1955

Gennaio: violenti scontri tra le truppe della Cina popolare e quelle della Cina nazionalista sullo stretto di Formosa. Il governo americano autorizza l’intervento di truppe americane per difendere Formosa e le isole Pescadores, rivendicate dalla Cina popolare.

Palermo, lo spostamento dei mercati generali dalla Zisa all’Acquasanta provoca un feroce scontro fra la mafia dei giardini e quella che protegge i commercianti all’ingrosso. Ha la peggio la famiglia dell’Acquasanta che perde i suoi capi: Gaetano Galatolo (Tanu alatu), Cola D’Alessandro e Salvatore Licandro. Fra i killer si mette in luce Michele Cavataio, detto il Cobra.

1 gennaio: abbandonato definitivamente il Comitato di difesa Pace e Libertà di Edgardo Sogno, in cui ha prodotto una scissione, Luigi Cavallo si trasferisce da Milano a Torino, dove si mette al servizio della Fiat. Diventa il consigliere politico-sindacale di Vittorio Valletta e inizia una sistematica campagna anticomunista che determinerà il crollo della Fiom alle elezioni di commissione interna e la paralisi del Pci (Partito Comunista Italiano) in tutti gli stabilimenti. Anche da Torino Cavallo seguiterà a tenere rapporti col Sifar (Servizio Informazioni Forze Armate), in particolare con il colonnello Renzo Rocca.

4 gennaioRimini, il governo scioglie il consiglio comunale per aver deciso di non applicare l’imposta di consumo, perché colpiva i generi di largo consumo, e per aver esentato dal pagamento dell’imposta di famiglia tutti gli operai, gran parte degli impiegati, dei mezzadri e dei coltivatori diretti. In precedenza era stato era stato sospeso il sindaco Walter Ceccaroni,

Sospeso con decreto prefettizio il sindaco di Camposanto (Modena) Anello Vezzali, perché in una riunione  pubblica “usando un frasario violento e provocatorio, si è scagliato contro gli organi della Prefettura, accusandoli di intralciare l’opera dell’amministrazione comunale”.

5 gennaio: in una nota del Sifar, si allega il bigliettino inviato da Ulderico Caputo, funzionario del ministero degli Interni, a Karl Hass, con gli auguri di fine anno.

6 gennaio: il ministro dei Trasporti conferma il licenziamento di 1.500 lavoratori degli appalti ferroviari. Intanto, a Villa Madama, una riunione ristretta dei responsabili del quadripartito Dc-Psdi-Pri-Pli decide il rinvio della riforma dei patti agrari, con la motivazione che la riforma contrattuale va abbinata a quella fondiaria.

7 gennaioRoma, il procuratore generale della Corte d’appello dottor Giocoli, inaugurando l’anno giudiziario, auspica misure restrittive della libertà di stampa, alla quale “non si devono sottoporre i beni dell’ordine pubblico, del buon costume, dell’onore individuale e dei segreti di carattere politico, militare e istruttorio”. Viceversa – secondo Giocoli – è questa libertà ad essere subordinata all’interesse dello Stato.

10 gennaio: il Tribunale di Bologna giudica Giuseppe Brini e Remigio Barbieri, rispettivamente direttore responsabile e giornalista de La lotta per vilipendio alle istituzioni (cfr.21 dicembre 1954) e li condanna a 11 mesi di reclusione ciascuno. Altri giornalisti e redattori di organi di stampa comunisti e socialisti sono denunciati tra gennaio e febbraio: Davide Lajolo, Rubens Tedeschi, Giosuè Ravaioli, Luciano Bergonzini, Luciano Barca, Aroldo Tolomelli, Rubens Borghi (condannato a 7 mesi), Vittorio Bardini, Silvano Armaroli, Carlo Colombo, Rinaldo Rinaldi, Ermanno Tondi, Gaetano Loreti, Sergio Soglia, Gaetano Frontali, Lanfranco Bugatti, Vittorio Vezzali, Giancarlo Grazia, Enzo Peruzzi, Domenico Fonti, Mario Stefano Maffei, Adriano Zana e la scrittrice Renata Viganò. Per un articolo del giornale sindacale Lotte della Breda, il responsabile della commissione interna della III Breda di Milano è licenziato col metodo della “scomparsa del cartellino”. Denunciato anche Palmiro Togliatti per vilipendio del Presidente della repubblica, per le critiche espresse sullo scioglimento del consiglio comunale di Rimini.

Roma,una nota al Viminale, informa che George Weller “nato a Boston il 13 luglio 1907, domiciliato a Roma (…), corrispondente in Italia del Chicago Daily News con ufficio in Roma in via Mercede 54, ha in questi giorni preso contatto con gli esponenti del movimento Pace e libertà col pretesto di voler constatare de visu l’attività e il funzionamento del Comitato, allo scopo di farne oggetto di una serie di articoli. Si ritiene però che il Weller sia stato incaricato di svolgere una minuziosa indagine sul movimento Pace e libertà in relazione alla recente scissione e costituzione dell’altro movimento Pace e lavoro (…).

11 gennaio: muore il generale Rodolfo Graziani

14 – 16 gennaio: scioperano a scaglioni i metalmeccanici di Milano Firenze, in lotta per il rinnovo del contratto di lavoro.

18 gennaio: l’Unità pubblica un comunicato della Direzione del Pci che informa che “il compagno Pietro Secchia è stato designato a coprire il posto di segretario regionale della Lombardia”.

19 gennaioMacerata, si apre il processo a carico del torturatore fascista Ascanio Boni, già condannato alla pena di morte da una Corte d’Assise straordinaria il 19 agosto 1945 per delitti e sevizie a danno di partigiani nella zona fra Nonantola, Bonporto e Ravarino, in provincia di Modena.

20 gennaioBologna, si riapre la vertenza Ducati con altre 527 lettere di licenziamento dirette a lavoratori che, secondo i precedenti accordi, frequentavano corsi di riqualificazione per sospesi. I lavoratori, che si presentano al corso chiedendo il rispetto degli accordi, sono allontanati con la forza dalla polizia.

Genova, si apre la lunga lotta dei portuali contro il decreto che impone la “libera scelta”, vale a dire il diritto degli armatori di scegliere liberamente la manodopera fuori delle Compagnie.

22 gennaioRoma, tafferugli alla Camera provocati dal missini Ernesto De Marzio, già federale fascista di Potenza, che si rifiuta d’intervenire mentre presiede i lavori il comunista D’Onofrio.

24 gennaio: il colonnello Mosè Bongiovanni è assegnato al Sifar insieme al colonnello Romolo Ragnol. Entrambi provengono “dal disciolto nucleo Duca” .

25 gennaioGenova, la polizia carica i portuali in lotta. Molti negozi abbassano le saracinesche in solidarietà con i lavoratori colpiti.

Milano, la polizia interviene contro gli operai dell’Innocenti in lotta contro 100 licenziamenti e opera alcuni fermi.

26 gennaio: la protesta dei portuali si allarga ai porti di SavonaVadoAnconaCivitavecchia Piombino e in diversi stabilimenti collegati alla produzione navale, come l’Ansaldo Meccanica.

27 gennaioRoma, la Camera autorizza l’arresto del deputato comunista Franco Moranino, ex comandante partigiano, accusato di aver condannato a morte sette persone accusate di spionaggio nel novembre del 1944.

Concessa l’autorizzazione a procedere anche per Mario Montagnana, già direttore de L’Unità, denunciato per “istigazione di militari a disobbedire alle leggi” per un articolo in cui si parlava dell’invito del Comitato novarese per la pace a respingere le “cartoline rosa” di richiamo alle armi. Autorizzazione a procedere contro l’onorevole Maglietta, sempre comunista, denunciato per vilipendio alle Forze armate dai carabinieri di Avellino, per un comizio in cui criticava i costumi militari; e infine contro l’on. Faletra per “tentata estorsione aggravata” per avere, come dirigente sindacale, sollecitato e firmato un accordo collettivo che obbligava gli agrari di Gela ad assorbire manodopera in ragione di 10 giornate lavorative ad ettaro e versare entro 5 giorni 11 milioni per costituire un fondo destinato a soccorrere i braccianti feriti durante le manifestazioni di protesta.

28 gennaio: il Parlamento nomina la Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni dei lavoratori. Istituito il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel).

Milano, la Corte d’Assise condanna a 20 anni di reclusione Romualdo Del Papa, ex tenente paracadutista della Rsi, attualmente latitante in Venezuela, dove è diventato un ricco possidente. E’ accusato di aver ucciso il giovane Mario Chiesa durante un rastrellamento e di appropriazioni indebite a danno di ebrei. Del Papa era già stato condannato da una Corte d’Assise speciale nell’ottobre 1947 alla stessa pena.

Gennaio: annunciate dalla Marzotto di Valdagno 546 sospensioni, altre centinaia nel varesotto, Monza e Villacortese, 600 al Dell’Acqua del gruppo Riva, mentre a Bergamo si apre la lotta contro la chiusura dello Sti (Stabilimenti tessili italiani).

Udine, il colonnello Luigi Oliveri, comandante dell’Organizzazione O, scrive al generale Renzi, comandante del V Corpo d’armata da cui la O dipende, che si tratta “di un organismo latente che diverrà operante solo in caso di mobilitazione. I suoi aderenti in pace vincolano la loro parola di cittadini patriottici e hanno solo compiti informativi”.

FebbraioRoma, l’ambasciata USA comunica che il governo americano non concederà commesse militari a quelle aziende italiane nelle cui commissioni interne risulti in maggioranza la CGIL. 

3 febbraioGenova, polizia e carabinieri con rinforzi pervenuti dalle città limitrofe, caricano una imponente manifestazione di portuali con epicentro nelle piazze Matteotti e Pollaioli. Gli agenti attaccano con lacrimogeni, inseguendo e bastonando fino ai portoni della chiesa di S. Ambrogio. Molti negozianti solidarizzano coi portuali e gettano carciofi e pomodori verso gli agenti. Delegazioni di donne si recano in Prefettura, al Consorzio porto e dal cardinale Siri, ma non vengono neppure ricevute. Il sindaco riceve la delegazione, ma solo per dichiarare il suo apprezzamento per il decreto governativo, poi fa allontanare le donne.

4 febbraio: annunciato il licenziamento di 3.000 lavoratori dalle miniere sarde del Sulcis. Successivamente le richieste saranno ridotte a 500 licenziamenti.

8 febbraioMosca, clamorose dimissioni del presidente del Consiglio sovietico Malenkov, che si autoaccusa di incapacità. Gli succede Nikolaij Bulganin.

Alighiero De Micheli succede ad Angelo Costa alla guida della Confindustria.

10 febbraioRovigo, la Cisl invia una lettera ai postelegrafonici iscritti alla Cgil, nella quale si legge: (…) se non siete comunisti dovete capire oramai quale delitto commettete verso lo Stato e verso voi stessi, appoggiando e sovvenzionando il sindacato rosso che in Italia è il fondamento del comunismo, e rischiando di subire delle conseguenze che per i vostri veri sentimenti non meritereste. Presto o tardi in Italia si arriverà a chiarire tutti gli assurdi; perché è assurdo che lo Stato tolleri ancora tra i suoi dipendenti i veri comunisti che per logica necessità devono lavorare per distruggerlo, perché è altrettanto assurdo che chi comunista non è appoggi in qualsiasi modo il comunismo dal quale, appunto perché non comunista vero, deve aspettarsi solo danni e malanni (…).

11 febbraioPalosco (Bergamo), la polizia sgombra il cotonificio Del Cherio, occupato dai lavoratori, da tre mesi sotto minaccia di smobilitazione.

Carpi (Modena), la Questura vieta una conferenza del critico cinematografico Guido Aristarco, il quale avrebbe dovuto parlare del film Senso, di Luchino Visconti. In occasione della seconda serata di proiezione, la polizia occupa l’atrio del cinema e controlla – perchè il film è vietato ai minori – i documenti agli spettatori

Roma, l’ambasciatrice statunitense Clara Booth Luce, annuncia la concessione di un prestito americano all’Italia di 15,520 milioni di dollari.

Lecco, 2 giovani operai, Giovanni Riva e Roberto Longhi, sono arrestati mentre diffondono un volantino contro il riarmo tedesco e l’intervento americano in Cina. A Roma, la Questura vieta una ventina di manifestazioni e comizi aventi analogo contenuto. A Reggio Emilia, gruppi di celerini a bordo di camion e jeep scorazzano per la città per disturbare la manifestazione anti americana del 15, operando 3 arresti e 25 fermi. Qualche giorno dopo, verranno arrestati 4 giovani che volantinano in Galleria, benché la Pretura abbia appena assolto altri giovani, che avevano effettuato nelle settimane precedenti volantinaggi sullo stesso argomento e nello stesso luogo.

12 febbraioRoma, il Consiglio dei ministri vota emendamenti alla legge Gozzi fra i quali il superamento del principio della giusta causa nelle disdette agrarie, sostituito con quello di indennizzo. In Commissione agricoltura però il progetto verrà bloccato per l’opposizione di numerosi parlamentari, mentre le organizzazioni contadine, non solo quelle legate al PCI, si mobilitano contro il progetto, che significa di fatto la liberalizzazione delle disdette ad libitum degli agrari.

17 febbraioGenova, in occasione di una nuova manifestazione dei portuali, la polizia interviene presso tutti i negozianti che hanno abbassato le saracinesche in solidarietà con i manifestanti, minacciandoli del ritiro della licenza. milioni di lire sono raccolti tra la popolazione per sostenere  la lotta dei portuali. Nonostante gli interventi della polizia, le manifestazioni si ripetono quasi quotidianamente. Scioperi di solidarietà sono organizzati nei porti di Venezia, Piombino, Palermo, Monfalcone, Crotone, ecc.

Milano, la polizia fa irruzione alla Manifattura Corti, occupata dai lavoratori da una settimana contro le sospensioni.

18 febbraioPaderno Dugnano (Mi), la direzione delle Officine Vittoria, dopo la minaccia americana del ritiro della commessa, toglie i cartellini a 174 operai su 400, iscritti alla Cgil (più tardi i sospesi diventeranno 240). Agli americani non ha fatto piacere la conquista di 4 seggi su 5 della commissione interna da parte della CGIL. Nei giorni successivi, i lavoratori sospesi che si presentano egualmente allo stabilimento trovano la polizia, insieme ai guardiani, che discriminano chi può entrare e chi no. Il sottosegretario agli Esteri Benvenuti, rispondendo ad una interpellanza urgente sulla questione dell’on. Roveda, dichiara che le notizie sono esatte e che gli Usa hanno revocato le commesse nei due stabilimenti Vittoria di Milano e Piaggio di Palermo, perché in queste fabbriche “si vota Cgil”. E’ giusto, secondo l’esponente governativo, che gli americani si assicurino circa la esecuzione del contratto, perché i prodotti commissionati sono costituiti da materiale militare la cui fabbricazione comporta la conoscenza di formule segrete; ed il governo non ha diritto di impedire ai committenti di scegliere le fabbriche che più gradiscono.

19 febbraioGenova, un violento nubifragio si abbatte sulla città. Particolarmente colpito il porto. I portuali, nonostante siano in sciopero, sono tra i primi a intervenire per limitare il disastro e ripararne le conseguenze

22 febbraio: l’economista Paolo Sylos Labini, sul periodico Il Mondo, osserva che l’aumento del reddito “proviene quasi esclusivamente da aumento nella produttività unitaria degli operai: la schiera dei disoccupati – totali e parziali, manifesti e nascosti – cresce e cresce la proporzione della popolazione improduttiva. In quanto poi quell’aumento si traduce in un incremento dei profitti, esso non fa che uguagliare la disuguaglianza nella distribuzione dei redditi individuali. In quanto si traduce in aumento dei salari, esso va a beneficio soltanto dei lavoratori che hanno la fortuna di essere e di restare occupati. Del resto, questi stessi lavoratori occupati si avvantaggiano dell’aumento dei salari nella misura in cui tale aumento supera quello del costo della vita. E negli ultimi anni l’aumento del costo della vita ha reso in gran parte fittizio l’aumento dei salari monetari (…) L’indice del costo della vita è aumentato, rispetto al 1948, del 20 per cento”.

24 febbraioGenova, l’Associazione industriali intima il licenziamento di cinque lavoratori delle officine in lotta a fianco dei portuali. Analoga misura di rappresaglia è presa a Piombino, con 13 licenziamenti in tronco alla Oarn.

25 febbraioBologna, la polizia con caroselli di jeep sgombera la piazza dove si tiene una manifestazione contro l’Ueo ed il riarmo tedesco, insegue i manifestanti ed opera 60 fermi e 20 arresti.

26 – 27 febbraioRoma“Conferenza nazionale sui medicinali” organizzata dalla Cgil e dalla Federazione italiana lavoratori chimici (Filc-Cgil)

27 febbraio: il ministro Tambroni, in visita al porto di Genova, risponde no alle richieste dei lavoratori e difende la “libera scelta”. I lavoratori del porto si preparano a nuovi scioperi.

Febbraio: accordo tra l’Intelligence Service e il servizio segreto greco (Kyp) per la co­sti­tuzione di un nucleo Stay Behind in Grecia. Nasce “Pelle di Montone Rosso”.

Marzo: scioperi regionali per la vertenza dei metalmeccanici. Il 4 si fermano gli operai liguri, il 9 quelli lombardi, il 24 quelli emiliani e toscani.

Firenze, il Tribunale militare assolve Rodolfo Mechini, incriminato per “vilipendio al governo” per aver scritto sul giornale murale Il semaforo: “il governo, che ha permesso le orge di Capocotta, ha vietato la festa de l’Unità alle Cascine”. Mechini era stato deferito al Tribunale militare, perché militare di leva.
Il generale Giovanni Messe fonda l’Unione combattenti.

2 marzo: i portuali di Genova rispondono al ministro Tambroni con lo sciopero, bloccando 70 navi.

4 marzoMilano, la polizia carica una manifestazione contro l’Ueo ed il riarmo tedesco a piazzetta Mercanti. I caroselli e gli scontri non fermano il corteo che si riversa nelle vie del centro. Fra i numerosi contusi vi è il piccolo Paolo Broggi di 8 anni.

5 marzoPaderno Dugnano (Milano), arrestato il direttore della Cozzi, Gianfranco Monti, che aveva sospeso e minacciato di licenziamento alcune operaie se non avessero ritrattato le denunce a suo carico per estorsione per ottenere l’assunzione, ingiurie, molestie sessuali ed intimidazioni.

La Procura della repubblica di Spoleto incrimina il maggiore Rosario Piccione e il ragioniere Francesco Mangoni, addetti al laboratorio di caricamento dei proiettili dell’esercito, per violenza privata continuata per avere coartato la volontà di 2 lavoratori inducendoli a sottoscrivere una dichiarazione di impegno ad abbandonare il Pci.

7 marzoPalermo, i padroni delle zolfare aderenti a Sicindustria proclamano una serrata generale a partire dal 20 marzo. A rischio di licenziamento 10.000 minatori occupati nelle 195 zolfare dell’isola.

Cornate d’Adda (Mi), il Prefetto sospende il sindaco per aver invitato i cittadini a sottoscrivere l’appello di Vienna contro la Ueo e il riarmo tedesco. Negli stessi giorni la polizia ferma militanti impegnati a distribuire volantini contro la Ueo il riarmo tedesco in tutta la provincia di Milano. Sei persone sono fermate a Campisalentino (Le) e sei a Firenze.

7 – 10 marzo: la protesta dei portuali di estende al porto di Palermo.

8 marzoBologna, quattro operaie della Ducati sono arrestate mentre distribuiscono la mimosa davanti allo stabilimento. Tre saranno condannate a un mese di reclusione per accattonaggio e la quarta ragazza a 15 giorni perché minorenne

9 marzoRoma, attacco squadrista alla libreria Rinascita. Fra gli assalitori il futuro sindaco di Roma, Pietro Giubilo e Vittorio Sbardella. La CGIL proclama lo sciopero generale di protesta. Lo stesso giorno scoppiano incidenti alla Camera dopo che il deputato comunista Emilio Sereni ha attaccato il generale Giovanni Messe, deputato missino, per come ha esercitato il ruolo di comandante del corpo di spedizione italiano in Russia. La seduta è sospesa per le intemperanze dei deputati missini. La polizia arresta Natale Gianvenuti, segretario della sezione del Msi di Colle Oppio.

Assalti missini contro le Case del Popolo di Trecate Romentino (Novara) e contro la sezione del Pci di Pavullo (Modena).

10 marzo: i parlamentari del Pci, del Psi e della Sinistra indipendente chiedono lo scioglimento del Msi.

11 marzo: il Senato, con i voti determinanti del Msi, ratifica il trattato sull’Unione dell’Europa Occidentale. Un’ingente barriera di poliziotti protegge palazzo Madama per impedire le delegazioni di protesta.ono indetti scioperi locali e manifestazioni in tutto il Paese da parte dei partiti di sinistra.

Bergamo, manifestazione dei lavoratori della Dalmine. I poliziotti irrompono nella sede della commissione interna sequestrando gli altoparlanti e il materiale propagandistico.

Torino, l’onorevole Mario Montagnana e Marco Vais, già direttore e vice direttore de l’Unità (cfr.27 gennaio) sono condannati a 1 anno e 4 mesi per istigazione dei militari a disobbedire alle leggi, per un articolo del gennaio 1951 sulle proteste popolari per la visita in Italia del presidente Usa Eisenhower.

14 marzo: Giulia Occhini e Fausto Coppi sono rispettivamente condannati dal tribunale di Alessandria a tre e due mesi con la condizionale, per adulterio e abbandono del tetto coniugale.

Bologna, arrestati e due militanti di sinistra accusati di vilipendio alle forze armate per un volantino. Saranno assolti dal Tribunale militare il 28. Denunciato dal Questore di Bologna (e successivamente assolto dal Tribunale) anche Francesco Bertoncelli, responsabile di un giornale murale comunista, per avere pubblicato un servizio fotografico sugli effetti devastanti di Hiroshima, secondo il Questore “raccapricciante e tale da turbare l’ordine familiare, offendendone il comune sentimento morale, e capace di provocare panico in seno all’opinione pubblica”.

15 marzo: omicidio Montesi: la Procura della repubblica di Roma chiede il rinvio a giudizio di Piero Piccioni per omicidio colposo nonché del marchese Montagna e dell’ex questore Polito per favoreggiamento.

Roma, aggredito lo studente Mario Boni, responsabile di un’associazione studentesca cattolica che aveva condannato l’aggressione missina alla libreria Rinascita.

16 marzoLecce, tafferugli tra fascisti ed antifascisti che protestano contro la richiesta del gruppo consigliare missino di commemorare il generale Graziani.

Modena, due fascisti incendiano la sede dell’Anpi. Un’altra aggressione avviene nel quartiere di Centocelle (Roma) ai danni di un piccolo gruppo di militanti di sinistra.

18 marzoGenova, processati 13 portuali arrestati durante gli scioperi del 27 febbraio e del 4 marzo, mentre il porto è ancora fermo per la protesta dei lavoratori. Nonostante la pubblica accusa chieda pene esemplari, sono comminate condanne lievi che permettono la scarcerazione immediata.

Napoli, nella mattinata un ordigno esplosivo devasta la sede del Msi. Alcune testimonianze, riprese da l’ Unità e dal Popolo evidenziano tuttavia il dubbio che si tratti di un attentato “autoprovocato”.

21 – 30 marzo: tentativo di incendio alla sede dell’Anpi di Albinea (Reggio Emilia). Il 22, aggressione con ordigno esplosivo alla sezione Pci al Flaminio di Roma. Il 23, elementi di destra irrompono in una cooperativa contadina di Rosolina (Rovigo). Il 24, alcuni fascisti sparano contro la bottega del segretario comunista di Fiesso (Rovigo). Il 27, bomba carta contro la sezione comunista San Pietro di Reggio Emilia. Il 30, alcuni fascisti penetrano nella Casa del popolo Oberdan Brogiotti di Pisa, incendiandola. Alcuni fascisti buttano un ordigno esplosivo contro il circolo De Amicis di Forlì. La recrudescenza di attentati è dovuto allo scontro fra missini e sinistre sull’Ueo e alla richiesta di scioglimento del Msi, nuovamente avanzata il giorno dopo l’attentato alla libreria Rinascita di Roma.

22 marzoSpoleto, tragedia in miniera. Un’esplosione provoca la morte di 21 minatori.

23 marzoLegnano (Mi), la polizia interviene contro un blocco delle merci alla Agosti, dove i lavoratori sono in lotta contro la richiesta di 240 licenziamenti e 170 sospensioni.

Vicenza, il responsabile del giornale murale L’amico del popolo, incriminato per “oltraggio al pudore” per aver pubblicato fotografie sulle torture nei campi di concentramento nazisti, è condannato a 3 mesi di reclusione. Pochi giorni prima invece, il Tribunale di Alessandria aveva assolto Enzio Gemma e Luigi Garavelli, rispettivamente segretario della Camera del lavoro provinciale e responsabile del giornale murale di Valenza Po Il progresso, dal reato di “oltraggio al pudore” per aver pubblicato le stesse fotografie. Analoga assoluzione è pronunciata dal Tribunale di Treviso nei confronti di Roberto Visentini, responsabile di un giornale murale di Mogliano Veneto, denunciato dal segretario Dc.

Firenze, il Tribunale militare condanna in appello Giuseppe Brini, direttore del settimanale della federazione bolognese del Pci La lotta (cfr.21 dicembre 1954 e 10 gennaio 1955), a 7 mesi e 4 giorni di reclusione con la condizionale. Assolto invece il coimputato Remigio Barbieri, redattore dello stesso giornale.

26 marzoCarpineti (Reggio Emilia), nella frazione Colombaia, sono uccise 2 persone che stavano partecipando ad una cena all’osteria Vezzosi, dove si festeggiava la vittoria della lista “bonomiana”(legata alla Dc e alla Coldiretti di Bonomi ndr) nelle elezioni della mutua contadina. Qualche giorno dopo i carabinieri incriminano Guerrino Costi, mezzadro iscritto al Pci, il quale dichiara di essere rimasto in agguato per più di un’ora fuori dall’osteria per sparare al parroco e di aver poi sparato contro la finestra. Effettuati anche altri 9 fermi. E’ invece rilasciato, perché estraneo ai fatti, il segretario della Camera del lavoro di Toano.

29 marzoTorino, crolla la CGIL nelle elezioni delle Commissioni Interne alla Fiat passando dal 63,2% al 36,7. La CISL ottiene il 41% e la UIL il 23. Qualche giorno dopo la FIOM di Torino pubblica un libro bianco nel quale sono documentate le pressioni e i ricatti subiti dai lavoratori per arrivare alla sconfitta della CGIL. Ma, al di la del pesante clima intimidatorio, la sconfitta subita alla FIAT impone alla CGIL una profonda riflessione interna, iniziata già nel Direttivo del mese successivo ed un cambio di strategia. Il documento approvato dal Direttivo afferma, tra l’altro: “il fatto che il padronato sia riuscito in numerose aziende ad imporre ai lavoratori il suo predominio assolutistico dimostra che, nell’impostazione della politica sindacale e nell’azione svolta dalle organizzazioni della CGIL, vi sono stati errori, debolezze, lacune”. E afferma la necessità di eliminare “ogni schematismo e ogni genericità” per adeguarsi “alle nuove, reali esigenze dei lavoratori”. Intervenendo nella discussione, Di Vittorio afferma che “i nostri errori non sono quelli che ci attribuiscono gli avversari; non è vero che si sono fatti troppi scioperi politici, non è vero che abbiamo logorato le nostre forze in inutili battaglie; anzi, in certe fabbriche non abbiamo lottato a sufficienza e abbiamo reagito debolmente all’azione padronale. La realtà è che non abbiamo fatto un esame approfondito dei mutamenti avvenuti nelle aziende, per quanto riguarda i diversi aspetti della vita produttiva, dell’organizzazione tecnica, della struttura dei salari. Abbiamo cioè peccato di genericità e di schematismo, abbiamo applicato formule e linee inadeguate, e abbiamo insistito anche quando la realtà particolare della fabbrica ha assunto forme nuove e nuovi sono diventati i metodi e le armi che il nemico ha ricominciato a usare contro di noi”.

30 marzo: sospeso il sindaco di Carpineti (Reggio Emilia), il comunista Nello Lusoli, per non aver informato le autorità di una manifestazione contro l’Ueo indetta in una frazione e per asserita faziosità nell’appoggio della lista di sinistra nelle elezioni della mutua contadina.

Washington, il diplomatico Egidio Ortona annota nel suo diario che, nel corso di un colloquio con Charles Wilson segretario per la Difesa, Mario Scelba e Clara Booth Luce, viene comunicato l’esito delle elezioni interne alla Fiat con la sconfitta della Cgil: “Alla notizia – scrive Ortona – vedo mrs. Luce perdere per la prima volta il proprio controllo abituale e quasi fare un balzo di gioia sulla sedia, tanto incredula essa era”.

31 marzo – 3 aprileTorino, congresso socialista. E’ ribadita l’unità d’intenti con il PCI, ma cominciano ad emergere posizioni diverse nei confronti della DC.

Marzo: misure di rappresaglia sono prese in diverse aziende per gli scioperi politici contro l’Ueo: fra gli altri, sono licenziati due esponenti della commissione interna della fonderia Altor di Milano. Alla Magneti di Crescenzago, sono sospesi due delegati per “eccessivo attivismo sindacale”. Altri due attivisti sindacali di Vicenza, i ferrovieri Giuseppe Nicoletti e Pietro Ferronato sono sospesi per avere espresso, fuori servizio, la loro opposizione alla bomba atomica.

Licenziamenti a catena avvengono a Busto Arsizio, 180 soltanto al Cotonificio Milani che annuncia la smobilitazione; 90 licenziati alla Metallurgica Omita di Albate (Como), 225 sospesi alla Marzotto di Valdagno. L’Isma di Spirano (Bergamo) annuncia la chiusura con 500 licenziati, mentre la Tessitura Tondani di Fenegrò (Como) vuole licenziare 350 dipendenti, circa la metà degli occupati. Sono in agitazione anche i lavoratori dell’Iso di Bresso contro la smobilitazione, quelli del bombificio Marzan di Peschiera contro 100 licenziamenti. Altri 190 tagli vengono richiesti dalla Venchi Unica di Torino. Nella sola provincia di Milano, sono 4.500 i lavoratori licenziati o sospesi, in testa i gruppi Riva e Dell’Acqua.

Denunciati abusi all’orfanotrofio di Seregno, gestito dalle suore della carità di San Vincenzo. Le giovani ospitate sono mandate a lavorare con paghe da fame, per lo più trattenute dalla direzione dell’orfanotrofio, nei cotonifici della zona. Alcune ragazze denunciano anche punizioni medioevali come docce gelate e il caso di una ragazza malata di tbc, rinchiusa in uno sgabuzzino fatiscente accanto ai gabinetti.

Qualche giorni dopo, emerge un altro caso di maltrattamenti alla Casa del fanciullo di Cazzaniga (Bergamo), anche questo gestito da organizzazioni ecclesiali, per la denuncia alla Procura di Monza della madre del piccolo Giuseppe Galvan, 8 anni, che era stato rinchiuso per punizione in uno stanzino buio e percosso, riportando abrasioni, contusioni e conseguenze psichiche.

6 aprileFerrara, migliaia di braccianti disoccupati e contadini riprendono le occupazioni di terre nelle valli Mezzano e Giralda nel basso ferrarese, rivendicando la bonifica e la rinascita di migliaia di ettari di terra. Lo stralcio di riforma agraria strappato con le lotte precedenti, non ha infatti risolto il problema terra. I carabinieri intervengono nelle valli, strappando i cartelli, diffidando ed identificando i partecipanti, ma la lotta si estende a tutto il Delta padano. Riprendono anche le agitazioni bracciantili in Emilia Romagna ed in Veneto e questa volta alla Cgil si aggiungono spezzoni di Cisl e Uil.

7 aprile: una nota della Divisione Affari Riservati del Ministero dell’interno dà notizia della crisi ormai irreversibile che travaglia il Comitato di difesa Pace e Libertà di Edgardo Sogno. Si legge tra l’altro: “A un anno e mezzo circa dalla sua costituzione, il movimento anticomunista Pace e Libertà ha già incominciato ad accusare stanchezza. In seno a questa organizzazione hanno decisamente influito le beghe personali, gli arrivismi e in particolare l’esibizionismo politico dei suoi dirigenti. Altro fattore che incide in senso negativo sull’attività è la difficoltà di reperimento di fondi. In questi ultimi tempi, infatti, molti industriali del nord si sono rifiutati di devolvere somme di denaro a favore del movimento e tale comportamento sembra sia stato loro suggerito dal presidente della Confindustria”.

Milano, la direzione della Redaelli, che già due settimane prima aveva licenziato un componente della Commissione Interna, risponde alle proteste dei lavoratori licenziando l’intera Commissione e comunicando all’Ufficio del lavoro l’intenzione di licenziare altri 60 operai.

Bologna, elementi di destra incendiano la sede della scuola quadri del Pci “Anselmo Marabini”.

Cremona, tafferugli tra fascisti che volevano commemorare il gerarca Farinacci ed antifascisti: fra gli altri il missino Merlini viene alle mani con Roberto Ferretti, ex questore nel periodo immediatamente seguente la liberazione.

11 aprileVercelli, migliaia di agricoltori sfilano in occasione di un convegno sull’agricoltura indetto al teatro Verdi, per rivendicare l’abbassamento dei tassi di credito, la riforma dell’Ente risi, la rateizzazione dei debiti, la regolamentazione del mercato delle carni ecc. La polizia, intervenuta in forze, carica con lanci di lacrimogeni.

12 – 13 aprileGenova, la Celere si scaglia nuovamente contro i portuali giunti all’84° giorno di lotta. Le camionette bloccano la città spingendosi nei vicoli fino a Banchi e Sottoripa, tentando di disperdere i capannelli dei lavoratori. Ancora cariche avvengono il giorno dopo contro i lavoratori che tentano di dissuadere i crumiri organizzati dall’armatore Costa.

13 aprile: il Tribunale di Firenze condanna 7 dirigenti del Msi di diverse città toscane per “tentata ricostituzione del Partito fascista”: Renzo Benvenuti a 3 anni, Gastone Picchianti, Ferdinando Raimondi e Siro Tommasi a 9 mesi; Angiolino Montella, Antonio De Cesare e Sergio Buti a 6 mesi.

Arrestato a Catania, dove viveva sotto falso nome, Mario Ettore Arratano, ex maggiore della Rsi e comandante delle Brigate nere di Mestre, autore di eccidi di antifascisti in Friuli, fra i quali quello di 7 partigiani di Mirano e dell’incendio di alcuni villaggi. Era stato condannato a morte, pena poi commutata in ergastolo.

15 aprileGenova, durante un nuovo sciopero dei portuali di 24 ore che blocca in porto numerose navi, la Celere carica in via Grandi, poi si spinge nei vicoli occupando Sottoripa e dà il via ad una battaglia in tutta la zona sino alla centrale via XX settembre. Bilancio, 20 contusi fra i quali un anziano cieco e 20 fermi.

17 aprileNovate (Milano), i celerini scavalcando i cancelli occupano il calzificio Errera, presidiato da quattro giorni dagli operai in lotta contro la smobilitazione dello stabilimento e costringono con la forza gli occupanti ad uscire.

18 aprileBudapest, il primo ministro ungherese Nagy è dimesso ed espulso dal Comitato politico del Partito dei lavoratori “per le sue idee contrarie agli interessi della democrazia popolare”. Rakosi torna alla guida del governo ungherese.

Muore lo scienziato Albert Einstein. Poco prima, aveva lanciato un appello per la cooperazione fra i popoli e contro la bomba H.

Bandung (Indonesia), prima conferenza dei paesi afro-asiatici. Il Fronte di liberazione nazionale algerino è ammesso ai lavori in rappresentanza dell’Algeria.

19 aprileGenova, la Celere aggredisce i capannelli di portuali al 90° giorno di lotta, ma deve ritirarsi. Il crumiraggio tentato dagli armatori è fallito ed i lavoratori, nei giorni di sciopero, fanno partire solo navi che trasportano generi essenziali.

20 aprile: il governo presenta una proposta di legge di estensione della competenza dei Tribunali militari, con competenza generalizzata fra l’altro del reato di vilipendio alle forze di polizia, da chiunque commesso. Pochi giorni prima era stato respinto un progetto di riforma di segno opposto.

21 aprile: Francia e Tunisia sottoscrivono l’accordo per l’autonomia della Tunisia.

Roma, attentato incendiario contro la sezione del Pci di Lungotevere Flaminio.

Napoli, assalto fascista alla sezione del Pci dell’Arenaccia.

23 – 27 aprileRoma, II Congresso della Cisl. Ha per tema “Il rafforzamento del sindacato, il miglioramento del tenore di vita dei lavoratori, lo sviluppo economico, sociale del Paese”. Sono presenti 955 delegati, di cui 342 per le Usp e 613 in rappresentanza delle federazioni e sindacati di categoria, per un totale di 1.326.542 iscritti. Presidente del Congresso è Renato Cappugi. Argomenti principali del dibattito congressuale sono l’autonomia fuori da ogni influenza del partito, il netto rifiuto di ogni pericolosa collusione col padronato, la necessità dell’unificazione delle forze sindacali democratiche. In più si richiede l’unificazione tra Cisl e Uil. Nella mozione conclusiva si prende atto degli importanti successi organizzativi realizzati tra il primo e il secondo Congresso e si indica per l’attività futura della Confederazione la necessità di “uno sforzo organizzativo a tutti i livelli a sostegno di un maggior dinamismo contrattuale con l’adozione di opportune strumentazioni degli organi verticali nei luoghi di lavoro ed il promovimento di sezioni sindacali di azienda, fabbrica, di cascina o fattoria”. Sui problemi sindacali e contrattuali il Congresso ribadisce le scelte già operate dal Consiglio generale nella sessione svoltasi a Ladispoli dal 24 al 26 febbraio 1953. In particolare si sostiene che: la contrattazione collettiva deve essere intesa sempre più come lo strumento principale a disposizione delle classi lavoratrici; l’introduzione di sistemi di remunerazione adeguati ai diversi processi produttivi deve diventare materia di contrattazione aziendale collegata ai benefici derivanti dal miglioramento dell’efficienza produttiva; la contrattazione collettiva deve trovare un rafforzamento nella sua efficacia anche attraverso l’istituzione di commissioni paritetiche conciliative e deve svilupparsi ,oltre che ai normali livelli categoriali ed intercategoriali, anche a livello nazionale in sede di discussione, elaborazione ed applicazione delle direttive di politica economica dei pubblici poteri. La segreteria, che sarà eletta il 28 aprile dal nuovo Consiglio generale, sarà composta da Pastore (segretario generale), Storti (segretario generale aggiunto), Cavezzali, Coppo, Canini, Parri, Macario (segretari).

25 aprileRoma, violenti scontri tra fascisti e antifascisti. Arrestate dieci persone, altri 160 fermate.

Dongo (Como), scontri tra antifascisti e fascisti che stavano commemorando i gerarchi giustiziati. Denunciati i fascisti Carlo Baragiola, Alberto Salusti e Rosario Amico.

Milano, alcuni fascisti a bordo di un aereo lanciano manifestini in piazza Duomo dove si sta svolgendo la commemorazione della Liberazione. Identificato e denunciato il pilota, Laerte Trivellini.

26 aprileRoma, approvata in Parlamento la legge sui fitti, che prevede un immediato aumento fino al 20% e successivi aumenti annuali, nonché lo sblocco della regolamentazione a partire dal 1960.

28 aprileMilano, si apre il processo per diffamazione contro Carlo De Cugis, responsabile del giornale dei lavoratori Montecatini, Il Ventisette, che aveva denunciato una serie di soprusi padronali. E’ condannato a un periodo di reclusione, al risarcimento monetario e alla pubblicazione della sentenza sul giornale da lui diretto, nonché sull’Unità.

In una informativa diretta al ministero dell’Interno si comunica che Teresio Guglielmone, senatore democristiano “recentemente (…) si è prestato per sostenere una parte delle spese che l’organizzazione Pace e Libertà sta affrontando per la campagna siciliana”; che Gino Silvestri, ex iscritto al Pci ed ex collaboratore di Luigi Cavallo, ispettore del comitato Pace e Libertà in Sicilia, cura il collegamento con il Psdi e la sinistra; che Alfredo Maria Mendola “ha operato fino ad ora in modo occulto e valendosi di uno speciale collaboratore, il dr. Mannoni”, vicino a Carlo Andreoni che “nel 1926 risulterebbe essere stato arrestato dalla polizia politica di allora (Ovra) per sovversivismo (…) che è in contatto con agenti del comunismo jugoslavo e che assiste il dr. Sogno nei rapporti che questo cerca di rendere più solidi con l’ambiente dell’Ambasciata americana”.

29 aprile: il democristiano Giovanni Gronchi eletto presidente della Repubblica con i voti di PCI, PSI, MSI e parte della DC e dei monarchici. Prevale su Cesare Merzagora, candidato ufficiale della DC.
Sull’elezione di Giovanni Gronchi a Presidente della repubblica, Pietro Secchia annota nel suo diario: “Abbiamo finito per mettere alla testa della Repubblica un clericale. Il primo risorgimento ha tolto l’Italia ai preti, il secondo gliela riconsegna”.
La direzione nazionale della Dc emette un comunicato nel quale esprime il suo compiacimento per l’elezione di Giovanni Gronchi a presidente della repubblica affermando che “l’elezione di un democratico cristiano alla suprema Magistratura dello Stato onora altamente il Partito di cui l’on. Giovanni Gronchi è stato milite illustre e fedele”.
La stampa americana presenta l’elezione di Giovanni Gronchi alla presidenza della repubblica, come una vittoria delle sinistre.

Accordo tra URSS e Cina sull’uso pacifico dell’energia atomica.

30 aprile: l’assemblea costituente del Vietnam del Sud dichiara decaduto l’imperatore Bao Dai e proclama la Repubblica.

Aprile: il direttivo della CGIL approva un documento nel quale si legge, tra l’altro: “Il fatto che il padronato sia riuscito in numerose aziende ad imporre ai lavoratori il suo predominio assolutistico dimostra che nell’impostazione della politica sindacale e nell’azione svolta dalle organizzazioni della Cgil, vi sono stati errori, debolezze, lacune”. Il Direttivo della CGIL apre così un processo autocritico sulla propria strategia politica, ammettendo di aver trascurato la condizione operaia nei luoghi di lavoro. Svolta in direzione della contrattazione articolata.

Licenziamenti per rappresaglia ai cantieri navali (Crda) di Monfalcone, mentre il Lanificio di Crema e la Santagostino di Milano annunciano rispettivamente 958 e 243 licenziamenti. Sono in lotta contro analoghi provvedimenti anche i lavoratori della Fargas, Pasquino, Vittoria e Iso di Milano. Serrata camuffata alla Massolombarda in provincia di Ravenna, alla quale segue la sospensione di 100 operaie su un totale di 140.

Pesante il bilancio della vertenza dei portuali: 65 fermati, 60 denunciati, 31 arrestati. I lavoratori impegnati nella vertenza sono 67.000, la sottoscrizione in solidarietà con i lavoratori in sciopero ha raccolto 20.000.000 di lire.

MaggioPalermo, all’assessorato dei Lavori Pubblici si conoscono il giovane ragio­niere Pino Mandalari, fervente monarchi­co e massone, e l’amministratore del seminario arcivescovile di Monreale, don Agostino Coppola, nipote di Frank tre ditaCoppola.

1° maggioModena, la festa del lavoro assume un significato particolare perché “così grave era divenuta l’offensiva antidemocratica e antioperaia da far balzare in primo piano la lotta in difesa delle libertà e dei diritti dei lavoratori, gravemente minacciati”. Gli stessi concetti saranno ripresi da Di Vittorio durante le due manifestazioni convocate, nei primi giorni di maggio a Modena e Mirandola, “per libere elezioni delle Commissioni interne e per la libertà nelle fabbriche”.

Roma, in piazza San Pietro, Pio XII parla a 300.000 lavoratori organizzati dalle Acli e dalle associazioni cattoliche.

Piombino, la polizia carica gli operai di ritorno dal comizio sindacale. Cinque lavoratori arrestati.

2 maggioVarese, arrestato e tradotto nel carcere militare Amedeo Bianchi, direttore di un periodico comunista, per vilipendio alle forze armate. Il 4 giugno sarà condannato a 8 mesi e 9 giorni di carcere senza i benefici di legge.

3 maggio: il crollo di una galleria della Sade sul monte Faèt, in Carnia, provoca la morte di 3 minatori. In Carnia si sono verificati in un solo anno 23 morti sul lavoro.

5 maggioGenova, nuovo sciopero dei portuali. Interviene la polizia che effettua numerosi fermi.

6 maggioRoma, si apre il processo per diffamazione intentato dal ministro del Lavoro Vigorelli contro Giuseppe Pedercini e Giorgio Colombo, rispettivamente direttori responsabili delle redazioni romane dell’Avanti e dell’Unità, per avere pubblicato e commentato la notizia della avvenuta trasformazione, in soli 13 giorni, di una pensione di guerra di 3° categoria concessa al ministro, in pensione di 1° categoria, con assegni speciali di superinvalidità e diritto all’accompagnamento.

7 maggio: con l’entrata in vigore dell’Unione europea, la Repubblica federale tedesca ottiene la piena sovranità nazionale. Quattro giorni più tardi entra a far parte della NATO.

Bettole di Varese, la polizia carica e tenta di sciogliere un piccolo corteo che si recava a rendere omaggio alla memoria di caduti partigiani

9 maggio: sciopero nazionale di 24 ore dei braccianti indetto da Federbraccianti CGIL e FISBA CISL per il sussidio di disoccupazione, l’apertura elle trattative per il contratto e per l’adeguamento degli assegni famigliari in agricoltura. Il giorno 30 i braccianti entrano nuovamente in agitazione con uno sciopero di 36 ore.

Roma, una nota al ministero dell’Interno rileva che “il noto Alfredo Mendola risulta abbia contatti con il principe Guglielmo Rospigliosi, addetto stampa presso l’Ambasciata americana (…) per maggiore intelligenza si precisano i termini della seguente categoria di rapporti: a) Sogno fu, qualche mese fa, avvicinato dal Benuzzi Valerio (ex agente dell’Ovra, segnalato dal prof. Valletta); b) Benuzzi si è trasformato in ponte fra Sogno e Andreoni. Quest’ultimo ha trasferito nella organizzazione Pace e libertà il dr. Mendola (suo collaboratore); c) questo ha inserito a fianco di Sogno, il dr. Mannoni (già segnalato)”.

Muoiono 7 minatori di San Teodoro, vicino a Catania, per uno scoppio di metano.

10 maggioMilano, assolto Marino Dell’Ambra, ex tenente della Rsi, incriminato insieme al capitano Resmini – quest’ultimo poi giustiziato dai partigiani – per l’uccisione di 13 antifascisti di Lovere, avvenuta nel dicembre 1943 come rappresaglia per la morte di 2 fascisti.

Giovanni Leone è eletto presidente della Camera dei deputati.

11 maggio: Roma, giura il neo eletto presidente della Repubblica, Giovanni GronchiIl discorso di insediamento:http://presidenti.quirinale.it/Gronchi/documenti/gro_a_insediamento.htm
Lotte per la difesa delle libertà sindacali alla Piaggio di Pontedera, dove due operai sono stati licenziati per la diffusione di un volantino della Fiom e alla Galileo di Battaglia Terme (Padova).

108 portuali di Genova, nonostante le azioni di disturbo della polizia, raggiungono Roma in bicicletta per portare la loro protesta davanti al parlamento.

Alla Massalombarda (Ravenna) la direzione licenzia 140 lavoratori, fra cui l’intera Commissione interna.

12 maggio: Ruggero Grieco è eletto presidente dell’Alleanza nazionale contadini

13 maggioMilano, condannati a 14 anni, in parte condonati, i partigiani Ambrogio Pozzi e Andrea Sanvito per l’uccisione avvenuta nel 1945 dell’industriale fascista Adolfo Bertaglio, responsabile della cattura di diversi antifascisti. E’ invece assolto per insufficienza di prove Giuseppe Clerici, ex fascista infiltrato nel gruppo e che aveva poi denunciato i partigiani.

Washington, l’agenzia Associated Press scrive che “gli Stati Uniti hanno deciso di rallentare il ritmo degli aiuti all’Italia fino a che non si avranno notizie intorno alla formazione e alla politica di un nuovo governo italiano. Funzionari bene informati, che hanno rivelato oggi quanto sopra, hanno precisato che tale decisione è stata raccomandata dall’ambasciatrice degli Usa a Roma Clara Luce ed è stata approvata dal dipartimento italiano (…) E’ da ritenere che l’invio degli aiuti americani all’Italia riprenderà a pieno ritmo non appena risulterà chiara la continuazione da parte di un eventuale nuovo governo italiano, di quella politica filo occidentale che l’on. Scelba ha sostenuto durante 15 mesi di direzione del governo”. Poco dopo il dispaccio, Mario Scelba conferma in un’intervista la volontà di cedere lo sfruttamento del petrolio italiano ai trust americani. In seguito alla reazione delle dimissioni del governo da parte del presidente della repubblica Gronchi, viene ancora comunicato da Washington che “L’assistenza militare, economica e tecnica è stata riportata al ritmo normale”.

14 maggio: su iniziativa sovietica nasce il Patto di Varsavia, alleanza militare contrapposta alla NATO. Ne fanno parte, oltre all’URSS, Albania, Bulgaria, Cecoslovacchia, Germania Orientale, Polonia, Romania e Ungheria.

Ravenna, la Celere aggredisce un folto gruppo di lavoratrici della terra che, davanti all’Associazione provinciale agricoltori, chiedevano la riforma dei patti agrari, la parità di salario fra uomini e donne e l’estensione della legge sulla maternità alle mezzadre.

16 maggio: la mafia uccide Salvatore Carnevale, segretario socialista della Lega dei lavoratori edili di Sciara (Pa). Dopo l’uccisione, gli assassini gli sfigurano il volto. La settimana prima, Carnevale aveva organizzato uno sciopero di protesta per la mancata corresponsione dei salari alla cava di San Pietro, dove lavorava egli stesso ed aveva partecipato attivamente alle lotte per l’equa ridistribuzione dei prodotti fra i proprietari ed i raccoglitori di olive e di grano. La polizia inizialmente ferma il segretario della Camera del lavoro di Sciara, mentre l’organo di stampa democristiano Sicilia del Popolo afferma che bisogna cercare i colpevoli fra i compagni di Carnevale e che “sbaglierebbe chi si orientasse in altra direzione”. Saranno successivamente incriminati come mandanti dell’omicidio alcuni elementi affiliati alla mafia di Sciara e Caccamo: Giorgio Panzica, Luigi Tardibuono, Antonio Mangiafitta, Giovanni Di Bella, tutti dipendenti del feudo Notarbartolo che avevano in appalto la raccolta delle olive e pagavano i braccianti secondo propri criteri. Gli incriminati, difesi da Giovanni Leone, saranno assolti.

Bologna, intervenendo al convegno regionale delle Camere del Lavoro, Di Vittorio afferma, tra l’altro: “L’appoggio che il padronato da ai sindacati scissionisti tende a raggiungere questo scopo: ottenere attraverso la complicità del sindacato scissionista che i membri delle Commissioni interne siano scelti dal padrone, perché questa è la condizione fondamentale perché il padrone possa intensificare il supersfruttamento (…) a danno della classe operaia”. L’errore più grave commesso dalla CGIL è dovuto, secondo Di Vittorio, “al fatto che noi abbiamo impostato la nostra politica sindacale sulla base di schemi generici e ci siamo battuti per rivendicazioni di carattere generale e abbiamo ignorato e non considerato a sufficienza la situazione complessa e molto differenziata, non solo da provincia a provincia, ma da fabbrica a fabbrica, da reparto a reparto”. Di Vittorio conclude affermando la necessità di legare strettamente le rivendicazioni salariali alla difesa delle libertà democratiche nelle fabbriche: “per noi la Commissione interna è stata come un sindacato nella fabbrica, invece il sindacato deve condurre una sua politica e questo non può essere compiuto dalle Commissioni interne. I rappresentanti delle Commissioni interne non devono agire come rappresentanti sindacali, ma neppure staccarsi troppo da esso, ma devono lavorare per capire i problemi dei lavoratori e mantenere l’unità delle Commissioni interne”
Roma, inizia i lavori la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni dei lavoratori in Italia.

Castelvetere Valforte (Benevento) viene forzosamente rivestita la Venere del Canova, in occasione di una processione. Il collocamento della statua nel parco della villa comunale, tre mesi prima, aveva provocato una vivace polemica da parte del parroco.

17 maggioNapoli, 14 operai edili muoiono per uno sprofondamento del suolo al Vomero, quartiere dove imperversa l’abusivismo, mentre erano intenti alla costruzione di un edificio.

18 maggioGenova, dopo 120 giorni di lotta, i portuali ottengono l’accordo. Tra l’altro è istituita una commissione di controllo e vigilanza sulle attività del porto.

Roma, in una nota informativa al ministero dell’Interno, con copia per il capo della polizia, si sottolinea la figura di Lando Dell’Amico: “ex partigiano della pace ed ex iscritto alla Fgci, che funge da segretario di Ignazio Silone”.

Alla vigilia della ratifica del Trattato di pace con l’Austria, l’agenzia di stampa della Germania Ovest, Deutsche presse agentur, rivela che le autorità italiane ed americane stanno trattando a Roma il trasferimento nell’Italia del nord di parte delle truppe statunitensi attualmente dislocate in Austria. Ciò, continua l’agenzia di stampa, avverrà contestualmente alla ratifica dell’accordo del 1951 sullo status delle unità Nato, che prevede fra l’altro che i soldati americani Nato non potranno venire giudicati da tribunali locali ma solo da corti militari statunitensi. “Palazzo Chigi – scrive il giornale di Amburgo Die Welt – concentra ora la sua attenzione sulla Germania. La politica estera italiana vuole rafforzare, nel suo interesse, la posizione della Rft nel quadro dell’Ueo e della Nato. Questo per motivi di sicurezza italiani”.

20 maggio: i lavoratori tessili attuano una giornata nazionale di protesta contro la grave situazione occupazionale del settore. I licenziamenti, infatti, hanno raggiunto la media mensile di 40.000 unità.

Ravenna, la polizia disperde una folta delegazione dei lavoratori della Massalombarda che, dall’omonima località, si stava recando in bicicletta nel capoluogo, per propagandare la lotta contro i 160 licenziamenti richiesti dalla direzione e discutere la vertenza con le autorità provinciali.

21 maggio: il governo vara il programma per la modernizzazione delle infrastrutture dei trasporti, con un progetto decennale di costruzioni autostradali: l’esito più importante sarà la costruzione dell’Autostrada del Sole Milano – Napoli

23 maggio: gli Stati Uniti si impegnano a versare 50 milioni di dollari all’Italia come aiuto economico straordinario in considerazione del ruolo di diga anticomunista che svolge il nostro Paese.

Roma, arrestati 9 componenti della commissione medica per la concessione di pensioni di guerra. L’inchiesta era partito dopo che qualcuno aveva raccontato al magistrato di aver versato somme fino a 250.000 lire per ottenere l’esito positivo della pratica.

24 maggioRoma, giudicato ed assolto Fernando Pellegatta, direttore del giornale di Pace e Libertà che aveva fatto insinuazioni sulla matrice rossa dell’uccisione dell’ingegner Codecà e aveva attaccato il giudice istruttore che si era occupato del caso definendolo “notoriamente comunista” per aver archiviato l’inchiesta. Infine aveva pubblicato una lista di 400 magistrati, definiti “paracomunisti”.

26 maggio: il segretario del Pcus Nikita Krusciov si reca in visita ufficiale a Belgrado. E’ l’inizio della distensione tra Unione Sovietica e Jugoslavia.

Si apre a Roma il processo per diffamazione intentato dal maresciallo Messe contro Andrea Pirandello e Luigi Pintor, rispettivamente vice direttore e collaboratore dell’Unità, per un articolo nel quale si parlava di “fede fascista rapidamente scomparsa” dopo la Liberazione, del trasferimento del maresciallo dalla Russia alla vigilia del massacro di suoi soldati, della resa improvvisa agli inglesi in Tunisia, subito dopo aver ricevuto da Mussolini la nomina a maresciallo e delle dichiarazioni in proposito del generale Montgomery, secondo cui Messe sarebbe stato “catturato come un pollo”.

27 maggioBologna, un gruppo di fascisti devasta la sede dell’Udi (Unione donne italiane).

28 maggio: sciopero nazionale dei professori indetto dalla Cgil. In una circolare ministeriale inviata il giorno prima, si faceva obbligo ai presidi di “dichiarare per iscritto se nell’eventualità dello sciopero dei professori intendono assicurare la loro presenza nelle sedi dei rispettivi istituti” e poi ancora “a partire da domani dovrà essere comunicato a questo ufficio il numero dei professori presenti e quello dei professori assenti. Entro e non oltre le ore 18 del 28 corrente, dovranno pervenire a questo Provveditorato elenchi nominativi in duplice copia sottoscritta”. Particolari pressioni sono poi esercitate, in diverse località, sugli insegnanti fuori ruolo.

Rimini, il commissario governativo Schiavio, che sostituisce l’amministrazione comunale in via straordinaria, licenzia 16 dipendenti comunali, simpatizzanti di sinistra. Seguiranno altri 27 licenziamenti nei giorni successivi.

31 maggio: il Pci sconfessa Vittorio Vidali, segretario del partito a Trieste che aveva ribadito la validità della scomunica a Tito, proprio mentre Krusciov è in visita a Belgrado per porre le basi per la riconciliazione tra i due paesi.

MaggioModena, elezioni della commissione interna della FIAT-OCI. Dopo durissime polemiche tra CGIL, CISL e UIL, la FIOM conferma la propria forza pur passando dal 90,1% al 76,5 per cento dei voti.

GiugnoModena, convegno unitario delle Commissioni interne sulle condizioni di lavoro nelle fabbriche modenesi. Contro le Commissioni interne si scatena una campagna tendente a limitarne il potere in fabbrica, attraverso la rottura della loro unità, la pratica della trattativa separata e il licenziamento dei lavoratori più attivi. Dal 1952 al 1955 sono processati per aver partecipato alle lotte 13.969 lavoratori di cui 9.461 braccianti. 2.494 sono condannati a pene detentive.

1° giugnoMessina, si apre la conferenza dei ministri della Ceca. Viene decisa la costituzione del Mercato comune europeo (MEC).

Edgardo Sogno, presidente del Comitato di difesa Pace e Libertà, è alla ricerca di finanziamenti per l’organizzazione in crisi. Arriva a Washington dove ha un colloquio con Allen Dulles, direttore della Cia. Lo stesso Sogno dirà poi di avere ottenuto finanziamenti, arrivati attraverso Alfredo Pizzoni, presidente del Credito Italiano.

2 giugnoRimini“assise di popolo per la difesa delle libertà democratiche e sindacali”.

3 giugnoModena, la Fiom denuncia Alberto Sabbatini, membro cislino dell’Oci-Fiat ed altri per ad un comunicato in cui si attribuiva la causa delle riduzioni d’orario effettuate nello stabilimento alla temuta vittoria della CGIL, e si ventilavano perdite di salari se i lavoratori avessero votato Fiom nelle elezioni per le Commissioni Interne, nonché erogazioni di somme in caso contrario. In diverse altre fabbriche, in vista del rinnovo delle commissioni interne, sono avvenuti fatti analoghi.

Roma, davanti al Viminale, la Celere carica una manifestazione di protesta indetta da mutilati di guerra e non vedenti, in seguito a qualche fischio partito all’indirizzo del presidente del Consiglio Scelba e del ministro Gava. Nuova carica dopo mezzora, quando gli invalidi chiedono il ricevimento di una delegazione. La polizia denuncia 29 manifestanti per violenza aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e blocco stradale.

4 giugnoAgna (Padova), al sesto giorno di sciopero bracciantile, sono fermati e percossi dai carabinieri tre lavoratori.

6 giugno: dopo la pubblicazione sulla rivista statunitense Bluebook di un articolo che denuncia responsabilità del governo italiano nel permettere che venisse introdotta illegalmente eroina negli Stati Uniti, l’ambasciatrice a Roma Clare Boothe Luce scrive una lettera al presidente Dwight Eisenhower, inviandola anche al Segretario di Stato John Foster Dulles, al direttore della Cia Allen Dulles e al Sottosegretario di Stato Herbert Hoover, chiedendo di porre immediatamente fine al finanziamento clandestino ai partiti italiani di governo. Scrive tra l’altro: “Una larga parte della responsabilità per la distruzione fisica e morale di molti cittadini americani deve essere in gran parte addebitata al governo italiano, e in particolare al partito democratico-cristiano, o, per essere ancora più precisi, al signor Mario Scelba. Dopo cinque anni e mezzo miliardo di dollari di aiuti ufficiali e ingenti quantitativi di aiuti clandestini, i leader di questi ‘partiti democratici’ ci dicono che l’unica alternativa ad una vittoria comunista alle urne è rappresentata dal mantenimento su scala permanente del nostro finanziamento”.

Bologna, condannato a 7 mesi e 5 giorni di reclusione senza condizionale Amelio Caselli, dirigente della Federmezzadri provinciale, per un comizio nel quale aveva criticato la politica agraria del governo.

8 – 9 giugnoRoma, durante lo sciopero dei lavoratori della sanità, la polizia interviene con particolare durezza all’ospedale Forlanini, invadendo le corsie e malmenando anche i ricoverati.

9 – 12 giugnoRoma, XXIV Congresso nazionale della Lega delle cooperative.

10 giugnoVigevano, quattro giovani operaie denunciano l’industriale Pietro Vezzoso per ricatti a scopo sessuale: l’uomo, settantenne, tenta difendersi sostenendo di essere lui la vittima delle molestie femminili. Denunciati anche Venturo Tizzoni, direttore della Valserchio di Castelnuovo Garfagnana (Lucca) per “atti di libidine continuata ed aggravata”; Leone Bottini, direttore del Catenificio Regina di Merate (Lecco) per analoghe molestie e un dirigente della Ligure Lombarda di Napoli da un’operaia licenziata che dichiara di aver ricevuto poco prima del fatto un ricatto sessuale.

12 – 13 giugno: il Comitato centrale delle Fiom discute le misure per fronteggiare l’attacco padronale. Nei primi cinque mesi dell’anno le elezioni delle Commissioni interne, avvenute in 1.242 aziende, hanno visto la CGIL calare dal 61,1 per cento al 51 per cento dei voti, passando da 2.863 eletti a 2.376. Agostino Novella è il nuovo segretario generale della FIOM. Foa e Pizzorno segretari nazionali.

12 giugnoModena, Convegno provinciale unitario delle Commissioni interne. Sono presenti 76 Commissioni. L’obiettivo, come sottolinea nella relazione introduttiva Enzo Meletti, segretario della Commissione interna della Martinelli, è di“raccogliere una chiara e precisa documentazione sulla situazione tra i lavoratori e i datori di lavoro” e in particolare per fornire materiale utile all’appena costituita Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro nelle fabbriche. Viene raccolta un’ampia documentazione sulla Candele Maserati, sulla FIAT OCI, sulla Alfieri Maserati, sulla Magneti Marelli di Carpi, sul Salumificio Candeli Luigi, sulla SIPE di Spilamberto, sulla Righi di Carpi, su varie cartiere modenesi, sulla FIAT macchine utensili oltre, ovviamente, sulle Fonderie Riunite. Nelle conclusioni si sottolinea come sia indispensabile mantenere il carattere unitario delle Commissioni interne e si invitano tutte le organizzazioni sindacali a evitare la “polemica sterile e negativa” in occasione delle elezioni per il loro rinnovo, alle quali, anzi, sarebbe stato auspicabile arrivare sulla base di “liste e programmi concordati e unitari”. Ma non sarà così: alle elezioni per il rinnovo delle Commissioni interne le tre organizzazioni sindacali arrivano con liste distinte e separate.

13 giugnoCastell’Apertole (Vercelli), durante uno sciopero di mondariso, sono arrestati Stella Bertolani, Caterina Cavalli, Leda Gardi e il capolega Albino Marami, che ottengono la libertà provvisoria dopo 10 giorni di carcere.

14 giugnoMilano, arrestati e incarcerati 2 giovani, Osvaldo Bergamaschi e Giuseppe Valsecchi, quest’ultimo attivista sindacale per aver scritto sull’asfalto di una strada “viva la pace!”

18 giugnoPavia, durante lo sciopero delle mondariso, l’agrario della cascina Favina spara per intimorire le lavoratrici.

Roma, la Questura informa in Viminale sul conto di alcuni esponenti di Pace e Libertà: Vito Peroni, dirigente della sezione romana ed ispettore per l’Italia centrale; Angelo Mannoni, “capo dell’ufficio stampa nazionale che fu iscritto al Pci dal 1942, e fino all’8 settembre 1943 organizzò le cellule comuniste in Sardegna, in seno al reparto militare al quale era in forza col grado di sergente maggiore. Dopo la liberazione dell’isola, fu preposto al settore culturale della federazione comunista di Sassari e diresse il settimanale di cultura marxista Mediterraneo. Contemporaneamente, esercitò le funzioni di segretario di quel Consorzio agrario provinciale. In quell’epoca, era conosciuto in Sardegna come il collaboratore più intimo dell’on.le Renzo Iaconi, cui era legato da vecchia amicizia. Successivamente, abbandonò clamorosamente il partito ed assunse la direzione della Gazzetta sarda contribuendo nell’isola, con una campagna scandalistica, all’insuccesso del cosiddetto Fronte popolare nelle elezioni politiche dell’aprile 1948. Nel 1950, trasferendosi a Roma, lasciò la direzione di detto giornale del quale, però, fu capo della redazione romana fino all’anno successivo, epoca in cui, essendo il periodico divenuto organo fiancheggiatore del Partito sardo d’azione, troncò con esso ogni rapporto. Sempre nel 1951, assunse le funzioni di amministratore della rivista Pensiero nazionale diretta dall’ex fascista De Rosas Giovanni Antonio di Gavino – inteso Stanis Ruinas – ed allora sovvenzionato dal Pci, ma poi lasciò l’incarico, nel settembre dello stesso anno, per asseriti motivi economici (…); infine, Giovanna Mannoni, sorella di Angelo, impiegata presso la redazione de Il pensiero nazionale.

22 giugnoRoma, cade il governo Scelba cui viene meno l’appoggio del PRI.

Milano, ventilate numerose sospensioni alla Borletti, dove è minacciata la revoca delle commesse americane per la produzione di spolette.

23 giugno: il Tribunale di Brescia assolve, 6 anni dopo i fatti, 33 salariati agricoli di Montichiaro, Ghedi, Carpenedolo, Calcinato e Visano da imputazioni di violenza e minacce per un’azione anticrumiraggio svolta in occasione di uno sciopero del 1949.

27 giugnoModena, fermato dalla polizia il segretario della commissione interna della Fiat, Romolo Dini, dopo una perquisizione ordinata dalla squadra politica della Questura. La fidanzata di Dini, dichiara di aver ricevuto pressioni in Questura per indurla a denunciare il fidanzato per presunti atti terroristici.

29 giugno – 1 luglioMilano, la Cgil organizza la “Conferenza nazionale per i diritti dei lavoratori nei luoghi di lavoro”. Nel novembre precedente un analogo convegno era stato organizzato a Torino

Giugno: il comitato direttivo di Pace e Libertà decide di privilegiare, da questo momento, i “compiti di carattere riservato sempre nel campo della difesa psicologica”.

2 luglio: il Tribunale militare di Torino condanna in contumacia all’ergastolo Gottfried Meir, comandante SS che ordinò ad Intra l’eccidio della famiglia dell’ingegner Ovazza e di un prigioniero inglese, carbonizzandone i corpi in una caldaia. L’Austria, dove Meir risiede, nega l’estradizione.

4 luglio: con nota riservata, la Questura di Milano informa la divisione Affari riservati del ministero degli Interni che Ignazio Silone sarebbe “vicino” al movimento Pace e libertà. In una nota successiva informa il ministero dell’Interno che “il Dotti Roberto, lasciato il posto presso la società Olivetti, ha assunto la direzione del settore organizzativo del noto movimento Pace e libertà, che fa capo ad Edgardo Sogno. Sembra che ciò sia avvenuto in seguito ad accordi presi dal Sogno con Ignazio Silone, che intenderebbe sfruttare l’organizzazione e l’attrezzatura di Pace e libertà per creare un movimento politico di sinistra che recuperi gli elementi che, in sede sindacale, hanno voltato le spalle alla Cgil, votando per la Cisl e per la Uil. Il noto ex comunista Lando dell’Amico manterrebbe i contatti fra il Dotti ed il Silone”.

6 luglio: primo governo Segni (dal 6 luglio 1955 al 18 maggio 1957) formato da DC, PSDI e PLI con l’appoggio esterno del Pri. Taviani alla Difesa, Gaetano Martino (Pli) agli Esteri e Tambroni ministro dell’Interno. Tambroni è particolarmente legato a Robert Driscoll, vice capo della stazione CIA a Roma.La composizione del governo: http://www.senato.it/leg/02/BGT/Schede/Governi/0043_M.htm
Trieste, incarcerato l’ex partigiano Igor Dekleva, per uno scontro armato con la polizia fascista avvenuto il 24 aprile 1945, nel quale era caduto un poliziotto. Dekleva è l’unico superstite di una famiglia decimata dai nazisti: il padre è uno dei 71 fucilati nel poligono di Opicina, la madre arsa nella Risiera.

7 luglio: visita a Roma di Jawaharial Nehru, primo ministro dell’India e leader dei Paesi non allineati animatori della conferenza di Bandung. Incontra Pio XII, Gronchi, Segni e Martino.

9 luglioModena, un comitato composto da rappresentanti di numerosi comuni, cooperative, sindacato, deputati ed esponenti della cultura, convoca la Convenzione provinciale in difesa della libertà. La mozione conclusiva sottolinea come “l’offesa alle libertà e ai diritti dei lavoratori nelle fabbriche, nelle campagne, negli uffici e nelle botteghe”, corresse il rischio di rappresentare solo il primo momento di una pericolosa offensiva “a danno delle istituzioni e dei principi democratici”. Di fronte a questa situazione è necessario, prima di ogni altra cosa, affermare “il dovere di ogni cittadino amante delle libertà e desideroso di un pacifico svolgimento della vita civile di schierarsi con fermezza a difesa della Costituzione”
Roma, la direzione della Dc infligge sanzioni disciplinari a tre esponenti della Gioventù democristiana nonché l’espulsione del direttore del quindicinale cattolico milanese Prospettive, Aristide Marchetti, tutti favorevoli ad una più equa politica sociale ed alla distensione interna ed internazionale.

11 luglioBonn“gli elementi dell’organizzazione Stay-behind costituita dai servizi alleati” sono assorbiti dal Bundesnachrichtendienst (Bnd, il servizio segreto tedesco ndr), creato come servizio informazioni per l’estero (Appunto del governo della Repubblica federale di Germania, datato 22 novembre 1990 e citato in Atti Commissione Stragi).

17 luglioCastelguelfo (Bologna), durante lo sciopero per il mantenimento della giusta causa nelle disdette agrarie, è arrestato ed incarcerato il mezzadro Orlando Savini, colpevole di avere messo su una siepe uno striscione con scritto “contadini, difendete la giusta causa”. In numerosi centri della provincia la questura vieta manifestazioni e comizi. Anche ad Arezzo e Ancona è decretato il divieto di comizi e manifestazioni.

18 luglioRoma, il governo presenta un disegno di legge per l’istituzione del ministero delle Partecipazioni Statali. Recependo le indicazioni della Confindustria, il testo di legge non prevede alcuna separazione sindacale per le aziende a capitale pubblico. Su questo punto ci furono numerosi emendamenti e il Parlamento approvò quello presentato dal leader della CISL, Giulio Pastore, che stabiliva che entro un anno dalla creazione del nuovo ministero, sarebbero cessati “i rapporti associativi delle aziende a prevalente partecipazione statale con le organizzazioni sindacali degli altri datori di lavoro”. La Confindustria protestò, accusando il governo di aver ceduto alle pressioni delle sinistre.

Sciopero nazionale indetto da Federbiaccianti e Federmezzadri.

19 luglio: espulsi dalla Dc Chiarante, Magri e Zappulli che avevano espresso solidarietà a Melloni e Bartesaghi.

22 luglioPalermo, il cardinale Ruffini si pronuncia pubblicamente contro l’alleanza fra Dc e Psi nella regione Sicilia

23 luglioMassalombarda (Ravenna), colto da malore durante una manifestazione di contadini dell’Emilia Romagna, muore Ruggero Grieco, presidente dell’Alleanza nazionale dei contadini. Una morte, lo si può dire senza retorica, sul campo, dopo aver visto la realizzazione di un suo antico progetto. La «grande idea», che finalmente aveva preso corpo, era appunto quell’organizzazione autonoma ed indipendente dei contadini italiani. per la quale Grieco si era battuto con ostinata passione, tra incomprensioni e difficoltà, fino dagli anni in cui aveva affrontato insieme a Granisci la questione meridionale e con essa il nodo cruciale dell’alleanza tra operai e contadini. 

25 luglioTorino, la Pretura condanna la Fiat, dichiarando illecita la destinazione delle guardie a compiti di polizia. La causa era stata intentata dall’operaio Alfio Cencetti, ex dipendente della sezione Ferriere e membro della Commissione interna, licenziato il 20 settembre dell’anno precedente.

27 luglio: la Nato decide il trasferimento in Italia delle truppe dislocate in Austria, dopo la dichiarazione di neutralità austriaca e il ritorno, dopo dieci anni di occupazione da parte alleata, alla piena sovranità.

29 luglioFirenze, in occasione di uno sciopero cittadino dei lavoratori dell’industria, la polizia ferma diversi partecipanti alla manifestazione, fra i quali il segretario provinciale della Fiom Eligio Biagioni, per poi rilasciarli in giornata.

5 agostoRoma, dopo anni di lotte, entra in vigore la legge che prevede il sussidio di disoccupazione per i braccianti. Ne sono ancora escluse, però, le donne.

8 agostoGinevra, inizia la Conferenza internazionale sull’uso pacifico dell’energia atomica.

13 agostoAgrigento, ucciso Giuseppe Spagnoli, già sindaco comunista di Cattolica Eraclea e per otto anni presidente della Coop La Proletaria. Spagnoli era stato anche presidente della locale Associazione dei contadini ed era stato uno degli organizzatori dell’occupazione delle terre.

Cremona, gli agrari disdettano senza plausibile motivo l’accordo sull’estensione dell’assistenza sanitaria ai familiari dei lavoratori.

Milano, l’Intendenza di finanza comunica lo sfratto al convitto scuola Rinascita, centro di assistenza e scuola per orfani di caduti durante la guerra e ragazzi indigenti, per adibire il palazzo a commissariati di PS e caserma dei carabinieri ed in parte all’Istituto britannico. Inizia la resistenza del Convitto, che si concluderà alla fine di settembre con l’assegnazione di una nuova sede

20 agostoAlgeria, aumenta la rivolta antifrancese.

22 agosto: il ministro dell’interno Fernando Tambroni nomina Guido De Nozza, ex questore di Trieste e già funzionario dell’Ovra (Opera Vigilanza Repressione Antifascismo), direttore della Divisione Affari Riservati. Importante per la nomina, la sollecitazione di Robert Driscoll, capo della stazione Cia di Roma. La nomina coincide con la ricostituzione al Viminale di un apparato anticomunista segreto e parallelo alle strutture informative ufficiali, nell’ambito del quale sono chiamati ad operare, tra gli altri, i commissari Walter Beneforti e Angelo Mangano, anch’essi provenienti dalla questura di Trieste. A Beneforti è stato detto che a Roma erano state poste le basi di un accordo tra l’on. Tambroni e la Cia in ordine alla costituzione di un gruppo “qualificato e segreto” avente come obiettivo la lotta anticomunista. Tra le sue fonti di prestigio Beneforti annovererà anche il cardinale Alfredo Ottaviani. De Nozza subentra a Gesualdo Barletta, anche egli con un passato nell’Ovra.

Bologna, su mandato di cattura della Procura militare, sono arrestati Rino Bianchi e Leontino Piazzi, rispettivamente responsabile della Lega autotrasportatori di San Martino e segretario della Lega braccianti di Molinella, per “vilipendio alle forze armate”, per un articolo pubblicato sul giornale murale della Camera del lavoro. Saranno condannati a sette mesi e quattro giorni di reclusione, con la condizionale.

Cerignola (Foggia), il prefetto sospende il sindaco Di Virgilio a causa di una controversia con un dipendente comunale licenziato per scarso rendimento.

24 agostoBagnoli (Napoli), un ingente schieramento di polizia accerchia la Camera del lavoro durante un’assemblea dei lavoratori dell’Ilva, in lotta contro la smobilitazione dello stabilimento e la cessione a fabbriche del nord di commesse già acquisite dallo stabilimento napoletano. In tutto il complesso, l’Ilva firmerà accordi separati con Cisl e Uil, estromettendo la Cgil dalle trattative.

Lugo (Ravenna), arrestato per ordine della Procura militare di Bologna e condotto nel carcere militare Giuseppe Cantagalli, segretario dell’Anpi locale per una vignetta satirica sul caso Montesi pubblicata sul giornalino dell’Anpi.

25 agostoBologna, su mandato della Procura militare, è arrestato e condotto nel carcere militare il segretario della federazione socialista Silvano Armaroli, per avere scritto un articolo di critiche al governo Scelba.

26 agosto: siglato un patto di alleanza fra i monarchici, rappresentati da Alfredo Covelli, e i missini diretti da Arturo Michelini.

27 agosto: al termine di una serie di colloqui tra il primo ministro francese Faure e i leader nazionalisti marocchini, il sultano Maometto V può tornare sul trono del Marocco.

29 agostoBologna, arrestato Giancarlo Grazia, responsabile della commissione stampa della Camera del lavoro, per alcuni commenti critici pubblicati su La voce dei Lavoratori nei confronti del governo Scelba. Arrestati anche, sempre per vilipendio, Corrado Medici di Bologna e di Renato Bastianelli di Ancona. dove si estende la giurisdizione del Tribunale militare bolognese.

31 agostoRoma, il colonnello Mosè Bongioanni, in forza al Sifar, è nominato Capo centro O.

Estate: i lavoratori della Lancia di Bergamo denunciano una serie di soprusi padronali quali multe, minacce di sospensioni anche per semplici malattie. La San Giorgio di Pistoia licenzia in tronco un componente della commissione interna che aveva espresso critiche alla direzione ed annuncia il taglio dei cottimi; sono necessari 11 giorni di sciopero per poter aprire le trattative. Ai Cantieri di Monfalcone e di Trieste si apre una lunga lotta contro provvedimenti discriminatori, attuati anche tramite la cassa integrazione, licenziamenti di rappresaglia e taglio dei cottimi. Premi antisciopero vengono elargiti alla Falck di Sesto San Giovanni. Alla Condor di Vigevano, due componenti della commissione interna vengono posti davanti all’alternativa: o rassegnare le dimissioni, o la fabbrica chiude a tempo indeterminato. E’ stata licenziata una dirigente sindacale alla Snia di Pavia, un’altra operaia della Snia di Varedo è licenziata per “introduzione clandestina di propaganda”. La direzione della Franco Tosi di Legnano invia una lettera ai lavoratori suggerendo piuttosto pesantemente di votare diversamente dal passato (non la Cgil cioè) in occasione del rinnovo della commissione interna. In Toscana, viene effettuata una serrata alle miniere del Monte Amiata revocata dopo 25 giorni di lotta, mentre i lavoratori delle officine Galileo di Firenze sono impegnati in una lunga vertenza per le libertà sindacali e contro atti discriminatori e licenziamenti effettuati per futili motivi. L’Ilva di Piombino licenzia senza giusta causa 8 lavoratori e si rifiuta di parlare coi rappresentanti sindacali.
La Rondo di Vigevano annuncia 56 licenziamenti, Ursus Gomma sempre di Vigevano 192, la III Breda di Milano 122, la Osva di Sesto San Giovanni 40, la Lualdi di Busto 60, la Metallurgica bresciana 100, il canapificio Roi di Cavazzale (Vicenza) 420, l’Om di Suzzara (Mantova) 85, 102 alla Tempini di Brescia; 400 licenziamenti minacciati all’Ilva di Darfo (Brescia), altri negli appalti ferroviari a Milano (in parte rientrati dopo una lunga vertenza); sospensioni alla Pirelli Lastex di Bergamo, alla Braghenti di Malnate, 200 sospesi al Veneziano di S. Marta (Venezia), 300 al Morgante di Gemona, altre 500 sospensioni sono chieste dal Cotonificio Olcese di Cogno (Brescia).

In un convegno a Piadena nel cremonese, emerge che l’85% dei salariati agricoli nella provincia sono stati disdettati in 6 anni dagli agrari, e fra essi 5 sindaci, 300 consiglieri comunali, 10 capilega della Cisl. Nelle piccole fabbriche del cremonese, secondo dati sindacali presentati in un altro convegno a Crema, vi sono stati 1.600 licenziamenti in 4 anni su 7.000 lavoratori occupati e nelle fabbriche la manodopera femminile viene posta sovente davanti al ricatto ‘o il matrimonio, o il lavoro’.

Pur di non assumere nuovi ferrovieri, il ministro dei Trasporti impedisce, come l’anno precedente, le ferie annuali a molti lavoratori. Secondo dati sindacali, sono 900.000 le giornate festive non fruite, mentre si arriva a carichi di 280-300 ore mensili.

Settembre: il cancelliere tedesco Konrad Adenauer in visita a Mosca. Riprendono le relazioni diplomatiche tra URSS e Repubblica federale tedesca.

Torino, la FIOM apre la vertenza alla FIAT per la riduzione dell’orario di lavoro. L’agitazione si estende alla RIV e alla Olivetti.

Modena, nei due stabilimenti della FIAT sono consegnate 320 lettere di licenziamento. Alla fine i licenziati saranno 248 e i sospesi 150, quasi tutti erano iscritti alla FIOM, più di 200 al PCI e nessuno a CISL e UIL. Va sottolineato anche un altro aspetto: dopo l’introduzione nel 1952 della catena di montaggio, alla FIAT servono sempre meno operai specializzati e qualificati. Siamo di fronte a un riassetto complessivo della presenza della FIAT nel modenese, come dimostrerà successivamente la chiusura della FIAT Grandi Motori e la riduzione di produzione alla FIAT OCI.

4 settembre: proibita la tradizionale festa de l’Unità ad Arezzo, con la motivazione della scarsità di forze di polizia per proteggere l’ordine pubblico. Analogo divieto a Sassofortino nel grossetano, presso la tristemente famosa miniera di Ribolla.

6 settembreBologna, il Tribunale militare condanna Rino Bianchi e Leontino Piazzi (cfr.22 agosto) a 7 mesi e 4 giorni con la condizionale.

Milano, arrestato, su ordine della Procura militare, Angelo Negroni, responsabile del giornale murale comunista La verità per il contenuto critico nei confronti del governo e della polizia.

8 settembreBologna, il Tribunale militare condanna Silvano Armaroli (cfr.25 agosto e seg.) a 9 mesi, Corrado Medici a 10 mesi, entrambi con la condizionale. Il giorno successivo, sono condannati a 7 mesi ciascuno con i benefici di legge, Giuseppe Cantagalli e Renato Bastianelli. Viceversa, il Tribunale militare di Spezia si è dichiarato incompetente a giudicare 2 ferrovieri incriminati per vilipendio per un manifestino contro il governo Scelba-Saragat. Le sinistre tentano di portare in Parlamento la questione delle incriminazioni di giornalisti da parte dei Tribunali militari, ma il ministro di Grazia e giustizia Aldo Moro rifiuta.

11 settembreAcquaviva Platani (Caltanissetta), durante la sagra del pesco e la festa della stam­pa democristiana, uomini di governo, deputati, sindaci, prefetti, vescovi si mettono in fila per essere fotografati in­sieme al boss Genco Russo.
Vicenza, si insedia la South european task american force, (Setaf)

12 settembre: Cavazzale di Monticello Conte Otto (Vicenza), ingenti forze di polizia assediano il canapificio Roi presidiato dai lavoratori in lotta contro 339 licenziamenti e respingono familiari ed amici che cercano di portare loro del cibo. Nella notte, la polizia irrompe nello stabilimento e lo sgombera. La popolazione è solidale con i lavoratori e la direzione sarà costretta ad aprire una trattativa che porterà ad una riduzione dei licenziamenti programmati.

13 settembrePalermo, Salvatore Riina è rimesso in libertà. La cosca di Corleone, di cui fa parte assieme allo zio Giacomo, a Giovanni e Bernardo Provenzano e a Calogero Bagarella, è guidata da Luciano Leggio.

Con un laconico comunicato, il Comando americano rende noto che dal prossimo 25 ottobre il Supporte command di Livorno – base logistica costituita dall’esercito Usa con la funzione di rifornire le truppe dislocate in Austria – passerà alle dipendenze Nato e Livorno diventerà al tempo stesso quartiere generale delle truppe Nato nel sud Europa e dello Stato maggiore delle truppe americane in Italia. Il governo tace, il Parlamento pure mentre si sta attuando anche la dislocazione fra Vicenza e Verona delle truppe precedentemente stanziate in Austria.

Parma, denunciato Domenico Rago, responsabile del settimanale comunista Eco del lavoro per vilipendio al governo, vilipendio alle forze armate e diffusione di notizie false e tendenziose, per la cronaca dello sfratto della Casa del Popolo di Golese e per una nota di solidarietà con i direttori di giornali murali colpiti dalla repressione.

14 settembre: il Tribunale militare di Bologna condanna 2 mesi e 7 giorni di reclusione per disobbedienza continuata all’obbiettore torinese Franco Rizzo di 22 anni.

19 settembreArgentina, il presidente Peron, abbandonato da industriali e vertici militari, è costretto a lasciare la guida del paese nella mani di una giunta militare guidata dal generale Eduardo Lonardi.

20 settembre: l’URSS riconosce la piena sovranità della Repubblica democratica tedesca e pone fine all’occupazione militare.

22 settembreVicenza, arrestato il segretario provinciale della Fgci Ermes Andriolo, per la diffusione di un volantino contro l’installazione di basi americane in Italia. In occasione del trasloco delle truppe Usa provenienti dall’Austria, gli agenti della Military police montano la guardia alle caserme, mentre la Questura vieta tutte le manifestazioni d’opposizione.

26 settembreWashington, l’ambasciatore italiano Manlio Brosio viene convocato ufficialmente al Dipartimento di Stato dal vice assistente segretario di stato per gli affari europei, Wally Barbour, che gli esprime il disappunto del governo americano per il discorso, previsto per l’indomani, del ministro degli Esteri Gaetano Martino alla Camera nel quale annuncerà una cauta apertura nei confronti della Cina comunista.

Al responsabile del servizio I della divisione Affari riservati, Domenico Rotondano, viene inoltrata la lettera di Alessandro Baggio Ducarne che raccomanda l’assunzione come informatrice di Mariangela Rinaldi, titolare dell’agenzia di stampa Radar Press. La richiesta viene respinta.

Autunno: ridotto il lavoro per 4.000 operai della Lancia di Torino e 200 della Marzotto di Valdagno; 210 licenziamenti sono stati richiesti alla Bianchi, 112 alla Cge di Milano (del gruppo General electric company che possiede il 50%, mentre il maggior azionista italiano è Fiat), 320 ai due stabilimenti modenesi della Fiat, 80 alla Liquigas di Venezia, 550 alla Fiat Lingotto di Torino, 150 alla Ferriera di Cremona, mentre la Raffineria di Fiorenzuola vuole chiudere i battenti. Serrata per rappresaglia alle lotte sindacali alla Olcese di Boario (Brescia) e alla Magnini di Bergamo.

Licenziato in tronco Alfredo Alari, componente della commissione interna della Falck di Sesto San Giovanni, per aver risposto ad una guardia giurata che gli contestava un volantinaggio. Alla Pellizzari di Vicenza la segreteria provinciale Cisl aveva proposto, dopo la firma di un accordo separato nel 1954, una multa per chi scioperava con la Cgil. La Fervet di Castelfranco Veneto (Treviso) licenzia numerosi attivisti sindacali, la Utita di Este (Pd) effettua 6 licenziamenti di operai sindacalizzati

1° ottobre: le Nazioni Unite discutono della questione algerina. La Francia si oppone a qualsiasi interferenza da parte dell’ONU.

Washington, il diplomatico Egidio Ortona scrive a Massimo Magistrati: “Abbiamo osservato insieme con Nitze che non potendosi tornare alla guerra fredda, i russi finiranno per aver vinto una nuova partita perpetuando lo status quo, continuando le infiltrazioni e gli attacchi su tutti i fronti e incapsulando l’Occidente nella distensione (…) Ti dico tutto questo perché il discorso di Nitze (il quale è ancora vicinissimo al Dipartimento) mi sembra riflettere un po’ delle ‘frustrazioni’ e delle preoccupazioni che allignano nel Dipartimento stesso”.

4 ottobreNapoli, Pupetta Maresca sfida la camorra uccidendo Pascalone e’Nola, il presunto mandante dell’omicidio del marito.

7 – 9 ottobreRavenna, il V congresso della Camera del Lavoro si tiene in coincidenza con il 55° anniversario della fondazione. Il segretario provinciale Doro Francesconi nella sua relazione ricorda gli aumenti salariali che hanno interessato molte categorie di lavoratori della provincia e le più importanti battaglie svolte nell’ultimo triennio: conglobamento delle varie voci che compongono la retribuzione al fine di mantenere invariato il potere d’acquisto dei salari; lotte nelle campagne per il rinnovo dei patti di lavoro bracciantile; conquista dei diritti all’assistenza di malattia da parte dei coltivatori diretti. Nell’appello conclusivo, richiamata l’importanza dell’”unità per la rinascita e la difesa della libertà”, vengono presentati i punti per la rinascita economica e sociale della provincia: industrializzazione e larga utilizzazione delle risorse di metano; ultimazione della bonifica ed aumento degli investimenti per profonde trasformazioni fondiarie; adeguato sviluppo delle comunicazioni, dei servizi e delle attrezzature per potenziare il turismo; concreto aiuto dello Stato per l’effettiva rinascita della collina; sviluppo dell’attività edile e dei lavori pubblici. Il congresso è chiuso da Giuseppe Di Vittorio che sottolinea i problemi dovuti all’aumento della produzione slegata da un aumento dell’occupazione e la mancata applicazione dei principi sociali enunciati nella Costituzione, fra cui il diritto al lavoro.

Ravenna, nelle elezioni della Commissione Interna della Callegari & Chigi la CGIL perde progressivamente la sua posizione di sindacato maggioritario (nel 1957 arriverà ad avere due soli delegati su 6) a favore della UIL. Ne approfitta il padronato adottando un doppio atteggiamento, di collaborazione con la nuova rappresentanza dei lavoratori e di pugno di ferro con la componente di sinistra delle maestranze che è colpita, peraltro, con numerosi licenziamenti.

8 ottobreModena, la polizia sgombera la Fiat Oci e la Grandi motori, presidiate dagli operai per difendere il posto di lavoro contro 320 licenziamenti annunciati. I lavoratori non oppongono resistenza e si dirigono alla Camera del lavoro per tenervi un’assemblea.

Il Comando truppe americane in Europa diffonde attraverso l’agenzia Associated Press un comunicato per informare che i reparti statunitensi dislocati a Vicenza saranno dotati di “armi nuove e perfezionate”. L’agenzia precisa che con detta formula si intende una batteria di razzi denominati Honest John, i quali possono essere dotati di cariche di esplosivo normale o di cariche atomiche, già assegnati l’anno precedente alle truppe americane dislocate nella Germania occidentale.

10 ottobrePavia, la direzione della Necchi affigge nello stabilimento un comunicato in cui si afferma che “La direzione generale della Società, preso atto del pronunciamento delle maestranze in occasione delle elezioni della Commissione interna di fabbrica, effettuate il 5 ottobre corr., accogliendo i principi ancor oggi espressi dall’organizzazione sindacale che ha avuto la maggioranza secondo i quali deve essere rigettata qualsiasi forma di cosiddetta ‘politica paternalistica’, comunica che con decorso immediato abolisce tutte le concessioni attuate fino ad oggi a vantaggio degli operai quali: finanziamenti diretti e bancari, anticipi sulle retribuzioni con rimborsi rateali, finanziamento ai gruppi ricreativi e sportivi, premi di nuzialità e natalità, premi vari e assistenze varie”. La Questura vieta un comizio di protesta indetto dalla Cgil subito dopo l’affissione. Dopo una decina di giorni, la Necchi provvede a licenziare 4 sindacalisti della Fiom e in seguito altri tre operai attivi sindacalmente “previa valutazione della vostra posizione nei confronti dell’azienda”, è scritto nella relativa comunicazione.

11 ottobreVoghera, la polizia scioglie forzosamente un corteo di operai della Visa, in lotta da alcuni giorni contro lo smantellamento della fabbrica, e ferma 2 rappresentanti sindacali insieme a 2 giornalisti giunti sul posto, che deve poi rilasciare. Sempre a Voghera, la direzione dello stabilimento Palma e Capoduri sospende unoperaio, iscritto alla Cisl e membro della commissione interna, che aveva invitato le maestranze ad aderire, per solidarietà, alla lotta della Visa.

12 ottobreCesena, il capo del personale dello stabilimento Arrigoni minaccia con un coltello a serramanico un operaio che si era recato nel suo ufficio a chiedere conto della sua sospensione dal lavoro.

14 ottobreRoma, la Camera dei deputati respinge la mozione presentata dai liberali Villabruna e Macrelli che chiedeva l’abolizione dei Tribunali militari.

Il Senato vota, con maggioranza formata da democristiani, destra e partiti minori, un progetto presentato dal governo Scelba sugli investimenti di capitali esteri in Italia. La legge, abrogando la precedente normativa, consente agli stranieri che hanno investito capitali in Italia di esportare i profitti percepiti in conseguenza degli investimenti nel nostro paese, senza limitazioni.

Vicenza, un gruppo di militari americani scesi da un pullman davanti alla federazione del Pci, in piazza Matteotti, si lascia andare ad atti vandalici e strappa i manifesti affissi, per poi allontanarsi indisturbato. La Questura ha proibito l’affissione di un manifesto del Pci dove si affermava che “il governo italiano, invece di prendere iniziative di pace, permette che truppe straniere si installino nella nostra città”.

16 OttobreMilano, l’arcivescovo cardinale Montini incita gli aderenti al Maci (Movimento d’Avanguardia Cattolica Italiana) (…) a risguainare la spada (…). Poi prosegue: (…) Bisogna essere concreti, innanzitutto spirito robusto e forte, quindi sulla vostra spiritualità nessun cambiamento da fare, sulla generosità che vi ha condotto a dire Cristo o Morte!, niente da modificare (…). Monsignor Montini interverrà anche durante il convegno nazionale del Maci che delibera la costituzione della “Federazione delle avanguardie cattoliche italiane” (Faci).

18 ottobreBologna, inizia, ad oltre 5 anni dalla denuncia sporta dal questore Rendina, il processo contro i dirigenti della Camera del Lavoro Onorato Malaguti, Rinaldo Scheda e Fernando Schiavetti per istigazione e apologia di reato, per aver espresso solidarietà ad una lotta bracciantile

20 ottobre: alleanza militare tra Egitto, Siria e Arabia Saudita.

20 – 23 ottobreRoma, II Conferenza nazionale delle donne comuniste

26 ottobre: colpo di stato in Vietnam del Sud: Ngo Dinh Diem, appoggiato dagli Stati Uniti, depone Bao Dai e assume la presidenza della Repubblica.

27 ottobreRoma, all’alba esplode una carica di tritolo davanti alla sede confederale della Cgil. La polizia effettua 10 fermi, fra i quali Franco Dragoni, già aderente ai Far e lo studente Mario Gionfrida, già condannato per l’attentato alla libreria Rinascita e in seguito liberato.

Como, si apre il processo intentato dalla famiglia Petacci contro Walter Audisio e il comandante Pier Luigi Bellini delle Stelle, per l’uccisione e il vilipendio della salma di Claretta Petacci, l’amica di Benito Mussolini.

28 ottobreModena, si apre il processo contro l’ex maresciallo dei carabinieri di Castelfranco Emilia, Silvestro Cau, imputato di lesioni gravi ai danni dei partigiani Armando Fiorini e Riccardo Cotti. Cau era diventato tristemente noto durante l’inchiesta sul cosiddetto triangolo della morte, per le sevizie usate per estorcere le confessioni. Dopo pochi giorni di dibattimento sarà assolto.

29 ottobre: nel porto di Sebastopoli in Crimea, la corazzata sovietica Novorossijak, ex Giulio Cesare (ceduta all’Urss come risarcimento dei danni di guerra ndr), viene affondata da una carica esplosiva. Nel 1992 un giornalista russo scriverà che il sabotaggio fu compiuto da Junio Valerio Borghese, Elios Toschi, Luigi Ferraro, Eugenio Wolk e Gino Birindelli, tutti veterani della X flottiglia Mas, quest’ultimo all’epoca era in servizio attivo nella Marina militare italiana.

29 – 30 ottobreTorino, la Cgil organizza il “Convegno nazionale sul tesseramento”

30 ottobre: l’Unità inizia la pubblicazione di un dossier sulla morte di Salvatore Giuliano

2 novembre: gravi incidenti militari lungo il confine tra Egitto ed Israele. Davide Ben Gurion torna alla guida del governo israeliano.

4 novembreTrento, aggressione fascista contro militanti di sinistra. Ferite due donne.

4 – 5 novembreBologna, congresso nazionale delle Acli. E’ il congresso del decennale di fondazione dell’Associazione. Le Acli si pongono come un grande movimento cristiano, guida della classe lavoratrice e forza sociale alternativa al mito marxista. Le Acli iniziano ad esprimere quella vocazione egemonica sull’intero movimento operaio che giungerà a maturazione negli anni 60. Questa tendenza nasce in concomitanza con la crisi che il PCI dovrà affrontare, nel 1956, di fronte all’insurrezione ungherese ed all’immediata repressione sovietica, e con l’emergere dei primi fermenti autonomisti del PSI. 

6 novembreNapoli, al termina della partita di calcio Napoli – Bologna, scoppiano violenti tafferugli tra le opposte tifoserie.«Tumultuoso epilogo dell’incontro Napoli-Bologna. Oltre 160 feriti sul campo del Vomero. Otto di essi versano in gravi condizioni – La furia dei tifosi scatenata da un “rigore” in favore dei rossoblù– L’arbitro sottratto a stento dal linciaggio – L’accorrere dei rinforzi mentre gli agenti sono costretti a sparare in aria – Pazza fuga della folla – Venti feriti tra la polizia» (Cfr. Stampa Sera e altri quotidiani 7 novembre 1955).

8 novembreLecco, si apre il processo contro 60 lavoratori della ditta Giacomo Aldè che si erano opposti alla smobilitazione dello stabilimento, chiuso nella primavera del 1954.

10 novembre: l’agenzia americana AP diffonde la notizia che il governo egiziano avrebbe concluso un accordo con l’azienda italiana Macchi per l’acquisto di 30 Vampire, e soggiunge che ciò “costituisce uno sviluppo decisamente nuovo nella politica condotta dall’Occidente nei riguardi della corsa al riarmo nel Medio Oriente”, che l’invio di “armi comuniste può determinare un conflitto di vaste proporzioni”, per cui gli Usa probabilmente invieranno ufficialmente armi ad Israele. L’agenzia constata la probabilità di pressioni Usa sul governo italiano per bloccare la fornitura dei Vampire.

11 novembre: redatta una informativa su Giuseppe Dossetti, poi trasmessa al Viminale: “La notizia che l’ex deputato Giuseppe Dossetti lascia l’attività politica e amministrativa per dedicarsi al sacerdozio è giunta inattesa e perfino la sua segretaria del ‘Centro studi amministrativi e sociali’ stamane l’ha appresa dalla stampa. A proposito di tale Centro studi, organizzato tempo addietro dal prof. Dossetti, si è riservatamente appreso che esso è passato da qualche settimana nelle mani di organismi americani, che versano la non indifferente cifra di un milione al mese per avere in esclusiva le notizie politiche captate. Tali organismi farebbero parte dell’Fbi (Federal investigation bureau) e il materiale verrebbe ritirato personalmente e saltuariamente da un suo elemento, un ex prete reduce dal Medio Oriente”.

13 novembre: nuova svolta politica in Argentina. Sale al potere il generale Aramburu. Peron è costretto a lasciare il paese.

14 novembreRoma, il governo decide il conglobamento delle retribuzioni per ferrovieri e postelegrafonici.

18 novembreBologna, riunione di un nucleo ristretto di “collaboratori esterni” e di dirigenti del comitato Pace e libertà. Sono presenti: Edgardo Sogno, Roberto Dotti  (segretario organizzativo), Adelino Ruggeri (segretario sindacale), il colonnello Bonessa (segretario amministrativo), il dr. Lazzaro Schineau (rappresentante dell’Ambasciata americana) il dr.Camillo Benevento (membro della segreteria nazionale della Uil).

19 novembreModena, nella notte, esplode un ordigno esplosivo nella redazione cittadina de l’Unità, episodio per il quale sarà fermato, alcuni giorni dopo, un giovane missino.

20 novembreOristano, indetto dalla organizzazione unitaria regionale dei contadini, si svolge il convegno dei pastori e dei contadini sardi, al quale partecipano trenta delegazioni provenienti dalle tre province dell’isola, esponenti della Pia Unione Pastori, personalità ed enti vari

22 novembreRoma, nel corso di uno sciopero provinciale e mentre sono in corso trattative con la Confindustria, la polizia carica una manifestazione di edili che si dirige in corteo dalla Camera del lavoro alla Prefettura, malmenando fra gli altri i dirigenti sindacali Ubaldo Moronesi e Cianca. Nei giorni successivi la Questura denuncia 5 componenti della segreteria della Camera del lavoro per “riunione sediziosa” e “incitamento alla resistenza”.

24 novembreTorino, al Lingotto la Fiat cerca di impedire la mobilitazione operaia e le assemblee indette per protestare contro l’annuncio di 550 licenziamenti, mobilitando la propria polizia interna con la polizia di Stato pronta ai cancelli. La situazione si calma dopo che un comunicato della commissione interna promette un incontro con la direzione. Per tutta risposta  arrivano altri 12 licenziamenti.

Roma, siglato l’accordo sul fondo di previdenza dei lavoratori telefonici

Roma, siglato l’accordo per un aumento salariale di 220 lire giornaliere per i lavoratori portuali. La lunga vertenza, condotta inizialmente dalla sola Filp e poi anche dalla Fenalporti Cisl, sana il mancato pagameto dello scatto di contingenza non effettuato fin dal 1951

25 – 27 novembreModena, VI° congresso provinciale della FIOM.

29 novembreRoma, centomila lavoratori manifestano contro l’assalto della polizia alla Camera del Lavoro

NovembreParigi, costituita da Pierre Sidos Jeune Nation, che ha per simbolo la croce celtica. Verrà successivamente sciolta dal governo.

Dicembre: disordini in Giordania dopo la decisione governativa di aderire al Patto di Bagdab.

Reggio Emilia, in un rapporto, sulla situazione delle Nuove Reggiane, del segretario della FIOM Ludovico Ferrari alla segreteria nazionale, si legge tra l’altro: “la Direzione d’accordo con la DC locale, come lo scorso anno, proprio lo stesso giorno in cui la Commissione Interna uscente dichiarava aperta la procedura per la presentazione delle liste, licenziava l’operaio specializzato, ex membro della Commissione Interna del 1953 – Arnaldo Cabassi – che si era certi sarebbe stato capo della lista della FIOM (…) Con questo licenziamento la Direzione intendeva lanciare un monito contro chiunque si fosse presentato nella lista della FIOM; era una dichiarazione di ostilità contro l’organizzazione sindacale unitaria e di favore verso la CISL (…) in parecchie fabbriche, Lombardini, Gallinari, Esposito, COTIM ecc. vennero effettuate delle fermate dal lavoro alle quali parteciparono la quasi totalità dei lavoratori e in tutte le fabbriche della provincia vennero votati ordini del giorno di protesta inviati alla Direzione, al Prefetto e alla DC”. Lo stesso esponente socialdemocratico Simonini, denuncia in Consiglio comunale “i gravi soprusi che la direzione andava compiendo ormai dal giorno in cui aveva assunto l’incarico nello stabilimento”. Il pesante clima anti CGIL che si respira alle Nuove Reggiane – e che porterà, di fatto, all’egemonia della CISL fino agli anni ’60 – è ancor meglio chiarito dal comizio elettorale che il direttore generale Leopoldo Cattaneo tiene ai lavoratori. Dopo aver chiarito i termini del ricatto – se votate la lista della FIOM rischiate di perdere il lavoro – afferma ancora: “Ci sono diverse liste, una di queste è sporca di sangue, è quella della FIOM che ha assassinato Vischi, don Pessina, che a Berlino ha fatto amazzare tanti operai, dovete votare contro questa lista altrimenti ve ne potreste pentire (state attenti a come votate potrebbe andare male per tutti quanti. I vostri compagni sono disoccupati, alla miseria, voi avete il pane per le vostre famiglie, seppiatelo mantenere”.

1° dicembrePiacenza: un’esplosione alla polveriera Seler, deposito di residuati bellici, provoca la morte di 9 operai.

2 dicembreRoma, la Segreteria della CGIL invia ai Presidenti dei Gruppi parlamentari della Camera (comunista, democratico cristiano, liberale, monarchico, socialista, socialdemocratico e misto), lo schema di proposta di legge per la concessione di una indennità di caro alloggio a tutti i lavoratori del settore pubblico e privato, compresi i pensionati e i disoccupati. Lo schema è inviato anche alla Segreteria della CISL e della UIL.

2 – 4 dicembreModena, V° Congresso provinciale della Camera del Lavoro. Il segretario camerale Ilario Guazzaloca, sottolinea come, nonostante i duri attacchi subiti, gli iscritti siano ancora ben 132.189, ma riconosce anche l’urgenza di superare vecchi schematismi e “dare un carattere nuovo e più aperto” dell’organizzazione sindacale.

4 dicembreStati Uniti, dalla fusione tra AFL e CIO nasce la AFL-CIO; in essa confluiscono organizzazioni di lavoratori suddivisi per categorie professionali e per settori industriali. L’AFL si era costituìta nel 1886 per l’esigenza degli operai qualificati di differenziarsi dalla generica difesa del mondo del lavoro fatta dai Knights of Labor e raccolse in breve tempo l’adesione della quasi totalità dei sindacati statunitensi; rimasta sempre estranea a influenze ideologiche e politiche, mirò esclusivamente al miglioramento delle condizioni economiche e giuridiche dei lavoratori, soprattutto servendosi dello strumento del contratto collettivo. Nei primi anni Trenta, all’interno dell’organizzazione, una componente dissidente dalla federazione circa la funzionalità della tradizionale ripartizione per mestieri di fronte ai problemi del sindacalismo industriale, alimentò una crisi che portò nel 1935 a una scissione e alla formazione del CIO, organizzato in sindacati che riunivano i lavoratori del medesimo settore industriale. Ben presto si manifestò, tuttavia, la tendenza a ricomporsi sotto la spinta dei problemi causati dalla II guerra mondiale e dalla necessità di dare un’efficace risposta dei lavoratori alla politica governativa, e particolarmente in riferimento alla legge Taft-Hartley del 1947; l’arrivo di nuovi leader come George Meany (AFL) e Walter P. Reuther (CIO), unitamente alla decisione del CIO di espellere dal sindacato le “Union” a dirigenza comunista, accelerò il processo che portò le due associazioni a riunificarsi nel 1955. Gli anni Sessanta aprirono una fase di espansione per l’AFL-CIO anche nel pubblico impiego e nell’agricoltura. Con il sopraggiungere della recessione, l’organizzazione si è battuta per la difesa del potere d’acquisto dei salari e del posto di lavoro. Recentemente, sollecitata dal veloce sviluppo tecnologico in corso che coinvolge il mondo del lavoro e i nuovi compiti del sindacato, l’AFL-CIO ha assunto un atteggiamento sempre meno meramente rivendicativo e più cooperativo al momento gestionale del sistema industriale.

5 dicembreUdine, si apre il processo contro sei partigiani della divisione Modotti accusati di aver giustiziato il 30 aprile 1945, 11 componenti delle Brigate nere e della Gnr a loro volta responsabili, secondo i partigiani, di sevizie contro antifascisti e di violenze carnali. Il processo ha una forte caratterizzazione politica per la presenza come parte civile dell’ex ministro di Grazia e giustizia della Rsi, Piero Pisenti, che sta conducendo una campagna per mettere sotto accusa la Resistenza. Il processo si conclude con 4 assoluzioni e due condanne, alle quali è applicato il condono.

6 dicembre: trentadue esponenti della sinistra del PLI abbandonano il partito per costituire il Partito radicale.

7 dicembreRoma, firmato il contratto nazionale dei lavoratori metallurgici.

Siglato l’accordo tra la Confcommercio e le Federazioni nazionali dei lavoratori del commercio, aderenti alla CGIL, CISL e UIL, l’accordo nazionale per il conglobamento delle retribuzioni. Il nuovo contratto prevede che dal 1° gennaio 1956 saranno unificati gli attuali vari elementi che formano la retribuzione; che saranno adottati raggruppamenti uniformi di qualifiche fissando le stesse retribuzioni alle qualifiche comprese in ciascun raggruppamento e il riproporzionamento, alle nuove basi retributive unificate, delle percentuali per il lavoro straordinario, festivo, notturno, ecc.

10 – 11 dicembreRimini, II Congresso della Camera confederale del lavoro.

10 dicembre: un Appunto del Sifar (Servizio Informazioni Forze Armate) riferisce di un incontro avvenuto il 6 dicembre tra Wells Stabler, secondo segretario dell’Ambasciata americana a Roma, e il leader del Movimento Pace e Libertà Edgardo Sogno. Nel corso dell’incontro il primo ha comunicato al secondo che il ministro dell’interno Ferdinando Tambroni “ha recentemente provveduto alla ricostituzione dell’apparato anticomunista noto sotto il nome di Ufficio Affari Speciali del Viminale, costituito nel 1954 dall’allora presidente del Consiglio on. Scelba per intensificare l’azione anticomunista. Tambroni avrebbe preso tale decisione di fronte alle pressioni dell’ambasciatore americano a Roma signora Luce. Il nuovo organismo si chiamerà Ufficio Studi e Documentazione e sarà diretto dal dott. Puccio Pucci, già in servizio presso la segreteria dell’on. Scelba e attualmente addetto al Gabinetto del ministro Tambroni. Il presidente del Consiglio on. Segni, il quale era contrario alla ripresa di un’attività che egli reputa illegale, è stato messo di fronte al fatto compiuto”.

13 dicembreBologna, inizia il processo d’appello contro Pino Gavoni, Ermes Vanzini, Riccardo Cotti, Lauro Roli, Giuseppe Stopazzini, Armando Fiorini, Renato Melotti, Dante e Guido Bottazzi, Primo Verdelli, accusati di sequestro di persona e omicidio di Ferdinando De Stefani, don Giuseppe Tarozzi, Bruno Neri, Vito Savoia, Aldo Aldovini, Mario Polidori, Mario Degli Innocenti, Vittorio Zanari, Bernardo Giovannoni, fascisti, avvenuti nella primavera del 1945 a Castelfranco. La denuncia, mossa dal maresciallo dei Cc Cau (cfr.14 maggio 1954 e 28 ottobre 1955) contro 29 persone, è stata mantenuta nei confronti dei soli imputati sulla base delle confessioni di Cotti e Fiorini, secondo la difesa estorte con sevizie quali: maschere antigas collegate a purgante per cavalli, percosse, minacce con arma da fuoco ecc. La Corte d’assise di Modena aveva erogato 22 anni a Gavoni, Vanzini e Cotti, 20 a Roli e Stopazzini, 18 e 6 mesi a Melotti nonché Guido e Dante Bottazzi, 15 anni a Fiorini e Vandelli. L’appello si conclude con l’accertamento della responsabilità degli imputati, ai quali viene riconosciuto il movente politico e il conseguente condono.

14 dicembre: l’Italia, insieme ad altri 15 paesi, è ufficialmente ammessa all’ONU. Sulla base di un progetto del Canada, e dopo avere superato una tenace opposizione da parte dell’Unione Sovietica, si giunge all’approvazione dell’ingresso italiano all’ONU. Insieme all’Italia, sono ammessi alle Nazioni Unite altri 15 stati, tra cui i satelliti dell’Unione Sovietica, ma non la Mongolia Esterna, i due Vietnam e le due Coree

15 dicembreLentini (Siracusa), durante una manifestazione di contadini, la polizia interviene caricando i partecipanti e ferendone due.

16 dicembrePaderno Dugnano, nominato il liquidatore delle Officine Vittoria, la “fabbrica delle commesse” ritirate dagli americani perché gli operai votavano Fiom (cfr.28 ottobre 1954).

20 dicembre: Italia e Germania Ovest firmano l’accordo per tutelare i lavoratori italiani emigrati e facilitarne reclutamento e collocamento. Il patto è siglato dai dal ministro per gli Affari Esteri Gaetano Martino e dal ministro del Lavoro Anton Storch https://www.rivistailmulino.it/news/newsitem/index/Item/News:NEWS_ITEM:4970
Roma, fermate due insegnanti durante una vertenza sindacale della scuola.

21 dicembreNovara, arrestati l’ingegner Alessandro Boca, già comandante di una Brigata garibaldina e altri tre partigiani, accusati della fucilazione di un fascista avvenuta a Cureggio nell’estate 1944.

Washington, nella riunione del Neacc, il sottosegretario di Stato Edgar Hoover annuncia che gli Stati uniti intendono sospendere l’invio di armi ad Israele, responsabile di una cruenta incursione militare in Siria. Si oppone Manlio Brosio.

21 dicembre, dopo l’organizzazione delle assemblee di base degli insegnanti, il sindaco scuole della Cgil proclama l’astensione dagli scrutini del primo trimestre. In un comunicato emesso dal Fronte della scuola si legge, tra l’altro: «Considerato che le notizie ufficialmente comunicate dal governo alla Commissione interparlamentare per la legge delega il 20 corrente hanno definitivamente eliminato le ultime illusioni, confermando le previsioni più nocive alla categoria; premesso che per disposizione ministeriale le operazioni di scrutinio del primo trimestre debbono svolgersi dal 24 dicembre al 6 gennaio compreso, e che pertanto anteriormente al 24 non possono e non debbono essere indette sedute di scrutinio; il Fronte unico della scuola proclama la astensione dagli scrutini dal 24 dicembre incluso fino al giorno 3 gennaio incluso (…)».

24 dicembreCarini (Palermo), la polizia interviene contro 500 disoccupati intenti da 3 giorni ad uno “sciopero alla rovescia” e alla sistemazione della trazzera per Cinisi. La polizia effettua numerosi fermi e blocca una delegazione sindacale che tentava di raggiungere il locale commissariato per trattare.

27 dicembre: il generale Giovanni De Lorenzo capo del Sifar. Lo si può considerare uomo del presidente Gronchi ed è protetto da Carmel Offie e dall’ambasciatrice Clara Luce. Of­fie è consigliere politico del Dipartimento di Stato e stretto collaboratore del capo della CIA, Allen Dulles. Subentra al generale Ettore Musco che, secondo De Lorenzo, “era nei guai con Gronchi”. A capo dell’Ufficio D va il colonnello Egidio Viggiani. De Lorenzo è affiliato alla loggia coperta Giustizia e Libertà della massoneria di piazza del Gesù.

29 dicembreRoma – la Rai, dopo aver licenziato in tronco Roberto Campa  – il funzionario che aveva criticato la direzione dell’ente – sospende il regista Anton Giulio Majano. 
Sospeso lo sciopero dei ferrovieri, in seguito all’impegno preso dal governo di riesaminare favorevolmente le  rivendicazioni del personale di macchina, navigante e di scorta ai treni. 
Continua l’agitazione dei professori con l’astensione dagli scrutini fino al 3 gennaio. In agitazione anche i maestri, i postelegrafonici e il personale della Corte dei Conti. 
Il quotidiano comunista l’Unità pubblica un articolo sul conto di Pier Carlo Restagno e gli scandali nei quali è implicato, rilevando che “dovrebbe essere fuor di dubbio che il senatore Restagno non ha agito per proprio tornaconto ma nell’interesse del suo partito (…)

31 dicembre: Vittorio Foa, in un articolo pubblicato su Rassegna Sindacale, afferma che la rivendicazione relativa a tutti i problemi del lavoro in una azienda «(…) in prospettiva porta all’esigenza di un intervento sull’insieme della politica aziendale, e particolarmente sulla politica degli investimenti, interni ed esterni alla fabbrica». Affronta anche la questione del cottimo affermando in sostanza, che non riguarda solo le aziende meccaniche, ma più in generale tutti i comparti industriali: «anche dove la macchina non predetermina in modo rigido il ritmo di lavoro, anche dove cottimi ed incentivi sembrano mantenere la loro elasticità(e, aggiungiamo noi, a maggior ragione dove non esiste il cottimo e l’incentivo come accade, in generale, nell’industria chimica, nella quale anche il premio di produzione di fabbrica rimane spesso ancorato, inchiodato a un livello fissato una volta per sempre ndr)in realtà basta una organizzazione aziendale del lavoro che sia sufficientemente attrezzata, per consentire al padrone una assoluta sicurezza nel preventivo dei rendimenti e delle paghe, e quindi per togliere ai lavoratori ogni margine di autodeterminazione dello sforzo (…)»

Intervenendo sulla costituzione del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), l’on. Bitossi afferma tra l’altro: «(…) I principali emendamenti che la CGIL ritiene sia necessario apportare al disegno di legge della Camera ri fletterebbero: i poteri del Consiglio i quali dovrebbero essere integrati ed aumentati soprattutto per quanto riguarda l’iniziativa legislativa nelle materie di sua competenza; la sua composizione che, per obbedire al principi costituzionali, dovrebbe consentire la prevalenza delle rappresentanze dei lavoratori che oggi sono, invece, in minoranza; la nomina degli esperti che, almeno in parte, dovrebbe avvenire su designazione delle organizzazioni sindacali; la incompatibilità per i parlamentari la quale andrebbe soppressa, almeno per un numero limitato dei membri del Consiglio; la possibilità, per lo stesso Consiglio, di darsi una struttura burocratica propria in luogo dell’obbligo – sancito dal disegno di legge – di ricorrere all’apparato burocratico ministeriale, con menomazione della stessa autonomia ed originalità della propria funzione».

DicembreTorino, i 5.000 lavoratori della R.l.V. hanno scioperato per un’ora in ciascun turno di lavoro, per costringere la direzione a discutere e a risolvere il problema della mensa e altre rivendicazioni
Venezia, i  lavoratori di 15 fabbriche di Porto Marghera e della Giudecca hanno scioperato, per iniziativa della CGIL e della CISL, contro la posizione della Confindustria riguardo agli arretrati per la mensa e per indurre le aziende a discutere la questione in sede locale. 
Roma, hanno scioperato per 2 ore gli elettrici della ACEA e quelli di  tutti i servizi della Stefer; per 3 ore ì lavoratori delle aziende meccaniche contro il carovita, per il completamento del contratto e la soluzione della vertenza della mensa. 
Busto Arsizio, hanno effettuato 4 ore di sciopero i  lavoratori di tutte le categorie, esclusi i servizi pubblici, in segno di protesta contro il rialzo dei prezzi, per la mensa e la riammissione al lavoro degli operai tessili licenziati. 
Senigallia, i lavoratori della Sacelit hanno effettuato uno sciopero unitario per la mensa e  p er la difesa delle libertà sindacali.
MilanoFirenze Pisa, i lavoratori degli stabilimenti della Richard Ginori hanno scioperato per tre ore per ottenere il pagamento degli aumenti sarlariali previsti dal nuovo contratto di lavoro e per la soluzione della vertenza sulla mensa. 
Livorno, hanno scioperato i lavoratori della Solvay per la mensa e le libertà sindacali nell’azienda.
Per due ore hanno anche scioperato i metallurgici di Livorno e di Piombino per reclamare il sollecito completamento del contratto e per protestare contro le discriminazioni nelle assunzioni e nella valutazione degli aumenti di merito corrisposti ai lavoratori in diverse aziende. 
Varese, giornata di lotta e di protesta indetta dalla Camera del Lavoro per l’adeguamento dei salari e contro il super sfruttamento, cioè per ottenere dagli industriali la contrattazione dei tempi di lavoro, delle tariffe dì cottimo, ecc.
Avellino, dopo una lunga lotta i minatori della Saim di Altavilla ottengono che l’attività della miniera sia considerato lavoro continuativo; l’impegno dell’azienda a non effettuare licenziamenti con il pretesto della stagionalità; il riassorbimento dei minatori sospesi e licenziati; la revisione in sede locale dell’inquadramento dei lavoratori al fine di assegnare ad ognuno la categoria corrispondente alle mansioni svolte e miglioramenti salariali
Monfalcone (Go), gli 8700 lavoratori dei Cantieri riuniti dell’Adriatico, sostenuti dalla solidarietà della popolazione, effettuano uno sciopero di 24 ore per il rientro in azienda degli operai sospesi e per il pieno funzionamento della Commissione Interna
Livorno, i lavoratori dell’industria e dei trasporti effettuano uno sciopero unitario di 24 ore per gli arretrati della mensa, il computo su tutti gli istituti contrattuali; la rivalutazione della indennità stessa e suo adeguamento all’aumentato prezzo dei generi alimentari, oppure istituzione della mensa in natura
Viareggio, sciopero generale di 24 ore per alcune rivendicazioni generali e per la riassunzione di sette lavoratori licenziati per rappresagli ai Cantieri Picchiotti.
Scioper unitari anche alle Officine Muzzi Conti e O.f.a.c. di Sesto Fiorentino e alla Vetreria Etrusca di Empoli.
Scioperano anche i metallurgici di Piacenza e i lavoratori delle aziende milanesi (Branca, Ramazzotti, Campari, Condor di Rho, Bernasconi, Fisac, Comense, Sanam, Subalpina, Colore e Lombarda di Corno, Calzurieri, tessili e meccanici, di Legnano, Alfa Romeo e Magneti Marelli). L’unità dei lavoratori in queste lotte registra due importanti successi sindacali, oltre agli acconti strappati in diverse fabbriche: alla Magrini di Bergamo e alla Fervert di Castelfranco Veneto. I lavoratori hanno costretto le direzioni a revocare la serrata ed a ritirare alla Fervert 40 licenziamenti di rappresaglia

Manifestazioni popolari in numerosissime città (Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma ed altre ancora) contro il rialzo del prezzo dell’olio e di altri generi di consumo

DURANTE L’ANNO
Milanoconferenza per la difesa dei diritti sindacali e delle libertà democratiche indetta dalla CGIL nella sede della Società Umanitaria. Al centro della discussione la richiesta di cessazione delle discriminazioni fra i lavoratori e la libertà di organizzazione di propaganda e di raccolta delle quote sindacali, l’abolizione dei contratti a termine e degli appalti, una regolamentazione che consentisse i licenziamenti solo per motivi giustificati.

Genova, V Congresso Provinciale della FIOM. La relazione del segretario Giuseppe Lantero si sofferma sui temi della lotta contro lo sfruttamento, per la difesa delle libertà sindacali, per i miglioramenti salariali, l’indennità di mensa.