1988

1° gennaio: Città del Vaticano, XXI giornata mondiale della Pace: il messaggio di papa Giovanni Paolo II

Nel primo giorno dell’Anno, sono lieto di tener fede a un appuntamento ormai ventennale con i responsabili delle Nazioni e degli Organismi internazionali e con tutti i fratelli e sorelle del mondo, che hanno a cuore la causa della pace. Sono infatti profondamente convinto che riflettere insieme sul valore inestimabile della pace significhi già, in qualche modo, cominciare a costruirla (…)

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7 gennaio: scoperta, grazie ad una serie di intercettazioni telefoniche, l’esistenza di un traffico di materiale bellico tra l’Europa e l’Iran. In particolare sono state intercettate le conversazioni tra l’iraniano Mohammed Abedi Tari ritenuto il capo degli studenti iraniani nel veneto e imputato di associazione eversiva, e il responsabile della sede genovese della Islamic Repubblic of Iran Shipping Lines, compagnia statale iraniana di navigazione. Il traffico interessa la Bulgaria, l’Italia, la Francia e la Spagna e si svolge con la copertura di falsi documenti di carico.

12 gennaio: Palermo, la mafia uccide l’ex sindaco, il democristiano Giuseppe Insalaco. L’uomo politico, prima di essere ucciso da due killer, aveva fatto in tempo a denunciare, anche di fronte alla Commissione parlamentare antimafia, le pressioni subite da Vito Ciancimino e dal suo gruppo. Insalaco aveva indicato Ciancimino come in grande dominus degli appalti al comune di Palermo. Dopo la morte venne trovato un memoriale in cui Insalaco chiamava pesantemente in causa il vecchio sistema politico cittadino.

17 gennaio: rientra in Italia dal Canada, dopo otto anni di latitanza, Franco Piperno, leader di Potere Operaio e poi di Autonomia Operaia. Piperno, che si è costituito, uscirà dal carcere quattro mesi dopo, avendogli la Corte d’appello di Roma ridotto da dieci a quattro anni la pena inflittagli in primo grado, con la concessione della libertà vigilata.

1 febbraio: il Tribunale di Venezia, presso il quale è stato trasferito il procedimento condotto a Trento dal giudice istruttore Carlo Palermo, pronuncia la sentenza nel processo riguardante il commercio internazionale di armi e stupefacenti. Nove imputati sono condannati, 22 assolti. Tra i primi Glauco Partel, Carlo Bertoncini, Renato Gamba, Vincenzo Giovannelli, Massimo Pugliese, riconosciuti colpevoli di partecipazione ad una associazione per delinquere e di altri reati. Il 12 aprile 1989 la Corte d’appello di Venezia manderà però tutti assolti e la Procura generale non impugnerà la sentenza facendola passare in giudicato.

17 febbraio: Gelli estradato dalla Svizzera, è rimesso in libertà per “motivi di salute”. L’estradizione è stata concessa dalle autorità svizzere per i reati connessi al crack del Banco Ambrosiano. Le autorità svizzere consegnano il prigioniero Licio Gelli all’Italia, che ne ha chiesto l’estradizione. Potrà però essere processato solo dal tribunale di Milano per la bancarotta del Banco Ambrosiano, l’estradizione non ha valore per i tribunali di Roma, Bologna e Firenze che lo vedono imputato in procedimenti penali. Gelli viene tradotto a Parma presso la scuola allievi agenti di custodia e continua a lamentare gravi disturbi cardiaci e a dirsi in grave pericolo di vita.

26 febbraio: esplode lo scandalo delle carceri d’oro. Gli ex ministri Franco Nicolazzi, Darida e Colombo sono coinvolti, secondo l’inchiesta della magistratura, in un giro di tangenti per l’assegnazione degli appalti relativi alla costruzione di istituti di pena.

Marzo: Iraq, dopo pesanti sconfitte subite in Kurdistan, Baghdad inizia un uso massiccio di armi chimiche contro la popolazione kurda, soprattutto nella provincia di Halabjah. Quattro mesi dopo l’Iran accetta di firmare il cessate il fuoco e il 18 luglio l’Iran accetterà ufficialmente la risoluzione 598 dell’ONU (cessate il fuoco, ritorno ai confini d’anteguerra, scambio di prigionieri). L’8 agosto il segretario generale dell’ONU, Javier Perez de Cuellar annuncia la fine della guerra tra Iraq e Iran.

Sergio Pininfarina è eletto Presidente della Confindustria

6 marzo: in una villa alle porte di Bologna, dov’è ospite di conoscenti, viene arrestato don Lorenzo Zorza, accusato di far parte di un’associazione mafiosa dedita al traffico di stupefacenti tra l’Italia e gli Stati Uniti. Nel 1980 Zorza, membro della missione vaticana presso le Nazioni Unite a New York, era uno degli informatori del colonnello Marcello Campione, capo del locale Centro di controspionaggio del Sismi (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare), che gli aveva presentato Francesco Pazienza. Nel 1982 Zorza era stato arrestato a New York per contrabbando di dipinti dall’Italia verso gli Stati Uniti.

9 marzo: l’autorità giudiziaria di Brescia firma dieci ordini di cattura per il commercio illegale di mine con l’Iraq compiuto dalla Società Valsella Meccanotecnica di Carpenedolo (Brescia). Il provvedimento riguarda, tra gli altri, l’ex presidente della società Ferdinando Borletti e il nuovo presidente Cesare Somigliana, l’ex consigliere delegato Paolo Torsello e Mario Fallani, referente commerciale per l’Iraq dell’azienda. Questi più altri sei imputati saranno rinviati a giudizio a conclusione dell’inchiesta.

10 – 13 marzo: Ravenna, a un anno dalla tragedia della Menavi, CGIL, CSIL e UIL organizzano una manifestazione dei lavoratori dell’area portuale e un convegno dal titolo: Per la sicurezza, dignità del lavoro e sicurezza degli appalti. Durante la celebrazione commemorativa viene scoperta una lapide dedicata ai caduti sul lavoro ed è celebrata in duomo una messa solenne.

11 marzo: Roma, si dimette il governo Goria.


13 aprile: Roma, nasce il governo De Mita. Confermati Zanone alla Difesa e Andreotti agli Esteri, il democristiano Antonio Gava ministro degli Interni. De Mita resta fedele alla formula del pentapartito e mantiene pure la carica di segretario della Dc. 
Il governo: http://www.senato.it/leg/10/BGT/Schede/Governi/0016_M.htm


14 aprile: un’auto-bomba esplode a Napoli accanto all’United States Office, circolo ricreativo per i militari statunitensi, uccidendo cinque persone (quattro italiani e una donna sottufficiale Usa) e ferendone altre sedici. Il capo della polizia Vincenzo Parisi attribuisce l’attentato all’Esercito rosso giapponese e vengono resi noti anche i nomi di due presunti attentatori, Yunzo Okudaira e Fusako Shigenobu, che non saranno mai catturati. Riccardo Malpica, che dirige il Sisde (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica), una mezza dozzina d’anni dopo dichiarerà: “Una balla incredibile. Antonio Gava aveva appena preso possesso del ministero dell’interno. Il giorno dopo saltò un’auto bomba davanti al circolo ricreativo Usa a Napoli. A me venne subito in mente che quello fosse un avvertimento della camorra. Cioè la camorra che dice: sei diventato ministro dell’interno però non ti credere di fare il capuzziello perchè sempre dell’ambiente napoletano sei”.

16 aprile: Forlì, le BR uccidono il professor Roberto Ruffilli. Stretto collaboratore di Ciriaco De Mita, Ruffilli è il responsabile per la Dc del settore Problemi dello Stato. E’ ucciso nel suo appartamento, dove vive solo. Rivendicano l’omicidio le Br-Pcc (Brigate Rosse-Partito Comunista Combattente): “Abbiamo giustiziato il boia Ruffilli”. Undici terroristi saranno condannati all’ergastolo per il crimine: Stefano Minguzzi e Franco Grillo quali autori materiali; Fabio Ravalli, Maria Cappello, Tiziana Cherubini, Franca Galloni, Rossella Lupo, Antonio De Luca, Vincenzo Vaccaro, Marco Venturini e Daniele Bencini quali complici morali e materiali.

Tunisi, un commando del Mossad, il servizio segreto israeliano, uccide il vicecomandante delle forze palestinesi, Abu Jihad.

22 aprile: Mario Segni e altri fondano il Movimento per la riforma elettorale in senso maggioritario.

29 aprile: il giudice istruttore di Venezia arresta l’industriale bresciano Nicola Dubbini, amministratore della società Consar. L’accusa è di corruzione, commercio illecito di materiale bellico e falso, reati che sarebbero stati compiuti in associazione alla società francese Luchaire nel quadro del commercio illegale degli armamenti con l’Iran

Maggio: inizia il processo di liquidazione volontaria della Finsider, della Italsider, della nuova Deltasider, della Terni acciai speciali, che si conclude nel 1989 con la costituzione dell’Ilva spa

8 maggio: Parigi, il socialista Francois Mitterand è confermato per altri sette anni alla presidenza della Repubblica francese.

15 maggio: dopo gli impegni presi in aprile da Gorbaciov nei colloqui di Ginevra, inizia il ritiro delle truppe sovietiche dall’Afghanistan.

17 maggio: Roma, il Parlamento approva la legge che istituisce la Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi. Suo primo presidente sarà Libero Gualtieri, senatore del Pri (Partito Repubblicano Italiano).

Nell’ambito di un programma di attentati coordinati, quattro ordigni esplodono a Bolzano provocando gravi danni sotto una roulotte parcheggiata davanti alla Rai, accanto a un edificio in cui hanno sede una banca e la società dei telefoni, contro due palazzi abitati da famiglie del gruppo linguistico italiano. Un quinto ordigno deforma senza causare danni apprezzabili i binari della ferrovia Trento-Bolzano presso Ora. L’organizzazione Ein Tirol rivendica gli attentati con un volantino in cui è scritto che il “pacchetto è tradimento e inganno del popolo tedesco”. A scriverlo è stato Reinhard Breitenberger, minorenne, su istigazione del padre Karl Ausserer, sudtirolese latitante rifugiato in Austria.

18 maggio: Milano, colpito da un male incurabile, muore il giornalista e conduttore televisivo Enzo Tortora.

21 maggio: Bologna, muore Dino Grandi, l’ex gerarca fascista che era stato il promotore della mozione di sfiducia che portò alla caduta di Mussolini il 25 luglio 1943.

22 maggio: muore il segretario missino Giorgio Almirante. Era nato a Salsomaggiore nel 1914.

29 maggio – 26 giugno: le due tornate elettorali amministrative confermano la fiducia degli elettori nelle forze di governo: avanzano Dc e Psi. Ancora in calo il Pci, mentre nelle regioni del Nord si afferma la Lega di Umberto Bossi.

8 giugno: il terrorista delle Br (Brigate Rosse) Alvaro Lojacono, già condannato all’ergastolo in Italia, viene arrestato a Lugano. Si era stabilito a Castelrotto presso la madre, di cui ha assunto il cognome Baragiola, ha ottenuto la cittadinanza svizzera e lavora per la radio di quel paese.

10 giugno: Roma, la prima sezione penale della Cassazione, presieduta da Roberto Modigliani, accoglie il ricorso della difesa di Marco Furlan – condannato in primo grado a 30 di reclusione per i delitti di Ludwig – contro il prolungamento dei termini di custodia cautelare deciso dalla sezione istruttoria di Venezia con una ordinanza del 7 marzo e stabilisce la sua scarcerazione. Furlan, in attesa che fosse depositata una ulteriore perizia psichiatrica disposta dalla corte d’Assise d’Appello, si era visto prolungare di quattro mesi il termine massimo di custodia cautelare. L’ordinanza venne emessa perché la malattia del presidente della corte d’Assise d’Appello di Venezia aveva prospettato il rischio di un rinvio del giudizio a nuovo ruolo, il che avrebbe aperto le porte del carcere ai due imputati perché nel frattempo sarebbe scaduto il termine massimo di un anno previsto dalla legge tra la conclusione del processo di primo grado e l’inizio di quello d’appello. Cinque giorni dopo anche Wolfgang Abelè rimesso in libertà. I due imputati – per i quali è ancora in corso il processo d’appello – sono obbligati a risiedere rispettivamente a Mestrino e a Casale Scodosia, due comuni con meno di 5000 abitanti in provincia di Padova. Entrambi gli imputati dovranno recarsi tre volte al giorno, alle 8, 15 e 20, alla locale stazione dei carabinieri per firmare un apposito registro.

11 giugno: muore l’ex presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Leader storico dei socialdemocratici italiani, aveva 90 anni.

14 giugno: Mosca, dopo Bucharin, la Corte suprema riabilita anche Zinov’ev, Kamenev e altre vittime delle persecuzioni staliniane.

21 giugno: si dimette il segretario del Pci Alessandro Natta. Al suo posto è eletto Achille Ochetto


26 – 27 giugno:Valle d’Aosta, elezioni per il rinnovo del Conseil de la Vallée
Risultatihttps://www.wikiwand.com/it/Elezioni_regionali_in_Valle_d%27Aosta_del_1988
http://www.consiglio.regione.vda.it/app/legislature/composizione?id=9


29 giugno: Giovanni Paolo II scomunica il vescovo tradizionalista e anticonciliare Marcel Lefébvre.

2 – 17 luglio: interrogato per 17 giorni, all’insaputa della magistratura, dai carabinieri della Divisione Pastrengo, guidati dal col. Umberto Bonaventura, responsabile dell’anti- terrorismo di Milano, un ex militante di Lotta continua, Leonardo Marino, si accusa dell’omicidio Calabresi e indica in altri tre ex dell’organizzazione i suoi complici: Ovidio Bompressi avrebbe materialmente eseguito il delitto, su mandato di Adriano Sofri e Giorgio Pietrostefani. Leonardo Marino, ex appartenente a Lotta Continua, si presenta ai carabinieri per trattare “alcuni problemi abbastanza delicati”, in particolare “un grave fatto accaduto a Milano nel 1972”. E’ l’uccisione del commissario di pubblica sicurezza Luigi Calabresi. Marino afferma di aver rubato e guidato l’auto su cui viaggiava l’omicida, che indica in Ovidio Bompressi, e di avere agito su mandato di Giorgio Pietrostefani, mandato confermato da Adriano Sofri, tutti di Lotta Continua.

3 luglio: la fregata statunitense Vincennes, durante le operazioni militari nel golfo Persico, abbatte un Airbus delle linee aeree irachene con 289 persone a bordo.

11 luglio: la Corte d’assise di Bologna pronuncia la sentenza del processo per la strage alla stazione del 2 agosto 1980 condannando 14 dei 20 imputati. L’ergastolo viene inflitto a Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Sergio Picciafuoco, Massimiliano Fachini; le altre condanne riguardano Licio Gelli, il generale Pietro Musumeci, il tenente colonnello Giuseppe Belmonte, Francesco Pazienza, Roberto Rinani, Paolo Signorelli, Marco Ballan, Maurizio Giorgi, Egidio Giuliani, Gilberto Cavallini. Viene così sostanzialmente confermato l’impianto dell’accusa: alla realizzazione della strage hanno collaborato i Nar (Nuclei Armati Rivoluzionari), il Sismi (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare) e la P2 (Loggia Propaganda numero 2).

13 luglio: il prefetto Federico D’Amato, già dirigente della Divisione Affari Riservati del Ministero dell’Interno, interrogato come testimone in Corte d’assise a Catanzaro, nega sia mai esistita una collaborazione col capo di Avanguardia Nazionale Stefano Delle Chiaie. D’Amato attribuisce le dicerie in merito ad una strategia del Sid (Servizio Informazioni Difesa) intesa a screditare i Servizi informativi civili.

28 luglio: il giudice istruttore di Napoli rinvia a giudizio 15 imputati a conclusione dell’inchiesta sul sequestro e il pagamento del riscatto per la liberazione dell’assessore regionale campano Ciro Cirillo. Tra di essi Raffaele Cutolo, Corrado Jacolare, Enrico Madonna e Giovanni Pandico della Nco (Nuova Camorra Organizzata), per falso e diffamazione Claudio Petruccioli e Marina Maresca del quotidiano del Pci (Partito Comunista Italiano) l’Unità, l’ex questore di Napoli Walter Scott Locchi, Cosimo Giordano e Giovanni Salamone già direttori delle carceri di Marino del Tronto (Ascoli Piceno) e di Palmi. Il giudice scrive che “vi sono sufficienti elementi per ritenere probabile” la trattativa in carcere con Cutolo da parte dei parlamentari della Democrazia Cristiana Antonio Gava, Vincenzo Scotti e Francesco Patriarca. Per questo il magistrato sarà querelato per diffamazione da Scotti, ma verrà assolto. Cirillo venne sequestrato dalle Brigate Rosse.

29 luglio: arrestati gli ex leader di lotta Continua Adriano Sofri, Pietro Pietrostefani e Ovidio Bompressi. I tre sono accusati, sulla base delle dichiarazioni del pentito Leonardo Marino, di essere i mandanti (Sofri e Pietrostefani) e gli esecutori (Bompressi) dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi. Al temine di un iter processuale (14 processi) durato 14 anni, i tre saranno condannati definitivamente a 22 anni di reclusione.

30 luglio: Palermo, nove giudici del pool antimafia, tra cui Giovanni Falcone, chiedono il trasferimento e l’assegnazione ad altro incarico per protesta contro le resistenze incontrate nei vertici giudiziari palermitani nella lotta alla criminalità organizzata.

2 agosto: Roma, il giudice Domenico Sica è nominato Alto commissario per la lotta contro la mafia e la criminalità organizzata. In settembre il governo gli conferirà pieni poteri per la conduzione delle indagini.

In Calabria viene liberato Marco Fiora, un ragazzo di sette anni sequestrato più di un anno e mezzo prima a Torino dalla ‘ndrangheta. A suo tempo il direttore del Sisde (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica) dell’epoca, Riccardo Malpica, dirà che al Servizio furono chiesti 500 milioni per pagare parte del riscatto ma che lui rifiutò, deludendo il ministo dell’interno Oscar Luigi Scalfaro e il capo della polizia Vincenzo Parisi. Il riscatto pagato è di 281 milioni.

16 agosto: in occasione dei funerali di Jörg Pircher, terrorista morto latitante, che si svolgono a Lana, in Alto Adige, viene fatta saltare nelle vicinanze la condotta forzata di una centrale dell’Enel. Dalla tubazione squarciata escono migliaia di metri cubi d’acqua che distruggono campi coltivati, coprono di fango alcune fattorie e investono diverse case del centro abitato provocando danni per miliardi. Celebra Pircher anche un volantino di Ein Tirol, che conferma la sua “guerra agli italioti” e afferma che il “pacchetto” è opera “della congiura criminale di Magnago”.

20 agosto: un ordigno esplosivo provoca danni alla condotta di un impianto di irrigazione di proprietà di agricoltori sudtirolesi davanti alla stazione ferroviaria di Lana – Postal, in Alto Adige. L’attentato è stato preannunciato da un volantino del Mia (Movimento Italiano Alto Adige) e da questo momento l’organizzazione, così come la sua consorella Api (Associazione Protezione Italiani), scompare dalla scena del terrorismo. Di entrambe non saranno mai individuati i componenti.

17 agosto: muore in un incidente aereo, probabilmente causato da un sabotaggio, il dittatore pachistano Zia Ul Haq.

21 agosto: dopo otto anni di guerra inizia il cessate il fuoco tra Iran e Iraq.

28 agosto: Ramstein (Germania), drammatico incidente durante un’esibizione delle Frecce Tricolori. Tre aerei si scontrano in volo, uno di questi cade in fiamme sul pubblico: 49 morti e 282 feriti. Tra i deceduti c’è anche il pilota di uno degli aerei, il colonnello Naldini, che si trovava in volo la notte della tragedia di Ustica. L’ombra di un sabotaggio aleggia sulla tragedia.

14 settembre: Trapani, la mafia uccide Alberto Giacomelli, magistrato trapanese da poco in pensione.

25 settembre: in una imboscata sulla statale Agrigento – Caltanisetta sono uccisi dalla mafia il giudice Antonino Saetta e suo figlio Stefano. Saetta aveva presieduto la Corte d’Appello per la strage Chinnici, infliggendo l’ergastolo ai boss mafiosi Michele e Salvatore Greco.

26 settembre: Trapani, ucciso Mauro Rostagno, già leader di Lotta Continua. Da tempo Rostagno si occupa di una comunità di ex tossicodipendenti e conduce una dura battaglia, attraverso i canali di una Tv privata, contro la mafia, facendo ogni sera i nomi dei capi mafia e dei politici corrotti della zona. Da segnalare, durante la vicenda Sofri, il meschino tentativo di coinvolgere l’ex leader di Lotta Continua nell’omicidio Rostagno

28 settembre: sentenza della Corte d’assise di Roma contro dirigenti e militanti di Avanguardia Nazionale, organizzazione che avrebbe continuato ad operare clandestinamente dopo il decreto di scioglimento del ministero dell’interno. Tra i condannati, accusati anche di associazione sovversiva e banda armata, Stefano Delle Chiaie, Adriano Tilgher, Giuseppe Dimitri, Domenico Magnetta, Marco Ballan, Riccardo Mancini.

Palermo: assassinato nella sua abitazione in borgata Villagrazia, Giovanni Bontate. È stato un personaggio di primo piano dell’organizzazione mafiosa negli anni ottanta. Avvocato, era figlio del boss Francesco Paolo Bontate, meglio conosciuto come “don Paolino”, e fratello di Stefano Bontate (assassinato nel 1981 durante la guerra di mafia che portò al vertice dell’organizzazione i Corleonesi capeggiata da Luciano Liggio e poi da Salvatore Riina). Giovanni Bontate però si schierò dalla parte degli assassini del fratello. Secondo Tommaso Buscetta intendeva sostituire il fratello Stefano alla guida della Famiglia di Santa Maria di Gesù, ma dopo l’uccisione del fratello Riina lo mise inizialmente da parte a vantaggio di Pietro Lo Iacono, che venne incaricato di dirigere provvisoriamente la Famiglia.
Durante il maxiprocesso (Palermo 1986-1987), Bontate lesse un comunicato in cui tentò di allontanare da Cosa Nostra il sospetto di aver ordinato l’uccisione di Claudio Domino, un bambino di soli undici anni. Il comunicato ottenne l’effetto non voluto di confermare l’esistenza della organizzazione: come racconta Pietro Grasso, all’epoca giudice a latere, «con quella dichiarazione di Bontate, per la prima volta un mafioso pronunciò la parola ‘noi´: noi, significava noi mafiosi. Loro stessi ammettevano la loro esistenza. Era senza precedenti». Per via di questo comunicato, i Corleonesi decisero l’eliminazione di Bontate, che venne ucciso dal suo luogotenente Pietro Aglieri insieme alla moglie Francesca Citarda. In seguito alla sua uccisione, Aglieri prese il comando della Famiglia di Santa Maria di Gesù.

Ottobre: l’Agusta firma un contratto col Belgio per la fornitura di 46 elicotteri da 12 milioni di franchi.

5 ottobre: Algeria, rivolta popolare contro la crisi economica. La repressione sarà violentissima, ma il movimento di lotta porterà ad una revisione della Costituzione.

6 ottobre: ordigni esplosivi vengono predisposti su due tralicci della linea aerea della ferrovia del Brennero, tra Varna e Bressanone. Ma solo una carica esplode e l’altra viene recuperata dagli artificieri. Il contrattempo segnerà la fine dell’attività del gruppo terroristico Ein Tirol. L’esplosivo della carica non esplosa è infatti prodotto in un unico stabilimento austriaco e si accerterà che ad acquistarlo è stato Josef Gredler che l’ha ceduto al sudtirolese latitante in Austria Karl Ausserer.

12 ottobre: Roma, il processo Moro ter si conclude con 26 ergastoli. La Corte d’Assise pronuncia la sentenza nel processo per numerosi delitti e attentati compiuti dalle Brigate Rosse, compreso il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro. Vengono inflitti ventisei ergastoli a carico, tra gli altri, di Giovanni Senzani, Barbara Balzerani, Alessio Casimirri, Remo Pancelli, Nadia Ponti e Rita Algranati; condannati anche Roberto Buzzati, Loris Scricciolo, Antonio Savasta, Mario Moretti, Renato Curcio e l’ex senatore socialista Domenico Pittella.

20 ottobre: al giudice istruttore di Venezia che ha chiesto al Sismi (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare) di trasmettere la documentazione riguardante depositi di armi per la cui costituzione era stato coinvolto l’aereo “Argo 16” (che poi sarà accertato essere a disposizione della “stay-behind” Gladio) il direttore del Servizio ammiraglio Fulvio Martini comunica che “i dati richiesti sono coperti dal segreto di stato”. Trascorsi poco più di due mesi, il 28 dicembre, il presidente del Consiglio Ciriaco De Mita confermerà il segreto.

6 novembre: Washington, il repubblicano Gorge Bush sconfigge il democratico Mike Dukakis, ottenendo la maggioranza assoluta in 40 stati su 50, ed è eletto presidente degli Stati Uniti.

11 novembre: Bologna, consegnata la laurea Honoris Causa in scienze politiche ad Alexander Dubcek. E’ la prima volta che il leader della primavera di Praga affronta, dal 1968, un viaggio all’estero.

15 novembre: Algeri, il Consiglio nazionale dell’OLP proclama la costituzione dello Stato indipendente della Palestina nei territori di Gaza e Cisgiordania.

18 novembre: Roma, scoppia lo scandalo delle lenzuola d’oro. Si tratta di tangenti pagate per l’assegnazione dell’appalto per la fornitura di biancheria per i vagoni letto. L’intero consiglio d’amministrazione delle Ferrovie, presieduto da Ludovico Legato, rassegna le dimissioni.

27 novembre: Washington, l’Amministrazione Reagan nega il visto d’ingresso negli Stati Uniti al leader palestinese Yasser Arafat, il quale doveva partecipare all’Assemblea delle Nazioni Unite.

25 novembre: Aldo Stefano Tisei, già del Mpon (Movimento Politico Ordine Nuovo), viene rinvenuto cadavere nel suo letto in un albergo di Milano stroncato da una “overdose”. Abbandonato il terrorismo, Tisei era divenuto da anni un collaboratore di giustizia.

29 novmbre: Bruno Trentin è eletto alla segreteria dell Cgil

7 dicembre: New York, il presidente sovietico Gorbaciov, parlando all’ONU, annuncia un drastico ridimensionamento unilaterale del potenziale bellico sovietico.

13 dicembre: dopo il rifiuto statunitense alla concessione del visto d’ingresso ad Arafat, l’assemblea dell’ONU trasferisce i propri lavori a Ginevra. Arafat può così parlare davanti all’Assemblea ribadendo la rinuncia al terrorismo e riconoscendo, a nome dell’OLP, il diritto d’esistenza dello Stato d’Israele

14 dicembre: durante una conferenza stampa che segue una riunione dell’Onu a Ginevra, Arafat accetta «il diritto di tutte le parti del conflitto mediorientale ad esistere in pace ed in sicurezza» ed aggiunge: «Ribadisco la nostra rinuncia completa e assoluta a qualsiasi forma di terrorismo». Con questa dichiarazione l’OLP mette ufficialmente fine all’impiego del terrorismo come forma di lotta politica

15 dicembre: la Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite n. 43/176 prende atto della dichiarazione di indipendenza del Consiglio Nazionale della Palestina, riconoscendo i diritti legittimi del popolo palestinese, in primo luogo quello all’autodeterminazione, e la necessità del ritiro di Israele dal territorio occupato sin dal 1967
La Nasd impone nuove regole per proibire l’invio di ordini tramite il SOES (Small Order Execution System) da parte di traders professionisti che operano per conto proprio o per conto di un loro famigliare

19 dicembre: approvata la Convenzione di Vienna contro il Traffico Illecito di Sostanze Stupefacenti e Psicotrope. Come proprio di tutte le iniziative delle Nazioni Unite, si propone innanzitutto di consolidare un fronte di cooperazione internazionale per contrastare il fenomeno, prefigurando l’impegno dei paesi membri al rispetto di uno “standard minimo di condotta” che include la sanzione penale nei confronti della produzione, della coltivazione, della fabbricazione, dell’estrazione, della preparazione, dell’offerta, della distribuzione, della vendita, della consegna, dell’esportazione o dell’importazione di stupefacenti, nonché della fabbricazione, del trasporto, della distribuzione di equipaggiamento, materiali e precursori

21 dicembre: un aereo della PanAm esplode in volo mentre sorvola la cittadina scozzese di Lockerbie, con 260 persone a bordo tra passeggeri ed equipaggio.La Libia, accusata formalmente di essere all’origine dell’attentato, rifiuterà di consegnare le due persone sospettate di averlo messo in atto

23 dicembre: Yasser Arafat, in compagnia di Farouk Kaddoumi, si reca a Palazzo Chigi dal Presidente del Consiglio De Mita che, oltre ad affrontare i problemi mediorientali e le azioni che Italia e Comunità hanno intenzione di intraprendere, esprime l’apprezzamento italiano nei confronti della svolta moderata di Algeri e afferma che l’Italia ha intenzione di continuare ed ampliare i programmi di carattere economico, medico e sanitario

30 dicembre: Papa Giovanni Paolo II pubblica l’esortazione apostolica Christifideles laici. E’ un documento lungo e ricco sia per gli elementi che raggruppa, sia per la struttura. Vi si tratta della vocazione ecclesiale dei laici nella Chiesa e di conseguenza della collaborazione tra laici e presbiteri. Centrale è l’idea della Chiesa come «mistero – comunione – missione»«Che cosa significa la complessa parola “comunione”? Si tratta fondamentalmente della comunione con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nello Spirito Santo. Questa comunione si ha nella parola di Dio e nei sacramenti». Leggendo tutto ciò non si può fare a meno di notare come l’esortazione si ponga pienamente in una prospettiva conciliare. Il Vaticano II ha già sottolineato l’uguaglianza fondamentale di tutti i fedeli, evidenziando inoltre l’importanza dell’apostolato comune a tutti i cristiani. LaChristifideles laici, sulla scia del Vaticano II, pone l’accento sull’uguaglianza fondamentale nella comunione ecclesiale fondata sul battesimo, quindi «Proprio perché deriva dalla comunione ecclesiale, la partecipazione dei fedeli laici al triplice ufficio di Cristo esige d’essere vissuta e attuata nella comunione e per la crescita della comunione stessa». Il laico non è più situato in condizione di opposizione ai chierici, ma s’inserisce pienamente nella comunione ecclesiale. Egli è un “christifidelis” come tutti i membri della Chiesa. Anche i padri sinodali si sono posti il problema di dare una definizione del “laico” in termini positivi. Parlando di “christifidelis” si afferma che tutti i cristiani sono fedeli e tra loro alcuni sono laici.
Definire il carattere peculiare della loro vocazione, tuttavia, ha presentato difficoltà, visto che si tratta di definire il loro peculiare rapporto con la società, con il mondo, in poche parole quella che si definisce “secolarità”. La figura del laico s’inserisce pienamente in quell’ecclesiologia di comunione nella cui natura si collocano ministeri, uffici, carismi.
E’ nell’ambito di questa comunione che s’inserisce il rapporto tra sacerdozio comune dei fedeli e sacerdozio ministeriale: «Quando poi la necessità o l’utilità della Chiesa lo esige, i pastori possono affidare ai fedeli laici, secondo le norme stabilite dal diritto universale, alcuni compiti che sono connessi con il loro proprio ministero di pastori, ma che non esigono il carattere dell’ordine».
Il testo integralewww.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_30121988_christifideles-laici.html

DURANTE L’ANNO
Genova: cessa l’attività la raffineria ERG di Genova San Quirico

Genova, nasce Esaote Biomedica
Nasce la società Enimont