1994

GennaioAfghanistan, si intensificano gli scontri tra le diverse fazioni. Kabul è ridotta in macerie. Le tribù guidate da Dostum e Hikmetyar attaccano la città.
Sicilia, mille lettere di licenziamento sono state recapitate ad altrettanti cassintegrati della ARP, unasocietà della GEPI costituita due anni prima per assorbire lavoratori espulsi da alcune aziende in crisi. Il provvedimento è stato motivato con la scadenza della Cassa integrazione straordinaria e la sua mancata proroga. In tutta Italia sono 10 mila i lavoratori della Gepi a cui il 7 febbraio scadrà la CIGS. 
Bologna, il sindacato presenta il bilancio di fine anno, sottolineando la difficile situazione che si sta profilando nelle aziende emiliano romagnole. Mandelli e Ferruzzi sono i gruppi in testa all’elenco dei «punti di crisi». Seguono Bredamenarinibus 

 e Terme (Efim), Casaralta, Temav e Cognetex (ex Eni), Landini, Cartiera di Marzabotto, Parmasole, De Rica, Benfra, Bartoletti, Corni Serrature e altre.
Situazioni preoccupanti se non drammatiche, dicono Cgil, Cisl e Uil regionali, per il peso che hanno nelle realtà territoriali, per le migliaia i posti di lavoro che mettono in gioco e per quello che rappresentano: pezzi vitali del sistema produttivo della regione, attività in gran parte strategiche,
spesso anche sul piano nazionale. 

L’accordo con Confindustria e Intersind, firmato ufficialmente il 20 dicembre, è seguito dalle prime intese di categoria: metalmeccanici in testa, seguiti da commercio, edili e tessili. Nei primi
mesi dell’anno, insomma, dovrebbe diventare realtà quel «ritorno ai posti di lavoro», quella verifica
di massa in grado di rilegittimare le organizzazioni sindacali auspicata da più parti durante il 1993.
Ma il panorama non è omogeneo. Le intese di categoria non sono tutte uguali. Alcune (vedi commercio ed edili) non recepiscono la riserva del 30 per cento di delegati per le organizzazioni
firmatarie di contratti che tanto ha fatto discutere. Le altre realtà non partono oggi da zero: chimici, informazione e alimentaristi hanno già eletto molte Rsu con il vecchio accordo interconfederale e hanno adesso problemi di armonizzazione tra quell’intesa e il nuovo accordo.
Fiom: Dopo l’intesa di metà dicembre (v. RS n. 45/93), si stanno definendo i primi calendari, con l’obiettivo di finire comunque la tornata elettorale entro febbraio. Prima della fine dell’anno c’è stato un test significativo con l’elezione all’Ilva e alle Fucine di Terni: la partecipazione al voto è stata superiore all’80 per cento e le tre sigle confederali hanno fatto registrare buoni risultati: 40% alla Fiom, 37 alla Fini e 20 alla Uilm. Sono mesi di fuoco questi. Alle difficoltà che derivano dalla crisi e che sono sotto gli occhi di tutti si aggiunge un calendario di consultazioni con i lavoratori particolarmente impegnativo. «In tre mesi dobbiamo eleggere le rappresentanze aziendali – spiega Cesare Damiano, segretario generale aggiunto della Fiom – e varare la piattaforma per il rinnovo contrattuale, con due tornate di assemblee e il referendum finale».
Filcea: diversa la situazione per i chimici. Qui le Rsu sono state elette in quasi tutte le realtà produttive negli ultimi due anni sulla base dell’intesa Fulc del 1991, che ricalcava quella confederale dell’aprile dello stesso anno. Per quanto riguarda la «riserva», coerentemente con l’intesa
di allora, la quota di spettanza Cgil, Cisl e Uil è stata in questi anni divisa paritariamente tra le tre organizzazioni.
Filis: anche nel settore dell’informazione e dello spettacolo negli ultimi due anni sono state elette molte Rsu sulla base del patto di categoria del 1992. La Federazione degli editori, che non aderisce a Confindustria, si è subito fatta viva con i sindacati dopo la firma di dicembre ed è adesso in piedi una trattativa per applicare l’intesa interconfederale (meno onerosa per le aziende in termini di monte-ore sindacale).
Flai: situazione analoga per il settore alimentare, dove un’intesa per l’elezione delle Rsu era operante da sei mesi e dove sono state già rinnovate le rappresentanze in realtà importanti come Perugina e Italgel (nei prossimi giorni toccherà alla Pavesi). Anche qui c’è un problema di armonizzazione. «Il problema sono i numeri – spiega Gianfranco Benzi, segretario generale della Flai – i parametri previsti dall’intesa di dicembre, per esempio per i permessi sindacali, sono molto stretti, troppo stretti».
Diversa la situazione dell’agricoltura, dove non ci sono mai state realtà unitarie a livello di base. Per quanto riguarda il riconoscimento delle Rsu, questo sarà oggetto di un capitolo della piattaforma per
il rinnovo contrattuale che verrà presentata alle controparti entro la metà del mese.
Fnle: per quanto riguarda il comparto gas-acqua, un’intesa era stata raggiunta poco prima di quella interconfederale e anche le prime elezioni hanno già avuto luogo.
Funzione pubblica: è in discussione un’intesa quadro tra Cgil, Cisl e Uil su tutto il pubblico impiego, sono peraltro pronti da tre mesi i regolamenti per il voto per enti locali, sanità e stato. In alcune realtà, come al Comune di Milano, si sta già lavorando per arrivare in tempi stretti al voto. Un’esperienza nuova, quella delle Rsu, per il pubblico impiego, dove i consigli dei delegati non
riuscirono mai ad attecchire. «Negli ultimi tempi ci sono stati profondi cambiamenti – sottolinea il segretario della Funzione pubblica, Paolo Nerozzi – le riforme, la caduta di antiche certezze, i contratti bloccati da anni. Tutto questo fa del pubblico impiego un mondo da esplorare. Le Rsu sono l’occasione per iniziare a farlo»
Milano, elette già a metà dicembre le prime quattro rappresentanze unitarie nel settore dei trasporti pubblici: Atm, la municipale dei trasporti milanese (10.745 dipendenti), Ferrovie Nord Milano (2.704 addetti), azienda dei trasporti di Corno (589 addetti), Navi Corno (del gruppo Navigazione Laghi, con 232 addetti).
La Fiom lancia l’allarme per la situazione della Sevel Campania di Pomigliano d’Arco (1050 dipendenti), azienda Fiat «condannata» alla chiusura dal piano di ristrutturazione del gruppo. .
Nel corso del 1993 hanno chiuso i battenti una ventina di piccole e piccolissime aziende dell’indotto
Fiat, Alenia, Alfa Romeo Avio e Sevel, per un totale di almeno 600 lavoratori.
Sempre nel comparto metalmeccanico un altro mezzo migliaio di tute blu sono uscite dal ciclo produttivo dalla fine del 1992 per le crisi che hanno colpito la Fag (azienda leader nella produzione di cuscinetti a sfera: 280 esuberi) la Sepi Sud (componentistica auto: 138 tagliati), la Cga (sempre componentistica auto: 51 esuberi). A confermare la drammaticità della situazione, prendendo in esame solo questo scorcio di anno, occorre ricordare i 1.020 tagli avviati dall’Alenia di Pomigliano, i 200 della stessa azienda Finmeccanica nell’impianto di Casoria (cittadina inserita nel medesimo comprensorio); l’annuncio della chiusura della Sevel con 1.050 futuri disoccupati; 250 addetti in esubero all’Alfa Romeo Avio; 300 «colletti bianchi» Fiat in sovrappiù da smaltire in tutta la Campania (quasi totalmente all’Alfa Lancia di Pomigliano).
Restano in attività circa 20 mila lavoratori (10 mila e 500 in Fiat; 3 mila in Alenia; 1.800 in Alfa Romeo Avio; i mille della Sevel, fino a marzo in organico, 4 mila tra le altre industrie dell’area).
Nel settore edile, al contrario, si sta riuscendo ad arginare la crisi, con la ricollocazione almeno
dell’80% degli addetti in esubero, anche grazie alla ripresa di numerosi cantieri. In tutto gli occupati
nel comparto sono poco più di tremila. Solo per 500 c’è rischio di perdita del lavoro. Lo stesso avviene per il settore delle pulizie industriali e delle mense che, grazie a una ristrutturazione
avviata da anni e all’utilizzo dei contratti di solidarietà, è stato in grado di tamponare l’erosione,
mantenendo in attività 1.500 addetti

Un aumento di duecento mila lire, ottenute legando al salario una maggiore produttività, sedici ore di riduzione dell’orario l’anno, il riallineamento dei minimi tabellari. Sono i risultati migliori del nuovo contratto nazionale delle aziende informatiche di telecomunicazioni del gruppo Stet Telesoft e Sodalia, raggiunto rispettando i dettami dell’accordo del 23 luglio. I sindacati esprimono soddisfazione per l’accordo, ottenuto dopo un anno di trattative
Genova, firmati contratti di solidarietà alla Cerusa di Masone, piccola fabbrica tessile che produce
garze sterili per interventi chirurgici, tamponi e altre attrezzature sanitarie. Contratti di solidarietà anche all’Ansaldo e Piaggio Aeronautica. In quest’ultima azienda, che ha stabilimenti sparsi tra Finale e Genova, il contratto ha coinvolto cinquecento dei 1.500 dipendenti, consentendo il rientro dalla cassa integrazione dei circa 170 lavoratori che vi erano parcheggiati. All’Ansaldo Sistemi Industriali i contratti investono seicento dei 1.200 dipendenti e, con criteri di rotazione e con riduzioni orarie del 20-30%, evitano il ricorso alla Cig per circa 160 lavoratori.
Varata la legge che istituisce il registro delle imprese di pulizia. Ora potranno partecipare agli appalti banditi dagli enti pubblici solo le aziende iscritte a questo elenco. Per essere inserite nel Registro, le aziende dovranno essere regolarmente iscritte alla Camera di Commercio, dimostrare di non aver subito né avere in corso procedimenti giudiziali, di non aver violato le norme sul lavoro e di non avere pendenze con l’Inps. E dovranno inoltre produrre il certificato antimafia. La legge punisce l’attivitàabusiva di pulizia e prevede sanzioni per le aziende che non osservano quanto disposto nel suo articolato.Riunito per la prima volta l’Osservatorio nazionale sulle imprese di pulizia, organismo recentemente costituito con il compito di realizzare il monitoraggio del settore: raccoglierà segnalazioni sulle evasioni contributive, sulle infrazioni alle leggi del lavoro, sulle assegnazioni di appalti a prezzi e condizioni non congrui. Tra gli altri compiti dell’organismo, formato da sindacalistie datori di lavoro, la stesura di un «capitolato tipo» per gli appalti pubblici
Bari, improvvisa decisione del Consiglio di amministrazione della Spegea (Scuola di perfezionamento
in gestione aziendale, nata nel 1981 su iniziativa dell’Associazione degli industriali) di licenziare tutti i dipendenti. La decisione della società di interrompere le attività, nonostante un significativo portafogli commesse già acquisite per il 1994, ha raggiunto i dipendenti durante la pausa natalizia. Questi al rientro al lavoro hanno peraltro trovato gli uffici con le serrature cambiate e non sono potuti materialmente rientrare. Inoltre, i 150 allievi che avevano chiesto di poter partecipare al dodicesimo corso di master in management e sviluppo imprenditoriale, si ritrovano senza alcuna prospettiva
Il Comitato Direttivo della Cgil approva un Ordine del Giorno nel quale si afferma che “negli ultimi anni il mercato del lavoro ha assorbito un numero sempre più crescente di lavoratori immigrati. Questi ultimi, al pari dei lavoratori italiani, versano tutti i contributi (Ssn, Gescal, Previdenza, ecc.). Oltre ai contributi dovuti da ogni lavoratore dipendente i lavoratori immigrati versano lo 0,50 in più per la costituzione del fondo per il rimpatrio. Se da un lato risultano fondamentali i contributi versati da questi lavoratori per il sistema redistributivo, occorre riconoscere che dall’altro lato c’è una negazione di diritti elementari legati a questi versamenti; soprattutto quando si tratta di lavoratori che provengono da paesi che non hanno firmato un accordo bilaterale con l’Italia. Ciò comporta: 1) la non riscossione degli assegni familiari 2) l’impossibilità di godere della pensione di vecchiaia qualora non si maturino venti anni di contributi”. Il comunicato conclude: “Dinanzi a questa situazione di fatto che va contro ogni principio di uguaglianza e di pari opportunità il Cd esprime l’urgente necessità di affrontare e di risolvere questa iniquità”

1 gennaio: con la costituzione dell’Istituto Monetario Europeo, il Comitato dei governatori delle banche centrali degli Stati della Comunità Europea, la cui funzione era quella di sviluppare una stretta collaborazione tra le banche stesse, viene sciolto ed i suoi compiti assunti, in versione ampliata, dallo stesso IME, precursore della futura Banca Centrale Europea
Entra in vigore l’accordo di libero scambio fra Stati uniti, Canada e Messico
Sarajevo, capodanno sotto le bombe per la capitale bosniaca. Cinque i morti e quaranta i feriti sotto i tiri dell’artiglieria serba. Colpito anche il quartier generale dell’Onu. Ai bosniaci il presidente musulmano Izetbegovic chiede di resistere e accusa la comunità internazionale di passività.
Nel messaggio di fine anno del presidente serbo Milosevic la promessa di risanare l’economia ad un paese piegato dall’embargo
Roma, per il Censis sono 18- 20mila i dirigenti che hanno già perso il lavoro e altrettanti sarebbero a rischio. Per la prima volta la crisi economica colpisce a cosi alti livelli. Nel corso dell’ultima grande ristrutturazione industriale, quella del 1980-84, furono spazzati via circa 800mila posti di lavoro: operai, impiegati, quadri intermedi, ma nessun dirigente. Ora invece la situazione è diversa: complessivamente in Italia ci sono tra i 200mila e i 250mila dirigenti e anche il loro posto di lavoro è oggi a rischio

Roma, entra in vigore la legge che elimina il carcere per alcuni reati cosiddetti minori che vanno dalla compravendita di auto ai protesti cambiari, dalle lotterie alle denunce di infortuni, dalle tasse sugli accendini agli impianti di telecomunicazioni, dai trasporti ferroviari alla sosta nelle zone portuali, dagli oli minerali alla manutenzione degli ascensori
Parigi, il gruppo Carrefour, leader francese nel settore dei supermercati ed uno dei maggiori in Europa, ha deciso di impiantarsi in Italia. Carrefour ha acquistato l’80 per cento del capitale della Società Sviluppo Commerciale (Ssc), che possiede ii cinque supermercati Gran Sole due a Milano, uno in Veneto, uno nei pressi di Roma e uno nel sud del paese, che verrà aperto nelle settimane successive. Carrefour possiede 230 supermercati, di cui 117 in Francia, e nel 1993 ha fatturato 122 miliardi di franchi (34 mila miliardi di lire) ed utili per circa 1 miliardo di franchi (280 miliardi di lire)
Dino Boffo, arrivato al quotidiano cattolico Avvenire nel 1991 come consulente per i temi religiosi ed ecclesiali, ne assume la direzione.
Luciano Cerrai è il nuovo segretario generale della Fnle-Cgil regionale della Lombardia

Giacomo Scarciofaio è il nuovo segretario generale della Cdl di Catania. Sostituisce Maurizio Pellegrino, candidato a presidente della Provincia alle elezioni che si terranno il 30 gennaio

Nuovi incarichi nella Camera del Lavoro di Bologna dopo che Gianfranco Parenti ha accettato l’incarico di assessore dell’area Economia e Lavoro nella nuova giunta comunale di Bo e Paolo Pedrelli, quello di direttore dell’Archivio storico della Cdl bolognese. Giorgio Mattarozzi è stato nominato tesoriere e si è ridotto da nove a sette il numero dei componenti della segreteria: Duccio Campagnoli segretario generale, Cesare Melloni, Franco Di Giangirolamo, Edgarda Degli Esposti, Maria Pia Capozzoli, Danilo Barbi, Silvino Candeloro, Cesare Melloni
Inizia il tesseramento alla Federazione italiana del tempo libero, (Fitel), struttura voluta da Cgil, Cisl e Uil e che costituisce la sede di rappresentanza politica e istituzionale dei Cral e delle strutture di emanazione sindacale nel settore
Cortina d’Ampezzo (Belluno), arrestato Eduardo Contini, 39 anni, ritenuto un esponente di spicco della camorra. E’ stato bloccato mentre si preparava per andare ad un veglione. Assieme a Contini è stato arrestato per favoreggiamento Luigi Cristarelli, 50 anni, di Casavatore.

2 gennaioMilano, incontro segreto tra Silvio Berlusconi ed Umberto Bossi per saggiare la possibilità di un’alleanza elettorale. Il leader leghista, ufficialmente, continua ad attaccare Berlusconi: «Berluskaiser? Una volpe infida che vuol fare razzia nel nostro pollaio»

5 gennaioBerlino, l’anno comincia male per l’occupazione in Germania: alla fine del mese scorso i senza lavoro erano in tutta la Germania 3 milioni 688 mila e 900, cifra record dall’inizio degli anni trenta. In soli dodici mesi, dalla fine del 1992, sono saliti di 562 mila e 700 unità. Nei Lander dell’Ovest i disoccupati sono 2 milioni 513 mila e 700, il che significa che sono aumentati di 106 mila unità in un mese e della bellezza di 488 mila in un anno facendo salire la quota percentuale sulla popolazione attiva dal 6,6% del dicembre 1992 e dell’8% del novembre 1993 all’8,1%. Nelle regioni della ex Rdt i disoccupati sono cresciuti, nel giro di un solo mese, da un milione 151 mila e 600 (fine novembre) a un milione 175 e 200 che costituisce un incremento di circa 75 mila unità rispetto all’inizio del 1993. I dati sono stati fomiti dall’Ufficio Federale del Lavoro di Norimberga
Roma, scontro nel governo sugli ammortizzatori sociali. Il Consiglio dei ministri si risolve in un rinvio a dopo l’Epifania, anche per la ripresa degli investimenti. Tra le novità, aumenti della cassa integrazione e dell’indennità di disoccupazione, ammortizzatori nell’impresa minore, estensione della «mobilità lunga» e dei contratti di solidarietà
Roma, regionalismo «al limite del federalismo», primo ministro eletto dal Parlamento e non sfiduciabile se non c’è già pronto il successore, drastico ridimensionamento del numero dei ministri (non più di diciotto) e delle materie in cui si possono emanare decreti-legge: sono alcune delle proposte che la Bicamerale ha trasmesso al Parlamento e che costituiranno la base del lavoro delle nuove Camera
Milano, Umberto Bossi ammette di aver ricevuto contributi dalla Montedison, ma sostiene di non saper nulla dei 200 milioni dati al responsabile amministrativo della Lega, Alessandro Patelli (arrestato il 7 dicembre 1993) e afferma«Scopriamo che con una mano il sistema dava e con l’altra toglieva. Questa è roba da servizi segreti (…)» 
La Gazzetta di Parma riporta una dichiarazione di Licio Gelli su Silvio Berlusconi:«Chi crea produce benessere, e chi produce benessere deve essere messo a capo dell’intera comunità. Berlusconi è un uomo che si è fatto da solo, ha capito immediatamente l’importanza dell’immagine nel gioco politico (…)»

Roma, la Democrazia Cristiana si avvia alla scissione: il segretario Martinazzoli ha praticamente messo fuori dal partito i centristi che fanno capo a Mastella, Casini e D’Onofrio, dopo i loro incontri con la Lega. «Prendo atto che si sono accomiatati, che sono un altro partito», ha detto Martinazzoli. I ribelli centristi, con un loro documento, chiedono la convocazione del Consiglio Nazionale e accusano Martinazzoli di «non digerire un polo moderato alternativo a Occhetto»Nella relazione semestrale inviata alle Camere la Direzione investigativa antimafia ribadisce il legame tra criminalità organizzata, destra eversiva, 007 infedeli e amministratori corrotti e assalto all’economia nazionale ed estera; «Rapporti con apparati politico-militari». E la ‘ndrangheta è diventata più pericolosa: sono i contenuti principali dell’allarme lanciato dai nostri 007
Il giornalista Renzo Santelli si dimette dalla direzione di Impresa, settimanale economico per le piccole e medie imprese, a seguito di contrasti con il nuovo socio di maggioranza della Video Editori, Paolo Alazraki, presidente della milanese D’Angeli Editore. «Il nuovo editore – sostiene Santelli – nonostante che al momento dell’acquisto avesse garantito la continuità dello spirito e della linea editoriale della rivista, nei fatti si è mosso in senso opposto. Tra l’altro, la pretesa del nuovo editore di inserire il professor Giancarlo Miglio, l’ideologo della Lega, nel comitato scientifico del settimanale, getta una inquietante ombra sulla obiettività e sulla libertà di informazione che Impresa potrà mettere in campo nel prossimo futuro»
Empoli (Firenze), le coppie gay non possono essere riconosciute come nucleo familiare. Il Coreco ha annullato la delibera con cui il consiglio comunale di Empoli istituiva il registro delle unioni civili fra conviventi anche dello stesso sesso. Secondo l’organo di controllo la delibera sarebbe in contrasto con le disposizioni del codice civile e con la normativa del nuovo diritto di famiglia

6 gennaio: Roma, arrestato un altro funzionario del Sisde: Gerardo di Pasquale, responsabile del reparto logistico 

7 gennaio: Avvenire, quotidiano della Conferenza Episcopale, in un servizio sulla Fininvest, sottolinea il debito del gruppo e che una quota assai rilevante fa capo ad una fiduciaria controllata dal nostro ministero del Tesoro

9 gennaioAncona, il Tribunale di sorveglianza riduce di altri 405 giorni i tempi della detenzione residua di Ali Agcà.

9 – 10 gennaioRoma, nella notte attentato al NATO Defence College all’EUR. E’ rivendicato dai Nuclei Comunisti Combattenti. Il volantino di rivendicazione è fatto trovare, oltre che a Roma, su un treno delle Ferrovie Nord, tra Milano e la stazione di Tradate


10 gennaio: muore Bruno Storti, già segretario generale della CISL dal 1958 al 1976.Così lo ricorda Piero Boni su Rassegna Sindacale, periodico della CGIL:”Bruno Storti lascia al sindacalismo italiano un’eredità duratura e pesante di autonomia e unità. Ai sindacalisti della sua generazione è toccato in sorte di affrontare il compito gravoso di riportare il sindacato, dopo le vicende laceranti della scissione del 1948, a riacquistare potere contrattuale e collocazione adeguata nella società e nelle istituzioni.Di questa ripresa Storti è stato uno dei protagonisti più impegnati attraverso un cammino non facile che all’inizio, intorno agli anni 60, lo ha visto cauto e prudente se non addirittura dubbioso.
L’uomo però aveva carattere e temperamento anche se amava nasconderlo con una bonarietà romanesca, dietro la quale celava un lucido intuito politico e grande prontezza e fantasia. Così alla svolta dell’autunno caldo seppe comprendere che non erano avventatezze e tanto meno massimalismo le critiche che dall’interno della Cisl gli venivano indirizzate dalle categorie dell’industria, la Fim Cisl di Camiti in prima fila, circa l’urgenza di saper cogliere con maggior attenzione il significato e le tendenze delle profonde trasformazioni in atto e della conseguente esigenza che il sindacato fosse in grado di interpretarle correttamente. Storti, che aveva condiviso con Pastore fin dal 1953 la scelta del consiglio generale della Cisl di Ladispoli sulla validità dell’azione aziendale, fatte mature e generalizzate quelle intuizioni, stentava a cogliere le implicazioni di autonomia, di unità e democrazia connaturate all’estendersi di un tale indirizzo. Le ferite degli anni della «rissa» e del «marciare separati e colpire uniti» non erano ancora del tutto lenite all’interno di ogni organizzazione, nella Cisl come nella Cgil e nella Uil.
Così egli, autorevole deputato democristiano, interpretò le posizioni favorevoli all’incompatibilità fra cariche sindacali e politiche che le avanguardie industriali andavano portando avanti come un attacco alla direzione della Cisl che egli guidava con indiscussa capacità e prestigio.
Il problema dell’autonomia, giova ripeterlo ancora una volta, non si esauriva certo nell’adozione delle incompatibilità, essendo esso ovviamente assai più vasto e complesso, tuttavia l’adozione delle incompatibilità costitutiva una conquista emblematica per la comune affermazione del superamento definitivo di ogni cinghia di trasmissione, di ogni struttura correntizia e per un autentico e positivo pluralismo culturale nel sindacato.
Egualmente Storti, sindacalista cattolico oltre che militante democristiano, era consapevole delle difficoltà e delle complessità politiche e ideologiche che comportava il rilancio della prospettiva unitaria. Il consolidarsi però di una politica di centro-sinistra, nel quadro della quale si realizzò il grande spostamento dei rapporti di forza fra sindacato e impresa nell’autunno caldo conclusosi con l’approvazione dello Statuto dei lavoratori, fecero maturare in Storti la determinazione che i tempi andavano colti e che dall’autunno caldo usciva un sindacato rinnovato finalmente in grado di essere protagonista di un ordinato progresso e sviluppo della società italiana e di consolidamento della sua democrazia con la Costituzione finalmente sui posti di lavoro.
Egli divenne così, col passo metodico e tenace del vecchio alpino quale era stato, fautore appassionato e intransigente della nuova ed esaltante stagione del sindacalismo italiano. Accettò le incompatibilità, portò la maggioranza Cisl su posizioni unitarie, fu tra gli interpreti più validi dell’impegno per le riforme in quella transizione «dalla fabbrica alla società» che costituiva il logico sviluppo sul piano generale dei successi dell’autunno. Quando nel 1972 manovre sindacali ed extra sindacali tentarono di fermare la Cisl su questa politica Storti seppe reagire con grande fermezza e isolare e battere le forze anti unitarie.
Negli anni successivi egli cercò di andare oltre la federazione Cgil, Cisl e Uil col comune riconoscimento, prima dei consigli di fabbrica, e infine nel 1975, con il suo progetto di unità sindacale, che col suo nome è passato alla storia in quanto egli ne fu relatore nei consigli generali di Cgil, Cisl e Uil. Il progetto Storti, approvato a grande maggioranza, resta forse il progetto più completo e organico fino ad ora elaborato dal nostro sindacalismo.
L’azione unitaria di Storti non si esaurì al campo nazionale, ma seppe estendersi anche a livello europeo. La Cgil deve a lui l’opera paziente e abile che egli, con il prestigio che gli derivava dall’essere stato presidente della Cisl Internazionale, seppe svolgere per l’entrata della nostra organizzazione nella Confederazione europea dei sindacati (Ces) dopo l’uscita della Cgil dalla Fsm.
Di Vittorio, profondo conoscitore di uomini, non sbagliò quando nel 1947, al termine di una riunione di sindacalisti del pubblico impiego dove Talloni giovane Storti, segretario della categoria, ebbe a svolgere un brillante intervento, alla conclusione, Di Vittorio espresse ad alta voce il seguente commento: «Bravo, diventerai direttore generale ». Il sindacato è stato ed è rimasto sempre la vocazione di Storti, e nel sindacato ha raggiunto traguardi impliciti nel riconoscimento di Di Vittorio.
Dopo il 1975, non realizzatasi l’unità sindacale, mutata la situazione politica, avviatasi l’altra transizione della società italiana da industriale a postindustriale, Storti avvertì come fossero giunti i tempi per lasciare a nuove energie la guida della Cisl e con designazione unitaria passò alla presidenza del Cnel.
Restava e resta attuale la sua lezione di autonomia e unità. L’autonomia è oggi un dato sostanzialmente acquisito sia per l’accresciuta maturazione del sindacato, sia per la crisi profonda che ha investito il nostro sistema politico, l’unità continua ad essere invece un obiettivo possibile, ma verso il quale si manifestano tuttora incertezze e ostacoli che, se non sono più quelli dei tempi di Storti, non sembrano tuttavia di agevole superamento. Per quali ragioni l’obiettivo unitario sia stato mancato negli anni 70 è storia ancora tutta da scrivere e da approfondire. Per quali motivazioni il sindacato degli anni 90 stenti a ritrovare uno slancio unitario più deciso e calzante è l’interrogativo che dovrebbe essere sciolto con maggiore decisione e coraggio.
Era questo anche l’interrogativo che lo stesso Storti rivolgeva, nelle sue ultime presenze in pubblico, ai suoi amici della Cisl come a quelli della Cgil e della Uil” (Rassegna Sindacale n. 2 del 24 gennaio 1994).


10 gennaioBologna, importante accordo aziendale firmato alla Ducati Energia, azienda gioiello del presidente della Federindustria regionale dell’Emilia-Romagna Guidalberto Guidi. L’accordo, approvato dall’85 per cento dei dipendenti, è arrivato dopo quattro mesi di trattative e 50 ore di sciopero e ha nelle relazioni sindacali, orario, diritti, pari opportunità, inquadramento professionale, i punti qualificanti

13 gennaioMilano, situazione difficile all’Alfa Romeo. L’assemblea ha deciso che, indipendentemente dall’arrivino o meno delle annunciate duemila lettere di sospensione a zero ore i lavoratori dell’Alfa si presenteranno tutti in fabbrica lunedì 17 gennaio. L’Alfa Romeo occupa oggi quasi diecimila persone, dopo che si è completato il trasferimento di seicento dipendenti provenienti dalla Fiat di Desio. Ma l’aria che si respira è già quella della smobilitazione: la capacità produttiva dello stabilimento è utilizzata al 20 per cento, la forza lavoro al 40, molte aree e reparti sono da tempo dismessi.Anche l’elezione della rappresentanza unitaria ha subito una battuta d’arresto dopo la costituzione del comitato elettorale (formato da quattro componenti per conto di Fim, Fiom, Uilm, Cobas, mentrela Flmu ha preferito rimanerne fuori). I dirigenti del gruppo hanno infatti espresso la volontà di rimettere in discussione l’accordo aziendale del 1971 prima di procedere alle elezioni della rappresentanza. Il timore è che l’azienda voglia rimettere in discussione le condizioni di miglior favore esistenti nel gruppo Fiat Auto, in termini di numero di delegati e permessi, nonostante che l’accordo sulle Rsu preveda che rimangano valide condizioni più favorevoli definite attraverso contratti o accordi collettivi. Quando la Fiat comprò l’Alfa, nel 1987, lavoravano ad Arese 16 mila persone. Oggi, pur essendo diminuiti a 9.500, determinano un indotto in termini di occupazione attorno alle 30 mila persone. La situazione dell’Alfa segue le riduzioni di personale già avvenute all’Autobianchi di Desio, alla Om, alla Borletti, alla Maserati

14 gennaioTorino, il tribunale dichiara il fallimento del Maglificio e calzaturificio torinese (Mct), proprietario dei marchi Robe di Kappa e Jesus

Metà gennaioMilano, dopo l’annuncio della Pirelli di destinare lo stabilimento di Tivoli (Roma) alla
produzione di pneumatici giganti per l’agricoltura, la prospettiva è la cassa integrazione per gli attuali 540 addetti, che si sommano ai precedenti 200 dopo l’accordo alla presidenza del Consiglio del dicembre scorso. La Pirelli ha infatti deciso, stante la riorganizzazione e la specializzazione dei siti, di dismettere a Tivoli, concentrandola su Bollate (Milano) e Torino, la produzione di pneumatico vettura, che occupa attualmente circa 240 addetti già in cassa integrazione ordinaria. «Quando uno stabilimento dimensionato su oltre mille addetti viene così ridotto, con solo 300 lavoratori per la produzione del pneumatico per l’agricoltura, evidentemente non ha più futuro – afferma Sergio Gigli, della Flerica Cisl – Abbiamo chiesto alla Pirelli di trasferire la vertenza al governo per gestire il problema con ammortizzatori sociali diversi dalla cassa integrazione, cioè con i contratti di solidarietà. Pirelli ha accettato di discutere il problema (…)»
Annunciato per il 4 febbraio lo sciopero generale dei lavoratori del gruppo ex Federconsorzi. L’astensione dal lavoro riguarderà sia i lavoratori dei Consorzi agrari che quelli delle attività produttive del gruppo, in particolare chimici, tessili, grafici e alimentaristi. Complessivamente la protesta interesserà circa diecimila persone. Prevista anche una manifestazione a Roma, davanti alla sede del ministero per le Risorse agricole. Due gli obiettivi: convincere il governo a rispettare l’impegno di emanare un provvedimento legislativo di riordino dei consorzi agrari e spingere la Sgr (la società di gestione che ha rilevato il patrimonio della Federconsorzi) ad aprire un confronto con i sindacati sul futuro delle attività produttive del gruppo. Annunciato anche per giovedì 10 febbraio un presidio davanti alla sede della Sgr

Ravenna, Bruno Baldini, già segretario della Filcea, è eletto segretario generale della Camera del lavoro territoriale, subentrando a Ivan Minguzzi. A Baldini subentra come segretario territoriale della Filcea ravennate Luigi Folegatti

Roma, Fabrizio Ottavi è il nuovo segretario generale della Fp Cgil di Roma, sostituisce Giancarlo
D’Alessandro, eletto al consiglio comunale

17 gennaioTorino, sciopero di due ore dei lavoratori della Fiat Mirafiori. Mentre l’attenzione è concentrata sulla vertenza di Mirafiori, la Fiat ha aggiunto nei giorni scorsi la richiesta di esuberi strutturali per lo stabilimento Fiat Avio di via Nizza, quindi ha annunciato esuberi anche alla Iveco:
negli enti centrali ai 186 dipendenti già in Cassa integrazione da tre anni (e per i quali l’azienda ha chiesto un altro anno di Cigs) si aggiungono altre 733 eccedenze (651 a Torino e 82 nelle altre direzioni regionali), mentre alla Spa Stura è stato chiesto il prolungamento di un anno della Cigs per
700 lavoratori. L’Iveco non ha dato nessuna garanzia per il rientro in fabbrica dei 919 esuberi degli enti centrali, mentre alla Spa, dove a marzo verrà spostata dalla Francia la produzione del «motore
8360», è annunciata la fine della Cassa integrazione per il febbraio 1995 
L’Aquila, assemblea dei lavoratori dell’Alenia Industria, dopo che l’azienda ha comunicato la chiusura dello stabilimento per il 31 gennaio e la messa in Cassa integrazione straordinaria dei 260 dipendenti


Bari, “(…) continua il processo di smantellamento della struttura industriale. Ridimensionata la presenza di Fiat, Philips, Firestone, Riv-Skf e indebolito l’apparato produttivo locale, prima fra tutte le Officine Calabrese, la mappa della crisi dell’apparato industriale barese è articolata: ci sono sia aree di deindustrializzazione sia realtà sviluppate capaci di confrontarsi con successo perfino con i mercati esteri, un’articolazione che passa anche all’interno dei comparti come il tessile-abbigliamento dove convivono aziende ormai travolte dalla concorrenza dei paesi in via di sviluppo e insediamenti che hanno saputo conquistare mercati di nicchia, come la stessa edilizia. Innanzitutto c’è la questione delle quattro aziende ex Efim: la Breda Fucine con 260 dipendenti, la Ototrasm (51% Efim e 49 gruppo Graziano che fa capo a Vittorio Ghidella ed è in procinto di passare al gruppo svizzero Saurer, quotato a Zurigo, il cui pacchetto di maggioranza è in mano allo stesso Ghidella, 25,1%, e a Tettamanti, 25,1%) con 306 addetti, la Efim-Data con 40 e l’Istituto Ricerche Breda con 28. Per ognuna secondo il sindacato è possibile una soluzione. «Tutte possono essere collocate solo partendo dall’azzeramento dei debiti pregressi – dice Piero Tateo della segreteria della Cdl barese – a queste condizioni la Breda Fucine può trovare un suo ruolo nel riassetto del polo ferroviario, la Ototrasm può riconquistare le quote di mercato perse per i contenziosi giudiziali relativi al trasferimento negli altri stabilimenti del gruppo Graziano dei macchinari acquistati con i fondi dell’intervento straordinario nel Mezzogiorno, l’Istituto Ricerche Breda potrebbe essere fuso ad altri centri di ricerca analoghi e l’Efim-Data potrebbe, senza scorpori deleteri, essere integrata in un futuro polo informatico nazionale».
Se per il Nuovo Pignone permangono ancora le incertezze connesse al nuovo assetto societario che va delineandosi con la privatizzazione (General Electric con il sostegno del gruppo concorrente americano Dresser) rimane sostanzialmente insoluta la questione del gruppo Calabrese, che conta 1.400 dipendenti (850 sono in Cigs) con stabilimenti anche a Torino e Adige (Verona). Pur non mancando le commesse, la grave crisi finanziaria connessa a un pesante indebitamento potrebbe essere superata solo nell’ambito di un nuovo assetto proprietario. In questa logica, trovando un altro partner privato, si potrebbe ipotizzare l’intervento della Gepi e l’ingresso delle banche creditrici nel pacchetto azionario. «Di certo non si può pensare a ridimensionamenti occupazionali – sottolinea Tateo – sia perché le commesse non mancano, sia perché il gruppo ha già dovuto subire una riduzione dell’organico, negli ultimi sette anni, di oltre mille unità».
Passando alla realtà provinciale dovrebbe essere in via di soluzione la questione dei 233 lavoratori della Cartiera di Barletta dopo la definizione per grandi linee di una società, composta da Poligrafico dello Stato, Gepi, Cellulosa Calabria e le Regioni Puglia e Calabria, che dovrebbe consentire la ripresa produttiva. Qualche preoccupazione c’è invece per la Termosud di Gioia del Colle, con oltre 600 dipendenti, specie se non verranno sbloccati i due progetti relativi al turbogas e allo smaltimento dei rifiuti, e per la Tognana di Monopoli (settore ceramica) incalzata dalla concorrenza dei paesi in via di sviluppo.
Problemi possibili anche per le piccole imprese del settore cascano specie per quanto riguarda la depurazione delle acque di lavorazione. Sempre nell’agroalimentare con l’accordo alla Peroni di Bari (300 dipendenti) sono stati definiti i processi di ristrutturazione che invece sono conclusi all’Alco (lavorazione tonno, del gruppo Palmera, con 200 dipendenti). Conclusi anche i processi di ristrutturazione nel comparto chimico (Osram, Firestone, Vime e Veme).
Un’altra questione che sembra aver superato un pericoloso immobilismo ormai decennale è quella dell’area industriale (Asi), anche grazie al nuovo commissario del consorzio che non solo sta lavorando per il completamento dei progetti, ma ha promosso un confronto con le organizzazioni sindacali. Mancano però i 35 miliardi di finanziamenti non ancora varati dal Cipe per la costruzione di tutte le 84 unità progettate per i rustici artigianali (64 da 252 mq, 16 da 322 e 4 da 336) con il rischio che, pur risultando infrastrutturata, l’Asi barese rimanga deserta in termini di insediamenti produttivi.
Del resto altre occasioni di lavoro, in una realtà che a fine 1993 aveva 139.075 iscritti nelle liste di collocamento, potrebbero venire sia dall’effettiva erogazione degli incentivi industriali già deliberati (110 iniziative pari a 503 addetti), sia dai lavori connessi al nodo ferroviario del capoluogo (250 miliardi sono già immediatamente spendibili) sia dalla realizzazione dell’asse viario Nord-Sud e del completamento degli schemi idrici” (Rassegna Sindacale n. 3 gennaio 1994)



18 gennaio: Silvio Berlusconi rompe gli indugi e scende in campo a capo di un nuovo partito politico. Si chiama Forza Italia
www.forza-italia.it
www.wikiwand.com/it/Ingresso_in_politica_di_Silvio_Berlusconi

La nascita di Forza Italia e le bugie del Cavaliere
www.repubblica.it/politica/2009/12/01/news/la_nascita_di_forza_italia_e_le_bugie_del_cavaliere-1822256
Ricordando la scomparsa di Alfredo Biondi, la Fondazione Critica Liberale propone un’interessante punto di vista sulla vocazione liberal di Forza Italiahttps://critlib.it/2020/06/27/biondi-e-gli-pseudo-liberali-in-guanti-bianchi


18 gennaio: il Partito popolare italiano (Ppi), erede della Dc, tiene la sua assemblea costituente, mentre la minoranza di destra forma il Centro cristiano democratico (Ccd), guidato da Pierferdinando Casini e Clemente Mastella
Roma, riprende al ministero del Lavoro la trattativa tra sindacati dei metalmeccanici e Fiat Avio.
L’incontro è stato richiesto da Fiom, Fim, Uilm e Fismic del Piemonte dopo la brusca interruzione della trattativa a fine dicembre, l’invio di 560 lettere di cassa integrazione a zero ore (420 operai e 140 impiegati) e diversi scioperi. I lavoratori cassintegrati, intanto, hanno già dato vita a un proprio coordinamento e a svariate azioni di lotta. Ma il loro futuro lavorativo resta più che incerto. «Già il 22 dicembre, prima della rottura – afferma Bertaina della Fiom torinese – l’azienda aveva delineato la possibilità di un accordo, ma solo su uscite incentivate, trasferimenti all’interno del gruppo e nello stabilimento di corso Romania, pensionamenti e mobilità lunga»
Roma, Fabio de Rossi è eletto segretario generale della Filcams Cgil del Lazio
Roma, continua da parte dei lavoratori l’occupazione della sede dell’Aaavtag (l’azienda autonoma di assistenza al volo, già Anav). L’occupazione è stata decisa per protestare contro il grave stato di crisi in cui da tempo si dibatte il settore.

19 gennaioBologna, in vista della prossima scadenza elettorale la Cgil dell’Emilia Romagna prende posizione a sostegno di un’alleanza fra le forze politiche che si ispirano a obiettivi di equità, di risanamento e di progresso, senza discriminazione alcuna se non le scelte programmatiche
Venezia, eletta la nuova segreteria della Cgil del Veneto. Confermati Luciano De Gasperi segretario generale e Antonio Zett segretario aggiunto, entrano Piero Daminato, attuale segretario generale della Funzione pubblica regionale, Diego Gallo, segretario della Fiom e Italo Stellon già segretario nazionale della Filt. Confermata anche Angiola Tiboni, di Essere sindacato
Roma, per la prima volta i lavoratori licenziati di un’azienda esclusa dalle gare d’appalto truccate delle ferrovie sono ammessi come parte civile: sono i 93 dipendenti della Scac di Monterotondo nel primo processo romano di Tangentopoli, denominato Traversine d’oro. Alla sbarra, con l’accusa di corruzione e di illecito finanziamento dei partiti, Severino Citaristi (ex cassiere della Dc), Franco Ferlin (segretario dell’ex ministro dei Trasporti, Bernini) e altre 20 persone, tra funzionari del ministero, dirigenti delle ferrovie dello Stato, imprenditori, dirigenti e rappresentanti di varie aziende.

20 gennaioMilano, riunione congiunta dei Direttivi regionali di Cgil, Cisl e Uil. «Il percorso verso l’unità – dice il segretario regionale della Cgil Terzi – non si avvia spontaneamente. Per creare qualcosa di nuovo e farlo crescere occorre coraggio, lavoro, tenacia. E, in secondo luogo, l’iniziativa in Lombardia vuole essere un’azione di stimolo e sollecitazione nei confronti dei centri confederali, non certo un’azione separata»
Casalecchio di Reno (Bologna), il centro commerciale Shopville licenzia 50 giovani (mancato rinnovo al termine del periodo di prova) titolari di contratti di formazione lavoro

22 gennaio: il Msi guidato da Gianfranco Fini si trasforma in Alleanza nazionale (An)




23 gennaioRoma, fallito attentato di Cosa Nostra allo stadio Olimpico. L’esplosione non avvenne per un malfunzionamento del telecomando che avrebbe innescato l’ordigno.
www.wikiwand.com/it/Fallito_attentato_allo_stadio_Olimpico_di_Roma
L’attentato fallito allo stadio: così poteva cambiare il Paese
Antonio Padellaro – Il Fatto Quotidiano 24 giugno 2020
www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/06/24/lattentato-fallito-allo-stadio-cosi-poteva-cambiare-il-paese/5845680/

L’attentato mancato allo stadio Olimpico
Attilio Bolzoni Blog – Repubblica 16 settembre 2019
https://mafie.blogautore.repubblica.it/2019/09/16/3528/




23 gennaioTel Aviv, il primo ministro israeliano Rabin annuncia l’intento di erigere una rete di recinzione sul confine cisgiordano e la chiusura del passaggio fra i Territori occupati ed Israele, ribadendo anche il rifiuto di ritirarsi, in palese violazione degli accordi sottoscritti

24 gennaio: muore improvvisamente in Francia l’avvocato Sergio Spazzali. Negli anni settanta era stato coinvolto in vicende di terrorismo legate alle Brigate Rosse ed era stato condannato nel 1982 dalla Corte di Assise di Appello Torino a quattro anni di reclusione per partecipazione a banda armata nell’ambito del processo a 72 brigatisti della Colonna Mara Cagol. Sempre in appello, pochi mesi prima era stato condannato a Milano a sei anni di reclusione, insieme con la berlinese Petra Krause, Roberto Mander ed alcuni anarchici svizzeri, per contrabbando di mine ed esplosivi sottratti da depositi dell’esercito svizzero. Stava preparando il suo rientro in Italia in vista della imminente prescrizione dei reati
Torino, firmato da Fim, Fiom, Uilm, Fismic e il management Iveco (settore autocarridella Fiat) un contratto di solidarietà che permetterà di salvare 530 posti di lavoro, con riduzionid’orario variabili dal 20 al 50 per cento. I sindacati considerano positiva l’intesa raggiunta, «nonostante alcuni limiti» in quanto consente di difendere i lavoratori, sia operai che impiegati,rispetto ai problemi di eccedenza di manodopera che l’Iveco aveva posto

26 gennaio: Silvio Berlusconi annuncia ufficialmente la nascita di Forza Italia. Passerà alle cronache come la “discesa in campo”27 gennaioMadrid, la Spagna è rimasta paralizzata dallo sciopero generale convocato dalle centrali sindacali contro la riforma del mercato del lavoro

Milano, arrestati in un bar Filippo e Giuseppe Graviano

28 – 30 gennaioFiuggi, congresso del Movimento Sociale Italiano. Approvata la proposta del segretario Gianfranco Fini di dare vita a una nuova formazione politica: nasce Alleanza Nazionale 

30 gennaio: firmata un’ipotesi di accordo tra Italtel e sindacati. Prevede una sperimentazione su larga scala di riduzione dell’orario di lavoro, la più ampia mai realizzata in un’impresa italiana. I contratti di solidarietà riguarderanno fino al termine del 1995 più della metà degli addetti del gruppo (8.400 sui complessivi 14.750) con una riduzione media dell’orario di lavoro del 23 per cento. L’accordo esclude ulteriori periodi di cassa integrazione straordinaria come il ricorso alla mobilità, se non su base esclusivamente volontaria per quei dipendenti che abbiano i requisiti di arrivare al pensionamento attraverso la mobilità lunga (che, secondo fonti aziendali, sarebbero oltre 1300).
Dal prossimo 21 febbraio inizierà in Italtel la settimana cortissima, dal lunedì al giovedì, assieme ad alcuni giorni di chiusura collettiva. Per 6.430 lavoratori di Milano, L’Aquila, S. Maria Capua Vetere, Roma le giornate non lavorate nel corso del 1994 saranno 57, per altri 1.970 dipendenti (Palermo, altre aree del Sud e Sardegna) saranno solo 28. Per l’azienda significherà un grosso sforzo di riorganizzazione, per i lavoratori una perdita economica abbastanza contenuta (da un milione a un milione e duecento mila lire l’anno, nette, a fronte di 57 giornate in meno per il quinto e il settimo livello) e sicuramente nuovi spazi di tempo individuale
Sono ormai più di 10 mila i posti di lavoro salvati grazie ai contratti di solidarietà e alla revisione degli orari, e oltre 30 mila gli addetti coinvolti. Di questi contratti 16-17 mila hanno riguardato i metalmeccanici (in particolare Italtel, Olivetti, ex Uva di Piombino e Piaggio) e 10 mila i lavoratori tessili. E quanto emerge da una ricerca realizzata dall’Osservatorio sulla contrattazione della Cgil sulle esperienze portate a termine in materia in Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, nelle categorie dell’industria e in alcune aree dei servizi. In Lombardia i contratti di solidarietà sono stati cinquanta e 6.650 i lavoratori coinvolti, cento in Emilia-Romagna e 7 mila gli interessati, 70 in Piemonte, per 3.500 lavoratori. Nel settore meccanico il ricorso a questo strumento si è intensificato nella seconda parte dello scorso anno con una serie di accordi significativi, come quello stipulato nello stabilimento
ex Uva di Piombino, rilevato da Lucchini, dove l’utilizzo della «solidarietà» ha consentito il rientro
in produzione di circa 500 dipendenti, il coinvolgimento di 2.300 lavoratori e una riduzione dell’orario
settimanale che oscilla dalle otto alle dodici ore. Nelle aziende chimiche i contratti di solidarietà hanno riguardato i dipendenti della Rhòne Poulenc, della Pharmaclia e della Unikeller. Anche tra i tessili la revisione degli orari ha prodotto risultati significativi: i contratti di solidarietà sono stati 113 e circa 10 mila i lavoratori coinvolti. Di particolare rilievo l’accordo del 13 gennaio scorso con la Corneliani,
che ha coinvolto 657 dipendenti su un totale di 1.300 addetti.
L’Alitalia, dov’è in corso una difficile vertenza, ha proposto di riassorbire il 50 per cento dei 1.200 «esuberi» con contratti di solidarietà.

FebbraioAfghanistan, Mehmoud Mestiri è nominato a capo della speciale missione Onu per l’Afghanistan. Devastata da un attentato l’ambasciata pachistana a Kabul.


Roma, terminati i lavori della Commissione d’inchiesta sulla povertà in Italia. I poveri sono quasi il 12 per cento della popolazione e vivono nei piccoli centri più che nelle città. Per una foto dell’ordinaria povertà degli italiani:  https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/–commissione-parlamentare-d-inchiesta-sulla-poverta


Reso noto l’esito delle elezioni per le Rsu tra i lavoratori delle Ferrovie in Piemonte, Lombardia e Val d’Aosta. In Piemonte, dove hanno votato 7.470 ferrovieri su 8.976 aventi diritto. 4.013 hanno dato la loro preferenza alla lista presentata dalla Filt Cgil, 1.632 a quella della Fit Cisl e 944 alla Uilt Uil. In Lombardia la Filt ha ottenuto invece il 48,7% dei voti, contro il 35,7 della Fit e il 13,1 della Uilt. In Val d’Aosta i voti si sono così ripartiti: 85,9% Filt, 14,1 Fit. In queste tre regioni non hanno ancora votato i macchinisti. Nel resto d’Italia le elezioni si svolgeranno invece tra il 28 febbraio e il 3 marzo. Alle elezioni delle Rsu hanno dato la loro adesione anche il Comu (Coordinamento macchinisti uniti), lo Sma (Sindacato macchinisti autonomi) e la Fisafs (Confederazione sindacati autonomi)
Si aggrava la situazione occupazionale nel Lazio: lo confermano i dati elaborati dall’Istat e dall’Osservatorio sul mercato del lavoro del Lazio relativi al periodo 1992-1993. Da gennaio a ottobre del 1993 70 mila persone, di cui 43 mila donne, hanno perso il lavoro. Il calo occupazionale si è verificato un po’ in tutti i settori: si va dai 6 mila posti di lavoro in meno in agricoltura agli 11 mila nell’industria, ai 54 mila nel terziario, tradizionale polmone occupazionale della regione. Sono in aumento anche le ore di cassa integrazione rispetto al periodo di tempo preso in considerazione, raddoppia il numero di iscritti alle liste di mobilità (+206%) e un incremento si segnala anche fra gli iscritti al collocamento (+0,2%). Diminuiscono invece i contratti di formazione lavoro (-37%) e gli avviamenti al lavoro (-22,3%)
Bruxelles, presentato il «Libro verde sulla politica sociale europea-opzioni per l’Unione». Tre sono le parti centrali del documento Flynn, rispettivamente dedicate alla dimensione sociale della Comunità
(le acquisizioni), alle sfide sociali dell’Europa e all’Unione europea e le risposte possibili alle sfide.
In occasione del suo ultimo Comitato sociale la Confederazione europea dei sindacati ha rilanciato
il programma per l’attuazione della politica sociale europea. Si tratta sia di misure legislative miranti
al consolidamento di uno «zoccolo» di diritti sociali, che di iniziative di tipo negoziale imperniate
sulla rivalutazione del dialogo sociale.

1 febbraio: in vista delle elezioni politiche nasce l’alleanza Progressisti (Pds, Prc, Psi, Rete, Verdi, Cristiano-sociali e Alleanza democratica)
Milano, otto ore di sciopero tra il 1° e il 4 febbraio dei lavoratori lombardi dell’Assicuratrice Edile che protestano per la decisione unilaterale dell’azienda di procedere a sedici licenziamenti, denunciando gravi perdite di bilancio a seguito della paralisi negli appalti pubblici dopo Tangentopoli. L’azienda ha rigettato le proposte dei sindacati, che in alternativa ai licenziamenti avevano proposto l’attivazione di contratti di solidarietà per due anni, la trasformazione di alcuni rapporti di lavoro a tempo parziale e il rientro di attività, come la gestione degli immobili attualmente affidata ad enti esterni
I 300 mila lavoratori dell’industria chimica e farmaceutica sciopereranno il 9 febbraio, su indicazione della Fulc, la federazione unitaria dei sindacati della categoria, per imprimere una svolta alla trattativa per il rinnovo del contratto nazionale A incrociare le braccia questa volta saranno . Altre due ore di sciopero serviranno per svolgere assemblee d’informazione con i lavoratori sullo stato del negoziato, mentre le restanti due ore verranno gestite nelle diverse realtà territoriali. Sui tre punti cruciali del rinnovo contrattuale, e cioè sulla contrattazione aziendale, l’orario e il salario, le proposte avanzate dalla Federchimica sono state giudicate dai sindacati «inaccettabili». Lontana dalle richieste della Fulc anche la proposta di aumento salariale avanzata dalla controparte

4 febbraio: Forza Italia, Ccd, Lista Pannella, Unione del Centro democratico (ex Pli) e Lega Nord annunciano l’alleanza elettorale nel Nord del Paese sotto il nome di Polo delle libertà. Al Centro-Sud si forma il Polo del buon governo (con Alleanza nazionale a posto della Lega Nord)

6 febbraioTorino, arrestato, con l’accusa di concorso in corruzione l’agente del Sismi Gianni Ciliberti. Era in servizio a Bologna, con il nome di copertura di maresciallo Calipatti, nei giorni della strage del 2 agosto.

11 febbraioMilano, arrestato Paolo Berlusconi per tangenti ai funzionari Cariplo. Sarà assolto in Cassazione. Ammette però il versamento di tangenti a politici milanesi.

23 febbraioRoma, la Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi, approva la relazione del presidente Libero Gualtieri. In particolare il relatore scrive che “l’opposizione del segreto di stato si è configurata solo come l‘extrema ratio di un comportamento più generale che ha visto l’esecutivo costantemente riluttante a fornire la propria collaborazione” e sottolinea “il danno arrecato alla sicurezza democratica del paese dall’allontanamento dai compiti istituzionali suoi propri del Sisde”. A proposito del caso Moro, Gualtieri scrive che “esistono tuttora numerose lacune e zone d’ombra e che molti degli interrogativi da sempre sul tappeto sono rimasti senza una risposta soddisfacente”, mentre per il caso Ustica “rimane confermata la responsabilità di quei settori dello Stato che hanno creato nel tempo e sistematicamente una serie infinita di condizionamenti atti a rendere difficile e quasi impossibile l’accertamento della verità”.

28 febbraioRoma, arrestato il generale dell’aeronautica a riposo Romolo Mangani per cospirazione politica in riferimento a un progetto di occupazione della Rai. Con lui finiscono in carcere Ambrogio Taglienti e Marcello Perfili. In precedenza erano stati arrestati Giovanni Marra, Roberto Noè e Maria Petaccia, impiegata in un ufficio del Sisde.

Marzo: dopo l’arresto in febbraio di Paolo Berlusconi, Il Giornale associa i nomi dei magistrati Piercamillo Davigo e Francesco Di Maggio al giudice corrotto Diego Curtò e a Salvatore Ligresti: sarebbero tutti legati ad una cooperativa edilizia. La notizia risulterà infondata e il direttore Feltri verrà condannato. Intanto, Di Pietro stringe per la rogatoria a Hong Kong sul bottino di Craxi: la prova che lo stesso Craxi gestiva il proprio, tramite Giancarlo Troielli, qualche decina di miliardi. Contestualmente ricompare puntuale, il giorno 15, la Falange armata: “Ammazzeremo Di Pietro”, fa sapere. L’indomani Berlusconi presenta al procuratore generale di Milano Giulio Catelani, un esposto sui presunti abusi del pool nelle perquisizioni a Publitalia. Catelani ringrazia e comincia a fare la spola tra Milano e Roma, per convincere il ministero a sguinzagliare gli ispettori contro il procuratore Borrelli e i suoi sostituti


2 marzo: scompare l’elicottero della Guardia di Finanza Volpe 132. Saranno trovati soltanto alcuni frammenti. L’ultimo contatto è al largo di Capo Ferrato, presso la rada di Feraxi, a Muravera (Cagliari)

https://www.wikiwand.com/it/Volpe_132

http://www.noncicredo.org/index.php/le-storie/41-che-fine-ha-fatto-volpe-132

“Giovanni Utzeri era un uomo minuto, fragile. Il suo viso era affilato, duro come il cemento, scavato da tristi rughe di fatica. Aveva cercato fortuna e speranze nelle miniere di carbone del Belgio e…continua in https://www.lanuovasardegna.it/tempo-libero/2019/10/05/news/l-ustica-sarda-il-grande-mistero-dell-elicottero-volpe-132-1.17892545


20 marzoMogadiscio (Somalia), un commando uccide l’inviata del Tg3 Ilaria Alpi e l’operatore Miriam Hrovatin. E’ una esecuzione vera e propria, ma subito si tenta di accreditare la tesi dell’incidente: un attentato dei fondamentalisti islamici, un tentativo di sequestro o rapina o una rappresaglia contro il contingente italiano. Il generale Carmine Fiore è il comandante delle forze italiane in Somalia. Ma a Mogadiscio ci sono anche il colonnello Luca Rajola Pescarini, responsabile del Sismi e il generale Fulvio Vezzalini, responsabile dell’intelligence delle forze Nato. L’ambasciatore italiano in Somalia e Mario Scialoja. A Mogadiscio, con compiti di indagine, c’è anche un reparto di carabinieri del reparto Tuscania. Nessuno però si reca sul luogo del duplice omicidio. L’unico ad arrivare sul posto è Giancarlo Marocchino, un faccendiere italiano in Somalia dal 1984. Non viene attivata nessuna indagine, non vengono sequestrate le armi dell’autista della Alpi, ne della scorta. Nessun testimone è interrogato. Inizia così un’altra pagina nera nella storia recente d’italia.

22 marzoRoma, dopo aver eseguito sul corpo di Ilaria Alpi un esame medico esterno, il dottor Giulio Sacchetti scrive nel suo referto: “trattasi di ferita penetrante al capo da colpo d’arma da fuoco a proiettile unico; mezzo adoperato pistola, arma corta. Quanto ai mezzi che produssero il decesso si identificano in un colpo d’arma da fuoco a proiettile unico esploso a contatto con il capo”. Continuano le omissioni iniziate al momento della morte: non viene disposta l’autopsia; scompaiono il certificato di morte e il Body Anatomy report redatto dalla compagnia Brown Root di Huston. Scompaiono anche gli appunti Ilaria e le videocassette registrate.


27 – 28 marzo: si svolgono le elezioni politiche. Si afferma Forza Italia guidata da Silvio Berlusconi, alleandosi al nord con la Lega e nel centro-sud con il Msi – Alleanza Nazionale. Berlusconi offrirà ad Antonio Di Pietro il posto di ministro dell’Interno e a Pier Camillo Davigo quello di Grazia e Giustizia, ottenendo un doppio rifiuto
https://www.wikiwand.com/it/Elezioni_politiche_italiane_del_1994
https://www.youtube.com/watch?v=d9ZBLoSQVf8https://www.youtube.com/watch?v=ef5cpFisiDchttps://www.youtube.com/watch?v=yHw66jdecQg
https://m.famigliacristiana.it/blogpost/27-marzo-1994-il-giorno-che-cambio-la-politica.htm

I risultati
Camera  https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=C&dtel=27/03/1994&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
Senato  https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=S&dtel=27/03/1994&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S

Nota per la navigazione: dai link sopra riportati si accede alle pagine dei risultati delle diverse Circoscrizioni, delle singole provincie da qui ai singoli comuni. Allo stesso modo si accede ai collegi uninominali della Camera

27 marzo 1994: Berlusconi vince le elezioni. L’annuncio di Emilio Fede
Emilio Fede annuncia la vittoria di Forza Italiahttps://sentierinterrotti.wordpress.com/2012/03/27/27-e-28-marzo-1994/

Potrebbe interessarti: https://www.today.it/video/berlusconi-vince-elezioni-27-28-marzo-1994.html


Aprile: l’ex sindaco socialista di Milano, Paolo Pillitteri, in un libro scritto con Filippo Facci (Io ti conoscevo bene), parla dei rapporti passati con Di Pietro. Il 29, nell’aula del tribunale dove si attende la sentenza Cusani, sarà ritrovata una finta bomba indirizzata contro Di Pietro.

12 aprileCaltanisetta, la Procura distrettuale antimafia emette una serie di ordini di custodia cautelare contro i componenti della cupola di Cosa Nostra: Bernardo Provenzano, Pietro Aglieri, Carlo Greco, Michelangelo La Barbera, Benedetto Spera, Antonio Giuffrè, tutti latitanti, Matteo Motisi, Salvatore Buscemi, Giuseppe Pippo Calò, Giuseppe Farinella, Giuseppe Giacomo Gambino, Antonino Geraci, i fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, Giuseppe Lucchese, Francesco Madonia, Giuseppe e Salvatore Montalto (padre e figlio), e Benedetto Spera. Un ruolo importante alle indagini è svolto dai pentiti Salvatore Cancemi e Gioacchino La Barbera.

15 aprile: firmati gli accordi di Marrakech. Si concludono così le trattative dell’Uruguay Round, che portano alla creazione del WTO e alla ratifica di tre accordi nei campi del commercio e delle tariffe, dei servizi e della proprietà intellettuale.

16 aprileRoma, emessa la sentenza contro gli appartenenti alla P2 accusati di cospirazione politica: la Corte d’assise di Roma assolve tutti gli imputati. Licio Gelli è condannato a 17 anni per i reati di calunnia, millantato credito e procacciamento di notizie riservate

21 aprileMilano, comincia la maxi inchiesta nei confronti della guardia di finanza: 80 finanzieri arrestati e più di 300 imprenditori coinvolti, fra i quali le maggiori firme dell’alta moda milanese, nonché tre aziende del presidente del Consiglio: Videotime, Mediolanum e Mondadori

24 aprile: Cesare Romiti scrive al Corriere della Sera e ammette il pagamento di tangenti da parte della Fiat


25 aprile: in tutta Italia si festeggia il 25 aprile, liberazione dal nazifascismo. A Milano oltre un milione di persone sfilano sotto la pioggiahttps://www.youtube.com/watch?v=A2dhFukyUfo


28 aprileRoma, il Presidente della Repubblica conferisce a Silvio Berlusconi (FI) l’incarico di formare il nuovo Governo
Milano, il finanziere Sergio Cusani è condannato a otto anni di reclusione. La condanna sarà ridotta in appello a 6 anni.


10 maggio: dopo laboriose trattative nasce il Governo Berlusconi composto da Fi, Lega Nord, Alleanza nazionale, Ccd e Ucd
Il governo: http://www.senato.it/leg/12/BGT/Schede/Governi/0021_M.htm


10 maggio: arrestato a Roma Giovanni Francesco (Gianfranco) Alliata di Montereale, storico dignitario della massoneria di piazza del Gesù. Con lui finiscono in carcere Cosmo Sallustio Salvemini, Alfredo Rasoli e il colonnello Benedetto Miseria. Per tutti l’accusa è di aver condizionato le elezioni amministrative a Roma attraverso una loggia massonica segreta (e quindi illegale secondo la legge Anselmi). Dopo una settimana trascorsa in carcere, Alliata otterrà gli arresti domiciliari, dove morirà il 20 giugno 1994. L’inchiesta è condotta dalla procura di Palmi.

16 maggioBologna, la prima Corte d’ Assise d’appello, dopo l’annullamento della precedente sentenza, condanna all’ergastolo per la strage del 2 agosto 1980 Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Sergio Picciafuoco, mentre assolve Massimiliano Fachini. Per il depistaggio delle indagini la corte condanna a dieci anni per calunnia aggravata da finalità di terrorismo Licio Gelli e gli uomini del Sismi Francesco Pazienza, a otto anni e cinque mesi Pietro Musumeci e a sette anni e 11 mesi Giuseppe Belmonte. Per banda armata 11 anni a Gilberto Cavallini e otto anni a Egidio Giuliani, mentre sono assolti dalle accuse di strage e banda armata Massimiliano Fachini e Roberto Rinani. La Cassazione confermerà poi la sentenza tranne che per Picciafuoco, che rinvierà al giudizio di una corte di Firenze. Picciafuoco sarà poi assolto.

19 maggioRoma, il governo Berlusconi ottiene la fiducia alla Camera con 366 si e 245 no. Il giorno prima il Senato aveva votato la fiducia con 159 voti favorevoli e 153 contrari

Su una nave battente bandiera libanese vengono sequestrati un carico di stupefacenti destinato a Bologna e 119 mitragliatori e due lanciamissili completi di razzi diretti a Brescia.
Il generale Carmine Fiore, in una lettera scritta ai genitori di Ilaria Alpi, afferma: “Gli stessi carabinieri hanno recuperato i corpi, li hanno portati al porto Vecchio e da qui in elicottero sulla nave Garibaldi. Nel contempo insieme ad alcuni giornalisti italiani si sono recati all’Hotel Sahafi per raccogliere tutto il materiale degli interessati”. Sono solo bugie che il generale continuerà a sostenere anche di fronte all’evidenza delle immagini televisive girate immediatamente dopo l’agguato. Luciana Alpi lo definirà “bugiardo e inaffidabile”: querelata, subirà due processi. Nelle motivazioni della sentenza definitiva di assoluzione (Brescia, corte d’appello, 3 febbraio 1998) si legge: “Le affermazioni del generale Fiore sono risultate non corrispondenti alla verità (…) travisa i fatti nell’evidente fine di offrire un’immagine di efficienza dell’esercito italiano”.

17 maggioLondra, l’esperto inglese F. A. Taylor sostiene, nella sua perizia, che il DC9 è esploso nel cielo di Ustica a causa di una bomba.

21 maggioPalermo, la Procura chiede il rinvio a giudizio del senatore a vita Giulio Andreotti per i reati di concorso in associazione per delinquere semplice e mafiosa
Muore Giovanni Goria, già Presidente del Consiglio e più volte ministro ed esponente di punta della Democrazia Cristiana

10 giugnoPalermo, avrebbero inscenato un finto suicidio per vendetta nei confronti del pentito Gioacchino La Barbera, uno dei testi chiave del processo per la strage di Capaci. Con questa accusa il GIP di Palermo, Antonio Tricoli, ha emesso due ordini di custodia cautelare. A commettere l’omicidio sarebbero stati il boss latitante Domenico Raccuglia, 39 anni, indicato come il reggente della cosca di Altofonte, Francesco Paolo Caffrì, ucciso nel 1996 e Michele Traina, 41 anni, detenuto per associazione mafiosa. Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire il movente e la dinamica dell’omicidio, avvenuto il 10 giugno del 1994, grazie alle rivelazioni di alcuni collaboratori, tra cui il boss Giovanni Brusca che si è autoaccusato del delitto. Girolamo La Barbera, 69 anni, fu trovato impiccato all’interno di una stalla di sua proprietà nelle campagne di Altofonte. La tesi del suicidio non convinse gli investigatori della Dia che avviarono una serie di accertamenti, nonostante l’autopsia sul cadavere sembrò escludere segni di violenza. A nove anni di distanza la svolta nelle indagini: secondo il racconto dei pentiti, l’anziano genitore di Gioacchino La Barbera sarebbe stato strangolato, prima di inscenare il finto suicidio


12 giugno: elezioni per l’Europarlamento e netta affermazione di Forza Italia: Fi 30,6%, Pds 19%, An 12,4%, Ppi 10%, Lega Nord 6,5%, Prc 6%. La vittoria dello schieramento di centro destra provoca le dimissioni di Achille Occhetto da segretario del PDS, Ottaviano Del Turco da segretario del PSI e Willer Bordon da coordinatore di Alleanza democratica
https://www.wikiwand.com/it/Elezioni_europee_del_1994
I risultatihttps://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=E&dtel=12/06/1994&tpa=Y&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S



12 – 26 giugnoSardegna, elezioni regionali
I risultati
https://www.wikiwand.com/it/Elezioni_regionali_in_Sardegna_del_1994
https://www.consregsardegna.it/wp-content/uploads/2019/10/Manuale-_Tomo_II_XV.pdf


14 giugnoChianciano Terme (Si), si chiude la Conferenza programmatica della CGIL. Bruno Trentin lascia la guida della Confederazione e nel suo intervento afferma, tra l’altro: “Questo è il volto della Cgil. Questa Cgil che conosco bene e di cui lascio la direzione con un sentimento di infinita riconoscenza. E’ il volto di un sindacato di donne e di uomini che si interroga sempre sulle proprie scelte e anche sui propri errori, che cerca di apprendere dagli altri per trovare tutte le energie che gli consentano di decidere, di agire, ma anche di continuare a rinnovarsi, di dimostrare con i fatti, la sua capacità di cambiare e di aprirsi a tutte le esperienze vitali e a tutti i fenomeni di democrazia che covano ora e che covano sempre nel mondo dei lavoratori”21 giugno: Valdo Spini è nominato coordinatore del PSI

24 giugnoCorfù, durante i lavori del Consiglio Europeo, sono firmati gli accordi di adesione dell’Austria, della Finlandia, della Svezia e della Norvegia

29 giugnoRoma, Sergio Fois, Gian Vittorio Gabri, Franco Fumagalli, Carlo Federico Grosso, Andrea Proto Pisani, Giovanni Fiandanca, Alfredo Pazzaglia, Agostino Viviani e Franco Franchi sono eletti alprimo scrutinio membri del Consiglio Superiore della Magistratura

LuglioRoma, dopo un comizio del missino Teodoro Buontempo a Piazza Sempione, alcuni ignoti sparano colpi di pistola contro il centro sociale La Torre

1 luglio: Massimo D’Alema è eletto segretario del Pds

5 luglio: firmato il contratto dei metalmeccanici. Introdotte alcune norme che prevedono la possibilità di distribuire le riduzioni d’orario, abbassando l’orario medio settimanale, nel caso di superamento dei 15 turni settimanali e nell’eventualità di crisi aziendale e relativi eccedenti. Inoltre vengono regolamentati alcune tipologie di contratti atipici: contratti a termine e part time
Bologna, il Sindaco Walter Vitali illustra alle assessore e alle consigliere comunali la proposta istituzionale che raccolga l’espressione del punto di vista della donne nel governo della città
Cfr.www.comune.bologna.it/storiaamministrativa/stories/detail/410126
All’onorevole Giancarla Codrignani è affidato l’incarico di presiedere il Comitato.
Già a partire dal 1993 il sindaco aveva manifestato l’intenzione di avvalersi della consulenza di una donna qualificata nella conoscenza dei problemi di genere e di costituire un organismo ristretto di donne che abbia il compito di esprimere compiutamente il punto di vista femminile sulle politiche di governo della città. In una lettera autografa indirizzata alle consigliere del Comune, datata 3 luglio 1993 e conservata nell’archivio del Comitato, si legge: “Penso a sei/sette donne, fra le quali una presidente, dotate di grande competenza e autorevolezza nei diversi ambiti femminili (lavoro, professioni, università, istruzione, problematiche sociali, qualità urbana). Spetterà a questo organismo formulare linee di azione per l’Amministrazione che sappiano incorporare al livello più elevato le elaborazioni che la ricerca delle donne compie”. Le componenti del Comitato, scelte personalmente da Giancarla Codrignani in base ad un’idea di rappresentanza femminile estranea ai livelli di rappresentatività tradizionali ma legata invece alla realtà quotidiana e alla società civile, sono la psicologa Chiara Berti, la sindacalista Giancarla Bruschi, l’insegnante Anna Grattarola, l’imprenditrice Emanuela Guidoboni, il medico Lidia La Marca, la studentessa Patrizia Rampioni e la pensionata Leonilde Ricci Sinigaglia. La sede del Comitato viene individuata al terzo piano dello stabile di via Oberdan 24, negli ex uffici comunali del Progetto Giovani e Donna

6 luglioRoma, il giudice per le indagini preliminari, accogliendo la richiesta del pubblico ministero, dispone l’archiviazione del procedimento penale riguardante l’esistenza di un’organizzazione paramilitare clandestina (la Gladio Rossa) legata al Pci. A parere del magistrato non è possibile dimostrare che la “predisposizione da parte del Pci di meccanismi difensivi abbia assunto dimensioni tali da costituire un serio concreto pericolo per lo stato”.

8 luglio: si apre a Napoli il vertice dei G7, al quale partecipano i capi di Stato e di governo dei sette Paesi più industrializzati del mondo. Per la prima volta partecipa anche la Russia, per cui il vertice assumerà la nuova sigla di G8.

13 luglio: mentre i finanzieri arrestati nell’inchiesta sulla guardia di finanza parlano della Fininvest, il governo Berlusconi emette il decreto Biondi (dal nome dell’allora ministro della Giustizia), che vieta la custodia cautelare per molti reati, fra i quali la corruzione. L’indomani Di Pietro annuncia, presenti Colombo, Greco e Davigo, lo scioglimento del pool. Polemiche sull’esposizione televisiva dei magistrati. La Lega si schiera contro il decreto, che non diventerà mai legge.
Due giorni dopo Berlusconi raduna amici, ministri e avvocati Fininvest ad Arcore per discutere della latitanza del fratello Paolo e del manager Salvatore Sciascia. Le proteste dell’opinione pubblica costringeranno il presidente Berlusconi a ritirare il provvedimento

Roma, il generale Sergio Siracusa assume la direzione del Sismi, subentrando al generale Cesare Pucci. Contemporaneamente cambiano anche i vertici del Sisde: il generale Gaetano Marino succede al prefetto Domenico Salazar. Infine, il prefetto Umberto Pierantoni succede al generale Giuseppe Taormina alla guida del Cesis, la struttura di coordinamento dei servizi segreti.

14 luglio: con l’ accusa di strage con finalità mafiosa, il gip Roberto Macchia emette otto ordini di custodia cautelare per gli attentati di via Fauro, San Giovanni e Velabro, commessi a Roma nel 1993. Tra gli altri, i provvedimenti riguardano Totò Riina, Leoluca Bagarella e Bernardo Provenzano.

20 luglioRoma, Piero Alberto Capotosti è eletto, al terzo scrutinio, membro del Consiglio superiore della magistratura

23 luglio: alla vigilia del rientro in Italia per mettersi a disposizione del giudice istruttore di Milano che indaga sulla strage di piazza Fontana, come l’aveva quasi convinto a fare il funzionario del Sismi Aldo Madia, l’ex neofascista Martino Siciliano decide di accogliere le sollecitazioni venutegli dal Giappone da Delfo Zorzi, già affiliato al Mpon (Movimento Politico Ordine Nuovo) e informatore della Divisione Affari Riservati del ministero dell’Interno, e si reca a San Pietroburgo. Lì secondo le istruzioni ricevute da Delfo Zorzi, incontrerà il fratello di questi, Rudi, che gli offrirà aiuti economici e una sistemazione lavorativa purchè non collabori con l’autorità giudiziaria italiana. Non fidandosi, Siciliano rientrerà però in Francia e riprenderà contatto col funzionario del Sismi.

27 luglio: il 1° Congresso del Partito popolare elegge segretario Rocco Buttiglione, che prevale su Nicola Mancino

28 luglioMilano, arresto lampo di Paolo Berlusconi per le mazzette alla Guardia di Finanza.

29 luglio: Il Tribunale di Milano condanna, per la vicenda del conto “Protezione”, l’ex segretario del Psi (Partito Socialista Italiano) Bettino Craxi e il suo vice all’epoca dei fatti Claudio Martelli a otto anni e sei mesi, l’ex gran maestro della P2 (Loggia Propaganda numero 2) Licio Gelli a sei anni e sei mesi, l’ex vicepresidente dell’Eni (Ente Nazionale Idrocarburi) Leonardo Di Donna a sette anni e l’incaricato d’affari del Psi Silvano Larini a cinque anni e sei mesi. La vicenda riguarda il versamento di fondi clandestini per circa sette milioni di dollari dal Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, assente al processo perchè deceduto, al conto “Protezione” di cui era intestatario Larini, messo a disposizione su indicazione di Craxi e Martelli. Gelli e Di Donna hanno operato come tramiti. Di Donna e Calvi erano associati alla P2 di Gelli.

Agosto: il faccendiere socialista Ferdinando Mach di Palmstein, latitante da un anno, parla al telefono con la zia Caterina: “Se apro bocca il primo che va dentro è Di Pietro, di cui so cose pazzesche. Me le ha dette un suo amico che poi s’è pentito”. Chi sarà mai l’amico? Proprio in quei giorni, Giancarlo Gorrini ha cominciato il giro delle sette chiese tra Sergio Cusani e Paolo Berlusconi, implorando aiuto per salvare la Maa Assicurazioni, da lui stesso rapinata. In cambio, offre le memorie di Antonio Di Pietro.

3 agosto: al termine dell’inchiesta-bis sulle stragi alla stazione di Bologna e sul treno Italicus il giudice istruttore di Bologna rinvia a giudizio quattro imputati: Federigo Mannucci Benincasa, ex ufficiale del Sismi (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare); Umberto Nobile, ex ufficiale del Sios (Servizio segreto dell’aeronautica); Ivano Bongiovanni e Massimo Carminati della banda della Magliana. Le accuse comprendono detenzione d’armi, favoreggiamento, calunnia, abuso di potere. 


4 agosto: muore a Roma il senatore a vita Giovanni Spadolini, già Presidente del Consiglio e Presidente del Senato ed esponente di spicco del Partito Repubblicano (Cfr. https://nuovaantologia.it/archivi-2/archivio-giovanni-spadolini/)


13 agosto: Il giudice istruttore di Roma rinvia a giudizio 98 imputati in quanto promotori, organizzatori, partecipanti e complici della banda della Magliana e per una quantità di delitti ad essa addebitati fino al 1989. Le accuse comprendono la detenzione di armi, il commercio degli stupefacenti, l’omicidio, truffe, rapine, ricettazioni e corruzioni. Tra i rinviati a giudizio anche tre poliziotti: Italo Chilelli, Giuseppe Michienzi e Giuseppe Patruno.

14 agostoPasso del Rombo, in Alto Adige, viene arrestata Karola Unterkircher. Terrorista dell’organizzazione Ein Tirol, deve scontare una condanna a dieci anni di carcere. 



22 agostoVenezia, presentato l’esposto contro il petrolchimico di Portomarghera (Venezia) che, quattro anni dopo, porterà a processo alti dirigenti di Montedison, Enichem ed Enimont per strage, omicidio e lesioni plurime a titolo colposo
Per saperne di più https://www.rivistailmulino.it/news/newsitem/index/Item/News:NEWS_ITEM:4810
Lavoravamo tra micidiali veleni
sostanze terribili
cancerogene.
Non affermate ora
furfanti
ladri di vite
che non c’era alcuna certezza
che non c’erano legislazioni.
Non dite, non dite che non sapevate.
Avete ammazzato e ammazzate ancora
tranquilli indisturbati
tanto
il fatto non sussiste.
I miei compagni morti non sono
mai esistiti
sono svaniti nel nulla.
I miei compagni operai
morti
non possono tollerare
questa vergogna.
Non possiamo sopportare
questo insulto.
Nessun padrone
nessun tribunale
potrà mai recingerci
di un così grande
infame silenzio.

[Ferruccio Brugnaro, Tutti assolti al processo per le morti al petrolchimico, in MoRtedison (Tutti assolti), TamTam libri, 2001]


15 settembreRoma, la Camera approva l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull’Azienda di Stato per gli interventi nel mercato agricolo (AIMA)

19 settembre: nell’aula bunker di Caltanissetta comincia l’udienza preliminare per la strage di Capaci. 37 gli imputati

20 settembre: per ordine dell’autorità giudiziaria di Napoli viene arrestato nella sua abitazione di Roma l’ex ministro dell’interno Antonio Gava, democristiano. L’accusa è di partecipazione ad una associazione a delinquere di tipo mafioso che nel caso specifico è la camorra nelle sue diverse passate strutturazioni, Nco (Nuova Camorra Organizzata) e Nf (Nuova Famiglia). 

27 settembre: il governo presenta la legge finanziaria e la riforma delle pensioni (blocco delle pensioni di anzianità e innalzamento dell’età alla pensione sono i provvedimenti più controversi). Il disegno di riforma suscita imponenti manifestazioni di protesta e viene ritirato

30 settembreRoma, il segretario del MSI Gianfranco Fini propone lo scioglimento del partito in Alleanza Nazionale

3 ottobre: Giorgio Tradati, amico di Craxi, confessa di aver gestito per conto di Craxi due conti svizzeri con depositi di circa 30 miliardi e bonifici fino al `92.

4 ottobre: ispezione ministeriale al pool di Milano

14 ottobre: sciopero generale, organizzato contro la legge finanziaria e il taglio delle pensioni.

18 ottobre: dopo aver fornito una serie di informazioni al funzionario del Sismi (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare) Aldo Madia, e aver chiesto assistenza anche economica per la famiglia in Colombia, Martino Siciliano rientra dalla Francia in Italia e si mette a disposizione del giudice istruttore di Milano Guido Salvini. La procedura seguita solleverà molte polemiche nei confronti del magistrato e del Sismi, a cui la legge vieta di compiere atti di polizia giudiziaria. 
Il ministro di Grazia e Giustizia, Alfredo Biondi, avvia un’inchiesta ministeriale sui giudici del pool milanese.

22 ottobre: l’Italia è condannata a pagare all’Unione Europea una multa di 3621 miliardi di lire per non avere rispettato le quote di produzione del latte, assegnate per il periodo 1989-1993

26 ottobre: il leader della Lega Nord Umberto Bossi annuncia l’uscita del suo movimento dallamaggioranza subito dopo l’approvazione della legge finanziaria

27 ottobre: la Corte di Cassazione annulla la sentenza di assoluzione per l’omicidio Calabresi

NovembreTurkmenistan, dopo il divieto imposto alla Bridas di esportare il petrolio dal giacimento di Kemir, il governo forma un gruppo di lavoro per studiare i perorsi degli oleodotti. Del gruppo fanno parte anche Alexander Haig e i rappresentanti della Bridas. Nel gennaio successivo, dopo rinegoziato il contratto (alla Bridas andrà il 65%) per l’estrazione del petrolio nel giacimento di Kemir, il governo concede di nuovo l’autorizzazione all’esportazione.

4 novembreAfghanistan, un convoglio pachistano composto da 30 autocarri è sequestrato dai signori della guerra nei pressi di Kandahar. Venti morti durante il combattimento. Il giorno successivo i talebani assumono il controllo di Kandahar e liberano il convoglio. In quattro giorni di scontri i morti sono oltre 50

6 novembre: una disastrosa alluvione devasta le province di Cuneo, Asti e Alessandria, causando 64 morti e danni ingentissimi

10 novembreRoma, si apre il 47° Congresso del PSI che sancisce lo scioglimento del Partito Socialista Italiano e la nascita dei Socialisti Italiani. Enrico Boselli è il segretario della nuova formazione e Gino Giugni ne è il presidente

13 novembre: il XLVII congresso del Psi decide lo scioglimento del partito: molti esponenti socialisti confluiscono nel Polo delle Libertà e alcuni militano nei partiti o in nuove formazioni politiche di centrosinistra. L’ex Segretario Craxi, non più coperto dall’immunità parlamentare, è già espatriato in Tunisia prima dell’ordinanza di ritiro del passaporto (maggio) e sarà dichiarato latitante nel luglio 1995

14 novembre: La Camera approva, con 321 voti a favore e 134 contrari, l’articolo 30 del disegno di legge A.C. 1365-bis, concernente misure di razionalizzazione della finanza pubblica (provvedimentocollegato alla manovra di finanza pubblica), su cui il Governo ha posto la questione di fiducia

20 novembre: si svolgono le elezioni amministrative in 242 comuni, che vedono un calo di Forza Italia e un avanzamento di PDS e AN
Scontri tra tifosi allo stadio di Brescia. Sono organizzati dal Movimento Politico di Roma, organizzazione di estrema destra.

21 novembre: il giudice Davigo iscrive Silvio Berlusconi sul registro degli indagati. Il premier è a Napoli per un vertice di capi di Stato sulla criminalità. Un ufficiale dei carabinieri gli notifica per telefono l’invito a comparire in procura come accusato di corruzione. Il 22 mattina il Corriere apre con lo scoop sulla notizia.

22 novembreBologna, emerge il ruolo di ex poliziotti nell’associazione criminale della Uno Bianca

23 novembre: ispezione ministeriale su Di Pietro. per un prestito concessogli da Giancarlo Gorrini, condannato a Milano per il fallimento di una compagnia di assicurazioni (la MAA).

25 novembreAfghanistan, i talebani si impadroniscono delle province meridionali di Lashkargarh e Helmand. 

27 novembre: con una maggioranza dell’88,4%, i norvegesi bocciano l’ingresso nell’Unione europeagià sottoscritto dal Governo

1 dicembre: dopo una lunga trattativa Governo e sindacati firmano l’accordo sulle pensioni, che elimina le penalizzazioni per le pensioni d’anzianità e sblocca le pensioni per i lavoratori con 35 anni di servizio dal giugno 1995. Cgil, Cisl e Uil revocano lo sciopero previsto per il giorno successivo
La Corte d’assise di Roma pronuncia la sentenza nell’ulteriore processo a carico di terroristi delle Br (Brigate Rosse) per una serie di delitti con al centro il sequestro e l’omicidio di Aldo Moro. Il procedimento, sostanzialmente, ha aggiunto degli ingrandimenti alla visione del quadro generale fornito dai precedenti processi. In particolare ai sette terroristi già noti presenti il giorno dell’agguato del 16 marzo 1978 aggiunge tre nomi: quelli di Alvaro Lojacono, Alessio Casimirri e sua moglie Rita Algranati.

6 dicembre: Di Pietro si dimette dalla magistratura. come per incanto, l’inchiesta segreta va in archivio. Con una motivazione dell’ispettorato che lo scagiona completamente: “Fatti di nessuna rilevanza disciplinare”. Ma quel dossier, ora protocollato e “nobilitato” dal timbro del ministero, passa subito di mano, per essere ripescato e riciclato qualche mese più tardi: nella guerra a Di Pietro, non si butta via niente. Si scopre intanto che dal Ministero, negli ultimi mesi, sono partite ben due ispezioni alla procura di Palermo. La prima, di routine, è di aprile: si concentra sui pasticci al Tribunale fallimentare. Ma la seconda, straordinaria come quella contro il pool milanese, è stata disposta da Biondi in settembre. E contiene uno scandalo grosso così. Durante la prima missione, l’ispettore Enrico De Felice ha inviato un fax al commercialista siciliano Piero Di Miceli, ex craxiano ed ora forzista (ha rapporti con Previti e Biondi), sospettato dalla procura di rapporti con ambienti massonico-mafiosi, affinché lo raccomandasse presso il ministro Biondi per farlo diventare capo degli ispettori al posto di Dinacci. Il fax viene intercettato in gran segreto dalla procura di Palermo, che indaga De Felice per abuso. E grande è la sorpresa di Caselli quando scopre che l’ispettore Vincenzo Nardi, tornato in settembre a curiosare al Palazzaccio, non s’interessa che all’inchiesta su Di Miceli. E sa già del fax intercettato. Peggio: sa tutto anche Di Miceli. Chi li ha avvertiti? Caselli manda un avviso di garanzia al vicecapo di gabinetto di Biondi, Vincenzo Vitale (pretore a Catania e assiduo collaboratore del GIORNALE) per abuso e propagazione di segreto istruttorio: avrebbe avvertito lui l’amico Di Miceli che i suoi telefoni erano sotto controllo, grazie alle preziose informazioni raccolte a Palermo dagli ispettori. Bell’ambientino, al ministero di Grazia e Giustizia. 

7 dicembre: la Corte costituzionale dichiara l’illegittimità dell’oligopolio televisivo – creato da Silvio Berlusconi –  creato con la legge Mammì

3 dicembre: la polizia arresta il boss Michelangelo La Barbera, latitante da molti anni.

9 dicembre: le truppe russe varcano il confine con la Cecenia: comincia una sanguinosa operazionemilitare

12 dicembre: per ordine dell’autorità giudiziaria di Palermo viene arrestato Giuseppe (Pino) Mandalari, dignitario massone, consulente finanziario di boss di Cosa Nostra nonché perito per il giudice Michele Mezzatesta, anch’egli massone e già presidente della sezione fallimentare del Tribunale di Palermo. Nel provvedimento d’arresto il magistrato scrive tra l’altro: “Pino Mandalari è stato per Cosa Nostra un costante punto di riferimento capace di mettere al servizio dell’organizzazione criminale mafiosa la sua capacità professionale e l’intensa trama di rapporti che la sua appartenenza alla massoneria (in un alto grado della gerarchia massonica) gli ha procurato”. Dopo l’arresto Giovanni Grimaudo, massone di Trapani, chiede a Paolo Scontrino, che conosce il ministro della giustizia Clelio Darida, di intervenire presso di lui per cercare di aiutare Mandalari.

13 dicembreMilano, Berlusconi interrogato dai magistrati. 

17 dicembre: firmata la Carta Europea dell’Energia (Energy Charter Treaty), un accordo al tempo stesso regionale e settoriale di cui sono parti 50 paesi appartenenti a tre aree politico-geografiche: i paesi dell’OCSE, i paesi dell’Europa orientale ed i nuovi Stati sorti dalla decomposizione dell’URSS.Lo strumento intende predisporre il quadro giuridico necessario alla cooperazione economica Est-Ovest in campo energetico disciplinando, a questo fine, la produzione ed il commercio dell’energia

19 dicembre: alla Camera vengono presentate tre mozioni di sfiducia al Governo, di cui una da parte della Lega Nord e del PPI. Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi annuncia che si recherà dal Capo dello Stato per rassegnare la dimissioni

20 dicembre: Si conclude al Tribunale di Roma il processo contro gli ex funzionari del Sisde (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica) accusati di essersi appropriati di fondi del Servizio. Erano stati rinviati a giudizio per associazione a delinquere e peculato. Quanto alla prima imputazione “perchè rivestendo incarichi di rilievo all’interno del Sisde, organizzando un sistema stabile di reimpiego delle somme delle quali si erano appropriati, costituivano un’associazione volta a commettere più reati di peculato”. Da qui la seconda imputazione “perchè in concorso tra loro nella qualità di funzionari del Sisde e specificamente Michele Finocchi, capo di gabinetto; Gerardo Di Pasquale, capo del reparto logistico; Maurizio Broccoletti, direttore amministrativo; Rosa Maria Sorrentino, responsabile dell’ufficio programmazione; Antonio Galati, responsabile dei fondi riservati; Matilde Martucci, segretaria particolare del direttore, e Riccardo Malpica, direttore del servizio, si appropriavano per finalità diverse da quelle istituzionali di ingenti somme di denaro di pertinenza del Sisde”. Tutti i sette imputati sono condannati, Malpica solo per abuso d’ufficio.

21 dicembre: dopo aver rifiutato per settimane di rimpiazzare i Pentium senza una ragione valida, Intel è costretta a tornare sui suoi passi dal moltiplicarsi delle lamentele sulla performance del suo semiconduttore nei calcoli complessi e dalle polemiche sul modo in cui i vertici dell’azienda hanno gestito la situazione. I processori difettosi verranno sostituiti.
I costi stimati per la sostituzione ammontano a circa 330 miliardi di lire, circa un terzo degli utili previsti per il quarto trimestre 1994

22 dicembre: cade il governo Berlusconi, dopo il ritiro della fiducia da parte di Bossi e Buttiglione (Lega e Cdu). Scalfaro non scioglie le Camere e affida l’incarico per la formazione del nuovo governo a Lamberto Dini.

23 dicembre: unificate a Firenze le indagini sulle autobombe del 1993. Il sostituto procuratore Gabriele Chelazzi, titolare con il collega Giuseppe Nicolosi dell’ inchiesta sull’attentato di via dei Georgofili, riceve da Roma tutti gli atti sugli attentati di via Fauro, piazza San Giovanni e via San Giorgio al Velabro. In tutto 65 faldoni, contenenti le indagini condotte dai sostituti romani, Pietro Saviotti (per via Fauro) e Silverio Piro (per le autobombe scoppiate nella notte tra il 27 e il 28 luglio) che si aggiungono ai 90 circa “prodotti” dalla magistratura fiorentina per l’ attentato del 27 maggio 1993. Mancano ancora gli atti relativi all’ inchiesta dei sostituti milanesi Ferdinando Pomarici e Armando Spataro sull’ autobomba di via Palestro, del 27 luglio 1993, che saranno consegnati il 26 gennaio. 

24 dicembre: il Comitato Interministeriale per la Cooperazione allo Sviluppo (CICS) decide di versare 5 milioni di dollari alla Banca Mondiale a sostegno della Palestina, nell’ambito degli accordi di pace
Costituita l’Associazione Verso la banca Etica, con l’obiettivo di definire le tappe per la costituzione della Banca Etica e predisporre, con l’ausilio di una società di consulenza, la McKinsey & Company, uno studio sulla sua fattibilità, per analizzare le reali opportunità e le modalità di realizzazione della Banca Etica. Comincia, infatti, a maturare l’idea di una diversa concezione dello sviluppo umano e sociale, fondato su valori della solidarietà civile piuttosto che sull’imperativo dell’efficienza e del profitto. Da tale consapevolezza nasce l’esigenza di creare una banca diversa, punto di incontro tra i risparmiatori più responsabili e le organizzazioni non profit che vogliono realizzare il bene comune e lo vogliono fare bene

25 dicembreAlgeri, un gruppo di fondamentalisti islamici dirotta un aereo dell’Air France. Durante uno scalo tecnico a Marsiglia i reparti speciali della Gendarmeria sventano il dirottamento, uccidendo tutti i terroristi. Secondo fonti di intelligence americane, rese note dopo l’11 settembre 2001, il dirottamento era opera di un commando suicida di AlQaeda con lo scopo di farlo schiantare contro la Torre Eiffel. 

Dicembre: il Consiglio europeo, riunito ad Essen, ha approvato un elenco di priorità nel settore delle grandi reti infrastrutturali europee che comprende 14 progetti nel settore dei trasporti (di cui 3 concernenti l’Italia). E insieme ha deciso l’apertura di uno sportello speciale della Bei, la Banca europea d’investimento, per finanziare queste iniziative. I progetti italiani sono: l’allargamento dell’aeroporto di Milano Malpensa; il raddoppio dell’asse ferroviario del Brennero, che costerà non meno di 20.000 miliardi e collegherà Verona a Berlino (un progetto che vede coinvolti Italia, Austria e Germania); la realizzazione del tratto ferroviario ad alta velocità Torino-Lione (un progetto che concerne Francia e Italia). Tra gli altri progetti prioritari vi sono le nuove autostrade che collegheranno la Grecia alla Bulgaria, e Lisbona a Valladolid (Portogallo-Spagna); le linee ferroviarie ad alta velocità Parigi-Bruxelles-Colonia-Amsterdam-Londra (un progetto che riguarda Belgio, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Germania); treni ad alta velocità Sud (Madrid-Barcellona-Perpignano-MontepellierVitoria-Dax) ed Est (Parigi-Metz-Strasburgo-Appenweier-Karlsruhe con collegamenti per Metz-Saarbrucken-Mannheim e Metz-Lussemburgo): progetti riguardanti rispettivamente Spagna e Francia da una parte, e Francia, Germania e Lussemburgo dall’altra; un collegamento Cork-Dublino-Belfast-Larne-Stranraer (progetto concernente Manda e Gran Bretagna); un collegamento fisso rotaia/strada tra Danimarca e Svezia; il triangolo nordico, un progetto ferrovia/strada che riguarda Finlandia, Norvegia e Svezia; il collegamento stradale Irlanda, Regno Unito, Benelux; la linea ferroviaria della costa occidentale del Regno Unito
Secondo il Dipartimento Economico della Cgil il dato annunciato di 250.000 posti di lavoro in più non trova riscontro in nessun dato ufficiale. In media annua il 1994 ha superato il record negativo in termini di numero di occupati detenuto sinora dal 1993. Infatti (dati Istat) nel 1994 i posti di lavoro sono stati 19.875.000 contro i 20.427.000 del 1993. Nel 1994 sono scomparsi cioè circa 552.000 posti di lavoro. Tale risultato non è addebitatale solo all’eredità negativa del 1993 e ai primissimi mesi del 1994. Infatti la riduzione dell’occupazione che si è provocata nel corso del 1994, nonostante l’incremento del prodotto nazionale, è stata tra aprile e ottobre di 152.000 unità. Il tasso di disoccupazione è ugualmente cresciuto nel 1994 rispetto al 1993 saltando dall’11,3% dell’ottobre ’93 al 12,1% dell’ottobre ’94, portando i disoccupati (esclusi i cassintegrati) alla cifra di 2.726.000 unità, nonostante che le forze di lavoro si siano ridotte nello stesso periodo (a causa del fenomeno dello scoraggiamento a presentarsi sul mercato del lavoro) di 261.000 persone. Andamenti della Cig. Si è ridotto invece nel 1994 il ricorso alla cassa integrazione guadagni rispetto al 1993. La riduzione complessiva è attorno al 20%) (fino a ottobre), ma concentrata sulla Cig ordinaria (riduzione attorno al 50%), quella cioè relativa alle fluttuazioni cicliche, mentre in aumento è risultata ancora la Cig straordinaria, quella legata a ristrutturazioni o crisi aziendali. La riduzione di utilizzo di cassa integrazione può essere valutala attorno alle 80.000 unità. Ma non è lecito ipotizzare che tutta la riduzione di cassintegrati si sia tramutata in aumento occupazionale poiché alla riduzione di Cig ha fatto riscontro da parte delle imprese un maggior utilizzo delle liste di mobilità (Da Rassegna Sindacale n. 2 del 25 gennaio 1995)