2002 – 07.Luglio

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Questa non è una rassegna stampa, ma una mia personale raccolta di notizie, fatti, idee e persone che metto a disposizione  di quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose

24 luglio. Inail: nel 2001 più morti sul lavoro

Aumentano i casi di incidenti mortali sul lavoro. Nel 2001 si sono avuti 1.029.925 infortuni sul lavoro, di cui 1.452 mortali. Nell’anno precedente gli infortuni erano stati 1.022.693 di cui 1.412 mo

Aumentano i casi di incidenti mortali sul lavoro. Nel 2001 si sono avuti 1.029.925 infortuni sul lavoro, di cui 1.452 mortali. Nell’anno precedente gli infortuni erano stati 1.022.693 di cui 1.412 mortali. La regione piu’ colpita e’ la Lombardia, seguita dall’Emilia Romagna e dal Piemonte. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale dell’Inail che ha fotografato gli infortuni sul lavoro avvenuti nel 2001 rispetto ai casi registrati nel 2000. Il settore piu’ colpito e’ l’Industria con 1.267 casi mortali rispetto ai 1.229 del 2000 (38 casi in piu’), mentre nel settore Agricoltura i casi sono scesi da 172 a 164. In aumento i casi di incidenti mortali tra i dipendenti pubblici, passati dagli 11 del 2000 ai 21 del 2001. Tra gli infortuni, un lieve incremento si e’ avuto nell’Industria (1,2%) e un forte calo in Agricoltura (-6,5%). In particolare, nel 2001 il settore Industria e Servizi ha contato 918.195 infortuni, rispetto ai 907.017 del 2000, con un aumento per quanto riguarda le donne (5,4%). L’Inail precisa comunque che la crescita dei casi mortali non va attribuita all’aumento del rischio sul lavoro, ma all’allargamento della base assicurata in seguito alla legge di riforma. L’andamento del fenomeno infortunistico nel 2001 rispecchia inoltre la dinamica occupazionale fotografata dall’Istat nello stesso periodo con un aumento del 2,1% (434mila posti di lavoro in piu’ rispetto al 2000) che ha privilegiato soprattutto la componente femminile. Per quanto riguarda l’analisi territoriale dei casi mortali nell’Industria, il Rapporto registra una riduzione del Nord-Est (da 390 a 349) e nelle Isole (da 116 a 92), un aumento al Centro (da 274 a 297), al Sud (da 269 a 280) e Nord-Ovest (da 363 a 434) dove viene segnalato il sensibile aumento dei casi in Lombardia, in parte riconducibile al disastro di Linate nell’ottobre del 2001, in seguito al quale vennero denunciati 36 casi mortali. Migliore la situazione in Agricoltura dove prosegue il calo sia del numero degli infortuni sia del rischio connesso alle attivita’ del settore: nel 2001 si sono verificati 79.834 incidenti, di cui 164 mortali, contro gli 85.345, di cui 172 mortali, del 2000. L’Inail fa comunque notare che complessivamente sia l’Industria sia l’Agricoltura nel 2001 hanno mostrato una riduzione del rischio da lavoro, rispettivamente dello 0,91% e del 9,01% (indice di incidenza). Dall’analisi di lungo periodo emerge una continua e costante riduzione del rischio infortunistico espresso in termini di incidenza. Negli ultimi 50 anni, il rischio si e’ andato complessivamente riducendo nell’Industria e nei Servizi fino ad un terzo del dato iniziale. Anche nel settore agricolo negli ultimi dieci anni l’andamento si e’ normalizzato allienandosi progressivamente ai valori europei.
https://www.vita.it/inail-nel-2001-piu-morti-sul-lavoro/