2008

LAVORI IN CORSO

1 gennaio: Città del Vaticano, XLI giornata mondiale della Pace: il messaggio di papa Benedetto XVI
1. All’inizio di un nuovo anno desidero far pervenire il mio fervido augurio di pace, insieme con un caloroso messaggio di speranza agli uomini e alle donne di tutto il mondo. Lo faccio proponendo alla riflessione comune il tema con cui ho aperto questo messaggio, e che mi sta particolarmente a cuore: Famiglia umana, comunità di pace. Di fatto, la prima forma di comunione tra persone è quella che l’amore suscita tra un uomo e una donna decisi ad unirsi stabilmente per costruire insieme una nuova famiglia. Ma anche i popoli della terra sono chiamati ad instaurare tra loro rapporti di solidarietà e di collaborazione, quali s’addicono a membri dell’unica famiglia umana: « Tutti i popoli – ha sentenziato il Concilio Vaticano II – formano una sola comunità, hanno un’unica origine, perché Dio ha fatto abitare l’intero genere umano su tutta la faccia della terra (cfr At 17, 26), ed hanno anche un solo fine ultimo, Dio »(1). (…)
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http://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/messages/peace/documents/hf_ben-xvi_mes_20071208_xli-world-day-peace.html

27 gennaio: Giorno della Memoria, è la ricorrenza internazionale istituita dall’Onu nel 2005 per commemorare le vittime dell’Olocausto.

13 aprile: elezioni politiche
CAMERA: ITALIA (escl. Valle d’Aosta)
https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=C&dtel=13/04/2008&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
VALLE D’AOSTA Collegio VALLE D’AOSTA
https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=C&dtel=13/04/2008&tpa=H&tpe=L&lev0=27&levsut0=1&lev1=1&levsut1=2&ne1=2701&es0=S&es1=S&ms=S
ESTERO
https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=C&dtel=13/04/2008&tpa=E&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S

Nota per la navigazione: dai link sopra riportati si accede, usando il menù a tendina a sinistra, alle pagine dei risultati delle diverse Circoscrizioni, delle singole provincie e da qui ai singoli comuni. Dalla pagina generale Estero si accede alle 5 Circoscrizioni estere e da qui ai singoli Stati che le compongono

SENATO
ITALIA (escl. Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige)
https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=S&dtel=13/04/2008&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
VALLE D’AOSTA
https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=S&dtel=13/04/2008&tpa=G&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=2&levsut1=1&ne1=2&es0=S&es1=S&ms=S
TRENTINO ALTO ADIGE
https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=S&dtel=13/04/2008&tpa=G&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=4&levsut1=1&ne1=4&es0=S&es1=S&ms=S
ESTERO
https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=S&dtel=13/04/2008&tpa=E&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S

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MaggioIL ’68 E’ MORTO, VIVA IL ’68
di Marco Boato – Una Città n° 156 / 2008 Maggio
“Il ‘68 è morto. Viva il ‘68!”: è questo il titolo, auto-ironico e un po’ dissacrante, che scelsi nel 1978 (primo decennale del 1968, ma anche anno terribile del sequestro, prima, e dell’assassinio, poi, di Aldo Moro da parte delle “Brigate rosse”) per pubblicare (presso l’editore Bertani di Verona) una mia raccolta di scritti non solo sul movimento del ‘68, ma anche su ciò che l’aveva preceduto e seguito
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http://www.unacitta.it/it/articolo/458-il-68-e-morto-viva-il-68

7 maggio: Nasce il governo Berlusconi
La composizione del governo: 
www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Governi/0069_M.htm

24 – 25 giugnoRoma, il Comitato esecutivo CES (Confederazione Europea dei Sindacati) ha discusso la situazione che si è determinata a seguito delle sentenze della Corte di Giustizia (Viking, Laval, Rueffert, Lussemburgo), dell’accordo del Consiglio sull’orario di lavoro, del referendum irlandese e, in materia di immigrazione, della direttiva rimpatri. In quella occasione è stata decisa una giornata di mobilitazione da gestire in ogni singolo Paese per la difesa delle condizioni di lavoro, dei diritti sociali fondamentali, del diritto di sciopero, dell’autonomia sindacale, contro l’accordo del Consiglio sull’orario e la direttiva rimpatri.
Alleghiamo quindi la risoluzione del Comitato Esecutivo che prevede per il 7 ottobre, a Parigi, la partecipazione della CES alla giornata di azione sul “lavoro dignitoso” (decent work) e iniziative specifiche di mobilitazione in vista del dibattito al Parlamento europeo sull’orario di lavoro.
La CGIL s’impegna insieme a CISL e UIL e agli altri Sindacati europei, affinché nel corso dell’autunno si abbiano più complessive iniziative di mobilitazione coordinate dalla CES, per modificare i provvedimenti iniqui, e riequilibrare il rapporto tra mercato e politica sociale.
Inoltre, si ritiene necessario sviluppare iniziative territoriali su questi temi per costruire consapevolezza e coinvolgimento delle nostre strutture e dei lavoratori.

Il Comitato esecutivo della Ces chiede all’UE un cambiamento di rotta
Il Comitato esecutivo della Ces riunitosi il 24 e 25 giugno ha assunto una ferma posizione rispetto alla mancanza di progressi verso l’Europa sociale. Le recenti decisioni sulla Direttiva orario di lavoro e la sentenza della Corte di giustizia europea sul caso Lussemburgo hanno messo l’UE su una deriva pericolosa. I cittadini europei hanno l’immagine di un’Europa che attacca sistematicamente i diritti dei lavoratori, un’Europa in cui i mercati costituiscono la priorità su ogni altra cosa, percezione che è sicuramente uno dei principali motivi del “no” irlandese. L’UE deve urgentemente cambiare direzione per non mettere a repentaglio il progetto europeo e allontanarsi dai propri cittadini.
La Ces ha già espresso chiaramente le proprie opinioni su questi temi, ma la recente decisione del Consiglio europeo per l’occupazione e gli affari sociali sulla Direttiva orario di lavoro e la sentenza sul caso Lussemburgo sono prova di un’ulteriore erosione del diritto del lavoro europeo. Il caso Lussemburgo è stato emblematico per più di una ragione: la Commissione europea ha attaccato uno stato membro, il Lussemburgo appunto, poiché proteggeva troppo i lavoratori. I casi precedenti (Laval, Viking e Rueffert) avevano già spianato la strada, in quanto le sentenze consideravano la contrattazione collettiva non legalmente vincolante. E’ ora assolutamente imperativo dare un altro orientamento all’UE, poiché l’Europa viene oggi percepita come fattore di regresso in quanto priva di legislazione per la protezione dei propri cittadini.
Inoltre queste decisioni sono state assunte in un contesto socio-economico in rapido peggioramento, aggravato dall’aumento dei prezzi di petrolio e cibo, che colpiscono in primo luogo le famiglie più modeste. Anche l’inflazione ha una parte in questa crisi. La deregolamentazione delle politiche a livello europeo si ritrova talvolta anche a livello nazionale, danneggiando l’aquis sociale e amplificando la comune percezione di insicurezza.
In questo contesto, che si traduce in politiche antisociali, in cui il sociale è considerato un peso, il “no” al referendum irlandese è un segnale da prendere seriamente, essendo stati maggiormente gli operai ad aver votato “no”. Ciò nondimeno l’Eurobarometro mostra che la stragrande maggioranza degli irlandesi è a favore dell’Europa. Se ci fossero stati referendum in altri paesi ci sarebbero sicuramente stati altri “no”.
Il movimento sindacale europeo chiede dunque ai responsabili europei di cambiare direzione per evitare di creare una frattura con i cittadini europei e si dichiara a favore di un protocollo per il progresso sociale. La Ces sta programmando giornate di azione per l’inizio della prossima stagione (una giornata di azione internazionale avrà luogo il 7 ottobre, altre rivolte al Parlamento sull’orario di lavoro saranno fissate compatibilmente al calendario)

30 luglio: In viaggio contro le morti sul lavoro. Parte la Carovana di Articolo 21
L’iniziativa farà tappa nei territori simbolo delle tragedie sui luoghi di lavoro: da Campello sul Clitunno a Mineo, da Porto Marghera a Torino. Al progetto hanno già aderito numerosi esponenti del mondo del cinema, del teatro e del giornalismo. Tra le tappe previste anche la 65° Mostra del cinema di Venezia, con due film dedicati alla Thyssen Krupp
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https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/news-ed-eventi/news/p1685209767_in_viaggio_contro_le_morti_s.html

13 settembre: Per me le primarie sono una cagata pazzesca
Carlo Loiodice – Carmillaonline
Qualcuno, seduto magari in ultima fila, prima o poi si alzerà e lo griderà… Vorrei farlo io, ma non so se ne ho la forza o l’efficacia. Ricordate Fantozzi? “Per me La corazzata Potemkin è una cagata pazzesca!” Oppure Nanni Moretti in Io sono un autarchico: “Il dibattito no!…”
Sono paletti nella storia della nostra cultura. Segnano il crollo di due prassi che, in origine motivate ed efficaci nella loro fase aurea, si andavano trasformando in formule stanche e stancanti nella loro insopportabile ritualità. Eisenstein merita il posto che occupa nella storia del cinema, ma proprio in quanto parla di rivoluzione non può diventare un obbligo fisso il suo inserimento in qualunque rassegna organizzata da un circolo o un’istituzione di sinistra. La corazzata Potemkin, comunque lo si voglia giudicare dal punto di vista critico, non è una “cagata”
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https://www.carmillaonline.com/2008/09/13/per-me-le-primarie-sono-una-cagata-pazzesca/?fbclid=IwAR0U9P9sjux0TlQ3Mu8tGvDyPLMl4ar_9R1VgjxL5qygfHJulXSw8bx7TbE

7 ottobre: in piazza per il “Lavoro dignitoso”
Si celebra oggi in tutto il mondo con azioni ed eventi la “Giornata mondiale per il lavoro dignitoso”. La mobilitazione è stata promossa dalla Confederazione internazionale dei sindacati (Ituc-Csi) e ad essa hanno successivamente aderito le Federazioni internazionali di categoria tra cui Uni e altri soggetti istituzionali, ong e politici. Porre al centro delle politiche sociali nazionali, europee e mondiali il decent work, spiegano i promotori, è l’unico modo sostenibile per uscire dalla povertà, per costruire la democrazia e la coesione sociale. E dev’essere il punto cardine dello sviluppo economico, commerciale e finanziario
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w.w.w.collettiva.it/copertine/lavoro/2008/10/07/news/in_piazza_per_il_lavoro_dignitoso_-133237/

29 ottobre: Francesco Garibaldo. L’Europa e i sindacati: un declino inarrestabile?
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L’Europa e i sindacati: un declino inarrestabile? – Alternative 7|2008 [PDF]