2023.12 Dicembre (11 – 15 dicembre)

Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno

SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose

“…volge al declino l’era, che fu nobile nella sua durezza e serietà, della democrazia politica”.
(Luciano Canfora).


La Controfinanziaria 2024 di Sbilanciamoci!

Pubblicata online e liberamente scaricabile, la nuova “Controfinanziaria” di Sbilanciamoci!: l’analisi critica del Disegno di Legge di Bilancio 2024. Una contromanovra a saldo zero con 84 proposte da oltre 46 miliardi di euro per indirizzare la spesa pubblica verso un nuovo modello di sviluppo. La conferenza stampa.

Il nostro Rapporto 2024 – la cosiddetta “Controfinanziaria” – contiene la Legge di Bilancio che vorremmo: 84 proposte specifiche e dettagliate per una manovra complessiva di oltre 46 miliardi di euro, radicalmente alternativa a quella dell’esecutivo, senza nessun ulteriore peso sui conti pubblici. Presentata al Senato con una conferenza stampa (qui il resoconto).

Le proposte di Sbilanciamoci! sono circostanziate e realizzabili e non causano altro debito pubblico.

Clicca qui per scaricare la Controfinanziaria 2024 di Sbilanciamoci!

La scheda di sintesi

Le infografiche interattive


15 dicembre

15 dicembre 2023

Operaio di Capriate rimasto folgorato in ditta a Cambiago: grave al Niguarda di Milano

Si tratta di un 43enne che stava lavorando a un quadro elettrico. Scattato il codice rosso, in ospedale in elicottero

Si trova in gravi condizioni un operaio 43enne di Capriate San Gervasio, rimasto folgorato mentre lavorava a una quadro elettrico nella mattinata di oggi (venerdì 15 dicembre) in una ditta di Cambiago, nel Milanese. A riportare la vicenda sono i colleghi di PrimaLaMartesana.

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https://primabergamo.it/cronaca/operaio-di-capriate-rimasto-folgorato-in-ditta-a-cambiago-grave-al-niguarda-di-milano/


15 dicembre: le notizie di Radio Popolare

La riapertura del valico di Kerem Shalom, il veto di Orbán sugli aiuti all’Ucraina e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 15 dicembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Israele ha acconsentito all’apertura di un nuovo valico per l’ingresso di aiuti nella striscia, ma a Gaza si continua a morire e i bombardamenti non si fermano. Il Consiglio europeo non ha trovato un accordo unanime sul bilancio europeo e vede ancora posizioni distanti sul patto di stabilità. E oggi da Viktor Orbàn è arrivato il veto che blocca i nuovi aiuti all’Ucraina. Banca d’Italia taglia ancora le stime sulla crescita del Pil nel 2024 a seguito dei “segnali di una più prolungata debolezza congiunturale”. Ad Atreju va in scena l’occupazione del potere, con la Rai che si conferma lo strumento privilegiato dalla destra meloniana per cercare di imporre la propria visione del mondo.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-venerdi-15-dicembre/


15 dicembre 2023

I lavori del Consiglio d’Europa

Meloni: “Soddisfatta per le conclusioni, sul Patto di stabilità ancora distanti” La premier: “Sul Mes nessun ricatto” La cronaca della giornata

Ieri il via libera ai negoziati di adesione per Kiev e la Moldavia, status di Paese candidato alla Georgia. Orban ha scelto “l’assenza strategica” al momento del voto. La premier: “Soddisfatti su Ucraina e Balcani”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/al-via-il-consiglio-europeo-2023-dicembre-f5f88b31-b3f6-457c-8f83-113b0a886829.html

Il Consiglio europeo iniziato ieri a Bruxelles ha deciso di aprire i negoziati di adesione con l’Ucraina e la Moldavia. Il via libera è stato favorito dalla decisione del premier ungherese Viktor Orbán di lasciare l’aula nel momento della votazione senza porre il veto. Per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky questa è “una vittoria per tutta l’Europa” (Reuters). Soddisfazione è stata espressa anche dalla presidente moldava, Maia Sandu (Ansa). Rimandato invece, proprio per l’opposizione di Orbán l’accordo sulla revisione del bilancio Ue e sugli aiuti a Kiev, di cui si discuterà nel 2024 (Open).

  • Tre principi per allargare l’Ue senza farla implodere (Il Sole 24 Ore).

Gli altri candidati Il Consiglio Europeo ha deciso di concedere lo status di Paese candidato alla Georgia, rimandando invece la decisione sulla Bosnia-Erzegovina a marzo (Skytg24).

Gli obiettivi di Putin Il presidente russo Vladimir Putin, nella conferenza-show di fine anno come l’ha definita il Nyt, ha detto che gli obiettivi di “denazificazione e la demilitarizzazione” dell’Ucraina non sono cambiati e che ci sarà la pace solo quando Mosca li raggiungerà (Bbc).

15 dicembre 2023

Decreto semplificazioni. A Palazzo Chigi il provvedimento con misure su ricette elettroniche, malati cronici e carenza farmaci

Il testo contine sia una delega al governo ad adottare uno o più decreti legislativi per accelerare procedimento in materia farmaceutica e sanitaria; sia misure che andranno ad impattare non sul lavoro di farmacisti e medici di famiglia, ma anche sulla vita delle persone affette da patologie croniche. Per queste ultime un ruolo cruciale lo avranno i farmacisti sia nel dover informare i pazienti sulle corrette modalità di assunzione dei medicinali prescritti, che per il monitoraggio dell’aderenza terapeutica. Presenti infine misure in tema di carenza farmaci. 

LA BOZZA

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https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=119095

15 dicembre 2023

Transizione ecologica versus transizione ideologica
Giovanna Lo Presti – volerelaluna.it

L’ho tenuto da parte, perché il titolo mi era piaciuto e il contenuto mi pareva apprezzabile. Si tratta di un articolo di Stefano Feltri, apparso sul Fatto quotidiano il 4 dicembre 2019, intitolato Giorgia Meloni non viene presa sul serio da nessuno. Chissà perché. Feltri sottolineava come la Meloni di quattro anni fa – un po’ meno marziale e con un vocione meno impostato di quello che usa adesso che deve recitare virilmente la parte di prima premier donna, italiana, madre e cattolica – non venisse presa sul serio da nessuno, soprattutto quando parlava di politica economica. Riporto un passaggio dell’articolo. Parla Meloni: «Se fossimo costretti a ristrutturare il debito salterebbero le banche italiane, che detengono il 70 per cento del debito». Ergo, conclude giustamente Feltri, «il default dello Stato è un problema bancario, non una catastrofe per cittadini, imprese e pubblica amministrazione. Anche il numero citato pare un po’ a caso. Sulla base dei dati della Banca d’Italia, ad agosto 2019 il debito pubblico in mano a istituzioni finanziarie residenti era il 46,6 per cento (1.148.129 miliardi su 2.462.623)».

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https://volerelaluna.it/ambiente/2023/12/15/transizione-ecologica-versus-transizione-ideologica/


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 69

RaiNews LIVE giorno 69

Israele apre il valico di Kerem Shalom. Razzi di Hamas su Gerusalemme

L’esercito di Israele ammette che tre ostaggi sono stati uccisi per errore. Ucciso un giornalista di Al Jazeera ferito a Khan Younis. Ue, Regno Unito, Austrialia e Canada: lo Stato ebraico ponga fine alle violenze dei coloni

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/guerra-gaza-israele-hamas-ostaggi-civili-morti-giorno-69-maratona-f5e74016-db0c-4532-b318-f702c801938d.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: Al Jazeera’s Samer Abudaqa killed in Israeli attack

  • Israeli attack on Gaza’s Khan Younis kills Al Jazeera’s Samer Abudaqa after medical teams were prevented by Israeli forces from immediately reaching him.
  • Tributes pour in for Abudaqa, father of four who is remembered as a kind and hardworking colleague and friend.
  • UN humanitarian chief welcomes Israeli announcement it will allow Gaza aid deliveries through Karem Abu Salem (Kerem Shalom) crossing.
  • At least 18,787 Palestinians have been killed in Israeli attacks since October 7. The revised death toll in Israel stands at 1,200.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/12/15/israel-hamas-war-live-us-shifts-tone-but-says-israel-support-steadfast
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, Israël-Hamas : l’armée israélienne annonce avoir tué « par erreur » trois otages israéliens à Gaza

« Lors de combats à Chadjaya [nord], l’armée a identifié par erreur trois otages israéliens comme une menace. En conséquence, les soldats ont ouvert le feu dans leur direction et ils ont été tués », a déclaré le porte-parole des forces armées israéliennes, Daniel Hagari, sur X.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/15/en-direct-israel-hamas-plusieurs-roquettes-ont-ete-interceptees-au-dessus-de-jerusalem_6205941_3210.html

15 dicembre. Palestina. Uscire dal tunnel: una proposta per la pace
Domenico Gallo – volerelaluna.it

Qualsiasi reazione alla catastrofe che stiamo vivendo non può che partire da una rivisitazione del discorso pubblico. Deve essere respinta come falsa la narrazione dominante di uno Stato democratico costretto a stroncare un terrorismo diabolico che minaccia la sua stessa esistenza (https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/10/16/palestina-quel-che-ci-dice-la-ragione/). Per quanto le incursioni compiute da Hamas il 7 ottobre possano facilmente essere assunte nella categoria del terrorismo (https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/10/12/palestina-guerra-o-terrorismo/) e ricadere nel catalogo dei crimini contro l’umanità (https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/10/12/la-palestina-tra-empieta-e-disperazione-restare-umani/), non si può ignorare il fatto che esiste un popolo oppresso e uno Stato oppressore. Il diritto internazionale riconosce il diritto all’autodeterminazione dei popoli soggetti a una dominazione coloniale o a forme di apartheid, che può essere esercitato anche ricorrendo alla lotta armata https://volerelaluna.it/controcanto/2023/10/16/palestina-il-sonno-del-diritto-genera-mostri/).

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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/12/15/palestina-uscire-dal-tunnel-una-proposta-per-la-pace/

15 dicembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 660

RaiNews LIVE

Veto di Orban su cinquanta miliardi di euro di aiuti europei. Attacco di droni russi su Kiev

Mosca: “Abbattuti 26 droni ucraini su Crimea”. Il Cremlino plaude Budapest: “Difende i propri interessi”. In Russia intanto i tassi di interesse schizzano al 16%. Record di esportazioni di cereali ucraini tramite la Romania

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/veto-di-orban-50-miliardi-di-euro-di-sostegno-europeo-allucraina-invasione-russa-giorno-660-53c6f075-a78b-452d-98cc-987f16506e67.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : Emmanuel Macron appelle Viktor Orban à ne pas prendre l’Union européenne « en otage » au sujet de l’Ukraine

Le président français s’est exprimé à l’issue d’un sommet européen où la Hongrie a mis son veto à l’octroi de 50 milliards d’euros d’aide financière à l’Ukraine.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/15/en-direct-guerre-en-ukraine-emmanuel-macron-appelle-viktor-orban-a-ne-pas-prendre-l-union-europeenne-en-otage-au-sujet-de-l-ukraine_6204959_3210.html


15 dicembre live da Dubai, i lavori di COP 28

15 dicembre. Cop 28, grottesca o tragica?
Guido Viale – pressenza.com

Foto di https://fridaysforfutureusa.org

Erano 97.372 – in rappresentanza di 198 nazioni – i “delegati” ufficialmente registrati per partecipare a Dubai alla ventottesima COP (Conferenza delle Parti, in attuazione della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici – UNFCCC – varata a Rio de Janeiro nel 1992): tanti quanti gli abitanti di una media città italiana. E tutti arrivati e ripartiti in aereo (i VIP su aerei privati: fanno bene al clima) e alloggiati e nutriti in alberghi che a Dubai non costano meno di 500 euro a notte: a spese, ovviamente dei rispettivi Stati e aziende di appartenenza.

Si tratta di ministri, sottosegretari, diplomatici, funzionari governativi, esperti, tecnici, manager, quadri e consulenti aziendali, giornalisti, spie, amanti, rappresentanti di partiti e di associazioni “embedded” (cioè sostenute da governi o aziende). Visti i costi e le prospettive nulle se non negative dei risultati attesi, molte associazioni non embedded si sono risparmiate il viaggio a Dubai, a differenza di quanto accadeva nelle COP precedenti, dove la loro presenza, per contestare la condotta dei rispettivi governi, era massiccia. A Dubai, d’altronde, le contestazioni non sono gradite.

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https://www.pressenza.com/it/2023/12/cop-28-grottesca-o-tragica/


15 dicembre 2023

Le domande della difesa al processo a Ciro Grillo e la cultura dello stupro
Giulia Blasi – valigiablu.it

Facciamo così: facciamo che non riportiamo le domande che Antonella Cuccureddu, avvocata della difesa nel processo per violenza sessuale di gruppo a Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, ha rivolto alla giovane donna che li ha denunciati. Le abbiamo viste girare abbastanza, erano sulle agenzie e negli articoli, e ogni volta sono traumatizzanti per chi le legge e ha subito una violenza sessuale (circa il 21% delle donne, secondo i dati Istat), ma anche per chi non l’ha subita è difficile non trovarle invasive, degradanti, umilianti: sono domande pensate per smontare un’accusa, quella di stupro, e provare invece che il rapporto con “Silvia” (il nome di fantasia utilizzato sui media) era consensuale.

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https://www.valigiablu.it/processo-ciro-grillo-stupro-domande-cuccureddu/

15 dicembre 2023

Chi ha paura della carne coltivata?
Vincenzo Comito – volerelaluna.it

Mancano stime precise sull’impatto degli allevamenti sulle emissioni inquinanti del pianeta, ma quelle più recenti lo collocano tra il 16,5 e il 28% del totale. Vanno a tale proposito tenuti in conto molti elementi, quali l’emissione di gas metano da parte dei bovini (il fattore più importante), l’uso del macchinario agricolo e più in generale dei carburanti fossili negli stessi allevamenti, la deforestazione dell’Amazzonia per la produzione di soia e così via. In generale poi la produzione agricola è responsabile del 70% del consumo di acqua a livello mondiale; per la produzione di un solo chilo di carne bovina se ne consumano in media 15.000 litri (Comito, 2023). Gli allevamenti sono anche responsabili dell’80% dei processi di deforestazione nel mondo. E c’è infine il grande consumo di suolo.

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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/12/14/chi-ha-paura-della-carne-coltivata/

Dal laboratorio al piatto: come si produce e perché la carne coltivata
Monica Panetto – ilbolive.unipd.it

Stesso tema, due provvedimenti opposti a distanza di poco tempo: se negli Stati Uniti a giugno il Dipartimento dell’Agricoltura ha dato il via libera alla produzione e vendita di carne coltivata in laboratorio, in Italia il Senato ne ha invece recentemente vietato la produzione e importazione e ha, altresì, proibito l’uso del termine “carne” per i cibi che derivano da proteine vegetali. 
Se ne parla ormai da anni e ad oggi sono più di 100 le aziende in tutto il mondo che lavorano proprio per portare la carne coltivata sul mercato. Nel 2013 è stato presentato al mondo il primo hamburger di manzo a base cellulare. Nel dicembre 2020, sono state approvate a Singapore le crocchette di pollo ottenute nello stesso modo. Consumare carne coltivata è possibile anche in Israele e nei Paesi Bassi. E ora è la volta degli Stati Uniti. In Italia, sebbene al momento ci si muova in altra direzione, uno studio condotto da Maria Cecilia Mancini dell’università di Parma e da Federico Antonioli dell’università della Tuscia ha rilevato tuttavia che, su un campione di 525 italiani, più della metà (54%) sarebbe disposto a provare la carne coltivata.

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https://ilbolive.unipd.it/it/news/dal-laboratorio-piatto-come-si-produce-perche

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15 dicembre 2023

Nell’ultima settimana registrati 56.504 nuovi casi (-3,8%). I decessi sono stati 316. Cresce l’occupazione dei letti di Area medica che sale all’11,9% (7.246 ricoverati). In aumento anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva che sale al 2,7% (240 ricoverati). In calo l’indice Rt che si attesa a 0,80.

IL REPORT

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https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=119062


15 dicembre 2023

“Un corridoio per osare”, un video per gli 8 anni dei Corridoi Umanitari

Il 15 dicembre 2015 veniva firmato il protocollo dei primi Corridoi. Da allora più di 2700 persone sono arrivate in sicurezza in Italia

Storie diverse, dal Medio Oriente all’Italia, accomunate dalla ricerca di nuova vita e intrecciate dall’esperienza dei corridoi umanitari. “Un corridoio per osare” è il primo docustory dell’Otto per Mille Valdese, realizzato da Vibes – Video Beckwith Studio, con la regia di Matteo De Fazio, il montaggio di Michele Comba e le riprese di Daniele Vola, con il supporto di Mediterranean Hope e della Diaconia Valdese.

Nel video le testimonianze di: Marta Bernardini (Mediterranean Hope), Fadi Sayes (architetto in Siria e a Roma), Abdul Settar Yhaya e Zakia Yhaya (ex infermieri in Siria e Libano), Parwana Kebrit (artista dall’Afghanistan).
Il documentario viene presentato oggi, 15 dicembre, a otto anni esatti dalla firma del primo protocollo dei corridoi umanitari. Il 15 dicembre 2015, infatti, Luca Maria Negro, presidente della Fcei, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, rappresentanti del Viminale e della Farnesina, firmarono il primo protocollo per i corridoi umanitari. Otto anni dopo, tante sono le persone accolte grazie a questa via di accesso legale e sicuro. Dal Libano sono arrivate più di 2.700 persone. Complessivamente in Europa sono giunti oltre 6.700 rifugiati e rifugiate. I Paesi dai quali attualmente provengono le persone accolte attraverso i corridoi umanitari, per quanto riguarda l’impegno delle chiese protestanti, sono Libano, Libia, Afghanistan.

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https://riforma.it/it/articolo/2023/12/15/un-corridoio-osare-un-video-gli-8-anni-dei-corridoi-umanitari

15 dicembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

15 dicembre. Il lavoro minorile regolare in Italia
Giovanni Caprio – pressenza.com

(Foto di Garante dell’Infanzia)

Quando si parla di lavoro minorile quasi sempre si fa riferimento all’impiego irregolare di ragazze e ragazzi. Tuttavia, esiste anche il lavoro minorile regolare, che presenta una serie di aspetti etici, sociali, giuridici ed economici che quasi mai riescono a raggiungere la pubblica attenzione, se non a ridosso di qualche incidente. La recente indagine dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza  realizzata nell’ambito del progetto FASE “FormAzione Sicura in Età adolescenziale”, con la collaborazione dell’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali E.T.S. e della Fondazione Censis, cerca di  fornire un’analisi approfondita, su scala nazionale, della dimensione quantitativa del fenomeno del lavoro regolare minorile, che riguarda i ragazzi tra i 15 e i 17 anni, e della qualità dell’esperienza lavorativa sia dal punto di vista della prevenzione dei rischi sul lavoro sia di quello formativo.

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https://www.pressenza.com/it/2023/12/il-lavoro-minorile-regolare-in-italia/

15 dicembre. Stellantis, tra cassa integrazione e passaggio all’elettrico, tanti i punti interrogativi
Lazzaro Pappagallo – rainews.it

Nella fabbrica del Frusinate la riconversione comporterà una riduzione del personale di almeno il 30 per cento rispetto agli attuali 2.900 dipendenti. Incertezza anche per i 10mila lavoratori dell’indotto

Cassa integrazione per quasi tutta la fabbrica di Cassino in attesa di ripartire da gennaio. Questa è la condizione attuale della più grande fabbrica metalmeccanica della regione. Il 2024 sarà un anno di transizione.
La missione industriale di Cassino è definita dal passaggio triangolare azienda sindacati e ministro Urso dello scorso 6 dicembre.
Si produrranno i due modelli dell’Alfa, Giulia e Stelvio, in versione elettrica a partire dal 2025. Il prossimo anno sarà un anno in cui la nuova piattaforma per l’elettrico, la stla-large, diventerà operativa e i nuovi modelli saranno testati.

Esistono una serie di punti di domanda che rimbalzano tra operai e sindacati.

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https://www.rainews.it/tgr/lazio/articoli/2023/12/stellantis-tra-cassa-integrazione-e-passaggio-allelettrico-tanti-i-punti-interrogativi-cassino-lavoro-tagli-auto-23a6bb6e-7b9d-4fcf-b2b8-fb7a830e6229.html

14 dicembre


14 dicembre: le notizie di Radio Popolare

La guerra in Medio Oriente, l’Ucraina in Europa, il lavoro povero e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di giovedì 14 dicembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30.
A Gaza il numero dei morti è salito a quasi 19mila, con oltre 50mila feriti.La situazione umanitaria nel sud della Striscia si aggrava ogni giorno di più e secondo l’Unrwa la percentuale delle persone che mangiano una volta ogni tre giorni continua a crescere. La decisione di aprire il negoziato con l’Ucraina per entrare nell’Unione europea non era affatto scontata. E’ una decisione politica forte, molto significativa. Anche se ora bisognerà capire se i dettagli dell’intesa prevedano delle condizioni specifiche e che tempi ci siano.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-giovedi-14-dicembre/



RaiNews LIVE

I lavori del Consiglio d’Europa – la diretta

Via libera del Consiglio ai negoziati per l’adesione di Ucraina e Moldova. Zelensky: “Vittoria”

I Negoziati per Bosnia solo quando raggiunti criteri. Ok a status di candidato per Georgia. Meloni: “Italia ha avuto ruolo di primo piano”. Orban: “Cattiva decisione, non abbiamo partecipato”. Il leader ungherese si è fatto da parte e non ha posto veto

la diretta in
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/al-via-il-consiglio-europeo-2023-dicembre-f5f88b31-b3f6-457c-8f83-113b0a886829.html

Vittoria di Zelensky. Sì europeo ai negoziati per l’ingresso di Kiev
Anna Maria Merlo – ilmanifesto.it

La Ue ha approvato l’apertura dei negoziati con l’Ucraina (e la Moldavia), per l’adesione al blocco. Lo ha annunciato ieri sera il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, alla nona ora di vertice, mentre tutti temevano una lunga nottata di negoziati. «Una vittoria per l’Ucraina e per tutta l’Europa», ha commentato Volodymyr Zelensky dalla Germania, dove è andato in visita a sorpresa, «l’apertura di una nuova pagina della storia d’Europa», per la presidente moldava, Maia Sandu. Un «momento storico» per Charles Michel, che ha parlato di «segnale politico molto forte», rivolto alla Russia.

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https://ilmanifesto.it/vittoria-di-zelensky-si-europeo-si-negoziati-per-lingresso-di-kiev

14 dicembre. Orbán all’attacco per ottenere lo sblocco integrale dei fondi destinati all’Ungheria
Massimo Congiu – ilmanifesto.it

Alla fine la Commissione europea avrebbe deciso di sbloccare una parte dei 31 miliardi di fondi Ue destinati all’Ungheria e congelati nel 2022 a causa di politiche adottate dal governo Orbán e considerate lesive dello Stato di diritto.
Più precisamente il riferimento è a provvedimenti su appalti, conflitti di interesse, giustizia e corruzione, che per Bruxelles vanno contro principi democratici di base.
Ora la Commissione europea avrebbe constatato alcuni progressi fatti nell’interlocuzione con Budapest, almeno su tali tematiche o parte di esse. Così le fonti a disposizione parlano di sblocco di 10,2 miliardi di euro.

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https://ilmanifesto.it/orban-allattacco-per-ottenere-lo-sblocco-integrale-dei-fondi-destinati-allungheria


14 dicembre 2023

Fondata sul comando, la Repubblica ai tempi della destra di Giorgia Meloni
Raffaele Liguori – radiopopolare.it

La forza del capo. Il progetto di premierato del governo di Giorgia Meloni. L’elezione diretta del/della presidente del Consiglio. Alla destra italiana piace l’accentramento dei poteri in capo all’esecutivo, l’indebolimento del Quirinale e del Parlamento. L’obiettivo di Meloni: varare una riforma che manderà in soffitta un pezzo portante della Costituzione del 1948. Ed aprirà alla destra-che-non-vuole-dirsi-antifascista le porte di un nuovo arco costituzionale. Pubblica, la trasmissione di Radio Popolare condotta da Raffaele Liguori, ha dedicato al tema quattro puntate monografiche.

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https://www.radiopopolare.it/fondata-sul-comando-la-repubblica-ai-tempi-della-destra-di-giorgia-meloni/


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 68

RaiNews LIVE giorno 68

Sullivan incontra Netanyahu a Tel Aviv “Volete la tregua? Chiamate Hamas” Zakaria, i coloni, le olive

A Gaza 18.787 le vittime, 116 i soldati israeliani morti nel conflitto. Unrwa: “Metà della popolazione della Striscia si è trasferita a Rafah”. Membri dello staff di Biden chiedono tregua. Netanyahu sordo agli appelli per cessate il fuoco

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/netanyahu-andremo-fino-in-fondo-nonostante-la-comunita-internazionale-7d7c46bf-0bb6-4883-99ea-0d6ef805cf3d.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: Israeli PM Netanyahu thanks US for support, weapons

  • Israeli Prime Minister Netanyahu thanks US for continued support and weapons, vowing Gaza war will go on until “complete victory”.
  • Palestinian telecommunications firms say all services cut again in Gaza amid Israeli bombardment, spurring fear across territory.
  • UNRWA head says an increasing number of people in bombarded and besieged Gaza “haven’t eaten for one, two or three days”.
  • Israel says days-long raid in occupied West Bank city of Jenin “completed”; at least 11 Palestinians killed, many more injured.
  • At least 18,787 Palestinians have been killed in Israeli attacks since October 7. The revised death toll in Israel stands at 1,147.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/12/14/israel-hamas-war-live-rain-brings-misery-to-displaced-in-gaza
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, Israël-Hamas : la guerre « durera plus que quelques mois », prévient le ministre de la défense israélien

Le Hamas « a mis en place des infrastructures souterraines et aériennes qu’il n’est pas facile de détruire », a souligné Yoav Gallant, jeudi, « mais nous vaincrons et nous détruirons » le mouvement islamiste palestinien.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/14/en-direct-israel-hamas-la-guerre-durera-plus-que-quelques-mois-previent-le-ministre-de-la-defense-israelien_6204974_3210.html

14 dicembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 659

RaiNews LIVE

Putin alla nazione: “Pace arriverà quando raggiungeremo nostri obiettivi” Video “Presto armi a Kiev finiranno” Il destino dei nemici dello Zar

Il presidente russo: “Per un Paese come la Russia sopravvivere senza sovranità non è possibile”. Poi comunica che in Ucraina sono impegnati oltre 600mila soldati. E su Orban: “Non è filorusso ma filonazionale”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/oggi-consiglio-ue-ungheria-contro-adesione-kiev-meloni-orban-zelensky-attacco-russo-su-kiev-missili-di-mosca–la-guerra-in-ucraina-0689bb53-975c-4be3-bb69-4b981cae964c.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : l’Union européenne annonce avoir trouvé un accord pour ouvrir les négociations d’adhésion avec l’Ukraine et la Moldavie

La Hongrie de Viktor Orban, hostile à cet élargissement de l’Union, s’est abstenue, jeudi, ouvrant la voie à cette nouvelle étape du rapprochement entre ces pays et l’UE.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/14/en-direct-guerre-en-ukraine-l-union-europeenne-annonce-avoir-trouve-un-accord-pour-ouvrir-les-negociations-d-adhesion-avec-l-ukraine-et-la-moldavie_6204959_3210.html

14 dicembre 2023

L’impegno a combattere di più contro l’indifferenza, tra le sedie vuote di Oslo
Adriano Sofri – Piccola Posta – ilfoglio.it

“Love Harder”. Le ragazze iraniane con il loro sudario nero: una battaglia per la vita e per la libertà 

Masha Amini

Martedì era il giorno del Nobel a Narges Mohammadi, la sua sedia vuota a Oslo, e del Sakharov alla memoria di Mahsa Jina Amini a Strasburgo. Di sera, nel tg di Sky Mondo, Liliana Faccioli Pintozzi parlava con Barbara Stefanelli del suo libro sulle “ragazze iraniane che camminano davanti a noi”: “Love Harder”. (Anche l’intervistatrice ha appena pubblicato un libro sulle donne iraniane afghane e statunitensi, “Figlie di Eva”, nel sottotitolo le tre parole curdo-iraniane: “La battaglia delle Donne per la Vita e la Libertà”). Nelle facoltà scientifiche iraniane le donne sono il 70 per cento, diceva Stefanelli, e altre cose che mi piacevano, così ho letto il libro – si fa prima a procurarsi un kindle che a farsi un caffè. Stefanelli ha fatto proprio l’Iran in cui non è mai andata e ne ha raccolto le storie: che la si chiami rivoluzione o no – ci siamo abituati a chiamare così solo quelle che riescono, benché spesso bisogni pentirsene, della riuscita.

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https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2023/12/14/news/l-impegno-a-combattere-di-piu-contro-l-indifferenza-tra-le-sedie-vuote-di-oslo-6007018/

14 dicembre 2023

Il premierato nel regime di guerra
Augusto Illuminati – centroriformastato.it

Nella riforma della destra, premier e maggioranza si configurerebbero come un inedito blocco esplicitamente costituzionalizzato. Una deriva autoritaria rispondente a un neoliberalismo esacerbato dal regime di guerra che ora sovradetermina gli equilibri dell’Occidente.

Non sono un costituzionalista, ma forse non ne serve uno per farsi un’opinione sul pastrocchio giuridico e politico del premierato. Il mio immediato ma tenace sospetto è che Giorgia Meloni, 44-enne, non è eleggibile a Presidente prima di sei anni e non ha in tasca nessun fidato parente con i requisiti giusti di età da proporre a quella carica. Questo il motivo più plausibile dell’abbandono dei precedenti più collaudati progetti di presidenzialismo e semi-presidenzialismo e il ripiego su una formula fumosa, tuttora non definitiva, mai sperimentata da nessuna parte (se non per pochi anni e con esiti negativi in Israele). E che, oltre tutto, non accrescerebbe i poteri attuali del Presidente del Consiglio (d’ora in poi Premier), ma soltanto lo sbarazzerebbe del controllo del Presidente della Repubblica.

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https://centroriformastato.it/il-premierato-nel-regime-di-guerra/

14 dicembre 2023

Giuseppe Dossetti. La politica come missione
Centro per la Riforma dello Stato

https://centroriformastato.it

Presentazione del libro di Luigi Giorgi, edito da Carocci. Ne hanno parlato con l’autore Maria Luisa Boccia, Giuseppe Cotturri e Gianluca Fiocco. Intervento di Alberto Olivetti.

14 dicembre 2023

Come l’intelligenza artificiale sta cambiando la politica
Joe Casini – wired.it

Qualche settimana fa a Bletchley Park, il centro di crittografia del Regno Unito dove Alan Turing, negli anni della Seconda guerra mondiale, decrittò il codice Enigma usato dai nazisti per comunicare, alcuni dei più importanti leader mondiali si sono incontrati al AI safety summit per discutere dei possibili impatti che l’intelligenza avrà sulle nostre società. Anche in quella sede si è sostanzialmente parlato dei due grandi temi che di solito sono ricorrenti nel dibattito sull’intelligenza artificiale: l’impatto che questa avrà sui posti di lavoro e se comprometterà i nostri sistemi politici.
A proposito di quest’ultimo tema la preoccupazione spesso è una sola, ovvero che possa sabotare la competizione elettorale attraverso la generazione di fake newsma l’impatto che l’intelligenza artificiale potrebbe avere sui nostri sistemi politici è molto più ampio e pervasivo di così.

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https://www.wired.it/article/intelligenza-artificiale-trasformazione-politica-scelte/?uID=77061e692360adceff2ff2f4d419ffc1bae96ab33f03f3f3102ff8a398a94eae&utm_brand=wi&utm_campaign=daily&utm_mailing=WI_NEWS_Daily%202023-12-14&utm_medium=email&utm_source=news&utm_term=WI_NEWS_Daily

14 dicembre 2023

Threads, il nuovo social di Meta, arriva in Italia. Zuckerberg: benvenuti a tutti

Dopo il lancio a luglio negli Stati Uniti e nel Regno Unito, Threads, primo rivale di X di Elon Musk, arriva in Italia. L’app è stata creata dal team di Instagram per condividere messaggi di testo e partecipare a conversazioni pubbliche.È possibile inoltre modificare un post, effettuare ricerche con parole chiave, taggare argomenti. Da qualche giorno su Instagram era possibile accedere all’invito digitale con QR code scansionabile semplicemente cercando la parola “biglietto”. Cliccando sull’icona si apriva un ticket virtuale con scadenza il 14 dicembre alle ore 12. Dopo il lancio Zuckerberg ha scritto sul social: “Oggi apriamo Threads a più paesi in Europa. Benvenuti a tutti 👋”

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https://www.rainews.it/articoli/2023/12/conto-alla-rovescia-threads-il-social-di-meta-arriva-in-italia-daa151a7-c9de-4953-8efa-2bb0249edd5b.html


14 dicembre live da Dubai, i lavori di COP 28

Da Good Morning Italia (https://app.goodmorningitalia.it/)

Dopo due settimane di negoziati, i Paesi partecipanti alla Cop28 di Dubai hanno trovato un accordo sulla “transizione dai combustibili fossili” – “transition away” – nei sistemi energetici per arrivare alle emissioni zero nel 2050. Per la prima volta viene esplicitato il riferimento a tutti i combustibili fossili (Nyt). L’accordo è però frutto di un compromesso e non include nel linguaggio un impegno esplicito all’eliminazione graduale – “phase out” – dei combustibili fossili, auspicato sia dall’Unione europea e dai Paesi più esposti al cambiamento climatico (Guardian). “È un accordo storico e ne sono orgoglioso”, ha detto il presidente della Cop28 Sultan Al Jaber (SkyNews).  

  • Cosa dice esattamente l’accordo (Guardian). 
  • Alla fine, un petroliere ha varato un accordo sul clima per allontanarsi dal petrolio (Nyt). 

14 dicembre. L’era della convergenza tra lavoro e clima
Francesca Gabbriellini, Paola Imperatore e Emanuele Leonardi – jacobinitalia.it

Dopo il fallimento della Cop 28 di Dubai, un bilancio a trent’anni dalla Convenzione sui cambiamenti climatici Onu. Dal punto di vista del rapporto tra giustizia ambientale e lotta di classe

Subito dopo la fine della Cop28, la Conferenza delle Nazioni unite sul cambiamento climatico svoltasi nei giorni scorsi a Dubai, abbiamo parlato con Paola Imperatore ed Emanuele Leonardi, dei quali è appena uscito il saggio L’era della giustizia climatica (Orthotes, 2023) che segnala proprio «la progressiva disintegrazione della governance climatica transnazionale guidata dalle Nazioni unite». 

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https://jacobinitalia.it/lera-della-convergenza-tra-lavoro-e-clima/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=only-the-good-die-young

Il tempo

Dipartimentodella Protezione Civile
Presidenza del Consiglio dei Ministri


Allerta meteo-idro


Allerta gialla, giovedì 14 dicembre, su parte di Abruzzo, Molise, Campania e Puglia. Consulta il bollettino per conoscere i livelli e le zone di allerta del territorio.
Bollettino di Criticità del 13 dicembre 2023 ore 14:55

https://www.3bmeteo.com/giornale

Meteo
Venerdì / Sabato temporaneo flusso freddo con neve fino a bassa quota su parte d’Italia

Archivio
https://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/archivio

14 dicembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

14 dicembre. Lavoratori europei contro i nuovi tagli della Ue

Il 12 dicembre sono arrivati a Bruxelles dai quattro angoli del continente per dire “no all’austerità”. Ecco i loro volti, le loro parole

Dopo il cambio di passo dettato dalla crisi pandemica, le politiche comunitarie sono tornate a prospettare la cappa dell’austerità soprattutto sui settori della sanità, dell’istruzione e dei trasporti. 
Abbiamo incontrato lavoratori provenienti da tutta Europa che si oppongono alle nuove sforbiciate, al dilagare della precarietà nei contratti di lavoro, alle logiche del profitto che mettono sempre più a rischio la salute e la sicurezza e alle riforme che continuano a penalizzare i pensionati.
Le rivendicazioni sono nette: “Nessun ritorno all’austerità; investimenti in posti di lavoro coperti dai contratti collettivi; un’economia e una transizione più giusta per tutti”.
La manifestazione indetta dalla Etuc-Ces chiude in questo 2023 un percorso di mobilitazioni che ha attraversato l’intero continente e ha visto, in Italia, le piazze colorate di rosso e di blu con la Cgil e la Uil impegnate a difendere “La Via Maestra” della Costituzione e a rivendicare, con gli scioperi generali di novembre dicembre, politiche economiche e sociali per migliorare le condizioni delle lavoratrici, dei lavoratori, e dei cittadini tutti.

il video in
https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/lavoratori-europei-contro-i-nuovi-tagli-della-ue-ot5cmk0y

14 dicembre. Il Pnrr si è fermato a Eboli
Simona Ciaramitaro – collettiva.it

Le proteste dalla Basilicata contro la rimodulazione del Piano. La Filt denuncia il “disastro ferrovie” che la misura avrebbe dovuto contribuire a superare

La rimodulazione del Pnrr colpisce le regioni, soprattutto nel Mezzogiorno. Tra le proteste che si alzano c’è quella della Basilicata, arrivata dalla Cgil, che già in alcuni comparti aveva denunciato il rischio che il Piano di ripresa e resilienza non porti i benefici nei quali si è sperato. Il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito, ha affermato che “la cancellazione di interventi per i settori più a rischio dal punto di vista della tenuta sociale del Paese, soprattutto le periferie”, è “l’ennesimo attacco al Sud del Paese”. Tra gli obiettivi del Next generation c’era la riduzione dei divari di genere, di generazione, di territorio, “ma nei provvedimenti contenuti nel piano di rimodulazione sembra ci sia l’intenzione non dichiarata di ridurre, a volte annullare, proprio quei progetti volti a ridurre quei divari”.

continua in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/il-pnrr-si-e-fermato-a-eboli-fzb8uu7v

14 dicembre. GKN. È l’ assemblea permanente più lunga della storia del paese.

In due anni sono cambiate tante cose. Siamo sicuramente più provati e stanchi. Hanno logorato questa vertenza per provare a farci cadere. E ora sono ripartiti i licenziamenti. Questa volta la cosa ha fatto “meno notizia” dei passati licenziamenti.
Insomma, ci sono cose che cambiano.
Ciò che non cambia è la vostra solidarietà. L’ Insorgiamo tour a Pisa, Bologna, Roma è andato così. Sentiamo forte l’onda che sale verso il 31 dicembre.
Spicchiamo il volo o cadiamo. Il 31 dicembre tutte e tutti di fronte alla Gkn. #insorgiamo

GKN, tutte le date verso l’ora X: https://insorgiamo.org/eventi/

CALENDARIO DEGLI EVENT IN PROGRAMMA:
💥💥Domenica 17 dicembre💥💥
💥Dalle h 10, presidio e volantinaggio del Collettivo di Fabbrica e della cittadinanza attiva e solidale in Piazza Dei Ciompi💥💥
14 dicembre, oggi, Insorgiamo tour a 👉 Pisa, Roma, Bologna
️ 1^ giornata Teatro Working class al Teatro Brillante Lippi, Firenze: https://fb.me/e/cxQgtkT34
15 dicembre, Insorgiamo tour a 👉 Milano
2^ giornataTeatro Working class al Teatro Brillante Lippi, Firenze: https://fb.me/e/cxQgtkT3416 dicembre, 📣 14.30 corteo contro l’estrattivismo a Carrara

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https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid031MN6M1zQVbMERZiJRKmXzz9eFkWZkEKKsFmxusubCcXT5FrCLxy9DbGuYmP5RgDzl

GKN. “Tutta la settimana la passo lì con te….”

★ 𝗪𝗢𝗥𝗞𝗜𝗡𝗚 𝗖𝗟𝗔𝗦𝗦 – 𝗗𝗨𝗘 𝗚𝗜𝗢𝗥𝗡𝗜 𝗗𝗜 𝗧𝗘𝗔𝗧𝗥𝗢 𝗢𝗣𝗘𝗥𝗔𝗜𝗢 𝗔𝗟 𝗕𝗥𝗜𝗟𝗟𝗔𝗡𝗧𝗘 ★

𝐷𝑢𝑒 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑡𝑒𝑎𝑡𝑟𝑜 𝑤𝑜𝑟𝑘𝑖𝑛𝑔 𝑐𝑙𝑎𝑠𝑠 𝑎𝑙 𝐵𝑟𝑖𝑙𝑙𝑎𝑛𝑡𝑒, 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑙’𝑜𝑟𝑎 𝑋, 𝑐𝑜𝑛 𝑒 𝑖𝑛 𝑠𝑜𝑠𝑡𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑎𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝐶𝑜𝑙𝑙𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑑𝑖 𝐹𝑎𝑏𝑏𝑟𝑖𝑐𝑎 𝐺𝐾𝑁 𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑀𝑜𝑛𝑑𝑜𝑐𝑜𝑛𝑣𝑒𝑟𝑔𝑒𝑛𝑧𝑎

14 dicembre. Quindici licenziamenti alla Dire: è sciopero

Sciopero delle giornaliste e dei giornalisti dell’agenzia di stampa Dire a seguito della “grave decisione dell’azienda” di procedere a 15 licenziamenti, nonostante quasi due anni di pesanti decurtazioni degli stipendi dovuti al ricorso agli ammortizzatori sociali, come affermano i lavoratori. L’astensione dal lavoro è stata proclamata per le giornate del 14 e 15 dicembre.

Come rende noto anche la Federazione nazionale della stampa, schierata con i colleghi, si è infatti “conclusa con un mancato accordo al ministero la procedura di licenziamenti collettivi avviata dall’editore della Dire, Stefano Valore, che lascerà senza lavoro 15 giornalisti nonostante le risorse che riceverà dal governo. All’agenzia, infatti, dal 2024 arriveranno oltre 2 milioni di euro l’anno per un triennio, grazie al decreto per i servizi d’informazione da parte della pubblica amministrazione. Un’importante iniezione di risorse che però non è servita a scongiurare questo attacco a tutta la nostra categoria. Insomma, da una parte ci sono milioni di euro dal governo, che gli imprenditori si mettono in tasca, e dall’altra si riduce l’occupazione senza se e senza ma”.

continua in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/quindici-licenziamenti-alla-dire-e-sciopero-namitqk8

13 dicembre


13 dicembre: le notizie di Radio Popolare

Petrolio e carbone ci accompagneranno fino al 2050, la guerra a Gaza e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di mercoledì 13 dicembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30.
L’accordo della Cop28 a Dubai rappresenta un passo storico verso l’abbandono dei combustibili fossili entro il 2050, ma la formulazione ambigua e la gradualità suscitano preoccupazioni sulla capacità di affrontare tempestivamente l’emergenza climatica. La Guerra a Gaza continuerà nonostante le pressioni della comunità internazionale sul governo israeliano. Sul Mes Meloni va all’attacco per difendersi dallo stallo in cui versa la trattativa in Europa sul Patto di stabilità. La Corte costituzionale albanese ha sospeso le procedure parlamentari per l’approvazione dell’accordo Tirana-Roma sui migranti.

Sommario

continua in
https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-mercoledi-13-dicembre/



Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 67

RaiNews LIVE giorno 67

Netanyahu: “Niente ci fermerà, andremo fino in fondo” I rifornimenti aerei alle forze armate all’interno della Striscia

Dieci soldati israeliani uccisi in un’imboscata. Onu: nessuna conferma che stia venendo pompata acqua di mare nei tunnel di Hamas. Biden: Israele perde consenso.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/biden-israele-perde-consenso-lassemblea-onu-vota-per-il-cessate-il-fuoco-litalia-si-astiene-8faed1f5-5625-4206-acee-c7bd7f53792b.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: Displaced people ‘killed point-blank’ in Gaza school

  • Exclusive video and images obtained by Al Jazeera show bodies piled up inside the Shadia Abu Ghazala School in al-Faluja area, west of the Jabalia refugee camp in northern Gaza.
  • Rainfall triggers flooding in parts of Gaza Strip as strong winds damage makeshift tents, adding to the challenges faced by Palestinian families displaced by Israel’s war.
  • The Israeli army says 10 of its soldiers, including a colonel who commanded a forward base for the Golani infantry brigade, were killed in the Gaza Strip on Tuesday.
  • At least 18,608 Palestinians have been killed in Israeli attacks since October 7. The revised death toll in Israel stands at 1,147.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/12/12/israel-hamas-war-live-palestinians-going-hungry-as-israel-pounds-gaza
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : nouvelles sanctions contre des responsables du Hamas, Washington et Londres restent « déterminés »

Il s’agit du quatrième train de sanctions décidé par les Etats-Unis depuis l’attaque du Hamas contre Israël, le 7 octobre, et le second pour le Royaume-Uni. Les deux pays classent le mouvement islamiste palestinien au pouvoir à Gaza depuis 2007 comme organisation terroriste.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/13/en-direct-guerre-israel-hamas-nouvelles-sanctions-contre-des-responsables-du-hamas-washington-et-londres-restent-determines_6204974_3210.html

13 dicembre. Gaza. La guerra non è contro Hamas, è contro i palestinesi
Amedeo Cottino – volerelaluna.it

Per decenni ha regnato in Italia, con pochissime eccezioni, il silenzio sull’oppressione del popolo palestinese da parte di Israele, neppure rotto dalla denuncia, all’inizio di questo secolo, dello storico israeliano Ilan Pappé nel suo La pulizia etnica della Palestina (Fazi, 2008). Ora i chierici, come li aveva chiamati Julien Benda (La traison des clers, Grasset, 1958), coloro cioè a cui è affidato il compito di difendere la giustizia e la ragione – gli intellettuali in buona sostanza – si sono infine svegliati. Mi riferisco al recente documento nel quale qualche migliaio di accademici italiani ha avanzato l’urgente richiesta di cessare il fuoco e di rispetto del diritto umanitario internazionale.
Ma questo uscire dalla ben nota “torre d’avorio” è davvero il segnale di un risveglio, è la manifestazione di un più generale impegno a fare chiarezza fino in fondo sulla questione palestinese? Non è una domanda né retorica né accademica: migliaia di palestinesi vengono sterminati in questi giorni e noi non possiamo cavarcela semplicemente firmando un appello o tanto meno commuovendoci a fronte dei morti. Si tratta, se questo impegno vuole diventare reale, di prendere atto di alcuni fatti e di trarne le dovute conseguenze.

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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/12/13/gaza-la-guerra-non-e-contro-hamas-e-contro-i-palestinesi/

13 dicembre 2023

Migranti, la Corte costituzionale dell’Albania sospende la ratifica dell’accordo con l’Italia

Nel testo alla base della decisione della Corte si sostiene che l’intesa viola sia la Costituzione sia accordi internazionali che l’Albania ha sottoscritto

Agenzia DIRE La Corte costituzionale di Tirana ha sospeso le procedure parlamentari per l’approvazione dell’accordo tra Italia e Albania sui migranti, prevista per il 14 dicembre: lo hanno riferito Panorama e altri quotidiani locali, nelle loro edizioni online.
Il tribunale era stato chiamato in causa da due ricorsi, presentati dal Partito democratico albanese e da altri 28 deputati dell’opposizione al primo ministro Edi Rama.

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https://www.dire.it/13-12-2023/992908-migranti-la-corte-costituzionale-dellalbania-sospende-la-ratifica-dellaccordo-con-litalia/

13 dicembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 658

RaiNews LIVE

Mosca attacca Kiev, oltre 50 feriti. Zelensky a Oslo: più cooperazione con i paesi del Nord-Europa

La visita a Washington non ha sbloccato l’empasse al Congresso sugli aiuti. Von der Leyen: unirsi alla famiglia Ue sarà la vittoria finale dell’Ucraina. Orban ancora di traverso. Il think tank Usa: il Cremlino vuole indebolire il sostegno occidentale

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/zelensky-alla-casa-bianca-muro-repubblicano-sugli-aiuti-a-kiev-5b5b1fd4-5b60-4b94-bf09-50b89bbc2e1a.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : « Nous ne soutenons pas l’adhésion rapide de l’Ukraine à l’UE ! », répète Viktor Orban

La Commission européenne a annoncé mercredi le déblocage de quelque 10 milliards d’euros pour la Hongrie, à la veille d’un sommet des vingt-sept pays membres. La décision a déjà suscité de vives réactions au Parlement européen.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/13/en-direct-guerre-en-ukraine-nous-ne-soutenons-pas-l-adhesion-rapide-de-l-ukraine-a-l-ue-repete-viktor-orban_6204959_3210.html


13 dicembre live da Dubai, i lavori di COP 28 la cronaca minuto per minuto
14a giornata

Da Good Morning Italia (https://app.goodmorningitalia.it/)

I negoziati alla Cop28 sono andati avanti per tutta la notte. La presidenza del summit ha rilasciato una nuova bozza di accordo finale che spingerebbe le nazioni ad abbandonare i combustibili fossili per scongiurare i peggiori effetti del cambiamento climatico. L’accordo, che deve essere approvato dal vertice, riconosce “la necessità di riduzioni profonde e rapide delle emissioni di gas serra” (Reuters).

Cop28: i punti del bilancio globale, “Global Stocktake”

Dall’uscita dalle fonti fossili all’aumento di rinnovabili: i punti dell’accordo ‘storico’ raggiunto alla 28esima Conferenza delle parti sui cambiamenti climatici di Dubai

A Dubai le 198 nazioni partecipanti alla 28ma Conferenza delle parti sui cambiamenti climatici (COP28) hanno raggiunto un accordo presentato come “storico”, punto di arrivo di trattative complesse e serrate. 
Organizzata dagli Emirati Arabi Uniti, la COP28 si è aperta lo scorso 30 novembre con grandi aspettative per il futuro del pianeta, sempre più a rischio, bisognoso di un piano d’azione urgente per affrontare la crisi climatica. Un’edizione molto attesa per fare un bilancio dell’azione climatica globale, il Global Stocktake (GST), previsto dall’Accordo di Parigi del 2015, firmato dalla Cop21

Tre gli obiettivi in ballo: ridurre le emissioni di gas serraadattarsi ai cambiamenti climatici e aumentare i finanziamenti

L’obiettivo principale resta ancora quello di Parigi: limitare il riscaldamento globale al di sotto ai 2 gradi e puntare a 1,5 gradi
Per raggiungere il traguardo, il calo delle emissioni dovrà diminuire del 43% entro il 2030 (rispetto ai dati registrati nel 2019), secondo gli esperti climatici dell’IPCC. 

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https://www.rainews.it/articoli/2023/12/cop28-i-sette-punti-del-global-stocktake-dubai-fonti-fossili-rinnovabili-clima-summit-84ecd93b-7594-4646-bc41-69e29d769cfc.html

Cina, Alaska, Brasile, Arabia… Macché stop, trivelle ovunque

COP28. Per l’Italia (non un produttore “vero”) lo stop dovrebbe toccare l’attività di Eni e Snam

Possiamo scommettere che nelle prossime settimana, dopo la fine di questa Cop28, noi cittadini faremo l’abitudine al concetto di phase-out, cioè di eliminazione graduale o progressiva dei combustibili fossili, ma la realtà dei fatti con cui ci scontriamo è un’altra, riassunto nel sottotitolo dell’ultimo Production Gap Report: «I principali produttori di combustibili fossili hanno in programma di estrarre ancora di più nonostante le promesse sul clima».

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https://ilmanifesto.it/cina-alaska-brasile-arabia-macche-stop-trivelle-ovunque

Leggi anche
Dio, patria e Exxon: il Venezuela rivuole «in ogni modo» le selve dell’Esequibo

Ma a chi servono davvero le conferenza sul clima?


13 dicembre 2023

Quello che i giornalisti non dicono

Testimonianze di cronisti e croniste non pagati, di precariato diffuso, di aziende che non coprono le assicurazioni, di traumi irrisolti, di discriminazioni e di molestie

«Per anni ho lavorato senza essere pagato. Mi dicevano: “Sai come vanno queste cose, siamo un po’ in difficoltà, prima o poi arriveranno gli sponsor”. Io ingenuamente ci speravo, e intanto provavo ad arrangiarmi anche con altri lavori». Giacomo, 34 anni, dopo la laurea ha lasciato un contratto a tempo indeterminato per inseguire il sogno di diventare giornalista. Grazie a un tirocinio è entrato nella redazione di un giornale locale: «Investigavo sui movimenti di estrema destra, la mafia nigeriana, i diritti dei lavoratori sfruttati. Più volte mi sono trovato in situazioni pericolose, sono stato minacciato. A un certo punto però ho dovuto smettere perché non avevo nessuno alle spalle: non avevo soldi e non potevo permettermi di essere querelato. Il direttore mi ha detto chiaramente: “Fai come vuoi, ma sappi che non abbiamo avvocati per aiutarti”».

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https://irpimedia.irpi.eu/cometisenti-quello-che-i-giornalisti-non-dicono/



13 dicembre 2023

Rottura nella sinistra spagnola
Nicola Tanno – jacobinitalia.it

Il divorzio tra Sumar e Podemos all’indomani della nascita del governo Sanchez fotografa la fase politica: i primi puntano tutto sulla coalizione di centrosinistra, i secondi provano a recuperare autonomia

Era atteso da settimane l’annuncio di Podemos di voler abbandonare il gruppo parlamentare di Sumar, la coalizione in cui stava nelle ultime elezioni politiche spagnole del luglio scorso. Dopo essere stati esclusi dal nuovo esecutivo guidato di nuovamente dal socialista Pedro Sánchez, il partito di Ione Belarra ha deciso di rompere la breve coabitazione con il gruppo guidato da Yolanda Díaz, dal 2021 vicepresidente del Governo. Paradossalmente, dopo mesi di scontri, la scelta è stata adottata e accettata con più naturalità di quanto si temesse: da un lato Podemos è convinta di poter recuperare autonomia politica, dall’altro Díaz crede che a livello locale, dove Podemos ha scarso radicamento, saranno in tanti ad abbandonare una nave che ha deciso di imbarcarsi nelle acque burrascose del conflitto per salire a bordo in quella bianca ed elegante di Sumar, attraccata nei porti sicuri del Governo. 

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https://jacobinitalia.it/rottura-nella-sinistra-spagnola/


13 dicembre 2023

Povertà, 10 anni di Alleanza. 6 proposte per affrontare le sfide future

Ripercorrere la storia, per affrontare la sfida delle povertà con consapevolezza, competenza e con la forza delle tante esperienze diverse, riunite dieci anni fa in un’Alleanza: è quanto ha voluto fare Alleanza contro la povertà in Italia, questa mattina, riunendo presso la sede nazionale delle Acli le diverse figure e realtà che, nel 2013, hanno dato vita a questa compagine, che oggi conta 35 organizzazioni.
Ha coordinato i lavori della mattinata, il vicedirettore di Avvenire Francesco Riccardi, che fin dall’inizio ha seguito e accompagnato la storia e l’impegno dell’Alleanza. Dopo il saluto e l’intervento del sottosegretario al Mef On. Sandra Savino, a ripercorrere i passaggi e soprattutto le ragioni, lo spirito e la visione che hanno ispirato la nascita dell’Alleanza sono intervenuti, primi fra tutti, i Presidenti delle due realtà che, dieci anni fa fecero nascere l’esperienza : S.E. Carlo Roberto Maria Radaelli, Presidente di Caritas Italiana, ed Emiliano Manfredonia, Presidente nazionale di Acli

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https://alleanzacontrolapoverta.it/uncategorized/poverta-10-anni-di-alleanza-6-proposte-per-affrontare-le-sfide-future/

13 dicembre 2023

Ecologia e occidente. È ora di decidere a che prezzo batterci per il lusso delle nostre libertà
Adriano Sofri – Piccola Posta – ilfoglio.it

Sta davanti ai nostri occhi il legame necessario, insostituibile, fra salvataggio ecologico e democrazia. Petrolio e autocrazia sono da sempre indissolubilmente legati

Foto La Presse

Oggi scrivo per qualche mio amico. Per quelli, fra i miei amici, che pensano davvero che la questione ecologica, cioè la questione della vita umana e degli altri animali sul pianeta, sia essenzialmente “ideologica”, e che i passi apparenti verso un suo trattamento “realistico” vadano salutati come una liberazione dall’orpello utopistico e fondamentalista eccetera. Richiamerei l’essenziale. Petrolio e autocrazia (dittatura, soggezione di bambine e donne, dinastia manesca, superstizione propria e compravendita di scienza e tecnologia altrui, cambio d’abito fra sultanato e Londra) petrolio e autocrazia, ripeto, sono da sempre indissolubilmente legati. All’inizio dei 70, quando i regimi che si ritenevano addomesticati morsero la mano, la Norvegia (e, per il condominio sul Mar del Nord, il Regno Unito) si era accorta di disporre del petrolio. Era la sorella povera e snobbata della Svezia, si era tenuta alla larga dall’Unione europea per arginare la licenza di ubriachezza, aveva anche da povera una dignitosa tradizione terzomondista, diventò una gran protagonista del mercato mondiale del petrolio, l’eccezione che conferma la regola. 

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https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2023/12/13/news/ecologia-e-occidente-e-ora-di-decidere-a-che-prezzo-batterci-per-il-lusso-delle-nostre-liberta–6001826/


13 dicembre 2023

I nidi pubblici: la “favola vera” di Adriana Lodi diventa spettacolo teatrale
Laura Branca – strisciarossa.it

Adriana Lodi negli anni Sessanta quando era assessore del Comune di Bologna


Quando il sipario si apre in scena si muove, avanti e indietro, una donna anziana che borbotta tra sé e sé. Ha i capelli in disordine, indossa una vestaglia e in mano ha tanti fogli, che ogni tanto agita e mostra al pubblico. La scena è scarna: un paio di poltrone, un tavolino su cui poggia un telefono, un cavallino a dondolo in legno e libri sparpagliati ovunque.
Inizia così lo spettacolo “Adriana Lodi: raccontami una favola vera”. La piece teatrale si svolge in circa un’ora e si dipana in un semi-monologo ritmato da domande, immaginate e reali, e risposte lucide che ripercorrono un passato recente. Il ricordo personale e soggettivo di Lodi diventa, ed è, il ricordo collettivo del Paese Italia durante la prima repubblica. E per chi non c’era lo spettacolo diventa un momento di conoscenza e apprendimento.

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https://www.strisciarossa.it/i-nidi-pubblici-la-favola-vera-di-adriana-lodi-diventa-spettacolo-teatrale/


13 dicembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

13 dicembre. Salvini precetta di nuovo lo sciopero dei mezzi: “Chi disubbidisce paga”

“Devo garantire la mobilità ai 20 milioni di italiani che quotidianamente prendono un mezzo pubblico”

ROMA – “Qui Mit, ho firmato per ridurre da 24 a 4 ore lo sciopero del trasporto pubblico locale previsto per questo venerdì 15 dicembre. Il diritto a chiedere salari più adeguati è sacrosanto, ma questo non può paralizzare l’Italia per un giorno intero, a ridosso del Natale. Da ministro dei Trasporti devo garantire la mobilità ai 20 milioni di italiani che quotidianamente prendono un mezzo pubblico: è mio diritto ma anche mio dovere”, scrive il ministro dei Trasporti Matteo Salvini su X annunciando la precettazione dello sciopero dei mezzi indetto dai sindacati per questa settimana.

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https://www.dire.it/13-12-2023/992676-salvini-precetta-sciopero-trasporti-15-dicembre-orari/

13 dicembre. GKN. I licenziamenti per Capodanno.

Ad oggi i licenziamenti saranno definitivi l’1/1/24: questo l’ultimo schiaffo ad una comunità operaia e ad un territorio.
Forse per pura speculazione immobiliare, licenziano operai alluvionati, in un territorio sconvolto da cambiamento climatico e cementificazione.
L’abbiamo chiamata ora x: l’ora in cui vengono tolti lavoro e vita da una fabbrica, per trasformarla in un immobile. Gkn cesserebbe di esistere: storia, lavoro, assemblea permanente, diritti sindacali cancellati.
Questo ci obbliga a sorprendere, a mobilitarci nella notte più insolita: il 31 dicembre ad essere gioiosa barricata, veglia, protesta, concerto. A stare appiccicate/i per dire: qua non possono sfondare. Perché se Gkn vince, cambia i rapporti di forza a favore di tutte e tutti.

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https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid0DLAJgqQueJ92z9sAGf9F9fubqfZ3gMRCeVRztAsunSsKCBsECoHdwRuRGEbowpRCl

13 dicembre. Assunti e poi abbandonati. I rider di My Menu in lotta contro i licenziamenti
Luca Parena – radiopopolare.it

Sugli zainetti termici colorati parole e slogan si sovrappongono. Si legge “Ogni desiderio è un ordine”, “My Menu. Consegne a puntino”. Sullo sfondo degli uffici dei dirigenti dell’azienda, i rider si raccolgono dietro a uno striscione e si dichiarano, invece, “licenziati a puntino”. Si sono dati appuntamento davanti alla sede milanese del gruppo Pellegrini, il proprietario di My Menu. Doveva essere la risposta italiana alle grandi piattaforme digitali delle consegne di cibo a domicilio. Ha lasciato senza lavoro trecento rider, circa 50 in Lombardia.

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https://www.radiopopolare.it/assunti-e-poi-abbandonati-i-rider-di-my-menu-in-lotta-contro-i-licenziamenti/

12 dicembre

12 dicembre. Due morti sul lavoro: un operaio di 24 anni nel Senese e un 61enne nel Savonese

Un altro incidente mortale sul lavoro. A perdere la vita nel tardo pomeriggio a Gaiole in Chianti (Siena) un operaio 24enne che, secondo una ricostruzione, è caduto da un’impalcatura da un’altezza di circa 10 metri. L’incidente è avvenuto nei pressi di un’azienda agricola in località Terrazze di Adine. Il giovane è morto subito. Sul posto sono intervenuti l’ambulanza della Misericordia di Radda in Chianti, l’elicottero Pegaso 2, i vigili del Fuoco e il personale Pisll (Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro). Sono in corso gli accertamenti per stabilire cause, dinamica e circostanze dell’incidente.

Ancora oggi è stato registrato un incidente mortale a Borghetto Santo Spirito (Savona), dove un operaio è precipitato da una impalcatura. Ancora da chiarire le cause. La tragedia è avvenuta in via De Amicis a metà mattina. Sul posto si sono recati i soccorsi con una ambulanza ma non è stato possibile salvare l’operaio. La vittima aveva 61 anni ed era di origine albanese. Solo lunedì un’altra vita persa un lavoratore 28 anni è morto a Milano, schiacciato da una cassaforma metallica in un cantiere.

Nei primi otto mesi del 2023 sono state 657 le denunce per decesso sul lavoro presentate all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni (Inail) secondo la relazione annuale presentata a Roma a ottobre e più di 383mila le denunce per infortunio.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/12/12/operaio-di-24-anni-cade-da-una-impalcatura-di-10-metri-e-muore/7381601/


12 dicembre: le notizie di Radio Popolare

L’avviso di Biden a Netanyahu, i giorni decisivi per il futuro dell’Ucraina e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di martedì 12 dicembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Nel giorno in cui Joe Biden ha voluto mandare un messaggio a Netanyahu, carri armati e aerei da guerra hanno colpito di nuovo il sud di Gaza. Tra il Mes e l’appoggio all’Ucraina, in questi giorni Giorgia Meloni deve proteggersi di più dalle insidie dei suoi alleati più che delle opposizioni. Il rapporto mensile di Bankitalia sui mutui: ad ottobre i tassi hanno fatto segnare un nuovo record, saliti al 4,72% dal 4,65% di settembre. Augusto Barbera è il nuovo presidente della Corte Costituzionale, eletto oggi all’unanimità. Giorni decisivi per il futuro dell’Ucraina anche in Europa: giovedì si apre il Consiglio europeo che discuterà dell’ingresso dell’Ucraina nell’Unione.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-martedi-12-dicembre/#Le_divergenze_tra_Biden_e_Netanyahu_mentre_Gaza_e_ancora_senza_aiuti_umanitari



12 dicembre 2023

Paese più povero, cinque piazze che si parlano

Negli ultimi due mesi in Italia milioni di persone hanno partecipato alle manifestazioni dei lavoratori, delle donne, della società civile. Da dove vengono queste mobilitazioni? Quanto pesano il declino economico, le disuguaglianze, le discriminazioni, le politiche sbagliate?

La marcia della pace ad Assisi di domenica 10 dicembre 2023, per il cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi, è l’occasione più recente in cui migliaia di persone hanno manifestato in Italia. Negli ultimi due mesi, con una partecipazione popolare oltre ogni previsione, le piazze italiane si sono riempite per proteste e rivendicazioni diverse. Ricordiamole: il 7 ottobre “La via maestra” della difesa della Costituzione è stata lanciata da Cgil e 200 associazioni, chiedendo democrazia, pace e tutela dei diritti, contro i progetti di presidenzialismo e autonomia regionale differenziata. A partire dal 28 ottobre la questione della Palestina e della difficile pace con Israele è arrivata in molte piazze.
Il 17 novembre c’è stata la giornata principale dello sciopero generale di Cgil e Uil contro la legge di bilancio del governo e la svalutazione del lavoro, seguita da decine di altre manifestazioni regionali e delle categorie in prima linea, dal personale sanitario a quello dei trasporti. Il 25 novembre, nella giornata contro la violenza sulle donne, c’è stata una straordinaria partecipazione, a Roma e in tutta Italia, con l’affermazione della libertà e del protagonismo delle donne, e il rifiuto di modelli fondati sul patriarcato.

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https://sbilanciamoci.info/paese-piu-povero-cinque-piazze-che-si-parlano/


12 dicembre 2023

Meloni alla Camera: “Patto di stabilità partita difficilissima ma aperta”

La presidente del Consiglio è intervenuta alla Camera per le comunicazioni parlamentari in vista del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre

AGENZIA DIRE – In vista del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre, la presidente del Consiglio Meloni è intervenuta alla Camera per le comunicazioni parlamentari. Tra i primi argomenti affrontati dalla premier c’è il patto di stabilità: “Il governo è impegnato da mesi in Europa sulla riforma del patto di stabilità, con un approccio costruttivo e pragmatico davanti a condizioni negoziabili non semplici”. “Se, nonostante una trattativa difficilissima, la partita è ancora aperta- ha aggiunto- è perché a Bruxelles tutti riconoscono che la politica di bilancio italiana è seria”.

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https://www.dire.it/12-12-2023/992434-meloni-alla-camera-patto-di-stabilita-partita-difficilissima-ma-aperta/

LEGGI ANCHEScontro Meloni-Schlein sul Mes: “Perché il Pd non lo ha ratificato?”, “La premier fa il gioco delle tre carte”

12 dicembre 2023

Augusto Barbera eletto all’unanimità nuovo presidente della Corte costituzionale

Giurista di lungo corso e politico, è stato parlamentare per cinque legislature e ministro nel governo Ciampi. Ha presieduto la Commissione parlamentare per le questioni regionali e ha fatto parte della Bicamerale per le riforme costituzionali

Augusto Antonio Barbera è stato eletto presidente della Consulta all’unanimità (una sola scheda bianca, probabilmente la sua). Giurista dalla lunghissima carriera accademica, ex parlamentare, in passato ministro nel governo Ciampi, Barbera arriva al vertice della Corte costituzionale dopo aver svolto questo incarico come facente funzioni dopo la fine del mandato di Silvana Sciarra.

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https://www.rainews.it/articoli/2023/12/augusto-barbera-eletto-allunanimita-nuovo-presidente-della-corte-costituzionale-22641594-ec9e-4a7a-af55-38d8744a35fe.html


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 66

RaiNews LIVE giorno 66

Netanyahu a Biden: a Gaza né Hamas né Fatah. L’Onu discute nuova risoluzione Missile Huthi centra nel Mar Rosso una nave norvegese diretta in Italia Le luci che portano morte

Netanyahu sconfessa Biden: a Gaza né Hamas né Fatah. Oggi l’Onu discute una nuova risoluzione. La petroliera era diretta in Italia. L’Onu: Gaza “è un inferno in terra”, i morti nella Striscia sono 18.205. Oggi l’Assemblea generale delle Nazioni Unite

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/strage-senza-fine-piu-di-18200-morti-3df3f99f-d3b1-454f-a87d-ef8e29ebde9b.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: UN says Gaza ‘hell on earth’ amid Israeli bombing

  • Palestinian Health Ministry official says Israeli forces have entered Kamal Adwan Hospital in northern Gaza after shelling it for days.
  • Visiting head of the UN agency for Palestinian refugees likens Gaza to “hell on earth” as Israel continues its deadly bombardment of the enclave.
  • At least 20 people have been reportedly killed, including seven children, in the bombing of the city of Rafah by Israeli forces.
  • A UN expert warns that “every single Palestinian in Gaza is going hungry” as Israel continues its deadly bombardment of the enclave.
  • At least 18,412 Palestinians have been killed in Israeli attacks since October 7. The revised death toll in Israel stands at 1,147.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/12/12/israel-hamas-war-live-palestinians-going-hungry-as-israel-pounds-gaza
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : la situation à Gaza est « apocalyptique » pour les populations civiles, avertit le chef de la diplomatie européenne

Josep Borrell a dressé lundi un tableau « catastrophique » de la situation dans l’enclave palestinienne, affirmant que le niveau de souffrances humaines constituait un « défi sans précédent ».

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/11/en-direct-guerre-israel-hamas-il-n-y-a-pas-d-endroit-vraiment-sur-dans-la-bande-de-gaza-previent-l-agence-des-nations-unies-pour-les-refugies-palestiniens_6204974_3210.html

12 dicembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 657

RaiNews LIVE

Biden: “Repubblicani fanno il gioco di Putin. Congresso cerchi compromesso e approvi aiuti a Kiev”.

Zelensky: dal Congresso “Segnali positivi”. Il presidente americano ha firmato un ordine per 200 milioni di aiuti extra a Kiev. Ma sugli aiuti finanziari rimane il muro dei repubblicani che li legano a una diversa politica di sicurezza sul confine

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/zelensky-a-washington-oggi-vede-biden-la-guerra-di-putin-e-contro-leuropa-libera-033addcb-e338-4a4b-8102-de31dd597a35.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : Volodymyr Zelensky est arrivé au Congrès américain, où le sort d’une aide cruciale à Kiev est en jeu

Le Congrès a buté la semaine dernière sur un volet de 61 milliards de dollars pour Kiev, réclamé par le président américain, Joe Biden.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/12/en-direct-guerre-en-ukraine-volodymyr-zelensky-est-arrive-au-congres-americain-ou-le-sort-d-une-aide-cruciale-a-kiev-est-en-jeu_6204959_3210.html


12 dicembre live da Dubai, i lavori di COP 28 la cronaca minuto per minuto
13a giornata

Da Good Morning Italia (https://app.goodmorningitalia.it/)

Il negoziato per l’adozione del documento finale della Cop28, il summit Onu sul clima in corso a Dubai, è entrato nel vivo alla vigilia della conclusione prevista, sulla carta, per oggi – ma si tratterà a oltranza fino alla fumata bianca. Gli Emirati Arabi Uniti, che detengono la presidenza del vertice, hanno diffuso una nuova, controversa, bozza – non vincolante – da sottoporre all’approvazione dei quasi 200 Paesi partecipanti: il testo riconosce la necessità di “una riduzione profonda” dei combustibili fossili (Reuters), ma depenna tutti i riferimenti a una “eliminazione graduale”, richiesta dall’Ue e altre nazioni sviluppate dopo l’opposizione dei Paesi produttori di petrolio e gas guidati dall’Arabia Saudita (Nyt).

Cop28, salta l’uscita dalle fonti fossili. La presidenza: continuiamo a trattare, obiettivo consenso

I ministri arabi ribadiscono il loro no all’uscita dalle fonti più inquinanti. L’inviato Usa, Kerry: “Ultima chance di limitare il riscaldamento a 1,5°”. Le Isole Marshall: “Non siamo qui per firmare la nostra condanna a morte”

“Obiettivo è cercare il consenso” avendo come riferimento il rispetto “di 1,5° gradi di riscaldamento globale”. Lo ha detto il direttore generale della Cop28, Majid Al Suwaidi, in un punto stampa in cui ha spiegato che la bozza diffusa ieri dal presidente Al Jaber “è una base dei colloqui” fra le 197 parti più l’Ue. Il testo “va valutato nell’insieme”, ha aggiunto Al Suwaidi, e “non guardando alle singole parole”.

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https://www.rainews.it/articoli/2023/12/cop28-resta-poco-tempo-per-un-accordo-storico-il-nodo-fonti-fossili-e-quei-paesi-irremovibili-ee423ada-2a9d-4410-9f3f-6399d5f53919.html

12 dicembre. L’ipocrisia della COP28
Robert Hunziker – pressenza.com

Lo skyline di Dubai di notte. (Foto di Wikimedia Commons)

Agenzia PRESSENZA – L’ipocrisia dilagava alla COP28 già prima di giovedì 30 novembre, quando le porte si sono aperte a 70 mila delegati. Si tratta della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2023 o Conferenza delle Parti (“COP”) tenuta a Expo City, Dubai. In questo grande evento annuale gli scienziati si incontrano per decidere il destino del cambiamento climatico antropogenico, supponendo che sia possibile.
Il grande vertice sul clima di quest’anno è guidato dal sultano Ahmed Al-Jaber, CEO della compagnia petrolifera nazionale (“ADNOC”) degli Emirati Arabi Uniti. Dai documenti trapelati pare che i funzionari degli Emirati stiano usando la loro posizione di leadership al vertice sul clima per “fare pressioni per gli accordi sul petrolio e sul gas in tutto il mondo”. È disgustoso, oltre che uno scandalo internazionale di prim’ordine. Tuttavia il 29 novembre Ahmed Al-Jaber ha negato a gran voce queste accuse, come riportato da Bloomberg News.

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https://www.pressenza.com/it/2023/12/lipocrisia-della-cop28/

12 dicembre 2023

I musulmani a Monfalcone non possono pregare
Marinella Salvi – ilmanifesto.it

La sindaca Cisint che punta alle Europee: Le regole ci sono e vanno rispettate, anche da loro. Dice ancora la sindaca: «L’imam è stato chiaro con me: non siamo qui per integrarci ma per sostituirvi»

A Monfalcone la popolazione bengalese rappresenta un terzo dei residenti e lo si vede: un mondo che le donne colorano con i loro vestiti, molte con hijab che secondo la sindaca Anna Cisint sarebbero «sacchi in testa». Sono arrivate dopo che i loro compagni qui hanno trovato lavoro, a migliaia in Fincantieri. Bambine che qui sono nate e bimbetti come quello scortato a casa da solerti vigili urbani per appioppare la multa al padre colpevole di averlo fatto uscire a giocare armato di una mazza da cricket che, come si sa, a Monfalcone è un gioco che non si può fare. Ma c’è una sindaca che vuole metterli in riga perché, dice, non si vogliono integrare e sono un pericolo.

Quest’anno, poi, rincorrendo uno scranno europeo, Cisint vuole aggiungere ogni giorno una riga al suo già ricco curriculum. Dopo il divieto di entrare in mare «senza costume» – quello canonico usato dalle donne italiane – l’abbiamo sentita addolorarsi perché a Monfalcone «si vedono girare sempre più donne con il burqua», il ché non è proprio vero ma non è detto che una sindaca sia tenuta a distinguere tra i diversi abbigliamenti «non occidentali».

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https://ilmanifesto.it/i-musulmani-a-monfalcone-non-possono-pregare

L’immigrazione tra dati e narrazioni
Maurizio Ambrosini – lavoce.info

Il Dossier statistico sull’immigrazione permette di riflettere sul tema a partire dai dati, smentendo molte posizioni anti-immigrati. Soluzioni pragmatiche ed efficaci esistono. Ma serve la volontà politica di estenderle a un numero più ampio di migranti.

È uscito di recente il Dossier statistico immigrazione, che ogni anno fornisce dati essenziali a chi voglia discutere del tema con cognizione di causa, contrastando le narrazioni tossiche.

Prendo qui uno spunto per una riflessione su una delle più insistite polemiche del dibattito pubblico, quella che riguarda le persone che entrano in Italia sbarcando dal Sud del Mediterraneo, o eventualmente mediante la rotta balcanica: il bersaglio principale del fronte anti-immigrati. Coloro che arrivano spontaneamente, perché non hanno altro modo di farlo, sono definiti insistentemente come immigrati illegali, se non “clandestini”. Ebbene, il Dossier immigrazione ci informa che tra quanti di questi presunti “immigrati illegali” hanno presentato una domanda di asilo in Italia (gli altri, per quanto si sa, cercano semplicemente di attraversare il paese), più della metà ottiene una forma di protezione legale. Ossia si vede riconosciuto uno status di rifugiato. Per la precisione, nel 2022 su 53.060 decisioni in primo grado, i dinieghi sono stati poco più della metà (51,6 per cento), mentre 25.680 hanno ottenuto un esito positivo: 7.610 lo status di rifugiati pleno iure ai sensi della Convenzione di Ginevra; 7.205 la protezione sussidiaria, ossia quella relativa alla provenienza da un paese in guerra o all’appartenenza a una minoranza perseguitata; 10.865 la protezione speciale. Se però chi ha ricevuto un diniego riesce a presentare un ricorso, e quindi a esporre il suo caso di fronte a un giudice terzo, con l’assistenza di un avvocato, i risultati cambiano: su 19.355 decisioni assunte in seconda istanza, il 72 per cento ottiene un esito positivo. Nel 2022 13.980 persone hanno potuto così raggiungere l’agognato permesso per rimanere in Italia legalmente.

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https://lavoce.info/archives/103052/limmigrazione-tra-dati-e-narrazioni/


https://www.dossierimmigrazione.it/roma-13-12-2023-diaspore-resistenti/

12 dicembre 2023

Il lunare servizio del Tg1 su Atreju, la festa dei giovani meloniani
Simone Alliva – lespresso.it

L’inizio con la scena dalla storia infinita, i riferimenti alla “goliardia”, la promozione dei mercatini di Natale: due minuti di spot per l’evento organizzato dal partito della prmeier Giorgia Meloni. Il Pd attacca: «La propaganda ha raggiunto il punto di non ritorno»

continuazione e video in
https://lespresso.it/c/politica/2023/12/12/il-lunare-servizio-del-tg1-su-atreju-la-festa-dei-giovani-meloniani/47478?fbclid=IwAR0oD2fjqNbrsW8OOrAzv11Wb3k29QWEN0ZhKXC6-MoBZ6E9nRIEN2s16-E

12 dicembre 2023

12 dicembre: la memoria di piazza Fontana e il film “Romanzo di una strage”
Francesca Marcellan – volerelaluna.it

Quest’anno l’anniversario della strage di Piazza Fontana (12 dicembre 1969) ha acquisito una preoccupante nota di attualità, vista la recentissima nomina a presidente della Biennale di Venezia di Pietrangelo Buttafuoco, che ha nel suo curriculum un volume, Fogli consanguinei (2002), pubblicato con la casa editrice AR di Franco Freda, uno dei neofascisti veneti riconosciuti colpevoli della strage. Il volume contiene, fra l’altro, un’intervista allo stesso Freda, nella quale Buttafuoco, che si definisce suo amico, gli chiede di spiegare cosa sia la democrazia (sic!). Su questa “relazione pericolosa” ha scritto un articolo per La Stampa Salvatore Settis, senza trovare particolare eco (al momento, fa più scalpore che Buttafuoco sia un convertito alla religione musulmana). Oggi, quindi, è particolarmente importante ricordare piazza Fontana e piacerebbe farlo attraverso il cinema, un mezzo che sa parlare potentemente di storia e in Italia ne abbiamo una lunga tradizione, da Francesco Rosi alle opere più recenti di Marco Bellocchio.

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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/12/12/12-dicembre-la-memoria-di-piazza-fontana-e-il-film-romanzo-di-una-strage/

12 dicembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

12 dicembre. Salute per tutti: è tempo di agire
Roberta Lisi – collettiva.it

Il 12 dicembre è la giornata per la copertura sanitaria universale, ma la metà della popolazione mondiale non ce l’ha. E anche in Italia non è per tutti

È tempo di agire per rendere reale l’affermazione contenuta nel titolo scelto dall’Organizzazione delle nazioni unite per l’edizione di quest’anno della Giornata internazionale della copertura sanitaria universale. Era il 2012 quando l’Onu decise di istituire un appuntamento annuale per sottolineare come la salute sia un diritto universale, proprio di tutti i cittadini e le cittadine del mondo, e squadernare quanto lontani siamo dal raggiungere davvero l’effettività di questo diritto.

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https://www.collettiva.it/copertine/welfare/salute-per-tutti-e-tempo-di-agire-ukwwty2w

12 dicembre. 8 dicembre a Venaus: molti di noi nel 2005 non erano ancora nati, ma oggi siamo qui!
Ivan Basadonna – Centro Sereno Regis e pressenza.com

(Foto di Mario Luca Bariona)

18 anni fa, sotto la stessa neve, percorrendo le stesse strade, veniva liberata la piana di Venaus. 18 anni fa molte e molti di noi giovani, che oggi apriamo questo splendido corteo, non eravamo neanche nati o eravamo troppo piccoli per ricordare quella giornata, che ci viene ancora oggi narrata come si farebbe per qualcosa di epico.
In quella storica giornata, solo due giorni dopo essere stati sgomberati e picchiati brutalmente durante la notte del 6 dicembre 2005 a Venaus, i nostri genitori, i nostri professori e oltre 50.000 valsusini riuscirono, come contemporanei partigiani, a sfondare i cordoni della polizia. Scendendo da ogni lato della montagna riuscirono a buttar giù le reti e riprendersi quell’area in cui avrebbe dovuto sorgere il primo grande cantiere della Torino-Lione. Riuscirono ad aver ragione delle truppe d’occupazione, che per qualche anno infatti non sarebbero più tornate.

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https://www.pressenza.com/it/2023/12/8-dicembre-a-venaus-molti-di-noi-nel-2005-non-erano-ancora-nati-ma-oggi-siamo-qui/


11 dicembre

11 dicembre. Incidenti sul lavoro, morto un operaio a Milano. Schiacciato da una cassaforma metallica in un cantiere

Ennesima morte bianca questa mattina a Milano. Un operaio di 28 anni di origini egiziane è rimasto schiacciato da una cassaforma metallica al decimo piano di un cantiere edile. L’incidente è avvenuto intorno alle 9 in via Paravicini angolo Sammartini.
L’uomo, secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, stava lavorando con altri colleghi quando durante lo spostamento di una autogru il manufatto si è sganciato uccidendolo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di via Benedetto Marcello, il personale del 118 e dell’Ats e la polizia locale.

Nei primi otto mesi del 2023 sono state 657 le denunce per decesso sul lavoro presentate all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni (Inail) secondo la relazione annuale presentata a Roma a ottobre e più di 383mila le denunce per infortunio.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/12/11/incidenti-sul-lavoro-morto-un-operaio-a-milano-schiacciato-da-una-cassaforma-metallica-in-un-cantiere/7379701/


11 dicembre: le notizie di Radio Popolare

Gaza: continuano i bombardamenti a Gaza City e Khan Yunis, Zelensky al Pentagono e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di lunedì 11 dicembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. In queste ore intensi combattimenti e bombardamenti nelle due principali città della Striscia, Gaza City e Khan Yunis. Zelensky cerca in tutti i modi di mantenere solida l’alleanza con l’Occidente, ma l’operazione non è scontata. Giorgia Meloni parlando del Mes spiega che non si può dire nulla se non si conosce il contesto: il governo italiano trova il modo per rinviare ancora la decisione. Dalla COP28 un grande passo indietro: l’espressione “Phase Out”, che avrebbe indicato l’abbandono graduale dei combustibili fossili, è sparita dall’ultima bozza che ora le parti stanno discutendo

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-giornata-notizie-lunedi-11-dicembre/



Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 65

RaiNews LIVE giorno 65

Hamas: vogliamo il califfato. Italia, Francia e Germania con Borrell: imporre sanzioni

Mosca ora chiede di rilasciare gli ostaggi. Israele: non intendiamo espellere i palestinesi dalla Striscia. Washington Post: Stato ebraico ha usato armi statunitensi al fosforo contro il Libano. Domani l’Onu vota una nuova risoluzione

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/lonu-la-striscia-e-un-inferno-in-terra-si-muore-di-fame–068fbdb3-9f75-47af-9bf9-601ce4219f56.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: Gaza ‘fast becoming unlivable’ as fighting rages

  • Israel’s deadly air raids in central and northern Gaza continue with ground fighting reported in southern part of the Strip.
  • Al Jazeera denounces Israeli killing of the 65-year-old father of the network’s journalist Anas al-Sharif. His home in northern Gaza was hit in an Israeli strike on Monday.
  • Israeli defence minister claims Hamas are close to “breaking point” in northern Gaza, as the Palestinian group releases footage of attacks on Israeli tanks.
  • UN official Juliette Touma says “humanitarian catastrophe” in Gaza, 1.3 million Palestinians living in unprotected UNRWA shelters.
  • More than 18,200 Palestinians have been killed in Israeli bombardment since October 7. The revised death toll in Israel stands at 1,147.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/12/11/israel-hamas-war-live-who-decries-catastrophic-situation-in-gaza
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : la situation à Gaza est « apocalyptique » pour les populations civiles, avertit le chef de la diplomatie européenne

Josep Borrell a dressé lundi un tableau « catastrophique » de la situation dans l’enclave palestinienne, affirmant que le niveau de souffrances humaines constituait un « défi sans précédent ».

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/11/en-direct-guerre-israel-hamas-il-n-y-a-pas-d-endroit-vraiment-sur-dans-la-bande-de-gaza-previent-l-agence-des-nations-unies-pour-les-refugies-palestiniens_6204974_3210.html

11 dicembre 2023

La Ue e l’intelligenza artificiale, la sinistra sbaglia a ignorare la variabile tecnologica su democrazia e diritti
Michele Mezza – strisciarossa.it

Foto ANSA

Proviamo a decifrare in chiave politica quanto è accaduto in questo rovente fine settimana a Bruxelles attorno al testo della nuova normativa comunitaria che dovrà disciplinare la commercializzazione e l’uso delle risorse di intelligenza artificiale.
Sono stati giorni furenti che per chi ha una certa età ricordavano le trattative con il sangue agli occhi in materia di produzioni agricole e dei mitici montanti compensativi da cui dipendevano intere colture nazionali.
Già questa comparazione ci dice come sia cambiata strutturalmente l’economia globale: i dati sostituiscono i prodotti agricoli, e la potenza di calcolo supera per valore e rilevanza la produzione di acciaio.

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https://www.strisciarossa.it/la-ue-e-lintelligenza-artificiale-la-sinistra-sbaglia-a-ignorare-la-variabile-tecnologica-per-la-democrazia-e-i-diritti/

11 dicembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 656

RaiNews LIVE

Mosca conferma: elezioni nelle regioni occupate. Zelensky è a Washington, atteso discorso pubblico

I due leader discuteranno “delle necessità urgenti dell’Ucraina”. Guardian: repubblicani Usa incontreranno uomini di Orban per porre fine al sostegno militare a Kiev. Zelensky a Buenos Aires per l’insediamento di Milei: “Sorprenderà il mondo”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/linvasione-russa-giorno-656-mosca-torna-ad-attaccare-kiev-nel-mirino-le-infrastrutture-energetiche-a289ac12-a114-47fd-893b-ba9c1aa3a4d3.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : sur le front est, la situation est « difficile », reconnaît le commandant des troupes terrestres ukrainiennes

Volodymyr Zelensky et Emmanuel Macron se sont entretenus dimanche au téléphone. Les chefs d’Etat et de gouvernement de l’UE doivent se prononcer jeudi et vendredi sur l’ouverture des négociations d’adhésion avec l’Ukraine.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/10/en-direct-guerre-en-ukraine-sur-le-front-est-la-situation-est-difficile-reconnait-le-commandant-des-troupes-terrestres-ukrainiennes_6204959_3210.html


11 dicembre live da Dubai, i lavori di COP 28 la cronaca minuto per minuto
12a giornata

11 dicembre. Alla Cop sta vincendo il negazionismo
Simona Fabiani – collettiva.it

A poche ore dalla conclusione dei negoziati, nel testo sul Global Stoketake salta l’uscita dalle fossili e le parole petrolio e gas non sono nemmeno citate

Oggi alle 5, ora di Dubai, è uscito il nuovo testo sul Global Stoketake, le pagine si sono ridotte a 21 e i contenuti, almeno sul punto cruciale dell’uscita dalle fonti fossili, non potrebbero essere peggiori. Sono state inserite tutte le opzioni più negazioniste che erano sul tavolo. Non c’è nessun riferimento all’uscita o alla riduzione delle fonti fossili, le parole petrolio e gas non sono nemmeno mai citate, si parla solo di riduzione nell’utilizzo del carbone, si fa esplicito riferimento a tutte le false soluzioni tecnologiche (CCS, idrogeno da fonti fossili, nucleare, ecc.), non c’è nessun rafforzamento delle azioni prima del 2030, si parla di eliminazione graduale dei sussidi alle fonti fossili inefficienti, come se ne esistessero alcuni utili ed efficaci (a meno che non si faccia riferimento ai profitti delle compagnie petrolifere e del gas).

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https://www.collettiva.it/copertine/ambiente/alla-cop-sta-vincendo-il-negazionism-d28899qw

Emiri, nucleare e Istituto Luce
Angelo Tartaglia – volerelaluna.it

Un osservatore situato in una galassia lontana lontana, ma in grado di assistere in tempo reale alle vicende terrene troverebbe la situazione irresistibilmente comica.

Riassumiamo: la comunità scientifica del nostro pianeta segnala in maniera inequivocabile (nel senso scientifico del termine, con misurazioni effettuate in molti modi diversi da gruppi diversi in luoghi diversi, con raffinatissimi sistemi di calcolo, con stime delle incertezze e così via) che il clima è ormai prossimo a un tracollo, ovvero a un brusco riassestarsi della circolazione atmosferica e marina, nonché del regime e della violenza delle precipitazioni; i prodromi di questo collasso sono peraltro già visibili attraverso il manifestarsi a ritmo accelerato dei cosiddetti “eventi estremi”; danni e sofferenze connessi con questi eventi estremi sono molto ingenti e si scaricano più drammaticamente sulle popolazioni più fragili (la stragrande maggioranza dell’umanità). Tutto questo è direttamente connesso col fatto che l’umanità sta modificando le proprietà fisiche dell’atmosfera con l’immissione a ritmo accelerato dei cosiddetti gas climalteranti, in particolare la CO2, che provengono, in grandissima misura, dall’uso dei combustibili fossili come carbone, petrolio e gas naturale: oggi come oggi essi coprono l’81% del fabbisogno energetico dell’umanità. Dopo decenni da che i primi razionalissimi allarmi sono stati lanciati, i governi – e, più in generale, coloro che hanno potestà di assumere decisioni relative alle politiche energetiche e all’economia della terra intera – hanno cominciato a prendere atto e a riunirsi per concordare il percorso da seguire per riprendere il controllo della situazione e porre fine in primo luogo all’uso di combustibili fossili e poi, comunque, alle devastazioni ambientali che comportano pesanti ricadute sull’umanità come tale e su tutta la biosfera. Sono così nate le Conferenze delle Parti (COP) che anno dopo anno hanno portato alla redazione di importanti dichiarazioni e liste di buoni propositi, cui non sono seguite per lo più azioni concrete, tanto è vero che la quantità di CO2 in atmosfera ha continuato a crescere in maniera accelerata e altrettanto ha fatto il riscaldamento globale.

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https://volerelaluna.it/controcanto/2023/12/11/emiri-nucleare-e-istituto-luce/

11 dicembre 2023

Progettare una “società sobria”, appunti per costruire un’alternativa alla destra
Franco Astengo – strisciarossa.it

Meno “ego” più “eco”
Roma, manifestazione per il clima
foto Giulia Verdat

Il tema di fondo che va posto all’ordine del giorno è quello (urgente) della costruzione di un’alternativa al governo della destra:  è necessario non limitarci all’opposizione ma partendo da una posizione di minoranza va da subito messo in atto un agire politico che presupponga, prefiguri, realizzi una prospettiva di cambiamento dello scenario di governo.

Allo scopo di incamminarci per questa via deve essere inteso che il punto propedeutico risiede in un progetto di diverso modello di società: progetto sulla base del quale si riesca a riprendere il tema dell’egemonia culturale riuscendo a svolgere una funzione pedagogica rispetto allo sfrangiamento sociale in atto, al modello individualistico basato sul consumo immediato delle idee, del suolo, della vita nel suo complesso.

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https://www.strisciarossa.it/progettare-una-societa-sobria-appunti-per-costruire-unalternativa-alla-destra/

11 dicembre 2021. Con Articolo 21 tante voci di impegno per i diritti civili nel solco della
Costituzione antifascista

La festa di Articolo 21 è stata una grande iniziativa nazionale nel segno della Costituzione e contro tutti i bavagli. Un appuntamento con tante voci, testimonianze e impegno antifascista, di difesa del pensiero critico. La nostra associazione questa mattina ha messo insieme quanti si battono contro censure e oscuramenti. L’evento, che si è svolto a San Teodoro a Roma con il patrocinio del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti,  è stato aperto dal coordinatore nazionale dei presidi di Articolo 21, Giuseppe Giulietti che ha ricordato “i pericoli che sta correndo il pensiero critico” facendo riferimento alla difficoltà nella narrazione della guerra e alla vera e propria persecuzione del dissenso cui si assiste sempre più spesso in Italia. Nel suo intervento iniziale padre Enzo Fortunato ha annunciato una grande iniziativa mondiale per i bambini ad aprile 2024, voluta da Papa Francesco e ha proposto altresì una giornata sull’informazione per le nuove generazioni. Tra i momenti più significativi della giornata la consegna della tessera onoraria di Articolo 21 a Stefania Maurizi, la giornalista che per prima e da sola ha raccontato ogni dettaglio della incredibile vicenda di Julian Assange e consentito a milioni di persone di conoscere quella che è una vera e propria persecuzione. Targa al merito a Marisa Laurito, un’artista che mette la sua faccia in tantissime iniziative culturali e in difesa dei diritti civili, trovandola, come lei stessa ha detto “una cosa naturale”.  

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https://www.articolo21.org/2023/12/con-articolo-21-tante-voci-di-impegno-per-i-diritti-civili-nel-solco-della-costituzione-antifascista/

11 dicembre. Questi anni a Bologna: le balle «green» della giunta Lepore-Clancy, 3a puntata: il caso delle scuole Besta

wu ming – www.wumingfoundation.com

[Dopo aver letto la nostra inchiesta in due puntate – qui: uno e due – sulle frottole in salsa verde dell’attuale giunta bolognese, il Comitato Besta – impegnato in una delle lotte territoriali più incisive degli ultimi mesi, quella contro l’abbattimento delle scuole medie Besta e di parte del parco Don Bosco che le ospita – ha scritto una terza puntata e ce l’ha inviata.
L’articolo ricostruisce la vicenda e termina invitando alla manifestazione che si terrà sabato 16/12. Volentieri lo pubblichiamo, con questo addendum scaricabile in pdf: l’analisi del caso Besta che Fausto Bonafede, esperto del WWF, ha inviato il 27 novembre scorso all’amministrazione comunale e alla Soprintendenza alle belle arti. N.B. Le didascalie delle immagini sono nostre.
Buona doppia lettura. WM]

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https://www.wumingfoundation.com/giap/2023/12/balle-green-scuole-besta/

11 dicembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


11 dicembre. Coop Afragola, a rischio 155 famiglie

“Non vi lasceremo soli in questo momento drammatico. Diamo atto alla Regione Campania di aver partecipato all’assemblea con l’assessore Marchiello per evitare che il 31 dicembre prossimo finiscano gli ammortizzatori sociali”. Così il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, all’assemblea dei lavoratori della Coop di Afragola, che dopo 14 mesi di cassa integrazione, rischiano di rimanere dal primo gennaio 2024 senza alcun sostegno al reddito.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/coop-afragola-a-rischio-155-famiglie-xqmh9z1d