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1946 Luglio – Dicembre – Senti le rane che cantano

1946 Luglio – Dicembre

1946 1 gennaio – 30 giugno

Luglio: escono le prime notizie su un movimento chiamato Bande Tricolore (Cfr. L’Unità), attivo a Trie­ste e nella VaI Natisone. E’ comandato da Aldo Specogna, tenete degli alpini, ex ufficiale della RSI poi passato nelle formazioni partigiane monarchiche. Le bande sono dislocate a San Leonardo (comando), Clodis, Savegna, Grimarco, Drenghia, Strigna, Pulfero. “La po­lizia ha fatto sapere di non poter operare contro le Bande Tricolore senza l’autorizzazione degli alleati”(Unità 6.7.1946). Le varie bande sono in contatto con i servizi alleati. Il nome di Specogna rimanda a quel Specogna, già nei quadri di co­mando della Osoppo e che ritroviamo, insieme a Prospero Dal Din e Luigi Olivieri tra i promotori dell’Organizzazione O, una delle formazioni antesignane di Gladio. Nel gennaio del 1946 i comandanti della Osoppo avevano chiesto al generale Raffaele Cadorna di poter riar­mare la forma­zione. L’autorizzazione sarà concessa quattro mesi dopoContinua inhttps://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/la-strategia-della-tensione/bande-tricolore—luglio-1946

Luglio: gli Stati Uniti effettuano esperimenti nucleari nell’atollo di Bikini, nell’Oceano Pacifico.

Bologna, i lavoratori della Ducati ottengono un aumento del 15 per cento del salario e il pagamento anticipato del Premio della Repubblica.

1° luglioRoma, si insedia il presidente della Repubblica Enrico De NicolaIl discorso di insediamento: http://presidenti.quirinale.it/Denicola/documenti/den_a_insediamento.htm La biografia di De Nicola  http://presidenti.quirinale.it/Denicola/den-biografia.htm
Alcide De Gasperi rassegna le dimissioni. Immediatamente il presidente della Repubblica gli riaffida l’incarico per formare il nuovo governo.

Roma, Mario Scelba scrive a don Sturzo per segnalare il comportamento filo monarchico della gerarchia ecclesiastica durante le elezioni referendarie: “In quanto alla fisionomia generale della lotta si è avuto: un’attivissima propaganda del clero e dell’Azione cattolica perché tutti votassero, e con preparazione di settimane ‘precostituenti’ organizzate dai vescovi, giornate di preghiera ecc.; e fin qui nulla di male. Si trattava della Costituente: erano in gioco grossi interessi morali, religiosi ed ecclesiastici. Ciò che è apparsa intollerabile è stata l’azione diretta e in vasta scala per la monarchia e per i candidati monarchici inclusi nelle liste della Dc. Ordini precisi e perentori; esclusioni altrettanto precise e perentorie. Uomini di nessun valore, solo perché monarchici, saltati al primo piano; e uomini di primo piano combattuti, calunniati e caduti. Gava a Napoli, Zoli a Firenze, Fuschini a Roma (eletto perché in lista nazionale) e così via di seguito (…) In questo clima si sono fatte le elezioni. Il vescovo di Acireale si oppose che io parlassi a Catania alla settimana ‘precostituente’ perché repubblicano, mentre il professor Orazio Condorelli, candidato monarchico, veniva prescelto come oratore sul problema istituzionale. Scegliere la repubblica voleva dire essere social comunisti e amici di Satanasso. Perché la repubblica era diventata sinonimo di socialcomunismo (…).

Aumenta la razione di pane a 200 grammi giornalieri; della pasta da 500 grammi a 2 chilogrammi e dello zucchero da 100 a 300 grammi mensili.

1 – 4 luglioMilano, scioperi spontanei in numerose fabbriche. I lavoratori chiedono il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro.

1 luglioTrieste, situazione ancora tesa in città dopo gli incidenti del giorno precedente che hanno portato al blocco dell’arrivo della tappa Rovigo – Trieste del Giro d’Italia. Gruppi di nazionalisti, affiancati da provocatori fascisti, assalgono la Tipografia Consorziale e la redazione de Il Lavoratore. Il Cln Giuliano ha invitato a sospendere lo sciopero generale

2 luglioRoma, il ministro della Giustizia,Togliatti, invia ai magistrati la circolare n.9796/110: “Quesiti qui posti et incidenti provocati in località periferiche da scarcerazioni per amnistia di criminali fascisti mi inducono ad attirare l’attenzione delle S.L. su necessità che amnistia venga applicata secondo spirito legislatore che volle continuasse azione punitiva contro responsabili fascisti così come dicesi chiaramente in relazione introduttiva. Qualora sorgano dubbi circa estensione applicazione termini decreto, si orientino secondo categorie per cui in decreto legge luogotenenziale 22 aprile 1945 n.142, venne stabilita presunzione collaborazionismo. In rimanenti casi dubbi consiglio preferire rinvio a giudizio e conseguente applicazione amnistia da parte autorità giudicante”.
Terni, si è concluso il convegno nazionale degli operai metallurgici. Approvata una mozione con cui si chiede la costituzione dei consigli di gestione e la concessione dell’orario di sei ore
giornaliere per gli addetti ai lavori a contatto diretto del fuoco. Chiesta inoltre per i giovani
e le donne la pariteticità di trattamento con gli altri lavoratori. I lavori sono stati seguiti da una delegazione di giovani sovietici ospiti della città di Terni
Roma, concluso il Congresso nazionale dei lavoratori delle aziende elettriche

Roma, la comunità ebraica romana ha indetto una giornata di lotta per protestare contro la repressione anti ebraica inglese in Palestina. Per tutta la giornata sarà osservato il digiuno, mentre i negozi ebraici chiuderanno dalle 10 alle 12
Procida (Na), scarcerato Nicola Sansanelli.

3 luglioRoma, dopo lo sciopero “spontaneo” di Parma e di Milano e i fatti di Brescia, dove i disoccupati tentano di assalire la sede dell’Unione industriali, interviene con un articolo sull’Unità, lo stesso Di Vittorio. Il segretario della CGIL lancia un monito al padronato e ai partiti moderati: (…) i lavoratori italiani, salariati e stipendiati, hanno dato prove eccezionali della loro maturità politica. Essi pur soffrendo la fame da lungo tempo, si sono imposti tanti sacrifici e hanno rinunciato alle proprie rivendicazioni economiche più giustificate, accettando l’invito alla moderazione e alla pazienza a loro rivolto dalla CGIL, dai partiti democratici, dallo stesso governo, perché il Paese potesse arrivare in piena tranquillità alla Costituente e alla Repubblica (…) ora è tempo per i partiti di mantenere le promesse circa l’elevazione delle condizioni di vita delle masse popolari”.

Milano, la Questura annuncia di aver arrestato Domenico Leccisi e Antonio Perozzi, autori del trafugamento della salma di Mussolini dal cimitero del Musocco. In precedenza, la polizia aveva arrestato per la stessa ragione Mario Rana e Fausto Gasperini.
Bergamo, cessa lo sciopero generale dopo che i rappresentanti della Cgil hanno ottenuto dalPrefetto un aumento della razione di pane e la distribuzione di generi da minestra.
Trieste, terzo giorno di sciopero generale indetto per protesta contro le violenze fasciste. Migliaia di persone hanno partecipato al funerale  dell’operaio Attilio Giorginetti, rimasto ucciso durante la sparatoria innescata due giorni prima dalla poliziacivile
Il Partito comunista interviene sulla nascita a Trieste del Partito comunista Venezia Giulia: “La Direzione del Pci non ha mai autorizzato la costituzione o appoggiato l’azione del Pci-Vg(Partito comunista Venezia Giulia ndr)il quale è sorto a sua insaputa e agisce al di fuori di qualsiasi contatto con essa (…) E’ stato dato ai lavoratori iscritti a questo partito il consiglio di non creare una simile organizzazione, perché ciò poteva servire soltanto a scindere le forze del proletariato giuliano e a favorire manovre di provocazione (…) La Direzione del nostro partito in data 23 aprile ha costituito un Ufficio di informazioni affidandogli il compito di rappresentare il Pci a Trieste”

4 luglioTreviso, migliaia di disoccupati sfilano per le vie della città ed entrano in Prefettura, dove ottengono la promessa di nuovi posti di lavoro.

Bologna, scioperano per un’ora i lavoratori alimentaristi appartenenti alle categorie merceologiche del gruppo B, per protestare contro le lentezze delle trattative per l’unificazione di tutte le categorie dell’industria alimentare.
Vercelli, a seguito di un’agitazione iniziata dalle mondine e sostenuta da Cgil e Ministero dell’Agricoltura, l’Alto Commissariato per l’Alimentazione ha disposto che venga immediatamente accantonata una quota di riso, nella misura di 15.000 quintali, da destinarsi ai lavoratori addetti alle attuali opere di monda. L’Ente Risi è stato incaricato della distribuzione di tale assegnazione alle mondariso in base ai recenti accordi stipulati per la monda.
Washington,  il Sottosegretario agli Esteri, interrogato dalla Commissione Affari
Esteri del Senato, ha ammesso che i funzionari del Dipartimento di Stato in odore di simpatie comuniste, vengono regolarmente licenziati.

5 luglioBologna, scioperano i lavoratori della Sasib per l’ottenimento di migliori condizioni salariali. Dopo una settimana di agitazioni è riconosciuto un aumento del 30 per cento sulla paga base come acconto di ulteriori adeguamenti di carattere generale. Contemporaneamente all’agitazione della Sasib si svolgono riunioni congiunte delle Commissioni Interne delle grandi aziende meccaniche cittadine per concordare gli aumenti salariali da richiedere alle rispettive direzioni aziendali e le modalità di comuto dei premi di produzione collettivi.

Procida (Na), scarcerato Dino Gardini, già vice segretario del Pnf. Il giorno successivo uscirà dal carcere isolano anche Agnesi, segretario federale di Cremona, già condannato a morte, pena poi commutata in ergastolo.

12 luglio: il generale Gehlen torna in Europa. Nasce ufficialmente l’Organizzazione Geh­len, alle dirette dipendenze dei servizi segreti Usa

Milano, manifestano insieme lavoratori occupati e disoccupati. Negli stessi giorni partono agitazioni in Piemonte, alla Fiat e in altre aziende, per il salario, l’aumento delle razioni alimentari e contro i licenziamenti.

Parma, iniziano una serie di scioperi di categoria che coinvolgono i lavoratori del commercio, petroliferi e i cartai.

13 luglioRoma, secondo governo De Gasperi (dal 13 luglio 1946 al 1° febbraio 1947) il quale mantiene anche i ministeri dell’Interno e degli Esteri. Il comunista Fausto Gullo ministro della Giustizia. Il 18 ottobre Pietro Nenni assume la responsabilità del ministero degli Esteri. Il governo è un quadripartito Dc, Psiup, Pci, Pri. Il governo:  http://www.senato.it/leg/-01/BGT/Schede/Governi/0033_M.htm
Cina, nuova offensiva contro l’esercito comunista da parte dei reparti del Kuomintang.

Parma, comizio del segretario generale della CGIL, Giuseppe Di Vittorio. Due giorni dopo si riunisce il direttivo camerale.

Noci Andria (Bari), scontri durante una manifestazioni di disoccupati. La polizia spara ferendo diversi dimostranti.

Metà luglioBologna, si diffonde la notizia che l’ex direttore generale delle fornaci Gallotti, Faletti, responsabile della deportazione in Germania di 20 lavoratori, ha chiesto il reintegro in azienda. Immediatamente entrano in agitazione, con scioperi di protesta, i fornaciai bolognesi.






15 luglio
Roma, si insedia la Commissione per la Costituzione (o Commissione dei 75), organismo speciale, composta di 75 membri scelti fra i componenti dell’Assemblea Costituente, incaricata di elaborare e proporre il progetto di Costituzione



Chi sono i costituenti  www.wikiwand.com/it/Commissione_per_la_Costituzione
www.casadivittorio.it/cdv/centro-di-documentazione/testi-su-giuseppe-di-vittorio/il-contributo-di-giuseppe-di-vittorio-al-sistema-delle-liberta-sindacali/





15 luglioRoma, il Direttivo della CGIL affronta i temi della politica economico-salariale e dei rapporti interni alla Confederazione dopo le critiche avanzate dalla componente democristiana. E’ respinta una proposta, sostenuta dalla corrente democristiana, con la quale si teorizzava la necessità che il sindacato contribuisse a una politica finanziaria di stabilizzazione della moneta come presupposto fondamentale alla ricostruzione del Paese. E’ la prima volta che il Direttivo si divide al momento del voto.

Edoardo Milio Cangemi scrive ad Andrea Finocchiaro Aprile: “Ho ricevuto una interessantissima lettera dall’Inghilterra della quale le riassumo qualche punto. Sembra che il Vaticano diffidasse del nostro Movimento perché temeva che volessimo rivendicare il diritto all’autonomia del clero siciliano. Oggi su ciò è tranquillo e di fronte all’atteggiamento filo comunista del nord vede con simpatia il nostro Movimento. Gli consigliano di fare approcci per avere aiuti concreti (…).

16 – 20 luglioPiemonte, sciopero dei lavoratori dell’industria, del credito e del pubblico impiego.

17 luglio: l’ex marò della Decima Mas, Piero Calamai, confessa di aver fatto parte di un gruppo di 10 sabotatori, inviato a Modena in attesa del transito delle truppe alleate, camuffato sotto la copertura di un sedicente Movimento giovanile italiano repubblicano. Con questa copertura si doveva svolgere anche opera di propaganda nel sud dell’Italia.

18 luglio: scarcerato per effetto dell’amnistia, Vito Mussolini, nipote del Duce, condannato a 14 anni di reclusione nel dicembre 1945. Scarcerato anche l’ex direttore della Stampa, Concetto Pettinato.

Pietro Nenni annota nel suo diario: “Si aggravano le agitazioni operaie. Sciopero bianco a Torino, scioperi e tumulti a San Severo, sciopero nelle industrie petrolifere a Genova (…) oramai l’agitazione per gli aumenti salariali diventa irresistibile”.

Busseto (Pr), il mancato rispetto da parte padronale dell’accordo sull’occupazione dei braccianti, porta alla proclamazione dello sciopero generale. Il giorno 18 le vie d’accesso al territorio comunale sono bloccate dai manifestanti che chiedono, anche, un impegno economico degli agrari per la creazione di uno stabilimento per la trasformazione della cellulosa. Gli agrari e gli affittuari sono prelevati casa per casa dai manifestanti, condotti a forza in comune e costretti a firmare cambiali a favore del Comitato per l’emergenza.

19 luglioParigi, si apre la Conferenza di pace. Intervenendo, De Gasperi afferma tra l’altro: «Prendo la parola in questo consesso mondiale e sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me: è soprattutto la mia qualifica di ex nemico, che mi fa ritenere un imputato, l’essere arrivato qui dopo che i più influenti di voi hanno già formulato le loro conclusioni in una lunga e faticosa elaborazione. (…) Ho il dovere innanzi alla coscienza del mio paese e per difendere la vitalità del mio popolo di parlare come italiano, ma sento la responsabilità e il diritto di parlare anche come democratico antifascista, come rappresentante della nuova Repubblica che, armonizzando in sé le sue aspirazioni umanitarie di Giuseppe Mazzini, le concezioni universalistiche del cristianesimo e le speranze internazionalistiche dei lavoratori, è tutta rivolta verso quella pace duratura e ricostruttiva che voi cercate e verso quella cooperazione fra i popoli che avete il compito di stabilire”

Roma, in una risoluzione della direzione nazionale del Pci si legge che “Ci proponevamo di ottenere, tra il nostro partito e il partito socialista, una somma di voti che ci permettesse di contare le metà dei deputati dell’Assemblea costituente. Questo obiettivo non è stato raggiunto. Ci proponevamo, inoltre, di affermarci per il numero dei voti come il partito più forte della classe operaia e come il secondo partito del paese. Anche questo obiettivo non è stato raggiunto”.

21 luglio: su l’Unità Giuseppe Di Vittorio, riferendosi alle trattative con il governo sul costo della vita, scrive che “per la prima volta nella vita della Confederazione unitaria le tre correnti sindacali principali si sono affermate su proprie mozioni separate. La corrente Dc è stata la prima a volersi affermare separatamente, seguita da quella socialista (…) Faticosamente è stato possibile fondere le due risoluzioni, comunista e socialista, con l’adesione delle altre correnti minori, eccettuata la sola corrente Dc”.

22 luglioGerusalemme, uomini dell’Irgun (l’Organizzazione Militare Nazionale del movimento sionista in Palestina ndr) guidati da Menachem Begin, collocano contenitori di latte pieni di esplosivo nei sotterranei dell’hotel King David, dove sono ospitati il quartiere generale militare e civile inglese. Il bilancio dell’esplosione, che demolisce un’intera ala dell’edificio, è di 91 morti, in maggioranza civili.

Roma, in un intervento alla Camera, Grandi prende posizione contro l’articolo 9 dello Statuto della CGIL sostenendo che poteva essere giusto prevedere la necessità di scioperi politici finché si era in regime di transizione. Ma l’avvento della Repubblica e l’elezione di un Parlamento democratico chiudevano la fase della precarietà e l’ipotesi di ricorso alla piazza non era più ammissibile perché, afferma Grandi, “la Repubblica si difende in Parlamento”.

Milano, migliaia di disoccupati sfilano in corteo ed entrano in Prefettura dove ottengono la promessa di 1.000 nuovi posti di lavoro.

Assolto con formula ampia perché “il fatto non costituisce reato” il capo della provincia di Trieste durante la Rsi, Bruno Coceani.

25 luglioRiccione, incidenti durante lo sciopero nazionale proclamato dalla FILAM (Federazione italiana lavoratori albergo-mensa).

Roma, nella sentenza della Cassazione sul ricorso Jortin, si legge, tra l’altro: “E’ da escludere che le sevizie abbiano avuto una particolare efferatezza se, secondo le stesse dichiarazioni della vittima, consistettero soltanto in percosse sui genitali ed in ferite con un coltello sotto le unghie, alle mani ed al viso. Tali ferite sono da considerarsi ben lievi se i brigatisti, lo stesso giorno in cui furono inferte, potettero condurre il ferito da Padova ad Abano”.

26 luglioTrapani, scarcerato Salvatore Bramonte, arrestato nell’ottobre 1943 con l’accusa di avere organizzato un complotto fascista.

27 luglio: sul primo numero del settimanale Rosso e Nero, Alberto Giovannini scrive: “Siamo gli uomini che per lunghi anni hanno inteso dare al fascismo sopra ogni cosa, volto e contenuto sociali realmente rivoluzionari; siamo i superstiti di quella che, a torto o a ragione, fu definita la sinistra del fascismo, che vogliono coerentemente legare il loro passato e il loro avvenire (…) Perciò nell’offrire oggi noi stessi alla ricostruzione del Paese, ci poniamo nettamente a sinistra senza pregiudizi inutili, senza riserve mentali, senza bizantinismi ideologici; appunto perché siamo stati fascisti, perché fu e sarebbe stato domani il nostro fascismo. Italia- Repubblica – Socializzazione: in questo trinomio si è concluso tragicamente il nostro passato, in esso si sintetizza il nostro credo politico, ad esso noi dedichiamo il nostro avvenire. Fermi su questa posizione noi terremo fino in fondo, senza crisi di coscienza quando verrà (poiché verrà) l’ora del pericolo: come abbiamo già dimostrato essere nostro costume”.

28 luglioNaro (Ag), assassinato il sindaco socialista e organizzatore dei contadini della zona, Pino Camilleri. Nello stesso mese è ucciso il sindaco di Favara, Guarino. In agosto è assassinato Giuseppe Biondi, dirigente della Federterra di Santa Ninfa. La sera del 22 ottobre viene lanciata una bomba contro la sede della Camera del lavoro di Alia (PA): muoiono Giovanni Castiglione e Girolamo Scaccia, dirigente della Federterra. Il 21 dicembre è assassinato Nicola Azoti, segretario della Federterra di Bancina (PA).

29 luglioBellaria (Fo), i lavoratori del mare in sciopero obbligano negozi e pubblici esercizi a chiudere. L’agitazione termina nel pomeriggio con l’ottenimento di una distribuzione straordinaria di grano


29 luglio – 15 ottobreParigi, conferenza di Pace. Il 10 agosto interviene il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi sulla bozza del Trattato fra l’Italia e le potenze alleate.
Il mondo al termine della guerrahttp://ambrosioe.altervista.org/_trattati_di_pace_onu.html
https://www.wikiwand.com/it/Trattati_di_Parigi_(1947)

https://www.wikiwand.com/it/Discorso_di_Alcide_De_Gasperi_alla_conferenza_di_pace_di_Parigi

Settimana INCOM – De Gasperi a Parigihttps://www.youtube.com/watch?v=pBaPZT_QX9E


30 luglioPittsburg (Usa), in un discorso all’Università, John A.Loftus, capo della Petroleum Division del Dipartimento di Stato, afferma la necessità di un’espansione secondo i principi della “libera e flessibile concorrenza sui prezzi, nel mercato internazionale del petrolio, in modo che le risorse provenienti dall’estero possano essere disponibili per venire incontro alle necessità degli Stati Uniti”.

Milano, arrestato il maggiore Gasparini, responsabile per l’alta Italia del Partito fascista democratico. Insieme a lui finiscono in carcere il suo braccio destro, Franco Grassi e Giuseppe Torreggiani. Contemporaneamente si scopre il rifugio brasiliano di Luigi Federzoni a Nittloy, un’isola della baia di Rio.

31 luglioRoma, il Consiglio dei ministri denuncia la gravità delle condizioni di pace imposte all’Italia. In particolare il ministro Scoccimarro sottolinea il contributo, negato nel preambolo del trattato, dato dal popolo italiano con la guerra di liberazione e afferma che le clausole economiche sono così dure da rendere estremamente difficile la ripresa economica.Il ministro Emilio Sereni ha fornito i dati dei rimpatri del prigionieri di guerra italiani: 123.695 dall’impero inglese; 7.255 dall’Urss, 13.000 dai Balcani. Ha poi proseguito che non è possibile continuare con una politica di sussidi, ma è necessario puntare sulla creazione di posti di lavoro. Sereni ha poi concluso che verranno intensificate le politiche assistenziali come le colonie estive per i bambini, lo studio e la formazione professionale e l’assistenza sanitariaMilano, assolto con formula ampia l’industriale Guido Donegani, accusato di collaborazionismo.

LuglioRoma, il Consiglio dei ministri approva la concessione di 6 miliardi di lire agli agricoltori a titolo di risarcimento di danni di guerra. E’ anche approvata l’erogazione del premio della Repubblica, consistente in 3.000 lire in due rate per i capifamiglia.

Accordo sindacale per i lavoratori delle banche che ottengono un aumento del 15% sullo stipendio base e del 32% sulla contingenza.

In agitazione i lavoratori del settore alberghiero, chiedendo le 8 ore giornaliere e il minimo salariale, nonché il riconoscimento delle rappresentanze sindacali.



Fine luglio
Bologna, firmato l’accordo per il pagamento anticipato della metà del premio della repubblica, nonché dell’istituzione di una indennità provvisoria variabile tra le 16 e le 28 lire giornaliere.

EstateModena, i mezzadri costituiscono commissioni che di fatto assumono la direzione delle aziende agricole. Una delle più combattive è quella della Rangoni di Spilamberto che, fino all’estate del 1947, gestirà unilateralmente l’azienda.

Nelle campagne si sviluppano dure lotte per obbligare gli agrari ad applicare il Lodo De Gasperi che, solo nel maggio del 1947, diventerà legge.

LuglioRoma, il Consiglio dei ministri approva, su proposta del ministro Gullo, la concessione di 6 miliardi di lire agli agricoltori a titolo di risarcimento di danni di guerra. E’ anche approvato il premio della Repubblica consistente in 3.000 lire in due rate per i capifamiglia.

Inizio agostoBologna, entrano in sciopero i metalmeccanici. E’ il primo sciopero provinciale della categoria. L’astensione dal lavoro blocca per una settimana tutte le aziende del settore. All’origine, come dichiara il segretario provinciale della FIOM Canarini, c’è l’atteggiamento “dei padroni che, nonostante l’esistenza di un contratto collettivo provinciale, questo avrebbero voluto eludere nei riguardi di una parte dei dipendenti, le cui condizioni sarebbero peggiorate”. L’agitazione dei metalmeccanici proseguirà in agosto e in settembre contro l’annunciato sblocco dei licenziamenti e per la sospensione della trattenuta di Ricchezza mobile e per ulteriori aumenti salariali.

1° agosto: i disoccupati ufficiali, in Italia, sono 1.683.077.

5 agostoFavara (Agrigento), durante una manifestazione operaia la polizia apre il fuoco provocando il ferimento di numerosi dimostranti.

Pietro Secchia, in un articolo pubblicato sull’Unità, rileva che “in un regime repubblicano non dev’essere tollerato che degli onesti lavoratori diventino nelle caserme i materassi dei questurini e dei carabinieri (…) e non deve essere tollerato che in Italia, in qualsiasi angolo, si risponda con l’arresto e con i colpi di frusta ai contadini e ai lavoratori che chiedono il soddisfacimento dei loro elementari bisogni”.

5 – 6 agostoCaccamo (Palermo), a causa della requisizione del grano, esplode il risentimento dei contadini affrontati, armi alla mano, da polizia e carabinieri. Il bilancio degli scontri che ne seguono è di 18 morti e un centinaio di feriti fra i contadini, e di 4 morti e 15 feriti fra le forze di polizia.

6 agostoBari, scontri tra lavoratori in sciopero polizia che apre il fuoco, ferendo numerosi dimostranti.

9 agostoRoma, il vicepresidente del consiglio Pietro Nenni convoca una riunione fra organizzazioni cooperative, CGIL, Confederazione degli industriali, commercianti ed agricoltori e ministeri interessati per esaminare la situazione creatasi dopo gli aumenti dei prezzi e studiare gli opportuni rimedi.

10 agosto: giornata nazionale di lotta dei pubblici dipendenti per l’aumento dei salari e la concessione della tredicesima. L’accordo sarà firmato il giorno 27.

Pietro Nenni annota nel suo diario: “Dal rapporto di stamani risulta che andiamo verso un aggravamento dell’ordine pubblico (…) Il direttore della Ps riconosce che così le cose non possono durare. Si temono gravi movimenti in Puglia e in Calabria dove la disoccupazione infierisce e la miseria è grande. A complicare le cose Morandi mi ha annunciato il fallimento delle trattative fra la Confederazione generale italiana del lavoro e Confindustria sullo sblocco dei licenziamenti. Una grossa battaglia sociale in vista”.

Milano, la Corte d’Assise straordinaria pronuncia la sentenza contro i componenti del reparto di polizia speciale diretto da Pietro Koch: 7 sono condannati a morte, 14 a 30 anni di reclusione, 13 sono amnistiati ed uno assolto. Ad altri era stata applicata l’amnistia nel corso del dibattimento. Tutti saranno scarcerati nell’arco di pochi anni.

10 – 11 agostoMassalombarda (RA), con la mediazione del ministro dell’Agricoltura Segni, si incontrano i rappresentanti degli agrari e della Federterra provinciale. La trattativa è estremamente faticosa, ma si arriva alla definizione di numerose norme che superano, in termini economici, quelle contenute nel Patto De Gasperi. L’accordo definitivo, che accoglie una parte considerevole delle richieste mezzadrili, è sottoscritto dalle parti, sempre alla presenza del ministro Segni, il successivo 8 settembre.

12 agostoRimini, la Camera del Lavoro interviene pesantemente sulla questione del grano giacente nei magazzini e destinato all’esportazione, chiedendo a nome dei lavoratori che “cessino le esportazioni di grano in altre province o regioniSi ritiene inutile e dannoso spostare riserve in altre parti del nostro Paese, quando nei mesi successivi avremo bisogno di importare tali riserve (…) da altre zone”.

Bologna: scrive Agostino Ottani su La voce dei lavoratori, organo della Camera del Lavoro: “Il proliferare della vertenzialità operaia nelle aziende, per un’azione salariale mirante a ristabilire condizioni di vita accettabili per i lavoratori, rispondeva ad una logica differente rispetto a quella che aveva ispirato l’azione dell’organizzazione sindacale nei mesi immediatamente successivi alla liberazione. Si trattava, infatti, di modificare la condizione operaia non più attraverso la pressione sociale, quanto piuttosto e mezzo di un’azione che privilegiava il momento della lotta singola di fabbrica e dava pari dignità a tutti i lavoratori. Che questo cambiamento di prospettiva fosse causa di tensioni nel rapporto tra organizzazione e base si capisce se solo si tiene a mente che, mentre in precedenza ai rappresentanti di CI era richiesta una certa specificazione culturale e preparazione sociale, ora si rendeva necessaria solo una certa onestà nel processo di trasmissione della domanda operaia. Da più parti, infatti, puntualmente, giunse l’accusa ai membri di CI di godere di eccessivi privilegi e di propendere verso un’attività di routine e burocratica, che astraeva dalle aspirazioni e dai bisogni dei lavoratori. E se è vero che queste ultime posizioni rischiavano di dare nel reazionario, ed in taluni casi avevano sicuramente una colorazione qualunquistica, tuttavia il sindacato, eludendo il problema di fondo e accusando di provocazione i portatori di simili istanze, finì con il non svolgere quella funzione chiarificatrice che si rendeva al momento necessaria”.

Parma, inizia la vertenza degli alimentaristi. Chiedono l’incasellamento nel gruppo A (accordo 6 dicembre 1945) e aumenti salariali. Il 19 inizia lo sciopero che si estende, il 21, a Reggio, Modena, Piacenza e Bologna. Il 23 l’accordo è firmato mentre, durante la notte, gruppi di lavoratori avevano manifestato sotto le finestre della Prefettura.

Forlì, raggiunto un accordo per l’assegnazione di 900.000 giornate lavorative ai braccianti di Forlì, Cesena e Rocca San Casciano. Per la prima volta sono assegnate anche 300.000 giornate a Rimini.

Dopo l’intervento di Alcide De Gasperi presso Pio XII e per interessamento di quest’ultimo, padre Alberto Parini accompagna il questore di Milano, Agnesina, e il capo dell’ufficio politico, Ancillotti, alla Certosa di Pavia per riprendere il corpo di Benito Mussolini che era stato affidato alla custodia di padre Lamberto, priore della Certosa. Viene intanto identificato anche il quinto partecipante al trafugamento, Franco De Matteis: era l’autista gruppo

15 agostoPalermo, il quotidiano L‘Ora pubblica una lettera di Giuliano a De Gasperi in cui Turiddu svela che i separatisti gli avevano ga­rantito l’immunità.

Il governo rinuncia ad impiegare l’esercito regolare nel mantenimento dell’ordine pubblico in Sicilia, sciogliendo le 3 divisioni di sicurezza interna.

16 agostoCalcutta, sanguinosi scontri durante la giornata dell’azione diretta, indetta dalla Lega musulmana: 4000 morti.

18 agostoRoma, il capo della polizia Luigi Ferrari conferma a Mario Scelba “l’esistenza di un piano insurrezionale preparato e diretto da un organismo che ha ben chiara la visione degli obiettivi che deve perseguire” e consiglia la “revisione ad imis” della questione dei rapporti tra polizia e militari per ottenere “nei casi di emergenza un solido e agile organismo di tutte le forze della Ps, carabinieri, finanza ed esercito”
Strage di Vergarolla (o anche Vergarola) (in croato Eksplozija na Vergaroli). L’esplosione di un deposito di materiale bellico sulla spiaggia di Vergarolla a Pola, provoca la morte di non meno di 80 persone.
In quel periodo l’Istria era rivendicata dalla Jugoslavia di Tito, che l’aveva occupata fin dal maggio 1945. Pola invece era amministrata a nome e per conto degli Alleati dalle truppe britanniche, ed era quindi l’unica parte dell’Istria al di fuori del controllo jugoslavo.
Le responsabilità dell’esplosione, la dinamica e perfino il numero delle vittime sono tuttora fonte di accesi dibattiti

19 agostoGinosa Crispiano (Taranto) e a Grumo Appula (Bari), manifestazioni di disoccupati. La polizia spara ferendone diversi.

Udine, il questore informa il capo della polizia Luigi Ferrari che i comandanti della divisione Osoppo-Friuli “con l’acquiescenza dei comandi alleati hanno provveduto alla organizzazione dell’associazione Fratelli d’Italia nonché alla creazione, in seno ad essa, di squadre armate con il compito precipuo di impedire o perlomeno di ostacolare le continue infiltrazioni in questa provincia di emissari e di armati slavi”.

20 agostoCampagnola (Reggio Emilia), Ferdinando Mirotti, capitano del Corpo italiano di Liberazione, è ucciso sulla porta di casa. L’omicidio è generalmente riferito al “triangolo della morte”.

21 agosto: dopo la destituzione di Carlo Lavagnino, ex partigiano e comandante di un reparto di polizia ausiliaria, 35 agenti si rifugiano insieme a lui i in montagna nelle vicinanze di Santo Stefano Belbo (Asti). Al gruppo si uniscono altri partigiani aderenti al Movimento dei partigiani rivoluzionari al comando di Armando Valpreda, segretario dell’Anpi di Asti. I ribelli chiedono la revoca dell’amnistia, l’allontanamento da tutti gli impieghi degli ex fascisti, e la loro sostituzione con partigiani, miglioramenti salariali per gli ausiliari della polizia, l’unificazione dei corpi di polizia con il riconoscimento dei gradi partigiani e lo scioglimento dell’Uomo Qualunque con l’incriminazione di Guglielmo Giannini. Dal Piemonte a tutto il Nord si allarga la protesta dei gruppi partigiani che non vogliono deporre le armi, in netta opposizione con le decisioni politiche di Roma in merito ai reati politici e al trattamento riservato ai combattenti della Liberazione. Di fronte al rischio di un intervento armato degli Alleati, il PCI e il PSIUP si impegnano a far rientrare la protesta, mentre il governo riconosce alcune richieste.

23 agostoMilano, attentato delle Sam (Squadre d’Azione Mussolini) contro la Casa del Popolo di Lambrate dove hanno sede le sezioni dell’Anpi (Associazione Nazionale Partiginai d’Italia), del Pci (Partito Comunista Italiano), del Psi (Partito Socialista Italiano) e a cui fanno capo anche gli appartenenti alla Volante Rossa, organizzazione composta da ex partigiani. Un ordigno viene piazzato nella sala delle riunioni e all’esterno si appostano numerosi sicari pronti a intervenire al momento dell’espolsione. Ne nasce un conflitto a fuoco che provoca la morte del giovane neofascista Enzo Zazzi. Un altro, Alfredo Portinari, è arrestato.

L’Unità, organo del Pci, scrive a proposito del ritorno in montagna, armi alla mano, dei partigiani dell’astigiano che “a quel gesto hanno ieri sottoscritto milioni di lavoratori, migliaia di partigiani”.

24 agostoIndia, costituito un governo provvisorio che affianca il viceré lord Mountbatten. E’ presieduto dal presidente del Congresso, Pandit Nehru.

Sassuolo (Modena), l’avvocato Ferdinando Ferioli è ucciso nella propria abitazione. L’omicidio è generalmente riferito al “triangolo della morte”

25 agostoParma, il Consiglio generale della Camera del lavoro getta le basi per la creazione delle federazioni dei chimici, degli edili e dei metalmeccanici

26 agostoCasalgrande (Reggio Emilia), il sindaco socialista Umberto Farri è ucciso in casa da due uomini. L’omicidio è generalmente riferito al “ triangolo della morte”. Qualche giorno dopo, in una relazione dell’Ispettore generale di Ps inviato in Emilia, si legge: “L’uccisione del sindaco di Casalgrande, avvenuta la sera del 26 agosto u.s. è l’ultimo in ordine di tempo di altri delitti del genere perpetrati in comuni diversi della provincia di Reggio Emilia. Le circostanze che accompagnano questi delitti si assomigliano: sono sempre consumati di sera, quando l’oscurità e l’illuminazione pubblica molto ridotta consentono agli autori di non essere ravvisati; il numero di essi è quasi sempre lo stesso (tre o quattro); identico il mezzo adoperato (mitra o rivoltella); uguale la scelta del luogo ove la vittima è colpita (nelle immediate vicinanze dell’abitazione o all’interno di essa); identico il travisamento degli assassini, quando essi hanno il timore di poter essere riconosciuti dalle vittime (maschera rossa o nera che ricopre tutto il volto). Le popolazioni, specie di piccoli centri rurali, sono rimaste vivamente impressionate dai delitti in parola ed è molto diffuso in esse un senso di paura che rende quanto mai difficile l’azione della polizia diretta alla identificazione degli autori, in quanto chi potrebbe fornire qualche notizia, qualche indicazione utile a questo fine, tace nel timore di compromettersi e di incorrere nella vendetta (…) La cornice nella quale si inquadrano questi delitti è data dalla situazione politica della provincia, che del resto non è diversa né peggiore delle altre province finitime. La lotta partigiana è stata nell’Emilia particolarmente cruenta: molte sono state le vittime della ferocia nazifascista e l’odio e lo spirito di vendetta di tutti coloro – e non sono pochi – che avevano relazioni di parentela, di amicizia o affinità di idee politiche con le vittime stesse sono tutt’altro che sopiti (…).

27 agosto: termina con una manifestazione ad Asti, la rivolta degli ausiliari partigiani della polizia e dei partigiani che li hanno sostenuti. Diffuso un documento redatto congiuntamente con l’Anpi, con il quale si “invitano tutti i partigiani a rientrare nella massima disciplina alle loro famiglie, nell’attesa fiduciosa di una sollecita soluzione delle rivendicazioni avanzate”.

28 agosto: Mauro Scoccimarro denuncia sull’Unità che il Friuli “è un focolaio di provoca­zione fascista”.

Pallanza, 300 partigiani armati assaltano il locale carcere e liberano alcuni loro compagni, detenuti in attesa di giudizio.

Morciano (Fo), in documento inviato al Prefetto di Forlì e alla Camera del Lavoro di Rimini, la Commissione Interna del pastificio Chigi chiede che le eccedenze di grano non siano esportate, ma vengano utilizzate nel pastificio. Ciò permetterebbe un aumento dell’occupazione e l’esportazione di prodotto finito.

29 agosto: Risorgimento Liberale riporta una dichiarazione di Cino Moscatelli sulle agitazioni partigiane: “Sinceramente sono contrario a ritornare in montagna per sostenere le nostre ragioni. L’agitazione deve continuare nelle fabbriche e nelle piazze, senza armi”.

Bologna, la polizia arresta il maggiore delle Ss Karl Hass e lo consegnato agli agenti del Cic americano a Roma.

Washington: siglato l’accordo fra il Dipartimento di Stato e il Central Intelligence Group (Cig) per l’utilizzo degli agenti nelle ambasciate americane, dopo che John Hickerson della divisione Affari europei si era incontrato per conto di James Dunn, ambasciatore americano a Roma, con i dirigenti del servizio per garantire che la segretezza del personale impiegato in Italia“sarà salvaguardata passando il personale come personale di ambasciata e tutti i pagamenti effettuati dal Dipartimento di stato verranno rimborsati dall’agenzia”.

29 – 30 agostoCatanzaro, oltre 500 delegati partecipano al congresso della Federterra. Per la Direzione del Pci è presente Velio Spano.

31 agostoMilano, il prefetto, sostenuto dalla Camera del lavoro, impone il calmiere sui prezzi affidando il controllo della sua osservanza a squadre composte da un agente di Ps, un vigile urbano ed un rappresentante della stessa Camera del lavoro.

Agosto: Rinascita pubblica un editoriale non firmato, ma attribuibile a Togliatti, che ricostruisce l’origine della formazione del blocco antifascista e le sue motivazioni. L’autore nota che nel blocco hanno “avuto necessariamente larga parte le forze conservatrici italiane (…) Repubblica, Costituente erano obiettivi da raggiungersi ad ogni costo e prima di qualsiasi altro [in quanto la loro soluzione] era pregiudiziale per garantirsi condizioni democratiche di lotta (…) Era evidente – ed era anche, bisogna riconoscerlo, normale – che i conservatori italiani potessero aderire alla politica delle forze più avanzate del blocco antifascista unicamente al patto di avere fra le mani solide garanzie. I conservatori italiani dovevano assicurarsi che la liquidazione politica del fascismo (…) non coincidesse con modificazioni profonde o addirittura rivoluzionarie della struttura economica italiana. Esistevano tutte le condizioni, dunque, perché in seno al fronte antifascista, tra le sue due grandi ali, si addivenisse a un preciso compromesso. La natura del compromesso non poteva essere basata che su questi punti: rinunzia a impostazioni economiche di tipo rivoluzionario: direzione della vita economica – e quindi anche del risanamento finanziario e della ricostruzione – lasciato, nei punti decisivi, alle forze conservatrici; impegno di tutti i partiti alle soluzioni politiche fondamentali (…) libertà di azione sindacale, riforme minime sul terreno agrario (…).

Le Gelsominaie di Milazzo. Il primo sciopero delle donne siciliane
La rivolta delle Gelsominaie di Milazzo, è una storia poco conosciuta di donne che hanno lottato per la loro emancipazione e per il miglioramento delle condizioni di lavoro nella Sicilia dell’immediato dopoguerra
continua in
https://www.antudo.info/le-gelsominaie-di-milazzo-il-primo-sciopero-delle-donne-siciliane/

Palermo, per il controllo del territorio, comincia la faida mafiosa tra i Greco di Ciaculli e i Greco di Giardini Croceverde. Salvatore, detto “Piddu u tinenti”, pa­dre di Michele, futuro “papa” di Cosa Nostra, uccide un cognato e un fratello di quest’ultimo.

Bologna, la FIOM proclama uno sciopero (che durerà sei giorni) contro il tentativo padronale di applicare l’accordo provinciale in maniera discriminante tra i lavoratori. L’agitazione dei metalmeccanici riprende in settembre, per protestare contro lo sblocco dei licenziamenti che permette ai padroni di eliminare dalle fabbriche gli elementi più politicizzati. I metalmeccanici chiedono inoltre miglioramenti salariali e, al governo, la sospensione della trattativa sull’imposta di ricchezza mobile.

Settembre: concludendo i lavori del Comitato Centrale del PCI, Palmiro Togliatti afferma tra l’altro: “la sola via d’uscita dalla grave situazione presente sta nell’imprimere all’economia nazionale un nuovo corso, nel quale sia lasciata ampia libertà all’iniziativa privata, ma lo Stato intervenga per impedire con ogni mezzo la speculazione che tende a provocare il crollo della moneta e affamare il popolo, e in pari tempo eserciti una funzione di guida di tutta la ripresa economica nell’interesse nazionale”.

Roma, il generale Roberto Bencivenga aderisce al Fronte dell’Uomo qualunque.

4 settembreBologna, 120.000 lavoratori manifestano in piazza Maggiore contro la grave crisi occupazionale e il rialzo dei prezzi. Reclamano un controllo popolare sulla distribuzione delle merci e l’introduzione di un calmiere. Il comizio è tenuto dai tre segretari camerali, Malaguti, Bonazzi e Vacchi.

Roma, approvato il decreto legge che vieta l’emissione di mandati di cattura contro “partigiani e patrioti per fatti compiuti durante l’occupazione salvo che risulti, in modo certo, che i fatti suddetti costituiscano reati comuni”.

SettembreModena, nelle aziende metallurgiche inizia la lotta per i cottimi collettivi. La prima ad applicarli è la Corni.

5 settembre: il cancelliere austriaco Karl Kruber e il presidente del consiglio De Gasperi fir­mano a Parigi un accordo in base al quale l’Italia si impegna a riconoscere all’Alto Adige un ampia autonomia amministrativa, culturale ed economica, la completa uguaglianza di di­ritti negli accessi a pubblici uffici e il bilinguismo. In precedenza l’Austria aveva avanzato al tavolo di pace richieste territoriali sulle zone a maggioranza etnica e linguistica tedesca che erano state respinte dagli alleati.

6 settembreParma, la Camera del Lavoro indice una manifestazione popolare contro il carovita e per il calmiere dei prezzi.

Nel nord Italia si svolgono scioperi degli statali.

8 settembre: su L’Unità, Palmiro Togliatti apre la sottoscrizione per il giornale con un articolo nel quale scrive: “Grossi errori sono stati commessi dai nostri passati governi (…) I circoli reazionari stavano intorno a Bonomi ed influenzavano perfino Arpesani, la cui azione sorniona è stata esiziale (…) Bisogna reagire (…) preparare una seria legge sulla stampa che imponga ai magistrati la difesa dell’onore dei cittadini e della dignità delle istituzioni repubblicane (…) bisogna riaprire il capitolo dei pescecani e dei profittatori che riprendono a dominare il giornalismo, sancendo la loro indegnità a possedere e a controllare dei giornali ed espropriandoli delle loro aziende”.

Scandolara Ravara (Cremona), l’agrario Mario Morandi uccide con una fucilata alla schiena il sindacalista Olimpio Puerari che, con altri lavoratori, si era recato dal Morandi per chiedergli conto delle violenze praticate ad un altro lavoratore.

9 settembreRoma, il ministro Epicarmo Corbino rivela che si sta pensando di fare un governo senza i comunisti: “Se i socialisti non ci stanno per paura che i comunisti monopolizzino poi l’opposizione, si pensa di fare a meno anche dei socialisti. Il problema nasce dalla convinzione che i comunisti (…) potrebbero innescare un meccanismo di violenza nel paese tale da provocare l’intervento di sovietici e jugoslavi al fianco del PCI. De Gasperi deciderà per un governo senza estrema sinistra solo se sarà garantito che gli angloameri­cani non consentiranno un intervento dall’Est”(OSS 86500/9-946).

Con una risoluzione del Comitato centrale, il Pci afferma che “la sola via d’uscita dalla grave situazione presente sta nell’imprimere all’economia nazionale un nuovo corso, nel quale sia lasciata ampia libertà d’iniziativa privata, ma lo Stato intervenga per impedire con ogni mezzo la speculazione che tende a provocare il crollo della moneta e affamare il popolo, e in pari tempo eserciti una funzione di guida di tutta la ripresa economica nell’interesse nazionale. Rientrano quindi in questo campo tanto un’energica politica fiscale per colpire le classi abbienti, quanto la azione pianificatrice esercitata dagli appositi organi di governo al centro e alla periferia, il controllo della produzione esercitato dai consigli di gestione, un efficace controllo sui prezzi e l’aumento delle razioni alimentari, la nazionalizzazione delle imprese monopolistiche, l’inizio della riforma agraria a favore dei contadini senza terra”.

Canapina (Viterbo), assalto fascista e di simpatizzanti dell’Uomo Qualunque alle locali sezioni del Pci e del Psiup. Tre feriti.

10 settembre: l’ufficio di coordinamento dei servizi segreti americani in Italia, in un suo rapporto afferma che “i comunisti hanno la sola prospettiva della presa violenta del potere, ma la cosa è altamente improbabile”.

10 – 11 settembre: il direttivo della Cgil, approva la richiesta della imposta straordinaria sul patrimonio, l’avocazione dei profitti e la lotta alla speculazione.

11 settembreMestre, scontri durante una manifestazione operaia davanti la Questura. Venti lavoratori rimangono feriti nelle cariche effettuate dalle autoblindo dei carabinieri.

Bologna, si riuniscono i rappresentanti delle Camere del Lavoro della regione, della Federterra, della Federazione delle cooperative e i sindaci per discutere dei gravi problemi legati al carovita. Negli stessi giorni, la Camera del lavoro di Bologna invita i cittadini a denunciare i nominativi delle persone che si erano illegittimamente arricchite durante il fascismo.

12 settembreReggio Emilia, accordo FIOM e Associazione Industriali per il pagamento dell’acconto del 30 per cento.

L’Ambasciata americana a Roma invia a Washington un rapporto sul conto di Arnoldo Mondadori, rilevando che “dopo aver servito i fascisti, ora non ha scrupoli a servire democristiani, socialisti e comunisti (…) adesso professa simpatie socialiste e ha annunciato un progetto per dividere i profitti con gli operai (…) personalmente è scaltro, senza scrupoli quando vi sono di mezzo i quattrini e politicamente instabile essendo interamente governato dall’opportunismo”.

13 settembreRoma, Alcide De Gasperi, nel corso di una conversazione con Henry Tasca, rappresentante del Tesoro americano presso l’Ambasciata, afferma come una rottura con i comunisti non fosse possibile in quel momento “a causa della conferenza di pace e degli effetti che una esclusione violenta dei comunisti dal governo potrebbe avere sulla Russia, per quanto riguarda le condizioni finali della pace da imporre all’Italia”, ma che “una volta firmata la pace (…) avrebbe dovuto invece esservi una resa dei conti, da cui si sarebbe sviluppata una crisi generale, il cui scopo principale avrebbe dovuto essere di sconfiggere definitivamente i comunisti (…) dato che in Italia non c’era nessuna possibilità di raggiungere un qualsiasi serio accordo a lunga scadenza con il Pci”.

Catanzaro, Paolo Cinanni invia una lettera alla direzione nazionale del Pci, in cui descrive la situazione dei contadini nella provincia: “In merito alla occupazione delle terre, abbiamo provveduto in questi giorni a mettere nella legalità i contadini, facendo presentare da tutte le cooperative le regolari domande. La pressione è però forte e l’occupazione avverrà prima dello scadere dei 15 giorni. In una riunione di segreteria abbiamo deciso di guidare l’azione, perché non abbia carattere sporadico e disordinato e farla avvenire martedì contemporaneamente in tutti i centri della provincia”.

15 settembre: dopo il referendum, nasce la Repubblica popolare di Bulgaria.

16 settembreBologna, la Camera del Lavoro discute l’applicazione dell’accordo per lo sblocco parziale dei licenziamenti e delle norme sulla Cassa integrazione nel Nord Italia. Rilevata la tensione che l’accordo provoca nella base, impegna i Comitati direttivi e le Commissioni interne a “uniformarsi ad un’energica azione di esame e di controllo perché in via di massima i licenziamenti non vengano effettuati che nei soli di casi di riconosciuta e inderogabile necessità”.
Roma, nasce Alitalia, compagnia aerea di bandiera

17 settembreRoma, la Corte di Cassazione, nella sentenza relativa al ricorso Carrera, afferma che non costituisce causa ostativa alla concessione dell’amnistia “la tortura di un partigiano che fu sospeso al soffitto con le mani e i piedi legati, facendogli fare da pendolo e venne colpito con pugni e calci per costringerlo ad accusare i suoi compagni”.

Puglia Calabria, i contadini occupano 75.000 ettari di terre, in 72 comuni. Alcide De Gasperi ordina di “procedere energicamente a carico dei responsabili di occupazioni arbitrarie”. E così sarà: la polizia sparerà, provocando morti e feriti. La rivolta per la terra si estende a Lazio, Calabria e Sicilia, dove decine di migliaia di contadini occupano i feudi a Monreale, Bellolampo, Ribera, Vizzini, Grammichele, Palagonia, Ramacca, nella zona di Catania e in altre decine di località, culminando il 28 settembre con lo sciopero generale in tutta l’isola, per la terra, contro il carovita e la disoccupazione. Gli agrari e la mafia si organizzano, passando al terrorismo e all’assassinio dei capilega.

Bitonto (Bari), la polizia apre il fuoco su lavoratori in sciopero ferendo numerose persone.

18 settembre: De Gasperi si dimette da segretario della DC. Lo sostituisce Attilio Piccioni.


19 settembre
Roma, manifestazione davanti al Palazzo del governo. La polizia carica i manifestanti: un morto.

La magistratura rinvia a giudizio 40 persone per l’attività del movimento separatista in Sicilia, e fra esse: Vincenzo Vassallo, Vincenzo Gioitta, Luigi Lauretta, Salvatore Gullotta, Salvatore Torrisi, Angelo Miceli, Mario e Giacomo La Rosa, Michele Papa, Salvatore Lanzafame, Antonio Finocchiaro, Rosario Flaravigna, Giuseppe De Marco, Vincenzo Torrisi, Salvatore Giuffrida, Gaetano Candullo, Calogero Camiglia, Antonio Velis, Nando Romano, Vincenzo Milazzo, Vincenzo Buccheri, Tommaso Panebianco, Pasquale Trigiglio, Salvatore Arcerito, Francesco Boria, Matteo Farina, Ignazio Sortino, Umberto La Rosa: tutti ritenuti appartenenti al gruppo diretto da Antonio Canepa; ma ritiene il duca di Carcaci, comandante generale dell’Evis, e Concetto Gallo, comandante militare, responsabili “solo di aver fornito informazioni e viveri“.

20 settembre: su L’Unità, Palmiro Togliatti risponde a Giuseppe Saragat che aveva affermato che molti comunisti intendono il patto di unità d’azione con il Psiup come un mezzo per disgregarlo. Il leader comunista scrive: “Vale la pena di rispondere? Non è forse premio sufficiente alla fatica dell’onorevole Saragat il fatto che gli abbia valso la simbolica concessione della tessera ad honorem del movimento dell’Uomo qualunque?”

22 settembreAlia (Palermo), attentato dinamitardo della mafia.Una bomba è fatta esplodere contro la casa del segretario della Camera del lavoro, dov’era in corso una riunione di contadini, provocando la morte di Giovanni Castiglione e Girolamo Scaccia, e il ferimento di altre 13 persone. I contadini stavano preparando l’occupazione dei feudi gestiti da gabelloti mafiosi.

24 settembreReggio Emilia, Palmiro Togliatti – durante i lavori della Conferenza d’Organizzazione del PCI – pronuncia il famoso discorso sul rapporto tra ceti medi e partito comunista, discorso poi raccolto e sviluppato nel volume Ceto medio ed Emilia Rossa. Tra l’altro afferma: “Il principio dell’organizzazione, principio a cui uomini come Prampolini e altri capi del vecchio socialismo reggiano tenevano molto, deve essere nel sangue di questi lavoratori. Di questa tendenza all’organizzazione, da questa capacità d’organizzazione, noi dobbiamo prendere tutto quello che vi è di buono nella tradizione per portarlo alla nostra tradizione”.

25 settembre: L’Unità, in un articolo dedicato all’occupazione delle terre in provincia di Catanzaro, scrive: “Resti il diritto di proprietà, i contadini non chiedono di annullarlo o di menomarlo. Essi chiedono soltanto di poter coltivare direttamente, fuori da ogni soggezione schiavistica ai grandi proprietari, col solo obbligo del pagamento di un equo canone (…).
La risposta del governo arriverà due giorni dopo: De Gasperi condanna duramente le occupazioni di terre incolte e dichiara la ferma volontà di reprimerle.

26 settembre: il periodico neofascista Rivolta Ideale annuncia la costituzione del Fronte dell’italiano, “associazione di studi politici e sociali” che nel suo programma dichiara: “Noi vogliamo riconciliare gli Italiani al di sopra dei partiti, promuovere la collaborazione delle classi nell’amore della Patria (…).

Bologna, convegno regionale delle Camere del Lavoro. Decisa l’intensificazione della lotta contro il caro vita. In un successivo incontro, il 4 ottobre, cui partecipano anche le Camere del lavoro di Pesaro e Firenze, è deciso di inviare a Roma una rappresentanza di sindaci, Camere del Lavoro e cooperative emiliano romagnole e delle regioni vicine, per chiedere immediati provvedimenti a favore della popolazione. E’ deciso, inoltre, “di continuare nell’applicazione dei listini alla produzione (…) e di controllarne più severamente le esecuzioni con il rafforzamento delle squadre di vigilanza e controllo popolare”.
Al rientro della delegazione è inviato alla Presidenza del Consiglio il seguente telegramma: “Camere del Lavoro emiliane esigono entro 5 novembre ammasso et tesseramento generi più largo consumo, secondo richiesta già presentata delegazione emiliana. Passato termine camere procedono vasta azione masse (…).

27 settembre: durante il Consiglio dei ministri, Alcide De Gasperi si sofferma sull’occupazione delle terre incolte da parte dei contadini in provincia di Catanzaro, esprimendo parole di condanna e la ferma decisione di reprimerle.

Firmato l’accordo per i dipendenti statali. Prevede un consistente aumento degli stipendi e la 13° mensilità, nonché diversi accordi provinciali per alcune categorie dell’industria.

Cosenza, si svolge il congresso provinciale della Federterra.

28 settembre: muore Achille Grandi. In sua sostituzione viene eletto segretario della CGIL Giuseppe Repelli, il quale sarà sostituito nell’aprile del 1947 da Giulio Pastore, il sindacalista cattolico che fruiva della fiducia incondizionata di De Gasperi.

Sicilia, sciopero generale per la terra ai contadini

30 settembre: termina con 11 condanne a morte il processo di Norimberga ai criminali di guerra nazisti. Tutti gli imputati condannati a morte saranno impiccati il 16 ottobre 1946 (tranne Hermann Göring, che riuscì a suicidarsi il giorno prima dell’esecuzione con del cianuro di potassio): von Ribbentrop, Keitel, Kaltenbrunner, Rosenberg, Frank, Frick, Streicher, Sauckel, Jodl, Seyß-Inquart. I cadaveri dei gerarchi vennero poi cremati nei forni del lager di Dachau e le loro ceneri gettate nel rio Conwentz.
Gli esperimenti medici condotti dai dottori tedeschi portarono alla creazione del codice di Norimberga per controllare i futuri processi che coinvolgevano esseri umani, e al cosiddetto processo ai dottori.
L’1 Ottobre 1946, i giudici del tribunale del processo di Norimberga condannarono le SS, dichiarandole un’organizzazione criminale. I giudici sottolinearono questa sentenza dichiarando che le SS vennero usate per scopi che erano criminali, che comprendevano: la persecuzione e lo sterminio degli ebrei, brutalità ed esecuzioni nei campi di concentramento, eccessi nell’amministrazione dei territori occupati, l’amministrazione del programma di lavoro schiavistico e il maltrattamento e assassinio di prigionieri di guerra (IMT, 1946, Vol. XXII, p. 516, in: Höhne, 1969, p. 3). La sentenza continuava dichiarando che il sospetto di crimini di guerra avrebbe coinvolto tutte le persone che erano state ufficialmente accettate come membri delle SS… che divennero o rimasero membri dell’organizzazione sapendo che veniva usata per commettere atti dichiarati criminali dall’articolo 6 dello statuto di Londra sui crimini di guerra (International Military Tribunal, 1947-1949, Vol. XXII, p. 517 in: Höhne, 1969, p. 3)
Crotone, una manifestazione di protesta degli operai Montecatini è stroncata dall’intervento della polizia che apre il fuoco ferendo gravemente tre giovani, uno dei quali morirà poco dopo in ospedale. Nei giorni successivi il prefetto impone il coprifuoco dalle 20 di sera alle 8 del mattino, mentre la città è presidiata militarmente e le forze di polizia procedono ad arresti e perquisizioni arbitrarie.

Fine settembreBologna, congresso provinciale della Federterra. Il passo più importante è il riconoscimento e la difesa della piccola e media proprietà coltivatrice. Viene inglobata anche la categoria dei coltivatori diretti e l’organizzazione si trasforma in Confederterra, per assicurare una maggiore articolazione fra le diverse categorie che la compongono.

OttobreRoma, Riccardo Lombardi scrive una lettera aperta nella quale afferma, tra l’altro: “ai lavoratori si potranno chiedere sacrifici solo se e in quanto essi abbiano il controllo – ed il modo di influire – sulla gestione delle aziende e soprattutto – questa è la cosa essenziale – sul modo in cui vengono reinvestiti i profitti”. Secondo Lombardi “la ricerca di tale investimenti non si può lasciare all’interesse individuale dei privati, ma deve essere indirizzata secondo un piano controllato dai lavoratori”. Lombardi invita la CGIL ad assumere il controllo di questa iniziativa sottolineando che il problema del reinvestimento dei profitti “non è risolto dai Consigli di gestione, i quali, passata la fase rivoluzionaria, sono organi di collaborazione di classe agli effetti ristretti dell’azienda singola e perfino troppo facilmente degeneranti in compromessi corporativi fra padroni e operai”.


1 ottobre
: in una riunione clandestina a Roma, promossa per iniziativa, tra gli altri, di Pino Romualdi, è decisa la riunificazione in una unica organizzazione dei diversi e autonomi gruppi fascisti in attività sul territorio nazionale. All’organizzazione viene dato il nome di Far (Fasci d’Azione Rivoluzionaria). Retta da un direttorio nazionale, è strutturata su gruppi costituiti dove possibile in ogni capoluogo di provincia e affiancata da un organismo paramilitare a cui viene dato il nome di Esercito Clandestino Anticomunista (poi cambiato in quello di Esercito Nazionale Anticomunista). Come responsabile del comando di Milano viene designato Ferruccio Gatti, ex generale della Milizia. Il direttorio stabilisce che possono far parte dell’organizzazione “coloro che degnamente militarono nel Partito Fascista Repubblicano” nonché “tutti i cittadini, purché non di razza israelitica e non appartenenti alla massoneria”. Romualdi sarà uno dei fondatori del Msi (Movimento Sociale Italiano).

Firenze, la Corte di appello assolve con formula piena Licio Gelli dall’accusa di aver sequestrato Giuliano Bargiacchi, perché il fatto non costituisce reato.

1 – 3 ottobreCrotone, il prefetto impone il coprifuoco dalle 20 di sera alle 8 del mattino, mentre la città è presidiata militarmente e le forze di polizia procedono ad arresti e perquisizioni arbitrarie.

4 ottobreBologna, nuova riunione regionale delle Camere del lavoro, Federterra, Federazione delle cooperative e sindaci per affrontare i problemi del carovita. E’ deciso l’invio di una delegazione a Roma per chiedere al governo: “1) l’immediato tesseramento dei grassi (olio, burro, strutto). 2) blocco e tesseramento del latte alla produzione e di ogni tipo di formaggio e la temporanea sospensione della produzione del grana dall’ottobre al marzo per ovviare alla carenza di latticini. 3) produzione controllata e distribuzione tesserata di alcuni manufatti industriali (tessuti tipo, scarpe, biciclette, attrezzi agricoli, concimi chimici e anticrittogamici). 4) finanziamento immediato degli enti comunali di consumo e delle cooperative di consumo da parte di tutte le banche”.

Arrestato per la seconda volta Concetto Pettinato.

5 ottobre: la rivista dei gesuiti Civiltà Cattolica chiede il ritiro dalla circolazione del libro di Lawrence L’amante di lady Chatterley. Il libro sarà sequestrato.

6 – 8 ottobreBologna, la Camera del Lavoro organizza sui problemi del carovita oltre 150 riunioni nelle fabbriche, nei cantieri e nei pubblici uffici, cui partecipano migliaia di lavoratori.

9 ottobreRoma, la polizia carica e apre il fuoco contro gli operai del Genio Civile che manifestano davanti al ministero dell’Interno: tre lavoratori uccisi e 82 feriti.

Milano, Sergio Barazzoli, Santino Marchioro ed altri piazzano una bomba nella sede comunista di Porta Genova, in previsione di una riunione di militanti, ma l’esplosione anticipata dell’ordigno provoca la morte del figlio del custode, Gianfranco Fiammini di soli 5 anni.

10 ottobreCesena, per aggirare le posizioni intransigenti della Confida, si tiene una riunione tra i rappresentanti delle Camere del Lavoro e della Federterra di Cesena, Rimini e Forlì con i maggiori enti pubblici della provincia. Si discute l’applicazione del Lodo De Gasperi in connessione con l’accordo stipulato il 22 marzo sulle rivendicazioni di guerra.

Gli agrari dichiarano che “l’operato degli Enti Morali non vincola in alcun modo i singoli agricoltori ed è impegnativo esclusivamente per le aziende degli enti medesimi”.

11 ottobre: il governo italiano vara il prestito della ricostruzione, buoni del tesoro di durata trentennale.

Roma, firmato l’accordo sulla tregua salariale: 35 per cento d’aumento sulla busta paga per tutti gli operai dell’industria, aumento del 50 per cento degli assegni famigliari, tredicesima mensilità comprensiva dell’indennità di contingenza, 12 giorni di ferie annuali. In cambio vengono accantonate per sette mesi tutte le rivendicazioni

12 ottobre: l’Unità denuncia il ruolo avuto dai fascisti negli scontri davanti al Vimi­nale. Parla di 150 elementi provenienti dal campo sfollati di Cinecittà, di reduci capeg­giati dall’avvocato Paleani e dal dottor Di Cola esponenti di Democrazia Repubblicana, una vera e propria organizzazione fascista. Durante gli scontri muoiono tre persone. Il campo di Cinecittà ospita soprattutto ex combattenti della RSI e della Decima.
L’Italia adotta l’Inno di Mameli come inno nazionale

13 ottobreMilano, primo convegno nazionale dei consigli di gestione. Il ministro Morandi illustra un progetto che esalta la collaborazione fra produttori e prevede la preminenza dei rappresentanti del capitale, impegnando il governo al riconoscimento giuridico dell’istituto, che si è esteso alle principali aziende.

Pietro Secchia, su Vie Nuove, commenta la nascita dei Far, chiedendo una più vigorosa azione contro il neofascismo.

15 ottobre: si conclude a Parigi la Conferenza di pace che ha portato alla definizione dello schema di un trattato da imporre alle nazioni alleate della Germania. Nella conduzio­ne della trattativa è ripetutamente emerso il grave contrasto tra le mire espansionistiche so­vietiche e la volontà di contenerle da parte degli alleati. La delegazione italiana è compo­sta da De Gasperi, Bonomi e Saragat.

L’Unità pubblica l’intervento di Emilio Sereni sul ruolo dei consigli di gestione. L’esponente comunista affermaa, tra l’altro: “Poiché nell’attuale società capitalistica il regolatore ultimo dell’economia nazionale non può che essere il mercato, non si deve attendere che dal movimento dei consigli di gestione sorga un piano di coordinamento economico tale da coinvolgere ogni attività nazionale. I comitati di coordinamento avranno invece una decisiva funzione di iniziativa e di controllo rispetto alla realizzazione delle direttive economiche e degli interventi equilibratori che deve compiere il governo democratico”.

Muore, suicidandosi con una capsula di cianuro, Hermann Goering.

16 ottobre: eseguite le condanne a morte per i dirigenti nazisti riconosciuti colpevoli dal tribunale di Norimberga. Sono giustiziati: Ribbentrop, Keitel, Kalterbrunner, Frank, Rosenberg, Frick, Streicher, Sauckel, Jodl. Il processo si era chiuso il 31 agosto.

Roma, la Cassazione si pronuncia sul processo contro Concetto Pettinato, affermando che “I direttori dei giornali politici, quantunque colpiti dalla sanzione del collaborazionismo, possono godere dell’amnistia purché non abbiano coperto funzioni elevate di direzione civile e politica”.

17 ottobreRoma, un rapporto dei servizi segreti evidenzia lo status di confidente che riveste Renato Prunas, segretario generale del ministero degli Esteri, che spinge la sua solerzia fino ad informare gli americani perfino degli spostamenti di personale all’interno del ministero.

18 ottobreCurino (Biella), si radunano alcune centinaia di persone aderenti al Movimento di resistenza partigiana, di recente costituzione, con lo scopo di procedere alla “costituzione di centurie di lavoratori composte di partigiani, reduci, disoccupati come avviamento alla costituzione di un Esercito del lavoro per la ricostruzione morale e materiale del paese”.

Il Counter Intelligence Corps di Milano invia al questore di Verona, Guido Masiero, una lettera di elogi per il capitano di Ps Aristide Tabasso che aveva proficuamente collaborato alla ricerca di una parte del carteggio di Mussolini.

19 ottobreRoma, una manifestazione di lavoratori disoccupati manifesta vivacemente davanti alla Presidenza del consiglio. Il bilancio degli scontri è di un morto e un centinaio di feriti.

Washington, il giornalista Michael Chinigo, direttore per l’Europa dell’agenzia International News Service, secondo quanto dichiarerà successivamente, è ricevuto alla Casa Bianca e porta un messaggio personale di Alcide De Gasperi. Truman, a sua volta, risponde con una lettera che affida allo stesso Chinigo, contenente l’invito al presidente del Consiglio italiano a recarsi negli Stati Uniti.

17 – 21 ottobreBologna, I Congresso nazionale della Federterra.

22 – 23 ottobreBologna, congresso nazionale della cooperazione agricola.

22 ottobreSanta Ninfa (Trapani), ucciso Giuseppe Biondo, mezzadro iscritto alla Federterra, che lottava per l’applicazione della legge sulla divisione del prodotto al 60% per il mezzadro e al 40% per il proprietario. Era stato sfrattato illegalmente dal proprietario del terreno, ma era tornato a lavorarvi.

Sicilia, i carabinieri uccidono, in uno scontro a fuoco, Luigi Cafiso, componente della banda Avila.

23 ottobre: New York, prima seduta dell’ONU, l’Organizzazione delle nazioni Unite.

Vietnam, terrificante bombardamento navale francese su Haiphong: 20.000 morti.

Corleone (Palermo), si svolge una manifestazione di contadini che riesce a mobilitare fino a 4mila persone, obbligando i carabinieri a rilasciare persone fermate nel corso di un precedente rastrellamento. Compiuto un attentato incendiario contro la casa del segretario della sezione comunista, Michele Zangara.

25 ottobre: Riccardo Lombardi, sul giornale azionista L’Italia libera, scrive che ai lavoratori “si potranno chiedere sacrifici solo se ed in quanto essi abbiano il controllo sulla gestione delle aziende e soprattutto – questa è cosa essenziale – sul modo in cui vengono reinvestiti i profitti”.

Accordo interconfederale, tra sindacato e Confindustria, per il trattamento delle operaie gestanti.

Dopo che l’Anpi ha sconfessato il Movimento Resistenza Partigiana accusandolo di intenti provocatori, la polizia mette in stato di fermo alcuni ex partigiani a Curino (Biella) e altri considerati capi, nella sede di via Montenapoleone n.18 a Milano, fra i quali il responsabile del Movimento, Carlo Andreoni. Tutti saranno rilasciati dopo pochissimi giorni. Il nome di Andreoni compare in un primo elenco di agenti dell’OVRA, ma sparirà nelle pubblicazioni successive degli elenchi. La storia di Andreoni è ricca di mistero. Nel 1921, a vent’anni, uccide, sul treno Roma-Arezzo e insieme a un complice, un generale turco, agente dei servizi di quel paese. E’ condannato a 28 anni, poi ridotti a 18 per la sua giovane età. Nel periodo passato in carcere, aderisce al Partito Comunista, poi, nel 1928 passa al PSI. Li­berato nel 1934, fino allo scoppio della guerra non svolge nessuna attività politica. Suc­cessivamente prende contatto con il gruppo di socialisti che poi darà vita al MUP. Per un certo periodo rappresenta i socialisti in seno al CLN e ricopre la carica di vice segretario del Partito Socialista. Andreoni sostiene strenuamente una politica di rottura del CLN cer­cando di contrapporre tutte le forze di sinistra a quelle moderate. A tale proposito scrive Giorgio Amendola ai compagni della direzione comunista operanti a Milano, che Carlo An­dreoni aveva iniziato un’offensiva “per imporre una linea politica tendente alla rottura del Comitato di Liberazione e alla formazione di un blocco di estrema sinistra nel quale do­vrebbero starci il PSI, i comunisti dissidenti che pubblicano Bandiera Rossa, altri gruppi di dissidenti cattolici e repubblicani e, bontà loro, anche il PCI contro il quale intanto viene sferrata una campagna di calunnie per dipingerlo collaborazionista, ecc.” (Giorgio Amendola, Lettere a Milano, Editori Riuniti Roma 1973 pag. 206). Nel febbraio 1944, con documenti falsi intestati a Demetrio Sergi, lascia Roma per Milano dove, il 10 marzo, è arrestato insieme ad altri dirigenti socialisti. L’operazione è organizzata da un agente dell’OVRA che si fa chiamare Ugo Alberti. In realtà si tratta di Ugo Osteria, uno dei più scaltri agenti dell’OVRA (riuscì an­che ad infiltrarsi nel centro estero del PCI a Parigi riuscendo ad operare al fianco di Togliatti) e grande esperto del doppiogioco. Osteria era il responsabile della Squadra Azzurra, gruppo che collaborava con i tedeschi, ma che contemporaneamente si adoperò per salvare im­portanti esponenti antifascisti a cominciare dallo stesso Ferruccio Parri. Osteria, per libe­rare Andreoni, si dice disponibile in cambio della somma di 50.000(Cfr. intervista di Andreoni al Tempo del 23 maggio 1945), contemporaneamente inoltra un rapporto a Guido Leto in cui si consiglia la liberazione di Andreoni e dei suoi compagni in vista di un possibile compro­messo tra alcuni uomini di Salò. Mussolini in persona ordinò a Ulderico De Luca di prendere contatto con Andreoni e altri socialisti (Pieraccini, Lorenzetti, Recal­cati, Valcarenghi, Acclarini, Oleari e altri). Venne liberato (13 giugno) solo Andreoni – mentre gli altri arrestati vennero rinchiusi a Fossoli – il quale, dopo aver troncato i rapporti con De Luca, rientrò a Roma. Nella capitale entra in contatto con il gruppo che fa capo a Felice Anzalone e può contare sul gruppo di partigiani (organizzati dai socialisti intransi­genti) del Quadraro comandati da Gioacchino Basilotta, il quale, a sua volta è strettamente legato a Giuseppe Albano, il Gobbo del Quarticciolo. Il Mo­vimento è collegato al Fronte nazionale moderato, diretto da Ponteviva, un ex ufficiale della RSI. Ha collegamenti anche con il Partito nazionale italiano e con l’Armata italiana di libera­zione. Fronte e Partito hanno il compito di reclutare ex repubblichini. Movimento e Armata si occupano, invece, dei rapporti con gli ex partigiani. Compare così la figura di Giovanni Gibellini (Manù) delegato provinciale di Reggio Emilia del Movimento e capo dell’organizzazione Fiaccola. Bandito comune, reclutava ex partigiani da inviare in monta­gna come risulta dal verbale d’interrogatorio di un altro affiliato, Pietro Ackermann, il quale parla di numerosi depositi di armi. Altro esponente è Luigi Acto, detto Tek Tek. Al gruppo di Gibellini fanno riferimento anche l’Unione Repubbliche Rosse Europee diretto da Gae­tano Isca (Cordova) che ha ramificazioni a Palermo, Torino e Firenze. All’organizzazione di Gibellini sono legati anche Gustavo Borghi, accusato dell’omicidio di un carabiniere a S. Prospero (Mo), Vincenzo Poli, autore di un attentato alla federazione comunista di Modena (30.11.46, ndr), Oliviero Millo, Guido Baldazzini, ex partigiano, poi delinquente comune. Costui è a capo di una banda accusata dell’omicidio dell’avvocato Ferdinando Ferioli (S. Michele di Sas­suolo 25.8.1946). Anche la banda diretta da Bolognini è legata a Gibellini. Esiste comunque un collegamento molto stretto, sul quale si è indagato poco o niente, tra il Movimento di An­dreoni e alcuni degli organizzatori ed esecutori di delitti poi passati alla storia come “il triangolo della morte”.

Il 21 novembre saranno arrestati a Genova i componenti di un’organizzazione monarchica e fa­scista chiamata Divisione partigiana Savoia. Sono tutti ex appartenenti alla Gnr. Tra gli arre­stati ci sono anche due donne.

27 ottobreRoma, comunisti e socialisti confermano il patto d’azione. Nello stesso giorno Confindustria e CGIL firmano un accordo di tregua salariale per i successivi sei mesi.Firmato anche l’accordo interconfederale che stabilisce il pagamento di tutte le festività sancite dalla legge e dalla contrattazione collettiva. L’accordo prevede anche il pagamento di una tredicesima mensilità: non si tratta più di una “gratifica” per qualche privilegiato, ma di un diritto per tutti i lavoratori

29 ottobre: si conclude il convegno per la trasformazione fondiaria del Mezzogiorno ed i consorzi di bonifica, alla presenza dei ministri Segni e Sereni.

In un documento, l’ufficio di segreteria del Pci afferma che i delitti avvenuti in Emilia negli ultimi mesi sono “opera di elementi criminali, i quali nulla hanno a che fare né con il Partito comunista, né con l’Anpi, né con altre organizzazioni democratiche e repubblicane, anche se taluni dei colpevoli si sono spacciati per partigiani (…).

31 ottobreRoma, esplodono 2 bombe davanti all’Ambasciata britannica.

Ottobre: il direttore de Il Borghese e senatore del Msi Mario Tedeschi racconterà anni dopo, che in questo mese “i dirigenti dell’Università cattolica Pro Deo erano in contatto con alcuni membri delle organizzazioni clandestine (…) e proposero allora di tenere un pubblico dibattimento sul tema Neofascismo o democrazia’, e per sicurezza degli elementi fascisti che sarebbero intervenuti, venne stabilito che la riunione avesse luogo in zona extraterritoriale, fissando per questo un’aula dell’Università del Laterano”.

Fondato il Fronte antibolscevico dal colonnello dell’esercito, presso lo Stato maggiore, Oete Blatto; dal colonnello dell’Aeronautica, ex responsabile del Sia, Ugo Fischietti; dal colonnello dell’esercito, presso lo Stato maggiore, Giuseppe Brayda, e dal maresciallo del Sia Angelo Crocetta. Il Fronte antibolscevico è occultato sotto la copertura dell’Atai (Associazione per il turismo aereo internazionale) e arriverà ad organizzare 2.500 uomini. Ufficialmente, risulterà sciolto nell’estate del 1948.

Roma, inizia dinanzi alla II sezione della Corte di assise, il processo a carico dei partigiani accusati di aver ucciso il commissario di Ps Armando Stampacchia, al Quadraro.

Firmato l’accordo per i lavoratori del gas che prevede una tendenziale parità fra operai ed impiegati, la pensione al 90% della paga base e la limitazione degli appalti nel settore.

2 novembre: Togliatti si incontra con Tito per tentare di trovare una soluzione sulla que­stione di Trieste e dei confini orientali. Rientrando in Italia comunica la disponibilità della Jugoslavia a riconoscere il possesso di Trieste, a restituire i prigionieri e ad avviare tratta­tive commerciali in cambio della annessione di Gorizia. Il governo italiano, pur disponibile ad avviare trattative dirette, rifiuta lo scambio. La stampa anticomunista descriverà il tenta­tivo di mediazione condotto da Togliatti come un “complotto del comunismo internazio­nale”.

Belmonte Mezzagno (Palermo), trucidati con un colpo alla nuca i fratelli Giovanni, Vincenzo e Giuseppe Santangelo, contadini. Il triplice omicidio è compiuto, su mandato degli agrari, a scopo intimidatorio e, di fatto, pone fine alle rivendicazioni contadine nella zona.

Scarcerati, su ordine del ministero degli Interni, Carlo Andreoni ed i suoi compagni. Il processo a loro carico proseguirà con gli imputati a piede libero.

3 novembre: la radio riprende, per la prima volta dopo l’8 settembre 1943, le trasmissioni sull’intero territorio nazionale, dopo aver completato il collegamento fra le stazioni radio del nord e del sud d’Italia.

4 novembreRoma, in un Appunto del ministero degli Interni si rileva che “dalle segnalazioni finora pervenute dalle varie questure, il numero delle persone uccise, perché politicamente compromesse, è di n. 8.197 mentre 1.167 sono state, per lo stesso motivo, prelevate e presumibilmente soppresse”, per un totale di 9.348.
Questa la suddivisione per regioni: Piemonte, 2.523; Emilia – Romagna, 1.958; Lombardia, 1.481; Liguria, 1.360; Veneto, 907; Friuli Venezia Giulia (esclusa Trieste), 472; Toscana, 308; Lazio, 136; Valle d’Aosta, 107; Marche, 84; Umbria, 17; Abruzzo, 16; Trentino Alto Adige, 6; Campania, 5; Basilicata, 3; Molise, 1.

5 novembreRoma, l’Associazione Agricoltori presieduta dall’avvocato Tullio Caraffa entra a far parte dell’Uomo Qualunque. Nel corso della giornata, i suoi aderenti avevano tentato di marciare sul Campidoglio.

Un rapporto del controspionaggio americano rivela le manovre britanniche per impossessarsi della Montecatini “ad ogni costo e con ogni mezzo”, sottolineando che la prima moglie di Guido Donegani era inglese, che il figlio nato da quell’unione serve come maggiore nell’esercito britannico ed è stato inviato in missione speciale a Como, alla fine del 1945, per convincere il padre a cedergli tutto il patrimonio per evitare che possa essere confiscato dal Cln. Il rapporto conclude avvertendo che, proseguendo in questo modo, “l’America finanzierebbe l’Italia per il profitto inglese”.

6 novembrePalermo, con la mediazione dell’Alto commissario Giovanni Selvaggi, viene stipulato un “patto di collaborazione e di concordia” fra proprietari e contadini.

7 novembreRoma, il Consiglio dei ministri approva un ordine del giorno nel quale, pur sottolineando “l’aspetto positivo della proposta di Tito”, respinge lo scambio fra Trieste e Gorizia: la prima all’Italia e la seconda alla Jugoslavia.

8 novembreHaiphong, nel Vietnam settentrionale, scoppia una rivolta contro le truppe francesi. L’incrociatore Suffren apre il fuoco, causando la morte di 6.000 persone

9 novembre: la Voce Repubblicana, pur respingendo la proposta di Tito di avere Gorizia in cambio di Trieste, giudica positivamente l’azione di Palmiro Togliatti che ha avuto il merito, scrive, di affermare, instaurando con la Jugoslavia trattative dirette, il “principio di dignità nazionale”.

10 novembre: si svolge la seconda tornata delle elezioni amministrative. La Democrazia Cristiana arretra al nord a favore della sinistra e al sud a vantaggio dell’Uomo Qualunque. In una memoria del responsabile degli Affari italiani del Dipartimento di Stato, Walter Dow­ling, si legge che “per evitare che l’Italia diventi un paese comunista ora non resta che una politica maledettamente filo americana”. Le proposte operative indicate sono: un prestito Eximbank per 150 milioni di dollari; appoggio incondizionato all’ingresso dell’Italia nell’Unesco; abolizione della Commissione alleata o almeno una dichiarazione che gli Stati Uniti vorrebbero abolirla, ma i russi non sono d’accordo; impegno ufficiale a ritirare le truppe e precise istruzioni perché si riducano le requisizioni di edifici; presentazione al Congresso di un programma di aiuti con molta pubblicità; un invito ad Alcide De Gasperi per una visita ufficiale negli Stati Uniti all’inizio del 1947 con il pretesto di una discussione sui nuovi accordi commerciali (OSS 86500/11-2146).

12 novembreRoma, Alcide De Gasperi annota in un appunto di aver ricevuto, nel corso di un colloquio con un’alta personalità vaticana, la comunicazione proveniente da ordini superiori, che “qualunque collaborazione, non solo per il comune di Roma ma anche per il governo, con i partiti anticlericali non è più ammessa”, e se la Dc avesse proseguito su quella via “sarebbe stata considerata come un partito filo nemico e non avrebbe più né il nostro appoggio né la nostra simpatia”.

16 novembreRoma, l’Alto commissario per l’alimentazione, Salvatore Aldisio, chiede ad Alcide De Gasperi che anche il capo dello Stato, Enrico De Nicola, si appelli ad Henry Truman “perché finalmente (siano) decisi i rifornimenti di cereali, onde salvare il paese dalla fame in quest’inverno ed il regime politico da eventuali speculazioni di avversari di ogni colore”.

17 novembre: si parla sui giornali italiani di una rete neonazista che ha la struttura principale in Spagna. Si chia­ma Cagoule e la sua struttura originaria è datata già negli anni venti in Francia. Si tratta, in realtà, della vecchia organizzazione già responsabile materiale dell’omicidio, su indicazione e organizzazione del SIM, dei fratelli Rosselli, avvenuto a Bagnole sur l’Orne il 10 giugno 1937, e di altri, ma questo non è mai stato provato processualmente, antifasci­sti italiani (v. deposizione capitano Emanuele al processo Roatta ndr). Dopo essere stata una delle più attive formazioni fasciste francesi, ora si occupa di propaganda e adde­stramento militare. Ma si occupa anche dell’espatrio clandestino in Spagna di numerosi nazi­sti e fascisti. I centri di smistamento principale di questa via di fuga sono a Tolosa, Bayon­ne e Andorra. La rete è particolarmente attiva in Francia, Spagna e Svizzera. I fondi per il mantenimento della rete provengono da capitali nazisti depositati in banche spagnole.

Parma, il Consiglio generale delle Leghe, sollecita, per l’ennesima volta, i ministri dei Lavori Pubblici, dell’Agricoltura e dei Trasporti perché diano corso alle procedure per l’assegnazione dei fondi promessi pochi mesi prima all’inviato della Camera del Lavoro.

Sul quotidiano socialista l’Avanti!, Rodolfo Morandi, in relazione ai consigli di gestione, scrive che “il controllo aziendale non si giustifica, né ha modo di esplicarsi efficacemente, se non come partecipazione della classe lavoratrice alla gestione dell’industria nel suo complesso ancora più che a quella delle unità singole di produzione. Intendo dire che se non vogliamo noi coartare assurdamente l’economia aziendale, o finire per legare in innaturale connubio gli interessi delle maestranze e quelli padronali, non possiamo pensare di stabilire un controllo sull’impresa se non ai fini di una generale disciplina della produzione per applicare entro i limiti che ne derivano un indirizzo che risponda ai bisogni della collettività”.

18 novembreRoma, i generali nazisti Kurt Maeltzer e Eberhard von Mackesen sono condannati a morte da un tribunale alleato. La condanna non sarà eseguita.

21 novembrePalermo, riunione dei capi mafia, uno di essi, Giuseppe Cottone dichiara che “la mafia è pronta a combattere il comunismo anche con le armi”(rapporto OSS 86500/12-545).

Catanzaro, davanti ad uno spiegamento eccezionale di polizia, si svolge il processo contro i contadini che avevano occupato terre incolte.

In una memoria indirizzata a H. Freeman Mattews – delegato degli Stati Uniti al consiglio dei ministri degli Esteri – il responsabile degli affari italiani al Dipartimento di stato, Walter Dowling, scrive che l’avanzata comunista nelle elezioni amministrative scaturisce da una crisi di fiducia degli italiani negli Stati uniti perché “i wops pensano che li abbiamo abbandonati e che non possono più contare sullo stesso tipo di appoggio che si erano abituati a ricevere da noi”; per cui non rimane altro da fare che “una politica così maledettamente filo italiana da svegliare anche il wop più addormentato e mettere a tacere anche il compagno più sveglio”. Dowling consiglia anche di invitare Pietro Nenni, ministro degli Esteri, negli Stati Uniti perché potrebbe servirgli a “fargli cambiare alcune idee preconcette”, e conclude affermando che il programma da portare a termine in Italia richiede “un grande sforzo che vale la pena di fare se si vuole evitare che dalle lezioni della primavera 1947 non nasca un regime socialcomunista in Italia”.

22 novembreWashington,un rapporto del Counter Intelligence Corps (Cic) rileva che “il governo [italiano] sta sprofondando in un pantano”.

24 novembreRoma, Palmiro Togliatti lancia al comitato centrale del Pci la parola d’ordine del “nuovo corso” del partito in politica economica, in modo che esso divenga “la formula ispiratrice di un blocco che riscuota la fiducia della grande maggioranza dei cittadini (…)

Milano, il segretario nazionale della Democrazia cristiana Attilio Piccioni afferma: “L’impostazione della Dc non è soltanto indirizzata verso sinistra, ma anche verso le rinascenti forze dell’estrema destra”.

Novara, 200 partigiani, guidati dai loro comandanti, sono ricevuti dal prefetto al quale presentano le rimostranze per l’amnistia concessa ai “massacratori di patrioti” e il mancato rispetto degli accordi presi con l’Anpi per un migliore trattamento economico. Dopo l’incontro però assaltano la sede cittadina dell’Uomo Qualunque, per cui 11 di loro sono arrestati.

Aragona (Ag), viene ferito il militante comunista Vincenzo Cucchiara.

25 novembreJoppolo Giancaxio (Agrigento), ucciso Giovanni Severino, segretario della Camera del lavoro.

28 novembreCalabricata (Cz), durante una occupazione delle terre viene uccisa, da alcuni campieri, la contadina Giuditta Levato, 31 anni. E’ prima vittima della lotta al latifondo in Calabria, colpita da un colpo di fucile quando era incinta di sette mesi del suo terzo figlio. Prima di morire riuscirà a lasciare il suo testamento spirituale al senatore Pasquale Poerio che si era precipitato al suo capezzaleContinua inhttp://lacgilnelnovecento.blogspot.com/2018/11/quando-uccisero-giuditta-levato.html
Comitini (Ag), ucciso dalla mafia il contadino comunista Paolo Farina.

Roma, Ferdinando Storchi succede ad Achille Grandi alla presidenza delle Acli.

Pietro Nenni annota nel suo diario: “Situazione seria da ogni punto di vista. Abbiamo grano al massimo fino a gennaio (in diverse provincie mancherà a dicembre) e gli arrivi dell’Unrra si fanno aspettare. Si dovrebbe ridurre la razione del pane ma ce ne manca il coraggio. Abbiamo deciso di fare un tentativo presso i contadini chiedendo la consegna degli ammassi delle eccedenze per le semine”.

29 novembreRoma, la Corte di Assise condanna l’ex segretario nazionale del Pnf, Augusto Turati, ad una pena interamente condonata.


Milano, Rina Fort uccide la moglie e i figli del suo amante colpendoli con una spranga di ferro. Il processo coinvolge l’interesse anche di letterati e giornalisti, tra i quali Dino Buzzati.
Rina Fort, la belva di san Gregorio
Il primo caso di «nera» del dopoguerra nelle pagine d’archivio
https://www.corriere.it/extra-per-voi/2016/11/28/rina-fort-belva-san-gregorio-primo-caso-nera-dopoguerra-pagine-d-archivio-138d0c8a-b580-11e6-a2c1-e1ab33bf33ae.shtml

Sulla scena del crimine – La belva di San Gregorio
www.raiplay.it/video/2015/11/Stelle-nere-Rina-Fort-La-belva-di-San-Gregorio-del-01112015-83f60451-de7f-482a-ba22-101badc7169a.html

E’ anche il “caso” che fa conoscere il commissario Mario Nardone, l’uomo che cambierà e ammodernerà l’organizzazione della polizia investigativa. E’ stato l’ideatore della Squadra Mobile e organizzatore della Polizia Scientifica. A lui si deve anche la creazione del 777 ([…] E sette e sette e sette fanno ventuno Arriva la volante e non c’è nessuno […] cantavano i Gufi) centralino di pronto intervento, antesignano del 113

Porta Romana – I Gufihttps://www.youtube.com/watch?v=5DW2IenKURw

Il commissario Nardone e il caso Forthttps://polizianellastoria.wordpress.com/2020/02/18/il-commissario-mario-nardone-e-il-caso-fort/

Milano, una strada per Mario Nardone
https://milano.corriere.it/notizie/caso_del_giorno/17_novembre_08/milano-strada-mio-padre-mario-nardone-506ce76a-c461-11e7-92a1-d24c712a4dfa.shtml

Nel capoluogo lombardo arrivò nel ’46 da giovane commissario
http://minervanewscrispiano.blogspot.com/2016/06/nel-capoluogo-lombardo-arrivo-nel-46-da.html

MARIO NARDONE Il Commissario: intervistato da Enzo Biagi
https://www.youtube.com/watch?v=urI1RT_cMWI

Mario Nardone
http://www.ilportaledelsud.org/mario_nardone.htm

La storia del commissario è stata immortalata in una serie televisiva, Il Commissario Nardone, prodotta e trasmessa dalla Rai e interpretata da Sergio Assisi e Giorgia Surina

Tutti gli episodi: www.raiplay.it/video/2016/09/Il-Commissario-Nardone-S1E2-La-banda-Dovunque-6896e1e7-e77e-4694-aceb-693ab6d60107.html


30 novembreAragona (Ag), ucciso in agguato il militante comunista Filippo Forno.

Novembre: i servizi Usa, coordinati da James Angleton, stabiliscono rapporti di collabora­zione con le organizzazione fasciste italiane (tra le altre: Squadre d’azione Mussolini, Ca­detti di violenza, Battaglione Lupo, Gruppo Onore e combattimento, Battaglione Milano, Squadre vendetta Mussolini, Guardia giovanile legionaria), con le quali già da tempo stretti contatti. Brennan dichiarerà poi che questi gruppi sono ser­viti per “operazioni speciali”. Contemporaneamente il capo della Commissione alleata, ammiraglio Elllery W. Stone, impone al governo italiano l’esclusione dei partigiani comuni­sti dai nuovi corpi di polizia.

Dopo l’abbattimento di un aereo militare americano in Jugoslavia, Truman ordina ad una squadriglia di B-29 modificati per il lancio di bombe nucleari, idi sorvolare cieli jugoslavi come monito per l’Urss.
Ravenna, primo congresso provinciale della Camera del Lavoro. E’ tracciato il bilancio di “due anni di vita sindacale libera”. Fra i temi discussi, le riforme agraria, industriale, previdenziale, mutualistica e bancaria.

Dicembre: Lucky Luciano, boss della mafia italo-americana, ottenuta l’impunità negli USA per i servigi resi durante la guerra, si stabilisce a Napoli con la ballerina della Scala, Igea Lissone.

Palermo, nella villa Marasà di Bocca di Falco, riunione dei boss (presenti tra gli altri Vizzini, Genco Russo, Fleres) con un rappresen­tante di Giuliano. E’ deciso il voto alla Dc alle prossime elezioni.

3 dicembre: Il Nuovo Giornale d’Italia pubblica le dichiarazioni del parlamentare democristiano Francesco Dominedò, favorevole ad una rottura della collaborazione con il Pci e propugnatore della uscita dalla Cgil, il quale afferma che occorre “impegnarsi su questa via pronti a tutto per la difesa del primato dello spirito nell’urto immane fra due concezioni che stanno per la libertà o contro la libertà, per Cristo o contro Cristo”.

Roma, riunione preliminare per la fondazione del Msi alla quale partecipano l’archeologo Biagio Pace, Giovanni Tonelli, Pino Romualdi e Arturo Michelini.

4 dicembre: il console statunitense a Torino Richard Haven invia all’incaricato d’affari dell’ambasciata Usa di Roma David Mckey una relazione, nella quale si legge che “nelle province di Novara, Vercelli e Biella le formazioni del Partito Comunista Italiano hanno carattere militare e gli iscritti hanno giurato di mettersi a disposizione dei leaders su preavviso di ventiquattr’ore. Nelle sole zone di Novara e Vercelli esistono almeno 34 emittenti comuniste a onde corte e dall’Emilia-Romagna sono arrivate armi jugoslave”. La relazione conclude con l’affermazione che il riarmo del Pci in Piemonte “sarà completato entro il 31 dicembre”.

I servizi segreti americani rilevano, in un loro rapporto, che i “terroristi” filo-monarchici “vengono reclutati nei campi profughi Unrra (…) dove la polizia non ha controllo né autorità”.

5 dicembreVietnam, truppe francesi sbarcano a Da Nang.

L’Unità pubblica un memorandum segreto del capo della polizia Luigi Ferrari che ordina indagini su un’organizzazione segreta del Pci, definita “Troika, formata da russi, jugoslavi e italiani. L’organizzazione, nata a fini terroristici, sarebbe composta da centinaia di cellule di tre uomini ciascuna”. Ferrari sospetta che esistano 100 cellule a Milano, 100 a Torino, 50 ad Ancona, 50 a Bologna al comando di un colonnello russo che “si troverebbe già a Roma”. Il capo della polizia aggiunge che altre squadre sovietiche “sarebbero sbarcate di recente tra Bari e Manfredonia” e che “280 mila simpatizzanti estremisti bene armati sarebbero pronti a unirsi a esse”. L’Unione Sovietica inoltrerà al governo italiano una protesta ufficiale.

Roma, durante la riunione del consiglio nazionale della Dc, Alcide De Gasperi pone la questione di un confronto decisivo con i socialcomunisti “per non condividere la responsabilità del Pc di condurre l’Italia nell’ambito dell’influsso orientale”. Secondo De Gasperi, “se i socialcomunisti vanno al governo non vanno via più. Esercito e polizia sono in mano ai s.c. Tutto è subordinato al fatto che i s.c. non vadano al potere”. E conclude ipotizzando “prima delle elezioni prossime un cambiamento di governo”.

5 – 9 dicembre: Torino, dopo 22 anni terribili, cominciati con il regime fascista e terminati con la Seconda guerra mondiale, la Fiom, sei mesi dopo la proclamazione della Repubblica, tiene il suo IX congresso – il primo unitario, dopo la firma del “Patto di Roma” del giugno 1944 – forte di 638.697 iscritti, con un tasso di sindacalizzazione che sfiora l’80%. La relazione di apertura è svolta da Giovanni Parodi che subito dopo la guerra, con Arturo Chiari e Marco Pinna, ebbe il compito di riorganizzare la Fiom e guidarla fino al Congresso. Chiari si occupa invece della relazione di indirizzo. Obiettivo primario sarà il contratto unico operai-impiegati, mentre i costi e i sacrifici della ricostruzione dovranno gravare non solo sui lavoratori ma anche, e soprattutto, su quelle forze imprenditoriali, economiche e finanziarie che, nonostante la guerra, conservano grandi possibilità economiche. Infine la relazione pone il problema del futuro ordinamento sindacale da discutere nell’assemblea costituente. Le altre relazioni si occuparono della questione femminile, dei giovani e della protezione sociale (malattia, infortuni e pensioni). Infine è approvato il nuovo Statuto che trasforma la Fiom da Federazione italiana operai metallurgici in Federazione impiegati e operai metallurgici. Di Vittorio che, durante le sue conclusioni, presenta a nome della Cgil la candidatura a segretario generale di Giovanni Roveda, in quel momento sindaco di Torino, che sarà poi ratificata dal nuovo Comitato centrale.

6 dicembreNovara, termina, dopo che i partigiani si erano rifugiati in montagna e con la mediazione dell’Anpi, il processo a carico degli 11 arrestati per l’assalto alla sede dell’Uomo qualunque di Novara, con la condanna a 7 mesi di reclusione per 3 degli imputati e l’assoluzione per gli altri 8.

8 dicembre: Milano, sui pilastri di sostegno del distributore di benzina di piazzale Loreto, vengono incollati manifestini che inneggiano alle Sam e in cui si afferma che “il fascismo non è morto”.

9 dicembreMilano, un gruppo di neofascisti aderenti al Partito democratico fascista fa diffondere dall’altoparlante di un grande magazzino in piazza Duomo, le note di Giovinezza

Torino, termina, dopo 4 giorni di lavori, il congresso della Fiom. La nuova segreteria è composta da Giovanni Roveda, segretario generale, Chiari, Pizzorno e Sabattini.

10 dicembreRoma, una sentenza della Cassazione stabilisce che “Come non costituisce reato l’adesione all’esercito repubblicano fascista, così non può costituirlo l’attività di un generale comandante una divisione in Germania per la preparazione tecnica e morale dei soldati, costituendo l’adempimento necessario di quell’adesione”.

13 – 14 dicembreRoma, assemblea straordinaria dell’Uomo Qualunque. Giannini denuncia il pericolo di infiltrazioni neofasciste nel movimento: “Fra noi abbiamo anche le canaglie, abbiamo fra noi gente che provoca incidenti (…) Io vi denunzio costoro e vi dico (…) cacciateli via. Noi non siamo fascisti, se nel secondo congresso del Fronte si dovesse manifestare una tendenza fascista o neofascista (…) che (…) assumesse la padronanza del partito io farei il mio più bel saluto ai nuovi eletti, farei loro le consegne e (…) lascerei il Fronte dell’Uomo qualunque”.

17 dicembreMilano, manifestano i lavoratori metallurgici contro la disoccupazione. Manifestazioni contro il crovita, funestate da incidenti, anche a Napoli, Bari e in altre città del meridione.

19 dicembre: Guglielmo Giannini, in un’intervista all’ANSA , prospetta la possibilità di un’intesa con il Partito Comunista. Questo tentativo, che non avrà alcun esito, è l’elemento scatenante di una crisi insanabile che si verrà a creare tra Giannini e i suoi collaboratori e tra il commediografo napoletano e la base del partito, conducendo alla rottura interna e alla conseguente prematura scomparsa del partito qualunquista
Il Viet-Minh lancia un attacco a sorpresa contro la centrale elettrica della città di Hanoi, facendola saltare in aria, come segnale per scatenare un attacco generale contro tutte le postazioni militari francesi nella città

19 – 23 dicembreFerrara, scioperano boari e salariati fissi

20 – 21 dicembreBologna, primo congresso organizzativo di coloni e mezzadri. Forti critiche vengono mosse al governo per la mancata trasformazione in legge del Lodo De Gasperi e per il congelamento della riforma agraria. Sul piano rivendicativo le preoccupazioni riguardano la scadenza dell’annata 1946 e il rinnovo dei contratti per il 1947. E’ chiesto il riconoscimento dei Consigli di fattoria e la parificazione dei contributi assistenziali per coloni e mezzadri.

20 dicembreWashington, la proposta della “difesa periferica” dell’Italia è recepita nello studio Jwpc 464/1 dal vertice delle forze armate statunitensi.

Roma, Alcide De Gasperi, al termine di una riunione del Consiglio dei ministri, annuncia il suo prossimo viaggio negli Stati Uniti. L’invito era stato “trasmesso ai primi di novembre tramite lo State Department dell’Ambasciata americana a Roma”. Lo scopo ufficiale era rappresentato dalla partecipazione ad un Forum organizzato dal “Consiglio per gli affari del mondo” e dalla rivista Time da tenersi a Cleveland il 9-10-11 gennaio 1947. Le finalità reali erano quelle di ottenere un prestito di 100 milioni di dollari ed incontrare i vertici politici del governo americano.

Scioperano gli statali, nonostante i tentativi di dissuasione della stessa Cgil, giudicando insufficienti gli aumenti ottenuti col recente accordo.
Ho Chi Minh si appella al popolo vietnamita chiamandolo a raccolta: «Bisogna dar vita ad una guerra di resistenza! Sacrificheremo ogni cosa, compresa la nostra vita, piuttosto che perdere la nostra terra! Non ci faremo rendere schiavi da nessuno!». All’inizio della Guerra d’Indocina, la Francia è superiore alle forze del Viet-Minh sotto molti aspetti: da un punto di vista militare, se l’esercito vietnamita è composto da oltre 50.000 uomini, a fronte dei 20.000 francesi, questi ultimi sono meglio equipaggiati e addestrati

21 dicembreBaucina (Palermo), attentato della mafia contro il segretario della Camera del lavoro, Nicolò Azoti. Otto giorni prima era stato avvicinato con toni minacciosi dal gabelloto del feudo Traversa, che i contadini chiedevano in concessione. Muore il 23 dicembre

22 dicembreRoma, discorso di Pio XII: “o con Cristo o contro di Cristo, o con la chiesa o contro la sua chiesa”. Inizia la crociata anticomunista.

Alia (Pa), muoiono per il lancio di una bomba, scagliata contro l’abitazione del segretario della locale sezione del Pci Giuseppe Magio, Giovanni Castiglione e Girolamo Scaccia.

23 dicembre: in un rapporto dell’addetto ai problemi del lavoro dell’Ambasciata americana a Roma, John Adams, si segnala l’esito di un incontro avuto con Ivan Matteo Lombardo. Le confidenze dei due, riguardanti la situazione politica italiana, si concludono con la segnalazione di Ivan Matteo Lombardo per la sua incolumità fisica perché costui si dice convinto che “gli uomini di Togliatti non esitano ad eliminare fisicamente gli avversari politici”.

25 dicembreMosca, entra in funzione il primo reattore atomico sovietico.

26 dicembreRoma, in Corso Vittorio Emanuele 24 nello studio di Arturo Michelini nasceva il Msi (Movimento sociale italiano). Alla riunione parteciparono tra gli altri Pino Romualdi, Giorgio Almirante, Giorgio Bacchi, Giovanni Tonelli, Cesco Giulio Baghino, Mario Cassiano, Valerio Pignatelli, Roberto Mieville, Giorgio Pini e Biagio Pace. Pochi giorni dopo Almirante venne nominato Segretario della giunta esecutiva, insieme con Giacinto Trevisonno. Aveva avvio così l’avventura missina. Il Msi, che si presentò per un breve periodo con la sigla Mosit, dovette provvedere all’unificazione di tutti quei gruppi che erano fioriti nelle varie regioni italiane dopo il 25 aprile (Far,ecc.), le quale vennero progressivamente assorbite o soppiantate dal suo rafforzamento politico. Nasceva il partito di chi era stato fascista e voleva rimanere fascista. Il primo atto politico del Msi fu “l’appello agli italiani” in cui si chiamavano a raccolta i lavoratori e chiunque avesse inteso servire la patria. Il Msi venne fondato in sostanza per garantire una linea di continuità ideale con la Rsi e per tutelare i reduci del fascismo. Così nel partito convogliarono molteplici forze, energie, gruppi, e riviste sicchè il esso risultò sin dall’inizio molto eterogeneo. Il primo problema fu l’elaborazione dottrinale e programmatica che vide subito emergere i contrasti tra socializzatori e corporativisti, filo-monarchici e repubblicani, conservatori e socialisti rivoluzionari, tra esponenti del fascismo-regime e quelli del fascismo-movimento.“I primi due documenti ufficiali sottoscritti dal Movimento Sociale Italiano, L’appello agli Italiani e gli Orientamenti programmatici, costituiscono l’atto di nascita del movimento. In essi si riscontra una volontà di riscatto e di rivincita dopo quella che si ritiene fondamentalmente«una sconfitta figlia del tradimento».
Ne L’appello agli Italiani i missini chiamano «a raccolta tutti coloro che, al di là delle diverse origini e particolari appartenenze politiche, intendono superare ogni tentazione di rancore e di rivincita per riconoscersi solidamente servitori probi e fattivi della ricostruzione della Patria»; in polemica con i socialcomunisti filo sovietici, manifestano l’idea che «all’infuori di coloro che la Patria negano, o ne subordinano la missione e i legittimi interessi agli interessi e alla missione di qualunque comunità straniera, ogni altra esclusione intesa a dividere i cittadini fra reprobi ed eletti deve essere superata» e «perciò», infine, «a fondamento delle nuove fortune della Patria, deve porsi la restaurazione di una comunione ideale tra i Morti e i Vivi».
I 10 Orientamenti programmatici redatti nella prima stesura da Pino Romualdi e da Ezio Maria Gray, ma poi rivisti e rielaborati dall’intero gruppo dirigente, sono fonte di accesi contrasti tanto che, in attesa che le diverse istanze trovino un equilibrio all’interno del partito, preferiscono rimanere nel generico. Si limitano a parlare di «unità e indipendenza dell’Italia», di una «politica estera che deve essere ispirata solo da interessi concreti e contingenti della Nazione, auspicando la formazione di una unione europea su piede di parità e di giustizia», e di «una autorità dello Stato» da ristabilire. E ancora, si invita a lasciar perdere «le leggi eccezionali» e a «garantire assoluta indipendenza della magistratura dal potere politico» nonché, «entro i limiti del costume morale», libertà di associazione e di stampa. Si chiede poi che la religione di stato sia quella cattolica apostolica romana, lasciando che i rapporti tra Stato e Vaticano restino stabiliti dai Patti Lateranensi del 1929. Si invoca «il riconoscimento del diritto al lavoro», una «compartecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende e al riparto degli utili» e una «collaborazione tra i fattori della produzione»; infine «la possibilità ad ogni cittadino, che ne abbia la capacità, di accedere a qualsiasi ordine di studi, a spese dello Stato»«piani organici per potenziare le attività fondamentali del Paese, con particolare riguardo a quelle del Mezzogiorno e delle Isole indispensabili per l’autonomia economica della Nazione».
Al suo sorgere l’impianto ideologico del MSI, o, per meglio, dire la sua «dimensione antropologico – culturale», è legata principalmente all’esperienza di Salò più che a quella del fascismo – regime. La cultura politica del Movimento Sociale infatti si fonda su un intreccio di argomenti spiritualisti e socialisteggianti, di volontarismo e di pessimismo storico. Ed è certamente dal fascismo crepuscolare di Salò che nasce quell’anticapitalismo etico, a-classista e anticapitalista che segna fortemente l’identità del partito alle origini.
Tuttavia, col passare del tempo, la fisionomia del Msi andrà gradualmente definendosi come quella di un partito che intende essere il continuatore di tutto il fascismo, che mira, cioè, a raccogliere i consensi degli ex fascisti, i quali non intendono “rinnegare” la loro precedente esperienza, ma non vogliono neppure procedere ad una restaurazione del vecchio regime (da http://www.tesionline.it)

27 dicembreBari, manifestazioni di lavoratori contro la disoccupazione e le precarie condizioni di vita. L’agitazione si estende anche ad altre città del Sud.

28 dicembrePalermo, l’Alto commissario per la Sicilia, Giovanni Selvaggi, incaricato dal presidente del Consiglio Alcide De Gasperi di seguire le vertenze sindacali degli zolfatai, gli indirizza un telex dove scrive: “Ho trascorso tre giorni con zolfatai miniere. Ho sofferto. La loro condizione supera i limiti della sopportazione umana”.

31 dicembreRoma, in un incontro fra Matteotti e Saragat si decide la scissione dell’ala riformista del Psiup.
Washington,  il presidente Harry Truman proclama ufficialmente la fine delle ostilità degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale.

DicembreBologna, primo congresso provinciale dei braccianti. Si discute dell’unità di tutte le forze produttive della terra e della soluzione della proprietà e della difesa degli interessi dei mezzadri e dei piccoli proprietari.

Dopo l’annuncio che il 10 febbraio 1947 Pola passerà sotto il controllo delle autorità jugoslave, che subentreranno a quelle alleate, il Cln cittadino proclama l’esodo degli italiani verso l’Italia.

DURANTE L’ANNO
Il sindacato e le Commissioni Interne spinte da nascenti Comitati di Agitazione (liberamente formatisi tra i lavoratori) impone a Pizzorno (segretario FIOM) di dichiarare che la situazione è molto grave e che occorre prendere una posizione netta. Le Commissioni interne danno le dimissioni perché non riescono a frenare gli operai. Gli operai non vogliono che gli industriali siano dei padroni, ma datori di lavoro. Inoltre Pizzorno denuncia il sabotaggio dell’incremento industriale e la minaccia che gli operai agiscano per conto proprio. Perciò chiede che si faccia una grande dimostrazione che dia la sensazione della forza dei lavoratori.

Genova, Novellini (della Commissione interna dell’Ansaldo) afferma che le richieste presentate al prefetto non furono fatte a caso o per semplice capriccio, ma che pervennero da 30.000 operai e che le Commissioni interne altro non sono che l’espressione delle masse. Egli fa notare del resto, che il costo della vita sta troppo aumentando e che del resto detti aumenti erano venuti ancora prima del concesso adeguamento salariale. L’oratore fa quindi notare che gli operai sono disposti a fare dei sacrifici come viene loro richiesto ma desiderano essere equiparati ai lavoratori dell’Italia del Sud. Del resto essi non rivendicano affatto delle sproporzionalità (sic) ma semplicemente i loro diritti

Ravenna, tra la fine del 1945 e i primi mesi del 1946 i braccianti ravennati formano i Collettivi agricoli. La CGIL ne ottiene il riconoscimento contrattuale: i proprietari non trattano più con i singoli lavoratori, ma con il collettivo, il quale poi decide la distribuzione del lavoro.

Genova, la San Giorgio principale impresa industriale privata genovese, è rilevata dall’Iri

Promulgati i nuovi Statuti dell’Azione Cattolica. Accanto all’associazione di massa nascono molteplici associazioni specializzate, perché aiutino gli aderenti all’AC ad affrontare con maggiore competenza i vari aspetti della nuova società pluralista. In questo processo nascono la Gioventù Studentesca (GS), la Gioventù Operaia (GIOC), rinascono le Associazioni scoutistiche (ASCI) e vengono promosse le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani (ACLI). 
Il periodo che si apre con la Liberazione e le successive elezioni per la Costituente, nel 1946, vede un coinvolgimento quasi diretto dell’AC nelle competizioni elettorali e, più in generale, nel dibattito politico.

Rimini, la città chiede aiuto per la ricostruzione al “Soccorso operaio svizzero”. L’aiuto arriva, sotto forma di strutture (baracche, mobili, attrezzature) e di Margherita Zoebeli, una meravigliosa figura di educatrice. La scuola per l’infanzia che viene costruita si distingue, fin dai primi tempi, come laboratorio d’ avanguardia per l’educazione trasformandosi in un punto di riferimento essenziale per genitori ed educatori. Margherita Zoebeli è la prima a far partecipare i genitori alla vita dell’asilo, improntando il suo insegnamento ad una nuova sensibilità nei rapporti con l’ ambiente naturale ed umano e all’autoespressione del bambino. Viene messo al bando ogni accenno al metodo autoritario permettendo ai bambini di sviluppare le doti che hanno in sé fin dalla nascita. Principi oggi elementari per la moderna educazione, ma assolutamente rivoluzionari per l’ epoca.
Savona, fondata la Società Mutuo Soccorso di Cantagalletto. La Società nasce dalla volontà di un coeso gruppo di famiglie della zona che avevano il desiderio di ricostruire un legame basato sulla giustizia e la solidarietà dopo i tempi bui del fascismo e dell’occupazione nazi-fascista
Napoli, varato il nuovo Piano regolatore, redatto tra gli altri da Luigi Cosenza e Ferdinando Isabella, ma voluto dagli industriali ed in particolare da Cenzato. E’ finalizzato esclusivamente alla ripresa civile e produttiva della città. Esso però non verrà mai attuato, a differenza del Piano di ricostruzione della via Marittima, redatto l’anno precedente

Valenza Po (Al), fondata la AGV (acronimo di Amisano Gino Valenza, dal nome del fondatore Gino Amisano e della città di Valenza), azienda produttrice di caschi per motociclisti. 
Ha prodotto caschi per piloti come Giacomo Agostini e Fausto Gresini), ma anche per altri sport come lo sci e la Formula 1. Nel 1988 ha acquisito il marchio MDS, specializzato in campo di caschi da motocross. Nel 1996 inizia la sponsorizzazione del pilota Valentino Rossi e successivamente di Marco Simoncelli.
Nel 2007 AGV è stata acquistata da Dainese, mantenendo invariato il marchio.
Milano, fondata, come sezione delle Officine Meccaniche di Vedano al Lambro, la AMISA specializzata nella produzione in piccola serie di biciclette e tricicli da trasporto a pedali e con motori ausiliari Motobici-Alpino, progettati da Pietro Trespidi. Nel 1948, realizza una temporanea joint venture con la Rumi per lo sviluppo di una motocicletta con propulsore progettato da Pietro Vassena. Ha cessato la produzione nel 1950
Como, nasce Artsana Group, azienda fondata da Pietro Catelli che si occupava inizialmente di distribuzione di siringhe. Oggi è attiva, con i marchi Chicco, Pic Solution e Control, nella distribuzione di prodotti sanitari e per l’infanzia. Nei primi anni duemila, mentre è completato il passaggio generazionale da Pietro Catelli ai figli Enrico, Michele e Francesca, la società incontra momenti di difficoltà dovuti alla crisi economica. Sono annunciati tagli di personale, nel 2014 sono chiuse le produzioni realizzate in Cina e riportate in Italia. Nel 2015 Artsana firma con Giochi Preziosi un’intesa per la nascita del polo dei giocattoli conferendo i marchi Prénatal ad una joint venture paritaria. La nuova società, Prénatal Retail Group (Prg), dispone di 400 negozi e punti vendita in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, SvizzeraDall’aprile 2016 è controllata con il 60% dal fondo di private equity Investindustrial di Andrea Bonomi.
Cagliari, fondata Astra Veicoli Industriali S.p.A. (Anonima Sarda TRAsporti). Produce autocarri da cantiere, dumper, veicoli per trasporti eccezionali e veicoli militari. Nel 1986 è stata acquistata da Iveco e successivamente da CNH Industrial. Dal 1951 ha sede a Piacenza. L’Astra è stata fondata ed è appartenuta dal 1946 al 1986 alla famiglia Bertuzzi di Piacenza.
Forlì, l’ingegner Ilario Bandini fonda l’omonima casa automobilistica, specializzata nella realizzazione di macchine da corsa. Con la scomparsa del fondatore, il 12 aprile 1992, l’azienda cessa l’attività
Nasce la Antonov, ditta costruttrice di aeromobili con sede in Ucraina. Prima dell’indipendenza dell’Ucraina, è stata una delle principali ditte produttrici sovietiche di aerei da trasporto e dalle sue fabbriche sono usciti alcuni tra i velivoli più grandi mai realizzati. Prende il nome dal progettista Oleg Konstantinovič Antonov, capo dell’OKB-153
Parigi, nasce la Aqua Lung International, azienda produttrice di attrezzatura per subacquea. L’azienda ha filiali in tutto il mondo ed è una divisione del gruppo francese Air Liquide
Londra, nasce Arup, ditta che presta servizi professionali di ingegneria, design e altro per ogni aspetto dell’ambiente edile. E’ presente in America, Australia, est dell’Asia e in Europa. I progetti sono stati finanziati in più di 160 paesi
 Ypsilanti (Michigan – Usa), nasce Avis Rent a Car System, LLC, o semplicemente Avis, azienda di autonoleggio. Avis, Budget Rent a Car e Budget Truck Rental sono divisioni della Avis Budget Group. Avis Budget Group opera con il marchio Avis in Nord America, America latina, Caraibi, India, Australia e Nuova Zelanda. Nell’ottobre 2011 ha acquisito Avis Europe plc che era separata dalla casa madre. Avis è la seconda compagnia al mondo di autonoleggio dopo The Hertz Corporation. E’ stato il primo autonoleggio presente negli aeroporti. Nel gennaio 2013 Avis ha acquisito Zipcar per 491 milioni di dollari e Payless Car Rental per 50 milioni di dollari. Nel 1972, ha introdotto Wizard, il primo sistema informatico di prenotazione. Nel 1981 si è dotata del sistema di tracking Advanced Vehicle 
Berlino, fondato la Axel Springer SE, gruppo editoriale tedesco. La società, che prende il nome dal fondatore, è quotata alla borsa di Francoforte e possiede i giornali tedeschi Bild, Die Welt e il polacco Fakt.

Parigi, lo stilista Pierre Balmain fonda l’omonima casa di moda

1946 1 gennaio – 30 giugno