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2023 . 09 settembre (21 – 30 settembre) – Senti le rane che cantano

2023 . 09 settembre (21 – 30 settembre)

Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno

“…volge al declino l’era, che fu nobile nella sua durezza e serietà, della democrazia politica”.
(Luciano Canfora).

SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose

La Via Maestra: 7 ottobre tutti in piazza a Roma

Cgil e oltre 100 associazioni lanciano la mobilitazione nazionale per l’attuazione della Costituzione. Per aderire: adesioni7ottobre@collettiva.it

Una grande manifestazione nazionale a Roma per il lavoro, contro la precarietà, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare. È “La Via Maestra. Insieme per la Costituzione”, la mobilitazione lanciata da più di 100 associazioni e reti, che a loro volta raccolgono tantissime realtà della società civile, tra cui anche la Cgil, per sabato 7 ottobre nella capitale. 
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/08/04/news/la-via-maestra-insieme-per-la-costituzione-7-ottobre-cgil-appello-3298933/

La Via Maestra: i promotori e le adesioni (in aggiornamento)
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/08/04/news/promotori-adesioni-la-via-maestra-7-ottobre-3300340/

«Mentre giravo il film “Sacco e Vanzetti”, mi accorsi che una delle due guardie che stavano accanto a Gian Maria, piangeva. Fermai tutto e quella comparsa mi bisbigliò: “A dottò, me scusi, ma ‘sto Volontè me commuove davvero”».

Giuliano Montaldo

22 febbraio 1930 – 6 settembre 2023

https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze
https://www.instagram.com/collettivofabbricagkn/


https://www.facebook.com/events/1526975614799119/


IT.A.CÀ – Festival del Turismo Responsabile 2023 – 15 Settembre 2023 – 15 Ottobre 2023

30 settembre


30 settembre. Muore schiacciato dal trattore, la vittima è Ludovico Passeri

Il 25enne stava raccogliendo la legna e con il mezzo agricolo trasportava un albero quando, per cause da accertare, ha perso il controllo finendo fuori dal sentiero

Un tragico incidente sul lavoro, quel lavoro che tanto amava e si era scelto, ha sottratto alla vita Ludovico Passeri, ieri a Priverno. Un giovane di 25 anni che di professione faceva il taglia legna. Quello che stava facendo anche ieri in via Santo Spirito, nel tratto della strada che collega la piazza in località Boschetto alla Pingolozza, con il suo trattore, in una delle tante zone boscate della zona in cui operava solitamente e che conosceva perfettamente. Non tanto però da evitare l’appuntamento con l’incidente fatale. Forse a causa di una distrazione, di un cedimento del terreno, di una manovra sbagliata, con il suo piccolo trattore si è ribaltato lungo la pendenza che stava risalendo. Nelle rotazioni, il mezzo gli si è probabilmente ribaltato sopra. Sia lui che il mezzo sono finiti diversi metri più sotto rispetto al luogo dove l’incidente ha avuto inizio. Al trattore era infatti attaccato un albero appena tagliato e che doveva essere trasportato su, fino al sentiero, dove sarebbe stato più comodo tagliarlo e caricarlo per portarlo via. Le conseguenze dell’incidente sono state purtroppo fatali. Con Ludovico Passeri pare ci fosse un altro operaio che lo stava aiutando e che ha subito cercato aiuto.

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https://www.latinaoggi.eu/news/cronaca/213820/muore-schiacciato-dal-trattore-la-vittima-a-ludovico-passeri



30 settembre: le notizie di Radio Popolare

La manovra del governo in deficit, l’ultimo decreto migranti a rischio incostituzionalità e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di sabato 30 settembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Nella “nota di aggiornamento al documento di economia e finanza” il governo annuncia un nuovo deficit di 23,5 milarti in tre anni; l’ultimo decreto-migranti finisce davanti al tribunale di Catania; un anno fa la dichiarazione di annessione di alcune regioni ucraine da parte della Russia; 5 milioni e mezzo di slovacchi al voto per rinnovare il parlamento

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-giornata-notizie-sabato-30-settembre-2023/#Una_manovra_economica_all8217insegna_del_profondo_decifit


Assemblea! Per la Pace, la Terra e la Dignità

Noi sottoscritti, amanti della pace e più ancora della vita, sgomenti per gli sviluppi incontrollati della guerra d’Ucraina e per l’istigazione da parte dei governi a perpetuarla ed estenderla, sentiamo l’urgenza di un impegno personale e intendiamo riunirci in una pubblica Assemblea il 30 Settembre prossimo a Roma per promuovere un’azione responsabile volta ad invertire il corso delle cose presenti, istituire la pace e ristabilire le condizioni di un sereno futuro. Rivolgiamo perciò un appello: Ai pacifici, alle donne e agli uomini di buona volontà, ai resistenti perché nessun volto sia oltraggiato e la dignità sia riconosciuta a tutti gli esseri viventi, agli eredi di milioni di uomini e donne che hanno lottato per il lavoro, per l’emancipazione e per la libertà dal dominio pubblico e privato, a quanti si ribellano al sacrificio degli uni per il tornaconto degli altri, ai giovani che abbiamo perduto, a cui non abbiamo saputo garantire il futuro. Ai credenti e ai non credenti, agli organizzati e ai disorganizzati, ai militanti di tutti i partiti, agli elettori di tutte le liste, agli assenti dalle urne e a quelli di deluse speranze, a quanti godono di buona fama e a chi soffre di una cattiva reputazione, agli inclusi e agli scartati. Noi ci rivolgiamo a voi non perché siamo più importanti, ma perché siamo voi.
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https://www.serviziopubblico.it/

30 settembre. Migranti, il Tribunale di Catania sconfessa il governo: “Non si possono trattenere i migranti”

Il Tribunale di Catania non ha trattenuto i migranti scrivendo che quanto previsto dal decreto è in contraddizione con la normativa europea

DIRE – I richiedenti asilo non si possono trattenere, al di là della ‘cauzione’ di cinque mila euro richiesta dalla normativa annunciata dal governo. Lo pensa il tribunale di Catania, che non ha convalidato il fermo di quattro migranti e lo ha fatto scrivendo nero su bianco che l’ultimo decreto del ministro dell’Interno Piantedosi è illegittima. Secondo il giudice che ha firmato i provvedimenti, il meccanismo del trattenimento dei richiedenti asilo provenienti da Paesi sicuri è in conflitto con la normativa europea, che è ‘superiore’ a quella dei singoli paesi. La notizia è dirompente e ha sollevato parecchio clamore. La sinistra esulta, del resto si era indignata per il decreto. Il ministero dell’Interno ha annunciato che impugnerà il provvedimento. La Lega fa ironia: “Stupisce che la giustizia italiana di fronte al solito ricorso di un immigrato ritrovi velocità e scatto che gli italiani invocano da anni”.
https://www.dire.it/30-09-2023/959370-migranti-tribunale-catania-governo-non-si-possono-trattenere-i-migranti/

LEGGI ANCHE: Lo Stato chiede 5 mila euro ai richiedenti asilo per evitare i Cpr, la sinistra: “Vergogna”
LEGGI ANCHE: Migranti, Piantedosi: “Trattenimenti di 18 mesi? Ce lo chiede l’Europa”

30 settembre. Contro i migranti una guerra feroce: nel nuovo decreto norme “modello Guantanamo”

SIMONE SILIANI – STRISCIAROSSA.IT Giorgia Meloni ci vuole convincere che c’è una guerra in atto per fermare un’invasione, una minaccia alla nostra integrità nazionale e che il governo la sta combattendo in nome e per difendere noi, il popolo. È la guerra contro gli immigrati, anzi “gli stranieri” dicono e scrivono (incautamente) addirittura nelle norme che producono a getto continuo come armamenti di difesa. E, quando si è in guerra, ogni azione è lecita e le norme che tutelano i diritti delle persone, la democrazia, le libertà e le garanzie repubblicane possono essere sospese. Si chiama “stato di emergenza” e ha una lunga storia che risale al diritto romano quando si chiamava Justitium, cioè lo stato di eccezione. Il nemico principale sono le Ong non gli scafisti In questa guerra, non s’ingannino i cittadini
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https://www.strisciarossa.it/contro-i-migranti-una-guerra-feroce-nel-nuovo-decreto-norme-modello-guantanamo/

30 settembre. Calenda alla Marelli, gli operai gli girano le spalle. Lui: “Pd tace per non infastidire Elkann”

I lavoratori della Marelli, in presidio da una settimana, non hanno voluto incontrare Calenda dopo le sue accuse a Maurizio Landini e alla Cgil

DIRE – Presidiano l’azienda da più di una settimana ma l’unico che è riuscito nell’impresa di allontanare di qualche metro i lavoratori dal presidio della Marelli è stato il leader di Azione, Carlo Calenda. Il senatore è arrivato a Crevalcore attorno alle 11.30, ma i lavoratori, non appena ha messo piedi di fronte alla fabbrica, gli hanno voltato le spalle e se ne sono andati.

Calenda ha provato a inseguirli, ma senza successo: i dipendenti al presidio si sono spostati di qualche decina di metri e hanno improvvisato un’assemblea senza ascoltare il parlamentare, che, nonostante la Cgil gli avesse fatto sapere che non era gradito ospite al presidio per le sue accuse a Maurizio Landini e al sindacato, si è ugualmente presentato. “Non mi volete parlare“, ha gridato Calenda ai lavoratori mentre si allontanava, senza ottenere risposta.

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https://www.dire.it/30-09-2023/959258-video-calenda-alla-marelli-gli-operai-cgil-gli-girano-le-spalle-e-lui-li-insegue/

30 settembre. Calenda dagli operai di Marelli, che però vanno via: “Serve mobilitazione su automotive”

30 settembre. Flop di Calenda al presidio Marelli: gli operai se ne vanno, lui li insegue

Il leader di Azione aveva polemizzato con la Cgil per la gestione della vertenza. Oggi si è presentato davanti ai cancelli. Netta la risposta degli operai: sit-in interrotto, nessun incontro con lui

Niente incontro con gli operai. Appena Carlo Calenda arriva a Crevalcore (Bologna) davanti allo stabilimento della Magneti Marelli, i lavoratori interrompono il presidio che era in corso evitando ogni tipo di incontro. È stata così bocciata dalla Fiom Cgil la visita di oggi dell’ex ministro dopo che la proprietà dell’azienda ha confermato la chiusura dello stabilimento. Una polemica, quella tra il sindacato e il leader di Azione, nata qualche giorno fa sui social quando l’esponente politico aveva criticato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, in particolare il suo atteggiamento durante la cessione dell’azienda da parte della Fiat.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/30/news/flop-calenda-presidio-marelli-3443586/

30 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 584

RaiNews LIVE

Raid russo su Vinnytsia, droni ucraini su Belgorod e Bryansk. 100 milioni da Svizzera per sminamento

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/attacco-russo-su-vinnytsia-danneggiate-infrastrutture-fondi-da-svizzera-per-sminamento-6b7c72c2-eeb7-45ea-8ee3-540ebcc22290.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : la conscription d’automne pour le service militaire russe inclut les territoires annexés illégalement à l’Ukraine

Pour la première fois, les oblasts de Louhansk, Donetsk, Kherson et Zaporijia sont concernés par cet appel obligatoire qui commence le 1er octobre, a annoncé le ministère de la défense russe.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/30/guerre-en-ukraine-en-direct-la-conscription-d-automne-pour-le-service-militaire-russe-inclut-les-territoires-annexes-illegalement-a-l-ukraine_6191705_3210.html

Andrea Ruggeri. Contro la città Welcome il manuale per studenti senza fissa dimora

SALVATORE PAPA. In questi giorni di “proteste delle tende” e di lacrime di coccodrillo per i poveri studenti senza dimora le soluzioni si sprecano. Quelle che vanno per la maggiore sono beceri tentativi di spostare l’attenzione dalle disuguaglianze abitative a un semplice tema di accoglienza degli studenti (o diritto allo studio), favorendo così addirittura un’ulteriore speculazione a colpi di student housing che sono parte stessa del problema. Quello di cui c’è bisogno, però – un radicale cambio di modello dello sviluppo urbano – non è una faccenda immediata.

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https://zero.eu/it/news/contro-la-citta-welcome-il-manuale-per-studenti-senza-fissa-dimora-di-andrea-ruggeri/


Libreria Liber Libri – ore 17,30
via Fondazza 40 – Bologna

Tornano le tende fuori dalle facoltà, il caro affitti mobilita gli studenti in almeno 25 città italiane.

Il mercato dei fuorisede in Italia, che coinvolge circa 900 mila studenti, continua ad essere fuori controllo, con posti letto che non scendono sotto i 300 euro in camere in tripla a Venezia, e che li superano abbondantemente a Bologna, dove un posto letto può arrivare anche al doppio. E si sta parlando solo del posto letto, spese di gestione escluse. Nella primavera scorsa un rapporto di un sito di compravendita immobiliare segnalava che costa più affittare una stanza a Milano che un bilocale a Torino. Insomma, un vero e proprio sbarramento per il diritto allo studio, che può precludere i giovani dall’ascensore sociale rappresentato da un’educazione accademica.
Sull’onda della protesta di maggio si era fatta sentire la ministra all’Università Anna Maria Bernini, ventilando 60 mila posti aggiuntivi grazie ai Fondi Pnnr, annunciando 400 milioni nel bilancio e auspicando una maggiore collaborazione pubblico – privato per superare la rendita immobiliare. Gli studenti e le loro famiglie evidentemente non hanno colto effetti mitiganti di una situazione disastrosa in tutto lo stivale.
https://www.strisciarossa.it/tornano-le-tende-fuori-dalle-facolta-il-caro-affitti-mobilita-gli-studenti-in-almeno-25-citta-italiane/

30 settembre. New York sott’acqua per l’alluvione, dichiarato lo stato di emergenza

Piogge torrenziali su New York, dove ci sono diverse strade allagate e linee della metropolitana interrotte

DIRE – New York allagata a causa di piogge torrenziali che nelle ultime ore hanno letteralmente fatto sprofondare la ‘city’ sotto l’acqua. Tra le zone più colpite l’area di Brooklyn (dove sono caduti quasi 15 centimetri di pioggia), quella del Queens ma anche quella di Central park (10 centimetri). Nella metropoli molte strade sono allagate e alcune linee della metropolitana sono state interrotte. Decine i sottopassi allagati e i tombini ‘saltati’. La governatrice Kathy Hochul ha dichiarato lo stato di emergenza.
È previsto che la pioggia, iniziata questa mattina poco prima delle 9 (qui erano le 15), continui a cadere per tutta la giornata di oggi. Gli abitanti sono stati avvertiti con un sistema di allerta unificato come quello che si sta sperimentando in Italia in questi giorni: l’alert è arrivato a milioni di cellulari newyorkesi raccomandando di non uscire da casa.

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https://www.dire.it/29-09-2023/959164-video-new-york-pioggia-alluvione-dichiarato-lo-stato-di-emergenza/

https://www.youtube.com/watch?v=FdSts41KM8o

30 settembre. Bologna celebra Adriana Lodi, la madre dei nidi: “Mi sono ispirata a Copenaghen…”

LAURA BRANCA – STRISCIAROSSA.IT Alla fine degli anni Sessanta fu protagonista di una rivoluzione educativa, assistenziale e culturale che ha lasciato un segno importante nell’evoluzione del paese. Pochi sanno, oggi, come nacquero i nidi dell’infanzia pubblici e qual è la storia politica di emancipazione e progresso che racchiudono. Un nome, prima di tutto: Adriana Lodi. È lei “la mamma dei nidi”. Quando li realizzò, a Bologna, partì dalla sua esperienza familiare di giovane donna con un figlio da crescere. Non era, a quei tempi, laureata in pedagogia, ma molti decenni dopo quel titolo glielo riconobbe, “honoris causa”, l’Università di Bologna. Era “solo” un’operaia sindacalizzata, con uno sguardo lungo sulle cose, capace di mettere a confronto le sue necessità con quelle delle compagne di lavoro.
Nata nel 1933, attivista sindacale brillante, venne ben presto notata dalla Camera del lavoro e dal PCI. Il sindaco di Bologna Giuseppe Dozza, conosciutala, restò colpito dalle sue idee e la volle in giunta. E qui, per la caratura mitica del personaggio che le aprì le porte della vita politica, c’è poco da dire. Guido Fanti, altro mito bolognese succeduto a Dozza, la confermò assessora. E lei, passo dopo passo, fece di tutto per dare ai nidi un volto nuovo, al passo coi tempi e con le necessità delle famiglie e in particolare con quelle delle donne che non s’accontentavano più di un “parcheggio” per i loro figli e dovevano conciliare tempi di cura e tempi di lavoro.

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https://www.strisciarossa.it/bologna-celebra-adriana-lodi-la-madre-dei-nidi-mi-sono-ispirata-a-copenaghen/


Claudia Grisanti. Le notizie di scienza della settimana

  • Nel 2023 la temperatura media del pianeta potrebbe superare la soglia di 1,5 gradi sopra il livello preindustriale.
  • Gli esperti del gruppo Berkeley earth hanno proposto un’analisi dei fattori che hanno contribuito al picco di temperatura dell’agosto 2023.
  • Il ghiaccio marino antartico ha toccato quest’anno un minimo invernale. Le misure sono cominciate nel 1979.
  • Nel biennio 2022-2023 i ghiacciai svizzeri hanno perso un decimo del volume, un calo record.
  • Una definizione troppo ampia di “long covid” potrebbe aver spinto a sovrastimare il problema.
  • Dopo due mesi si è concluso a New York, negli Stati Uniti, un test: il trapianto di un rene di maiale nel corpo di un uomo deceduto.
  • Sono state individuate in Eritrea forme di malaria parzialmente resistenti al farmaco artemisinina. La resistenza è già stata trovata in altri paesi africani e asiatici.
  • Più di 4,5 miliardi di persone non hanno accesso ai servizi sanitari essenziali.
  • La gravità agisce in modo simile su materia e antimateria. L’esperimento condotto con atomi di anti-idrogeno è utile a chiarire alcuni aspetti di fisica teorica.
  • Tra 250 milioni di anni potrebbe formarsi sul pianeta Terra un continente solo, Pangea Ultima, poco adatto ai mammiferi.
  • È atterrata nello Utah, negli Stati Uniti, una capsula contenente rocce e polveri raccolte sull’asteroide Bennu dalla missione Osiris-Rex.
  • È stato proposto un meccanismo per spiegare la formazione dei fulmini più potenti, registrati sull’oceano Atlantico nordorientale, sul mar Mediterraneo e sull’Altiplano, in Perù e Bolivia.
  • Grazie all’analisi genetica di alcune squame confiscate è stata individuata una nuova specie di pangolino, la Manis mysteria. L’animale è spesso commerciato illegalmente.
  • Le carote arancioni sono probabilmente comparse in Europa durante il rinascimento. Le varietà più antiche dell’Asia erano gialle o viola.
  • I cerchi delle fate sono presenti in più regioni del pianeta, non solo in Namibia e Australia.
  • Sono stati trovati in Spagna, nel sito di Cueva de los Murciélagos, manufatti intrecciati preistorici, tra i quali sandali e cesti.
  • Il fossile di un trilobite con il contenuto intestinale intatto, composto da conchiglie, [ha permesso](http://doi: 10.1038/s41586-023-06567-7) di ricostruire l’alimentazione dell’animale.


Incontri, dibattiti, laboratori e proiezioni.
E un pubblico giovane e appassionato.

Protagonisti e programma
https://www.internazionale.it/festival


30 settembre. Lo spettacolo del capitale

CRISTINA QUINTAVALLA – LAFIONDA.ORG Chissà cosa ti aspetti da uno spettacolo teatrale dal titolo Il capitaleUn libro che non abbiamo mai letto, di Kepler-45.2. Magari l’hai pure letto o ne conosci delle parti. Magari sei passato attraverso l’inesauribile sofisticare degli accademici, o delle opposte scuole di pensiero, che se lo sono strattonato per giustificare di volta in volta la fuga dal lavoro, la fine del lavoro, la fine del valore-lavoro, la fine della lotta di classe.
E invece ti trovi di fronte all’incontro tra un gruppo di teatranti e un gruppo di operai, le cui vite per un breve lasso di tempo si sono incrociate, contaminandosi.
In mezzo per sommi capi la storia di GKN, dalla Fiat al Fondo Melrose, a Borgomeo, tutti i volti pirateschi e speculativi del capitalismo, finanziario o no, i licenziamenti di Melrose e quelli che QF si prepara a riaprire, la stessa sprezzante indifferenza per la vita di 442 famiglie, cinicamente lasciate soccombere senza mezzi di sussistenza, senza stipendio, senza prospettiva per il futuro

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https://www.lafionda.org/2023/09/30/lo-spettacolo-del-capitale/

30 settembre. La terra, la patria e la voce degli ultimi

Nel country si scontrano da tempo una dimensione reazionaria e una voce più egualitaria. Accade anche in questi giorni, dopo che un artista sconosciuto è diventato virale

NICK SHOULDERS e WILLIE JACKSON – JACOBINITALIA.IT Quando la canzone Rich Men North of Richmond di Oliver Anthony il mese scorso è diventata virale, i repubblicani hanno colto l’occasione per sostenere che i testi riecheggiavano temi di destra. Per molti, ciò ha confermato la reputazione della musica country come irrimediabilmente bianca, conservatrice e cristiana. La realtà però – sia per quanto riguarda la canzone di Anthony che per la musica country in generale – è più complessa.

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https://jacobinitalia.it/la-terra-la-patria-e-la-voce-degli-ultimi/

30 settembre – 1 – 2 – 3 ottobre. Torino, Festival delle Regioni

Meloni a Torino, il dirigente della polizia: “Basta hanno rotto”. Poi parte la carica sugli studenti

“Sgomberiamo, dai forza basta. Hanno rotto il ca**o”. Le telecamere hanno immortalato il momento in cui un dirigente della polizia pronunciava queste parole subito prima di farsi da parte e far partire la carica degli agenti sugli studenti inermi. E’ successo all’altezza di via Montebello, a Torino, nei pressi della Mole Antonelliana simbolo del capoluogo piemontese. I manifestanti, per lo più studenti, erano tutti scesi in piazza per protestare contro la premier Giorgia Meloni, in visita in città in occasione del Festival delle Regioni.

1 ottobre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

30 settembre. Scuola, impresa e disciplina

L’istituzione del liceo del made in Italy e l’inasprimento della disciplina sono frutto di un’ideologia neoliberista dell’istruzione che mette al centro la cultura aziendale

STEFANO IUCCI – COLLETTIVA.IT “Non c’è niente di più legato alla nostra cultura di quello che questi ragazzi sono in grado di studiare e portare avanti: è il motivo per il quale ragioniamo di un liceo del made in Italy”. Così Giorgia Meloni il 3 aprile a Verona nel corso di Vinitaly 2023, tempio del made in Italy culinario. I luoghi contano, non sono mai neutrali. Non è stata dunque certamente casuale la scelta della premier.

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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/09/30/news/scuola-impresa-liceo-made-in-italy-3436099/

30 settembre. Nidil Firenze, già raccolte 55 impugnative contro Uber

“Un risultato straordinario, le aziende non possono sottrarsi alla legge”. A dirlo è il Nidil Cgil di Firenze commentando la sentenza del Tribunale di Milano che nei giorni scorsi ha condannato Uber alla revoca di tutti i licenziamenti dei rider per non avere consultato i sindacati. Nel dettaglio, Uber Eats Italy è stata condannata per condotta antisindacale dal tribunale di Milano per aver omesso di attuare le procedure di consultazione con le organizzazioni sindacali per la cessazione delle attività di food delivery in Italia. Il tribunale ha ordinato all’azienda di revocare ‘tutti i recessi’ comunicati ai rider e di avviare con le organizzazioni sindacali promotrici del ricorso, NIdiL, Filcams e Filt Cgil di Milano, le procedure di confronto in materia di delocalizzazione e licenziamento collettivo’.
A Firenze, dopo la comunicazione della cessazione di attività ai rider locali, “abbiamo raccolto 55 impugnative, e altrettanti rider si sono rivolti a noi per capire come muoversi”, fa sapere il sindacato: “Il 14 luglio siamo scesi con loro in piazza per protestare contro quella azione che ritenevamo ingiusta. La disposizione del Tribunale di Milano rappresenta per noi una vittoria importante che premia la nostra perseveranza e il lavoro di base, oltre alle mobilitazioni e alla volontà di rappresentare un settore difficile e complesso su cui stiamo raccogliendo nel tempo risultati”.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/30/news/nidil-firenze-raccolte-55-impugnative-contro-uber-3444138/

29 settembre


29 settembre. Incidenti sul lavoro: tre morti in meno di 24 ore tra L’Aquila, Latina e Pavia nel giorno dei funerali di uno degli operai di Brandizzo

Tre morti sul lavoro in meno di 24 ore. Un uomo di 60 anni forse colto da un malore mentre stava ristrutturando un’abitazione in provincia dell’Aquila. Un giovane di 24 anni travolto da un trattore mentre raccoglieva la legna non distante da Latina. Un operaio 39enne caduto dal tetto di un capannone nel Pavese. Quelle del 29 settembre sono le ennesime morti bianche con cui l’Italia fa i conti ormai quasi quotidianamente. Tragedie che peraltro arrivano nello stesso giorno dei funerali di Giuseppe Servillo, uno dei cinque operai travolti e uccisi da un treno, a Brandizzo, lo scorso agosto.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/09/29/incidenti-sul-lavoro-tre-morti-in-meno-di-24-ore-tra-laquila-latina-e-pavia-nel-giorno-dei-funerali-di-uno-degli-operai-di-brandizzo/7308422/



29 settembre: le notizie di Radio Popolare

Il nuovo atteggiamento del governo sull’immigrazione, l’esercito di volontari di Putin e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 29 settembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Oltre 2.500 persone sono morte sulla rotta del Mediterraneo da gennaio a oggi, ma invece di occuparsi di questa emergenza il governo italiano sembra aver deciso di rispolverare la sua battaglia contro le ong e di farne l’oggetto del contendere nella partita europea sul patto su migrazione e asilo. L’Istat segnala un ulteriore lieve rallentamento dell’inflazione a settembre in Italia. Dopo quasi 10 mesi di detenzione, l’ex eurodeputato Antonio Panzeri è stato rilasciato con due mesi di anticipo dai magistrati del Belgio che indagano sul Qatargate. In Russia Vladimir Putin ha incaricato Andrei Troshev, ex dirigente del gruppo Wagner, di formare un gruppo di volontari da usare innanzitutto nella guerra in Ucraina.

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-venerdi-29-settembre/


29 settembre. Perchè è saltato il nuovo Patto Ue sui migranti, nuovo scontro Italia-Germania: “Il governo valuta il compromesso”

La clausola umanitaria e le 7 navi della “provocazione”. L’Italia propone che i migranti salvati vengano accolti nei Paesi della bandiera delle navi ong. Meloni oggi a Malta al Med9. Gli arrivi in Italia aumentati dell’83% rispetto al 2022

A bloccare la trattativa sull’accordo sull’ultima parte del Patto dell’Unione Europea su Immigrazione e Asilo sarebbero state la clausola sull’aiuto umanitario e la “provocazione” delle sette navi delle ong impegnate nei salvataggi nel Mar Mediterraneo. L’Italia ha bloccato la trattativa sul nuovo regolamento sulla gestione della crisi. Roma si è presa tempo per valutare il compromesso sul Patto. “L’Italia non ha detto no, abbiamo chiesto tempo per esaminarla come lo hanno chiesto tutti. Ricordo che la proposta è arrivata questa mattina, non un mese fa. Il tempo è quello normale di una valutazione più approfondita dal punto di vista giuridico, sentendo anche l’opinione degli altri componenti del governo”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. E intanto l’Unhcr fa sapere che “da gennaio al 24 settembre 2023, circa 186.000 persone sono arrivate via mare nell’Europa del sud (Italia, Grecia, Spagna, Cipro e Malta) con la maggioranza, oltre 130.000, arrivati in Italia (+83% rispetto allo stesso periodo nel 2022)”.

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https://www.unita.it/2023/09/29/perche-e-saltato-il-nuovo-patto-ue-sui-migranti-nuovo-scontro-italia-germania-il-governo-valuta-il-compromesso/

29 settembre. Roma boicotta il patto Ue sui migranti. Nuove cannonate contro i tedeschi

PAOLO SOLDINI – STRISCIAROSSA.IT Il governo Meloni ha bloccato l’accordo europeo sui migranti e il diritto di asilo e ha riacceso lo scontro con la Germania sulle ONG. Il ministro Matteo Piantedosi dopo che erano state respinte due obiezioni italiane al testo di compromesso presentato dal suo collega spagnolo Fernando Grande Marlaska si è alzato dal tavolo del consiglio dei ministri dell’Interno dell’Unione europea ed è volato via. Partendo ha fatto sapere che a Palermo aveva appuntamento con i colleghi tunisino e algerino, quasi a voler far leggere tra le righe che in fatto di gestione dei rapporti con i paesi di partenza dei migranti l’Italia può anche, se vuole, “fare da sola”. Ieri poi, nella riunione del cosiddetto Med9, composto dai paesi europei rivieraschi del Mediterraneo più il Portogallo e la Commissione Ue, Meloni è tornata ad accusare il governo di Berlino perché – così ha detto testualmente – finanziando le ONG salverebbe i migranti “con i confini degli altri” (parafrasi di un’espressione volgare che evidentemente ha un suo posto nella cultura del personaggio). La presidente del Consiglio ha anche sostenuto che per sbloccare lo stallo sul Patto europeo, stallo imposto dai capricci politici dell’Italia, potrebbe proporre una clausola in base alla quale le navi delle organizzazioni umanitarie che operano i salvataggi sarebbero obbligate a trasportare i naufraghi nel paese di cui espongono la bandiera. Cioè le navi umanitarie con bandiera tedesca dovrebbero raggiungere un porto tedesco.
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29 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 583

RaiNews LIVE

Cremlino, Putin affida a vice Prigozhin corpo volontari, droni Kiev sulla Russia

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/putin-nuove-armi-atomiche-per-lequilibrio-strategico-a5a72b9c-92c7-44db-aa31-88ee9adef90e.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : pour Sébastien Lecornu, ministre des armées, la guerre en Ukraine représente également « des opportunités pour les industries françaises »

Dans un entretien accordé à Franceinfo, le ministre déclare que la France continuera de livrer des armes à l’Ukraine, rappelant qu’en droit international le fait d’aider un pays en guerre, « ce n’est pas être cobelligérant »

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/29/guerre-en-ukraine-en-direct-un-drone-ukrainien-endommage-un-poste-electrique-en-russie_6191531_3210.html

29 settembre. Torino: Costruire la pace, un laboratorio di formazione al Centro Studi Sereno Regis

GIANMARCO PISA – PRESSENZA.COM Spesso descritta come un’utopia, la pace è, in realtà, un itinerario sociale, politico, culturale, tutto da costruire. Non si tratta, solo, di una nobile aspirazione; si tratta, soprattutto, di una costruzione sociale e politica, un percorso lungo il quale muoversi sia per la prevenzione dei conflitti, sia per la cessazione delle guerre in corso, sia per la definizione di un futuro positivo. In un’attualità segnata da crisi e conflitti e dal ritorno della guerra in Europa, vale la pena interrogarsi se la pace sia sempre possibile, se le alternative alla guerra siano comunque praticabili, se il nesso tra pace, diritti umani e giustizia sociale possa avere, e quale, un senso.

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29 settembre. Dopo i rovesci internazionali della Meloni, una Conferenza a Palermo per rilanciare la esternalizzazione delle frontiere

FULVIO VASSALLO PALEOLOGO – PRESSENZA.COM Nel ventesimo anniversario dall’entrata in vigore della Convenzione delle Nazioni Unite contro il crimine organizzato transnazionale e dei Protocolli allegati, approvati a Palermo nel 2000, e dopo il fallimento di Giorgia Meloni sulle richieste portate all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, e sul “cambio di passo” richiesto all’Unione Europea, il Governo italiano organizza a Palermo una Conferenza internazionale.

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29 settembre. Bologna, l’ergastolo a Cavallini conferma: fu una strage politica

GIGI MARCUCCI – STRISCIAROSSA.IT Si fa presto a dire strage, quando si parla di 85 morti e 200 feriti. Ma che tipo di strage fu quella del 2 agosto? Strage comune o strage politica? Sembra un dettaglio, ma le due domande precedenti, una volta tradotte, significano: chi ha messo la bomba intendeva sovvertire gli organi dello Stato? La sentenza che due giorni fa ha confermato l’ergastolo deciso in primo grado per Gilberto Cavallini, approfondisce questo aspetto, peraltro già illuminato a metà degli anni Novanta, dai pronunciamenti definitivi nei confronti di Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e da quella di primo grado contro Paolo Bellini, essere anfibio abituato a muoversi tra eversione, mafie e ambienti dell’intelligence. La strage fu politica. Il lavoro dei sicari fu utilizzato per condizionare, attraverso una sorta di sanguinoso terremoto, il quadro politico-istituzionale nel biennio ’79-80, sui cui già pesavano i 55 giorni del sequestro e dell’uccisione di Aldo Moro. Questo spiega anche perché chi piazzò l’ordigno nella sale d’aspetto di seconda classe si mosse così a lungo nel nebbione sollevato da false informative dei servizi segreti, bugie, irruzione nelle indagini di testimoni mendaci e ben indottrinati. Manovre di disinformazione oggi meglio conosciute come depistaggi.

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29 settembre. Prorogata l’entrata in vigore della legge contro il consumo di suolo, “a causa dell’alluvione”. Il folle paradosso dell’Emilia Romagna

LINDA MAGGIORI – PRESSENZA.COM “Con la motivazione dell’emergenza causata dall’alluvione, in Emilia Romagna è stata nuovamente rinviata l’entrata in vigore della legge urbanistica  LR 24/2017 che avrebbe dovuto porre un argine al consumo di suolo, e stoppare quantomeno la realizzazione di interventi dei vecchi piani” la denuncia arriva da Reca, Rete Emergenza Climatica Ambientale dell’Emilia Romagna, che unisce decine di associazioni ambientaliste in tutta le Regione.

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Brooklyn sommersa! Stato di emergenza a New York

Un mese di pioggia in 3 ore a Brooklyn. Il governatore dichiara lo stato di emergenza. Strade chiuse, metropolitana interrotta, scantinati allagati durante gli spostamenti mattutini. Terminal dell’aeroporto LaGuardia chiuso, ritardi dei voli. 8,5 milioni di persone sono allertate.

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29 settembre. Intervista a Massimiliano Smeriglio: “Qatargate una bufala, pagina nera della democrazia europea”

«Le pressioni subite da Panzeri per indurlo a confessare? Se confermato, sarebbe gravissimo. Le condizioni della detenzione di Kaili sono state una vergogna. Il silenzio del parlamento, una pagina nera della democrazia europea»

UMBERTO DE GIOVANNANGELI – UNITA.IT Massimiliano Smeriglio, europarlamentare Dem, è stato uno dei pochi, a Bruxelles come a Roma, ad avere il coraggio politico di denunciare le storture, per usare un eufemismo, del “Qatargate”. Lo abbiamo intervistato

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https://www.unita.it/2023/09/29/intervista-a-massimiliano-smeriglio-qatargate-una-bufala-pagina-nera-della-democrazia-europea/


29 settembre. Marzabotto

Questa è memoria di sangue
di fuoco, di martirio,
del più vile sterminio di popolo
voluto dai nazisti di von Kesselring
e dai loro soldati di ventura
dell’ultima servitù di Salò
per ritorcere azioni di guerra partigiana.

I milleottocentotrenta dell’altipiano
fucilati ed arsi
da oscura cronaca contadina e operaia
entrano nella storia del mondo
col nome di Marzabotto. (…)

La loro morte copre uno spazio immenso,
in esso uomini di ogni terra
non dimenticano Marzabotto,
il suo feroce evo
di barbarie contemporanea.

Salvatore Quasimodo

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricorda i martiri di Marzabotto:

«A Marzabotto e nei territori che cingono Monte Sole, 79 anni or sono, si toccò l’abisso della barbarie e della disumanità. Centinaia e centinaia di persone inermi furono braccate per giorni e uccise dalle truppe naziste, con la complicità di fascisti locali.
Non ci fu alcuna pietà per bambini, donne, anziani, disabili, religiosi.
Le vicende della Guerra stavano costringendo gli occupanti ad arretrare e fu allora, in quei terribili mesi, che la vile ideologia dell’annientamento dispiegò tutti i suoi orrori.
La memoria di questo eccidio, tra i più sanguinosi del Secondo Conflitto mondiale, costituisce una delle pietre angolari della nostra Costituzione e dell’anima dell’Europa, basata sulla promessa di pace che i popoli e gli Stati del Continente si sono scambiati dopo aver riconquistato la libertà.
Libertà e democrazia hanno ricevuto forza qui, da così tanto dolore, e trovano alimento soltanto in una civiltà che sappia rispettare la vita, la persona, il diritto, capace di promuovere uguaglianza e giustizia.
Su questo tessuto sono state edificate nuove Istituzioni e si è avviato il processo di integrazione europea: un patrimonio comune da preservare, potenziare e perpetuare, con tanta più determinazione, proprio adesso che la guerra è tornata drammaticamente a insanguinare il Continente.
Le nostre comunità e le nostre terre hanno conosciuto fin dove possano spingersi l’atrocità del male e la negazione della dignità umana.
Esserne consapevoli è condizione per dire “mai più” e divenire protagonisti di un domani migliore»
.

79° anniversario dell’Eccidio di Monte Sole

Le iniziative per commemorare le vittime di una delle più grandi stragi di civili della II Guerra Mondiale

Tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944 in diverse località poste su Monte Sole e dintorni (S. Martino, Caprara, Casaglia, S. Giovanni di Sotto, Cerpiano, Creda, Salvaro, Sperticano,…) appartenenti ai comuni di Monzuno, Grizzana e Marzabotto, si consumò una delle più grandi stragi di civili della II Guerra Mondiale. 
Il 79° anniversario degli eccidi di Monte Sole si commemora domenica 1 ottobre, ma sono diversi gli appuntamenti che precedono e seguono la giornata.

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https://www.cittametropolitana.bo.it/portale/Home/Archivio_news/79_anniversario_dell_Eccidio_di_Monte_Sole

Scarica la locandina dell’iniziativa (1043 KB)
https://www.martirimarzabotto.it/2023/08/17/01-10-2023-79-anniversario-delleccidio-di-monte-sole/

Stefano Ballini: Il treno che bucò il fronte

Il documentario che ripercorre le stragi del 1944 da Anzio a Marzabotto


29 settembre. Le Quattro giornate di Napoli, quando la plebe divenne popolo

MASSIMILIANO AMATO – STRISCIAROSSA.IT Per capire cosa fosse la Napoli che a fine settembre del 1943 insorge in armi contro gli occupanti tedeschi è necessario inquadrare cosa era stata nei cinque anni precedenti, quando il fascismo, con la sua mistica e i suoi rituali, cominciò sempre più a essere percepito come un corpo estraneo rispetto alla storia della città. Per la verità, non manca una storiografia abbastanza consolidata che sottolinea la persistente, sostanziale debolezza del Pnf napoletano e dei suoi dirigenti fin dagli inizi, mai realmente capaci di stabilire una osmosi tra partito e società civile. Nel lungo periodo, questo elemento avrebbe annacquato in misura significativa la “fascistizzazione” della città, tra le grandi realtà urbane della Penisola quella che maggiormente conserverà una propria autonomia dal progetto di “nuova civiltà” perseguito da Mussolini. Una tendenza che si dispiega compiutamente per tutti gli anni Trenta, quando nonostante l’attenzione che il fascismo riserva alla più grande città del Mezzogiorno, riassumibile nella trovata di “Napoli porto dell’Impero”, il millenario fatalismo napoletano fa premio, spesso smontandola, sulla propaganda. Il regime si sforza di estendere l’area del consenso solleticando la piccola borghesia e i ceti proprietari e professionistici con l’alienazione di beni municipali, la concessione di appalti e le nomine in consigli d’amministrazione di grandi e piccoli enti pubblici, ma l’approfondirsi della distanza tra ricchi e poveri seguito al rincaro del costo della vita e all’indebolirsi del potere d’acquisto delle classi meno abbienti alimenta progressivamente scetticismo e disillusione in vastissimi strati della popolazione.

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https://www.strisciarossa.it/le-quattro-giornate-di-napoli-quando-la-plebe-divenne-popolo/

29 settembre. Bologna, una sentenza molto attuale

STEFANIA LIMITI – TERZOGIORNALE.IT La sentenza Cavallini gronda attualità. In appello il tribunale di Bologna ha confermato l’ergastolo per il neofascista, stabilendo la sua fattiva partecipazione alla strage di Bologna del 2 agosto 1980. Gilberto Cavallini è il killer, tra l’altro, del giudice romano Mario Amato (indagava sull’eversione nera, freddato a una fermata del bus): a scortare in moto Cavallini c’era Luigi Ciavardini, già condannato definitivamente per la strage, vicino agli ambienti dell’attuale presidente dell’Antimafia, Chiara Colosimo. Ciavardini ha consentito a Cavallini di uscire dal carcere nel 2017 (in regime di semilibertà), impiegandolo come operaio e addetto dell’ufficio commerciale della Essegi2012, che ha sede presso l’associazione Gruppo Idee di Terni. Sempre Ciavardini è sotto processo per falsa testimonianza proprio a vantaggio dell’amico Gilberto.
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https://www.terzogiornale.it/2023/09/29/bologna-una-sentenza-molto-attuale/


29 settembre. C’è banca e banca. Il Report d’Impatto 2023 di Banca Etica

GIOVANNI CAPRIO – PRESSENZA.COM Nei giorni scorsi Banca Etica ha presentato il Report di Impatto 2023, che misura e rende noti i risultati dell’impatto ambientale, sociale e di buon governo generato dai crediti erogati. Si tratta di un’analisi sempre più accurata che misura  gli impatti delle attività delle realtà finanziate classificati attraverso decine di indicatori all’interno di 24 diverse aree di responsabilità sociale e ambientale e che nel processo di valutazione del merito creditizio attribuisce pari importanza sia all’analisi economico-finanziaria che alla valutazione sociale-ambientale.
Tutte le organizzazioni finanziate da Banca Etica, grazie all’applicazione preliminare di criteri di esclusione dall’universo dei settori finanziabili, non producono impatti negativi sociali o ambientali significativi. Al contrario, come evidenzia il Report di Impatto 2023, sono tanti gli impatti positivi dell’attività creditizia sui territori e sulle comunità in cui opera Banca Etica.

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https://www.pressenza.com/it/2023/09/ce-banca-e-banca-il-report-dimpatto-2023-di-banca-etica/


29 settembre. In quale era geologica viviamo? Intervista a Marco Armiero

FABIO BALOCCO – VOLERELALUNA.IT Le ere geologiche, definite in base a situazioni o eventi particolarmente significativi, scandiscono la storia dell’umanità. Oggi siamo nell’era dell’Olocene, ma c’è chi afferma che dovremmo creare una nuova era, l’Antropocene, e chi disserta sull’inadeguatezza di quest’ultimo termine e ne suggerisce altri. Sul punto Fabio Balocco ha intervistato, per Volere la Luna, Marco Armiero, storico dell’ambiente, è Research Professor, Institut d’Història de la Ciència (IHC)  Universitat Autonoma de Barcelona, Spain, ICREA (Catalan Institution for Research and Advanced Studies)

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https://volerelaluna.it/ambiente/2023/09/29/in-quale-era-geologica-viviamo-intervista-a-mario-armiero/

29 settembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


29 settembre. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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Abbiamo fatto un monumento al controllo operaio, alla convergenza tra lotte sociali e climatiche, sapere operaio e solidale, ma è un monumento anche alla viltà di un sistema intero che non ha nessun piano per riconvertire l’industria dell’automotive verso una mobilità realmente pubblica e sostenibile. E questo monumento non è in una piazza ma in tutte quelle che vorrete. Non è scolpito in pietra ma con punti di saldatura. E’ forse l’ultimo respiro di una lotta lunga due anni o la rincorsa per l’ultimo scontro con i licenziamenti. E’ quello che lasciamo al futuro o è parte del nostro futuro stesso. E’ niente o è tutto. Cosa sarà non dipende tutto da noi, ma da noi tutt*. Spiccare il volo o cadere.
Guardare in faccia la catastrofe e lottare.
#insorgiamo

📣 30 settembre, primo ottobre, working class bike days.
Presso presidio ex Gkn, via Fratelli Cervi 1, Campi Bisenzio
Qf si prepara a licenziare. Noi ci prepariamo a riprenderci il lavoro e a farlo insieme al nostro territorio

Il programma:
https://insorgiamo.org/working-class-bike-days/

Evento facebook: https://fb.me/e/30mxBPoyr

✍ Iscrivi al form per partecipare https://forms.gle/7oaAu2mosWcvRb9t6
💥 Sostieni la campagna 100 per 10.000, l’azionariato popolare per reindustrializzare Gkn https://insorgiamo.org/100×10-000/


29 settembre. Marelli non cede, 3 ottobre sciopero nazionale

Confermata la chiusura del sito di Crevalcore (Bologna). Stop di otto ore e presidio a Roma per il vertice al ministero. Fiom: “Azienda sorda al dialogo”

Sciopero di otto ore martedì 3 ottobre in tutti gli stabilimenti del gruppo Marelli. La decisione è stata annunciata da Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil, Fismic, Uglm e Aqcfr in risposta alla “mancata disponibilità al dialogo da parte del management dell’azienda”. In occasione dell’incontro previsto a Roma, presso il ministero delle Imprese si terrà anche un presidio (appuntamento alle ore 13).

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/29/news/marelli-sciopero-presidio-3441029/

29 settembre. Rai, salve le 7 lavoratrici dell’appalto sottotitoli

Buone notizie per le 7 lavoratrici dell’appalto dei sottotitoli per persone sorde Rai. Anche loro saranno assunte dalla Società Studio Calabria che subentrerà alla Logit srl nel servizio, così come le loro 26 colleghe già transitate nella nuova impresa.
È il risultato della mobilitazione della Slc Cgil, ed è stato comunicato dalla Rai oggi, 29 settembre, a una delegazione di lavoratrici durante l’incontro che si è tenuto a margine del Presidio organizzato dalla stessa Slc sotto la sede RAI di Viale Mazzini. 
L’assorbimento delle 7 lavoratrici rende “così pienamente efficace la clausola sociale che, è bene sottolinearlo, è stata applicata per la prima volta in questo tipo di appalto”, precisa la Slc in una nota, e parla di “vittoria importante – prosegue il sindacato – che deve anche considerarsi un precedente non episodico per il vasto settore degli appalti Rai. Adesso, visto che la Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai sta per licenziare la bozza di testo sul Contratto di servizio, che regolerà gli obblighi del Servizio pubblico radiotelevisivo per i prossimi 5 anni, ci auguriamo che le proposte di emendamento di Slc Cgil vengano accolte”. 

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/29/video/rai-7-lavoratrici-appalto-sottotitoli-3441445/

29 settembre. Trasporto pubblico, oltre il 90% l’adesione allo sciopero USB in Umbria: gli autoferrotranvieri più forti di Salvini, della Digos e delle falsità di Busitalia

Lo sciopero regionale del Trasporto Pubblico nella Regione Umbria di oggi, 29 settembre, proclamato dalla Federazione regionale di USB Lavoro Privato, in concomitanza con lo sciopero nazionale “precettato” dal ministro Salvini e rinviato al 9 ottobre, ha visto l’adesione di oltre il 90% del personale viaggiante.

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https://www.usb.it/leggi-notizia/trasporto-pubblico-oltre-il-90-ladesione-allo-sciopero-usb-in-umbria-gli-autoferrotranvieri-piu-forti-di-salvini-della-digos-e-delle-falsita-di-busitalia-1517-1-1.html

Anche a Bolzano gli autoferrotranvieri rispondono a Salvini: il 75% del personale di guida Sasa incrocia le braccia

Alla mobilitazione degli autoferrotranvieri della regione Umbria si aggiunge quella della società SASA s.p.a di Bolzano che, nella loro mobilitazione di sciopero aziendale, vedono una adesione del 75% del settore movimento.
Una risposta chiara e determinata, degli autoferrotranvieri che continuano a denunciare il malessere riguardo alla questione salariale e all’aggressione alla qualità di vita dove non c’è più un adeguato equilibrio di conciliazione vita-lavoro. Inutili le faticose trattative aziendali che sembrano non essere prese in considerazione

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https://www.usb.it/leggi-notizia/bolzano-gli-autoferrotranvieri-rispondono-a-salvini-in-sasa-spa-il-75-del-personale-di-guida-incrocia-le-braccia-1837-1-1.html

29 settembre. Uber anti sindacale

Il tribunale di Milano condanna Uber alla revoca di tutti i licenziamenti per non avere consultato i sindacati. Un risultato straordinario. Marongiu, Cgil nazionale: le aziende non possono sottrarsi alla legge

SIMONA CIARAMITARO – COLLETTIVA.IT Uber Eats ITALY condannata per condotta anti sindacale dal tribunale di Milano per aver omesso di attuare le procedure di consultazione con le organizzazioni sindacali per la cessazione delle attività di food delivery in Italia. 
Il tribunale ha ordinato all’azienda di revocare ‘tutti i recessi’ comunicati ai rider e di avviare con le organizzazioni sindacali promotrici del ricorso, NIdiL Cgil, Filcams Cgil e Filt Cgil di Milano, le procedure di confronto in materia di delocalizzazione e licenziamento collettivo ex lege 234/2021 ed ex lege 223/91, di comunicare a tutti i circa 4mila rider il provvedimento e di pubblicarlo sul proprio sito aziendale, sulle pagine Facebook e Instagram e sui principali quotidiani nazionali.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/29/news/uber-3440589/

29 settembre. Bologna: corsi gratuiti di italiano per stranieri

PRESSENZA.COM Secondo i dati pubblicati questo mese dal Comune di Bologna, sono 61.300 i residenti a Bologna con nazionalità straniera, più del 15 % del totale della popolazione, le donne sono in maggioranza, sono presenti ben 155 nazionalità. E’ la percentuale più alta in Italia per una grande città.
Ad essi vanno aggiunti i rifugiati e i richiedenti asilo.
Molte di queste persone , non essendo nate in Italia e non avendo frequentato le scuole italiane, non conoscono la nostra lingua, o ne conoscono solo poche parole.
A Bologna, città in cui storicamente il volontariato è molto attivo, per rispondere a questo bisogno sono nate una trentina di associazioni, grandi e piccole, per insegnare gratuitamente l’italiano agli stranieri.
L’elenco aggiornato di queste associazioni si può consultare nel sito web www.aprimondo.org .
Una delle più grandi di queste scuole è l’associazione di volontariato Aprimondo Centro Poggeschi, nata a fine anni ’80, ora presente con corsi in molte biblioteche e centri interculturali comunali e con una segreteria presso la Biblioteca Cabral di via San Mamolo 24 (mail scuola@aprimondo.org telefono 320 7514063 ).
Le iscrizioni ai corsi gratuiti di italiano per Aprimondo per l’anno scolastico 2023-24 avverranno dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 dei giorni lunedì 9 e martedì 10 ottobre , con un colloquio individuale con insegnanti esperti al piano terra della Biblioteca Cabral, via San Mamolo 24 .
Sono anche gradite candidature di possibili insegnanti volontari di italiano.
(Il Direttivo della organizzazione di volontariato Aprimondo Centro Poggeschi)
https://www.pressenza.com/it/2023/09/bologna-corsi-gratuiti-di-italiano-per-stranieri/

28 settembre


28 settembre: le notizie di Radio Popolare

Slitta l’accordo sui migranti in Europa, la legge di bilancio tra spread e deficit e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di giovedì 28 settembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Slitta l’accordo sui migranti in Europa. L’Inps ha inviato un sms a diciassettemila nuclei familiari per avvisarli che non riceveranno più il reddito di cittadinanza. Manovra di bilancio: il problema non è tanto la spesa in deficit, il problema è come usare quei soldi. Strage di Brandizzo, i funerali di tre delle cinque vittime. Sono ancora migliaia le persone del Nagorno Karabakh che cercano in queste ora di lasciare la regione verso l’Armenia dopo che l’Azerbaigian.

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-giovedi-28-settembre/#L8217Inps_avvisa_per_sms_chi_non_ricevera_piu_il_reddito_di_cittadinanza


28 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 582

RaiNews LIVE

Bombe russe sul Donetsk, uomini della Wagner nel Donbass

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/bombe-russe-sul-donetsk-uomini-della-wagner-nel-donbass-ab5919cf-2947-4762-9d04-6cc7afbb0a4f.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : l’armée ukrainienne affirme avoir détruit trente drones lors d’une attaque nocturne dans le Sud

Les régions d’Odessa et Mykolaïv, qui donnent sur la mer Noire, sont régulièrement visées par les forces russes depuis l’abandon au mois de juillet de l’accord céréalier qui permettait à l’Ukraine d’exporter librement sa production.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/28/guerre-en-ukraine-en-direct-les-forces-ukrainiennes-ont-fait-une-legere-avancee-vers-bakhmout-selon-l-isw_6191346_3210.html

28 settembre. Identificazioni dei minori stranieri non accompagnati e menzogne di governo

FULVIO VASSALLO PALEOLOGO – PRESSENZA.COM Il Consiglio dei ministri ha varato la bozza di un Decreto legge che, tra le altre previsioni di dubbia costituzionalità, prevede nuovi criteri per l’accertamento dell’età dei minori stranieri non accompagnati, al fine dichiarato di espellere i “falsi minori”. Una ennesima proiezione normativa di uno slogan elettorale che ha permesso alle destre di vincere le ultime elezioni.
In base all’art.5 del Decreto legge che adesso dovrebbe andare alla firma del Presidente della Repubblica e quindi pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, si prevede che, in caso di arrivi consistenti e ravvicinati di minori non accompagnati, qualora l’accoglienza non possa essere assicurata dal Comune, essa è disposta dal Prefetto attraverso l’attivazione di strutture temporanee esclusivamente dedicate ai MSNA. In caso di momentanea indisponibilità di strutture temporanee, il prefetto potrà disporre il provvisorio inserimento del minore – che ad una prima analisi appaia di età superiore ai sedici anni – per un periodo comunque non superiore a novanta giorni, in una specifica sezione dedicata nei centri e strutture per adulti diversi da quelli riservati ai minori.

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https://www.pressenza.com/it/2023/09/identificazioni-dei-minori-stranieri-non-accompagnati-e-menzogne-di-governo/

28 settembre. La Geo Barents salva 61 migranti. Civitavecchia porto di sbarco

PRESSENZA.COM Il team a bordo della Geo Barents, la nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere (MSF) ha salvato 61 persone, tra cui 5 minori non accompagnati, che si trovavano su un’imbarcazione di legno sovraffollata e in pericolo in zona SAR libica.
Le autorità italiane hanno assegnato Civitavecchia (Roma) come porto di sbarco
https://www.pressenza.com/it/2023/09/la-geo-barents-salva-61-migranti-civitavecchia-porto-di-sbarco/

28 settembre. Ogni giorno è il 3 ottobre… una tragedia quotidiana

STRA VOXCgil PalermoForum Antirazzista Palermo, insieme a tante altre associazioni del territorio  ed attivisti del movimento, invitano chiunque creda nella solidarietà nei confronti di persone a cui vengono negati i loro diritti ipocritamente definito “universale” ad unirsi per una mobilitazione pacifica nei giorni 2 e 3 ottobre

continuazione e programma in
https://www.pressenza.com/it/2023/09/ogni-giorno-e-il-3-ottobre-una-tragedia-quotidiana/

Non gettare la spugna, una settimana di mobilitazione contro le stragi in mare

C’è chi non ha gettato la spugna, chi non si rassegna al migranticidio, all’ignobile retorica della sostituzione etnica, a considerare “carico residuale” chi scappa da guerra, fame e da un ambiente sempre più ostile e senza diritti.
CarovaneMigranti, Mem Med Memoria Mediterranea e Caravana  Abriendo Fronteras, realtà presenti nel bacino del Mediterraneo, che operano in Europa, ma anche nei paesi rivieraschi dell’Africa, sono fra coloro che non hanno gettato la spugna. Continuano ad opporsi alle tante, troppe, guerre che attraversano e devastano il pianeta costringendo masse sempre più ampie di popolazione ad abbandonare i propri territori. Sottolineano l’illegittimità, oltre che l’impraticabilità dei blocchi navali e denunciano l’idea ridicola, se non fosse tragica, di creare un’isola artificiale per contenere i migranti.
Una denuncia, quella relativa al trattamento riservato dalla civile Europa ai migranti e alla presunta invasione del nostro Paese, non ‘ideologica’, ma che parte dai numeri reali. Secondo i dati Eurostat i richiedenti asilo in UE nel 2022 sono stati 1 su ogni 81 abitanti in Austria; 1 su 382 in Germania; 1 su 408 in Spagna; 1 su 493 in Francia; 1 su 768 in Italia! Peraltro, nel nostro Paese si continua a parlare di emergenza, ovvero di circostanze impreviste, a fronte di una realtà, purtroppo consolidata nel tempo, rispetto alla quale le scelte demagogiche e repressive (e non solo di quest’ultimo governo) hanno dimostrato e dimostrano di essere totalmente inefficienti e, soprattutto, contribuiscono ad accrescere morti e disperazione.
Da qui la promozione, in Sicilia, di una settimana di mobilitazioni – dal 28 settembre al 3 ottobre – per un’isola aperta, solidale e smilitarizzata. Una carovana della speranza che vuole ritessere una rete della solidarietà, da tempo in crisi nella nostra regione, riunendo di nuovo insieme quanti, nei vari territori, continuano a impegnarsi contro il razzismo e per l’accoglienza. Catania, Pozzallo, Augusta, Sigonella, Caltanissetta/Pian del Lago, Porto Empedocle, Campobello di Mazara e Palermo le tappe previste.

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28 settembre. Svolta nel caso Regeni, la Consulta autorizza il processo ai quattro agenti dei servizi segreti egiziani sospettati di essere gli aguzzini di Giulio

Il processo per il sequestro, le torture e la morte di Giulio Regeni può svolgersi. È l’effetto della decisione della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittimo l’articolo 402 bis comma 3, del codice di procedura penale, nella parte in cui non prevede che il giudice procede in assenza per i delitti commessi mediante gli atti di tortura quando, a causa della mancata assistenza dello Stato di appartenenza dell’imputato, è impossibile avere la prova che quest’ultimo, pur consapevole del procedimento, sia stato messo a conoscenza della pendenza del processo. Si tratta di una decisione che cambia completamente lo scenario impaludato sull’omicidio del ricercatore italiano in Egitto, trovato morto il 3 febbraio 2016 alla periferia del Cairo. Le conseguenze sui rapporti tra Italia ed Egitto potrebbero essere rilevanti. Imputati sono quattro agenti dei servizi segreti egiziani, di cui sono note le generalità, sui quali il governo egiziano ha sollevato un muro di segretezza tale da rendere impossibile la notifica degli atti.

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https://www.strisciarossa.it/processate-gli-agenti-dei-servizi-segreti-egiziani/

28 settembre. Il potere e il limite dell’invisibilità, “la Resistenza delle donne” di Benedetta Tobagi

MARINA MASTROLUCA – STRISCIAROSSA.IT Maria Teresa Regard raccontava che a Roma, dopo un attentato di cui era stata protagonista contro i nazifascisti “circolava la voce che un uomo travestito da donna aveva messo la bomba sul camion”. “A quell’epoca – ne concludeva – l’idea che fosse stata una donna era impensabile”. Costrette all‘invisibilità al di fuori delle mura domestiche dalla propaganda del ventennio che le vedeva solo come “mogli e madri esemplari” e da un secolare patriarcato che le lasciava eternamente un passo indietro, dopo l’8 settembre del ’43 le donne sfruttano la scarsa considerazione nei loro confronti come uno scudo per celare la loro partecipazione alla Resistenza. Deboli, incapaci, bisognose di protezione nell’immaginario dell’epoca, avevano una abilità mimetica maggiore degli uomini, oggetto di retate alla ricerca di antifascisti e di renitenti alla leva di Salò. Potevano muoversi tra città e montagna, camminare per le strade, fare un lavoro di intelligence girando con la borsa della spesa. E mettere bombe, portare armi, informazioni, piani di battaglia, compagni da mettere in salvo. Rischiando la vita, certamente, mentre sembrava che non stessero facendo niente di importante – e spesso era anche quello che diranno dopo, a guerra finita: “Non ho fatto niente”.

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https://www.strisciarossa.it/il-potere-e-il-limite-dellinvisibilita-la-resistenza-delle-donne-di-benedetta-tobagi/

Firenze: 28 settembre – 1 ottobre

‘Oltre i limiti’, torna il Festival dell’economia civile

ANSA – Oltre i limiti: l’impegno che (ci) trasforma: questo il tema della quinta edizione del Festival nazionale dell’Economia civile, che si svolge dal 28 settembre all’1 ottobre a Firenze.
La manifestazione, che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, è promossa da Federcasse, l’associazione nazionale delle Banche di Credito cooperativo e Casse rurali, e da Confcooperative, organizzata e progettata con Next – Nuova economia per tutti, con la collaborazione di Sec – Scuola di Economia civile e il contributo di Fondosviluppo, Assimoco, Ucid, Mus.e – Firenze, Federazione Toscana delle Bcc, Coopersystem e Assicoper.
Tra i protagonisti dell’edizione 2023, che si apre il 28 al Polo di Novoli dell’Ateneo di Firenze e prosegue nel Salone dei 500 di Palazzo Vecchio, i premi Nobel Joseph Stiglitz per l’economia e Shirin Ebadi per la pace, Maria Teresa Bellucci, vice ministro del Lavoro e delle politiche sociali; Augusto Dell’Erba, presidente di Federcasse, Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle scienze sociali, Andrea Bocelli, l’ex ministro di Lavoro e politiche sociali Elsa Maria Fornero, il sindaco di Firenze Dario Nardella, Leonardo Becchetti, direttore del Fnec e co-fondatore di Next, Luigino Bruni, presidente di Sec.

Il via ai lavori nelle quattro giornate alle 9:30: si alterneranno lectio civilis, dialoghi, laboratori e panel (quest’ultimi in tutto 40).

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https://www.ansa.it/toscana/notizie/2023/09/27/oltre-i-limiti-torna-il-festival-delleconomia-civile_15e5a307-7571-471f-87b6-4f1642d30941.html

https://www.festivalnazionaleeconomiacivile.it/

28 settembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

28 settembre. A partire dalla “Via Maestra”, costruire un’opposizione sociale e politica

ANDREA MORNIROLI – VOLERELALUNA.IT Siamo d’accordo con Gianfranco Viesti che in merito alla proposta di legge sull’autonomia differenziata titola un suo libro: “La secessione dei ricchi”. Perché di questo si tratta. Di un’idea di Stato che premia chi ha di più e condanna alla residualità chi ha meno, chi fa più fatica, chi già oggi paga il prezzo di disuguaglianze – sociali, economiche, culturali – che, al contrario di quanto ci ha raccontato il mantra neoliberista di questi anni, non sono il prezzo inevitabile da pagare allo sviluppo ma il frutto di politiche sbagliate.

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https://volerelaluna.it/che-fare/2023/09/28/a-partire-dalla-via-maestra-costruire-unopposizione-sociale-e-politica/

Ieri 27 settembre: il giorno nero del diritto di sciopero in Italia. Dobbiamo reagire, iniziando dal 9 ottobre

Nella prima mattina di giovedì 27 settembre, USB lavoro privato ha ricevuto dal Ministro delle Infrastrutture Salvini l’ordinanza di riduzione a 4 ore su tutto il territorio nazionale dello sciopero del trasporto pubblico locale, regolarmente indetto per il 29 settembre.
Le motivazioni alla base di questa decisione, che di solito dovrebbe essere riservata esclusivamente a eventi gravi e imprevedibili, sono “l’intermodalità” dei trasporti, per la prima volta citata da un rappresentante delle istituzioni, e la concomitanza con la “Ryder Cup”, un evento mondiale destinato alla parte più ricca della popolazione e che stravolgerà la viabilità e i trasporti di tutto il quadrante di Roma Est.
Nella tarda serata del medesimo giorno abbiamo ricevuto, sempre a firma Matteo Salvini, la stessa ordinanza di riduzione a 4 ore relativo allo sciopero nazionale del settore handling del trasporto aereo, regolarmente indetto da più organizzazioni e anch’essa basata su motivazioni del tutto pretestuose e illegittime.

Un giorno nero per il diritto di sciopero nel nostro Paese, un altro giorno nero per il lavoro in Italia.

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https://www.usb.it/leggi-notizia/27-settembre-il-giorno-nero-del-diritto-di-sciopero-in-italia-dobbiamo-reagire-iniziando-dal-9-ottobre-1621.html

28 settembre. Vigilanza, un rinnovo contrattuale che nessuno voleva ma che tutti hanno firmato

Il contratto collettivo della vigilanza privata è stato rinnovato dopo oltre sette anni e mezzo di contrattazione. Sono passati appena 3 mesi dal discutibile accordo che già ci tocca assistere ai comunicati di circostanza delle segreterie firmatarie che fanno a gara per prendere le distanze dal contenuto appena sottoscritto.
Per molte di queste, si legge, è stata “una sottoscrizione sofferta”. Per le associazioni datoriali, invece, è inaccettabile che – nonostante il contenuto economico sia palesemente povero – la magistratura persegua le società (accusate di sfruttamento e caporalato).
Insomma, il rinnovo contrattuale che porta le firme di tutti i soliti sindacati Cgil Cisl Uil Ugl e delle associazioni datoriali più rappresentative è un accordo che nessuno avrebbe mai voluto sottoscrivere, ma che tutti hanno firmato.

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https://www.usb.it/leggi-notizia/vigilanza-un-rinnovo-contrattuale-che-nessuno-voleva-ma-che-tutti-hanno-firmato-1213.html

28 settembre. Immigrazione, la Calabria può essere un modello di accoglienza

Per il Coordinamento regionale Politiche e Immigrazione convocato dalla Cgil territoriale, “anche le regioni e i comuni possono avere un ruolo fondamentale. Occorre aprire un confronto istituzionale”

“Inumeri crescenti di sbarchi sulle coste calabresi e non solo richiedono interventi mirati e strutturati che non vadano a ledere i principi di solidarietà accoglienza“. È questo uno dei punti sollevati e discussi nell’ultimo incontro del Coordinamento regionale Politiche e Immigrazione convocato dalla segretaria Cgil Calabria con delega all’Immigrazione Celeste Logiacco con la partecipazione del segretario generale Cgil Calabria Angelo Sposato.
“Sulle politiche di immigrazione anche le regioni e i comuni possono avere un ruolo fondamentale. Occorre aprire un confronto istituzionale anche in Calabria con Regione, Sindaci, associazioni, per politiche di accoglienza e integrazione. I modelli di Riace, Camini e Acquaformosa, per citarne alcuni, indicano una strada che potrebbe essere diffusa in tutto il Paese. La Calabria può essere un nuovo modello di accoglienza e presto avvieremo una conferenza regionale sull’immigrazione per focalizzare analisi e proposte”.
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https://www.collettiva.it/copertine/diritti/2023/09/28/news/immigrazione-accoglienza-cgil-calabria-3435543/

28 settembre. Usa: due presidenti ai picchetti, ma servirà a stipulare un buon contratto delle Tre Grandi dell’auto?

EZIO BOERO – PRESSENZA.COM La vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro nelle tre grandi imprese auto statunitensi (Ford, General Motors GM e Chrysler Stellantis) potrebbe rischiare di essere, se non sviata, quantomeno offuscata dallo scontro politico in vista delle elezioni presidenziali del 2024.
All’inusuale, per un presidente, comparsa di Biden ai picchetti per appoggiare le rivendicazioni operaie, si è contrapposta l’opinione di Trump che la vertenza sia inutile, in quanto la transizione alle auto elettriche, incentivata dal governo, eliminerà i posti del settore auto negli USA favorendo la Cina.

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https://www.pressenza.com/it/2023/09/usa-due-presidenti-ai-picchetti-ma-servira-a-stipulare-un-buon-contratto-delle-tre-grandi-dellauto/

27 settembre


27 settembre: le notizie di Radio Popolare

Giustizia per Giulio Regeni, la fuga dal Nagorno-Karabakh e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di mercoledì 27 settembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La Corte Costituzionale sblocca il processo Regeni. Continua la fuga dal Nagorno-Karabakh. E’ stato confermato l’ergastolo per la strage alla stazione di Bologna per l’ex Nar Gilberto Cavallini. La manovra economica sarà influenzata anche dalla continua tensione nella maggioranza. Ad Alessandria oggi un uomo di 66 anni ha ucciso moglie, figlio, suocera e poi si è suicidato. La dichiarazioni del Cei alle domande sulla stretta sui migranti del Governo. L’immagine del comandante della flotta russa nel Mar Nero, Viktor Sokolov, sta facendo il giro del mondo.

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-mercoledi-27-settembre/


27 settembre. Consiglio dei ministri: approvato il dl migranti, stretta su falsi minori ed espulsioni

RAI NEWS – Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto migranti che contiene una stretta sulle espulsioni e sul fenomeno dei falsi minorenni ed aumenta di 400 unità il contingente militare dell’operazione Strade sicure. 
Il decreto migranti, spiegano fonti di governo, “prevede la possibilità di svolgere più rapidamente gli accertamenti per verificare l’età del minore straniero non accompagnato”. Gli accertamenti sono autorizzati dalla procura dei Minorenni. “Se l’età dichiarata non corrisponde al vero – aggiungono – lo straniero è condannato per falsa attestazione. La condanna per il reato di false dichiarazioni al pubblico ufficiale può essere sostituita dall’espulsione dal territorio nazionale”
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https://www.rainews.it/articoli/2023/09/consiglio-dei-ministri-approvato-il-dl-migranti-stretta-su-falsi-minori-ed-espulsioni-cfcf8454-e787-4c28-8061-4eb0ce948eb4.html

Il comunicato del governo

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (NADEF) 2023, che delinea lo scenario a legislazione vigente senza definire gli obiettivi programmatici di finanza pubblica per il triennio 2024-2026. 

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https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-52/23739

Migrare diventa reato

Il governo vara l’ennesimo provvedimento che criminalizza chi approda nel nostro Paese. I contenuti e la reazione della Cgil: “Ora basta”

SIMONA CIARAMITARO – COLLETTIVA.IT
Il governo si “accanisce contro chi scappa dalle guerre, dalle persecuzioni e cerca asilo in Europa, contro chi scappa da miseria, devastazioni ambientali e cerca accoglienza trovando invece trattamenti non dignitosi”. La Cgil reagisce così al nuovo decreto Immigrazione e sicurezza, varato dal Consiglio dei ministri in materia di immigrazione che sancisce la linea delle politiche punitive, come afferma la segretaria confederale del sindacato, Maria Grazia Gabrielli.  

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https://www.collettiva.it/copertine/diritti/2023/09/28/news/migrare-diventa-reato-governo-meloni-3432158/

27 settembre. Milano: ancora una volta NO ai CPR

ANDREA DE LOTTO – PRESSENZA.IT Più di 5 anni fa è nata a Milano la Rete Mai più Lager – No ai CPR. Originariamente la Rete era nata sull’onda della possibile apertura del Cpr in Via Corelli (avvenuta un anno dopo) proprio per cercare di evitare che aprisse: si sapeva che una volta aperto sarebbe stato difficile farlo chiudere. Ecco il perché dell’enorme importanza di gridare forte che la diffusione su tutto il territorio nazionale dei Cpr è un abominio che deve essere rigettato alla radice, prima che ne costruiscano altri.
Oggi, 27 Settembre, si è svolto un corposo presidio nei pressi della prefettura di Milano proprio per dire, ancora una volta, NO ai CPR. Almeno 300 persone si sono strette intorno a chi interveniva descrivendo la realtà di questi luoghi, ancora troppo sconosciuti. Tra gli interventi anche quello dell’attore Oscar Agostoni che da alcuni mesi racconta questa triste realtà nel suo ottimo spettacolo “Reietti”.

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https://www.pressenza.com/it/2023/09/milano-ancora-una-volta-no-ai-cpr/

27 settembre. Doglioni (Ingv): “La scossa di questa notte a Napoli non sarà l’ultima. Attesa una crescita di magnitudo”

I terremoti nell’area stanno aumentando sia in termini di energia che di numero. Solo nell’ultima settimana se ne sono contati oltre 250

AGI – “Previsioni certe non siamo in grado di farne. E’ in corso una sequenza sismica che non finisce oggi e quindi possiamo aspettarci ancora nuovi eventi e anche una crescita in termine di magnitudo. I terremoti stanno, infatti, aumentando sia in termini di energia che di numero. Solo nell’ultima settimana ne abbiamo avuti oltre 250, quindi stiamo parlando di un fenomeno molto attivo, legato al bradisismo del vulcano dei Campi Flegrei il cui magma ad alcuni km di profondità genera una spinta verso l’alto e il conseguente sollevamento in superficie di circa un centimetro e mezzo al mese, determinando la sismicità.”
Così Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), ha fatto il punto con AGI sulla situazione sismica dell’area dei Campi Flegrei dopo la scossa di magnitudo 4.2, avvenuta alle ore 3.35 di questa notte e avvertita sia nell’area flegrea che distintamente a Napoli. La scossa, come sottolineato dal prof. Doglioni, è stato solo uno degli eventi sismici di una sequenza che si sta protraendo da diversi mesi e che per uno studio pubblicato a giugno su “Communications Earth & Environment” a cura di ricercatori dell’ University College London e dell’INGV, ha causato un progressivo indebolimento nella crosta della caldera dei Campi Flegrei.

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https://www.agi.it/cronaca/news/2023-09-27/terremoto-napoli-non-sara-ultima-dicono-esperti-23220991/?fbclid=IwAR1IX1vQGLgRLyI1Iztg4fGsbRTI4qqdWP2yeOHGpV63QdVy_bnlGesepCA

27 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 581

RaiNews LIVE

Forte incendio in un aeroporto militare vicino Mosca. Media: componenti europei nei droni iraniani

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/linvasione-russa-giorno-581-a759aab7-05d7-4d21-b69e-4ea635304d17.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine : le ministre des affaires étrangères biélorusse affirme ne pas envisager d’entrer en guerre aux côtés de la Russie

Sergueï Aleinik a déclaré qu’il ne pouvait pas non plus imaginer une situation dans laquelle la Russie ordonnerait à son pays d’utiliser les armes nucléaires tactiques déployées en Biélorussie.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/27/guerre-en-ukraine-en-direct-le-ministre-des-affaires-etrangeres-bielorusse-affirme-ne-pas-envisager-d-entrer-en-guerre-aux-cotes-de-la-russie_6191155_3210.html

27 settembre. Il Papa: il Mediterraneo è culla di civiltà, non diventi tomba

“Il Mediterraneo è culla di civiltà, e una culla è per la vita! Non è tollerabile che diventi una tomba, e nemmeno un luogo di conflitto”. Lo ha detto il Papa, che ha dedicato la catechesi dell’udienza di oggi, in piazza San Pietro, al recente viaggio apostolico a Marsiglia, per partecipare alla conclusione dei Rencontres Méditerranéennes.

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https://www.avvenire.it/papa/pagine/papa-udienza-generale-mercoledi-27-settembre

27 settembre. Google a processo negli Usa, Apple rischia in Cina: la politica sfida il capitalismo digitale

RICCARDO GIANOLA – STRISCIAROSSA.IT Il capitalismo digitale occupa mercati, spazi, consumi e coscienze come mai avvenuto nelle rivoluzioni economiche del passato. È efficiente, profittevole e invasivo a livelli mai visti prima. Proprio per la sua forza e la sua capacità di espansione e d’influenza, è anche considerato una minaccia, un pericolo per la stabilità politica, per la tutela della concorrenza, per la difesa della privacy e del diritto all’informazione
AmazonAppleMetaMicrosoftGoogle e molti altri come Musk e Airbnb sono i protagonisti di una cavalcata senza limiti verso la massimizzazione dei profitti, la conquista di milioni di consumatori, la creazione di valori enormi in Borsa dove superano il Pil di molti paesi al mondo.

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https://www.strisciarossa.it/google-a-processo-negli-usa-apple-rischia-in-cina-la-politica-sfida-il-capitalismo-digitale/

27 settembre. Bologna per Assange: la lotta del secolo per la libertà d’informazione

Proiezione del docufilm  HACKING JUSTICE (in lingua italiana), di Clara Lopez Rubio e Juan Pancorbo, del 2021 presso cinema teatro GALLIERA  di Bologna, il 2 ottobre ore 21:00.

PRESSENZA.COM Julian Assange ha creato nel 2006 WikiLeaks, uno strumento di pubblicazione criptato che ha permesso di far trapelare milioni di documenti classificati o segreti, svelando le pratiche di governi e multinazionali in materia di guerra, spionaggio e corruzione. Le fughe di notizie inviate a WikiLeaks nel 2010 dall’analista dell’esercito statunitense Chelsea Manning sono state le più importanti rivelazioni della storia sui crimini di guerra e le menzogne degli Stati Uniti. Julian Assange è diventato un bersaglio.

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https://www.pressenza.com/it/2023/09/bologna-per-assange-la-lotta-del-secolo-per-la-liberta-dinformazione/

27 settembre. Un Pinocchio alla rovescia

«Io Capitano», di Matteo Garrone, ha il merito di raccontare il viaggio dei migranti dall’Africa alla Sicilia. Con qualche nodo irrisolto sul rapporto tra realismo, forme espressive e politica della narrazione

RICHARD BRAUTE – JACOBINITALIA.IT Tanti di noi hanno la sensazione di aver aspettato da tempo di vedere un film come Io Capitano di Matteo Garrone. Finalmente un film che narra il viaggio straziante che ci è stato raccontato così tante volte. Non un film per chi quel viaggio l’ha vissuto, ma un film per un pubblico che dovrebbe sapere ma è diventato cieco. Una lezione su una sofferenza di oggi.

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https://jacobinitalia.it/un-pinocchio-alla-rovescia/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=circolo-vizioso-confini

27 settembre. I determinanti politici della salute

Primo Buscemi, Gabriele Cerini, Francesco Giannuzzi, Simone Iadevaia e Lorenzo Latella
per saluteinternazionale.info

I determinanti politici della salute, agendo a monte rispetto ai determinanti sociali, influenzano la salute della popolazione e contribuiscono ad attenuare o esacerbare le disuguaglianze di salute.

influenza dei determinanti sociali sulla salute delle popolazioni è al giorno d’oggi ampiamente riconosciuta. La World Health Organization (WHO) definisce i determinanti sociali di salute come quei fattori non medici che influenzano la salute, comprendenti le condizioni in cui le persone nascono, crescono, lavorano, vivono e invecchiano e, in senso più ampio, l’insieme delle forze e dei sistemi che plasmano le condizioni di vita quotidiane. Questi ultimi includono le norme sociali, le politiche economiche e il sistema politico. [1]
Daniel E. Dawes, uno dei principali promotori dell’Affordable Care Act (ObamaCare), nonché consulente per la COVID-19 Health Equity Task Force della Casa Bianca, ha pubblicato nel 2020 un libro in cui sostiene che i fattori politici dovrebbero essere considerati in modo distinto dai determinanti sociali della salute. [2] Infatti, quelli che Dawes definisce determinanti politici della salute, agiscono a monte rispetto ai determinanti sociali della salute, svolgendo un ruolo fondamentale nel generare, sostenere ed esacerbare i determinanti sociali, che a loro volta influenzano la salute della popolazione, attenuando o incrementando le disuguaglianze di salute.

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https://www.saluteinternazionale.info/2023/09/i-determinanti-politici-della-salute/

27 settembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

27 settembre. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

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La attenzione di tutt_ per questo minuto e mezzo di poesia di lotta. Grazie a Alessandro Benvenuti, @Roberto Barbieri (Oxfam Italia), Francesca Coin, Gaia Nanni, Stefano Massini.

Dedicato a chi resiste.

“Voglio che vinca la progettualità collettiva e non il ricatto individualista.
Perché crediamo in un modello economico che redistribuisca il valore, contro le diseguaglianze
Voglio un piano industriale veramente green, innovativo, costruito dal basso, grazie alla convergenza con il movimento ambientalista internazionale
Crediamo nel futuro dell’economia verde, crediamo nelle persone più che nei profitti
Voglio che vinca chi ha sperato nella lotta e non il capitale che è scappato da vigliacco
Perché quella fabbrica è stata difesa dai cittadini, dai militante, dalle mamme, dai babbi, dai nostri cittadini, forse anche dal nostro vicino di casa
Voglio un mondo illuminato da pannelli solari senza lo sfruttamento minerario dei paesi poveri
Voglio città percorse da cargo bike e non da furgoni per il trasporto merci
Tentativi molto concreti, molto pragmatici, di restituire lavoro a chi lavoro non ce l’ha più
E l’azionariato popolare Gkn è tutto questo, unitevi a noi
Vi prego quindi di dare massima attenzione a quello che il Collettivo di Fabbrica sta facendo
A quello che questi eroi, in qualche modo, del terzo millennio stanno cercando di fare non soltanto per sé stessi ma anche per dare una speranza a tutti quei contesti simili che meritano la stessa attenzione
Sto con loro perché voglio una vita più bella”

27 settembre. Agenzia Dire licenzia, è sciopero

Dopo due anni di contratti di solidarietà, avviata la procedura per 28 licenziamenti di giornalisti e grafici. Indetto un pacchetto di cinque giorni di stop

L’assemblea di redazione dell’Agenzia Dire ha proclamato lo stato di agitazione a seguito dell’avvio della procedura di licenziamento comunicato dall’azienda lunedì 25 settembre. I redattori hanno annunciato una giornata di sciopero per mercoledì 27 settembre, insieme a un pacchetto di sciopero di cinque giorni da utilizzare nel corso della trattativa, qualora le richieste non dovessero essere accolte.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/27/news/dire-esuberi-sciopero-3429884/

27 settembre. Ex Ilva, nessuna risposta. Lo sciopero è solo l’inizio

Incontro deludente a Palazzo Chigi. I sindacati metalmeccanici unanimi: “Solo passi indietro”. La fabbrica di Taranto resta sottoutilizzata per mancata produzione. Il 28 settembre lo stop di 24 ore. Gesmundo (Cgil nazionale): “Ha il nostro pieno sostegno”

Per il futuro dell’ex Gruppo Ilva non c’è “nessuna risposta”, anzi “solo passi indietro”. È il giudizio unanime dei sindacati Fim, Fiom, Uilm e Usb, che non hanno trovato a Palazzo Chigi la volontà che occorre per evitare che a breve lo stabilimento di Taranto possa vivere “una eutanasia” annunciata per mancata produzione. Una denuncia reiterata da anni, quella dei sindacati, che escono delusi dall‘incontro di oltre un’ora con il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano, il ministro delle imprese Adolfo Urso e il ministro del Lavoro Marina Calderone. Allo sciopero già annunciato per domani, 28 settembre, si aggiungeranno a breve altre iniziative: “Riuniremo il coordinamento e decideremo nuove mobilitazioni per ottenere una trattativa vera”, dicono all’unisono. Lo stop di 24 ore è stato proclamato nello stabilimento di Taranto e coinvolgerà i lavoratori di Acciaierie Italia, quelli del sistema degli appalti e di Ilva in amministrazione straordinaria.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/27/news/ex-ilva-taranto-sciopero-3432292/

27 settembre. Studenti: «Cara Meloni, sui posti letto non barare»

Il fact-checking sulle parole della premier che nei giorni scorsi, ospite della trasmissione Rai Porta a Porta, aveva chiamato in causa “i giovani della Cgil”

DAVIDE COLELLA e MARIA ANTONIA FAMA – COLLETTIVA.IT L’accusa? Aver scritto alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per chiedere la sospensione della rata del Pnrr destinata alla costruzione di nuovi posti letto. “Cara presidente Meloni, non abbiamo mai chiesto che quei soldi non ci venissero dati – rispondo i giovani dell’Udu, l’Unione degli Universitari – ma che venissero spesi bene”.

E denunciano a loro volta: “I fondi del Pnrr erano vincolati alla costruzione di 7.500 alloggi nuovi, per il diritto allo studio. Il governo, invece, ha conteggiato alloggi privati preesistenti, dove una stanza può arrivare a costare tra gli 800 e i 1.000 euro al mese”. Così non si fa, dicono gli studenti. Questo, si chiama barare

il video in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/09/27/video/studenti-cara-meloni-posti-letto-barare-3429881/

27 settembre. Nissan Italia, è sciopero dei somministrati

Lo stop di 8 ore indetto da Nidil Cgil per il 29 settembre. “La protesta nasce da un uso fraudolento e un ricorso abusivo alla somministrazione”

Sarà sciopero alla Nissan. Lo ha proclamato Nidil Cgil, a seguito dello stato di agitazione dei lavoratori somministrati Manpower, utilizzati da Nissan Italia Srl di Via Tiberina km 15.740 (Capena). Lo stop di 8 ore è indetto per il 29 settembre 2023, con presidio davanti ai cancelli dello stabilimento, a partire dalle 8.
“La protesta nasce da un uso fraudolento e un ricorso abusivo alla somministrazione da parte dell’utilizzatrice, in violazione alla contrattazione collettiva nonché della normativa nazionale e comunitaria – spiega in una nota il sindacato -. Risultano violati, inoltre, i limiti temporali del ricorso alla somministrazione: i lavoratori che sono impiegati nello stabilimento dal 2015 hanno ricevuto la comunicazione della cessazione della missione nel mese di luglio, nonostante lo stabilimento non soffra di nessuna crisi economica”.
Nidil Cgil “è al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie – conclude la nota -, metteremo in campo tutte le forze per cercare di trovare una soluzione alla precarietà dei lavoratori
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/27/news/nissan-nidil-somministrati-3432282/

27 settembre. Porti, Malorgio (Filt Cgil): la riforma tuteli il lavoro

L’audizione delle organizzazioni sindacali sulle misure per la valorizzazione del sistema portuale nazionale

“La riforma della legge 84/94 sui porti deve tutelare il lavoro portuale e la terzietà delle Autorità di Sistema Portuale con la propria natura pubblica non economica, in un’ottica di sistema portuale nazionale”. Così il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio, intervenendo in audizione alla Commissione Trasporti della Camera nell’ambito della discussione congiunta delle risoluzioni, recanti misure per la valorizzazione del sistema portuale nazionale.

“Come proposte – ha detto Malorgio in audizione – pensiamo che servano maggiori poteri del Ministero dei Trasporti e della Conferenza nazionale di coordinamento delle Adsp per svolgere un ruolo di regolazione del mercato. Va introdotta una rappresentanza delle parti sociali, stipulanti il contratto nazionale dei porti, nei Comitati di gestione, serve il riconoscimento del lavoro usurante e gravoso e l’emanazione del decreto attuativo del fondo di accompagno all’esodo e del decreto attuativo sull’autoproduzione. Serve inoltre intervenire sulla sicurezza sul lavoro in un settore esposto a infortuni con un inaccettabile numero di morti sul lavoro ogni anno”.“Serve – ha detto infine Malorgio – un intervento incisivo presso la Commissione Europea finalizzato a un riesame del sistema operativo EU-ETS volto alla riduzione delle emissioni di gas serra anche al settore marittimo per prevedere delle misure transitorie in attesa di un regime globale per evitare un dumping tra i porti Ue ed extra Ue ma anche per rendere il sistema EU-ETS più efficace”.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/27/news/porti-malorgio-filt-3432276/

27 settembre. Cosa c’è sotto al turismo

Una cameriera ai piani, una barista, un’operatrice museale: sono l’altra faccia, quella precaria e sfruttata, di un settore che dovrebbe trainare l’economia del Paese

FABRIZIO RICCI – COLLETTIVA.IT “Io vorrei un lavoro che quando torni a casa la sera non sei incazzata, stanca, distrutta. Che hai ancora qualcosa da dare a chi ti aspetta”. “Io ho dovuto rinunciare al lavoro che era la mia passione, dopo anni di studio e di formazione, perché non arrivavo prendere mille euro al mese“. “Quando ci hanno proposto di cambiare il contratto noi ci siamo fidate, poi ci siamo ritrovate senza 14esima, con straordinari e turni notturni abbassati. Più lavoro e meno soldi”. 
Sono tre storie (testimonianze anonime, perché le lavoratrici hanno timore a esporsi) che raccontano cosa c’è troppo spesso “sotto” al turismo. Un settore fondamentale dell’economia italiana che vorrebbe, almeno a parole, puntare sulla qualità per attrarre sempre più clienti, ma che in realtà produce enormi quantità di precariato, sfruttamento e lavoro povero.
Il video è stato presentato oggi, mercoledì 27 settembre, in occasione della giornata mondiale del turismo a Spello, nell’ambito dell’iniziativa della Filcams Cgil di Perugia, “Umbria, terra di Santi e precari”, conclusa dalla segretaria nazionale Filcams Cgil, Monja Caiolo.

il video in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/27/video/sotto-al-turismo-3427383/

27 settembre. Lavoratori contro, non vince nessuno

Tensione alle stelle, si torna a produrre nel mattatoio di Baldichieri (Asti). L’azienda forza il picchetto e fa entrare operai di un altro stabilimento. i 125 in presidio dal 7 agosto: “Ci troveranno qui anche domani”

CARLO RUGGIERO – COLLETTIVA.IT Si torna a produrre nel mattatoio di Baldichieri (Asti), ma non tornano a lavorare i 125 operai in presidio dal 7 agosto. Nello stabilimento sono entrati altri operai, prelevati da un sito dell’Emilia Romagna e pagati il doppio dalla proprietà. La tensione tra gli operai in picchetto dall’alba era alle stelle. I lavoratori da fuori regione sarebbero stati chiamati per macellare circa 500 maiali arrivati dopo il lungo stop causato dal presidio. L’azienda infatti rischierebbe di perdere “un cliente importante della grande distribuzione” che avrebbe già minacciato di rivolgersi ad altre aziende visto che è troppo tempo che mancano le forniture di carne.
continuazione e video in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/27/video/baldichieri-macello-diritti-3432168/


27 settembre. L’ultimo viaggio

Carlotta Indiano e Fabio Papetti – ImpiMedia Le navi a fine vita vengono smantellate principalmente in Asia meridionale e in Turchia. Ma raramente in questi cantieri ci sono standard di sicurezza adeguati. I lavoratori spesso si ammalano a causa delle sostanze tossiche contenute nelle carcasse delle navi. Una su tutte, l’amianto

L’inchiesta in breve

  • Lo smantellamento delle navi a fine vita è una pratica pericolosa per i lavoratori e l’ecosistema.
  • Nel Nord globale, normative stringenti rendono poco conveniente la demolizione in cantieri regolamentati e ben attrezzati. Per questo motivo circa l’80% delle navi nel mondo finisce in cantieri di smantellamento nell’Asia meridionale e in Turchia
  • Alang, Chittagong e Gadani sono le mete preferite dai proprietari delle navi. In questi cantieri i lavoratori rischiano la vita ogni giorno, estraendo pezzi di nave a mani nude ed entrando in contatto con diverse sostanze pericolose per la salute umana. Una su tutte l’amianto
  • Complice una regolamentazione internazionale opaca, i proprietari delle navi si rivolgono a intermediari detti cash buyer che offrono “pacchetti ultimi viaggi” per navi che devono essere smaltite, aggirando le normative e procurando ulteriori danni con il solo obiettivo del profitto

Leggi tutta l’inchiesta in https://irpimedia.irpi.eu/ultimo-viaggio-rottami-navi-inquinamento-e-salute/


26 settembre


26 settembre: le notizie di Radio Popolare

L’economia italiana in frenata, il nuovo decreto anti-immigrazione di Meloni e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di martedì 26 settembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il primo numero fatto trapelare sull’aggiornamento del documento di economia e finanza è un bagno di realtà: il governo prende atto che l’economia italiana non va bene, al di là dei proclami su brochure patinate di Meloni, e sembra quasi certo che si ricorrerà in buona parte al deficit per finanziare la legge di bilancio. Oggi, nel giorno del funerale laico dell’ex Capo di Stato Giorgio Napolitano, Meloni ha incontrato Macron e da Palazzo Chigi è stata fatta trapelare la bozza del nuovo decreto contro l’immigrazione.

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-martedi-26-settembre/


26 settembre. Detenzione amministrativa, cancellazione dei diritti di difesa e del diritto di asilo

Oltre le sigle, la detenzione amministrativa si diffonde nelle procedure in frontiera e cancella il diritto di asilo ed i diritti di difesa

FULVIO VASSALLO PALEOLOGO – PRESSENZA.COM Malgrado le pause indotte dal maltempo, continuano, e continueranno, gli arrivi dalla Tunisia e dalla Libia, e si avvicina il collasso del sistema di accoglienza già minato dai decreti sicurezza di Salvini e dal Decreto “Cutro” (legge n.50/2023). Il governo Meloni con un ennesimo decreto sicurezza, ma se ne attende un altro per colpire i minori stranieri non accompagnati,” al fine di rendere più veloci i rimpatri”, cerca di raddoppiare i CPR e di creare di nuovi centri di detenzione amministrativa vicino ai luoghi di frontiera, meglio in località isolate, per le procedure accelerate destinate ai richiedenti asilo provenienti da paesi di origine “sicuri”.

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https://www.pressenza.com/it/2023/09/detenzione-amministrativa-cancellazione-dei-diritti-di-difesa-e-del-diritto-di-asilo/

26 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 580

RaiNews LIVE

Jet russi sul Mar Baltico, coinvolti due F35 italiani che li scortano verso i confini russi

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/jet-russi-sul-mar-baltico-coinvolti-due-f35-italiani-linvasione-russa-giorno-580-367b5642-df73-4f6f-b644-825dadefc0b8.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine : Volodymyr Zelensky annonce d’autres «actions ukrainiennes» contre la Russie

De puissantes explosions ont retenti à Kherson, mardi dans la soirée, alors que la journée a été marquée par l’incertitude autour de la mort du commandant de la flotte russe en mer Noire, Viktor Sokolov.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/26/guerre-en-ukraine-en-direct-la-crimee-et-le-territoire-russe-vises-par-de-nouvelles-attaques-ukrainiennes_6190992_3210.html

26 settembre. Nagorno-Karabakh, i profughi di una tregua fragile e violenta

SABATO ANGIERI – ILMANIFESTO.IT «Se vuoi la storia breve allora te la faccio breve: sono nato in Artsakh, a Martakert, 70 anni fa e morirò a Martakert prima di vedere una bandiera azera sventolare sulla mia terra. Amen». Anton non ne può più, intorno a lui diverse donne piangono e urlano e i telefoni squillano in continuazione. Intorno alle 19 una pompa di benzina è esplosa a Stepanakert.Si parla di 100 morti, il piano terra dell’hotel sembra diventato un’unità di crisi.
«COSÌ È TROPPO» dice un’anziana alla figlia. Anton continua, imperturbabile, «nel 1918 il Kaiser Francesco lasciò che i turchi…». Lo interrompo, provo a spiegare che devo andare a scrivere, mi chiede 30 secondi. «Durante il genocidio in molti sapevano e si sono voltati dall’altra parte. Ora tutti sapete cosa sta succedendo, in Europa, negli Stati uniti, non lasciate che accada di nuovo». Quasi piange, ammesso che su quel volto solcato di rughe come il cuoio possano scendere lacrime. Un’anziana picchia un bimbo (forse il nipote) sul collo e lo porta via, non deve sentire. Qualcuno è morto, è confermato
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https://ilmanifesto.it/nagorno-karabakh-i-profughi-di-una-tregua-fragile-e-violenta

26 settembre. Gb, Labour favorito alle elezioni, ma è lento il riavvicinamento all’Europa

ANDREA PISAURO – STRISCIAROSSA.IT “Non vogliamo divergere dall’Europa”. La formulazione della nuova narrativa sulla Brexit esposta dal leader laburista Starmer durante un viaggio in Canada, suona volutamente modesta, catturando la cifra dell’anemico segretario succeduto a Jeremy Corbyn dopo il tracollo del Labour alle elezioni del 2019.
Già, Labour e Brexit: un contorsionismo senza fine. Negli oltre 7 anni della saga dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea la posizione del Partito laburista non è mai stata semplice, né coerente, né chiara.
L’esigenza di trovare un complicato equilibrio capace di tenere insieme l’orientamento tendenzialmente aperto ad Europa e migranti dei giovani e delle grandi città con quello tendenzialmente chiuso e nazionalista dell’Inghilterra profonda ha già consumato la leadership di Corbyn durante la crisi costituzionale del 2016-2019 . Sarà con ogni probabilità una complicata gatta da pelare anche per Keir Starmer.

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https://www.strisciarossa.it/una-settimana-importante-per-la-politica-britannica-ecco-perche/


26 settembre. Sciame sismico ai Campi Flegrei, la scossa più forte di magnitudo 4.2 è stata avvertita a Napoli

Si sono verificate diverse scosse, la più forte alle 3:35 avvertita distintamente in molte zone del capoluogo partenopeo. Nessuna notizia di danni. Ripresa la circolazione dei treni ad alta velocità, chiuse le scuole a Pozzuoli

Uno sciame sismico ha interessato l’area dei Campi Flegrei, in provincia di Napoli. Dalle prime verifiche non sono stati segnalati danni, intanto il dipartimento della Protezione Civile Nazionale si è messo in contatto con le strutture locali. Dopo la chiusura dell’alta velocità, le partenze sono state progressivamente riattivate. “I treni Alta Velocità, Intercity e regionali possono registrare ritardi”, segnala Trenitalia. 

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https://www.rainews.it/articoli/2023/09/campi-flegrei-sisma-di-magnitudo-42–603645bc-1643-4b46-b22a-fb294b60c1d8.html

Il video di Local Team https://www.youtube.com/watch?v=eT5TdZcG-DY

Terremoto nei Campi Flegrei, “è stato il più forte degli ultimi 40 anni”

Dalle prime ore di ieri, come segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. Alle 03:35 di oggi è stata registrata una scossa di magnitudo 4.2. In seguito all’evento la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile. La scossa è stata avvertita dalla popolazione ma dalle prime verifiche al momento non sono stati segnalati danni.

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https://www.meteoweb.eu/2023/09/terremoto-campi-flegrei-piu-forte-40-anni/1001304438/


26 settembre. Ernesto de Martino e la sua antropologia storica che guarda ancora il mondo


MARIO SOLDAINI – ILMANIFESTO.IT Viene riedito per Meltemi, nella collana diretta da Andrea Staid, I greci selvaggi. Antropologia storica di Ernesto de Martino (pp. 282, euro 20) di Riccardo Di Donato. Il libro, punto di riferimento per lo studio della disciplina, era stato pubblicato nel 1999 da manifestolibri e risulta oggi arricchito di una nuova prefazione dell’autore, perfettamente inserita in quella de Martino renaissance che Massimiliano Biscuso, Giordana Charuty, Riccardo Ciavolella, Stefano De Matteis, Daniel Fabre, Antonio Fanelli, Marcello Massenzio e lo stesso Di Donato, in questi anni, tra gli altri, hanno costantemente saputo rinnovare.

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https://ilmanifesto.it/ernesto-de-martino-e-la-sua-antropologia-storica-che-guarda-ancora-il-mondo

26 settembre. “La memoria degli oggetti”. Lampedusa, 3 ottobre 2013. Dieci anni dopo. Un progetto di Zona e Carta di Roma

Oggetti, fotografie inedite e testimonianze per dare dignità e valore alla vita e costruire una memoria condivisa.

Si inaugura oggi, martedì 26 settembre alle 18 a Milano, presso il Memoriale della Shoah, la mostra La memoria degli oggetti. Lampedusa, 3 ottobre 2013. Dieci anni dopo, nata da un’idea di Valerio Cataldi, giornalista Rai che da anni si occupa di immigrazione, e di Giulia Tornari, Presidente di Zona. Realizzata grazie ai fondi 8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, è un progetto di Carta di Roma e Zona, curato da Paola Barretta, Imma Carpiniello, Valerio Cataldi, Adal Neguse e Giulia Tornari, con le fotografie di Karim El MaktafiA dieci anni dal naufragio del 3 ottobre 2013, quando al largo di Lampedusa persero la vita 368 persone, donne, uomini e bambini che dall’Eritrea cercavano di raggiungere l’Europa, l’esposizione ricorda la prima grande tragedia del Mediterraneo. Per la prima volta infatti, quel giorno di inizio ottobre, i corpi dei naufraghi furono visibili al mondo intero. Un evento che cambiò la percezione dei naufragi e che scatenò una reazione emotiva a livello politico, mediatico e sociale. Da quella tragedia, dal 2014 a oggi, si contano oltre 31.000 persone morte nel Mediterraneo con la speranza di raggiungere l’Europa.

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https://www.articolo21.org/2023/09/la-memoria-degli-oggetti-lampedusa-3-ottobre-2013-dieci-anni-dopo-un-progetto-a-cura-di-zona-e-carta-di-roma/

Inaugurazione della mostra La memoria degli oggetti. Lampedusa, 3 ottobre 2013. Dieci anni dopo. Oggetti, fotografie inedite e testimonianze per dare dignità e valore alla vita e costruire una memoria condivisa.

Intervengono: Marco Vigevani (Presidente Comitato Eventi Memoriale della Shoah), Milena Santerini (Vice-Presidente del Memoriale della Shoah), Gaia Romani (Assessora ai servizi civici, Partecipazione e Trasparenza, Politiche del Decentramento del Comune di Milano), Cristina Cattaneo (Direttrice del laboratorio di antropologia odontologia forense e del Museo universitario delle Scienze Antropologiche, mediche e forensi per i Diritti umani – MUSA – dell’Università Statale di Milano, Giulia Tornari (Presidente di Zona), Valerio Cataldi (Presidente di Associazione Carta di Roma), Karim El Maktafi (fotografo), Daniela di Capua (Responsabile ufficio “8xMille” dell’Istituto buddista Italiano Soka Gakkai), Giuseppe Giulietti (coordinatore nazionale Associazione Articolo 21), Giusi Nicolini (già Sindaca di Lampedusa, premio Unesco per la Pace), Roberto Natale (Direttore Rai per la Sostenibilità – ESG), Adal Neguse (Rifugiato eritreo).

Conclude Roberto Jarach (Presidente del Memoriale della Shoah)

continuazione ed interventi in
https://www.radioradicale.it/scheda/709091/inaugurazione-della-mostra-la-memoria-degli-oggetti-lampedusa-3-ottobre-2013-dieci

26 settembre. Il governo continua a ripetere senza prove la tesi del pull factor

Un momento dell’arrivo di migranti nel porto di Lampedusa, 18 Settembre 2023. ANSA/CIRO FUSCO

Lo hanno fatto Meloni e il ministro Piantedosi, ma numeri e studi non danno loro ragione

Carlo Canepa – pagellapolitica.it

Negli ultimi due giorni almeno due esponenti di primo piano del governo Meloni hanno rilanciato, senza prove, la tesi del cosiddetto pull factor (in italiano “fattore di attrazione”), secondo cui le navi di organizzazioni non governative (Ong) attirano le partenze dei migranti nel Mar Mediterraneo. Ma a oggi numeri e studi non supportano questa teoria. 
Il 25 settembre la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha scritto in una lettera al cancelliere tedesco Olaf Scholz: «È ampiamente noto che la presenza in mare delle imbarcazioni delle Ong ha un effetto diretto di moltiplicazione delle partenze di imbarcazioni precarie che risulta non solo in ulteriore aggravio per l’Italia, ma allo stesso tempo incrementa il rischio di nuove tragedie in mare». Una settimana prima, il 18 settembre, anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha difeso questa teoria ospite della trasmissione Ping Pong su Rai Radio 1. Già alla fine di ottobre 2022, durante i primi giorni del governo Meloni, Piantedosi aveva rilanciato questa ipotesi per giustificare l’atteggiamento più severo dell’esecutivo nei confronti delle Ong.

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https://pagellapolitica.it/articoli/meloni-piantedosi-pull-factor-ong

26 settembre. Il ritorno nelle “terre alte”: un’esperienza a Ostana

VALTER GIULIANO – VOLERELALUNA.IT Nell’edizione in corso di “Cheese” a Bra, parole come Alpi, monti, pascoli, transumanza, pastori, “riabitare” la montagna, sono echeggiati con frequenza. Un giusto tributo ai protagonisti che fanno impresa accarezzando il cielo delle quote più ardite e una vetrina dei loro prodotti. Sono loro che animano e sostengono le “terre alte” del nostro Paese. Le custodiscono silenziosamente con un’impagabile azione di manutenzione che fa prevenzione a quelle che ostinatamente si vogliono chiamare “catastrofi naturali” e che nascono dall’incuria. Originata dall’abbandono. Che per non verificarsi chiede investimenti. Politiche di prevenzione. Al netto di una persistente retorica della montagna che esalta improbabili reinsediamenti romantici, pur ammirevoli, non mancano episodi di giovani che investono il loro futuro nel ritorno, almeno parziale, ai pascoli alpini.

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https://volerelaluna.it/territori/2023/09/26/il-ritorno-nelle-terre-alte-unesperienza-a-ostana/



26 settembre. Alfabeto Calvino

In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino Doppiozero e Biblioteche di Roma propongono dal 28 settembre 2023 al 20 febbraio 2024 una nuova rassegna dedicata a uno dei più importanti autori del Novecento. Alfabeto Calvino è un ciclo di incontri, in continuità con l’iniziativa Alfabeto Pasolini, per approfondire i temi e le opere di Calvino attraverso le voci di esperti, docenti e scrittori.

20 appuntamenti nelle biblioteche: 18 dedicati agli studenti e 2 ai loro docenti

Il calendario degli eventi
https://www.doppiozero.com/alfabeto-calvino

26 settembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

26 settembre. Lo sciopero Usa dell’auto sta rompendo il sistema Marchionne: e la cosa ci riguarda da vicino

GIORGIO CREMASCHI – ILFATTOQUOTIDIANO.IT
Lo sciopero ad oltranza dei lavoratori degli stabilimenti Usa della Ford, della General Motors e di Stellantis ci tocca molto da vicino. Innanzitutto la piattaforma rivendicativa varata dal sindacato dell’auto UAW tocca la sostanza delle condizioni nelle quali in tutto l’Occidente, e ancora di più in Italia, è precipitato il mondo del lavoro.
La prima richiesta sono aumenti retributivi del 40%. Per capirci questo vorrebbe dire in Italia almeno 750 euro di aumento al mese. È vero che il contratto dei lavoratori dell’auto avrebbe una durata di 4-5 anni, ma comunque un aumento di queste dimensioni inciderebbe profondamente sul reddito dei lavoratori.
La seconda richiesta è la riduzione dell’orario settimanale a 32 ore pagate 40. Da tempo si discute, e qua e là si sperimentano, riduzioni di un orario di lavoro che nell’Occidente è fermo da trent’anni, dalle 35 ore in Francia, che seguivano quelle della Germania. Negli ultimi anni l’orario degli stabilimenti industriali è di fatto aumentato, tra flessibilità, obbligo di turni disagiati, straordinari.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/09/26/lo-sciopero-usa-dellauto-sta-rompendo-il-sistema-marchionne-e-la-cosa-ci-riguarda-da-vicino/7300676/?fbclid=IwAR0CyJRTe4CRNUlV8shTAWv_GBKwBdP8bS9YK_HcU96MW7sROgdjw7m0zDI

26 settembre. Ex Gkn verso il licenziamento. Pressing degli enti locali sul governo

REINDUSTRIALIZZAZIONE A RISCHIO. Silenzio del Mimit alla lettera certificata che preannuncia il nuovo licenziamento al termine di una cig che scade il 31 dicembre. Regione e Comune di Campi Bisenzio chiamano al tavolo di crisi, congelato da marzo. Interrogazione del dem Fossi: “La coop operaia deve essere sostenuta, il ministero ha gli strumenti per farlo”

RICCARDO CHIARI – ILMANIFESTO.IT Il silenzio tombale del governo Meloni alla lettera certificata che preannuncia il nuovo licenziamento degli operai ex Gkn, al termine di una cassa integrazione che scade il 31 dicembre, provoca una levata di scudi da parte degli enti locali, del sindacato e naturalmente delle tute blu. “Abbiamo chiesto da giorni al governo la convocazione del tavolo nazionale – spiega il presidente toscano Eugenio Giani – la Regione ha lavorato e continuerà insieme ai lavoratori e ai sindacati per restituire allo stabilimento ex Gkn una nuova prospettiva industriale. Ma è il momento che il ministero faccia la sua parte”.
Nella lettera indirizzata al Mimit, Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali di Giani, ha anche ricordato che la reindustrializzazione della fabbrica di semiassi per auto chiusa a tradimento da Gkn-Melrose potrebbe essere affrontata con l’impiego di strumenti di cui l’esecutivo dispone, a sostegno di piani d’impresa sui quali, pochi giorni fa, è stato firmato un protocollo da 6 milioni di euro con alcuni fondi interessati al progetto operaio di reindustrializzazione dal basso: “E’ l’ora che il governo intervenga – annota Fabiani – il tavolo nazionale non viene riunito dallo scorso marzo, questa è una vertenza nazionale che non può essere scaricata sul territorio”.

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https://ilmanifesto.it/ex-gkn-verso-il-licenziamento-pressing-sul-governo-degli-enti-locali

26 settembre. In Italia i lavoratori della cultura vorrebbero uno stipendio migliore

“Con il precedente contratto a tempo pieno”, dice una dipendente del Museo del Novecento di Milano, “eravamo pagati 4,80 euro netti all’ora. Con il nuovo contratto multiservizi, arriviamo appena a 5,50 euro”. Che si tratti del Colosseo o degli Uffizi di Firenze, i lavoratori della cultura fanno fatica ad arrivare a fine mese, con un guadagno medio inferiore a 7 euro l’ora. Per questo, molti si sono espressi a favore dell’adozione del salario minimo.

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https://www.internazionale.it/notizie/2023/09/26/italia-cultura-lavoratori-musei

26 settembre. Ex Ilva, i giorni della verità


Mercoledì 27 incontro col governo, giovedì 28 sciopero a Taranto. Fiom Cgil: situazione disastrosa alle Acciaierie d’Italia, esecutivo si assuma responsabilità

Idue giorni della verità per conoscere il futuro di Acciaierie d’Italia saranno mercoledì 27 e giovedì 28 settembre. La presidenza del Consiglio ha infatti convocato per mercoledì 27 a Palazzo Chigi i rappresentanti dei sindacati metalmeccanici nazionali. L’incontro, richiesto urgentemente dai vertici di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, arriva alla vigilia dello sciopero di tutto il personale Ilva proclamato dai sindacati per giovedì 28.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/26/news/acciaierie-taranto-sciopero-ilva-3427920/

25 settembre


25 settembre: le notizie di Radio Popolare

La promessa tradita ai migranti di Cutro, in Grecia la nuova leadership di Syriza e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di lunedì 25 settembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il profondo cinismo con cui il governo ha gestito la strage di Cutro. Sorpresa in Grecia per la nuova leadership di Syriza. La morte del boss delle stragi Matteo Messina Denaro. Per gli ucraini è un momento piuttosto difficile, la contro-offensiva va a rilento. Giorgia Meloni soddisfatta dei risultati raggiunti nel primo anno di governo.

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-lunedi-25-settembre/


Consiglio dei Ministri

25 settembre. Governo stanzia 1,3 miliardi per le famiglie, bonus riscaldamento e benzina. Sanatoria scontrini

Contributo straordinario crescente con il numero di componenti del nucleo familiare. Norma ‘salva-commercio’: pagando le somme dovute si evita sospensione della licenza, “salvi 50mila negozi”

RAI NEWS Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato oggi un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio.
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https://www.rainews.it/articoli/2023/09/convocato-oggi-alle-16-il-consiglio-dei-ministri-sul-decreto-energia-eba271cf-6bf3-410c-bcfa-1c4053dba561.html

Svuotare il mare dell’inflazione con bonus e mance a termine

ilmanifesto.it edizione del 26 settembre

Il Consiglio dei ministri ha varato [ieri] il «decreto energia»: bonus per gas, elettricità, benzina, trasporti. Cambia la sanatoria degli scontrini. Le opposizioni: «misure insufficienti e mance».Lagarde (Bce) difende le sue politiche criticate e invita a tagliare gli aiuti: «potrebbero fare salire i prezzi». In Francia Macron annuncia che ne riprenderà «il controllo

ROBERTO CICCARELLI – ILMANIFESTO.IT II Un decreto che fa scena nel teatro del populismo economico basato su bonus per gas, elettricità, benzina e trasporti, ma che non risolve il problema del potere d’acquisto dei redditi bassi entro i 15 mila euro di Isee o 30mila con almeno 4 figli mangiati dall’inflazione, né avrà un effetto calmierante sui prezzi dei carburanti, come già accaduto con il flop del cartello dei prezzi medi.
COSTERÀ PARECCHIO il decreto Energia varato ieri dal Consiglio dei ministri: quasi 1,5 miliardi di euro per tre mesi fino a dicembre. Saranno così suddivisi: un contributo straordinario – 300 milioni -per l’elettricità, crescente con il numero di componenti del nucleo famigliare. Ci sarà l’azzeramento degli oneri generali di sistema del gas, l’Iva al 5% sulla combustione del gas metano per usi civili e industriali, oltre che per il riscaldamento delle abitazioni. Per contrastare il caro-benzina è stata prevista una mancia caricata sulla card «Dedicata a te»: 100 milioni che andranno a chi percepisce 342 euro «una tantum». Sarà pari a circa 80 euro a famiglia e non arriverà subito. Entro un mese ssarà necessario un decreto ministeriale. È previsto un contributo fino a 60 euro – totale 12 milioni – per l’acquisto di abbonamenti di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale e di trasporto ferroviario nazionale. Prevista la copertura delle borse di studio per gli studenti universitari risultati idonei non beneficiari, circa 5mila, secondo il ministero dell’università, con uno nuovo stanziamento di circa 7 milioni di euro che si aggiunge ai 10 milioni recuperati dai fondi Pnrr non spesi dalle Regioni.

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25 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 579

RaiNews LIVE

Allarme attacchi aerei su tutta l’Ucraina, droni e missili su Odessa

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/allarme-attacchi-aerei-su-tutta-lucraina-linvasione-russa-giorno-579-06869a9e-fc6e-4ab3-a25a-bb1f02d982d4.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : la région d’Odessa victime de nouvelles attaques russes

Dix-neuf drones, tous abattus, et quatorze missiles, dont onze ont été détruits, ont visé cette région du sud de l’Ukraine. Une femme a été blessée et la station balnéaire d’Odessa a subi des dégâts « importants ».

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/25/guerre-en-ukraine-en-direct-la-region-d-odessa-victime-de-nouvelles-attaques-russes_6190857_3210.html

25 settembre. La fine della Pace

DOMENICO GALLO – DOMENICOGALLO.IT La guerra, lo sappiamo tutti, è scoppiata quando le armi hanno iniziato ad intonare il loro lugubre canto, il 24 febbraio 2022. Nessuna guerra scoppia all’improvviso come un fulmine a ciel sereno. Specialmente questa guerra che è stata preceduta da una lunga incubazione e da un conflitto odioso che si trascinava dal 2014. Se la guerra è iniziata il 24 febbraio, la pace ha cominciato ad estinguersi molto tempo prima. Noi sappiamo quando inizia la guerra, ma dobbiamo chiederci – come fa Cassandra di Christa Wolf – quando è iniziata la vigilia della guerra?

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https://www.domenicogallo.it/2023/09/la-fine-della-pace/?fbclid=IwAR350iFRdZnQzTcaEHQcnk4yYghiziFxz0X2ebn9ASntKOJWuPc_7RhcEUE

25 settembre. Il circolo vizioso dei confini

Fino a quando non riusciremo a liberare il dibattito sull’immigrazione dalla gabbia retorica che invoca ancora più barriere e repressione invece che libertà di movimento, la situazione non potrà che peggiorare per tutti e tutte

NATHAN AKEHURST e JOE ROBE – JACOBINITALIA.IT La piccola isola di Lampedusa costituisce una sorta di scialuppa di salvataggio naturale. Pur appartenendo all’Italia, si trova a circa cento miglia davanti alla costa tunisina, il che la rende storicamente un approdo strategico oltre che un rifugio naturale per le persone in cerca di sicurezza.

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25 settembre. Francia, 150 piazze contro la polizia razzista e assassina

Migliaia di persone hanno sfilato in Francia contro il razzismo sistemico e la violenza della polizia
[Pascale Pascariello e Rachida El Azzouzi]

“Giustizia per Nahel”, “Giustizia per Cédric”, “Giustizia per Souheil”… I loro nomi di battesimo ricorrono al microfono, sulle magliette e sugli striscioni, e fanno venire le vertigini. Come quelli di Zyed, Bouna, Zineb e Adama, tutti uccisi dalla polizia negli ultimi anni.
In risposta all’appello lanciato a livello nazionale da diversi gruppi, sindacati come la CGT e partiti di sinistra come La France insoumise (LFI) e Europe Écologie-Les Verts (EELV), sabato 23 settembre diverse migliaia di persone hanno marciato in quasi 150 città in tutta la Francia per difendere le libertà civili e denunciare la violenza della polizia e il razzismo sistemico. Le manifestazioni sono state strettamente monitorate dalla polizia e talvolta sono state funestate da incidenti, come a Parigi.

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25 settembre. L’omaggio del Papa, 74 anni dopo la scomunica dei comunisti il riconoscimento di valori oltre la fede

ORESTE PIVETTA – STRISCIAROSSA.IT In qualsiasi album di fotografie che proverà a riassumere l’anno, e forse più di un anno, non potrà mancare, accanto alle immagini della guerra a Kiev o degli sbarchi a Lampedusa, la fotografia di un Papa in silenzio e in preghiera davanti a una bara: Papa Francesco che saluta Giorgio Napolitano, il saluto della fine, in un’aula del Senato, l’abito corale bianco, davanti a lui il tricolore, sullo sfondo le corone, ad ogni lato in nero i commessi, appena discosta la vedova, Clio, sulla carrozzina. Anche il Papa era entrato in Senato su una carrozzina, ma poi l’aveva lasciata e, ritto, aveva pregato per il presidente, che era stato comunista e che aveva scelto per sé funerali laici… Francesco, nell’enciclica “Fratelli tutti”, aveva scritto che “coloro che dicono di non credere possono vivere la volontà di Dio meglio dei credenti”.

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Costruire l’unità a sinistra, la lunga marcia di Napolitano in Europa

PAOLO SOLDINI – STRISCIAROSSA.IT Il 9 novembre del 1989 Giorgio Napolitano era a Bonn. Trascorse un paio d’ore nello studio privato di Willy Brandt a parlare con lui “di molte cose” – avrebbe raccontato in una memorabile lectio magistralis tenuta all’Università von Humboldt durante la sua visita di stato a Berlino nel 2013 – ma soprattutto dei rapporti dell’Internazionale Socialista con il PCI o forse (meglio) con quello che il partito dei comunisti italiani sarebbe diventato, giacché le date ci dicono che il 9 novembre che è entrato nella memoria del mondo per la caduta del Muro, precedette di soli tre giorni, in Italia, la “svolta della Bolognina” con tutto quello che avrebbe significato quel passaggio per le sorti del nostro paese e della sua sinistra. Erano tempi in cui la Storia s’era messa a correre.
Napolitano il 9 novembre ripartì dall’aeroporto di Colonia il pomeriggio stesso e così le immagini della folle notte berlinese le vide in tv, a casa sua a Roma. Achille Occhetto invece le vide insieme con il leader laburista Neil Kinnock a Bruxelles dove i due si erano dati appuntamento con la stessa agenda di Brandt e Napolitano: se, perché, come e quando il partito che stava per diventare la Cosa sarebbe entrato nella Grande Famiglia socialista europea. Cambiando quanto se stesso, vincendo quante resistenze, fuori ma anche dentro di sé.
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25 settembre. Il sogno nucleare usato dalla destra per ostacolare le energie green

MONICA FRASSONI – STRISCIAROSSA.IT Il mese di luglio di quest’anno è stato il più caldo dal 1880. Ormai è impossibile sfuggire alla realtà di fenomeni estremi che lungi dall’interessare atolli lontani toccano direttamente la vita di milioni di europei e italiani.

La scienza ci dice da decenni che cosa succede se non si agisce per ridurre a tutta birra le emissioni e se non ridirigiamo le nostre priorità di spesa pubblica e investimento privato verso energie rinnovabili, risparmio energetico e adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici.

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https://www.strisciarossa.it/il-sogno-nucleare-usato-dalla-destra-per-ostacolare-le-energie-green/

25 settembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

25 settembre. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

📢 Il 27 SETTEMBRE Presenteremo le nuove attività dello sportello mutualismo e incontreremo Marco Rovelli, autore di Soffro dunque siamo, una riflessione sul dilagare del disagio psichico come forma di malessere sociale legato a doppio filo ai meccanismi della società capitalistica. Ne discuterà con lui il gruppo Mutualismo della SOMS Insorgiamo.
▶️Inizia così mercoledì 27 settembre la rassegna di incontri “E tu come stai?”, una serie di appuntamenti che intendono aprire una riflessione comune su “come stiamo”: sullo stato della nostra salute e dei nostri diritti, alla ricerca di azioni e risposte collettive al tema della cura.
🛠️ Rinata dal basso,🌱 sostenibile e 🤝 socialmente integrata, questa è la fabbrica che vogliamo.
⚙️Patrimonio industriale del territorio e crocevia in cui si incontrano e convergono le aspirazioni, le lotte, le pratiche per un altro mondo possibile delle operaie e degli operai e deə tantissimə solidali che in questi anni si sono strettə intorno a GKN.
♻️E’ un processo esteso di riappropriazione che trova nel mutualismo il suo strumento fondamentale: fabbrica socialmente integrata vuol dire costruzione di un sistema di aiuto reciproco che sostenga un nuovo modo di produrre ma anche di vivere.
🔴Per questo in GKN è nato uno sportello mutualismo che offre uno spazio di ascolto e aiuto reciproco.
A seguire, musica.
🖋️Prenotatevi sul form per l’apericena: https://forms.gle/yDFjAAQMtUZR7ZbAA

25 settembre. Ex Gkn, Qf chiede di aprire la procedura di licenziamento

Rsu: ‘Operai elaborano piani industriali, mentre l’imprenditore pensa solo a licenziare’. Si prepara la due giorni per la reindustrializzazione

E’ con una pec alle 21 di sabato sera che Qf invia alla Rsu e alle organizzazioni sindacali la richiesta di incontro per informare della volontà di avviare la procedura di licenziamento. E’ quanto si apprende dall Rsu ex Gkn: “Un passaggio formale previsto dagli accordi interni, che in realtà gli operai si aspettavano, data la scadenza della cassa integrazione alla fine dell’anno e il totale silenzio della proprietà negli ultimi mesi”.

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https://www.055firenze.it/art/222896/Ex-Gkn-Qf-chiede-di-aprire-la-procedura-di-licenziamento

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24 settembre


24 settembre: le notizie di Radio Popolare

Gli scontri con la polizia nel nord del Kosovo, la camera ardente di Giorgio Napolitano e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di domenica 24 settembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. In Kosovo un poliziotto è stato ucciso in uno scontro a fuoco avvenuto in una zona del nord a maggioranza serba. In Armenia è arrivato il primo gruppo di rifugiati dal Nagorno Karabakh. Il capo di Forza Italia Antonio Tajani ha parlato del condono edilizio proposto ieri da Matteo Salvini. Al senato è stata aperta la camera ardente di Giorgio Napolitano. A Pozzallo, nel ragusano, aprirà la prima struttura di trattenimento di richiedenti asilo in Italia per le cosiddette procedure accelerate di frontiera. Il centro studi di Assolombarda, che ha indagato imprese del sistema confindustriale delle provincie di Milano, Monza, Lodi e Pavia ha affermato che l’economia lombarda fatica a ripartire. 

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24 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 578

RaiNews LIVE

Oppositore Kara-Murza in colonia penale in Siberia. Drone esplode in pieno centro a Kursk, Russia

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/isw-loffensiva-ucraina-non-consente-a-mosca-di-formare-nuove-forze-a69610aa-7177-4e98-9b46-3c9b704e5d63.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : des bombardements sur l’oblast de Kherson font « des morts et des blessés », selon le gouverneur

L’oblast de Kherson est sous le feu russe, dimanche, selon des messages du gouverneur de la région, Oleksandr Prokudin, sur Telegram.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/24/guerre-en-ukraine-en-direct-des-bombardements-sur-la-region-de-kherson-font-des-morts-et-des-blesses-selon-le-gouverneur_6190733_3210.html

24 settebre. “Uscire dalla guerra”. Santoro chiama a raccolta il fronte pacifista

ELEZIONI EUROPEE 2024. “Di fronte alla guerra, tutti abbiamo il dovere di scendere in campo”. Alla giornata fiorentina “Il coraggio della pace. Disarma”, il giornalista di Servizio Pubblico chiude in bellezza una iniziativa ricchissima di interventi, tesi ad analizzare da ogni possibile angolazione i motivi e i retroscena della guerra in Ucraina, smontando pezzo per pezzo la narrazione dell’Ue, del governo italiano e di quasi tutti i media.

RICCARDO CHIARI – ILMANIFESTO.IT “Stare a riflettere sulla nostra impotenza mi ha stufato. Di fronte alla guerra, tutti abbiamo il dovere di scendere in campo”. E’ una chiamata a raccolta quella di Michele Santoro. A lui il gruppo organizzatore dell’iniziativa “Il coraggio della pace. Disarma”, ha lasciato l’intervento finale di una giornata ricchissima di interventi, tesi ad analizzare da ogni possibile angolazione i motivi e i retroscena della guerra in Ucraina, smontando pezzo per pezzo quelle che Fabrizio De Andrè chiamava “le verità della televisione”.
Un appuntamento che fa segnare il tutto esaurito al teatro fiorentino dell’Affratellamento, e che fa da preludio al nuovo incontro pubblico che sabato prossimo vedrà come principali promotori al teatro Ghione di Roma lo stesso Santoro e Raniero La Valle.

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24 settembre. Gaggio Montano (Bologna) commemorazione della strage di Ronchidoso (28 – 29 settembre 1944)

L’INTERVENTO DI PIERGIORGIO ARDENI Ronchidoso, 79 anni fa

Quando ero ancora bambino, un ragazzino, e andavo a funghi con mio padre, se venivamo da queste parti lui voleva sempre passare da qui, scendere per lo stradino che da Ronchidoso di Sopra porta alla Lama e a Ca’ d’Ercole, passando per il Cason dell’Alta.
Giunti davanti a quel casotto con il cancelletto in ferro, ci fermavamo a guardare le lapidi. Mio padre restava in silenzio. Se gli facevo una domanda, rispondeva che erano stati i tedeschi, ma che i morti non avevano colpe. Poi, non ne voleva parlare, non c’era mai un momento per il racconto. Gli era solo rimasto l’incubo per i tedeschi, perché c’erano stati tedeschi e i fascisti, da una parte e loro, i partigiani, dall’altra, e quella gente che non aveva colpe.
Era il tempo della guerra, quello.
Lui ed altri cento si erano uniti qui sopra, nelle cantine della chiesina, e insieme avevano fatto la brigata Giustizia e Libertà, cento ragazzi e un capitano poco più grande di loro.
C’erano Checco e Paolo Berti, e Gigino Amaduzzi, e Renato Frabetti, e Leonardo l’Alpino, e Firmino, e Cenzino, e Pelloni, e Binda, e Napoleon, e Lello, e tutti gli altri.

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24 settembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

1. Qf si prepara a riaprire i licenziamenti. Con una mail sconclusionata e a tratti aberrante, mandata alle 21.01 di sabato sera chiedono l’incontro di rito per comunicarcelo
2. Se passassero, lo stabilimento rimarrebbe uno scheletro vuoto sul nostro territorio, a disposizione della speculazione immobiliare
3. Forse questo è quello per cui erano venuti qua sin dall’inizio: riportarci in liquidazione e poi al licenziamento, finire il lavoro sporco di Melrose, dopo averci indebolito con il logoramento, la fame, la mancanza di stipendi
4. Ma questa volta nessuna mail improvvisa. Il Ministero sapeva ed era stato preavvertito. Da marzo sono spariti nel silenzio
5. Quali sono gli intrecci tra politica e Borgomeo, la reale sostanza dell’operazione Qf? Un giorno, lo giuriamo, riusciremo a scoprire tutto nel dettaglio

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23 settembre

Il migliorista che faceva i governi, bersaglio delle nostre prime pagine

EDITORIALE. Napolitano è stato il primo capo dello Stato a vivere due volte il mandato presidenziale. È stato anche il primo ex comunista al Quirinale e non è improbabile che resti il solo

ANDREA FABOZZI – ILMANIFESTO.IT Nel corso della sua lunga vita e del suo lunghissimo mandato al Quirinale (solo tra qualche giorno il presidente Mattarella lo supererà in durata), Giorgio Napolitano è finito molte volte sulla nostra copertina. Praticamente sempre, poche le eccezioni, lo abbiamo «sbattuto» in prima pagina per criticarlo. Anche oggi avremmo dovuto dedicargli la prima del giornale. Per la verità, essendo la sua fine annunciata da qualche giorno avevamo anche pensato al titolo con il quale salutarlo. Ma lo teniamo per noi, perché il governo che mette il pizzo sulla libertà dei migranti ci impedisce di voltarci dall’altra parte: per noi la notizia più importante della giornata, nella sua gravità, resta quella. Anche se con Napolitano scompare non solo un protagonista della nostra storia, ma un ex presidente della Repubblica che ha cambiato, incarnandola, l’istituzione più alta.

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23 settembre. Giorgio Napolitano, il comunista che salì due volte al Quirinale e divenne un re

POLITICA. Fu il primo del Pci a ottenere un visto per gli Usa. Avversario del Berlinguer della questione morale, a disagio per il boom 5S. Le forze politiche lo supplicarono di accettare il bis. Lui le umiliò in parlamento

ANDREA COLOMBO – ILMANIFESTO.IT Quando si affacciò sulla scena pubblica, ad appena 17 anni, si faceva chiamare Tommaso Pignatelli, lo pseudonimo con cui firmò un volume di sonetti e che usava sul palcoscenico. Era appassionato di teatro, amico di Patroni Griffi e La Capria, attore. Era il 1942 e Giorgio Napolitano, come tutti nella sua generazione, faceva parte dei Guf, i Gruppi Universitari Fascisti. Già l’anno seguente li aveva abbandonati per avvicinarsi alla sinistra. Avrebbe preso la tessera del Pci nel 1945, per essere eletto deputato nel 1953. Al momento dell’uscita di scena, nel 2015, lo chiamavano re Giorgio: era stato in effetti più un monarca che un presidente.
NAPOLITANO È STATO «il primo» una quantità di volte. Il primo comunista a ottenere il visto per una serie di conferenze negli Usa, nel 1978: Kissinger lo definiva «il mio comunista preferito». Il primo tesserato del Pci a occupare le poltrona che la Dc non aveva mai voluto mollare nella prima Repubblica, il ministero degli Interni. Dal Viminale ha legato il suo nome alla legge Turco-Napolitano, discutibile allora anche se per i criteri di oggi quasi un modello. Il primo comunista promosso a primo cittadino e poi il primo presidente a essere rieletto, onore che avrebbe preferito evitare e che considerava dannoso per la democrazia. Rimase infatti in carica meno di due anni.

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23 settembre. Il responsabile

Socialdemocratico nel Pci e poi artefice dell’approdo del Pd nel campo della moderazione e delle compatibilità: il secolo di Giorgio Napolitano

SALVATORE CANNAVO’ – JACOBINITALIA.IT Per la sinistra italiana c’è un prima e dopo il Pci, un prima e dopo la nascita del Pd, ma c’è anche, forse soprattutto, un prima e dopo Giorgio Napolitano. Ed è curioso il destino di questo dirigente a vita del Partito comunista italiano, nato solo dopo quattro anni la scissione di Livorno del 1921, e morto dopo quasi un secolo, che trova la sua funzione storica solo dopo aver compiuto gli ottant’anni, quando viene eletto presidente della Repubblica.
Un po’ di storia, certo, l’aveva fatta anche nel Partito comunista di cui ha sempre rappresentato la vocazione socialdemocratica, tenuta a freno pervicacemente da un gruppo dirigente che in realtà andava in quella direzione ma che per fedeltà al lignaggio, cura del marchio, riferimento a una base popolare forgiatasi nelle grandi lotte del dopoguerra, la concessione ai cugini socialisti non poteva farla. Anche quando si trattò di cambiare il nome al partito, con Achille Occhetto nel 1989, si scelse il progressista Partito democratico della sinistra, piuttosto che mescolarsi al termine socialista insozzato dal Psi di Bettino Craxi.

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23 settembre: le notizie di Radio Popolare

Il governo sceglie Pozzallo per il primo dei nuovi Cpr, l’eredità politica di Napolitano e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di sabato 23 settembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. In Italia il governo va avanti nella gestione muscolare del fenomeno migratorio. Con la nuova norma sui Centri per il rimpatrio, aumenterà anche il numero di poliziotti e carabinieri che sorveglieranno le nuove strutture. Un pezzo della politica in Italia, intanto, si è fermato per la morte di Napolitano: i funerali di stato dell’ex presidente si svolgeranno martedì prossimo e da domani sarà aperta la camera ardente al Senato. Il report di Cittadinanzattiva sulla sicurezza nelle aule scolastiche presentato questa mattina fotografa una situazione allarmante. L’Azerbaigian intanto ha annunciato che procederà con la Russia per la “smilitarizzazione” delle forze del Nagorno-Karabakh dopo che giovedì i separatisti hanno concordato il disarmo e il cessate il fuoco.

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23 settembre. Papa Francesco chiede all’Europa di fare di più per i migranti

Papa Francesco ha ripetuto sabato che i governi europei devono fare di più per accogliere i migranti che attraversano il Mediterraneo, affermando che “chi rischia la vita in mare non invade, cerca accoglienza”.
Chiudendo un incontro di vescovi e giovani provenienti da tutto il Mediterraneo nella città portuale francese di Marsiglia, ha aggiunto che la migrazione è “un dato di fatto dei nostri tempi, un processo che coinvolge attorno al Mediterraneo tre continenti e che va governato con sapiente lungimiranza, con una responsabilità europea”.

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23 settembre. Viaggio Apostolico a Marsiglia: Sessione conclusiva dei “Rencontres Méditerranéennes”

(…) Il mare. Una marea di popoli ha fatto di questa città un mosaico di speranza, con la sua grande tradizione multietnica e multiculturale, rappresentata dai più di 60 Consolati presenti sul suo territorio. Marsiglia è città al tempo stesso plurale e singolare, in quanto è la sua pluralità, frutto di incontro con il mondo, a renderne singolare la storia. Spesso oggi si sente ripetere che la storia mediterranea sarebbe un intreccio di conflitti tra civiltà, religioni e visioni differenti. Non ignoriamo i problemi – ce ne sono! –, ma non lasciamoci ingannare: gli scambi intercorsi tra i popoli hanno reso il Mediterraneo culla di civiltà, mare straripante di tesori, al punto che, come scrisse un grande storico francese, esso non è «un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma una successione di mari»; «da millenni tutto vi confluisce, complicandone e arricchendone la storia» (F. Braudel, La Méditerranée, Paris 1985, 16). Il mare nostrum è spazio di incontro: tra le religioni abramitiche; tra il pensiero greco, latino e arabo; tra la scienza, la filosofia e il diritto, e tra molte altre realtà. Ha veicolato nel mondol’alto valore dell’essere umano, dotato di libertà, aperto alla verità e bisognoso di salvezza, che vede il mondo come una meraviglia da scoprire e un giardino da abitare, nel segno di un Dio che stringe alleanze con gli uomini (…)

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https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2023/september/documents/20230923-marsiglia-rencontres-mediterraneennes.html

Viaggio Apostolico a Marsiglia: Conferenza Stampa del Santo Padre durante il volo di ritorno

23 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 577

RaiNews LIVE

Lavrov: “Umanità a un bivio per evitare grande guerra. Irrealizzabile il piano di pace di Zelensky”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/linvasione-russa-giorno-577-b09857d3-be4b-4912-95ee-5cb1cdaad36d.html

Sebastopoli: Fumo sul quartier generale della flotta russa del Mar Nero dopo un attacco missilistico ucraino. La polizia ha isolato l’edificio e i quartieri vicini. Sergei Malgavko/TASS/Sipa USA/48506702/IB/2309221546

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : le point sur la situation en fin de journée

L’Ukraine a revendiqué, vendredi, « un bombardement réussi du quartier général du commandement de la flotte russe de la mer Noire » à Sébastopol. Le chef du renseignement militaire ukrainien a affirmé, samedi, sans en apporter la preuve, qu’« au moins neuf personnes ont été tuées et seize autres ont été blessées, parmi lesquelles des généraux russes ».

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/23/guerre-en-ukraine-en-direct-le-point-sur-la-situation-en-fin-de-journee_6190622_3210.html

23 settembre. Pablo Iglesias: «L’Italia è ancora un laboratorio»

Bologna, festa di Rifondazione Comunista: Pablo Iglesias e Franco Bifo Berardi discutono di Guerra e potere mediatico. Coordina la serata il segretario di Rifondazione, Maurizio Acerbo

GIULIANO SANTORO – ILMANIFESTO.IT La festa nazione di Rifondazione comunista arriva a Borgo Panigale, Bologna, a due passi dall’ex aristocrazia operaia della Ducati e nel mezzo della città che in questi giorni guarda in faccia la crisi del modello economico del «food» con l’annunciata chiusura di Fico, la cittadella del cibo di Farinetti. Il dibattito al Parco Cevenini ieri è entrato nel vivo col confronto tra Pablo Iglesia, volto di Podemos ed ex vicepremier spagnolo, e Franco Bifo Berardi, filosofo dei movimenti italiani dagli anni Settanta. «La Spagna è stata un laboratorio di innovazione dei movimenti ma anche dello spazio politico e mediatico classico – spiega il padrone di casa Maurizio Acerbo, segretario del Prc – Per questo abbiamo invitato Iglesias. Noi eravamo un laboratorio avanzato oggi siamo il laboratorio delle cose più sconce, a partire dall’estrema destra al governo».

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https://ilmanifesto.it/pablo-iglesias-litalia-e-ancora-un-laboratorio


23 settembre. Claudia Grisanti. Le notizie di scienza della settimana

  • AlphaMissense è un nuovo strumento basato sull’intelligenza artificiale che aiuta a prevedere se la mutazione di un gene porterà alla produzione di una proteina difettosa, potenzialmente patogena.
  • In Zambia sono stati trovati pezzi di legno usati per costruzioni umane che risalgono a circa 476mila anni fa. Il ritrovamento è raro perché il legno si conserva con difficoltà.
  • Le ondate di calore marine hanno un impatto sugli ecosistemi. L’effetto è più forte tra i 50 e i 250 metri di profondità che in superficie.
  • Secondo uno studio preliminare del gruppo World weather attribution, il cambiamento climatico ha reso più probabile la tempesta Daniel, che all’inizio di settembre ha colpito Grecia, Bulgaria e Turchia, e poi la Libia. È possibile che le due dighe crollate in Libia, risalenti agli anni settanta, non siano state costruite per resistere alle precipitazioni record della tempesta Daniel.
  • Sono stati identificati con immagini satellitari i principali punti di emissione di metano sui continenti.
  • Gli incendi delle aree verdi aumentano l’inquinamento atmosferico a livello globale.
  • L’anidride carbonica trovata sulla superficie di Europa, la luna di Giove, potrebbe derivare dal suo oceano. La scoperta è interessante per la ricerca della vita extraterrestre.
  • È stato creato un catalogo che considera la quantità e la dimensione di ogni tipo di cellula umana.
  • Un meccanismo molecolare potrebbe spiegare perché il dna mitocondriale è ereditato solo dalla madre.
  • È stato trovato un legame tra alcuni composti chimici, i pfas, e il rischio di cancro nelle donne.
  • Più di 23 milioni di persone vivono in regioni a valle di attività minerarie, a rischio di inquinamento.
  • È stato estratto l’rna da un esemplare di tigre della Tasmania, un animale estinto.
  • Le attività umane stanno provocando l’estinzione di interi gruppi di animali.
  • Ispirandosi a materiali come il nylon, è stata prodotta una seta molto resistente con animali transgenici.
  • Il trattato sulla protezione dell’alto mare è stato già firmato da più di settanta paesi.
  • Sono state aggiunte alcune aree naturali alla lista dei siti patrimonio dell’umanità, come le aree desertiche del Turan, in Asia centrale.
  • Il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030 è improbabile.
  • La Commissione europea ha proposto di estendere per altri dieci anni la possibilità di usare il glifosato, un defogliante.

23 settembre. Luca Billi/Facebook

Autunno

Nel termine “autumnus” è facile riconoscere la stessa radice del participio passato di “augere”, che significa aumentare, arricchire. Quando è nata questa parola, in un mondo legato al succedersi delle stagioni e ai ritmi della natura, l’autunno era la stagione della ricchezza, il momento in cui gli uomini godevano dei frutti della terra. L’autunno era una “bella stagione”. Per noi invece è l’estate il momento culminante dell’anno e l’autunno è un momento di declino e infatti questa parola è spesso usata come una metafora per descrivere il decadimento, la vecchiaia, la fine inesorabile. Non amiamo l’autunno, che al massimo ci ispira canzoni di struggente malinconia.
Non amiamo l’autunno perché non amiamo neppure invecchiare. Se ci pensate è un curioso paradosso: la nostra società sta rapidamente invecchiando, cresce ogni anno l’età media, viviamo di più e spesso, grazie ai progressi della medicina, anche meglio. Siamo una società decisamente vecchia, eppure fingiamo di essere giovani. Facciamo di tutto per fingere quello che non siamo, ci vestiamo e ci trucchiamo per sembrare diversi, ci sottoponiamo a terapie e interventi chirurgici, i nostri discorsi sono pieni di retorica giovanilistica, noi maschi – anche in questo ci facciamo riconoscere – cerchiamo compagne giovanissime, siamo una società di finti giovani, che tenta in ogni modo di esorcizzare l’autunno.
E proprio questo nostro fingerci giovani, questo alterare artificiosamente la natura, finisce anche per danneggiare quelli che davvero sono giovani, perché prendiamo il loro posto, non li facciamo crescere, spesso li sfruttiamo, nutrendoci della loro vitalità. Non sappiamo più riconoscere che l’autunno è l’età della ricchezza, proprio perché precede l’inverno e quindi anche la morte, e siamo così invidiosi della primavera che la rubiamo a chi avrebbe il diritto di goderne.
https://www.facebook.com/groups/1524321907785439/permalink/3478518692365741

23 settembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

23 settembre. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

La cargobike con la lotta attorno. Perché Gkn semplicemente resiste. E Mondoconvenienza resiste.
La reindustrializzazione non è solo un fatto tecnico
È anche un problema tecnico. Ma oggi la reindustrializzazione di Gkn è un fatto sociale, sindacale, politico.
Per questo questa cargobike si fa strada solo con rapporto di forza diversi e fa strada a rapporti di forza diversi. Dimostrazione fisica, materiale che “si può”. Qua la vedete al presidio di Mondoconvenienza che resiste.
Prodotto che viene dal controllo operaio, che può ripartire solo con la fabbrica socialmente integrata, e che cerca di orientarsi verso un modello di delivery diverso.
Questo primo prototipo muscolare è fatto con l’uso di bici riciclate, basato sulla collaborazione di un piccolo produttore solidale Officine Recycle . Sulla base di questo prototipo, ne abbiamo studiati altri.
La fabbrica socialmente integrata vive in un territorio consapevole che si prende cura di sé, tra comunità che si prendono cura di sé, mutualistiche e solidali.
Questi saranno i giorni della working class bike days
📣 30 settembre, primo ottobre, working class bike days.
Il programma:
Evento facebook: https://fb.me/e/30mxBPoyr
✍ Iscrivi al form per partecipare https://forms.gle/7oaAu2mosWcvRb9t6
💥 Sostieni la campagna 100 per 10.000, l’azionariato popolare per reindustrializzare Gkn https://insorgiamo.org/100×10-000/
#insorgiamo

23 settembre. Bologna. “Famiglie senza più un reddito, come camperemo?”: parlano i lavoratori della Marelli di Crevalcore

Testimonianze di rabbia e timori. 230 lavoratori a rischio. Tra questi anche una trentina di coppie, impiegati in due nella stessa azienda: stangata doppia

“Se non c’è il lavoro non c’è niente: la dignità, la stabilità, la sicurezza. Non c’è nulla”. Sono le parole di Romeo, ex dipendente della Magneti Marelli, ora disoccupato. L’importante azienda con una filiale a Crevalcore ha chiuso i battenti all’improvviso il 19 settembre. A poco sono serviti anni di confronti e incontri, secondo l’opinione di molti sono mancati investimenti che riqualificassero la produzione, indirizzandola verso il settore sostenibile. Davanti allo stabilimento da qualche giorno i lavoratori sono in presidio permanente per cercare di convincere i vertici a ritrattare la decisione. “Siamo uniti, non molliamo” dicono. 230 lavoratori, dietro ai quali ci sono 230 famiglie, che in una martedì di settembre si sono ritrovare improvvisamente “in mezzo alla strada”. 

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https://www.bolognatoday.it/attualita/magneti-marelli-licenziamenti-crevalcore.html

22 settembre

22 settembre. È morto Giorgio Napolitano: se ne va il ‘comunista’ preferito di Kissinger che diventa ‘re Giorgio’

Aveva 98 anni. Le sue condizioni negli ultimi giorni si erano aggravate

TERESA CORSARO – Agenzia DIRE All’età di 98 anni è morto il Presidente emerito Giorgio Napolitano. Se n’è andato il ‘comunista preferito’ di Henry Kissinger, il ‘Re Giorgio’ del New York Times, l’undicesimo presidente della Repubblica italiana con il primato del secondo mandato. Aveva compiuto 98 anni il 29 giugno scorso festeggiati con i 70 anni di vita passati nelle istituzioni della Repubblica.
Era entrato alla Camera per la prima volta nel 1953, è morto senatore a vita, come tutti i presidenti emeriti. La sua biografia è tutta e solo incentrata nel servire lo Stato e le istituzioni, a partire dalla scelta dell’Università: Giurisprudenza alla prestigiosa Federico II di Napoli, dove si laurea nel 1947 a soli 22 anni. Era già comunista da due anni, dopo essere passato, come molti universitari di quell’epoca, dal Guf (gruppo universitario fascista). Il liceo classico, fra Napoli e Padova, gli aveva invece regalato l’interesse per la cultura, soprattutto per il teatro. Erano gli anni giovanili nella sua Napoli, vissuti in una famiglia nobile e colta, con il padre Giovanni, avvocato liberale, intellettuale e poeta, e la madre Carolina Bobbio discendente dall’aristocrazia piemontese trapiantata poi nel capoluogo partenopeo

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https://www.dire.it/22-09-2023/957173-e-morto-il-presidente-giorgio-napolitano/


Morti sul lavoro

Ferrara. Schiacciato dal trattore, muore operaio 59enne

ANSA – Un operaio agricolo di 59 anni è morto in un incidente a Copparo (Ferrara), intorno alle 14, schiacciato dal trattore su cui lavorava.
E’ successo in via Alta: l’uomo, residente in provincia, è uscito fuori strada e il mezzo si è ribaltato.
Sul posto, oltre ai carabinieri, anche il 118, i vigili del fuoco di Ferrara e la Medicina del Lavoro dell’Ausl.
https://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2023/09/22/schiacciato-dal-trattore-muore-operaio-59enne-nel-ferrarese_7f8a2cd0-3920-4121-af2f-8e5a3d75a12a.html



22 settembre: le notizie di Radio Popolare

La nuova barbarie del governo nei confronti dei migranti, le tensioni tra Italia e Germania e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 22 settembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Le persone che richiedono asilo in Italia e sono soggette a una procedura accelerata devono fornire un documento d’identità valido o versare una somma di quasi cinquemila euro per evitare di essere detenute in un Cpr. I finanziamenti alle Ong e le regole di Dublino sono i due temi al centro delle recenti tensioni tra Roma e Berlino. Papa Francesco si è recato a Marsiglia per partecipare agli incontri del Mediterraneo. L’esercito ucraino ha condotto un attacco missilistico sul quartier generale della flotta russa in Crimea. Il Consiglio d’Europa ha ammonito l’Italia per le frequenti archiviazioni nelle indagini preliminari di violenza sulle donne.

Sommario


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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-venerdi-22-settembre/


22 settembre. Landini: «Contro la Cgil un attacco politico»

La conferenza stampa del segretario generale: “La maggioranza non fa niente e vuole spostare l’attenzione dai problemi veri del Paese. Il 7 ottobre in piazza”

Con l’interpellanza parlamentare del partito di maggioranza alla ministra del Lavoro Calderone “è stato realizzato un atto politico contro la Cgil e il suo segretario. Un fatto gravissimo e mai avvenuto prima”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in conferenza stampa nella sede di Corso d’Italia. “L’interpellanza in soli due giorni ha risposto che bisogna vigilare sulla Cgil – prosegue -, ovvero un’organizzazione democratica con più di cinque milioni di iscritti, senza niente da nascondere. Vogliamo rovesciare il concetto: siamo noi che vigileremo sul governo“.

continuazione e video in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/22/video/cgil-maurizio-landini-governo-comunicazione-3417464/

22 settembre. Troppi errori del governo Meloni sul fisco

In un e-book edito da Sbilanciamoci (ora scaricabile qui) un gruppo di economisti spiega i rischi della flat tax e del ritorno ai condoni agli evasori, come quello sui registratori di cassa, dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. E le proposte alternative della Campagna Tax The Rich.

Scarica l’EBOOK https://sbilanciamoci.info/tax-the-rich-una-campagna-mondiale-per-la-democrazia/

PAOLO ANDRUCCIOLI – SBILANCIAMOCI.INFO Sul fisco il governo Meloni sbaglia tutto. Invece di affrontare l’emergenza inflazione (che è una tassa sui poveri) e riequilibrare un sistema che ha premiato negli ultimi anni i redditi più alti, l’esecutivo vara una serie di interventi che aumenteranno le diseguaglianze e le ingiustizie sociali. Il governo Meloni, che a parole parla di lotta alle ingiustizie, nei fatti favorisce solo alcuni settori dell’economia e alcune fasce sociali a discapito di altre proseguendo spedito nella crociata contro i poveri (come si è visto con l’abolizione del Reddito di Cittadinanza). La cosa preoccupante è che gli errori e le scelte che avranno conseguenze negative nel prossimo futuro si ammantano di provvedimenti migliorativi. Siamo di fronte sempre di più al governo della propaganda. Bastano pochi esempi per capirlo. E pensiamo che anche gli elettori capiranno.

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https://sbilanciamoci.info/troppi-errori-del-governo-meloni-sul-fisco/

22 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 576

RaiNews LIVE

Isw: Kiev oltre l’ultima linea difesa russa a Zaporizhzhia. Zelensky incassa il sostegno di Biden

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/zelensky-putin-e-costretto-a-umiliarsi-invece-di-dettare-le-condizioni-al-mondo-09d3b70b-31ef-4e2d-b4d7-3fe0ffd79ec9.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine : le Canada annonce 650 millions de dollars canadiens d’aide à l’Ukraine

Justin Trudeau a annoncé vendredi, à l’occasion de la visite de Volodymyr Zelensky à Ottawa, un nouvel ensemble d’aides à l’Ukraine d’un montant équivalent à 452 millions d’euros.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/22/guerre-en-ukraine-en-direct-un-deuxieme-navire-transportant-du-ble-a-quitte-le-port-ukrainien-de-tchornomorsk_6190427_3210.html

22 settembre. La Polonia indebolisce il fronte a sostegno dell’Ucraina

Pierre Haski – internazionale.it Chi avrebbe mai potuto immaginare che la Polonia si sarebbe rivelata l’anello debole del fronte che sostiene all’Ucraina? Fin dall’inizio della guerra scatenata dalla Russia, Varsavia aveva mostrato un impegno senza esitazioni a favore di Kiev, dettato anche dalla forte ostilità verso Mosca. Ora le cose sono cambiate, in modo clamoroso.
L’annuncio della fine delle consegne di armi polacche all’Ucraina ha suscitato un grande scalpore, soprattutto perché accompagnato dalle dichiarazioni sprezzanti del presidente polacco Andrzej Duda nei confronti delle autorità ucraine. Duda ha paragonato l’Ucraina a una persona che affonda e trascina con sé chi cerca di salvarla.
Finora il presidente era stato considerato come il più ragionevole dei populisti polacchi, e questo fa capire quale sia l’ambiente a Varsavia. Per molto tempo la Polonia aveva accordato all’Ucraina un sostegno addirittura intransigente, dando ripetute lezioni ai paesi europei più timidi.

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https://www.internazionale.it/opinione/pierre-haski/2023/09/22/polonia-armi-ucraina

22 settembre. Il pensiero di destra all’assalto della cultura

Dietro il becero e reiterato tentativo di infangare la dignità di uno studioso di valore come Christian Greco non c’è solo una profonda ignoranza delle politiche di inclusione portate avanti dal direttore del Museo Egizio di Torino

VALENTINA PORCHEDDU – ILMANIFESTO.IT «Fortunato chi parla arabo»: così recitava nel 2016 una campagna del Museo Egizio di Torino che suscitò una fervida polemica da parte di FdI. L’ormai noto diverbio tra il direttore dell’Egizio e Giorgia Meloni è diventato nuovamente virale. Ripreso dalle telecamere all’esterno del Palazzo dell’Accademia delle Scienze, ritorna d’attualità a causa degli attacchi rivolti in questi giorni a Greco prima dall’assessore al Welfare della Regione Piemonte Marrone, poi dal vicesegretario della Lega Crippa. L’iniziativa «incriminata» proponeva, per un periodo limitato, due ingressi al costo di uno ai cittadini di lingua araba. Tanto bastò, sette anni fa, a Meloni affinché accusasse il direttore di discriminazione etnica oltre che di privilegi nei confronti della religione musulmana, tanto è bastato ieri a Crippa per definire «ideologica e razzista contro gli italiani» l’attuale gestione del Museo Egizio.

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https://ilmanifesto.it/il-pensiero-di-destra-allassalto-della-cultura

22 settembre. Indonesia, 58 anni di silenzio

Il primo ottobre del 1965 cominciava il genocidio contro il Partito comunista indonesiano, che contava 3 milioni di iscritti. Rappresenta uno dei crimini più efferati della Guerra fredda e dell’«anticomunismo reale»

NICOLA TANNO – JACOBINITALIA.IT 23 maggio 1965, Giacarta. Lo stadio principale della città è stracolmo di gente. A decine di migliaia affollano gli spalti, mentre altre migliaia si stipano nel campo di gioco sottostante. Fuori dallo stadio le vie della città sono gremite da più di 100 mila persone, con le bandiere rosse in mano e i ritratti di Marx, Lenin e Sukarno. Sono parte di una organizzazione in piena salute, radicata soprattutto sull’isola di Java, con forti strutture fiancheggiatrici di donne, lavoratori, giovani. È il quarantacinquesimo anniversario della nascita del Partito comunista indonesiano, il Pki, il più radicato partito politico dell’arcipelago, non ancora al potere, ma pronto per conquistarlo. È il partito comunista più grande al mondo aldilà di quelli sovietico e cinese.

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https://jacobinitalia.it/indonesia-58-anni-di-silenzio/

22 settembre. L’ultimo saluto ad Alberto Magnaghi


ENZO SCANDURRA – ILMANIFESTO.IT

Alberto Magnaghi, da tempo malato di un male incurabile, è morto a Bra (in Piemonte) all’età di 82 anni . Ha continuato fino alla fine dei giorni a ricercare soluzioni inedite (molte discusse nella comunità accademica degli urbanisti) per una pianificazione del territorio in senso ecologico.
Con la sua autorevolezza e con il suo infinito amore per il territorio ha avuto moltissimi allievi “territorialisti” che condividevano il suo approccio e la sua ricerca. Il suo ultimo libro, Ecoterritorialismo (scritto insieme a Ottavio Marzocca) , sarebbe stato presentato il prossimo 6 ottobre a Spin Time, a Roma, da dove avrebbe illustrato il concetto, a lui carissimo, di Bioregione, quello che lui considerava lo strumento multidisciplinare per affrontare il progetto eco-territorialista.

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https://ilmanifesto.it/lultimo-saluto-a-alberto-magnaghi


Ciao Giovanni

Giovanni Lodetti (Caselle Lurani, 10 agosto 1942 – Milano, 22 settembre 2023)

“Se avessi potuto allenare i ragazzi, una volta li avrei convocati al mattino presto ad una fermata di metropolitana a guardare la gente che lavora, che si muove, che suda, che corre, che si danna.
Gli avrei fatto capire la fortuna di fare il calciatore e il privilegio di ritrovarsi ricchi da giovani.
Per carità, i giocatori oggi sono abituati persino a consegnare al magazziniere la propria valigia alla partenza di una trasferta e riprenderla alla fine: gia’ trovano disdicevole portare il proprio bagaglio…
Il calcio per me è stato vera passione, ho giocato a pallone fino a 65 anni.
Una mattina al parco Trenno vedo dei ragazzi che giocano. Mi fermo a guardare: la squadra che perde ha un giocatore in meno.
Non resisto e vado dietro al loro portiere: “Scusa, mi fate entrare?”
Quello si volta e non ha tanti riguardi, i ragazzi di oggi sono così: “Ma dai, qui siamo tutti giovani”.
Insisto: “Gioco anche in porta”.
Alla fine uno mi fa segno di entrare e dopo un po’ mi dice: “Sai che sei buono? No, sul serio”.
Troppo giovani per ricordarsi di Lodetti e allora gli racconto che ho fatto tornei aziendali.
“Sì, ma come ti chiami?”, hanno continuato a dirmi.
Avevo un giubbotto con scritto Ceramica: “Mi chiamo Ceramica”.
Mi hanno guardato strano pero’ mi hanno accettato e da allora ogni sabato mattina Ceramica se n’è andato al parco Trenno a giocare, a divertirsi di nuovo: passa Ceramica, tira Ceramica, bravo Ceramica.
Dopo due anni, sono stato smascherato da un anzianotto che è passato in bici, mi ha squadrato per bene e poi ha detto: “ma lo sapete chi è quello lì? L’ho visto cancellare Bobby Charlton”.
Dovevate guardare le facce di quei ragazzi…”

Fonte: TuttomercatoWeb

leggi anche https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/morto-giovanni-lodetti-il-gregario-di-lusso-del-milan-di-rocco-e-rivera-nmzntypn


Il ritorno di Imma/Vanessa sostituto procuratore shocking e attrice anti-diva

Vanessa Scalera

NATALIA LOMBARDO – STRISCIAROSSA.IT “Le cose stanno cambiando, sono figlia di un ventennio che ha cambiato in peggio questo Paese, per una totale mancanza di meritocrazia”. Adesso è contenta e può “scegliere” cosa recitare, Vanessa Scalera, perché finalmente “si premia il merito” nel mondo dello spettacolo, e non nel senso escludente, sessista e classista, ma nell’affidare ruoli a persone e donne che hanno effettivamente capacità, attrici come lei che dopo anni di teatro e l’avvicinamento al cinema ora vive il successo grazie alla figura femminile fuori dagli schemi e di arguta magistrata nella fiction Rai Imma Tataranni, sostituto procuratore.
Lunedì parte su RaiUno l’attesa terza stagione, con Gianni Morandi nei panni di se stesso che finisce pure tra i sospettati. Tranquilli i fans: Caligiuri è in coma ma non muore, Imma e Pietro hanno burrasche amorose ma non si separano, lei come sempre risolve casi, lui si dà alla boxe e scrive gialli, conosce una ragazza però…
Il ventennio è quello berlusconiano, anche se l’attrice non lo nomina (e corre qualche brivido fra i dirigenti Rai nella conferenza stampa a Viale Mazzini); il ventennio con una v minuscola ma pesantemente devastante sul piano culturale. Però “ora sta cambiando qualcosa, emergono giovani volti, donne e uomini con talento. Ormai si è stanchi di non far lavorare le persone brave, finalmente vedo attori potenti che hanno voce, sia giovani che meno giovani”.

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https://www.strisciarossa.it/il-ritorno-di-imma-vanessa-sostituto-procuratore-shocking-e-attrice-anti-diva/

22 settembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

22 settembre. Quella rovinosa caduta della politica dei redditi

Roberto Ciccarelli – ilmanifesto.it

L’inflazione provocata dai profitti, e non dai salari, la stanno pagando essenzialmente i lavoratori e i pensionati. Invece di intervenire strutturalmente aumentando i salari, rinnovando i contratti, con una riforma fiscale progressiva il governo Meloni pensa a provvedimenti-vetrina. Ad esempio i bonus su bollette e benzina che dovrebbe essere varato dal Consiglio dei ministri lunedì prossimo con un altro decreto sull’immigrazione.

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https://ilmanifesto.it/far-finta-di-fare-qualcosa-contro-linflazione

L’ASSAMBLEA DELLA FIOM

22 settembre. De Palma: «Serve un patto per la dignità del lavoro»

Il segretario generale della Fiom dalla piazza di Roma: “Lottiamo insieme per tutte le lavoratrici e i lavoratori. Le aziende devono cambiare rotta, serve il rinnovo del contratto nazionale. I metalmeccanici saranno in piazza il 7 ottobre”

EMANUELE DI NICOLA – COLLETTIVA.IT “Lo dico ai compagni e alle compagne della Marelli, dell’Ansaldo, della Whirlpool e di Termini Imerese, a tutti le compagne e i compagni che negli anni hanno capito una cosa: il sindacato può perdere o vincere insieme. Non c’è un sindacato che vince se perdono i lavoratori”. Così il segretario generale della Fiom, Michele De Palma, nel suo intervento dal palco di Roma nell’assemblea dal titolo “I sentieri della dignità”.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/22/news/assemblea-nazionale-fiom-michele-de-palma-roma-3416712/

https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/22/news/dignita_-assemblea-nazionale-fiom-3413960/
“I sentieri della dignità”: questo il titolo dell’assemblea nazionale della Fiom Cgil che si tiene oggi (venerdì 22 settembre) a Roma. L’appuntamento è alle ore 10 in piazza del Popolo. Presenti 3 mila delegate e delegati provenienti da tutta Italia, oltre ad associazioni, movimenti e personalità della società civile.
“Abbiamo scelto di mettere al centro la ‘dignità’, perché quando il lavoro è ridotto a merce è disumanizzato”, spiega il segretario generale Fiom Cgil Michele De Palma: “Il lavoro non dà, di per sé, dignità: sono necessari i diritti, come recita la nostra Costituzione, per essere fondamento della res publica”.
Le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici della Fiom, dunque, vogliono essere protagonisti del cambiamento. “Bisogna ridare al lavoro la dignità che in questi anni è stata negata da un modello finanziario e produttivo che vuole ridurre tutto a merce e a profitto”, aggiunge De Palma: “Vogliamo un mondo migliore che operi nella direzione della costruzione della transizione ecologica e solidale, della redistribuzione della ricchezza e della garanzia della buona occupazione”

22 settembre. Marelli: sciopero riuscito, licenziamenti sospesi

L’azienda sospende fino al prossimo incontro la decorrenza della procedura di chiusura di Crevalcore. Sindacati: “Ora apire il confronto”

Si è svolto lo sciopero in tutti gli stabilimenti Marelli, indetto a seguito della comunicazione dell’azienda sulla volontà di cessare la produzione nello stabilimento di Crevalcore. L’alta adesione dei lavoratori allo sciopero, con punte del 100%, dimostra la piena solidarietà dei lavoratori della Marelli verso i colleghi dello stabilimento emiliano. Lo affermano in una nota Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e AqcfR.
“Una prima iniziativa che vuole dare un segnale molto chiaro e che deve essere colto dall’azienda – spiegano -. Gli incontri del prossimo 28 settembre convocato dalla Regione Emilia-Romagna e del 3 ottobre convocato dal MIMIT, devono essere utili ad aprire un confronto con l’obiettivo principale di arrivare a una soluzione per la continuità produttiva e occupazionale”.

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FUNZIONE PUBBLICA

Ente nazionale Risi, rinnovato il contratto

“Al termine di un negoziato complesso è stato sottoscritto il contratto collettivo nazionale di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ente Nazionale Risi, ente pubblico economico che svolge attività per la tutela di tutto il settore risicolo. Il ccnl era scaduto il 31 dicembre 2018. Il Tavolo negoziale, non senza difficoltà, ha raggiunto una ipotesi di accordo in grado di rispondere favorevolmente alle aspettative del personale, nel rispetto del modello contrattuale attualmente vigente e finora preso a riferimento in Enr e tra le amministrazioni pubbliche e le organizzazioni sindacali”. Lo scrive in una nota Fp Cgil.

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22 settembre. Taranto, la denuncia Fiom: «situazione disastrosa alla ex Ilva»

In un video di Francesco Brigati il punto du Acciaierie d’Italia: “la situazione sta degenerando. Potremmo arrivare a un punto di non ritorno. Il governo deve fare la sua parte”
La ex Ilva a Taranto è sta toccando il fondo. L’allarme arriva da un video di denuncia del segretario generale della Fiom Cgil provinciale, Francesco Brigati, che traccia il quadro di quella che appare sempre più una situazione disperata. “In fabbrica c’è una situazione disastrosa dal punto di vista delle manutenzioni ordinarie e straordinarie, degli interventi sugli impianti. Ci sono continue fermate degli impianti più importanti. C’è un calo della produzione e non c’è stato alcun rilancio, tanto che stiamo aspettando ancora la ripartenza dell’altoforno numero 5. Quest’anno l’amministratore delegato porterà lo stabilimento a un altro record, quello del minimo storico della produzione”.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/22/news/taranto-ilva-acciaierie-fiom-denuncia-3416268/

22 settembre. Poste, «inaccettabili i tagli agli appalti delle pulizie»


Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato lo stato di agitazione: condizioni di lavoro ed economiche sempre più pesanti

Tagli unilaterali agli orari delle lavoratrici e dei lavoratori dovuti alla pesante, continua e mai contrattata riduzione dei contratti di appalto da parte della committenza: quanto sta accadendo agli addetti alle pulizie degli uffici postali di tutta Italia, denunciano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti, “è vergognoso e inaccettabile”. Per questo motivo le tre sigle hanno proclamato lo stato di agitazione.
Le aziende appaltatrici continuano a tagliare, “in modo unilaterale, gli orari di lavoro, già esigui, delle lavoratrici e lavoratori, “aggravando ulteriormente le loro pesanti condizioni economiche e di lavoro, imputando queste azioni alla conseguenza dei tagli effettuati dalla committente Poste Italiane ai servizi di pulizia e sanificazione degli ambienti”, si legge in una nota.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/22/news/poste_inaccettabili_i_tagli_agli_appalti_delle_pulizie_-3415931/

22 settembre. Inps Servizi, USB: non è questa l’internalizzazione per cui abbiamo lottato, dateci quello che ci spetta!

Sono trascorsi 10 mesi dall’internalizzazione del Contact Center INPS. Dopo tre anni di lotte, sacrifici e trattative estenuanti, speravamo di essere finalmente riconosciuti come lavoratori del perimetro INPS.
Speravamo di lasciarci alle spalle la precarietà dei cambi di appalto, i sotto-inquadramenti, il tempo parziale involontario. Eravamo fiduciosi che INPS si mettesse in regola, riconoscendoci il lavoro che garantiamo da anni.
Al contrario, il passaggio in INPS Servizi S.P.A. (100% INPS) ha visto l’applicazione di contratti ex novo, che hanno cancellato anzianità, superminimi e scatti. Un’economia fatta sui nostri salari e sulle nostre famiglie.

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https://lavoroprivato.usb.it/leggi-notizia/inps-servizi-usb-non-e-questa-linternalizzazione-per-cui-abbiamo-lottato-dateci-quello-che-ci-spetta-1531-1.html

21 settembre

21 settembre: Giornata Internazionale della Pace

LAURA TUSSI – TRANSFORM-ITALIA.COM La Giornata Internazionale della Pace è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1981, con l’obiettivo di rafforzare la volontà di pace tra le nazioni e i popoli. Dal 2001 le celebrazioni per la pace sono state fissate per il giorno 21 settembre ed è stato convenuto che questa sarebbe stata la giornata in cui sospendere tutte le ostilità e la violenza nel mondo. Nel commemorare questa importante iniziativa delle Nazioni Unite, vorremmo ricordare tutte le realtà, enti e associazioni e fondazioni che promuovono la pace in ogni sua modalità. Come il Centro per la pace di Rovereto di cui abbiamo trattato in queste nostre pagine dedicate alla nonviolenza, al disarmo e alla risoluzione di ogni tipologia di conflitto.
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https://transform-italia.it/21-settembre-giornata-internazionale-della-pace/


21 settembre: le notizie di Radio Popolare

Il ritorno del nucleare, a Milano la protesta di ciclisti e pedoni, i rimbrotti a Meloni e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di giovedì 21 settembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Nel dibattito politico italiano resta centrale la questione delle migrazioni, su cui oggi è intervenuto il presidente della Repubblica, mentre dalle regioni sono arrivati nuovi segnali di ostilità legati alla gestione del tema da parte del governo e in particolare all’apertura di nuovi Cpr, i centri per il rimpatrio. Intanto dopo le banche e il mondo finanziario, ora anche Confindustria e Corriere della Sera lanciano degli avvertimenti al governo. Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky è a Washington. Dopo la sua partecipazione all’Assemblea generale dell’Onu ora l’obiettivo è ottenere più supporto possibile dagli Stati Uniti. Un obiettivo che però va incontro a diversi ostacoli. A Milano la mobilitazione “Basta morti in strada” raccontata in diretta dai nostri inviati: la manifestazione ha bloccato quattro punti della città e poi si è diretta verso Palazzo Marino

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-giovedi-21-settembre/


21 settembre. Mattarella: «Le regole di Dublino sui migranti sono preistoria»

ilmanifesto.it edizione del 22 settembre

QUIRINALE. Il presidente, in Sicilia con il collega tedesco Steinmeier, sprona l’Ue alla collaborazione: «No a provvedimenti tampone e approssimativi. Occorre uno sforzo comune e formule nuove». Meloni all’Onu: aiutateci a fermare i trafficanti

«Le regole di Dublino sono preistoria. Voler regolare il fenomeno migratorio facendo riferimento a quegli accordi è come dire “realizziamo la comunicazione in Europa con le carrozze a cavalli”. Era un altro mondo, basarsi su quelle regole sarebbe come fare un salto nel Pleistocene». Sergio Mattarella torna a intervenire sulla questione migranti. Lo fa dalla sua Sicilia, dove è stato in visita due giorni insieme al collega tedesco Frank-Walter Steinmeier.
SUL TEMA ERA GIÀ intervenuto a fine agosto al Meeting di Rimini, invitando ad aprire più vie legali per l’ingresso dei migranti; e poi ancora lunedì scorso, aprendo l’anno scolastico a Forlì, per ricordare come gli 800mila studenti figli di migranti che studiano nelle scuole italiane siano un «potenziale». Ieri il nuovo affondo sulle regole firmate a Dublino nel 2003, che prevedono come responsabile dell’accoglienza dei migranti il paese di primo approdi. Mattarella ne ha parlato in una conferenza stampa a Piazza Armerina, dopo aver visitato con Steinmeier il centro di accoglienza «Don Bosco 2000», dove aveva ascoltato storie di integrazione con esiti positivi.

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https://ilmanifesto.it/mattarella-le-regole-di-dublino-sui-migranti-sono-preistoria

https://www.youtube.com/watch?v=r8XgWIcjWqM

21 settembre. Irrilevanza delle Nazioni unite, cambiare o morire

ASSEMBLEA GENERALE. Ma l’Onu serve ancora? Disperata la risposta del segretario generale Guterres: «O si avvia una riforma o è la rottura, le istituzioni rischiano di essere parte del problema»

ALBERTO NEGRI – ILMANIFESTO.IT Irrilevanza dell’Onu e irrilevanza anche di Biden che tenta di corteggiare il Sud globale con appelli che cadono in un vuoto fragoroso. Così i giornali americani, dal New York Times al Wall Street Journal sintetizzano cosa accade all’Assemblea generale delle Nazioni Unite dove le sedie vuote fanno clamore: da Xi Jinping a Putin, da Macron a Sunak, fino al premier indiano Narendra Modi, reduce da un G20 a Nuova Delhi che ha proiettato l’India nel novero delle grandi potenze internazionali. Sono assenti a New York i leader di quattro dei cinque membri del Consiglio di sicurezza, un segnale non confortante in un clima bellico e di tensioni geopolitiche ai massimi livelli dai tempi della guerra fredda.
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https://ilmanifesto.it/irrilevanza-delle-nazioni-unite-cambiare-o-morire

21 settembre. La rotta di Meloni che non va da Biden

MELONI A NEW YORK. La premier diserta il Consiglio di sicurezza e non va al ricevimento del presidente Usa. Chiede soldi per l’Africa e insiste sul suo progetto: la Fortezza europa

ANDREA COLOMBO – ILMANIFESTO.IT La premier è all’Onu per smerciare le sue ricette contro «la crisi migratoria» e per magnificare i risultati ottenuti dal suo governo, già esaltati con toni sconfinanti nel ridicolo dai siti del partito in vista della prima candelina.
Ma soprattutto per chiedere di sostenere la sua missione soprattutto economicamente, stanziando fondi in quantità per l’Africa. Proprio perché impegnata in una serie di bilaterali con i leader africani e per limare l’importante intervento all’assemblea generale delle Nazioni unite, spiegano i suoi collaboratori e chissà se è vero, ha disertato l’appuntamento clou, la riunione del Consiglio di sicurezza con Zelensky e Lavrov. E ha preferito una pizza al ricevimento di Biden, dopo aver disertato anche il ricevimento presso l’ambasciata italiana. Di certo gli aiuti per l’Africa sono stati al centro del colloquio con il segretario dell’Onu Guterres e sempre di migranti, in questo caso spostati sulla rotta balcanica ha discusso con Erdogan.

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21 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 575

RaiNews LIVE

Zelensky alla Casa Bianca incontra Biden: “Farò in modo che il mondo sia al fianco” dell’Ucraina

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/la-polonia-non-dara-piu-armi-a-kiev-dobbiamo-armare-il-nostro-esercito-37cfcf25-226c-41b2-a02a-8e9f3e992240.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : Volodymyr Zelensky à Washington pour conserver le soutien américain

Le président ukrainien s’est exprimé mercredi pour la première fois au Conseil de sécurité de l’ONU, à New York, où il a dénoncé « l’agression criminelle » de la Russie et fustigé son droit de veto.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/21/guerre-en-ukraine-en-direct-volodymyr-zelensky-a-washington-pour-conserver-le-soutien-americain_6190264_3210.html

Approfondimento di Alfonso Desiderio. L’attacco dell’Azerbaigian e la resa armena. È la fine dell’indipendenza del Nagorno-Karabakh? Le dispute dopo la dissoluzione dell’Urss. Il ruolo della Turchia. L’Armenia rompe con la Russia e guarda agli Stati Uniti? Le proteste in Armenia e le incognite sul futuro del premier Pashinyan. Puntata registrata il 21 settembre 2023

21 settembre. Crisi climatica e ambientale, dallo sviluppo alla cura

GUIDO VIALE – PRESSENZA.COM L’orizzonte teorico e pratico entro il quale collocare sia le analisi e le prospettive della nostra epoca che il nostro agire è dato dalla crisi climatica e ambientale. Non la si può eludere né mettere in secondo piano, pena il ritrovarsi a dover fare i conti con contesti che non si padroneggiano più e in cui nemmeno ci si riconosce. Ci schieriamo e battiamo per obiettivi specifici che attengono alla giustizia sociale (l’eliminazione o la riduzione di tutte le diseguaglianze che minano la dignità dell’essere umano) e a quella ambientale (le condizioni che permettono agli ecosistemi di rigenerarsi), ma dobbiamo adoperarci per ricondurli sempre al contesto della crisi generale planetaria. In linea di principio è un’operazione semplice: tutto ciò che accelera o favorisce l’aggravarsi della crisi va respinto, combattuto, cambiato o trasformato: viva i “NO”. I No servono. Tutto ciò che ritarda, ostacola o cerca di invertire gli sviluppi della crisi va promosso e favorito

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https://www.pressenza.com/it/2023/09/crisi-climatica-e-ambientale-dallo-sviluppo-alla-cura/

21 settembre. Gianni Vattimo, dentro il coraggio di una innovazione

Dai libri alle candidature politiche. Addio al filosofo torinese. Con Pier Aldo Rovatti, introduce il concetto di «pensiero debole» che, nel 1983, diventa un libro. Se il suo maestro Luigi Pareyson aveva importato e sviluppato in modo profondo e originale l’esistenzialismo di Jaspers, lui «traduce» in Italia Heidegger. Quella parte degli anni Ottanta caratterizzata da una temperie postmodernista vede nell’autore, insieme a Lyotard e Rorty, le punte più significative

STEFANO PETRUCCIANI – ILMANIFESTO.IT Gianni Vattimo non si può ridurre alla fortunata, ma anche vituperata formula del «pensiero debole». Nel suo percorso c’è molto altro di interessante. Dal punto di vista biografico, si può dire che Vattimo ha vissuto un’esistenza «esposta», tutto il contrario di quella appartata che di solito si attribuisce al filosofo tradizionale. La sua vita pubblica comincia quando negli anni Settanta si candida alle elezioni nelle liste del Fuori, il movimento di liberazione omosessuale. Continua con le diverse e anche spregiudicate candidature politiche (tra l’altro anche con Di Pietro e con i comunisti di Rizzo) e finisce nelle pagine di cronaca con il processo che ha visto imputato il suo segretario e compagno per «circonvenzione di incapace». Tutto si può dire, tranne che sia stata una vita conformista.

Ma anche in filosofia, Vattimo porta il coraggio dell’innovazione. Nato nel 1936, appartiene (come un altro grande del secondo Novecento, Remo Bodei, che era del ’38) a una generazione filosofica che non ha vissuto le esperienze della guerra e dell’antifascismo, e che si muove su un terreno più aperto e libero. Come molti altri filosofi italiani però (anzi, come quasi tutti) Vattimo costruisce la sua personalità intellettuale attingendo a esperienze filosofiche d’oltralpe.

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https://ilmanifesto.it/gianni-vattimo-dentro-il-coraggio-di-una-innovazione

Nietzsche e Heidegger a sinistra?

Quella di Vattimo è certamente una posizione diversa dal materialismo storico perché indebolisce il marxismo sul terreno dell’ermeneutica di ispirazione heideggeriana […]. Ma Vattimo, a differenza di tanti suoi critici, rimane un gigante. A prescindere dal senso intrinseco e dalla fattibilità dell’operazione, il suo sforzo di salvare Heidegger e ancor prima Nietzsche portandoli a sinistra contrasta oggi più che mai con la moda infame di deturpare Marx e Gramsci tentando – inutilmente – di deportarli e disinnescarli a destra.

Stefano G. Azzarà

21 settembre. L’ultima, tormentata, lezione di Vattimo

Il suo approdo fu un comunismo ermeneutico venato di speranza cristiana. Ora che se ne è andato possiamo dirlo. Al fondo del pensiero di Gianni Vattimo scomparso a 87 anni – dopo amare vicende tribunalesche che umiliarono la sua dignità – c’era un fondo filosofico-religioso mutuato dal suo maestro torinese Luigi Pareyson.

BRUNO GRAVAGNUOLO – STRISCIAROSSA.IT Nient’altro che il percorso dall’abisso del nulla a una speranza ostinata di incontro condiviso con gli altri, nel segno del mistero accogliente della caritas cristiana. Solo tutto questo può spiegare la parabola paradossale e trasgressiva di un pensiero “debole”, ma che in realtà mirava a ricavare un senso dalla catastrofe dei valori e delle ideologie.
E a questa demolizione si dedicò per tutta la vita. Da Il soggetto e la maschera (1974) all’antologia Il pensiero debole (1983) curata insieme a Pier Aldo Rovatti. E a partire dalla scoperta di Nietzsche e della “falsità” di ogni pensiero rappresentativo, formale e scientifico o metafisico. Raffigurato da Vattimo come violenza metafisica e arbitraria che annichilava l’autentico.

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21 settembre. Il grande inganno dell’identità

DANILO DI MATTEO – STRISCIAROSSA.IT
Il Manifesto del Partito Comunista di Marx ed Engels mostra con chiarezza come non tutte le idee che evocano il socialismo siano progressiste, potendo trattarsi anche di concezioni retrograde o reazionarie.
Così parte della sinistra sbagliò, sul finire degli anni Settanta, a salutare gioiosamente il discorso identitario islamico degli ayatollah di Persia come progressivo in quanto antiamericano e antimperialista. Sicuramente quelle folle esprimevano, tra l’altro, spinte di libertà e indipendenza, ma quel racconto, quella narrazione erano foriere di nuove servitù. Il velo, simbolo della cultura propria, avrebbe soggiogato milioni di donne, impedendo loro di esprimere la propria individualità. Non tutto ciò che contrasta l’omologazione o la globalizzazione corrisponde a una politica di giustizia e di dignità.
In un contesto radicalmente diverso, anche la proposta identitaria di Giorgia Meloni, volta, nelle intenzioni, a sottrarci al predominio dei mercati internazionali, esprime un’illusione e un bluff. Siamo in realtà tutti meticci, frutto di incontri, trasferimenti, spostamenti, contaminazioni di idiomi e di culture. Lo testimoniano il Dna e le lingue. Tali rigurgiti identitari, non basandosi sui fatti, sono pericolosi, mistificatori. Dicono il falso. L’essenza dell’umano è la contaminazione, il suo carattere spurio. Siamo eccentrici, non coincidiamo con noi stessi; quella è la nostra dimensione costitutiva.
L’errore non diviene giusto, come per incanto, per il solo proposito di sfuggire alle logiche del mercato mondiale. Per cambiare quest’ultimo, per umanizzarlo, per regolarlo, occorre conoscerlo e comprenderlo. Vano e pericoloso sarebbe provare a esorcizzarlo.
In entrambe le situazioni, pur diversissime – l’Iran teocratico e totalitario e le tentazioni della destra italiana ed europea illiberale –, bisognerebbe impegnarsi in un lavoro di lunga lena al fine di tradurre degli aneliti, quali Donnavitalibertà, in organizzazione e impegno quotidiano per il cambiamento. Qui si situa la prospettiva di un nuovo internazionalismo, al quale tendeva, fra gli altri, Giancarlo Pajetta, il ragazzo rosso.
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21 settembre. Scienza e “social catena”: quel filo inaspettato che lega Leopardi e Darwin

VALERIO CALZOLAIO – STRISCIAROSSA.IT Inghilterra e Italia. Seconda metà del Settecento fin oltre la prima metà dell’Ottocento. Esiste una vicinanza non fisica bensì motivatamente scientifica e letteraria tra l’atteggiamento antiantropocentrico verso il mondo dell’inglese, giramondo in gioventù, malato ben prima della vecchiaia, Charles Darwin (1809 – 1882) e quello (precedente) dell’italiano, girovago dopo la “gabbia” recanatese, malato dalla nascita e costantemente, Giacomo Leopardi (1898 – 1837). Non pochi lo hanno già colto e forse può essere meglio spiegato come una triangolazione: Charles aveva il nonno Erasmus (1731 – 1802), medico inventore botanico, mai incontrato personalmente, il quale scrisse opere di idee progressiste protoevoluzioniste, che Giacomo aveva nella biblioteca paterna e comunque lesse o discusse (pure a Pisa e Napoli, probabilmente).

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21 settembre. «Te lo buco ‘sto patriarcato: stupratori in campo non ne vogliamo»: la protesta delle tifose contro Portanova alla Reggiana

Nicole Ferrarini, presidente del Club Granata Femminile: «Non sono solo le donne a essere contrariate da questa scelta. Non possiamo dimenticare che i giocatori hanno un ruolo pubblico e sono per molti un esempio»

«Te lo buco ‘sto patriarcato: stupratori in campo non ne vogliamo». Sono le parole che campeggiano sul manifesto dell’associazione “Non una di meno”, a difesa delle donne vittime di violenza, che per la serata di oggi, 21 luglio, ha organizzato un sit in di protesta davanti al municipio. Il motivo? L’arrivo alla Reggiana, neo promossa in serie B, di Manolo Portanova, il centrocampista arrivato in prestito dal Genoa, condannato in primo grado a 6 anni di carcere per violenza sessuale di gruppo. L’associazione, in un post su Facebook, ha scritto: «Invitiamo la comunità a partecipare contro l’ennesima offesa alle vittime di violenza patriarcale che ha macchiato la nostra città. Una vicenda orribile di cui si è resa protagonista la dirigenza della Reggiana perché sono gli interessi economici e di prestigio della squadra a valere più di ogni altra cosa. Si decide di proteggere un uomo accusato e condannato per stupro in primo grado, di chiudere per così dire un occhio, di sminuire l’accaduto perché per alcuni ‘la politica in certe cose non dovrebbe entrare, meno che mai nello sport’… Siamo furiose e indignate, porteremo in piazza la nostra rabbia e la nostra vibrante protesta».

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https://www.open.online/2023/07/21/serie-b-reggiana-portanova-protesta-non-una-di-meno/

21 settembre. Bologna, torna il Festival Francescano

Torna a Bologna per la sua 15° edizione il Festival Francescano, in Piazza Maggiore e dintorni, dal 21 al 24 settembre. Un centinaio d’iniziative su ciò che lega il sogno, le regole e la vita. Un programma di respiro internazionale per celebrare gli ottocento anni della Regola francescana. Nel 1223, Papa Onorio III confermò la Regola di “frate Francesco”. Ottocento anni dopo, quell’esperienza e le motivazioni dalle quali era scaturita continuano a interrogarci, parlando agli uomini e alle donne di oggi. Sì, perché per passare dall’impossibile al possibile, ovvero: dal sogno alla realtà, occorre mettersi in relazione e, in un mondo globalizzato, le relazioni riguardano anche chi proviene da molto lontano. Il Festival Francescano, organizzato dal Movimento Francescano dell’Emilia-Romagna, quest’anno assume un respiro internazionale per i temi trattati e la provenienza degli ospiti (in totale, un centinaio) che proporranno conferenze, spettacoli, laboratori e presentazioni di libri, tutte gratuite. Non mancheranno le attività per i bambini con l’Antoniano di Bologna, che sabato 23 settembre festeggerà i sessant’anni del Piccolo Coro.

Il programma completo su: https://www.festivalfrancescano.it/

21 settembre
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

21 settembre. Mediobanca certifica il disastro dei salari italiani: “Potere d’acquisto crollato del 22% nel 2022. Ma i profitti delle industrie salgono del 26%”

MAURO DEL CORNO – ILFATTO QUOTIDIANO.IT Nel 2022 l’industria italiana è riuscita a reggere l’impatto dell’inflazione, con una crescita del fatturato nominale del 30,9% e dello 0,6% in termini reali. Non altrettanto si può dire per i lavoratori che risultano “la componente maggiormente penalizzata in termini di potere d’acquisto, con una perdita stimata intorno al 22%”, per effetto di un costo costo medio unitario del personale cresciuto solo del 2%. Lo rileva l’Area studi Mediobanca nell’ indagine annuale sulle società industriali e terziarie italiane di grande e media dimensione. Uno stuido che prende in esame 2150 società rappresentative del il 48% del fatturato industriale. Chissà se fischieranno le orecchie al presidente di Confindustria Carlo Bonomi che non perde occasione per ricordare la generosità degli stipendi erogati dagli associati.  E chissà che non induca sindacati piuttosto sonnacchiosi a battere un colpo con maggior decisione.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/09/21/mediobanca-certifica-il-disastro-dei-salari-italiani-potere-dacquisto-crollato-del-22-nel-2022-ma-i-profitti-delle-industrie-salgono-del-26/7299251/

21 settembre. Landini a Napoli: «Il governo ascolti i bisogni delle persone»

Due assemblee con i lavoratori e il saluto alla festa della Fiom: è l’agenda del segretario generale Cgil in vista della manifestazione nazionale La Via Maestra, il 7 ottobre a Roma

MATTIA CARPINELLI – COLLETTIVA.IT La Via Maestra fa tappa in Campania e passa per Napoli.
Oggi, 21 settembre, un’altra giornata campale per il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, impegnato, in queste settimane, a seguire molte assemblee sui territori per parlare con lavoratrici e lavoratori, spiegare le ragioni della mobilitazione, rispondere alle loro domande, dir loro perché venire a manifestare a Roma il 7 ottobre è fondamentale per porre un argine alle scelte sbagliate di questo governo e di questa maggioranza. In agenda le assemblee a Città della Scienza e alla Kimbo. In serata sarà alla festa della Fiom a Pomigliano d’Arco per chiudere la prima giornata dell’evento.

continuazione e video in
https://www.collettiva.it/speciali/la-via-maestra/2023/09/21/video/landini-napoli-via-maestra-3413624/

21 settembre. Studenti sotto le tende

AGOSTINO PETRILLO – TERZOGIORNALE.IT Ogni tanto ritornano… Rispuntano le tende sotto le finestre davanti al Politecnico a Milano: non sono gli ultimi Apache, ma gli studenti del movimento “Tende in piazza” per il diritto all’abitare, nato qualche mese fa, a maggio, proprio a Milano contro il caro affitti per dare visibilità a un problema abitativo crescente. Dopo la sua diffusione in tutto il Paese, il movimento ha provato a fare un salto di qualità, organizzando nello scorso weekend un’assemblea nazionale sul tema del diritto all’abitare, e poi occupando per qualche giorno il vecchio cinema Splendor, vuoto e abbandonato da un quarto di secolo. Il cinema è in viale Gran Sasso, uno dei grandi viali che portano verso Città Studi, per cui particolarmente interessante per la sua collocazione, e carico di valenze simboliche. All’assemblea hanno partecipato studenti provenienti da venti università italiane, a riprova di quanto il tema sia importante e sentito. Dopo quattro giorni di occupazione, martedì 19, sono stati prontamente sgomberati dall’intervento congiunto di Celere e Digos. Sono seguite denunce dei ragazzi occupanti. Erano in attesa dell’incontro con il sindaco Sala che dovrebbe avere luogo domani, venerdì. Di sicuro lo sgombero, avvenuto manu militari, con dispiegamento di uomini e mezzi, nello stile “punizionista” caratteristico del governo attuale, non depone a favore dell’attenzione che le istituzioni, in particolare quelle milanesi, stanno dedicando alla questione.

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https://www.terzogiornale.it/2023/09/21/studenti-sotto-le-tende/

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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Ora, spiccare il volo o cadere. Noi qua siamo tutto (lavoro, reddito, transizione climatica, mutualismo, solidarietà, territorio) se siamo tutti.
Faranno di tutto per fermarci, a giorni, se non a ore.
💥 Firmato protocollo tr cooperativa Gff e investitori istituzionali per mettere a disposizione 6 milioni di euro in caso di messa a terra del piano industriale
⚒️️ Sostieni la lotta di MondoConvenienza, allerta per il presidio solidale permanente, sostieni #MondoConvergenza
ASSEMBLEA APERTA #MondoConvenienza
💥 Venerdì 22/9 ore 18:30 @ presidio sindacale via Gattinella, Campi Bisenzio
💥 30 settembre, corteo “Basta aeroporti”, ci saremo, concentramento alle 13 di fronte a Gkn per corteo di bici, concentramento corteo dalle h 14 in viale Lombardia, Comunità delle PIagge
📣 30 settembre, primo ottobre, working class bike days.
Tutto il programma:
Evento facebook: https://fb.me/e/30mxBPoyr
✍ Iscrivi al form per partecipare https://forms.gle/7oaAu2mosWcvRb9t6
💥 Sostieni la campagna 100 per 10.000, l’azionariato popolare per reindustrializzare Gkn https://insorgiamo.org/100×10-000/
💥 Cargobikes per la mobilità sostenibile, pannelli solari di ultima generazione per le nostre comunità energetiche.
Ci avete chiuso la fabbrica. Noi la vogliamo indietro: socialmente ed ecologicamente avanzata.
#insorgiamo

21 settembre. Marelli, al via il presidio permanente: “Non si molla un centimetro”

Continua la lotta dei lavoratori della Magneti Marelli di Crevalcore. Dopo che questi hanno appreso la notizia della volontà di chiudere lo stabilimento per trasferirlo a Bari, i 229 impiegati hanno deciso di incrociare le braccia e iniziare un presidio permanente e “di resistenza”. Come scrive l’agenzia Dire, il PD locale ha messo a disposizione dei lavoratori tavoli, sedie e strutture: “Il morale è buono, è gente temprata – dicono i delegati sindacali –. Sono lavoratori di una fabbrica che ne ha passate tante nel tempo: terremoto, era Marchionne, Covid, crisi, di tutto di più insomma. Certo, nulla di paragonabile ad un’annunciata chiusura, ma la dimostrazione di forza e dignità delle assemblee di ieri” garantisce “un carattere forgiato nel tempo di persone che non sono disposte a mollare un centimetro, che non lasceranno uscire neanche un bullone dalla fabbrica se le condizioni di salvaguardia del sito e dell’occupazione non saranno rispettati. Si sente la solidarietà della gente: chi passa davanti ai cancelli suona il clacson, saluta, si ferma a fare due chiacchiere dimostrando vicinanza e sostegno”.
https://www.bolognatoday.it/cronaca/magneti-marelli-crevalcore-presidio.html

21 settembre. Crevalcore (Bologn). Marelli: “Chiusura preoccupante anche per il paese. Mancati gli investimenti nel green”

INTERVISTA | Marco Martelli, primo cittadino di Crevalcore, parla della chiusura della storica filiale: “Ho il sentimento che sia il primo anello di una catena, sto sensibilizzando i cittadini sull’accaduto e l’amministrazione ora è al fianco dei dipendenti”

NICOLO’ ZAMBELLI – BOLOGNATODAY.IT Una azienda punto di riferimento che chiude improvvisamente per ragioni di mercato. La Magneti Marelli ieri 19 settembre 2023 ha annunciato la chiusura della sua filiale di Crevalcore. In totale i dipendenti lasciati a casa dal lavoro sono 230. La storica impresa che produce collettori di aspirazione aria e di pressofusi di alluminio, entrambi componenti per motori, ha annunciato dopo un accordo a Roma con i sindacati e i vertici di chiudere definitivamente i battenti nel piccolo paese di provincia. Complici, anche e soprattutto, le svolte green legate alle auto elettriche, ora Crevalcore si ritrova senza un’azienda importantissima e produttrice di grande indotto fiscale. “Prima di mollare bisognava provarle tutte” ha detto il sindaco della città Marco Martelli in un’intervista a BolognaToday. 

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https://www.bolognatoday.it/attualita/magneti-marelli-crevalcore-chiusura-licenziamenti.html?fbclid=IwAR2WKQjMcWlfmhzDk0jh6P8TBVC3IlQGT4XG5aBXz8M9MzZeOPgWQFqR4JQ

21 settembre. Governo miope e tagli Enel: Prysmian a rischio

Foto: Davide Bruzzese

Annunciata la cassa integrazione per i 500 lavoratori dei due siti campani. Filctem: “Abbiamo competenze e tecnologie, ma l’esecutivo non affronta il futuro”

MAURO MAZZUCCHI – COLLETTIVA.IT Saranno 500 lavoratori degli stabilimenti Prysmian di Pignataro (Caserta) e Battipaglia (Salerno) a pagare in prima persona le mancate scelte del governo e di Enel. L’azienda italiana di produzione e installazione cavi ha infatti dichiarato 13 settimane di cassa integrazione a zero ore per i dipendenti di Battipaglia, che partirà probabilmente tra il 10 e il 13 ottobre. A Pignataro, invece, l’ammortizzatore sociale è già in corso a rotazione.
Contemporaneamente, non è stato riconfermato il contratto di oltre 70 lavoratori che operavano in regime di somministrazione. Le ricadute saranno pesanti anche per centinaia di lavoratori delle tante aziende dell’indotto, aggravando la situazione di un’area del Mezzogiorno già in difficoltà.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/21/news/prysmian-enel-governo-3412782/

21 settembre. Auditel, sciopero dei tecnici Nielsen

La proprietà cambia affidamento, i lavoratori che da 40 anni rilevano i dati sugli ascolti rischiano il posto. Presidio a Milano: “Aprire subito un confronto”

EMANUELE DI NICOLA – COLLETTIVA.IT Da quarant’anni rilevano i dati sugli ascolti televisivi, ora rischiano di rimanere senza lavoro. È il giorno dello sciopero per i lavoratori e le lavoratrici del gruppo Nielsen Media Italy. Gli addetti incrociano le braccia per quattro ore, dalle 8 alle ore 12, con un presidio di due ore che parte alle 10 presso la sede di Auditel in via Larga 11, Milano. La protesta è stata proclamata da Filcams Cgil e Fisascat Cisl. La motivazione? I posti di lavoro sono a rischio, dopo la decisione di Auditel che ha annunciato il cambio di affidamento per i servizi dei tecnici in campo. Una decisione che mette in pericolo la qualità del servizio, di coloro che rilevano l’Auditel, e insieme mette in dubbio l’occupazione.

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21 settembre. Nasce la scuola della Flai per ritrovare il pensiero critico perduto

Il taglio del nastro il 19 settembre scorso alla presenza di Maurizio Landini. Nella sede al centro di Roma che ospiterà i corsi verrà trasferita la biblioteca della categoria. Mininni: “Apriremo porte e finestre a delegati quadri e funzionari”

GIORGIO SBORDONI – COLLETTIVA.IT Non è stato un taglio del nastro qualunque quello cui abbiamo assistito la sera del 19 settembre in pieno centro a Roma, due passi da Piazza Argentina, dove la Flai Cgil ha inaugurato, alla presenza del segretario generale della confederazione, Maurizio Landini, la sede della scuola politico-sindacale della Fondazione Metes. La Cgil, come spesso le capita – sempre più spesso negli ultimi anni – segue la sua strada, la via maestra, in direzione ostinata e contraria a chi governa il Paese. E mentre le cronache di questo inizio di anno scolastico ci riportano, un po’ ovunque, i disastri dei tagli che da decenni riducono gli investimenti sull’istruzione, consegnando alle donne e agli uomini del domani istituti sempre più trascurati e fatiscenti e personale docente ridotto all’osso, il Quadrato rosso e la categoria che difende i lavoratori di agricoltura e industria alimentare fanno una scommessa alta, mostrando a tutti con orgoglio una sede, una casa della formazione, una scuola bella, affascinante, curata in ogni dettaglio, incastonata “nel centro del mondo e della storia del mondo”, puntando sulla cultura.
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