Notice: La funzione _load_textdomain_just_in_time è stata richiamata in maniera scorretta. Il caricamento della traduzione per il dominio basic è stato attivato troppo presto. Di solito è un indicatore di un codice nel plugin o nel tema eseguito troppo presto. Le traduzioni dovrebbero essere caricate all'azione init o in un secondo momento. Leggi Debugging in WordPress per maggiori informazioni. (Questo messaggio è stato aggiunto nella versione 6.7.0.) in /var/www/wp-includes/functions.php on line 6114
1954 – Senti le rane che cantano

1954

2 gennaio: la Questura di Milano trasmette al Viminale una nota con la quale informa che Edgardo Sogno “avrebbe proposto la formazione di speciali squadre di azione anticomuniste costituite da ex partigiani e da elementi neofascisti”.

3 gennaio: iniziano le trasmissioni della Rai. Premonitore il commento di Luigi Barbini su La Stampa di Torino: “La capacità di istruire e commuovere con l’immagine unita alla parola e al suono è enorme. Le possibilità di fare del bene e del male altrettanto vaste (…) Praticamente la vita culturale sarà nelle mani di pochi uomini”.

6 gennaio: l’ambasciatrice statunitense Claire Boothe Luce discute con il presidente Eisenhower della situazione italiana. Vengono annunciati nuovi aiuti economici e nuove commesse all’industria italiana. La signora Luce propone di escludere dagli aiuti le imprese dove vi è una forte presenza della CGIL. Sul ruolo svolto dalla signora Luce è interessante la lettura del carteggio con Indro Montanelli ritrovato nell’archivio del Congresso a Washington e pubblicato dalla rivista Italia Contemporanea. Montanelli propone la costituzione di un’organizzazione armata ed eversiva da attivare in caso di vittoria elettorale delle sinistre. Intervistato da Italia Contemporanea (settembre 2000 ndr), Montanelli ha riconosciuto i suoi scritti, giustificando la sua iniziativa con il clima dell’epoca: il mondo nettamente diviso in due giustificava, qualora i comunisti avessero preso il potere in Italia, anche il ricorso alle armi.

7 gennaioMilano, la polizia scioglie la manifestazione dei lavoratori della Tallero che protestano contro la smobilitazione della fabbrica. Minacciata la smobilitazione anche dei calzifici bresciani con la sospensione di 2.000 lavoratori che scendono in lotta. In agitazione contro il rischio di smobilitazione i lavoratori della Manifattura Despa di Daverio, della tessitura Costa di Casnate, della Gada e Lenco di Varese, della Cogne di Imola, della Valorma di Pavia, della Visa di Voghera, della Pardara di Castelbelforte e della Snia di Cogno, che ha annunciato 1.000 licenziamenti.

11 gennaioViareggio, il IV congresso del Msi fa propria la linea politica sostenuta da Almirante, Anfuso, De Marsanich e Gray di superare la semplice difesa del passato e far politica sulle priorità dell’oggi, a partire dall’anticomunismo offrendo un contributo critico alle forze anticomuniste italiane e dell’Alleanza Atlantica. “Si tratterà – dice Gray – di medicine disgustose, ma bisogna avere il coraggio di trangugiarle se si vuole eliminare il male del comunismo”. Per accontentare la sinistra del partito (Grilli e altri) che nutre riserve sulla linea di maggioranza, è riproposta la lotta per la socializzazione delle imprese ed il corporativismo.

13 gennaio: il New York Times annuncia che gli Usa attueranno “una politica più rigida per indurre l’Italia a prendere provvedimenti contro la crescente potenza del suo Partito comunista (…) E’ chiaro che l’ambasciatrice Clara Booth Luce è stata autorizzata ad informare il nuovo governo italiano, allorché esso sarà costituito che gli Stati uniti non intendono continuare a piazzare commesse per forniture militari in fabbriche dominate dai comunisti”.

L’ammiraglio W.M.Fechteler, comandante dell’Afse, conferma ufficialmente che i porti di Napoli, Genova e gli altri che ospitano navi da guerra Usa possono considerarsi, secondo i termini della strategia americana “porti base di una flotta atomica”.

Arrestata “Mamma Rosa”, al secolo Irma Moscatelli, sedicente benefattrice che ospitava nella sua tenuta di Montevaso vicino Pontedera, giovani minorenni orfani col pretesto di addestrarli a lavori artigianali. I ragazzi venivano invece fatti lavorare gratuitamente e subivano maltrattamenti di ogni tipo.

13 – 14 gennaioRoverbella (Mantova), la polizia chiamata dall’agrario Dualco Pelladelli, piomba sul fondo Mussolina e arresta 17 braccianti intenti ai lavori di miglioria, sequestrando loro le biciclette e gli arnesi di lavoro e fermando tutti coloro che transitano nel luogo. Gli agrari avevano accettato nei giorni precedenti di far compiere le necessarie opere di miglioria fondiaria previsti dal patto bracciantile. Il giorno successivo, camionette della Celere occupano il paese per impedire la protesta della popolazione, procedendo a perquisizioni e fermi fra i quali quello del segretario della locale Camera del lavoro Ramanzini che viene convocato in Questura e diffidato.

14 gennaioErba, gli operai della Metallurgica Meroni, in lotta per il posto di lavoro e le libertà sindacali, formano una delegazione per discutere con il direttore generale Artioli. Trovano invece la polizia che scheda i lavoratori.

16 gennaioWashington, il diplomatico Egidio Ortona scrive a Massimo Magistrati: “Il maccartismo ha fatto sì che in questo paese qualsiasi minimo accenno che implichi tendenze di sinistrismo o comunismo provochi sospetti a catena. Anche la Fiat di oggi è oggetto delle particolari preoccupazioni degli americani di costà (…) Bisogna in sostanza che la Fiat riesca ad apparire del tutto monda di peccato prima di poter nuovamente affrontare il problema delle commesse aeronautiche da affidarle. Tutto questo, naturalmente, comporta il pericolo che col passare del tempo, i nemici del progetto F86K si rafforzino e ci creino ancora maggiori difficoltà”.

15 gennaioRoma, il presidente del consiglio, Giuseppe Pella rassegna le dimissioni, dopo il fallimento di un tentativo di rimpasto

18 gennaio: l’incarico di formare il nuovo governo è affidato ad Amintore Fanfani. Ma anche il monocolore tentato da Fanfani non supera il dibattito sulle dichiarazioni di programma (dal 18 gennaio 1954 al 9 febbraio 1954)La composizione del governo Fanfani: http://www.senato.it/leg/02/BGT/Schede/Governi/0041_M.htm

20 gennaioGenova, gli operai dell’Ansaldo, che manifestano contro le sospensioni disposte in diversi stabilimenti del complesso, sono caricati dalla Celere a Sampierdarena, ma respingono l’assalto e continuano a manifestare. Scontri anche a Pegli, Rivarolo e Cornigliano, mentre la polizia occupa gli ingressi del cantiere di Sestri Ponente per schedare i lavoratori che rientrano dalla manifestazione.

23 – 24 gennaio: conferenza nazionale delle lavoratrici CGIL. Emergono una serie di dati molto interessanti sulle condizioni di lavoro femminile. L’80% delle lavoratrici è retribuito con paghe molto inferiori a quelle maschili, con differenze che giungono al 37% in meno a parità di qualifica per il settore delle cartaie, seguito dal tessile e alimentare.

24 gennaio: Hannover, nella Germania Federale, terza assemblea del Noe (Nouvel Ordre Europèen). Nella dichiarazione finale si insiste sulla questione razziale: “Il dovere dell’Europa nel mondo sarà in primo luogo di aiutare l’uomo bianco ovunque nella sua lotta per la difesa e l’ascensione della razza. La segregazione razziale sarà nell’interesse di tutti”.

Modena, conferenza di produzione dei lavoratori della FIAT – OCI e della FIAT Grandi Motori. Tra gli obiettivi individuati: “il ripristino, in ambedue le fabbriche, della normalità dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale; il pieno utilizzo della capacità degli impianti (…) e normali rapporti tra direzione e Commissione interna; cessazione di ogni offesa e limitazione alle libertà, ai diritti e alla dignità dei lavoratori (…) cessazione del taglio dei tempi alle tariffe del cottimo e della tendenza ad ottenere una maggiore produzione facendo gravare un maggiore sforzo fisico sui lavoratori anziché rammodernare gli impianti e infine l’istituzione alla FIAT Grandi Motori di un Centro Studi per la progettazione e la costruzione di nuove e più moderne macchine utensili corrispondenti alle esigenze tecniche e allo sviluppo industriale”.

28 gennaioRoma, inizia il processo al direttore del settimanale Attualità, Silvano Muto. E’ accusato di aver diffuso notizie false e tendenziose sulla morte di Wilma Montesi. Il corpo della ragazza venne trovato l’11 aprile del 1953 sulla spiaggia di Torvajanica. Lo scandalo che ne seguì catturò l’attenzione dell’opinione pubblica per il coinvolgimento di alcuni uomini politici. Secondo la testimonianza di Anna Maria Moneta Caglio, Wilma Montesi morì a causa di un cocktail di stupefacenti durante una festa nell’abitazione del marchese Ugo Montagna. La teste chiamò in causa il musicista Piero Piccioni, figlio del ministro degli Esteri, il democristiano Attilio.

30 gennaio: si dimette il governo Fanfani dopo che la Camera dei deputati ha negato la fiducia con 303 voti contrari, 226 favorevoli, 12 astenuti. Il presidente della Repubblica, Luigi Einaudi, affida quindi l’incarico a Mario Scelba, dopo il veto espresso da Giuseppe Saragat sul nome di Alcide De Gasperi.

FebbraioMilano, durante lo sciopero per il conglobamento – convocato dalla sola CGIL – la polizia carica i dimostranti uccidendo un lavoratore.

3 febbraio: alla Camera dei deputati, Alessandro Buttè, ex presidente delle Acli milanesi ed Ettore Calvi, segretario della Cisl di Milano, presentano la proposta di una “inchiesta parlamentare sulle condizioni dei lavoratori in Italia”.

7 febbraio: 73 preti operai esprimono la loro solidarietà ai 90 preti operai francesi diffidati dalle gerarchie ecclesiastiche a lasciare il lavoro o comunque a non partecipare a lotte definite “faziose”.

8 febbraioRoma, il Presidente della Repubblica affida l’incarico di formare il nuovo governo a Mario Scelba.

9 febbraioPalermo, Gaspare Pisciotta muore avvelenato dopo aver bevuto una tazzina di caffè alla stricnina, nel carcere dell’Ucciardone. Il luogotenente di Salvatore Giuliano stava scontando la condanna all’ergastolo. Pisciotta aveva minacciato rivelazioni sulla vicenda Giuliano. Il giorno prima di essere assassinato era stato sentito dal procuratore Pietro Scaglione, il quale si era poi allontanato dicendo che il colloquio sarebbe ripreso il giorno successivo alla presenza di un cancelliere e verbalizzato.

10 febbraioRoma, nasce il governo presieduto da Mario Scelba (dal 10 febbraio 1954 al 5 luglio 1955) , con il sostegno del Psdi e del Pli e con l’appoggio esterno del PRI. Saragat vice presidente, Scalfaro sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, mentre Scelba mantiene anche il dicastero dell’Interno.La composizione del governo Scelba: http://www.senato.it/leg/02/BGT/Schede/Governi/0042_M.htm

11 febbraioMilano, in occasione dello sciopero generale dei lavoratori lombardi, la Celere carica ripetutamente il corteo dei lavoratori davanti all’Assolombarda. Carica poi i tramvieri che, in Foro Bonaparte, bloccavano i mezzi e ferma tre lavoratori, subito rilasciati per la decisa reazione dei manifestanti.

Pavia, sempère durante lo scipero generale, la polizia procede a diversi fermi, fra i quali quello del segretario della Uil provinciale.

16 febbraioMilano, nel corso di una manifestazione dei lavoratori dell’Om, la polizia, guidata dal commissario Allitto Bonanno, aprono il fuoco in piazza Sant’Ambrogio, mentre una delegazione di lavoratori attende di essere ricevuta dalla presidenza dell’azienda, uccidendo l’operaio Ernesto Leoni e abbandonandosi ad aggressioni brutali, con l’inseguimento degli operai fin dentro la basilica.

17 febbraio: quattro persone uccise dalla polizia a Mussomeli (CT) durante una manifestazione di protesta per l’aumento del costo dell’acqua. La vicenda avrà uno strascico parlamentare: durante l’esposizione dei fatti svolta dal Presidente del consiglio, le sinistre abbandonano l’aula imputando al ritorno di Scelba la recrudescenza dell’intervento della polizia.

Barrafranca (Enna), i carabinieri sparano contro i partecipanti ad una manifestazione contadina, uccidendo un bambino di cinque anni.

Una nota della Questura di Milano informa il ministero dell’Interno del “preciso rifiuto dell’on. Pino Romualdi di stabilire una qualsiasi azione anticomunista tramite gli inglesi e gli americani. All’on. Romualdi, si sarebbero associati gli on. Pozzo e De Felice i quali, a questo scopo, hanno fatto preciso divieto agli esponenti provinciali del Msi di mantenere ulteriori contatti con Sogno, nonché col movimento Pace e libertà (…).

18 febbraio: il presidente del Consiglio Mario Scelba è accolto al suo ingresso nell’aula di Montecitorio, dove deve tenere il suo discorso programmatico, al grido di “assassino, assassino” che si leva dai banchi dell’opposizione di sinistra, con riferimento alla strage di Mussumeli del giorno precedente.

Letta alla Camera dei deputati la relazione per la presentazione della proposta di un “inchiesta parlamentare sulle condizioni dei lavoratori in Italia”, nella quale si rilevano “le condizioni di disagio morale, di soggezione illegittima e di evasione alle norme contrattuali cui debbono, in moltissimi casi, sottostare i lavoratori”.

19 febbraio: sciopero generale regionale in Toscana.

25 febbraioSiria, colpo di stato filo egiziano: un gruppo di ufficiali depone il presidente Shishekli e riporta al potere Hashim Al Atasi, che avvia una politica anti occidentale.

26 febbraioGenova, la polizia carica per tre volte i lavoratori dell’Elettrotecnico Ansaldo San Giorgio, che protestano contro 160 licenziamenti annunciati dalla direzione ed un accordo capestro firmato da Cisl e Uil.

27 febbraioRoma, il funzionario dell’Ambasciata americana a Roma, Elbridge Durbrow, annota in un suo rapporto il contenuto della conversazione avuta con il ministro della Difesa, Paolo Emilio Taviani: “quando ho posto la questione dell’accordo sullo stato delle forze, il ministro Taviani si è dimostrato sorpreso e ha risposto che l’Italia ha già firmato quell’accordo. Gli ho allora fatto notare che nonostante sia stato firmato, l’accordo non è stato ancora ratificato dal Parlamento. Il ministro – prosegue il funzionario americano – ha sostenuto che a suo parere non è essenziale che lo sia. Ha fatto notare che abbiamo già un numero considerevole di truppe americane stazionate in Italia e che la mancata ratifica non ha creato difficoltà di sorta. Ha poi aggiunto che, visto l’attuale schieramento politico in Parlamento, adesso la ratifica sarebbe a suo parere difficile da ottenere”. E rileva, ancora, che Taviani “ha nuovamente sottolineato il fatto che se si optasse per un accordo-ombrello e l’opposizione in Parlamento venisse a sapere una qualche sua parte, il governo si troverebbe costretto a rivelare il fatto che molte basi e strutture di vario tipo sono state accordate dal governo delle forze Usa”.

MarzoModena, licenziati nove operai alle Fonderie Riunite, tra cui il segretario della Commissione interna. Per solidarietà è convocato (4 marzo) uno sciopero dei metallurgici, mentre il 16 e il 18 successivi si avranno due ore di sciopero generale in tutta la provincia.

Inverno: nasce in Belgio il Bilderberg, un’associazione segreta di finanzieri e politici fon­data da Joshep P. Retinger. Al gruppo aderiranno, in varie epoche: Gerald Ford, Henry Kissinger, Cyrus Vance, Nelson e Davis Rockfeller, Allen Dulles, i generali Lyman e Lem­nitzer, l’ammiraglio Elmo Zumwalt, il giornalista Cyrus Sulzberger, Dean Rusk, il presi­dente della General Eletric Richard Foxen, Gianni Agnelli, Manlio Brosio, Guido Carli, Alighiero, De Micheli, Amintore Fanfani, Giovanni Malagodi, Girolamo Messeri, Aurelio Pec­cei, Giuseppe Petrilli, Alberto e Leopoldo Pirelli, Piero Quaroni, Pasquale Saraceno, Vitto­rio Valletta, Edmond De Rotschild, Valery Giscard d’Estaing, Raymond Aron, il capo dei servizi esteri di Le Monde Andrè Fontaine, George Pompidou , Jaques Rueff, Pierre Mendes France, Filippo d’Edimburgo, Edward Heat, Hug Gaiskell, Denis Healy, Harold Wilson, Ludwig Erhard, Franz Joshep Strauss, Helmut Schmidt, Willy Brandt.

Marzo: l’ambasciatrice Usa in Italia Claire Boothe Luce scrive a Washington : (…) Non v’è dubbio che entro il prossimo anno possa crearsi in Italia una situazione di guerra civile (…). Scelba, in un incontro riservato con l’ambasciatrice, afferma “(…) I comunisti possono sempre essere messi dentro nel caso lo si ritenga necessario. Ma non è ancora venuto il momento e sarebbe politicamente pericoloso attaccare i comunisti senza essere preparati a un attacco totale (…).

1 marzoInnsbruck, fondato il Bergisel-Bund (Lega del monte Isel), che prende il nome dalla montagna vicina al capoluogo tirolese dove Andreas Hofer sconfisse le truppe di Napoleone. La Lega si propone di dare “aiuto al gruppo etnico sudtirolese nella lotta per il diritto e la giustizia”. Tra i promotori e i dirigenti Eduard Widmoser e Alois Oberhammer, deputati della Dieta di Innsbruck; Franz Gschnitzer, professore all’università di Innsbruck e prossimo sottosegretario agli esteri; Viktoria Stadlmayr, capo dell’Ufficio per il Sudtirolo del governo tirolese.

1° marzoRoverbella (Mantova), una delegazione di donne in rappresentanza delle famiglie di 27 braccianti dell’azienda Mussolina di Canedole, che da 22 giorni non percepiscono alcun compenso per la serrata attuata dall’agrario Antonioli, si reca alla caserma dei carabinieri per chiedere un loro intervento per risolvere la vertenza. Il maresciallo Scarotti, anziché ricevere la delegazione, ordina l’arresto dell’attivista sindacale Grimaldina Barbieri e, alla reazione delle sue compagne, i carabinieri aggrediscono cinque di loro che riportano contusioni: fra esse, una donna incinta.

5 marzoMilano, la Questura informa il ministero degli Interni che “i dirigenti del movimento Pace e Libertà si propongono di costituire squadre anti sciopero, da adibire nell’eventualità di scioperi tranviari in questa città. Tali squadre sarebbero composte prevalentemente di tranvieri o ex tranvieri volontari, di tendenza anticomunista. L’organizzazione è stata affidata al noto Vigorelli Gabriele”.

Udine, inizia, ma viene subito rinviato, il processo per direttissima contro il tipografo Leandro Saccardo e il segretario provinciale dei Partigiani della Pace Delio Bonino, incriminati per “diffusione di notizie false e tendenziose” per dei manifesti contro al trattato della Ced (Comunità europea di difesa).

6 marzoPalermo, muore, pure lui avvelenato, un altro componente della banda Giuliano, Angelo Russo. Il fatto avviene, dopo aver consumato la cena, sempre nel carcere palermitano dell’Ucciardone.

8 marzo: USA e Giappone firmano un trattato di amicizia.

Milano, la Questura informa il Viminale che Nino Bolla è stato allontanato da Pace e libertà “a causa di divergenze, pare di natura economica, con gli esponenti Edgardo Sogno e Gabriele Vigorelli, pur continuando a mantenere normali contatti col Sogno e con l’industriale tipografico Girotti (…) ha ripreso, come direttore responsabile e con finanziamenti degli industriali Cremisini e Cella, la pubblicazione del quindicinale Italia Sabauda”.

Modena, un ordigno esplode nell’ufficio del sindaco, assente in quel momento. Danni, ma nessun ferito.

9 marzo: il direttore della Divisione Affari Riservati del ministero dell’interno Gesualdo Barletta, accompagnato dal funzionario Ulderico Caputo, in un incontro con un agente del servizio segreto militare americano G-2 illustra un piano di azione anticomunista promosso dal ministero dell’interno che prevede la messa fuori legge del Pci. Secondo Barletta bastava applicare la legge relativa ai “reati contro lo Stato”, che avrebbe anche permesso di arrestare i maggiori esponenti del Pci, condannarli e relegarli presso i penitenziari di Lipari e Ponza. Non era tuttavia certo l’appoggio del governo Scelba al piano. L’agente del G-2 informerà l’ambasciatrice a Roma Clare Boothe Luce e questa il Dipartimento di Stato, quindi seguendo il percorso inverso giungerà a Barletta una risposta informale secondo la quale “il governo statunitense ha prestato estrema attenzione al piano”.

Roverbella (Mantova), i carabinieri arrestano cinque braccianti dell’azienda Mussolina di Canedole che con altri si erano recati all’azienda per chiedere la revoca della serrata e la corresponsione del compenso spettante ai lavoratori. Nelle vicinanze, a Sermide, in seguito alla denuncia del funzionario dirigente dell’Ufficio del lavoro, viene incarcerato Gastone Bassi, un disoccupato che aveva protestato contro la gestione del collocamento, accusato di “oltraggio a pubblico ufficiale”. Lo stesso giorno a Marmirolo, sempre nel mantovano, l’industriale Pacchioni effettua la serrata all’azienda Cima e chiama i carabinieri a presidiarla, ma poi promette un incontro coi lavoratori e la forza pubblica si ritira.

10 marzo: il diplomatico Egidio Ortona annota nel suo diario le confidenze fattegli dalla direttrice della biblioteca americana a Roma, Mitchell, sulla ispezione compiuta da due collaboratori del senatore McCarthy, Shine e Cohn, allo scopo di“purificare” la biblioteca stessa da volumi ritenuti “comunisti”.

11 marzo: si dimette il capo della polizia Tommaso Pavone, coinvolto nel caso Montesi. Un rapporto dei carabinieri, acquisito agli atti, conferma una serie di accuse al Montagna in merito alle sue attività speculative e l’implicazione di personalità quali ufficiali di polizia, il medico del papa e il figlio del ministro Attilio Piccioni, Piero. Il giorno successivo, si diffonde la voce che il successore del Pavone sarà il questore Coglitore, suo braccio destro ma, alle proteste delle opposizioni, viene nominato il prefetto Carcaterra. Si dimette anche Piccioni, ma il governo respinge le dimissioni ed il ministro resta dove si trova.

Bergamo, la Celere carica per due volte un corteo di lavoratori della Dalmine in lotta contro i licenziamenti.

13 marzoRoma, l’ambasciatore americano scrive a Washington: “Non c’è dubbio che entro il prossimo anno in Italia si possa creare una situazione di guerra civile”.

Le famiglie delle vittime della strage di Mussomeli (cfr.17 febbraio us) citano in giudizio Mario Scelba, il sindaco di Mussomeli Giuseppe Sorce e il maresciallo Sturiace, comandante dei carabinieri responsabili dell’eccidio.

14 marzo: Fausto Coppi e Giulia Occhini sono condannati, rispettivamente, a 2 e 3 mesi di reclusione, per adulterio e abbandono del tetto coniugale.

Washington, Egidio Ortona incontra Charles Douglas Jackson, esperto di “guerra psicologica” della Casa Bianca, per verificare la fondatezza delle voci che volevano come il rapporto dei senatori Bridges e Symington contenesse indicazioni contrarie all’industria italiana, vista l’alta percentuale di operai comunisti impiegati. Jackson gli spiega: “Noi americani soltanto da poco ci siamo resi conto che il nostro nemico mortale è la Russia sovietica. Ci siamo svegliati a questa dura realtà con molto ritardo ed abbiamo cercato e cerchiamo di correre ai ripari per quanto o non è stato fatto o è stato incautamente tollerato dalle precedenti amministrazioni. Il nostro nemico non è stato Hitler, non è stato Mussolini, non è stato neppure Hiro Hito. Vediamo oggi soltanto che il nostro vero nemico è Mosca. Dobbiamo fare qualsiasi sforzo nel più breve tempo possibile per arginare l’espansione sovietica e ciò perché sappiamo che, se non creiamo noi un argine, i russi ci sopraffaranno (…) In tali circostanze noi abbiamo bisogno di opporci in ogni modo al comunismo internazionale che è il lato frontale dell’imperialismo sovietico. E’ per questo motivo che forse siamo impazienti, ma è anche per questo motivo che sentiamo il dovere di esigere la massima sollecitudine dai nostri alleati e dai paesi che fanno parte del mondo libero. Quello che ci risulta di certe debolezze del governo italiano non può farci piacere o comunque non può non essere per noi motivo di viva preoccupazione. Quando diciamo che è per noi necessario arginare il comunismo, intendiamo dire che occorre batterlo ovunque esso si manifesta. E’ per questo che vogliamo batterlo nelle fabbriche, cercando di minare l’organizzazione dei sindacati comunisti; a tale riguardo non possiamo certo compiacersi dell’atteggiamento qualche volta conciliante e qualche volta anche di omertà degli industriali italiani. Dobbiamo batterlo nella sua forza organizzativa. Per questo abbiamo bisogno che il governo italiano dia prova di vigore, di fermezza e di aggressività. Ciò non avviene da molto tempo. Occorre trovare il modo di sottrarre ai comunisti quei mezzi di cui essi si sono impossessati anche legalmente nell’immediato dopoguerra e che facilitano ora la loro opera dal punto di vista della propaganda giornalistica e di partito (edifici, tipografie, ecc.) Occorre evitare che continuino ad affluire cespiti ingenti al partito comunista attraverso i guadagni che vengono percepiti da ben noti enti impegnati nel commercio con l’Oriente europeo. Noi non possiamo continuare a pagare attraverso la corresponsione di nostri aiuti al governo e all’industria italiana dei tributi veri e propri che, in via indiretta, alimentano il partito comunista e accrescono la sua forza organizzativa, per di più sapendo che essi possono essere un giorno rivolti contro di noi (…).

17 marzoPalermo, incriminato per la morte di Salvatore Giuliano, Antonio Parenze, già aiutante del comandante delle forze di repressione del banditismo Ugo Luca. Sarà assolto il successivo 23 settembre. La vicenda Giuliano coinvolge anche Vincenzo Restivo, già direttore del carcere dell’Ucciardone che viene trasferito, dopo le morti di Pisciotta e Russo, a Ragusa.

Il Sios – Esercito (Servizio Informazioni dell’esercito) comunica al Sifar l’attivazione di un apparato informativo statunitense in funzione atlantica anticomunista. In questo quadro gli Stati Uniti hanno già provveduto alla costituzione di centri a Milano, Bolzano e Napoli, mentre altri sono in via di realizzazione a Venezia, Trieste e Roma. Civili e militari della riserva italiani svolgono attività informativa per tali centri. Direttore del Sifar è il generale Ettore Musco.

18 marzo: duro tentativo di attacco del governo al Partito comunista dopo l’annuncio di misure contro “le forze politiche totalitarie di cui è provata la dipendenza da paesi stranieri”. Il governo propone anche il blocco delle agevolazioni previste nei confronti di quelle cooperative legate al PCI, inoltre propone controlli per verificare la fedeltà degli impiegati dello Stato e per impedire l’infiltrazione di “elementi pericolosi” nella Pubblica amministrazione. Le misure resteranno, comunque, non applicate.

Roma, un decreto ministeriale impone lo sfratto delle organizzazioni di sinistra ospitate nelle case del popolo di proprietà dell’ENAL.

19 marzoMelzo (Milano), devastate le sedi di Pci, Psdi e Anpi.

22 marzoCremona, il vice questore interrompe un comizio di Giancarlo Pajetta non appena l’oratore pronuncia i nomi di Attilio e Piero Piccioni. Due giorni prima, in un’udienza al Tribunale di Roma, era stata letta una lettera della teste Annamaria Caglio che indicava Piero Piccioni come l’assassino di Wilma Montesi ed Ugo Montagna come capofila di una serie di operazioni sporche.

24 marzoWashington, impartite le direttive “National Security Council covert operations” che dispongono l’integrazione, sulla base di negoziati bilaterali, delle strutture Stay Behind predisposte dagli americani con quelle nazionali dei singoli paesi europei.

25 marzo: il presidente del Comitato di difesa Pace e Libertà Edgardo Sogno si reca a colloquio a Roma con il presidente del Consiglio e ministro dell’interno Mario Scelba. Secondo il comunicato ufficiale “l’esito del colloquio è stato soddisfacente”. Subito dopo Sogno incontra l’ambasciatrice degli Stati Uniti d’America Clare Boothe Luce e i contenuti della conversazione saranno trasmessi con un memorandum a Washington il 1° aprile 1954. Nel documento sarà scritto:“Secondo Sogno, Scelba è la persona migliore per una campagna contro i comunisti. In un incontro con Scelba ha suggerito la formazione di un gruppo di coordinamento delle attività di propaganda e azione anticomunista sia governative sia private. Questo gruppo supersegreto è stato già formato”. Contemporaneamente un “appunto” del Sifar (Servizio Informazioni Forze Armate) riferisce in modo abbastanza problematico sull’attività di Pace e Libertà. Le conclusioni sono due. La prima: “Il movimento, dal punto di vista ideale e per le finalità nettamente anticomuniste che persegue, meriterebbe incoraggiamento e aiuto”. La seconda: “Nello stesso tempo esso va considerato con cautela, almeno fino a quando gli sviluppi dell’azione intrapresa non diano sufficiente garanzia sull’onestà degli intendimenti, sulla effettiva volontà di realizzarli, sulla mancanza di fini personali e di infiltrazioni”. Lo stesso giorno un appunto alla Questura di Torino indirizzata al Viminale indica Luigi Cavallo come appartenente a Pace e libertà e definito “elemento astuto e filoslavo”. Si parla poi di un tale Arnò, come “titoista”; di Antonio Tedesco come dirigente dell’Associazione tra i cittadini del mondo; di Ilario Margarita come “esponente degli anarchici torinesi” e di Elmo Vittorio, come “noto ed attivissimo esponente dell’associazione Italia-Ungheria, in contatto con le rappresentanze diplomatiche in Italia di tutti i paesi oltre cortina”. Sono tutti, appartenenti a Pace e libertà.

26 marzoRoma, alla Camera l’onorevole socialista Riccardo Lombardi accusa il ministro Vanoni di aver favorito i grossi evasori con un documentato dossier: 130 miliardi sottratti al fisco dai soli grandi industriali di Milano e Torino, 7 miliardi restituiti a ricchi milanesi mediante patteggiamenti, vessazioni ai piccoli artigiani con sequestri di attrezzi di lavoro e mobilia.

27 marzo: esonerati dall’incarico due alti ufficiali della Finanza, il tenente colonnelo Tani di Roma che aveva indagato sul marchese Montagna e il tenente colonnello Moscato di Milano, che era recentemente stato elogiato dal ministro delle Finanze per la sua energica azione in campo fiscale.

Il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sui casi di tortura da parte della polizia in Italia, Adone Zoli, trasmette la relazione finale al ministro di Grazia e giustizia. Nella stessa, si può leggere: “La lievissima percentuale di casi in cui siffatto fenomeno è stato positivamente constatato in rapporto al numero di processi celebrati durante l’ultimo decennio (…) consente comunque di escludere che l’abuso abbia mai assunto l’importanza e la gravità di un vero e proprio sistema, come tale imputabile ad iniziativa e direttive di organi centrali e periferici. Trattasi invero di casi fortunatamente isolati, consistenti nella maggior parte in percosse, e quindi dovuti alla intemperanza dei singoli, la quale può trovare la sua spiegazione nell’ambiente e nel carattere individuale oltre che nella inadeguata preparazione di alcuni degli elementi cui sono affidate funzioni così importanti e delicate, esercitate a volte senza possibilità di immediato ed efficace controllo (…) Giova inoltre rilevare che il fenomeno non è esclusivamente italiano (…) ma affligge anche altri Paesi di alta civiltà giuridica e di consolidate tradizioni liberali”.

28 marzoSampierdarena (Genova), nella notte un gruppo di vandali demolisce a colpi di mazza la lapide dedicata ai caduti nella lotta di liberazione.

29 marzo: Reggio Emilia, il Prefetto ordina il taglio di una scena del film il film La spiaggia di Alberto Lattuada. Si tratta della scena di un prete che, in treno, restituisce precipitosamente il quotidiano l’Unità al passeggero che gliela aveva prestata.

30 marzoWashington, il diplomatico Egidio Ortona annota nel suo diario: “Ieri sera si era diffusa la voce di una visita del vice presidente Nixon in Italia allo scopo di controllare l’andamento della lotta anticomunista (…) Dulles dice di non saperne nulla e smentisce. Ma a qualcosa del genere deve essersi pensato”.

31 marzo: a poco più di un mese dall’eccidio, oltre duemila poliziotti invadono Mussomeli (Caltanissetta) perquisendo decine di abitazioni ed operando una trentina di arresti fra coloro che si erano adoperati per evitare il massacro o l’avevano denunciato: fra gli altri, i consiglieri comunali Calogero Amico e Vincenzo Consiglio, comunisti, il segretario della Camera del lavoro Salvatore Guarino ed il consigliere democristiano Giovanni Vullo che aveva scritto un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica.

Washington, l’Offshore procurement act (Ospa) condiziona l’attribuzione delle commesse militari a industrie italiane al licenziamento dei lavoratori ritenuti vicino al Pci. La Fiat e le Officine Galileo licenziano anche quadri dirigenti.

Aprile: il tribunale supremo militare definisce “governo legittimo” quello della RSI per poter applicare il condono ai militi della Legione Tagliamento colpevoli dell’uccisione di decine di par­tigiani. La motivazione della sentenza definisce che avevano agito per ordine di un’autorità superiore riconosciuta: una motivazione fino a quel momento applicata solo ai reati gravi come il rastrellamento senza omicidi.

5 aprile: in un colloquio col presidente del Consiglio Mario Scelba, l’ambasciatrice degli Stati Uniti a Roma Clare Boothe Luce lo informa delle misure proposte dal direttore della Divisione Affari riservati del Ministero dell’interno Gesualdo Barletta per mettere fuori legge il Pci, misure sostenute dagli Stati Uniti. Scelba si rifiuta di dare il proprio consenso all’esecuzione del piano.

6 aprileRoma, si apre il processo per lo scandalo valutario che coinvolge la Banca dell’Agricoltura e il conte Armenise, proprietario della banca, deceduto l’anno precedente. Principale imputato è lo speculatore Domenico Ciurleo con altre 143 persone accusate di accaparramento illecito di valuta e falsificazione dei documenti necessari all’operazione. Emergerà nel corso del processo che la frode è stata agevolata dal ministero del Commercio estero in modi diversi, che vanno dall’abolizione del parere preventivo della commissione istituita presso lo stesso ministero sulle richieste di licenza d’importazione, innovazione introdotta dall’ex ministro Ivan Matteo Lombardo, alla facilità dell’ottenimento delle licenze (“bastava fare un fischio”, dichiara un imputato). Mentre quasi tutti i piccoli speculatori coinvolti mantengono una cortina di silenzio sui nomi dei grossi finanziatori operanti alle loro spalle, il memoriale attribuito ad un imputato indica Fiat, Pirelli e altri grossi nomi fra i maggiori incettatori di valute pregiate.

La deputata comunista Luciana Viviani, in un intervento alla Camera, rileva che la Pontificia opera di assistenza, in un decennio, ha ricevuto dal governo italiano e da fondi stranieri somme pari ad oltre 33 milioni di dollari.

9 aprileRoma, consegnato al presidente del Consiglio Pella un “memorandum di senatori e deputati sudtirolesi sulla situazione dei gruppi etnici tedesco e ladino in Sudtirolo”. E’ un lungo elenco di lagnanze che termina affermando che “deve essere cambiato lo spirito con cui le disposizioni dell’accordo di Parigi sono interpretate e applicate”. Bastano alcuni esempi per capire il clima che si respira nella provincia di Bolzano. L’autorità giudiziaria torna ad applicare il decreto fascista che vieta di dare ai neonati nomi di battesimo stranieri; due studenti sono condannati a 16 e 12 mesi di carcere per aver scritto su un muro “Autodecisione per il Sudtirolo”; una donna di Bressanone è condannata a pagare una forte multa per aver dipinto le imposte della propria abitazione di bianco e rosso, i colori del Tirolo.

15 aprile: lo scrittore Giovanni Guareschi è condannato a un anno di carcere per aver pubblicato sul settimanale Candido, false lettere attribuite a De Gasperi, nelle quali si affermava che nel 1944 il leader democristiano chiedeva agli alleati di bombardare le città italiane.

16 aprile: in un rapporto di sette pagine consegnato anche alla Divisione Affari Riservati del ministero dell’interno, e probabilmente da questa sollecitato, uno sconosciuto “visitatore” di Edgardo Sogno riferisce sul Comitato di difesa Pace e Libertà. Nel rapporto è scritto tra l’altro che l’organizzazione si pone “su un piano di lotta aperta e a oltranza, con organizzazione paramilitare. Il centro di sicurezza raccoglie gruppi di partigiani autonomi, nonché di giovani volontari organicamente costituiti in reparti da impiegarsi in azione controrivoluzionaria qualora il potere dovesse passare in mano alla sinistra anche se ciò dovesse, malauguratamente, avvenire attraverso consultazioni elettorali. Sogno lavora con eccessiva spregiudicatezza e superficialità. E’ in vista, ama la popolarità”.

17 aprileBelgio, le elezioni sono vinte da socialisti e liberali sui cristiano-sociali.

Egitto, il colonnello Gamal Abd el Nasser, alla guida di un gruppo di giovani ufficiali, costringe alla dimissioni il generale Haghib e assume la direzione del governo. Verrà nominato presidente della Repubblica.

21 aprile: il deputato del Msi Filippo Anfuso incontra all’ambasciata degli Stati Uniti a Roma il consigliere Eugene Durbrow per rivolgergli una richiesta di aiuto economico al partito.

22 aprilePadova, arrestato per “violazione di domicilio” Nicola Migliorini, un giovane operaio della Breda che, per contestare i motivi antisindacali del licenziamento, si recava ogni mattina al lavoro.

Aprile: la Confindustria rompe unilateralmente le trattative con le organizzazioni sindacali.

Dongo (Como), i carabinieri caricano una manifestazione antifascista dopo che gruppi di partecipanti si erano scontrati con nostalgici del fascismo.

Per il secondo anno consecutivo, il Corriere della Sera non celebra né commenta la ricorrenza della liberazione.

26 aprile: Il Tribunale militare che pronuncia sentenza assolutoria nei confronti degli ufficiali del reggimento Tagliamento, operanti sotto le insegne della Rsi, accusati di collaborazionismo con le truppe tedesche e di repressione anti-partigiana, afferma che essa poggia su “un esame approfondito, sereno e obiettivo delle questioni proposte, nel rispetto delle convenzioni internazionali e del diritto interno, e nello spirito cui oggi si informano governo e parlamento”. La sentenza recita inoltre: “1) I combattenti della Rsi hanno diritto a essere riconosciuti come belligeranti; 2) Gli appartenenti alle formazioni partigiane non hanno diritto alla qualifica di belligeranti perché non portavano segni distintivi riconoscibili a distanza, né erano assoggettati alla legge penale militare; 3) La Rsi era soltanto un governo di fatto, ma poteva anche essere considerata, per errore, un governo legittimo; 4) I combattenti della Repubblica di Salò, quali appartenenti a formazioni belligeranti, dovevano obbedienza agli ordini impartiti dai loro superiori legittimi, e ai fini della loro responsabilità penale hanno diritto alla discriminazione dell’adempimento di un dovere. Pertanto la fucilazione di persone non belligeranti, quali erano i partigiani, per ordine di un comandante al quale doveva riconoscersi autorità legittima, non è punibile; 5) non essendo punibile a titolo di omicidio la uccisione di partigiani, deve essere applicata l’amnistia del 22 giugno 1946 al reato di collaborazionismo, quando non esistano altre cause ostative della stessa”.

28 – 29 aprileTaglio del Po (Rovigo), e in diverse altre località del Polesine, in occasione dello sciopero bracciantile con relativa l’astensione anche dal taglio del foraggio, gli agrari arrivano sui fondi scortati dalla polizia, che protegge la partenza degli automezzi carichi di animali affamati, e caricano con violenza i lavoratori che cercano di opporsi.

30 aprileFirenze, si conclude il processo d’appello a carico dei partigiani imputati dei fatti di Porzus. Gli ergastoli sono commutati in pene più ridotte sia per l’effetto dei recenti provvedimenti di amnistia ed indulto, sia perché gli imputati sono assolti dall’accusa di tradimento.

AprileRoma, si dimette il presidente dell’Azione Cattolica Rossi, dopo un richiamo dell’Osservatore Romano alla dirigenza della Gioventù d’Azione Cattolica, rea di un eccessiva apertura nei confronti del movimento sindacale.

3 maggio: il presidente del consiglio Scelba incontra il Segretario di Stato americano Dulles.

4 maggio: spaventosa sciagura in una miniera di lignite a Ribolla (GR): 42 minatori morti.

Bergamo, la polizia presidia, chiamata dai padroni dello stabilimento, la Filatura Cascami Seta occupata dai lavoratori.

6 maggio: l’Italia si schiera contro la fabbricazione e l’uso delle armi nucleari. Il Parlamento, con la sola astensione di monarchici e missini, approva una risoluzione proposta dal socialista Mario Berlinguer e dal democristiano Benigno Zaccagnini.

Paraguay, un colpo di stato militare porta al potere il generale Alfredo Stroessner, che inizia una lunga e dura dittatura.

7 maggioVietnam, i guerriglieri vietminh, comandati dal generale Giap, infliggono ai francesi una pesante sconfitta a Dien Bien Phu.

Roma, la Corte d’appello ribadisce la natura di atto di guerra dell’attentato di via Rasella, costato la vita a 33 soldati nazisti. Per rappresaglia i nanzisti massacrarono alle Fosse Ardeatine 334 civili.

8 maggio: il presidente del Consiglio Scelba vieta ai giornalisti della stampa comunista l’accesso alle sedi del Governo. Sono rei di averlo duramente criticato, dopo l’invio al presidente francese Joseph Laniel, di un telegramma di solidarietà per la sconfitta di Dien Bien Phu.

L’associazione degli agrari (Confida), cui si aggiunge la Coldiretti, si oppone alle richieste dei braccianti e annuncia viceversa di voler diminuire la quota di grano spettante ai mietitori.

Roma, davanti al notaio Alfredo De Martino è costituita la società a responabilità limitata Torre Marina, con sede a Roma. Tra i soci il direttore del Sifar generale Ettore Musco, nominato presidente, e gli ufficiali del Servizio colonnelli Felice Santinigià capo SIOS dell’Aeronautica e addetto militare a Washington e Giulio Fettarappa Sandri responsabile dell’ufficio R del SIFAR. Amministratore unico il colonnello Antonio Lanfaloni. La società, che ha funzione di copertura, acquisterà in Sardegna i terreni su cui verrà edificata la base di Capo Marargiu, struttura del Cag (Centro Addestramento Guastatori) parte integrante della stay-behind Gladio. A tale proposito il generale Manes, nei suoi diari, parla di giri di soldi poco chiari: “Società con sede a Roma, via XX Settembre costituita da T.(Tagliamonte ndr) (…) al fine di acquistare dal Demanio campo di addestramento per sabotatori allestito dagli americani (…) in località a 10 chilometri circa da Alghero (…) pochi anni fa la società (…) vendette poi al Demanio militare per sei miliardi dei quali pochi andarono agli americani i quali fu­rono larghi per lasciare mezzi per installazioni che servissero per i corsi”. In un altro ap­punto mette in relazione Capo Marrargiu con le squadre paramilitare costituite dal colonnello Rocca. Una testimonianza del fatto che a capo Marrargiu, con il pretesto di organiz­zare l’esercito che avrebbe dovuto combattere contro l’invasore sovietico, era accaduto di tutto. Oltre a Capo Marrargiu era disponibile per le attività di Gladio la base americana di Camp Derby, il “centro logi­stico Usa per la Gladio”(Relazione sull’operazione Gladio in Atti della Commissione Stragi).

Ginevra, inizia la conferenza di pace per l’Indocina.

9 maggioGrosseto, migliaia di persone seguono i funerali dei minatori uccisi dal grisou a Ribolla. Pochi giorni dopo, la Montecatini licenzia l’operaio Angelo Tacconi, per aver scritto una lettera critica nei confronti della società. Nel giugno 1955, verranno arrestati 4 dirigenti minerari per la violazione delle normative di sicurezza.

10 maggioChiavari (Ge), due agenti di finanza, Benedetto Tortolano e Giovanni Briculio uccidono a raffiche di mitra Mirco Del Santo, pescatore, scambiandolo per un contrabbandiere.

11 maggio: De Gasperi è eletto per acclamazione presidente della Ceca, una delle radici della futura Comunità europea.

Livorno, la Questura ritira il passaporto, senza fornire spiegazioni, alla scrittrice Sibilla Aleramo.

Roma, la polizia ferma per un controlla una vettura con a bordo i neofascisti Paolo Andriani e Clemente Graziani, militanti dei FAR. A bordo dell’auto è trovato un discreto quantitativo di armi. Saranno individuate anche le responsabilità di Franco Dragoni, già esponente dei FAR e attualmente membro della direzione del Msi, ma le indagini saranno insabbiate.

12 maggioMilano, caroselli di jeep della Celere contro i lavoratori della Cge in corteo, per impedire loro di proseguire verso il centro, poi davanti alla sede dell’azienda dove una delegazione avrebbe dovuta essere ricevuta dai dirigenti.

13 maggio: ancora un incidente nella miniera di Ribolla: investiti da un blocco di roccia due minatori, uno muore e l’altro è gravemente ferito. Nella stessa giornata, un altro incidente mortale con due vittime si verifica a Polesine Camerini, per l’esplosione di un pozzo metanifero. Gli infortuni nelle miniere e stabilimenti Montecatini hanno portato a 82 morti in soli tre anni.

Cremona, arrestata un’operaia membra della Commissione Interna della Ceramica di via Mantova mentre informa le lavoratrici delle decisioni sindacali. Altri due arresti di attivisti sindacali sono effettuati alla Negroni di Cremona e altri due a Soresina (Cr) per scritte sul muro di un’azienda.

Palermo, inflitti complessivamente 8 secoli di carcere agli affiliati della banda Giuliano, peraltro ridotti per l’applicazione di condoni e benefici di legge. Fra gli altri, Pasquale Sciortino sconterà 7 anni e 4 mesi invece dei 20 a cui era stato condannato

14 maggio: trattato di alleanza tra Stati Uniti e Pakistan.

Modena, si apre il processo a carico di 3 partigiani di Castelfranco Emilia, Cleto Masi, Maggio Calidori e Tommaso Bosi, accusati di calunnia nei confronti del maresciallo dei carabinieri Cau, per avere denunciato sevizie ai loro danni. Successivamente alla querela del Cau, un suo diretto superiore avrebbe ammesso in un memoriale che i propri sottoposti avevano commesso alcune illegalità.

Genova, la Celere carica gli operai metallurgici e siderurgici durante uno sciopero cittadino
L’Aia, approvato il Protocollo per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armatoIl testo:  http://www.difesa.it/smd_/casd/im/issmi/corsi/corso_consigliere_giuridico/documents/75957_protocollo1.pdf

17 maggioWashington, la Corte suprema dichiara l’incostituzionalità della segregazione razziale nelle scuole pubbliche.

Nel Polesine, polizia e carabinieri proteggono i gruppi di crumiri assoldati dagli agrari, che resistono così alle richieste sui nuovi contratti bracciantili.

19 maggio: la Divisione Affari Riservati del ministero dell’Interno riceve da un informatore una voluminosa nota “sul conto di addetti alla organizzazione del movimento Pace e Libertà”. La nota è particolarmente severa nei confronti di Luigi Cavallo, principale collaboratore di Edgardo Sogno. Ex giornalista dell’Unità a Torino, “appartiene a famiglia di scarsa moralità”. Inoltre “svolgerebbe attività in favore della Jugoslavia”, per cui “tenuto conto dei suoi trascorsi politici che lo indicano quale individuo senza scrupoli, privo di un orientamento e pronto a prestare la sua opera per il maggiore offerente, non è da escludere che le voci che lo riguardano abbiano un fondamento di verità”.

Il presidente del Comitato difesa Pace e Libertà Edgardo Sogno, a Roma in compagnia col francese Jean David di Paix et Libertè, si reca a colloquio col presidente del Consiglio Mario Scelba “per ottenere un congruo finanziamento per la intensificazione della propaganda anticomunista in Italia”, e successivamente con l’ambasciatrice degli Stati Uniti d’America Clare Boothe Luce.

Milano, durante lo sciopero dei chimici, la polizia interviene per sciogliere i picchetti della Pirelli. A Magenta, sono incriminati per resistenza alla forza pubblica e violenza privata due dirigenti sindacali. Otterranno la libertà provvisoria dopo 35 giorni di carcerazione e saranno poi assolti il 30 maggio 1955.

La polizia interviene ripetutamente contro i lavoratori delle campagne milanesi, anch’essi come nel Delta padano impegnati nella lotta per i nuovi contratti. Ad Abbiategrasso, oltre alla consueta scorta ai crumiri, la polizia ordina ai mungitori, armi in pugno, di tornare al lavoro.

L’on. Miceli denuncia alla Camera le illegalità compiute dagli Enti di riforma fondiaria, che avrebbero restituito agli agrari 141.000 ettari di terra espropriata, corrispondenti a circa il 20% del totale; l’esclusione di determinate categorie di terreni che ha favorito i grossi agrari come i Barracco, gli Odescalchi, i Galluccio; mentre le cifre notevolissime assegnate in bilancio alla conduzione provvisoria dei terreni mostra, secondo l’on.Miceli, che da distributori di terre gli enti si sono trasformati in esosi proprietari. Il parlamentare denuncia altresì diversi singoli abusi, come la pretesa esercitata dal direttore dell’ente nel comprensorio dell’Otranto di ricevere ¼ del prodotto da poverissime spigolatrici. A quattro anni dall’entrata in vigore delle leggi stralcio per la riforma, soltanto il 58% delle terre espropriate sono state effettivamente assegnate

Fabriano (An), gli operai delle Cartiere Miliani scendono in sciopero. La proprietà risponde con la serrata

20 maggioMilano, al secondo giorno dello sciopero dei chimici e metallurgici per l’ottenimento di migliori retribuzioni, la polizia carica i lavoratori che manifestano in corso Sempione, provocando scontri nei quali restano feriti, oltre diversi operai, anche 4 agenti e l’ufficiale che li guida. La polizia carica anche il corteo degli operai dell’Alfa Romeo, Triplex e Osma in viale Certosa. Infine, in via Torino, i tranvieri si difendono dalle cariche della Celere facendosi scudo con i tram messi di traverso in mezzo alla strada.

21 maggio: continua ad oltranza lo sciopero bracciantile nelle campagne del Nord. Nel Polesine molti agrari firmano i nuovi contratti, ma i più oltranzisti ricorrono ancora alla polizia che interviene in forze in alcune località, fra cui Adria. Scontri con i crumiri e tensione si verificano anche nel piacentino e nel mantovano: nel fondo dell’agrario Ragazzi presso Mantova, la polizia si porta sul posto con 4 autocarri, carabinieri a cavallo e cani poliziotto. A Iolanda di Savoia (Ferrara), i carabinieri caricano i braccianti che manifestano nel centro del paese. Altri interventi di carabinieri e polizia avvengono nel parmense a Noceto, Fontanellato, Fontevivo e Busseto, dove vengono fermati diversi attivisti sindacali.

Il governo vara, in coincidenza con l’inizio della produzione in serie della Fiat 600, il piano decennale di costruzioni autostradali.

25 maggioRoma, la polizia intima lo scioglimento di una manifestazione di non vedenti davanti al Viminale, ma i dimostranti ritornano poco dopo, costringendo i rappresentanti del governo a ricevere una delegazione.

26 maggio: trattato di sicurezza reciproca tra Corea del Sud e Stati Uniti, i quali si impegnano a intervenire militarmente nel caso di nuove aggressioni.

Valdagno (Vi), durante lo sciopero, indetto per tre giorni consecutivi dagli operai della Marzotto contro 138 licenziamenti, la Celere in assetto da guerra carica i lavoratori.

Mezzogoro (Ferrara), la Celere carica le mondine in lotta mentre tentano di allontanare i crumiri.

28 maggio: un Appunto dell’Ufficio Rei del Sifar riferisce contatti con Edgardo Sogno e il suo Movimento Pace e Libertà: “I suoi progetti e le sue iniziative avrebbero riscosso l’adesione e l’appoggio del presidente del Consiglio Mario Scelba, del sottosegretario Raimondo Manzini, del ministro della difesa Paolo Emilio Taviani, del ministro degli esteri Attilio Piccioni ecc. nonché appoggi finanziari. Il dott. Sogno aprirà prossimamente un ufficio a Roma e per la parte informativa si avvarrà dell’opera del generale Giuseppe Pieche. Egli chiede quanto ebbe già a dire al sig. ministro Taviani e cioè di poter trarre dagli archivi dell’Ufficio storico dello Stato Maggiore elementi relativi alla guerra di Spagna e ai crimini commessi a danno di italiani per opera dei vari Longo, Di Vittorio, Togliatti, ecc. L’iniziativa del dott. Sogno sembra buona, molto audace e spregiudicata, ossia quella adatta veramente a combattere il comunismo”(anche Sogno e Pieche erano in Spagna all’epoca della guerra civile, dalla parte dei franchisti ndr).

Serrate in alcune fabbriche di Vigevano, a comimciare dalla Ursus gomma. Alla Breda di Sesto San Giovanni, i dirigenti, per impedire lo sciopero, chiamano la polizia e cercano di bloccare i cancelli, ma l’astensione riesce egualmente.

30 maggio: il movimento sorto dalla fusione tra il Mai (Movimento anticomunista italiano) e il Fai (Fronte anticomunista italiano) si ristruttura con due segreterie facenti capo, rispettivamente a Padova e a Venezia, ai colonnelli Arrigo Astori e Antonino Presti.

31 maggio: la Corte d’appello di Bologna conferma l’assoluzione dei 32 lavoratori incriminati per aver partecipato alla manifestazione culminata con l’eccidio di Modena del 9 gennaio 1950.

Cariche poliziesche contro i braccianti in lotta per il contratto a La Salute di Livenza e Concordia Sagittaria (Venezia)

MaggioCarpi, vertenza alla fornace Messori. Nel gennaio successivo, dopo diversi mesi di lotta, la direzione attua la serrata e licenzia tutti i lavoratori. La fabbrica viene occupata, ma interviene la polizia.

Vignola (MO), serrata alla cartiera Brodano.

Udine, denunciati per occupazione di stabilimento quattro membri della commissione interna della Safau. Gli operai, che presidiavano la fabbrica avevano in realtà mantenuto in efficienza i forni Martin e gli impianti abbandonati dalla direzione. I quattro saranno assolti il 6 maggio 1955.

Bolzano, il congresso della Südtiroler Volkspartei (Svp, Partito popolare sudtirolese) reclama il diritto all’autodecisione. Ciò significa rimettere in discussione il confine del Brennero, rinnegando così i presupposti dell’accordo di Parigi. Due mesi prima a Innsbruck era stato fondato il Bergisel-Bund (Lega del monte Isel) con lo scopo di dare “aiuto al gruppo etnico sudtirolese nella lotta per il diritto e la giustizia”. Tra i promotori e i dirigenti troviamo Eduard Widmoser e Alois Obrhammer, deputati della Dieta di Innsbruck: Franz Gschnitzer, professore dell’università di Innsbruck e futuro sottosegretario agli Esteri nel governo austriaco, Viktoria Stadlmayr, capo dell’ufficio per il Sudtirolo del governo tirolese.

Maggio-giugnoFerrara, scioperano i braccianti per l’applicazione del contratto nazionale e per aumenti salariali, tredicesima, sussidio di disoccupazione, aumento e perequazione degli assegni famigliari. L’agitazione durerà un mese

GiugnoWashington, il pesante clima creato dal maccartismo da il via a una furibonda caccia alle streghe in tutto il Paese. La campagna promossa dal senatore Mc Carthy contro le presunte infiltrazioni comuniste provoca numerose inchieste su personaggi pubblici, del mondo politico, amministrativo, scientifico, culturale e artistico statunitense. Le vittime di questa furiosa campagna di menzogne saranno moltissime.

Guatemala, colpo di stato da parte di truppe honduregne, appoggiate dagli Stati Uniti. Rovesciato il legittimo governo liberale, assume il potere il colonnello Castello Armas, che, per prima cosa, cancella la riforma agraria.

Modena, mobilitazione per la riforma della mezzadria e l’introduzione della giusta causa.

Gli edili promuovono lotte e iniziative per l’avvio dei lavori del villaggio INA-casa e del piano di case popolari.

1 giugno: Achille Lauro esce dal Partito nazionale monarchico (Pnm) e fonda il Partito popolare monarchico (Pmp) in contrasto con Alfredo Covelli, leader del Partito nazionale monarchico.

Amintore Fanfani, per conto del governo Pella, informa l’ambasciatore americano, che sta predisponendo l’attacco all’apparato finanziario del Pci stabilendo il monopolio statale sul commercio con i paesi dell’Est europeo.

1 – 8 giugno: nelle campagne milanesi si susseguono interventi polizieschi contro i braccianti. Alla cascina Giardino di Comazzo dove ha luogo un comizio regolarmente autorizzato, sono fermati diversi partecipanti. Lo stesso accade ad un comizio a Pieve Emanuele. A Lodi la polizia ferma il segretario della Federbraccianti, Mascherpa.

3 giugnoAncona, la polizia carica gli operai del Cantiere navale che avevano in sciopero nell’ultima ora del turno e sequestra volantini e manifesti.

4 giugnoMilano, all’Umanitaria convegno nazionale sulle condizioni dei lavoratori nell’industria e presentazione di un libro bianco.

Modena, sciopero generale provinciale dei lavoratori dell’industria e dell’agricoltura per l’ottenimento di aumenti salariali, il conglobamento, le perequazioni, l’accorciamento della distanza tra le paghe femminili e quelle maschili, la necessità di nuove tariffe in agricoltura e l’aumento dei riparti nella mezzadria e nelle compartecipazioni.

5 giugnoMilano, sciopero dei metalmeccanici.

7 giugno: il colonnello Renzo Rocca invia all’ufficio D del Sifar una nota con la quale si riporta il commento del capo servizio sull’appunto del 28 maggio 1954, relativo ad Edgardo Sogno: “Ho parlato con il sig. Ministro. Egli è favorevole ad uno oculatissimo appoggio. Per i materiali degli archivi darò direttive verbali”.

8 giugnoRimini, 20 mila persone – con 308 carri trainati da 608 buoi – partecipano alla manifestazione dei lavoratori agricoli.

9 GiugnoRoma, abrogata la legge elettorale maggioritaria (la cosiddetta legge truffa). Si ritorna al sistema proporzionale.

10 giugno: accordo separato tra Confindustria, CISL e UIL sul conglobamento delle retribuzioni. Due giorni dopo la CGIL indice uno sciopero generale contro quello che definisce accordo truffa

9 – 10 giugno:Piumara di Copparo (Ferrara), la polizia, chiamata dagli agrari, spara ferendo gravemente un bracciante. Il giorno successivo, come reazione alle proteste per i fatti di Copparo, avvengono arresti in tutta la zona: 16 a Copparo, dove vengono anche occupate le sedi Uil e Cgil; 4 arresti a Zenzalino, 23 a San Giovanni di Ostellato, 27 ad S. Ambrogio dove i celerini si abbandonano a pestaggi coi calci dei fucili e gli sfollagente, colpendo anche le donne e un ragazzino di 13 anni.

12 giugnoFrancia, cade il governo Laniel dopo la disastrosa sconfitta di Dien Bien Phu. Pierre Mendes-France forma il nuovo governo, retto da una coalizione tra radicali, gollisti e indipendenti.

Roma, stipulato un nuovo accordo interconfederale che porta le zone salariali da 4 a 13. La CGIL non lo firma e inizia la lotta a livello di categoria per il suo superamento. La differenza fra la prima e la tredicesima zona sale dal 14 a circa il 30 per cento

Milano, in occasione dello sciopero indetto dalla Cgil contro il cosiddetto “accordo truffa”, la polizia carica i tramvieri, occupa il deposito Atm del Leoncavallo e fa arrivare mezzi di trasporto dalle città limitrofe. Cariche anche contro i partecipanti al comizio dell’on.Montagnana in corso Porta Vittoria.

14 giugnoModena, sciopero generale nei comuni di Finale Emilia e Mirandola contro l’accordo separato sul conglobamento, firmato da CISL, UIL e CISNAL. Il giorno seguente lo sciopero si estende a tutta la provincia. Tra le motivazioni dello sciopero anche la solidarietà con i lavoratori delle Fonderie Riunite, alle prese con l’ennesima vertenza aziendale.

Como, il direttore e un redattore del quotidiano La Provincia, Luigi Pozzali e Silvio Maurano, sono deferiti al Tribunale militare per avere invitato i finanzieri a non sparare contro i contrabbandieri, in seguito allo scalpore suscitato in città per i ferimenti e le uccisioni avvenute nel giugno 1952.

15 giugnoValdagno, in sciopero i lavoratori della Marzotto, contro la minaccia di 138 licenziamenti. La polizia interviene ed opera numerosi fermi.

18 giugnoInnsbruck, nasce l’Associazione Berg Ysel Bund, con lo scopo di tutelare il gruppo etnico sudtirolese in Alto Adige. Leader dell’Associazione è il professor Franz Gschnitzer, sottosegretario agli Esteri austriaco con specifica competenza per i problemi del Sud Tirolo. L’Associazione, che si è irradiata in Austria e Germania, diventa un vero e proprio centro di formazione e organizzazione del futuro terrorismo irredentista.

22 giugnoMeda (Mi), la polizia carica gli operai delle officine Bossi, in sciopero contro la smobilitazione della fabbrica.

23 giugnoBerna, accordo tra il capo del governo francese Mendes-France e quello cinese Chou En-lai, sul futuro assetto dell’Indocina.

Torino, il generale in congedo Alessandro Trabucchi, accusato da Edgardo Sogno di dirigere “in Italia lo spionaggio a favore della Russia”, gli risponde una lettera di sfida pubblicata da La Gazzetta del Popolo.

GiugnoFerrara, mentre continua lo sciopero ad oltranza dei braccianti, la polizia effettua arresti e perquisizioni in tutta la provincia.

Il generale in congedo Camillo Gastaldi, anch’egli accusato da Edgardo Sogno di svolgere attività informativa a favore del Pci, gli risponde con una lettera sferzante, pubblicata da Paese Sera.

Ancona, si chiude il processo di appello a carico dei partigiani imputati dell’eccidio della famiglia Manzoni. La Corte riconferma l’assoluzione per i “7 di Voltana” e riduce considerevolmente la pena agli altri accusati. Resta in carcere solo Primo Cassani, l’autore del memoriale di autoaccusa.

26 – 27 giugnoModena, V° Congresso provinciale della FIOM. La situazione delle Fonderie Riunite è al centro dei lavori. Nell’immediata vigilia del congresso il licenziamento di altri 14 lavoratori, tra i più attivi politicamente e sindacalmente, aveva fornito l’ennesima conferma di come si procedesse ulteriormente nel tentativo di piegare la resistenza dei lavoratori, le cui organizzazioni sono impegnate, negli stessi giorni in una campagna di mobilitazione contro la Comunità europea di difesa e la minaccia atomica.

Torino, convegno della FIOM e delle commissioni interne della FIAT

29 giugnoNapoli, congresso della Democrazia Cristiana. Si afferma la componente guidata da Fanfani che ottiene l’appoggio di De Gasperi. All’opposizione i seguaci di Gronchi, Andreotti, Forze Nuove e parte della Base. Amintore Fanfani è eletto segretario. Durante il congresso il ministro Ezio Vanoni annuncia la preparazione di un piano decennale per il coordinamento e l’armonizzazione dello sviluppo economico. La corrente di Politica sociale, che fa capo a Giovanni Gronchi, presenta una mozione nella quale si afferma che la costituzione di un ministero per le Partecipazioni statali deve porsi come obiettivo economico tecnico “non quello della massimizzazione del profitto, ma quello della minimizzazione dei costi” e di “un preciso contributo alla politica occupazionale”. Anche per questi motivi, il distacco delle partecipazioni statali dalla Confindustria doveva essere “definitivo e senza equivoci”.

7 luglioMilano, a distanza di due giorni l’uno dall’altro, sono deferiti al Tribunale militare, per dichiarata incompetenza di quello civile, Davide Lajolo, commentatore de l’Unità con lo pseudonimo di Ulisse e Carlo Colombo, vicedirettore dell’Avanti, entrambi per “vilipendio alle forze armate”.

9 luglioMilano, la polizia presidia la Pio Sella, serrata dall’industriale De Celi, per ritorsione contro le rivendicazioni operaie e su disposizione dell’Assolombarda, come dichiara lo stesso industriale.

11 luglioVillalba (Pa), il boss Calogero Vizzini muore nel suo letto.

14 luglioMilano, la Squadra 54 trasmette alla divisione Affari riservati un appunto su una conferenza del segretario della Camera del Lavoro, Walter Alini, al ritorno da un viaggio in Cina.

15 luglioNapoli, si chiude il congresso della Democrazia Cristiana. Amintore Fanfani eletto segretario nazionale e Alcide De Gasperi presidente.

19 luglioFerrara, resi noti dagli avvocati del collegio “Solidarietà democratica ferrarese”, le cifre degli arresti di sindacalisti e lavoratori nella sola provincia di Ferrara: 376 arrestati per fatti politici o sindacali, dei quali 204 ancora detenuti.

20 luglioGinevra, con il dissenso degli Stati Uniti, alla Conferenza di pace sull’Indocina vengono firmati gli accordi che decretano l’autonomia del Vietnam, diviso tra due stati, Nord e Sud, in corrispondenza del 17° parallelo. La divisione dovrà cadere entro due anni, dopo libere elezioni.

21 luglio: il Tribunale di Mantova condanna in contumacia a 2 anni di reclusione, per violenza a pubblico ufficiale, Agostino Zavattini, Franco Malavasi ed Ezio Danini di San Benedetto Po che avevano contestato con altri una manifestazione missina

23 luglioModena, il prefetto sospende i sindaci di San Felice e Finale Emilia. La motivazione è, per il primo, l’aver appoggiato apertamente le lotte bracciantili e, per il secondo, l’essersi opposto allo sfratto della Casa del Popolo, eseguito dalla polizia tra le forti proteste dei militanti di sinistra.

Roma, alla Camera, il deputato comunista Mario Montagnani rende noto che l’Iri ha licenziato complessivamente 68.000 lavoratori e denuncia il piano di smobilitazione strisciante dell’industria pubblica

25 luglio: Giulio Seniga, segretario del vice segretario e responsabile dell’organizzazione del PCI Pietro Secchia, fugge all’estero con la cassa del partito e numerosi documenti riservati. La fuga di Seniga provoca una gravissima crisi interna al Pci, che vede l’emarginazione progressiva di Pietro Secchia. Il Pci non intraprenderà mai alcuna azione legale contro Giulio Seniga.

22 luglioFirenze, la polizia aggredisce con gli idranti i lavoratori della Richard Ginori, intenzionati a rioccupare la fabbrica dopo che è stato disatteso l’incontro fra le parti promesso dal ministro del Lavoro, Vigorelli.

Palermo, compiuto in pieno giorno un attentato incendiario contro la redazione locale de l’Unità.

26 – 28 luglio: militanti di sinistra si oppongono, in varie località, agli sfratti, intimati sulla base del decreto-legge Scelba-Tremelloni, alle Case del popolo situate nelle ex case del Fascio occupate da partiti ed organizzazioni antifasciste immediatamente dopo la liberazione. A Marzabotto (Bologna) si contano diversi feriti, tra cui il consigliere comunale Primo Cumani. Contusi e fermi anche a Crevalcore (Bologna).

29 luglioSestri Ponente (Genova), i lavoratori della San Giorgio, presidiano lo stabilimento contro la smobilitazione.

30 luglio: la Francia riconosce larga autonomia alla Tunisia, pur negando la completa indipendenza.

Dal resoconto fatto dal funzionario americano Well Stabler di un incontro avuto con il deputato democristiano Nicolò Bernardo, si apprende che sono in corso all’interno del gruppo parlamentare democristiano accanite discussioni sulla opportunità di mettere fuori legge il Pci.

31 luglioWashington, dopo che il senatore Joseph McCarthy ha imbastito accuse di comunismo nei confronti di esponenti militari, il senatore repubblicano del Vermont, Ralph Flanders, da sempre suo sostenitore, presenta una mozione di sfiducia nei suoi confronti.

AgostoWashington, il presidente Dwight Eisenhower mette fuorilegge il Partito comunista statunitense.

Modena, il ministro del Lavoro Vigorelli invia due ispettori per verificare quanto sta accadendo alle Fonderie Riunite: mancato riconoscimento della Commissione interna, sospensione di operai sorpresi a diffondere stampa sindacale, licenziamento di lavoratrici costrette ad assentarsi per malattia, assoluta mancanza di osservazione delle norme più elementari di igiene e prevenzione degli infortuni.

2 agosto: ancora una sciagura nella “miniera della morte” di Ribolla (Gr), di proprietà della Montecatini, con 6 operai feriti, uno dei quali morirà di lì a pochi giorni. Le organizzazioni sindacali chiedono l’arresto dei dirigenti che non hanno predisposto alcun piano per salvaguardare i minatori dopo i disastri precedenti.

5 agosto: il Corriere della Sera sintetizza così l’appello di Scelba alla mobilitazione anticomunista: “Scelba auspica una ripresa delle forze democratiche per combattere il pericolo di una dittatura comunista”.

6 agostoMilano, la polizia compie numerosi fermi di antifascisti che contestano un comizio di Giorgio Almirante.

7 agosto: l’Unità pubblica una lettera-circolare del padre domenicano Felix A. Morlion, indirizzata a 1.000 industriali italiani, con la quale si chiedono fondi per “l’avvio di un’operazione pilota in grado di infierire un nuovo colpo al comunismo” ed in particolare per “la creazione e la moltiplicazione di centri di addestramento costituiti onde fornire alla libera impresa e agli schieramenti politici uomini integralmente preparati e permeati di dinamismo cristiano, atto a arginare la invadente propaganda marxista tra le masse operaie”. Padre Morlion è il fondatore dell’università Pro Deo, al centro di una rete anticomunista che in Italia coinvolge il Vaticano, l’Ambasciata americana, i Comitati civici e i servizi segreti.

8 agosto: la polizia civile del Territorio Libero di Trieste scopre nei pressi della stazione centrale un ingente deposito di armi e di munizioni in perfetto stato di conservazione. Si tratta di armamento Nato e il suo invio è stato disposto dal ministro della difesa Paolo Emilio Taviani per organizzare una struttura paramilitare composta da civili con l’esclusione degli elementi collegati al Pci e alla minoranza slovena. Dell’invio erano informati il Presidente del Consiglio Giuseppe Pella, il sottosegretario Giulio Andreotti, e il direttore del Sifargenerale Ettore Musco. Per curare l’operazione Taviani ha inviato a Trieste l’ex comandante partigiano Enrico Martini Mauri. Il nascondiglio era stato costruito dall’imprenditore edile Renzo Di Ragogna, che in città ha organizzato altri depositi similari. Subito dopo la scoperta Di Ragogna, tramite Ernesto Carra, fugge a Udine, dove viene messo sotto la protezione del Sifar. Di Ragogna e Carra entreranno poi in Gladio.

10 agosto: l’Indonesia denuncia l’unione con l’Olanda, proclamando la propria indipendenza.

17 agosto: comincia a Mazzarino (Cl), con l’occupazione del fondo di Fleresta, la protesta dei braccianti siciliani per rimuovere gli ostacoli frapposti dall’assessorato all’Agricoltura all’assegnazione delle terre incolte. Seguiranno i contadini delle province di Catania, Enna e Messina.

19 agosto: muore improvvisamente Alcide De Gasperi. Nato il 2 aprile del 1881 a Pieve Tesino (TN), sotto il dominio austriaco, si laurea a Vienna nel 1905 e nel 1911 entra a far parte del Parlamento austriaco. Dopo il passaggio del Trentino all’Italia è tra i protagonisti della costruzione del Partito Popolare. Deputato nel 1921 e nel 1924, ne divenne segretario dopo le dimissioni forzate di don Sturzo nel 1923. Durante la resistenza si impone come leader indiscusso della Democrazia Cristiana e, successivamente, dei governi centristi.

23 agosto: Carbonia, 250 minatori si chiudono in fondo ai pozzi del Sulcis, per protestare contro il grave attacco ai diritti sindacali ed il licenziamento di 3 membri della Commissione Interna della miniera “Pozzo nuovo” di Bacu Abis.

24 agostoBrasile, si suicida il presidente Getulio Vargas pressato dal tiro incrociato dell’opposizione di destra e dei militari.

Il questore di Vicenza si oppone alla concessione di spazi pubblici per la tradizionale festa provinciale de l’Unità. La stessa decisione viene presa dai questori di Mestre e di Firenze. Nel capoluogo toscano avrebbe dovuto svolgersi la festa nazionale, ostacolata anche da una campagna lanciata dal quotidiano La Nazione che non ha risparmiato nemmeno il sindaco La Pira.

25 agosto: da un Appunto inviato al direttore del Sifar Ettore Musco risulta che Edgardo Sogno aveva segnalato al ministero degli Esteri una confidenza del suo collaboratore Luigi Cavallo. Questi, trovandosi nel 1946 a Parigi assieme ai senatori del Pci Eugenio Reale e Celeste Negarville, li aveva accompagnati dal ministro sovietico Molotov presente nella capitale francese, al quale Reale “avrebbe consegnato un certo numero di rapporti (o documenti) del ministero degli Esteri”. All’epoca Reale e Negarville erano sottosegretari agli Esteri. Dopo i fatti d’Ungheria del 1956, Eugenio Reale lascerà il Pci e si scoprirà poi che era un informatore di Federico Umberto D’Amato della Divisione Affari Riservati del ministero dell’Interno.

30 agosto: il rifiuto della Francia di sottoscrivere la propria adesione, fa fallire il progetto di costruzione della Comunità europea di difesa (CED).

La CGIL firma un accordo con la Confapi che concede acconti superiori a quelli previsti dall’accordo truffa.

Milano, muore il cardinale Idelfonso Schuster.

SettembreModena, sfrattate diverse Case del Popolo (Finale Emilia, Concordia, Montale, S.Damaso, ecc.) e sedi di associazioni di sinistra e sindacali. In poco tempo, grazie al lavoro volontario di centinaia di lavoratori, vengono costruite 24 nuove Case del Popolo.

3 settembreSicilia, il movimento di occupazione delle terre incolte, ravvivato dalle azioni di braccianti a Corleone, ottiene una prima vittoria con la disdetta per 370 agrari, che dovranno lasciare i feudi entro il 31 ottobre.

4 settembre: il Sifar riferisce che il maggiore tedesco Karl Hass “fa presente di aver ricevuto un’offerta di collaborazione da tale capitano Righini della polizia di Bologna per la creazione di un servizio informativo anticomunista ed indipendente dagli americani, su iniziativa di industriali italiani di Torino e Milano”. Secondo la nota, il Righini avrebbe esplicitamente fatto riferimento alla Fiat e al conte Edgardo Sogno.

8 settembreManila, su iniziativa degli Stati Uniti, nasce la SEATO (Organizzazione del patto del Sud Est asiatico), alleanza militare tra Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda, Filippine, Pakistan e Thailandia.

9 settembre: arrestata per adulterio Giulia Occhini, la Dama bianca, colpevole – secondo i magistrati – di aver abbandonato il marito per andare a vivere con Fausto Coppi.

12 settembre: una nota del Sifar riferisce di un viaggio compiuto durante l’estate nella Germania Federale da Luigi Cavallo, del Comitato di difesa Pace e Libertà. A Berlino Ovest ha preso contatto con funzionari dell’Organizzazione Gehlen, che prende il nome dall’ex generale del Terzo Reich Reinhard Gehlen il quale dopo la guerra ha formato un’organizzazione spionistica al servizio degli Stati Uniti d’America.

18 settembre: in seguito agli sviluppi del caso Montesi, si dimette il ministro democristiano Attilio Piccioni (sostituito dal liberale Gaetano Martino). Sono arrestati, con l’accusa di omicidio colposo e uso di stupefacenti, il figlio di Piccioni, Piero e Ugo Montagna. Un mandato di comparizione è inviato anche all’ex questore di Roma Saverio Polito, accusato di aver sviato le indagini e aver attribuito la morte di Wilma Montesi ad “uno sfortunato pediluvio”. Qualche giorno dopo, le sinistre chiederanno le dimissioni di Scelba accusato di aver tentato di influenzare l’inchiesta sulla morte della ragazza e chiederanno anche l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare. Il governo chiede e ottiene la fiducia rinviando per la terza volta il dibattito parlamentare sulla vicenda. Rimosso anche il capo della polizia Tommaso Pavone, sostituito con Giovanni Carcaterra. Il figlio di Piccioni sarà poi riconosciuto innocente e l’intera vicenda verrà interpretata come una manovra condotta all’interno della Democrazia Cristiana contro il padre Attilio.

20 settembre: la Corte d’appello di Palermo emette la sentenza sulla morte del bandito Salvatore Giuliano, avvenuta la notte del 5 luglio 1950: non luogo a procedere contro i defunti Gaspare Pisciotta e l’ispettore di Ps Ciro Verdiani, quest’ultimo incriminato per favoreggiamento personale; proscioglimento per intervenuta amnistia dal reato di favoreggiamento per il capitano Parenze, che viene prosciolto anche dal reato di falsità ideologica per aver agito in stato di necessità e dal reato di falsa testimonianza per avere ritrattato.

22 settembreWashington, in un documento del Pentagono si legge che “l’ammiraglio Radfor (capo di S.M.) ritiene che sia ora gli Stati uniti facciano i duri con l’Italia e ottengano un quid pro quo per tutti gli aiuti e l’assistenza fornita. Da un punto di vista pratico l’Italia non è in condizione di sopravvivere senza la cooperazione dell’Occidente. Quindi di fatto non si corre alcun rischio se si decide di fare pressioni”.

25 settembreBologna, il Tribunale condanna sei persone, incriminate per aver difeso la Casa del popolo di Crevalcore contro lo sfratto, con pene varianti da 4 mesi ad 1 anno.

Milano, si conclude in Corte d’assise d’appello, presieduta dal dottor Gray, il secondo processo a carico dei partigiani accusati di aver giustiziato il 5 maggio 1945 Michele Soliveri, dirigente della Marelli. Il procuratore generale sostiene che il collaborazionismo della vittima coi nazifascisti era dovuto alla necessità di “dar da mangiare agli operai” e chiede di negare agli imputati il motivo politico della “lotta al fascismo”. L’appello conferma la condanna, dichiarando però condonata l’intera pena

27 settembrePechino, Mao Tse-tung è confermato presidente della Repubblica popolare cinese.

La FIOM propone di adottare una linea di condotta comune nei confronti della Confindustria basata su “aumenti generali dei salari che, tra oneri diretti e indiretti, si aggira sul 25 per cento delle attuali paghe conglobate”. La FIM respinge la proposta ritenendola solo un tentativo della FIOM di uscire da proprio isolamento.

SettembreMilano, la Breda siderurgica annuncia 65 licenziamenti e la sospensione a tempo indeterminato di altri 30 lavoratori. Secondo la Commissione Interna, si tratta di un attacco camuffato all’attività sindacale in fabbrica; alla protesta si unisce anche la Cisl.

Roma, la Confagricoltura rompe le trattative per i tagliariso, negando il modico aumento richiesto.

Ottobre: congresso del MSI: vittoria dei moderati guidati da Arturo Michelini che diventa segretario. Pino Rauti esce dal partito e fonda Ordine Nuovo.

4 ottobrePiacenza, la polizia esegue lo sfratto delle associazioni popolari che hanno sede nella casa del Popolo realizzata nell’ex Casa del fascio. Le autoblinde abbattono il portone, vengono allontanati gli occupanti e spezzate le bandiere, mentre all’esterno la polizia carica i manifestanti.

5 ottobre: con la firma a Londra del Memorandum d’intesa tra Stati Uniti, Gran Bretagna, Jugoslavia e Italia, Trieste e la zona A tornano all’Italia, la zona B va alla Jugoslavia.

Il ministro degli Esteri, Gaetano Martino, invia un telegramma all’ambasciatore italiano a Washington: “Prego esprimere a Dulles il sincero apprezzamento del governo italiano per l’iniziativa da lui presa nell’affidare la nota missione a Murphy. Sebbene l’esito non sia stato quello che avremmo auspicato, riconosciamo lo sforzo compiuto e i risultati ottenuti. In particolare poi il governo italiano ha preso nota con viva soddisfazione della parte presa dallo stesso presidente Eisenhower nella questione”.

8 ottobreVenezia, la Celere carica i manifestanti che protestano per l’annunciato sfratto della Casa del Popolo di Cà Matteotti. La polizia occupa la stazione di Mestre ed il cavalcavia e, appena dopo lo sfondamento del portone, carica nuovamente i manifestanti che diffondono con un altoparlante le note di Bandiera rossa. Tra i feriti, molti devono essere ricoverati in ospedale: fra essi l’onorevole Lucio Luzzatto.

10 ottobreVietnam, l’esercito popolare rientra ad Hanoi. Il presidente Ho Chi Min consolida lo Stato.

11 ottobre: l’Unione Sovietica restituisce alla Cina Port Arthur.

13 ottobreReggio Emilia, la polizia sfratta la Camera del lavoro e la federazione del Pci dall’ex Casa del fascio. Rilasciati in seguito alle proteste la maggior parte dei fermati, la polizia trattiene otto persone.

Agitazione alla Franchini di Pavia in seguito al licenziamento del responsabile della Commissione Interna, Giovanni Morosini, nonché della giovane Maria Pirola che, dopo essere stata insultata e schiaffeggiata dal caporeparto, aveva lasciato il posto di lavoro. A Pavia, sono annunciati altri 3 licenziamenti di sapore antisindacale alla Fonderia Certosa contro altrettanti operai, uno dei quali aveva protestato per il linguaggio offensivo impiegato dai capetti verso i lavoratori.

14 ottobreRoma, in un “memorandum” per Washington l’ambasciatrice Clare Booth Luce riferisce l’esito di un colloquio con Edgardo Sogno. Dal testo risulta un mutato atteggiamento di Sogno verso Mario Scelba. Vi è infatti scritto tra l’altro: “A detta di Sogno, Scelba dimostra di non capire il problema. E’ essenzialmente un burocrate e un ufficiale di polizia che teme che un comitato di cittadini quale Pace e Libertà possa finire con l’oltrepassare i limiti del comportamento democratico e incitare al disordine pubblico. Sogno mi ha detto che il suo obiettivo principale è quello di far sapere al paese dell’esistenza di italiani pronti fino alla morte a impedire una vittoria comunista. Pronti a impugnare le armi contro i comunisti nel caso essi conquistino il potere oppure vadano al governo per vie legali”.

18 ottobreBologna, si spegne ad 81 anni il primo sindaco socialista della città, Francesco Zanardi.

Paola Furlan. Il 18 ottobre 1954 muore a 81 anni Francesco Zanardi, sindaco di Bologna dal 1914 al 1919, ricordato dai bolognesi come il Sindaco del pane per gli aiuti alla cittadinanza nella Prima guerra mondiale, la costruzione del forno del pane, l’apertura degli spacci alimentari a prezzi contingentati e molti altri provvedimenti innovativi nella gestione del comune
continua in
https://www.facebook.com/photo?fbid=880876272562302&set=a.113499212633349



19 ottobre: trattato tra Egitto e Gran Bretagna: gli inglesi si impegnano a lasciare la base di Suez e la zona del canale entro 20 mesi.

Caltanissetta, emessa la sentenza per i fatti di Mussomeli. Sul banco degli imputati 35 cittadini che manifestavano per la mancanza d’acqua. Condannato il segretario della Camera del lavoro Salvatore Guarino a 9 mesi e 15 giorni di reclusione per “oltraggio aggravato”; con la medesima imputazione sono comminate condanne da 6 a 8 mesi per Francesco Catania, Salvatore Mancuso, Diego Seminatore, Vincenzo Russo, Antonino Collura, Calogero Castello, Michele Noto, Nicola Cardinali, Alfonso Caruso, Calogero Amico, Vincenzo Consiglio, Vincenza Randasso, Vincenza Giovino, Calogero Immermano, Giuseppe Savia, Vincenzo Lobrutto, Giuseppe Di Liberto, Marcangelo Lo Presti, Salvatrice La Rocca, Giuseppe Bonfanti, Calogero Castello, Gaetano Barba, Eraldo Martinassi, Giovanni Calà, Concetto Evelino, Angela Torquato, Giovanna Giovino.

20 ottobre: presentato per la prima volta da Luigi Renato Sansone il disegno di legge per l’introduzione del divorzio in Italia.

Fra i governi italiano ed americano avviene un ulteriore scambio di note relativo alla installazione di basi militari americane in Italia, a tutt’oggi coperte dal segreto, come le precedenti.

21 ottobrePordenone, in lotta contro la smobilitazione dell’azienda, i lavoratori del Cotonificio Veneziano.

22 ottobreCivello (Como), la polizia sgombera i lavoratori della Tessitura serica che occupavano lo stabilimento per protestare contro i licenziamenti.

Modena, la Camera del Lavoro, dopo una lunga serie di altre iniziative, organizza una manifestazione provinciale a difesa delle Case del Popolo, dopo che una lunga serie di provvedimenti governativi avevano preso di mira cooperative e case del popolo. In particolare a Finale Emilia, Concordia, San Damaso, Spilamberto e in altre località le sedi delle organizzazioni popolari sono già arrivate le intimazioni di sfratto.

23 Ottobre: nasce, sulle ceneri della CED, la UEO (Unione dell’Europa Occidentale), organismo formato dai ministri degli esteri dei paesi membri, con compiti di coordinamento delle politiche di difesa. Ne fanno parte Italia, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Germania federale, Olanda e Lussemburgo oltre, ovviamente, a Stati Uniti e Canada. La Germania federale viene ammessa con piena sovranità alla NATO.

26 ottobre: catastrofica alluvione a Salerno e altri centri della provincia: 300 morti e danni per 5 miliardi.

Torino, una nota informativa della Questura definisce Mario Arnò, componente di Pace e libertà “ex anarchico e promotore del movimento Stella Rossa”.

Trieste, il generale Winterton cede i poteri al generale De Renzi. Fanno il loro ingresso in città le truppe italiane.

OttobreMilano, Giangiacomo Feltrinelli scrive ad Amerigo Terenzi per spiegare il fallimento dell’iniziativa volta a creare un quotidiano in sostituzione di Milano sera, accusando il Pci di non essere stato fedele alle “premesse convenute”, perché il giornale avrebbe dovuto essere “libero da ogni eredità di precedenti iniziative, non legate alla tradizione dei giornali fiancheggiatori”, in modo da “contribuire a un nuovo orientamento politico nel paese, raggruppando intorno a sé quelle forze nazionali che, pur non potendosi considerare forze fiancheggiatrici del partito, avessero tuttavia dei punti di contatto su questioni fondamentali di politica estera ed interna”.

Genova, al termine di una manifestazione contro lo sfratto della Casa del Popolo, la polizia carica i manifestanti.

L’Ambasciata americana a Roma consegna fa sapere che il governo Usa ha deciso d’intervenire con nuovi provvedimenti anticomunisti, mediante la “revoca delle commesse americane affidate a 2 ditte italiane, le maestranze delle quali hanno dimostrato di essere prevalentemente comuniste”. Si tratta della commessa di una nave scorta affidata ai cantieri Piaggio di Palermo e dell’ordinazione di munizioni per 18 milioni di dollari alle officine Vittoria di Paderno Dugnano (Milano).

29 ottobre: CGIL, CISL e UIL firmano un accordo per il conglobamento nel settore delle aziende municipalizzate.

Manifestazione nazionale contro la crisi nel settore navalmeccanico

Ottobre: il maggiore Karl Hass è arrestato ma, rivela un documento del Sifar, “è stata concordata con il ministero dell’Interno (direzione generale Affari riservati) nonché con l’autorità giudiziaria l’espulsione di Hass e del collaboratore Embke per evitare che la prosecuzione dell’azione penale potesse dar luogo a ripercussioni di ordine interno ed internazionale”. Ma, successivamente, anche il provvedimento di espulsione verrà annullato.

Novembre: CISL e UIL firmano con il governo l’accordo per il contratto dei dipendenti statali.

Rimini, I° convegno circondariale dei coltivatori diretti riminesi.

1° novembreAlgeria, il Fronte nazionale di Liberazione inizia la lotta di liberazione contro il dominio coloniale francese.

Gianfranco Bertoli è arruolato come “fonte a rendimento” col nome di copertura Negro, dal dottor Aurelio Bonetti del Centro di controspionaggio di Padova del Sifar. Bertoli presenta a Bonetti il suo amico veneziano Giorgio Sorteni e anch’egli è arruolato col nome di copertura Sergio. Sono entrambi iscritti al Partito Comunista e frequentano una sezione di Venezia inviando informazioni al Sifar. Scoperti, saranno espulsi entrambi dal Pci. Contemporaneamente Bertoli e Sorteni vendono armi di contrabbando ai fascisti del Fronte Anticomunista Italiano.

4 novembreTrieste torna sotto la giurisdizione italiana. Il presidente Einaudi, rivolto ai bersaglieri a Redipuglia, dice: “Proprio in questi giorni vi è stata data la gioia di riportare il tricolore sul colle di San Giusto, e io so che col tricolore voi avete recato ai fratelli di Trieste il palpito di tutti i cuori italiani”. Lo stesso giorno, un comizio di Scelba, a Trieste, viene interrotto dai missini al grido di “viva Pella”.

7 – 8 novembreModena, Congresso della Camera del Lavoro. Nel corso dell’anno hanno chiuso altre otto fabbriche e altri 500 lavoratori sono stati licenziati. Ai guasti prodotti nel settore industriale della provincia dalla cosiddetta politica sociale del governo e dallo strapotere dei monopoli, è necessario opporre l’immediata riapertura delle fabbriche chiuse, il pieno utilizzo degli impianti industriali, sgravi fiscali e agevolazioni creditizie alla piccola e media impresa, il radicale rinnovo dei macchinari e degli impianti e una più moderna riorganizzazione della produzione.

8 novembre: la società Edison di Milano invia i capetti nelle case dei lavoratori in sciopero, per indurli con pressioni a riprendere il servizio.

11 novembre: il segretario della DC, Amintore Fanfani, invita il partito a mantenere le di­stanze dall’ambiguo movimento Pace e Libertà. Nel frattempo il gruppo (grazie anche ai cospicui finanziamenti Fiat) ha iniziato un’intensa attività nelle fabbriche del Nord contro la CGIL e il PCI. Uno dei mezzi più usati sono le false pub­blicazioni di documenti da attribuire al PCI e al sindacato.

In occasione di San Martino, gli agrari saldano i conti con le lotte mezzadrili con una valanga di disdette: 1.500 solo dalle cascine milanesi fra cui quelle di 32 capilega, 110 membri delle leghe, 24 consiglieri comunali di opposizione, 30 componenti di consigli d’amministrazione di cooperative (500 circa verranno poi ritirate in seguito a proteste ed agitazioni). Alla Camera intanto, inizia la discussione su un progetto di legge che aumenta i canoni annuali fino al 20%.

Reggio Emilia, negata la presentazione della lista della Fiom alle elezioni della nuova commissione interna alle Officine Reggiane.

Torino, in vista del rinnovo delle commissioni interne, la direzione della Fiat convoca, in riunioni separate, una parte dei tecnici, spiegando che “intende arrivare alle prossime elezioni delle CI avendo nei reparti dei tecnici che lavorano per la sconfitta della Fiom” e che non verranno concessi aumenti a coloro che hanno “idee sbagliate”. Pochi giorni dopo, la Fiat comunica il licenziamento di 570 lavoratori, scelti fra quelli già sospesi e sanziona così la parziale smobilitazione dell’Aeritalia e dello stabilimento Grandi motori. Questi licenziamenti si aggiungono a quelli già effettuati o annunciati, sempre nel torinese, alla Veglio, Pininfarina, Cardini, Viberti, Cotonificio Piemontese.

12 novembrePordenone, la polizia carica ripetutamente i lavoratori del Cotonificio Veneziano in lotta contro la smobilitazione dello stabilimento

15 novembre: un gruppo di dissidenti del Comitato di difesa Pace e Libertà con a capo Luigi Cavallo costituisce a Milano una nuova associazione col nome di Comitato nazionale Pace e Libertà. Gli incarichi vengono così assegnati: Cavallo segretario generale, Gabriele Vigorelli segretario per l’attivismo, Fulvio Bellini segretario per la stampa e la propaganda, Roberto Dotti segretario amministrativo. Edgardo Sogno reagisce licenziandoli e ricorrendo al tribunale, che gli darà in parte ragione rilevando l’eccessiva somiglianza della nuova organizzazione con la precedente tanto da ingenerare confusione. La nuova associazione verrà perciò denominata Pace e Lavoro.

16 novembre: esplode, come risposta all’atteggiamento moralizzatore del Pci e delle sinistre dopo lo scandalo Montesi, il caso dell’avvocato Giuseppe Sotgiu, sorpreso insieme alla moglie e ad un giovane aiutante mentre entra in una casa di appuntamenti, debitamente fotografato e pubblicizzato da uomini del Sifar.


Aosta, elezioni per il rinnovo del Conseil de la Vallée (Consiglio regionale)
I risultatihttps://www.wikiwand.com/it/Elezioni_regionali_in_Valle_d%27Aosta_del_1954

https://www.regione.vda.it/autonomia_istituzioni/origini/archiviogiunte/secondalegislatura_i.asp
Gli eletti
http://www.consiglio.regione.vda.it/app/legislature/composizione?id=2


17 novembre: la segreteria nazionale del Pci approva una risoluzione sul caso Seniga di netta condanna nei confronti di Pietro Secchia, la cui “grave responsabilità (…) non può in nessun modo essere negata (…).

18 novembre: la Corte di assise di appello di Bari riconosce Concetto Gallo colpevole di omicidio del brigadiere dei carabinieri Giovanni Cappello, e lo condanna a 14 anni di reclusione, interamente condonati per effetto dell’amnistia del 18 dicembre 1953.

19 novembre: Amintore Fanfani, segretario nazionale della Dc, ordina agli organi periferici del partito di “non accogliere eventuali inviti che fossero loro trasmessi da responsabili o comunque qualificati tali dal movimento Pace e Libertà”.

20 – 21 novembreTorino, si svolge nell’Aula Magna dell’Università un convegno di giuristi del lavoro. Si discute del licenziamento senza giusta causa. In particolare viene messo in evidenza il problema della tutela dei diritti di libertà nei rapporti di lavoro. Gli intervenuti, di diverse estrazioni ideologiche, concludono pressoché unanimamente che il potere di recesso ad nutum, nel collegamento con l’articolo 4 della Costituzione – che accorda al lavoratore un interesse legittimo alla conservazione del posto di lavoro – ha perduto l’originaria illimitatezza ed insindacabilità ed è divenuto puramente funzionale, in relazione alle necessità organizzative dell’azienda: dal che deriva la sindacabilità dell’esercizio dello stesso potere da parte del giudice.

22 novembre: approvati dal Consiglio dei ministri una serie di decreti che prevedono consistenti aumenti di imposte, fra cui tabacchi e canone Rai.

Firmato un accordo, con la sola Cisl, per i dipendenti statali.

26 novembrePordenone, per la seconda volta in pochi giorni, la polizia carica i lavoratori del Cotonificio Veneziano che sfilano in corteo verso piazza XX settembre; una successiva carica cerca di disperdere gli operai davanti alla Camera del lavoro dove si sarebbe dovuto tenere un comizio, che viene rimandato al tardo pomeriggio.

29 novembre: Giuseppe Pella succede a De Gasperi alla presidenza della Comunità economica europea.

Il maggiore Aldo Cappelli, capo del Centro controspionaggio di Bologna del Sifar, invia all’Ufficio D una relazione sul soggiorno in Cecoslovacchia di alcuni esponenti comunisti italiani e in particolare di Franco Moranino, già comandante partigiano e poi sottosegretario alla Difesa. Dopo avere ricordato che Moranino si recò clandestinamente in Cecoslovacchia nella primavera del 1949 per sottrarsi alla cattura e che rientrò in Italia nel novembre 1952, la relazione afferma che “i clandestini italiani residenti in Cecoslovacchia venivano indotti a frequentare corsi speciali di cultura politica, integrati con lezioni teoriche sull’addestramento al combattimento coi metodi partigiani (guerriglia e controguerriglia) e alle azioni di sabotaggio. Le dispense concernenti l’addestramento al combattimento e al sabotaggio erano preparate dall’on. Moranino, sovrintendente ai corsi”.

Torino, nella notte, la polizia interviene alla Viberti, occupata dai lavoratori per protestare contro i 250 licenziamenti intimati dalla direzione.
New York, chiude il principale punto di immigrazione del porto a Ellis Island. Da lì era passata la grande ondata migratoria e tanti italiani che erano partiti per l’America in cerca di fortuna e di un lavoro

Novembre: il sindaco di Rimini, Ceccaroni, è sospeso dal prefetto con la motivazione che la sua azione avrebbe turbato l’ordine pubblico, per aver criticato l’operato del governo. Con motivazioni analoghe viene sospeso nei giorni successivi anche il sindaco di Zinasco (Pavia). Ritirato il passaporto al professor Francesco Flora, dopo una viaggio di studio in Cina,

DicembreReggio Emilia, la Camera del Lavoro diffonde un opuscolo di denuncia dei numerosi soprusi per rappresaglia politica e antisindacale compiuti, nell’ultimo anno, dai dirigenti delle Nuove Reggiane.

Roma, la Confindustria elabora un documento che contiene i motivi di opposizione alla nascita del ministero delle Partecipazioni statali. In particolare, secondo gli industriali, la duplice contrattazione collettiva avrebbe creato “una situazione di disordine nel settore sindacale” e, nel settore economico, “avrebbe accentuato gli squilibri tra redditi di lavoro e redditi d’impresa, già rilevati come uno dei maggiori pericoli per le nostre strutture economiche”.

1° dicembre: trattato di alleanza militare fra Stati Uniti e Formosa.

Roma, la Celere carica davanti Montecitorio alcune centinaia di invalidi di guerra, che manifestavano per chiedere il pagaento della 13° mensilità.

2 dicembre: Washington, duro colpo al maccartismo: al senatore McCarthy viene tolta, a causa degli eccessi commessi, la presidenza della Commissione d’inchiesta sulle attività antiamericane.

3 dicembreRoma, seduta tempestosa al Senato per l’accostamento, poi divenuto precedenza, accordata ad un provvedimento governativo di elargizione di pensioni ai mutilati ed alle famiglie dei caduti della repubblica di Salò, rispetto ad un disegno di legge in favore delle famiglie di perseguitati antifascisti e razziali.

4 dicembreRoma, il Consiglio dei ministri vara misure limitative per le cooperative. La normativa prevede l’emanazione di precise direttive che escludono dai benefici legislativi cooperative “sospette” secondo le autorità, che saranno identificate a cura della polizia. Fra i provvedimenti adottati dal Consiglio dei ministri, presieduto da Mario Scelba, vi è l’istituzione di un ufficio Affari speciali, dipendente direttamente dalla presidenza del Consiglio. I provvedimenti adottati hanno per fine l’intensificazione della lotta al comunismo. A dirigere l’ufficio viene chiamato Puccio Pucci, ufficiale di polizia affiancato, fra gli altri, dal democristiano Nicola Signorello.

5 dicembre: esce il primo numero della rivista Prospettive, organo della corrente democristiana di Base, favorevole ad una politica di apertura ai socialisti.

7 dicembreBusto Arsizio, si apre il processo contro 40 cittadini che avevano preso parte nel luglio 1948 alle manifestazioni di protesta per l’attentato a Palmiro Togliatti. Sono comminati complessivamente 71 anni di reclusione, in gran parte condonati.

10 dicembreMilano, inizia il processo a carico di 27 imputati di contrabbando di zucchero, nel quale sono implicati alcuni enti ecclesiastici come la Casa del Fanciullo di Piacenza, la Pontificia commissione di assistenza di Fidenza e Venezia, alcuni circoli Acli e diversi parroci.

14 dicembre: in una memoria dell’ufficio Monografie del V° Comiliter si afferma che l’Organizzazione O per circa un anno e mezzo, fra il 1949 e il 1950, è stata posta direttamente alle dipendenze della presidenza del Consiglio dei ministri.

15 dicembre: la Questura di Roma denuncia l’onorevole Edoardo D’Onofrio, comunista, per “attività antinazionale dell’italiano all’estero”, per un discorso tenuto al congresso del Partito comunista cecoslovacco. La Camera negherà l’autorizzazione a procedere.

16 dicembreMantova, processati e assolti 55 lavoratori di Cizzolo, imputati di avere invaso il 7 giugno 1948, durante le lotte per la terra, terreni demaniali in concessione alla marchesa Giulia Dell’Argine ed asportato del legname.

Torino, la Questura informa il Viminale che Roberto Dotti “dopo aver risieduto per qualche tempo in Cecoslovacchia ove avrebbe insegnato in una scuola del Cominform ed avrebbe anche svolto attività di cassiere per conto di detta organizzazione, rientrò in Italia alla fine del 1950. Fu poi eletto membro del comitato regionale piemontese del Pci con incarichi ispettivi presso la federazione di Asti (…) fino a che non venne assunto come insegnante supplente presso la scuola di avviamento di Lanzo torinese. Egli è infatti laureato in Lettere e filosofia ed è noto come individuo di brillanti doti individuali. Ai primi di settembre del 1953, il Dotti che aveva preso contatti con i più alti esponenti del Movimento comunità lasciò definitivamente il Pci e venne assunto dalla soc. Olivetti di Ivrea, quale impiegato di segreteria di concetto ed assegnato al servizio pubblicità ove trovasi tuttora alle dipendenze dirette del dr. Libero Biggiaretti”.

18 – 20 dicembreRoma, conferenza nazionale d’organizzazione della Cgil

20 dicembre: conclusi i lavori la Commissione disciplinare composta da tre generali di corpo d’armata e costituita dal ministro della difesa Paolo Emilio Taviani per “accertare la condotta del generale dei carabinieri Ugo Luca per quanto attiene alla comunicazione della morte del bandito Salvatore Giuliano a suo tempo fatta al ministro dell’interno onorevole Scelba”. Luca aveva infatti attribuito l’uccisione di Giuliano direttamente ai carabinieri, e Scelba aveva dato questa notizia in Parlamento, mentre la morte del bandito era da ascrivere a Gaspare Pisciotta, in accordo con i carabinieri. La commissione scrive di “saggia, accorta condotta” dell’ufficiale, non trovando “nulla da eccepire sulla condotta del generale Luca”.

21 dicembreBologna, arrestato Giuseppe Brini, responsabile del settimanale comunista La lotta per aver criticato gli sfratti delle Case del popolo. Pochi giorni dopo, è arrestato Rubens Borghi, responsabile del giornale murale della sezione Casoni del Pci. Successivamente sono denunciati il direttore responsabile de l’Unità e il corrispondente bolognese dello stesso giornale, per avere a loro volta denunciato e commentato il fatto. Denunciato infine Luciano Barca, direttore dell’edizione piemontese del’Unità per aver fatto “apologia” della lotta dei lavoratori della Viberti.

23 dicembre: la direzione nazionale della Dc, riunita d’urgenza dopo la conclusione della votazione sulla ratifica degli accordi istitutivi dell’Ueo, decreta la espulsione del partito di Mario Melloni (il futuro Fortebraccio, corsivista dell’Unità, ndr) e Ugo Bartesaghi, “per aver dato essi definitiva prova di rifiutare la linea che in tema di politica estera il Partito ha assunto e ripetutamente confermato”.

27 dicembre: il presidente del consiglio Scelba ha un incontro con l’ambasciatrice degli Stati Uniti, signora Luce, durante il quale le confida i suoi dubbi circa la possibilità che il Piano Vanoni possa risolvere le difficoltà dell’Italia in materia economica. Per Scelba la situazione politica si sta aggravando e, anche in vista delle elezioni in Sicilia, è necessario annunciare un piano che risolva i problemi economici. In precedenza, essendo pendente il problema di Trieste, non è stato possibile intraprendere delle azioni efficaci contro il comunismo, ma ora che il governo si è rafforzato, si può perseguire un serio programma anche se permangono alcune difficoltà, come la forza del PCI e il clima politico sfavorevole. Riguardo a questo Scelba afferma: «Se potessi assicurare un impiego a ciascuno e stabilire che solo il partito comunista impedisce la realizzazione di tale piano, poi potrei attaccare il PCI su una base completa». Quando l’ambasciatrice gli fa presente che, se non ci fosse un piano Vanoni, sarebbe necessario presentare al Congresso un piano Scelba, il primo ministro chiede nuovamente che sia inviato un esperto economico americano onde elaborare un progetto, non vago e incomprensibile come quello di Vanoni, ma preciso e da definire solo con le più alte autorità americane
Brescia, una spiacevole strenna natalizia arriva ai lavoratori del cotonificio Ferrari, sospesi a zero ore dopo che i titolari hanno chiesto l’amministrazione controllata. Sono 3.000 i lavoratori licenziati nel bresciano nel settore dell’abbigliamento. Un’altra ondata di licenziamenti avviene a Pavia: 1.749 sono i lavoratori licenziati nella sola Vigevano.

Sul Popolo appare una nota di risposta alle polemiche seguite alla espulsione del partito di Mario Melloni e Ugo Bartesaghi, redatta, pare, dallo stesso Amintore Fanfani: “Ai Melloni e ai Bartesaghi che combattono apertamente, si dà la punizione, ma con l’onore delle armi. I franchi tiratori (…) saranno attesi da una diversa fine, ma stiano certi che questa non mancherà”.

28 dicembre: il Tribunale di Modena condanna a 4 mesi di reclusione e ad una pena pecuniaria Aroldo Torelli, responsabile del settimanale comunista modenese La verità, incriminato per “istigazione all’odio fra le classi sociali” e !diffusione di notizie false e tendenziose! per aver commentato la politica anti operaia del governo. La sentenza verrà confermata dalla Corte d’appello di Bologna nel maggio 1955.

Washington, il presidente Eisenhower firma il “Basic national security policy” nel quale, tra l’altro, si legge: “Gli Stati Uniti e i loro alleati devono rifiutare il concetto della guerra preventiva e gli atti intesi a provocare una guerra”.

29 dicembreRoma, il Consiglio dei Ministri approva lo Schema di sviluppo dell’occupazione e del reddito in Italia nel decennio 1955-1964, presentato dal Ministro del Bilancio Ezio Vanoni (Dc): è il primo abbozzo di programmazione di lungo periodo della politica economica nazionale. Lo Schema Vanoni pone gli obiettivi di pareggio della bilancia dei pagamenti, diminuzione della disoccupazione, eliminazione degli squilibri fra Nord e Sud, senza tuttavia indicare gli strumenti politici e tecnici per raggiungerli

Roma, durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno, Di Vittorio afferma, tra l’altro, che va riconosciuto alla CISL il merito di essere riuscita a muovere larghi settori di lavoratori che fino a quel momento erano fuori dal sindacato.

Padova, si apre il processo a carico di alcuni militanti comunisti di Pozzonovo indicati da due bimbe e dal parroco come pedofili, bestemmiatori e altro ancora. La tesi difensiva prevale, anche per la contraddittorietà delle testimonianze accusatorie e gli imputati saranno assolti il 28 gennaio 1955. La vicenda avrà comunque strascichi, come un convegno sacerdotale a Padova con pesanti attacchi alla magistratura e il divieto nel paese dei comizi del Pci.

30 dicembre: il ministro degli Interni proroga il soggiorno in Italia del maggiore Karl Hass, già membro del Sd e del tenente dei paracadutisti e delle SS Harald Embke.

31 dicembre: il saluto di fine anno del presidente della Repubblica, Luigi Einaudihttp://presidenti.quirinale.it/Einaudi/documenti/ein_disc_31dic_54.htm

Dicembre: nel corso dell’anno, secondo stime dell’Inail, i morti sul lavoro sono stati 3.714, di cui 2.654 nell’industria. Gli infortuni sono stati 798.812 con un aumento del 9,85% rispetto all’anno precedente che sale al 10% nell’industria.

A fine anno sono 159 le ex Case del fascio, occupate come Case del popolo o sedi di organizzazioni democratiche dopo la liberazione, di cui 152 in via amministrativa e 7 con procedura giudiziaria. Al tempo stesso, 1331 proprietà dell’ex Gil (palestre, colonie, campi sportivi ecc.) valutabili in 150 miliardi di lire, anch’essi già del Partito fascista e gestiti dal Commissariato della gioventù, vengono venduti a privati a prezzi alquanto inferiori ai valori di mercato; grande acquirente è, fra gli altri, il signor Gedda, presidente dell’Azione cattolica.

Per la prima volta, Italo Viglianesi, segretario generale della Uil, accomuna all’azione del suo sindacato anche la Cisl, parlando di “organizzazioni democratiche Cisl e Uil” in contrapposizione alla Cgil.

DURANTE L’ANNO
Napoli
: inaugurati gli stabilimenti Remington a Napoli, Pirelli e Olivetti a Pozzuoli, Cementir a Coroglio (Na). Contemporaneamente nasce la Società Esercizio Bacini Napoletani (SEBN) che assorbisce la vecchia Bacini e Scali. Nei cantieri di Castellammare viene varata la Cristoforo Colombo, all’epoca uno dei più grandi transatlantici del mondo
Secondo alcuni studi, la repressione nel periodo 1 gennaio 1948 -31 dicembre 1954 fornisce un drammatico bilancio: 75 morti, 5.104 feriti, 148.269 arrestati, 61.243 condannati a 20.426 anni di carcere e 18 condanne all’ergastolo. Nello stesso periodo, anno arrestati 1.697 partigiani dei quali 884 condannati a 5.806 anni di carcere. I dati sono parziali perché riferiti a 38 province soltanto.