2023 . 11 Novembre (01 – 5 novembre)

Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno

SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose

“…volge al declino l’era, che fu nobile nella sua durezza e serietà, della democrazia politica”.
(Luciano Canfora).


Fermiamo le stragi!

Appello a tutte le donne e gli uomini che, dentro e fuori le istituzioni, non hanno smesso di credere nell’impegno per la pace, i diritti umani e la giustizia.

Flavio Lotti

Appello a tutte le donne e gli uomini che, dentro e fuori le istituzioni, non hanno smesso di credere nell’impegno per la pace, i diritti umani e la giustizia.

“E’ indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione” (Dichiarazione Universale dei Diritti Umani)

Fermiamo le stragi!
Anche se sembra difficile, facciamo l’impossibile per spezzare la spirale della violenza.
Bomba su bomba, raid dopo raid, assassinio dopo assassinio, razzo dopo razzo, attentato dopo attentato, strage dopo strage, la violenza sta superando ogni immaginazione.
Ad un’esplosione così straordinaria di violenza occorre contrapporre un’azione altrettanto straordinaria di segno contrario.
Condanniamo “senza se e senza ma” l’attacco ad Israele e la reazione che ne sta seguendo. Come abbiamo sempre, puntualmente, condannato tutti gli atti di guerra, di terrorismo e di violenza in ogni dove. Ma non limitiamoci a condannare! Salviamo le vite umane che possiamo ancora salvare. Non arrendiamoci all’escalation! Non lasciamoci trascinare nel baratro. Non assecondiamo la spirale della morte.

Facciamo pace a Gerusalemme
A trent’anni dalla firma degli Accordi di Oslo, dopo decenni di denunce e allarmi inascoltati, i responsabili delle istituzioni e della politica internazionale devono recitare il “mea culpa” e riconoscere la necessità pressante di fare quello che non è ancora stato fatto: la pace tra i “nemici”, la pace a Gerusalemme.

C’è un solo modo per mettere fine a questo incubo che sta insanguinando la Terra Santa e minaccia di infiammare il mondo intero: riconoscere ai palestinesi la stessa dignità, la stessa libertà e gli stessi diritti che riconosciamo agli israeliani. Tanti lunghi e dolorosi decenni di occupazione militare, uccisioni mirate, bombardamenti, guerre, arresti, repressione indiscriminata, abusi, umiliazioni, deportazioni, apartheid e violazione di tutti i fondamentali diritti umani, ampiamente documentati delle Nazioni Unite, dimostrano il fallimento di tutte le opzioni militari. Non ci sarà mai pace senza giustizia.

Rinnoviamo dunque, ancora una volta, un accorato appello a tutti i responsabili della politica nazionale, europea e internazionale perché intervengano energicamente per mettere fine a questa tragedia facendo rispettare il diritto internazionale dei diritti umani, la legalità internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite. Israele e Palestina: due Stati per due Popoli. Stessa dignità, stessi diritti, stessa sicurezza.

INVIA LA TUA ADESIONE A: [email protected]

http://www.perlapace.it/fermiamo-le-stragi/


Un giorno, negli anni 70, un signore di cui non conosco il nome, a Washington andò davanti alla casa bianca con un cartello che diceva: no alla guerra nel Vietnam.

Qualcuno gli si avvicinò e gli chiese: pensi che stare qui da solo con un cartello possa cambiar qualcosa della politica di guerra?

Quel signore rispose cortesemente: Naturalmente no, lo so benissimo.
Sono qui perché se non faccio questo gesto ogni giorno assomiglio di più agli assassini

Franco Bifo Berardi

5 novembre

Maltempo in Italia Live

Forti piogge in Toscana, ma scende il livello dei fiumi. Giani: “Danni per 500 milioni” I lidi devastati di Fregene Mareggiate a Muggia e Grado

Nuova esondazione del torrente Stella a Quarrata. Il sindaco: “Salite ai piani alti”. Allerta arancione in Emilia, Toscana, Friuli, Veneto e Liguria. Nel Lazio, tromba d’aria a Fregene

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/allarme-maltempo-meteo-peggiora-vittime-toscana-bc7bc13e-dc03-4779-a0b0-8e01b665c6a4.html

IL METEO

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.meteoweb.eu/

Maltempo, i danni della tempesta Ciaran in Europa| video
https://www.youtube.com/watch?v=eRfF-ZvWSy8

Il meteo in tempo reale
https://www.meteoweb.eu/tag/maltempo/

Tutti gli aggiornamenti in tempo reale. Foto, filmati, carte, mappe.
https://www.meteoweb.eu/2023/11/alluvione-toscana-maltempo-soccorso-popolazione/1001321978/

Allerta meteo
https://www.meteoweb.eu/tag/allerta-meteo/

Maltempo
https://www.meteoweb.eu/tag/maltempo/


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 30

IL POST LIVE

Israele sta intensificando gli attacchi sulla parte nord della Striscia di Gaza

Lo ha detto l’inviato diplomatico degli Stati Uniti: la situazione è sempre più critica e continuano gli attacchi su edifici e infrastrutture civili

Domenica sera l’esercito israeliano ha detto di aver intensificato gli attacchi e i bombardamenti sulla parte nord della Striscia di Gaza, e di aver accerchiato la città di Gaza. Intanto, nel tardo pomeriggio le connessioni internet e telefoniche nella Striscia sono state interrotte per la terza volta negli ultimi dieci giorni, lasciando la popolazione quasi completamente isolata. Stanno aumentando anche le tensioni sul confine tra Libano e Israele: domenica un attacco aereo ha ucciso tre bambine e una donna che viaggiavano in auto nel sud del Libano. I media libanesi hanno attribuito la responsabilità dell’attacco alle forze israeliane, ma per ora l’esercito non ha confermato. Proseguono intanto i colloqui del segretario di Stato americano Antony Blinken, che negli ultimi giorni è stato in Israele, Giordania, Cisgiordania, Cipro e Iraq e al momento si trova in Turchia. Blinken sta cercando di organizzare delle «pause umanitarie» per i civili della Striscia, ma domenica il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito che non ci saranno tregue o cessate il fuoco finché Hamas non avrà liberato gli ostaggi presi durante l’attacco del 7 ottobre.

↓ Gli aggiornamenti in diretta ↓
https://www.ilpost.it/2023/11/05/live-bombardamenti-israele-gaza/?homepagePosition=0
https://www.ilpost.it/

RaiNews LIVE giorno 30

Israele: “A breve circondata Gaza City”, raid continui. Il Papa sente il presidente iraniano Raisi

Il Ministro degli esteri iraniano al Tg1: “Roma si preoccupi per i soldati in Libano”. Abu Mazen incontra Blinken: “Pronti ad assumerci la responsabilità”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/gaza-51-morti-in-attacco-israeliano-a-campo-profughi-biden-progressi-verso-una-pausa-umanitaria-8dc88eea-7bd7-4684-8ffa-5a0c7b6ccc09.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel rebuked for ‘barbaric’ war as raids, communication blackout hit Gaza

Death toll from Israeli attacks on Gaza nears 10,000 as bombing shows no signs of slowing down.

  • Heavy bombardment has been ongoing through the night across Gaza as the death toll continues to climb. At least 9,770 Palestinians have been killed in Israeli attacks on Gaza since October 7. More than 1,400 people have been killed in Israel.
  • The leaders of the Palestinian group Fatah have denounced what they described as Israel’s “barbaric war of extermination” and called on the international community to stop the war.
  • UNRWA, the UN Palestinian refugee agency, says it has been unable to reach the “vast majority” of its team in Gaza due to a communication breakdown.
  • CIA Director William Burns is visiting the Middle East as the United States faces pressure to rein in the relentless attacks and call for a ceasefire.
  • The leaders of the Palestinian group Fatah have denounced what they described as Israel’s “barbaric war of extermination” and called on the international community to stop the war.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/11/4/israel-hamas-war-live-heavy-israeli-bombing-pounds-northern-gaza
https://www.aljazeera.com/live
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : le Hamas affirme qu’Israël mène d’« intenses bombardements » autour de plusieurs hôpitaux

Le ministère de la santé de la bande de Gaza, contrôlée par le Hamas, a fait état, dimanche, de quarante-cinq morts dans un bombardement non confirmé par l’armée israélienne contre ce camp, ajoutant que la majorité des victimes étaient des enfants et des femmes.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/05/en-direct-guerre-israel-hamas-le-camp-de-refugies-de-maghazi-dans-la-bande-de-gaza-touche-par-une-frappe-israelienne_6197302_3210.html

Manifestazioni per la pace in Palestina in tutto il mondo

Manifestazione a Washington (Foto di https://twitter.com/omarsuleiman504)

PRESSENZA.COM La mattina di venerdì 3 novembre al porto di Oakland in California un gruppo di manifestanti con le bandiere della Palestina si è incatenato a una nave della Marina americana per impedirne la partenza alla volta di Israele con un carico di armi, ribadendo la richiesta di cessate-il-fuoco.

Non era la prima manifestazione di solidarietà per la Palestina: un partecipatissimo corteo si era già svolto il 23 ottobre scorso per protestare contro i bombardamenti, ma quella di venerdì è stata una chiara azione di denuncia circa la partecipazione militare degli USA al genocidio in corso a Gaza.

Come riferito da Anbamed sabato 4 novembre si sono svolte manifestazioni di solidarietà per la Palestina nelle principali città europee, in Vietnam, in Indonesia e in vari Paesi dell’America centrale e meridionale.
continua in
https://www.pressenza.com/it/2023/11/manifestazioni-per-la-pace-in-palestina-in-tutto-il-mondo/

Un milione di persone hanno manifestato a Giacarta, capitale dell’Indonesia. Foto di https://www.facebook.com/VPalestineTeam

5 novembre: le notizie di Radio Popolare

La situazione a Gaza è sempre più disperata, il timore di un nuovo antisemitismo in Europa e le altre notizie della giornata

Gaza (Foto ANSA)

Il racconto della giornata di domenica 5 novembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Nella Striscia di Gaza continuano i bombardamenti, anche nelle vicinanze degli ospedali e la situazione sanitaria è sempre più disperata mentre gli appelli per una tregua umanitaria restano inascoltati e l’esercito israeliano si prepara a circondare Gaza City entro le prossime 48 ore. Il presidente della Toscana, Giani, ha stimato in mezzo miliardo di euro i danni dell’alluvione. Gli Stati Uniti sono molto impegnati nel tentare di gestire la guerra in Medio Oriente ma intanto Biden deve fare i conti coi sondaggi sfavorevoli a 12 mesi dal voto.

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-domenica-5-novembre/


5 novembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 621

RaiNews LIVE

Kiev prepara un attacco invernale con droni kamikaze contro la Russia

Ucraina conferma: “Colpita una nave russa in Crimea”. Mosca: riuscito test missilistico nuovo sottomarino nucleare. La cronaca, giorno 621

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/guerra-in-ucraina-kiev-prepara-un-attacco-invernale-con-droni-kamikaze-contro-la-russia-82405b9f-6e5b-486b-875b-3e5fe347b8fd.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : « Nous ne sommes pas dans une impasse », assure Volodymyr Zelensky

Le président ukrainien réagissait aux propos du commandant en chef de l’armée ukrainienne, qui estimait dans un entretien à l’hebdomadaire britannique « The Economist », que les deux armées se trouvaient prises au piège d’une guerre d’usure et de positions.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/05/guerre-en-ukraine-en-direct-nous-ne-sommes-pas-dans-une-impasse-assure-volodymyr-zelensky_6198168_3210.html

Papa Francesco: parole contro la guerra

5 novembre. Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti

ALEX ZANOTELLI per PRESSENZA.COM Il nostro è un grido di dolore per tutti quei migranti che, in cerca di speranza, quest’anno sono periti nel Mediterraneo: oltre 2.600 tra uomini, donne, bambini (dati OIM). A questi dobbiamo aggiungere i 778 migranti (dati delle ONG Caminando Fronteras), periti nell’Atlantico, nel tentativo di arrivare sulle piroghe dal Senegal alle Canarie (Spagna), ma potrebbero essere il doppio. Ma anche un grido di protesta perché per le stragi di stato di Pylos (Grecia) con oltre 600 morti e di Cutro (Calabria) con 94 morti accertati e un numero imprecisato di dispersi(!!), non è ancora stato fatta verità in un tribunale. Fino a quando dobbiamo aspettare?

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https://www.pressenza.com/it/2023/11/digiuno-di-giustizia-in-solidarieta-con-i-migranti-2/

5 novembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

500 volontarie e volontari erano già per le strade dalle 9.30 di mattina. Altre decine rimasti al presidio per la logistica. E un via vai di centinaia di altre persone, tutto il giorno. Sotto il segno della convergenza: Brigate di Solidarietà Attiva, K100 Camilo Cienfuegos, lavoratori di Mondoconvenienza in sciopero, Cdp Quinto Alto, Cs Lebowski, Collettivo di fabbrica e tante, tanti altri ancora. Semplicemente la famiglia allargata.
Consapevoli che abbiamo varcato “il confine e non si può fingere più. Le vene che pompano sangue e i nervi vanno da sé”. Questa è la frontiera per avere giustizia sociale e climatica: con la pala in mano, le casse d’acqua in macchina, una comunità in piedi, una fabbrica socialmente integrata, lo sciopero degli appalti di Mondoconvenienza, il mutuo soccorso.
Ma “gli sciacalli sono sempre là”. Durante l’esondazione la proprietà non si è nemmeno fatta sentire. E invece ieri mattina, il liquidatore ha chiesto alle forze dell’ordine di intervenire per sgomberare la fabbrica, considerandola allagata e a usando come scusa un non ben precisato fenomeno di “dispersione elettrica” (!!??).

#insorgiamo

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https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid026xMQR9id6X7MwyPnB25E6whhSSk473XnsBpMnK6qbHffY9xaZTWNmKg1MyuvmXBUl

5 novembre. Alluvione, gli operai ex GKN scavano come volontari mentre la proprietà tenta di sgombrarli

Oltre 500 volontari dal presidio ex GKN, con aiuti per la popolazione colpita dall’alluvione, mentre la proprietà preme per lo sgombero

Cinquecento persone, arrivate da tutta la regione e anche da fuori, sono partite questa mattina dal presidio ex Gkn. E continua per tutta la giornata il via vai di persone e volontari. Da ieri e oggi sono stati raccolti materiali per spalare il fango, oltre che casse di acqua, cibo in scatola, vestiti, pannolini per bambini, batterie e tutto quello di cui c’è bisogno nelle zone colpite dall’alluvione. Altri cento volontari sono rimasti invece al presidio per continuare a organizzare le squadre e la raccolta del materiale.

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https://www.popoffquotidiano.it/2023/11/05/gkn-operai-mutualismo-alluvione/


5 novembre. Insieme per la parità di genere

“Dire, fare, contrattare”, a Roma l’Assemblea nazionale delle donne della Filt per discutere come il sindacato possa agire sulle disuguaglianze di genere attraverso il contratto  

SIMONA CIARAMITARO – COLLETTIVA.IT (…) L’Assemblea Nazionale delle Donne della Filt Cgil è stata pensata “per fare il punto della situazione di come le donne vivono dentro l’organizzazione su tema specifico che è la contrattazione, come suggeriscono anche gli input della Confederazione”, ci spiega la segretaria nazionale Giorgia D’Errico.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/insieme-per-la-parita-di-genere-ckcm7w4o

4 novembre

Maltempo in Italia Live

La furia di Ciaran. Toscana in ginocchio: 7 vittime  (Aggiornamenti in tempo reale)| Nuova perturbazione in arrivo, allerta rossa e arancione al Centro Nord: ci sono vittime| “Il fango copre ogni cosa” – video La furia dell’acqua La mappa del maltempo

Allerta gialla in Toscana, dove si sono registrati sette morti e ingenti danni. Temporali anche su Calabria, Campania, Basilicata e Sicilia

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/maltempo–la-furia-di-ciaran-toscana-in-ginocchio-vittime-danni-allerta-rossa-veneto-8096f78e-c943-4f52-a7dc-26279cc0152b.html

Toscana

Maltempo, i danni della tempesta Ciaran in Europa| video
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Il meteo in tempo reale
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Tutti gli aggiornamenti in tempo reale. Foto, filmati, carte, mappe.

Alluvione Toscana: breve tregua dal maltempo, proseguite nella notte le operazioni di soccorso. La situazione regione per regione:
https://www.meteoweb.eu/2023/11/alluvione-toscana-maltempo-soccorso-popolazione/1001321978/

Allerta meteo
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Maltempo
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Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 29

IL POST LIVE

Nel nord della Striscia di Gaza ci sono ancora 400mila persone

Lo ha detto l’inviato diplomatico degli Stati Uniti: la situazione è sempre più critica e continuano gli attacchi su edifici e infrastrutture civili

La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è sempre più critica: Thomas White, responsabile per Gaza dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), ha detto che «ora come ora non ci sono posti sicuri a Gaza». I bombardamenti israeliani stanno proseguendo con grande intensità, soprattutto nel nord della Striscia, dove Israele sta concentrando i suoi sforzi militari per colpire Hamas e dove si trovano ancora 400mila persone. Venerdì in questi bombardamenti è stata colpita un’ambulanza fuori dall’ospedale al Shifa, il più grande della città di Gaza. Secondo Israele l’ambulanza era usata da Hamas per scopi militari, e nell’attacco sono state uccise 15 persone. Sabato invece è stata colpita una scuola gestita dall’Agenzia dell’ONU per i rifugiati palestinesi nel campo profughi di Jabalia: secondo il ministero della Salute della Striscia di Gaza (cioè Hamas), 15 persone sono rimaste uccise. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha incontrato in Giordania il re giordano, Abdullah II, i ministri degli Esteri di cinque paesi arabi e a un rappresentante dell’Autorità Palestinese, che governa parti della Cisgiordania. Blinken ha ribadito la necessità di attivare «pause umanitarie» nella Striscia di Gaza, cioè brevi interruzioni nei bombardamenti per consentire ad aiuti e soccorsi di arrivare nella Striscia, ma si è detto contrario a un cessate il fuoco completo. Sabato sera, intanto, ci sono state grosse proteste in Israele per chiedere le dimissioni del primo ministro Benjamin Netanyahu, sempre più impopolare.

↓ Gli aggiornamenti in diretta ↓
https://www.ilpost.it/2023/11/04/live-guerra-hamas-israele/?homepagePosition=3
https://www.ilpost.it/

RaiNews LIVE giorno 29

Blinken in Giordania. Israele: l’operazione di terra a Gaza continua. E colpisce nel Sud del Libano Nasrallah: siamo in guerra dall’8 ottobre

Il segretario di Stato Usa incontra Lazzarini (Unrwa): “Il lavoro dell’agenzia delle Nazioni Unite è un’ancora di salvezza”. Il ministero della Sanità di Hamas comunica che le vittime sono quasi 9.500

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/usa-necessaria-pausa-conflitto-per-liberazione-ostaggi-hamas-15-morti-in-bombardamento-ambulanza-cf2b55db-6c11-4e7b-b463-ac115ba30298.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel bombs Gaza water station as ground forces engage in heavy fighting

Health ministry says bodies of Palestinians, injuries, continue to mount in Gaza hospitals.

  • Israel’s heavy bombardment of Gaza has intensified, particularly in the north where many civilians remain trapped and unable to flee.
  • Gaza’s health ministry says the bodies of dead Palestinians, as well as injuries, continue to mount in overwhelmed hospitals.
  • Israeli shelling destroyed the main water source in Jabalia refugee camp, which has been repeatedly struck over the last several days.
  • At least 9,488 Palestinians have been killed in Israeli attacks on Gaza since October 7. More than 1,400 people have been killed in Israel.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/11/4/israel-hamas-war-live-20-dead-in-israeli-attack-on-school-ministry
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https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : trente camions d’aide humanitaire ont pu entrer dans Gaza, samedi, en passant par le point de Rafah

Selon le Croissant-Rouge palestinien, 451 camions au total ont pu pénétrer dans l’enclave depuis le 21 octobre. Mais « les autorités israéliennes n’ont pas autorisé jusqu’à présent l’entrée de carburant », explique l’organisation humanitaire.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/04/en-direct-guerre-israel-hamas-selon-le-croissant-rouge-palestinien-des-frappes-contre-un-convoi-medical-ont-fait-15-morts-et-60-blesses-tsahal-affirme-qu-une-des-ambulances-etait-utilisee-par-une-cellule-terroriste_6197302_3210.html

4 novembre 2023

La cultura giuridica sull’orlo dell’abisso. Legittimare il diritto alla vendetta
Giovanni Messina – lafionda.org

Seguendo il ragionamento fatto da Domenico Gallo in alcuni recenti interventi[1], ci sembra necessario esortare a riflettere sulle implicazioni giuridiche e morali degli eventi delle ultime settimane. Sui significati politici e filosofici di alcune prese di posizione e di alcune analisi sull’atroce attacco al territorio israeliano del 7 Ottobre e sulla successiva rappresaglia da parte dello Stato d’Israele. Non troppi anni fa, in uno dei suoi testi caparbiamente dedicati a gettare la luce della rigorosa analisi sul terreno complesso e a volte contorto della politica internazionale,  Danilo Zolo rifletteva sull’idea di terrorismo, ricostruendo il dibattito nell’ambito della dottrina gius-internazionalistica e degli organismi internazionali intorno alla definizione del fenomeno, per delineare i contorni di un concetto, divenuto nel corso degli ultimi decenni sempre più presente nell’analisi politologica e sociologica. Zolo evidenziava come anche dal dibattito teorico emergesse quanto fosse sfuggente, a fronte di una pretesa ovvietà, il concetto di terrorismo, poiché la definizione di quando un’azione violenta sia terroristica e quando non lo sia non può prescindere dal punto di vista politico, ideologico, religioso dal quale si analizza un determinato evento[2].  Soprattutto però Zolo richiamava l’attenzione su come oggi sia ormai impossibile distinguere violenza terroristica da violenza militare, perché gli elementi che in qualche modo rendevano la seconda, almeno in certe circostanze, ‘legittima’ sono da tempo venuti meno.

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https://www.lafionda.org/2023/11/03/la-cultura-giuridica-sullorlo-dellabisso-legittimare-il-diritto-alla-vendetta/

USA e Canada: sindacati, studenti, politici e attori a favore del cessate il fuoco a Gaza

Sit.in alla Grand Central Station di New York (Foto di Jewish Voice for Peace )

PRESSENZA.COM A differenza di quello canadese, il mondo del lavoro statunitense è ancora lontano dall’appoggiare un cessate il fuoco a Gaza. E nelle università degli Usa crescono le manifestazioni contrapposte tra studenti.

Come avevamo già scritto su Pressenza, di fronte alla drammatica situazione degli eccidi in Palestina, le voci per il cessate il fuoco sono attive anche negli Stati Uniti, Paese dove vivono ormai grandi comunità di arabi e, tra di loro, di palestinesi, che si aggiungono alla storica presenza di ebrei. Comunità entrambe estremamente variegate: risulterebbe (Wikipedia) che quasi i 2/3 degli arabi residenti negli USA sia di religione cristiana e 1/3 degli ebrei non abbia alcuna appartenenza religiosa alle varie tendenze ebraiche (e tra loro c’è una forte componente antisionista).

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https://www.pressenza.com/it/2023/11/usa-e-canada-sindacati-studenti-politici-e-attori-a-favore-del-cessate-il-fuoco-a-gaza/


4 novembre: le notizie di Radio Popolare

Un cessate il fuoco a Gaza è ancora lontano, le manifestazioni antitetiche di Milano e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di sabato 4 novembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Una cessazione delle ostilità a Gaza è un lontano miraggio, complice la paura statunitense che un cessate il fuoco giovi ad Hamas; due manifestazioni a Milano hanno espresso punti di vista contrapposti sul tema della guerra in Medio oriente; ancora allerta per piogge e inondazioni in Toscana e nel Nord Italia; è morta a 89 anni la produttrice cinematografica Marina Cicogna.

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/notizie-riassunto-giornata-sabato-4-novembre-2023/


4 novembre. La riforma costituzionale della destra: eliminare il pluralismo

FRANCESCO PALLANTE – VOLERELALUNA.IT Con la proposta di revisione costituzionale approvata dal Governo, l’ossessione – tutta italiana – per la manipolazione dei risultati elettorali al fine di dar vita a una maggioranza assoluta in Parlamento raggiunge l’apoteosi. Dopo aver fallito, per ben due volte, il tentativo di procedere per via legislativa – tentativo bocciato dalla Corte costituzionale con l’annullamento prima del “Porcellum” e poi dell’“Italicum” – l’idea della maggioranza di destra in carica è adesso quella di assegnare, direttamente tramite la Costituzione, il 55 per cento dei seggi in Parlamento alle liste collegate al Presidente del Consiglio dei ministri eletto direttamente dai cittadini.

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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/11/04/la-riforma-costituzionale-della-destra-eliminare-il-pluralismo/?fbclid=IwAR3Pql45z5k9ZEZgPa6ll4r_TwzDPKygUc2gI35qkpB1aAc7FyolMylpOVk

4 novembre. Una presidente estranea alla Costituzione

REGOLE E AMBIZIONI. È insieme l’apoteosi ideologica e il fallimento tecnico delle trentennali (almeno) tentazioni verticistiche che hanno accompagnato i più diversi governi italiani

È tanto assurda e tanto scritta male che non potrà in ogni caso arrivare in porto così come l’hanno presentata ieri, la riforma della Costituzione firmata da Giorgia Meloni. Ma proprio perché è così assurda e così scritta male è molto pericolosa e va contrastata da subito.
In mezzo a norme che si contraddicono e a commi che inquinerebbero il rigore della Carta, emerge un unico obiettivo chiaro: elezione diretta, il resto si vedrà. È insieme l’apoteosi ideologica e il fallimento tecnico delle trentennali (almeno) tentazioni verticistiche che hanno accompagnato i più diversi governi italiani. Ci si preoccupa di innalzare un capo o una capa, senza occuparsi troppo del sistema istituzionale che gli sta o le sta accanto.

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https://ilmanifesto.it/una-presidente-estranea-alla-costituzione

4 novembre. A Cagliari in piazza contro le Forze armate con le bandiere della Palestina: “No alle basi”

Agenzia DIRECentinaia di bandiere con i colori della Palestina alla manifestazione antimilitarista organizzata oggi a Cagliari dal Comitato per il No al 4 novembre come festa nazionale delle forze armate. Il dramma della guerra in Medioriente fa da sfondo, era inevitabile, alla visita nel capoluogo sardo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell’isola per le celebrazioni del 4 novembre.

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https://www.dire.it/04-11-2023/974855-cagliari-no-forze-armate-armi-basi-palestina/

LEGGI ANCHE: VIDEO | Santoro a Cagliari: “Basta celebrare le armi, siamo sull’orlo di una terza guerra mondiale”

4 novembre. No al Comando Nato né a Firenze né altrove

manifestazione comitato no comando nato ne a firenze ne altrove 0411023

La strategia del silenzio è  la strada che sta percorrendo l’amministrazione fiorentina e regionale davanti alle richieste dei cittadini  di far luce sul progetto di costruire nella vasta area della casema Perotti alle porte sud di Firenze il Comando Nato del Sud Europa.
Al silenzio seguito alla conferenza stampa di alcuni giorni fa il Comitato No comando Nato  né a Firenze né altrove ha risposto portando un corteo  affollatissimo di cittadini e militanti  no war attraverso le strade del quartiere di Rovezzano.
Nel giorno che questo governo vorrebbe istituire come festa nazionale in onore di un patriottico spirito militaresco di passata memoria in molti pensano e manifestano contro  le spese in armamenti, i corsi paramiliari nelle scuole, il bellicismo e l’allineamento atlantista incompatibili col dettato costituzionale e se ne pretende invece una destinazione prettamente sociale.

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https://www.pressenza.com/it/2023/11/no-al-comando-nato-ne-a-firenze-ne-altrove-le-foto-della-manifestazione/

Torino, 4 novembre 2023: “Nessuna festa per un massacro”

PRESSENZA.COM A Torino il 4 novembre 2023 si è tenuta una manifestazione itinerante organizzata dal Coordinamento contro la guerra e chi la arma e dalla Assemblea antimilitarista, la prima iniziativa di piazza torinese a cui ha partecipato l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e dell’università insieme con la Scuola per la pace, il Coordinamento AgITe, la Cub, Rifondazione comunista e altri.

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https://www.pressenza.com/it/2023/11/torino-4-novembre-2023-nessuna-festa-per-un-massacro/

Foto di Giorgio Mancuso con PRESSENZA.COM

4 novembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 620

RaiNews LIVE

Von der Leyen a Kiev: “Al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario”

Visita lampo della presidente della Commissione Ue. Zaporizhzha, nuova squadra di esperti AIEA entrata nella centrale nucleare. La cronaca, giorno 620

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/lucraina-sostituisce-il-comandante-delle-forze-speciali-linvasione-russa-giorno-620-f28a5fb8-bbba-4ca0-8da2-a64abe8f27aa.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : « Nous ne sommes pas dans une impasse », assure Volodymyr Zelensky

Le président ukrainien réagissait aux propos du commandant en chef de l’armée ukrainienne, qui estimait dans un entretien à l’hebdomadaire britannique « The Economist », que les deux armées se trouvaient prises au piège d’une guerre d’usure et de positions.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/04/guerre-en-ukraine-en-direct-nous-ne-sommes-pas-dans-une-impasse-assure-volodymyr-zelensky_6198168_3210.html

4 novembre. Bologna: manganellate come ‘soluzione’ a proteste e movida, la Lega caccia il consigliere comunale Venturi


Formalmente il provvedimento di espulsione è motivato con le prese di posizione di Venturi contro i vertici della Lega a Bologna

Agenzia DIRE – La Lega di Bologna espelle il consigliere comunale Giulio Venturi, portavoce del gruppo leghista a Palazzo D’Accursio. A quanto si apprende, il provvedimento è stato emesso ieri sera nel corso della riunione del direttivo provinciale convocata “per analizzare le mie dichiarazioni”, così aveva detto lo stesso Venturi alla vigilia. Venturi, nipote di Marco Biagi, da giorni era al centro delle polemiche per i suoi inviti a gestire con “pesanti manganellate” e bastonate “tra capo e collo” sia gli eccessi della movida che i blocchi del traffico attuati per protesta dagli ambientalisti, come nei recenti casi con protagonisti gli attivisti di Ultima generazione.

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https://www.dire.it/04-11-2023/974981-manganellate-lega-espulso-consigliere-giulio-venturi-a-bologna/

4 novembre. CPR Milano: Un dossier per denunciarne la disumanità

NATALE SALVO – PRESSENZA.COM « Un anno di osservazione – dal buco della serratura – del Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Milano ». E’ il lavoro di report-denuncia svolto dalla associazione Naga di Milano, Organizzazione di Volontariato per l’Assistenza Socio-Sanitaria e per i Diritti di Cittadini Stranieri, Rom e Sinti. Nel dossier, “Al di la’ di quella porta” [1], di 222 pagine si sono raccolte informazioni e testimonianze sulla gestione del Centro di Permanenza per il Rimpatrio e sulle condizioni di vita degli “ospiti”.
Una ricerca « faticosissima – spiegano gli autori – perché osservare un CPR equivale a guardare un oggetto oscuro e allo stesso tempo invisibile e nascosto da alte mura pressoché impenetrabili dalla società civile e talvolta anche dagli addetti ai lavori. Osservare il CPR significa quindi aggirare ostacoli, ipotizzare, strappare prove lottando in tribunale, diversificare le fonti e metterle a confronto ».

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https://www.pressenza.com/it/2023/11/cpr-milano-un-dossier-per-denunciarne-la-disumanita/

4 novembre. Le notizie di scienza della settimana
Claudia Grisanti – INTERNAZIONALE

  • Uno degli strati interni terrestri, il mantello, potrebbe contenere i resti di un altro oggetto, Theia. Dalla collisione della Terra con Theia si pensa che si sia formata circa 4,5 miliardi anni fa la Luna.
  • Gli scimpanzé potrebbero andare in ricognizione nelle aree sopraelevate per monitorare la presenza di altri gruppi nella foresta.
  • Si pensa che i ratti possano ricreare nella mente luoghi virtuali.
  • È stato stimato quanto carbonio si può ancora immettere nell’atmosfera prima di superare gli obiettivi sul cambiamento climatico. Con i ritmi attuali, nel 2029 si potrebbe esaurire il budget disponibile.
  • Nel 2021 sono diminuiti del 15 per cento i fondi inviati ai paesi poveri per l’adattamento climatico. Secondo il rapporto dell’Onu, nel complesso quelli inviati sono di gran lunga inferiori alle necessità, superiori a quanto finora stimato.
  • Sei settimane dopo l’operazione di xenotrapianto, è morta la seconda persona a ricevere un cuore di maiale.
  • Una fossa comune di circa cinquemila anni fa, trovata in Spagna, fa pensare che già allora erano possibili episodi di violenza su larga scala, prima di quanto pensato.
  • Per ridurre il consumo di carne sono state sperimentate etichette sulle confezioni simili a quelle per i prodotti del tabacco.
  • Sarebbe stata la polvere nell’atmosfera, provocata dalla caduta dell’asteroide Chicxulub 66 milioni di anni fa, ad aver causato l’estinzione dei dinosauri.
  • Grazie allo sviluppo dell’energia rinnovabile, in Europa sempre più case isolate potranno diventare autosufficienti e staccarsi dalla rete elettrica.
  • L’innalzamento del livello del mare e altri fattori ambientali potrebbe aver favorito la crescita delle mangrovie su alcune isole della grande barriera corallina australiana.
  • La navetta Lucy ha scoperto dietro l’asteroide Dinkinesh un altro oggetto, forse un satellite.
  • Secondo un’indagine, l’Italia è l’unico paese in cui gli uomini cucinano a casa più delle donne.
  • È stato ricavato e sequenziato il dna del rinoceronte lanoso dell’Europa, un animale che si è estinto circa 14mila anni fa.
  • I girasoli potrebbero seguire il corso del sole grazie a un insieme di processi regolatori all’interno del fusto.
  • La rabbia potrebbe aiutare le persone a raggiungere gli obiettivi.

    https://www.internazionale.it/notizie/claudia-grisanti/2023/11/04/theia-luna-notizie-scienza

Marina Cicogna (Roma, 29 maggio 1934 – Roma, 4 novembre 2023)

4 novembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

5 novembre. Mamme lavoratrici, il governo riduce lo sgravio

Passa da tre a un anno il periodo di decontribuzione per le mamme lavoratrici con due figli previsto nella legge di bilancio. Una errata corrige inviata dal governo in Senato cambia, infatti, il comma 2 dell’articolo 37 della manovra prevedendo che lo sgravio contributivo (al 100% fino a 3mila euro e fino al decimo anno di età del figlio più piccolo) per le mamme con due figli sia solo fino al 31 dicembre 2024 e non fino al 2026.

Errata corrige al Senato per le famiglie con tre figli lo sconto previdenziale finanziato fino al 2026

Resta invece triennale quello previsto per le mamme dipendenti a tempo indeterminato con tre figli fino alla maggiore età. Misura molto diversa dallo “sconto strutturale” prefigurato dalla premier Meloni. Per le madri di tre figli arriva fino al compimento dei 18 anni da parte del figlio più piccolo ma il beneficio è diretto solo alle madri lavoratrici dipendenti con contratto a tempo indeterminato, ed esclude il lavoro domestico che invece è di appannaggio quasi esclusivo delle donne e che ha già diritto a un’altra forma di decontribuzione.
https://www.collettiva.it/copertine/italia/mamme-lavoratrici-il-governo-riduce-lo-sgravio-lkkscknc

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

5 novembre⚒️
h 8.00, punto di raccolta volontarie e volontari in Gkn (guarda la lista del materiale)
h 13.30, punto pasto caldo presso presidio ex Gkn (da confermare)
h 15.00 assemblea: rilanciare la solidarietà, prepararsi all’ora x. Fuori dall’emergenza, dentro l’urgenza di cambiamento

4 novembre. Medici, da eroi a costo

Pochi, mal pagati, sottoposti a condizioni di lavoro spesso quasi insopportabili. In fuga dal servizio sanitario e verso la pensione, visti i tagli previsti in manovra. Filippi, Fp Cgil: “Il 17 novembre sarà sciopero”

ROBERTA LISI – COLLETTIVA.IT Lo scorso marzo l’Agenas ha pubblicato uno studio sul personale del servizio sanitario nazionale nel 2021 (ultimi dati elaborabili), non distinguendo tra dipendenti a tempo indeterminato o con contratti a termine. I numeri sono chiari: “Il personale dipendente del servizio ammontava a 670.566 unità di cui 68,7% donne e 31,3% uomini. Rispetto all’anno 2020 il personale del 2021 risultava aumentato di 6.097 unità e di 21.223 rispetto al 2019”. È bene ricordare che nel 2020 arrivò il Covid e anche il 2021 è stato anno di pandemia e di reclutamento straordinario di personale ma a tempo determinato. Interessante sarà scoprire quanto personale rimarrà in servizio a fine 2023, l’anno della fuga.

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https://www.collettiva.it/copertine/welfare/medici-da-eroi-a-costo-eyd0ohqx

4 novembre. Lazio, così proprio non va

Il bilancio dei primi mesi di governo Rocca è negativo. Sanità pubblica sempre più in affanno, aumenta il privato. Per Di Cola, Cgil, “il rischio è che la situazione peggiori”

ROBERTA LISI – COLLETTIVA.IT Tanto tuonò che piovve. Il presidente Francesco Rocca, durante la campagna elettorale promise che, eletto lui, la sanità del Lazio sarebbe profondamente cambiata dai pronto soccorso alle liste di attesa. La delega per il settore ha deciso di tenerla per sé, appena insediato, cominciò a parlare di un buco nei bilanci della sanità. Oggi fa sapere che il bilancio chiuderà in pareggio e non c’è buco (altrimenti avrebbe sottoposto sistema e cittadini ad un nuovo piano di rientro), ma da quando è stato eletto la situazione è peggiorata.

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https://www.collettiva.it/copertine/welfare/lazio-cosi-proprio-non-va-slkzrok6

3 novembre


Maltempo in Italia Live

Toscana: 6 morti e due dispersi. In Veneto si cerca un vigile del fuoco. Il cordoglio di Meloni| La furia dell’acqua La mappa del maltempo

Alcuni dispersi in Toscana ed in Veneto. Musumeci: “Verso lo stato di emergenza”. Crolla tetto di una palestra a Campobasso. Il Seveso fa paura. Centinaia di edifici danneggiati dalle inondazioni a Prato e a Montemurlo, abitazioni e tantissime aziende. La tempesta Ciaran provoca molte vittime in diversi Paesi del nord Europa

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/la-tempesta-ciaran-francia-e-canale-della-manica-in-allarme-allerta-rossa-in-veneto-e-friuli-maltempo-a5b01f9f-5086-4587-a209-5f0d53dbfc39.html

Il maltempo sul Veneto: inizia la conta dei danni

Pioggia, vento molto forte su tutta la Regione. Prime nevicate in montagna. Il litorale colpito da violente mareggiate

L’ondata di maltempo che da giorni sta colpendo l’Italia, così come il Veneto, esige la massima cautela e attenzione. Per questo il presidente della Regione, Luca Zaia, ha deciso di alzare il livello di allerta e di sensibilizzare l’opinione pubblica. L’obiettivo è non farsi cogliere impreparati in vista di una situazione meteorologica che verso sera, e nella notte, dovrebbe peggiorare con precipitazioni anche intense. L’unità di crisi prevede anche eventuali altre misure di sicurezza qualora il maltempo dovesse essere particolarmente violento.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/tgr/veneto/maratona/2023/11/veneto-allerta-maltempo-pioggia-vento-mareggiate-aggiornamenti-in-tempo-reale-e444646a-b104-42f7-a0c6-3510785e71f9.html

Tempesta “Ciaran” in Europa: dieci vittime (tre in Toscana, un disperso nel Bellunese)

EURONEWS.COM Particolarmente colpite Francia, Belgio (due vittime a Gand!), Olanda, Spagna e Inghilterra. In Italia, apice del maltempo nelle prossime 12-24 ore, allerta in diverse regioni. La tempesta si esaurirà tra domenica e lunedì

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://it.euronews.com/2023/11/02/la-tempesta-ciaran-sferza-le-coste-francesi

https://www.youtube.com/watch?v=fUvd5BQLxDE

Il meteo in tempo reale
https://www.meteoweb.eu/tag/maltempo/

Tutti gli aggiornamenti in tempo reale. Foto, filmati, carte, mappe.
Le Previsioni Meteo Regione per Regione:

Maltempo, notte di alluvioni e devastazione: “situazione molto critica”, 3 morti e 4 dispersi tra Toscana e Veneto. Firenze attende la piena dell’Arno | LIVE
https://www.meteoweb.eu/2023/11/maltempo-alluvioni-toscana-veneto/1001321344/

3 novembre. L’Italia è in emergenza, ma il governo taglia

I danni e le vittime della tempesta Ciaran sono l’ennesima dimostrazione della crisi climatica, che l’esecutivo ignora riducendo i fondi per l’ambiente

In Toscana le forti piogge provocano inondazioni, esonda il Bisenzio, si teme per il livello del fiume Arno, il bilancio provvisorio è di cinque morti, un disperso e 40 mila utenze senza luce. A Campobasso le raffiche di vento fanno crollare la parete di una palestra, strade bloccate e scuola chiuse, come in alcuni comuni della Campania. A Milano dopo gli allagamenti dei giorni scorsi, è di nuovo allarme per il Seveso.
Sono i danni causati dalla tempesta extratropicale Ciaran che sta passando sull’Italia dopo aver colpito giovedì la Francia e il Nord Europa, dove questo primo grande ciclone della stagione ha provocato dieci morti e le raffiche hanno raggiunto anche i 200 chilometri orari.

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https://www.collettiva.it/copertine/ambiente/litalia-e-in-emergenza-ma-il-governo-taglia-ckswcmb1

3 novembre. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

🤝 Provare a uscirne, insieme

💢200 millimetri di pioggia in due ore, il Bisenzio che sale di sette metri, case allagate, macchine distrutte. Cementificazione, consumo del territorio, tagli ai servizi e infine cambiamento climatico. Quanto accaduto ci ricorda l’urgenza di cambiare, di ottenere qui e ora giustizia climatica. Ma in questa lotta, dobbiamo essere tutte e tutti.
📣 E per questo oggi corriamo immediatamente a tendere la rete della solidarietà attiva e di aiuto a chi tra Firenze, Prato e Pistoia ha subito i danni dell’ennesimo “evento climatico eccezionale”.

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https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid02X1cvFxw4GMBQNMaJ8GoNpfGT4fUoXNGCB6wsNFzBHb3dz7tvQQV7QLdogrntTxVfl



Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 28

IL POST LIVE

Per ora Israele rifiuta un cessate il fuoco

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha detto che i combattimenti cesseranno solo nel momento in cui Hamas libererà tutti gli ostaggi

Venerdì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che non ci sarà alcun cessate il fuoco nella Striscia di Gaza finché Hamas non avrà liberato tutti gli ostaggi, che sono almeno 241. Nel pomeriggio c’è stata un’esplosione vicino all’ospedale al Shifa, il più grande della città di Gaza: il ministero della Salute della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, ha attribuito l’esplosione a un bombardamento israeliano e ha parlato di diverse persone morte e ferite. Al contempo le Forze di difesa israeliane hanno detto di aver colpito con un attacco aereo un’ambulanza nella Striscia, sostenendo che fosse «utilizzata da Hamas» per trasportare armi. Uno dei momenti più attesi della giornata però è stato il discorso televisivo di Hassan Nasrallah, il leader del gruppo radicale libanese Hezbollah, che ha parlato per la prima volta pubblicamente della guerra in corso. Nasrallah non ha escluso la possibilità che in futuro si apra un fronte di guerra in Libano, ma ha detto che questo dipenderà soprattutto da come si evolverà l’invasione israeliana nella Striscia. Ha detto anche che l’attacco di Hamas era stato organizzato in autonomia senza il coinvolgimento di altri paesi o gruppi, un tema di cui si è discusso molto nelle ultime settimane.

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https://www.ilpost.it/2023/11/03/unione-europea-israele-hamas/?homepagePosition=0
https://www.ilpost.it/

RaiNews LIVE giorno 27

Il capo di Hezbollah: il 7 ottobre decisione palestinese. Blinken: Hamas non può restare al potere

Media: Zelensky presto in Israele. Tajani: altri 7 italo-palestinesi usciti da Gaza. Forze di difesa israeliane: neutralizzati i tunnel nel nord-est di Gaza. Onu: sfollati il 70% dei palestinesi della Striscia

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/gaza-city-accerchiata-hamas-sara-la-maledizione-di-israele-160c5a9a-4a86-4da3-a3d8-9d53b25d0333.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israeli strike hits medical convoy at Gaza hospital gate

Health ministry says 15 people killed in Israeli attack on ambulance convoy near Gaza’s largest hospital, al-Shifa.

  • Israeli attack hits ambulance at gate of al-Shifa Hospital, killing 15 people and injuring 16 others, Palestinian Health Ministry in Gaza says.
  • Israel has confirmed it bombed an ambulance in Gaza, alleging that Hamas was using the vehicle – a claim rejected by Health Ministry spokesman.
  • In a separate attack, children are among at least 14 Palestinians killed while escaping south along Gaza’s coastal road, according to officials.
  • Hezbollah leader Hassan Nasrallah says Israel is pursuing goal it cannot achieve, as he delivers his first public speech since start of the war.
  • At least nine Palestinians killed in overnight Israeli raids across occupied West Bank, including five in Jenin.
  • At least 9,227 Palestinians have been killed in Israeli attacks on Gaza since October 7. More than 1,400 people have been killed in Israel.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/11/3/israel-hamas-war-live-israeli-forces-gather-outside-gaza-city
https://www.aljazeera.com/live
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : trente-quatre ressortissants français et leurs familles ont quitté Gaza vendredi, selon le Quai d’Orsay

Trente-quatre Français accompagnés de membres de leurs familles ont quitté vendredi Gaza pour l’Egypte via le poste-frontière de Rafah, a annoncé la ministre française des affaires étrangères, Catherine Colonna, depuis le Nigeria.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/03/en-direct-guerre-israel-hamas-la-france-condamne-les-attaques-contre-les-sites-des-nations-unies-et-les-personnels-humanitaires-dans-la-bande-de-gaza_6197302_3210.html

3 novembre. Israele rispedisce a Gaza centinaia di lavoratori palestinesi

AGI – Israele ha fatto uscire dal carcere e rispedito a Gaza, l’enclave governata da Hamas da settimane sotto i bombardamenti, centinaia di operai palestinesi che lavoravano sul suo territorio e che le autorità aveva fermato, subito dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre. I palestinesi sono stati fatti scendere dagli autobus vicino a Gaza e da lì hanno camminato verso il confine meridionale dell’enclave entrando nel territorio sotto assedio attraverso il valico di frontiera di Kerem Shalom.

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https://www.agi.it/estero/news/2023-11-03/israele-rispedisce-gaza-operai-transfrontalieri-23792687/?fbclid=IwAR1WKcKRcG_F8fta1G9SeLwYdf2N5o8olBPWBRVRqRPsgrlpnZE8m5az1qY

3 novembre. Proteggere i bambini di Gaza

RICHARD HORTON – LANCET e SALUTE INTERNAZIONALE.INFO È stato un errore da parte del rappresentante israeliano all’ONU, Gilad Erdan, affermare, dopo che l’Assemblea generale dell’ONU ha adottato una risoluzione che chiedeva una “tregua umanitaria immediata, duratura e prolungata che conduca alla cessazione delle ostilità”, che l’ONU “non detiene più nemmeno un grammo di legittimità o rilevanza”. È stato un errore per Erdan, pochi giorni prima, chiedere le dimissioni di António Guterres, dopo che il segretario generale dell’ONU, pur condannando senza riserve gli attacchi terroristici di Hamas, aveva anche sostenuto che quegli attacchi “non sono avvenuti nel vuoto”. Ed è stato un errore da parte del governo israeliano ritirare i visti di viaggio per i funzionari delle Nazioni Unite, compreso quello del coordinatore umanitario delle Nazioni Unite. Quando la guerra di Israele contro Hamas sarà finita, israeliani e palestinesi dipenderanno dalle Nazioni Unite e dalle sue agenzie specializzate, come l’OMS, per proteggere la vita di coloro che restano, per ripristinare i servizi di base e per ricostruire le infrastrutture che sono state distrutte. Le Nazioni Unite sono solitamente estremamente prudenti quando si tratta di discutere pubblicamente con gli Stati membri. Quando l’ONU si esprime pubblicamente, lo fa per una ragione. La Carta delle Nazioni Unite inizia con le parole “Noi, i popoli”. È stato per conto dei popoli del mondo, non dei suoi presidenti e primi ministri, che è stata creata l’ONU. Sono i cittadini degli stati membri, non i loro leader politici, ai quali l’ONU è in ultima analisi responsabile. Quando il Segretario Generale delle Nazioni Unite parla e quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite vota, una nazione saggia dovrebbe ascoltare attentamente.
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https://www.saluteinternazionale.info/2023/11/proteggere-i-bambini-di-gaza/


3 novembre: le notizie di Radio Popolare

La guerra in Medio Oriente, l’idea del premierato, l’alluvione in Toscana e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 3 novembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha escluso – almeno per il momento – la possibilità di un allargamento del conflitto in Medio Oriente. Mentre Nasrallah parlava dal Libano, in Israele si è tenuto un altro importante incontro, quello tra il segretario di Stato statunitense Anthony Blinken e il premier israeliano Netanyahu. Oggi, intanto, i bombardamenti israeliani sulla striscia di Gaza e i combattimenti sono continuati. Ora inizia l’iter vero e proprio per la riforma sul premierato, secondo la premier Meloni “la madre di tutte le riforme”. L’alluvione in Toscana.

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-venerdi-3-novembre/#Secondo_Meloni_il_premierato_e_8220la_madre_di_tutte_le_riforme8221


3 novembre. Il Consiglio dei Ministri approva il premierato. Meloni: “È la madre di tutte le riforme”

“Se facciamo un passo indietro e guardiamo agli ultimi 20 anni abbiamo avuto 12 presidenti del Consiglio”, dice Giorgia Meloni

AGENZIA DIRE – Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il testo della ministra Elisabetta Casellati sulla riforma costituzionale che introduce in Italia il premierato, ossia l’elezione diretta del presidente del Consiglio.

“Negli ultimi 75 anni di storia Repubblicana abbiamo avuto 68 governi con una vita media di un anno e mezzo. Questa è la madre di tutte le riforme che si possono fare in Italia perchè se facciamo un passo indietro e guardiamo agli ultimi 20 anni abbiamo avuto 12 presidenti del Consiglio“, dice Giorgia Meloni durante la conferenza stampa a palazzo Chigi dopo l’ok del Consiglio dei ministri alla riforma costituzionale sul premierato.

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https://www.dire.it/03-11-2023/974600-cdm-premierato-meloni-madre-riforme/

3 novembre. Meloni sulla finta telefonata: “Gestita con leggerezza, un danno per la nazione”. Si dimette il consigliere diplomatico Talò

Quella della telefonata dei due comici russi è stata una vicenda “gestita con leggerezza che ha esposto la nazione”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni rispondendo ad una domanda sull’incidente durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. La presidente del Consiglio ha reso noto che “Stamattina il mio consigliere diplomatico Francesco Talò ha rassegnato le dimissioni”. Talò è il responsabile dell’ufficio che ha gestito la comunicazione ma, secondo alcune ricostruzioni di stampa, a vagliare effettivamente l’attendibilità della telefonata sarebbe stata la consigliera Lucia Pasqualini.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/11/03/meloni-sulla-finta-telefonata-gestita-con-leggerezza-con-danno-per-la-nazione-si-dimette-il-consigliere-diplomatico-talo/7342517/

3 novembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 619

RaiNews LIVE

Biden pronto al veto sulla legge dei repubblicani che aiuta Israele, ma non Kiev

L’Ucraina occidentale e centrale bersagliata dai droni russi, molti sono stati abbattuti. Filorussi: 2 morti per le bombe ucraine a Donetsk. L’invasione russa, giorno 617

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/il-veto-di-biden-sulla-legge-dei-repubblicani-che-aiuta-israele-ma-non-kiev-invasione-russa-giorno-617-b7351286-c772-4d9b-9d06-9deaa074a0c0.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : le point sur la situation

Au moins dix attaques de drones lancées par les forces russes ont visé la ville de Kharkiv pendant la nuit de jeudi à vendredi. Elles ont provoqué de multiples incendies et des dégâts sur des infrastructures civiles, sans faire de victime, selon les autorités.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/03/guerre-en-ukraine-en-direct-le-point-sur-la-situation_6197136_3210.html

3 novembre. L’egemonia della destra, ovvero la riduzione della cultura a propaganda

SERGIO LABATE – VOLERELALUNA.IT Ne La condizione umana di Malraux, c’è un dialogo tra un pastore e un rivoluzionario. «Quale fede politica potrà spiegare il dolore umano?» chiede il primo. «Preferisco diminuirlo, che spiegarlo» risponde il rivoluzionario. Ecco, da un lato sono tempi in cui il nesso tra politica e dolore umano – nella sua forma più crudele, la barbarie – sembra poter essere l’unico argomento ragionevole di cui occuparsi. D’altro lato, sperimentiamo – lo faccio anch’io in questo istante, per esempio – l’impotenza delle parole. Cioè della pretesa (o forse della presunzione) di spiegare. A che serve spiegare ancora e ancora, se il dolore umano si accresce, anziché diminuire?

continua in
https://volerelaluna.it/commenti/2023/11/03/legemonia-della-destra-ovvero-la-riduzione-della-cultura-a-propaganda/


3 novembre. Zerocalcare: A proposito di Lucca e di tutto il resto

continuazione e fumetto in
https://www.internazionale.it/reportage/zerocalcare/2023/11/03/zerocalcare-lucca-comics-fumetto



3 novembre. L’ultima canzone dei Beatles, “Now and then”

NICCOLO’ VECCHIA – RADIOPOPOLARE.IT C’è un momento del documentario di 12 minuti, uscito mercoledì 1 novembre, che racconta il lavoro che ha portato alla pubblicazione dell’ultima canzone dei The Beatles, “Now and then”, che riassume tutto il senso dell’operazione. Ed è il momento in cui si ascolta la voce di John Lennon presa dal demo del 1977, isolata dal pianoforte.
L’emozione di “Now and then” è tutta lì, nel risentire quella voce e nel poterla ascoltare in quel modo. Senza il software di intelligenza artificiale creato dal team di Peter Jackson e usato già per la realizzazione di “Get Back”, il documentario uscito l’anno scorso, non sarebbe stato possibile ottenere questo risultato, e il brano, risalente alle registrazioni consegnate da Yoko Ono a McCartney, Starr e Harrison nel 1994, sarebbe rimasto chiuso in un cassetto, dove infatti giaceva da più di 25 anni.

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https://www.radiopopolare.it/lultima-canzone-dei-beatles-now-and-then/


3 novembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

3 novembre. Come ti distruggo le pensioni

Dopo tante bugie ora è tutto chiaro: il governo fa peggio della legge Fornero. La mobilitazione continua con lo sciopero

STEFANO IUCCI – COLLETTIVA.IT Come assestare il colpo di grazia alle speranze pensionistiche di tante persone. Fatto! Bastano poche mosse in legge di bilancio. E non importa se è il contrario di quanto promesso in campagna elettorale da Salvini al grido di: “Quota 41”. Il risultato è sotto agli occhi di tutti: mesi di tavoli inutili, con una pletora di interlocutori, per fare peggio dei governi precedenti e addirittura della madre di tutti i guai di oggi: la legge Monti-Fornero che ormai appare persino lecito ribattezzare legge “Salvini-Meloni”. Insomma: dopo tante bugie la verità è chiara: motivo in più per proseguire la mobilitazione con lo sciopero

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https://www.collettiva.it/copertine/welfare/come-ti-distruggo-le-pensioni-izf8dvxj

3 novembre. Accordo Eni: tra partecipazione e modello duale

L’intesa redistribuisce 85 milioni di euro nelle buste paga. Per la Cisl è un passo verso la presenza dei lavoratori nei Cda. Falcinelli, Filctem Cgil: “Così la Cisl rinuncia al conflitto nelle fabbriche. Come con il governo”

DAVIDE COLELLA – COLLETTIVA.IT Siglato nei giorni scorsi un accordo tra Eni e sindacati confederali dei chimici sulla redistribuzione di una quota degli utili ai lavoratori. L’intesa è di quelle da incorniciare, grazie soprattutto alle rodate relazioni industriali che hanno permesso a lavoratrici e lavoratori di ottenere un bonus da tremila euro nella busta paga di novembre oltre alla riconferma del bonus bollette luce e gas da 70 euro annui, un bonus benzina o ricarica elettrica da 200 euro e l’incremento dei buoni pasto da 5,5 a 8 euro anche per le giornate di smart working. Valori che sommati raggiungono quota 85 milioni di euro redistribuiti dall’Eni a ventimila dipendenti.

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https://www.collettiva.it/categorie/filctem/accordo-eni-tra-partecipazione-e-modello-duale-kctygp3h

3 novembre. Si scrive nucleare, si legge profitto

ANGELO TARTAGLIA – VOLERELALUNA.IT Ormai non passa giorno senza che, attraverso i maggiori canali di informazione, venga menzionato il nucleare italiano prossimo venturo. Intanto il piano delle Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer) non procede. A maggio il Parlamento si è espresso a favore di un rientro nazionale nella filiera nucleare, improvvidamente interrotta dal popolo italiano in versione referendaria. Il ministro Pichetto dichiara che a distanza di 30-40 anni l’unica soluzione per realizzare la transizione energetica è il nucleare (ovviamente pulito) e attiva una “Piattaforma nazionale per il nucleare sostenibile”. Sintonia perfetta col ministro Salvini (quello che «a luglio ha sempre fatto caldo» e «i ghiacciai si sono sempre sciolti, basta studiare») che dice che non bisogna perdere tempo. Tripudio di aggettivi magici e scaramantici: “pulito”, “sicuro”, “sostenibile”… E poi: “quarta generazione” e “piccoli reattori modulari” (Smr) e magari anche, sempre piccoli, reattori navali su navi ancorate fuori costa per fornire energia ad utenze particolari e temporanee, dopodiché la nave si sposta per servire qualche altra utenza (anche questa non è nuova ed è stata pensata per applicazioni militari…).

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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/11/03/si-scrive-nucleare-si-legge-profitto/

3 ottobre. Acciaierie d’Italia: la trattativa con Arcelor-Mittal va fermata, USB pronta a mobilitazione durissima!

Questa è una trattativa che sta mettendo il futuro del nostro paese nelle mani di una multinazionale che non ha mai rispettato alcun accordo e che ha esclusivamente agito nel proprio interesse. Il Governo commetterebbe un grave errore nel concedere l’ennesimo intervento pubblico a sostegno della gestione fallimentare prodotta da questo soggetto.

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https://www.usb.it/leggi-notizia/acciaierie-italia-la-trattativa-con-arcelor-mittal-va-fermata-usb-pronta-a-mobilitazione-durissima-1237-1-1.html

3 novembre. Ristorazione collettiva e commerciale e pubblici esercizi: a dicembre è sciopero

Parte la mobilitazione per il rinnovo del contratto nazionale scaduto nel 2021

Nel mese di dicembre sarà sciopero anche per le lavoratrici e i lavoratori dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva, commerciale e del turismo. Alla base della mobilitazione, indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, il mancato rinnovo del contratto nazionale scaduto nel 2021. La protesta, avviata con la proclamazione dello stato di agitazione e l’indizione di assemblee sindacali retribuite nei luoghi di lavoro, sarà supportata con il blocco di tutte le forme di flessibilità e con una iniziativa nazionale da svolgersi nelle prossime settimane in data e luogo da stabilire.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/pubblici-esercizi-ristorazione-collettiva-commerciale-e-del-turismo-a-dicembre-e-sciopero-uzk0o8bt


3 novembre. Di Vittorio, il valore dell’unità

“Il valore dell’unità. Dei lavoratori, del Paese”. È il titolo scelto dalla Cgil Puglia e dalla Camera del Lavoro di Foggia per ricordare la figura di Giuseppe Di Vittorio a 66 anni dalla sua scomparsa. Due iniziative pubbliche il 3 novembre prossimo sui luoghi di Peppino – Masseria Cirillo, primo luogo di lavoro, e la sua Cerignola – alle quali parteciperà il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, e che vedranno la presenza – per ribadire il messaggio di unità che era del padre del sindacalismo italiano – di una folta delegazione di dirigenti e delegati e delegate della Cgil Lombardia, che ha voluto co-organizzare l’evento assieme alla Fondazione Di Vittorio e alla Fondazione Maierotti, con il patrocinio del Comune di Cerignola.

Il video dell’incontro
https://www.collettiva.it/copertine/italia/di-vittorio-il-valore-dellunita-diretta-alle-1530-n4ocvxpj


2 novembre


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 27

IL POST LIVE

L’esercito israeliano ha detto che ha circondato la città di Gaza

Considerata il principale centro operativo di Hamas e a cui i militari israeliani si stavano avvicinando da giorni

Giovedì sera il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha detto che «sono stati completati» gli sforzi per circondare la città di Gaza, considerata uno dei principali centri operativi di Hamas. L’esercito israeliano si stava avvicinando alla città da giorni: Hagari ha detto che i soldati «stanno attaccando gli avamposti di Hamas, i quartieri generali, le postazioni e le infrastrutture di lancio e stanno eliminando i terroristi in combattimenti corpo a corpo», ma ci sono ancora poche informazioni su come stiano andando esattamente le cose sul campo. Nel frattempo le Nazioni Unite hanno fatto sapere che altri bombardamenti hanno colpito quattro scuole utilizzate come rifugi: si parla di almeno 20 morti. Giovedì è inoltre iniziata la seconda giornata di evacuazioni di civili: l’autorità palestinese che gestisce i varchi di frontiera ha detto che avrebbe riguardato circa 500 persone ferite o con doppia nazionalità, e al momento l’Egitto ha confermato l’evacuazione di oltre 300 persone, tra cui 21 palestinesi feriti. Intanto la situazione umanitaria all’interno della Striscia continua a peggiorare: l’Organizzazione mondiale della sanità ha fatto sapere che 14 ospedali su 36 hanno smesso di funzionare.

 gli aggiornamenti in diretta 

https://www.ilpost.it/2023/11/03/israele-gaza-accerchiata/
https://www.ilpost.it/

RaiNews LIVE giorno 27

Ancora bombe su Jabalia, l’Onu: “Possibili crimini di guerra” Hamas, guerriglia dai tunnel – il video Siria, in azione le milizie filo-iraniane

Il valico di Rafah si apre solo agli stranieri, escono in 450 di cui 4 italiani. Haniyeh, leader di Hamas: “Per il rilascio degli ostaggi serve un cessate il fuoco”. Domani Blinken torna a Tel Aviv, pressioni su Netanyahu

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/ancora-bombe-su-jabalia-lonu-possibili-crimini-di-guerra-05fe1dc2-dde4-4d3c-9f9b-6eea4331c217.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Bakeries bombed, hospitals hit as Israel’s war on Gaza knows no end

Israel faces more diplomatic pressure amid accusations of war crimes in Gaza, but brutal air strikes not slowing down.

  • Gaza officials say 195 killed, 120 missing in Israel’s bombing of Jabalia refugee camp, which the UN says may be “disproportionate attacks that could amount to war crimes”.
  • Turkish-Palestinian Friendship Hospital, Gaza’s only medical facility serving cancer patients, forced to shut down after running out of fuel. The Indonesian Hospital running on backup generator.
  • Biden has said US supports humanitarian pause, the first time the US president has said these words himself.
  • The Gaza Borders and Crossings Authority has released a list of 596 foreign and dual nationals who will be allowed to leave through the Rafah crossing on Thursday after a first group, including 81 critically ill patients, crossed on Wednesday.
  • At least 8,796 Palestinians been killed in Israeli attacks on Gaza since October 7. More than 1,400 people have been killed in Israel.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/11/2/israel-hamas-war-live-195-killed-120-missing-in-jabalia-strikes

https://www.aljazeera.com/live

https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/

https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : Tsahal fait état de combats nocturnes et affirme avoir tué « des dizaines » de combattants du Hamas

Selon le Hamas, 195 personnes sont mortes dans les bombardements du camp de réfugiés de Jabaliya survenus mardi et mercredi, tandis que 120 personnes sont toujours portées disparues et 777 sont blessées.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/02/en-direct-guerre-israel-hamas-tsahal-fait-etat-de-combats-nocturnes-et-affirme-avoir-tue-des-dizaines-de-combattants-du-hamas_6197302_3210.html

2 novembre. Palestina: «Un caso di genocidio da manuale e il fallimento dell’Onu»

A distanza di tre settimane dall’attacco terroristico di Hamas e mentre si susseguono i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, il direttore dell’Ufficio di New York dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’Onu, Craig Mokhiber, ha comunicato all’Alto Commissario le sue dimissioni, dopo oltre trent’anni di servizio. La lettera di dimissioni è un duro atto di accusa contro le politiche dello Stato di Israele («Questo è un caso di genocidio da manuale. Il progetto coloniale europeo, etno-nazionalista e colonizzatore, in Palestina è entrato nella sua fase finale, verso la distruzione accelerata degli ultimi resti della vita indigena palestinese in Palestina»), la copertura ad esse assicurata dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e dall’Unione Europea, la resa e il fallimento dell’Onu. È un documento che occorre conoscere anche per l’autorevolezza del suo autore. (la redazione di volerelaluna.it)

Il testo della lettera in https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/11/02/palestina-un-caso-di-genocidio-da-manuale-e-il-fallimento-dellonu/

L’Iran presiederà il Forum Onu per i diritti umani. Decisione scellerata che va contro la salvaguardia e la tutela dei diritti umani

Firenze: proteste contro il regime iraniano (Foto di Cesare Dagliana)

ANDREA VITELLO – PRESSENZA.COM
Da giovedì 2 novembre, l’Iran presiederà il Forum sociale del Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani.
Questa scelta risale a maggio quando, attraverso una lettera firmata, Vaclav Balek, presidente dell’Agenzia Onu per i rifugiati, annunciò la nomina di Ali Bahreini, ambasciatore e rappresentante permanente della Repubblica Islamica dell’Iran alle Nazioni Unite, come presidente dell’incontro annuale inerente «il contributo della scienza, della tecnologia e dell’innovazione alla promozione dei diritti umani, anche nel contesto della ripresa post-pandemia»[1].
Tale scelta scatenò subito la protesta del Centro per i Diritti Umani in Iran (Chri), che bollò la designazione come «un oltraggio»[2] richiedendone il ritiro. Hadi Ghaemi, direttore del Chri, in merito alla questione dichiarò: “La nomina di un funzionario iraniano a presiedere un organo dell’Unhrc, mentre il Consiglio sta indagando sul massacro di centinaia di manifestanti pacifici da parte della Repubblica islamica, riflette una scioccante cecità etica”[3]. Il Chri inoltre sottolineò: “Date le gravi violazioni dei diritti umani della Repubblica islamica e la sua gestione catastrofica e politicizzata della pandemia di Covid-19, in cui il suo rifiuto di importare vaccini occidentali è costato centinaia di migliaia di vite, è inspiegabile che il presidente di turno dell’Unhrc, l’ambasciatore ceco Vaclav Balek scelga l’ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite”[4].

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https://www.pressenza.com/it/2023/11/liran-presiedera-il-forum-onu-per-i-diritti-umani-decisione-scellerata-che-va-contro-la-salvaguardia-e-la-tutela-dei-diritti-umani/?fbclid=IwAR1ybtG7kDeEnmlPC5BvdRJrpTmTUhW3_WPWL9k0Ln2vn7sRPgCKY01edz8



2 novembre: le notizie di Radio Popolare

La popolazione palestinese a rischio genocidio, la situazione meteorologica continua a preoccupare il Nord Est e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di giovedì 2 novembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. I militari israeliani circondano Gaza City mentre continuano i bombardamenti sulla Striscia. A dare una misura dell’imbarazzo che regna in queste ore a Palazzo Chigi c’è il silenzio tombale di Giorgia Meloni a ventiquattrore dalla pubblicazione dell’audio. La situazione meteorologica continua a preoccupare alcune regioni, in particolare il Nord Est dove ancora nelle prossime ore è prevista un’allerta rossa, per il rischio idrogeologico.

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-giovedi-2-novembre/



2 novembre. Ucraina e migranti, la verità al telefono

ALESSANDRO GILIOLI – RADIOPOPOLARE.IT L’audio della telefonata-tranello a Giorgia Meloni è un colpo della propaganda russa – del resto i due attori che l’hanno organizzato sono da sempre molto vicini al Cremlino.
Resta il fatto che il colpo è stato efficace e ha raggiunto i suoi obiettivi, rivelando le forti divisioni nell’Unione europea sulla questione dei migranti e la stanchezza degli stessi leader europei per la guerra in Ucraina.
Le divisioni Ue sui migranti in realtà erano già abbastanza note, ma non avevamo mai sentito Meloni attaccare così duramente Macron, accusandolo di essere indifferente ai flussi sull’Italia perché interessato soltanto all’uranio del Niger; né avevamo mai sentito la premier italiana dire con tanta nettezza che i capi di stato e di governo europei fanno orecchie da mercante quando lei cerca di contattarli per coinvolgerli nella gestione degli arrivi.
Anche sulla guerra in Ucraina da tempo si parla di una “stanchezza” europea, sempre però smentita dal dogma ufficiale, cioè “Aiuteremo Kiev finché ne avrà bisogno”.
La realtà è diversa, come sospettavamo, e la stessa iper-atlantista Meloni ha capito che la completa vittoria ucraina non ci sarà mai quindi bisogna trovare una soluzione accettabile da entrambe le parti per fermare la mattanza e le sue drammatiche conseguenze alimentari sui paesi più poveri.
Insomma, su tutte e due le questioni – immigrazione e Ucraina – Meloni al telefono ha detto cose vere – e diverse da quelle ufficiali.
Peccato che nel dirle così abbia fatto inconsapevolmente un favore a Putin, i cui uomini hanno organizzato il tranello.
Ma peccato, soprattutto, che non abbia mai avuto il coraggio di dirle a noi, cittadine e cittadine, in pubblico. Così: per verità, per trasparenza.
https://www.radiopopolare.it/ucraina-e-migranti-la-verita-al-telefono/


2 novembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 618

RaiNews LIVE

Biden pronto al veto sulla legge dei repubblicani che aiuta Israele, ma non Kiev

L’Ucraina occidentale e centrale bersagliata dai droni russi, molti sono stati abbattuti. Filorussi: 2 morti per le bombe ucraine a Donetsk. L’invasione russa, giorno 617

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/il-veto-di-biden-sulla-legge-dei-repubblicani-che-aiuta-israele-ma-non-kiev-invasione-russa-giorno-617-b7351286-c772-4d9b-9d06-9deaa074a0c0.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : cent dix-huit localités ont été bombardées en vingt-quatre heures dans la plus importante attaque russe de l’année, selon Kiev

Au total, dix régions ont été touchées, a rapporté le ministre de l’intérieur ukrainien, Ihor Klymenko, sur Telegram. « Il y a des morts et des blessés », a-t-il ajouté.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/01/guerre-en-ukraine-en-direct-les-dernieres-informations_6197136_3210.html

2 novembre. Urgenza di riconciliazione e questioni della giustizia

Foto di Edoderoo, Reconciliation, Statue in front of the Town Hall, Woerden, The Netherlands, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=38153110

GIANMARCO PISA – PRESSENZA.COM Vi è una “urgenza di riconciliazione” nei Balcani e, in particolare, in Kosovo? È questo il tema principale della conferenza internazionale che si svolgerà il prossimo 7 novembre, a Casalecchio di Reno (Bologna), negli spazi della Casa per la Pace “La Filanda”. Al tema della riconciliazione fanno spesso riferimento funzionari e analisti internazionali; d’altra parte, al tema della riconciliazione finiscono spesso per essere associati significati eterogenei o contenuti allotri che rischiano di stravolgerne il significato o alterarne la portata.
Pressenza ha spesso ospitato riflessioni sul tema della riconciliazione. In uno di questi, ad esempio, si pone l’accento sulla dimensione personale, morale, della vendetta, ricordando che «la motivazione alla base della vendetta non è semplicemente il danneggiamento dell’altro, ma è estrarre dall’altro quell’essenza vitale che ho perso quando sono stato danneggiato; l’occhio per occhio, oggi, non vuole l’occhio dell’altro, ma rivuole dall’altro la dignità umana che crede gli sia stata sottratta. […]

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https://www.pressenza.com/it/2023/11/urgenza-di-riconciliazione-e-questioni-della-giustizia/

2 novembre. Una morte che impaurisce il regime iraniano

Manifestazione contro il regime iraniano a Londra l’8 ottobre 2023. (Velar Grant, Zuma/Ansa)


FRANCESCA GNETTI – INTERNAZIONALE.IT La studente liceale Armita Garawand, entrata in coma in circostanze poco chiare un mese fa, è morta il 28 ottobre, hanno riferito alcuni mezzi d’informazione iraniani. Una settimana prima era stata diffusa la notizia che Garawand, 16 anni e originaria di una regione a maggioranza curda, era in stato di morte cerebrale. Era stata ricoverata all’ospedale Fajr di Teheran dal 1 ottobre.
Secondo le organizzazioni per la difesa dei diritti umani ha subìto un’aggressione della polizia religiosa in metropolitana perché non indossava il velo, mentre le autorità sostengono che ha avuto un malore.

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https://www.internazionale.it/notizie/francesca-gnetti/2023/11/02/armita-garawand-morte


Maltempo in Italia Live

2 novembre. La tempesta Ciaran: Francia e Canale della Manica in allarme. Allerta rossa in Veneto e Friuli

Silla di Gaggio Montano nell’Appennino bolognese: allagata la Statale 64 Porrettana

Scuole chiuse domani in molte regioni. Ciaran: vittime in diversi paesi, in Francia 1,2 milioni di persone senza elettricità

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/la-tempesta-ciaran-francia-e-canale-della-manica-in-allarme-allerta-rossa-in-veneto-e-friuli-maltempo-a5b01f9f-5086-4587-a209-5f0d53dbfc39.html

Il meteo in tempo reale
https://www.meteoweb.eu/tag/maltempo/

2 novembre. Maltempo, nel genovese 4mila persone senza luce

Portofino

GENOVA – Il maltempo ha colpito il comune di Ne, nell’entroterra genovese, dove una frana ha interessato la strada comunale in località Noceto obbligandone la chiusura. È stata evacuata una famiglia di tre persone in quanto impossibilitata a raggiungere la propria abitazione, che non risulta però danneggiata. Il nucleo familiare ha trovato autonomamente una sistemazione da parenti. Domani è prevista la rimozione della frana con conseguente riapertura della strada. Sono inoltre circa 4mila le utenze attualmente senza corrente elettrica tra le valli Trebbia, Aveto e Fontanabuona.

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https://www.dire.it/02-11-2023/974108-maltempo-genova-salta-corrente-elettrice/


2 novembre. Grecia, la denuncia dei richiedenti asilo: “Picchiati, denudati e respinti in mare”

Isola di Lesbo (Foto di Medici senza Frontiere)

PRESSENZA.COM Respinte con forza in mare o ammanettate, derubate, denudate a terra: sono le violenze fisiche e i trattamenti degradanti subiti dalle persone in movimento sulle isole di Lesbo e Samos in Grecia. È quanto documenta “Davanti agli occhi. Il costo umano delle politiche migratorie in Grecia” (PDF in inglese), il nuovo rapporto pubblicato oggi da Medici Senza Frontiere (MSF) che contiene 56 testimonianze di pazienti e dati medici raccolti tra agosto 2021 e luglio 2023. La realtà che esce fuori è sconvolgente: dopo aver affrontato un viaggio pericoloso e spesso traumatico, le persone sono costrette a rivivere violenze e persecuzioni da cui sono fuggiti nei Paesi di origine.
lcuni pazienti raccontano di aver subito violenze ancor prima di raggiungere la terraferma. “Non appena siamo entrati nelle acque greche, una piccola barca grigia è venuta nella nostra direzione” racconta Fatima*“Un uomo vestito di nero e con il volto coperto è salito sulla nostra barca. Aveva un bastone in mano e ha iniziato a picchiare le persone davanti a lui. Poi ha staccato il motore e lo ha fatto cadere in acqua. Siamo rimasti in mezzo al mare senza motore”.

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https://www.pressenza.com/it/2023/11/grecia-la-denuncia-dei-richiedenti-asilo-picchiati-denudati-e-respinti-in-mare/

La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo. Dossier indifesa 2023

(Foto di Terres del Hommes)

GIOVANNI CAPRIO – PRESSENZA.COM E’ stato di recente presentato il Dossier indifesa 2023, “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo” 2023, di Terre des Hommes  con dati particolarmente allarmanti  che certificano come in Italia e in tutto il mondo le bambine e le ragazze vivono ancora in una condizione di inferiorità rispetto ai loro coetanei maschi. Nell’Agenda per lo sviluppo sostenibile 2030, 193 Paesi membri delle Nazioni unite nel 2015 avevano fissato un vasto programma d’azione che prevedeva, tra gli obiettivi per la parità di genere, l’eliminazione di ogni discriminazione, di ogni forma di violenza e pratiche nocive, la garanzia di accesso alla salute, alle risorse economiche e alla piena partecipazione economica, sociale e politica. Mancano appena sei anni al 2030 ma quegli obiettivi restano molto lontani. Vediamo perché.

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https://www.pressenza.com/it/2023/11/la-condizione-delle-bambine-e-delle-ragazze-nel-mondo-dossier-indifesa-2023/

Scarica il Rapporto completo: https://terredeshommes.it/pdf/Dossier_indifesa_tdh_2023.pdf.

2 novembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

2 novembre. Legge per la non autosufficienza: così non va bene

PIERPAOLO BROVEDANI – VOLERELALUNA.IT Il 31 marzo scorso è entrata in vigore la tanto agognata legge per la non autosufficienza (legge n. 33 del 23 marzo 2023: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2023/03/30/23G00041/sg) costituita da 9 articoli (di cui 5 sostanziali e 4 per le disposizioni finali). Una legge richiesta da tempo immemorabile dai sindacati e dalla società civile e che riguarda 14 milioni di anziani e più di 3 milioni di non autosufficienti. Una legge che ha avuto un percorso lungo e accidentato, con due commissioni (Paglia e Turco) che hanno lavorato nello stesso Governo Conte e le cui proposte sono poi state ulteriormente modificate e unificate dal Governo Draghi.

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https://volerelaluna.it/societa/2023/11/02/legge-per-la-non-autosufficienza-cosi-non-va-bene/?fbclid=IwAR1GNIi2llQEJrsJZT-0MTyYJ8AKq7qihbg3ECtSRP6BTx7wCyc8NUYdJEo

2 novembre. New York, inaugurato un memoriale in ricordo delle 146 vittime dell’incendio di una fabbrica tessile nel 1911

Memoriale in ricordo delle 146 vittime dell’incendio di una fabbrica tessile nel 1911 a New York Foto di https://rememberthetrianglefire.org/memorial/

Un passante frettoloso si sarà chiesto, qualche giorno fa, cosa facesse un gruppo numeroso di persone e anche di autorità, di fronte a un edificio nel Greenwich Village (vicino a Washington Square Park), sede dell’Università di Scienze di New York.
Se questo passante si fosse fermato sul posto, avrebbe assistito ad un avvenimento storico: dopo 112 anni, sul palazzo che nel 1911 fu sede della Triangle Shirtwaist Factory, si stava finalmente inaugurando un memoriale delle 146 vittime (123 donne, la più giovane, Rosarea Maltese, di 14 anni, e 23 uomini) del rogo di quella fabbrica tessile, che produceva camicette. Incendio scoppiato all’ottavo piano della casa e diffusosi ai due piani superiori, mentre la scala antincendio mal costruita crollava tra le fiamme e quelle dei pompieri non potevano arrivare allora che al settimo piano degli edifici.

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https://www.pressenza.com/it/2023/11/new-york-inaugurato-un-memoriale-in-ricordo-delle-146-vittime-dellincendio-di-una-fabbrica-tessile-nel-1911/

2 novembre. Stellantis: Fiom, su Melfi sfuggono a confronto

“Stellantis continua a fuggire l’incontro con i sindacati, a partire dalla Fiom Cgil”. A dirlo è il segretario nazionale Michele De Palma, oggi (giovedì 2 novembre) a Potenza per un incontro sindacale
“Il rischio che corriamo – prosegue – è che, mentre le grandi multinazionali, come Stellantis fa su questo territorio, registrano grandi risultati dal punto di vista dei bilanci, a favore degli azionisti e dell’amministratore delegato, gli operai sono costretti a mettere a rischio il proprio posto di lavoro e non ricevere salari dignitosi”.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/stellantis-fiom-su-melfi-sfuggono-a-confronto-bwl08gj7

2 novembre. Marcegaglia Ravenna, USB: rinnovo del contratto aziendale e la responsabilità della maggioranza

Dal mese di giugno in Marcegaglia si è aperta la trattativa per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale (CIA). A cinque mesi dall’inizio delle trattative la situazione è quanto meno inconsueta.
Nei primi giorni di luglio si era raggiunta una ipotesi di accordo unitaria (sono presenti i sindacati Fiom Cgil 6 delegati, Uilm Uil 6 delegati, Fim Cisl 4 delegati, USB Lavoro Privato 1 delegato).
Ipotesi di accordo sottoposta al referendum dei lavoratori che però hanno consegnato un giudizio negativo alle parti sindacali.

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https://www.usb.it/leggi-notizia/rinnovo-ccnl-marcegaglia-ravenna-usb-la-responsabilita-della-maggioranza-1255-1-1.html

2 novembre. Bologna: attivisti di Ultima Generazione bloccano la tangenziale

Manifestazione di protesta e mani bloccate con il cemento, traffico bloccato in tangenziale | FOTO e VIDEO

Nuovo blocco del traffico da parte degli attivisti di “Ultima Generazione” in protesta per chiedere un “Fondo Riparazione” di 20 miliardi di euro per ripagare i danni causati dagli eventi climatici estremi. Questa mattina, intorno alle 9:30, una decina di ambientalisti ha invaso la tangenziale di Bologna – tra lo svincolo 8 e il 7bis – stendendosi in mezzo alla carreggiata. Due di loro si sono incollati le mani all’asfalto con del cemento a presa rapida per impedire alle forze dell’ordine o ai viaggiatori di spostarli di peso.

La questura ha fatto sapere che tre militanti di “Ultima Generazione” saranno processati per direttissima domani 3 novembre dopo essere stati arrestati con l’accusa di violenza privata aggrava e interruzione di pubblico servizio aggravato. Sono ritenuti i promotori dell’azione e avevano già preso parte ad altre proteste. In totale ci sono state otto denunciati anche per omesso preoavviso di manifestazione, attentato alla sicurezza dei trasporti e danneggiamento in corso, e ogni attivista che ha partecipato all’azione di questa mattina è stato denunciato per blocco stradale.

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https://www.bolognatoday.it/cronaca/tangenziale-traffico-bloccato-ultima-generazione.html

1 novembre


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 26

IL POST LIVE

A Gaza sono state di nuovo interrotte le comunicazioni

Le connessioni telefoniche e a Internet sono bloccate: nel frattempo non ci sono ancora informazioni certe sui civili uccisi nel bombardamento israeliano del campo profughi di Jabalia

Nella notte tra martedì e mercoledì la società di telecomunicazioni palestinese Paltel ha fatto sapere che tutte le connessioni telefoniche e a Internet nella Striscia di Gaza sono state nuovamente interrotte. Era successo già tra venerdì e domenica, in coincidenza con l’ingresso delle prime truppe israeliane nel territorio della Striscia. Le interruzioni delle comunicazioni rendono ancora più difficoltoso il lavoro di chi presta soccorso ai civili palestinesi, che da settimane sono anche senza energia elettrica. Nel frattempo non ci sono ancora informazioni certe su quante persone siano state uccise nel bombardamento compiuto martedì da Israele sul campo profughi di Jabalia, il più grande della Striscia di Gaza. I funzionari di Hamas, che governa la Striscia, sostengono che siano stati uccisi 50 civili, ma non ci sono conferme indipendenti al riguardo. L’esercito israeliano invece si è limitato a confermare il bombardamento e a dire di aver attaccato l’area per colpire infrastrutture militari di Hamas e di aver ucciso diversi membri del gruppo, ma non ha commentato l’uccisione di civili.

 gli aggiornamenti in diretta 

https://www.ilpost.it/2023/11/01/gaza-hamas-israele-live/?homepagePosition=0
https://www.ilpost.it/

RaiNews LIVE giorno 26

Primi stranieri via da Gaza attraverso il valico di Rafah La diretta Strage nei centri profughi, l’orrore di Jabalia L’invasione di Gaza

Israele: “Campi profughi sono covi del terrore”. Fatah proclama per oggi una “Giornata della rabbia”. Scontri a Gaza, morti 11 soldati israeliani

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/strage-nei-campi-profughi-lunicef-un-cimitero-di-bambini-f22e2553-e3d3-40a3-903c-7075d38ff831.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Rafah crossing opens from Gaza for limited evacuations

Small number of wounded Palestinians and foreign nationals expected to be allowed to cross into Egypt.

  • Rafah crossing opens from Gaza for first time since October 7 to allow small number of wounded Palestinians to be taken to Egypt for treatment. Some foreign nationals or dual passport holders to leave, as well.
  • Humanitarian groups condemn Israel’s attack on Jabalia refugee camp, saying air raid that killed and wounded hundreds should be a “wake-up call” to world leaders to secure a ceasefire. An Al Jazeera broadcast engineer lost 19 members of his family in the raid.
  • Palestinian telecommunications company Paltel has said communications and internet services have been cut across Gaza again.
  • At least 8,525 Palestinians have been killed in Israeli attacks in Gaza since October 7. More than 1,400 people have been killed in Israel.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/11/1/israel-hamas-war-live-anger-grows-over-israeli-attack-on-gaza-refugee-camp
https://www.aljazeera.com/live
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.aljazeera.com/

(askanews)

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : les premiers étrangers et binationaux quittent la bande de Gaza et franchissent le terminal de Rafah vers l’Egypte

Les autorités égyptiennes ont annoncé l’ouverture exceptionnelle du terminal de Rafah pour évacuer au moins 90 blessés palestiniens et près de 450 binationaux et étrangers.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/01/en-direct-guerre-israel-hamas-le-point-sur-la-situation-et-les-reponses-a-vos-questions_6197302_3210.html

1 novembre. “Dietro la guerra c’è sempre il denaro”, parla Emiliano Brancaccio

«Le attuali tensioni belliche sono alimentate dai problemi di competitività e debito estero dell’economia americana che hanno portato alla svolta protezionista degli Usa. La guerra è prosecuzione del capitalismo con altri mezzi»

UMBERTO DE GIOVANNANGELI – UNITA.IT La guerra e il suo costante intreccio con le dinamiche economiche che spesso la determinano. Dall’Ucraina a Gaza. Esistono condizioni economiche per la pace? Un tema di scottante attualità. L’Unità ne discute con Emiliano Brancaccio, docente di politica economica presso l’Università del Sannio, esponente delle cosiddette scuole di pensiero economico critico e protagonista di numerosi dibattiti a due con esponenti di vertice dell’accademia e delle istituzioni internazionali, dal premio Nobel Vernon Smith all’ex capo economista del FMI Olivier Blanchard. Brancaccio è anche autore di un libro recente dal titolo La guerra capitalista, pubblicato da Mimesis…

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https://www.unita.it/2023/11/01/dietro-la-guerra-ce-sempre-il-denaro-parla-emiliano-brancaccio/



1 novembre: le notizie di Radio Popolare

Conflitto sempre più terrificante a Gaza, gli episodi di antisemitismo in Europa e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di mercoledì 1 novembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La Guerra in Medio Oriente. “Ci sono decine di morti e feriti a Jabalia dopo il nuovo attacco Israeliano”. Si moltiplicano episodi di antisemitismo in Europa e in Italia. Nella notte a Vienna è stato incendiato il reparto ebraico del cimitero. Una telefonata scherzo, ma che alla fine svela molto di quello che, ufficialmente, non si dice. La manovra economica ha di fatto iniziato il suo iter. L’obiettivo del governo è di arrivare al voto in aula entro fine mese.

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-mercoledi-1-novembre/



1 novembre. Il premierato modello Meloni è un pericoloso attacco alla Costituzione

ALFIERO GRANDI – STRISCIAROSSA.IT La proposta di elezione diretta del capo del governo punta a coprire i vuoti dell’azione del governo. Altrimenti Giorgia Meloni non avrebbe scelto questo abbinamento temporale della legge di bilancio con la proposta di modifica della Costituzione.

Ciò non toglie che la proposta del “premierato” sia pericolosa e grave per la Costituzione e per l’equilibrio istituzionale del nostro paese. Sarà anche un atto disperato per distrarre l’attenzione ma i suoi effetti possono essere devastanti.

Le destre al governo lanciano un messaggio netto, in particolare quella parte che non riesce a condannare esplicitamente il fascismo e che vuole cambiare questa Costituzione, le cui radici sono nella Resistenza.

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https://www.strisciarossa.it/il-premierato-modello-meloni-e-un-pericoloso-attacco-alla-costituzione/


1 novembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 617

RaiNews LIVE

Biden pronto al veto sulla legge dei repubblicani che aiuta Israele, ma non Kiev

L’Ucraina occidentale e centrale bersagliata dai droni russi, molti sono stati abbattuti. Filorussi: 2 morti per le bombe ucraine a Donetsk. L’invasione russa, giorno 617

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/il-veto-di-biden-sulla-legge-dei-repubblicani-che-aiuta-israele-ma-non-kiev-invasione-russa-giorno-617-b7351286-c772-4d9b-9d06-9deaa074a0c0.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : cent dix-huit localités ont été bombardées en vingt-quatre heures dans la plus importante attaque russe de l’année, selon Kiev

Au total, dix régions ont été touchées, a rapporté le ministre de l’intérieur ukrainien, Ihor Klymenko, sur Telegram. « Il y a des morts et des blessés », a-t-il ajouté.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/01/guerre-en-ukraine-en-direct-les-dernieres-informations_6197136_3210.html

Maltempo in Italia Live

In arrivo la tempesta Ciaran. Ieri forte nubifragio a Milano, esondato il Seveso

Famiglie evacuate nel piacentino. Parma, crolla ponte di Ozzanello. Riaperta l’Autobrennero. Allerta rossa in Veneto, arancione in Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia e Trentino Alto Adige. Case evacuate in provincia di Trento

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/maltempo-crolla-ponte-sul-taro-nel-parmensene-esondati-diversi-corsi-dacqua–22d5a1f5-6c87-4336-96c9-9d21562ecf68.html

1 novembre. È morto l’ex ministro Luigi Berlinguer, aveva 91 anni. Schlein: “Lascia un patrimonio politico inestimabile”

Dopo un lungo ricovero all’ospedale Le Scotte di Siena, è morto a 91 anni l’ex ministro Luigi Berlinguer. Nato a Sassari nel 1932 e cugino dello storico leader del Pci, Enrico Berlinguer, è stato deputato e senatore e ha fatto parte del governo Ciampi nel 1993 guidando il dicastero dell’Università e della ricerca scientifica. Messaggi di cordoglio dal mondo politico e dai vertici del Pd, con la segretaria Elly Schlein che ha espresso “a nome di tutta la comunità democratica il più profondo cordoglio per la scomparsa di Luigi Berlinguer. Ci lascia una personalità appassionata e impegnata, ma soprattutto Luigi Berlinguer lascia a noi l’eredità di avere a cuore, e difendere, il patrimonio inestimabile della nostra cultura politica. Ai suoi familiari e ai suoi amici vanno le nostre condoglianze”. La camera ardente sarà allestita nella sala del rettorato dell’università di Siena, l’amato ateneo di cui fu rettore dal 1985 al 1993.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/11/01/e-morto-lex-ministro-dellistruzione-luigi-berlinguer-aveva-91-anni-schlein-lascia-un-patrimonio-politico-inestimabile/7341070/

1 novembre. Conoscere Franco Rodano, oltre le leggende

ANDREA BOITANI e GIORGIO RODANO – PANDORARIVISTA.IT Lo scorso mese di luglio ricorreva il quarantesimo anniversario della morte di Franco Rodano (1920-1983), un importante politico e intellettuale della seconda metà del secolo scorso. Crediamo che oggi, dopo tanti anni, ben pochi si ricordino di lui e ben pochi giovani ne abbiano sentito parlare. Ma Rodano è un personaggio che merita di essere conosciuto, proprio perché è stato un protagonista della vita politica italiana per quarant’anni, a partire dal 1940. Può sembrare un uomo del passato, della Prima Repubblica, che pensava e agiva confrontandosi con le idee e i problemi che agitavano quei tempi. E indubbiamente lo è stato. Tuttavia, non è stato solo questo, perché nelle sue riflessioni e nei suoi lavori ha esplorato temi che anche a mezzo secolo di distanza mantengono una significativa attualità.
Recentemente la figura di Franco Rodano è stata richiamata in un articolo del Corriere della Sera (17 luglio 2023). Era un articolo dedicato alla morte del quasi centenario Luigi Bettazzi, un vescovo che negli anni Settanta del secolo scorso si era molto speso per il dialogo tra i cattolici e i comunisti, al punto di spingersi, sfidando le resistenze e l’ostilità delle gerarchie ecclesiastiche dell’epoca, a scrivere, nell’estate del 1976, una lettera all’allora segretario del Pci Enrico Berlinguer, in cui gli proponeva, appunto, l’apertura di un dialogo. Berlinguer rispose solo un anno dopo, ma accettava la proposta. L’autore dell’articolo del Corriere congetturava che la lettera di risposta fosse stata “scritta se non a quattro mani, certo con il consiglio di Franco Rodano”. La congettura era plausibile perché Rodano era conosciuto come l’“eminenza grigia” di Berlinguer (lo era già stato, in precedenza, di Palmiro Togliatti) e un cattolico comunista, anzi Il cattolico comunista, come recita il titolo della monografia che nel 1981 gli avrebbe dedicato il filosofo Augusto Del Noce. Ancora più diffusa era l’etichetta, giornalistica e sbrigativa, che lo definiva “cattocomunista”, anzi, in un certo senso, come il padre fondatore di quella corrente politica che andava appunto sotto il nome di cattocomunismo.

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https://www.pandorarivista.it/articoli/conoscere-franco-rodano-oltre-le-leggende/?fbclid=IwAR3hSUN5Lyuuia6Ekjp-R2cVFtYpCV-rT82bMaMwnhs1jFPel8fTQTcVIQo

1 novembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

1 novembre. Affitto scaduto, a Palermo chiude Scarpe&Scarpe

Avviato il licenziamento dei 17 dipendenti. Filcams Cgil: “I lavoratori vittime del business immobiliare su cui si fondano i centri commerciali”

Scarpe&Scarpe ha aperto lunedì 30 ottobre la procedura di licenziamento collettivo per i 17 lavoratori del punto vendita di Palermo, situato nel centro commerciale Forum di Brancaccio. L’azienda non è riuscita a ottenere la proroga del contratto di affitto dalla proprietà del Forum, la Multi Veste Italy, che scadrà definitivamente il 31 dicembre.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/affitto-scaduto-a-palermo-chiude-scarpe-and-scarpe-s2bza0vo

1 novembre. Bergamo: Novem Car chiude, intesa sugli esuberi

Incentivi all’esodo per i 98 dipendenti dell’impresa bergamasca. Fillea Cgil: “Amareggiati per l’indisponibilità aziendale a parlare di cassa integrazione”

MARCO TOGNA – COLLETTIVA.IT Raggiunta l’intesa alla Novem Car Interior Design di Bagnatica (Bergamo) per la chiusura dell’attività e il futuro dei 96 dipendenti. L’accordo, raggiunto il 30 ottobre, sarà sottoposto venerdì 3 novembre al voto dei lavoratori in assemblea. L’azienda di interni in legni pregiati per automobili di lusso, di proprietà lussemburghese, dal 2020 era in difficoltà: il 14 settembre aveva annunciato la chiusura entro fine anno e il 2 ottobre aveva aperto ufficialmente la procedura di licenziamento collettivo.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/novem-car-chiude-intesa-sugli-esuberi-rhpaunk1

1 novembre. Fiom-Fdv: 150 ore e diritto universale alla formazione

Fiom Cgil nazionale e Fondazione Giuseppe Di Vittorio organizzano martedì 7 novembre l’iniziativa “Dalle 150 ore al diritto universale alla formazione”, che approfondirà il tema delle 150 ore e dell’inquadramento unico operai-impiegati, a distanza di cinquant’anni.
Nel 1973 il contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici, sottoscritto dalla Flm, istituiva per la prima volta le 150 ore retribuite per il diritto allo studio e l’inquadramento unico operai-impiegati. Si tratta di due importanti conquiste per il sindacato e per le lavoratrici e i lavoratori. Il riconoscimento del diritto al sapere fu una conquista storica per i metalmeccanici, il risultato di una battaglia per la crescita personale e professionale delle lavoratrici e dei lavoratori.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/fiom-fdv-150-ore-e-diritto-universale-alla-formazione-tasn7zhb