2023 . 10 ottobre (11 – 20 ottobre)

Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno

“…volge al declino l’era, che fu nobile nella sua durezza e serietà, della democrazia politica”.
(Luciano Canfora).

SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose


Fermiamo le stragi!

Appello a tutte le donne e gli uomini che, dentro e fuori le istituzioni, non hanno smesso di credere nell’impegno per la pace, i diritti umani e la giustizia.

Flavio Lotti

Appello a tutte le donne e gli uomini che, dentro e fuori le istituzioni, non hanno smesso di credere nell’impegno per la pace, i diritti umani e la giustizia.

“E’ indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione” (Dichiarazione Universale dei Diritti Umani)

Fermiamo le stragi!
Anche se sembra difficile, facciamo l’impossibile per spezzare la spirale della violenza.
Bomba su bomba, raid dopo raid, assassinio dopo assassinio, razzo dopo razzo, attentato dopo attentato, strage dopo strage, la violenza sta superando ogni immaginazione.
Ad un’esplosione così straordinaria di violenza occorre contrapporre un’azione altrettanto straordinaria di segno contrario.
Condanniamo “senza se e senza ma” l’attacco ad Israele e la reazione che ne sta seguendo. Come abbiamo sempre, puntualmente, condannato tutti gli atti di guerra, di terrorismo e di violenza in ogni dove. Ma non limitiamoci a condannare! Salviamo le vite umane che possiamo ancora salvare. Non arrendiamoci all’escalation! Non lasciamoci trascinare nel baratro. Non assecondiamo la spirale della morte.

Facciamo pace a Gerusalemme
A trent’anni dalla firma degli Accordi di Oslo, dopo decenni di denunce e allarmi inascoltati, i responsabili delle istituzioni e della politica internazionale devono recitare il “mea culpa” e riconoscere la necessità pressante di fare quello che non è ancora stato fatto: la pace tra i “nemici”, la pace a Gerusalemme.

C’è un solo modo per mettere fine a questo incubo che sta insanguinando la Terra Santa e minaccia di infiammare il mondo intero: riconoscere ai palestinesi la stessa dignità, la stessa libertà e gli stessi diritti che riconosciamo agli israeliani. Tanti lunghi e dolorosi decenni di occupazione militare, uccisioni mirate, bombardamenti, guerre, arresti, repressione indiscriminata, abusi, umiliazioni, deportazioni, apartheid e violazione di tutti i fondamentali diritti umani, ampiamente documentati delle Nazioni Unite, dimostrano il fallimento di tutte le opzioni militari. Non ci sarà mai pace senza giustizia.

Rinnoviamo dunque, ancora una volta, un accorato appello a tutti i responsabili della politica nazionale, europea e internazionale perché intervengano energicamente per mettere fine a questa tragedia facendo rispettare il diritto internazionale dei diritti umani, la legalità internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite. Israele e Palestina: due Stati per due Popoli. Stessa dignità, stessi diritti, stessa sicurezza.

INVIA LA TUA ADESIONE A: [email protected]

http://www.perlapace.it/fermiamo-le-stragi/


20 ottobre. Conferenza nazionale “Trasformiamo il futuro. Per la Pace con la Cura”

Dal 20 al 22 ottobre a Padova corso di formazione, aggiornamento e ricerca per dirigenti e docenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado valido per la formazione in servizio.

La Conferenza, che vedrà la partecipazione di 250 dirigenti scolastici, insegnanti ed esperti provenienti da 134 scuole di 18 regioni italiane, è promossa dal Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” e Cattedra Unesco “Diritti Umani, Democrazia e Pace” dell’Università di Padova, dalla Rete Nazionale delle Scuole per la Pace e dalla Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, in collaborazione con numerose altre istituzioni e organizzazioni.
Interverranno tra gli altri: Monica Fedeli, Prorettrice alla Terza Missione, Università di Padova; Francesca Benciolini, Assessora alla Pace, ai Diritti Umani e alla Cooperazione Internazionale, Comune di Padova, Marco Mascia, Cattedra UNESCO Diritti Umani, Democrazia e Pace, Presidente del Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”, Università di Padova, Aluisi Tosolini e Fabiana Cruciani, Coordinatori della Rete Nazionale delle Scuole di Pace; Flavio Lotti, Direttore della Rete Nazionale delle Scuole di Pace; Jean Fabre, già ViceDirettore del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), esperto ONU, Ginevra; Telmo Pievani, Filosofo delle Scienze Biologiche, Università di Padova; Alessio Surian, docente di Educazione Interculturale, Direttore del Centro Interdipartimentale di ricerca per gli Studi Interculturali e sulle Migrazioni (CIRSIM), Università di Padova; Giorgia Serughetti, docente di Filosofia politica, Università di Milano-Bicocca; Alessandra Minello, docente di Demografia, Università di Padova; Italo Fiorin, docente di Pedagogia, Presidente della Scuola di Alta Formazione EIS-LUMSA di Roma; Elisabetta Mughini, dirigente di ricerca, Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa (INDIRE); Laura Nota, docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione, Direttrice del Laboratorio di ricerca e intervento per l’orientamento alle scelte dell’Università di Padova; p. Simone Tenuti, Sacro Convento di San Francesco d’Assisi; Leopoldo Grosso, Psicologo e psicoterapeuta, Presidente onorario del Gruppo Abele; Giampiero Griffo, Co-Direttore del Centre for Governmentality and Disability Studies “Robert Castel”, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Napoli e Erica Boschiero, cantautrice.

La Conferenza è promossa da
Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” e Cattedra Unesco “Diritti Umani, Democrazia e Pace” dell’Università di Padova, Rete Nazionale delle Scuole per la Pace, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani in collaborazione con: Rete delle Università Italiane per la Pace; Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Alessandro Volta” (Perugia); Liceo Ginnasio Statale “Giorgione” (Castelfranco Veneto); Istituto Tecnico Industriale Settore Tecnologico “Francesco Severi” (Padova); Istituto di Istruzione Superiore Tecnico Professionale “Leonardo da Vinci” (Padova); Istituto di Istruzione Superiore “Giovanni Valle” (Padova); Comune di Padova; Fondazione Fontana; Comitato Promotore Marcia PerugiAssisi; Tavola della Pace; EIS – Scuola di Alta Formazione “Educare all’Incontro e alla Solidarietà” della LUMSA (Roma).

Rete Nazionale delle Scuole di Pace
via della Viola 1 (06122) Perugia M 335.1431868 – T 075/5722479
F 075/5721234 – email [email protected] – www.lamiascuolaperlapace.it
Centro Diritti Umani “Antonio Papisca”
via Beato Pellegrino 28 (35137) Padova – T 049/827 1813
email [email protected] – https://unipd-centrodirittiumani.it/

20 ottobre


20 ottobre. Palermo, muore operaio edile di 50 anni

Foto: Marco Merlini

La vittima, Giovanni Gnoffo, stava lavorando alle fondamenta in un cantiere edile quando è precipitato da un’altezza di circa 3 metri

In serata è arrivata la notizia dell’ennesima vittima sul lavoro. A Palermo un operaio di 50 anni, Giovanni Gnoffo, ha perso la vita nel cantiere di via Ugo La Malfa, aperto per la realizzazione di un supermercato. L’operaio era impegnato nella creazione delle fondamenta della struttura quando è caduto nella vasca sotterranea. Un volo di circa tre metri, prima di atterrare sulla griglia in ferro delle fondamenta in cemento armato. Sul posto i vigili del fuoco che hanno recuperato il corpo senza vita, i sanitari del 118, la polizia e gli ispettori del lavoro dello Spresal dell’Asp di Palermo. Secondo una prima ricostruzione un braccio meccanico ha colpito l’operaio sbilanciandolo.

“Adesso basta”: la rabbia della Fillea Cgil Palermo  

“Adesso basta. È uno stillicidio inaccettabile. Non si può stare a contare i morti sul lavoro e restare fermi. Siamo indignati e intendiamo alzare la voce per dire basta assieme agli operai edili dei principali cantieri palermitani”. A dichiararlo è il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo dopo l’ennesima vittima. La Fillea Cgil Palermo nei prossimi giorni organizzerà un’iniziativa di protesta per chiedere la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/10/20/news/morto-lavoro-palermo-fillea-cgil-3508040/

20 ottobre. Miteni e Pfas, archiviato il procedimento con l’accusa di omicidio colposo per l’avvelenamento dei lavoratori

GIUSEPPE PIETROBELLI – ILFATTO QUOTIDIANO.IT Per decenni hanno lavorato a contatto con i Pfas, le sostanze perfluoroalchiliche che una volta assorbite dall’organismo non scompaiono più. Tre dipendenti sono deceduti, altri 18 sono stati colpiti da patologie di diversa natura, aumento del colesterolo e perfino tumori. Ma non vi sarà processo per nessuno dei casi riscontrati tra i lavoratori della Miteni, la fabbrica di Trissino (Vicenza) accusata in un altro procedimento penale di disastro ambientale per gli sversamenti nella falda che scorre nel sottosuolo veneto. Lo ha stabilito il giudice per le indagini preliminari di Vicenza, Roberto Venditti, accogliendo la richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica nei confronti di 19 dirigenti e del medico aziendale.

Le motivazioni sono state notificate a difensori e avvocati di parte civile. L’inchiesta era nata da un esposto presentato dalla Cgil, mirato alla ricerca di responsabilità per i danni alla salute dei lavoratori e la mancanza di adeguati accorgimenti di sicurezza e protezione. Il giudice ha ritenuto prescritti tutti i reati commessi prima dell’aprile 2016, ma “anche dopo tale data sono comunque da ritenere superflui i motivi di un giudizio per la gran parte dei reati di lesioni personali colpose e omicidio colposo non prescritti”. Si tratterebbe di soli due casi, sui 21 totali indicati nel capo di imputazione.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/10/20/miteni-e-pfas-archiviato-il-procedimento-con-laccusa-di-omicidio-colposo-per-lavvelenamento-dei-lavoratori/7329207/


Assopalestina
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La cronologia del conflitto israelo-palestinese

Le tappe principali dello scontro che da oltre un secolo coinvolge Israele, i palestinesi e i paesi arabi
https://www.ilpost.it/2023/10/14/conflitto-israelo-palestinese/

Pacelink
https://www.peacelink.it/


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 14

IL POST LIVE

Gli aiuti a Gaza potrebbero tardare ancora

Secondo diverse fonti il varco di Rafah non riaprirà prima del weekend: intanto Israele continua a bombardare infrastrutture civili

https://www.ilpost.it/2023/10/20/aiuti-israele-gaza-rafah/
https://www.ilpost.it/


Voci da Gaza

 “Sono Aya e vi parlo da Gaza nel 13esimo giorno di questa guerra

La lettera di Aya, 22 anni, dalla Striscia di Gaza. Aya Ashour, membro del Comitato per la Costruzione della Casa internazionale delle Donne, amica e sorella del gruppo Gaza FREEstyle da diversi anni.

“Sono Aya e vi parlo da Gaza nel 13esimo giorno di questa guerra. Ci sono circa 12.000 feriti, e ci sono ancora 1.300 dispersi sotto le macerie delle case. Queste sono le statistiche del Ministero della Sanità palestinese a Gaza al momento in cui scrivo queste parole.
In questi giorni, elicotteri, carri armati e navi da guerra dell’occupazione hanno bombardato tutto: ospedali, scuole, ambulanze, veicoli per la disinfezione, quartieri, valichi, bambini, università, medici, stampa e media, organizzazioni internazionali e per i diritti umani, e anche i nostri sogni. Come può la mente umana comprendere che un ospedale viene preso di mira e più di 500 persone vengono uccise, tra cui medici, infermieri, bambini e donne sfollati dalle loro case, tutti uccisi nello stesso momento! Come si fa a capire che Gaza è stata bombardata con il quantitativo di un quarto di bomba nucleare?

La città è stata completamente rasa al suolo.

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https://www.facebook.com/GazaFREEstyleFestival/posts/pfbid06m6aC2j5xCRNEqNtHbuxusWDMBwz39FyuF6dfWb9Y4MFE57ZarHnGsVN6cc3sdqdl


RaiNews LIVE giorno 14

Netanyahu è pronto all’invasione Biden: “Sostegno a Israele, aiuti ai civili di Gaza” Tv israeliana: “Commando di Hamas sotto droghe”

Ancora bombe sulla Striscia di Gaza, popolazione alla fame. Cnn: il valico di Rafah potrebbe non aprire oggi. Domani al Cairo summit internazionale sulla crisi

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/netanyahu-pronto-allinvasione-ancora-razzi-su-israele-alle-2-parla-biden-live-su-rainewsit-a7b2d85b-9458-4233-b8c8-885b72adfa49.html

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: Another night of heavy bombing for Gaza residents

‘Silent annexation’: Settlers dispossess West Bank Bedouins amid Israel war

  • Gaza residents endure yet another night of relentless Israeli bombing amid uncertainty on whether Rafah crossing will open to allow much-needed supplies into the enclave.
  • Several people killed in Israeli air attack on the Greek Orthodox Saint Porphyrius Church compound, officials in Gaza say.
  • Israel’s defence minister has told gathered troops they will soon see the besieged enclave “from inside”, suggesting an imminent ground invasion.
  • United States President Joe Biden has compared Hamas to Russia, saying it is a “priority” to bring US captives held by Hamas home.
  • At least 3,785 Palestinians have been killed in Israeli strikes on Gaza since Hamas’s October 7 attack inside Israel, which killed more than 1,400 people.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/10/19/israel-hamas-war-live-condemnation-after-israeli-strike-on-gaza-church
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.aljazeera.com/

I camion che trasportano gli aiuti umanitari delle ONG egiziane per i palestinesi mentre attendono la riapertura del valico di Rafah

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : les convois humanitaires pour Gaza toujours dans l’attente au point de passage de Rafah

Un média égyptien a affirmé, jeudi, que le seul passage non contrôlé par Israël ouvrirait vendredi, quelques instants après que le directeur général de l’Organisation mondiale de la santé, Tedros Adhanom Ghebreyesus, a dit douter que les camions puissent entrer dans l’enclave palestinienne.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/20/en-direct-guerre-israel-hamas-l-aide-humanitaire-pour-gaza-toujours-dans-l-attente-au-point-de-passage-de-rafah-en-egypte_6195339_3210.html

Usa, ebrei pacifisti invadono il Congresso: arrestati in 300

LUCA CELADA – ILMANIFESTO.IT Migliaia di persone si sono riversate sul National Mall, la spianata centrale di Washington, in quella che è stata definita la maggiore manifestazione ebraica pro-Palestina. La folla ha scandito slogan come “il colore del nostro sangue è lo stesso” e “il nostro dolore non è la vostra arma”. La protesta di mercoledì è stata fra le più esplicite nel formulare una posizione netta contro la guerra, vicino cuore del potere americano che in questi giorni, come ha scritto il Washington Post, sta dando fondo ai magazzini per rimpinguare gli arsenali di Tel Aviv.

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https://ilmanifesto.it/usa-ebrei-pacifisti-invadono-il-congresso-arrestati-in-300



20 ottobre: le notizie di Radio Popolare

Il valico di Rafah rimane chiuso, lo sciopero degli operai ex Ilva e altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 20 ottobre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Oggi il segretario generale dell’Onu Guterres ha parlato da un valico chiuso, davanti a centinaia di manifestanti egiziani che chiedevano l’apertura di Rafah e l’ingresso dentro la striscia degli aiuti umanitari. Deliveroo e Uber dovranno versare all’Inps i contributi di circa 28mila rider. Mediaset ha sospeso Andrea Giambruno dopo i fuori onda pubblicati da Striscia la notizia. I metalmeccanici dell’ex Ilva sono in sciopero.

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-venerdi-20-ottobre-2023xxx-e-le-altre-notizie-della-giornata/


20 ottobre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 604

RaiNews LIVE

Biden: “Spese urgenti per Ucraina e Israele”. Zelensky: “Grazie, sostegno vitale”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/biden-spese-urgenti-per-ucraina-e-israele-zelensky-grazie-sostegno-vitale-003dffa3-3a01-4951-8066-5fb0bf0e9e2f.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : dans un discours solennel, Joe Biden lie les financements à Kiev et à Israël

Lors d’une adresse à la nation cette nuit, le président américain a voulu convaincre ses opposants de la droite dure ainsi que les électeurs lassés d’un conflit qui se prolonge de la nécessité d’une importante enveloppe aux deux nations en guerre.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/20/guerre-en-ukraine-en-direct-dans-un-discours-solennel-joe-biden-lie-les-financements-a-kiev-et-ceux-a-israel_6195538_3210.html


20 ottobre. Dichiarazione di Westminster: “Il discorso libero è il pilastro centrale di una società libera”

Da Assange a Snowden per la Dichiarazione di Westminster. Di seguito il testo

Scriviamo in qualità di giornalisti, artisti, scrittori, attivisti, tecnologi e accademici per denunciare la censura crescente a livello internazionale che minaccia di erodere norme democratiche secolari.

Pur provenendo da sinistra, da destra e dal centro, siamo uniti dal nostro impegno per i diritti umani universali e la libertà di parola, e siamo tutti profondamente preoccupati dai tentativi di bollare il libero discorso come “disinformazione” o con altre vaghe definizioni.

L’abuso di questi termini ha portato alla censura di persone comuni, giornalisti e dissidenti in tutti i paesi del mondo.
Questa ingerenza nel diritto alla libertà di parola sopprime discussioni in atto su questioni di stringente interesse pubblico e mina i principi fondamentali della democrazia rappresentativa.

In tutto il mondo, attori governativi, piattaforme online, università e ONG sono sempre più impegnati a monitorare i cittadini e a privarli della loro voce. Questi sforzi coordinati su larga scala prendono anche il nome di “complesso censorio-industriale”.

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https://www.lafionda.org/2023/10/20/dichiarazione-di-westminster-il-discorso-libero-e-il-pilastro-centrale-di-una-societa-libera/


20 ottobre. Aggiornamento di “Vite abbandonate. Rapporto sulla situazione e i bisogni dei migranti in arrivo dalla rotta balcanica a Trieste”

Conferenza stampa
Lunedì 23 ottobre 2023 alle ore 10.45
Circolo della Stampa di Trieste (Corso Italia 13).

(Foto di https://www.facebook.com/lineadombraODV)

PRESSENZA.COM Il rapporto, realizzato dalla Rete solidale di Trieste (formata da Comunità di San Martino al Campo ODV, Diaconia Valdese, DonK – Humanitarian Medicine ODV, ICS – Ufficio Rifugiati Onlus, International Rescue Committee Italia, Linea d’Ombra ODV), contiene i dati aggiornati a ottobre sull’abbandono dei migranti in arrivo a Trieste.

A distanza di quattro mesi dal primo allarme che abbiamo lanciato la situazione rimane drammatica, nonostante le promesse delle istituzioni, che avevano annunciato una ripresa costante dei trasferimenti, mai avvenuta. In vista dell’arrivo della stagione
https://www.pressenza.com/it/2023/10/aggiornamento-di-vite-abbandonate-rapporto-sulla-situazione-e-i-bisogni-dei-migranti-in-arrivo-dalla-rotta-balcanica-a-trieste/

20 ottobre. La mezza retromarcia di Lucca, il sindaco: «Nessun no a Pertini»

Non il caso Pertini. Casomai è il caso Lucca, forse la prima città in Italia che si oppone all’intitolazione di una strada a un ex presidente della Repubblica. La polemica, esplosa dopo il voto contrario del consiglio comunale, le urla di un ex esponent di Casapound e gli «A noi» gridati dal capogruppo di FdI Lido Fava, ha ormai travolto il municipio toscano, tanto che il sindaco Mario Pardini è stato costretto a ingranare la retromarcia.

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https://ilmanifesto.it/la-mezza-retromarcia-di-lucca-il-sindaco-nessun-no-a-pertini

20 ottobre. Perché è necessario ricordare la cancellazione fascista del Primo Maggio

Dal sito lafionda.org: Riceviamo e pubblichiamo volentieri, per gentile concessione della Fondazione Argentina Altobelli, un estratto del nuovo libro di Michelangelo Ingrassia, dal titolo “L’anno in cui il Governo Mussolini cancellò il Primo Maggio. Dal primo Consiglio dei Ministri (1° novembre 1922) al Patto interconfederale di Palazzo Chigi (19 dicembre 1923)”.

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https://www.lafionda.org/2023/10/20/perche-e-necessario-ricordare-oggi-la-cancellazione-fascista-del-primo-maggio/

20 ottobre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

20 ottobre. Ex Ilva: i lavoratori sono esasperati. Occupata l’autostrada Roma Napoli: servono risposte immediate dal Governo

Da decenni i lavoratori dell’Ex Ilva di Taranto sono costretti in un limbo dalle amministrazioni che si sono succedute in acciaieria e dai governi del nostro Paese. L’esasperazione dei lavoratori dell’impianto tarantino ha raggiunto il limite: mentre si dirigevano a Roma per la manifestazione, infatti, hanno deciso spontaneamente di occupare l’autostrada Roma Napoli all’altezza dell’area di servizio Frascati Est

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https://www.usb.it/leggi-notizia/ex-ilva-i-lavoratori-sono-esasperati-occupata-lautostrada-roma-napoli-servono-risposte-immediate-dal-governo-0650-1.html

20 ottobre. Acciaierie d’Italia, un tavolo per avere un futuro

“Il governo ci ha ascoltato”. Entro il 7 novembre un nuovo confronto

“Il governo ci ha ascoltato e ha deciso di coinvolgere il sindacato nel percorso sul futuro di Acciaierie d’Italia, escludendo ogni ipotesi di chiusura dei siti o di amministrazione straordinaria. Entro il 7 novembre ci sarà un nuovo tavolo di confronto”. Così Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil sintetizzano l’esito dell’incontro di oggi (venerdì 20 ottobre) a Roma con i capi gabinetto dei ministeri delle Imprese, del Lavoro, delle Politiche europee e della presidenza del Consiglio dei ministri.

continuazione e video in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/10/20/video/acciaierie-italia-corteo-roma-3509225/


20 ottobre. Il Cnel di Brunetta ora cerca giovani ricercatori per studiare mercato del lavoro e retribuzioni. Ma loro lavoreranno gratis

CHARLOTTE MATTEINI – ILFATTOQUOTIDIANO.IT
Il Cnel seleziona giovani ricercatori per studi sul mercato del lavoro. E fin qui non ci sarebbe nulla di strano, non fosse che la collaborazione dovrà essere svolta a titolo completamente gratuito. A indicarlo è la determina numero 8 del presidente del Cnel Renato Brunetta pubblicata nella giornata del 19 ottobre sul sito dell’organo costituzionale. La selezione, a quanto si legge, si rivolge a studiosi interessati a svolgere in collaborazione con il Cnel studi e ricerche su diverse tematiche, dalle dinamiche retributive e condizioni del lavoro, al mercato del tempo di lavoro e delle professionalità, dal lavoro autonomo professionale, accesso alla professione ed equo compenso fino alle nuove tecnologie e impatto su mercato e rapporti di lavoro.

continua in
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/10/20/il-cnel-di-brunetta-ora-cerca-giovani-ricercatori-per-studiare-mercato-del-lavoro-e-retribuzioni-lo-stipendio-a-titolo-gratuito/7329457/?utm_term=Autofeed&utm_medium=Social&utm_source=Twitter&fbclid=IwAR1szZ-cHayX_otXPjO4YbdvgnMUhzYNXQF237Yg6uT7stcaPOjs0k8SWRk#Echobox=1697815219


20 ottobre. Ex Gkn, il manager c’è ma non si vede. E non parla del futuro

Si chiama Mirko Polito, ha 35 anni ed è molto difficile da rintracciare, ma il pedigree delle sue società, soprattutto immobiliari, fa temere gli operai toscani: con l’ingresso di MPS attraverso scatole cinesi si torna a parlare di vendita, e nessuno ha ancora presentato un piano industriale

Di sicuro c’è che Francesco Borgomeo è ancora il dominus della ex Gkn, l’azienda di Campi Bisenzio, in Toscana, che da anni cerca uno sviluppo, è al centro dei tavoli della politica, e nelle ultime ore ha visto partire 185 licenziamenti per gli ultimi lavoratori rimasti. Proprio quei licenziamenti che la politica e Borgomeo hanno sempre promesso di scongiurare, ma che sono arrivati come un fulmine a ciel sereno dopo mesi di silenzio e molti rumor non confortanti.
Rispetto a quando il manager specializzato in rilanci di aziende in crisi – che ha spiccato il volo dal palco della Leopolda renziana – fece il suo ingresso promettendo una soluzione per Gkn, molte cose sono cambiate. A partire dall’entrata di Monte dei Paschi di Siena (la più antica banca d’Europa, partecipata dal Tesoro), che ha creato una fiduciaria (di cui non si conoscono i componenti), che detiene le quote di Sviluppo Immobiliare e Tuscany S.r.l. Quest’ultima ha il 50% di Pvar S.r.l., che è in possesso di tutte le quote di Qf, società proprietaria del 50% dell’ex Gkn assieme a Francesco Borgomeo e la stessa Pvar S.r.l.

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https://www.informazionesenzafiltro.it/ex-gkn-manager-non-si-vede?fbclid=IwAR2KNEifvB8TBGnJiu5KEG7ufrd5rN9Zh7Z0AUcROcETDGNkp2HJ5HM64pU

20 ottobre. Johnson Controls, sabato 21 corteo contro gli esuberi

La multinazionale conferma la chiusura dello stabilimento di Corropoli (Teramo) e i 60 licenziamenti. Fiom Cgil: “La vertenza passi ora al ministero”

L’incontro di lunedì 16 ottobre in Regione tra Johnson Controls e sindacati non ha evidenziato avanzamenti nella vertenza dello stabilimento di Corropoli (Teramo). “La multinazionale americana ha confermato la chiusura entro la fine dell’anno della produzione con l’avvio della procedura di licenziamento collettivo”, hanno comunicato le segreterie provinciali di Fiom Cgil e Fim Cisl. Di conseguenza, le categorie metalmeccaniche hanno annunciato una manifestazione con corteo per sabato 21.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/10/20/news/corteo-johnson-controls-3507920/

19 ottobre


19 ottobre. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

172 licenziamenti… Vi piacciono gli operai in mezzo alla via? Due anni di resistenza, due anni di infamia sulle nostre teste. Per chi non c’è più, per chi c’è ancora, per chi ci sarà. Fino a che ce ne sarà. Fino a che respiriamo. Siete voi a dover temere l’ora x. 5 novembre h 14, tutte e tutti al presidio Gkn
#insorgiamo


Assopalestina
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La cronologia del conflitto israelo-palestinese

Le tappe principali dello scontro che da oltre un secolo coinvolge Israele, i palestinesi e i paesi arabi
https://www.ilpost.it/2023/10/14/conflitto-israelo-palestinese/

Pacelink
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Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 13

IL POST LIVE

I primi aiuti umanitari a Gaza potrebbero arrivare venerdì

Sono stati autorizzati dall’Egitto dopo lunghe trattative condotte da Joe Biden: ci sono ancora poche informazioni sull’esplosione nell’ospedale di Gaza

https://www.ilpost.it/2023/10/19/gaza-israele-aiuti-umanitari/
https://www.ilpost.it/

RaiNews LIVE giorno 13

Biden in Israele: “Non fate i nostri errori”. (diretta) Il valico di Rafah aprirà per gli aiuti Quel che resta di Gaza Ospedale colpito, ciò che sappiamo

Polemiche sull’ospedale bombardato, l’ONU chiede un’inchiesta indipendente. Rischio escalation, proteste nei Paesi musulmani e allarme sicurezza in Europa

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/gaza-primi-aiuti-umanitari-da-venerdi-ee984019-e916-4590-9c74-6b63bcd71d7c.html

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: Israel kills 500 in hospital attack – ministry

Israel-Hamas war live: Israeli air attacks pound Gaza through the night

Israeli bombardment across the Gaza Strip, including near the border with Egypt where aid may eventually arrive.

  • Dozens killed as Israeli air raids continue to target Gaza overnight, according to Palestinian and Arab media reports, as residents mourn the deadly strike at al-Ahli Arab Hospital.
  • Israeli forces kill at least five Palestinians in the occupied West Bank, according to the Palestinian Red Crescent Society.
  • Biden praises Egypt’s el-Sisi for agreeing to open the Rafah crossing to allow 20 trucks of humanitarian aid into Gaza.
  • Global protests over deadly strike at Gaza hospital continue with arrests of Jewish anti-war demonstrators reported inside US Congress.
  • Palestinian Mission to the UN in Geneva denounces Israeli “disinformation” and propaganda after deadly Gaza hospital explosion.
  • Almost 3,480 Palestinians killed in Israeli attacks on Gaza since Hamas’s October 7 attack inside Israel, which killed more than 1,400 people.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/10/18/israel-hamas-war-live-limited-gaza-aid-deal-agreed-between-us-and-egypt
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.aljazeera.com/

Foto da Amnesty International

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : l’Egypte a confirmé que l’aide humanitaire allait pouvoir entrer dans la bande de Gaza

Joe Biden a annoncé mercredi soir que le président égyptien avait « accepté » de « laisser jusqu’à vingt camions traverser » la frontière. Mais les convois ne devraient pas pouvoir entrer dans l’enclave palestinienne avant vendredi, le temps de remettre en état la route, en partie détruite par des bombardements.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/19/en-direct-guerre-israel-hamas-l-egypte-a-confirme-que-l-aide-humanitaire-allait-pouvoir-entrer-dans-la-bande-de-gaza_6195339_3210.html



19 ottobre: le notizie di Radio Popolare

L’imminente invasione di terra della striscia di Gaza, l’allarme terrorismo di Matteo Salvini e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di giovedì 19 ottobre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. L’ipotesi dell’invasione di terra della striscia di Gaza è stata sul tavolo fin dall’inizio della guerra il 7 ottobre, ma da un primo momento in cui sembrava imminente. Salvini continua a tenere alto l’allarme terrorismo. La Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per il trattamento dei migranti. E’ stata riaperta la procedura di licenziamento per i lavoratori ex GKN. A Roma due persone sono state uccise mentre attraversavano la strada sulle strisce pedonali. “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, il Film d’apertura alla Festa del Cinema di Roma.

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-giovedi-19-ottobre/


19 ottobre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 603

RaiNews LIVE

Arrestata a Mosca un’altra giornalista russo-americana. Missile su Mykolaiv, 2 morti

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/russia-arrestata-unaltra-giornalista-russo-americana-linvasione-russa-giorno-603-51846278-0640-4776-8f29-b49817162b1b.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : une attaque de missile russe fait deux morts dans l’oblast de Mykolaïv

De son côté, le ministère de la défense russe a annoncé que la défense aérienne avait abattu mercredi deux missiles S-200 qui survolaient la Crimée.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/19/guerre-en-ukraine-en-direct-deux-morts-apres-une-attaque-de-missile-russe-dans-l-oblast-de-mykolaiv_6195347_3210.html

19 ottobre. Fermata la Mare Jonio. «Doveva chiedere il porto alla Libia»

MIGRANTI. 69 le persone salvate nell’ultima missione: tra loro una famiglia con tre bambini piccoli. L’Ong: impugneremo il provvedimento

Alla Mare Jonio è stato notificato ieri mattina un fermo amministrativo di 20 giorni ai sensi del decreto Piantedosi di gennaio scorso. Il provvedimento è firmato da capitaneria di porto, questura e guardia di finanza di Trapani. È nel porto siciliano che la nave di Mediterranea aveva sbarcato 69 persone tratte in salvo nel tardo pomeriggio di lunedì, durante un complicato intervento nelle acque internazionali dell’area di ricerca e soccorso su cui è responsabile Tripoli. Alla Ong sono contestati due fatti: non aver contattato il centro di coordinamento del soccorso marittimo libico e non aver chiesto alle autorità di quel paese l’assegnazione del porto.
Nella mail inviata dal ponte di comando alla guardia costiera italiana al termine del salvataggio si legge che il «gommone alla deriva sovraffollato» era stato avvistato prima sul radar e poi con il binocolo. Si notavano: «motore in avaria, tubolari già parzialmente sgonfi e danneggiati, persone in panico, presenza di donne e bambini». Il mezzo imbarcava acqua e una persona era in mare. «Risultava perciò impossibile contattare nel frangente le autorità libiche e si procedeva invece tempestivamente al soccorso», prosegue la mail. Mediterranea aveva subito comunicato che non avrebbe richiesto il porto a un paese che l’Onu non ritiene sicuro e sulla cui «guardia costiera» sono in corso indagini della Corte penale internazionale. Solo la settimana scorsa la Cassazione ha confermato la condanna a un anno di reclusione per il capitano della nave Asso28 dell’Augusta Offshore che il 30 luglio 2018 ha riportato a Tripoli 101 migranti. I reati di cui è stato ritenuto colpevole sono «abbandono di minori e sbarco arbitrario di persone».
A bordo della Mare Jonio c’erano 57 sudanesi, tre sud sudanesi, sei ciadiani, un eritreo e due libici. Tra loro 13 minori e un’intera famiglia con due bambini di sette e cinque anni e uno di pochissimi mesi. «Che cosa avremmo dovuto fare secondo il governo italiano che ci colpisce con fermo e multa? Rimettere queste persone nelle mani dei loro aguzzini e torturatori? Commettere un crimine contro l’umanità in violazione del diritto internazionale?», ha dichiarato Sheila Melosu. La capomissione di Mediterranea, facendo riferimento proprio al caso della Asso28, ha poi aggiunto che «per aver obbedito all’ordine di riportare in Libia persone soccorse in mare, comandanti di navi italiane sono stati condannati dalla giustizia».
La Mare Jonio, unica nave umanitaria battente bandiera italiana, era riuscita a tornare in mare sabato scorso dopo un lungo periodo in porto e nonostante i numerosi ostacoli burocratici frapposti dalle autorità. Già il giorno seguente aveva tratto in salvo 47 persone partite da Sfax. In quell’occasione il Viminale aveva indicato Lampedusa come luogo di sbarco. Circostanza singolare dal momento che le altre navi sono puntualmente spedite a centinaia di chilometri di distanza. Così lunedì l’equipaggio aveva potuto mollare nuovamente gli ormeggi per dirigersi verso la zona di ricerca e soccorso. Adesso la nave dovrà rimanere ferma per tre settimane. Mediterranea ha già fatto sapere che impugnerà il provvedimento.
Ieri intanto il tribunale di Agrigento ha respinto il ricorso contro il fermo amministrativo che la Louise Michel aveva subito a marzo 2023.
https://ilmanifesto.it/fermata-la-mare-jonio-doveva-chiedere-il-porto-alla-libia

19 ottobre. Migranti, l’esperienza delle associazioni mediche e non a Ventimiglia

SERGIO SINIGAGLIA – PRESSENZA.IT Alcune settimane fa ci siamo occupati della situazione dei migranti a Ventimiglia intervistando il medico romano Carlo Pellegrino, da giugno presente all’ospedale di Bordighera, che ci ha dato un quadro della situazione attuale.


Ora ritorniamo sulla questione sentendo un altro medico, Gian Mario Palmero, da due anni in pensione, che essendo del luogo ci propone un racconto inevitabilmente più completo, andando indietro nel tempo. Gian Mario ha lavorato come medico di base per 43 anni e dal 2016 è impegnato a dare sostegno ai migranti che cercano di passare il confine con la Francia e sostano nella cittadina ligure.
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https://www.pressenza.com/it/2023/10/migranti-lesperienza-delle-associazioni-mediche-e-non-a-ventimiglia/

19 ottobre. Storie di Palestina tra paura, caos e speranze

VALERIO CALZOLAIO – STRISCIAROSSA.IT Palestina. Quando? In teoria oggi (a cavallo del fatidico 7 ottobre 2023) si tratta di soli 6 mila km² (5,6 Cisgiordania, con 140 checkpoint, e 0,4 striscia di Gaza, 40 chilometri di costa senza approdi) ove vivono 5,4 milioni di sapiens palestinesi (3,3 nella prima, esclusi i coloni israeliani, e 2,1 nella seconda) ufficialmente Refugees da generazioni (dal 1947-48), a fronte di una popolazione palestinese nel mondo di 14,3 milioni, di cui 5,9 sono appunto complessivamente i Refugees sotto mandato UNRWA, ovvero altri 0,5 in campi profughi di Stati limitrofi. La giornalista israeliana trapiantata in Cisgiordania Amira Hass compie una lucidissima analisi della progressiva feroce occupazione delle terre palestinesi conquistate da Israele nel 1967: se la frammentazione dello spazio fisico con muri, strade, insediamenti e posti di blocco è parte integrante della strategia usata dallo stato occupante per tenere la Palestina sotto il proprio controllo, è attraverso l’accumulo e la giustapposizione di storie individuali e collettive che la sofferenza e i danni inflitti vengono fuori in tutta la loro drammatica entità. Proviamo ad approfondire, allora, le cronache recenti di vite a Ramallah, a Gaza, a Gerusalemme, a Jenin, a Hebron, in Israele, nell’esilio e nella diaspora, le esistenze dei profughi palestinesi, maschili e femminili, anziane e infantili, anche quelle connesse alla religione islamica monoteista abramitica e a una società conservatrice ultrapatriarcale.

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https://www.strisciarossa.it/storie-di-palestina-tra-paura-caos-e-speranze/

19 ottobre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

19 ottobre. Stipendi: il Ministro Zangrillo presenta il “pacco” di Natale

Una una tantum di 1.000 euro medi che non ristora gli oltre 4.000 euro persi dai lavoratori dell’Istruzione a causa dell’inflazione. Un obiettivo propagandistico che non fa l’interesse dei lavoratori. Zangrillo annuncia i fondi per gli Enti di Ricerca non vigilati dal Mur.

Il Ministro della Funzione Pubblica, Paolo Zangrillo, nell’incontro svoltosi con i sindacati in data 19 ottobre 2023 per illustrare le novità in legge di bilancio per il rinnovo del CCNL 2022-2024 ha annunciato che i lavoratori dell’Istruzione e più in generale dei settori pubblici riceveranno entro Natale un emolumento stipendiale di circa 1.000 euro medi.
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https://www.flcgil.it/attualita/stipendi-il-ministro-zangrillo-presenta-il-pacco-di-natale.flc

19 ottobre. Se non funziona niente, il reddito non basta

Per una parte consistente delle famiglie, quello che resta dopo aver soddisfatto i bisogni primari è irrisorio o negativo. I cittadini devono scegliere se nutrirsi, riscaldarsi o curarsi. È su un’economia fondamentale accessibile e di qualità che si fonda il benessere condiviso e, in ultima analisi, il grado di civiltà di un Paese

Nei sondaggi e nelle agende politiche degli ultimi mesi emerge un dato che sarebbe un errore trascurare: accanto al tema del reddito (insufficiente e incerto), in cima alle preoccupazioni di cittadine e cittadini si collocano la questione del caro-vita e quella dell’accesso alla sanità.
La sensazione che si consolida è che le rivendicazioni sul reddito e sulla stabilità dell’occupazione, quand’anche avessero risultati meno modesti di quelli consueti, non sarebbero comunque sufficienti a far fronte alla «crisi di vivibilità» che viene sperimentata da individui e famiglie. Che si tratti di una vera e propria crisi della vivibilità quotidiana lo mostrano i dati elaborati dal Collettivo per l’Economia Fondamentale sul «reddito residuo», inteso come quel che resta del reddito netto delle famiglie una volta che si siano sottratti i costi dei beni e dei servizi fondamentali. In Italia, prima della crisi acuta del costo della vita registrata nel 2022, il quintile più povero della popolazione – il 20% della popolazione che spende complessivamente meno – destinava a soli quattro beni fondamentali (cibo, abitazione, utenze e trasporti) ben il 72% della spesa mensile complessiva. La percentuale è arrivata all’82% dopo la fiammata inflazionistica del 2022

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https://ilmanifesto.it/se-non-funziona-niente-il-reddito-non-basta

19 ottobre. Lavoro, in Italia 2,4 mln di lavoratori immigrati producono il 9% del Pil

Gli immigrati sono il salvagente a cui aggrapparsi prima che l’Italia affondi, laddove crisi demografica significa recessione economica. Ma gli ideologismi gridati continuano a respingere questa consapevolezza in nome di una presunta sovranità culturale che in venti e più anni di globalizzazione selvagia si sperava superata (o comunque ben digerita). A venirci in soccorso consapevolezza è ancora una volta la raccolta dati e la statistica: secondo quanto emerge dal Rapporto annuale 2023 sull’economia dell’Immigrazione, curato dalla Fondazione Leone Moressa e presentato oggi al Viminale e alla Camera dei Deputati, in Italia ci sono 2,4 milioni di lavoratori immigrati che producono 154 miliardi di Pil (9%). L’incidenza sul PIL aumenta sensibilmente in Agricoltura (15,7%), ed Edilizia (14,5%). Tra il 2023 e il 2026 sono previsti altri 574 mila ingressi, ma il fabbisogno di manodopera rimane alto a causa di crisi demografica e gap di competenze.

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https://www.ildiariodellavoro.it/lavoro-in-italia-24-mln-di-lavoratori-immigrati-producono-il-9-del-pil/

19 ottobre. Ex GKN- QF, riaperta procedura di licenziamento per 172 dipendenti. Fiom: ancor più necessaria la convocazione del tavolo al MIMIT

“All’ex GKN sono ripartiti i licenziamenti. La comunicazione ora è ufficiale: i 172 dipendenti rimasti saranno definitivamente licenziati dal 1° gennaio”. A darne notizia in una nota congiunta sono Samuele Lodi, segretario nazionale per la Fiom-Cgil nazionale, Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze, e la Rsu ex GKN-QF di Campi Bisenzio.
“I licenziamenti – prosegue la nota – trasformano lo stabilimento in un edificio vuoto, a disposizione del mercato immobiliare. Era forse l’obiettivo di Borgomeo fin dall’inizio? È arrivato il momento di fare chiarezza su tutta questa operazione, che si è sempre nascosta dietro l’inagibilità della fabbrica, quando in realtà sentenze di Tribunale e le stesse ore di sorveglianza richieste, e in parte pagate dall’azienda, dimostrano il contrario”. Lo stabilimento non è occupato. È in assemblea permanente ma assolutamente agibile.
“L’unica soluzione sul tavolo, al momento, è il progetto di reindustrializzazione dal basso elaborato dal collettivo di fabbrica e la costituzione della cooperativa di lavoratori GFF, per la quale sta andando avanti la campagna di azionariato popolare. Per individuare altri investimenti c’è necessità di tempo. A questo punto – concludono – si rende ancora più necessaria la convocazione presso il tavolo di crisi del MIMIT e il ritiro della procedura”. (e.m.)
https://www.ildiariodellavoro.it/ex-gkn-qf-riaperta-procedura-di-licenziamento-per-172-dipendenti-fiom-ancor-piu-necessaria-la-convocazione-del-tavolo-al-mimit/

19 ottobre. Diritto alla Casa, ASIA-USB: grande successo per la manifestazione nazionale “Reddito Vs Rendita”, in migliaia in piazza!

Successo per la mobilitazione promossa dalle parti sociali e conflittuali che lottano per il Diritto alla Casa in tutto il paese. In oltre 15 città sono scese in piazza migliaia di persone. La realizzazione di un milione di case popolari senza consumare suolo ed una nuova legge sui canoni sono state le due rivendicazioni principali. Ma ad animare le iniziative non sono mancate le istanze dei territori in lotta, dei giovani, degli studenti e delle comunità migranti.

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https://www.usb.it/leggi-notizia/manifestazione-nazionale-per-il-diritto-alla-casa-reddito-vs-rendita-in-migliaia-in-piazza-1242-1.html

Il 19 ottobre dalla parte del diritto all’abitare!

19 ottobre. Protesta operai dopo licenziamento, scesi dal tetto dopo 4 giorni

ANSA – Dopo quattro giorni si é conclusa la protesta dei due operai che lunedì scorso a Corigliano Rossano erano saliti sul tetto di una scuola, minacciando di lanciarsi nel vuoto, in segno di protesta contro il licenziamento disposto nei loro confronti dalla Ecoross, la società che gestisce nel centro del Cosentino la manutenzione del verde pubblico.
La decisione è stata presa dai due operai dopo la convocazione per lunedì prossimo di un incontro, per un esame della vertenza, da parte del prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella.
La richiesta d’incontro era stata avanzata al prefetto dal segretario provinciale della Confederazione unitaria di base, Bruno Graziano.
All’incontro in programma lunedì sono stati invitati a partecipare, tra gli altri, l’amministratore della Ecoross ed il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi.

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https://www.ansa.it/calabria/notizie/2023/10/19/protesta-operai-dopo-licenziamentoscesi-dal-tetto-dopo-4-giorni_2c59071c-c7bb-42be-9ff6-e1559e3ca4cf.html

19 ottobre. Ultima Generazione blocca autostrada Torino-Milano

ANSA – Torino: una ventina di ambientalisti di Ultima Generazione ha bloccato in entrambe le direzioni l’autostrada A4 Torino-Milano, nelle vicinanza dell’imbocco di corso Giulio Cesare.

Gli attivisti si sono seduti per terra e hanno aperto uno striscione con scritto ‘Fondo riparazione’.

18 ottobre

Assopalestina
https://www.facebook.com/assopace.palestina

La cronologia del conflitto israelo-palestinese

Le tappe principali dello scontro che da oltre un secolo coinvolge Israele, i palestinesi e i paesi arabi
https://www.ilpost.it/2023/10/14/conflitto-israelo-palestinese/

Pacelink
https://www.peacelink.it/


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 12

IL POST LIVE

Foto da www.avvenire.it

Centinaia di persone sono state uccise nel bombardamento di un ospedale a Gaza

Hamas ha incolpato Israele, che invece ha detto che la responsabilità è del gruppo radicale Jihad Islamico: intanto la visita di Biden in Giordania è stata cancellata

https://www.ilpost.it/2023/10/18/gaza-israele-ospedale/?homepagePosition=0
https://www.ilpost.it/

RaiNews LIVE giorno 12

Ospedale di Gaza, sulle accuse di Hamas dubbi crescenti Biden a Tel Aviv: “America piange insieme a voi” Idf: le immagini dell’area prima e dopo

Esercito israeliano: “A Gaza zona umanitaria”. Bombe sull’ospedale: l’ennesima strage conta 500 vittime, scambio di accuse tra Israele e Hamas. Biden arriva oggi a Tel Aviv e incontra Netanyahu, ma Abu Mazen e Al Sisi cancellano il summit di Amman

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/gaza-ospedale-bombardato-centinaia-di-morti-salta-il-vertice-di-amman-con-biden-06078ab2-8b23-4c45-b756-74b2a78e1c65.html

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: Israel kills 500 in hospital attack – ministry

Israel-Hamas war live: Anger after Israel attack kills 500 in Gaza hospital

  • Israeli air raid on Gaza hospital kills at least 500 people, according to Palestinian officials in the besieged enclave.
  • Israel blames misfired rocket launched by Palestinian Islamic Jihad, an allegation denied by the group.
  • Jordan cancels summit with the presidents of the US and Egypt after the deadly strike. Palestinian leader Mahmoud Abbas earlier withdrew from the meeting.
  • UN chief calls for “immediate humanitarian ceasefire” as world leaders condemn hospital attack; spontaneous protests erupt across the Middle East and elsewhere.
  • More than 3,000 Palestinians killed in Israeli attacks on Gaza since Hamas’s October 7 attack inside Israel, which killed more than 1,400 people.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/10/17/israel-hamas-war-live-anger-after-israeli-strike-kills-500-in-hospital
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : entre 200 et 500 personnes sont mortes dans l’explosion d’un hôpital à Gaza, Israël accuse le Jihad islamique d’être à l’origine du tir

Selon l’armée israélienne, l’organisation armée palestinienne a tiré une salve de roquettes et l’un des projectiles a explosé en vol, avant de retomber sur l’hôpital Ahli Arab. Le Jihad islamique a rejeté ces accusations, les qualifiant de « mensonges ».

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/18/en-direct-guerre-israel-hamas-au-moins-500-personnes-sont-mortes-dans-le-bombardement-d-un-hopital-a-gaza-israel-accuse-le-jihad-islamique-d-etre-a-l-origine-du-tir_6192981_3210.html

18 ottobre. Papa Francesco: udienza, “evitare catastrofe umanitaria” a Gaza, “inquieta il possibile allargamento del conflitto”, “tacciano le armi, la guerra cancella il futuro”

AGENSIR.IT “Anche oggi il pensiero va in Palestina, in Israele”. Lo ha detto il Papa, al termine dell’udienza generale di oggi in piazza San Pietro, durante i saluti ai fedeli di lingua italiana. “Le vittime aumentano e la situazione a Gaza è disperata”, l’appello di Francesco: “Si faccia, per favore, tutto il possibile per evitare una catastrofe umanitaria. Inquieta il possibile allargamento del conflitto, mentre nel mondo tanti fronti bellici sono già aperti. Tacciano le armi, si ascolti il grido per la pace dei poveri, della gente, dei bambini. La guerra non risolve alcun problema, semina solo morte e distruzione, aumenta l’odio, moltiplica la vendetta. La guerra cancella il futuro, cancella il futuro. Esorto i credenti a prendere in questo conflitto una sola par
te, quella della pace, ma non a parole, ma con la preghiera, con la dedizione totale”.
https://www.agensir.it/quotidiano/2023/10/18/papa-francesco-udienza-evitare-catastrofe-umanitaria-a-gaza-inquieta-il-possibile-allargamento-del-conflitto-tacciano-le-armi-la-guerra-cancella-il-futuro/

L’intervento completo di papa Francesco in udienza
https://www.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2023/documents/20231018-udienza-generale.html

Bruxelles, l’attentatore ucciso dalla polizia. Era sbarcato a Lampedusa. L’Isis rivendica Il blitz a Schaerbeek “Pronto a morire per l’Islam”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/attentato-a-bruxelles-morti-due-cittadini-svedesi-in-fuga-aggressore-523ec3d1-8bbe-48fb-84ff-e5691578d36e.html

Proteste in Egitto e scontri a Beirut. Arabia Saudita ai connazionali: “Lasciate subito il Libano”. Fumo nero e barricate in Cisgiordania

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/gaza-ospedale-bombardato-centinaia-di-morti-salta-il-vertice-di-amman-con-biden-06078ab2-8b23-4c45-b756-74b2a78e1c65.html

18 ottobre. Fra raid, assalti e sospetti, i lavoratori della Striscia prigionieri in Cisgiordania

 4.000 nei centri di detenzione. «I cittadini di Hebron non possono andare al lavoro, gli studenti a scuola e i malati dal medico»

MICHELE GIORGIO – ILMANIFESTO.IT Gli altri abitanti di Gaza, quelli senza lavoro, li guardavano con invidia fino a un paio di settimane fa. E loro si reputavano «fortunati». Certo, andare in Israele come manovale non è quello che desidera un palestinese di Gaza che amerebbe trovare un’occupazione nella sua terra, vicino casa. Però con la disoccupazione ai livelli più alti di sempre e una famiglia da mantenere, attraversare il valico di Erez per recarsi in un cantiere a Tel Aviv o in altre città israeliane ti garantisce la sopravvivenza. Oggi quei 21mila palestinesi di Gaza in possesso del permesso di lavoro israeliano, sono tra le vittime della guerra. A migliaia sono stati, di fatto, arrestati e cacciati da Israele nelle ore successive all’attacco di Hamas il 7 ottobre e poi scaricati ai posti di blocco all’ingresso delle principali città della Cisgiordania. Sono lontani dalle loro famiglie minacciate dai raid aerei. Vivono ammassati nelle palestre e locali pubblici. E in quanto abitanti di Gaza, perciò considerati «potenziali sostenitori di Hamas», devono guardarsi dalle retate israeliane e dalla diffidenza dell’Autorità nazionale palestinese.

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https://ilmanifesto.it/fra-raid-assalti-e-sospetti-i-lavoratori-della-striscia-prigionieri-in-cisgiordania

18 ottobre. Si incendia il fronte del Libano. Scontri vicino all’ambasciata americana a Beirut

Mondo islamico in fiamme: proteste di piazza e tumulti. Dopo la strage nell’ospedale di Gaza, in Turchia le moschee intonano la ‘Sela’, il richiamo all’unione di fronte a una minaccia grave 

Beirut, manifestazione nei pressi dell’ambasciata statunitense AGI

AGI – Le forze di sicurezza libanesi hanno usato gas lacrimogeni e idranti per respingere decine di manifestanti che manifestavano vicino all’ambasciata americana a Beirut. I manifestanti, che incolpano Israele per l’esplosione di martedì all’ospedale di Gazasono stati bloccati prima di raggiungere il confine dell’ambasciata da barricate che bloccavano le strade a centinaia di metri dalla missione, riporta Reuters.

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https://www.agi.it/estero/news/2023-10-18/scontri-beirut-ambasciata-usa-23547840/

18 ottobre. Controlli alle frontiere ripristinati, Italia e altri 8 paesi Ue sospendono il trattato di Schengen

Da Palazzo Chigi si sottolinea che l’aumentato livello di minaccia di azioni violente anche all’interno dell’Unione obbliga a maggiori cautele. In particolare, l’Italia applica da sabato i controlli alla frontiera con la Slovenia

La minaccia terroristica tornata a farsi sentire e vedere anche all’interno dell’Unione europea, riacutizzata dalla crisi in Medio Oriente, ha portato 9 Paesi europei a notificare alla Commissione Ue il temporaneo ripristino dei controlli alle frontiere con la sospensione della libera circolazione prevista da Schengen. Oltre all’Italia con i confini sloveni, ci sono Austria, Germania, Norvegia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Svezia e Francia, che hanno riattivato i controlli su alcune loro frontiere. 

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https://www.rainews.it/articoli/2023/10/rafforzamento-dei-controlli-alla-frontiera-per-italia-e-8-paesi-ue-stop-temporaneo-di-schengen-75b555e3-cb4d-4289-89aa-cd2255a0ba5e.html



18 ottobre. Momenti comuni di sospensione

In queste ore, nella terra che tre religioni monoteiste chiamano santa, bambine e bambini muoiono accanto allo stesso pallone, alla stessa bambola, allo stesso videogioco con cui si divertono e passano il tempo tante e tanti come loro in ogni parte del mondo. Spesso ci domandiamo cosa si può fare quando non c’è più niente da fare. Una delle risposte, suggerisce Mirco Pieralisi, maestro, può essere costruire tanti momenti comuni di sospensione, come quello che avvenne in quella incredibile ora in cui Paolo Rossi aveva fermato il tempo in una casa palestinese…

Foto di Moosa Moseneke su Unsplash

MIRCO PIERALISI – COMUNE-INFO.IT Chi con crescente imbarazzo continua ad amare il calcio (compreso chi scrive) non può ignorare quante volte gli stadi, l’ambiente e i sentimenti che il tifo veicola abbiano riflesso, accompagnato, amplificato e in qualche caso anticipato la violenza esplosiva che infuria nel mondo vicino e lontano da noi. In questo contesto la decisione di far osservare un minuto di silenzio all’inizio dell’incontro Inghilterra-Italia per onorare le vittime israeliane e svedesi ignorando quelle palestinesi è stata tragicamente e spudoratamente coerente con quell’insopportabile gerarchia del dolore che sa di razzismo, faziosità e di tutto ciò che ci allontana non solo dalla comprensione del reale, ma soprattutto da quello che dovrebbe essere umana pietà. Lo so, “un minuto sbagliato” a migliaia di chilometri dalla strage è ben poca cosa di fronte all’immensità della tragedia vissuta in terra di Palestina, di fronte all’uccisione, alla mutilazione e al ferimento di migliaia di bambine e bambini. E qualcuno potrebbe persino farmi la classica domanda (una delle peggiori possibili sempre) che si fa in questi casi: “di che ti stupisci?”, come se la prevedibilità di un evento non suscitasse egualmente amarezza, sgomento e disgusto.

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https://comune-info.net/scuole-aperte/momenti-comuni-di-sospensione/



18 ottobre: le notizie di Radio Popolare

La strage all’ospedale di Gaza, la crescente tensione in Medio Oriente, il rinvio del salario minimo e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di mercoledì 18 ottobre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. A quasi 24 ore dalla strage dell’ospedale battista di Al Ahli di Gaza l’unica certezza sono i morti, famiglie in fuga dai bombardamenti incessanti che avevano cercato rifugio in quello che speravano essere un luogo sicuro. Il salario minimo si avvia verso un binario morto: giustificando la necessità di approfondire parere negativo del Cnel, la maggioranza ha votato il rinvio in Commissione Lavoro. I dati dell’Istat pubblicati oggi fotografano la crisi dei consumi e l’impoverimento dei salari.

Sommario


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18 ottobre. Addio salario minimo, alla Camera un altro rinvio tra le polemiche

MANOVRA CIECA. Le destre neutralizzano la proposta delle opposizioni. È scontro: «È un’operazione cinica contro i precari, ma la battaglia continua». L’Italia resta uno dei 5 Paesi (su 27) in Europa che non hanno una paga oraria garantita

ROBERTO CICCARELLI – ILMANIFESTO.IT Sul salario minimo orario a nove euro il governo e la sua maggioranza hanno incassato ieri una vittoria tattica: il rinvio della discussione alla Commissione lavoro con 21 voti di scarto alla Camera. Una mossa parlamentare pensata per svuotare la proposta di legge formulata da quasi tutte le opposizioni parlamentari, tranne Italia Viva, e per cambiargli il senso politico.

NON È ANCORA CHIARO in quale direzione andrà la proposta della maggioranza, se mai ci sarà e sarà votata. Stando al Cnel di Renato Brunetta, dal quale il governo ha ottenuto una contestata e parziale «consulenza», la nuova proposta scolpirà nel marmo l’idea per cui il salario minimo non è uno strumento per combattere «il lavoro povero». E che bisogna tornare alla contrattazione, come se questa non fosse parte dello stesso problema che trova la sua origine nei rapporti di forza. Quelli che penalizzano i lavoratori precari, e i sindacati che faticano a rappresentarli. E non dall’esistenza di un minimo tariffario fissato per legge e dal suo astratto rapporto con il contratto. Se non c’è un contro-potere, oltre che le istituzioni adeguate, un salario minimo, anche se ci fosse, servirebbe a poco.

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18 ottobre. Sarà più difficile andare in pensione in anticipo

San Carlo Canavese (Torino) Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, contesta la “legge Fornero” nel paese natale dell’ex Ministro Elsa Fornero – Foto LaPresse/Marco Alpozzi 01 04 2016

Durante la conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi a seguito dell’approvazione del disegno di legge di bilancio da parte del Consiglio dei ministri, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha annunciato che «sarà molto più restrittivo l’accesso al pensionamento anticipato». Al momento è difficile comprendere con esattezza in che termini questo intervento verrà attuato. Il testo ufficiale del disegno di legge non è ancora stato diffuso, e nel relativo documento programmatico di bilancio, inviato al parlamento e alla Commissione Europea, non viene riportata in dettaglio né l’applicazione della singola misura né i suoi effetti diretti sulle finanze pubbliche. Il ministero dell’Economia ha evitato di fornire ulteriori spiegazioni, finora.
La cosa comunque chiara è che nel complesso i requisiti per andare in pensione diventeranno più stringenti e dunque con ogni evidenza a partire dal 2024 si andrà in pensione più tardi. La legge finora in vigore era infatti la cosiddetta “Quota 103”, che consente ai nati entro il 31 dicembre del 1961 che abbiano maturato almeno 41 anni di contributi e compiuto 62 anni (di qui la definizione della quota: 41+62) di andare in pensione anticipata rispetto ai parametri ordinari. Il tutto accettando una decurtazione sulla pensione fino al compimento dei 67 anni, quando la pensione verrebbe ricalcolata e pagata in forma piena.

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https://www.ilpost.it/2023/10/18/pensione-anticipata-quota-104/?homepagePosition=4

MANOVRA FINANZIARIA: Sanità, i numeri non mentono

La premier ha affermato che mai come quest’anno ci sono tanti soldi per la sanità: non è vero. Mancano all’appello 5-6 miliardi, altro che aumento

ROBERTA LISI – COLLETTIVA.IT Quando ci saranno tabelle e numeri si scoprirà il dettaglio della manovra di bilancio presentata lunedì 16 ottobre. Ma valutare quanto conosciuto è certamente possibile. A cominciare da uno dei capitoli più menzionato, quello della sanità.
Giorgia Meloni, rispondendo implicitamente alle richieste della Cgil e di quanti lo scorso 26 giugno da Piazza del Popolo e poi il 7 ottobre da quella San Giovanni che difendeva la Via Maestra, ha affermato che mai nella storia recente tante risorse sono state destinate alla sanità. Non è vero. A dirlo non è soltanto la Confederazione di Corso d’Italia.

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https://www.collettiva.it/copertine/welfare/2023/10/18/news/sanita-numeri-cifre-governo-cgil-3501268/

18 ottobre. Nuova centralità dell’industria e della manifattura: un piano per valorizza il sistema produttivo europeo. Parla Patrizio Bianchi

Patrizio Bianchi

Intervista approfondita con uno dei massimi economisti industriali, nonché ex ministro del Governo Draghi. Von Der Leyen ha assoldato Draghi per scrivere un rapporto sulla competitività Ue. Il problema Germania e il rapporto con Russia e Cina: è necessario un riposizionamento del sistema industriale europeo. Deglobalizzazione e nuove supply chain. Comau: il governo dovrebbe adoperarsi perché non varchi i confini nazionali

MARCO DE FRANCESCO – INDUSTRIAITALIANA.IT «Cosa metterà nero su bianco Mario Draghi nel report sul futuro della competitività dell’Ue richiestogli da Ursula Von Der Leyen? Non sono nella sua mente, ma credo che emergeranno due emergenze: quella di un nuovo sistema industriale europeo integrato e quello di un cambiamento nell’assetto istituzionale dell’Unione». Lo afferma Patrizio Bianchi, uno dei maggiori economisti industriali italiani nonché ex ministro dell’Istruzione proprio del governo Draghi.
Quanto alla prima emergenza, occorre superare le filiere nazionali, francesi, italiane o tedesche e puntare sulla realizzazione di catene europee molto spinte sotto il profilo tecnologico, dove ogni Paese porta il meglio di sé in fatto di competenze. In un sistema industriale finalmente integrato, settori di Paesi diversi lavorano insieme in modo sinergico e coordinato per ottenere una maggiore efficienza e competitività. In ogni caso si deve valorizzare fortemente l’industria, perché è l’epicentro delle nuove tecnologie, il luogo dove queste si integrano generando valore e occupazione; e perché non c’è modo di conseguire gli ambiziosi obiettivi ambientali dell’Ue senza il pieno coinvolgimento dell’industria.
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https://www.industriaitaliana.it/bianchi-draghi-industria-manifattura-europa/

18 ottobre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 602

RaiNews LIVE

Esplosioni a Odessa nella notte. L’invasione russa, giorno 601

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/linvasione-russa-giorno-601-8ee23072-1508-465f-97fd-237d9f8a8988.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : « La décision d’envoyer des missiles longue portée aux Ukrainiens est une grave erreur », met en garde l’ambassadeur russe à Washington

Le président ukrainien, Volodymyr Zelensky, a confirmé mardi l’utilisation de missiles américains ATACMS par Kiev.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/18/guerre-en-ukraine-en-direct-la-decision-d-envoyer-des-missiles-a-longue-portee-aux-ukrainiens-est-une-grave-erreur-met-en-garde-l-ambassadeur-russe-a-washington_6195114_3210.html


18 ottobre. Tra le grida e i (vigliacchi) silenzi

Al di là delle valutazioni politiche circa la manipolazione delle informazioni, quel che colpisce in questi giorni è l’imbarbarimento sociale di cui i media sono diventati al tempo stesso veicolo e riflesso, scrive Patrizia Cecconi, che della Palestina, in Italia, sa come oramai pochissime altre persone viventi e di cui possiamo solo immaginare il dolore nel vedere a quale livello di semplificazione e superficialità possano giungere i commentatori improvvisati chiamati a dire “la loro” nei talk show. Patrizia comincia il suo pezzo ricordando Vittorio Arrigoni, scrittore, reporter e militante italiano ucciso nel 2011 a Gaza e per Gaza, dopo essere stato sequestrato, bendato, seviziato e filmato. Vittorio, scrive Patrizia, sapeva che, malgrado l’orrore dell’assedio cui veniva sottoposta la sua Gaza, l’odio verso un nemico così facile da odiare per la sua ferocia avrebbe portato altro male. Avrebbe fatto perdere quell’umanità, intesa nella sua accezione migliore, che separa la giustizia dal desiderio di vendetta. È una lezione indimenticabile, quella di Vittorio, che oggi sembra completamente rimossa. Sembra. Oppure ci viene solo fatto credere che sia davvero così, oppure questa guerra – che Repubblica continua a chiamare “nuova” nei suoi “occhielli” giornalistici di apertura, probabilmente per spiegare ai suoi lettori che viene… dopo quella dell’Ucraina – è la stessa di sempre e chi vi si oppone davvero saprà sorprenderci ancora una volta. La storia sa meravigliarci e segue spesso percorsi misteriosi. “Io che non credo alla guerra, non voglio essere seppellito sotto nessuna bandiera. Semmai vorrei essere ricordato per i miei sogni. Dovessi un giorno morire – fra cent’anni – vorrei che sulla mia lapide fosse scritto quello che diceva Nelson Mandela: ‘Un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare’, ha scritto una volta Vittorio Arrigoni. La resistenza dei Palestinesi è la resistenza per antonomasia, lo sanno tutti, forse anche perché non s’è mai rassegnata. Nessuno è mai riuscito a farle smettere di sognare

PATRIZIA CECCONI – COMUNE-INFO.NET “Restiamo umani” era la firma, e insieme l’esortazione, con cui Vittorio Arrigoni chiudeva i suoi reportage da Gaza in quei 21 giorni tra il dicembre del 2008 e il gennaio del 2009 in cui Israele massacrava indiscriminatamente uomini, donne, vecchi e bambini, colpendo anche ospedali, scuole, ambulanze e facendo, in sole tre settimane, migliaia di feriti e 1.400 morti tra cui circa 300 bambini, molti dei quali lentamente bruciati con il fosforo bianco, altri fatti a pezzi dalle bombe e altri ancora schiacciati sotto le macerie delle loro case sbriciolate dai bombardamenti. Restiamo umani, nonostante tutto, chiedeva Vittorio.

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https://comune-info.net/tra-le-grida-e-i-vigliacchi-silenzi/


18 ottobre. Give Peace A Screen: festival del cinema per la pace

Al Sereno Regis, dal 19 al 22 ottobre 2023 il Festival del Cinema per la Pace

Torino accoglie un nuovo evento nel panorama cinematografico cittadino. Nasce Give Peace a Screen, il primo festival internazionale per cortometraggi di giovani registi e registe under 35 dedicati al tema della pace. L’idea nasce all’interno del Centro Studi Sereno Regis, che da anni studia la relazione tra arti visive e soluzione nonviolenta dei conflitti.
Il programma che sarà presentato al pubblico dal 19 al 22 ottobre 2023 presso la sala Poli in via Garibaldi 13 a Torino è articolato su oltre 130 cortometraggi selezionati tra i 1848 arrivati da 111 nazioni. Un panorama completo sull’attualità: dalla guerra in Ucraina agli sfruttamenti minerari in Turchia, dal recupero dei bambini-soldato colombiani al dramma dell’utero in affitto scelto per sopravvivere economicamente, passando per gli “oscar alla migliore dittatura”; al Give Peace a Screen va in rassegna il mondo, con le sue tensioni e i suoi conflitti.
«Ma soprattutto va in scena il mondo che vuole la pace, che cerca di ribellarsi al silenzio imposto dai regimi (è un caso che la nazione che ha inviato più cortometraggi sia l’Iran?), che cerca di far conoscere le ingiustizie al mondo affinché il mondo possa partecipare, solidarizzare, intervenire – dichiara Dario Cambiano, coordinatore del gruppo di lavoro del festival – Infatti, in occasione dei 75 anni della nostra Costituzione, la prima edizione del festival è dedicata alla “costituzione del mondo”: i cortometraggi sono proposti secondo gli articoli delle Costituzioni attualmente in vigore, per sottolineare come sia necessario dare attuazione completa ad esse».

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https://www.pressenza.com/it/2023/10/give-peace-a-screen-festival-del-cinema-per-la-pace/


24 ottobre Adriano Sofri: Il ricordo di Antonio Russo e il nuovo grido dei ragazzi ceceni
Piccola Posta

Il giornalista di Radio Radicale è stato ucciso ventitré anni fa in Georgia. L’anniversario della sua morte è presso che coinciso con un ennesimo episodio della terribile degenerazione della vicissitudine cecena: l’uccisione di un insegnante ad Arras

Il 16 ottobre del 2000 era morto, assassinato in Georgia, attorno a Tbilisi, Antonio Russo. Aveva 40 anni, era nato a Chieti. Giornalista, radicale – “radicale giornalista”, precisava Marco Pannella. Era andato, di proprio iniziativa, senza tessera dell’Ordine in tasca, perché non credeva nell’Ordine, nei posti più impervi della terra, si era fatto esperto di guerre. Era diventato dei più apprezzati corrispondenti di Radio Radicale, per la passione che metteva nel lavoro, la generosità e il coraggio, la simpatia per il suo prossimo. Ebbe un’avventura straordinaria in Kosovo, dove restò l’unico giornalista occidentale durante i bombardamenti della Nato, fu dato per disperso, si era mescolato ai kosovari in fuga dai rastrellamenti serbisti, in treno e a piedi, e ricomparve solo due giorni dopo a Skopje.

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https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2023/10/18/news/il-ricordo-di-antonio-russo-e-il-nuovo-grido-dei-ragazzi-ceceni-5798552/


18 ottobre. Al Nord piogge in arrivo, al Sud su le temperature

Da giovedì temporali sparsi sulle regioni settentrionali. E nel week end il maltempo si estenderà a tutta la Penisola. Ma dalla prossima settimana torna il bel tempo

AGI – Una vasta perturbazione atlantica si sta avvicinando all’Europa occidentale portando un progressivo peggioramento del tempo. Condizioni meteo stabili in Italia ma non per molto: entro la giornata di giovedì piogge e temporali sparsi interesseranno le regioni settentrionali risultando via via più intensi. Non esclusi entro venerdì anche locali nubifragi specie sulle regioni di nord-ovest.
Il centro-sud sperimenterà un temporaneo aumento delle temperature con valori anche 10 gradi sopra media, ma nel weekend il maltempo si estenderà a tutta la Penisola con piogge, temporali ma anche un generale calo termico. Gli ultimi aggiornamenti del Centro Meteo Italiano mostrano un miglioramento con l’inizio della prossima settimana ma l’ultima parte di ottobre potrebbe riservare nuovi impulsi perturbati per l’Italia.

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https://www.agi.it/cronaca/news/2023-10-18/meteo-piogge-nord-maltempo-weekend-23536085/

18 ottobre. Il tasso di siccità nel mondo è il più alto da 30 anni

È quanto emerge dal secondo rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale sullo stato delle risorse idriche globali

AGI – L’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha recentemente presentato il suo secondo rapporto sullo stato delle risorse idriche globali. Secondo questo rapporto, nel 2022 gran parte del mondo ha dovuto fronteggiare condizioni di siccità mai registrate, per grandezza e durata, negli ultimi trenta anni. “Quasi il 40% dei territori esaminati soffre di condizioni più secche del normale”, ha dichiarato Robert Reinecke, dell’Università Johannes Gutenberg di Mainz.

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https://www.agi.it/cronaca/news/2023-10-14/tasso-siccita-mondo-alto-30-anni-23480087/

18 ottobre. Le “porte di Milano”: le nuove periferie della città

FOTO| Google Earth

CLAUDIO JAMPAGLIA – RADIOPOPOLARE.IT Dopo solo 4 anni la giunta di Beppe Sala decide di rinnovare il suo PGT (il piano di governo del territorio), d’altronde tra pandemia, guerre e soprattutto impazzimento dei prezzi delle materie prime e inflazione conseguente o ben spremuta dalle imprese c’è bisogno di ridefinire gli orizzonti della città. O meglio quelli dell’investimento immobiliare. Lo spieghiamo con un dato di Banca d’Italia di pochi giorni fa: mentre l’economia tutta rallentava nel 2022 Milano registrava quasi la metà della raccolta nazionale di investimenti immobiliari da parte di banche, assicurazioni e fondi internazionali per 5,3 miliardi di euro. Mentre i settori trainanti della città erano gli alloggi e la ristorazione che sempre nel 2022 segnano un +17% di crescita. La città dell’investimento immobiliare e del turismo ha ridato a Milano lo status di città che cresce e che attira capitali e consumatori facoltosi perduto durante la pandemia. Il modello Milano, per molti suoi sostenitori e detrattori, insomma è tornato.

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18 ottobre. Luca Billi/Facebook

LOTTE LENYA nell’Opera da tre soldi (1945-46)
photos by Zachary Freyman


Il 18 ottobre 1898 nasce a Vienna Lotte Lenya, la più grande interprete delle opere di Brecht e Weill, una delle regine del teatro del Novecento, una rivoluzionaria.


Meine herren heute sehen sich mich gläser abwaschen und ich mache das bett für jeden.
Und sie geben mir ein penny und ich bedanke mich schnell .
Und sie sehen meine lumpen und das lumpige hotel.
Und sie wissen nicht mit wem sie reden
.


18 ottobre. A Milano, fino al 3 dicembre, il primo Festival di Public History promosso dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri

La memoria senza conoscenza storica è fallace, quindi il materiale di archivio va letto, conosciuto e soprattutto studiato: a Milano si è aperto il primo Festival di Public History, organizzato dall’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, dal titolo Storia, Reading, Musica, Talk, Tour in archivio, in collaborazione con Farneto teatro e con la partecipazione di ANPI, ANED, Associazione Vittime del terrorismo, Associazione vittime di Piazza Fontana, che, come il Parri, hanno sede alla Casa della Memoria. (…)

(…) Il Festival si chiuderà il 3 dicembre e il programma è reperibile sul sito del Comune di Milano. L’ingresso a tutte le iniziative è gratuito e libero, su prenotazione attraverso il sito e i social dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri.

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https://www.popoffquotidiano.it/2023/10/18/ti-porto-al-parri-quando-la-storia-e-un-bene-comune/

Casa della Memoria. Presentato il programma della prima edizione del festival “Ti porto al Parri”

Dal 14 novembre al 3 dicembre 2023, arriva alla Casa della Memoria di Milano il primo festival dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri: due settimane di teatro, musica e incontri per esplorare la storia e la memoria del Novecento, con la direzione artistica dell’associazione Farneto Teatro e con il sostegno del Comune di Milano e di “Milano è memoria”.  

L’Istituto nazionale Ferruccio Parri, nato nel 1949 per opera di Ferruccio Parri come Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, conserva un vastissimo patrimonio documentale sulla Storia del Novecento italiano e milanese. Il suo archivio contiene oltre 600 metri lineari di documenti e la sua biblioteca oltre 100mila volumi. Oggi questo patrimonio trova una sistemazione definitiva negli spazi di Casa della Memoria, istituto civico nel quartiere Isola di Milano.
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https://www.comune.milano.it/-/casa-della-memoria.-presentato-il-programma-della-prima-edizione-del-festival-ti-porto-al-parri-

18 ottobre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

18 ottobre. Cgil, l’assemblea rilancia lo sciopero generale contro la manovra, ma apre al confronto con Cisl e Uil

NUNZIA PENELOPE – ILDIARIODELLAVORO.IT Lo sciopero generale ci sarà, ma non è ancora arrivato il giorno. È facile, anzi, scontato, che il finale sarà quello che Landini, in fondo, sta ventilando da mesi: prima, però, si privilegia il confronto con le altre due confederazioni, Cisl e Uil, per individuare, come proposto dal segretario generale della Uil Bombardieri, un percorso unitario nelle reazioni alla manovra del governo. Sulla manovra la critica contenuta nel documento di Corso Italia è pressoché totale  (il testo integrale è pubblicato nella sezione Documentazione del Diario); di qui, la decisione di “proseguire la mobilitazione nei luoghi di lavoro e nei territori, dando mandato alla Segreteria nazionale di proclamare con tutte le Categorie intere giornate di sciopero e organizzare manifestazioni in tutto il Paese a partire dal prossimo mese di novembre, nelle forme e nelle modalità ritenute più opportune, incluso lo sciopero generale”.

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https://www.ildiariodellavoro.it/cgil-lassemblea-rilancia-lo-sciopero-generale-contro-la-manovra-ma-apre-al-confronto-con-cisl-e-uil/

L’Ordine del giorno approvato oggi dall’Assemblea generale della Cgil riunitasi a Roma nella sede nazionale della Confederazione.

L’Assemblea generale della CGIL considera molto importante la straordinaria partecipazione alla manifestazione “La via maestra” del 7 ottobre a Roma. Riempire, attraverso due cortei, piazza San Giovanni come non si vedeva da anni è stata la forte risposta delle lavoratrici e dei lavoratori, dei giovani, delle pensionate e dei pensionati, delle duecento associazioni – che hanno indetto la manifestazione insieme alla CGIL – a chi, invece di mettere in pratica la Costituzione, continua a disapplicarla e a volerla stravolgere, a partire dall’autonomia differenziata e dal superamento della nostra Repubblica parlamentare.

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https://www.cgil.it/la-cgil/democrazia-e-partecipazione/2023/10/18/news/odg_approvati_oggi_dall_assemblea_generale-3502504/

18 ottobre. Landini a Bombardieri e Sbarra: disponibili a incontrarci per definire la mobilitazione

Il leader della Cgil ha inviato una lettera ai segretari di Cisl e Uil: “Vediamoci con celerità per definire il percorso e le modalità della protesta”

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell’Assemblea generale che si è svolta oggi a Roma, ha inviato una lettera ai segretari generali di Uil e Cisl, Pierpaolo Bombardieri e Luigi Sbarra.
“Nell’ambito dell’Assemblea – scrive Landini – abbiamo avuto modo di discutere la proposta che la Uil ci ha sottoposto nella giornata di ieri. L’Assemblea generale della Cgil ha condiviso il giudizio sulla fase e la necessità di avviare un percorso di mobilitazione unitaria con manifestazioni e scioperi, per quanto ci riguarda fino allo sciopero generale”.
“Pertanto – conclude il leader – siamo disponibili a incontrarci con celerità nei prossimi giorni per definire percorso e modalità della mobilitazione”.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/10/18/news/maurizio-landini-cgil-sbarra-bombardieri-cisl-uil-mobilitazione-3502693/

18 ottobre. Economia di guerra

Il drammatico quadro internazionale e i riflessi su economia e finanza mondiale e italiana, con un nuovo rischio inflazione. L’analisi dell’economista Pianta

SIMONA CIARAMITARO – COLLETTIVA.IT Il conflitto mediorientale genera incertezza a livello internazionale con l’effetto immediato di aumentare l’instabilità finanziaria. L’economista Mario Pianta, ordinario di Politica economica alla Scuola normale superiore a Firenze e presidente della Società italiana di economia, spiega che le prospettive di crescita per il 2023-2024 sono intorno allo zero con oscillazioni modeste e ora la situazione potrebbe divenire ulteriormente critica con una nuova spinta verso l’alto dei prezzi dell’energia. “Quanto sta accadendo in Medio Oriente – afferma – porta a un’impennata del petrolio, che è già arrivato a oltre 90 dollari al barile, vicino alle quotazioni raggiunte con l’esplosione della guerra in Ucraina. L’effetto dell’aumento dei prezzi dell’energia è immediato in Paesi come l’Italia, perché siamo dipendenti dalle importazioni di gas e petrolio”.  

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https://www.collettiva.it/copertine/economia/2023/10/18/news/economia-di-guerra-pianta-3502239/

18 ottobre. Politiche industriali, il governo ci rinuncia per (non) fare cassa

PRIVATIZZAZIONI. L’ideologia secondo cui il settore privato, capace ed efficiente, è inequivocabilmente migliore del settore pubblico, spendaccione e improduttivo, è ormai smentita dai fatti e dalla storia

STEFANO UNGARO – ILMANIFESTO.IT Per finanziare il taglio del cuneo fiscale e introdurre la cosiddetta «flat tax» senza aumentare il debito pubblico, il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti presentando la legge di bilancio ha annunciato privatizzazioni per circa venti miliardi di euro.
Dietro alla scusa del fare cassa, si cela però un’impostazione cieca e ideologica che non tiene conto del fallimento delle politiche di privatizzazione degli anni Novanta e Duemila, periodo in cui l’Italia è passata da quarta potenza economica mondiale a Paese ormai strutturalmente in declino.

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https://ilmanifesto.it/politiche-industriali-il-governo-ci-rinuncia-per-non-fare-cassa

18 ottobre. USB: una manovra di bilancio tra guerra e austerità

Doveva essere nelle intenzioni del governo una manovra “seria e prudente”, si risolve nella sostanza in una manovra fatta di tagli, bonus e giochi di prestigio; e per lo più blindata dalla preclusione di presentare emendamenti e quindi di effettuare la discussione parlamentare.
La legge di bilancio che unitamente al decreto legge sugli anticipi alla Pa e ai decreti sulla riforma fiscale vale complessivamente 28 miliardi, si caratterizza per aggirare tutte le vere questioni che non dovevano e non potevano essere aggirate, affidando tutto alla cortina fumogena della propaganda e dei trucchi contabili
E così in un quadro di vertiginosa impennata dei prezzi, anche per effetto dell’escalation militare in Medio oriente, la questione salariale viene semplicemente ignorata e sostituita nella propaganda governativa dagli effetti benefici (per ora limitati tra l’altro a un solo anno) che produrrebbe il binomio taglio del cuneo fiscale/riforma fiscale con l’accorpamento delle prime due fasce al 23 percento per i redditi fino a 28.000 euro. Soldi di tutti per arginare il crollo del potere d’acquisto dei salari.

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https://www.usb.it/leggi-notizia/una-manovra-di-bilancio-tra-guerra-e-austerita-1035.html

18 ottobre. Privatizzazioni, le illusioni perdute e il rischio del declino industriale

FRANCO ASTENGO – STRISCIAROSSA.IT Nella “Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza” il governo ha scritto di voler realizzare in soli tre anni ulteriori privatizzazioni per un importo dell’uno per cento del prodotto interno lordo. Ferruccio De Bortoli in un suo articolo apparso sull’inserto economico del Corriere della Sera del 16 ottobre ha espresso un forte scetticismo rispetto all’esito possibile di questo intento e ha provato anche a tracciare un bilancio complessivo dell’intero quadro delle privatizzazioni.

Nel suo intervento l’ex-direttore del Corriere cita anche – e presenta- un saggio scritto da Paolo Modiano e Marco Onado per il Mulino dal titolo molto eloquente: “Illusioni Perdute”. Si tratta di una impietosa disamina delle privatizzazioni, avviate ormai trent’anni fa che dovrebbe spingere la classe dirigente non certo sulla via nostalgica di Iri, Efim, Egam ma verso un approfondimento – finora mancato – sulle ragioni per le quali l’Italia non dispone più di grandi aziende, in un quadro di fallimento dell’idea che vi fosse una “via finanziaria allo sviluppo”, lastricata di debiti e difese corporative,
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https://www.strisciarossa.it/privatizzazioni-le-illusioni-perdute-e-il-rischio-del-declino-industriale/

18 ottobre. Piombino vuole l’acciaieria che il Friuli Venezia Giulia ha rifiutato

Le acciaierie di Piombino (Il Post)

La scorsa settimana Gianpietro Benedetti, il presidente del gruppo Danieli, una multinazionale italiana che produce impianti per la siderurgia, ha annunciato di voler costruire una nuova acciaieria a Piombino, in Toscana. Vuole farlo in collaborazione con il gruppo ucraino Metinvest, lo stesso che controllava l’acciaieria Azovstal distrutta dai russi a Mariupol, in Ucraina. Benedetti ha parlato con un certo spirito di rivalsa perché a Piombino l’accoglienza delle autorità è stata positiva, il contrario rispetto alla tenace opposizione ricevuta fino a poco tempo fa in Friuli Venezia Giulia, quando una prima versione del progetto prevedeva la costruzione dell’acciaieria a San Giorgio di Nogaro.
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https://www.ilpost.it/2023/10/18/acciaieria-piombino-metinvest-danieli/?homepagePosition=10

18 ottobre. Intelligenza Artificiale, Slc: bene il Comitato

Apprezzamento per il varo del Comitato di studio sull’IA (intelligenza artificiale) annunciato oggi dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alberto Barachini è stato espresso da Slc Cgil. Il sindacato dei lavoratori della Comunicazione della Cgil valuta infatti positivo il percorso di condivisione di analisi e regole dell’impatto dell’IA sul lavoro editoriale.
“La filiera dell’editoria è già immersa in un processo innovativo che però va governato – nota Giulia Guida, segretaria nazionale Slc-Cgil -. Posti di lavoro qualificati, controllo umano delle decisioni editoriali, difesa del diritto d’autore – conclude – sono le rivendicazioni a cui porremo la massima cura”.
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18 ottobre, Ghiott chiude, addio cantuccini

In liquidazione la fabbrica di Barberino Tavarnelle (Firenze). Flai Cgil: “Inaccettabile spegnere un marchio storico, occorre salvare lavoratori e produzione”

Chiude la storica fabbrica di cantuccini Ghiott Dolciaria di Barberino Tavarnelle (Firenze). Nell’incontro del 10 ottobre scorso, convocato nell’ambito del tavolo del “Patto del lavoro del Chianti”, l’azienda ha comunicato la messa in liquidazione per crisi finanziaria, con il conseguente licenziamento degli otto dipendenti.
Ghiott Dolciaria è conosciuta per i suoi famosi “ghiottini”, cantuccini alle mandorle che produce con una ricetta esclusiva dal 1953. Nel 2016 aveva inglobato “La Sirena Cioccolato”

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17 ottobre

Assopalestina
https://www.facebook.com/assopace.palestina

La cronologia del conflitto israelo-palestinese

Le tappe principali dello scontro che da oltre un secolo coinvolge Israele, i palestinesi e i paesi arabi
https://www.ilpost.it/2023/10/14/conflitto-israelo-palestinese/

Pacelink
https://www.peacelink.it/


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 11

IL POST LIVE

Foto da www.avvenire.it

È stato bombardato un ospedale a Gaza, potrebbero esserci centinaia di morti

Non è ancora chiaro chi sia il responsabile: Israele dice che è stato il Jihad Islamico, gruppo radicale della Striscia, Hamas dice che è stato Israele

https://www.ilpost.it/2023/10/17/gaza-israele-hamas-guerra/
https://www.ilpost.it/

RaiNews LIVE giorno 11

Colpito un ospedale a Gaza, centinaia le vittime. Scambio di accuse tra Israele e Hamas Le prime immagini La ragazza ostaggio: riportatemi a casa

Hamas: 22 ostaggi morti sotto le bombe. L’Iran: “Se Israele invade, non stiamo a guardare”. Diplomazie al lavoro per fermare massacro ed escalation: Scholz oggi in Israele, domani arriva Biden. Putin in Cina incontra Xi. Oltre 2800 palestinesi uccisi

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/gaza-catastrofe-umanitaria-bombe-sul-valico-di-rafah-resta-chiuso-b803c4ae-012c-463a-bd98-9d5d5c5b856d.html

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: Israel kills 500 in hospital attack – ministry

  •  An Israeli air strike has hit al-Ahli hospital in Gaza City where thousands of civilians are seeking medical treatment and shelter from relentless attacks.
  • Gaza health ministry says at least 500 casualties in hospital blast. A UN-run school housing refugees also struck.
  • Iran’s foreign minister says pro-Iranian groups in the region could act preemptively against Israel, even in the “coming hours”.
  • Some 3,000 Palestinians have been killed in Israeli attacks on Gaza since Hamas’s October 7 attack inside Israel, which has killed more than 1,400.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/10/16/israel-hamas-war-live-iran-warns-resistance-front-may-attack

https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : le Hamas affirme qu’au moins 200 personnes sont mortes dans une frappe sur un hôpital à Gaza, Israël dément être à l’orgine du tir

Selon le ministère de la santé du Hamas, au pouvoir dans le territoire palestinien, un bombardement a touché l’hôpital Ahli Arab, situé dans le centre de la ville de Gaza. Le président de l’Autorité palestinienne a condamné un « massacre ».

Le président américain rencontrera le premier ministre israélien, Benyamin Nétanyahou, et réaffirmera sa solidarité avec Israël. Il se rendra ensuite en Jordanie, où il rencontrera le roi Abdallah II, le président de l’Autorité palestinienne, Mahmoud Abbas, et le président égyptien, Abdel Fattah Al-Sissi.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/17/en-direct-guerre-israel-hamas-un-haut-responsable-de-l-armee-americaine-en-visite-en-israel-avant-celle-de-joe-biden-prevue-mercredi_6192981_3210.html

Torna la paura terrorismo a Bruxelles, morti 2 cittadini svedesi. In fuga l’attentatore  (diretta)|  Il video: pronto a morire per l’Islam Due arresti a Milano

La rivendicazione in un messaggio sui social: “Ho vendicato i musulmani, sono un membro dell’Isis”. Annullata la partita Belgio-Svezia, tifosi scortati fuori dallo stadio

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/attentato-a-bruxelles-morti-due-cittadini-svedesi-in-fuga-aggressore-523ec3d1-8bbe-48fb-84ff-e5691578d36e.html


17 ottobre. Digiuno per la pace

Martedì 17 ottobre la giornata di digiuno e di preghiera per la pace indetta dal Patriarca latino di Gerusalemme il cardinale Pierbattista Pizzaballa.

Avvenire

Editoriale del Cardinale Zuppi per la giornata
Voci di pace. Il coraggio di scelte nuove

«Chiedete pace per Gerusalemme: vivano sicuri quelli che ti amano» ( Salmo 122, 6). I Salmi sempre esprimono le domande vere, profonde, drammatiche, esaltanti della nostra vita, di «questa stupenda e drammatica scena temporale e terrena», della nostra terra «dolorosa, drammatica e magnifica» (Paolo VI, Testamento) nella quale possiamo sempre vedere il «riflesso della prima e unica Luce» (Paolo VI, Pensiero alla morte). È la richiesta angosciosa espressa dalle vittime: «Eccoli: avanzano, mi circondano, puntano gli occhi per gettarmi a terra, simili a un leone che brama la preda, un leoncello che si apposta in agguato» (Salmo 17, 11-12).

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http://www.perlapace.it/digiuno-la-pace/


17 ottobre. Gaza, la Nakba non ha fine: intervista a Chantal Meloni

È ipocrita considerare i fatti del 7 ottobre scorso e il tragico scenario di questi giorni come estranei al contesto pluridecennale di occupazione militare, espulsioni, aggressione coloniale e discriminazioni di ogni genere contro i palestinesi

PASQUALE LIGUORI – DINAMOPRESS.IT Gli atti brutali commessi da Hamas vanno condannati senza esitazione ma la reazione israeliana si è confermata, come altre condotte in passato, sproporzionata. A pagarne il prezzo, l’intera popolazione di Gaza storicamente già vessata e oggi a rischio di pulizia etnica. Intervista a Chantal Meloni, Professoressa Associata di Diritto penale, docente di Diritto penale internazionale all’Università Statale di Milano.

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https://www.dinamopress.it/news/gaza-la-nakba-non-ha-fine-intervista-a-chantal-meloni/



17 ottobre: le notizie di Radio Popolare

Joe Biden in partenza per Israele, il timore di nuovi attentati in Europa e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di martedì 17 ottobre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La situazione nella striscia è sempre più drammatica. La popolazione continua a subire bombardamenti e la carenza di acqua, elettricità e cibo sta portando Gaza sull’orlo di una catastrofe umanitaria. In tutta Europa resta alto il timore di attentati terroristici di matrice jihadista. La controffensiva ucraina sta incontrando difficoltà, con i combattimenti che sembrano entrati in una fase di stallo. La Uil ha chiesto a Cgil e Cisl di avviare un percorso unitario di mobilitazione contro le scelte economiche del governo. 

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-mercoledi-17-ottobre/


17 ottobre. Bilancio, la spesa sanitaria aumenta solo sulla carta

Meloni: «3 miliardi in più». In realtà la spesa per i servizi sanitari cala al 6,3% del Pil. Le opposizioni: «Illusionismo». I cittadini extra Ue dovranno pagare 2.000 euro per l’iscrizione volontaria al Servizio sanitario nazionale.

ANDREA CAPOCCI – SBILANCIAMOCI.INFO Uno stanziamento dovuto per il contratto dei sanitari e un po’ di soldi per la sanità privata. Si può riassumere così quello che Giorgia Meloni invece presenta come «il più alto investimento mai previsto per la sanità». La formula iperbolica serve a nascondere una realtà assai meno rosea per il servizio sanitario nazionale. La premier sa che quello della sanità era uno dei capitoli più attesi della legge di bilancio 2024 e prova a raccontare il bicchiere mezzo pieno. «Ci sono 3 miliardi in più rispetto a quanto previsto», cioè uno meno di quanto chiedeva il ministro della salute Schillaci. Ribadisce «la priorità dell’abbattimento delle liste d’attesa con due misure: il rinnovo dei contratti e la detassazione degli straordinari e dei premi di risultato». In tutto, fa il conto lei, «quasi 136 miliardi di euro»

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https://sbilanciamoci.info/bilancio-la-spesa-sanitaria-aumenta-solo-sulla-carta/

17 ottobre. Guerra, petrolio e manovra. Soldi solo per le armi

Guerra, petrolio più caro, inflazione: la risposta del governo è una manovra che non affronta alcun nodo e si concentra sul cuneo fiscale che riduce i costi alle imprese e offre modestissimi aumenti dei salari nominali: sussidi pubblici rimpiazzano la scarsa capacità delle imprese di far crescere la produttività.

MARIO PIANTA – SBILANCIAMOCI.INFO Guerra in Medioriente, rincari del petrolio, inflazione, crisi in Europa: è questo che ci aspetta? Un anno e mezzo fa, a partire dalla guerra in Ucraina, la sequenza è stata la stessa. Con il gas al posto del petrolio. All’indomani dell’esplosione del conflitto tra Hamas e Israele i prezzi sono saliti del 20% per il gas e del 5% per il petrolio. Se il gas resta lontano dai picchi passati, tra luglio e settembre i prezzi del petrolio erano già saliti da 70 a oltre 90 dollari il barile, tornando vicini ai 110 dollari dell’inizio della guerra in Ucraina. Pur con riserve energetiche elevate, i prezzi dell’energia potrebbero tornare a colpire.

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https://sbilanciamoci.info/guerra-petrolio-e-manovra-soldi-solo-per-le-armi/

17 ottobre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 601

RaiNews LIVE

Esplosioni a Odessa nella notte. L’invasione russa, giorno 601

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/linvasione-russa-giorno-601-8ee23072-1508-465f-97fd-237d9f8a8988.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : Vladimir Poutine est arrivé en Chine où il rencontrera le président Xi Jinping

C’est le premier déplacement du président russe dans une grande puissance mondiale depuis l’invasion de l’Ukraine en février 2022. La Chine accueille jusqu’à mercredi les représentants de quelque 130 pays pour le forum des « Nouvelles routes de la soie ».

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/17/guerre-en-ukraine-en-direct-vladimir-poutine-est-arrive-en-chine-ou-il-rencontrera-le-president-xi-jinping_6194933_3210.html

17 ottobre. Julian Assange, cittadino onorario di Roma Capitale: così ha deliberato oggi il Consiglio comunale

Julian Assange

PRESSENZA.COM – Roma, Caput Mundi all’epoca dell’Impero Romano, culla insieme a Firenze dell’umanesimo rinascimentale, Medaglia d’oro al Valor Militare per la Resistenza, città che diede nascita alla Comunità (poi Unione) Europea, oggi annovera un’altra delle sue tante preminenze: è diventata la prima capitale nel mondo a conferire a Julian Assange la cittadinanza onoraria.
Il riconoscimento concesso al giornalista/editore australiano, tuttora incarcerato nel Regno Unito in attesa dell’estradizione negli Stati Uniti, è stato approvato alle ore 18.30 dal Consiglio comunale di Roma Capitale, con 22 voti favorevoli su 22 votanti (34 presenti), tra gli applausi dei tanti attivisti pro-Assange che riempivano la sala Giulio Cesare e che, da rinvio in rinvio, erano già venuti a manifestare al Campidoglio ben sette volte dal momento della protocollazione della mozione di cittadinanza quattro mesi fa

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https://www.pressenza.com/it/2023/10/julian-assange-cittadino-onorario-di-roma-capitale-cosi-ha-deliberato-oggi-il-consiglio-comunale/

17 ottobre. La transizione ecologica e la mobilità: nessuno rimanga al casello

Domenica 22 ottobre, a Modena, presso il Teatro San Carlo alle ore 10.30, un nuovo, importante appuntamento di informazione e sensibilizzazione pubblica con l’Alleanza Clima Lavoro: un dibattito a più voci sulla transizione alla mobilità elettrica, organizzato nell’ambito di FestiValori 2023.

Nessuno rimanga al casello”: questo il titolo di un nuovo, importante dibattito sulla transizione alla mobilità elettrica, organizzato in collaborazione con Alleanza Clima Lavoro, che si terrà domenica 22 ottobre, presso la splendida cornice del Teatro San Carlo di Modena alle ore 10.30, nell’ambito di FestiValori 2023, il Festival di Valori.it, quest’anno intitolato “Cose di questo mondo”, in programma nella città emiliana dal 20 al 22 ottobre per esplorare il mondo della finanza etica.
Nell’appuntamento di domenica mattina si affronterà dunque il tema del cambiamento radicale del modo in cui ci spostiamo che la transizione ecologica porta con sé. Il passaggio all’elettrificazione del trasporto e all’uso dei veicoli elettrici, in particolare, comporterà trasformazioni e costi che non dovranno gravare sulle fasce economicamente e socialmente più vulnerabili della popolazione.

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https://sbilanciamoci.info/la-transizione-ecologica-e-la-mobilita-nessuno-rimanga-al-casello/

17 ottobre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

17 ottobre. Bombardieri, manovra negativa, proponiamo una mobilitazione unitaria a Cgil e Cisl

TOMMASO NUTARELLI – ILDIARIODELLAVORO.IT “Abbiamo inviato un documento unitario a Cgil e Cisl per chiedere di continuare la mobilitazione unitariamente, sulla base delle piattaforme e delle rivendicazione che insieme abbiamo presentato, anche a livello regionale e territoriale, prevedendo ore di sciopero. Questo perché il nostro giudizio sulla manovra è negativo”. E’ questo il commento del segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, sulla manovra espresso davanti alla stampa in occasione della presentazione del murales di Alice Pasquini sulle morti sul lavoro, presso la ex Fiera di Roma lungo la Cristoforo Colombo, che si inserisce all’interno dell’iniziativa della Uil “Zero morti sul lavoro”.

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https://www.ildiariodellavoro.it/bombardieri-manovra-negativa-proponiamo-una-mobilitazione-unitaria-a-cgil-e-cisl/

17 ottobre. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

GKN: facciamo chiarezza, verso il 5 novembre, h 14.00

Prepariamoci all’ora x; spiccare il volo o cadere
Documento lungo ma necessario: leggere con attenzione
1. “Il Governo disposto ad esaminare il piano industriale degli operai”. Questa frase è solo parzialmente vera. Ed è quindi parzialmente falsa. E’ una frase che spiega tutto il paradosso. Da un lato, è un fatto storico: oggi non esiste alcun piano di reindustrializzazione al di fuori di quello concepito dal basso dal Collettivo di Fabbrica. Stare con questo piano, oggi e fino a prova contraria, significa stare con l’unica alternativa ai licenziamenti e alla 17 ottobre. Marelli: non è solo Crevalcore. Da Fca a Kkr, storia di una crisi industrialeimmobiliare.
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https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid02tKyhRCDPsNPBr1ak3vdjPNgCfeg8M8DkhJ7KuWzYiqJ21VsmuWaHVDGwiM3tHVV6l

17 ottobre. Marelli: non è solo Crevalcore. Da Fca a Kkr, storia di una crisi industriale

Il gigante italo-nipponico della componentistica auto – fatturato 10 miliardi – ha un debito di 7,9 miliardi. Per ristrutturarlo razionalizza gli stabilimenti: tremila tagli del personale (500 in Italia). Crisi Crevalcore: chiusura scongiurata e tavolo l’8 novembre. E sulle fabbriche di Venaria, Sulmona, Bari e Caivano… Anatomia di una crisi industriale: parla Ferdinando Uliano, responsabile automotive Fim Cisl

MARCO DE’ FRANCESCO – INDUSTRIAITALIANA.IT Tutto rinviato ma neanche troppo: scongiurata (per ora) la chiusura dello stabilimento Marelli di Crevalcore, il governo sa che comunque è atteso da un passaggio complesso. Un tavolo, previsto per l’8 novembre, metterà di fronte il ministro Adolfo Urso, i sindacati e quella Kkr che – mentre cerca di comprare la rete di Tim – ha deciso di abbandonare lo stabilimento toscano adducendo come causa i motori elettrici.
Ma i riflettori non sono puntati solo sul plant di Crevalcore: infatti, quello di Venaria Reale si avvia verso la cessazione, Sulmona e Bari hanno un surplus di lavoratori. Cosa sta accadendo a Marelli? Perché parliamo di crisi? Marelli, per intenderci, è un gigante italo-nipponico della componentistica auto guidato dal presidente e Ceo David Slump (nonché dal presidente esecutivo Dinesh Paliwal): l’azienda si occupa di powertrain convenzionali ed elettrici, lighting, sensori, interior, sospensioni, ammortizzatori, sistemi di scarico e di post-trattamento per l’endotermico, elettronica per macchine da corsa e tanto altro; conta 170 fra stabilimenti e centri di Ricerca e Sviluppo in Asia, America, Europa e Africa e un fatturato (ultimo noto, del 2021) attorno agli 11 miliardi di euro.

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https://www.industriaitaliana.it/marelli-componentistica-auto-kkr/

17 ottobre. Editoria, nuovo sciopero all’Agenzia Dire per il mancato pagamento del saldo stipendio

ILDIARIODELLAVORO.IT È di nuovo sciopero all’agenzia Dire: oggi, 17 ottobre, i giornalisti si asterranno dal lavoro per protestare contro il mancato pagamento – finora – del saldo dello stipendio di settembre.
Secondo quanto si legge in un comunicato del Comitato di redazione della Dire, “l’azienda, da ormai molti mesi, applica sistematicamente il pagamento degli stipendi in due tranche (acconto e poi saldo a fine mese), modalità fino a ora tollerata con grandi sacrifici dai giornalisti. Adesso, però, anche alla luce dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo arrivata non appena finito il contratto di solidarietà durato quasi due anni, i giornalisti hanno deciso che questa modalità di pagamento non è più accettabile nè sostenibile”.
“Già quest’estate l’assemblea di redazione aveva deliberato in tal senso, chiedendo che l’azienda rientrasse a un regime di regolarità o perlomeno garantisse il pagamento dell’intero stipendio entro il 15 del mese. Cosa che non è successa neanche in questo mese, come in quasi tutti i precedenti mesi del 2023”, aggiunge.
“I giornalisti si asterranno dunque dal lavoro nella giornata di oggi e tornano a chiedere all’azienda, in questa occasione, il ritiro della procedura di licenziamento (che riguarda 15 giornalisti e 13 grafici). La richiesta è stata rigettata all’ultimo tavolo di confronto. L’assemblea dei redattori coglie l’occasione per ricordare che questi licenziamenti sono inaccettabili e immotivati, tanto più a pochi mesi dall’entrata in vigore del nuovo decreto che regola il sistema delle agenzie di stampa”, conclude la nota. (e.m.)
https://www.ildiariodellavoro.it/editoria-nuovo-sciopero-allagenzia-dire-per-il-mancato-pagamento-del-saldo-stipendio/

Editoria. La notte (bianca) delle edicole: cos’è e perché ci riguarda

Dalle 19 di oggi nelle edicole di tutt’Italia le luci resteranno accese e le saracinesche alzate: è la “Notte delle edicole”, la modalità scelta dal Sindacato nazionale giornalai d’Italia (Sinagi) per sottolineare il ruolo centrale delle edicole sul territorio, anche come presidio sociale, e chiedere misure di sostegno al settore. A questa iniziativa, farà seguito la chiusura delle edicole per il 21 novembre per favorire la manifestazione nazionale che si terrà al Teatro Capranichetta a Roma.

Negli ultimi cinque anni in Italia hanno chiuso 3.339 edicole: i punti vendita dedicati prevalentemente a quotidiani e riviste sono scesi dai 15.243 del 2018 agli 11.904 del 2022, con un calo del 22%. Nel solo 2022 hanno chiuso 992 edicole, di cui 53 soltanto nella città di Roma e 34 a Milano. Tanto che oggi 5.895 Comuni italiani (il 25% del totale) non ha punti vendita di quotidiani e riviste e 2.438 comuni ha un solo punto vendita.

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https://www.avvenire.it/economia/pagine/notte-delle-edicole-crisi

16 ottobre

Due incidenti sul lavoro in Umbria, operai in gravi condizioni

Due gravi incidenti sul lavoro in Umbria. Feriti in gravi condizioni due operai

Il primo è avvenuto a Petrignano (Assisi), dove la polizia è intervenuta per un 60enne italiano che mentre stava facendo dei lavori di bonifica sul tetto di un’azienda, per cause ancora da chiarire, è caduto al suolo da un’altezza di circa sei metri. L’uomo è stato immediatamente soccorso dai sanitari del 118 che lo hanno trasportato all’ospedale di Perugia dove si trova ricoverato con riserva di prognosi.

Il secondo è acceduto a Monteleone d’Orvieto, dove un operaio di 49 anni è inciampato durante il lavoro sbattendo la testa su un blocco di cemento. È stato trasportato d’urgenza dal 118, in codice rosso all’ospedale di Perugia. Sull’accaduto sono in corso indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Orvieto.
https://www.lanazione.it/umbria/cronaca/incidenti-sul-lavoro-x8wn8hk5

16 ottobre. Si ribalta con l’auto e muore: si chiamava Alessandra Tortomasi, era al primo giorno di supplenza

BEATRICE TOMINIC – FANPAGE.IT Era al primo giorno di supplenza Alessandra Tortomasi, l’insegnante morta a Lanuvio dopo l’incidente di sabato pomeriggio, 14 ottobre 2023. Il suo è uno dei tanti nomi che figurano in un elenco di vittime della strada sta diventando sempre più lungo. La maestra, quarantunenne, era originaria di Paternò, comune in provincia di Catania e si trovava nella regione Lazio per una supplenza a scuola, come si legge su il Messaggero.

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https://www.fanpage.it/roma/si-ribalta-con-lauto-e-muore-si-chiamava-alessandra-tortomasi-era-al-primo-giorno-di-supplenza/

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Assopalestina
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La cronologia del conflitto israelo-palestinese

Le tappe principali dello scontro che da oltre un secolo coinvolge Israele, i palestinesi e i paesi arabi
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Pacelink
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Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 10

IL POST LIVE

Da www.avvenire.it

Israele dice che non vuole occupare la Striscia di Gaza

Lo ha detto l’ambasciatore del paese all’ONU: intanto è stato aggiornato il numero delle persone tenute in ostaggio a Gaza, sono 199

https://www.ilpost.it/2023/10/16/gaza-israele-invasione-hamas/?homepagePosition=0
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RaiNews LIVE giorno 10

Aperto il valico di Rafah. Ma Israele smentisce una tregua a Gaza Biden: “Occupare la Striscia sarebbe un errore” Nuovo raid israeliano in Libano

Attesi l’ingresso dall’Egitto dei primi aiuti umanitari nella Striscia e l’uscita degli stranieri e dei palestinesi con doppia nazionalità

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/monito-di-teheran-a-israele-interverremo-se-continua-lattacco-a-gaza-raid-su-aeroporto-di-aleppo-e04dd5e9-b828-4aca-b1cd-a0907f2e6bac.html

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas live: Israeli air raids pound Gaza as Palestinians seek safety

  • Death toll from overnight Israeli air raids rises to 71 after attacks on Rafah and three homes bombed in Khan Younis.
  • US Secretary of State Blinken says Biden will emphasise that Israel has the “right and duty” to defend itself from Hamas.
  • More than 2,800 Palestinians have been killed by Israeli attacks in Gaza.
  • Iran’s FM says pro-Iranian groups in the region could pre-emptively act against Israel, even in the “coming hours”.
  • Hamas’s Al-Qassam Brigades says that up to 250 captives in Gaza and it is prepared to release those with foreign nationalities as soon as “circumstances allow”.
  • The WHO warns there are only “24 hours of water, electricity and fuel left” in the besieged Gaza Strip.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/10/13/israel-hamas-live-dozens-killed-while-fleeing-to-southern-gaza

https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : Israël «n’a aucun intérêt» à occuper Gaza, selon l’ambassadeur israélien auprès de l’ONU

« Ce serait une erreur qu’Israël occupe à nouveau Gaza », a affirmé dimanche le président américain, Joe Biden. En visite en Israël, la ministre des affaires étrangères française, Catherine Colonna, a annoncé que dix-neuf Français avaient été tués dans les attaques du Hamas, et que treize étaient portés disparus.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
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16 ottobre. Ultimatum Israele: cristiani a Gaza, tra la telefonata del Papa e il battesimo di Gabriele

DANIELE ROCCHI – AGENSIR.IT Ancora bombe nella notte a Gaza dove Israele ha preso di mira i quartieri di al-Shujaiya e di al-Zaytoun, dove si trova la parrocchia cattolica della Sacra Famiglia con oltre 500 sfollati. “Non abbiamo avuto danni”, dice al Sir suor Maria del Pilar. La comunità cristiana è decisa a restare nella parrocchia e non a evacuare a sud come intimato dall’Esercito di Israele. Ieri sera sono arrivati, via telefono, anche l’incoraggiamento e la vicinanza di Papa Francesco

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https://www.agensir.it/mondo/2023/10/16/ultimatum-israele-cristiani-a-gaza-tra-la-telefonata-del-papa-e-il-battesimo-di-gabriele/

16 ottobre. Circolano molte notizie false sugli attacchi di Hamas e Israele

E le piattaforme social faticano a rimuoverle tutte o a dare il giusto contesto per capire cosa è reale

 Immagini delle riprese di un documentario spacciate sui social network come una messa in scena da parte di Israele su un attacco di Hamas

Dal giorno degli attacchi di Hamas contro Israele e della risposta dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza una grande quantità di notizie false, con fotografie e video spacciati per veri, è circolata su alcuni dei social network più grandi e utilizzati come Facebook, Instagram, TikTok e Twitter. Le società che li gestiscono hanno detto di essersi impegnate da subito per intensificare le attività di controllo, ma a distanza di una decina di giorni continuano a esserci molti contenuti fasulli, che in alcuni casi ricevono grandi attenzioni e vengono dati per veri.
Soprattutto su Twitter e TikTok sono stati diffusi video che descrivevano attacchi da parte di Hamas o Israele, ma che in realtà mostravano immagini di vecchi scontri e non sempre legati a Israele e ai territori palestinesi. Un video molto condiviso mostrava per esempio un attacco condotto da alcuni miliziani in Siria nel 2020 e non uno degli assalti da parte di Hamas di sabato 7 ottobre.

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16 ottobre: le notizie di Radio Popolare

La catastrofe annunciata a Gaza, i dubbi sulla manovra blindata dal governo e le altre notizie della giornata

16 ottobre Valico di Rafah (ANSA)

Il racconto della giornata di lunedì 16 ottobre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il punto della situazione in Medio Oriente a dieci giorni dall’inizio del conflitto. Il governo ha presentato la nuova manovra finanziaria e i dubbi che lascia sono più delle risposte date, e l’invito alla maggioranza a non presentare gli emendamenti mette a rischio la centralità del Parlamento. A Roma si è tenuta la cerimonia in occasione dell’80esimo anniversario del rastrellamento degli Ebrei di Roma, una marcia lenta e silenziosa dal Campidoglio al Portico d’Ottavia.

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-lunedi-16-ottobre/



16 ottobre. Manovra finanziaria

Cdm approva legge di bilancio. Meloni: manovra da 24 miliardi “Seria e realistica”

“Costo tassi e superbonus superano il valore della manovra”. Taglio cuneo di 6 punti fino a 35mila euro, di 7 fino a 25mila. 7 miliardi per rinnovi contratti Pa, oltre 2 a Sanità. “Asilo gratis dal secondo figlio”

La premier in conferenza stampa: “Concentra le risorse su grandi priorità”. La manovra vale complessivamente “poco meno di 24 miliardi, frutto di 16 miliardi di extragettito e per il resto di tagli di spese. E’ una manovra che considero molto seria, molto realistica che non disperde risorse ma le concentra su grandi priorità continuando a seguire la visione che il governo ha messo dall’inizio del suo mandato, nonostante il quadro complesso”: lo ha detto la premier Giorgia Meloni al termine del Cdm.  

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https://www.rainews.it/articoli/2023/10/manovra-oggi-il-consiglio-dei-ministri-base-di-partenza-23-miliardi-due-terzi-in-extra-deficit-decreti-delega-fiscale-finanziaria-aliquote-irpef-c55db779-b09e-4e78-866c-7a23d031f140.html

Legge di bilancio 2024: ecco le misure per famiglie e lavoro

Fringe benefit a 1000 euro per tutti, decontribuzione madri, congedo parentale ampliato, proroga carta Spesa: la sintesi della premier Meloni sulla manovra 2024

Questa mattina a palazzo Chigi è stata approvata la bozza di legge di bilancio che il Governo intende presentare alle Camere e a Bruxelles nelle prossime settimane .
Durante la Conferenza stampa del Governo sull’approvazione della legge di bilancio per il 2024 la Premier Meloni ha presentato in prima persona le misure  che affrontano le priorità  attuali ovvero il sostegno ai redditi più bassi e per incentivare  la natalità. 
In particolare ci sono novità in tema di fringe benefits  di congedo parentale retribuito, di taglio al cuneo contributivo confermato ancora per un anno, di incentivi alle assunziono  Vediamo in particolare di seguito  tutte le altre  anticipazioni in attesa dei testi  dettagliati  del disegno di legge.

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https://www.fiscoetasse.com/approfondimenti/15641-legge-di-bilancio-2024-ecco-le-misure-per-famiglie-e-lavoro.html

Manovra, stretta sulle pensioni: addio a quota 103, Opzione donna e Ape sociale. In attesa delle valutazioni di Uil e Cgil, il governo incassa il via libera della Cisl

NUNZIA PENELOPE – ILDIARIODELAVORO.IT È la sorpresa della manovra. Intuibile nelle prime vaghe parole della premier Meloni in conferenza stampa post consiglio dei ministri, e confermata successivamente dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti: dal prossimo anno, ha annunciato, finiscono sia quota 103 che Opzione donna e Ape sociale, e sarà ‘’molto più restrittivo” il requisito per andare in pensione anticipata.
In sostanza, dal 2024 non si potrà più andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 di età (appunto quota 103): il requisito contributivo resta confermato, ma sale l’età anagrafica. Ci sarà un meccanismo di incentivo per chi resta al lavoro, nella logica del bonus Maroni, e una penalizzazione per chi deciderà di andare in pensione. Restano confermate anche le attuali ‘’finestre’’.

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https://www.ildiariodellavoro.it/manovra-stretta-sulle-pensioni-addio-a-quota-103-opzione-donna-e-ape-sociale-in-attesa-delle-valutazioni-di-uil-e-cgil-il-governo-incassa-il-via-libera-della-cisl/


16 ottobre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 600

RaiNews LIVE

Putin: pronti al dialogo, ma l’Ucraina deve togliere il divieto ai negoziati

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/linvasione-russa-giorno-600-76b5fa96-4da8-44c6-bae9-81fa6efdd880.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : une « défense active » des forces russes en direction d’Avdiïvka, de Koupiansk et de Zaporijia, dans le sud-est du pays

Les services de renseignement ukrainiens annoncent avoir visé des installations électriques en Russie. Le chef de la diplomatie russe, Sergueï Lavrov, se rendra en Corée du Nord «les 18 et 19 octobre, pour une visite officielle».

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/16/guerre-en-ukraine-en-direct-une-defense-active-des-forces-russes-en-direction-d-avdiivka-de-koupiansk-et-de-zaporijia-dans-le-sud-est-du-pays_6194719_3210.html

ELEZIONI IN POLONIA

16 ottobre. Diritto e Giustizia resta primo partito, ma l’opposizione pro Ue conquista la maggioranza dei seggi

Secondo gli exit poll e al termine della tornata elettorale più partecipata della storia del Paese dal 1989 (è andato a votare il 72,9% degli aventi diritto) la formazione conservatrice, di destra del premier Mateus Morawiecki, Diritto e Giustizia (Pis), non avrebbe la maggioranza per governare, nemmeno alleandosi con il partito di ultra-destra Konfederacja.
Il Pis ha vinto perla terza volta consecutiva le elezioni parlamentari, ma probabilmente non governerà in Polonia: secondo i risultati degli exit poll, un accordo parlamentare tra i partiti di opposizione, Piattaforma Civica – guidata da Donald Tusk -, Terza Via e la Sinistra, avrebbe un ampia maggioranza e potrebbe formare un governo. 

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https://www.rainews.it/articoli/2023/10/pis-e-primo-partito-ma-lopposizione-pro-ue-conquista-la-maggioranza-dei-seggi-68e6b26f-73ad-4e35-a643-06366b7c9bd6.html

Il documento del Consiglio d’Europa sui migranti. Testo deludente

L’agenzia stampa Interris.it ci ha inviato questa documentata analisi della proposta del Consiglio d’Europa sui migranti, che volentieri pubblichiamo:

“Negli ultimi mesi si è parlato molto dei migranti che arrivano in Europa attraverso il Mar Mediterraneo.
E non sono mancate le polemiche.
Dell’argomento si è occupato anche il Consiglio d’Europa. Il 4 ottobre scorso è stata presentata una proposta in attesa dell’approvazione definitiva. Purtroppo, ad una lettura attenta, questo documento appare privo delle novità attese. A giugno 2023, il testo proposto era diverso.
La versione finale è molto più “soft”. Chi si aspettava un documento che contenesse nuove regole da imporre a tutti i Paesi dell’UE (con tanto di sanzioni) rimarrà deluso.
A cominciare dalla sua applicabilità: riguarderebbe, infatti, “eventi eccezionali”, ma i flussi migratori non sono “eccezionali”, né in termini temporali (vanno avanti da decenni) né in termini dimensionali (nel 2016, gli arrivi di migranti furono maggiori e il numero degli arrivi è solo una percentuale minima del totale dei migranti fornito dall’IOM).

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https://www.pressenza.com/it/2023/10/1774680/

16 ottobrte. La Humanity1 salva 62 persone in due operazioni

PRESSENZA.COM Durante la notte, su segnalazione di Alarm Phone, la nave Humanity1 di SOS Humanity ha soccorso 31 persone, tra cui una donna e diversi minori, a bordo di un barchino di legno alla deriva in acque internazionali nella zona di ricerca e soccorso maltese.
Dopo aver completato la prima operazione e in collaborazione con le autorità italiane, stamattina l’equipaggio ha effettuato un secondo salvataggio, sempre su segnalazione di Alarm Phone. I 31 naufraghi erano a bordo di un gommone sovraffollato e inadatto alla traversata del Mediterraneo, senza acqua, cibo e strumenti di navigazione. Erano esausti e alcuni soffrivano di mal di mare.
Tutti le persone soccorse stanno ricevendo le prime cure da parte dell’equipaggio della nave umanitaria.
https://www.pressenza.com/it/2023/10/la-humanity1-salva-62-persone-in-due-operazioni/

Diaconia Valdese

Appello per il ritiro degli ultimi decreti legge sui migranti

La dichiarazione della Commissione Sinodale per la Diaconia

A seguito degli ultimi decreti del Governo in materia di migrazioni e del permanente flusso di persone in arrivo in Europa, la Commissione Sinodale per la Diaconia, impegnata da anni nell’accoglienza di persone migranti, ha ritenuto importante segnalare al Governo, ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari e alle Commissioni Parlamentari competenti la necessità di modificare in modo sostanziale la normativa in via di approvazione.  

Di seguito il testo dell’appello.
https://www.diaconiavaldese.org/csd/news/appello-per-il-ritiro-degli-ultimi-decreti-legge-sui-migranti.php

16 ottobre. A Roma mille persone al corteo per gli 80 anni dal rastrellamento del ghetto

Il corteo è termitnato al Ghetto Ebraico, a largo 16 ottobre 1943, dove il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona di fiori

AGENZIA DIRE – “È una storia di orrore quella che riguarda gli ebrei. Dopo la Shoah abbiamo avuto illusione che il mondo fosse cambiato, invece non è così“. Lo ha detto il Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, parlando dal palco allestito a largo 16 ottobre 1943 per ricordare gli 80 anno del rastrellamento del Ghetto Ebraico di Roma.
“Quello che è successo 9 giorni fa in Israele ha ricordato stragi antiche e recenti con donne trascinate per i capelli e bambini uccisi- ha aggiunto riferendosi all’attacco di Hamas- L’attacco agli ebrei in quanto tali, perché di questo si è trattato, è un attacco alla società civile”.

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https://www.dire.it/16-10-2023/966230-a-roma-mille-persone-al-corteo-per-gli-80-anni-dal-rastrellamento-del-ghetto/

16 ottobre. Moni Ovadia lascia il Teatro di Ferrara dopo le critiche al Governo israeliano

L’artista, pur premettendo che “la morte anche di una sola persona, sia essa israeliana o palestinese, è sempre una tragedia e va condannata con tutte le forze”, aveva infatti accusato Israele di “lasciar marcire le cose”

FERRARA – Moni Ovadia ha annunciato le dimissioni dalla direzione del Teatro Comunale di Ferrara, e lo ha fatto in un’intervista al Corriere della Sera dopo gli attacchi subiti dall’attore per le sue critiche alla politica del Governo israeliano (a cui Ovadia aveva attribuito la responsabilità dell’attacco di Hamas). “Grazie per la solidarietà espressami nei confronti delle mie ‘volontarie’ dimissioni”, dice Ovadia, dopo l’annuncio del suo passo indietro dalla direzione del Teatro comunale di Ferrara. “Mi sono dimesso perché sono un uomo libero e nessuno deve dirmi cosa devo pensare e cosa posso dire“, afferma in un post su Facebook.

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https://www.dire.it/16-10-2023/966225-moni-ovadia-dimissioni-teatro-ferrara-critiche-governo-israeliano/


16 ottobre. OLIMPIADI MILANO – CORTINA

Olimpiadi invernali 2026, la pista da bob a Cortina non si farà

FABIO FIMIANI – RADIOPOPOLARE.IT Ancora nelle scorse settimane la Regione Veneto e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano hanno tentato di far realizzare la nuova pista da bob a Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026.
Un tentativo irragionevole visti tempi e costi, infatti anche alla seconda gara per la costruzione dell’impianto, a fine settembre, non sono state presentate offerte da parte delle aziende costruttrici.
Già dall’inizio dell’iter istituzionale per i giochi Milano Cortina gli ambientalisti avevano segnalato la poco sostenibilità, anche economica oltre che ecologica, della nuova pista, e avevano proposto l’alternativa della vicina Innsbruck.
Il dossier della candidatura italiana al Comitato Olimpico Internazionale aveva risentito del ritiro di Torino, che avrebbe potuto proporre la pista abbandonata di Cesana, costruita per i giochi del 2006. La decisione avvenne per l’avvicendamento tra il sindaco Piero Fassino del Pd a capo di una giunta di centrosinistra e Chiara Appendino e l’amministrazione monocolore del Movimento 5 Stelle.
Da allora gli ambientalisti non hanno mai smesso di sollevare dubbi, manifestare e proporre l’alternativa Innsbruck, inascoltati. Per altro gli iscritti ufficiali alla federazione bob sono poche decine, situazione analoga per slittino e skeleton che condividono l’uso di questo tipo di pista sportiva.
Poche settimane fa per l’opacità dei rapporti con la società dell’evento olimpico e l’agenzia per le opere gli ambientalisti erano usciti dal tavolo di confronto.
Intanto l’Austria ha riproposto la propria disponibilità, visto che l’impianto è operativo ed è vicino a Veneto e Trentino dove si svolgeranno le gare del 2026 insieme alla Lombardia.
La mancata realizzazione della pista da bob di Cortina probabilmente sarà attribuita agli ambientalisti, ma è invece responsabilità delle istituzioni italiane. Gli ecologisti hanno sempre indicato le criticità nonché un’alternativa ragionevole e sostenibile. Nelle prossime settimane il Coni deciderà una soluzione fuori dall’Italia, ha annunciato il presidente Giovanni Malagò.
https://www.radiopopolare.it/olimpiadi-invernali-2026-la-pista-da-bob-a-cortina-non-si-fara/


16 ottobre. Christopher Vogler: un Maestro dei Miti. Conversazione su narrativa, I.A. e Creatività

FEDERICO PALUMBO – PRESSENZA.COM Christopher Vogler è un rinomato esperto di narrativa e sceneggiatura, ampiamente riconosciuto nell’industria cinematografica e della narrazione. Il suo contributo più significativo è rappresentato dal suo libro intitolato “Il viaggio dell’eroe. La struttura del mito ad uso di scrittori di narrativa e di cinema”, che è diventata un’opera influente nel mondo della narrazione.
Vogler si è ispirato alle idee dello studioso Joseph Campbell, che ha esplorato la struttura mitica e il “viaggio dell’eroe” nel suo libro “L’eroe dai mille volti”.
Nel suo lavoro, Vogler analizza gli elementi essenziali di una narrativa efficace, come l’arco del personaggio, i punti di svolta e il viaggio emotivo dell’eroe.
L’opera di Christopher Vogler ha lasciato un’impronta duratura sulla narrazione e la sceneggiatura, e il suo approccio rimane uno strumento prezioso per coloro che cercano di raccontare storie avvincenti e significative in diversi mezzi di comunicazione.

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https://www.pressenza.com/it/2023/10/christopher-vogler-un-maestro-dei-miti-conversazione-su-narrativa-i-a-e-creativita/


16 ottobre. L’ipocrisia virtuosa della democrazia, quel confine tra rispetto delle istituzioni e menzogna

Da STRISCIAROSSA.IT Pubblichiamo un’anticipazione del libro di Nadia Urbinati L’ipocrisia virtuosa, sintesi del capitolo 4 dal titolo: “Promesse (spesso) non mantenute”.


NADIA URBINATI – L’ipocrisia ben intesa, quella che propongo di identificare con civility, trova il proprio ambiente congeniale nella democrazia rappresentativa. Se nei regimi dispotici l’ipocrisia è una cosa sola con la doppiezza sistemica perché diventa una strategia di difesa della libertà e spesso della vita della persona, nelle società fondate sui diritti civili e politici, essa ha modo di mostrarsi nella sua veste «virtuosa», quella che si manifesta nell’agire individuale in pubblico con tranquillità. In questo ruolo essa è indicativa della solidità delle istituzioni politiche.
Contrariamente al regime autocratico, il governo costituzionale è così predisposto da tenere i politici nel timore del giudizio dei cittadini. Non è tanto la trasparenza che lo caratterizza, quanto la tensione permanente tra nascondimento e trasparenza. In un contesto normativo pensato per regolare il dissenso e il libero gioco delle opinioni, l’ipocrisia si presenta nella veste del compromesso, una dinamica essenziale nella democrazia elettorale.

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https://www.strisciarossa.it/lipocrisia-virtuosa-della-democrazia-quel-confine-tra-rispetto-delle-istituzioni-e-menzogna/


16 ottobre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

16 ottobre. Siamo tutti più poveri

A causa dell’inflazione le famiglie hanno perso il 17% di potere di acquisto. Il governo sta a guardare: non rinnova i contratti e non usa la leva fiscale

PATRIZIA PALLARA – COLLETTIVA.IT Un litro di latte oltre i due euro, fino a sei euro per un chilo di pane fresco, frutta e verdura a prezzi stratosferici. Per non parlare del costo della benzina, delle bollette di luce e gas, dei farmaci. Qualunque famiglia alle prese con le spese quotidiane sta soffrendo le conseguenze di un’inflazione galoppante che svuota il carrello e alleggerisce il portafoglio ormai da due anni. E anche se negli ultimi mesi ha rallentato la corsa, gli effetti degli aumenti rimangono, non tornano indietro: quello che sta succedendo adesso è che l’incremento dei prezzi diminuisce, ma continua.

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https://www.collettiva.it/copertine/economia/2023/10/16/news/inflazione-poveri-salari-potere-acquisto-3489327/

16 ottobre. Cgil Liguria: No all’autonomia differenziata

Incontro pubblico per discutere le criticità che il disegno di legge potrebbe determinare sulla tenuta unitaria del Paese e sulla condizione socio economica delle persone e dei territori.
 L’incontro pubblico è organizzato per dibattere le criticità che il disegno di legge sull’autonomia differenziata potrebbe determinare sulla tenuta unitaria del Paese e sulla condizione socio economica delle persone e dei territori. La tavola rotonda avrà lo scopo di concentrarsi sulle conseguenze che l’autonomia avrebbe sui principali pilastri dello stato sociale e dello sviluppo economico: dalla salute all’istruzione, dalle infrastrutture al fisco.
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/10/16/news/autonomia-differenziata-cgil-liguria-dirette-3496557/#imgmodal-3496556

16 ottobre. Sciopero rider a Milano, Nidil Cgil in corteo

Settimana di proteste per i ciclofattorini: manifestazione in bicicletta per la città fino alla sede di Glovo per chiedere tutele e trasparenza sugli algoritmi

MAURO MAZZUCCHI – COLLETTIVA.IT A Milano si apre un nuovo capitolo di mobilitazioni per i lavoratori del food delivery. I rider del capoluogo lombardo hanno infatti autonomamente proclamato scioperi prolungati nel corso della settimana per rivendicare il superamento dell’attuale sistema contrattuale imposto dalle piattaforme.

Nidil Cgil Milano ha deciso di sostenere attivamente i lavoratori e le loro richieste. Nella giornata di oggi (lunedì 16 ottobre), la categoria degli atipici ha organizzato un corteo in bicicletta le vie della città, a partire dalle ore 12, con partenza dal concentramento nel piazzale della Camera del lavoro.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/10/16/news/rider-milano-protesta-nidil-3497530/

15 ottobre

Assopalestina
https://www.facebook.com/assopace.palestina

La cronologia del conflitto israelo-palestinese

Le tappe principali dello scontro che da oltre un secolo coinvolge Israele, i palestinesi e i paesi arabi
https://www.ilpost.it/2023/10/14/conflitto-israelo-palestinese/

Pacelink
https://www.peacelink.it/


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 9

IL POST LIVE

Da www.avvenire.it

Evacuare il nord della Striscia di Gaza non sembra davvero possibile

Le Nazioni Unite hanno detto che decine di migliaia di persone sono fuggite verso sud, una piccolissima parte di tutti i palestinesi che abitano nella zona

https://www.ilpost.it/2023/10/14/gaza-israele-evacuazione/?homepagePosition=0
https://www.ilpost.it/

RaiNews LIVE giorno 9

Monito di Teheran a Israele: interverremo se continua l’attacco a Gaza. Gli Usa schierano la portaerei Eisenhower Colpito aeroporto di Aleppo

Colpita base Unifil in Libano, Gaza allo stremo. Pechino: sostegno alla Palestina

Sale a 2.670 il bilancio dei morti a Gaza, con circa 1.000 dispersi sotto le macerie, 600.000 gli abitanti trasferitisi a Sud. Ripristinata da Israele la fornitura d’acqua. Il monito di Teheran: interverremo se continua l’attacco israeliano

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/monito-di-teheran-a-israele-interverremo-se-continua-lattacco-a-gaza-raid-su-aeroporto-di-aleppo-e04dd5e9-b828-4aca-b1cd-a0907f2e6bac.html

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas live: Israeli air raids pound Gaza as Palestinians seek safety

  • Israel has denied any plans of a truce under way in southern Gaza after security sources in Egypt said such a deal was due.
  • More than 1,000 Palestinians missing under the rubble of buildings destroyed by Israeli air attacks on Gaza, rescuers say.
  • UN humanitarian office warns that Gaza hospitals’ last reserves of fuel will probably run out in a few hours.
  • US President Joe Biden warns Israel that any occupation of Gaza would be a “big mistake”, says he supports creation of humanitarian corridor. The Gaza Strip is already part of the occupied Palestinian territory, with Israel maintaining effective control over the enclave and restricting its residents’ right.
  • UN humanitarian office has warned Gaza hospitals’ last reserves of fuel will probably run out within the next 24 hours.
  • Israel has deployed thousands of troops, tanks and weaponry along the border fence with Gaza amid expectations it will soon begin a ground invasion.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/10/15/israel-hamas-war-live-gaza-hospitals-fuel-to-last-24-more-hours-un-says
https://www.aljazeera.com/news/longform/2023/10/9/israel-hamas-war-in-maps-and-charts-live-tracker

https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

Israélienne annonce « d’importantes opérations militaires » une fois les civils partis du nord de Gaza

La France a jugé « très préoccupante » la situation à la frontière entre le Liban et Israël, samedi, et a appelé les Libanais et le Hezbollah à « rester à l’écart du conflit ». De son côté, l’Iran a répété que ses alliés régionaux pourraient réagir en cas d’escalade de l’offensive israélienne à Gaza. Depuis vendredi, Israël demande aux habitants du nord de la bande de Gaza d’évacuer vers le sud.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/15/en-direct-guerre-israel-hamas-tsahal-annonce-d-importantes-operations-militaires-une-fois-les-civils-partis-du-nord-de-gaza_6192981_3210.html


15 ottobre. Papa Francesco: poco fa la telefonata alla parrocchia di Gaza, suor Saleh “conosce bene le sofferenze che stiamo patendo. Le offriamo per la Chiesa, la pace e il Sinodo”

AGENSIR – “Pochi minuti fa qui in parrocchia abbiamo ricevuto la telefonata di Papa Francesco. Ha chiamato padre Yusuf che mi ha dato il suo telefono perché parlassi direttamente con il Pontefice visto che lui non parla bene l’italiano. Il Papa ci ha assicurato che siamo nelle sue preghiere e che conosce la sofferenza che stiamo patendo”. Così suor Nabila Saleh, emozionata, ha raccontato al Sir la telefonata ricevuta pochi minuti fa da Papa Francesco. Una telefonata giunta al termine di un’altra giornata drammatica nella Striscia di Gaza, con i morti saliti a 2.670 e i feriti a più di 9.600, negli attacchi israeliani. Secondo l’Esercito di Israele sarebbero 600mila i palestinesi che hanno abbandonato negli ultimi giorni le loro abitazioni nel nord della Striscia e a Gaza City e che hanno oltrepassato il Wadi Gaza, per mettersi al riparo dai combattimenti. I cristiani sono fermi e decisi a restare in parrocchia dove pregano continuamente il Rosario, l’adorazione eucaristica e dove stanno dando rifugio anche a famiglie musulmane.

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https://www.agensir.it/quotidiano/2023/10/15/papa-francesco-poco-fa-la-telefonata-alla-parrocchia-di-gaza-suor-saleh-conosce-bene-le-sofferenze-che-stiamo-patendo-le-offriamo-per-la-chiesa-la-pace-e-il-sinodo/


15 ottobre. Fermiamo le stragi! Manifestazione per la pace a Perugia

Manifestazione per la pace a Perugia: hanno aderito oltre 50 associazioni umbre.

http://www.perlapace.it/fermiamo-le-stragi-manifestazione-la-pace-perugia/



15 ottobre: le notizie di Radio Popolare

La disperata situazione umanitaria a Gaza, le manifestazioni pro Palestina in Italia e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di domenica 15 ottobre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La situazione nella Striscia di Gaza sembra sempre più disperata mentre Israele continua ad ammassare truppe sui confini e l’inizio di un’operazione a terra sembrerebbe imminente. Dopo le revisioni al ribasso delle stime di crescita, per le scelte economiche del governo si preparano altri giorni di giudizi. E’ in crescita l’affluenza al voto in Polonia dove si vota per il rinnovo del parlamento. Si sta votando in Ecuador per il ballottaggio che determinerà la presidenza del paese. Si sta concludendo la lunga estate dal punto di vista delle temperature.

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-domenica-15-ottobre/


15 ottobre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 599

RaiNews LIVE

Putin guarda a Pechino: “Il progetto ‘via della seta’ è nell’interesse russo”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/putin-guarda-a-pechino-il-progetto-via-della-seta-e-nellinteresse-russo-linvasione-russa-giorno-599-2a98248b-9f98-4f1d-b8ce-3e916c695582.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : près d’un tiers du territoire peu sûr en raison des mines et des obus non explosés, selon Volodymyr Zelensky

Les forces ukrainiennes présentes dans la région ont continué à repousser les attaques russes, relate le think-tank américain dans son dernier rapport.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/15/guerre-en-ukraine-en-direct-pres-d-un-tiers-du-territoire-peu-sur-en-raison-des-mines-et-des-obus-non-exploses-selon-volodymyr-zelensky_6194563_3210.html


15 ottobre. Ci sono stati altri due forti terremoti nell’ovest dell’Afghanistan

Di magnitudo 6.3 e 5.4, nella stessa regione dove la settimana scorsa erano morte più di 2mila persone per un altro evento sismico

Domenica mattina ci sono stati due nuovi forti terremoti nell’ovest dell’Afghanistan, una trentina di chilometri a nord della città di Herat, la terza più popolata del paese. Secondo le misure della US Geological Survey (USGS), l’agenzia scientifica degli Stati Uniti che si occupa principalmente di geologia, il primo terremoto è avvenuto alle 5:36 e ha avuto una magnitudo 6.3, il secondo è avvenuto 20 minuti dopo e ha avuto una magnitudo 5.4. Non è ancora chiaro quanti danni siano stati causati dai due terremoti, ma secondo un medico dell’ospedale regionale di Herat intervistato dall’agenzia di stampa AFP almeno 93 persone sono state ferite e una è morta.
L’ovest dell’Afghanistan era già stato interessato da altri due terremoti di magnitudo 6.3 il 7 e l’11 ottobre. A causa del primo terremoto sono morte più di 2mila persone, quasi tutte donne e bambini secondo le Nazioni Unite. L’ipocentro del terremoto più forte di domenica è stato a 6,3 chilometri di profondità, cioè più superficiale rispetto a quelli dei due precedenti.
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https://www.ilpost.it/2023/10/15/terremoto-afghanistan-herat/



15 ottobre. La guerra, l’acqua e le donne

Sempre più spesso l’acqua è causa di guerra. A volte diventa anche un’arma di guerra. Di certo, la scarsità di acqua provocata da guerre (e da industrializzazioni e cambiamenti climatici) è un problema che precipita prima di tutto sulla vita di ogni giorno di milioni di donne. Ad esempio di quelle che, in qualsiasi angolo del mondo, si occupano della riproduzione sociale attraverso gli orti. In questo articolo Helga Merkelbach, pacifista e femminista che da anni si occupa si occupa del diritto umano all’acqua, ragiona sui nessi tra acqua, cibo e guerra, con un’attenzione alle donne e alla guerra in Ucraina. «Nel marzo 2019 una donna ucraina di Izyum, incontrata per caso, mi ha invitato a vedere il memoriale della pace nella sua piccola città natale… – scrive Merkelbach – Ci siamo scambiate le storie dei nostri padri. L’esercito sovietico e quello tedesco avevano perso e riconquistato Izyum tre volte durante la Seconda guerra mondiale. Noi due eravamo in piedi sulle rive del fiume Donets… Quando l’esercito russo invase l’Ucraina nella primavera del 2022, Izyum si trasformò nuovamente in un campo di battaglia… Lei stessa è fuggita dall’Est… È rimasta per un po’ di tempo da parenti in Russia e poi ha deciso di tornare a casa per prendersi cura della sua famiglia. È una delle donne che si mantengono in vita occupandosi quotidianamente di acqua, cibo e riparo per sé e per i propri cari, mentre la guerra degli uomini (per lo più) e l’esportazione di armi (decisa per lo più da uomini al potere) alimentano la continuazione della guerra…»

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https://comune-info.net/la-guerra-lacqua-e-le-donne/

Fiume Dnpr. Foto di Ann Chornous su Unsplash

15 ottobre. La questione del premio a una scrittrice palestinese alla Fiera del Libro di Francoforte

Lo ha vinto un romanzo sullo stupro e l’omicidio di una ragazza da parte di soldati israeliani nel 1949: la premiazione è stata posticipata

Il 20 ottobre la scrittrice palestinese Adania Shibli avrebbe dovuto ricevere un premio letterario in occasione della Fiera del Libro di Francoforte, ma la cerimonia di premiazione è stata posticipata a data da destinarsi a causa del conflitto tra Hamas e Israele. Per questo vari addetti ai lavori dell’editoria e della cultura hanno criticato la fiera, la più importante del mondo per il settore librario, e sia la Sharjah Book Authority, l’ente degli Emirati Arabi Uniti che si occupa di promozione della cultura letteraria araba, che l’Associazione degli editori turchi hanno annullato la propria partecipazione all’evento.

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https://www.ilpost.it/2023/10/15/fiera-libro-francoforte-adania-shibli-gaza-israele/

15 ottobre. Geo Barents, soccorse 63 persone. Genova il porto assegnato

Foto di Medici senza Frontiere

PRESSENZA.IT Questa notte 63 persone a bordo di un gommone sgonfio sono state soccorse dalla Geo Barents, nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere (MSF). Tra loro quattro donne e una decina di minori. I migranti hanno riferito di essere partiti dalla Libia circa 24 ore prima.
La Geo Barents è ora diretta verso Genova, il porto di sbarco assegnato dalle autorità italiane.
https://sentileranechecantano.net/wp-admin/post.php?post=48728&action=edit

15 ottobre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

15 ottobre. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

La campagna 100 per 10.000 si pone l’obiettivo di riempire questi 100 puntini per arrivare a un milione di euro. Zitti, zitti, nell’immobilismo di tutti, ne abbiamo già riempiti 10: abbiamo domande di ammissione a soci finanziatori per oltre 100.000 euro. Alle realtà che abbiamo già ringraziato nei precedenti post (su tutte ricordiamo Oxfam Italia ), si è sommata anche l’importante offerta di Comunet – Officine Corsare
La campagna di azionariato popolare è perfettamente spiegata su http://insorgiamo.org/100×10-000/ .
Ci sono anche le FAQ (domande frequenti) dove ad esempio si legge:
“Perché le azioni sono di €100,00 cadauna e il minimo da sottoscrivere è €500,00?Posso mettere 100€ e comprare un’azione e non ho altre persone con cui fare un gruppo di piccoli azionisti per raggiungere i 500 €?”

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https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid035Q8jk7hJXBNAodRCQN7p4ncK7ixP4iBmpz5aVQckwA2hBTRM9EGZopBKm3jwb8G2l

14 ottobre

Assopalestina
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La cronologia del conflitto israelo-palestinese

Le tappe principali dello scontro che da oltre un secolo coinvolge Israele, i palestinesi e i paesi arabi
https://www.ilpost.it/2023/10/14/conflitto-israelo-palestinese/

Pacelink
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Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 8

IL POST LIVE

Agenzia DIRE

Evacuare il nord della Striscia di Gaza non sembra davvero possibile

Le Nazioni Unite hanno detto che decine di migliaia di persone sono fuggite verso sud, una piccolissima parte di tutti i palestinesi che abitano nella zona

https://www.ilpost.it/2023/10/14/gaza-israele-evacuazione/?homepagePosition=0
https://www.ilpost.it/

RaiNews LIVE giorno 8

Raid senza sosta a Gaza. Usa chiedono di rinviare l’offensiva di terra  (diretta) | Il video in soggettiva del massacro al rave Morto un reporter Reuters

L’ordine di sgombero consegnato all’Onu, che chiede di revocarlo. Più vicina l’operazione di terra. Hamas preparava il blitz da 2 anni, polemica sul mancato allarme

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/raid-notturni-su-gaza-numerose-vittime-israele-bombarda-postazioni-hezbollah-in-libano-9f9e4243-2a1b-4d31-b966-fda7c9327255.html

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas live: Israeli air raids pound Gaza as Palestinians seek safety

  • Hamas officials say at least 70 people, mostly women and children, have been killed in Israeli air raids on convoys fleeing Gaza City. No immediate response was available from Israel.
  • Al Jazeera correspondents have reported that thousands of Palestinian civilians have fled northern Gaza after a warning from Israel.
  • Israeli shelling hit a group of reporters in southern Lebanon, killing one Reuters journalist and injuring several others, including two from Al Jazeera.
  • At least 1,900 Palestinians were killed and 7,696 wounded in Israeli air attacks on Gaza. The number of people killed in Israel has reached 1,300, with 3,400 wounded.
  • In the occupied West Bank, Israelis killed 16 Palestinians on Friday, taking the Palestinian death toll in the region to 51 since the war began.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/10/13/israel-hamas-live-dozens-killed-while-fleeing-to-southern-gaza
https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

Guerre Israël-Hamas, en direct : l’armée israélienne annonce 120 otages confirmés à Gaza, des dizaines de milliers d’habitants fuient vers le sud de l’enclave

L’armée israélienne a ordonné, vendredi, « l’évacuation de tous les civils de la ville de Gaza » vers le sud de l’enclave « pour leurs propres sécurité et protection ». « Déplacer plus d’un million de personnes à travers une zone de guerre densément peuplée, vers une zone sans nourriture, sans eau ou logement (…) est extrêmement dangereux », a déclaré le secrétaire général de l’ONU.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/14/guerre-israel-hamas-en-direct-l-armee-israelienne-annonce-120-otages-confirmes-a-gaza-des-dizaines-de-milliers-d-habitants-fuient-vers-le-sud-de-l-enclave_6192981_3210.html

14 ottobre. Contrasto al terrorismo: e se Israele fosse caduto nella sua stessa trappola?

Gaza

GIGI MARCUCCI – STRISCIAROSSA.IT Le ipotesi che può fare un osservatore non specializzato, come il sottoscritto, sono due: o i servizi segreti, i super addestrati agenti dello Shin Bet, hanno dormito, affidandosi a tecnologie che non possono sostituire l’intelligence sul campo; o il governo da cui dipendono non hanno ascoltato i loro allarmi. Il risultato è comunque l’orrenda strage di oltre mille israeliani innocenti, che ora l’esecutivo Netanyahu, a quanto pare colto alla sprovvista, cerca di pareggiare con azioni simmetriche e sanguinose sulla striscia di Gaza. Da una parte e dall’altra, i militari di Tsahal e i miliziani delle brigate Al Aqsa costituiscono una percentuale minima dei caduti. Il prezzo più alto dell’ennesima crisi regionale (ma di portata globale) lo stanno pagando i civili, cioè uomini, donne e bambini inermi. E il tassametro continua a correre.

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https://www.strisciarossa.it/contrasto-al-terrorismo-e-se-israele-fosse-caduto-nella-sua-stessa-trappola/



14 ottobre: le notizie di Radio Popolare

La disperata situazione umanitaria a Gaza, le manifestazioni pro Palestina in Italia e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di sabato 14 ottobre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La situazione umanitaria a Gaza resta disperata per la carenza di acqua ed elettricità, mentre cine di migliaia di civili provare a fuggire da Gaza City. La diplomazia al momento resta in affanno mentre in tante città del mondo, Italia compresa, si susseguono manifestazioni pro Palestina. Dopo aver chiuso a qualsiasi trattativa con le parti sociali, il governo italiano domani in Consiglio dei Ministri va a mettere i primi paletti di una manovra pre-elettorale che prova a non scontentare nessuno con le poche risorse a disposizione.

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-sabato-14-ottobre/


14 ottobre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 598

RaiNews LIVE

Gli ucraini respingono gli attacchi vicino ad Avdiivka

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/gli-ucraini-respingono-gli-attacchi-vicino-ad-avdiivka-invasione-russa-giorno-598-04d222df-b098-42a9-b723-4ea2bae0737a.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : l’Institute for the Study of War fait état des « revers » de l’offensive russe à Avdïivka

Les forces ukrainiennes présentes dans la région ont continué à repousser les attaques russes, relate le think-tank américain dans son dernier rapport.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/14/guerre-en-ukraine-en-direct-l-institute-for-the-study-of-war-pointe-les-revers-de-l-offensive-russe-a-avdiivka_6194365_3210.html

14 ottobre. Sbarco a Pozzallo per le 53 persone salvate da Aurora

Foto di Sea Watch

PRESSENZA.COM Grazie all’assistenza dell’aereo da ricognizione Seabird, ieri la nostra nave veloce di soccorso Aurora ha localizzato una barca di legno sovraffollata e in pericolo.

Abbiamo portato a bordo in sicurezza tutte le 53 persone, assicurandoci che ricevessero le cure di cui avevano bisogno.
Le autorità italiane hanno indicato Pozzallo come porto di sbarco, distante 17 ore di viaggio dall’area dove avevamo effettuato il soccorso. Lampedusa era a cinque ore di distanza.

Oggi, dopo ore di viaggio sotto un caldo intenso, il nostro equipaggio ha raggiunto Pozzallo, dove le persone soccorse sono state sbarcate a terra, al sicuro.

Aurora sta tornando a Lampedusa per salvare il prima possibile altre persone in difficoltà in mare.
https://www.pressenza.com/it/2023/10/sbarco-a-pozzallo-per-le-53-persone-salvate-da-aurora/

Tina Merlin e il Vajont, quel pensiero profetico ignorato dalle istituzioni

ANTONIO CIPRIANI – STRISCIAROSSA.IT (…) Quel libro magnifico sul potere e sui mostri che può generare, sulla ricerca del profitto a ogni costo, sulla complicità della politica e sui silenzi dei media, circola pochissimo. Nella valanga talvolta retorica delle celebrazioni istituzionali sul sessantesimo anniversario del Vajont i presidenti della regione Veneto, Luca Zaia, e Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, hanno usato parole toccanti per le vittime, hanno ricordato che “l’uomo non è invincibile davanti alla natura” (Zaia), e che occorre “conoscere a fondo quanto sia delicata la terra su cui camminiamo” (Fedriga). Ma non un solo ricordo sulla lungimiranza del pensiero critico di Tina Merlin, vero e proprio esercizio di democrazia.

Ed è lì che la vuota retorica della politica frana, trasformandosi in ipocrisia. Sul valore negato al giornalismo civile che oggi sarebbe più utile che mai. Oltre che sulle parole vuote in difesa dell’ambiente, visto che il Veneto è il secondo consumatore di suolo da anni e anni, con faraonici progetti di pura devastazione ambientale e distruzione delle aree agricole. E nel Friuli il rapporto suolo cementificato per abitante è arrivato a 527,5 metri quadrati, contro una media nazionale di 360. Questi dati li ha forniti Paolo Pileri, docente di Pianificazione territoriale e ambientale al Politecnico di Milano, durante due incontri nella Biblioteca Calamandrei di Montepulciano e nell’avamposto culturale di San Quirico d’Orcia, parlando di aree fragili e della cultura dei territori da rafforzare proprio per evitare flessioni democratiche nelle comunità. (…)

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https://www.strisciarossa.it/tina-merlin-e-il-vajont-quel-pensiero-profetico-ignorato-dalle-istituzioni/

14 ottobre. Kafka detta legge a Teheran ma il cinema cerca di resistere al potere

ANDREA ALOI – STRISCIAROSSA.IT Vuoi la patente, d’accordo, prima però vorrei sapere se sei un buon credente scita. Ti hanno vista davanti alla scuola mentre scendevi dalla moto di un ragazzo, lo dirò a tuo padre. Ti serve questo lavoro, posso dartelo ma solo se conosci a memoria qualche versetto del Corano.
Cosa c’è di peggio di un violento regime liberticida? Un violento regime liberticida in nome di Dio, governato da preti col turbante capaci, in men che non si dica, di metterti un cappio intorno al colpo per lesa shari’a. O comunque di rovinarti/incepparti la vita.

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https://www.strisciarossa.it/kafka-detta-legge-a-teheran-ma-il-cinema-cerca-di-resistere-al-potere/


14 ottobre. Le notizie di scienza della settimana

CLAUDIA GRISANTI – INTERNAZIONALE.IT

  • In Antartide, tra 1997 e il 2021, si è assottigliato e ritirato circa il 40 per cento dei ghiacciai marini. Tra i più colpiti ci sono il Thwaites, il Getz, il Larsen C e quello della Pine Island.
  • Si pensa che i gruppi di ominidi neanderthal in Europa fossero in grado di cacciare i leoni delle caverne.
  • Un rene di maiale, modificato con tecniche genetiche, è stato trapiantato in una scimmia, che è poi vissuta per due anni dopo lo xenotrapianto.
  • Sono state pubblicate mappe più precise dei diversi tipi di cellule presenti nel cervello umano.
  • A livello globale i casi di ictus potrebbero passare da 6,6 milioni nel 2020 a 9,7 nel 2050.
  • Grazie a delle tecniche genetiche sono stati creati polli che resistono in parte all’influenza aviaria. La ricerca potrebbe aiutare a combattere la circolazione del ceppo virale H5N1, che costituisce un problema economico e sanitario.

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    https://www.internazionale.it/notizie/claudia-grisanti/2023/10/14/ghiacciai-antartide-scienza

14 ottobre
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13 ottobre


Operaio investito e ucciso in un cantiere sull’A12: aveva 76 anni. Cisl: “Doveva essere in pensione”

Stava lavorando in un cantiere notturno sull’A12, tra Deiva Marina e Sestri Levante, quando è stato investito da un mezzo, morendo poco dopo l’impatto. L’incidente è avvenuto la sera del 12 ottobre, dopo le 21, al chilometro 57 dell’autostrada Genova-Sestri in località Campo (Moneglia). La vittima è Luigi Bernardini, un operaio di 76 anni con mansioni da sorvegliante di cantiere, in servizio per una ditta appaltatrice della società concessionaria Salt.

La polizia stradale di Brugnato, cui è affidata l’indagine, ha già identificato l’autista del mezzo: l’investitore è stato portato sotto shock all’ospedale di Lavagna, dove verrà interrogato dagli agenti. Per chiarire la dinamica dell’incidente ed eseguire tutti i rilievi del caso, la società che gestisce l’autostrada ha chiuso per oltre un’ora il tratto autostradale in direzione Rosignano, con uscita obbligatoria a Deiva Marina.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/10/13/operaio-investito-e-ucciso-in-un-cantiere-sulla12-aveva-76-anni-cisl-doveva-essere-in-pensione/7322152/

Incidente ad Acilia, dipendente Ama morto mentre stava tornando a casa dopo una notte di lavoro

LORENZO NICOLINI – ROMATODAY.IT Ancora una vittima sulle strade di Roma e dintorni. Giangiuseppe Rosu, 65 anni, è morto intorno alle 3:20 del mattino di oggi, venerdì 13 ottobre, in un incidente stradale. Ha perso il controllo della sua Citroen C3 ed è finito nel canale che costeggia via di Saponara, fra Acilia e Casal Palocco, nel territorio del X municipio, in quello che per molti è il “fossato della morte”. Inutili i soccorsi. 

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https://www.romatoday.it/cronaca/incidente-stradale/giangiuseppe-rosu-morto-via-di-saponara-13-ottobre-2023.html


Assopalestina
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La cronologia del conflitto israelo-palestinese

Le tappe principali dello scontro che da oltre un secolo coinvolge Israele, i palestinesi e i paesi arabi
https://www.ilpost.it/2023/10/14/conflitto-israelo-palestinese/

Pacelink
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Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 7

IL POST LIVE

ANSA

Israele ha chiesto l’evacuazione del nord di Gaza

Entro 24 ore, in vista di una probabile invasione via terra: nel frattempo stanno continuando i bombardamenti israeliani sulla Striscia

https://www.ilpost.it/2023/10/13/israele-gaza/
https://www.ilpost.it/

RaiNews LIVE giorno 7

Israele: “Un milione di persone lasci il Nord di Gaza”  (diretta)| I soccorsi Tajani e i vertici Ue a Gerusalemme Il bacio dei sopravvissuti al rave

L’ordine di sgombero consegnato all’Onu, che chiede di revocarlo. Più vicina l’operazione di terra. Hamas preparava il blitz da 2 anni, polemica sul mancato allarme

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/gaza-il-grande-buio-civili-in-trappola-quasi-1200-morti-16f6edd2-3782-4ac5-8dad-02e8d3369da4.html

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas live: Israel orders 1.1m Palestinians to move to southern Gaza

  • Fear and confusion in Gaza after the Israeli army tells more than 1 million trapped Palestinians living in the north of besieged enclave to move south within 24 hours ahead of expected ground offensive.
  • UN says mass relocation “impossible”, could have devastating consequences. Hamas calls Israeli warning “fake propaganda”.
  • In Beirut, Iran’s foreign minister says the war may open on “other fronts” if the bombing of Gaza continues.
  • At least 1,537 Palestinians killed and 6,612 wounded in Israeli air attacks on Gaza. The number of people killed in Israel has reached 1,300.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/10/13/israel-hamas-live-iran-says-new-fronts-may-open-if-gaza-bombing-continues

https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

Guerre Israël-Hamas, en direct : l’armée israélienne ordonne une évacuation massive du nord de la bande de Gaza vers le sud, l’ONU craint des « conséquences humanitaires dévastatrices »

« Les terroristes du Hamas se cachent dans la ville de Gaza », a dit Israël pour justifier l’ordre donné à 1,1 million de personnes de quitter la zone sous 24 heures. Les Nations unies « appellent à ce que cet ordre soit annulé pour empêcher de transformer ce qui est déjà une tragédie en une situation calamiteuse ».

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/13/guerre-israel-hamas-en-direct-israel-demande-a-1-1-million-d-habitants-du-nord-de-gaza-d-evacuer-vers-le-sud-d-ici-vingt-quatre-heures_6192981_3210.html

13 ottobre. Elon Musk continua a seminare disinformazione sulla crisi in Israele

Mentre il team per la sicurezza della piattaforma cerca di contrastare le fake news, il suo proprietario condivide imperterrito bufale sulle conflitto

Lunedì 9 ottobre, ciò che resta del team per Fiducia e la sicurezza di X – il nome con cui è stato ribattezzato Twitter – ha annunciato le misure che l’azienda sta adottando per cercare di arginare la diffusione della disinformazione intorno alla guerra tra Israele e Hamas sulla piattaforma. La dichiarazione, arrivata tre giorni dopo l’inizio del conflitto, recita: “A fronte di eventi che continuano a evolversi rapidamente, un gruppo di leadership trasversale all’azienda ha valutato questo momento come una crisi che richiede il massimo livello di risposta“.
C’è però una persona in particolare che non sembra far parte di questa unità di crisi: il proprietario di X, Elon Musk.

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https://www.wired.it/article/elon-musk-disinformazione-crisi-israele/?uID=77061e692360adceff2ff2f4d419ffc1bae96ab33f03f3f3102ff8a398a94eae&utm_brand=wi&utm_campaign=daily&utm_mailing=WI_NEWS_Daily%202023-10-13&utm_medium=email&utm_source=news&utm_term=WI_NEWS_Daily

13 ottobre. Patrick Zaki escluso dal Festival della Pace a Brescia. Le sue opinioni su Israele sono “divisive”

Foto Agenzia DIRE

PRESSENZA.COM L’attivista egiziano non presenterà la sua autobiografia: “Sogni e illusioni di libertà” al Festival della Pace di Brescia, che due anni fa gli aveva conferito il Premio per la Pace. La sindaca Laura Castelletti ha infatti revocato l’invito, sostenendo che le sue opinioni su Israele sono “divisive”. La sua colpa? Aver definito “un serial killer” Benyamin Netanyahu e ricordato che la drammatica situazione a Gaza e in Israele è la conseguenza delle politiche dell’attuale governo israeliano. Eppure Patrick Zaki aveva precisato di essere per la Palestina e non per Hamas ed espresso la sua preoccupazione per i civili, ma aveva anche invitato l’Unione Europea a condannare la violenza da ambo i lati.

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https://www.pressenza.com/it/2023/10/patrick-zaki-escluso-dal-festival-della-pace-a-brescia-le-sue-opinioni-su-israele-sono-divisive/



13 ottobre: le notizie di Radio Popolare

Che cosa succede nella striscia di Gaza, l’economia sommersa, le scommesse sul calcio e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 13 ottobre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Ci sono state delle incursioni dell’esercito israeliano nelle striscia di Gaza nelle ultime ventiquattr’ore. Si tratterebbe di operazioni di terra con soldati e mezzi blindati – secondo la Cnn – per la ricerca degli ostaggi detenuti da Hamas. Al confine tra Israele e la striscia di Gaza sono stati già schierati i carriarmati e l’inizio della avanzata sembra imminente. In Italia l’economia sommersa nel 2021 è cresciuta a 192 miliardi di euro. È Nicola Zalewski della Roma il quarto calciatore rivelato dal fotografo Fabrizio Corona nell’ambito dello scandalo scommesse.

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-venerdi-13-ottobre/


13 ottobre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 597

RaiNews LIVE

Zelensky: Priorità alla produzione interna di armi

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/linvasione-russa-giorno-597-da2694d1-e2a6-4f2a-97c8-c68a29ba00ee.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : les dernières informations et les réponses à vos questions

Alors que l’armée ukrainienne affirme tenir leurs positions autour de la ville d’Avdiïvka, dans l’oblast de Donetsk, le bilan final du bombardement russe sur le village de Hroza est monté à 59 morts, « tous des civils », selon un ministre ukrainien.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/13/guerre-en-ukraine-en-direct-washington-apporte-des-preuves-d-une-relation-approfondie-entre-l-iran-et-la-russie_6194103_3210.html

13 ottobre. La solidarietà non può essere processata: ecco cosa insegna l’assoluzione di Mimmo Lucano

ELLA BAFFONI – STRISCIAROSSA.IT La giustizia ha fatto il suo corso. Ma nella sua strada ha disseminato macerie. Mimmo Lucano, il sindaco di Riace che ha ripopolato il centro storico del suo paese con un’accoglienza diffusa e sostenibile, ha finalmente ottenuto ragione. La Corte d’appello di Reggio Calabria ha non ha accolto la richiesta di una condanna a 10 anni (la prima condanna era stata a più di 13 anni), ma ha assolto tutti i suoi coimputati, riconoscendo a lui solo un abuso di ufficio nel suo ruolo di sindaco, 18 mesi di condanna e pena sospesa. Una smentita netta dell’impianto accusatorio, che però lascia l’amaro in bocca.
Ricordiamo le accuse al sindaco calabrese. Associazione a delinquere, la più grave: in terra di ‘ndrangheta associazione a delinquere ha un significato inequivoco. E ancora truffa, peculato, falso. E invece.
Invece è rimasto solo un abuso in ufficio, un reato bagatellare in cui possono incappare, per la ridda di norme e di aggiornamenti, molti pubblici amministratori, spesso in buona fede.

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https://www.strisciarossa.it/la-solidarieta-non-puo-essere-processata-ecco-cosa-insegna-lassoluzione-di-mimmo-lucano/

The former Mayor of Riace Domenico Lucano during meeting to present the Humanitarian Corridor Kabul – Rome – Riace in Rome (Photo by Matteo Nardone / Pacific Press/Sipa USA) (Rome – 2022-10-19, Matteo Nardone / ipa-agency.net) . La foto è utilizzabile nel rispetto del contesto in cui è stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

De Girolamo guida il tracollo Rai. Stanno uccidendo il servizio pubblico

MARCELLA CIARNELLI – STRISCIAROSSA.IT Morente o rampante. Il dilemma che accompagna da quasi sessanta anni il cavallo di Francesco Messina, il simbolo della Rai che troneggia in viale Mazzini, in questi tempi di tele-Meloni appare sempre più orientato a favorire la più pessimistica delle interpretazioni. L’azienda in versione sovranista sta male. È un flop continuo ad ogni nuovo programma. E se non fosse per il solido baluardo della fiction le cose andrebbero ancora peggio. Meno male che ci sono Imma, Delia, Morgane, Blanca, i commissari, i fascinosi medici.

È inutile che qualcuno si ostini a scomodare autorevoli dirigenze del passato, che parlavano della necessità di non dare giudizi affrettati e di aspettare la fidelizzazione del pubblico, poiché i tempi sono davvero cambiati. L’offerta tra grandi e piccoli si è ingigantita e diversificata. Per attirare e conservare il pubblico bisogna avere idee e professionalità. Avere a disposizione veri talenti e non solo parenti e amici da accontentare. Questo è il problema alla base di una situazione che a viale Mazzini rischia di diventare catastrofica. Persino il Tg1, in questi tempi in cui l’informazione è fondamentale per comprendere quanto accade nel mondo e a casa nostra – tra guerre e miserie, tra sopravvivenza e speranze, tra prospettive incerte ed un futuro che lo è ancora di più – ha perso centomila spettatori. Stando all’elaborazione dei dati Auditel fatta dallo studio Frasi ad abbandonare la Rai sarebbero stati in 248mila in un mese. Una disaffezione alimentata da nuovi ingaggi e penalizzazioni di vecchie professionalità. Da decisioni ispirate più dal voler accontentare una parte del Palazzo che dal voler fare proposte convincenti e innovative ma intelligenti.

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https://www.strisciarossa.it/di-girolamo-guida-il-tracollo-rai-in-un-mese-se-ne-sono-andati-248-mila-spettatori/

13 ottobre
Compagni dai campi e dalle officine…
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13 ottobre. Ferrari: «Manovra inadeguata» AUDIO

“Si prospetta manovra all’insegna del ritorno all’austerità, totalmente inadeguata ad affrontare le esigenze sociali del Paese”. Lo ha detto Christian Ferrari della Cgil al termine dell’incontro a Palazzo Chigi per l’illustrazione della manovra. “La questione salariale, di fronte a un’inflazione che sta tagliando qualcosa come il 17% del potere d’acquisto, non ci sono risposte. Nemmeno la posta annunciata da Giorgetti sul rinnovo contratti pubblici – ha aggiunto Ferrari – è lontanamente avvicinabile ad un obiettivo di tutela del potere d’acquisto”.

“Non ci sono risposte sulla sanità, le poche risorse aggiuntive non invertono una curva che tende a tagliare la spesa sanitaria e far implodere il sistema nazionale pubblico. C’è la conferma della legge Fornero sulle pensioni, non ci sono politiche industriali, non si è parlato di Pnrr che è in congelatore. “Un’altra manovra è possibile, bisogna andare a prendere le risorse dove ci sono: contrastare l’evasione – ha detto il rappresentante della Cgil – e tassare gli extraprofitti di tutti i settori, invece si fa finta di farlo con le banche. Attaccare i grandi patrimoni”. “Per questo noi ne discutere prossimi giorni, ma la nostra mobilitazione – ha concluso – andrà avanti per chiedere un cambiamento”.
il podcast
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/10/13/podcast/ferrari-manovra-inadeguata-3490738/

13 ottobre. Landini: «Cnel snaturato, governo miope. Non staremo zitti e fermi»

Durante la conferenza stampa il segretario generale della Cgil risponde a Brunetta sul salario minimo. “La manovra? Non fa crescere il Paese”

“C’è una questione di democrazia e c’è una questione di contenuti e merito”. Questo il cuore della denuncia lanciata da Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, nel corso di una conferenza stampa convocata per commentare quanto deciso ieri, 12 ottobre, al Cnel, e le modalità di convocazione del sindacato oggi a palazzo Chigi per illustrare i contenuti della legge di bilancio che arriverà in Consiglio dei ministri lunedì prossimo.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/10/13/news/landini-cnel-governo-conferenza-stampa-3489852/

13 ottobre. La sanità allo sfascio e lo sciopero generale: se non ora, quando?

GIANLUIGI TRIANNI – VOLERELALUNA.IT La Cgil – Area Stato Sociale e Diritti ha redatto e diffuso, in occasione della manifestazione nazionale del 7 ottobre scorso, un documento dal titolo “Salute e Sanità – Verso la legge di Bilancio” (https://volerelaluna.it/materiali/2023/10/11/salute-e-sanita-verso-la-legge-di-bilancio/), frutto della convergenza con centinaia di associazioni di scopo (una per tutte, in ambito sanitario, Medicina Democratica). È un documento basato su robuste fonti documentali, con importantissime analisi e proposte, qua e là, a mio parere, “perfettibili”, ma sempre condivisibili per “direzione” politica e sindacale.

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https://volerelaluna.it/politica/2023/10/13/la-sanita-allo-sfascio-e-lo-sciopero-generale-se-non-ora-quando/

13 ottobre. La guerra peggiora la crisi del settore tech in Israele

Le aziende e le startup arrivano da mesi di scontri con il governo e la guerra mette ancora di più in difficoltà il settore

FRANCESCO DEL VECCHIO – WIRED.IT L’attacco di Hamas a Israele e la risposta di Tel Aviv hanno sconvolto gli equilibri del quadrante mediorientale, con una serie di conseguenze molto diverse e difficili da quantificare. Gli aspetti economici e di business sono finiti subito sotto i riflettori, coinvolgendo anche il settore tech israeliano, un vero e proprio asse portante del Paese.
Gli investitori e gli analisti hanno espresso tutti i loro timori per la stabilità delle aziende tecnologiche che operano in Israele durante questa fase, chiedendo di rafforzare la sicurezza delle imprese. Con il passaggio a uno stato di vera e propria guerra, molti osservatori temono che l’industria possa subire dei contraccolpi importanti.
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https://www.wired.it/article/israele-startup-conseguenze-guerra/?uID=77061e692360adceff2ff2f4d419ffc1bae96ab33f03f3f3102ff8a398a94eae&utm_brand=wi&utm_campaign=daily&utm_mailing=WI_NEWS_Daily%202023-10-11&utm_medium=email&utm_source=news&utm_term=WI_NEWS_Daily

13 ottobre. Cosa cambia per le bollette col passaggio al mercato libero

Dal 2024 il cosiddetto mercato tutelato dell’energia dovrebbe finire: una breve guida su una questione noiosa ma inevitabile

In questi giorni molte persone stanno ricevendo un avviso da parte del loro fornitore di energia elettrica e gas, che ricorda loro che dal prossimo anno smette di esistere anche per i clienti domestici il cosiddetto mercato tutelato, ossia quello in cui le forniture avvengono a prezzi e condizioni contrattuali stabilite dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, mentre per le imprese il passaggio è già avvenuto ad aprile. Chi ha ancora un contratto di fornitura sul mercato tutelato deve quindi decidere cosa fare e può scegliere tra le varie offerte che si trovano sul cosiddetto mercato libero, dove i contratti e le tariffe rispondono alle dinamiche di domanda e offerta.

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https://www.ilpost.it/2023/10/13/fine-mercato-tutelato/


Venerdì 13 ottobre alle h18.30 a Vag61, nell’ambito delle iniziative per i vent’anni dello spazio libero autogestito, Vag61 e Centro di documentazione dei movimenti “F.Lorusso – C. Giuliani” presentano il libro

“Lo sgherru dell’autunno caldo”, di Valerio Monteventi (Derive Approdi, 2023)

Oltre all’autore saranno presenti:
– Francesca Coin (sociologa “militante” che si occupa di lavoro e diseguaglianze. Insegna nel Centro di Competenze Lavoro Welfare Società del Dipartimento di Economia Aziendale Sanità e Sociale (Deass) della Supsi, in Svizzera. I suoi articoli sono stati pubblicati su varie testate, la sua ultima produzione editoriale “Le grandi dimissioni. Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vita”)
– Ilaria Cauzzi (attivista del Laboratorio Crash – Ex Centrale)
– Alberto Sebastiani (ricercatore universitario, critico letterario, giornalista, autore del libro “Nicolas Eymerich. Il lettore e l’immaginario in Valerio Evangelisti”, coautore con Marino Severini dei Gang di “Quel giorno che Dio era malato”)
– Andrea Rapini (docente di Storia Contemporanea all’Università di Modena e Reggio Emilia. Si è occupato di storia e memoria dell’antifascismo, stato sociale, storia dell’impresa e del lavoro. È autore del recente “A Social History of Administrative Science in Italy. Planning a State of Happiness from Liberalism to Fascism”)
Durante la serata degustazione di vini naturali e biologici con i produttori dell’azienda agricola Pizzillo Emanuele di Montecalvo Irpino (vini ‘Minosse’, ‘Brukaliffo’, ‘Pankopink’) e della cantina Santiuorio di San Martino Valle Caudina (vini ‘Mangiaguerra, ‘Pàstino’, Antemide).
Dopo la presentazione cena sociale a cura della Brigata Cucinieri della Cirenaica.
A seguire, alle ore 21,30, concerto dei “Gang”


12 ottobre

Assopalestina
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La cronologia del conflitto israelo-palestinese

Le tappe principali dello scontro che da oltre un secolo coinvolge Israele, i palestinesi e i paesi arabi
https://www.ilpost.it/2023/10/14/conflitto-israelo-palestinese/


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – 12 ottobre Giorno 6

IL POST LIVE

Foto dal sito di Al Jazeera

L’unica centrale elettrica di Gaza ha smesso di funzionare

Gli attacchi israeliani si sono intensificati e sembra sempre più concreta l’ipotesi di un’invasione via terra: intanto continuano ad arrivare testimonianze delle violenze di Hamas

https://www.ilpost.it/2023/10/08/israele-hamas-attacchi-striscia-di-gaza-invasione/
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RaiNews LIVE

Civili in trappola a Gaza, 1.200 morti. Ancora razzi su Israele. Blinken a Gerusalemme Pioggia di bombe su Gaza Gli obiettivi colpiti

Forse 10 gli italiani dispersi. 1.300 gli israeliani uccisi, 3.300 i feriti. Netanyahu: “Ogni membro di Hamas è un uomo morto”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/gaza-il-grande-buio-civili-in-trappola-quasi-1200-morti-16f6edd2-3782-4ac5-8dad-02e8d3369da4.html

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: ‘No water or fuel’ for Gaza until hostages freed

  • Israeli minister says no electricity, fuel or humanitarian aid into Gaza until Hamas releases all hostages.
  • Israel continued to pummel Gaza with air raids, killing dozens of people, including nine children in the city of Khan Younis.
  • Officials in Gaza say the enclave faces humanitarian catastrophe with the territory’s only power plant shutting down due to a lack of fuel.
  • Israeli PM Benjamin Netanyahu promised to “destroy” Hamas following the armed group’s surprise attack as he announced an emergency unity government with opposition leader Benny Gantz.
  • The death toll in Gaza now stands at more than 1,200, while the number of people killed in Israel has reached 1,300.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/10/11/israel-hamas-war-live-gaza-faces-growing-humanitarian-catastrophe

https://www.aljazeera.com/

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : l’armée israélienne vise des « centres » du Hamas à Gaza, le groupe armé répond par des tirs de roquettes sur Tel-Aviv

Au sixième jour de la guerre, les bombardements continuent sur l’enclave palestinienne, coupée du monde. Un ministre israélien promet qu’il n’y aura « ni eau, ni électricité, ni carburant dans la bande de Gaza tant que des Israéliens y seront détenus ». Les derniers bilans dépassent les 1 200 morts côté israélien et palestinien.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/12/en-direct-guerre-israel-hamas-l-armee-israelienne-vise-des-centres-du-hamas-a-gaza-le-groupe-arme-repond-par-des-tirs-roquettes-sur-tel-aviv_6192981_3210.html



12 ottobre: le notizie di Radio Popolare

Il timore dell’allargamento del conflitto in Medioriente, la crisi umanitaria a Gaza e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di giovedì 12 ottobre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il livello di tensione è altissimo, e c’è il timore che il conflitto esca dai confini di Gaza e coinvolga altri paesi. Oggi per Gaza è stato il sesto giorno di bombardamenti. Come previsto il Cnel di Brunetta boccia il salario minimo. I giovani sono sempre meno e diventano adulti sempre più tardi. Potrebbe allargarsi lo scandalo scommesse nel mondo del calcio italiano.

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-giovedi-12-ottobre/


12 ottobre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 596

RaiNews LIVE

Tre morti a Belgorod per un drone caduto su una abitazione. Droni su Odessa, ferita una donna

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/linvasione-russa-giorno-596-83f3696d-ec04-47ae-a7eb-b34bed8eeb07.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : nouvelles attaques de drones russes, des ports endommagés dans le Sud

L’armée ukrainienne dit avoir abattu, dans la nuit de mercredi à jeudi, 28 drones envoyés de la Russie « dans au moins six régions d’Ukraine ». Des entrepôts ont été touchés au sud de la région d’Odessa.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/12/guerre-en-ukraine-en-direct-trois-morts-en-russie-dans-un-incendie-cause-par-des-debris-de-drones-abattus_6193916_3210.html

Da oggi fino al 15 ottobre a Milano il 1° Congresso Mondiale per la Giustizia Climatica

Si è inaugurato oggi a Milano e continuerà fino a domenica 15 ottobre il 1mo Congresso Mondiale per la Giustizia Climatica (World Congress for Climate Justice) con un fittissimo programma di incontri, workshops, dibattiti, momenti ‘produttivamente’ creativi oltre che conviviali, che avranno principalmente luogo all’interno dell’Università Statale di Milano e al Leoncavallo, ‘storico’ Spazio Pubblico Autogestito di Via Watteau 7.
Un’iniziativa decisamente necessaria oltre che ambiziosa, concepita come piattaforma di confronto anche strategico tra movimenti ambientalisti, attivisti e intellettuali, chiaramente orientati a un’azione alternativa al capitalismo, in varie parti del pianeta. Ed ecco infatti elencati tra i partner organizzativi numerosi collettivi importanti, da Fridays for Future, Ultima Generazione, Ecologia Politica, Institute of Radical Imagination, XR, Comitato Acqua, Our Voice, oltre al Climate Social Camp di Torino e al Bologna for Climate Justice.

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https://www.pressenza.com/it/2023/10/da-oggi-fino-al-15-ottobre-a-milano-il-1mo-congresso-mondiale-per-la-giustizia-climatica/

12 ottobre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


12 ottobre. Collettivo Fabbrica GKN
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Tienimi le mani e non annegherai. Guardiamo in faccia insieme questa ora x e chiediamoci se vogliamo giocarcela fino in fondo.

Prepararsi insieme all’ora x, all’ultima difesa. Prima tappa: 5 novembre
“Tienimi le mani e non annegherai. Potrà capitarti di bere ma non annegherai” (cit.)

1. L’ora x, quella dei nostri licenziamenti definitivi.
Gkn diventerà un semplice edificio, a disposizione di operazioni immobiliari. L’ora x potrebbe essere addirittura il primo di gennaio. Difficile immaginarsi una mobilitazione per quella data. O forse facile immaginarsi qualcosa di mai visto prima.
In ogni caso, sono “loro” che dovrebbero temere questa ora x, non noi.

2. Spiccare il volo o cadere.
Gkn, edificio vuoto e abbandonato: una ferita aperta per il territorio, il movimento sindacale, la convergenza. Simbolo del fatto che “loro” vincono sempre. Gkn fabbrica socialmente integrata: esempio del fatto che “noi” possiamo.

3. Cosa siamo disposti a fare?
Contro di noi hanno usato tutti i mezzi necessari: licenziamenti via mail, logoramento, assedio ecc. Ci hanno fatto male, inutile negarlo. Siamo al limite. Ma siamo ancora in piedi. Lo spiraglio è ancora aperto. E finchè è così, sta al movimento sociale, climatico, sindacale, di convergenza, internazionale, delle imprese recuperate, decidere se qua vuole giocarsela fino in fondo. Non sta a noi dirlo: noi comunque vada, ci proveremo. Sono i nostri posti di lavoro, nostro orgoglio e dignità.
Ma voi, potete decidere, se qua insieme ci giochiamo tutto.

4. 5 di novembre, h 14.00, prima tappa
Il 5 di novembre avevamo pianificato un meeting internazionale di supporto. Ora, diventa anche giornata della rabbia. Vi invitiamo tutte e tutti qua, al presidio. Per decidere insieme cosa e come sarà questa ora x.

5. A disposizione di tutte e tutti, fino a che ce ce sarà
Non sappiamo se questa nostra tempistica coinciderà con quella delle altre lotte e vertenze – come quelle contro la guerra, ambentiali, o dei nostri fratelli e sorelle di Cartonificio e Mondoconvenienza ecc. E’ un calendario fitto di esigenze sacrosante. Sappiamo solo che come sempre ci proveremo, ad essere lotta “per questo, per altro e per tutto”. E mettere a disposizione ogni nostro passo.

6. Resistere è progettare
La nostra ultima barricata è anche progettualità. Il compito è duplice e complesso. Il nostro piano industriale – elaborato con le reti di convergenza – è uno strumento di lotta, la dimostrazione pratica che l’alternativa ai licenziamenti c’è. C’è bisogno del fare di tutte e tutti: competenze per la reindustrializzazione, azionariato popolare, supporto alle cargobikes.

7. L’epilogo. Il presente prima o poi passa. Il futuro è ancora rinnovabile
Questa incredibile vicenda collettiva prima o poi dovrà avere un epilogo.
Due anni si sono dimostrati un tempo troppo breve per determinare un cambiamento di rapporti di forza in un paese, ma sufficienti a concepire un esempio che può ispirare. I rapporti di forza generali forse non ce lo permettono. Ma continuando a convergere qua, in questo microscopico punto del mondo, forse possiamo continuare a insorgere.
https://www.facebook.com/groups/3399330903653604/permalink/3571376896449003

12 ottobre. Il Cnel respinge il salario minimo: USB vota contro il documento della Commissione Informazione

L’Unione Sindacale di Base da sempre sostiene con forza la necessità dell’inserimento di un salario minimo legale: siamo convinti, infatti, che in questo modo si possa dare almeno in parte la soluzione al problema del lavoro povero e sottopagato, una vera e propria piaga del nostro Paese.
Per questo le conclusioni della Commissione Informazione del Cnel, che respingono il salario minimo, non sono per noi assolutamente condivisibili, negando quanto da noi sempre sostenuto: abbiamo votato contro al documento presentato in Plenaria. I voti sono stati 39 favorevoli, 15 contrari e nessun astenuto.

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https://www.usb.it/leggi-notizia/il-cnel-respinge-il-salario-minimo-usb-vota-contro-il-documento-della-commissione-informazione-1528.html

12 ottobre. Civitavecchia, il corteo è un successo

I lavoratori della Fiom e Filt Cgil e dell’Usb, poi ricevuti dal sindaco, hanno contestato lo stop dell’Enel e i ritardi del governo nel progetto di decarbonizzazione della centrale di Torrevaldaliga Nord

Centinaia di lavoratori metalmeccanici delle ditte appaltatrici alla centrale Enel di Torrevaldaliga nord ieri mattina hanno attraversato in corteo Civitavecchia, dal piazzale del Tribunale hanno raggiunto il Pincio, dove si sono uniti ai portuali della ditta Minosse, che si occupa di movimentazione del carbone.
Fiom e Filt Cgil e Usb hanno contestato Enel, industriali e governo per il ritardo nel progetto di decarbonizzazione. Ad ascoltare gli interventi anche il sindaco Ernesto Tedesco che poi ne ha incontrato una delegazione.
https://ilmanifesto.it/civitavecchia-il-corteo-e-un-successo

11 ottobre


11 ottobre. Tivoli, ennesimo morto sul lavoro

Dipendente di una ditta in appalto è stato travolto da una piattaforma mobile all’interno dello stabilimento della Yokohama TWS

Drammatico incidente sul lavoro a Tivoli. Un operaio addetto alle manutenzioni è morto all’interno dello stabilimento della Yokohama TWS. Il lavoratore, impiegato per conto di una ditta esterna alla multinazionale, sarebbe rimasto schiacciato durante la movimentazione di una piattaforma mobile. Per il lavoratore non c’è stato nulla da fare, è deceduto sul colpo. “In attesa che siano chiarite le dinamiche che hanno portato il lavoratore, dipendente di una ditta in appalto, a perdere la vita esprimiamo il nostro cordoglio e ci stringiamo attorno al dolore dei suoi cari.” – così in una nota la Cgil Roma e Lazio e la Cgil Rieti Roma Est Valle dell’Aniene.
“Quest’ennesima tragedia si verifica in una Regione che è tra le prime per numero di infortuni sul lavoro, la terza in Italia, per questo chiediamo un serio impegno sulla salute e la sicurezza. Abbiamo una legge regionale per la Promozione della Salute e della Sicurezza sul Lavoro, ottenuta grazie alla mobilitazione sindacale, applichiamola per fermare la strage sui luoghi di lavoro.”, concludono.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/10/11/news/tivoli-ennesimo-morto-sul-lavoro-3483979/

11 ottobre. Altri morti sul lavoro nella giornata di oggi. Si tratta di due operai di 63 e di 43 anni

Un’altra tragica giornata per il mondo del lavoro. Due gli operai morti. A Tivoli, in provincia di Roma, un operaio che stava movimentando una piattaforma mobile è deceduto per cause ancora da accettare. La vittima è un italiano di 63 anni. L’incidente è avvenuto all’interno di uno stabilimento dell’ azienda di pneumatici Yokohama. Secondo una prima ricostruzione, la vittima, impiegato in una ditta esterna, sarebbe andato a sbattere contro una parete mentre si trovava ad alcuni metri di altezza e stava effettuando con un cestello lavori di sostituzione del sistema di illuminazione di uno degli edifici. Mirko Semperboni operaio di 43 anni della provincia di Bergamo è morto schiacciato dal mezzo a bordo del quale stava lavorando in Valle Leventina, nel Canton Ticino, in Svizzera. Il 43enne, alla guida di un dumper, un autocarro con cassone ribaltabile, stava effettuando la posa di alcune condutture. Il veicolo si è rovesciato facendolo cadere al suolo ed è rimasto schiacciato sotto il mezzo.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/10/11/altri-morti-sul-lavoro-nella-giornata-di-oggi-si-tratta-di-due-operai-di-63-e-di-43-anni/7320486/


Assopalestina
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La cronologia del conflitto israelo-palestinese

Le tappe principali dello scontro che da oltre un secolo coinvolge Israele, i palestinesi e i paesi arabi
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dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – 11 ottobre giorno 5

IL POST LIVE

Da www.avvenire.it

L’unica centrale elettrica di Gaza ha smesso di funzionare

Gli attacchi israeliani si sono intensificati e sembra sempre più concreta l’ipotesi di un’invasione via terra: intanto continuano ad arrivare testimonianze delle violenze di Hamas

https://www.ilpost.it/2023/10/08/israele-hamas-attacchi-striscia-di-gaza-invasione/

RaiNews LIVE

A Gaza uccisi i familiari di Deif, mente dell’attacco. Il Papa: rilasciare gli ostaggi Strage di bambini nel kibbutz Palestinesi senza vie di fuga

300mila soldati al confine. Razzi su Israele anche dalla Siria. Oltre 1.200 morti israeliani, almeno 900 palestinesi. Oggi al Cairo Tajani e vertice della Lega Araba

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/gaza-sotto-le-bombe-attende-lattacco-israeliano-b8d6bbf2-8162-4e2d-800c-5f63b22928a1.html

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Hamas war live: Gaza power plant to run out of fuel within hours

  • Officials in Gaza say the enclave facing an imminent humanitarian catastrophe with the power plant shutting down completely within hours due to the depletion of fuel.
  • Israeli Defence Minister Yoav Gallant has pledged to launch a ground offensive in Gaza following Hamas’s surprise attack.
  • Israeli forces continue pounding the Gaza Strip for a fifth day, killing at least 950 Palestinians. The death toll in Israel has climbed to 1,200 people.
  • Hamas has continued to fire rockets at Israel, with Israeli forces and Lebanon-based Hezbollah fighters also exchanging fire. Israel’s military has also said that shells launched from Syria landed in open areas within Israel.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/10/10/israel-hamas-war-live-us-redoubles-israel-support-as-bombs-rain-on-gaza

The body of a resident lies covered outside a home in the village of Kfar Azza, near the Gaza border, on 10th of October, 2023. Hamas militants attacked the area on Saturday. ANDREW MCCONNELL POUR « LE MONDE

LeMonde LIVE

En direct, guerre Israël-Hamas : plus de 260 000 déplacés dans la bande de Gaza, selon l’ONU

Un peu plus de 175 000 personnes ont trouvé refuge dans les écoles de l’Office de secours et de travaux des Nations unies pour les réfugiés de Palestine (UNRWA). Les Etats-Unis sont en discussion avec Israël et l’Égypte pour tenter de mettre en place un corridor humanitaire pour les habitants de la bande de Gaza.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/11/en-direct-guerre-israel-hamas-plus-de-260-000-deplaces-dans-la-bande-de-gaza-selon-l-onu_6192981_3210.html

11 ottobre. Il silenzio dell’occidente su Gaza e gli errori di Netanyahu hanno aperto la strada al terrorismo

ORESTE PIVETTA – STRISCIAROSSA.IT Intervista – Lorenzo Kamel, ci scuserà se della sua lunga e densa storia di studi, di ricerche e di scrittura citeremo solo poche righe. Cominciamo intanto dal suo ultimo libro, pubblicato da Carocci nel 2022, di straordinaria attualità: “Terra contesa. Israele, Palestina e il peso della storia” (pagine 340, 29 euro). In sintesi: le contrastate origini, il ruolo delle religioni, il peso delle identità, il possesso della terra, le strategie delle grandi potenze e quelle dei paesi arabi, l’antisemitismo e le discriminazioni…

(Gaza city – 2023-10-07, Apaimages/SIPA / ipa-agency.net)
La foto è utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e’ stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

Lorenzo Kamel ha insegnato e condotto ricerche in università italiane ed estere, tra cui l’Università di Harvard, la Albert-Ludwigs-Universität Freiburg e l’Università Ayn Shams del Cairo. Dal 2018 è professore associato di Storia globale e Storia del Medio Oriente e del Nord Africa all’Università di Torino e direttore delle collane editoriali dell’Istituto Affari Internazionali (IAI). Ha vissuto in Israele – conseguendo anche un master biennale in Israel Studies alla Hebrew University – e in Palestina, dove ha trascorso un anno all’Università Birzeit.

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https://www.strisciarossa.it/il-silenzio-delloccidente-su-gaza-e-gli-errori-di-netanyahu-hanno-aperto-la-strada-al-terrorismo/

Cosa c’è nella Striscia di Gaza oltre a Gaza

Diverse altre città e cittadine, tutte piuttosto povere e isolate, verso le quali stanno arrivando i palestinesi in fuga dal nord

La Striscia di Gaza, il territorio palestinese che Israele sta bombardando da giorni per ritorsione contro l’enorme attacco subito sabato dal gruppo radicale Hamas, prende il nome della sua città più grande e popolata, Gaza. Ma all’interno del territorio della Striscia esistono diverse altre città, più piccole e meno urbanizzate, soprattutto nella sua zona centrale e meridionale.

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https://www.ilpost.it/2023/10/14/striscia-di-gaza-altre-citta/?homepagePosition=2

11 ottobre. Papa Francesco: udienza, “il Medio Oriente non ha bisogno di guerra, ma di pace”. “Gli ostaggi vengano subito rilasciati”, “molto preoccupato per assedio totale dei palestinesi a Gaza”

AGENSIR – “Continuo a seguire con dolore e apprensione quanto sta succedendo in Israele e Palestina”. Lo ha detto il Papa, al termine dell’udienza di oggi, durante i saluti ai fedeli di lingua italiana. “Tante persone sono state uccise, altre sono state ferite”, ha proseguito Francesco: “Prego per quelle famiglie che hanno visto trasformare un giorno di festa in un giorno di lutto e chiedo che gli ostaggi vengano subito rilasciati”. “È diritto di chi è attaccato difendersi – ha argomentato il Papa – ma sono molto preoccupato per l’assedio totale in cui vivono i palestinesi a Gaza, dove pure ci sono state molte vittime innocenti”. “Il terrorismo e gli estremismi non aiutano a raggiungere una soluzione al conflitto tra israeliani e palestinesi – il monito di Francesco – ma alimentano l’odio, la violenza, la vendetta e fanno solo soffrire gli uni e gli altri. Il Medio Oriente non ha bisogno di guerra, ma di pace, di una pace costruita sulla giustizia, sul dialogo e sul coraggio della fraternità”. (M.N.)

https://www.agensir.it/quotidiano/2023/10/11/papa-francesco-udienza-il-medio-oriente-non-ha-bisogno-di-guerra-ma-di-pace-gli-ostaggi-vengano-subito-rilasciati-molto-preoccupato-per-assedio-totale-dei-palestinesi-a-gaza/



11 ottobre: le notizie di Radio Popolare

Foto ANSA

I continui bombardamenti su Gaza, le nuove tensioni al confine col Libano e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di mercoledì 11 ottobre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. L’assedio di Gaza continua per il quinto giorno di fila e ora l’unica centrale elettrica è rimasta senza carburante mentre si sta lavorando ad un corridoio per far entrare aiuti umanitari. Dal sud di Israele continuano ad arrivare notizie sulla scoperta di nuovi corpi e testimonianze sui massacri di civili. Alla Camera e al Senato è iniziata l’analisi della Nadef e col passare delle settimane appare sempre più chiaro che i numeri indicati dal governo non stanno in piedi. La società che ha rilevato l’ex Gkn di Campi Bisenzio è in mano ad un’immobiliare e i sospetti degli operai sembrano sempre più fondati

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-mercoledi-11-ottobre/


11 ottobre. Torna lo spread

LUIGI PANDOLFI – VOLERELALUNA.IT Perché in Italia lo spread è tornato a salire? Parliamo di quanto costa a noi finanziare il debito e quanto costa alla Germania, i cui titoli in Europa sono utilizzati come termine di paragone (benchmark). La risposta canonica è che i mercati temono per la nostra economia e per i nostri conti pubblici, quindi vogliono di più, in termini di interessi, per prestarci i soldi. Il che, già di per sé, è a di poco aberrante: stati e governi soggiogati dai mercati finanziari.
Nondimeno, fermarsi a questa conclusione è come guardare al dito quando qualcuno ci indica la luna. Infatti, in questa faccenda, c’entra molto la politica monetaria della banca centrale. Negli anni scorsi, i tassi si sono tenuti bassi grazie ai programmi d’acquisto della Bce. Per l’Italia questo ha significato che un terzo del proprio debito è finito in pancia all’Eurosistema. E siccome gli acquisti venivano effettuati attraverso le banche centrali nazionali, è come se per una parte lo Stato si fosse indebitato con se stesso. L’Italia, per essere più precisi, alla fine del 2022 aveva un debito con la propria banca centrale per circa 700 miliardi di euro. Su cui, praticamente, non pagava interessi passivi, visto che Bankitalia, per statuto, era tenuta a retrocedere, alle scadenze previste, i propri profitti allo Stato. Una partita di giro, insomma.

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https://volerelaluna.it/economie/2023/10/11/torna-lo-spread/

11 ottobre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 595

RaiNews LIVE

Ucraina, Zelensky al quartier generale Nato a Bruxelles: “L’importante è non restare soli”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/10/zelensky-la-guerra-in-medio-oriente-distoglie-dallucraina-917f0761-c0fa-48a7-ad01-b891fc4b8bc2.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : Volodymyr Zelensky au siège de l’OTAN mercredi, une première depuis l’invasion russe

Le président ukrainien doit participer à une réunion des ministres de la défense de l’organisation. M. Zelensky a estimé que sa visite à l’OTAN était clé pour organiser la « résilience » de l’Ukraine cet hiver, le pays craignant une nouvelle campagne russe de bombardements contre son infrastructure énergétique.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/11/guerre-en-ukraine-en-direct-volodymyr-zelensky-attendu-au-siege-de-l-otan-mercredi-une-premiere-depuis-l-invasion-russe_6193710_3210.html

11 ottobre. Il lungo assedio al Ssn.

Da oltre un quarto di secolo il Servizio sanitario nazionale è sfiancato da una lenta opera di logoramentoI responsabili politici e tecnici della sanità pubblica hanno aderito acriticamente al pensiero neoliberista dominante che riteneva il sistema insostenibile, inefficiente, desueto e hanno preferito contare sempre più sul privato piuttosto che operare per qualificare seriamente il sistema pubblico. E’ ora di dire basta.

L’avevamo chiamato assalto (all’universalismo) – leggi qui e qui – , ma ora è chiaro che è stato un assedio; e forse adesso è un’invasione. I lettori perdoneranno il linguaggio bellico, ma rende bene l’idea.
Da oltre un quarto di secolo il Servizio sanitario nazionale (Ssn) è sotto attacco. Non si tratta di un’azione improvvisa, violenta e manifesta (caratteristiche proprie di un assalto), ma di una lenta opera di logoramento volta a conquistare territori ambiti, affamando la popolazione e costringendola alla resa (caratteristiche proprie di un assedio). Un’opera volta a isolare l’assediato in modo che non possa ricevere rifornimenti dall’esterno, evitando devastazioni poco cavalleresche, tenendo il rivale sotto scacco, fiaccandone lentamente la resistenza fino a spingerlo a consegnarsi per salvaguardare la propria incolumità.

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https://www.saluteinternazionale.info/2023/10/il-lungo-assedio-al-ssn/

11 ottobre. Oggi Sea-Watch porta Frontex in Tribunale. “È complice della violazione dei diritti umani nel Mediterraneo”

Foto di https://twitter.com/SeaWatchItaly

L’udienza presso il Tribunale dell’Unione Europea a Kirchberg, in Lussemburgo, è prevista per le 14.30. Questo è l’ultimo passo prima della sentenza del tribunale.
Si terrà oggi l’udienza della causa di Sea-Watch contro Frontex presso il Tribunale dell’Unione Europea in Lussemburgo. Il procedimento era iniziato nell’aprile 2022, dopo che Frontex aveva respinto una richiesta di accesso agli atti presentata da Sea-Watch tramite il Freedom of Information Act (FOIA), che garantisce il diritto di accesso alle informazioni detenute dalle pubbliche amministrazioni. Attraverso queste informazioni, sarebbe stato possibile verificare il coinvolgimento di Frontex nelle violazioni dei diritti umani nel Mediterraneo.

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https://www.pressenza.com/it/2023/10/oggi-sea-watch-porta-frontex-in-tribunale-e-complice-della-violazione-dei-diritti-umani-nel-mediterraneo/

11 ottobre. Mimmo Lucano, l’accoglienza non è reato

In appello ribaltata la sentenza di primo grado. Cade la condanna per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e altri reati. Per Sposato, Cgil Calabria: “La sentenza rende giustizia”

Mimmo Lucano

Oggi la Corte di appello di Reggio Calabria ha deciso, cancellata la pena a 13 anni e mezzo emessa in prima grado, rimane una condanna a un 1 anno e 6 mesi per abuso d’ufficio, ma la pena è sospesa. La sentenza è stata emessa questo pomeriggio e a salutarla positivamente sono stati in tanti.

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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/10/11/news/mimmo-lucano-cadono-ireati-piu-gravi-3484091/

11 ottobre. Mimmo Lucano condannato in appello a un anno e sei mesi (con pena sospesa). Assolti gli altri imputati

PRESSENZA.COM Nello stesso giorno in cui la giudice di Catania Iolanda Apostolico torna a smantellare il decreto Cutro, decidendo di non convalidare il trattenimento di quattro tunisini nel CPR di Pozzallo disposto dal questore di Ragusa, la narrazione tossica e la macchina del fango scatenate dal governo e dai media di destra ricevono un altro duro colpo: Mimmo Lucano è stato condannato a un anno e sei mesi (con pena sospesa) per il reato di abuso d’ufficio dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria, che lo ha assolto dal reati più gravi e gli altri 17 imputati sono stati assolti.

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https://www.pressenza.com/it/2023/10/mimmo-lucano-condannato-in-appello-a-un-anno-e-sei-mesi-con-pena-sospesa-assolti-gli-altri-imputati/

11 ottobre. VajontS 23: dai teatri alle case alla radio, l’orazione di un coro grande come l’Italia

Marco Paolini

NATALIA LOMBARDO – STRISCIAROSSA.IT Quando si dice: la gente… A guardare con una lente d’ingrandimento “la gente” sono tante persone, attori, ragazze e ragazzi, vecchietti, sopravvissute, associazioni, parroci. Persone comuni, appunto, cittadini. Segno che esiste un’Italia non passiva, rassegnata o brontolona, che si incontra e rilancia la memoria come monito per il futuro. Gente che non si conosce ma diventa una comunità.

Così lunedì sera tantissime persone si sono unite in un filo diretto vero e proprio nella Orazione corale di teatro civile chiamata VajontS 23 in ricordo della tragedia avvenuta il 9 ottobre 1963. Un testo letto in oltre cento teatri in tutta Italia (al Brancaccio di Roma c’è stato il sold out) e all’estero ma anche in tanti luoghi di piccole e grandi aggregazioni, amplificato da RadioDue nella trasmissione altrettanto civile di Caterpillar. Fino al rintocco che martella il ricordo della campana di Longarone, alle 22,39, quando il monte Toc franò nella diga.
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https://www.strisciarossa.it/vajonts-23-dai-teatri-alle-case-alla-radio-lorazione-di-un-coro-grande-come-litalia/

11 ottobre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

11 ottobre. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

 Ex Gkn, ormai è pura operazione immobiliare?
Spiccare il volo o cadere.

5 novembre, h 14.00, tutte e tutti in fabbrica. Prepararsi all’ora x insieme

1. Variazioni societarie aumentano i sospetti di una finalità immobiliare nell’operazione QF. Ecco perché attaccano qualsiasi piano di reindustrializzazione, generando confusione. Ecco perché si preparano a licenziarci tutti.
2. Qf sostiene di non avere più cassa integrazione dal 31 dicembre in poi. Ma questo non è semplicemente vero. La verità è che non la vogliono prorogare. Ed è lecito ipotizzare che sin dall’inizio l’obiettivo sia stato arrivare ai licenziamenti e ad un’operazione immobiliare.

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https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid02L7qQPBPqFbafSHU9WCRXgQNgbDmyab94q7ZCr9fWrKTXhV6NJC1zsUJqdSamEqPMl

11 ottobre. Logistica, via libera alla piattaforma per il rinnovo del contratto

Èstata “approvata oggi dall’attivo delle delegate e dei delegati la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale logistica, trasporto merci e spedizione”. Lo riferiscono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, esprimendo “soddisfazione per il coinvolgimento e la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore nel migliaio di assemblee che si sono tenute su tutto il territorio nazionale per la discussione della piattaforma con una percentuale favorevole di circa il 97% dei votanti”.

“Le lavoratrici e i lavoratori di questo settore – sostengono le tre organizzazioni sindacali – sentono la necessità di un adeguamento economico dei propri salari, fortemente erosi negli ultimi anni e di un miglioramento della propria vita sociale a partire da una migliore conciliazione dei tempi di vita e lavoro. I dati di partecipazione e di consenso espressi nelle assemblee ci consegnano un settore che ha tutta la capacità e la volontà di sostenere con le modalità necessarie il confronto con le controparti datoriali per giungere alla sottoscrizione del ccnl che dovrà dare le giuste risposte alle attese dei lavoratori e delle lavoratrici impegnati nel comparto”.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/10/11/news/logistica-piattaforma-contratto-3483974/

11 ottobre. Sindacati: incontro positivo con la ministra Calderone sulla logistica

“Un incontro positivo che avvia un dialogo e segna un ritorno di attenzione sul settore della logistica”. Così i segretari generali di Filt Cgil, Stefano Malorgio, di Fit Cisl, Salvatore Pellecchia e Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi e la segretaria generale Etf (Federazione Europea dei Trasporti), Livia Spera sull’incontro di oggi con la ministra del Lavoro, Marina Calderone.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/10/11/news/trasporti-logistica-filt-cgil-calderone-3483475/

11 ottobre. Insegnanti con lo sconto

L’ultima trovata di Valditara: piccole agevolazioni per acquisti per le lavoratrici e i lavoratori della scuola, mentre il contratto è scaduto da due anni

Foto: Vincenzo Cuttitta/Sintesi

STEFANO IUCCI – COLLETTIVA.IT Lavoratori e lavoratrici della scuola potranno finalmente unire l’utile al dilettevole. Grazie a una delle agevolazioni graziosamente concordate dal ministro Valditara godranno di uno sconto del 15% per i soggiorni in agriturismo o per l’acquisto di prodotti alimentari locali al fine di consentire, come si legge nella convenzione con la Coldiretti, di promuovere nelle scuole l’educazione alimentare e fornire un valido esempio di un corretto stile di vita. Proprio così: gli insegnanti come “esempi viventi”.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/10/11/news/bonus-insegnanti-contratto-3482652/