370c-41d5-95df-92206301d3b1.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel’s war on Gaza live: Israel bombs the south killing dozens

  • Israel intensifies bombing and ground incursions in central and southern Gaza with dozens killed in overnight attacks, including 15 from one family in Rafah City – an Israeli-declared “safe zone”.
  • In the occupied West Bank, Israeli forces launch a series of raids and are targeted with explosive devices and gunfire by Palestinian fighters.
  • US Secretary of State Antony Blinken meets Palestinian Authority President Mahmoud Abbas in Ramallah with protests expected.
  • At least 23,210 people have been killed and more than 59,100 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. The revised death toll in Israel from the October 7 attack stands at 1,139.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/1/10/israels-war-on-gaza-us-laments-gaza-deaths-but-opposes-ceasefire
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

10 gennaio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 686

RaiNews LIVE

Bombe su Kharkiv, colpito ospedale pediatrico. Casa Bianca: “Missili nordcoreani sull’Ucraina”

Zelensky interverrà al forum economico di Davos. Il Regno Unito: “Abbiamo addestrato 33mila soldati ucraini”. Oggi all’Onu le armi nordcoreane a Mosca, Meloni parla con Scholz del sostegno a Kiev. Bombardamenti russi su un centro pediatrico

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/kiev-mancano-armi-antiaeree-la-casa-bianca-missili-nordcoreani-sulle-citta-ucraine-708a9053-d476-4181-9451-33d85bbe509b.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

Missili su un albergo a Kharkiv, 11 feriti. Tra loro dei giornalisti turchi. Zelensky è a Tallinn

Les Etats-Unis, l’Union européenne (UE) et près de 50 pays ont accusé mardi la Corée du Nord de livrer des missiles à la Russie, exigeant l’arrêt immédiat de cette coopération.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/01/10/en-direct-guerre-en-ukraine-apres-les-etats-unis-plusieurs-pays-condamnent-le-transfert-d-armes-nord-coreennes-a-la-russie_6209497_3210.html

10 gennaio. Via libera del Senato alla prosecuzione degli aiuti, anche militari, a Kiev

Roma, 10 gen. (askanews) – L’aula del Senato ha approvato, con 103 voti favorevoli, 24 contrari e 27 astenuti, la risoluzione di maggioranza con cui si chiede, tra le altre cose, di “continuare a sostenere, in linea con gli impegni assunti e con quanto sarà ulteriormente concordato in ambito Nato e Unione europea, nonché nei consessi internazionali di cui l’Italia fa parte, le autorità governative dell’Ucraina anche attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari”.
La risoluzione chiede anche di “profondere tutti gli sforzi diplomatici in tutte le sedi, anche in qualità di presidente di turno del G7, con l’obiettivo di porre fine al conflitto e alle sofferenze del popolo ucraino e giungere ad una pace giusta, duratura ed equilibrata che ristabilisca la sicurezza e l’ordine mondiale nel rispetto del diritto internazionale”.
L’aula di Palazzo Madama ha approvato anche le risoluzioni a firma Borghi (Iv) – Gelmini (Az), su cui il governo aveva espresso parere favorevole, e del Pd (Alfieri ed altri), votata per parti separate. Precluse le risoluzioni di M5s (Patuanelli e altri) e Avs (De Cristofaro e altri).
https://askanews.it/2024/01/10/via-libera-del-senato-alla-prosecuzione-degli-aiuti-anche-militari-a-kiev/

10 gennaio. Il Pd cerca l’equilibrio sull’Ucraina, ma dissensi da minoranza

Askanews – E’ un lavoro di equilibrio difficile quello che il Pd ha dovuto fare oggi sulle risoluzioni sull’invio di armi all’Ucraina, l’obiettivo di costruire un’alleanza costringe Elly Schlein ad una complicata opera di tessitura per evitare gli smarcamenti dei potenziali alleati. Già la riunione del gruppo di ieri sera alla Camera – raccontano – era stata difficile, per le differenti posizioni ma alla fine la mediazione sulla risoluzione del Pd è stata efficace, tanto che non sono stati registrati voti contrari. Le smagliature appaiono quando si tratta di votare sui testi degli altri partiti, perché da un lato il Pd non vuole marcare troppo le distanze da M5s, che da mesi cerca di intestarsi la battaglia “pacifista” del no alle armi a Kiev, e dall’altra non può sconfessare la linea fin qui sostenuta del sostegno anche militare all’Ucraina.

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https://askanews.it/2024/01/10/pd-cerca-equilibrio-su-ucraina-ma-dissensi-da-minoranza/

10 gennaio. Ecuador, la fuga del boss del narcotraffico Fito scatena il caos

Martina Stefanoni – radiopopolare.it

Si chiama José Adolfo Macias Villamar, ma in Ecuador è noto a tutti come “Fito” E il capo del gruppo criminale Los Choneros, considerato uno dei più potenti del paese. Era in carcere dal 2011, ma la scorsa settimana è evaso e da allora è latitante. Dopo la sua fuga, il presidente neo eletto Daniel Noboa, che ha vinto le elezioni tre mesi fa promettendo un approccio molto duro nei confronti della criminalità, ha dichiarato lo stato di emergenza. La decisione ha dato vita a rappresaglie dentro le carceri – almeno un quarto delle quali si ritiene siano controllate dalle bande criminali – e fuori, nelle strade: in varie città ci sono state esplosioni, saccheggi di negozi, attacchi a ospedali, veicoli bruciati e scontri a fuoco, fino ad arrivare a ieri sera, quando in diretta TV, sulla televisione pubblica ecuadoregna, un gruppo di uomini armati ha interrotto i programmi, è entrato negli studi di Guayaquil e ha preso in ostaggio giornalisti e operatori.

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10 gennaio. Storia della Fgci da Berlinguer a Cuperlo

Dopo D’Alema venne Marco Fumagalli tra l’80 e l’85, poi Pietro Folena, fino all’88, e infine Gianni Cuperlo, che fu l’ultimo segretario prima dello scioglimento del Pci nel 1991 che comportò lo scioglimento anche della Fgci.

Umberto De Giovannangeli – unita.it

Si scriveva Fgci, però, per comodità, si pronunciava figgiccì con l’accento sulla i finale. Era l’organizzazione giovanile del partito comunista ed era nata proprio nel 1921 quando ere nato anche il Pci (che allora si chiamava Pcdi).
Prima della guerra ebbe vari segretari, dei quali alcuni diventarono poi alti dirigenti del partito. Come Giuseppe Dozza, futuro sindaco di Bologna, Luigi Longo, futuro segretario del Pci, e Celeste Negarville, capo della classe operaia

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https://www.unita.it/2024/01/10/storia-della-fgci-da-berlinguer-a-cuperlo/

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Come è morto Pier Paolo Pasolini: storia dell’amicizia del poeta con la Fgci
Chi era Pier Paolo Pasolini e perché votava Pci: storia di una amicizia tra il poeta e la Fgci

10 febbraio. Intervista a Marisa Nicchi: “Passione e ideali, c’è ancora bisogno di quei giovani comunisti”

Gli ex Fgci si ritroveranno a Firenze: “Nell’alveo di quel grande partito hanno tentato di essere un soggetto con uno sguardo autonomo, che si misurava con le nuove sfide culturali, diversamente da certe chiusure del Pci”, spiega l’ex segretaria Toscana, parlamentare con l’Ulivo e Sel

Umberto De Giovannangeli – unita.it

Le “belle bandiere” tornano a sventolare. Guardando al futuro con la potenza di una memoria storica, di un patrimonio ideale e di esperienze che non va smarrito. Una storia di impegno giovanile proseguito nel tempo: Marisa Nicchi.
È stata segretaria regionale Toscana della Federazione giovanile comunista italiana, poi dirigente regionale e nazionale del Pci. È stata parlamentare dell’Ulivo e poi in Sel. È fondatrice delle associazioni “Il giardino dei ciliegi” e “Comitato per la libertà femminile e la laicità dello Stato”. E a l’Unità racconta il significato di una iniziativa che quelle “belle bandiere” tornerà a far vivere.

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https://www.unita.it/2024/01/10/intervista-a-marisa-nicchi-passione-e-ideali-ce-ancora-bisogno-di-quei-giovani-comunisti/


10 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

10 gennaio. De Palma (Fiom): «Ex Ilva, le nostre tre condizioni al governo: lavoro, ambiente, sostenibilità»

INTERVISTA AL SEGRETARIO FIOM. Il sindacalista Cgil alla vigilia dell’incontro con il governo sull’amministrazione straordinaria: Dal 2021 denunciamo che Mittal non vuole investire: Morselli antisindacale, Bernabè inutile. Ora non siano i dipendenti a pagare. Meloni deve esserci: in gioco il futuro del paese

Massimo Franchi – ilmanifesto.it

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https://ilmanifesto.it/de-palma-ex-ilva-le-nostre-tre-condizioni-al-governo-lavoro-ambiente-sostenibilita

10 gennaio. Vertenza Calabria

Carenza di infrastrutture, aziende partecipate in fuga, disoccupazione e il lavoro del sindacato nell’intervista a Angelo Sposato, segretario generale Cgil regionale

Simona Ciaramitaro – collettiva.it

Vertenza Calabria. Le regioni del Sud continuano a pagare il prezzo più alto di politiche economiche governative che ignorano un Mezzogiorno che attende da tempo infrastrutture, lavoro, istruzione che vada al pari con il resto del Paese. Il punto sulla Calabria con Angelo Sposato, segretario generale della Cgil calabrese.

continuazione e video in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/vertenza-calabria-nqt86y2h

10 gennaio. La Fisac si concentra sul futuro

La segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, punta sul futuro del settore bancario lo sguardo del sindacato intervenendo al consiglio nazionale della Fabi, e afferma: “Archiviato questo contratto, andato benissimo, il tema che da oggi e per il futuro si pone è il ruolo che deve avere Abi, ovvero quali sono le priorità e quale la visione del futuro che l’associazione dovrà indicare. Sono dell’idea che l’affermazione per la quale le banche siano in competizione tra di loro sia errata e infici il ruolo di sintesi e di prospettiva dell’Abi”. 
“Abbiamo sottoscritto un contratto importante, che dà risposta sul salario, sull’occupazione, sui diritti e sulle tutele – ha dichiarato Esposito in merito al recente rinnovo contrattuale -, e che ha un punto qualificante nella cabina di regia che ci dovrà permettere di governare il cambiamento del settore bancario e di contrattare l’algoritmo”.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/la-fisac-si-concentra-sul-futuro-amzqgpwc

9 gennaio

9 gennaio: le notizie di Radio Popolare

Il rischio di un allargamento del conflitto in Medio Oriente, la sfida delle elezioni europee e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di martedì 9 gennaio 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Nel giorno in cui il segretario di stato americano Blinken ha incontrato Tel Aviv il primo ministro israeliano Netanyahu e il gabinetto di guerra, il rischio di un allargamento del conflitto sembra sempre più reale. Il puzzle italiano delle elezioni europee è ancora tutto da definire e anche Meloni si trova davanti a una scelta importante. È saltato il tavolo tra governo e ArcelorMittal per il futuro dell’ex Ilva e l’eredità del disastro creato con la vendita dell’acciaieria alla famiglia Riva continua a pesare sull’ambiente.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-martedi-9-gennaio/

Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 95

RaiNews LIVE giorno 95

Tel Aviv: “La guerra entra nella terza fase” Israele uccide un capo militare di Hezbollah Le foto laceranti degli ostaggi Quel che resta di Gaza

Blinken oggi in Israele. “Allargare la guerra non serve a nessuno”. Tel Aviv mette una taglia sulla testa di Sinwar, leader di Hamas a Gaza. I morti sono più di 23mila

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/israele-uccide-un-capo-militare-di-hezbollah-la-guerra-entra-nella-terza-fase-8602ef51-6330-4d8d-ab3e-d3bbeacf0909.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel’s war on Gaza: Israeli forces kill 3 Palestinians, run over body

  • Shocking video footage captures Israeli forces driving a military vehicle over a Palestinian victim after three men were fatally shot in the occupied West Bank’s Tulkarem.
  • Israel continues bombing attacks in southern and central Gaza, with reports of strikes in the vicinity of Al-Aqsa Hospital.
  • Gaza’s Health Ministry warns of a looming catastrophe for displaced Palestinians and a “triangle of death”: hunger, dehydration and disease.
  • US Secretary of State Blinken arrives in Israel as part of his regional tour.
  • At least 23,084 people have been killed – including 9,600 children – and nearly 59,000 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. About 1,139 people were killed in Hamas’s initial attack on Israel.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/1/9/israel-war-on-gaza-blinken-arrives-in-israel-as-fighting-continues
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

9 gennaio. L’anno in cui l’occidente ha tradito i palestinesi

Gli orrori a Gaza continuano, perseguiti e sostenuti dalle armi statunitensi e dalle benedizioni europee: è il tragico esito dell’eredità coloniale

Seraj Assi – jacobinitalia.it

Al momento della fondazione di Israele, nella brutale campagna che i palestinesi definiscono «Nakba» («catastrofe»), il nuovo Stato attuò una pulizia etnica e la distruzione di oltre cinquecento villaggi e città palestinesi, uccidendo più di diecimila palestinesi. Quando le forze sioniste si impadronirono di oltre il 78% della Palestina storica, almeno 750.000 palestinesi, su una popolazione di 1,9 milioni, furono espulsi dalle loro case. Molti di quelli sradicati fuggirono a Gaza, triplicando la sua popolazione e trasformando la piccola striscia costiera in un colossale campo profughi.

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https://jacobinitalia.it/lanno-in-cui-loccidente-ha-tradito-i-palestinesi/

9 gennaio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 685

RaiNews LIVE

Raid ucraino sulla città russa di Belgorod: “3 feriti gravi”. Russia: “Abbattuti 10 obiettivi aerei”

Il bilancio dei missili russi sulle città ucraine: 4 morti e 34 feriti. Premier estone: “Ciascuno doni all’Ucraina lo 0,25% del Pil”. Presa di mira Belgorod, dove cresce il numero degli evacuati. A Mariupol distrutto il ponte costruito dai russi

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/le-gavette-di-ghiaccio-inverno-in-trincea-per-russi-e-ucraini-df218bd4-03b5-4227-a5e6-c135167fc59b.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : la ville russe de Belgorod à nouveau frappée lundi soir par l’armée ukrainienne

« Il y a 3 personnes en soins intensifs, toutes ont subi des opérations », a fait savoir mardi matin le gouverneur de l’oblast russe de Belgorod. La ville russe située près de la frontière avec l’Ukraine a été la cible ces derniers jours de plusieurs attaques.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/01/09/en-direct-guerre-en-ukraine-la-ville-russe-de-belgorod-a-nouveau-frappee-lundi-soir-par-l-armee-ukrainienne_6209497_3210.html

9 gennaio. Schillaci: “Quest’anno l’obiettivo sarà quello di togliere i tetti di spesa per il personale sanitario”

Il Ministro della Salute ospite della trasmissione XXI Secolo su Rai 1 annuncia la volontà di rimuovere il tetto per le assunzioni. “Ho trovato il Ssn un po’ ingolfato perché de finanziato soprattutto nel periodo pre Covid e bisognoso sicuramente di un ammodernamento”. E poi sul rapporto pubblico-privato: “Bisogna far sì che le agende delle disponibilità delle prestazioni comprendano sempre anche le prestazioni del privato convenzionato anche quelle che sono meno remunerative”.

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https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=119356

9 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

9 gennaio 2024. Nella Costituzione la guida contro le diseguaglianze

Dal 1° gennaio abolito il reddito di cittadinanza, i nuovi strumenti sono farraginosi e punitivi. Granaglia: “Occorre cambiare modello economico”

Roberta Lisi – collettiva.it

Rassegnazione e sfiducia sono i sentimenti prevalenti tra quanti si trovano in difficoltà economica. Si sentono abbandonati dalle istituzioni e quasi ritengono che la propria condizione sia inevitabile, che gli anni di Reddito di cittadinanza siano stati un colpo di fortuna immeritato. Troppo diffusa nel nostro Paese è l’idea che la povertà sia una “colpa” dei singoli. Non è così, ci dice l’economista Elena Granaglia che, invece, sostiene che l’aumento delle diseguaglianze sia una diretta conseguenza del modello sociale ed economico. Occorre, afferma la studiosa, intraprendere la via delle opportunità. Così come è impressa nella nostra Costituzione.

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https://www.collettiva.it/copertine/economia/nella-costituzione-le-linee-guida-contro-le-diseguaglianze-qj3vu79k

9 gennaio. Pnrr. M5S: “Grave il rinvio della spesa per ammodernamento tecnologico ospedali”

I parlamentari del Movimento commentano la proroga di due anni, anticipata da QS lo scorso novembre, per la sostituzione di oltre 3mila grandi apparecchiature sanitarie con più di cinque anni.

“Siamo molto preoccupati a proposito del rinvio di due anni del piano di ammodernamento tecnologico degli ospedali deciso dal governo con la riformulazione del PNRR. L’esecutivo aveva a disposizione 1,19 miliardi per la sostituzione di 3133 grandi apparecchiature sanitarie con più di cinque anni. Macchinari obsoleti e meno efficienti, che avrebbero potuto lasciare spazio a nuove tecnologie diagnostiche come Tac e risonanze magnetiche di ultima generazione, acceleratori lineari o ecografi digitali. Si tratta di una decisione grave, ancor più se si pensa che ben 2800 apparecchiature sarebbero già andate a gara attraverso la piattaforma Consip e che alla centrale acquisti della PA risulterebbero già effettuati la maggior parte degli ordini da parte delle Regioni. Mentre Meloni e i suoi esultavano per la riformulazione del piano, vendendola come un grande successo del governo in Europa, condannano ospedali e pazienti ad aspettare fino al 2026 per utilizzare apparecchiature moderne. Nello stesso momento in cui, tra l’altro, l’esecutivo rinvia di tre mesi anche l’entrata in vigore delle nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale, approvate lo scorso agosto nei nuovi LEA dopo anni di attesa. E poco regge la motivazione fornita per entrambi gli slittamenti, cioè la richiesta da parte delle Regioni di avere più tempo per adeguarsi. La sanità pubblica cade a pezzi, gli ospedali si intasano di cittadini che necessitano di assistenza, le liste d’attesa si allungano ogni giorno di più. Ma il governo si prende il lusso di rinviare di due anni la spesa di oltre un miliardo di euro per rinnovare i macchinari degli ospedali. Mette in pausa la salute degli italiani e prova a vendere questo autogol come un grande successo internazionale. Ma noi non ci caschiamo”. Lo scrivono in una nota i Parlamentari del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali.
https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=119375&fr=n

9 gennaio. Precari comparto giustizia, il 18 gennaio sciopero nazionale

Stop dei 1.500 fonici, trascrittori e stenotipisti in appalto. Sindacati: “Il ministero ha promesso l’internalizzazione, ma finora nulla è successo”

Giovedì 18 gennaio si fermano gli addetti ai servizi di documentazione degli atti processuali impiegati al ministero della Giustizia. Alla base dello sciopero, proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti, “l’assenza di sviluppi concreti” nella vertenza che coinvolge 1.500 fonici, trascrittori e stenotipisti “impiegati in condizioni di lavoro precarie e inadeguate alla delicatezza del servizio prestato con competenza e professionalità”.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/precari-giustizia-18-gennaio-sciopero-nazionale-mt5i7kb8

9 gennaio. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

Giovedì h 20.30, presso presidio Gkn, via Fratelli Cervi 1, Campi Bisenzio, assemblea del gruppo di supporto
💥 Dopo il 31 dicembre, ci andiamo a prendere il futuro?
Bilancio della mobilitazione di fine anno, punto della situazione della vertenza, rilancio
Prima in plenaria e poi divisione in gruppi di lavoro per organizzare al meglio la discussione.
#insorgiamo

8 gennaio

8 gennaio. Ex Ilva, rottura tra governo e ArcelorMittal. Si avvicina il commissariamento

Carmine Fotina – ilsole24ore.com

Nell’incontro con ArcelorMittal sull’ex Ilva di Taranto, «la delegazione del Governo ha proposto ai vertici dell’azienda la sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale, pari a 320 milioni di euro, così da concorrere ad aumentare al 66% la partecipazione del socio pubblico Invitalia, unitamente a quanto necessario per garantire la continuità produttiva. Il Governo ha preso atto della indisponibilità di ArcelorMittal ad assumere impegni finanziari e di investimento, anche come socio di minoranza, e ha incaricato Invitalia di assumere le decisioni conseguenti, attraverso il proprio team legale». Lo riferisce Palazzo Chigi.

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https://www.ilsole24ore.com/art/ex-ilva-rottura-governo-e-arcelor-mittal-AFgQYRHC?refresh_ce=1

8 gennaio. Acciaierie d’Italia, sindacati: “Gravissimo il comportamento di Mittal”

L’azienda indisponibile a qualsiasi investimento. Fim, Fiom e Uilm: “Ora il governo metta in sicurezza l’impresa e garantisca tutti i lavoratori”

Il comportamento di Mittal è molto grave, ora il governo deve mettere in sicurezza l’azienda e il futuro di tutti i lavoratori. Questa la posizione dei sindacati, emersa dopo l’incontro a Palazzo Chigi sul futuro di Acciaierie d’Italia. Nello specifico Mittal si è dichiarata non disponibile a qualsiasi investimento, rifiutando l’aumento di capitale con lo Stato al 66%, dunque anche con ruolo di minoranza. Il prossimo incontro con i sindacati è stato fissato all’11 gennaio.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/acciaierie-ditalia-sindacati-gravissimo-il-comportamento-di-mittal-wys2ug0w

Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 94

RaiNews LIVE giorno 94

Raid israeliano su un campo profughi a Gaza. Gallant: passiamo a fase operazioni speciali

Bambina di 3 anni uccisa “per errore” a un posto di blocco. Save The Children: 1000 bimbi amputati in tre mesi, operazioni senza anestesia. Blinken in Qatar, Abu Mazen oggi in Egitto

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/raid-israeliano-uccide-3-reporter-netanyahu-minaccia-hezbollah-impari-quanto-hamas-ha-capito-gia-e747b3c1-54c2-4573-bbd5-80012ef2cb9e.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel war on Gaza: Israel kills senior Hezbollah commander in air strike

  • A suspected Israeli drone strike on southern Lebanon killed a senior commander in Hezbollah’s elite Radwan force as US Secretary of State Antony Blinken travels the region attempting to prevent the outbreak of a wider war.
  • 249 Palestinians killed and 510 wounded in the previous 24 hours in Gaza, the health ministry says.
  • The whereabouts of 600 patients and health workers from Gaza’s al-Aqsa Martyrs Hospital is “unknown”, WHO says.
  • At least 23,084 people have been killed – including 9,600 children – and nearly 59,000 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. About 1,139 people were killed in Hamas’s initial attack on Israel.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/1/8/israel-war-on-gaza-world-must-look-says-wael-dahdouh-as-son-killed
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

8 gennaio 2024. L’appello di Papa Francesco: “Cessate il fuoco su tutti i fronti”

Uno sguardo e una profonda riflessione sulla fragilità della situazione economica e politica che coinvolge i popoli, non solo del Medio Oriente, quella di Papa Francesco, oggi in udienza con il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede per la presentazione degli auguri per il nuovo anno: “Viviamo una terza guerra mondiale a pezzi, ormai diventata un vero e proprio conflitto globale”. La parola “pace” è “tanto fragile e nel contempo impegnativa e densa di significato”, “a essa vorrei dedicare la nostra riflessione odierna, in un momento storico in cui è sempre più minacciata, indebolita e in parte perduta”, ha aggiunto.

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https://www.rainews.it/articoli/2024/01/papa-francesco-condannare-ogni-forma-di-terrorismo-ed-estremismo-cessate-il-fuoco-su-tutti-i-fronti-412e2abe-9ffd-4ecf-a9d1-e685c2c71167.html

8 gennaio. Raffaele Oriani e “la vergogna di tutti su Gaza”

Quanto accaduto il 7 ottobre è la vergogna di Hamas, quanto avviene dall’8 ottobre è la vergogna di noi tutti
Raffaele Oriani interrompe la sua collaborazione a Repubblica dopo 12 anni. Contro il modo di Repubblica e di gran parte della stampa europea di raccontare cosa sta succedendo a Gaza.

“Care colleghe e colleghi -ha scritto nella sua lettera alla redazione- ci tengo a farvi sapere che a malincuore interrompo la mia collaborazione con il Venerdì. Collaboro con il newsmagazine di Repubblica ormai da dodici anni ed è sempre un grande onore vedere i propri articoli pubblicati su questo splendido settimanale. Eppure chiudo qua, perché la strage in corso a Gaza è accompagnata dall’incredibile reticenza di gran parte della stampa europea, compresa Repubblica (oggi due famiglie massacrate in ultima riga a pagina 15). Sono 90 giorni che non capisco (…). 

8 gennaio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 684

RaiNews LIVE

Missili da crociera russi in sei regioni dell’Ucraina: 4 morti e 34 feriti

Ucciso al fronte il poeta ucraino Maksym Kryvtsov. Nella notte attaccate le città ucraine di Dnipro, Ternopil, Kharkiv, Kiev, e Leopoli. Appello dell’Unicef: “Fermare le violazioni sui bambini”. Mosca: “Intercettato missile ucraino su Belgorod”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/putin-celebra-il-natale-ortodosso-con-le-famiglie-dei-caduti-bombe-su-odessa-e-kharkiv-2fe74589-16ae-4a2f-802c-4f188ebc1594.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : l’armée russe a lancé une attaque aérienne sur la ville de Zaporijia, au moins « deux victimes », selon les autorités locales

Le maire de la ville du sud-est du pays ainsi que le chef de l’administration militaire de l’oblast ont fait état d’une attaque « combinée de missiles de croisière et balistiques » survenue aux alentours de 7 heures, lundi, et ayant touché plusieurs « zones résidentielles ».

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/01/08/en-direct-guerre-en-ukraine-l-armee-russe-a-lance-une-attaque-aerienne-sur-la-ville-de-zaporijia-au-moins-deux-victimes-selon-les-autorites-locales_6209497_3210.html

8 gennaio 2024. Gli agricoltori bloccano le strade tedesche: “Niente agricoltori, niente cibo, niente futuro”

Proteste degli agricoltori contro il governo tedesco. “Niente agricoltori, niente cibo, niente futuro”, recitano alcuni striscioni. A Berlino, una fila di decine di trattori ha bloccato il viale principale che conduce alla Porta di Brandeburgo.

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https://www.globalist.it/world/2024/01/08/gli-agricoltori-bloccano-le-strade-tedesche-niente-agricoltori-niente-cibo-niente-futuro/


8 gennaio 2024. Da Good Morning Italia https://app.goodmorningitalia.it/

URNE ASIATICHE
Conferma attesa La premier uscente Sheikh Hasina ha vinto per la quinta volta consecutiva le elezioni legislative in Bangladesh con almeno due terzi dei seggi per il suo partito, secondo i primi risultati (Guardian). Il voto, boicottato dall’opposizione, è stato caratterizzato dalle violenze ai seggi e da una bassa affluenza attorno al 40% (Nyt). 

  • Tensioni regionali e debito pubblico sono stati al centro del dibattito tv tra i candidati alla presidenza dell’Indonesia (Bloomberg); 
  • Martedì si vota in Buthan, l’ex “paese più felice al mondo”, colpito dalla crisi economica (al Jaazera). 

Isola al voto A Taiwan, sabato si vota per presidenziali e legislative. La campagna si è focalizzata sui possibili piani cinesi di annessione dell’isola – considerata “inevitabile” da Pechino, ma secondo i sondaggi, scrive il Guardian, sono le questioni economiche a preoccupare principalmente gli elettori.

  • Le istituzioni democratiche di Taipei sono le vincitrici annunciate di queste elezioni (East Asia Forum).


8 gennaio 2024. Quei saluti romani al raduno di Acca Larentia che trascinano l’Italia indietro di un secolo

Ella Baffoni – strisciarossa.it

No, non c’è una storia condivisa degli anni Settanta. E non sono questi i tempi di una possibile pacificazione. Lo dimostra la vicenda delle commemorazioni dei fatti di via Acca Larentia a Roma, con le polemiche che ne sono seguite.
La storia. Il 7 gennaio 1978, quarantasei anni fa, un gruppo di militanti di sinistra armati assaltò la sede del Movimento sociale italiano, morirono Franco Ciavatta e Franco Bigonzetti. Il loro camerata Stefano Recchioni fu ucciso negli scontri con la polizia, durante i tumulti che la notizia aveva provocato. Ieri la commemorazione ufficiale e la deposizione di corone delle autorità, tra cui il presidente della regione Lazio Francesco Rocca, e l’assessore alla cultura del Comune Miguel Gotor, nel piazzale dove è affissa la targa ricordo.

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https://www.strisciarossa.it/quei-saluti-romani-al-raduno-di-acca-larentia-che-trascinano-litalia-indietro-di-un-secolo/

Giorgio Sbordoni – collettiva.it

La cronaca di queste ore a Roma ci ha restituito, ancora una volta, una triste pagina di neofascismo. Immortalate nel video che da ieri fa il giro delle pagine social e dei siti web, come denuncia, ma anche come celebrazione, centinaia di braccia tese nel saluto romano sono state la cornice del 46esimo anniversario dell’uccisione, il 7 gennaio del 1978, di tre giovani militanti della sezione del Movimento sociale italiano in via Acca Larenzia, quartiere tuscolano, Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni. Bigonzetti e Ciavatta furono vittime di un agguato che alcuni giorni dopo venne rivendicato dai Nuclei armati per il contropotere territoriale, mentre Recchioni restò ucciso in seguito agli scontri scoppiati nelle ore successive alla morte dei primi due. 

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https://www.collettiva.it/copertine/italia/roma-il-presente-dei-neofascisti-ci-ricaccia-nel-passato-ajkp0xnu

Storia dei tre omicidi di via Acca Larenzia

La sede dell’MSI in via Acca Larenzia dopo l’agguato, Roma, 1978 (ANSA/ WIKIPEDIA)

Nel 1978, in una strada di Roma diventata simbolo dell’estrema destra, tre militanti neofascisti vennero uccisi in circostanze mai chiarite

Ogni anno la destra neofascista romana commemora le vicende avvenute in via Acca Larenzia il 7 gennaio del 1978, quando tre militanti vennero uccisi: due di loro mentre stavano andando a fare volantinaggio per il concerto di un gruppo neofascista, il terzo alcune ore dopo durante alcuni scontri con le forze dell’ordine. L’episodio contribuì a far degenerare la violenza politica nei cosiddetti anni di piombo, il periodo di stragi, violenze e lotta armata che va grosso modo dalla fine degli anni Sessanta all’inizio degli anni Ottanta, portando i Nuclei armati rivoluzionari, formazione neofascista fondata tra gli altri da Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, a intraprendere la via del terrorismo.

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https://www.ilpost.it/2024/01/09/acca-larenzia-storia/

– Leggi anche: Chi era Giorgio Almirante



8 gennaio 2024

Venti forti, con raffiche di burrasca, mareggiate lungo le coste e neve: persiste il maltempo su gran parte dell’Italia e la Protezione Civile ha emanato per la giornata di oggi, lunedì 8 gennaio, l’allerta gialla in Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania, Molise, Abruzzo, parte di Sardegna ed Emilia-Romagna

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https://www.rainews.it/articoli/2024/01/maltempo–intensi-venti-regioni-meridionali-allerta-gialla-otto-regioni–9903797c-6f98-4f06-b256-5af4ad9f6465.html

8 gennaio 2024

Meteo: correnti artiche verso il Mediterraneo. Prossimi giorni freddo, pioggia e neve a tratti non esclusa in pianura

Correnti fredde orientali affluiranno sull’Italia determinando un calo delle temperature e condizioni spesso instabili, con nevicate anche a quote basse.

Il vortice formatosi intorno all’Italia tra la fine della scorsa settimana e l’inizio di questa comincerà a richiamare correnti fredde di estrazione artica verso il Mediterraneo centrale, che da martedì tenderanno a spostarsi verso est puntando la Penisola Balcanica. Contemporaneamente il flusso di aria fredda genererà anche un’altra area depressionaria sull’Europa centro-occidentale, più precisamente sulla Francia, che continuerà a richiamare per qualche giorno flussi freddi orientali sull’Italia, responsabili oltre che di un generale calo delle temperature, anche di condizioni di instabilità su molte delle nostre regioni. Su quelle settentrionali l’interazione tra l’aria fredda e l’instabilità permetterà alcune nevicate localmente fino in pianura, seppur di debole intensità, a quote collinari sul medio versante adriatico. Ma vediamo nel dettaglio come proseguiranno i prossimi giorni:

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https://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/meteo–correnti-artiche-puntano-il-mediterraneo–prossimi-giorni-con-freddo–piogge-e-neve-anche-in-pianura-714091

Altre informazioni sul tempo
https://www.3bmeteo.com/


8 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


7 gennaio

Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 93

RaiNews LIVE giorno 93

Idf: “A Gaza combatteremo tutto l’anno. Se sarà guerra in Libano, ci batteremo in modo eccellente”

Report di Save the Children, più di mille bambini amputati dal 7 ottobre. Agguato palestinese in Cisgiordania, raid israeliano e scontri a fuoco: diverse vittime, tra cui una bambina. Attacco su Khan Younis, morti tre giornalisti

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/almeno-16-morti-e-50-feriti-negli-ultimi-bombardamenti-di-israele-sulla-striscia-1eec2443-dc56-45f3-a32b-022e3f23fd52.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel war on Gaza: Al Jazeera photojournalist among the dead in attack

  • At least two more journalists killed after their vehicle is targeted in an Israeli air strike, including the son of Al Jazeera’s Gaza bureau chief Wael Dahdouh.
  • At least six Palestinians killed in an Israeli drone attack on Jenin in the occupied West Bank.
  • US Secretary of State Antony Blinken and EU policy chief Josep Borrell visit the Middle East amid efforts to ease tension following last week’s assassination of a Hamas leader in Beirut.
  • At least 22,722 people have been killed – including 9,600 children – in Israeli attacks on Gaza since October 7. Some 1,139 people were killed in Hamas’s October 7 attack on Israel.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/1/7/israel-war-on-gaza-live-signs-of-starvation-everywhere-in-southern-gaza
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

7 gennaio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 683

RaiNews LIVE

Volodymyr Zelensky: “La Russia può ancora essere sconfitta”

Kiev teme Orban ai vertici Ue con l’uscita di Michel. Due morti e due feriti in un raid russo su Kherson. In Ucraina la ministra degli Esteri giapponese: determinati a mantenere il sostegno

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/maratona-guerra-in-ucraina-giorno-683-3d0fe622-2f1b-41ed-a1ec-25bb33e839d0.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : un mort et un blessé dans des bombardements à Kherson ; 21 drones russes dans la nuit, selon Kiev

La solidarité internationale est le seul moyen de contenir les ambitions agressives de la Russie, a estimé Volodymyr Zelensky, à l’occasion de la conférence annuelle Société et défense, organisée en Suède. Lors de sa viste en Ukraine, la cheffe de la diplomatie japonaise a affirmé que Tokyo est « déterminé » à aider Kiev.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/01/07/en-direct-guerre-en-ukraine-un-mort-et-un-blesse-dans-des-bombardements-a-kherson-21-drones-russes-dans-la-nuit-selon-kiev_6209497_3210.html

7 gennaio 2024. Matteo Concetti: chi è il giovane detenuto suicida nel carcere di Ancona

Andrea Aversa – unita.it

Aveva 23 anni ed è stato trovato impiccato in una cella del penitenziario marchigiano di Montacuto. Aveva detto alla madre, davanti ad alcuni agenti, che si sarebbe tolto la vita. Non è stato fatto nulla per impedirlo. I fatti accaduti lo scorso venerdì: il 23enne soffriva di problemi psichici e probabilmente non doveva stare in carcere ma in una struttura sanitaria adeguata. Considerato anche il fatto che era recluso per reati minori

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ttps://www.unita.it/2024/01/07/matteo-concetti-chi-e-il-giovane-detenuto-suicida-nel-carcere-di-ancona

7 gennaio 2024

La realtà parallela di Trump: «È Joe Biden la minaccia per gli Usa»

Marina Catucci – ilmanifesto.it

Alcune ore dopo il discorso elettorale di Joe Biden, in cui ha attaccato Donald Trump descrivendolo come una minaccia antidemocratica agli ideali fondanti degli Stati uniti, il tycoon ha risposto con un comizio dall’Iowa, accusando il presidente di «patetico allarmismo». Nel suo discorso Trump non ha fatto menzione della data che segnava il terzo anniversario del tentato golpe del 6 gennaio 2021, ma si è concentrato sul trattamento, a suo giudizio, ingiusto riservato ai militanti che hanno partecipato all’assalto al Campidoglio, e che sono stati incarcerati per aver partecipato alla rivolta.

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https://ilmanifesto.it/la-realta-parallela-di-trump-e-joe-biden-la-minaccia-per-gli-usa

Presidenziali 2024: è davvero in pericolo la democrazia americana?

SCENARI. Non solo non si intravede mediazione possibile fra due parti in divergenza etica, filosofica ed “ontologica” ma il “divorzio nazionale”, caldeggiato da molti Maga (Make America Great Again), è per molti versi già consumato

Luca Celada – ilmanifesto.it

Come a sottolineare il paradossale “giorno della marmotta” in cui sembra essere, da tre anni, intrappolato il paese, il fatidico anno elettorale del 2024 viene inaugurato da discorsi incrociati di Joe Biden e Donald Trump nell’anniversario del 6 gennaio.
Le presidenziali sono fatidiche perché prospettano il rematch che quasi nessuno vorrebbe rivedere. Lo scontro fra i due anziani contendenti che al di là delle problematiche anagrafiche, confermano quello che tutti sentono: gli Stati Uniti, superpotenza occidentale, “democrazia fondativa” e “faro di libertà”, non hanno elaborato la profonda crisi politica, istituzionale e, diremmo, antropologica, che tre anni fa l’ha portata sull’orlo del precipizio, e di un colpo di stato.

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https://ilmanifesto.it/presidenziali-2024-e-davvero-in-pericolo-la-democrazia-americana

7 gennaio 2024. Addio a Felice Besostri, l’avvocato degli elettori

Nessuno poteva tenerlo lontano dalla passione politica e a conti fatti è riuscito ad avere un impatto sulla vita delle istituzioni assai più di tanti parlamentari e anche leader politici

Andrea Fabozzi – ilmanifesto.it

«Socialista austro-marxista. Dovrebbero presentarmi così nella candidatura, ragione per cui non mi candiderà più nessuno. In ogni caso stai tranquillo, saresti il primo a saperlo». Mi rispose così Felice Besostri quando diversi anni fa gli chiesi se fosse vero che gli avevano offerto un posto in lista non ricordo più in quale occasione. In effetti non lo candidò nessuno, il suo unico seggio è rimasto quello del senato nella XIII legislatura – in passato era stato anche sindaco di un comune in provincia di Lodi.
Ma nessuno poteva tenerlo lontano dalla passione politica e a conti fatti è riuscito ad avere un impatto sulla vita delle istituzioni assai più di tanti parlamentari e anche leader politici, restando attivo fino alla fine. Fino alla morte che lo ha colto a Milano nella notte tra venerdì e sabato, aveva 79 anni.

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https://ilmanifesto.it/addio-a-felice-besostri-lavvocato-degli-elettori


7 gennaio 2024

Cronaca Meteo – Vortice freddo ancora in azione sull’Italia con pioggia vento e neve, anche in Appennino. Situazione e previsioni prossime ore.

ORE 9:30 – FORTI PIOGGE SU ALTO ADRIATICO E BASSO TIRRENO – Accumuli pluviometrici già importanti a inizio giornata sulle Marche con punte di 80mm nel Pesarese e tra Campania e Calabria con 50mm nel Napoletano70mm nel Cosentino e 60mm nel Catanzarese.

Il vortice ciclonico che nella giornata dell’Epifania si è centrato sull’area tirrenica ha portato forte maltempo su Triveneto, Toscana, Isole maggiori ed estremo Sud con accumuli alla mezzanotte di oltre 110mm sul Friuli e fino a 75mm sulla Sicilia sud orientale. Di rilievo è stata la ventilazione con raffiche di maestrale che hanno superato i 90kmh in Sardegna e di scirocco fino quasi a 100kmh sul Salento. Nel corso della notte il minimo si è spostato sul medio basso Adriatico rinnovando forti condizioni di instabilità con tempo anche perturbato su buona parte dei settori peninsulari con la sola eccezione delle Alpi dove si sono aperte delle schiarite. Una maggiore variabilità ha interessato anche le Isole maggiori. Intanto il calo delle temperature ha favorito l’arrivo della neve anche in Appennino a quote comprese tra i 700/900m di quello settentrionale fino ai 1300/1500m di quello centro meridionale. 

continuazione e filmati in
https://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/cronaca-meteo—vortice-freddo-ancora-in-azione-sull-italia-con-pioggia-vento-e-neve–anche-in-appennino–situazione-e-previsioni-prossime-ore–714039

Altre informazioni sul tempo nel weekend in
https://www.3bmeteo.com/



7 gennaio 2024. Toppe della X Flottiglia Mas nella calza della Befana

L’Epifania di Capistrello, piccolo comune abruzzese, si tinge di nero. Le calze erano state distribuite ai bambini durante un evento pubblico di piazza. Il sindaco annuncia che chiederà i danni

Maria Laura Scatena – ilmanifesto,it

Ci sono dei casi in cui, come saggezza popolare insegna, la toppa è peggio del buco. È quello che succede quando la toppa è quella della XMas. A Capistrello, un paese di ormai non più di 5.000 persone, in provincia dell’Aquila, alcuni bambini nella calza dell’epifania hanno trovato delle patch del corpo militare fascista e dell’esercito americano.
Nella giornata del 5 gennaio, il Comune di Capistrello ha previsto un momento di condivisione con la popolazione per concludere il periodo festivo. L’Evento “Che bella la Befana!” è stato organizzato con PubbliConcerti e Magicabula Eventi animazione, agenzie attive sul territorio marsicano e non solo. In piazza Risorgimento, ai piedi del monumento ai Caduti in tutte le Guerre (1915/18 1940/45 e guerra di Spagna), sono state distribuite più di 300 calze della Befana ai bambini presenti. La sorpresa il mattino seguente viene denunciata sui social da alcuni genitori.

continua in
https://ilmanifesto.it/toppe-della-xflottiglia-mas-nella-calza-della-befana?fbclid=IwAR24dX9lfzZNPJY_ZQceUNh4HZmvE0C74dxbjQ3ct5x5px7S0KRNIRpfbW0


7 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


7 gennaio. Meloni: «meno tasse», ma gli effetti sono nulli. E taglia la spesa sociale

L’ANALISI. Come l’idea-guida del governo allarga le diseguaglianze. Cgia: «Cresce il costo delle bollette, pressione fiscale al 47,4%»

Roberto Ciccarelli – ilmanifesto.it

Tagliare le tasse con i risparmi presi dalla spesa pubblica. Questa è la politica economica del governo. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella conferenza stampa del 4 gennaio scorso. La proposizione va analizzata a fondo. È tipicamente neoliberale: la riduzione della spesa pubblica e quella delle tasse porterebbero alla crescita. Tesi insostenibile, per di più in un periodo di crisi, in mancanza di crescita, investimenti e di un riequilibrio del sistema fiscale in senso fortemente progressivo. La strategia è recessiva ed è una spinta all’accrescimento delle diseguaglianze.
SENZA CONTARE che l’ultima legge di bilancio finanzia il taglio del «cuneo fiscale», cioè il «taglio delle tasse» di cui parla Meloni per i redditi dipendenti sotto i 35 mila euro, facendo maggiore deficit (+15,7 miliardi di euro) a carico di tutti i contribuenti. Il taglio viene finanziato anche con i tagli lineari agli enti locali (600 milioni ogni anno per i prossimi tre), ai ministeri (meno 5% della spesa), al servizio civile (meno 200 milioni), alla disabilità (meno 350 milioni), alla cooperazione allo sviluppo (meno 700 milioni), all’ambiente (meno 280 milioni). C’è un piano triennale di privatizzazioni da 22 miliardi: un miraggio pericoloso.

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https://ilmanifesto.it/meloni-meno-tasse-ma-gli-effetti-sono-nulli-e-taglia-la-spesa-sociale


6 gennaio

Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 92

RaiNews LIVE giorno 92

Idf: “Uccisi due capi di Hamas responsabili del massacro al kibbutz di Beeri”

La “Piazza degli ostaggi” tuona contro Netanyahu, a Tel Aviv i manifestanti chiedono nuove elezioni. Onu: “La Striscia è diventata inabitabile”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/almeno-15-morti-in-nuovi-raid-di-israele-nella-notte-80e57e1f-5518-494e-bdfc-c2e052330360.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel war on Gaza live: Children dying ‘in every possible way’

  • On average, the number of children being killed every day in the enclave ‘is well over 100’, a Doctors Without Borders doctor warns.
  • At least 22 Palestinians killed after Israeli attacks targeted a house in Khan Younis overnight.
  • Israeli forces raiding locations across the occupied West Bank and occupied East Jerusalem with reports of fierce Palestinian resistance.
  • At least 22,722 people killed and 58,166 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. The revised death toll from the October 7 attack on Israel stands at 1,139.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/1/6/israel-war-on-gaza-live-israeli-forces-raid-occupied-west-bank-towns
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

6 gennaio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 682

RaiNews LIVE

Kiev: 11 morti, tra cui 5 bambini, in bombardamento russo sul Donbass

Protesta delle mogli dei soldati russi al Cremlino. Forze ucraine dicono di avere attaccato aeroporto militare russo in Crimea, nei cui cieli Mosca dice di avere intercettato 4 missili. Intelligence britannica: la Russia non ha superiorità aerea

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/01/maratona-guerra-ucraina-russia-giorno-682-f44420f7-e087-4ab9-bdb7-59a3c7c79e7d.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : onze morts signalés à la suite d’un bombardement russe dans la région de Pokrovsk, dans l’est du pays

« Les Russes ont bombardé la zone avec des missiles S-300, tuant onze personnes et en blessant huit autres. L’impact principal a été pour Pokrovsk et Rivne, sur la commune Myrnohrad », a annoncé samedi soir le chef de l’administration militaire régionale.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/01/05/en-direct-guerre-en-ukraine-le-point-sur-la-situation_6208497_3210.html


6 gennaio 2024. Lo sporco boom dei soldi armati

Le guerre sono un grosso affare: grande balzo delle azioni in Borsa e del portafoglio ordini dell’industria militare. Grazie non solo agli ultimi conflitti: il business è in crescita da due decenni

Francesco Vignarca* – ilmanifesto.it

I due grandi conflitti armati che negli ultimi mesi hanno rimesso la guerra al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica occidentale (mentre troppe altre guerre continuano ad essere ignorate) ne hanno, tra le altre cose, resa evidente la dimensione economica e di guadagno “esplosivo” per alcuni centri di potere e capitale.
Come Rete Pace Disarmo avevamo già sottolineato in precedenti analisi la robusta crescita in Borsa delle industrie militari a seguito del conflitto in Ucraina e delle conseguenti decisioni internazionali (con solo una pausa tecnica di “realizzo profitto”). Una recente analisi del Financial Times rafforza tale lettura anche oltre i consueti luoghi comuni: la media dei titoli del settore è cresciuta del 25% negli ultimi 12 mesi, mentre l’indice europeo Stoxx per l’aerospazio e la difesa è salito di oltre il 50% nello stesso periodo. Ma la tendenza azionaria è solo una “previsione di guadagno” che ingolosisce investitori e speculatori basata sui numeri più significativi del portafoglio ordini. Secondo i dati del quotidiano della City riferiti a 15 tra le principali aziende militari, alla fine del 2022 (ultimo anno con dati completi) il totale degli ordini confermati era di 777,6 miliardi di dollari, in aumento sui 701,2 miliardi di dollari di due anni prima. Tendenza proseguita anche nei primi sei mesi del 2023 (con 764 miliardi di dollari già confermati). E siamo solo all’inizio.

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https://ilmanifesto.it/lo-sporco-boom-dei-soldi-armati

  • * Coordinatore Campagne della Rete Italiana Pace Disarmo

6 gennaio 2024. Per battere la destra serve una sinistra radicale

Intervista all’ex vicepresidente della Bolivia Garcia Linera: «La destra estrema emerge nella crisi del liberismo, la sinistra dovrebbe capirlo e tornare a occuparsi di settori popolari e ambiente. Tenendo conto della novità del lavoro informale».

Álvaro Garcia Linera e Tamara Ospina Posse – jacobinitalia.it

Dopo il suo viaggio in Colombia per inaugurare il ciclo di riflessione «Immaginare il futuro dal Sud», organizzato dal Ministero della Cultura colombiano e curato dalla filosofa Luciana Cadahia, l’ex vicepresidente boliviano Álvaro García Linera ha parlato a Jacobin dello scenario politico e sociale che sta attraversando l’America Latina in questo «tempo liminale» o interregno che dovremo attraversare nei prossimi 10-15 anni, fino al consolidamento di un nuovo ordine mondiale. È chiaro che questo buio instabile è il momento in cui entrano in scena le più mostruose forze di ultradestra che, in una certa misura, sono una conseguenza dei limiti del progressismo. Linera sostiene che, nella nuova fase, il progressismo deve puntare su una maggiore audacia per rispondere, da un lato, con responsabilità storica alle profonde richieste che sono alla base del sostegno popolare e, dall’altro, per neutralizzare il canto delle sirene delle nuove destre. Ciò implica l’avanzamento di profonde riforme in materia di proprietà, fiscalità, giustizia sociale, distribuzione della ricchezza e recupero delle risorse comuni a favore della società. Solo in questo modo, partendo dalla risoluzione delle esigenze economiche più elementari della società e avanzando verso una reale democratizzazione, sostiene Linera, sarà possibile confinare nuovamente l’ultradestra nelle sue nicchie.

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https://jacobinitalia.it/per-battere-la-destra-serve-una-sinistra-radicale/

6 gennaio 2024. Padre Benanti nominato presidente della Commissione AI per l’informazione

Consigliere di Papa Francesco, esperto di algoritmi e intelligenza artificiale, lo scorso ottobre è stato nominato tra i 39 membri del New Artificial Intelligence Advisory Board delle Nazioni Unite

Padre Paolo Benanti è “il nuovo presidente della commissione Ai per l’informazione”. Lo annuncia in una nota il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini. Benanti, che succede a Giuliano Amato, presidente emerito della Corte Costituzionale le cui dimissioni sono state ufficializzate oggi. “In questi mesi di lavoro – ha aggiunto Barachini – ho potuto conoscere la sua competenza e il suo equilibrio. Per questo sono onorato che abbia accettato l’incarico. Torniamo a lavoro dopo le feste natalizie con fiducia e con il desiderio di giungere presto ad una prima relazione da presentare alla premier Giorgia Meloni e al collega Alessio Butti’.

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https://www.rainews.it/articoli/2024/01/padre-benanti-consigliere-de-papa-nominato-presidente-della-commissione-ai-per-linformazione-ffa3454a-0eca-4450-997f-7baeaf88e6ea.html

Paolo Benanti, il frate nerd fervente militante «anti-gender»

Andrea Capocci – ilmanifesto.it

Con la conferenza stampa di inizio anno della premier, la classe dirigente della destra meloniana ha perso un pistolero e imbarcato un frate. È il francescano cinquantenne Paolo Benanti, messo in quattro e quattr’otto a capo della cosiddetta «commissione algoritmi» al posto di Giuliano Amato dal sottosegretario Alberto Barachini. La commissione dovrà consigliare il governo sulle norme in materia di tecnologie digitali e informazione. È un doppione di un’altra commissione governativa sullo stesso tema nominata dall’altro sottosegretario Alessio Butti. Per non sbagliarsi, Benanti fa parte anche di quella.
In molti hanno storto il naso: chiedere a un sacerdote di regolare le nuove tecnologie è un oscurantismo da ayatollah. Macché, hanno risposto gli altri (non solo da destra): rispetto all’ottantacinquenne Amato, il religioso è giovane e competente. Benanti è un prete, ma anche uno studioso di «altissimo profilo», «esperto della materia e unico italiano componente del Comitato sull’Intelligenza artificiale delle Nazioni Unite».

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6 dicembre. Nasce in ateneo la prima rivista scritta a mano. «Vogliamo riappropriarci del ritmo del pensiero»

Carlo Martinelli – iltquotidiano.it

«Non può essere, i manoscritti non bruciano» dice Woland il diavolo, nel romanzo «Il Maestro e Margherita» di Michail Bulgakov, quando restituisce il manoscritto con il romanzo su Ponzio Pilato che, sconvolto dalle critiche, il Maestro aveva gettato tra le fiamme del caminetto. Ebbene, «I manoscritti non bruciano» è il motto di una rivista nuova nuova, che spunta dal Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento e che – provateci a dire il contrario – conquista tranquillamente la palma di novità che più novità non si può. Sì, perché la rivista in questione – a proposito: si chiama «DIGITI», avrà cadenza semestrale – è una rivista manoscritta. Avete letto bene. Centododici pagine tutte scritte a mano, il primo numero è stato pubblicato pochi giorni fa online, dove appare insieme alle altre riviste di ateneo. Una rivista digitale che prevede anche la stampa di copie da consegnare gratuitamente.

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https://www.iltquotidiano.it/articoli/nasce-in-ateneo-la-prima-rivista-scritta-a-mano-vogliamo-riappropriarci-del-ritmo-del-pensiero/

https://teseo.unitn.it/digiti


6 gennaio 2024

Maltempo, oggi allerta arancio in Toscana, gialla in altre 13 regioni

Venti, burrasca, e nevicate nel weekend dell’Epifania. Calano le temperature in tutta Italia

Epifania all’insegna del maltempo su gran parte d’Italia: per la giornata di oggi la Protezione civile ha diramato un’allerta arancione per la Toscana e gialla in 13 regioni per rischio temporali, idraulico e idrogeologico. Questa seconda allerta riguarda i restanti settori della Toscana e Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto.

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6 gennaio 2024

Terremoto. Scossa di magnitudo 3.3 tra la Sicilia e la Calabria questa mattina alle 5,23

L’epicentro a 50 km da Messina e a 60 km da Reggio Calabria

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.3, si è verificata alle ore 05:23 con epicentro a Boa basso Tirreno largo, in provincia di Vibo Valentia. La profondità stimata è stata di circa 157.5 Km. Potete monitorare tutte le scosse in Italia e le principali nel mondo nella nostra apposita sezione terremoti.

I dati sui terremoti sono aggiornati costantemente grazie all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: INGV

Altre informazioni sul tempo nel weekend in
https://www.3bmeteo.com/


6 gennaio 2024. Per battere la destra serve una sinistra radicale

Intervista all’ex vicepresidente della Bolivia Garcia Linera: «La destra estrema emerge nella crisi del liberismo, la sinistra dovrebbe capirlo e tornare a occuparsi di settori popolari e ambiente. Tenendo conto della novità del lavoro informale».

Álvaro Garcia Linera e Tamara Ospina Posse – jacobinitalia.it

Dopo il suo viaggio in Colombia per inaugurare il ciclo di riflessione «Immaginare il futuro dal Sud», organizzato dal Ministero della Cultura colombiano e curato dalla filosofa Luciana Cadahia, l’ex vicepresidente boliviano Álvaro García Linera ha parlato a Jacobin dello scenario politico e sociale che sta attraversando l’America Latina in questo «tempo liminale» o interregno che dovremo attraversare nei prossimi 10-15 anni, fino al consolidamento di un nuovo ordine mondiale. È chiaro che questo buio instabile è il momento in cui entrano in scena le più mostruose forze di ultradestra che, in una certa misura, sono una conseguenza dei limiti del progressismo. Linera sostiene che, nella nuova fase, il progressismo deve puntare su una maggiore audacia per rispondere, da un lato, con responsabilità storica alle profonde richieste che sono alla base del sostegno popolare e, dall’altro, per neutralizzare il canto delle sirene delle nuove destre. Ciò implica l’avanzamento di profonde riforme in materia di proprietà, fiscalità, giustizia sociale, distribuzione della ricchezza e recupero delle risorse comuni a favore della società. Solo in questo modo, partendo dalla risoluzione delle esigenze economiche più elementari della società e avanzando verso una reale democratizzazione, sostiene Linera, sarà possibile confinare nuovamente l’ultradestra nelle sue nicchie.

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https://jacobinitalia.it/per-battere-la-destra-serve-una-sinistra-radicale/

6 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

6 gennaio. Il governo mistifica i dati sull’inflazione, i risparmi e i consumi

IO, PATRIA E FINANZA. Il vicepremier Salvini e il ministro al «made in Italy» Adolfo Urso equivocano l’ Istat e attribuiscono al governo un ruolo che non ha

Roberto Ciccarelli – ilmanifesto.it

Fino all’ultimo il ministro alle «imprese e al made in Italy» Adolfo Urso ha negato il prevedibile fallimento del «carrello tricolore», un’iniziativa ornamentale che ha fissato i prezzi per alcune categorie di beni alimentari solo per l’ultimo trimestre del 2023. Sebbene il suo governo lo abbia già cancellato il 4 dicembre scorso, smentendo gli stessi auspici della presidente del consiglio Giorgia Meloni che avrebbe voluto rinnovato in caso di «successo», ieri Urso è tornato a speculare sui dati sull’inflazione comunicati dall’Istat in un report preliminare sui prezzi al consumo di dicembre. «È un’ottima notizia per le famiglie italiane: l’inflazione in Italia è al minimo in Europa, pieno successo del “carrello tricolore”. Smentiti i profeti di sventura! – ha scritto su X (ex Twitter) – I dati Eurostat di oggi, secondo cui nel mese di dicembre l’Inflazione in Italia è scesa ancora ad appena lo 0,5%». Lo stesso ha fatto il vicepremier leghista Matteo Salvini secondo il quale il «2024 inizia con dati incoraggianti».

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https://ilmanifesto.it/il-governo-mistifica-i-dati-sullinflazione-i-risparmi-e-i-consumi

6 gennaio. Manovra inadeguata, il governo dimentica il sociale

Per Vanessa Pallucchi, Forum del Terzo Settore, povertà, welfare e sanità sono le emergenze del Paese. Ma nella legge di Bilancio non ci sono risposte

Roberta Lisi – collettiva.it

Aumentano povertà e divari, la sanità e l’istruzione pubblica non riescono ad adempiere ai compiti che la Costituzione affida loro, eppure la presidente del consiglio Meloni nella prima risposta della conferenza stampa di bilancio del 2023 ha affermato che anche nella legge di bilancio 2025 non aumenterà le tasse e taglierà la spesa pubblica, continuando con la strategia della manovra appena approvata dal Parlamento, rivendicando con orgoglio i tagli lineari appena varati. È proprio questa la scelta che Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo settore non condivide, preoccupata dell’indebolimento del welfare che inevitabilmente colpisce chi è più fragile.

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https://www.collettiva.it/copertine/economia/manovra-inadeguata-il-governo-dimentica-il-sociale-mwarri53

6 gennaio. Privatizzazioni, i sindacati: «Su Poste una scelta scellerata»

ECONOMIA. Scatta l’allarme nei sindacati dopo che la premier Meloni, in conferenza stampa, ha confermato l’intenzione del governo di privatizzare ulteriori quote di capitale di Poste Italiane. Un «progetto scellerato», sostiene […]

Scatta l’allarme nei sindacati dopo che la premier Meloni, in conferenza stampa, ha confermato l’intenzione del governo di privatizzare ulteriori quote di capitale di Poste Italiane. Un «progetto scellerato», sostiene Nicola Di Ceglie, segretario nazionale della Slc Cgil, spiegando la contrarietà a «ulteriori svendite di una azienda che assume una funzione sempre più importante per la crescita e la coesione sociale nel paese». La Slc chiede un incontro al ministro Giorgetti e all’ad di Poste, Matteo De Fante. E annuncia per le prossime settimane la mobilitazione della categoria, insieme alle altre organizzazioni sindacali.
Anche per Uilposte «svendere le quote pubbliche» è una «scelta scellerata», confermata dopo voci e smentite dalla stessa premier. Una scelta che «mette a rischio lavoratori e cittadini e per questo siamo pronti a ogni forma di mobilitazione», spiega il segretario generale Claudio Solfaroli Camillocci, che riepiloga: «Negli ultimi mesi vi è stato un pesante e sospetto silenzio da parte del management di Poste Italiane nei rapporti di relazioni industriali con le sigle sindacali, mentre le voci sui giornali si rincorrevano in un periodo delicato, alla soglie del rinnovo del contratto, in un contesto di concorrenza spietata e dumping nel settore della logistica che dovrebbe attirare l’attenzione del governo, alla vigilia della presentazione del piano di impresa, che poi è stato posticipato a marzo, aumentando ulteriormente le incertezze».
Dunque la richiesta di ascoltare le parti sociali prima di prendere decisioni ricordando anche che in campagna elettorale e all’opposizione Fdi affermava «non si svendono i gioielli di Stato». «Se non ci sarà dialogo sarà battaglia, senza sconti», conferma il segretario generale della Slp Cisl Poste, Raffaele Roscigno, assicurando «ampia disponibilità al confronto».
https://ilmanifesto.it/privatizzazioni-i-sindacati-su-poste-una-scelta-scellerata

6 gennaio. Università, la ministra Bernini: “Ora si cambia, il test sarà diverso”

DIRE – Ora si cambia: è evidente che le regole per l’ingresso a Medicina ad oggi non hanno funzionato. Puntiamo a un meccanismo più equo che premi merito e conoscenzeI quesiti dei prossimi test saranno ‘pescati’ da una banca dati che ho voluto fortemente aperta e pubblica, al contrario di oggi. Un’operazione che richiede un piccolo margine di tempo aggiuntivo per organizzare le prove. Vogliamo un sistema efficiente, che valorizzi la preparazione degli studenti e l’orientamento alla formazione“. Così la ministra dell’Università, Anna Maria Bernini in un’intervista a Repubblica.
“Ma è solo una prima tappa: siamo già indirizzati su un percorso di riforma complessiva per l’iscrizione a Medicina. L’idea è consentire agli studenti di frequentare corsi caratterizzanti, sostenere degli esami e accedere alla facoltà in base all’esito. La preparazione sarà nelle mani delle università, non più di corsi extra-accademici“.

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https://www.dire.it/06-01-2024/997859-universita-la-ministra-bernini-ora-si-cambia-il-test-sara-diverso/

6 gennaio. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

Che siate maledetti. Perché in mezzo a quel fango non avete nemmeno avuto la decenza di fermare i licenziamenti illegittimi. Maledetti per quanta sofferenza ancora provocherete. Maledetta la speculazione, la cementificazione, i tagli, il negazionismo climatico. Maledetti perché quando il fango non ci ha vinti, avete continuato a provare a affogarci nella calunnia e nell’indifferenza. Ma la maledizione principale che vi dedichiamo è quella di una comunità ancora in piedi. La maledizione che vi scagliamo contro si chiama fabbrica socialmente integrata, dignità, mutualismo conflittuale, transizione ecologica dal basso.
⚒️️Giovedì 11 h 20.30, gruppo di supporto, presso presidio Gkn:
– un bilancio del 31 dicembre – un punto della situazione sulla vertenza – continuare a volare per non cadere.
Non abbiamo più diritto all’individualismo e a stare sulla difensiva.
#insorgiamo