2023.12 Dicembre (1 – 10 dicembre)

Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno

SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose

“…volge al declino l’era, che fu nobile nella sua durezza e serietà, della democrazia politica”.
(Luciano Canfora).


Fermiamo le stragi!

Appello a tutte le donne e gli uomini che, dentro e fuori le istituzioni, non hanno smesso di credere nell’impegno per la pace, i diritti umani e la giustizia.

Flavio Lotti

Appello a tutte le donne e gli uomini che, dentro e fuori le istituzioni, non hanno smesso di credere nell’impegno per la pace, i diritti umani e la giustizia.

“E’ indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione” (Dichiarazione Universale dei Diritti Umani)

Fermiamo le stragi!
Anche se sembra difficile, facciamo l’impossibile per spezzare la spirale della violenza.
Bomba su bomba, raid dopo raid, assassinio dopo assassinio, razzo dopo razzo, attentato dopo attentato, strage dopo strage, la violenza sta superando ogni immaginazione.
Ad un’esplosione così straordinaria di violenza occorre contrapporre un’azione altrettanto straordinaria di segno contrario.
Condanniamo “senza se e senza ma” l’attacco ad Israele e la reazione che ne sta seguendo. Come abbiamo sempre, puntualmente, condannato tutti gli atti di guerra, di terrorismo e di violenza in ogni dove. Ma non limitiamoci a condannare! Salviamo le vite umane che possiamo ancora salvare. Non arrendiamoci all’escalation! Non lasciamoci trascinare nel baratro. Non assecondiamo la spirale della morte.

Facciamo pace a Gerusalemme
A trent’anni dalla firma degli Accordi di Oslo, dopo decenni di denunce e allarmi inascoltati, i responsabili delle istituzioni e della politica internazionale devono recitare il “mea culpa” e riconoscere la necessità pressante di fare quello che non è ancora stato fatto: la pace tra i “nemici”, la pace a Gerusalemme.

C’è un solo modo per mettere fine a questo incubo che sta insanguinando la Terra Santa e minaccia di infiammare il mondo intero: riconoscere ai palestinesi la stessa dignità, la stessa libertà e gli stessi diritti che riconosciamo agli israeliani. Tanti lunghi e dolorosi decenni di occupazione militare, uccisioni mirate, bombardamenti, guerre, arresti, repressione indiscriminata, abusi, umiliazioni, deportazioni, apartheid e violazione di tutti i fondamentali diritti umani, ampiamente documentati delle Nazioni Unite, dimostrano il fallimento di tutte le opzioni militari. Non ci sarà mai pace senza giustizia.

Rinnoviamo dunque, ancora una volta, un accorato appello a tutti i responsabili della politica nazionale, europea e internazionale perché intervengano energicamente per mettere fine a questa tragedia facendo rispettare il diritto internazionale dei diritti umani, la legalità internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite. Israele e Palestina: due Stati per due Popoli. Stessa dignità, stessi diritti, stessa sicurezza.

INVIA LA TUA ADESIONE A: [email protected]

http://www.perlapace.it/fermiamo-le-stragi/


Un giorno, negli anni 70, un signore di cui non conosco il nome, a Washington andò davanti alla casa bianca con un cartello che diceva: no alla guerra nel Vietnam.

Qualcuno gli si avvicinò e gli chiese: pensi che stare qui da solo con un cartello possa cambiar qualcosa della politica di guerra?

Quel signore rispose cortesemente: Naturalmente no, lo so benissimo.
Sono qui perché se non faccio questo gesto ogni giorno assomiglio di più agli assassini

Franco Bifo Berardi



NADIA URBINATI: L’educazione sentimentale si fa leggendo letteratura, romanzi e poesia, guardando film e ascoltando musica, discutendo nei collettivi e parlando direttamente tra amici e con amanti. Si fa agendo, leggendo, parlando … non ascoltando un pistolotto di un insegnante ad hoc che, se va bene, ha fatto le esperienze di cui sopra, e se va male è un parlante senza autorità sentimentale.

Nadia Urbinati – Facebook

10 dicembre


10 dicembre Marcia della pace ad Assisi

Nella Giornata Internazionale dei Diritti Umani, in occasione del 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (10 dicembre 1948-2023) organizziamo assieme una nuova marcia della pace e della fraternità per fermare le stragi.

Informazioni e programma
http://www.perlapace.it/10-dicembre-marcia-della-pace-ad-assisi/

10 dicembre. Domanda di Pace

Voci e immagini dalla Marcia di Assisi per chiedere il cessate il fuoco a Gaza e in tutte le guerre. Tra gli interventi, il leader Cgil Maurizio Landini

Fabrizio Ricci – Una Marcia della Pace straordinaria per rispondere a una situazione straordinariamente drammatica, in primo luogo a Gaza dove bisogna “fermare la strage”. Ad Assisi in cammino una società civile che non si rassegna all’ineluttabilità della guerra. Nel video, tra le altre, le voci di Luigi Ciotti, Gianfranco Pagliarulo, Matteo Ricci, Marco Tarquinio e Maurizio Landini. 

il video: https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/domanda-di-pace-id35gukx

10 dicembre. Amnesty International, sfide e trionfi: la Dichiarazione universale dei diritti umani compie 75 anni

Il 10 dicembre 2023 la Dichiarazione universale dei diritti umani celebra il suo 75° anniversario.
Nata come faro di speranza dalle ceneri della Seconda guerra mondiale, la Dichiarazione universale dei diritti umani (d’ora in avanti solo “Dichiarazione”) si proponeva di instaurare un sistema globale di giustizia, riconoscendo diritti “uguali e inalienabili” per tutte le persone.
In alcune parti del mondo, la Dichiarazione è spesso oggetto di critiche. Si dubita, infatti, della sua legittimità, ritenendo sia stata redatta da una minoranza di stati in un periodo in cui molti popoli erano ancora sotto il colonialismo. Inoltre, c’è chi ritiene che il sistema contemporaneo dei diritti umani sia un progetto liberale e occidentale, che privilegia i diritti civili e politici a scapito di quelli economici, sociali e culturali.
Tuttavia, la Dichiarazione non fu solo un’affermazione delle grandi potenze dell’epoca. Nazioni più piccole influenzarono il testo finale, impegnandosi affinché i diritti umani fossero garantiti per tutti e tutte, “senza distinzioni”. La delegazione egiziana lottò affinché venisse confermata l’”universalità” dei diritti umani, mentre le delegate di India, Brasile e Repubblica Dominicana si adoperarono per affermare l’uguaglianza dei diritti di uomini e donne.
Una volta approvata, la Dichiarazione ha preso vita, ispirando iniziative contro la colonizzazione e dando impulso alla creazione di strumenti giuridici per la tutela dei diritti umani in Europa, nelle Americhe e in Africa.
La forza degli ideali racchiusi nella Dichiarazione ha superato i confini di controllo delle nazioni coinvolte nella sua stesura. Questo perché le origini del documento hanno radici profonde nella storia umana, passando dalla Mesopotamia, all’Antico Egitto, all’impero persiano e a quello maurya, abbracciando tutte le tradizioni religiose, i testi scritti, le tradizioni orali e le ere pre-moderne.

le iniziative in programma
https://www.amnesty.it/sfide-e-trionfi-la-dichiarazione-universale-dei-diritti-umani-compie-75-anni/

10 dicembre. Papa Francesco: l’impegno per i diritti umani non è mai finito!
Michele Raviart – vaticannews.va

Il Pontefice dopo l’Angelus ha ricordato la Giornata mondiale dedicata alla firma del documento alla base della tutela della persona e del diritto internazionale umanitario e si è detto vicino a chi lotta senza proclami per difendere chi non conta. Il segretario dell’Onu Guterres: “è una tabella di marcia che aiuta a porre fine alle guerre anche se il mondo si sta allontanando da questa via”

continua in
https://www.vaticannews.va/it/mondo/news/2023-12/giornata-internazionale-diritti-umani-75-anniversario.html

10 dicembre. Castellina: “Diritti umani nella tempesta”
Simona Ciaramitaro – collettiva.it

Nel 75esimo anniversario della dichiarazione universale dell’Onu, la storica attivista è tutt’altro che ottimista: “Sono stati fatti passi indietro”

Settantacinque anni fa l’Assemblea generale delle Nazioni unite adottava la Dichiarazione universale dei Diritti umani. La comunità internazionale usciva dalla seconda guerra mondiale colpita dagli orrori del nazismo e del fascismo e si trovava nella necessità di sancire i diritti e le libertà di tutti gli esseri umani. I passi avanti compiuti dal 1948 sembrano essere cancellati, se gettiamo uno sguardo in troppe aree del mondo dove i diritti sono costantemente violati.

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https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/castellina-diritti-umani-nella-tempesta-castellina-onu-kuv8ff53



10 dicembre: le notizie di Radio Popolare

Il peggioramento irreversibile della situazione umanitaria a Gaza, Patrick Zaki ospite a Radio Popolare e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di domenica 10 dicembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Israele e Hamas sono molto lontani da un nuovo cessate il fuoco, complice il veto Usa alla risoluzione in Consiglio di Sicurezza che lo proponeva; Patrick Zaki è stato ospite dei nostri studi e ha espresso tutte le sue preoccupazioni per la “salute dei diritti umani” nel mondo; si comincia a fare chiarezza sulle cause dell’incendio all’ospedale di Tivoli che ha causato tre morti; a Dubai la conferenza sul clima Cop28 entra negli ultimissimi giorni di discussione; con l’insediamento di Javier Milei comincia un periodo di iperliberismo per l’Argentina.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-giornata-notizie-domenica-10-dicembre-2023/


10 dicembre 2023

Scontro tra due treni a Faenza, 17 feriti lievi

© Vigili del Fuoco – Scontro tra treni a Faenza

Tamponamento tra un Frecciarossa e un treno regionale sulla linea ferroviaria Bologna-Rimini. In atto le operazioni di soccorso. Le condizioni delle persone rimaste contuse non destano preoccupazione. Salvini chiede una “rapida individuazione delle cause”

AGI – C’e’ un tamponamento all’origine dell’urto fra treni avvenuto in serata a 8 chilometri dalla stazione di Faenza, nel Ravennate, sulla linea Adriatica. I due treni, un Frecciarossa 1000 di Trenitalia e un regionale Rock di Trenitalia Tper, erano entrambi in direzione nord quando, per cause da accertare, si sono urtati provocando 17 feriti lievi.
“Siamo lavorando a stretto contatto con la Regione Emilia-Romagna e con le forze di Protezione Civile”, ha affermato il sindaco di Faenza, Massimo Isola, “un ringraziamento ai Vigili del Fuoco e ai soccorsi, prontamente intervenuti”. Secondo quanto si apprende, l’incidente è avvenuto al Km 56+006, in località via Corleto. 
Matteo Salvini sta seguendo con attenzione quanto successo in provincia di Ravenna, si legge in una nota del ministro dei Trasporti. Il vicepremier e ministro, in particolare, “sta chiedendo accurate relazioni sulle condizioni e l’assistenza dei feriti – seppur lievi – sulla protezione di tutti i passeggeri per il completamento del viaggio, sulla rapida individuazione delle cause e di eventuali responsabilità”. 
https://www.agi.it/cronaca/news/2023-12-10/incidente-ferroviario-scontro-treni-faenza-feriti-24374871/

10 dicembre 2023

La Lega pensa a un nuovo rinvio del Mes, è scontro: “Va ratificato, basta buffonate”

Il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari (DIRE)

“Non penso proprio che il 14 dicembre discuteremo di Mes”: è scontro dopo le le parole del capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari

Agenzia DIRE – “Il patto di stabilità è lontano dall’essere concluso, e anzi vi do una notizia: penso proprio che il 14 dicembre non discuteremo di Mes. Le spiego perché: il ministro Giorgetti ha fatto giustamente presente che è in calendario ma esistono provvedimenti che vengono prima”. Lo ha detto questa mattina il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, intervenuto alla trasmissione Il Caffè della Domenica di Maria Latella a Radio 24. “La posizione della Lega è nota, pensiamo sia uno strumento superato ma aspetteremo di capire le indicazioni della Meloni in merito”, ha aggiunto. Le affermazioni di Molinari hanno scatenato una marea di reazioni daparte delle opposizioni, che stigamizzano il governo di non aver ancora ratificato il Mes (l’Italia è l’unico paese a non averlo fatto) e lo accusano di portare avanti “un indegno balletto”. Ma c’è anche chi parla di “pantomima”, di “pagliacciate” e “buffonate”.

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https://www.dire.it/10-12-2023/991373-la-lega-pensa-a-un-nuovo-rinvio-del-mes-e-scontro-va-ratificato-basta-buffonate/


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 65

RaiNews LIVE giorno 64

Guterres: Onu paralizzata, ma non mi arrendo. World Food Program: nella Striscia si muore di fame

L’obiettivo chiave di Israele è uccidere il leader di Hamas a Gaza, fonti: altri due mesi di combattimenti. Qatar: dalle parti ora poca volontà di negoziare. Netanyahu a Putin: disapprovazione per dichiarazioni contro Israele e relazioni con l’Iran

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/biden-ha-usato-i-poteri-emergenziali-per-vendere-14000-proiettili-per-carri-armati-a-israele–12476751-92c6-400c-a0d6-d5e063a6697f.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: ‘Food, water, fuel being used as a weapon of war’

  • “No safe place to go in the Gaza Strip,” Palestinian health ministry says, as deadly Israeli attacks continue.
  • About 18,000 Palestinians have been killed and 49,500 wounded in Israeli attacks since October 7, including 297 in the past 24 hours.
  • More destruction across occupied West Bank as Israeli raids ramp up.
  • World Food Programme says 36 percent of Gaza households now experiencing “severe hunger”.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/12/10/israel-hamas-war-live-no-safe-place-in-gaza-as-severe-hunger-spreads
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : aucun otage ne sera libéré vivant sans échange, promet la branche militaire du Hamas

« Aucun prisonnier ou détenu (…) n’a été et ne sera libéré en dehors du cadre de l’échange conditionnel que nous avons annoncé au début de la bataille », a averti dimanche Abou Obeida, porte-parole des brigades Ezzedine Al-Qassam.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/10/en-direct-guerre-israel-hamas-des-chars-israeliens-signales-dans-le-centre-de-khan-younes_6204974_3210.html

10 dicembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 655

RaiNews LIVE

Lavrov: 500 anni di dominio occidentale sul mondo stanno finendo. Zelensky martedì da Biden

Kuleba: devastante se mancasse l’ok all’adesione Ue. Il think tank Usa: Il Cremlino non vuole negoziati seri, solo la resa di Kiev. Putin ha varato due nuovi sottomarini nucleari. Nel Donbass continua la battaglia di Avdiivka

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/linvasione-russa-giorno-655-kiev-identificato-il-produttore-iraniano-di-droni-shahed–5b5bf448-f81e-4bf4-8990-a0e515f2777c.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : sur le front est, la situation est « difficile », reconnaît le commandant des troupes terrestres ukrainiennes

Volodymyr Zelensky et Emmanuel Macron se sont entretenus dimanche au téléphone. Les chefs d’Etat et de gouvernement de l’UE doivent se prononcer jeudi et vendredi sur l’ouverture des négociations d’adhésion avec l’Ukraine.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/10/en-direct-guerre-en-ukraine-sur-le-front-est-la-situation-est-difficile-reconnait-le-commandant-des-troupes-terrestres-ukrainiennes_6204959_3210.html


10 dicembre live da Dubai, i lavori di COP 28 la cronaca minuto per minuto
11a giornata

10 dicembre. Cop28, Pichetto: “Sicurezza alimentare e cambiamenti climatici sono strettamente collegati”

“Non c’è modo di raggiungere i risultati previsti dagli accordi di Parigi senza affrontare urgentemente le interazioni tra sistemi alimentari, agricoltura e clima”, dice il ministro Pichetto Fratin

Agenzia DIRE –  “La sicurezza alimentare e il cambiamento climatico sono strettamente collegati. Insieme ai nostri partner, stiamo portando avanti la riflessione, con iniziative concrete volte a rafforzare i nostri sistemi alimentari e renderli più sostenibili, resilienti e produttivi”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nel suo intervento all’evento su cibo e clima in corso alla Cop28, organizzato da Italia e Emirati Arabi Uniti.

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https://www.dire.it/10-12-2023/991208-cop28-pichetto-italia-sicurezza-alimentare-cambiamenti-climatici/

10 dicembre. Colorante verde nel Canal Grande, a Venezia 28 denunce. E 5 attivisti ‘cacciati’ dalla città per 4 anni

A Venezia 28 attivisti sono stati denunciati dopo l’azione dimostrativa di ieri, in cui è stato versato colorante verde nel Canal Grande per sensibilizzare sul tema del cambiamento climatico. I reati contestati sono diversi, per 5 di loro c’è un foglio di via di 4 anni. La reazione: “Denunce pretesuose, trattati come ecoterroristi”

Agenzia DIRE – “Dopo l’azione di ieri in cui sono state tinte di verde le acque del Canal Grande e di altri fiumi e canali italiani28 persone sono state portate in Questura, a Venezia, e rilasciate dopo 6 ore. Sono state tutte denunciate per manifestazione non preavvisata (art. 18 TULPS), interruzione di pubblico servizio (art. 340 cp), sversamento di sostanze pericolose (art. 674 cp) in concorso (art. 110 cp). A cinque di loro è stato rilasciato un foglio di via obbligatorio di 4 anni e a 3 persone un Daspo urbano di 48 ore. Sequestrati tutti i materiali, comprese anche alcune macchine fotografiche”. Così in una nota Extinction Rebellion.
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https://www.dire.it/10-12-2023/991223-colorante-verde-nel-canal-grande-a-venezia-28-denunce-e-5-attivisti-cacciati-dalla-citta-per-4-anni/


LEGGI ANCHE: VIDEO | FOTO | I Navigli, Venezia, il canale di Bologna, il Po a Torino: verde nell’acqua contro fallimento Cop28


10 dicembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


La Controfinanziaria 2024 di Sbilanciamoci!

Pubblicata online e liberamente scaricabile, la nuova “Controfinanziaria” di Sbilanciamoci!: l’analisi critica del Disegno di Legge di Bilancio 2024. Una contromanovra a saldo zero con 84 proposte da oltre 46 miliardi di euro per indirizzare la spesa pubblica verso un nuovo modello di sviluppo. La conferenza stampa.

Il nostro Rapporto 2024 – la cosiddetta “Controfinanziaria” – contiene la Legge di Bilancio che vorremmo: 84 proposte specifiche e dettagliate per una manovra complessiva di oltre 46 miliardi di euro, radicalmente alternativa a quella dell’esecutivo, senza nessun ulteriore peso sui conti pubblici. Presentata al Senato con una conferenza stampa (qui il resoconto).

Le proposte di Sbilanciamoci! sono circostanziate e realizzabili e non causano altro debito pubblico.

Clicca qui per scaricare la Controfinanziaria 2024 di Sbilanciamoci!

La scheda di sintesi

Le infografiche interattive

Clicca qui per rivedere la diretta della conferenza stampa


10 dicembre. Mercato libero, colpo di mano del governo. A rischio 1500 lavoratori

La reazione della Slc Cgil: “Impediremo questo dramma occupazionale perpetrato dallo Stato mettendo in campo ogni azione di contrasto”

“Con un colpo di mano il governo, attraverso il Decreto Legge Energia, supera due norme dello Stato, condannando 1500 lavoratori a perdere l’occupazione nei prossimi mesi”. Lo denuncia in una nota la Slc Cgil dopo che Il dl Energia nel testo definitivo varato dal governo ha di fatto superato la norma di dignità che era stata approvata lo scorso luglio a tutela di 1500 addetti delle attività di customer care del mercato energetico tutelato.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/mercato-libero-colpo-di-mano-del-governo-a-rischio-1500-lavoratori-scyhr2a4


10 dicembre. Auto elettriche, in Italia boom di colonnine di ricarica: i dati aggiornati

Nuovo record di installazioni: a settembre 2023 i punti di ricarica sul territorio sono 47.228, con un incremento del 44,1% in un anno. Lombardia prima della classe, ma la Regione dove si cresce di più è la Campania. Accelera anche l’infrastruttura in autostrada.

Le colonnine per le auto elettriche in Italia segnano un nuovo record di crescita e con il PNRR la rete nazionale può diventare un riferimento per tutta Europa. Dal monitoraggio trimestrale di Motus-E, in particolare, emerge che al 30 settembre 2023 sono presenti nella Penisola 47.228 punti di ricarica a uso pubblico, con un incremento del 44,1% rispetto ai 32.776 registrati nello stesso mese del 2022. Nel trimestre luglio-settembre 2023 sono stati messi a terra 2.018 nuovi punti di ricarica, che portano l’installato totale dei 9 mesi a quota 10.456, livello più alto mai osservato nel periodo. 

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https://sbilanciamoci.info/auto-elettriche-in-italia-boom-di-colonnine-di-ricarica-i-dati-aggiornati/

9 dicembre


9 dicembre: le notizie di Radio Popolare

Le ultime vittime a Gaza, la cacciata di Paola Concia, il rogo a Tivoli e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di sabato 9 dicembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30.Sono 133 i morti palestinesi nelle ultime 24 ore di bombardamenti su Gaza da parte dell’esercito israeliano.
La conta delle vittime viene fatta dalle autorità sanitarie della Striscia sulla base del numero di cadaveri che giungono negli ospedali. Il ministro dell’Istruzione Valditara ha fatto una clamorosa marcia indietro: stop alla nomina delle tre garanti del progetto di educazione alle relazioni nelle scuole. L’incendio all’ospedale di Tivoli. Il pm che sta indagando per omicidio e incendio colposi ha detto che le fiamme sembra siano partite dall’esterno dell’ospedale, dalla zona del cortile dove vengono stoccati i rifiuti speciali. Le fiamme si sono poi propagate all’interrato fino al pronto soccorso, con il fumo che ha invaso la struttura. Tre pazienti ricoverati sono morti intossicati. Escluso il dolo, l’indagine deve capire le cause e se i sistemi anti incendio fossero operativi ed efficaci oppure se la tragedia fosse evitabile.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-sabato-9-dicembre/


9 dicembre 2023

Il rigore non perdona. Il nuovo Patto è appeso a un filo
Andrea Colombo – ilmanifesto.it

Foto di gruppo Ecofin (dal sito del MEF)

NODO ALLA GOLA. Niente intesa, i ministri Ecofin parlano di passi avanti significativi ma bisogna trattare ancora. Giorgetti:«No a un cattivo accordo»

I ministri Ecofin gettano la spugna alle 4 del mattino dopo una “cena” durata 8 ore. Passi avanti «significativi» ma l’accordo sul nuovo patto di stabilità ancora non c’è. Se ne riparlerà in un vertice straordinario Ecofin tra il 18 e il 21 dicembre, dopo il prossimo Consiglio europeo del 14 e 15, in modo che anche i capi di governo possano affrontare in via informale la questione. Il commissario Ue Paolo Gentiloni, cauto per natura, non azzarda percentuali: «La missione non è compiuta ma ci sono ragionevoli possibilità di trovare l’intesa entro l’anno». Il francese Bruno Le Maire invece si butta: «Successo al 95%». Il collega tedesco Christian Lindner frena ma non troppo: 92%. Un gioco delle parti tra Francia e Germania che non si limita a previsioni e percentuali.

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https://ilmanifesto.it/il-rigore-non-perdona-il-nuovo-patto-e-appeso-a-un-filo


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 64

RaiNews LIVE giorno 64

Netanyahu: “Veto Usa sul cessate il fuoco giusto, guerra contro Hamas legittima” Le immagini dei combattimenti a Jabalya

Scontri intensi anche a Nord e a Sud di Gaza, Israele Hamas fa fuoco dalla zona umanitaria, ha armi nelle scuole. All’Onu gli Stati Uniti hanno posto veto alla risoluzione sul cessate il fuoco umanitario perché non condannava gli attacchi islamisti

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/onu-gli-stati-uniti-mettono-il-veto-sul-cessate-il-fuoco-a-gaza-il-testo-non-condanna-hamas-bfd937e2-1f1a-4ada-9e13-cbb647c7baf9.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: Gaza death toll surpasses 17,700 in Israeli attacks

  • Palestinian officials slam the US veto of a UN Security Council resolution urging an immediate humanitarian ceasefire in Gaza as “disastrous” and “a disgrace”.
  • The Israeli bombardment of the besieged enclave continues with dozens reported dead in attacks on Khan Younis in the south.
  • The Palestinian health ministry says a teenager has been killed by Israeli forces in the southern occupied West Bank.
  • At least 17,700 Palestinians have been killed in Gaza since October 7 with more than 48,800 wounded. In Israel, the revised official death toll stands at about 1,147.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/12/9/israel-hamas-war-live-us-veto-of-un-ceasefire-effort-draws-condemnation
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : Benyamin Nétanyahou assure qu’Israël va poursuivre sa « juste guerre pour éliminer le Hamas », le chef de l’armée israélienne veut « accentuer la pression » sur Gaza…

« Un cessez-le-feu humanitaire immédiat et durable est le seul moyen (…) de protéger les civils » dans l’enclave palestinienne, a déclaré samedi la directrice du Fonds des Nations unies pour l’enfance.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/09/en-direct-guerre-israel-hamas-benyamin-netanyahou-assure-qu-israel-va-poursuivre-sa-juste-guerre-pour-eliminer-le-hamas-le-chef-de-l-armee-israelienne-veut-accentuer-la-pression-sur-gaza_6203942_3210.html

9 dicembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 654

RaiNews LIVE

Olena Zelenska: “Se il mondo si stanca di aiutarci moriremo”. Putin si ricandida a presidente

Scholz: aumenteremo noi gli aiuti nel caso altri vengano meno. Il Cio ammette atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi di Parigi sotto bandiera neutrale, Kuleba: “Così i Giochi diventano un’arma”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/putin-si-ricandida-alla-presidenza-non-ho-scelta-1aeb52c2-6679-4215-b762-e6fc7fb72e05.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : Olaf Scholz promet de « continuer à soutenir » Kiev

« Cette guerre ne prendra probablement pas fin rapidement », a souligné le chancelier allemand, samedi, ajoutant que Berlin devait même envisager d’en faire davantage « si d’autres [alliés occidentaux] faiblissent ».

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/09/en-direct-guerre-en-ukraine-olaf-scholz-promet-de-continuer-a-soutenir-kiev_6203637_3210.html

9 dicembre 2023

Ospedale in fiamme a Tivoli, 3 morti. Rogo divampato da un cumulo di rifiuti sul retro

Tre morti e 200 evacuati. L’incendio, domato all’alba, è divampato ieri sera intorno alle 22,30. Le vittime sono due uomini e due donne ricoverati nella struttura. Gli atri pazienti sono stati messi al sicuro nell’ala agibile. “Negli occhi dei pazienti la paura di morire”

AGI – Il rogo divampato nella notte nell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli nel quale hanno perso la vita 3 anziani potrebbe essere partito dal retro della struttura: poi le fiamme si sarebbero propagate all’interno, con il fumo che ha invaso il nosocomio dal -3 fino all’ultimo piano.
La procura  di Tivoli ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo e incendio colposo. Le fiamme sono partite alle 22,30 seminando il terrore tra le corsie del San Giovanni Evangelista. Le vittime sono tutte pazienti: un uomo di 86 anni e due donne di 83 e 86 anni. Recuperato anche il corpo di un 76enne che però era già deceduto al momento del rogo.
I Vigili del fuoco hanno evacuato la struttura portando via 130 pazienti. Tra loro diversi neonati, una donna incinta messa in salvo con un’autoscala e i pazienti Covid che si trovavano nel reparto al piano meno uno. In poco tempo le fiamme hanno raggiunto il pronto soccorso, l’obitorio, la cardiologia e la camera mortuaria. Un denso fumo si è poi propagato fino ai piani superiori rendendo l’aria irrespirabile.

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9 dicembre live da Dubai, i lavori di COP 28 la cronaca minuto per minuto
10a giornata

9 dicembre. Cibo e pace, finanze e condizionatori… Nel Golfo la fiera dell’impegno solenne
Marinella Correggia – ilmanifesto.it

COP28. Quella di Dubai è l’edizione più ricca di carte. E ogni volta che se ne firma uno nuovo, il presidente degli Emirati proclama: facciamo la storia

Nella storia della Convenzione quadro delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici (Unfccc), la Cop28 è la più ricca di risoluzioni, alleanze, impegni, promesse volontarie.
Alcuni impegni sono noti. L’accordo per rendere operativo il Fondo perdite e danni, ufficialmente «Climate Disaster Fund», a favore dei paesi più colpiti e meno responsabili del caos climatico (ma la parola risarcimento viene pronunciata solo a Sud); per ora pochi soldi, ma «abbiamo fatto la storia», ha detto il presidente della Cop28. Poi il «Global Renewables and Energy Efficiency Pledge», approvato da 116 paesi per triplicare la capacità installata di energia rinnovabile. Ma anche, all’opposto, la «Declaration to Triple Nuclear Energy», scommessa nucleare di 22 governi, con le ambiguità italiane.

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9 dicembre. Phase-out o non phase-out, Cop28 sbatte sul solito fossile
Lorenzo Tecleme – ilmanifesto.it

COP28. Abbandono vero o phase-down (riduzione) camuffata? A Dubai si tratta ma è tutta salita

Un piccolo passo avanti sul phase-out, evidente distanza tra le parti e la sensazione fortissima che i negoziati proseguiranno anche oltre la data prevista. È quanto emerge dalla bozza di Global Stocktake, il testo che comporrà il grosso della risoluzione finale, pubblicata ieri alla Cop28 di Dubai.

Nelle 27 pagine – tantissime, l’intero Accordo di Parigi ne conta 24 – sono ancora decine i punti aperti. La materia più divisiva rimane l’energia. L’Unione europea, assieme all’Alleanza dei piccoli stati insulari e una manciata di nazioni sparse per il mondo, si è data come obiettivo l’inserimento dell’espressione phase-out, abbandono, relativa ai combustibili fossili. Un’ipotesi a cui si oppongono frontalmente i paesi del Golfo, l’India, la Russia, l’Iran. Nella bozza circolata ieri, al punto 35, ben quattro ipotesi di formulazione su cinque includono questa espressione. Un passo avanti inaspettato. Ma la quinta opzione, la preferita dai contrari, consiste direttamente nel cancellare l’intero paragrafo, producendo potenzialmente l’ennesima risoluzione che i combustibili fossili non osa nemmeno nominarli, figuriamoci eliminarli.

RISPETTO AI DOCUMENTI circolati in precedenza scompare a sorpresa la formula mediatrice del phase-down, riduzione, già usata a Cop26 a proposito del carbone. In compenso tutte le ipotesi che contengono l’espressione phase-out mostrano vistose scappatoie. Le tempistiche dell’abbandono, ad esempio, sono vaghe o non specificate. Non solo: una delle versioni proposte parla di abbandono dei combustibili fossili solo se unabated, cioè non accompagnati da sistemi di cattura e stoccaggio della CO2. I sistemi di cattura e stoccaggio della CO2 sono uno dei cavalli di battaglia della lobby fossile, presente in forze a Cop28, e godono di grande sostegno presso la delegazione statunitense – che è a favore del phase-out, ma con molta meno convinzione dei partner europei. Il problema è che le Cop non hanno mai prodotto una definizione ufficiale di quali impianti siano da considerarsi abated: il rischio è che basti la cattura di una minima parte della CO2 prodotta per essere considerati in linea con gli accordi presi a Dubai.

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9 dicembre. Performance sul clima, tonfo mondiale: Italia giù di 15 posti
Luca Martinelli – ilmanifesto.it

Ieri a Dubai Germanwatch, NewClimate Institute e Can International hanno reso pubblico il Climate Change Performance Index (Ccpi) 2024, cioè il ranking che monitora i progressi in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici di 63 Paesi responsabili di oltre il 90% delle emissioni globali.

L’ITALIA è in caduta libera, avendo perso nell’ultimo anno ben 15 posizioni, fino alla 44esima posizione, dietro tra gli altri a Pakistan, Colombia, Indonesia e Messico. Questo risultato negativo è legato in particolare al rallentamento della riduzione delle emissioni climalteranti (37esimo posto della specifica classifica) e a una politica climatica nazionale fortemente inadeguata a fronteggiare l’emergenza (58esimo posto della specifica classifica). «Il governo del Paese ha fatto poco per spingere verso politiche climatiche più ambiziose; in alcuni settori ha addirittura fatto marcia indietro» si legge nella scheda-Paese. E ancora: «Sono previste nuove infrastrutture per i combustibili fossili, come gasdotti e terminali di rigassificazione, e non è in vista alcun piano di eliminazione graduale dei sussidi ai combustibili fossili».
Un quadro desolante: il Climate change performance index (Ccpi) prende come parametro di riferimento gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e gli impegni assunti al 2030; il Ccpi si basa per il 40 per cento sul trend delle emissioni, per il 20 per cento sullo sviluppo sia delle rinnovabili che dell’efficienza energetica e per il restante 20 per cento sulla politica climatica. Anche quest’anno le prime tre posizioni della classifica non sono state attribuite, in quanto nessuno dei Paesi ha raggiunto secondo i ricercatori la performance necessaria per contribuire a fronteggiare l’emergenza climatica e contenere il surriscaldamento del pianeta entro la soglia critica di 1,5 gradi centigradi. Anche se «alcuni Paesi ottengono buoni risultati in singole categorie, nessun Paese è costantemente in “alto” o “molto in alto”. La media non è semplicemente sufficiente per un percorso verso 1,5 gradi. I Paesi devono moltiplicare gli sforzi.

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9 dicembre 2023

La Prima della Scala, in piazza e nel loggione
Ira Rubini – radiopopolare.it

A proposito del Loggione, quando c’è la Prima della Scala, qualche info per chi (comprensibilmente) non è pratico del Teatro. Da quando la politica ha trasformato la Prima in una passerella mediatica, ovvero dall’ultimo decennio del secolo scorso, l’ipermilitarizzazione della Piazza e del Teatro è lievitata al punto che qualunque visitatore straniero che passi dal centro nel pomeriggio del 7 dicembre, immagina che sia scoppiata una rivoluzione in città. Dentro, ci sono così tanti poliziotti, carabinieri e guardie del corpo private, da rendere spesso difficile la circolazione del pubblico. Giornalisti, fotografi e telecamere si concentrano nel foyer della platea e nel ridotto dei palchi, le zone dei vip. In loggione, dove solo i giornalisti che amano l’opera scelgono di andare (pagando il biglietto), ci sono gli spettatori esperti, i poveri ma competenti, quindi potenzialmente pericolosi.

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9 dicembre 2023

Finito l’incubo per Khaled El Qaisi, rientrato in Italia
Riccardo Noury* – pressenza.com

Agenzia PRESSENZA – La conferma della revoca del divieto di espatrio per Khaled El Qaisi è arrivata la mattina dell’8 dicembre, quando lo studente italo-palestinese era già in Giordania.
Arrestato dalle forze di sicurezza israeliane il 31 agosto senza accuse specifiche e mai specificate al valico con la Giordania, Khaled El Qaisi era stato trasferito e posto in detenzione arbitraria nella prigione di Petah Tikwa. Il 1° ottobre era stato scarcerato ma col divieto di espatrio.
Da allora sono state settimane di attesa e di angoscia, a causa del conflitto in atto e del rischio che nei suoi confronti potesse scattare qualche forma di rappresaglia da parte delle autorità israeliane.
Stamattina lo studente è atterrato a Roma.
https://www.pressenza.com/it/2023/12/finito-lincubo-per-khaled-el-qaisi-rientrato-in-italia/

*Riccardo Noury è dal 2003 il portavoce di Amnesty International Italia, organizzazione per la difesa dei diritti umani di cui fa parte dal 1980. Ha scritto “Non sopportiamo la tortura” (Rizzoli Libri Illustrati, 2001), “Poesie da Guantánamo” (2007), “La testa altrove” (Infinito Edizioni, 2020), “La stessa lotta, la stessa ragione” (People Pub, 2020) e “Molla chi boia. La lenta fine della pena di morte negli Usa” (Infinito Edizioni, 2022). È coautore di “Un errore capitale” (Edizioni Cultura della pace, 1998) e “Srebrenica. La giustizia negata” (Infinito Edizioni, 2015). Ha curato “I dimenticati. Coloro che non sono ripartiti dopo la pandemia” (Infinito Edizioni, 2020) e “Le donne di Minsk” (Infinito Edizioni, 2021). Dal 2003 è responsabile dell’edizione italiana del Rapporto annuale di Amnesty International. Scrive, attraverso i suoi blog, su Corriere della Sera, Fatto quotidiano, Focus on Africa, Articolo 21 e Pressenza.

9 dicembre 2023

«Il reato di tortura non si tocca». Il governo mente a Strasburgo
Eleonora Martini – ilmanifesto.it

UE. Il Consiglio d’Europa chiede all’Italia di applicare la sentenza Cedu per il G8 di Genova. L’esecutivo Meloni rassicura, ma nelle commissioni parlamentari sono già incardinate le proposte di legge di Fd’I. Il Comitato dei ministri chiede anche che si vari al più presto la legge per introdurre i codici identificativi degli agenti.

È passato effettivamente qualche tempo da quanto Matteo Salvini e Giorgia Meloni promettevano pubblicamente, un giorno sì e l’altro pure, ai sindacati di polizia (soprattutto penitenziari) più destrorsi di cancellare o neutralizzare la legge 110 che, dopo quasi trent’anni dalla ratifica italiana della relativa Convenzione Onu, ha introdotto nel 2017 il reato di tortura nel nostro ordinamento penale. Ma da qui, dalle promesse fatte ora in sordina, fino a giurare davanti al Consiglio d’Europa – impegnato questa settimana a vigilare sull’esecuzione della condanna della Corte europea dei diritti dell’uomo emessa nel 2015 in merito alla «mattanza» compiuta dentro la scuola Diaz e nella caserma di Bolzaneto durante il G8 di Genova – che il governo italiano non ha «alcuna intenzione di abrogare l’attuale reato di tortura previsto dal codice penale», ce ne passa.

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9 dicembre 2023

Mahsa Amini, vendetta iraniana contro i familiari: vietato lasciare il Paese per ritirare il Premio Sakharov
Carmine Di Niro – unita.it

Mahsa Amini

La famiglia di Mahsa Amini, la 22enne morta il 16 settembre del 2022 mentre era in custodia della polizia morale iraniana che l’aveva arrestata per avere indossato male l’hijab, finisce nuovamente nel mirino delle autorità di Teheran.
Al padre, madre e fratello della giovane curda iraniana è stato impedito la scorsa notte di lasciare l’Iran per recarsi in Francia a ritirare il premio Sakharov, premio istituto dall’Unione Europea per i diritti umani che a ottobre del 2023 è stato assegnato postumo alla ragazza diventata simbolo delle proteste contro il regime teocratico di Teheran.

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Leggi anche:



Il tempo

Dipartimentodella Protezione Civile
Presidenza del Consiglio dei Ministri


Allerta meteo-idro

L’allerta gialla ti avvisa che potresti trovarti in situazioni di pericolo. Consulta il bollettino nazionale di criticità e allerta per conoscere le criticità previste per oggi e domani.

Bollettino di Criticità del 09 dicembre 2023 ore 14:13

Meteo – Nuova perturbazione in arrivo sull’Italia. Entro stasera torna la pioggia e anche la neve. Ecco i dettagli fino a domenica

Il vortice di bassa pressione che nella giornata di venerdì ha raggiunto la Sardegna si è spostato ulteriormente verso sud e si trova in queste ore sul Mar Libico. La sua influenza si fa ancora sentire sulle Isole maggiori dove sono in atto alcune piogge, anche a carattere di rovescio sulla Sicilia. Altrove la nuvolosità è irregolare ma non vengono segnalati fenomeni significativi. Nelle prossime ore sull’Italia transiterà un veloce istmo anticiclonico che porterà tempo più stabile ma una nuova perturbazione sarà già pronta ad entrare in scena entro stasera. Si tratta di un fronte atlantico collegato a un vortice in approfondimento sul Regno Unito che si sposterà sul Baltico, porterà le prime piogge al Nord a fine giornata e poi domenica transiterà sulle regioni centro meridionali formando un piccolo minimo secondario. Si affiancherà alle propaggini più orientali dell’anticiclone delle Azzorre che da ovest spingerà correnti più miti verso l’Italia. Dal contrasto potranno svilupparsi anche dei temporali, soprattutto sulle regioni meridionali. Per quanto riguarda la neve, tornerà sull’arco alpino già da stasera e nella notte di domenica potrà cadere fino a quote medio basse sul Triveneto ma in generale la quota sarà in rialzo ovunque. Vediamo allora come andrà.

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News, il tempo nel mondo e nelle regioni italiane. Archivio
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9 dicembre 2023

La rivoluzione dell’ugualibertà
Alexandre Pinto Mendes Viviane Magno Ribeiro

Il filosofo Étienne Balibar ci ha dedicato un po’ di tempo per parlarci di libertà e democrazia. E del perché la sinistra farebbe bene a riappropriarsi di queste due parole

In un recente discorso per il Veterans Day, Donald Trump si è buttato a capofitto  in tutta la sua retorica in stile red scare: «Estirperemo i comunisti, i marxisti e tutti i criminali della sinistra radicale che vivono come parassiti dentro i confini del nostro paese». Le sue parole sono arrivate qualche mese dopo aver annunciato un piano di misure repressive sull’immigrazione che includerebbe anche uno screening ideologico per impedire ai socialisti e ai radicali di ogni genere di entrare negli Stati uniti.
L’isteria trumpiana ha il pregio di ricordarci qualcosa di importante: il socialismo è ancora il cavallo di battaglia preferito dalla destra, la cosa che ama di più odiare. E non è difficile capire perché i suoi campioni, come Trump, non smettano mai di attingere a quel pozzo; il socialismo, dopotutto, viene collocato ancora agli antipodi di quello che è il più santificato valore americano: la libertà.
A dire il vero, il filosofo marxista francese Étienne Balibar è un candidato improbabile per scardinare queste certezze. Eppure, per decenni, il celebre coautore di Leggere il Capitale ha incoraggiato i socialisti a rivendicare la libertà e la democrazia come loro legittima eredità e ad andare persino oltre: la sopravvivenza del progetto socialista, insiste, dipende dalla ridefinizione stessa di ciò che queste due idee significano nel presente.
Per anni Balibar non ha smesso di spiegarci come a sinistra una delle battaglie politiche più importanti si giocasse proprio sul terreno semantico di concetti come libertà, individualità e diritti – parole abbandonate totalmente alla destra conservatrice e corrotte, nel loro significato, da decenni di consumismo neoliberista.

I collaboratori di Jacobin Viviane Magno Ribeiro e Alexandre Pinto Mendes hanno incontrato di recente il leggendario filosofo marxista per discutere di diritti politici, transizione socialista, e del perché la sinistra dovrebbe tornare a rivestire il mantello da paladina della vera democrazia.

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9 dicembre 2023

“Palazzina LAF”: Riondino mette in scena l’inferno alienante dell’Ilva di Taranto
Andrea Aloi – strisciarossa.it

Ma guarda, c’è un film che parla di condizione operaia con acuta sensibilità, d’arte e di cuore. Condizione operaia. Traducendo: ritmi pesanti, caposquadra che rompono, salari bassotti, lavori a rischio della buccia. Caterino Lamanna – lo interpreta uno splendido Michele Riondino, quarantaquattrenne senza limiti, qui alla prima regia – è un addetto alla pulizia dei forni nelle cokerie dell’Ilva di Taranto, rozzo, biecamente ostile al sindacato, da poveraccio al quadrato pronto a far la spia per i nuovi capoccia delle acciaierie passate a metà anni Novanta dallo Stato al gruppo Riva.

Palazzina LAF, dove l’acronimo sta per per laminatoio a freddo, viaggia sul filo del grottesco e del drammatico secondo le migliori tradizioni della nostra commedia, quella che sapeva sposare gli umori sarcastici e satirici a un pensiero critico e ad una complicità piena, più umana che immediatamente politica, con la vita a ostacoli degli umili, dei poveri di spirito e pecunia, dei loser senza rimedio. Guardare dietro le quinte del celebrato progresso, tradurre domande in emozioni, installare dubbi, anche questo è cinema. Civile lo si definiva ai tempi di Rosi e Petri, ma lo si può dire anche adesso, pensiamo a un nome per tutti, Daniele Vicari.

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9 dicembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

9 dicembre. Affossato il salario minimo legale, restano sfruttamento e ingiustizia
Rinaldo Gianola – strisciarossa.it

Niente, anche per questa volta non se ne parla. Il salario minimo legale, raccomandato dall’Unione Europea, non sarà introdotto in Italia, quindi i lavoratori più fragili, contrattualizzati e no, continueranno ad essere discriminati e penalizzati. Giorgia Meloni è stata coerente fino alla fine su questo tema, la sua maggioranza ha bocciato l’iniziativa dell’opposizione che aveva proposto il salario minimo in Parlamento. Una proposta bocciata su tutta la linea, di più: non se ne parla nemmeno alle Camere.

Il governo prende tempo, esclude comunque questo provvedimento giusto ed europeo, mentre Pdex grillini cercheranno di raccogliere le firme per una proposta di legge di iniziativa popolare. Si può dire che, in queste condizioni politiche e sociali, del salario minimo non se ne discuterà più, sarà una questione che resterà sottovalutata ed emarginata. Fissare per legge in poco più di nove euro l’ora la retribuzione minima per tutti sarebbe stato un segno di civiltà e di equità, un segnale importante anche per quel mondo sociale e politico che fa riferimento alla cosiddetta “destra sociale”. Invece, niente. Hanno vinto ancora i sodali confindustriali del governo, i padroncini del lavoro in nero e sottopagato, i commercianti e i balneari che dichiarano incredibili redditi da fame e sfruttano giovani e donne con paghe indegne.

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9 dicembre. L’auto corre veloce: il 2023, anno chiave
Vincenzo Comito – sbilanciamoci.it

L’anno che si sta chiudendo ha segnato il giro di boa verso l’auto elettrica, un passaggio non più reversibile, nonostante il negazionismo inane del governo italiano e dei media. La Cina conferma la sua leadership nel settore e chi si distaccherà sembra destinato ad un veloce declino

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9 dicembre. GKN. Il punto sull’azionariato popolare.

Continua la campagna 100×10.000, obiettivo un milione di euro.
31 su 100 sono andati, per 315.000 euro. Mancano 69.
1. L’azionariato popolare che vogliamo è consapevole, solidale, organizzato. E’ strumento di lotta e di creazione di una fabbrica socialmente integrata dove al controllo operaio sulla produzione, si sommi controllo sociale dei solidali e del territorio.
2. L’azionariato popolare NON sostituisce l’intervento pubblico. Semmai lo pungola, lo sfida, gli toglie alibi. Lo stabilimento deve essere rilevato dal pubblico e messo a disposizione del condominio industriale. E chiediamo intervento del capitale pubblico nella cooperativa stessa.
3. L’azionariato popolare o crea organizzazione e consapevolezza o non serve. Obiettivo è creare un’unica catena di consapevolezza: movimento climatico, sindacale, sociale, associazionismo culturale, ricreativo, mutualistico, comunità energetiche, strette in un’unica convergenza in grado di fare politica industriale al servizio della transizione ecologica.
4. L’azionariato popolare e la reindustrializzazione dal basso non si danno al di fuori della mobilitazione Gkn. E oggi su Gkn si stende silenziosamente il sudario dei licenziamenti.

I licenziamenti saranno definitivi il primo gennaio 2024. Licenziati per Capodanno. Nel silenzio di un Governo, nell’ipocrisia delle passerelle politiche che con il tempo sono emigrate altrove, di una proprietà che probabilmente è venuta a finire il lavoro sporco della localizzazione, l’ora x dei licenziamenti si avvicina.

GKN: incontro Torino converge – Insorgiamo Tour verso l’ora X

La tappa torinese di questo nuovo Insorgiamo tour sarà un’occasione per socializzare lo stato della lotta, le prospettive in campo sulla reindustrializzazione dello stabilimento e il nostro contributo solidale insieme ai lavoratori e alle lavoratrici dell’ex GKN.
Tutte le realtà presenti potranno prendere la parola, far sentire la loro vicinanza al Collettivo di fabbrica e dare un contributo importante a questo tentativo di convergenza torinese a supporto della lotta.
Un appuntamento di convergenza inedita di tutte le realtà solidali del nostro territorio che vorranno attivarsi sull’azionariato popolare a sostegno della cooperativa GFF creata dai lavoratori e dalle lavoratrici dell’ex GKN e restare al loro fianco quando scoccherà l’”ora X” dei licenziamenti, a partire dal 1 gennaio 2024. Per partecipare, attivarsi e diventare co-organizzatori di questo evento scriveteci.
A seguire, APERITIVO BENEFIT con e per il Collettivo: se interessat3, vi chiediamo di compilare il seguente form: https://forms.gle/RQFXUCVw1LKNG5gW8

9 dicembre. La “Passata della Libertà”. Intervista a Peppe Marra, sindacalista dell’USB Calabria
Francesca Romano – pressenza.com

Agenzia Pressenza – In vista dell’iniziativa dell’associazione Terra e Libertà che si terrà a Villa San Giovanni (RC) l’11 dicembre 2023, abbiamo incontrato Peppe Marra, sindacalista dell’USB Calabria, da molti anni impegnato in questa e in altre lotte a difesa dei lavoratori e del territorio e gli abbiamo chiesto di spiegarci la storia dell’associazione e il significato della passata che viene ormai chiamata la “Passata della Libertà”.   

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8 dicembre


8 dicembre: le notizie di Radio Popolare

Foto ANSA

L’attesa per il voto del Consiglio di sicurezza, il via libera alla revisione del PNRR italiano e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 8 dicembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Questa sera il Consiglio di Sicurezza voterà una risoluzione che chiederà una tregua, ma gli Stati Uniti hanno fatto capire che non sono a favore. I ministri economici dell’Unione Europea hanno approvato le modifiche ai Piani nazionali di ripresa e resilienza proposte da 13 paesi, tra cui l’Italia. Due loggionisti identificati dopo aver urlato slogan antifascisti durante la Prima alla Scala. Guai giudiziari per Marine Le Pen: la leader dell’estrema destra andrà a processo nel 2024, in un caso che potrebbe anche bloccare la sua carriera politica.

Sommario

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8 dicembre 2023

Una maggioranza europea senza socialisti? Meloni e Metsola ci provano, ma ci sono ancora troppe incognite

Giorgia Meloni e Roberta Metsola

C’era una volta un bruttissimo rospo da ingoiare. Fallito sui numeri impietosi dei sondaggi preventivi il disegno del Grande Ribaltone, il rovesciamento delle alleanze che avrebbe dovuto portare la destra destra ad allearsi con i moderati per cacciare i socialisti dalle istituzioni di Bruxelles, da qualche tempo Meloni e i suoi si stavano mestamente adeguando a una prospettiva molto più modesta: entrare come junior partner nella stanza del potere dalla porta secondaria del grosso inciucio (per dirlo con parole loro) di una nuova grosse Koalition europea oppure cercare di starsene fuori, ma non all’opposizione, con artifizi da prima repubblica come l’astensione concordata o l’appoggio esterno. In ogni caso l’imperativo era di resistere alle lusinghe salviniane dell’unione di tutte le destre per un’opposizione dura e pura a “quelli di Bruxelles”: burocrati, massoni, traditori, malati di mente, e via con gli epiteti risuonati alla Fortezza da Basso di Firenze nella kermesse nera di domenica scorsa.
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Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 63

RaiNews LIVE giorno 63

Onu, gli Stati Uniti mettono il veto sul cessate il fuoco a Gaza: “Il testo non condanna Hamas” Guerriglia tra le macerie La trattativa

Il veto americano blocca la proposta di tregua umanitaria. Hamas: “Usa complici del massacro e della pulizia etnica”. Israele: l’operazione nel sud di Gaza durerà un mese

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/la-resa-dei-miliziani-foto-shock-hamas-battaglie-feroci-e2b24d93-1e43-445f-ac47-e49076df7231.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: US vetoes UN Security Council’s ceasefire resolution

  • US vetoes UN Security Council resolution urging an immediate humanitarian ceasefire in Gaza, hours after UN chief said “it is time to act”.
  • Palestinian envoy to UN decries resolution’s failure as “disastrous”, says Israel’s continued war on Gaza will lead to more atrocities, killings and destruction.
  • Palestinian Red Crescent says dozens of people killed in Israeli attacks on a house near a hospital in Khan Younis.
  • At least 17,487 Palestinians killed in Gaza since October 7. In Israel, the revised official death toll stands at about 1,147.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/12/8/israel-hamas-war-live-palestinians-demand-end-to-israels-gaza-onslaught
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : les Etats-Unis mettent leur veto à une résolution du Conseil de sécurité des Nations unies appelant à un cessez-le-feu à Gaza

La résolution préparée par les Emirats arabes unis et soutenue par près de cent pays a recueilli, vendredi, treize voix en faveur, une voix contre (Etats-Unis) et une abstention (Royaume-Uni).

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/08/en-direct-guerre-israel-hamas-les-etats-unis-mettent-leur-veto-a-une-resolution-du-conseil-de-securite-des-nations-unies-appelant-a-un-cessez-le-feu-a-gaza_6203942_3210.html

8 dicembre. Razza e lavoro in Palestina
Lucia Amorosi e Nicola Quondamatteo – jacobinitalia.it

Le forme coloniali dello sfruttamento della forza lavoro di Gaza (e non solo) hanno avuto un ruolo rilevante sino alla vigilia del 7 ottobre

«Ad alimentare, da decenni, la violenza è la situazione concreta dei palestinesi, l’estensione della colonizzazione, la repressione di ogni attività politica, l’incarcerazione di massa e la violazione sistematica del diritto internazionale». Così Alain Gresh, in un articolo apparso sull’edizione di settembre di Le Monde Diplomatique, ha ricordato le radici profonde del conflitto in Medio Oriente, ritornato al centro della scena in seguito agli attacchi di Hamas del 7 ottobre e della punizione collettiva inflitta da Israele al popolo palestinese, costata la vita a migliaia di civili. In Cisgiordania prosegue intanto la colonizzazione: violenza dei coloni (definita «politica di terrore» persino dalla Francia) e violenza di Stato si intrecciano, minando alla radice ogni possibile risoluzione politica del conflitto in linea con il diritto internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite.

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https://jacobinitalia.it/razza-e-lavoro-in-palestina/


8 dicembre 2023

Pordenone, si presentano al cinema vestiti da nazisti alla proiezione del film «Comandante»: scoppia la polemica


A condividere le immagini è un esponente locale di Fratelli d’Italia. E Sinistra Italiana annuncia un’interrogazione parlamentare

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https://www.open.online/2023/12/08/spilimbergo-cinema-comandante-divise-nazisti-polemica/



8 dicembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 653

RaiNews LIVE

Vladimir Putin ha annunciato la candidatura alle presidenziali del 17 marzo 2024

Timori per la sorte in carcere di Navalny: non si hanno più notizie su di lui da 3 giorni. Il Cio riammette gli atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi di Parigi 2024 sotto bandiera neutrale. Secco “no” dall’ente che governa l’atletica mondiale

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/casa-bianca-risorse-per-kiev-stanno-finendo-8a7654c1-3301-468e-84f0-8859342cd951.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : le CIO autorise la participation des athlètes russes et biélorusses sous bannière neutre aux JO de Paris

Le ministre des sports ukrainien « condamne fermement la décision irresponsable du comité exécutif du Comité international olympique ».

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/08/en-direct-guerre-en-ukraine-suivez-les-dernieres-informations_6203637_3210.html

8 dicembre 2023

Il treno per la Svizzera è troppo alto, non passa per la galleria: pendolari costretti a scendere a Como
Enrico Scaccini – fanpage.it

Lo scorso mercoledì 6 dicembre i passeggeri a bordo della linea Milano-Chiasso sono stati fatti scendere a Como. I nuovi treni, infatti, sono troppo alti e non passano per la galleria di Monte Olimpino.

Per quasi un giorno interno, lo scorso mercoledì 6 dicembre, i treni della linea ferroviaria Milano-Chiasso si sono fermati a Como San Giovanni. Otto convogli in tutto, con partenze tra le 10:39 e le 21:13, hanno terminato la corsa in anticipo o sono partiti senza toccare il suolo svizzero. Uno dei treni della linea S11, infatti, ha avuto un guasto e Trenord ha messo in servizio al suo posto uno di quelli di ultima generazione. Il problema, però, è che questi sono costruiti su due piani e sono troppo alti per passare nelle gallerie che collegano l’Italia alla Svizzera.

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https://www.fanpage.it/milano/il-treno-per-la-svizzera-e-troppo-alto-non-passa-per-la-galleria-pendolari-costretti-a-scendere-a-como/

8 dicembre 2023

La prima del “Don Carlo” alla scala
Ira Rubini – radiopopolare.it

È calato il sipario anche sul 7 dicembre 2023, anno complicato politicamente, in Italia e nel mondo. “Don Carlo” di Giuseppe Verdi, diretto da Riccardo Chailly, è il titolo scelto per questa apertura. Un Verdi “politico”, che riflette sul potere, sulla rivalità fra padri e figli, sui popoli oppressi e sulle colpe della Chiesa. Nei giorni scorsi più di un imbarazzo per un palco reale pesantemente sbilanciato a destra, con in testa Ignazio La Russa. Con un tardivo rattoppo, il Presidente del Senato prega la senatrice a vita Liliana Segre di sedersi a sua volta in palco reale. Il pubblico le tributa un lungo applauso e si alza in piedi. In un foyer non proprio stimolante, varia umanità, con alto tasso di influencer e blogger, presenzialisti di media e bassa levatura, poca cultura, a parte gli obbligati e un manipolo di direttori di musei e sovrintendenti assortiti. Un po’ di sempreverdi, dalla Vanoni alla Aspesi, passando per Enzo Miccio e Dvora.
Prima dell’opera, l’inno d’Italia, poi qualcuno grida “No al fascismo!” e “Viva la Resistenza!” Altri applaudono e comincia la musica. 

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https://www.radiopopolare.it/la-prima-del-don-carlo-alla-scala/

8 dicembre 2023

Scrittori, popolo, dove siete? Ridateci Salinari e Asor Rosa
Ilario Ammendolia – unita.it

La disputa tra i due grandi intellettuali della sinistra che l’Unità ha avuto il merito di rispolverare, ci interroga sul presente. Esistono ancora pensatori in grado di incidere sul reale?

Alberto Asor Rosa e Carlo Salinari

Nel 1965 il prof. Asor Rosa pubblica, per Samonà e Savelli, Scrittori e popolo, in cui analizza il tema populista nella letteratura italiana del Novecento. Un libro che non ha convinto per nulla Carlo Salinari, un intellettuale di grande spessore, rigorosamente organico al Pci, già combattente partigiano e acuto critico letterario.
In quegli anni, Asor Rosa si poneva a sinistra del Pci e, sempre secondo Salinari, era alla ricerca costante di uno splendido isolamento, congeniale al suo collocarsi “su un piedistallo” da cui demolire decenni di letteratura impegnata che vanno dal Risorgimento agli anni 60 del Novecento.

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https://www.unita.it/2023/12/08/scrittori-popolo-dove-siete-ridateci-salinari-e-asor-rosa/


8 dicembre 2023

I versi sull’apocalisse virtuale che ci trasforma da protagonisti in spettatori
Matteo Fantuzzi – strisciarossa.it

Purtroppo non è bastato il coro che si è levato negli ultimi giorni dopo la tragica fine di Giulia Cecchettin, vittima numero 105 di un anno nefasto come questo 2023, massacrata con decine di coltellate dall’ex-fidanzato Filippo Turetta. Proprio nelle ore toccanti del suo funerale un altro episodio drammatico e assurdo è accaduto dalla parte opposta d’Italia, a Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento. Una vicenda durata anni nella quale il racconto di maltrattamenti e violenze aveva comunque già portato a far scattare i provvedimenti previsti dalla legge, tra i quali l’allontanamento della vittima dall’abitazione per raggiungere una comunità protetta. Epilogo finale, la donna di 50 anni è stata sfregiata al volto con l’acido dal marito.

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https://www.strisciarossa.it/le-parole-dellapocalisse-virtuale-che-ci-trasforma-da-protagonisti-in-spettatori/


8 dicembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

8 dicembre. Banche, contratto Abi batte inflazione di 8 punti
Giorgio Saccoia – collettiva.it

La soddisfazione della Fisac: aumenti che rilanciano il potere d’acquisto dei lavoratori riducendo l’orario di lavoro a parità di salario

Un contratto che batte l’inflazione di 8 punti percentuali, con aumenti retributivi che rilanciano il potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori, e che allo stesso tempo riduce l’orario di lavoro a parità di salario: nel confronto europeo solo nel settore bancario francese si lavora meno ore. È in estrema sintesi il quadro che emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi e Ricerche della Fisac Cgil sui due elementi che qualificano il nuovo contratto nazionale del settore del creditizio e finanziario, siglato a Roma lo scorso 24 novembre, tra organizzazioni sindacali, Abi e Intesa Sanpaolo, ovvero aumento retributivo e riduzione dell’orario di lavoro.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/banche-contratto-abi-batte-inflazione-di-8-punti-j9wwu9b9

8 dicembre. Alitalia, ok a esodo volontario: scongiurati i licenziamenti

“Firmato l’accordo su esodo volontario”. A darne unitariamente notizia Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo al termine dell’esame congiunto previsto dalla procedura 223 per la riduzione di personale dipendente di Alitalia in amministrazione straordinaria e Alitalia city Liner, spiegando che “di conseguenza è stato bloccato l’invio coatto delle lettere di licenziamento”.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/alitalia-ok-a-esodo-volontario-scongiurati-i-licenziamenti-qc34d3ok

7 dicembre


7 dicembre: le notizie di Radio Popolare

Foto ANSA

La fuga dei civili da Khan Younis, il no del Senato degli Stati Uniti a nuovi aiuti per l’Ucraina e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di giovedì 7 dicembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La guerra nella striscia di Gaza entra nel suo terzo mese mentre migliaia di persone continuano a scappare da Khan Younis e si rifugiano a Rafah. Il Senato degli Stati Uniti ha respinto oggi un importante pacchetto di finanziamenti da oltre 100 miliardi di dollari, più della metà destinati a Kiev. Il Don Carlo di Verdi ha inaugurato oggi la stagione lirica della Scala di Milano. Il ministro dell’istruzione Valditara ha annunciato che il progetto di “educazione alle relazioni” presentato dal governo per le scuole superiori sarà coordinato da Anna Paola Concia.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-giovedi-7-dicembre/



Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 62

RaiNews LIVE giorno 62

Haaretz: decine di combattenti di Hamas si sono arresi nel nord della Striscia

Due mesi di guerra. Battaglia a Sud, Israele: “Circondata la casa del leader di Hamas a Gaza”. L’Onu: “Orrore totale”, Guterres attiva l’art. 99 e denuncia al Consiglio di sicurezza la minaccia alla pace. L’Egitto all’Onu: rifiuteremo evacuazioni

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/battaglia-nel-sud-circondata-la-casa-del-leader-di-hamas-a-gaza-b7d293fe-6cf6-4365-bee9-83105e4f5b1c.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: Gaza faces heavy Israeli bombardment

  • Hamas says fighters waging “fierce battles” as Israel intensifies its bombardment of Gaza, hitting areas from Jabalia in the north to Khan Younis in the south.
  • Israeli forces detain dozens of Palestinian men from UN-run schools in northern Gaza, stripping them down to their underwear and taking them away.
  • The Palestine Red Crescent Society says its ambulance services in northern Gaza have come to a standstill.
  • At least 17,177 Palestinians have been killed in Gaza since October 7. In Israel, the official death toll stands at about 1,150.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/12/7/israel-hamas-war-live-palestinians-face-another-night-under-israeli-bombs
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : pas d’accord en vue sur une nouvelle pause humanitaire, selon la Maison Blanche

Malgré des discussions quotidiennes entre les deux parties, « nous ne sommes pas près de conclure un nouvel accord sur une pause humanitaire » ou « le retour des otages », a déclaré jeudi le porte-parole du Conseil de sécurité nationale, John Kirby.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/07/en-direct-guerre-israel-hamas-pas-d-accord-en-vue-sur-une-nouvelle-pause-humanitaire-selon-la-maison-blanche_6203942_3210.html

7 dicembre. Mohammad Sabaaneh: dalle incisioni in carcere a “Racconto Palestina”
Luisa Nannipieri – radiopopolare.it

La prima cosa che colpisce del graphic novel “Racconto Palestina”, firmato dal fumettista originario di Jenin Mohammad Sabaaneh e pubblicato in Italia da Mesogea, è lo stile spigoloso e abrasivo dei disegni. Per raccontare l’incontro tra un palestinese in prigione e un uccellino che gli viene a cantare le storie raccolte dall’altro lato delle sbarre, l’autore ha letteralmente scolpito ogni pagina su delle tavole di linoleum o di legno che ha poi ricoperto di inchiostro nero per la stampa. Questa tecnica, la linoleografia, crea un tratto ricco e luminoso, esaltando l’espressività dei disegni e il contrasto tra il bianco quasi accecante delle figure e il nero denso e avvolgente delle pagine. Una scelta di colori che è in parte un invito a prendere posizione: o con gli oppressi o con gli oppressori, non ci sono vie di mezzo. In parte un modo di evocare, tramite la predominanza del nero, la cappa plumbea sotto cui vivono i palestinesi a causa dell’occupazione israeliana.

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https://www.radiopopolare.it/mohammad-sabaaneh-dalle-incisioni-in-carcere-a-racconto-palestina/

7 dicembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 652

RaiNews LIVE

Presidenziali Russe il 17 marzo. Usa, repubblicani al Senato: stop aiuti ad Ucraina

Al Pentagono nuovo elenco di armi richieste da Kiev: aerei F-18, elicotteri Apache e Black Hawk. Onu, Russia intensifica attacchi contro impianti energetici ucraini. Ucraina: nelle ultime 24 ore 80 attacchi aerei russi. La cronaca, giorno 652

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/guerra-in-ucrain-linvasione-russa-giorno-652-i-repubblicani-al-senato-usa-bloccano-gli-aiuti-allucraina-e-a-israele-765c3b2f-b431-436d-a364-85ccd93c28a1.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : Kiev appelle à réduire la consommation d’électricité après une attaque sur une centrale

C’est le premier appel de ce genre à l’approche de l’hiver et de la menace de nouveaux bombardements russes massifs. La localisation exacte du site touché n’a pas été donnée par le gouvernement ukrainien.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/07/en-direct-guerre-en-ukraine-kiev-appelle-a-reduire-la-consommation-d-electricite-apres-une-frappe-sur-une-centrale_6203637_3210.html


7 dicembre live da Dubai, i lavori di COP 28 la cronaca minuto per minuto
8a giornata

Cosa si è deciso finora a Cop28, la conferenza sul clima dell’Onu

L’incontro è partito con il botto con l’approvazione di un fondo di compensazione per i danni del clima. Poi le negoziazioni si sono arenate. Mentre si prepara il dibattito sul tema più importante: gli impegni dei paesi a contenere le emissioni

Dubai – Cop28, la conferenza sul clima delle Nazioni unite, si avvicina al primo giro di boa a una settimana dall’inizio con la prima bozza del testo sul global stocktake, cioè il primo “tagliando” sugli impegni presi dai Paesi che hanno sottoscritto l’accordo di Parigi siglato nel 2015 per ridurre le emissioni e contenere l’aumento delle temperature entro 1,5 gradi rispetto al periodo pre-industriale.

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https://www.wired.it/article/cop28-clima-decisioni-nucleare-rinnovabili-emissioni/?uID=77061e692360adceff2ff2f4d419ffc1bae96ab33f03f3f3102ff8a398a94eae&utm_brand=wi&utm_campaign=daily&utm_mailing=WI_NEWS_Daily%202023-12-07&utm_medium=email&utm_source=news&utm_term=WI_NEWS_Daily

7 dicembre. A Dubai russi e ucraini gomito a gomito in nome degli affari
Andrea Sceresini – ilmanifesto.it

REPORTAGE. Nella città emiratina il buen retiro con vista sul golfo per i super ricchi delle due sponde. Dove anche Kadyrov e Tymoshenko, nemici irriducibili, sono vicini di casa. La guerra? Una scocciatura lontana. Vietato parlare del conflitto, ma le armi restano un business fiorente. E quelle russe «testate sul campo», valgono di più

Un paio di settimane fa il lussuoso ristorante Yoy ha festeggiato in pompa magna il suo primo anno di attività. Lo Yoy – che tradotto significa «Wow» – è il primo locale ucraino di tutto il Medio Oriente: si trova a 3500 chilometri da Kiev e ha aperto i battenti appena nove mesi dopo l’inizio dell’invasione russa. Ai suoi tavoli, in ordine sparso, siedono businessman di grido, biondissime modelle vestite di bianco e uomini politici più o meno in incognito. «Prima del 24 febbraio qui vivevano 20mila ucraini – spiega la proprietaria -, oggi siamo già 50mila».
A cinque minuti a piedi dallo Yoy, affacciato sul medesimo specchio di mare stellato, c’è lo Chalet Bereza, che invece è un bar-karaoke russo ed è perennemente affollato da giovanissimi rampolli dell’alta borghesia moscovita. «Siamo qui perché possiamo permettercelo – sbotta Dimitri, che a 26 anni possiede un’azienda di costruzioni -. Si guadagna bene, c’è un bel clima e i negozi di moda sono ben riforniti. Ce la spassiamo, certo, e che c’è di male?».
Tutto questo accade a Dubai, sulle sponde dorate del golfo Persico, dove la guerra appare come una lontana scocciatura e russi e ucraini, gomito a gomito, continuano a fare un sacco di buoni affari.

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https://ilmanifesto.it/a-dubai-russi-e-ucraini-gomito-a-gomito-in-nome-degli-affari

AGENZIA PRESSENZA Basta sussidi agli oscuri signori del fossile! La manifestazione per il clima a tema Signore degli Anelli del 9 dicembre.

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https://www.pressenza.com/it/2023/12/azione-per-il-clima-a-roma-9-dicembre-a-tema-signore-degli-anelli/

7 dicembre. Cop 28, per fermare il “contrattacco fossile” devono mobilitarsi le società civili
Monica Frassoni – strisciarossa.it

La COP28 a Dubai è iniziata nel contesto di almeno tre conflitti sanguinosi, crudeli e senza alcuna prospettiva di soluzione a breve: Sudan (9 milioni di sfollati e migliaia e migliaia di vittime nel disinteresse generale), l’aggressione russa all’Ucraina e l’interminabile conflitto fra Israele e Hamas, con le diramazioni in Libano, il perdurante conflitto in Yemen, ecc. Ed è cominciata anche nel contesto di una decisa controffensiva mediatica, molto concreta, di paesi e interessi economici che si oppongono all’accelerazione dell’uscita dalla dipendenza dai combustibili fossili; avviene in modo spregiudicato, come dimostra l’operazione condotta dalla presidenza della COP28, denunciata dalla BBC, per stringere affari su oil and gas durante i colloqui che dovrebbero invece portare sui punti aperti del negoziato.

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https://www.strisciarossa.it/cop-28-per-fermare-il-contrattacco-fossile-devono-mobilitarsi-le-societa-civili/



7 dicembre 2023

Picchiata dalla polizia insieme ai miei studenti
Alessandra Algostino – ilmanifesto.it

Poco più di un mese fa la polizia in assetto antisommossa saliva le scale del Campus Luigi Einaudi, università di Torino. Un’immagine forte, inquietante, per chi, come chi scrive, insegna, studia, lavora in università.
Seguivano cariche. Tutto “a protezione” di un’iniziativa del Fuan con la presenza dell’assessore regionale di Fratelli d’Italia. Il diritto di contestazione impedito, studenti bloccati nelle aule, lezioni interrotte.
La risposta è stata una assemblea antifascista, viva e intensa, partecipatissima da studenti e anche docenti, mentre, come si suol dire, assordante era stato il silenzio del rappresentante della comunità accademica, il rettore.
Martedì scorso, la scena si è ripetuta, questa volta appena fuori dai cancelli dell’università. Mentre gli agenti della Digos riprendevano dai locali dell’università (domanda: chi li ha autorizzati?), null’altro che inizialmente il normale passaggio di persone in un campus universitario, un ingente schieramento di polizia bloccava la strada. A quanto abbiamo appreso, erano stati chiamati dal Fuan che intendeva distribuire volantini, e prontamente accorsi; chiamati a priori, prima di qualsivoglia necessità di intervento a tutela dell’ordine pubblico, ovvero della sicurezza di tutti – e sottolineo tutti. Una sorta di scorta personale? Solo una considerazione, particolarmente dolorosa nel giorno dei funerali di Giulia Cecchettin: la stessa solerzia non c’è quando le donne chiamano temendo una violenza.


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https://ilmanifesto.it/picchiata-dalla-polizia-insieme-ai-miei-studenti


7 dicembre 2023

Milano: la rete Mai più Lager – No ai CPR consegna i “corellini” d’oro
Andrea Mancuso – pressenza.com

Foto Andrea Mancuso

PRESSENZA – Il 1° dicembre la perquisizione compiuta dalla Guardia di Finanza nel CPR di via Corelli ha reso manifesto l’orrore che si nasconde tra le sue mura: violenze, maltrattamenti, mancato rispetto di qualunque diritto essenziale.

I rilievi effettuati non hanno fatto che confermare quanto da anni la rete Mai più Lager – No ai CPR ha sempre denunciato, le gravi violazioni che hanno segnato l’esistenza della struttura e che dalla riapertura del CPR, nel 2018, ha costantemente cercato di suscitare, un serio dibattito sulla illegittimità della detenzione amministrativa in tutte le sue forme.

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https://www.pressenza.com/it/2023/12/milano-la-rete-mai-piu-lager-no-ai-cpr-consegna-i-corellini-doro/

7 dicembre 2023

Ambrogini d’oro a Milano, gli studenti protestano per il caro-affitti
Andrea De Lotto – pressenza.com

Foto Andrea De Lotto

Questa mattina a Milano si svolgeva la consueta consegna degli Ambrogini d’Oro, un’onorificenza che il Comune ogni anno assegna ad alcuni cittadini e cittadine.
Tra questi, Ilaria Lamera, la giovane studentessa che nel maggio scorso fu la prima a mettere una tenda davanti al Politecnico per denunciare l’insopportabile peso dell’affitto di una stanza a Milano.
Fuori dal Teatro Dal Verme una ventina di studenti e studentesse a protestare contro questa enorme ipocrisia: il riconoscimento alla loro amica e compagna non aveva visto alcun seguito alle politiche pubbliche per sostenere gli studenti e le studentesse.
Cori di: “La casa è un diritto, non un privilegio” si sono alternate alle note degli Ottoni a Scoppio, arrivati un po’ in ritardo per il presidio della Rete Mai più Lager No ai CPR, ma ben disposti a sostenete la lotta di questi giovani.
Quando Ilaria è uscita si è unita al gruppo, mentre dal teatro usciva anche la grande Franca Caffa che coi suoi 94 anni e le sue infinite lotte per il diritto alla casa è stata finalmente premiata da questa città.

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https://www.pressenza.com/it/2023/12/ambrogini-doro-a-milano-gli-studenti-protestano-per-il-caro-affitti/

7 dicembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

7 dicembre. Prosegue la mobilitazione sindacale europea, il 12 dicembre manifestazione a Bruxelles

L’ordine del giorno approvato dall’ultimo Congresso della Confederazione Europea dei Sindacati tenutosi nel mese di maggio a Berlino ha indicato un percorso per la mobilitazione europea dei sindacati, sotto lo slogan “On the road for a fair deal for workers”. La mobilitazione continentale, avviata nel mese di settembre, si concluderà il 12 dicembre 2023 con la manifestazione europea organizzata dalla CES a Bruxelles.

7 dicembre. Chi contratta e rinnova, vince
Patrizia Pallara – collettiva.it

JACOB DIEHL DA UNSPLASH

Riduzione dell’orario, meccanismi di recupero dell’inflazione nei salari, premi di risultato, elementi di welfare, migliore organizzazione del lavoro. Negli ultimi mesi i sindacati stanno siglando contratti collettivi e accordi di secondo livello d’avanguardia, con aspetti molto innovativi. Traguardi per certi versi storici, che potrebbero anche fare scuola, e che dimostrano come i lavoratori sono destinati a vincere se si mettono al centro le relazioni sindacali e i valori della rappresentanza.

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https://sentileranechecantano.net/wp-admin/post.php?post=52584&action=edit

7 dicembre. Dalla normativa antiriciclaggio all’economia legale

La Fisac al fianco della Cgil nel presidio della Legalità, il buon esito della tre giorni di formazione seminariale a Rimini

Antiriciclaggio, monetica e moneta digitale, usura, cultura della legalità sono i grandi temi trattati al Corso di formazione seminariale, organizzato dal dipartimento nazionale Legalità e Antiriciclaggio Fisac Cgil e dal dipartimento nazionale Formazione della Fisac, a Rimini, alla fine di novembre.
“Una tre giorni intensa, ricca di contenuti e dal profondo carico emotivo”, affermano gli organizzatori del corso dal titolo ‘Dalla normativa antiriciclaggio all’economia legale – La Fisac al fianco della Cgil nel presidio della legalità’, durante il quale i componenti della Rete legalità Fisac Cgil, provenienti da tutta Italia, si sono confrontati con “un alto grado di coinvolgimento, declinando i grandi temi affrontati con un’attenzione specifica alle esigenze sociali dei territori, del settore e dei lavoratori”.

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https://www.collettiva.it/copertine/italia/dalla-normativa-antiriciclaggio-alleconomia-legale-vsk7qn96

7 dicembre. Covisian, revocato il licenziamento per bestemmia

Franco, 55 anni, aveva imprecato per il malfunzionamento della sua apparecchiatura al call center. Estromesso dal lavoro, è stato ota reintregrato 

Tre giorni consecutivi di sciopero, poi la revoca del licenziamento. Si è conclusa positivamente la vicenda di Franco, 55 anni, il dipendente bolognese del call center Covisian che il 30 novembre scorso aveva perso il lavoro per aver bestemmiato a causa del malfunzionamento della sua apparecchiatura

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/covisian-revocato-il-licenziamento-per-bestemmia-dmbpvtci

7 dicembre. Napoli, Slang-USB: 13 dicembre presentazione del manifesto per l’archeologia italiana e dello sportello sindacale di settore. Costruiamo insieme la sindacalizzazione delle professioni culturali!

In Italia una buona parte delle archeologhe/degli archeologi è impiegata in edilizia, nell’archeologia preventiva e nell’assistenza in corso d’opera sui cantieri per la realizzazione di infrastrutture e sottoservizi di utilità pubblica, su cui spesso si giocano appalti milionari. Parliamo di figure altamente qualificate, cui è richiesta una solida formazione universitaria, ma che di contro si trovano spesso a operare in condizioni di precarietà, sfruttamento e ricattabilità.

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https://www.usb.it/leggi-notizia/napoli-slang-usb-presentazione-del-manifesto-per-larcheologia-italiana-e-dello-sportello-sindacale-di-settore-costruiamo-insieme-la-sindacalizzazione-delle-professioni-culturali-1559-1-1.html

7 dicembre. In ricordo di Beppe Casadio

6 dicembre


6 dicembre: le notizie di Radio Popolare

Netanyahu afferma che l’esercito israeliano ha circondato la casa del leader di Hamas, Kiev attende il voto del Congresso americano e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di mercoledì 6 dicembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Questa sera, in un messaggio video, Netanyahu ha affermato che i militari israeliani hanno circondato la casa del leader di Hamas, Sinwar. Sempre più drammatica, la situazione umanitaria. “Il Congresso deve approvare i nuovi fondi all’Ucraina entro Natale” ha ribadito oggi Joe Biden; il voto resta incerto perché l’ala repubblicana più vicina a Trump è contraria. In numeri assoluti, a vivere in condizione di povertà nei quaranta paesi più ricchi del mondo (dati del 2021), sono circa 69 milioni di minori; il nostro paese si piazza al 34esimo posto. Stellantis e il Governo promettono un milione di veicoli prodotti in Italia e 6 miliardi di investimenti pubblici per rilanciare l’automotive.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-mercoledi-6-dicembre-2023/


6 dicembre 2023

Salario minimo, ok della Camera. Bagarre in aula: “Vergogna”. Schlein: “Il governo ce l’ha coi poveri”

ROMA – Approvato il salario minimo, ma senza il parametro dei 9 euro l’ora (come minimo) chiesto dalla sinistra. L’aula della Camera ha approvato oggi la proposta di legge ‘Deleghe al Governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva nonché di procedure di controllo e informazione’. I sì sono stati 153, i no 118 e gli astenuti 3. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato.

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https://www.dire.it/06-12-2023/989847-salario-minimo-camera-9-euro-vergogna/

6 dicembre 2023

La bara bianca di Giulia e quella memoria che può aiutare nella lotta contro la violenza
Oreste Pivetta – strisciarossa.it

Di un funerale si può scrivere una storia dettagliata e veritiera, ma le interpretazioni si possono sempre immaginare le più diverse. Migliaia di persone (mille e duecento solo nella chiesa di santa Giustina Martire, molte di più fuori nella grande piazza di Prato della Valle) hanno partecipato a Padova ai funerali di Giulia Cecchettin. Li hanno visti i funerali, la bara bianca con i fiori bianchi, padre sorella fratello insieme, in lacrime insieme, le autorità… Per ore in chiesa e o fuori al freddo per esprimere solidarietà, per manifestare un dolore comune, per assistere a quello che si considera un evento. Forse per mettere a tacere i propri sensi di colpa. Se ci fosse coscienza tutti saremmo chiamati in causa di fronte a un episodio del genere, le vite di due ventenni spezzate lungo quella sequenza atroce. La verità l’ha pronunciata in un breve saluto papà Gino: potremmo o dovremmo sentirci tutti colpevoli dello strazio di Giulia, sua figlia.

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https://www.strisciarossa.it/la-bara-bianca-di-giulia-e-quella-memoria-che-puo-aiutare-nella-lotta-contro-la-violenza/


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 61

RaiNews LIVE giorno 61

La minaccia di Erdogan: “Annienteremo Israele se attacca Hamas in Turchia”

A Gaza nord uno dei maggiori depositi di armi di Hamas. Bombardamenti nel sud del Libano, morto un soldato. Due palestinesi uccisi in Cisgiordania. Usa: “Abbiamo segnali che Israele stia facendo evacuare i civili”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/israele-attacco-cuore-khan-yunis-onu-inferno-zero-aiuti-f0eb86d5-89c9-4190-a0a6-31f7ca3f23f0.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: UN chief invokes rare Article 99 over Gaza war

  • In a rare move, UN Secretary-General Guterres has invoked Article 99 of the UN Charter, forcing the Security Council to address the Gaza war.
  • Israeli army tanks move towards the centre of Khan Younis city after a night of non-stop artillery shelling and clashes around Gaza.
  • Senior Hamas official says “no negotiations” with Israel unless it halts its Gaza offensive; Israeli leaders pledge to press on with the war.
  • At least 16,248 Palestinians have been killed in Gaza since October 7. In Israel, the official death toll stands at about 1,200.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/12/6/israel-hamas-war-live-gaza-death-toll-climbs-as-israel-pounds-enclave
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : l’ONU sonne l’alarme au sujet d’un « effondrement total de l’ordre public bientôt » à Gaza

Le secrétaire général de l’ONU, Antonio Guterres, s’est exprimé mercredi dans une lettre inédite au Conseil de sécurité, où il a insisté pour un cessez-le-feu humanitaire.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/06/en-direct-guerre-israel-hamas-l-onu-met-en-garde-contre-un-effondrement-total-de-l-ordre-public-bientot-a-gaza_6203942_3210.html

6 dicembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 651

RaiNews LIVE

Kiev: abbattuto un bombardiere russo sul Mar Nero. Al Congresso Usa il nodo dei nuovi aiuti a Kiev

Il capo dello staff di Zelensky incontra lo speaker della Camera Usa, Yellen: “Senza aiuti, saremmo responsabili della sconfitta dell’Ucraina”. I media locali: deputato separatista filorusso ucciso nell’esplosione della sua auto

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/a-rischio-nuovi-aiuti-americani-allucraina-linvasione-russa-giorno-651-2d912f1f-43da-47a0-94d6-106b765bfc23.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : le point en fin de journée

Le département de la défense américaine a annoncé, mercredi, une nouvelle assistance pour l’Ukraine d’un montant de 175 millions de dollars qui permet de puiser dans les stocks de l’armée américaine.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/06/en-direct-guerre-en-ukraine-illia-kyva-un-ancien-depute-prorusse-a-ete-tue-dans-les-environs-de-moscou-par-les-services-ukrainiens_6203637_3210.html

6 dicembre 2023

Scala, Slc Cgil e Anpi: no ai fascisti
Antonio Fama – collettiva.it

Salvini e La Russa alla prima del Don Carlo. Il sindacato e l’associazione nazionale partigiani: non sono graditi, non parteciperemo

“I fascisti non sono graditi al Teatro alla Scala”. Con queste parole Cgil e Anpi annunciano che non parteciperanno alla Prima del Don Carlo, che ogni anno il 7 dicembre inaugura la stagione dell’opera milanese. Consuetudine vuole che l’ospite d’onore sia il Presidente della Repubblica, ma questa volta Sergio Mattarella ha annunciato che non potrà essere presente. In sua vece dovrebbero sedere nel palco Reale il presidente del Senato Ignazio La Russa e il vice premier Matteo Salvini. Appresa la notizia, Cgil e Anpi hanno fatto sapere senza mezzi termini che non parteciperanno ad alcun cerimoniale di saluto istituzionale rivolto “a chi non ha mai condannato il fascismo, le sue guerre coloniali, l’alleanza e la sudditanza al nazismo che ha generato leggi razziali e tanto lutto e miseria al popolo italiano”.

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https://www.collettiva.it/copertine/culture/scala-slc-cgil-e-anpi-no-ai-fascisti-osxuvwkb


6 dicembre live da Dubai, i lavori di COP 28 la cronaca minuto per minuto
7a giornata

Da Good Morning Italia (https://app.goodmorningitalia.it/

L’inviato speciale degli Stati Uniti per il clima John Kerry, parlando ieri alla Cop28 a Dubai, ha lanciato un piano di impegno internazionale per promuovere la fusione nucleare, affermando che questa tecnologia priva di emissioni potrebbe diventare uno strumento vitale nella lotta contro il cambiamento climatico (Reuters). 

  • Secondo i dati del Global Carbon Budget, nel 2023 le emissioni globali di anidride carbonica raggiungeranno un nuovo record a quota 36,8 miliardi di tonnellate (Guardian). 
  • Il governo brasiliano è stato tra i più accesi oppositori della nuova tassa sul carbonio applicata dall’Ue alle merci importate, avvertendo che potrebbe ostacolare gli sforzi globali per ridurre le emissioni di Co2 (Politico).

Attivismo globale in camice bianco, ora si ribellano anche gli scienziati

Mentre a Dubai si incontrano i capi di stato, leader internazionali e numerosissimi lobbisti dell’industria fossile, in giro per il mondo va in scena la rivolta degli scienziati.

Dall’inizio della Cop 28 centinaia di ricercatori del movimento Scientist Rebellion danno vita a azioni di disobbedienza civile e manifestazioni per denunciare l’inerzia nella lotta al cambiamento climatico.
Gli scienziati hanno bloccato un carico di carbone in Olanda. A Stoccolma, il palazzo del governo è stato ricoperto dalle pagine degli studi che documentano il global warming. Occupato l’ufficio del Parlamento europeo di Barcellona. I camici bianchi hanno protestato anche in MessicoEcuadorSvizzeraRuandaKenya e altrove.


6 dicembre. Con il risarcimento miliardario a Carlo Toto vince il privato e perde lo Stato
Gianfranscesco Turano – lespresso.it

Il costruttore abruzzese riconquista l’autostrada Roma-L’Aquila. E i tribunali penali civili e amministrativi gli danno ragione contro la revoca della concessione ordinata da Draghi. Ora chi gestirà i lavori antisismici?

Carlo Toto

Pubblico contro privato può suonare come Golia contro Davide. La percezione è esatta ma va precisata. Da un lato, c’è il grande corpo statale con i suoi scrivani mal pagati e poco informati, che dovrebbero vigilare ma un po’ non sanno farlo e un po’ preferiscono di no. Dall’altra, c’è lo sfidante di dimensioni ridotte ma capace di scegliersi le fionde. Il verdetto del match, nel caso dell’autostrada Roma-Teramo-Pescara, è un conto di oltre 2 miliardi di euro in risarcimenti pubblici che Giancarlo Giorgetti non sa bene dove infilare nella già travagliata legge di bilancio. All’incasso ci va Strada dei parchi, società del gruppo Toto che gestisce l’A24-A25.

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https://lespresso.it/c/inchieste/2023/12/6/con-il-risarcimento-miliardario-a-carlo-toto-vince-il-privato-e-perde-lo-stato/47282

6 dicembre 2023

Penny Wirton, il mondo in una stanza
Sergio Sinigaglia – pressenza.com

Da diversi anni in Italia si pratica un modo di insegnare italiano agli stranieri fuori dai canoni tradizionali, una esperienza che va al di là del suo contesto.

AGENZIA PRESSENZA – La scorsa settimana abbiamo raccontato la storia della Scuola comunità di Osimo, un progetto molto lontano dall’insegnamento tradizionale. Oggi vi segnaliamo un altro modo di fare scuola, ancora più particolare.
Se pensiamo ad una lezione inevitabilmente ci immaginiamo un’aula, con un o una insegnante, la cattedra e i relativi banchi dove siedono gli studenti. Alle scuole di italiano per stranieri Penny Wirton, attualmente sessanta poli didattici sparsi in tutta Italia, tutto ciò non esiste.
Il tutto nasce da un’idea di Eraldo Affinati, insegnante e scrittore, e di sua moglie Anna Luce Lenzi: nel 2008 hanno avviato questo percorso che da Roma gradualmente si è esteso un po’ ovunque.
Alle Penny Wirton – il nome fa riferimento ad un racconto della Lenzi – non ci sono “insegnanti”, ma volontari o volontarie, spesso senza una esperienza didattica alle spalle. Gli studenti hanno una fascia di età che va dai 16/47 anni agli 80, non ci sono cattedre, e soprattutto il rapporto tra chi insegna e chi impara è uno ad uno, uno a due, quindi basato sulla relazione sociale, sull’empatia.
Si parte da chi ci sta di fronte, dalla sua storia, dalle sue esigenze, da quale italiano abbia bisogno di apprendere. Ti può capitare l’analfabeta che nel suo Paese di provenienza non è mai andato a scuola o il laureato, chi è arrivato per congiungersi con i parenti che risiedono in loco, o chi è solo e sta cercando di inserirsi nel territorio dove è arrivato. L’insegnamento si base anche sulla vita pratica, cioè i vocaboli, le frasi, che possono essere utili rispetto al contesto lavorativo in cui ci si trova.

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https://www.pressenza.com/it/2023/12/penny-wirton-il-mondo-in-una-stanza/



6 dicembre 2023

“Un filo che non si spezza”: per non dimenticare, 33 anni dalla strage all’Istituto Salvemini a Casalecchio di Reno (Bo): il ricordo nei tanti eventi

Gli eventi previsti per non dimenticare. Bonaccini: “Siamo al fianco dell’Associazione delle vittime e dei familiari per un dolore che non si spegne col passare degli anni. Fare memoria richiama la nostra coscienza e ci sprona a restare comunità, unita e solidale”

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https://notizie.regione.emilia-romagna.it/comunicati/2023/dicembre/trentatre-anni-fa-la-strage-all2019istituto-salvemini-a-casalecchio-di-reno-bo-gli-eventi-previsti-per-non-dimenticare-bonaccini-201csiamo-al-fianco-dell2019associazione-delle-vittime-e-dei-familiari-per-un-dolore-che-non-si-spegne-col-passare-degli-anni

https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/per-non-dimenticare-a-33-anni-dalla-strage-all2019istituto-salvemini-a-casalecchio-di-reno-bo-il-ricordo-nei-tanti-eventi

Qui il calendario con tutti gli appuntamenti  

Per Sempre Giovani Videoclip di Cisco Bellotti dedicata ai ragazzi del Salvemini




6 dicembre 2023

Per un’Italia che non lasci indietro nessuno: l’appello di Sant’Egidio perchè si moltiplichi l’attenzione all’emergenza abitativa e alle povertà emergenti dei minori e dei giovani

Mercoledì 6 dicembre la Comunità di Sant’Egidio ha presentato a Roma, in una conferenza stampa tenuta dal presidente Marco Impagliazzo, la nuova edizione di “DOVE mangiare, dormire, lavarsi”, 280 pagine di indirizzi utili per chi vive per strada, conosciuta anche come la “Guida Michelin dei poveri”.

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https://www.santegidio.org/pageID/30284/langID/it/itemID/55761/Per-unItalia-che-non-lasci-indietro-nessuno-l-appello-di-Sant-Egidio-perch%C3%A8-si-moltiplichi-l-attenzione-all-emergenza-abitativa-e-alle-povert%C3%A0-emergenti-dei-minori-e-dei-giovani.html


6 dicembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


6 dicembre. Lanciata la petizione europea Stop all’austerità 2.0

Di seguito il testo della petizione promossa dai sindacati europei

L’austerità è destinata a tornare e a colpire i lavoratori in tutta Europa. Unisciti a noi per fermare l’austerità 2.0.
Austerità significa più povertà, persone che perdono la casa e molti che non hanno accesso alle cure sanitarie di cui hanno bisogno. Noi non lo accetteremo.
Insieme, possiamo costruire un’economia per le persone e per il pianeta. I lavoratori sono stanchi di riempire i portafogli dei ricchi.
Chiediamo un nuovo modello economico e sociale che metta al primo posto i lavoratori. Abbiamo bisogno di un cambiamento reale, piuttosto che di un ritorno alle politiche distruttive del passato di rovinosa riduzione del disavanzo pubblico. Il dialogo sociale è fondamentale.
Consegneremo questa petizione alla Commissione UE e la invieremo a tutti i governi nazionali ovunque vi siano firmatari. Pretendiamo:

• Nessun ritorno all’austerità
• Investimento in posti di lavoro meglio pagati e sostenibili, coperti da un contratto collettivo
• Nessun contributo pubblico senza condizionalità sociale
• Un’economia più giusta per tutti

I lavoratori non vivono su yacht, ma meritano una parte più equa della ricchezza che creano.
Unisciti alla lotta e fa’ in modo che i governi europei ascoltino la gente. Fermiamo insieme l’austerità 2.0.

→Per firmare la petizione clicca qui




6 dicembre. Somministrati ma non condannati
Patrizia Pallara – collettiva.it

Sottopagati attraverso escamotage, ricattabili, super flessibili: la condizione degli ex interinali al pastificio Rana di Moretta e al Nuovo Pignone di Bari

Avere un contratto di somministrazione non può diventare una condanna. Precari sempre e per sempre, anche se impiegati da anni in un’azienda che non ritiene vantaggioso assumere direttamente i lavoratori, ma li prende in “prestito” da un’agenzia. E per pagarli meno li sotto-inquadra, fa fare loro meno riposi, cambia i turni, tanto sono ricattabili e quindi non protestano. Non potrebbe succedere e invece succede. Più spesso di quanto si immagini.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/somministrati-ma-non-condannati-dl4w9uqj

6 dicembre. Se non sei mio dipendente, non mi riguardi
Patrizia Pallara – collettiva.it

La storia di Nicola e di altri cinque gruisti del Nuovo Pignone di Bari, in somministrazione da 10 anni, da venti nella stessa azienda

Il 2 dicembre hanno “festeggiato” 10 anni di somministrazione. 10 anni da precari, 10 anni con un contratto che può essere interrotto in qualsiasi momento. Nel frattempo sono diventati vecchi. Oggi hanno da 45 a 58 anni e non hanno perso la voglia di lottare e di cambiare la loro condizione. O forse proprio per questo non si arrendono.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/se-non-sei-mio-dipendente-non-mi-riguardi-hf0wjpt1


6 dicembre. Tagli alla sanità? Si vive di meno
Roberta Lisi – collettiva.it

L’ultimo rapporto Ocse attesta per gli italiani un’aspettativa di vita scesa di un anno. Le cause sono chiare: poco personale, poche risorse

Chi l’avrebbe mai detto: non solo l’Italia retrocede nella classifica dei Paesi più longevi passando dal terzo al nono posto, ma la retrocessione non dipende dall’aumento dell’aspettativa di vita in altri Paesi, bensì dalla diminuzione di ben 12 mesi da noi bloccandoci a 82,7 anni. A dirlo è l’Ocse nel Rapporto Health at a Glance, una sorta di panoramica sulla salute mondiale.

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https://www.collettiva.it/copertine/welfare/tagli-alla-sanita-vita-ridotta-iqx7jmj4

6 dicembre. Specializzandi, così non va
Roberta Lisi – collettiva.it

Troppi o troppo pochi? I medici, soprattutto per alcune specializzazioni, sono troppo pochi. E soprattutto non si trovano. Le cose sono destinate a peggiorare visto che l’età media del personale ospedaliero è assai elevata e già oggi si fa fatica a sostituire chi va in pensione. Mancano quelli di medicina di emergenza urgenza, mancano quelli di medicina generale, mancano i pediatra e i radioterapisti, solo per fare alcuni esempi. Eppure nelle facoltà di medicina continua ad esserci il numero chiuso per l’accesso alle professioni sanitarie: le ultime borse di studio per le specializzazioni mediche messe a bando nello scorso settembre non sono state coperte tutte

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https://www.collettiva.it/copertine/welfare/specializzandi-cosi-non-va-icgep57e

6 dicembre. Sanità in Toscana, si può fare di più

Nella regione funziona meglio che altrove, ma anche qui occorre assumere personale per garantire lavoro di qualità e diritto alla salute

“La Toscana è sicuramente tra le regioni dove la salute dei cittadini è maggiormente curata”. Questa l’affermazione di Paola Galgani, segretaria regionale della Cgil che ci introduce nel viaggio nella sanità di questo territorio. Certo, aggiormente curata che altrove non significa affatto che tutto vada bene. Tant’è vero che proprio in queste ore sono state consegnate al presidente della Regione ben 60.000 firme “per migliorare e salvare il sistema sanitario nazionale”. A consegnare la missiva, il segretario generale dello Spi Cgil e il segretario generale della Cgil regionale Alessio Gramolati Rossano Rossi. La richiesta è precisa: servono almeno 4 miliardi l’anno in più per il Fondo sanitario nazionale, solo così si evita il declino della sanità pubblica.

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https://www.collettiva.it/copertine/welfare/sanita-in-toscana-si-puo-fare-di-piu-dv4lnx2e

6 dicembre. Multinazionali in fuga, chiude l’ex Farmografica

L’azienda di Ravenna, danneggiata dall’alluvione di maggio, licenzia i 92 dipendenti. Sindacati e istituzioni: “Indifferente a ogni tentativo di dialogo”

“Una farsa inaccettabile, che deve essere fermata prima che dilaghi come modello di politica industriale”. È netto il commento di Slc Cgil e Uilcom Uil sull’annunciata chiusura dell’ex Farmografica di Cervia (Ravenna) decisa dalla multinazionale austriaca Mayr-Melnhof, con il conseguente licenziamento dei 92 dipendenti.
Il colosso del settore della carta e imballaggi circa un anno fa aveva acquisito lo storico stabilimento di confezioni farmaceutiche, rilevando la divisione “packaging” della britannica Essentra. Da sei mesi l’attività produttiva è ferma per via dei catastrofici eventi alluvionali che lo scorso maggio si sono abbattuti sulla Romagna e, dopo un lungo tira e molla con i sindacati, la proprietà ha annunciato la chiusura.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/multinazionali-in-fuga-chiude-lex-farmografica-hb3b060m


6 dicembre. Sedici anni dalla ThyssenKrupp: ma si continua a morire
Marco Togna – collettiva.it

Sedici anni, da quella terribile notte di Torino. Sono appena scoccati i primi minuti del 6 dicembre 2007 nello stabilimento ThyssenKrupp, tra i più importanti impianti siderurgici d’Europa. Gli addetti alla linea 5 (ricottura e decapaggio) riavviano l’impianto dopo un fermo tecnico per manutenzione, ma qualcosa va storto. Un funzionamento irregolare del macchinario produce un attrito provocando una pioggia di scintille, a causa della presenza di molta carta intrisa d’olio si scatena un incendio.
Il fuoco, facendosi largo, colpisce un tubo flessibile da cui fuoriesce olio ad alta pressione nebulizzato. Una gigantesca nube di fiamme investe otto operai. Antonio Schiavone, 36 anni, muore sul colpo. Altri sei periranno nei giorni e nelle settimane seguenti a causa delle ustioni riportate: Roberto Scola, 32 anni; Angelo Laurino, 43; Rocco Marzo, 54; Bruno SantinoGiuseppe Demasi Rosario Rodinò, tutti di 26 anni. C’è un unico sopravvissuto: Antonio Boccuzzi.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/sedici-anni-dalla-thyssenkrupp-ma-si-continua-a-morire-v7ofiv0t


5 dicembre


5 dicembre: le notizie di Radio Popolare

La terza fase del conflitto in Palestina, i funerali di Giulia Cecchettin e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di martedì 5 dicembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Con l’entrata dell’esercito israeliano a Khan Yunis e il bombardamento di Rafah, il conflitto in Palestina è entrato nella sua terza fase. Intanto, a sessanta giorni dall’inizio del conflitto, l’obiettivo iniziale di Israele, ovvero la sconfitta di Hamas, sembra ancora molto lontano. Prato della Valle, a Padova, è la seconda piazza più grande d’Europa, ed è stata scelta per celebrare il funerale di Giulia Cecchettin a cui hanno partecipato oltre 10 mila persone. Il consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla rettifica sull’accordo sui migranti tra Italia e Albania. Oltre l’80% dei medici e degli infermieri italiani hanno aderito allo sciopero contro la manovra economica.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-martedi-5-dicembre-2023/


5 dicembre 2023

Salario minimo, le opposizioni ritirano la firma. Schlein: “Meloni e il governo dalla parte degli sfruttatori”

Il leader pentastellato Giuseppe Conte strappa il testo in Aula

Agenzia DIRE – Bagarre in Aula sulla legge per il salario minimo. Il governo, tramite il meloniano Walter Rizzetto, fa approdare alla Camera il maxi emendamento che elimina la soglia minima di salario lordo orario fissata a 9 euro. Le opposizioni tolgono la firma dal provvedimento, il leader del M5s Giuseppe Conte strappa il testo in Aula.

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https://www.dire.it/05-12-2023/989693-salario-minimo-le-opposizioni-ritirano-la-firma-schlein-meloni-e-il-governo-dalla-parte-degli-sfruttatori/

5 dicembre 2023

Ai funerali di Giulia Cecchettin c’era un pezzo di Italia che vuole un futuro diverso
Lorenza Ghidini – radiopopolare.it


La bara di Giulia Cecchettin ha lasciato la basilica di Santa Giustina tra gli applausi di una piazza piena di migliaia di persone, lacrime agli occhi, le chiavi sventolate in aria, simbolo in quest’ultimo mese della ribellione alla violenza di genere. Per suo padre Gino, la sua forza sovrumana, le sue parole chiare e dirette, una vera e propria ovazione quando è uscito sul sagrato.

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https://www.radiopopolare.it/ai-funerali-di-giulia-cecchettin-cera-un-pezzo-di-italia-che-vuole-un-futuro-diverso/

5 dicembre 2023

Oggi sciopero di 24 ore di medici e sanitari contro la manovra. A rischio 1,5 milioni di prestazioni

Organizzato dai sindacati di categoria Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up, le parole d’ordine in diverse piazze d’Italia: “La sanità pubblica non si svende”

È iniziato alla mezzanotte di oggi, 5 dicembre, lo sciopero nazionale di 24 ore di medici, dirigenti sanitari, infermieri, ostetriche e altre professioni sanitarie organizzato dai sindacati di categoria Anaao AssomedCimo-Fesmed e Nursing Up.
Secondo le associazioni la protesta ha raggiunto l’85% di adesioni.
Sono 1,5 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare secondo il sindacato dei medici ospedalieri, precisando che sono a rischio tutti i servizi, compresi gli esami di laboratorio, gli interventi chirurgici (circa 30mila quelli programmati che potrebbero essere rinviati), le visite specialistiche (180 mila) e gli esami radiografici (50mila). Saranno in ogni caso garantite le prestazioni d’urgenza.

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https://www.rainews.it/articoli/2023/11/medici-e-infermieri-confermano-lo-sciopero-del-5-dicembre-contro-la-manovra-sit-in-a-roma-5a6b8064-dc68-48a3-8b63-b64caa97b499.html

5 dicembre

Medici e infermieri in sciopero: “Adesioni fino all’85%. Siamo stanchi, delusi e arrabbiati”

Quotidiano Sanità I sindacati Anaao, Cimo e Nursing Up: “Desideriamo ringraziare tutti i medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri, le ostetriche e gli altri professionisti sanitari che hanno dimostrato, con questa alta adesione, di aver compreso e condiviso le ragioni della protesta. Certo, siamo consapevoli di aver creato disagi ai cittadini, ma siamo assolutamente convinti che grazie a queste iniziative si possano porre le basi per creare migliori servizi proprio per quanti usufruiscono del servizio pubblico”.

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https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=118835


5 dicembre live da Dubai, i lavori di COP 28 la cronaca minuto per minuto
6a giornata

Da Good Morning Italia (https://app.goodmorningitalia.it/)

Il presidente della Cop28 Sultan al-Jaber ha fatto retromarcia rispetto alle sue affermazioni che avevano negato la correlazione scientifica tra lotta al cambiamento climatico e abbandono dei combustibili fossili. “Crediamo nella scienza e la rispettiamo”, ha detto ieri (Bbc). Anche l’inviato degli Stati Uniti per il clima John Kerry aveva sottolineato a Politico le contraddizioni della posizione di al-Jaber.

  • Trovare fondi per il clima è difficile, scrive il Nyt.

Secco rifiuto Il ministro dell’Energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, ha dichiarato che l’Arabia Saudita non accetterà un testo che richiede la riduzione graduale dei combustibili fossili (Bloomberg).

  • Chevron e Exxon non finanzieranno il piano della Cop28, gestito dalla Banca Mondiale, per la riduzione delle emissioni di metano (Bloomberg).

5 dicembre 2023

Consiglio dei ministri, ratificato l’accordo con l’Albania sui migranti

Via libera anche alla nuova disposizione normativa sul mercato tutelato nel settore della fornitura di energia elettrica

Si è conclusa dopo circa un’ora e mezza la riunione del Consiglio dei ministri, a Palazzo Chigi che ha dato il via liberaal disegno di legge di ‘Ratifica del Protocollo tra il Consiglio dei ministri della Repubblica di Albania e il Governo della Repubblica italiana per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria”  firmato a Roma il 6 novembre 2023

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https://www.rainews.it/articoli/2023/12/il-governo-si-riunisce-nel-consiglio-dei-ministri-sul-tavolo-la-ratifica-dellaccordo-con-albania-migranti-0dbf7e19-4bc6-49cc-9fab-7be32faf116a.html


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 60

RaiNews LIVE giorno 60

Le forze israeliane avanzano nel Sud della Striscia di Gaza: “Stiamo circondando Khan Yunis”

Wall Street Journal: c’è un piano per allagare i tunnel di Hamas. Il ministero della Sanità dello Stato ebraico: ostaggi sedati per “sembrare contenti”. Organizzazione mondiale della Sanità: la situazione a Gaza peggiora di ora in ora

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/israele-attacca-sud-unicef-bombe-ogni-10-minuti-1908d46d-2561-4b73-9c8b-bd7189cba984.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: More than 16,200 dead in Gaza from Israeli attack

  • Battles rage as the Israeli army pushes an air-and-ground offensive into southern Gaza, an area it once declared safe for Palestinians.
  • An Israeli general calls it the “most intense day of fighting” yet with troops engaged in ground combat inside Khan Younis.
  • A senior Hamas official says Prime Minister Benjamin Netanyahu is “sinking deeper and deeper into the swamp of Gaza”.
  • At least 16,248 Palestinians have been killed in Gaza since October 7. In Israel, the official death toll stands at about 1,200.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/12/5/israel-hamas-war-live-israeli-attacks-on-southern-gaza-reach-new-depths
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : Joe Biden appelle à « condamner sans ambiguïté les violences sexuelles » perpétrées par le Hamas

« Les terroristes du Hamas ont infligé les plus grandes souffrances aux femmes et aux jeunes filles » lors de l’attaque du 7 octobre, a dit le président américain, mardi, ajoutant : « Le monde ne peut pas détourner les yeux. »

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/05/en-direct-guerre-israel-hamas-joe-biden-appelle-a-condamner-sans-ambiguite-les-violences-sexuelles-perpetrees-par-le-hamas_6203942_3210.html

5 dicembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 650

RaiNews LIVE

Esplosioni a Kerch, bloccato il ponte di Crimea. Mosca: “Distrutti 22 droni ucraini”

Attacco di droni russi nella regione ucraina di Leopoli. Zelensky parlerà ai senatori americani in un video, mentre la Casa Bianca spinge il Congresso a sostenere gli aiuti all’Ucraina. L’invasione russa, giorno 650

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/esplosioni-a-kerch-e-feodosia-bloccato-il-ponte-di-crimea-linvasione-russa-giorno-650-07795891-c1a6-42a7-aebe-ab2205faedde.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine: Volodymyr Zelensky annule son discours devant le Congrès américain

Le président ukrainien devait s’exprimer en visioconférence devant les élus américains, à un moment où l’aide financière américaine à Kiev est mise en péril. Aucune explication n’a été donnée pour le moment.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/05/en-direct-guerre-en-ukraine-les-dernieres-informations_6203637_3210.html

5 dicembre 2023

164 Stati votano contro i killer robot all’Assemblea ONU

PRESSENZA.COM Il 1° novembre 2023 la Prima Commissione dell’Assemblea Generale dell’ONU ha adottato la prima risoluzione in assoluto sulle armi autonome, sottolineando la “necessità urgente per la comunità internazionale di affrontare le sfide e le preoccupazioni sollevate dai sistemi di armi autonome”.

Il risultato del voto sulla risoluzione L.56 è stato di 164 Stati a favore, 5 contrari e 8 astensioni

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https://www.pressenza.com/it/2023/12/164-stati-votano-contro-i-killer-robot-allassemblea-onu/

5 dicembre 2023

Covid. Fondazione Gimbe: “Nelle ultime 3 settimane contagi quasi raddoppiati (+94,3%), crescono i ricoveri in area medica (+58,1%). In un mese 881 morti”

Quotidiano Sanità Il numero dei contagi è largamente sottostimato perché il sistema di monitoraggio, dopo l’abrogazione dell’obbligo di isolamento per i soggetti positivi, poggia in larga misura su base volontaria. I decessi ono raddoppiati nelle ultime 4 settimane e risultano quasi tutti a carico della fascia over 80. Nonostante ciò,  i tassi di copertura negli over 60, ed in particolare negli over 80, rimangono molto bassi a livello nazionale e prossimi allo zero in quasi tutte le Regioni del Sud.

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https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=118832


5 dicembre 2023

Oltre il sonnambulismo: la cecità delle classi dirigenti
Simona Ciaramitaro – collettiva.it

Il rapporto del Censis sulla profonda crisi della società nella lettura del sociologo Marco Revelli

“Sonnambuli, ciechi dinanzi ai presagi”, oltre che anziani, inabissati in una “ipertrofia emotiva” in cui “tutto è emergenza: quindi, nessuna lo è veramente”. È il ritratto degli italiani tracciato dal Censis, nel 57esimo rapporto sulla situazione sociale del Paese. La paura impera, per la crisi demografica, per una nuova guerra mondiale, per il futuro, in particolare del welfare. Un rapporto che, per le conclusioni che trae, ha fatto molto discutere al momento della pubblicazione, perché è necessario indagare su quanto ci vuole dire e perché si presta a letture differenti.

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https://www.collettiva.it/copertine/italia/oltre-il-sonnambulismo-la-cecita-delle-classi-dirigenti-censis-revelli-xwl0sdck

Il rapporto nel sito istituzionale del CENSIS
https://www.censis.it/rapporto-annuale




5 dicembre

La storia, le lotte e le conquiste: rinasce il Borgo Danilo Dolci a Trappeto

(Foto di https://www.teleoccidente.it/)

AGENZIA PRESSENZADalle 10 in poi di domenica 10 dicembre presso il Borgo Danilo Dolci a Trappeto (PA) si aprirà ufficialmente l’anno di celebrazioni(1924-2024) per il centenario della nascita del sociologo ed educatore Danilo Dolci: l’avvio dei lavori di ristrutturazione del luogo simbolo dell’azione di Dolci in Sicilia, grazie ad una prima somma raccolta in Svizzera messa a disposizione da alcuni sostenitori del progetto, la partenza di una campagna nazionale di crowdfunding, saranno le prime tappe del percorso di questo centenario.
“Il Borgo è un  luogo che potrebbe essere di grande importanza formativa per i giovani di oggi, e in futuro, così come lo è stato per lunghi anni per tutta una generazione e per me personalmente -dichiara Daniela Dolci, figlia del sociologo. “L’auspicio è che quello torni ad essere nuovamente un Centro di Formazione importante, a partire dallo sviluppo locale.”

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https://www.pressenza.com/it/2023/12/la-storia-le-lotte-e-le-conquiste-rinasce-il-borgo-danilo-dolci-a-trappeto/

5 dicembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

5 dicembre. Svimez: rapporto conferma inerzia governo rispetto emergenza Mezzogiorno

“Spopolamento, servizi sociali carenti, bassa crescita, lavoro povero e precario: il Rapporto Svimez fotografa una condizione del Mezzogiorno, le cui cause vengono da lontano e che il governo continua ad ignorare, peggiorando – se possibile – la situazione”. Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari.

“Quella di Svimez – aggiunge il dirigente sindacale – è un’analisi che condividiamo, un allarme che continuiamo a lanciare da tempo, anche con le mobilitazioni di queste ultime settimane. Le questioni sollevate dall’istituto di ricerca dovrebbero essere all’apice dell’agenda politica, perché non riguardano solo il Sud, ma hanno conseguenze per tutto il Paese. Purtroppo, non è così”

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https://www.cgil.it/ufficio-stampa/svimez-rapporto-conferma-inerzia-governo-rispetto-emergenza-mezzogiorno-s63cdljj

Il rapporto SVIMEZ 2023
https://lnx.svimez.info/svimez/presentazione-del-rapporto-svimez-2023-leconomia-e-la-societa-del-mezzogiorno-tutti-i-materiali/

5 dicembre. Un accordo “fuoriserie”: settimana corta in Lamborghini

Il nuovo contratto integrativo prevede orari ridotti e salari più alti. Fiom-Fim: “Lavorare meno e lavorare meglio, questo il principio che ci ha guidati”

Un traguardo “storico”: la settimana corta. Alla Lamborghini di Sant’Agata Bolognese (Bologna), Rsu e sindacati (Fiom Cgil e Fim Cisl) hanno firmato nella notte tra il 4 e il 5 dicembre l’ipotesi di accordo sul contratto integrativo aziendale. Un anno di trattative, poi il raggiungimento di un risultato di estrema importanza, che sarà ora sottoposto al referendum confermativo dei lavoratori.
“Un’intesa storica”, commentano Fiom Cgil e Fim Cisl territoriali, rimarcando che “per la prima volta in Europa in un’industria dell’automotive si raggiunge una consistente riduzione dell’orario di lavoro, non con una diminuzione del salario ma con una sua maggiorazione. Lavorare meno e lavorare meglio: questo è il principio che ha guidato la trattativa, e che si pone all’interno di un ragionamento più complessivo”.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/un-accordo-fuoriserie-settimana-corta-in-lamborghini-aj7bvizp

5 dicembre. Stellantis: Fiom Napoli, Pomigliano non sia in discussione

“Le dichiarazioni rese alla stampa dal presidente serbo Aleksandar Vucic, che ha annunciato la produzione della Panda elettrica in Serbia, sono l’ulteriore conferma che il futuro degli stabilimenti italiani, dei livelli occupazionali e delle produzioni si decide fuori dai nostri confini”. A dirlo sono il segretario generale Fiom Cgil Napoli Mauro Cristiani e il responsabile automotive Fiom Cgil Napoli Mario Di Costanzo.
“Dopo anni – proseguono gli esponenti sindacali – in cui le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento di Pomigliano d’Arco hanno dovuto subire il ricorso agli ammortizzatori sociali, perché la produzione della sola Panda non bastava, oggi sentono nuovamente in pericolo il loro futuro. Il sito di Pomigliano d’Arco non può e non deve essere messo in discussione”

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/stellantis-fiom-napoli-pomigliano-non-sia-in-discussione-hhdzd9lu

5 dicembre. Marche, asili nido: solo il 28,5% dei bimbi viene inserito

A carico delle famiglie oltre 1500 euro annui, tra i più elevati d’Italia. Fontana e Longhin, Cgil: “la Regione intervenga, va ripensato il sistema educativo”

Cercasi asilo nido nelle Marchesolo il 28,5% dei bimbi riesce ad essere inserito e a costi tra i più elevati a livello nazionale con una spesa pari a 1507 euro annui. quanto emerge dagli ultimi dati ISTAT elaborati dalla Cgil Nazionale. “È una situazione insostenibile, la Regione intervenga, va ripensato il sistema educativo”, è il commento di Eleonora Fontana e Loredana Longhin, della segreteria regionale Cgil Marche.

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https://www.collettiva.it/copertine/diritti/marche-asili-nido-solo-il-28-5-dei-bimbi-viene-inserito-fho76gwf


Pace e Lavoro

Foto e arte nelle collezioni della Camera del Lavoro di Genova. Questa mattina l’incontro organizzato dalla Cgil sul tema

Genova, 5 dicembre 1967 manifestazione per la pace in VietNam

Mercoledì 6 dicembre 2023 dalle ore 10 alle ore 12 si terrà l’incontro “Pace e lavoro. Foto e arte nelle collezioni della Camera del Lavoro di Genova”. Il tema scelto quest’anno per presentare alla città il completamento dell’ordinamento del Fondo Fotografico della Camera del Lavoro di Genova è il forte legame tra il movimento dei lavoratori e la pace.

continuazione e video in
https://www.collettiva.it/dirette/pace-e-lavoro-ab2mmhdp


5 dicembre. A Bergamo una neomamma ha pagato per avere la maternità

La donna è a partita Iva. La denuncia di Nidil Cgil e Inca: “Interpretazione iniqua della normativa”

Dopo avere partorito lo scorso giugno, solo metà dell’indennità di maternità che si aspettava di ricevere le è stata effettivamente erogata. È accaduto a una giovane neomamma lavoratrice con Partita Iva che si è rivolta, il mese scorso, agli uffici di Nidil Cgil di Bergamo. Né il commercialista né gli uffici dell’Inps erano, infatti, riusciti a spiegarle il motivo della parziale mancata erogazione.
Quello che Nidil insieme al patronato Inca Cgil provinciale hanno appurato è l’utilizzo di un meccanismo di conteggio dei mesi coperti che l’ha danneggiata in quanto lavoratrice iscritta alla Gestione Speciale commercianti Inps. Verosimilmente molte altre neomamme si trovano nella sua stessa condizione, “in virtù – dicono al sindacato – di un’interpretazione iniqua della normativa”.

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https://www.collettiva.it/copertine/diritti/a-bergamo-una-neomamma-ha-pagato-per-avere-la-maternita-bhlukcq8

4 dicembre

Schiacciato da una pedana, muore operaio a Piacenza

Un uomo di 58 anni è morto oggi (lunedì 4 dicembre) in un infortunio sul lavoro avvenuto in un’azienda agricola di Borgonovo Val Tidone (Piacenza). Secondo i primi rilievi sarebbe rimasto schiacciato da una grossa pedana. Il corpo è stato trovato dai parenti stamattina, ma l’infortunio sarebbe avvenuto diverse ore prima. Indagano i Carabinieri, mentre sul posto sono arrivati anche il 118 e i vigili del fuoco.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/schiacciato-da-una-pedana-muore-operaio-a-piacenza-a7iqxrcq


4 dicembre: le notizie di Radio Popolare

I continui bombardamenti su Gaza, i rinvii a giudizio per la morte di Giulio Regeni e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di lunedì 4 dicembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Per la popolazione civile di Gaza il peggio potrebbe non essere ancora arrivato: dopo il nord della Striscia – dove le operazioni militari vanno avanti – l’esercito israeliano si sta concentrando anche sul sud. I quattro 007 egiziani accusati di avere sequestrato, torturato ed ucciso Giulio Regeni sono stati rinviati a giudizio. Matteo Salvini ha deciso di occuparsi principalmente del voto dell’anno prossimo guardando ad una destra xenofoba e sovranista. Domani lo sciopero dei medici, dirigenti sanitari, infermieri: sciopero nazionale di 24 ore contro la manovra economica. Gli Stati Uniti finiranno i fondi per aiutare l’Ucraina entro le fine dell’anno e se il Congresso non approverà nuovi aiuti, per Kiev sarebbe un colpo durissimo.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-lunedi-4-dicembre/



4 dicembre live da Dubai, i lavori di COP 28 la cronaca minuto per minuto
5a giornata

Da Good Morning Italia (https://app.goodmorningitalia.it/)

Il presidente della Cop28, il sultano degli Emirati Al Jaber, ha affermato che non ci sono prove scientifiche che dimostrano che l’eliminazione dei combustibili fossili possa fermare il riscaldamento globale, sostenendo inoltre che non può esistere uno sviluppo sostenibile “a meno che non si voglia riportare il mondo nelle caverne” (Guardian).

  • Perché contenere il riscaldamento globale entro la soglia di 1,5 °C è ormai impossibile (Politico).
  • In un’intervista al Messaggero+, il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dichiara che “l’obiettivo deve essere accelerare con la fusione nucleare entro il 2050”.

Appello ai grandi Almeno 20 mila persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata a Bruxelles per chiedere ai leader riuniti a Dubai azioni urgenti contro il cambiamento climatico (Rte).

RaiNews LIVE

Emirati: senza energia fossile si torna alle caverne. Guterres: è negazionismo

Papa: la devastazione del creato è un’offesa a Dio. Meloni: obiettivi lontani, serve una svolta. Gli impegni: 116 paesi (su 199) intendono triplicare il ricorso alle rinnovabili, il 40% dell’industria del petrolio ridurre le emissioni

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/cop28-a-dubai-allarme-onu-2023-anno-piu-caldo-di-sempre-obiettivi-combustibili-fossili-e-15-cambiamenti-climatici-9750e5a1-b904-4051-a30e-423a16426684.html


4 dicembre 2023

Il premierato di Meloni sovverte la Costituzione, un disegno eversivo che va bloccato
Alfiero Grandi – strisciarossa.it

L’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri proposta dal Governo Meloni, cambiando la Costituzione, strettamente legata ad una legge maggioritaria che deve garantirgli il 55 % dei parlamentari, ha un obiettivo politico e istituzionale che stravolgerebbe la nostra Costituzione, democratica ed antifascista.
L’antifascismo è sempre stato impronunciabile per questo Governo, questa proposta lo conferma.
C’è un tentativo di dissimulare la vera natura della proposta del Governo Meloni e le conseguenze a cui porterebbe con affermazioni del tutto false come quella – ad esempio – che non cambierebbero i poteri del Presidente della Repubblica. E’ una balla, il Presidente della Repubblica vedrebbe pesantemente limitati i suoi poteri e la sua autonomia di garante dell’unità nazionale.
Un Presidente del Consiglio eletto direttamente avrebbe inevitabilmente un peso maggiore di un Presidente della Repubblica eletto da un’assemblea di parlamentari e delegati regionali. Per di più il Presidente sarebbe obbligato a nominare a capo del governo il candidato eletto direttamente, inoltre non potrebbe sciogliere il parlamento – o viceversa rifiutarsi di farlo – perché questo potere sarebbe di fatto nelle mani del Presidente del Consiglio, la cui caduta trascinerebbe quella del parlamento. Con questa proposta Presidente del Consiglio e Parlamento vivrebbero o cadrebbero insieme, con il rischio di sostituire la frequente caduta dei governo con la frequente fine delle legislature. Non si vede la stabilità di cui si parla.

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https://www.strisciarossa.it/il-premierato-di-meloni-sovverte-la-costituzione-un-disegno-eversivo-che-va-bloccato/


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 59

RaiNews LIVE giorno 59

Attacco di terra esteso anche al Sud della Striscia. Idf: colpiti 200 obiettivi di Hamas

Unicef: nel sud di Gaza bombe ogni 10 minuti. Colpi di mortaio dal Libano, feriti 3 soldati israeliani. Nove morti in un raid di Israele vicino a Rafah. Blinken: con il Qatar sforzi per liberare tutti gli ostaggi

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/nove-morti-in-un-raid-di-israele-vicino-a-rafah-da698e88-8462-4221-ae55-91994c200a0f.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: Gaza hospitals ‘flooded with dead bodies’

  • Gaza Health Ministry official says hospitals “flooded with an influx of dead bodies”.
  • Israel’s military widens its ground offensive in southern Gaza as Palestinian officials say more than 800 people killed since Saturday.
  • Israeli forces arrest more Palestinians in overnight and early morning raids across the occupied West Bank.
  • At least 15,899 Palestinians have been killed in Gaza since October 7. In Israel, the official death toll stands at about 1,200.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/12/4/israel-gaza-war-live-israel-expands-ground-attack-in-southern-gaza
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : l’armée israélienne annonce étendre ses opérations terrestres à toute la bande de Gaza

Le procureur de la Cour pénale internationale, Karim Khan, a déclaré dimanche que la CPI intensifierait ses efforts pour enquêter sur d’éventuels crimes de guerre dans le conflit qui oppose depuis bientôt deux mois Israël et le Hamas.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/04/en-direct-guerre-israel-hamas-l-armee-israelienne-annonce-etendre-ses-operations-terrestres-a-toute-la-bande-de-gaza_6203083_3210.html

4 dicembre

Giulio Regeni, rinviati a giudizio i quattro 007 egiziani. La mamma: “Oggi è una bella giornata”

Regeni: Schlein, attendiamo verità e giustizia per Giulio

Nei confronti degli imputati, a seconda delle posizioni, le accuse sono di concorso in lesioni personali aggravate, omicidio aggravato e sequestro di persona aggravato

Sono stati rinviati a giudizio i quattro 007 egiziani imputati nell’ambito del procedimento penale sulla morte del ricercatore italiano Giulio Regeni, avvenuta nel 2016 in Egitto. Si tratta di Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi e Magdi Ibrahim Abedal Sharif. 
La decisione del giudice per l’udienza preliminare Roberto Ranazzi, che ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco, è arrivata al termine dell’udienza preliminare ripresa oggi dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha sbloccato il processo.

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https://www.rainews.it/articoli/2023/12/giulio-regeni-rinviati-a-giudizio-i-quattro-007-egiziani-la-prima-udienza-sara-il-20-febbraio-fdb09bfe-33e4-47a0-b4b2-e4a02dd6f5ab.html

4 dicembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 649

RaiNews LIVE

Ucciso il generale russo Vladimir Zavad. Attacchi russi dalla Crimea. Kiev: “Distrutti 18 droni”

L’invasione russa, giorno 649. Dalla guerra danni all’ambiente per 56 mld di dollari, distrutto il 30% delle foreste. Intanto resta alta la tensione sulle zone di confine

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/linvasione-russa-giorno-649-08dcd7af-447b-476b-8b48-226e262fc5f0.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine: le point sur la situation

Des frappes russes ont tué, dimanche, deux personnes dans le sud de l’Ukraine, et une autre personne dans l’est du pays. L’armée ukrainienne annonce, lundi matin, avoir détruit un missile de croisière et dix-huit drones sur vingt-trois lancés par la Russie.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/04/en-direct-guerre-en-ukraine-le-point-sur-la-situation_6203637_3210.html

4 dicembre

La kermesse delle mezze tacche sovraniste, le star dell’ultradestra Ue beffano Salvini
Paolo Soldini – strisciarossa.it

Quando George Simion si affaccia nella sala della Fortezza da Basso, tra i quasi duemila delegati si è appena diffusa la notizia che il suo partito, l’Alleanza per l’Unione dei Rumeni, ha chiesto – e a quanto pare ottenuto – di entrare nell’ECR, il gruppo europeo capitanato da Giorgia Meloni. La destra-destra rumena, insomma, è passata alla concorrenza: si butta nelle braccia di colei per mandare un “forte messaggio” alla quale tutto questo bailamme (con relative spese di viaggi e di alberghi per gli ospiti) è stato messo su da Matteo Salvini. Quando si dice l’ingratitudine…

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https://www.strisciarossa.it/la-kermesse-delle-mezze-tacche-le-star-dellultradestra-beffano-salvini/


4 dicembre

Ponte dell’Immacolata, gelo e neve anche a bassa quota
Nuova perturbazione arriva in Italia

L’ondata di maltempo non risparmia nemmeno le regioni del Centro-Sud. Da ieri sera in azione gli spargisale a Venezia. Allerta gialla per neve in Liguria e in alcune zone dell’Emilia-Romagna dove fa paura la piena del fiume Secchia

Clima freddo e temperature anche inferiori alla norma, gelate mattutine e qualche fiocco a quote di pianura sul Nord Italia: questo lo scenario meteo che darà il via alla settimana dell’Immacolata grazie all’arrivo di una perturbazione atlanticaDa oggi, lunedì 4 dicembre, la nuvolosità tenderà infatti ad aumentare sul Centro-Nord, con precipitazioni fin dal mattino su Liguria e Piemonte in estensione nel corso del giorno al resto del Nord, localmente anche in Toscana Sardegna; complici le temperature piuttosto basse potremo assistere a locali e temporanee nevicate in pianura più probabili tra Piemonte, bassa Lombardia ed Emilia occidentale. Tra le città che potranno vedere i primi fiocchi della stagione ci sono anche Torino Milano.

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https://www.rainews.it/articoli/2023/12/ponte-dellimmacolata-allinsegna-del-gelo-e-della-neve-anche-a-bassa-quota-6f261c30-e6ba-44dc-885d-d09875352f6b.html

Dipartimentodella Protezione Civile
Presidenza del Consiglio dei Ministri


Allerta meteo-idro

Per la giornata di oggi, Domenica 3 dicembre 2023:
MODERATA CRITICITA’ PER RISCHIO IDRAULICO / ALLERTA ARANCIONE:
Emilia Romagna: Pianura modenese
ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO IDRAULICO / ALLERTA GIALLA:
Emilia Romagna: Pianura reggiana, Pianura reggiana di Po
Lombardia: Bassa pianura orientale
ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO IDROGEOLOGICO / ALLERTA GIALLA:
Emilia Romagna: Montagna emiliana centrale, Alta collina piacentino-parmense, Montagna bolognese

Bollettino di Criticità del 03 dicembre 2023 ore 14:50

INFORMAZIONI E AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.meteoweb.eu/

Il meteo in tempo reale
https://www.meteoweb.eu/tag/maltempo/

Allerta meteo
https://www.meteoweb.eu/tag/allerta-meteo/

Maltempo
https://www.meteoweb.eu/tag/maltempo/


4 dicembre. La nave di soccorso Humanity 1 bloccata dalle autorità italiane sulla base di menzogne

(Foto di SOS Humanity )

AGENZIA PRESSENZA – La sera di sabato 2 dicembre 2023, la nave di soccorso Humanity 1 è stata bloccata a Crotone, nel sud Italia, dopo aver sbarcato 200 persone soccorse in mare. Le giustificazioni delle autorità italiane per questo blocco si basano su una serie di menzogne, che SOS Humanity può confutare attraverso la sua documentazione degli eventi in mare.
Il fermo è stato imposto dalle autorità italiane a seguito di un salvataggio effettuato da Humanity 1 giovedì scorso. L’equipaggio è riuscito a salvare dall’annegamento 46 persone che erano già in acqua. Il gommone era stato precedentemente fermato in acque internazionali da una motovedetta della cosiddetta Guardia Costiera libica per portare a bordo con la forza le persone in fuga e ricondurle illegalmente in Libia. Durante questo “respingimento”, numerose persone sono state lasciate in acqua senza giubbotti di salvataggio o altre attrezzature di soccorso.

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https://www.pressenza.com/it/2023/12/la-nave-di-soccorso-humanity-1-bloccata-dalle-autorita-italiane-sulla-base-di-menzogne/

4 dicembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

4 dicembre. Colf e badanti, l’inutile click day
Emanuele Di Nicola – collettiva.it

Al via le regolarizzazioni ma i posti sono solo 9.500 per due milioni, è una gara a chi arriva prima. Loretone, Filcams: “Il governo non si occupa del settore”

È il giorno del click day. Lunedì 4 dicembre, alle 9 del mattino parte l’iniziativa rivolta a colf e badanti, prevista dal decreto flussi 2023 approvato dal governo Meloni. Un metodo che offre la possibilità di autorizzare l’ingresso in Italia per 9.500 persone con comunitarie, con l’obiettivo appunto di essere assunte. È il primo click day dopo undici anni.
Secondo le regole, le domande possono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, e riguardano le posizioni di lavoro subordinato non stagionale, assistenza famigliare e socio-sanitaria. In sostanza, si tratta di una “prenotazione telematica” che serve a ottenere permessi di soggiorno, che verranno poi assegnati alle prime richieste inviate nel giorno e nell’ora prestabiliti. Arriva prima chi riesce a prenotarsi. Tutto bene dunque? Non proprio.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/colf-e-badanti-linutile-click-day-ctteh6k9

4 dicembre. Licenziato per una bestemmia, scatta lo sciopero
Emanuele Di Nicola – collettiva.it


Accade nel call center di Hera, gestito in appalto da Covisian. L’uomo di 55 impreca per il malfunzionamento delle strutture, arriva la lettera. I sindacati proclamano la protesta e chiedono di ritirare subito la misura

Licenziato a 55 anni per aver imprecato sul luogo di lavoro. Accade a Bologna, alla Covisian, azienda che lavora in appalto per Hera, durante il turno al call center. E scatta la protesta: i sindacati proclamano un pacchetto di sciopero di 16 ore, indetto da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil di Bologna, insieme alle Rsu. Con la richiesta di ritirare subito il licenziamento.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/licenziato-per-una-bestemmia-scatta-lo-sciopero-j1bkg0f8

4 dicembre. Stellantis: Fiom, Pomigliano non si tocca

“La Panda elettrica si farà in Serbia, secondo le dichiarazioni del presidente serbo Aleksandar Vucic al termine dell’incontro istituzionale con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha evidentemente condiviso. Una decisione inaccettabile che contrasteremo in tutti i modi perché i lavoratori di Pomigliano non si toccano”. A dirlo è Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile settore mobilità.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/stellantis-fiom-pomigliano-non-si-tocca-lu1q80tq

4 dicembre. Quando il sindacato orienta al mondo del lavoro
Patrizia Pallara – collettiva.it

Un progetto messo a punto da Nidil e Sol Cgil a Macerata per aiutare adulti dai 28 ai 60 anni ad affrontare la giungla della ricerca di un’occupazione

“Benvenuti nella giungla!” è un percorso di orientamento al mondo del lavoro messo a punto da Nidil e dal Sol Cgil di Macerata per aiutare disoccupati, lavoratori e persone a caccia di un impiego a crearsi una propria “cassetta degli attrezzi”. Due incontri, replicati per cinque classi, durante i quali si approfondiscono gli aspetti complessi che accompagnano la difficile attività di ricerca del lavoro. Si parte stasera, 4 dicembre, al Cpia, Centro provinciale istruzione adulti, per proseguire nelle prossime settimane.
“I nostri discenti, più di un centinaio, sono per lo più stranieri di tante nazionalità diverse, di età compresa tra i 28 e i 60 anni, che stanno conseguendo il diploma di terza media o frequentano il corso di italiano livello intermedio – spiega Loredana Guerrieri, del Nidil Cgil Macerata -: vengono dal Bangladesh, dall’India, dalla Romania, dall’Albania, dai Paesi del nord Africa, e hanno tutti bisogno di essere orientati e seguiti sia per introdursi nel mondo del lavoro ma anche per districarsi tra contratti e buste paga”.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/quando-il-sindacato-orienta-al-mondo-del-lavoro-itmf32vx

4 dicembre. Ponte sullo Stretto: Cgil, è salto nel vuoto

PROGETTO PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA PLASTICO

“Il Pnrr doveva servire ad accelerare la realizzazione di opere importanti come la tratta ferroviaria Palermo-Catania, in precedenza finanziata con l’accordo di programma, e ora si fa marcia indietro, sottraendo i finanziamenti di alcune tratte”. A dirlo è il segretario generale Cgil Sicilia Alfio Mannino, a proposito della rimodulazione del Pnrr e dei tagli sulle ferrovie.
“Anche in questo caso il presidente della Regione starà a guardare? Aspettiamo di sapere come si recupereranno queste risorse, per superare uno dei gap infrastrutturali della Sicilia”, prosegue l’esponente sindacale: “In questi giorni in cui si parla tanto di ponte sullo Stretto, i tagli sulle ferrovie sembrano ancora più un paradosso”.
Per Mannino “dietro scelte così irragionevoli e contraddittorie non c’è certo l’interesse della Sicilia. Riterremmo irresponsabile un coinvolgimento finanziario della Regione per il ponte sullo Stretto, quando è ormai chiaro che nei piani del governo nazionale non esiste il salto di qualità delle infrastrutture interne della regione: ferroviarie, stradali, autostradali. Il ponte, in questo contesto, più che un salto nel futuro sembra un salto nel vuoto. E l’atteggiamento acquiescente della Regione continuerà a determinare danni per la Sicilia”.

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3 dicembre


3 dicembre: le notizie di Radio Popolare

La guerra a Gaza si sposta verso sud, il flop dei sovranisti a Firenze e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di domenica 3 dicembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il nord della striscia è ormai quasi completamente sotto il controllo israeliano e i carri armati israeliani si stanno spostando verso sud. “L’eliminazione dei combustibili fossili sarebbe un ritorno alle caverne”: sono parole del presidente della Cop28, la conferenza internazionale sul clima, in corso in questi giorni a Dubai. Confermato a Firenze il flop annunciato del convegno dei sovranisti europei guidato dal leader della Lega Matteo Salvini. Padova si prepara ad accogliere migliaia di persone per il funerale di Giulia Cecchettin, e suo padre Gino mette giù il discorso che vuol fare in chiesa, mentre le indagini su Filippo Turetta proseguono veloci. Il generale Roberto Vannacci assumerà nei prossimi giorni l’incarico di capo di stato maggiore del comando delle forze operative terrestri.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-domenica-3-dicembre/



3 dicembre live da Dubai, i lavori di COP 28 la cronaca minuto per minuto
4a giornata

Da Good Morning Italia (https://app.goodmorningitalia.it/)

Nella terza giornata di lavori della Cop28 di Dubai, 118 governi – assenti di peso Cina e India – hanno sottoscritto l’impegno a triplicare le rinnovabili entro la fine del decennio (Reuters). Una dichiarazione congiunta siglata da 22 Paesi, tra cui Usa, Canada, Francia e Regno Unito, ha condiviso invece la necessità di triplicare le capacità nucleari nel mondo entro il 2050, in modo da ridurre la dipendenza dalle fonti fossili (Nyt).

  • “La fissione di ultima generazione è la scelta corretta per il futuro”, dice al Corriere+ l’ex ministro della Transizione ecologica oggi a capo di Leonardo Roberto Cingolani;
  • Ma la scommessa dell’atomo ha costi alti e tempi lunghi, il clima non può attendere, scrive Repubblica+.

Ricette alternative Intervenendo alla plenaria della Cop28, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha difeso “l’approccio pragmatico alla decarbonizzazione” dell’Italia, ricordando l’impegno sui biocarburanti (SkyTg24). Il gigante americano dell’oil&gas ExxonMobil ha fatto il suo (controverso) debutto a una conferenza Onu sul clima (Bloomberg): “La transizione non si limita alle sole rinnovabili”, ha detto l’ad Darren Woods all’Ft+, citando il contributo di idrogeno e cattura e stoccaggio della CO2.

Meloni alla Cop28, discorso arrogante
Simona Fabiani – collettiva.it

“All’Italia serve una transizione ecologica e non ideologica”, dice la presidente. Peccato che non abbia alcuna intenzione di uscire dalle fossili

La presidente del consiglio Meloni è intervenuta nella riunione di alto livello dei capi di Stato e di governo alla Cop di Dubai. Ha usato un tono duro, per ribadire che l’Italia sta facendo la sua parte per la decarbonizzazione (quale?), in modo pragmatico, con un approccio di neutralità tecnologica, libero dai radicalismi. Ha detto che serve una transizione ecologica e non una transizione ideologica.
Sul Global Stocketake ha detto che ci sono motivi per essere ottimisti (impossibile comprendere quali). Infine ha dichiarato che una quota significativa del fondo per il clima, che ha una dotazione complessiva di 4 miliardi, sarà destinata al continente africano e che l’Italia contribuirà con 100 milioni di euro al fondo Loss and Damage.

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https://www.collettiva.it/copertine/ambiente/meloni-alla-cop28-discorso-arrogante-ftzqgv82

RaiNews LIVE

Emirati: senza energia fossile si torna alle caverne. Guterres: è negazionismo

Papa: la devastazione del creato è un’offesa a Dio. Meloni: obiettivi lontani, serve una svolta. Gli impegni: 116 paesi (su 199) intendono triplicare il ricorso alle rinnovabili, il 40% dell’industria del petrolio ridurre le emissioni

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/cop28-a-dubai-allarme-onu-2023-anno-piu-caldo-di-sempre-obiettivi-combustibili-fossili-e-15-cambiamenti-climatici-9750e5a1-b904-4051-a30e-423a16426684.html

Grande marcia per il clima a Bruxelles

AGENZIA PRESSENZA.COM [Oltre] 20.000 attivisti per il clima hanno manifestato a Bruxelles.
La marcia è stata organizzata dalla Coalizione per il clima, che riunisce un centinaio di associazioni, Ong e sindacati attivi in tutto il Belgio fin dal 2009. Molte altre organizzazioni e partiti politici hanno partecipato alla manifestazione.

“Scendiamo in piazza in massa per chiedere che il Belgio e l’Europa si mettano finalmente d’accordo per rendere sostenibile il settore industriale, migliorare la qualità dei trasporti pubblici, isolare le nostre case e recuperare la natura”, ha dichiarato Nicolas Van Nuffel, presidente della Coalizione per il clima.
Con il limite di 1,5°C del riscaldamento globale che si avvicina ogni giorno di più, la priorità principale del prossimo governo dovrebbe essere quella di combattere la crisi climatica.
La Coalizione per il clima ha dichiarato che: “Ogni decimo di grado conta. Ogni 0,1°C in meno di riscaldamento significa più biodiversità, più uguaglianza, migliori posti di lavoro, aria più pulita, meno ondate di calore e meno inondazioni. Ogni decimo di grado in più significa un futuro migliore e un mondo meno difficile per noi, i nostri figli e i loro figli”.
I manifestanti hanno chiesto, tra l’altro, la protezione della natura, alloggi ecologici e accessibili a tutti, la riduzione delle emissioni di CO2, la giustizia di transizione, la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2040 e la solidarietà internazionale.
Mentre la COP28 si svolge a Dubai, cresce la pressione per rispettare l’impegno di un limite di 1,5 gradi concordato dai leader mondiali a Parigi nel 2015.
https://www.pressenza.com/it/2023/12/grande-marcia-per-il-clima-a-bruxelles/

Testo e foto di Dimitrios Karyamis
Traduzione dall’inglese di Anna Polo



Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 58

RaiNews LIVE giorno 58

Israele continua a colpire la Striscia di Gaza. Hamas lancia razzi contro città israeliane Sofferenza e rabbia a Khan Younis, l’urlo dei più piccoli

La disperazione e l’emergenza per i più piccoli, in cerca di cure e protezione. Hamas lancia oltre 250 razzi. Iran: se Israele non si ferma, la guerra si estenderà. Razzo libanese in alta Galilea. Il Papa: la tregua rotta significa morte

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/israele-sarebbe-pronto-a-creare-safe-zone-nel-sud-di-gaza-bc363cfc-5c35-4d71-90c4-8749d2bfc21a.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Gaza war live: Hundreds killed in last 24 hours in Israeli strikes

  • The director-general of the Government Media Office in Gaza tells Al Jazeera more than 700 Palestinians have been killed in Gaza during the last 24 hours.
  • Hamas says captive-prisoner swap talks will not resume until the Israeli onslaught in Gaza ends.
  • Israel pulled back its negotiators from Qatar on Saturday, saying Hamas violated the terms of the truce agreement.
  • At least 15,500 Palestinians have been killed in Gaza since October 7. In Israel, the official death toll stands at about 1,200.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/12/3/israel-gaza-war-live-israel-bombards-gaza-as-talks-break-down
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : le procureur de la Cour pénale internationale veut « demander des comptes aux responsables »

« Il faut montrer que le droit est là, en première ligne, et qu’il est capable de protéger tout le monde », a expliqué Karim Khan, en appelant aussi à la « libération immédiate et inconditionnelle de tous les otages pris par le Hamas et d’autres organisations terroristes ».

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/03/en-direct-guerre-israel-hamas-le-procureur-de-la-cour-penale-internationale-veut-demander-des-comptes-aux-responsables_6203083_3210.html

3 dicembre 2023

Europa, Salvini contro gli ‘inciuci’ avvisa il centrodestra: “Chi preferisce la sinistra alla Lega commette un errore incredibile”

Il leader della Lega oggi è a Firenze per partecipare alla convention di Identità e democrazia

Agenzia DIRE – “Leggevo l’intervista di oggi a Gentiloni che già prepara il rinnovo dell’inciucio popolari-socialisti. Oggi presentiamo agli italiani e a tutti gli europei un’idea diversa di Europa dove non si discute del rientro del deficit, del debito, ma di lavoro, benessere, diritto a salute e casa. L’Europa dei diritti contro l’Europa dei tagli, dei Soros”. È quanto dichiara a Firenze il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine della convention di Identità e democrazia in corso alla Fortezza da Basso. “Se qualcuno vuole preferire a inciuciare coi socialisti lo faccia, non posso mica impedirglielo“, aggiunge.

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https://www.dire.it/03-12-2023/988679-europa-salvini-contro-gli-inciuci-avvisa-il-centrodestra-chi-preferisce-la-sinistra-alla-lega-commette-un-errore-incredibile/

3 dicembre 2023

Salvini quasi da solo a Firenze, pensa all’Europa e al rimpasto
Alessandro Braga – ilmanifesto.it

Che la giornata eurosovranista di Salvini sarà un flop è certo. A pesare, più che la presenza di delegazioni da una dozzina di paesi europei, sono le assenze importanti. Quella già risaputa da tempo di Marine Le Pen, ma soprattutto quella del leader olandese Geert Wilders, guest star attesissima dopo l’exploit alle elezioni del suo paese, che all’ultimo ha accampato la scusa di possibili impegni nella formazione del nuovo governo per dare buca. Entrambi saranno presenti in videocollegamento, ma la loro distanza fisica pesa, eccome.

Per la leader del Rassemblement National, dopo la comparsata lo scorso settembre a Pontida, con tanto di abbracci e scambio di complimenti, non basta la presenza del giovane e rampante Jordan Bardella, presidente della sua formazione, a supplire all’assenza. E anche per i neonazisti tedeschi dell’Afd mancherà la stella Alice Weidel, che manderà al suo posto il copresidente Chrupalla. Insomma, se Salvini voleva riunire i peggio esponenti della peggio destra europea (ma guai a chiamarlo «Cantiere nero», se non si vuole fare arrabbiare il ministro delle Infrastrutture), beh, obiettivo mancato, sebbene pure i presenti rappresentino al meglio quella marmaglia.

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https://ilmanifesto.it/salvini-quasi-da-solo-a-firenze-pensa-alleuropa-e-al-rimpasto

3 dicembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 648

RaiNews LIVE

Il sindaco di Kiev contro Zelensky: sia onesto e ammetta i propri errori

Ieri il blackout a Zaporizhzhia, Energoatom: “Rischiato incidente nucleare”. ISW: I militari russi continuano le operazioni sulla riva sinistra della regione di Kherson. Lukashenko in visita a Pechino per incontrare Xi Jinping Cronaca, giorno 648

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/lloyd-austin-gli-stati-uniti-non-permetteranno-alla-russia-di-vincere-linvasione-russa-giorno-648-5c0ac979-ae64-48e3-8f55-4bb7b5168cc9.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : accord entre Kiev et Varsovie pour tenter de résoudre la paralysie du trafic frontalier

Le blocage, lancé début novembre par des routiers polonais, a créé des files d’attente interminables aux principaux postes frontières entre l’Ukraine et la Pologne. Il représente un problème économique majeur pour Kiev.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/03/en-direct-guerre-en-ukraine-accord-entre-kiev-et-varsovie-pour-tenter-de-resoudre-la-paralysie-du-trafic-frontalier_6203637_3210.html


3 dicembre. Allerta rossa in Emilia-Romagna, arancione in 4 regioni. Bufere di neve e di vento al Centro-Nord

Previste piogge torrenziali nel reggiano e venti forti.allerta rossa per le piene dei fiumi in Emilia. 300 i soccorsi effettuati dalle squadre tra Emilia-Romagna e Marche. Mareggiate sulle località costiere e neve anche a 1000 metri

Temporali, venti forti e neve – anche a bassa quota – continueranno, nella giornata di oggi, a interessare in prevalenza le regioni del Nord. 

Allerta rossa in Emilia-Romagna dove le temperature sono in calo e si intensificano le piogge su gran su parte della regione. Sotto osservazione i fiumi in Emilia, nel Parmense e nel Reggiano, per le piene: in particolare il Taro e soprattutto l’Enza, che a Sorbolo potrebbe raggiungere il livello 3. Centinaia gli interventi dei Vigili del fuoco per rimuovere alberi caduti. A Bellariva di Rimini strage sfiorata: una grossa pianta si abbatte su un’auto. Forti disagi anche a Forlì e Cesena. 

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https://www.rainews.it/articoli/2023/12/temperature-in-rialzo-ma-il-gelo-e-in-agguato-nel-weekend-313f10a1-a943-4722-a6be-ce58e25a1582.html

Dipartimentodella Protezione Civile
Presidenza del Consiglio dei Ministri


Allerta meteo-idro

Per la giornata di oggi, Domenica 3 dicembre 2023:
MODERATA CRITICITA’ PER RISCHIO IDRAULICO / ALLERTA ARANCIONE:
Emilia Romagna: Pianura modenese
ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO IDRAULICO / ALLERTA GIALLA:
Emilia Romagna: Pianura reggiana, Pianura reggiana di Po
Lombardia: Bassa pianura orientale
ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO IDROGEOLOGICO / ALLERTA GIALLA:
Emilia Romagna: Montagna emiliana centrale, Alta collina piacentino-parmense, Montagna bolognese

Bollettino di Criticità del 03 dicembre 2023 ore 14:50

INFORMAZIONI E AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.meteoweb.eu/

Il meteo in tempo reale
https://www.meteoweb.eu/tag/maltempo/

Allerta meteo
https://www.meteoweb.eu/tag/allerta-meteo/

Maltempo
https://www.meteoweb.eu/tag/maltempo/


3 dicembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


3 dicembre 2023

Disabilità, ci vorrebbe coerenza tra le parole e i fatti
Roberta Lisi – collettiva.it

Il bilancio dei primi 12 mesi del Governo Meloni è assai negativo. Daita, Cgil: “La priorità è il lavoro”

Era il 1981 quando l’Onu istituì la Giornata per le persone con disabilità. Allora certo serviva, l’intenzione era quella di accendere i riflettori su quanti erano tenuti ai margini della società. Ma occorrerebbe che ogni giorno la politica si occupasse dei bisogni e dei desideri dei cittadini e delle cittadine con disabilità. Ne parliamo con Nina Daita, della Cgil nazionale.

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https://www.collettiva.it/copertine/diritti/disabilita-ci-vorrebbe-coerenza-tra-le-parole-e-i-fatti-hljzwx1k


2 dicembre

2 dicembre 2023

Precipita dal tetto, operaio edile muore a Pescara

Foto d’archivio ANSA

PESCARA – È precipitato dal tetto su cui sta lavorando, morendo in seguito alle numerose lesioni riportate. La vittima è Ezio Montanaro, operaio edile di 55 anni, dipendente dell’impresa Di Giovanni. L’incidente è avvenuto alle ore 7.40 di sabato 2 dicembre a Pescara (in via Monte Sirente). Lanciato l’allarme sul posto sono arrivati i soccorritori, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Sul posto è intervenuta anche la polizia, che ha sequestrato l’area del cantiere.
L’uomo stava svolgendo alcuni lavori di ristrutturazione di un condominio, quando è precipitato da un’altezza di circa dieci metri. Secondo la prima ricostruzione, l’incidente sarebbe dovuto a una folata di vento forte che avrebbe fatto oscillare il ponteggio. Sull’incidente è stata avviata un’inchiesta da parte della Procura, affidata al pubblico ministero Gabriella De Lucia

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/precipita-dal-tetto-operaio-edile-muore-a-pescara-harfcpd0


2 dicembre: le notizie di Radio Popolare

La fuga impossibile dei civili da Gaza, il ritorno al nucleare proposto a COP 28 e le altre notizie della giornata

Fuga da Gaza City (ANSA)

Il racconto della giornata di sabato 2 dicembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La guerra nella striscia di Gaza è ripresa violentissima e l’Egitto non apre le frontiere alle migliaia e migliaia di profughi che hanno dovuto lasciare le loro case; alla conferenza sul clima di Dubai il nucleare torna in grande considerazione come alternativa alle fonti energetiche fossili; i dipendenti di Alitalia, quasi tutti in cassa integrazione saranno licenziati a breve, i sindacati chiedono una proroga; è morta a 102 anni la partigiana e poi deputata Marisa Rodano.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-giornata-notizie-sabato-2-diecembre-2023/



2 dicembre live da Dubai, i lavori di COP 28 la cronaca minuto per minuto
3a giornata

Da Good Morning Italia (https://app.goodmorningitalia.it/)

Nel secondo giorno della Cop28 di Dubai, più di 130 Paesi hanno concordato di dare priorità all’alimentazione e all’agricoltura nei loro piani nazionali sul clima (France 24). I leader mondiali hanno chiesto un’azione urgente per rallentare il riscaldamento globale. Il re Carlo III ha chiesto di intraprendere “un’autentica azione di trasformazione”, mentre il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha chiesto l’eliminazione totale dei combustibili fossili (Nyt). 

  • Gli Emirati Arabi Uniti, che ospitano la Cop28, aumenteranno del 42% le loro trivellazioni di petrolio entro il 2032 (Bbc). 
  • La produzione record dei giacimenti petroliferi statunitensi indebolisce gli sforzi per la riduzione delle emissioni (Nyt). 

L’impegno italiano La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel suo intervento a un panel sulla sicurezza alimentare alla Cop28, ha esposto la sua contrarietà al “cibo creato in laboratorio”, annunciando che l’Italia contribuirà con 100 milioni di euro al fondo “Loss & Damage” per aiutare i Paesi più poveri e più colpiti dai disastri climatici (Corriere). 

RaiNews LIVE

Cop28, Meloni: obiettivi ancora lontani, serve una svolta

Papa Francesco: la devastazione del creato è un’offesa a Dio

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/cop28-a-dubai-allarme-onu-2023-anno-piu-caldo-di-sempre-obiettivi-combustibili-fossili-e-15-cambiamenti-climatici-9750e5a1-b904-4051-a30e-423a16426684.html

2 dicembre 2023

Alla Cop28 il gioco delle tre carte dei grandi della Terra: annunciano le rinnovabili, non abbandonano il fossile e puntano tutto sul nucleare

Luisiana Gaita – ilfattoquotidiano.it

Il gioco delle tre carte alla Cop 28 di Dubai: rinnovabilicarbone e nucleare. Sul primo fronte si alza l’asticella, ma ci sono ambizioni che non piacciono a tutti, India e Cina in primis. Usa e Francia, tra gli altri, vanno avanti contro il carbone, ma sul fronte dell’addio alle fossili non ci saranno grandi passi in avanti: sarà graduale e al massimo (ma non è neppure detto) riguarderà – appunto – solo il carbone. L’altra carta, quella del nucleare, sventolata – raccogliendo consensi internazionali – come strada necessaria per raggiungere le emissione nette zero al 2050. Tra una sessione di alto livello e l’altra, anche al terzo giorno di Cop 28 non sono mancati gli annunci. Sono 118 i Paesi che si impegnano a triplicare la capacità di energia rinnovabile nel mondo al 2030, occasione finora persa per Cina e India che, nonostante gli impegni assunti al G20, non hanno ancora firmato. Gli Stati Uniti hanno aderito oggi, insieme ad altri 6 Paesi, alla Powering Past Coal Alliance (di cui fanno parte già 56 nazioni), impegnandosi a chiudere tutte le loro centrali elettriche a carbone. Ma, insieme alla Francia e ad altri Paesi, gli Usa spingono per l’energia dell’atomo. Ventidue, in tutto, quelli che si sono impegnati a triplicare la loro capacità entro il 2050. Non c’è l’Italia del referendum, dove però gli interessi ci sono, come confermato alla Cop dalla stessa premier, Giorgia Meloni. Altra nota dolente è la ‘Carta di decarbonizzazione’ firmata da cinquanta compagnie petrolifere e del gas ma, anche in questo caso, ci sono diverse criticità. Tanto che gli attivisti chiedono di concentrarsi sull’esito dei negoziati portati avanti dai diplomatici e ai quali i media non possono assistere, più che sulla raffica di annunci.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/12/02/alla-cop28-il-gioco-delle-tre-carte-dei-grandi-della-terra-annunciano-le-rinnovabili-non-abbandonano-il-fossile-e-puntano-tutto-sul-nucleare/7372178/

2 dicembre. Unione europea, sul clima batti un colpo!
Hamdi Benslama – collettiva.it

DANIEL MOQVIST SU UNSPLASH

Noi di ActionAid eravamo preoccupati per il fatto che il presidente designato della Cop28 (la conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, ndr) fosse anche l’amministratore delegato della compagnia nazionale di petrolio e gas (degli Emirati Arabi Uniti, ndr). La società civile è unita nel chiedere perché “una volpe è responsabile del pollaio”.
Ma la cosa interessante è che questa Cop offre un’opportunità unica per prendere decisioni sul principale motore del cambiamento climatico: i combustibili fossili. Crediamo che l’unica via da seguire sia un phase-out, un’eliminazione rapida, equa e finanziata dalle fossili e un veloce incremento delle energie rinnovabili. Allora, che cosa ha da dire in proposito l’Unione europea?

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https://www.collettiva.it/copertine/ambiente/unione-europea-sul-clima-batti-un-colpo-qhwbp7y4


2 dicembre. No al Ponte sullo Stretto: la marcia del 15mila

A Messina un corteo partecipatissimo. Gesmundo, Cgil: “Un’opera inutile e dannosa, il governo investa sul Mezzogiorno per creare progresso e buona occupazione”

Oltre quindicimila le persone che che oggi a Messina hanno manifestato contro la realizzazione del Ponte dello Stretto. Un corteo lunghissimo a cui hanno aderito un variegato coordinamento di comitati, associazioni, partiti, sindacati, oltre cento sigle da tutta Italia. In testa al corteo uno striscione con scritto “Lo Stretto non si tocca”.
Presente anche la Cgil con Alfio Mannino, segretario generale della Cgil Sicilia, e Pino Gesmundo segretario confederale, che ha sottolineato come l’opera “non sia prioritaria anzi inutile e che rappresentata un enorme spreco di risorse pubbliche”. Per il sindacalista “straordinario e determinate è risultato il protagonismo della Cgil presente a tutti i livelli insieme a tante associazioni. Si spendano con oculatezza le risorse disponibili del Pnrr, le risorse comunitarie e nazionali, perché servono infrastrutture e vere politiche di sviluppo che valorizzino e non violino le vocazioni territoriali e gli interessi delle comunità locali”.

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https://www.collettiva.it/copertine/italia/no-al-ponte-sullo-stretto-la-marcia-del-15mila-messina-cgil-pb71wxkx


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 56

RaiNews LIVE giorno 56

Scambio di accuse tra Israele e Hamas, stop ai negoziati sugli ostaggi

Esercito israeliano ordina di evacuare a sud della Striscia. Tornano gli aiuti dal valico di Rafah. Macron a Cop28: “Obiettivo Israele va chiarito”. Erdogan: per ora la pace è impossibile. Cpj: dal 7/10 uccisi 61 giornalisti, di cui 54 palestinesi

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/reuters-israele-vuole-una-zona-cuscinetto-nella-gaza-post-bellica-07bf925d-a1cc-4b41-81c4-8166a8fe5f84.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Gaza war live: ‘No negotiations now on truce’ – Hamas

  • A Hamas official tells Al Jazeera negotiations on prisoner exchanges are now over and will not resume until Israel halts it attack and hands over all Palestinian prisoners.
  • Israel ordered its Mossad negotiating team in Doha to return to Israel because of what it called an “impasse”.
  • Israel renews its bombardment of Gaza, hitting areas across the enclave after the end of a week-long truce.
  • At least 15,207 Palestinians have been killed in Gaza since October 7. In Israel, the official death toll stands at about 1,200.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/12/2/israel-hamas-war-live-israeli-bombs-rain-down-on-gaza-after-truce-collapse
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : le point sur la situation après la reprise des combats

Plus de 200 cibles dans la bande de Gaza ont été bombardées par l’armée israélienne vendredi. Les Etats-Unis restent « focalisés » sur le dossier des otages, assure le secrétaire d’Etat américain.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/01/en-direct-guerre-israel-hamas-la-mort-de-cinq-otages-confirmee-par-l-armee-israelienne_6203083_3210.html

2 dicembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 647

RaiNews LIVE

L’allarme dell’Agenzia atomica ucraina Energoatom: “Rischiato l’incidente nucleare a Zaporizhzhia

Esplosioni nella periferia di Dnipro. Kiev: Mosca ha ancora millecinquecento aerei e elicotteri. L’invasione russa, giorno 647

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/guerra-ucraina–maratona–giorno-647–zelenska-vuole-un-secondo-mandato-per-il-marito–588704b6-0aa3-4d12-baeb-2449c8d2a086.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : les dernières informations

Volodymyr Zelensky a estimé samedi que l’Ukraine devait changer son système de recrutement de soldats. « Nous analysons tous les scénarios possibles » visant à produire des « résultats concrets » pour 2024, a déclaré le président ukrainien dans une allocution vidéo publiée vendredi soir.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/02/en-direct-guerre-en-ukraine-les-dernieres-informations_6202441_3210.html

2 dicembre 2023

Il saluto del Garante dei detenuti: «La segregazione cambia e moltiplica i luoghi»
Eleonora Martini – ilmanifesto.it

Mauro Palma

Carceri, ma non solo: centri per il trattenimento dei migranti, ospedali, Servizi psichiatrici di diagnosi e cura, Residenze socio assistenziali (Rsa) o per l’Esecuzione penale esterna dedicate ai folli-rei (Rems), camere di sicurezza delle Forze di Polizia. Sono questi i luoghi dove la consapevolezza del diritto è stata messa a dimora 7 anni e dieci mesi fa dal primo Collegio italiano del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale – composto da Mauro Palma, Daniela De Robert e Emilia Rossi – che ieri ha ufficialmente concluso il proprio mandato con una cerimonia al Senato.

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https://ilmanifesto.it/il-saluto-del-garante-dei-detenuti-la-segregazione-cambia-e-moltiplica-i-luoghi


2 dicembre 2023

Allerta rossa in Emilia-Romagna, arancione in 4 regioni. Bufere di neve e di vento al Centro-Nord

Previste piogge torrenziali nel reggiano e venti forti.allerta rossa per le piene dei fiumi in Emilia. 300 i soccorsi effettuati dalle squadre tra Emilia-Romagna e Marche. Mareggiate sulle località costiere e neve anche a 1000 metri

Temporali, venti forti e neve – anche a bassa quota – continueranno, nella giornata di oggi, a interessare in prevalenza le regioni del Nord. 

Allerta rossa in Emilia-Romagna dove le temperature sono in calo e si intensificano le piogge su gran su parte della regione. Sotto osservazione i fiumi in Emilia, nel Parmense e nel Reggiano, per le piene: in particolare il Taro e soprattutto l’Enza, che a Sorbolo potrebbe raggiungere il livello 3. Centinaia gli interventi dei Vigili del fuoco per rimuovere alberi caduti. A Bellariva di Rimini strage sfiorata: una grossa pianta si abbatte su un’auto. Forti disagi anche a Forlì e Cesena. 

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https://www.rainews.it/articoli/2023/12/temperature-in-rialzo-ma-il-gelo-e-in-agguato-nel-weekend-313f10a1-a943-4722-a6be-ce58e25a1582.html

Dipartimentodella Protezione Civile
Presidenza del Consiglio dei Ministri

INFORMAZIONI E AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
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2 dicembre 2023

Addio a Marisa Rodano, l’ultima deputata della prima legislatura. Fu partigiana e femminista

Era nata il giorno della fondazione del Partito Comunista, fu partigiana cattolica e quindi esponente del Pci, venendo eletta nella prima legislatura della Repubblica, di cui era l’unica parlamentare ancora in vita. È morta la scorsa notte, Maria Lisa Cinciari Rodano, avanguardia del femminismo in Italia. Aveva 102 anni, ventitré dei quali trascorsi in Parlamento, dal 1948 al 1971. Fu la prima donna a ricoprire la carica di vicepresidente della Camera nell’ultimo lustro a Montecitorio, dal 1963 al 1968, per poi essere eletta al Senato. Per sette anni consigliera provinciale a Roma, a cavallo tra gli Anni settanta e ottanta fu anche europarlamentare.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/12/02/addio-a-marisa-rodano-lultima-deputata-della-prima-legislatura-fu-partigiana-e-femminista/7371912/

Livia Turco. Addio a Marisa Rodano, protagonista di una democrazia esigente e dalla parte delle donne

strisciarossa.it (edizione del 4 dicembre)

Franco e Marisa Rodano

Cara Marisa,
in questo tempo duro e disumano, attraversato da atroci conflitti, il pensiero della tua persona, del tuo sorriso, della tua storia era ed è motivo di sollievo. Per questo ci addolora profondamente la tua scomparsa. Ci fa sentire più sole. Ma così intenso è il ricordo della tua persona, della tua voce lieve ma ferma, del tuo sorriso dolce ed elegante, del tuo rigore nelle argomentazioni che tu resti e resterai sempre con noi, in chi ha avuto il privilegio di conoscerti e di lavorare con te.
Noi, la nostra generazione, quella che tu, Nilde, Giglia, Adriana chiamavate “le giovani compagne” ha il dovere di trasmettere alle più giovani, a quelle che non ti hanno conosciuta, la bellezza della tua, della vostra, vita. A partire dal tuo impegno per la Pace nel mondo. Tu che hai vissuto la guerra, sei stata protagonista della lotta partigiana ed antifascista, hai sempre tenacemente perseguito e lottato per l’ideale della Pace , perché la Pace fosse possibile. Lo facesti nella campagna promossa dall’Udi nel 1947 quando venne lanciata la petizione popolare, per il disarmo, per l’interdizione della bomba atomica, contro l’Italia nella Nato, contro il riarmo tedesco. La petizione era rivolta alle Nazioni Unite, raccoglieste 3 milioni di firme ed otteneste il riconoscimento di Benjamin Cohen, segretario aggiunto delle Nazioni Unite
(…)

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https://www.strisciarossa.it/addio-a-marisa-rodano-protagonista-di-una-democrazia-esigente-e-dalla-parte-delle-donne/

2 dicembre 2023

Fake news, tra passato e futuro
Mauro Boarelli intervista Carlo Ginzburg – gliasinirivista.org

Carlo Ginzburg

“Le false notizie, in tutta la molteplicità delle loro forme – semplici dicerie, imposture, leggende – hanno riempito la vita dell’umanità. Come nascono? Da quali elementi traggono la loro sostanza? Come si propagano, amplificandosi a misura che passano di bocca in bocca, o da uno scritto all’altro?” Questi gli interrogativi che il grande storico francese Marc Bloch si poneva nelle Riflessioni di uno storico sulle false notizie della guerra (1921). Ai nostri giorni, nell’era del web e degli esperimenti sull’intelligenza artificiale, la produzione e la circolazione di fake news inquinano il dibattito pubblico e – in alcuni casi – vengono utilizzate per preparare il terreno a tentativi di sovvertire gli ordinamenti democratici. Di questa mescolanza tra vecchio e nuovo, dei pericoli e degli anticorpi, abbiamo discusso con Carlo Ginzburg, che di recente ha dedicato all’argomento due saggi, inediti in italiano: La posverdad: un viejo asunto nuevo (in Verdad, historia y posverdad. La construcción de narrativas en las humanidades, a cura di Miguel Giusti, Pontificia Universidad Católica del Perú, Fondo Editorial, 2020), e Fake News? An Old New Story (in Secularism and Its Ambiguities, Natalie Davis Lectures, Budapest, CEU, in corso di pubblicazione).

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https://gliasinirivista.org/fake-news-tra-passato-e-futuro/

2 dicembre 2023

Mario Levi e Renzo Giua. Una grande storia di amicizia fra grandi uomini 
Adriano Sofri – Piccola Posta ilfoglio.it

Un libro ripercorre una vicenza civile e generazionale che ha per protagonisti due esuli antifascisti nella Torino degli anni ’30

Una gran storia di amicizia fra uomini giovani. Così appare prima di tutto quella fra Mario Levi e Renzo Giua. Nel marzo 1934 uno ha 29 anni, l’altro 20. Mario rientra in Italia dalla Svizzera con un carico clandestino di pubblicazioni di Giustizia e Libertà destinate a Leone Ginzburg e a Vittorio Foa. Lo perquisiscono, lo fermano, lui scappa, si butta in un fiume, viene raccolto intirizzito dalle guardie di frontiera svizzere, dall’altra sponda grida: “Viva l’Italia”. A Torino Renzo fa il giro delle case degli amici coinvolti nella cospirazione, poi prende i suoi sci e va a passare la frontiera con la Francia a 3.400 metri di quota. Cominciano così le loro vite di esuli antifascisti. Renzo, il più impetuoso e scanzonato, non tornerà più perché muore nel 1938, a 24 anni, sul fronte della guerra di Spagna, dopo un’ennesima ferita. Mario è più riflessivo, è un acuto economista, parteciperà alla resistenza francese, morirà nel 1973, in Corsica, dopo un bagno di mare. Il racconto delle loro vite parallele è pieno di altri dettagli romanzeschi: sono legate anche le loro famiglie, arrivate a Torino nei fatali anni 1919 e 1920. Il padre di Mario è il professor Giuseppe Levi, istologo di fama internazionale, quello che urla ai figli di non fare sbrodeghezzi, nel “Lessico famigliare”. Il padre di Renzo è il professor Michele Giua, chimico illustre e socialista, vendicativamente imprigionato. Dunque una sorella minore di Mario è Natalia, che nel 1938 sposerà Leone Ginzburg, e una sorella minore di Renzo è Lisa, che sarà compagna e poi moglie di Vittorio Foa, e madre di due figlie, Anna e Bettina, e di un figlio, Renzo. Lisa ebbe quel fratello a esempio nella sua giovanissima partecipazione alla Resistenza, e lo ricorderà nella bella biografia dettata nel 2004, “È andata così”. Leggere i nomi dei protagonisti della storia dell’antifascismo torinese negli anni ‘30, e i loro rapporti reciproci, fa pensare a un mondo piccolo e ravvicinato, e anche privilegiato – una specie di Ztl torinese, con la differenza della galera, della discriminazione e anche della vita. 

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https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2023/12/02/news/mario-levi-e-renzo-giua-una-grande-storia-di-amicizia-fra-grandi-uomini–5968779/

2 dicembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

Mittal chiude l’ex Ilva. Addio bonifica
Gaetamo De Monte – ilmanifesto.it

Ligi al motto dei Riva «chi inquina non paga», i franco-indiani stanno strozzando governo e Acciaierie d’Italia. Ora però anche gli ambientalisti si preoccupano. Come i sindacati

Per chiunque abbia a cuore la salute delle persone che abitano nei quartieri adiacenti all’ex Ilva di Taranto, definita nel 2012 da un’ordinanza di sequestro «impianto che produce malattia e morte anche nei bambini», la paventata chiusura della fabbrica in conseguenza della crisi di liquidità che l’attraversa, sembrerebbe essere una buona notizia.
MA È DAVVERO COSÌ? Non a queste condizioni. Dicono da Giustizia per Taranto, una delle maggiori associazioni ambientaliste cittadine: «mentre continuiamo ad assistere allo sperpero di enormi quantità di fondi pubblici che continuano a gravare sui contribuenti, oggi la città rischia di subire conseguenze enormi a livello sociale, con decine di migliaia di licenziamenti e, anche dal punto ambientale, dato che i progetti di decarbonizzazione risultano quanto mai parziali e non risolutivi dei problemi della nostra comunità»

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https://ilmanifesto.it/mittal-chiude-lex-ilva-addio-bonifica

2 dicembre. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

“Saremo coro

La storia non è sempre facile da tradurre in risultati immediati. Se si guarda alla storia delle lotte sociali, si converrà che le sconfitte in un certo senso superano di gran lunga le vittorie. Si converrà anche, però, che non esiste ad oggi nessuna forma di progresso sociale che non si sia data attraverso, e grazie, alla lotta. La verità è che una vicenda sociale, storica, sfugge spesso al dualismo immediato: vittoria o sconfitta. Esiste un tempo lungo della storia, dove ogni vicenda si misura anche per il segno che lascia, per l’immaginario che deposita. Vive e continua a vivere attraverso la narrazione che la seguirà. Come se ogni lotta lasciasse dietro a sé una vibrazione che continua ad agire a risuonare negli eventi successivi, in un modo o in una forma quasi impersonale.
Una parte di questa narrazione avviene attraverso l’arte, sia essa visiva o sonora..Nello specifico, la lotta partigiana, sociale, sindacale ha trovato nel coro una delle forme più alte di canto, narrazione, trasmissione della memoria”.
Estratto dall’intro a cura del Collettivo di Fabbrica
“Il canto si fa memoria, abbraccia voci lontane e le riporta qui ed ora, vive e sonore, ad unirsi al grido di protesta per un mondo migliore, per la giustizia climatica e sociale. Oggi le portiamo dentro la lotta di Gkn ed è una gioia grande per noi chiamare a raccolta molti altri cori, da vicino e da lontano, e fare delle nostre tante voci un solo inno di lotta”.


Estratto dall’intro a cura di OltreCoro

Questi sono due estratti dalle introduzioni al libretto di 52 pagine che trovate oggi. Questa la scaletta. C’è la nostra storia, c’è la storia nostra, Orso, la Palestina, i nostri monti, Giulia.
C’è che per vincere questa lotta dobbiamo essere diversi. E siamo diversi solo se siamo tutti.

-Fermare i licenziamenti
– Inizia il mese della convergenza crescente
– Fermare la speculazione
– Intervento pubblico e reindustrializzazione dal basso
– Spiccare il volo o cadere

#insorgiamo

2 dicembre. Alitalia licenzia 2.700 dipendenti in cassa integrazione

La decisione comunicata in una lettera a governo e sindacati. La cigs scade a ottobre 2024. Cuscito, Filt Cgil: “Va prorogata per tutto il 2025”

Non c’è pace per i lavoratori e le lavoratrici di Alitalia. Nemmeno nella stagione che va verso il Natale. Anzi, il periodo natalizio si rivela amaro per i dipendenti del compagnia aerea, a causa dell’annuncio di licenziamenti che coinvolgono circa 2.700 addetti che erano in cassa integrazione straordinaria a zero ore. La società, in amministrazione straordinaria dal 15 ottobre 2021, ha inviato una lettera datata primo dicembre 2023 ai sindacati e ai ministri del Lavoro, Trasporti e Made in Italy, comunicando l’inizio di una procedura che determinerà la riduzione del personale.
Per l’esattezza, la società delibera licenziamenti che coinvolgono 2.723 persone, di cui 2.668 provenienti dalla divisione principale e 55 dalla divisione CityLiner (una piccola compagnia regionale, controllata sempre da Alitalia).

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/alitalia-licenzia-2700-dipendenti-in-cassa-integrazione-swqrxle0

1 dicembre

1 dicembre. CGIL e UIL, 1° dicembre sciopero generale nelle regioni del Mezzogiorno

1 dicembre

Mezzogiorno di lotta. Volti e voci dalla piazza di Napoli, nel giorno dello sciopero generale del Sud 
Carlo Ruggiero – collettiva.it

Oltre 30.000 lavoratori e lavoratrici sono scesi in piazza a Napoli, venerdì 1° dicembre, nel giorno dello sciopero generale nelle regioni del Sud, proclamato da Cgil e Uil. Tanti i volti e le voci che hanno accompagnato la protesta, fino al comizio del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Ecco il videoracconto della giornata. 

Il video
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/mezzogiorno-di-lotta-alkvqw5m

La manifestazione di Napoli


1 dicembre: le notizie di Radio Popolare

La fine della tregua e lo stop agli aiuti umanitari, i nuovi dettagli sul caso Delmastro e le altre notizie della giornata

Bombardamenti su Gaza

Il racconto della giornata di venerdì 1° dicembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La tregua tra Hamas e Israele, durata 7 giorni, è finita e Israele ha ripreso i bombardamenti lungo tutta la striscia di Gaza: i morti da questa mattina sono 178. Le opposizioni stanno valutando la possibilità di presentare una mozione di sfiducia unitaria contro il sottosegretario Delmastro. La Procura di Milano ha avviato un’indagine sul Cpr di via Corelli dopo anni di segnalazioni e denunce. Mattarella ha firmato la legge che punta a vietare la produzione e commercializzazione di carne coltivata in Italia e il testo è stato trasmesso a Bruxelles, ma il provvedimento potrebbe avere vita molto breve.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-venerdi-1-dicembre/



1 dicembre live da Dubai, i lavori di COP 28 la cronaca minuto per minuto
2a giornata

Da Good Morning Italia (https://app.goodmorningitalia.it/)

Nel secondo giorno della Cop28 di Dubai, più di 130 Paesi hanno concordato di dare priorità all’alimentazione e all’agricoltura nei loro piani nazionali sul clima (France 24). I leader mondiali hanno chiesto un’azione urgente per rallentare il riscaldamento globale. Il re Carlo III ha chiesto di intraprendere “un’autentica azione di trasformazione”, mentre il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha chiesto l’eliminazione totale dei combustibili fossili (Nyt). 

  • Gli Emirati Arabi Uniti, che ospitano la Cop28, aumenteranno del 42% le loro trivellazioni di petrolio entro il 2032 (Bbc). 
  • La produzione record dei giacimenti petroliferi statunitensi indebolisce gli sforzi per la riduzione delle emissioni (Nyt). 

L’impegno italiano La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel suo intervento a un panel sulla sicurezza alimentare alla Cop28, ha esposto la sua contrarietà al “cibo creato in laboratorio”, annunciando che l’Italia contribuirà con 100 milioni di euro al fondo “Loss & Damage” per aiutare i Paesi più poveri e più colpiti dai disastri climatici (Corriere). 

Cop28 a Dubai, Meloni: “Dall’Italia 130 mln euro al Fondo per i paesi vulnerabili”

La presidente del Consiglio incontra in bilaterale Erdogan. Fao: clima falcidia l’agricoltura per il 40% dei Paesi. Per 40 “Petrol-stati”, rischio perdita 8mila miliardi. L’Iran lascia il summit

Alla Cop28 a Dubai oltre 200 governi da tutto il mondo, ma si contano anche i grandi assenti: il presidente americano Joe Biden, il capo di stato cinese Xi Jinping e, per motivi di salute, Papa Francesco. Cina e Stati Uniti rappresentati all’appuntamento sulla crisi climatica, a cui prendono parte anche Ong ambientaliste, think tank, imprese e gruppi religiosi.
La COp28 è il 28esimo incontro annuale delle Nazioni Unite sul clima, in cui i governi discuteranno su come limitare e prepararsi ai futuri cambiamenti climatici. In particolare, il vertice di Dubai, che si svolgerà fino al 12 dicembre, sarà concentrato sull’obiettivo di 1,5 gradi C di limitazione del riscaldamento globale, raggiunto a Parigi, e sull’eliminazione dei combustibili fossili, tema chiave proprio negli Emirati Arabi Uniti, una delle dieci principali nazioni produttrici di petrolio al mondo.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/cop28-a-dubai-allarme-onu-2023-anno-piu-caldo-di-sempre-obiettivi-combustibili-fossili-e-15-cambiamenti-climatici-9750e5a1-b904-4051-a30e-423a16426684.html

Cop28, gli accordi non sono storici
Simona Fabiani – collettiva.it

Il primo giorno della conferenza (30 novembre) è stato trovato un accordo “storico” per rendere operativo il fondo loss and damage (perdite e danni) per assistere i Paesi in via di sviluppo che sono particolarmente vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico. Il fondo sarà gestito e supervisionato da un board e amministrato dalla Banca Mondiale.
Gli Emirati arabi uniti hanno annunciato un impegno di 100 milioni di dollari per il fondo, stessa cifra la Germania, 40 milioni il Regno Unito, 10 milioni l’impegno del Giappone e 17.5 quello degli Usa. Si tratta di impegni assunti volontariamente, e la cifra raggiunta è abbastanza ridicola. Basti pensare, per fare una paragone, che l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna ha causato, da sola, oltre 10 miliardi di danni.
È senz’altro positivo che sia stato trovato un accordo per rendere operativo il fondo, ma chiamarlo storico ci sembra esagerato. Le risorse sono poche e restano dubbi su come saranno utilizzate. Il ruolo della Banca Mondiale non rassicura. Non è solo un problema di risorse, ma anche di come saranno spese e su quali progetti

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https://www.collettiva.it/copertine/ambiente/cop28-gli-accordi-non-sono-storici-k8naoobl


Rapporto Censis: la popolazione italiana diminuisce, nel 2050 4,5 milioni in meno

Nel 2040 solo una coppia su quattro avrà figli, il 34,5% di anziani e soli. Altri i temi affrontati nello studio: dal lavoro alla qualità della vita, e ancora: investimenti, famiglia ed eutanasia

Nel 2050, tra meno di trent’anni, l’Italia avrà perso complessivamente 4,5 milioni di residenti, come se le due più grandi città, Roma e Milano, scomparissero. È quanto emerge dal 57esimo rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese. La flessione demografica sarà il risultato di una diminuzione di 9,1 milioni di persone con meno di 65 anni e di un contestuale aumento di 4,6 milioni di persone over 65. “Ciechi dinanzi ai presagi – viene sottolineato nello studio – Alcuni processi economici e sociali largamente prevedibili nei loro effetti sembrano rimossi dall’agenda collettiva del Paese, o sono comunque sottovalutati”. 

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https://www.rainews.it/articoli/2023/12/rapporto-censis-la-popolazione-italiana-diminuisce-nel-2050-45-milioni-in-meno–dfaa0c13-5c9b-4316-9ead-f87d9d421f9f.html

Il rapporto annuale del CENSIS
https://www.censis.it/rapporto-annuale


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 55

RaiNews LIVE giorno 55

Israele: Hamas ha violato la tregua Ripresi lanci di razzi verso Israele Esercito israeliano: colpiti oltre 200 obiettivi nella Striscia

Accuse reciproche sulle responsabilità. Massicci lanci di razzi verso Israele. Raid aerei sulla Striscia, in corso l’evacuazione di un’area a sud-est. Negoziati ancora in corso. New York Times: “Israele sapeva del blitz di Hamas più di un anno fa”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/liberi-altri-8-ostaggi-e-30-palestinesi-la-tregua-scade-alle-6-italiane-si-tratta-per-estenderla-d55b99d9-9001-4190-8dec-dcceef6c9582.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: Over 175 killed as Israeli bombing of Gaza resumes

  • Dozens of Palestinians killed since Israel resumed attacks on Gaza after expiration of truce, according to health officials.
  • Israeli army drops leaflets telling people in parts of already bombarded and densely populated southern Gaza to evacuate to nearby areas, signalling an expanding offensive.
  • Mediator Qatar says efforts to renew the lapsed truce are continuing.
  • More than 15,000 Palestinians have been killed in Gaza since October 7. In Israel, the official death toll stands at about 1,200.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/12/1/israel-hamas-war-live-relief-and-joy-as-more-palestinian-prisoners-freed
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : le point sur la situation après la reprise des combats

Plus de 200 cibles dans la bande de Gaza ont été bombardées par l’armée israélienne vendredi. Les Etats-Unis restent « focalisés » sur le dossier des otages, assure le secrétaire d’Etat américain.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/01/en-direct-guerre-israel-hamas-la-mort-de-cinq-otages-confirmee-par-l-armee-israelienne_6203083_3210.html

1 dicembre. Israele-Palestina: un altro modo, la scelta della nonviolenza
Ilaria Olimpico, Imaginaction – pressenza.com

Un momento dell’intervista online (Foto di elaborazione Pressenza)

Ho intervistato Sulaiman Khatib e Chen Alon, co-fondatori di “Combatants For Peace”, nominati per il Premio Nobel per la Pace nel 2017 e nel 2018. Entrambe le volte la candidatura era a nome di “Combattenti per la pace”. 

Questo articolo vuole riportare in italiano le parti salienti dell’intervista (in inglese)  visibile qui sul canale Youtube di Pressenza IPA  https://www.youtube.com/watch?v=Aq13zCoRqU4  e ascoltabile come podcast qui   https://podcasters.spotify.com/pod/show/imaginaction

Grazie a Daniela Bezzi per l’aiuto nella trascrizione e traduzione e a Fulvio Faro per il montaggio del video.

Di seguito riporto gli elementi che hanno attirato maggiormente la mia attenzione e che evidentemente si sono ancorati al mio vissuto, alle mie premesse, alla mia professione, e non da meno alle mie speranze.

continua in
https://www.pressenza.com/it/2023/11/israele-palestina-un-altro-modo-la-scelta-della-nonviolenza/

1 dicembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 646

RaiNews LIVE

Il ministro della Difesa russo Shoigu: “Kiev ha perso 125.000 soldati nella controffensiva”

Lavrov: c’era accordo nel 2022 con l’Ucraina ma Boris Johnson disse no. Orban: stop all’adesione di Kiev alla Ue, a rischio l’unità europea. L’Economist: l’Occidente potrebbe fare di più per fermare Putin. L’invasione russa, giorno 646

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/12/linvasione-russa-giorno-646-b211bc21-cdc6-4652-8b34-a692ae084ec4.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : Volodymyr Zelensky en visite sur le front, dans la région de Koupiansk

« Je vous souhaite la victoire, soyez forts et ne perdez pas l’initiative », a déclaré le président ukrainien lors d’une remise de décorations à des soldats. Le conflit, entré dans son 22ᵉ mois, demeure figé dans le Sud et l’Est après une contre-offensive ukrainienne sans percée majeure.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/12/02/en-direct-guerre-en-ukraine-les-dernieres-informations_6202441_3210.html


1 dicembre

Monitoraggio Covid. Nuovi casi in crescita del 16%. Sale al 9% l’occupazione dei letti in area medica. Rt stabile sopra soglia epidemica

È quanto emerge dal monitoraggio settimanale di Iss e Ministero in cui si sono registrati 52.177 nuovi casi con un’incidenza che sale a 89 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 76 di sette giorni fa. L’occupazione dei posti letto in area medica è pari al 9,2% (5.741 ricoverati) e in aumento rispetto alla settimana precedente (7,7%). Quasi 300 i decessi nell’ultima settimana (+23%).

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https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=118754


1 dicembre 2023

La persecuzione di Luca Casarini e il ritorno del “teorema giudiziario” contro le ONG
Lorenzo Poli – pressenza.com

(Foto di https://www.facebook.com/Mediterranearescue)

PRESSENZA.COM Il 28 novembre 2023, la rivista Panorama ha pubblicato un vergognoso articolo in cui prende di mira Luca Casarini, in quanto prelati e diocesi, con l’autorizzazione della Conferenza episcopale italiana, avrebbero finanziato con milioni di euro la sua ong Mediterranea per sostenere il salvataggio di migranti in mare. L’articolo poi fa una miscellanea di altri temi che con Casarini non c’entrano nulla: intese comuni in materia di migranti tra UK e Francia; la conquista politica e culturale della Cina in Africa; i Re Magi della politica italiana; il tesoretto quasi inutilizzato per aiutare gli enti a pagare l’energia; il fenomeno in aumento degli adolescenti con problemi neuropsichici e le scarse risorse per aiutarli.
Secondo Il Secolo XIX , Casarini avrebbe “abilmente manovrato per entrare nei gangli della Chiesa cattolica”, come emerge dalle intercettazioni pubblicate oggi dal quotidiano La Verità.

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https://www.pressenza.com/it/2023/12/la-persecuzione-di-luca-casarini-e-il-ritorno-del-teorema-giudiziario-contro-le-ong/


Dipartimentodella Protezione Civile
Presidenza del Consiglio dei Ministri

INFORMAZIONI E AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
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1 dicembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

1 dicembre

Inps: grave celebrazione 125 anni Istituto senza parti sociali

Foto: Simona Caleo/Cgil

Roma, 1 dicembre – “Grave che si sia deciso di chiudere un appuntamento importante come le celebrazioni dei 125 anni della fondazione dell’Inps senza l’intervento di chi rappresenta le lavoratrici e i lavoratori”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione.
“Dal panel – spiega la dirigente sindacale – la voce delle parti sociali era totalmente assente, al contrario del marito della Ministra Calderone. Sorprende che non si comprenda che se oggi si può festeggiare questa ricorrenza è grazie ai sacrifici delle tante lavoratrici e lavoratori che operano all’interno dell’Ente”.
Per la Cgil “l’Inps ha un ruolo centrale nella gestione dello stato sociale. Assolve la propria missione con la riscossione dei contributi e l’erogazione delle prestazioni, collocando i cittadini, i lavoratori e le loro aspettative al centro della propria attività. Un Ente – prosegue Ghiglione – che ha saputo in questi anni compiere delle trasformazioni importanti all’interno del panorama della pubblica amministrazione”.
Proprio per questo “è inammissibile una auto celebrazione della politica e l’utilizzo dell’Ente o di iniziative come queste, che non fanno altro che indebolire la sua autonomia. Non è bastato il commissariamento avvenuto lo scorso giugno – conclude la segretaria confederale della Cgil – e si decide di proseguire su questa strada, senza nemmeno un confronto finale di sintesi con le parti sociali”.
https://www.cgil.it/ufficio-stampa/inps-grave-celebrazione-125-anni-istituto-senza-parti-sociali-njv3zlpg

1 dicembre

Continua lo sciopero dei treni: oggi mobilitazione per 24 ore. Garantiti i servizi essenziali

Possibili cancellazioni e ritardi su tutta la linea ferroviaria: treni regionali, interregionali e Frecce

Dopo la mobilitazione di ieri non finiscono i disagi per chi si sposta oggi in Italia. I viaggiatori dovranno fare i conti con un nuovo sciopero nazionale dei treni proclamato dalle sigle CAT, Cub Trasporti, SGB e USB Lavoro Privato del personale del Gruppo FS Italiane dalle ore 21 del 30 novembre, alle ore 21 del 1° dicembre.
Possibili ripercussioni su FrecceIntercity e Regionali. Gli effetti sulla circolazione, in termini di cancellazioni, limitazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero. 

continua in
https://www.rainews.it/articoli/2023/12/continua-lo-sciopero-dei-treni-oggi-mobilitazione-per-24-ore-garantiti-i-servizi-essenziali-0a339310-fe47-4b94-b444-8e4b8ac3f685.html

1 dicembre. Wartsila: sindacati, il governo non rispetta gli impegni

“A un anno e mezzo dalla crisi della Wartsila Italia non ci sono ancora progetti concreti di attività industriale con il rischio di licenziamento dei 300 lavoratori oggi in contratto di solidarietà”. A dirlo sono Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, convocando le assemblee a Trieste per lunedì 4 dicembre.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/wartsila-sindacati-il-governo-non-rispetta-gli-impegni-wltiopzx