2017

PAGINA IN COSTRUZIONE

Questa non è una rassegna stampa, ma una mia personale raccolta di notizie, fatti, idee e persone che metto a disposizione  di quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose

1 gennaioCittà del Vaticano, 50a giornata mondiale della Pace: il messaggio di papa Francesco

All’inizio di questo nuovo anno porgo i miei sinceri auguri di pace ai popoli e alle nazioni del mondo, ai Capi di Stato e di Governo, nonché ai responsabili delle comunità religiose e delle varie espressioni della società civile. Auguro pace ad ogni uomo, donna, bambino e bambina e prego affinché l’immagine e la somiglianza di Dio in ogni persona ci consentano di riconoscerci a vicenda come doni sacri dotati di una dignità immensa. Soprattutto nelle situazioni di conflitto, rispettiamo questa «dignità più profonda» e facciamo della nonviolenza attiva il nostro stile di vita. (…) 
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www.vatican.va/content/francesco/it/messages/peace/documents/papa-francesco_20161208_messaggio-l-giornata-mondiale-pace-2017.html

15 gennaio: Fermare il flusso dei profughi è impossibile
Guido Viale

Fermare il flusso dei profughi che vogliono raggiungere l’Europa dall’Africa e dal Medioriente è impossibile. E’ un fenomeno che durerà decenni. Forse è possibile contenerlo e renderlo in parte reversibile. Ma questo significa aggredirne le cause: guerre, deterioramento ambientale provocato dai cambiamenti climatici e dalla rapina delle risorse locali, miseria e sfruttamento delle popolazioni
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https://www.guidoviale.it/fermare-il-flusso-dei-profughi-e-impossibile/

24 gennaio: Franco Palazzi e Michela Pusterla Giulio Regeni: note per un esercizio radicale della memoria

Quasi un anno fa, veniva ritrovato al Cairo il corpo di Giulio Regeni, verosimilmente torturato e ucciso dalle forze di sicurezza locali. Oggi, dopo dodici mesi di indagini e depistaggi, la richiesta di verità e giustizia rimane dolorosamente inevasa. Con questo articolo, vogliamo rimettere in discussione le responsabilità di quanto è successo e dello stallo delle indagini, inserendole in una rete complessa di fattori strategici, interessi economici, diplomazia, diritti umani formalmente difesi e sistematicamente violati, su entrambe le sponde del Mediterraneo. Vogliamo anche indagare il ruolo politico della memoria, ricollocando la vicenda di Regeni nel quadro cui appartiene – quello delle (migliaia di) vittime di tortura del regime egiziano – e interrogandoci sui modi possibili per ricordarlo senza cancellare le storie altre, quelle meno visibili, facendo allo stesso tempo della morte di Regeni un punto di partenza per un esercizio radicale di memoria collettiva. Rinarrare la storia di Regeni, conficcata al crocevia di memorie e sfere pubbliche diverse, può diventare l’occasione per far luce sulla torbida cartografia delle responsabilità e insieme per minare il nostro sguardo (“occidentale”, egemonico) sul mondo
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http://effimera.org/giulio-regeni-note-un-esercizio-radicale-della-memoria-franco-palazzi-michela-pusterla/?fbclid=IwAR3V0a20OizMshcciH3yGOMVctY7QQ2GZOYr6ptJh3dRhdrMxENGVsAHfSI

6 febbraio: Trump è già tra di noi
Guido Viale

Trump è già tra noi. L’accordo che il Governo italiano ha siglato con la Libia per trattenere là, schiavizzati, rapinati, massacrati e stuprate, profughe e profughi che vorrebbero raggiungere l’Italia è sicuramente peggio del muro che Trump ha promesso di costruire a spese del Messico
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https://www.guidoviale.it/trumpegiatradinoi/

10 febbraio: Sovranismo e razzismo. Che fare?
Guido Viale

Si può essere sovranisti in campo economico (no all’euro e all’Unione europea, sì a svalutazioni competitive e protezionismo, ecc.) senza essere anche razzisti in campo politico? Il razzismo di oggi si manifesta innanzitutto nell’atteggiamento e nelle misure da adottare nei confronti dei profughi: il principale problema politico, oltre che sociale e culturale, che l’Europa, e con essa l’Italia, si trova di fronte; quello che ne mette in crisi la coesione sia tra gli Stati membri che all’interno di ogni paese; e che continuerà a sussistere nei prossimi decenni, perché nasce da processi epocali
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https://www.guidoviale.it/sovranismo-e-razzismo-che-fare/

Stefano Bonaga Il confine sottile tra cittadini e consumatori di democrazia
La crisi evidente e preoccupante dei corpi sociali intermedi, tra gli svariati effetti della quale emerge la conclamata sfiducia dei cittadini nelle Istituzioni politiche, non ha semplicemente origine nella inadeguatezza soggettiva delle pigre classi dirigenti, ma nella strutturale obsolescenza della loro storica funzione di Rappresentanza
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http://www.inchiestaonline.it/movimenti/stefano-bonaga-il-confine-sottile-tra-cittadini-e-consumatori-di-democrazia/

20 febbraio: Lavoro in movimento
Laura Atie  –  Doppiozero

Dopo aver presentato il progetto Forza Lavoro di Marzia Migliora alla Galleria Lia Rumma di Milano, torniamo al tema del lavoro per un’occasione nuova: una collettiva di 14 artisti internazionali alla Fondazione MAST. di Bologna. Per la prima volta dalla sua apertura nel 2013, la Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia, propone una collettiva di immagini in movimento curata da Urs Stahel: 18 opere tra video e installazioni di 14 artisti internazionali, capaci di offrire una panoramica selezionata e al tempo stesso esaustiva dell’interrogazione artistica ̶ alternativa e complementare alla più tradizionale fotografia, da sempre strumento privilegiato di narrazione del lavoro e dell’industria ̶ su questo diritto fondamentale; in tempi attuali, argomento spesso, purtroppo, doloroso
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https://www.doppiozero.com/materiali/lavoro-in-movimento

25 febbraio: La guerra dei Taxi: autorganizzazione versus caporalato digitale
Guido Viale

Riferiscono in molti che con il blocco dei taxi le auto di Uber in circolazione hanno raddoppiato o triplicato le tariffe. È la legge della domanda e dell’offerta. Ma è anche un’anticipazione di che cosa succederà se e quando Uber avrà vinto la sua guerra contro i tassisti
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https://www.guidoviale.it/la-guerra-dei-taxi-autorganizzazione-versus-caporalato-digitale/

Marzo: Predappio, il museo sul fascismo e il pellegrinaggio nero
Gianni Saporetti  –  Una Città

La costernazione per star toccando con mano il “degrado” di Predappio si è confusa con la condivisione dell’imbarazzo del gestore che, poveretto, di fronte alla prenotazione di una comitiva, evidentemente abituato a quelle “nere”, si era vestito per la migliore accoglienza.
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http://unacitta.it/it/articolo/1267-predappio-il-museo-sul-fascismo-e-il-pellegrinaggio-nero

Non accendiamo quel faro
Fondazione Alfred Lewin – Una Città
Perché accenderlo? Cosa risponderemo quando ce lo chiederà il turista tedesco affezionato alle nostre coste, che viene da una terra in cui hanno eretto monumenti alle proprie colpe? E cosa diremo quando lo chiederanno i nostri ragazzi, che accompagniamo ad Auschwitz o nella via di Forlì dove fu compiuta la strage degli ebrei? Perché il faro di Mussolini è acceso? Gli diremo che si vogliono attirare turisti? Per far vedere loro “i prodotti della storia”, come recita un depliant diffuso da un gruppo di ristoratori di Predappio? Gli diremo: “Sì, sì, la memoria, ma qui si tratta di economia”?
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http://unacitta.it/it/articolo/1270-non-accendiamo-quel-faro

11 marzoBologna, 40 anni fa il ’77
Bruno Giorgini – Inchiesta

Il quarantennale del ’77 non è proprio scansabile. Almeno se si vive a Bologna. Per un verso l’establishment politico istituzionale, o nomenclatura, teme un revival magari sull’onda delle iniziative politiche del Cua, il collettivo autonomo universitario che fa parecchio tribolare i poteri costituiti, per l’altro i collettivi universitari e centri sociali comunque definiti che di sriffa o di sraffa in quel movimento pretendono di innestarsi. Mentre coloro che lo agirono da protagonisti moltiplicano gli eventi della memoria dei giorni che furono, cercando di evitare il “reducismo” e/o la retorica da “ex combattenti”
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http://www.inchiestaonline.it/editoriali/bruno-giorgini-quaranta-anni-fa-il-77/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bruno-giorgini-quaranta-anni-fa-il-77

8 aprile: Coito Ergo Zoom
Giorgio Mastrorocco – Doppiozero

Tentativo empirico di rispolverare l’epos furibondo e sensuale di quel mese di quaranta anni fa. Oppure, più sobriamente, breve cronaca lombarda delle occasioni e dei nutrimenti di allora. Strumenti a disposizione, perfettamente conservati: un diario completo dell’intero 1977 su agenda foderata in similpelle, un quaderno ad anelli con le annotazioni maniacali di tutti i film visti e i libri letti quell’anno, una raccolta di lettere provenienti da Bologna spedite da amici coetanei iscritti a Filosofia
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https://sites.google.com/site/storiadelmovimentooperaio/cronologia/2017

26 aprileBologna, muore Giorgio Guazzaloca primo sindaco non comunista del dopoguerra

Giorgio Guazzaloca si spegne all’Ospedale Sant’Orsola dopo una lunga malattia. Nel 1999, a capo del movimento civico La Tua Bologna, vinse le elezioni amministrative contro la candidata della sinistra Silvia Bartolini. Il risultato fu clamoroso e venne salutato come “la caduta del muro di Bologna”. La notizia dell’elezione di un sindaco – ex macellaio – di destra in quella che fu la capitale del comunismo occidentale fece il giro del mondo e fu pubblicata perfino sul “New York Time”.
Guazzaloca fu primo cittadino di Bologna fino al 2004. Alle elezioni successive sarà sconfitto da Sergio Cofferati 
Da ww.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/2017/scompare_giorgio_guazzaloca_primo_sindaco_non_comunista

Maggo: COME SAREBBE STATA LA MUSICA?
Intervista a Maurizio Disoteo

Barbara Bertoncin e Bettina FoaUna Città

La storia della musica europea sarebbe diversa se i nazisti non avessero annientato un’intera generazione di musicisti e compositori; la musica degenerata, in particolare la dodecafonia e il grande uso nazista della musica dell’antisemita Wagner; l’inganno del campo di concentramento “modello” di Terezin, dove stazionarono tanti musicisti e artisti che poi finirono ad Auschwitz; l’importanza dell’esperienza fascista italiana per il nazismo. Intervista a Maurizio Disoteo
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https://www.unacitta.it/it/intervista/2569-

11 maggio: Il ’68 lungo la via Emilia  –  video intervista a Gianni Saporetti
Intervista di Maria Ilaria Venturi per Istituto Parri per la Storia e le Memorie del ‘900 – Emilia-Romagna

Gianni Saporetti (1950 Forlì). Entrato a far parte, a 17 anni, del Circolo Giovanile Forlivese, un’associazione a sfondo ricreativo-culturale che ha avuto un peso determinante nella genesi del Movimento Studentesco cittadino, diviene poi uno dei leader della contestazione. Nell’autunno 1969 è fra i fondatori di Lotta Continua in città e il suo più importante dirigente nel primo biennio. Nel 1971 lascia Forlì insieme ad altri militanti per svolgere lavoro politico a Taranto, nel corso del progetto di LC per estendere la sua penetrazione nel Mezzogiorno e vi rimane fino ad oltre lo scioglimento dell’organizzazione nel 1977. Nel 1991 è fra gli animatori, insieme ad altri ex militanti del movimento studentesco e di LC, della rivista “Una Città” (rivista mensile indipendente di politica e argomenti culturali e sociali) e poi della Biblioteca G. Bianco e della Fondazione A. Lewin, che organizzano l’appuntamento annuale di storia “‘900 Fest” che ha ormai oltrepassato la dimensione locale e che è ogni anno seguito da decine e decine di partecipanti
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https://viaemilia68.it/videointerviste/gianni-saporetti

14 maggio: Gianni Scalia, Dionisiaco anche negli errori
Claudio Piersanti  –   Doppiozero

Non conoscevo il lato accademico di Gianni, sono stato suo allievo de facto anche perché vicino di casa. Da via dello Scalo a via Riva di Reno erano cinque minuti a piedi. Salivo da lui e mi accomodavo tra i libri, che erano l’unico mobilio del grande appartamento. Non c’erano mobili in quella casa, e se c’erano erano coperti di libri, a decine e decine di migliaia, fino al soffitto e dovunque. Era in causa con il condominio per seri pericoli di crolli, tanto che il comune gli aveva offerto una sistemazione altrove
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https://www.doppiozero.com/materiali/gianni-scalia-dionisiaco-anche-negli-errori

22 maggioGiornata Internazionale della biodiversità: i cibi in pericolo

Nel 1840, durante la grande carestia irlandese (nota anche come carestia delle patate), la peronospera, malattia delle patate, distrusse la dieta di base di un terzo della popolazione, causando la morte di circa un milione di persone
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https://www.fondazioneslowfood.com/it/giornata-internazionale-della-biodiversita-cibi-pericolo/

4 giugno: L’equazione del panico
Bruno Giorgini – Inchiesta

Durante il Memorial Day del 1883 , il tacco di una donna si incastrò tra le assi dell’area pedonale sul Ponte di Brooklyn, appena inaugurato, e lei iniziò ad urlare. Le persone intorno, forse credendo che il ponte stesse per crollare, furono prese dal panico, e nella ressa 12 persone persero la vita schiacciate sulle scale, mentre molte altri rimasero ferite.
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http://www.inchiestaonline.it/altro/bruno-giorgini-lequazione-del-panico-2/

10 giugno: Macronisti d’Italia, provinciali d’Europa
Pietro Spataro – Strisciarossa

Ecco s’avanza, con passo sicuro e sguardo profondo, il nuovo Eroe del Futuro che affascina il Pd e pezzi del centrosinistra italiano, al quale ispirarsi senza se e senza ma. È giovane, ha una bella presenza, e un paio di pregi in grado di eccitare gli animi: nel giro di un paio di anni ha fondato un nuovo partito (il cui nome, En Marche, è stato già usato nella traduzione italiana) e ha conquistato l’Eliseo così senza colpo ferire e senza particolari fatiche; ha rottamato ben due partiti tradizionali (i socialisti e i gollisti) e la loro vecchia e nuova dirigenza, anche qui senza troppo impegno e senza troppo lavoro, visto che i soggetti in questione ci hanno messo molto del loro nel farsi ridurre al lumicino
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I perdenti di Pittsburgh hanno ripreso le chitarre

Forse anche gli operai americani hanno di nuovo qualcosa da dire. Da contestare. In musica. Magari proprio quegli operai di Pittsburgh, magari proprio quelli della “Larmer Steel”, che decenni dopo la chiusura della loro acciaieria, alle elezioni presidenziali sembravano essersi arresi
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http://www.strisciarossa.it/i-perdenti-di-pittsburgh-hanno-ripreso-le-chitarre/


11 – 25 giugno: elezioni amministrative. 

I RISULTATI COMUNE PER COMUNE
www.repubblica.it/static/speciale/2017/elezioni/comunali/

https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=11/06/2017&es0=S&tpa=I&lev0=0&levsut0=0&ms=N&tpe=A


14 giugno: Roma, i voucher in piazza San Giovanni
di Bruno Ugolini – Strisciarossa.it

Voucher è un termine inglese. Significa tagliando oppure buono oppure coupon. Con quello puoi comprare un prodotto. Nel caso di cui si discute ormai da mesi si compera il lavoro. Quasi sempre il lavoro di una giovane o di un giovane. Non per tutta la vita o per qualche mese. Per tempi assai brevi. Li chiamano lavori estemporanei, lavoretti. Chi non ha bisogno in famiglia di ricorrere all’aiuto di qualcuno per riparare qualcosa che si è rotto, per compiere mansioni occasionali che in famiglia nessuno vuole portare a termine? Non pensate però di poter chiamare che so un idraulico o un falegname agitando il foglietto del voucher. Quelli hanno le loro tariffe.
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20 giugnoTante piccole sinistre non fanno una sinistra
Pietro Spataro  –  Strisciarossa

Sono stanco di sinistra, dice un militante di vecchia data mentre ascoltiamo Emanuele Macaluso, che parlando di Gramsci e del giornalismo parla di noi oggi, di quell’”agglomerato elettorale” che è il Pd e della sinistra che non trova pace. Sono stanco di sinistra e non della sinistra, ci tiene a spiegare la sottile differenza il militante deluso, rimasto senza casa e ormai circondato da tante piccole capanne con il filo spinato attorno
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https://www.strisciarossa.it/tante-piccole-sinistre-non-faranno-mai-una-sinistra/

Oggi è una data storica per Brescia e l’Italia. La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza del 22 luglio 2015 con la quale la Corte di Assise di Appello di Milano aveva condannato all’ergastolo Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte – capo di Ordine Nuovo del Triveneto / Ordine Nero, il secondo un estremista della destra eversiva, militante ordinovista e informatore dei Servizi segreti – per la strage di piazza della Loggia a Brescia del 28 maggio 1974. Oltre a essere confermata la sentenza di condanna all’ergastolo di Maggi e Tramonte, è stata pure convalidata la ricostruzione che vede le responsabilità già in precedenza accertate di tre imputati defunti: Ermanno Buzzi, la cui responsabilità nella partecipazione alla realizzazione della strage era già stata ribadita nella sentenza della Corte di Appello di Venezia del 19 aprile del 1985,” tranne che per la preparazione dell’ordigno, che riteneva fosse stato consegnato allo stesso, già pronto, per la collocazione”; Marcello Soffiati, collaboratore dei servizi segreti, componente del gruppo ordinovista e corriere della bomba; Carlo Digilio, collaboratore dei servizi, artificiere e armiere del gruppo, che attingeva anche al deposito di armi ed esplosivo sito nel casolare di Paese (Treviso) in mano a Giovanni Ventura che ne pagava l’affitto

20 giugno: Di fischi, di unità, di Corbyn e Pisapia
Stefano Bocconestti – Strisciarossa

Un po’ perché non so fischiare. E un po’ perché in linea di massima sono contrario ad interrompere un oratore che parla. Ma solo in linea di massima: perché a volte – spesso nell’Italia berlusconiana e di seguito in quella renziana – il dissenso si può esprimere solo con gesti poco ortodossi. Comunque sia, al Brancaccio l’altro giorno non ho fischiato Gotor mentre parlava. Ma non ho neanche cercato di convincere i tanti che fischiavano a smettere. Quello di Gotor è stato un discorso per molti versi ipocrita, sicuramente superficiale. Di maniera. Inutile. La persona seduta vicino a me, invece, si sbracciava per calmare la platea: “Basta, sennò domani scriveranno che qui c’è aria settaria”. Non scriveranno di una sinistra che per la prima volta dopo anni di tentativi di sintesi al vertice, prova a ribaltare il quadro. A ripartire dall’analisi di cosa sono stati questi ultimi vent’anni (di cui tre quarti guidati dal cosiddetto centro-sinistra), prova a riscrivere un vocabolario comprensibile, anche semplicemente chiamando destra le politiche di destra. Che salta il balletto delle alleanze legate alla prossima elezione ma prova a riflettere su quel che avviene nel mondo, in Europa, in questo paese
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30 giugno: Boltanski, un fallimento che non si risolve
Mario De Santis  –  Doppiozero

Christian Boltanski ha un lungo rapporto con l’Italia e con Bologna in particolare. Venti anni fa si tenne in questa città dalle molte ferite la sua prima mostra italiana, “Pentimenti”, all’interno della Villa delle Rose. Nel capoluogo emiliano ci è tornato per realizzare l’installazione dedicata Museo per la memoria di Ustica, la sua prima installazione permanente nel nostro paese realizzata al fianco dei parenti delle vittime. E ora torna per un progetto che coinvolgerà ancora una volta anche la storia della strage di Ustica, ma tutto il tessuto della città.
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24 agosto:  Terremoto, abusivismo e parole. Ma chi difende il bene comune?
Oreste Pivetta – Strisciarossa

Si inizia la giornata leggendo titoli e commenti sul terremoto. La si chiude ascoltando notiziari e commenti sul terremoto. Un coro: pessima edilizia, abusivismo, speculazione, assenza di controlli, persino “cemento impoverito”. Dopo l’emozione e la commozione, devo confessare la noia per una litania che si ripete immancabile ad ogni “terremoto” (mettiamoci pure insieme alluvioni, frane, incendi, eccetera eccetera). Tutti, dai politici alle associazioni, dai sindaci ai geologi, parlano o scrivono non solo indicando le soluzioni, ma soprattutto ricorrendo a quel genere di interlocuzione, “io l’avevo già detto”, che sa di autoassoluzione o di benemerenza. Sanno tutto e potevano prevedere tutto. In realtà ci vuol poco per sapere e per capire: basta guardarsi attorno
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18 settembre: Cosa ci insegnala vicenda no-vax
Pietro Greco – Strisciarossa

Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di sanità: «Stupisce che ci siano delle persone che, anche di fronte a quello che abbiamo fornito noi come Istituto Superiore di Sanità, a quello che ha fornito il Consiglio Superiore di sanità e a quello che hanno fornito le società scientifiche, ancora si ostinino a dire che c’è qualcuno che conosce ma non pratica l’evidenza scientifica».
Roberto Barioni, virologo del San Raffaele di Milano e blogger di successo: «Qui ha diritto di parola solo chi ha studiato, e non il cittadino comune. La scienza non è democratica».
Alberto Villani, presidente dei pediatri italiani: «I genitori non dovranno più cadere nelle menzogne dei no-vax, attorno ai quali si muove un giro di soldi vergognoso»
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20 settembre: Questa sinistra che non sfida il vento
Paolo Branca – Strisciarossa

Semplificando: un pool di magistrati, un comico incattivito, un’austerità di ritorno. Questa storia della subalternità culturale della sinistra, la rinuncia a elaborare un pensiero e a difendere i propri valori, non è iniziata con i sondaggi sui migranti o con la vicenda emblematica dello Ius Soli. Non è iniziata con il Pd – non era neppure all’orizzonte – o con il suo attuale segretario. È una questione più antica, e non solo italiana, anche se negli ultimi tempi ha subìto una preoccupante accelerazione. A costo appunto di una semplificazione, forse una data (o una fase) di inizio può essere rintracciata negli anni di Tangentopoli. Con la poderosa inchiesta del pool di magistrati delle cosiddette “Mani pulite”, che ha portato alla luce il grande sistema di corruzione politico-affaristico di fine secolo
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22 settembre: Un viaggio da ricominciare
Pietro Spataro – Strisciarossa

Il punto di vista di Strisciarossa sarà un punto di vista di sinistra. Meglio ancora: i punti di vista di Strisciarossa saranno di sinistra. Non è un gioco di parole, ma il tentativo di tenere insieme quello che in questo ventennio si è frantumato in mille pezzi andati dispersi e che negli ultimi anni ha trovato nuove modalità per dividersi e ha fatto prevalere gli istinti primordiali dell’”io” piuttosto che la passione unitaria del “noi”. A questo progetto partecipano persone che, dentro un’idea larga di sinistra, hanno anche posizioni e culture diverse, a volte distanti. Noi vogliamo che questi punti di vista siano in grado non solo di convivere, ma di essere una forza, di produrre energia nuova. Perché l’unità – la vera unità – si può costruire solo sul campo, stando gomito a gomito nel lavoro di squadra e confrontandosi sulle idee più che sulle appartenenze
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http://www.strisciarossa.it/ricomincia-il-viaggiodalla-sinistra/

23 settembre: La guerra fredda dell’antidoping Che ha già perso la partita
Gianni Cerasuolo – Strisciarossa

Anche San Marino adesso fa la voce grossa con la Russia. Insieme ad altri 28 paesi, Stati Uniti e Gran Bretagna in testa
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26 settembre: Il tramonto del renzismo
Pietro Spataro – Strisciarossa

Da qualche settimana va di moda, sui giornali, la gara a chi interpreta meglio il suo cambiamento. A chi carpisce i segreti della sua svolta, offre qualche retroscena, riporta la frase a effetto che segnerebbe il suo passaggio da una fase all’altra. Il protagonista di questa presunta Grande Mutazione è Matteo Renzi che, spiegano i nazarenologi, dopo l’infilata di sconfitte subìte ora si appresterebbe a cambiare scena e anche ruolo e, con il piglio di un Fregoli, tenterebbe di togliersi di dosso – con alti e bassi come dimostrano alcuni toni battaglieri usati domenica alla chiusura della festa di Imola – gli abiti del “cattivo” per indossare quelli, più adatti ai tempi, del “buono”. Qualcuno l’ha ribattezzata “modalità zen”.
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27 settembre: ‘Ndrangheta, gli affari della “mafia silente”
Enzo Ciconte – Strisciarossa

Dal traffico internazionale di droga alla corruzione: un blitz contro la ‘ndrangheta tra la Lombardia e la Calabria conduce all’arresto di 24 persone. Tra di loro il sindaco di Forza Italia di Seregno (Monza) ora ai domiciliari. Indagato l’ex vicepresidente della Regione Lombardia, anche lui di Forza Italia per corruzione. Una bufera politico-criminale che riporta in primo piano la drammatica “questione ‘ndranghetista”. La chiave di lettura dell’operazione lombarda è tutta nel legame che c’è tra gli affari di un imprenditore, Antonio Lugarà, con la ‘ndrangheta – quella ‘nobile’ di San Luca, considerata la ‘mamma’ della ‘ndrangheta – e con il sindaco di Seregno Edoardo Mazza che avrebbe contribuito ad eleggere: imprenditoria-mafia-politica. Sullo sfondo anche gli affari classici: estorsioni e droga
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http://www.strisciarossa.it/ndrangheta-le-mani-sul-nord-gli-affari-con-politica-e-finanza-della-pericolosa-mafia-silente/

28 settembre: Se la scuola resta classista
Igor Piotto  –  Strisciarossa

Nel gruppo sociale apicale rappresentato da famiglie con alto reddito da pensione e dalla classe dirigente i giovani con età compresa tra 25-34 anni hanno conseguito per oltre il 70% un titolo di studio universitario, a differenza di quanti per lo stesso intervallo di età provengono da famiglie di impiegati (40%), da famiglie operaie (18%), famiglie a basso reddito di soli italiani (15%) o famiglie a basso reddito con stranieri (8%)
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https://sites.google.com/site/storiadelmovimentooperaio/cronologia/2021

30 settembre Sinistra prigioniera del pensiero unico
Michele Ciliberto  –  Strisciarossa

Se c’è una cosa che colpisce di fronte agli immensi processi di trasformazione in atto in Italia ma anche in Europa, è l’incapacità di cogliere quello che sta accadendo. E’ la miopia, specie delle classi dirigenti, davanti a fenomeni strutturali che stanno mutando in profondità la vita di milioni di persone e che incideranno a fondo in quelli che saranno gli assetti sociali e politici che si imporranno nel XXI secolo
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http://www.strisciarossa.it/la-sinistra-e-prigionieradellideologia-dominante/

30 settembre: Giuseppe Casadio sui diari di Bruno Trentin. In particolare sulle vicende dei protocolli del 1992 e 1993

Piccola premessa: a differenza di altri commentatori, considero questa pubblicazione uno scrigno. Un diario è sempre “la verità”; più vera dei dati documentali, delle pur preziose ricostruzioni storiche. Chi afferma di non ritrovare in queste pagine il Trentin che conosceva, aveva capito male prima. La lettura di un diario richiede curiosità, rispetto per chi l’ha scritto ed umiltà. Null’altro
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https://www.jobsnews.it/2017/09/giuseppe-casadio-sui-diari-di-bruno-trentin-in-particolare-sulle-vicende-dei-protocolli-del-92-e-93/

2 ottobre#Barcellona, #Minniti, aviatori neri, Bus de la Lum. La Wu Ming Foundation prosegue il lavoro antifascista

Barcellona resiste di nuovo, in massa, a una violenza poliziesca, militare, di derivazione chiaramente franchista e con espliciti elementi di fascismo. In questo modo torna a essere, come ottant’anni fa, centrale per le sorti d’Europa. Barcellona ci chiama a gran voce e ci chiede di prendere posizione.
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https://www.wumingfoundation.com/giap/2017/10/barcellona-minniti/

3 ottobre: Parlamentari comprati la vittoria di Pirro
Paolo Branca – Strisciarossa

In sostanza, attraverso la corruzione del senatore De Gregorio, all’epoca
nell’Italia dei valori e dunque nella maggioranza di governo, Berlusconi
puntava attraverso l’intermediazione di Lavitola a rovesciare il
governo legittimamente eletto. A sostenerlo sono gli stessi giudici
napoletani nelle 120 pagine delle motivazioni della sentenza.
Certo una sentenza non può ricostruire da sola una complessa vicenda
politica.
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http://www.strisciarossa.it/parlamentari-comprati-e-venduti-la-vittoria-di-pirro-dei-magistrati/

6 ottobreRoma, Sisto Quaranta ci ha lasciato, l’ultimo sopravvissuto al rastrellamento nazifascista al Quadraro
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www.lalottacontinua.it/ciao-sisto/

10 ottobre: Povertà, status sociale e beni relazionali
Marco Belpoliti, Roberto Gilodi – Doppiozero

È stato presentato di recente il “Rapporto Coop 2017” (si legge all’indirizzo www.italiani.coop) sulla vita quotidiana degli italiani curato dall’Ufficio Studi COOP. Sono dati che fotografano la situazione dei consumi, ma anche quella economica delle famiglie italiane. Il 28,7% delle famiglie è a rischio povertà e esclusione sociale, un italiano su 4, poco lontano dal 35,7% della Grecia. Mentre i consumi crescono: più 1,2%. Domina l’ossessione della salute e della rincorsa al benessere: cosmesi e chirurgia estetica; poi emerge l’abbandono progressivo delle religioni tradizionali a favore di forme più soft di spiritualità (buddismo, yoga, vegan); si fuma meno e anche il desiderio sessuale sembra in calo; si mantiene alta la propensione al gioco d’azzardo, una vera piaga sociale.
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https://www.doppiozero.com/materiali/poverta-status-sociale-e-beni-relazionali

1 novembre: SheSCIENCE, su Fb la scienza al femminile
Vichi De Marchi – Strisciarossa

Un trio di scienziate progetta un giornale per bambini e chiede consigli. Qualcuno vorrebbe discutere di gossip e biografie a proposito di Marie Curie e delle rivelazioni sui suoi amori. Serve un consiglio per una ragazza che vorrebbe iscriversi a una facoltà scientifica ma non ne è del tutto sicura. E poi ci sono, come sempre (e sempre benvenute), le proposte di novità letterarie, di titoli da non perdere che arrivano dall’estero e non sono ancora approdati da noi. Segnalazioni di “amiche e amici” che non conosci ma di cui ti fidi, discussioni, opinioni, stroncature
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https://www.strisciarossa.it/donne-e-scienza-troppe-discriminazioni-ai-vertici-il-78-sono-ancora-uomini/

3 novembre: Di Vittorio, l’uomo del lavoro
Il Diario del lavoro

Nel sessantesimo anniversario della morte di Giuseppe Di Vittorio, un convegno organizzato dalla Cgil lo ha ricordato nella sua Cerignola. Pubblichiamo integralmente l’intervento tenuto dallo storico Edmondo Montali
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https://www.ildiariodellavoro.it/adon.pl?act=doc&doc=66054#.X8prGGU2rcs

Westworld alla Bolognaise. Viaggio a #FICO, parco distopico farinettiano, prima puntata (di 2)
Wolf Bukowski

Succede il 9 novembre in via Larga, periferia est di Bologna. L’autobus 14c su cui mi trovo rallenta straordinariamente e poi si ferma, come se il traffico del giovedì mattina gl’incollasse le ruote a terra. Quando intuisco che si tratta di qualcosa di più di un comune ingorgo chiudo il libro che ho in mano, vado dall’autista e gli domando che cosa stia succedendo
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https://www.wumingfoundation.com/giap/2017/11/westworld-fico-1-di-2/

Westworld alla Bolognaise. Viaggio a #FICO, parco distopico farinettiano
seconda puntata
https://www.wumingfoundation.com/giap/2017/11/westworld-alla-bolognaise-fico-bologna-2/

16 novembre: Il sonno della sinistra genera Ostia e Spada
Michele Prospero – Strisciarossa

Quando si considera il degrado di Roma, di cui la condizione del municipio di Ostia è una metafora, è opportuno tornare agli anni settanta. Appena eletto sindaco, alla testa della prima giunta rossa della capitale, il grande storico dell’arte Giulio Carlo Argan pronunciò parole che scolpiscono la cesura tra la sinistra di allora e quella salita al potere negli anni novanta. Sul “Corriere” del 20 agosto del 1976, egli disse con forza: “La vera nemica della città è la speculazione, il vero nemico della speculazione è il socialismo”
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http://www.strisciarossa.it/il-sonno-della-sinistra-genera-ostia-e-casa-pound/


Lo “Speciale” di Patria Indipendente dedicato al 1945/1947

Il numero speciale del 2017 (versione cartacea) si aggiunge agli altri tre realizzati in passato. Il nostro modo per “festeggiare” il 70° della Carta fondamentale della Repubblica Italiana (e i due anni dallo sbarco sul web della storica testata dell’Anpi)
Pubblichiamo in formato Pdf il numero speciale di Patria Indipendente dal titolo “L’alba della democrazia – Dal 25 aprile 1945 all’approvazione della Costituzione, uscito in questo novembre 2017. Un’iniziativa editoriale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia per “festeggiare” il 70° della Carta fondamentale della Repubblica Italiana, approvata il 22 dicembre 1947, e promulgata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre seguente per entrare in vigore, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 298, edizione straordinaria, il 1º gennaio 1948
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https://www.patriaindipendente.it/primo-piano/lo-speciale-di-patria-indipendente-dedicato-al-19451947/



17 novembre: muore Totò Riina (Corleone, 16 novembre 1930 – Parma, 17 novembre 2017)

https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/terrorismo-e-criminalita-organizzata/toto-riina
Cosa ha detto davvero la Cassazione sulla «scarcerazione» di Totò Riina https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/terrorismo-e-criminalita-organizzata/cosa-ha-detto-davvero-la-cassazione-sulla-scarcerazione-di-toto-riina


26 novembreWuMing. Resistenze in #Bolognina: clandestinità e lotte operaie alle Officine Minganti, 1920 – 1970

Bolognina Est, domenica 19 novembre 2017. Wu Ming 1 racconta la storia delle Officine Minganti nel cortile delle officine stesse, oggi un centro commerciale in agonia
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https://www.wumingfoundation.com/giap/2017/11/resistenze-bolognina-officine-minganti/


23 novembre. Il fantasma di Ratko Mladić nell’Europa di oggi
Jacopo Zanchini, vicedirettore di Internazionale

Ratko Mladić con alcuni militari francesi delle Nazioni Unite all’aeroporto di Sarajevo, 12 aprile 1993. (Michael Stravato, Ap/Ansa)

Sono i primi giorni della guerra in Bosnia e Ratko Mladić, comandante militare dei serbo-bosniaci, ordina al colonnello Vukasinović di sparare a tappeto su una capitale europea, Sarajevo. È l’inizio dell’assedio più lungo nella storia contemporanea: finirà solo nel febbraio del 1996, dopo 44 mesi. Almeno undicimila persone moriranno, più della metà civili. I feriti saranno più di cinquantamila
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https://www.internazionale.it/opinione/jacopo-zanchini/2017/11/23/ratko-mladic-condanna-europa



28 – 30 novembreBresciaIntegrare, innovare, sperimentare: progetti al lavoro per tutelare di più – IX Stati Generali Cgil Lombardia
Materiali
https://www.cgil.lombardia.it/stati-generali-cgil-lombardia-2017-materiali/


3 dicembre: Ira e non rancore nei cortei della Cgil per il lavoro
Bruno Ugolini – Strisciarossa

È questo il popolo del “rancore sociale” di cui parla il Censis? Lo abbiamo visto attraverso i collegamenti video di “Radio articolo 1” nelle piazze del 2 dicembre di Roma, Torino, Bari, Palermo, Cagliari. C’è però in quei cortei che hanno risposto all’appello della Cgil non un rancore quasi rassegnato, ma, semmai, una serena, meditata, fredda collera sociale. E’ già un miracolo che siano in tanti presenti. Perché non provengono più da grandi insediamenti industriali. Provengono da un mondo del lavoro frammentato. Dentro una società dove molti che stanno sugli spalti tifano come se fossero a una partita di calcio, per una lotta tra giovani e anziani, tra pensionati e donne e uomini che avranno pensioni da fame, tra esodati e posti fissi, tra tutele niente affatto crescenti e tutele ignorate, tra immigrati e nativi. Spesso vittime del miraggio di un Jobs Act che doveva assicurare un mondo nuovo
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http://www.strisciarossa.it/ira-e-non-rancore-rassegnato-nei-cortei-cgil-del-lavoro/

13 dicembre: Il Natale dei licenziati senza la ripresa
Bruno Ugolini – Strisciarossa

Mettetevi nei panni di una donna o di un uomo scelti a caso tra i 120 “licenziandi” dell’azienda Froneri di Parma (Nestlé), o, peggio ancora, di uno dei 70 lavoratori stagionali usati dalla stessa ditta. Oppure mettetevi nei panni di una di queste aziende: Mondomarine (Savona), Jabil Italia di Marcianise (Caserta), Aferpi (Piombino), Honeywell (Atessa), Canali (Carate Brianza). Per non parlare dei lavoratori in angosciosa attesa all’Ilva di Taranto. Abbiamo citato solo una parte di un elenco, non affisso da qualche libello estremista, bensì dal sito del governo: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/impresa/imprese-in-difficolta
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http://www.strisciarossa.it/il-natale-dei-licenziati-che-non-vedono-la-ripresa/

21 dicembre: Contro le violazioni della Polonia
Pier Virgilio Dastoli – Strisciarossa

Sono trascorsi due anni da quando il governo e il parlamento in Polonia hanno deciso di cancellare l’indipendenza della magistratura, mettere il bavaglio alla Suprema Corte e interrompere prematuramente il mandato del Consiglio Superiore della Magistratura adottando una raffica di leggi e di decisioni in un crescendo che si è – per ora – concluso con l’adozione di due leggi concernenti il potere giudiziario ora sottoposte alla firma del Presidente della Repubblica
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https://www.strisciarossa.it/una-mobilitazione-necessaria-contro-le-violazioni-della-polonia/