1945 Luglio – Dicembre

PAGINA IN AGGIORNAMENTO

LuglioRoma, Pio XII proibisce ai cattolici di militare nei partiti di sinistra. La Democrazia cristiana viene invitata dal Vaticano a «irrigidire la chiusura verso i comunisti» (Doc. OSS L.58565 del 20 luglio 1945).

Roma, il Consiglio dei ministri decide di estendere a tutto il nord Italia l’accordo sulla contingenza stipulato, qualche giorno prima, tra Camera del Lavoro e industriali milanesi. I lavoratori sospesi o a orario ridotto percepiranno il 75% dell’indennità di contingenza e il 75% della retribuzione globale per le ore non lavorate.

Roma, si riunisce il Consiglio direttivo della CGIL che rileva il preoccupante peggioramento dell’occupazione. Sulla mezzadria, CGIL e Federterra propongono un abbassamento al 10% del prodotto della quota di maggiorazione a favore dei mezzadri. Viene decisa l’intensificazione della campagna contro il carovita e per gli adeguamenti salariali.

Milano, la CGIL organizza un convegno sindacale con la partecipazione dei segretari delle Camere del Lavoro del Nord. Vengono ratificati il patto di Roma e le decisione prese nel Convegno di Napoli. Si inizia a dare una fisionomia nazionale alla CGIL.

L’Amministrazione alleata annuncia che a partire dal 1° agosto sarà aumentato il prezzo del pane in Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria. Istituita una indennità di caro pane di L. 95 per tutti gli aventi diritto.

Milano, arrestato Ettore Janigro Positani, responsabile per l’Alta Italia del monarchico Partito Democratico Italiano. Massone, mantiene stretti rapporti con la Real Casa.

Piacenza, arrestato Amerigo Dumini, uno degli assassini di Giacomo Matteotti. Lavorava sotto falso nome presso l’Ufficio provinciale dei trasporti.

Ferrara, i lavoratori ferraresi scendono in piazza contro le precarie condizioni di vita e per chiedere un’accelerazione nell’affrontare i problemi della ricostruzione e dell’epurazione. Hanno parlato i tre segretari della Camera del Lavoro, mentre una delegazione ha consegnato al Prefetto e al Governatore alleato le richieste avanzate. Manifestazioni anche a Bondeno e Tresigallo dove sono state chieste l’istituzione di Commissioni popolari di vigilanza sui prezzi e la completa epurazione della SEPRAI e degli organismi amministrativi compromessi con il fascismo.

Migliaia di persone manifestano a Medicina (BO) chiedendo lavoro e giustizia. Le manifestazioni si susseguono in molti comuni della provincia: Crevalcore San Giorgio di Piano, dove si concentrano manifestanti provenienti da San Pietro in Casale, Bentivoglio, Argelato e Castelmaggiore, Loiano dove vengono chieste le dimissioni del sindaco, Molinella Pieve di Cento. Manifestazioni anche a Minerbio, Baricella, Granarolo, Castenaso, Castelguelfo, San Giovanni in Persiceto.

Cesena, l’attività industriale sta lentamente riprendendo. In particolare si sta riavviando la produzione allo zuccherificio e alla fabbrica di zolfo Montecatini.

Parma, inizia un’agitazione dei vaccari della bassa parmense per una diversa organizzazione del lavoro, adeguamenti salariali, istituzione del riposo settimanale, indennità per il lavoro festivo e sette giorni di ferie l’anno. Durante tutta la vertenza non si ricorre allo sciopero, ma la lotta si concretizza con il rispetto rigido delle otto ore, l’autoriduzione dei capi di bestiame in cura e il rifiuto dello sfalcio dell’erba. La vertenza, che durerà fino alla fine d’ottobre, sarà risolta da un lodo del prefetto.

Modena, accordo tra la Federterra modenese e gli agrari per un imponibile di manodopera di mezza giornata per biolca (unità di misura locale corrispondente alla superficie di terreno arabile in una giornata di lavoro con un aratro trainato da due buoi Ndr.), quale incentivo alla ricostruzione agricola.

Bologna, riprende gradualmente il lavoro alla SASIB. Dai 180 dipendenti in forza il 21 aprile si è già arrivati a 500 lavoratori riassunti grazie anche alle cospicue commesse ricevute dagli alleati. Rimane invece grave la situazione occupazionale alla Ducati. Dei 6000 dipendenti, solo 115 stanno attualmente lavorando. Altri 200 saranno riassunti entro un mese per arrivare, nel giro di qualche mese, a 800 dipendenti.

Parma, entrano in agitazione i mezzadri per il rinnovo dei patti colonici.

Piacenza, incontro tra industriali e Camera del Lavoro per mettere a punto un piano di riassunzione dei lavoratori disoccupati. La Camera del Lavoro, inoltre, consapevole della difficoltà di far riassumere a breve tutti i disoccupati, esercita pressioni sulle autorità affinché predispongano un piano di lavori pubblici per il cui finanziamento dovranno concorrere – sotto forma di prestito locale – industriali, agrari, commercianti.

Bologna, alla presenza del vice segretario della Camera del Lavoro si tiene un’assemblea dei pensionati che chiedono un adeguamento al costo della vita, dopo la svalutazione causata dalla guerra, delle pensioni.

Sala Bolognese, assemblea indetta dalla Lega dei lavoratori. Il sindaco decide una distribuzione straordinaria di un quintale pro capite di grano per tutti i lavoratori non produttori. Manifestazione anche a Casalecchio di Reno.

Rimini, nasce l’Associazione degli industriali del circondario di Rimini. Il primo atto è la sigla con la Camera del Lavoro di un vero e proprio contratto circondariale per i lavoratori dell’industria, edili e affini.

Bologna, i dirigenti delle Associazioni agrarie delle province emiliane invitano le consorelle di Forlì, Rimini e Cesena a denunciare gli accordi firmati, ritenendoli nulli e non avvenuti poiché “sulla scorta delle relazioni presentate, la volontà dei loro rappresentanti era stata evidentemente coartata e violentata malgrado la presenza del Prefetto della provincia”. Invitano, pertanto, i dirigenti delle Associazioni agricoltori di Forlì, Rimini e Cesena a dichiarare che “non intendevano in nessun modo riprendere discussioni di qualsiasi genere”.

Grandi manifestazioni contro il carovita, per l’ottenimento di aumenti salariali e il controllo sui prezzi a RavennaFaenza Lugo.

Montechiarugolo (PR), numerose donne manifestano per l’assegnazione di grano al posto della tessera, per la ripresa della distribuzione settimanale di carne e per l’ottenimento di posti di lavoro.

Ferrara, assemblea dei CLN di tutta la provincia per discutere dei problemi della ricostruzione.

Bologna, invitato dai lavoratori, il sindaco Dozza tiene un comizio davanti agli operai della WEBER, Calzoni, SABIEM e Parenti, parlando ampiamente dei compiti che spettano ai lavoratori nella ricostruzione.

Malalbergo (BO), su iniziativa dell’Associazione partigiani, tutte le domeniche gli operai lavoreranno gratuitamente per lo sgombero delle macerie e il recupero del materiale ancora utilizzabile.

1 luglioMilano, convegno della DC dell’Alta Italia, durante il quale viene lanciato un appello agli alleati perché continui la «cooperazione politico-morale» iniziata nel corso della guerra di liberazione. Nel corso del convegno, svoltosi a Palazzo Clerici, Alcide De Gasperi afferma: «(…) Poiché ci si richiama sempre alla storia francese noi (…) noi siamo preoccupati soprattutto di una cosa; l’abbiamo detto e lo diciamo in ogni occasione, e bisogna che lo ripetiamo sempre: noi siamo preoccupati soprattutto di salvare nel futuro Stato democratico la libertà organica del popolo italiano. Noi temiamo una cosa: di perderla un’altra volta. E se bastassero le garanzie personali ove andremmo a trovarla? Nenni è certo per la libertà, ma le origini di sinistra non garantiscono di per sé l’evoluzione delle cose. Dalla sinistra sono partite le due principali rivoluzioni reazionarie degli ultimi vent’anni. Pertini, che è un’anima fervida e sincera, è venuto a Roma e ha detto in un comizio: ”Dobbiamo fare della Costituente la piattaforma della Rivoluzione italiana per gettare le basi della futura società socialista”. Ma noi invece desideriamo il metodo permanente della democrazia, che è l’anti rivoluzione»

Minervino Murge (Bari), durante alcuni incidenti fra militanti comunisti e carabinieri rimane ucciso un dimostrante. I carabinieri arrestano il segretario della Federazione giovanile comunista ed un altro militante intervenuto in sua difesa. I due saranno poi rilasciati per l’intervento del locale Cln.

Andria (Bari), per reazione ai fatti di Minervino Murge, militanti di sinistra assediano la casa di un neofascista che apre il fuoco uccidendone 2. Ne segue un’irruzione all’interno dell’abitazione, nel corso della quale vengono uccisi il fratello del neofascista, sua moglie e sua figlia. Conflitti a fuoco si verificano anche con i carabinieri intervenuti in forze

Gravina e Canosa di Puglia (Bari),  scontri tra forze di polizia e gruppi di contadini.

Dopo gli incidenti avvenuti in Puglia, L’Italia Libera scrive, tra l’altro, che «le sommosse dei contadini pugliesi confermano l’urgenza della riforma agraria. La destra non vi vede che un problema di ordine pubblico»
Domenico Bartoli su Risorgimento Liberale, scrive: «Lo spirito pubblico è inquieto. Ogni giorno qualche fatto isolato di violenza o qualche dimostrazione collettiva indica l’intima inquietudine. Una volta è il caso Basile, la inattesa e veramente assurda condanna a soli vent’anni del prefetto fascista di Genova a sollevare la piazza: i tram di Milano sono andati in giro ricoperti di scritte rosse, molto perentorie. Un’altra volta il carovita suscita dimostrazioni di donne e assalti di mercatini e arbitrari sequestri di merci. Un’altra volta si minaccia lo sciopero immediato se i salari non saranno aumentati. Insomma c’è la tendenza a credere che i problemi della giustizia e dell’economia possano essere risolti dalla piazza (…)»

Da un fascicolo del Sim risulta che venne svolta un’attività investigativa sulla “quinta colonna” organizzata dalla Decima Mas. Il fascicolo risulta intestato a tale Angelo Zanessi, alias Ennio Belli, agente doppio al servizio dei tedeschi, dell’organizzazione Franchi e della brigata Osoppo

1 – 3 luglioRoma, si riunisce la direzione nazionale del Pci. Decisa la convocazione per la fine dell’anno del 5° congresso nazionale, destinato a tracciare la linea politica del Pci in vista della Costituente.

3 luglioMilano, manifestano donne e lavoratori contro il carovita e per la ratifica dell’accordo del mese precedente. In questi giorni si svolgono scioperi anche nel genovese, sempre con l’obiettivo del controllo del carovita e della contingenza eguale per tutti.
Una relazione inviata all’ambasciatore americano, Kirk, da parte della Acc sulla situazione italiana, conclude che (…) la scarsità di carbone e di materie prime, la disoccupazione di massa e la tensione popolare provocata dalla mancanza di cibo e dei beni di consumo elementari minacciano la stabilità politica, sociale ed economica dell’Italia”.

Di ritorno da una visita in Puglia, insieme al socialista Barbareschi, l’esponente comunista Mauro Scoccimarro dichiara all’agenzia Ansa che le sommosse non hanno avuto “alcun carattere politico” ma che rappresentano “l’esplosione di uno stato d’animo di irritazione determinato da due principali cause d’insofferenza e disagio: la prima è da ricercare nelle condizioni di miseria in cui queste popolazioni versano non da oggi e che sono particolarmente aggravate nell’attuale momento; la seconda nel bisogno di una maggiore giustizia nell’opera di epurazione, che non si è vista procedere come era nelle aspirazioni della popolazione. Troppi fascisti (…) continuano a circolare”.

4 luglioRoma, Pietro Nenni (PSIUP) è nominato Alto Commissario per le sanzioni contro il fascismo, carica che manterrà fino alla soppressione dell’organo
Sciopero generale, a Torino, contro il carovita e la disoccupazione. Iniziano una serie di lotte di popolo che vedranno, nel nord Italia, la partecipazione di centinaia di migliaia di operai e braccianti.

In una relazione della Direzione generale di Ps al ministero degli Interni, si afferma che dall’“esame dei documenti sequestrati a Sambuchello” (cfr. 24 maggio 1945), le forze di polizia hanno appreso che “il comandante di detto campeggio era il prof. Canepa Antonino”. La relazione si conclude segnalando che “la situazione si delinea sempre più minacciosa di pericolosi sviluppi perché nel movimento stesso si sono infiltrati e continuano ad infiltrarsi elementi del banditismo e di reduci del Nord”. Sempre in tema di separatismo in Sicilia, il Comando generale dei carabinieri in un rapporto a firma del generale Leonetto Taddei informa il ministero degli Interni che il duca Guglielmo di Carcaci, tramite l’ufficiale di collegamento della missione alleata ha fatto sapere di essere “disposto a collaborare per il ritorno della normalità qualora fosse assicurata l’impunità a lui e ai suoi”. La relazione segnala, quindi, gli arresti effettuati nella zona di Catania – Messinada Questura e carabinieri dopo la morte di Antonio Canepa, fra cui quelli di Gaetano Caudullo, Salvatore Giuffrida, Matteo Farina, Vincenzo Torrisi, Ignazio Sortino, Giuseppe Emanuele, Pasquale Trigilio, Salvatore Acciarito, Francesco Borla.

5 luglioRoma, il Ministero dell’Italia occupata è soppresso (Decreto Luogotenenziale 5 luglio 1945, n. 391)
Riportando il contenuto di un colloquio l’industriale Andrea Piaggio, un ufficiale del Pwb scrive tra l’altro che “Piaggio è assai pessimista dopo la dichiarazione del maresciallo Alexander per l’effetto che può avere un prematuro ritiro dell’Amg (…) I sindacati attendono il giorno della partenza con esultanza ed è per loro difficile dissimulare l’impazienza per il momento in cui sanno che diventeranno i padroni della situazione (…) Secondo Piaggio l’Italia marcia dritta dritta verso il comunismo (…) Nella sua disperazione circa il futuro dell’industria italiana Piaggio ha detto di sperare che gli anglosassoni, nel quadro dei risarcimenti dei debiti di guerra, si assumeranno la proprietà e il controllo delle grandi industrie italiane (incluse le sue). Altrimenti, dopo la partenza degli alleati, l’industria italiana sarà votata alla distruzione(…).

Il rapporto nr.6 del Pwb riporta le testimonianze di esponenti partigiani relative ai processi ed alle esecuzioni dei fascisti. A Torino il questore Giorgio Agosti, esponente de PdA afferma che ci sono state difficoltà “nel passare dalla condizione di partigiano a quella di poliziotto”, per cui alcuni gruppi hanno impiegato “metodi fascisti, come picchiare i prigionieri durante gli interrogatori, arrestare arbitrariamente, eseguire perquisizioni con violenza”. A Genova, l’avvocato Cassiani dichiara che “i partigiani hanno arrestato a destra e a sinistra sulla base di denunce orali, senza tenere documentazione delle accuse, col risultato di avere il carcere pieno di prigionieri di cui non si conoscono né il nome né le presunte colpe”. A sua volta, il colonnello Gottardo Bottarelli afferma che, a Reggio Emilia e nei comuni limitrofi, ci sono state “settecento esecuzioni prima dell’arrivo degli alleati e molti atti di violenza privata”.

Genova, scioperano per primi gli operai dell’Ansaldo Meccanico e dell’Allestimento Navi poi l’agitazione si estende a tutte le fabbriche di Sampierdarena, Cornigliano, Rivarolo. Si giunge ad un accordo che stabilisce adeguamenti salariali per operai ed impiegati dell’industria metalmeccanica della provincia, in seguito estesi a tutte le categorie

6 luglioRoma, una commissione di studio per i problemi dell’agricoltura, costituita dalla direzione nazionale della Democrazia cristiana, approva la revisione dei patti di mezzadria in quanto ritiene che “le aspirazioni delle classi contadine conformi ai principi di una più alta e illuminata giustizia debbono avere riconoscimento e soddisfazione”.

L’ambasciatore americano a Roma, Kirk, informa il segretario di Stato che ha notato in Ferruccio Parri “l’assenza di quella alacrità che perfino Bonomi mostrava di fronte all’enorme massa di problemi da risolvere”, ma, prosegue “bisogna ammettere tuttavia che qualsiasi governo per quanto dotato è condannato all’inefficienza se non sarà abolito il regime armistiziale, se non si mantengono in territorio italiano contingenti di truppa americana alleata che ridiano fiducia agli imprenditori e se non arrivano aiuti economici di emergenza contro la disoccupazione e la fame”.

Il console generale americano a Genova, Lester L. Schnare, scrive in suo rapporto che l’Unione industriale ha ceduto alle minacce della Camera del lavoro e ha concesso aumenti salariali che il padronato non potrebbe permettersi. L’Amg si riserva di vagliare le richieste e, intanto, bolla “la codardia e la debolezza degli imprenditori che cedono ad ogni minaccia”.

Ravenna, ordinanza del Governo militare alleato che abolisce il sistema sindacale corporativo e dà diritto ai lavoratori di organizzarsi, riunire ed eleggere propri rappresentanti.

Piacenza, si svolge un incontro con le Camere del Lavoro della Liguria, di Alessandria, Novara e Vercelli per fermare la speculazione e il rincaro dei generi di prima necessità e per individuare come poter effettuare possibili scambi di prodotti tra le diverse province.

Catania, il quotidiano La Sicilia pubblica le dichiarazioni critiche di Palmiro Togliatti sugli accordi siglato il 27 giugno 1945 fra le organizzazioni contadine ed i proprietari con la mediazione dell’Alto commissario Salvatore Aldisio, e che avevano contenuto gli effetti di “una povera legge che dava ai contadini siciliani, alcuni limitatissimi vantaggi nella divisione dei prodotti”.

Parma, 1.200 disoccupati manifestano per le vie del centro, reclamando lavoro e il blocco dei prezzi per i generi alimentari di prima necessità.

7 – 8 luglio: fra Giovecca, Voltana di Lugo Lavezzola (Ravenna) è trucidata la famiglia dei conti Manzoni: la contessa, tre figli e la domestica. La strage rimarrà coperta per oltre 3 anni.

7 – 9 luglioPalermo, alla presenza del ministro dell’Agricoltura Fausto Gullo e del sottosegretario Antonio Segni, si svolge una riunione di proprietari e rappresentanti sindacali che chiedono la revisione dell’accordo del 27 giugno 1945.

7 luglioSchio (Vicenza), nella notte un gruppo di partigiani irrompe nel locale carcere ed uccide 54 fascisti.

8 luglioMilano, si incontrano le delegazioni delle Camere del lavoro di Milano, Torino e Genova con quella dell’Unione industriali alla presenza dei ministri Gronchi, Romita e Barbareschi e stipulano alcuni accordi di categoria, nonché un accordo sull’indennità di contingenza.

Palermo, arrestato l’esponente separatista Attilio Castrogiovanni, per “concorso in banda armata e detenzione di armi da guerra”.

Firenze, nominato procuratore del regno Salvatore Buffoni, già direttore del locale carcere, sostituto procuratore della repubblica di Salò e membro della commissione per l’epurazione nella provincia di Pistoia dal 19 dicembre 1944.

9 luglioParma, per far fronte alla difficile situazione occupazionale della provincia, il prefetto emette un decreto che obbliga “tutte le aziende (…) sono obbligate ad assumere entro 5 giorni da oggi, in turno 20 per cento del personale dipendente”.

Reggio Emilia, manifestazione popolare, indetta da CGIL, PCI, PSI e DC, per l’assemblea costituente e le riforme sociali.
E’ in corso anche la vertenza, che durerà alcuni mesi, per i patti colonici. Si concluderà solo dopo l’approvazione del “lodo De Gasperi”.

Imola, raggiunto l’accordo tra agrari a Camera del Lavoro sulla spartizione dei prodotti e sulla ripartizione delle spese di trebbiatura. Sotto la spinta degli agrari di tutta la provincia, però, gli imolesi non manterranno fede agli impegni assunti provocando forti manifestazioni di protesta. All’inizio di agosto 30.000 lavoratori manifestano a Imola chiedendo che gli agrari mantengano fede agli impegni assunti con l’accordo sui patti colonici.
Per tutta l’estate si svolgeranno manifestazioni nell’imolese per sollecitare l’avvio della ricostruzione, per l’occupazione, contro il costo della vita e per il ripristino della rete elettrica.

Piacenza, accordo tra Camera del Lavoro e direzione degli stabilimenti militari per l’elargizione di una indennità di carovita a tutti i dipendenti.

Cesena, per il mancato rispetto delle regole del consumo e dei prezzi, sono sciolti i Consorzi vinicolo, ortofrutticolo e alimentare. Intanto i rappresentanti della Camera del Lavoro sono invitati a partecipare alle riunioni della Commissione prezzi del comune. Il segretario della Camera del Lavoro partecipa anche alle sedute del Comitato nazionale dell’agricoltura e della Commissione licenze.

10 luglioRoma, arrestati Ezio Maria Gray e Dino Gardini, già vice segretario nazionale del Pnf

Palermo, modificato l’accordo raggiunto il 27 giugno, con maggiori concessioni ai contadini.

12 luglioRimini, per diminuire la disoccupazione il CLN ottiene dal ministero dei Lavori pubblici il finanziamento per i lavori di sistemazione e deviazione del torrente Ausa. Questo appalto sarà caratterizzato da una aspra vertenza tra i lavoratori e la ditta appaltatrice. Nei lavori di sistemazione trovano occupazione 680 lavoratori e nascerà la Cooperativa braccianti riminese.
In seguito alla liberazione dell’intero territorio nazionale è integrata la composizione della Consulta (Decreto Luogotenenziale 12 luglio 1945, n. 422)

13 luglioRignano sull’Arno (Fi), sopraffatto dal dolore si uccide Roberto Einstein, fratello di Albert. Quasi un anno prima, il 3 agosto 1944, le SS gli avevano ucciso la moglie e due figlie.

14 luglio: Torino, firmato alla Fiat il primo accordo dopo la Liberazione tra il Consiglio di gestione che rappresentava l’azienda e la ricostituita Fiom, il sindacato unitario dei lavoratori metallurgici. I primi due accordi firmati nel 1945 affrontano esclusivamente tematiche di carattere retributivo, con un taglio chiaramente emergenziale. I minimi salariali sono aumentati del 50%, eliminate le sperequazioni derivanti dall’impossibilità di effettuare il cottimo; inoltre vengono introdotte le paghe di posto per alcune attività particolarmente pesanti. 
Favara (Agrigento), ucciso il sindaco socialista Gaetano Guarino.

Il procuratore generale di Milano ordina l’immediata scarcerazione dell’industriale Guido Donegani.

15 luglio: il primo convegno interregionale dell’Italia centrale del Partito d’azione, sollecita il partito a dissociarsi dalla Federterra, accusata di aver creato “un vero e proprio movimento di agitazione tra i contadini per la revisione del patto di mezzadria sulla base di una diversa ripartizione dei prodotti”.

L’Italia dichiara guerra al Giappone.

16 luglio: Palmiro Togliatti, parlando di giustizia alla radio, afferma: “Non mi nascondo – afferma – che quando si è saputo che un comunista assumeva l’incarico che a me è stato dato, forse qualcuno, spinto dalle solite campagne di calunnie di tipo fascista, avrà pensato che l’indipendenza dei magistrati fosse in pericolo. Nulla di più falso. La verità è proprio il contrario, e cioè ch’io mi propongo di difendere e restaurare questa indipendenza nel senso più ampio della parola, nel senso giuridico, politico e sociale (…).

17 luglio: conferenza di Potsdam (Germania). Stalin, Churchill (sostituito il 28 luglio dal nuovo primo ministro britannico Clement Atlee) e Truman discutono del disarmo e della smilitarizzazione tedesca, dei confini e delle forme di governo delle zone occupate e dichiarano fuorilegge il partito nazista. La conferenza termina il 2 agosto. Durante i lavori, gli alleati chiedono la resa incondizionata del Giappone.

Antonio Pesenti scrive sull’Unità che (…) per sviluppare l’iniziativa privata dobbiamo creare condizioni generali favorevoli che diano tranquillità e sicurezza all’imprenditore”.

18 luglioRoma, in un memorandum del Capo della commissione di controllo alleata, ammiraglio Ellery Stone al Comando supremo alleato del Mediterraneo, si legge tra l’altro che “come in altri paesi europei devastati dalla guerra, anche l’Italia è diventata terreno fertile per la rapida crescita di un movimento anarchico (sic) appoggiato da Mosca, che ha lo scopo di portarla sotto l’influenza sovietica”. Secondo Stone esiste il rischio concreto che il comunismo vada al potere col terrore o per l’apatia degli italiani se Stati Uniti e Gran Bretagna non interver­ranno per aiutare l’economia spossata dalla guerra e per risollevare l’orgoglio e il morale del paese riammettendo l’Italia tra le nazioni democratiche. L’operazione di salvataggio è importante anche per la posizione geografica determinante per la sicurezza del Mediterra­neo. Stone propone che gli alleati mettano a disposizione una missione di specialisti nell’organizzazione dei corpi di polizia e una forza militare stanziale di 5 divisioni, oltre a quella in Friuli. Oltre a un impegnativo programma di aiuti economici gli alleati dovrebbero impegnarsi in un profondo intervento nel campo della “educazione e della formazione mentale degli italiani, per avviarli a una visione democratica della vita”. E ancora: “la Li­bertà senza l’autolimitazione che viene da una solida educazione democratica, diventa li­cenza”. Per questo le elezioni e il referendum, quando si faranno, non potranno fare a meno di un nutrito numero di controllori alleati. “Insomma – conclude il lungo documento – ne un atteggiamento di laissez-faire, né l’imposizione di una dura pace sono compatibili con l’interesse supremo di mantenere l’Italia come bastione della democrazia nel Mediter­raneo” (Relation of United Forces in Italy, Joint Chief of Staff 1411). Lo stesso giorno interviene su Truman anche il Segretario di Stato Byrnes, il quale sottolinea come sia importante la­sciare in Italia e negli altri punti critici europei, una considerevole forza militare. “Quanto all’Italia – scrive Byrnes – la cosa è urgente perché Caserta segnala che da più parti le forze politiche moderate chiedono aiuto contro l’ondata sovversiva che minaccia di scon­volgere la legge e l’ordine non appena le truppe alleate, particolarmente quelle statuni­tensi, lasceranno il terreno italiano. Ci sono troppe armi partigiane in giro e troppe forze che contano sul disordine per risolvere con la violenza i problemi sociali”.
Da segnalare anche le affermazioni, fatte dopo un colloquio con Pio XII, dall’ammiraglio Glanford: “è certamente meno dispendioso lasciare le truppe in Italia piuttosto che tornarci a combattere il comunismo come gli inglesi sono stati costretti a fare in Grecia”.

Il colonnello R. T. Hewitt, responsabile della Special Force britannica, in una sua relazione scrive che, nel 1945, a differenza di quanto era stato fatto nel 1944, “fu data l’istruzione agli elementi della resistenza di concentrare l’attenzione nell’attività di disturbo, nella preparazione del periodo successivo alla liberazione, nel controsabotaggio. I motivi di questo cambiamento di politica furono, in breve, il timore di una seconda Grecia, la certezza che la guerra sarebbe stata rapidamente vinta dall’occidente e possibilmente senza lo scatenamento di un’offensiva in Italia, l’attenzione crescente per il futuro dell’Italia”.

Milano, fucilato Guido Stampa, già componente della banda Koch.

19 luglioTrieste, sciopero generale.

Lo Stato Maggiore statunitense elabora un documento segreto, siglato Jcs 1496, nel quale è teorizzata la politica del “primo colpo” che segna il rovesciamento della politica fino ad allora adottata dagli Stati Uniti.

20 luglioVenezia, sciopero a sostegno dei Cln.

Roma, l’Oss, sulla base delle confidenze avute da monsignor Dadaglio della segreteria di Stato e da monsignor Perrone, rileva le reazioni negative di Pio XII alla formazione del governo Parri, giudicato di “estrema sinistra, che certamente metterà in discussione il concordato tra Stato e Chiesa” e l’ordine impartito alla Dc di “irrigidire la chiusura verso i comunisti e i socialisti”.

21 luglio: un rapporto del Pwb (il n. 7 ndr) sulle condizioni dell’Italia del nord, affronta la questione dei fascisti nei giorni immediatamente precedenti e successivi alla liberazione. ”Si può presumere – si legge – che nelle regioni liberate le uccisioni di individui accusati di essere stati fascisti, siano state circa 3.000 in Piemonte, 2.500 in Lombardia, 2.500 in Emilia e 2.000 in Veneto: una parte di queste sono avvenute durante i combattimenti, una parte subito dopo, in seguito a processo davanti ai tribunali marziali e ai tribunali del popolo, oppure anche in assenza di processi”.

Angelo Rizzoli, lancia in edicola il periodico Oggi. Rizzoli aveva collaborato con il Simni-Sip, il servizio informazioni militari del nord Italia.

Sul Quotidiano, giornale dell’Azione cattolica, padre Oddone scrive che ”Le libertà moderne (…) considerate in se stesse, nella loro intrinseca natura, in quanto attribuiscono uguali diritti alla verità e all’errore, al bene ed al male, sono assolutamente false e da condannarsi. Questa è la tesi: questi sono i principi che la Chiesa mantiene con inflessibile fermezza e rigore”.

22 luglioRoma, i detenuti comuni di Regina Coeli invadono il braccio riservato ai politici devastandolo. La polizia interviene aprendo il fuoco sui detenuti ferendone molti, compresi 2 politici, il maresciallo della Milizia, Artebano Catozzi e il maggiore Leonida Ferro, ex podestà di Chioggia. Il ministro della Giustizia Togliatti promette maggiore rapidità nei processi, concessione più ampia della libertà provvisoria oltre ad un prossimo provvedimento di amnistia e condono.

24 luglioWashington, il presidente Truman informa genericamente Stalin che gli Stati uniti possiedono una nuova arma “di potenza distruttiva inusitata”. Lo stesso giorno impartisce l’ordine di impiegare la bomba atomica contro il Giappone.

24 – 25 luglioMilano, primo convegno delle Camere del lavoro dell’alta Italia. Giuseppe Di Vittorio definisce la mezzadria “sistema feudale e schiavistico”. La mozione finale ribadisce la difesa delle “giuste rivendicazioni dei mezzadri lavoratori” e richiede la modifica della ripartizione dalla metà per uno a quella dei 2/3 ai mezzadri ed 1/3 ai proprietari.

24 luglio: Giuseppe Di Vittorio, con un’intervista pubblicata sull’Unità, esprime il parere positivo della CGIL sull’accordo sui patti agrari siglato a Forlì.

25 luglioUdine, destituito dagli alleati il vice prefetto comunista Gino Beltrame.

Washington, in un rapporto dell’Oss, si legge che “la società Mazzini (formata da italiani immigrati negli USA ndr) è sempre stata e dovrà rimanere una muraglia contro il comunismo”.

26 luglioNapoli, l’agente dell’Oss Gilbert Meldrum, in un rapporto sulla situazione politica in città, analizza in particolare il ruolo di Francesco Saverio Nitti e i dei suoi amici e collaboratori. Parla dell’avvocato penalista Amedeo Pistolese, capo del Partito democratico e direttore del quotidiano Il Paese, difensore di molti ex fascisti, legato alla massoneria e al gruppo Bencivenga-Labriola-Spasiano. Nella direzione del giornale è affiancato dal fascista Ernesto Grassi, mentre la presidenza è affidata all’americano Michael Chinigo, direttore dell’agenzia stampa International new service. E tutti lavorano, sostiene Meldrum, per portare Francesco Saverio Nitti alla presidenza del Consiglio.

Roma, s’interrompono le trattative fra Confida, Federterra e Cgil.

Londra, successo laburista nelle elezioni inglesi. Clement Atlee è il nuovo primo ministro. Su 640 seggi della Camera dei Comuni, i laburisti ne conquistano 388 con 15 milioni di voti. Ai conservatori vanno 209 collegi con 9 milioni di voti.

27 luglioRoma, il Consiglio dei ministri esamina la questione della mezzadria. Ruini propone che rimanga invariata la quota del 50%, ma sia trattenuta sulla parte padronale una quota del 10% della produzione destinata per metà al mezzadro e l’altra metà ai coloni che devono ricorrere al bracciantato per lavoro straordinario.

28 – 29 luglioRoma, convegno sindacale organizzato dal Partito d’azione che, al termine, decide la costituzione di un comitato sindacale diretto da Ernesto Schiavelli, presidente della Federazione Alta Italia dei venditori ambulanti ed una Giunta esecutiva con sede a Roma.

28 luglioRoma, il ministro di Grazia e giustizia Togliatti invita i procuratori generali e i primi presidenti delle Corti di appello all’applicazione letterale del ddl n.234 del 10 maggio 1945 che prevede pene non inferiori ai 20 anni di reclusione e, nei casi più gravi, fino all’ergastolo e alla condanna a morte per reati contro le persone, la libertà e il patrimonio.

Brescia, nell’aula della Corte d’assise straordinaria il carabiniere Giuseppe Barattieri spara una raffica di mitra contro l’imputato Ferruccio Sorlini, fascista, già collaboratore del capitano delle SS Priebke.

29 luglioGenova, l’industriale Piaggio chiede al Pwb che le truppe americane rimangano in Italia “per impedire l’asservimento del Paese al totalitarismo comunista”, e la creazione di forti interessi angloamericani nell’industria italiana “mediante la cessione di parte delle quote di proprietà”.

29 luglio – 1 agosto: si riunisce il Consiglio nazionale del Psiup. Sono unificate le due Direzioni dell’Italia settentrionale e dell’Italia meridionale. Al centro del dibattito la discussione sul problema dei rapporti con il PCI. Giuseppe Saragat che , per l’occasione interrompe la sua missione di ambasciatore a Parigi, si oppone alla linea esposta da Nenni della «stretta correlazione» fra il patto di unità d’azione con il PCI e la prospettiva di un unico partito della sinistra. Con Saragat si schierano Ignazio Silone, Tullio Vecchietti e Achille Corona. Con il 76% contro il 24%. prevale la mozione presentata da Sandro Pertini, Rodolfo Morandi, Lelio Basso, Cacciatore. Il documento afferma che il Partito unico della classe operaia , «sulla base dei due grandi partiti classisti», deve sorgere al più presto e demanda al prossimo Congresso, quando le «obiettive e favorevoli condizioni lo imporranno», la realizzazione di questo obiettivo. Il documento della minoranza , primo firmatario Saragat, non mette in discussione il patto d’unità d’azione con il PCI ma ritiene che vada ulteriormente rafforzato senza tuttavia mettere in discussione l’autonomia e la distinzione fra i due partiti. Nenni che non firma nessuna delle mozioni annota nei sui diari : «Vittoria netta», anche se, a suo avviso, la linea fusionista è andata oltre le sue intenzioni e prima della Costituente non sarebbe stato il caso di parlarne. Pur restando le stesse percentuali la linea «fusionista» sarà ridimensionata nel Comitato centrale della fine di ottobre

30 luglioRoma, l’assemblea della Confida esamina la proposta di Ruini sulla mezzadria. Dichiara che questa è accettabile ma non si transige sulla revisione del rapporto agricolo di mezzadria. L’ordine del giorno che conclude i lavori afferma, inoltre, che l’assemblea “denuncia alla pubblica opinione che, mentre gli agricoltori hanno agito ed agiscono nel rigoroso ambito del diritto e della legge anche in assenza di ogni doverosa tutela delle autorità, la responsabilità del governo si aggraverebbe qualora, invadendo con un nuovo decreto il campo contrattuale, desse una sanatoria ufficiale e un pubblico riconoscimento agli atti d’arbitrio e di violenza compiuti, pregiudicando così nello stesso tempo, lo stato di fatto e di diritto e anticipando quella riforma agraria in cui, con la più schietta collaborazione degli agricoltori, dovranno a suo tempo pronunciarsi gli organi espressi dalla volontà della nazione”.

Un rapporto riservato del comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Brunetto Brunetti si ipotizzano alcune possibili cause dell’eccidio di Schio (cfr. 7 luglio 1945). In particolare Brunetti scrive che su 350 fascisti sottoposti al giudizio della commissione di epurazione, 160 erano detenuti e 80 avviati a Vicenza, senza alcun addebito specifico; che si era sparsa la voce che di 11 cittadini di Schio deportati in Germania solo uno era rientrato; e che, infine, il capitano Chambers, responsabile alleato della zona, aveva deciso di liberare tutti i detenuti politici fascisti.

Roma, su invito del tenente colonnello Renato De Francesco, vice capo Ufficio Informazioni dello Stato Maggiore Generale, i maggiori Renzo Rocca e Antonio Lanfaloni insieme ad altri ufficiali partecipano ad una riunione per “definire un orientamento circa la possibile struttura del nostro Servizio nel futuro, al fine di poter salvaguardare, anche attraverso le trasformazioni imposteci dagli Alleati, la nostra organizzazione”. Si discute dei compiti del Servizio, della sua organizzazione, delle relazioni con i Servizi della marina e dell’aeronautica, nonchè il “trapasso dall’attuale organizzazione a quella futura” e dell’attività “ufficialmente richieste o consentite dagli Alleati, attività tacitamente tollerate, attività non consentite”.

31 luglioRoma, si apre per concludersi il 3 agosto, la prima assemblea generale della Democrazia cristiana. Nel corso della riunione, Alcide De Gasperi afferma il timore che si sia accresciuto, sul piano internazionale, il “dominio dei popoli grandi su quelli piccoli e, in particolare, su quelli che, per qualche tempo, sono stati i loro nemici”.

Il consiglio nazionale del Partito socialista approva una mozione favorevole alla fusione con il Pci.
Roma, istituito il Ministero per la Costituente. Avrà il compito di preparare la convocazione dell’Assemblea Costituente e di predisporre gli elementi della nuova Costituzione 

Roma, l’ambasciatore americano Alexander Kirk trasmette alla Segreteria di Stato un rapporto sulla situazione nell’Italia del nord. “E’ unanime persuasione dei nostri esperti – si legge nel rapporto – che gli autori di questi crimini siano nella maggior parte dei casi comunisti. Comunisti nel senso che hanno una tessera di partito e portano fazzoletti e distintivi comunisti (…) Non esiste prova che questi crimini siano commessi per ordine del Partito comunista, ma i tecnici della sottocommissione sono certi che esso non fa alcuno sforzo per far cessare questi crimini, e certo li approva, ed esiste la probabilità che al momento opportuno possano ordinare una insurrezione generale che comprometta l’ordine pubblico”.
L’Ufficio Informazioni dello Stato Maggiore dell’esercito trasmette al maggiore Antonio Lanfaloni, ufficiale dei servizi segreti un “Appunto circa metodo da seguire nel riferire informazioni” che rappresenta il programma di lavoro dell’Oss in Italia trasmesso a tutte le missioni dell’Oss dell’Italia centro-settentrionale. Nel programma si legge tra l’altro: “Nenni: è il socialista n° 1. E’ accettato come capo? Vi sono dei concorrenti? Fate relazione completa su tutti i capi socialisti. Togliatti: é il comunista n° 1. Riferite dettagliatamente su tutti i capi comunisti n° 1 delle varie località. Il clero: i democristiani sono intimi con la Chiesa in questioni politiche. Cercate queste relazioni e specificate l’attività del clero”.

31 luglio – 2 agosto: si riunisce il Consiglio nazionale della Dc. La maggioranza si pronuncia per la Repubblica, De Gasperi, concludendo i lavori, afferma che l’orientamento espresso dalla riunione non deve pregiudicare la decisione che assumerà il Congresso del partito 

(Testo integrale dell’intervento: https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/dc-consiglio-nazionale-31-luglio–2-agosto-conclusioni-de-gasperi)

Luglio: continuano nelle campagne le agitazioni dei mezzadri sulla questione del riparto dei prodotti, dopo le resistenze dei proprietari che non accettano la quota proposta dal ministro Gullo. Quest’ultimo e Togliatti propongono il 60% per il mezzadro. Verso la fine del mese, la Confida farà saltare l’accordo.

AgostoBologna, abolito il prezzo politico del pane che sale da 8 a 19 lire al chilo. La decisione provoca un forte malcontento.

Bologna, gli agrari riuniti per discutere dei patti colonici, mantengono la loro intransigenza rifiutando di prendere in esame le proposte avanzate dalla Federterra.

Reggio Emilia, migliaia di contadini e braccianti manifestano per il rinnovo dei patti agrari. Al termine della manifestazione una delegazione composta da dirigenti della Federterra e della Camera del Lavoro chiede la mediazione del Prefetto.

Modena, sciopero alla Manifattura tabacchi contro la mancata epurazione di alcuni dirigenti compromessi con il fascismo.

Monticelli (PR), manifestazione di lavoratori e donne contro la grave situazione alimentare e il carovita

San Giorgio di Piano (BO), su iniziativa del Fronte della Gioventù e dell’Associazione Nazionale Partigiani, si formano squadre di lavoro per il ripristino delle strade e l’esecuzione di lavori pubblici urgenti

1° agosto: CGIL e Federterra rilasciano una dichiarazione congiunta nella quale rilevano che “l’intransigenza irragionevole degli agrari si collega evidentemente ad un piano generale della reazione tendente a provocare agitazioni e a fomentare disordini che minino l’autorità del governo democratico e impediscono la realizzazione di una atmosfera di tranquillità, legalità e di pace sociale, presupposto necessario per i consolidamento dell’ordine democratico”.
Matera, la popolazione assalta gli uffici annonari e del consorzio agrario bruciando documenti e tessere del razionamento. Si dirigono, poi, verso le carceri e liberano 49 detenuti colpevoli di reati annonari. A Ferrandina migliaia di contadini scendono in piazza, reclamano l’assegnazione di terre incolte, la distribuzione del grano a prezzi controllati e l’allontanamento dei fascisti del posto. 

3 agostoRoma, si incontrano PSIUP e PCI per discutere l’eventualità di dar vita a Giunte nazionali, provinciali e locali composte da rappresentanti dei due partiti. Partecipano alla riunione Pietro Nenni, Riccardo Lombardi, Giuseppe Saragat, Oreste Lizzadri, Jacometti e Mancinelli per il PSIUP. Palmiro Togliatti, Mauro Scoccimarro, Giorgio Amendola, Celeste Negarville e Velio Spano per il PCI

4 agosto: gli alleati restituiscono all’amministrazione italiana le province di Apuania (Massa, Carrara e una parte della Versilia), Lucca, il comune di Ancona e tutta l’Emilia.

Roma, emesso il decreto luogotenenziale che assicura impunità a quanti, pur avendo aderito alla Rsi, hanno svolto anche attività a favore dei partigiani. I primi a trarre vantaggio sono i maggiori industriali del nord: quasi tutti hanno condotto il doppio gioco. Il governo, accogliendo una proposta del Clnai, stabilisce che devono essere sottoposti al giudizio epurativo gli amministratori, i sindaci e i liquidatori delle società per azioni con capitale superiore ai 5 milioni. Il provvedimento non avrà alcuna efficacia pratica.

5 agostoTrieste, dopo il ritrovamento di una foiba, il quotidiano sloveno rimorski Dnevnik scrive che ”Sulla terra che ha sofferto per venticinque anni il terrore nazionalizzatore fascista questa non è la prima e non sarà nemmeno l’ultima foiba in cui si polverizzano le ossa dei criminali italo-fascisti (…).

Bologna, riunione dei segretari delle Camere del Lavoro della Regione per discutere della vertenza mezzadrile. Si decide che ogni provincia stabilisca tariffe base, adottando nel contempo l’applicazione completa dell’indennità di contingenza, già approvata in provincia di Milano, in misura uguale tra uomini e donne. E’ deliberato inoltre di iniziare immediatamente la lotta contro il carovita e di chiedere un compenso per equilibrare lo scompenso tra prezzi e salari. Infine è chiesto che il governo intervenga immediatamente contro la disoccupazione avviando un ampio piano di ricostruzione e bonifica.

Bologna, il tribunale, su richiesta dell’Intendenza di Finanza in base alla legge sui profitti dell’ex regime fascista, dispone il sequestro cautelativo dei beni dei fratelli Ducati.

6 agosto: alle 9, 30 il B9 americano (Enola Gay) sgancia su Hiroshima la prima bomba atomica (Operazione Centerboard). Le stime parlano di 150.000 morti su 350.000 abitanti, la distruzione del 75% degli edifici e un disastro ecologico che durerà per molti anni successivi. Molti altri altri moriranno negli anni successivi in seguito alle radiazioni

L’Italia stipula un trattato con la Svizzera che segna la ripresa dei rapporti commerciali, ma gli alleati pongono il veto alla sua entrata in vigore.

Guglielmo Giannini fonda i Nuclei qualunquisti.

7 agostoPiacenza, l’UDI apre una mensa per operai disoccupati in grado di servire 400 pasti al giorno.

8 agosto: l’Austria è divisa in quattro zone d’occupazione, sotto l’influenza delle superpotenze.

Milano, il Pci approva un documento in cui denuncia “l’infiltrazione tra le forze della Resistenza di elementi fascisti, monarchici e reazionari, che carpiscono la buona fede di onesti lavoratori per farli cadere in azioni provocatorie da cui dovrebbe risultare compromessa l’azione del Cln e del nostro partito”. Eletta anche la nuova direzione nazionale del partito che comprende, oltre al segretario Palmiro Togliatti, Giorgio Amendola; Arturo Colombi; Giuseppe Di Vittorio; Luigi Grassi; Girolamo Li Causi; Luigi Longo; Umberto Massola; Celeste Negarville; Agostino Novella; Gian Carlo Pajetta; Eugenio Reale; Antonio Roasio; Giovanni Roveda; Mauro Scoccimarro; Pietro Secchia; Velio Spano.

Parma, sciopero generale per la difesa del posto di lavoro e adeguamenti salariali. 30.000 lavoratori sfilano in corteo per le strade del centro fino allo stadio comunale dove parlano i dirigenti camerali. Altre manifestazioni si svolgono in diverse località della provincia.

Rimini, duemila disoccupati manifestano davanti al Comune.
Roma, Guglielmo Giannini scrive sull’Uomo qualunque “è giunto il momento di raccogliere il grido di dolore che da ogni parte d’Italia si leva verso l’UQ” e avvia la costruzione del suo movimento. Nascono i Nuclei Qualunquisti

9 agosto: Giappone, Nagasaki è distrutta dalla seconda bomba atomica americana. I morti sono 40.000.

Messina, i reduci invadono la sede dei Comune per protestare contro la disoccupazione.

Reggio Emilia, manifestazione popolare in appoggio al governo Parri. Ma la manifestazione si pone anche altri obiettivi: assunzione di braccianti disoccupati da parte di agrari e coloni; l’inizio dei lavori di bonifica agraria; un nuovo riparto mezzadrile; revisione dei canoni d’affitto; tassazione progressiva; riconoscimento dei Consigli di gestione; revisione dello stato giuridico degli impiegati statali; pagamento del premio di Liberazione e l’adeguamento delle pensioni.

Bologna, con un’assemblea al teatro Modernissimo, è fondata l’Associazione degli industriali della provincia di Bologna, allo scopo di “rappresentare l’interesse delle aziende associate di fronte alle Autorità dello Stato. A tutte le altre autorità. Enti ed organi, nonché di fronte alle organizzazioni dei lavoratori e di provvedere alla nomina e designazione di rappresentanti di categoria in tutti gli Enti nei quali tale rappresentanza fosse richiesta ed ammessa”.

10 agosto: Radio Tokyo annuncia che il Giappone è pronto ad arrendersi.

Roma, il ministero di Grazia e Giustizia fa sapere che (…) gli appartenenti all’esercito repubblicano debbono essere considerati, per accordi intervenuti durante la guerra tra i belligeranti, come prigionieri di guerra e non come imputabili di collaborazionismo, è stato indotto a ritenere che il solo fatto della iscrizione suindicata non possa essere considerata come reato; in ciò confortato da analogo parere espresso al riguardo dai Capi delle Corti della Italia superiore nella riunione tenuta a Milano il 30 giugno u.s. Il ministro dell’Interno, interpellato, ha espresso lo stesso avviso”.

La CGIL organizza lo sciopero generale degli impiegati statali del Nord Italia per ottenere un adeguamento salariale.

Poderose manifestazioni in tutta l’Emilia Romagna. I lavoratori chiedono il mutamento radicale della situazione economica. Manifestazione in tutte le città. A Bologna oltre 100.000 persone manifestano in Piazza Maggiore. Al termine il segretario della Camera del Lavoro, Clodoveo Bonazzi, legge un ordine del giorno nel quale si afferma che i lavoratori esprimono “il fermo proposito di riprendere immediatamente la faticosa ricostruzione del Paese attraverso un maggiore riconoscimento dell’apporto del lavoro” e chiede “un piano concreto per un ribasso dei prezzi per tutti i generi di largo consumo e un adeguamento delle tariffe salariali al reale costo della vita; l’immediato inizio dei lavori pubblici per la ricostruzione; la soluzione della vertenza mezzadrie in base ad una nuova ripartizione dei prodotti; l’assunzione di manodopera bracciantile da parte dei grossi proprietari terrieri e l’inizio dei lavori di bonifica agraria; l’applicazione immediata del decreto di marzo riguardante gli aumenti agli statali e una revisione completa delle pensioni (…).

Cesena, il sindacato conserviero organizza una manifestazione di protesta contro i dirigenti della Arrigoni che, “nonostante le continue pressioni della Camera del Lavoro locale, si ostinano a non voler aprire lo stabilimento, presentando ragioni di dubbia fondatezza, se si pensa che lo stabilimento e le macchine sono intatte e che nei giorni scorsi sono stati scaricati 29 vagoni di carbone”.

12 agostoMilano, il Partito d’Azione si divide fra coloro che chiedono un avvicinamento alla Federterra e quanti, invece, sostengono la Coldiretti nella vertenza sulla mezzadria.

13 agostoVietnam, Ho Chi Min lancia l’appello insurrezionale, è la Rivoluzione d’agosto.

Il Congresso mondiale sionista chiede che un milione di ebrei possa stabilirsi in Palestina.

14 agosto: l’Unità denuncia la ritrosia degli industriali a sottoscrivere il prestito della Liberazione e, per fare un esempio, rivela che “è stato necessario l’intervento del Clnai per convincere il signor Gilardoni, presidente dell’Ina, a sottoscriverne 200”.

Bologna, Camera del Lavoro e Associazione industriali firmano un accordo sull’estensione del trattamento di contingenza alle categorie operaie e impiegatizie.

15 agosto: il Giappone annuncia la propria resa incondizionata. Sarà’ sottoposto all’amministrazione militare americana sotto il comando del generale Mac Arthur.
Roma, Pietro Nenni è nominato ministro per la Costituente, incarico che manterrà fino al 10 dicembre 1945. Manlio Brosio è invece nominato ministro per la Consulta

Parigi, il generale Pètain è condannato a morte per alto tradimento. La pena sarà poi commutata nel carcere a vita.

Secondo un rapporto dell’Oss, Alberto Tarchiani sarebbe diventato agente dei servizi britannici nel 1943.

Roma, Pio XII, parlando a un gruppo di lavoratrici cattoliche, afferma tra l’altro riferendosi alla CGIL: “Nella sua fondazione fu espressamente riconosciuto l’altissimo valore dell’influsso che il soffio della spiritualità evangelica avrebbe esercitato nell’opera della Confederazione. Questa confortevole previsione si è forse avverata? Non oseremmo affermarlo”. Poi il papa esorta le lavoratrici a vigilare perchè (…) il sindacato non devii dal campo suo proprio e non sia trasmutato in strumento di lotta di classe e d’interessi di partito”.

Agnone (Campobasso), i reduci di guerra invadono il Municipio per protestare contro la disoccupazione. La polizia arresta dieci persone.

16 agosto: l’esercito di liberazione vietnamita entra ad Hanoi. La liberazione dell’intero paese sarà completata in pochi giorni. L’imperatore Bao Dai abdica e il potere passa nelle mani di un comitato esecutivo formato da comunisti e nazionalisti del Vietminh. Truppe francesi vengono paracadutate nel nord del paese. Verso la fine del mese anche truppe cinesi del Kuomintang entrano nel Vietnam settentrionale. Contemporaneamente ad Hanoi si forma un governo nazionale provvisorio presieduto da Ho chi min. Il due settembre verrà proclamata la nascita della Repubblica del Vietnam. L’annuncio è però preceduto dallo sbarco, nel sud del paese, di truppe inglesi e indiane che vanno a rafforzare la presenza francese.

Bologna, il CLN regionale decide l’esclusione delle ditte collaborazioniste dagli appalti per le opere pubbliche.

Imola, convegno dei CLN dell’imolese per fare il bilancio dell’attività svolta e analizzare i compiti e gli obiettivi della ricostruzione.

17 agostoRoma, il Consiglio dei ministri esamina ancora il problema della mezzadria, decidendo infine la costituzione di un comitato composto dai ministri della Ricostruzione, dell’Agricoltura e del Lavoro perché possano riprendere le trattative con Confida e CGIL. Le agitazioni nelle campagne continuano, con particolare intensità in Emilia Romagna.

L’ammiraglio Ellery Stone, capo della Commissione alleata di controllo, suggerisce che tutta l’Italia settentrionale, ad eccezione della Venezia Giulia e della provincia di Udine, sia restituita all’amministrazione centrale italiana a decorrere del 15 settembre. Per Stone (…) la situazione nell’Italia del nord contiene il pericolo potenziale di gravi disordini, per le seguenti ragioni: a) si ha motivo di pensare che grosse quantità di armi e munizioni siano ancora in possesso della popolazione civile; b) ci sono voci di un possibile colpo di stato comunista nei prossimi due mesi. Il ritiro del governo militare alleato seguito da una rapida e totale ridistribuzione (e riduzione) delle truppe alleate provocherebbe, a giudizio dei commissari alleati nelle singole regioni, al minimo disordini e spargimento di sangue, e al massimo una qualche forma di rivoluzione armata ispirata dai comunisti”.

Roma, la Corte di Cassazione nella sentenza del processo Accomazzo, afferma che “il Partito fascista repubblicano non è altro che la ricostituzione del Partito nazionale fascista e, dal punto di vista sociale, il suo programma non è che la continuazione del programma del 1919. Più che un nuovo indirizzo, esso fu un ritorno alle posizioni originali. Ora, dallo statuto del Pnf si rileva che questo non si è mai proposto di raggiungere alcuna delle finalità sovversive specificate nell’art. 270 (…) essendo suo fine precipuo quello di riportare e mantenere l’autorità dello Stato al di sopra delle classi e degli individui. Nemmeno il Pfr si propose alcuna delle finalità di cui all’art. 271, in quanto la sua finalità non era diretta a distruggere o deprimere il sentimento nazionale. Al contrario, non ha insinuato la sfiducia sulla potenza e sui destini della Patria e, sempre nelle dichiarazioni ufficiali, ha affermato di voler potenziare il sentimento nazionale, e mediante la continua esaltazione delle nostre energie morali e materiali, lo ha fin troppo esacerbato e inasprito, non potendo escludersi che, per pervenire alla attuazione di quel fine, sia anche ricorso a mezzi violenti di repressione che si dimostrano in atto non idonei allo scopo”.

L’Indonesia proclama l’indipendenza sotto la guida di Ahmed Sukarno.

Reggio Emilia, la Camera del Lavoro approva un ordine del giorno sui problemi della mutualità, delle assicurazioni e della previdenza.

Bologna, si apre il congresso dei lavoratori della terra. Partecipano i delegati delle Leghe della provincia in rappresentanza di 60.000 lavoratori organizzati.

Forlì, la Camera del lavoro discute – presenti anche i sindaci le giunte comunali di Forlì e Rimini, vari segretari e rappresentanti delle Camere del Lavoro e della Federterra di Rimini e Cesena – della “critica situazione determinatasi a seguito dell’allontanamento delle truppe alleate dalla nostra provincia e che si va aggravando giorno per giorno con l’aumento della disoccupazione, che ha già raggiunto cifre iperboliche”. Tra l’altro è decisa la “costituzione di una commissione mista composta, oltre che da un rappresentante della Camera del lavoro, da elementi tecnici dei vari settori dell’industria, che provveda urgentemente a visitare ogni singola industria esistente (…) per rendersi esatto conto delle condizioni in cui si trova, delle possibilità di ripresa della produzione e degli ostacoli da ovviare con l’intervento delle autorità”.

Montefiore Conca (Fo), contemporaneamente alla discussione in corso nel capoluogo, la Camera del Lavoro organizza una manifestazione per il lavoro in uno dei comuni più poveri di tutto il circondario.

18 agostoBologna, prima assemblea generale della Camera del lavoro. Si riafferma l’azione svolta, diretta ad evitare ogni contrapposizione tra occupati e disoccupati, a perseguire il raggiungimento della piena occupazione e a salvaguardare le esigenze minime di vita delle masse attraverso un controllo sui prezzi.

19 agostoPalermo, nominati presidente e comandante in capo del Gris, Guglielmo Paternò Castello di Carcaci, e vice presidenti Giuseppe Tasca di Bordonaro e Rosario Cacopardo.

21 agosto: l’Italia è ammessa all’United nations relief and rehabilitation administration (UNRRA), organismo preposto a fornire aiuti economici ai paesi liberati dall’occupazione tedesca

Bologna, riunione plenaria dei Consorzi agrari della regione. Al termine viene approvato un ordine del giorno in cui si chiede il ritorno dei consorzi all’originaria forma cooperativa, il mantenimento della giurisdizione provinciale e di favore la nuova immissione di produttori agricoli (proprietari, affittuari, mezzadri) e la sottoscrizione di nuove quote nominali.

L’ambasciatore Alexander Kirk comunica a Washington che Alberto Tarchiani “è convinto che il popolo italiano non è sufficientemente preparato o educato per esprimere il proprio desiderio attraverso le elezioni e che le elezioni devono essere posposte, altrimenti ne beneficeranno solo i comunisti”.

Palermo, in un rapporto informativo americano si rileva come il questore, Beniamino Rosselli, passi regolarmente informazioni riservate al consolato statunitense.

21 – 23 agostoRoma, in un convegno del Centro studi economici del Pci, Togliatti sottolinea l’impossibilità di portare avanti lotte salariali senza rivolgere, contemporaneamente, un’attenzione particolare ai problemi della produzione.

22 agostoCaltanissetta, entrano in sciopero i mezzadri ai quali, il giorno successivo, si uniscono gli zolfatai.

Parma Piacenza, si riuniscono i CLN aziendali.

Herman Baun, collaboratore del generale Gehlen, forma a Wiesbaden una sezione di spionaggio e controspionaggio della nuova organizzazione di sicurezza tedesca.

23 agostoButera (Caltanissetta), manifestazione con oltre due mila contadini.

24 agostoSicilia, scioperano i contadini per l’applicazione del decreto Gullo sul riparto dei raccolti autunnali.

Il generale Gehlen giunge a Washington accompagnato da 6 suoi ufficiali: maggiore Albert Schoeller, maggiore Horst Hiemenz, colonnello Konrad Stephanus, Franz Hinrichs e Herbert Keukner, entrambi di grado non specificato.
Reinhard Gehlen, generale nazista durante la II guerra mondiale, gli viene assegnato il comando delle Armate Straniere Est.
Il 22 maggio 1945 si era consegnato agli americani e fu preso in consegna da Allen Dulles, dei servizi segreti USA. Insieme a Gehlen viaggiano 52 casse piene di dossier e documenti che aveva accumulato nei molti anni in cui aveva fatto parte dello spionaggio nazista contro l’Unione Sovietica e contro i comunisti italiani e francesi. Tale documentazione, ovviamente, fu usata dai servizi segreti USA per perseguire la loro politica anticomunista.
Nel Luglio 1946 rientra in Europa e fonda l'”Organizzazione Gehlen” alle dirette dipendenze dei servizi segreti USA.
L’Organizzazione Gehlen si trasforma, nell’Aprile 1956, in BND, il servizio informativo federale della Germania Occidentale. Gehlen stesso ne sarà il direttore con il grado di generale di corpo d’armata.
Nel 1966 chiede la collaborazione del SID di Eugenio Henke per ostacolare l’opera di mediazione che il PCI svolge fra la socialdemocrazia tedesca e i governi dell’Europa orientale.

Roma, l’ambasciatore americano Alexander Kirk chiede, a nome del proprio governo, al presidente del Consiglio Ferruccio Parri che le elezioni amministrative si tengano prima di quelle politiche. Nella relazione che Kirk invia a Washington su legge “Ho visto Parri ieri sera, ma mi spiace dire che sia per la fatica fisica, o per la sua indecisione costituzionale, o anche per la situazione politica complicata in cui si trova, le sue reazioni erano tutt’altro che chiare (…) In seguito ho informato De Gasperi del mio colloquio con Parri e la sua posizione è stata più intelligibile”. Secondo De Gasperi, infatti, è necessario far svolgere le elezioni amministrative prima di quelle politiche e “l’insediamento della Costituente porrebbe automaticamente fine ad ogni altra forma di autorità, compresa quella del Luogotenente generale del regno, del Consiglio dei ministri e degli attuali presidenti della Camera e del Senato, e il potere sarebbe concentrato tutto nel presidente nominato dalla Costituente il quale formerebbe allora un governo provvisorio”. E ciò creerebbero, secondo il leader democristiano, “le premesse per una dittatura, con Nenni o Togliatti come i più probabili candidati”.

Michelangelo Digilio afferma di aver giurato fedeltà alla Rsi “perché consigliato dagli esponenti del Comitato di resistenza per continuare ad assolvere la delicata funzione affidatami”.

25 agosto: Piacenza, dopo due giorni di sciopero nell’industria, è firmato l’accordo tra sindacato e imprenditori sull’aumento dell’indennità di contingenza

26 agostoRimini, manifestazione indetta dalla Camera del Lavoro, dopo che la proprietà del fondo Congregazione di Carità ha interpretato in maniera riduttiva il patto colonico. Altre lotte per impostare un nuovo sistema contrattuale e per l’ottenimento di aumenti salariali, si sviluppano in Val Conca.

Bologna, assemblea dei CLN provinciale e di quelli comunali, aziendali e periferici.

Milano, secondo il rappresentante del Partito d’azione nel Cln, Becca, “l’epurazione, nel campo più delicato e importante” è destinata al fallimento perchè l’Alto commissario per le sanzioni contro il fascismo ha inviato un telegramma ai prefetti specificando che le delegazioni dell’Alto commissariato da costituirsi in ogni provincia non hanno poteri di denuncia contro i profittatori di regime, ma solo di “segnalazione” dei vari casi.

27 agosto: il ministro di Grazia e giustizia, Palmiro Togliatti, invia ai primi presidenti ed ai procuratori generali presso le Corti d’appello, la seguente circolare: “Si è rilevato che, mentre la stampa quotidiana delle varie regioni d’Italia porta a conoscenza del pubblico dei fatti e dei reati gravissimi contro le persone, la libertà personale e il patrimonio, che si attribuiscono a ‘bande’ organizzate ed operanti con tutte le più raffinate risorse tecniche sotto la protezione di una rete di favoreggiatori di varia specie, non pervengono a questo Ministero i relativi rapporti delle Autorità giudiziarie, già all’uopo stimolate con l’indicata circolare attinente alla rapida e rigorosa repressione delle succitate forme eccezionali di delinquenza, sancita dal ddl 10 maggio 1945 n.234. Su detta legge e circolare si richiama, pertanto, ancora l’attenzione delle Ss.ll., mentre si insiste sulla necessità che di questi crimini sia data –senza indugio – comunicazione a questo Ministero”.

Il governo stanzia 2 miliardi per la riattivazione dei porti dell’Alta Italia. Il porto di Ravenna è uscito completamente distrutto dalla guerra.

Bologna, i contadini di molti paesi della provincia decidono di non applicare l’aumento del prezzo del latte. Chiedono invece che venga siglato al più presto un nuovo patto colonico.

Bologna, convegno provinciale della cooperazione. Sono presenti rappresentanti della Camera del lavoro e della Federterra.

Piacenza, primo congresso provinciale della Federterra.

Ferrara, convegno dei mezzadri della provincia. Il segretario della Camera del lavoro, Otello Putinati, sottolinea come di fronte all’atteggiamento di netta chiusura degli agrari, sia necessario tenere ferma la richiesta di divisione dei prodotti al 60 e 40%. In agitazione anche i compartecipanti della provincia.

28 agostoRoma, nel corso di un convegno economico, Palmiro Togliatti afferma: ”La prima cosa da farsi è, secondo me, l’appello agli operai perché dappertutto dove essi lavorano, aumentino il rendimento del lavoro. D’ora in avanti questo deve essere uno dei punti fondamentali della nostra agitazione. Vi sono gruppi di operai i quali hanno compiuto e compiono uno sforzo produttivo intenso, commovente (. ..) La seconda cosa da farsi è di ottenere che si paghino le imposte dai possidenti (…) io credo che nei sindacati stessi o in chi li dirige non vi sia ancora un sufficiente orientamento verso i problemi della produzione”.

Trani, marinai del battaglione San Marco impongono ai passanti di gridare “Viva il re”, e poi assaltano la locale sezione del Pci.

Roma, arrestato Vincenzo Antonetti, agente delle SS, amico e complice di Pantera Nera (Celeste Di Porto ndr), altro agente filonazista arrestata nei giorni precedenti a Napoli.

Accordo tra l’Amministrazione degli ospedali e le cooperative agricole bolognesi che assumono la conduzione di un primo lotto di 1.200 ettari di terreno.

28 – 29 agostoMilano, convegno della Coldiretti nel corso del quale è respinta la proposta di riunificazione con la Federterra.

29 agostoRoma, la Congregazione concistoriale, in previsione delle elezioni amministrative, emana una circolare nella quale afferma: ”I cattolici possono dare il voto soltanto a quei candidati o a quelle liste di candidati, di cui si ha la certezza che rispetteranno e difenderanno l’osservanza della legge divina e i diritti della Religione e della Chiesa nella vita privata e pubblica”.

Washington, nel documento segreto “Minute joint staff planner’s 216 meeting”, i vertici delle forze armate ribadiscono la novità rivoluzionaria della politica del “primo colpo” .

Bologna, in tutte le fabbriche si effettua uno sciopero di 10 minuti per protestare contro le continue aggressioni subite dai patrioti.

30 agostoMussomeli, sciopero generale dei contadini nel corso del quale si verificano diversi incidenti.

Milano, la Camera del lavoro emette un comunicato nel quale afferma che “nel corso degli ultimi mesi numerose agitazioni sono scoppiate in provincia giungendo spesso alla cessazione del lavoro. Sempre la Camera del lavoro è intervenuta per calmare le maestranze ed assicurare loro che erano in corso trattative (…) Il lavoro è ripreso immediatamente”.

I consulenti legali che l’ammiraglio Ellery Stone, capo della Commissione di controllo alleata, aveva interpellato per verificare la validità del decreto n.151 del 25 giugno 1944, che affidava all’Assemblea costituente poteri illimitati, rispondono che esso è inattaccabile sotto ogni profilo.

Il generale Ferruccio Gatti è condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione per collaborazionismo, ma sarà successivamente prosciolto dalla Corte di cassazione.

AgostoMatera Ferrandina, le occupazioni di terre incolte sono stroncate dall’intervento della polizia.

31 agostoRoma, l’ambasciatore americano Alexander Kirk invia un telegramma al Dipartimento di Stato per riferire delle richieste di aiuto avanzate dal maresciallo Pietro Badoglio, che teme di essere processato per il ruolo ricoperto durante il ventennio fascista. Kirk conclude: “Personalmente non (ripeto non) mi pare che il governo americano dovrebbe intercedere per Badoglio”.

Un rapporto dell’Oss si rileva che anche nel processo a carico del generale Giacomo Carboni, come già in quello contro il generale Roatta, il governo italiano consultò gli alleati per timore che “scandalose rivelazioni sul comportamento di re Vittorio Emanuele e di Badoglio potessero avere sgradevoli effetti politici”.

Bagnolo di Piano (Re), ucciso l’ingegner Arnaldo Vischi che, nell’aprile del 1944, aveva compilato una lista di 600 operai alle Officine Reggiane da licenziare, molti dei quali poi deportati in Germania.

Milano, assassinate Rosa Bianchi Sciaccalunga e la figlia Liliana, rispettivamente moglie e figlia di un ufficiale della Decima Mas, fucilato il 26 aprile. La duplice esecuzione sarà attribuita agli uomini della Volante rossa.

31 agosto – 1 settembreMilano, intervenendo ai lavori del primo congresso dei Cln dell’Alta Italia, Ferruccio Parri afferma: (…) Voi sapete come in questo governo io rappresenti una linea media, una linea direi di mediazione, un pensiero mediatore. Un pensiero mediatore al quale io debbo tenermi rigorosamente fedele (…). Soffermandosi sulla questione dell’epurazione, il rappresentante della Democrazia cristiana, Brusasca afferma che “Purtroppo all’opera di epurazione si oppone una circostanza sulla quale dobbiamo soffermarci: nelle nostre file si sono infiltrati troppi fascisti, cosicché si è visto tra l’altro nella Corte d’assise di un tribunale della Lombardia un pubblico ministero accusatore di un ex squadrista chiedere la pena di morte per un suo compagno di squadrismo. Di questi fatti non c’è solo quello che ho citato. Non tutti sono così gravi, ma sono tali e tanti da creare un profondo disagio nel pubblico che giustamente chiede come possiamo fare seriamente l’epurazione se non cominciamo ad epurare noi stessi (…) Finora sono stati epurati gli stracci. L’epurazione ingombra i tavoli delle nostre commissioni con le pratiche dei piccoli impiegati, degli uscieri, delle pratiche di coloro che non hanno mezzi per difendersi o protezioni da fare valere, mentre disgraziatamente tutti i veri e grandi responsabili, per deficienza di legge o per ragioni intuitive, riescono ancora a sottrarsi alle sanzioni che li devono inesorabilmente colpire (…).

AgostoPalermo, Guglielmo Paternò di Carcaci, Concetto Gallo e Stefano La Motta s’incontrano con Salvatore Giuliano per indurlo ad arruolarsi nell’Evis. Trovato l’accordo, Giuliano ne diventerà di fatto il comandante.

Giangiacomo Feltrinelli è congedato dall’esercito.

Nasce a Milano la Volante Rossa che si richiama, nel nome, alla omonima formazione che ha operato, nel corso della Resistenza, in Ossola alle dipendenze della 85° brigata Garibaldi di Valgrande Martire. La formazione stabilisce la sua sede presso la Casa del popolo di Lambrate.

Roma, si riuniscono esponenti dei gruppi clandestini neofascisti, alla presenza di Pino Romualdi, già vice segretario nazionale del Pfr.

Messina, nasce il Movimento per l’autonomia siciliana, con un programma stilato da Carlo Avarna di Gualtieri, Carlo Stagno d’Alcontres, Umberto Bonino e Antonio Vaccarino

Milano, esce nelle edicole il settimanale L’Europeo diretto da Arrigo Benedetti. Fra i redattori: Tommaso Besozzi, Raul Radice e Camilla Cederna.

Nasce l’Organizzazione di mutua assistenza e sostegno delle ex SS Odessa, co­ordinata da Otto Skorzeny. ODESSA è l’acronimo di Organization Der Ehemalingen SS – Angehorigen (organizzazione degli ex membri delle SS). Fu creata, grazie agli uffici dell’MI6 inglese, per salvare dai tribunali alleati alcuni criminali nazisti ritenuti utili al Regno Unito. Ma le basi dell’organizzazione erano state gettate durante la riunione del 10 agosto 1944 alla Locanda Maison Rouge di Strasburgo (v.). L’attività di Odessa è articolata in cinque punti:

  • Riabilitare gli ex membri delle SS nelle professioni della Repubblica Federale.
  • Infiltrarsi all’interno dei partiti politici.
  • Pagare per la migliore assistenza legale possibile ad ogni SS incriminato da un tribu­nale e rendere vano con qualsiasi mezzo il corso della giustizia.
  • Rendere possibile agli ex SS di farsi una posizione nell’industria e nel commercio.
  • Propagandare tra il popolo tedesco l’idea che gli ex SS in realtà altro non erano che semplici soldati patriottici.

Alla funzione attuale di Odessa fa riferimento, in un suo libro-inchiesta Michael Schmidt, attento studioso del neonazismo tedesco. “I fondi(per il movimento neonazista odierno ndr) proven­gono anche dalla Nsdap-Ao degli Stati Uniti e da altri ambienti, a condizione, spiega Kuhnen(già leader dei neonazisti tedeschi ndr) che questi ambienti siano convinti del fatto che i fondi vengono impiegati in maniera efficace”. Kuhnen conferma l’esistenza di un’organizzazione continuatrice di Odessa e che questa, di tanto in tanto e con precise ta­riffario relativo alle varie prestazioni, fornisce denaro ai neonazisti tedeschi. Del resto la storia di Maler-Kops e di Pribke testimonia la continuità tra i criminali di ieri e i fanatici di oggi. Secondo una ricostruzione fatta dal giornalista argentino Jorge Camarasa, Odessa sarebbe diretta da Edward Roschmann e l’organizzazione sarebbe strutturata in cellule molto chiuse (Jorge Camarasa, Organizzazione Odessa, Mursia). La sigla è ricorsa in tante circostanze. Quando Freda sparì da Catanzaro ed espatriò clandestinamente in Sud America, la com­plessa organizzazione della fuga fu rivendicata da Odessa. L’11 luglio 1979, lo stesso nome fu usato dai terroristi che a Parigi agirono contro l’avvocato Serge Klarsfeld, presi­dente di un’associazione ebraica impegnata nella ricerca di criminali nazisti. Nel rapporto del ROS dei carabinieri al magistrato milanese Guido Salvini del 21 settembre 1994, si legge: “Secondo il neonazista Carlo Digilio, Sergio Minetto, il referente della CIA per il Tri­veneto, era in contatto in Argentina sia con elementi della CIA sia con i tedeschi, ex com­battenti, che avevano lasciato la Germania dopo la guerra. Nell’ambito della sua attività di spionaggio aveva quindi mantenuto forti contatti con personaggi in Sud America e in Ger­mania. Tale attività in direzione dei citati paesi potrebbe configurare, verosimilmente, il la­voro svolto per conto dell’organizzazione denominata Ragno Nero, meglio nota come Odessa (…) Il Digilio ha anche riferito di un coinvolgimento di Minetto nei vari attentati che si succedettero in Alto Adige, nei primi anni settanta”. Secondo Camarasa, negli ultimi tempi, a mano mano che ad oltre cinquant’anni dalla fine della guerra venivano resi pubblici do­cumenti segreti che coinvolgevano personaggi fino ad allora protetti, l’organizzazione na­zista si è trasformata “in una rete di prestigiosi studi di avvocati, sempre pronti, con im­mense risorse finanziarie, a difendere gli interessi del Quarto Reich”. E’ probabile che sia da ricondurre a questa trasformazione l’episodio denunciato da una testimone, Mary Pace, al processo romano contro Pribke: “Ai primi di marzo(del 1995 ndr)si sono fatti vivi due uo­mini, un italiano e un tedesco, che si sono presentati come amici di Pribke e, sapendo che io stavo scrivendo un libro su di lui, mi hanno detto che il processo si stava mettendo bene e che loro disponevano di grosse somme di denaro”.
Un ruolo di primo piano è stato svolto, fino alla sua morte, dal maggiore Otto Skorzeny,  il liberatore di Mussolini dalla prigionia del Gran Sasso. L’ex Sturmbannfuhrer e capo dei Commandos Zeppelin, è stato uno dei personaggi chiave dell’organizzazione del neonazismo dopo la fine della guerra. Arrestato dagli americani il 16 maggio 1945, venne accusato di crimini di guerra. Per sua fortuna venne immediatamente reclutato da Donovan. Addirittura, durante il processo a suo carico, un ufficiale dei servizi segreti britannici, il capitano Yeo -Thomas, testimoniò in suo favore. Ovviamente Skorzeny fu assolto. Nonostante fosse ancora ricer­cato dal governo cecoslovacco e da quello danese, riuscì a raggiungere l’Argentina. Lag­giù poté organizzare in tutta tranquillità le sue operazioni coperte. In questo lavoro ebbe un ruolo determinante suo suocero che, durante il nazismo, era stato presidente della Reichsbank, la Banca centrale tedesca. Ritornato in Europa, Skorzeny creò a Ma­drid, dove ufficialmente rappresentava le industrie Krupp in Spagna, una società coperta destinata ad occuparsi di guerre non convenzionali. Fu anche responsabile finanziario del Circolo degli Amici. All’inizio degli anni cinquanta diventò consigliere del ministro dell’Interno spagnolo, diventando una delle menti organizzative della tristemente nota Bri­gada politico-social. Contemporaneamente avviò corsi specialistici sulle tecniche di guerri­glia, assassinio e rapimento. L’attività di Skorzeny spaziò su svariati fronti. Dopo essere stato uno degli artefici della Legione straniera che combatté in Corea con le truppe statunitensi, fondò la Lega anticomunista dei popoli asiatici insieme al criminale di guerra giapponese Ryoichi Sasakawa e la Lega anticomunista mondiale (Wacl). Si occupò anche dell’organizzazione di efficienti servizi segreti per la Cina nazionalista.
Quando, nel 1954, Nasser cacciò da Suez inglesi e francesi, venne il momento della resa dei conti con Israele. Nasser chiese insistentemente aiuti militari agli Stati Uniti. La tratta­tiva fu condotta da Kermit Roosevelt (il funzionario della CIA che si era brillantemente oc­cupato del ritorno dello Scià in Persia) insieme ai suoi collaboratori. Nasser chiese a Roo­sevelt di occuparsi dell’organizzazione dei servizi segreti militari e delle unità addette alla sicurezza interna. Un terreno troppo delicato perché la CIA potesse occuparsene in prima persona. Il direttore della CIA incaricò così della cosa l’Organizzazione Gehlen che la delegò a Skorzeny. L’ex SS reclutò nella sua squadra diversi nomi noti del Terzo Reich tra i quali Alois Brunner. Costui era stato consulente di Eichmann per le de­portazioni di ebrei e si calcola che abbia contribuito attivamente allo sterminio di 128.500 persone. Quando si cominciò a parlare della missione egiziana, Brunner era a capo dell’Organizzazione Gehlen a Damasco e la missione al Cairo servì anche a tenerlo fuori della portata dei francesi che, nel frattempo, lo avevano processato e condannato in con­tumacia per crimini di guerra. A Damasco Brunner era, tra l’altro, in contatto con l’austriaco residente in Spagna Gerd Honsik, molto attivo nella riorganizzazione dei gruppi neonazisti in Europa. Si misero al servizio di Nasser anche una cinquantina di ex membri della Gestapo, l’ex ministro Johannes von Leers (che sotto il falso nome di Omar Amin divenne direttore della propaganda contro Israele) e il suo vecchio assistente Gerhardt Hartmut von Schubert.
Avendo accumulato meriti ed esperienze, Skorzeny fu premiato con la nomina a capo delle operazioni speciali della CIA. Forte della posizione acquisita, fece reclutare dai servizi segreti di alcuni paesi sudamericani decine di ex SS. Nacquero così i primi nuclei di quelli che saranno, anni dopo, tristemente famosi con il nome di Squadroni della morte.
Odessa è funzionante, anche sotto altre sigle (Stille Hilfe, è una delle più note, ma possiamo ricordare anche La stella a sei punteIl RagnoKameradenwek)), ancora oggi. Lo conferma, in un’intervista rilasciata all’Espresso il 10 dicembre 1998, la figlia di Himmler, Gundrun Burwitz. Secondo il settimanale, oltre a personaggi dell’aristocrazia come la principessa Helene von Isemburg (fondatrice di Stille Hilfe ndr) e del cavaliere dell’Ordine di Malta, Richard Kerssenbrock, un ruolo decisivo, nello sviluppo delle varie si­gle, lo svolse la chiesa. Vice presidente di Stille Hilfe era, infatti, il vescovo di Colonia Theophil Wurm. Nel comitato di presidenza troviamo anche il vescovo Johannes Neuhausler e il responsabile della Caritas tedesca padre Augustinus Rosch. “La nostra – sostiene la Burwitz – è solo una associazione di soccorso destinata ad estinguersi tra po­chi anni”. In realtà un esperto dell’estrema destra tedesca come Andrea Ropke, ha sottoli­neato di quanta autorità goda ancora la signora Gundrun Burwitz tra i veterani nazisti e tra i giovani aderenti ai gruppi neonazisti.

Camugnano (BO), i carabinieri intervengono durante una riunione fermando il rappresentante della Federterra e altri due partecipanti all’incontro. Immediatamente si raduna una folla davanti alla caserma e, nonostante le intimidazioni e le minacce dei carabinieri, non si allontana fino al rilascio dei fermati.

Ferrara, si apre la trattativa tra sindacato e Associazione provinciale degli agricoltori per i patti agrari. L’obiettivo è di unificare con un unico patto provinciale, i numerosi patti locali – alcuni anche molto avanzati – siglati subito all’indomani della liberazione

1 – 3 settembreRoma, I° Congresso nazionale della Lega delle cooperative. Partecipano 573 delegati in rappresentanza di 4.722 cooperative e di 1.495.531 soci. Il congresso ratifica ufficialmente la ricostituzione della Lega.

1 settembre: la CGIL diffonde un manifesto con lo slogan “Ieri sabotare, oggi lavorare”. Il “Bollettino della Camera del lavoro di Milano” propone l’esempio degli operai delle Fonderie-acciaierie milanesi Vanzetti i quali, nel nuovo spirito collaborativo “hanno rinunciato al quinto di vino che viene dato dalla Società al prezzo irrisorio di L.1,50 e che grava sulla gestione per una cifra di 250.000 L. mensili circa”.

L’ammiraglio Banchieri invia una circolare “segreta” ai comandi subalterni invitandoli a concedere “attenuanti” ai militari della Rsi che avessero mantenuto un comportamento anti slavo e di utilizzarli in funzione anticomunista.

Togliatti scrive sull’Unità che ”Se dicessimo di volere oggi un piano economico generale come condizione per la ricostruzione, sono convinto che porremmo una rivendicazione che noi stessi non saremmo in grado di realizzare. Voglio dire che anche se fossimo oggi al potere da soli, faremmo appello per la ricostruzione all’iniziativa privata”.

Parma, fissata la nuova indennità di carovita per i lavoratori dell’industria e della cooperazione. Eleva sensibilmente le retribuzioni mensili e orarie e l’indennità di mensa e di trasporto. La Camera del lavoro riesce a giocare sulla retrattivitità degli accordi già stipulati, garantendo così, nonostante il blocco della contrattazione di categoria, maggiore denaro per i lavoratori: l’accordo siglato il 19 ottobre sposta così la decorrenza dell’accordo del 19 giugno al 1° gennaio e fissa i criteri per il pagamento degli arretrati 1° gennaio – 31 maggio 1945.

2 settembre: Tokyo, a bordo della corazzata Missouri, il Giappone firma la resa incondizionata.Con la resa del Giappone termina definitivamente la seconda guerra mondiale.



2 settembre: proclamata la Repubblica democratica del Vietnam.

Washington, nel Policy memorandum, “International situation in Italy”, si legge che “Dimostrazioni e disordini sono sempre più frequenti e voci di progetti comunisti per prendere il potere con la violenza si fanno sempre più insistenti. Si sa che le organizzazioni comuniste hanno larghi magazzini di armi (…).

Era il 2 Settembre 1945 quando ebbe luogo la prima Festa de L’Unità, a guerra appena terminata, nei comuni di Mariano Comense e Lentate sul Seveso in Lombardia, e venne chiamata “Grande scampagnata de l’Unità”.
L’idea di una festa legata al giornale di partito venne dagli esuli che l’anno prima avevano partecipato a Parigi alla festa de “L’Humanitè”, l’organo del Partito Comunista Francese.
Milano era semidistrutta dalle bombe e pertanto si dovette trasferire l’iniziativa in una zona periferica e la scelta cade su Mariano Comense, dove dal 1944 si erano insediate alcune Ditte sfollate dal capoluogo lombardo e fra queste la Breda, dove si contavano molti simpatizzanti comunisti.
Dai giornali dell’epoca si apprende che alla festa, definita “Grande scampagnata de l’Unità”, parteciparono migliaia di lavoratori accompagnati dai famigliari, giunti in paese con ogni mezzo di trasporto, dalla bicicletta ai treni, dalla motocicletta ai camion, alcuni erano giunti in paese la sera di sabato per concorrere ai lavori di preparazione.
I muri del paese furono tappezzati da manifesti, firmati dal sindaco dr. Giovanni Del Curto, che salutavano i partecipanti alla festa. Con l’apporto dei simpatizzanti delle sezioni dei paesi circonvicini e anche di lontane località lombarde e venete nella brughiera sorse un villaggio con casette di legno allineate lungo corridoi, per l’occasione denominati con i nomi di storici esponenti: via Gramsci, via Lenin, via Fronte della Gioventù, piazza Garibaldi.
Si somministrarono generi alimentari e vino; alcune sezioni vendevano libri, giornali e bandiere. Il programma prevedeva un raduno ciclistico, corse podistiche, musiche e balli, spettacolo teatrale per i bambini, incontri di pugilato, tiri a segno, alberi della cuccagna, corse nei sacchi, lotterie e una tombolata, con modesti premi, considerato che la guerra era terminata da poco!
Intervennero alcuni fra i più importanti esponenti del partito, fra cui Amendola, Sereni, Moscatelli; Giancarlo Pajetta e Luigi Longo pronunciano i discorsi finali.
Sulla tribuna era presente anche un cappellano della formazione partigiana che al termine della manifestazione rivolse un caloroso saluto alla folla dei Volontari della Libertà.

3 settembreNapoli, durante un comizio Pietro Nenni afferma che “nel campo del lavoro e della lotta per la democrazia la loro fede [delle masse cattoliche] e il nostro materialismo non possono rappresentare un ostacolo all’unità di tutti i lavoratori. Noi saremmo felici di poter estendere al campo politico l’accordo sindacale”.

San Leonardo del Friuli, assassinati il sindaco Giuseppe Penasa e la moglie Giovanna Ceppan.

4 settembre: stipulato il patto colonico tra mezzadri e proprietari di Portomaggiore (FE) sulla base di una ripartizione del 63% dei prodotti ai mezzadri e il 37% ai proprietari.

Bologna, ritorna in edicola il quotidiano cattolico L’avvenire d’Italia, diretto da Raimondo Manzini.

6 settembreRoma, il presidente del Consiglio, Ferruccio Parri, interviene personalmente ai lavori del comitato preposto alla risoluzione del problema della mezzadria.

7 settembreRoma, la direzione democristiana, in sintonia con il Dipartimento di stato americano, minaccia una crisi di governo nel caso che gli altri partiti cerchino di “sabotare le elezioni comunali, base prima e naturale di ogni ricostruzione democratica”

Barlassina (Milano), ignoti lanciano 2 bombe contro la sede della Casa del partigiano.

8 settembre: le truppe americane entrano a Tokyo. Si conclude la seconda guerra mondiale.

9 settembre: le truppe cinesi occupano Hanoi, mentre i francesi cominciano la riconquista delle zone meridionale del Vietnam.

Delia (Caltanissetta), ignoti aprono il fuoco a scopo intimidatorio contro un gruppo di mezzadri che stanno lavorando.

Roma, Il lavoro, organo della CGIL, Ferruccio Parri scrive che sul riconoscimento giuridico dei sindacati vi è un impegno generico da parte del governo.

L’Oss stila un dettagliatissimo resoconto del convegno nazionale dell’Ansa, svoltosi a Milano il 21-22 agosto.
Torino, in un comizio il vicepresidente del Consiglio Manlio Brosio (PLI) pur sottolineando i meriti avuti nella lotta di liberazione, mette in discussione la funzione dei Comitati di Liberazione che, a suo giudizio, rischiano di ostacolare l’azione dell’esecutivo. Pone l’urgenza di elezioni politiche per superare l’attuale formula di governo che poggia su «fittizia» unità

10 settembre: raccogliendo le indicazioni emerse dal proprio convegno agrario, il Partito d’azione da alla propria struttura preferica l’indicazione di: ”l) Se c’è la Federterra sola, aderire a quella; 2) se c’è solo la Coldiretti, aderire a questa; 3) se non c’è nessuna, crearne una possibilmente aderente alla Federterra; 4) se ci sono tutte e due, aderire possibilmente alla Federterra”.

Bologna, si riuniscono i Prefetti, i CLN provinciali e le Camere del lavoro della regione per esaminare la situazione economica e il grave problema della disoccupazione.

11 settembrePiazza Armerina (Enna), nel corso di uno scontro con dimostranti, un carabiniere uccide il militante socialista Giovanni Pivetti.

Ficarazzi (Palermo), assassinato Agostino D’Alessandro, segretario della locale Camera del lavoro.

Caltanissetta, il maggiore dei carabinieri De Nardo in un rapporto sui fatti di Delia, afferma che è ragionevole accusare “autori fatto reazione agrari”.

Bari, fucilato dagli alleati il generale Bellomo, nell’indifferenza del governo e degli alti gradi delle forze armate. Bellomo era stato condannato a morte da un tribunale britannico il 28 luglio perché ritenuto responsabile della morte di un ufficiale inglese abbattuto mentre tentava di fuggire da un campo di prigionia. Il generale Bellomo aveva rifiutato di avanzare richiesta di grazia.

La Maddalena (Sardegna), i carabinieri arrestano Licio Gelli.

Andrea Finocchiaro Aprile fa pervenire alla conferenza dei cinque, a Londra, un memoriale con la richiesta di indipendenza per la Sicilia, facendo intravedere la possibilità di un ricorso alle armi.

11 settembre – 2 ottobreLondra, si svolge la Conferenza dei ministri delle Esteri delle Cinque Grandi Potenze (Inghilterra, Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Russia, Cina) per l’elaborazione dei trattati di pace con le potenze minori dell’Asse . Fra i primi punti all’ordine del giorno l’Italia il cui governo sarà invitato dopo l’avvio dei lavori. Il 18 settembre, dopo l’esposizione di Kardelj che, sostenuto dall’URSS, rivendica l’immediata assegnazione della Venezia Giulia alla Jugoslavia, Alcide De Gasperi illustra la posizione del governo italiano sui confini orientali: la riproposizione della «linea Wilson» del 1919 come base di trattativa con il governo Jugoslavo. La questione resta aperta e, su proposta americana, è nominata una commissione per stabilire una linea di confine sulla base etnica e dei fattori economici. Il 25 settembre De Gasperi lascia Londra per Parigi dove si incontra con De Gaulle. Tornato a Roma il 29 settembre riferisce sui risultati alla Consulta che si è insediata in quei giorni. Il 2 ottobre la Conferenza dei Cinque si conclude senza che si sia trovato un accordo. Le trattative riprenderanno con la Conferenza di Mosca che si svolge dal 16 al 27 dicembre del 1945

12 settembre: Piazza Armerina (Enna), arrestati i segretari delle sezioni del Pci e del Psi, per aver organizzato uno sciopero di protesta per l’uccisione di Giovanni Pivetti.

In una conversazione con l’ambasciatore americano a Roma, Francesco Saverio Nitti sostiene che in Italia serve un governo forte che garantisca l’ordine pubblico, bisogna rafforzare le forze di polizia, abolire i Cln e le commissioni di epurazione che stanno paralizzando la vita produttiva della nazione e, infine, che le elezioni amministrative devono precedere quelle politiche.

13 settembre: secondo gli americani le benemerenze del maresciallo Pietro Badoglio nei confronti degli alleati si limitano alla firma dell’armistizio e all’assistenza prestata alla missione militare giunta a Roma il 7-8 settembre 1943.

Milano, il Tribunale militare alleato condanna 5 dei 7 partigiani accusati della strage nel carcere di Schio. Valentino Bortoloso, Antonio Fochesato, Aldo Santacaterina sono condannati a morte (pena poi commutata in ergastolo); Gaetano Canova e Renzo Franceschini, all’ergastolo; Ermenegildo De Rizzo e Luigi Losco sono invece assolti per insufficienza di prove. Altri accusati (Igino Piva, Gaetano Pegoraro, Ruggero Maltauro, Italo Ciscato, Narciso Manca, Bruno Micheletto, Bruno Cortegagna) sono latitanti.

Sull’Unità si legge che “Noi comunisti abbiamo preso su questo fatto, come sugli altri illegalismi commessi, dopo che l’insurrezione nazionale vittoriosa e l’occupazione alleata avevano ripristinato l’ordine e la legalità nelle province del Nord, una posizione estremamente chiara di disapprovazione”.

Reggio Emilia, dopo due mesi di trattative, è siglato l’accordo tra sindacato e industriali per l’adeguamento dei salari degli operai e degli impiegati.

14 settembre: Alcide De Gasperi si fa preparare un appunto sui rapporti fra la Rsi e il Terzo Reich, relativi al contenzioso sulle terre orientali, per dimostrare alla Conferenza di Parigi la difesa dell’italianità di Trieste svolta dal governo fascista.

15 settembre: “Nella nostra situazione ognuno deve fare dei sacrifici – si legge in un comunicato pubblicato sul Bollettino della Camera del lavoro di Milano – come stanno dimostrando le masse lavoratrici che, nonostante la penosa loro situazione, vogliono lavorare e lottare per ottenere lavoro anche per i loro compagni reduci, disoccupati (…) La Camera del lavoro prevede e darà la sua collaborazione ad un travasamento di lavoratori da determinate industrie o fabbriche in altre branche del lavoro (…) Abbiamo chiesto ai dirigenti d’azienda l’elenco e la qualifica di quegli elementi che, per diversi motivi, sono entrati nelle fabbriche durante la guerra e specialmente nel 1943: gran parte di questi lavoratori deve convincersi della necessità di rioccuparsi nelle loro vecchie categorie, contribuendo in modo più produttivo ed utile alla ricostruzione del Paese”.

15 – 19 settembre: Carrara, primo congresso degli anarchici italiani. Nasce al Federazione anarchica italiana (Fai).

16 settembreGuiglia (Mo), accordo tra agrari e Camera del Lavoro per la compilazione di un piano delle giornate lavorative disponibili fino alla fine del marzo 1946.

Caltanissetta, con notevole ritardo, il prefetto Donadu informa il ministero degli Interni sui fatti di Delia, accaduti il 9 settembre, limitandosi a scrivere che contro i contadini “ad opera di ignoti furono esplosi vari colpi di arma da fuoco e scariche di armi automatiche senza conseguenze”.

19 settembreRoma, la segreteria della Cgil incontra i rappresentanti della Federterra di Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria per discutere della vertenza della mezzadria.

20 settembreRoma, rotte le trattative per la mezzadria per la resistenza delle forze padronali che non accettano le quote di riparto proposte dal governo il quale, dal canto suo, ammette la propria impotenza. Parri abbandona i lavori.

Roma, Achille Grandi scrive a Lizzadri e Di Vittorio che “l’unità sindacale noi l’abbiamo voluta non come un conformismo costante alle direttive delle correnti politiche e sociali che hanno l’onore di essere state le promotrici, ma come uno sviluppo più ardito della libertà e del metodo democratico, che vuole affratellare i lavoratori di ogni fede religiosa e di ogni corrente politica per trarre dalle loro apparenti o reali discordanze, il filo conduttore per le sicure ascese del lavoro (…) con l’unità e la forza è l’avvenire; la divisione non può essere che dannosa e transeunte (…).

Roma, il comandante dei carabinieri, generale Brunetti, invia una circolare ai comandi periferici preannunciando un’insurrezione comunista capeggiata da Luigi Longo, già comandante delle formazioni partigiane comuniste nel nord Italia.
Durante i lavori del Consiglio nazionale del PLI, Benedetto Croce rimanda il tema istituzionale alla formazione dell’assemblea Costituente affermando che la ripresa della libertà prescinde dalla soluzione repubblicana né a quella monarchica. Il segretario Leone Cattani traccia un bilancio della crisi che ha portato al governo Parri e ripropone le critiche liberali al sistema dei CLN, denuncia il perpetuarsi di fenomeni di illegalismo e sollecita la convocazione delle elezioni amministrative. Nelle conclusioni il vicepresidente del Consiglio Manlio Brosio, pur condividendo le critiche mosse al governo, considera inopportuna per l’immediato l’apertura di una crisi.

21 settembreRoma, intervenendo al Direttivo della CGIL, Di Vittorio denuncia il pericolo di una rinascita dello squadrismo fascista in Puglia. Qualche settimana dopo ad Alberobello, un gruppo di facinorosi abbatte le lapidi dedicate a Matteotti e Bissolati.

Roma, l’ambasciatore Kirk informa il Dipartimento di Stato che il ministro della Ricostruzione Meuccio Ruini ha informato confidenzialmente Tasca che vorrebbe smantellare l’Iri per favorire la privatizzazione e l’immissione di capitale americano.

Parma, firmato l’accordo sul salario alla Bormioli.

22 settembre: costituito l’Enal, Ente nazionale assistenza lavoratori.

Napoli, durante la visita del presidente del Consiglio Ferruccio Parri, reduci, disoccupati e lavoratori portuali, al grido di “lavoro e pane” devastano la sede della Camera del lavoro.

23 settembreRoma, il direttivo della CGIL approva un documento in cui, ribadendo la necessità di mantenere il blocco dei licenziamenti, afferma che “le masse lavoratrici sono pronte ad accollarsi altri sacrifici (riduzioni d’orario e di salario, accettazione dei trasferimenti, licenziamenti concordati di quanti avessero altri fonti di sostentamento, turni concordati di disoccupazione con sussidi) per alleviare le condizioni delle aziende aventi personale in soprannumero” e ribadisce che per risanamento economico del Paese “bisogna sviluppare la produzione, incrementare il lavoro, che costituisce la sola vera via di salvezza”.

Novara, fucilato insieme ad altri 4 militi delle Brigate nere, il capo della provincia Enrico Vezzalini. E’ presente i pubblico ministero Oscar Luigi Scalfaro che ne aveva richiesta la condanna a morte.

24 settembreForlì, dopo che l’accordo del 29 giugno non aveva risolto il problema dell’occupazione bracciantile, è siglato un nuovo accordo provinciale sul collocamento di manodopera agricola che assicura 900.000 giornate di lavoro. E’ escluso il circondario di Rimini dove gli accordi sono siglati direttamente dalle singole Camere del lavoro.

Trieste, la federazione del Pci ribadisce che il partito si adopererà “con tutte le sue forze affinché questo territorio venga assegnato alla democratica e federativa Repubblica jugoslava”.

25 settembreParigi, inizia il congresso costitutivo della Federazione sindacale mondiale. La delegazione italiana è guidata da Giuseppe Di Vittorio

Lecce, durante una manifestazione di edili davanti alla Prefettura, si arriva allo scontro e i carabinieri sparano, uccidendo Francesco Schifa, Oronzo Zingarelli e Nicola Favatano e ferendo altri dimostranti.

Dopo l’annullamento della condanna a morte deciso dalla Corte di cassazione, la Corte di assise di Brescia condanna Ermanno Amicucci, ex direttore del Corriere della Sera, a 30 anni di reclusione.

Washington, un rapporto dell’Oss rileva che gli elementi più attivi nel sostegno politico della monarchia sono l’ammiraglio Franco Garofalo ed il generale Roberto Bencivenga, quest’ultimo incaricato di tenere i contatti con i partigiani monarchici.

26 settembreWashington, il Dipartimento di Stato insiste perchè sia il governo Parri a chiedere l’aiuto degli Stati Uniti per fronteggiare i problemi di ordine pubblico, e nota che “Parri dovrebbe rendersi conto dei benefici di questa iniziativa e ottenere senz’altro l’approvazione del Consiglio dei ministri”.

27 settembreRoma, siglato fra CGIL e Unione industriali un accordo di massima, che dovrà essere seguito da accordi più particolareggiati sul cosiddetto alleggerimento delle aziende. Potranno essere licenziati i lavoratori “che sono puniti con almeno tre mesi di sospensione nei procedimenti di epurazione per la loro attività fascista” nonché quelli che hanno “altri cespiti o sufficienti risorse personali o familiari”. Infine “le aziende verranno alleggerite e saranno restituiti alle categorie di normale appartenenza i lavoratori assunti dopo il 30 giugno 1943”.

Il 27 settembre è la data prevista per l’inizio dell’insurrezione armata per la separazione della Sicilia dall’Italia. Il piano è stato approvato da qualche giorno durante una riunione segreta dei capi dell’indipendentismo in una villa nei pressi di Palermopresenti, tra gli altri, Lucio e Giuseppe Tasca, Guglielmo e Francesco Carcaci, Stefano La Motta, Concetto Gallo, Antonino Varvaro, Andrea Finocchiaro Aprile e il capo di Cosa Nostra Calogero Vizzini. Gallo ha proposto con successo di utilizzare la banda di Salvatore Giuliano; Vizzini informa l’Ispettore generale di pubblica sicurezza per la Sicilia Ettore Messana. L’insurrezione armata non ci sarà, ma inizia comunque una sanguinosa forma guerriglia .

28 settembreBologna, convegno regionale della Federterra sulla vertenza della mezzadria.

Longo lamenta che i partigiani siano stati trattati “come gente sospetta che bisognava disarmare al più presto”. Da parte sua, Rodolfo Morandi afferma: ”Quale maleficio paralizza gli sforzi degli uomini che sono al governo e riduce questo (…) alla fatica improba di fronteggiare con misure inadeguate, quasi sempre troppo tardive, una situazione pesante, una situazione d’eccezione, che si va facendo convulsa? (…) Se è vero che una coalizione di partiti contiene fatalmente una ragione di debolezza e di lentezza all’apice, la causa più vera e più profonda del male è però un’altra. Sta nel fatto che manca al governo l’aderenza alla situazione reale in cui il paese si trova”.

30 settembreLercara Friddi (Palermo), la popolazione manifesta contro il sequestro dei granai operato congiuntamente da agenti di polizia e dipendenti dell’Upsea, l’ente preposto all’ammasso del grano.

Il Comando supremo alleato ordina alla V Armata di avviare una ricerca sistematica di tutti i depositi di armi “in vista del colpo di mano rosso previsto per quando l’amministrazione alleata si ritirerà dall’Italia”.

OttobreGiappone, il diplomatico Shidehara Kijuro è il nuovo capo del governo.

Washington, lo Stato Maggiore prospetta l’idea di “conquistare e mantenere, se necessario” le basi aeree americane in Gran Bretagna, nel caso che il governo laburista neghi il permesso di utilizzarle per un attacco nucleare alla Russia.

Friuli, smobilitati i militi del reggimento al comando del colonnello Ermacora Zuliani, molti dei quali passeranno nelle file dell’organizzazione osovana, costituita di lì a poco, per proseguire nel presidio non ufficiale del confine italo-slavo, e nel contrasto delle attività del Pci nel Friuli.

Palermo, Guglielmo Paternò Castello di Carcaci, il barone La Motta, Concetto Gallo e Pietro Franzone incontrano Salvatore Giuliano per esaminare insieme i piani militari per l’insurrezione separatista. Lo stesso Guglielmo Paternò Castello di Carcaci aveva consegnato a Concetto Gallo la bandiera di combattimento del Gris.

Alberobello (Bari), squadre di neofascisti distruggono le lapidi commemorative di Matteotti e Bissolati.

Modena, il sindacato bancari, appena costituito all’interno della Camera del Lavoro, dona 9.616,60 lire ai reduci ed ex internati.

Emilio Sereni scrive su Rinascita che “Nei Consigli di gestione i problemi della produzione possono essere affrontati in un clima di concorde operosità, che non esclude (e come potrebbe escludere?) i contrasti di classe, ma tende a risolverli nell’interesse della ricostruzione affinando il senso di responsabilità nazionale dei lavoratori. E la pratica, appunto, dei Consigli, ha dimostrato di quali sacrifici siano capaci i lavoratori, quando essi possono constatare che questi sacrifici non sono fatti per un interesse particolaristico, ma per un interesse effettivo della ricostruzione”.

1° ottobreRoma, al cinema Capranica si proietta in anteprima Roma città aperta di Renzo Rossellini.

Roma, Lidia Cirillo uccide con un colpo di pistola il capitano inglese Edmond Loresch Sidney.

Milano, commentando l’accettazione da parte della Cgil di un parziale sblocco dei licenziamenti, sul Bollettino della Camera del lavoro, si legge: (…) Oggi non si tratta di licenziamenti, si tratta di rimandare alla loro categoria di origine i lavoratori (…) I lavoratori edili italiani (…) devono uscire dagli stabilimenti per riprendere il loro antico e nobile mestiere”.

Bologna, convegno della Federterra dedicato ai piccoli fittavoli.

Palermo, arrestati i capi del Movimento indipendentista siciliano (Mis) Andrea Finocchiaro Aprile, Giuseppe Restuccia e Antonio Varvaro. Saranno inviati al confino sull’isola di Ponza.

2 ottobrePiazza Armerina (Enna), la polizia carica e compie numerosi arresti fra i contadini e i lavoratori che da 2 giorni manifestano contro il carovita e la mancanza di lavoro. U un morto e diversi feriti sono il bilancio dell’intervento poliziesco

Il generale Eisenhower solleva dall’incarico il generale Patton il quale sosteneva che, insieme con i resti dell’esercito tedesco, gli americani potevano giungere a Mosca in 30 giorni.

Roma, il Consiglio dei ministri delibera che le elezioni amministrative si svolgano entro la fine dell’anno e quella per la Costituente nel mese di aprile del 1946.

3 ottobreRoma, il governo interviene ufficialmente sull’arresto di Andrea Finocchiaro Aprile, Antonio Varvaro e Francesco Restuccia affermando che i tre sono stati fermati “con riserva di deferirli all’autorità giudiziaria”. L’alto commissario per la Sicilia Salvatore Aldisio ha criticato, nel corso della seduta del Consiglio dei ministri, gli arresti preferendo l’adozione di misure più moderate.

Roma, processato Amerigo Lulli, esponente fascista di Tor Pignattara. La pubblica accusa è sostenuta da Luigi Bianchi D’Espinosa.

La Corte di assise di Roma condanna Ezio Maria Gray, direttore de La Gazzetta del Popolo durante la Rsi, a 20 anni di reclusione.
Francesco Saverio Nitti, già presidente del Consiglio dal 1919 al 1920, rientrato dall’esilio, parlando al Teatro San Carlo di Napoli sferra un duro attacco al governo Parri, ai Comitati di liberazione nazionale che – afferma – dispongono «delle funzioni statali più importanti» e all’epurazione che «contribuisce a dissolvere la produzione e a paralizzare la ricostruzione»

4 ottobre: la Confindustria diffonde un comunicato nel quale rilava la “tendenza che si va sempre più diffondendo tra le maestranze di pretendere l’allontanamento di dirigenti impiegati e anche di operai (…) In altri termini duole rilevare che nei casi suaccennati purtroppo sempre più frequenti, le aziende si trovano di fronte ad atti di vera e propria posizione o prepotenza da parte della collettività delle maestranze che violano non solo il diritto del singolo a prestare il proprio lavoro, ma anche i principi di disciplina e di gerarchia necessari per una ordinata attività produttiva”.

Palermo, il prefetto segnala che a Piana degli Albanesi “un migliaio circa di contadini e mezzadri, riunitisi nei locali di quella Camera del lavoro hanno deciso di mettersi in sciopero in segno di protesta contro gli agrari, i quali si dimostrano restii a concedere le loro terre a mezzadria e ciò per evitare la ripartizione dei prodotti nelle proporzioni stabilite dal recente decreto Gullo. In atto l’agitazione continua, in attesa che le autorità competenti richiamino gli agrari invitandoli a concedere le loro terre ai mezzadri, cui furono concesse lo scorso anno”.

La direzione del Partito d’Azione respinge la proposta di costituzione di un blocco delle sinistre.

Randolfo Pacciardi in un articolo su La Voce Repubblicana, critica l’arresto degli esponenti separatisti siciliani.

5 ottobre: Roma, sono soppresse le Corti di assise straordinarie e l’Alta corte di giustizia. Hanno inflitto 220 condanne a morte. Al loro posto sono istituite sezioni speciali di Corte d’assise in ogni capoluogo di provincia, composte da un presidente della magistratura ordinaria e da 4 giudici popolari estratti a sorte da elenchi predisposti dai Cln. Il ruolo di pubblico ministero può essere svolto da avvocati designati dai Cln.

In risposta a Francesco Saverio Nitti che riteneva che la politica italiana dovesse essere subalterna a quella anglo-americana, il quotidiano socialista L’Avanti! scrive che ”Tutta la nostra storia si concreta in Europa. Tutta la nostra vita in Europa si proietta (…) all’unità europea è già stata sottratta la economia tedesca, donde la sua minorità politica e la sua anemia mercantile, all’unità europea possiamo sottrarre il pensiero italiano, l’economia italiana, la volontà italiana?”.

Manifestazione di disoccupati a Riolunato, nell’alto Appennino modenese.

6 ottobreMilano, commentando in una lettera a Franco Fortini i fatti di piazzale Loreto, Carlo Emilio Gadda scrive che ”L’appiccagione di Priapo e della sua Vulva in un coniugato fetore a piazza Loreto fu gran letizia per me, il segno della resurrezione delle anime e della carne”.

Pistoia, la segreteria del Cln invia al ministro di Grazia e Giustizia una nota a favore di Licio Gelli, arrestato in Sardegna. Il documento è firmato da Giuseppe Gentile

8 ottobreRimini, dopo aver analizzato il ricorso del personale femminile del Comune, licenziato per far posto ai reduci, il CLN riminese condanna il provvedimento assunto dall’Amministrazione comunale, “invitando la Giunta ad attenersi” alla seguente norma: licenziare semmai, “i meno anziani, i meno attivi, i più fascisti”.

9 ottobreRoma, Umberto di Savoia concede la medaglia d’argento al v.m., con Motu Proprio, al maggiore Giovanni de Lorenzo. Nella motivazione si legge che “Ufficiale dello Stato maggiore regio esercito, all’atto dell’armistizio si portava immediatamente, di propria iniziativa, nelle Romagne dove provvedere subito all’organizzazione di bande di patrioti dirigendone per 6 mesi l’attivissima azione armata e conseguendo notevoli risultati contro l’oppressore (…) Roma 8 settembre 1943 – 4 giugno 1944”.

10 ottobrePalermo, il prefetto comunica al ministero degli Interni che i contadini hanno iniziato l’occupazione delle terre, dando avvio a “lavori di coltivazione senza dar luogo ad alcun incidente”.

11 ottobre: convegno delle Camere del lavoro centro meridionali. Decisa l’agitazione per estendere a disoccupati e reduci meridionali l’accordo raggiunto al nord.

Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada chiedono al governo italiano il rimborso delle civilian supplies, cioè delle merci fornite ai civili dopo l’8 settembre 1943.

12 ottobreRoma, il governo ratifica il decreto di aumento dei fitti. La CGIL si oppone.

13 ottobreTorino, durante un comizio, Palmiro Togliatti esorta gli ascoltatori affermando: ”Deponiamo le mitragliatrici, rimbocchiamoci le maniche, rientriamo nelle officine, ricostruiamo le nostre macchine, facciamole lavorare”.

Un rapporto del capo della polizia segnala l’esistenza di un’organizzazione socialcomunista clandestina operante a Roma.

14 ottobre: su tutto il territorio nazionale si svolgono manifestazioni per l’Assemblea costituente, alle quali non aderiscono liberali e democristiani.

San Ferdinando di Puglia (Foggia), neofascisti devastano la Camera del lavoro e la sezione del Pci.

Bologna, decine di migliaia di lavoratori manifestano in Piazza Maggiore per chiedere che il governo fissi al più presto la data per l’Assemblea Costituente. Hanno parlato il segretario della Camera del Lavoro Onorato Malaguti e il sindaco di Torino Giovanni Roveda.
Manifestazione analoga anche a Forlì, dove scendono in piazza 40.000 lavoratori.

Cesena, costituita la Federterra, Nino Laghi è eletto segretario.

15 ottobreRoma, inaugurata a Palazzo Venezia la Mostra della Liberazione.
Il presidente della Banca d’ America e d’Italia Amedeo Giannini in una conferenza stampa a Napoli afferma che nessun aiuto sarebbe stato concesso finché gli italiani non si fossero decisi a mettere «la casa in ordine»con un «governo forte» fra le cause della sfiducia americana il banchiere indica l’interferenza delle commissioni interne nelle aziende».

Roma, ucciso da due giovani Luigi Zappalà, schedato come omosessuale.

Fresnes, fucilato il collaborazionista ed esponente del governo di Vichy, Pierre Laval.

16 ottobreSicilia, inizia la guerriglia separatista. Niscemi, in località Ape, i militanti separatisti tendono un agguato, per la prima volta, ad una pattuglia di carabinieri uccidendone 4 e ferendone 1.

17 – 18 ottobreRoma, nel corso della riunione del comitato centrale socialista, Pietro Nenni ammette che il partito si era lasciato ”imporre da influenze esterne il problema della fusione”, e ribadisce l’importanza del rapporto con la Dc, mentre la parola d’ordine “blocco delle sinistre” viene sostituita con quella del “fronte popolare di massa per la repubblica e la riforma di struttura”.

18 ottobreBologna, in agitazione i lavoratori della Calzoni. Chiedono migliori condizioni di lavoro.

Parma, riprende la produzione allo zuccherificio Eridania.

19 ottobreRoma, le sorelle Lidia e Franca Cataldo uccidono barbaramente una giovane donna per derubarla della pelliccia e ne sgozzano il figlioletto testimone dell’atroce delitto. In poche ore saranno arrestate.

Sicilia, istituito l’Ispettorato generale di Ps per la lotta al banditismo, al cui comando viene nominato l’ispettore di Ps Ettore Messana.

21 ottobre: il maestro Arnaldo Graziosi è arrestato con l’accusa di avere ucciso la moglie in un albergo di Fiuggi.

Bologna, si riuniscono presso la Camera del Lavoro, le Commissioni Interne delle fabbriche bolognesi per esaminare la situazione dopo l’arenamento delle trattative torinesi sugli adeguamenti salariali.

21 – 26 ottobreFirenze, si svolge la 19° settimana sociale dei cattolici italiani. In una loro lettera, i vescovi della regione Flaminia (Bologna e la Romagna) scrivono che “la Chiesa e il sacerdote non fanno politica di partito chiaramente indicando, se vi è bisogno, quale partito nel suo programma non offende la religione, la fede cattolica, la morale”.

22 ottobreWashington, il segretario di Stato James Byrnes telegrafa all’ambasciatore in Italia, Alexander Kirk: ”Non siamo d’accordo con il parere dei consulenti legali della Commissione alleata sull’Assemblea costituente (…) L’attuale governo che ha il potere di provvedere alla formazione di questa assemblea, può anche stabilire la procedura, e restringerne la competenza al compito essenziale di redigere la nuova costituzione (…) Interpretare l’Assemblea costituente come organismo che governa il paese e nello stesso tempo prepara la nuova Costituzione significa fare riferimento ai precedenti europei in cui una rivoluzione o il collasso di un regime hanno richiesto che una costituente assumesse entrambi questi compiti. Il caso dell’Italia è diverso, perché esiste un regime legittimo, sottoposto ad obblighi verso gli alleati e competente ad amministrare il paese durante i lavori dell’assemblea La lettera della legge 151 del 25 giugno 1944 che parla solo di una Assemblea costituente incaricata di formulare una nuova costituzione, senza attribuirle alcuna altra funzione, richiederebbe dunque che tale corpo elettivo si limiti a questo solo compito”.

Roma, la Democrazia cristiana, appoggiata dagli Stati Uniti, propone che la scelta sulla questione istituzionale sia demandata ad un referendum popolare.

Roma, il Nunzio apostolico in Italia, Borgoncini Duca, si incontra con Alcide De Gasperi, ministro degli Esteri, per esprimergli la preoccupazione del Pontefice per le 220 condanne a morte inflitte dalle Corti d’assise straordinarie.

Bologna, sciopero dei canapini dipendenti del Consorzio della Canapa che chiedono, con l’appoggio della Federterra, la sostituzione del direttore regionale, la democratizzazione del Consorzio, l’imparzialità nella vertenza della mezzadria e una rivalutazione del prezzo della canapa. Ottengono soddisfazione di tutte le richieste.

Modena, i professori dell’Università decidono di formare un loro sindacato e di aderire alla Camera del Lavoro.

Ferrara, formato il Consiglio di Gestione alla Leghe Leggere.

23 ottobreBelgrado, l’Ambasciata britannica inoltra alle autorità jugoslave una lista di 2.472 cittadini italiani che risultano scomparsi, e lamenta che sia stato disatteso l’articolo 6 dell’accordo del 9 giugno che prevede la liberazione dei “cittadini residenti nella zona A arrestati e deportati”.

26 ottobreForlì, dopo aver concordato la chiusura dei conti di guerra, gli agrari impugnano l’accordo accusando il sindacato di aver falsificato i verbali della riunione.

28 ottobre: Giancarlo Pajetta ribadisce sull’Unità, la volontà del Pci di distinguere fra i gerarchi fascisti e i giovani che li hanno seguiti, concedendo a questi ultimi la possibilità di riprendere il loro posto nella vita sociale e politica del paese.

Roma, issato un gagliardetto nero sulla Torre delle Milizie, a ricordo dell’anniversario della marcia su Roma

29 ottobreRoma, una sentenza della Cassazione afferma che sussistono gli “atti rilevanti” per chi avesse ricoperto la carica di luogotenente generale della Mvsn, “poiché lo scopo principale, se non unico, per il quale questa milizia venne istituita fu precisamente quello di sorreggere con le armi il regime fascista al fine di consentirgli di mantenere e rafforzare la situazione politica raggiunta con il colpo di Stato del gennaio 1925, e cioè la dittatura, eliminando ogni possibile reazione”.

31 ottobre: chiuso il campo di concentramento di Coltano dove erano rinchiusi, in condizioni inumane, migliaia di fascisti.

Bologna, dopo l’arresto di Walter Bonacini, Natale Pancaldi, Augusto Cenacchi, perché “facenti parte del movimento Decima” che doveva operare clandestinamente nella zona di Bologna, nel rapporto della polizia si afferma che costoro (insieme ad Elio Cucchiara e Carlo Rizzoli) facevano “parte del Movimento Decima che doveva operare nella provincia di Bologna. Aveva per scopo di agire contro sovversivi e gli alleati stessi, se avessero operato ai danni dell’Italia”.

Novembre: il presidente della Bank of America, Amedeo Giannini, è in Italia con una delega­zione di uomini d’affari per presentare i piani d’aiuto. Negli incontri che tiene con i vertici politici, economici e finanziari evidenzia tutta grande sfiducia nei confronti del governo Parri. Giannini e i suoi amici massoni, sono personaggi di grande importanza per le future vi­cende italiane. Giannini fa parte del Comitato americano per la democrazia in Italia, orga­nizzazione di destra presieduta dal giudice Ferdinando Pecora, che si è occupata della raccolta di fondi e del sostegno ai rifugiati politici italiani negli Stati Uniti. Nel Comitato, che comunque non aveva rapporti con gli ambienti antifascisti, troviamo anche l’editore del Progresso Italoamericano, Generoso Pope, il colonnello dell’OSS Charles Poletti e i mas­soni (ed agenti dell’OSS ndr) Frank Gigliotti e Charles Fama. Poletti, a New York, dirige una azienda di import-export che useranno Vito Genovese per le esportazioni commerciali e Genco Russo e don Calogero Vizzini per quelle alimentari. Contemporaneamente, sempre a New York, Jimmy Hoffa, dirigente del sindacato trasporti, collabora con lui in altri scambi con l’estero. Hoffa lo ritroveremo poi implicato nell’omicidio di Bob Kennedy. Il Comitato operava in stretto colle­gamento con lo IALC (Italian american labour council) costituito nel 1942 da Vanni Mon­tana e Luigi Antonini. Esponente della Gran Loggia di New York (Grand Marechal), Mon­tana mantiene ottimi rapporti con Giordano Gamberini, il futuro Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, la massoneria di Palazzo Giustiniani. A proposito di Gamberini, il 20 otto­bre 1966, il settimanale Vita (ritenuto ispirato dal generale D’Aloja, massone della loggia Giustizia e Libertà di Piazza del Gesù ndr) sottolinea alcune coincidenze e, in particolare, che Gamberini sarebbe stato iniziato nel gruppo De Cantellis. Secondo le testimonianze di vecchi massoni romani, il Gruppo De Cantellis si riuniva nel 1943 in una sede dell’ex GIL e del PNF, vicino a Piazza Mazzini, in via Fornivo: negli stessi locali si riuniva anche la banda di Umberto Salvarezza.

Roma, si continuano ad alimentare voci sulla presenza di arsenali clandestini a disposizione del Partito comunista. Secondo un rapporto del capo della mobile romana, Marocco, Botteghe Oscure sarebbero piene di armi. Il 25 novembre il comando di zona di Roma riceve un’altra segnalazione riguardante ancora armi nascoste a Botteghe Oscure insieme alla notizia che il PCI sta preparando un colpo di stato nell’eventualità della caduta del governo Parri. Le voci sono considerate prive di fondamento, ma polizia, carabinieri ed esercito sono messi in stato d’allarme (OSS 85600/11-2645).

Torino, intervenendo al congresso provinciale del PCI, Togliatti di fatto chiude la tumultuosa stagione delle epurazioni alla FIAT affermando che “un grande stabilimento del Nord non è in grado di proseguire il lavoro, in quanto sono stati allontanati ben 1.200 esperti tecnici, e non sotto accuse di atrocità e collaborazionismo, ma semplicemente perché invisi alla massa. Questo è un grave errore, qui esulano motivi politici e entrano in gioco le vecchie rivalità di carattere sindacale tra tecnici e operai. I lavoratori onesti e coscienti non devono inasprire tale dissidio, ma adoperarsi per un avvicinamento e una fratellanza delle categorie, non dimenticandosi che di provetti tecnici la vita italiana, oggi, ha grandissimo bisogno”.

I partiti del CLNAI si pronunciano sull’istituzione dei Consigli di gestione. I primi ad essere costituiti sono quelli dell’Ansaldo San Giorgio e dell’Ilva di Genova.

Roma, istituita la Cassa Integrazione Guadagni

3 novembrePiacenza, siglato tra Federterra e Consorzio Irriguo il contratto per gli acquaioli. Vengono parificati ai braccianti agricoli fissi.

Bologna, scendono in sciopero i lavoratori delle assicurazioni.

4 novembreBologna, costituito il Consiglio di Gestione alla Weber.

Parma, giornata di lotta dei lavoratori agricoli

Reggio Emilia: la Federterra organizza una imponente manifestazione contadina a sostegno della vertenza agricola. Analoghe manifestazioni si svolgono in molte altre province italiane.

5 novembre: gli Stati Uniti fanno pressione perché sia risolto il problema rappresentato dagli arsenali di armi clandestini. “Se Parri è d’accordo, il Dipartimento [di Stato] – fanno sapere – può studiare un modo per autorizzare l’utilizzo delle truppe americane nella ricerca degli arsenali, a condizione che in ogni operazione ci sia la partecipazione di personale italiano”.

L’Austria chiede all’Italia la restituzione del Sud Tirolo e indica il plebiscito come strumento più idoneo per raggiungere l’obiettivo.

Parma, formato il Consiglio di Gestione al Consorzio agrario provinciale.

Reggio Emilia, comizio del segretario generale della CGIL, Giuseppe Di Vittorio.

Parma, i contadini della provincia manifestano per il rinnovo dei patti colonici. In Piazza Garibaldi parlano il segretario della Federterra Fantuzzi, Larinozzi e Pervinni della Camera del Lavoro.

Bologna, sciopero alla Weber. L’azione non è riconosciuta dalla Commissione Interna, che bolla come provocatori gli organizzatori, i quali saranno, poi, allontanati dall’azienda.

6 novembreModena, su iniziativa del sindaco di Novi, si riuniscono rappresentanti della Camera del Lavoro, Federterra, agrari, fittavoli, mezzadri, coloni, industriali e commercianti, per trovare alcune soluzioni per alleviare, in vista dell’inverno, i disagi delle famiglie dei disoccupati e di quelle più bisognose.

7 novembre: sciopero di un’ora in tutto il Nord Italia per l’adeguamento salariale, dopo che gli industriali hanno rotto le trattative. A Bologna si svolge l’assemblea regionale delle Commissioni Interne per valutare l’andamento della vertenza.

Piacenza: Camera del Lavoro e Associazione industriali firmano l’accordo sulle tariffe salariali per gli addetti alla motoaratura e pompatura meccanica.

8 novembre: Carmel Offie, consigliere politico dell’Ambasciata americana a Roma, comunica a Washington che sia il generale britannico William Morgan che Ferruccio Parri concordano sul fatto che “il Partito comunista è in fase calante e il suo apparato paramilitare sta smobilitando”.

L’ammiraglio Ellery Stone, capo della commissione alleata, invia al presidente del Consiglio Ferruccio Parri una lettera personale di apprezzamento per l’energia con la quale le forze di polizia hanno represso le manifestazioni popolari di protesta tra il 20 e il 23 settembre 1945 ad Andria e Minervino Murge.

9 novembre: Roma, il governo modifica le norme sull’epurazione limitando la loro efficacia solo ai dipendenti statali di grado superiore al 7° e delegando al Consiglio dei ministri la facoltà di collocare “eccezionalmente” a riposo i dipendenti civili e militari dello Stato appartenenti ai primi 5 gradi.

Milano, arrestato lo studente universitario Angelo Pesce, incaricato di tenere i collegamenti fra gli aderenti ad un movimento monarchico di ispirazione neofascista al quale aderiscono molti reduci del campo di concentramento di Coltano. Fra i compiti del gruppo il rifornimento di armi gruppi rifugiati sui monti, l’acquisto di armi e l’organizzazione ed attuazione di azioni di sabotaggio.

Roma, lanciati volantini contro Pietro Nenni, che ricordano la sua iniziale simpatia per il fascismo. La polizia accerta che sono stati lanciati da Giacomo Albertelli “ingegnere, residente a Torino, munito di tessera del Clnai di Torino, comando generale Cvl rilasciata il 24 aprile 1945, appartenente all’organizzazione Franchi”. L’uomo è però scagionato dalla testimonianza del commissario Ps Alberto Giuliano, che afferma di essersi trovato insieme a lui nel momento del fatto nell’ufficio del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, avvocato Arpesani.

Modena, i sindacati autonomi dei ferrovieri e dei postelegrafonici aderiscono alla Camera del Lavoro.

Salsomaggiore Terme (Pr), la locale Camera del Lavoro conclude un accordo comunale sui salari

10 novembreAlbania, costituito un governo di coalizione. Il comunista Henver Hoxha è nominato primo ministro.

Bisceglie (Bari), nel corso di una manifestazione di “frantoiani”, viene incendiato l’ufficio delle imposte di consumo.

Modena, sciopero bianco in tutte le fabbriche cittadine per protestare contro le continue aggressioni e minacce subite dai patrioti.

Bologna, assemblea nazionale dei lavoratori del gas. Sono rappresentate 180 officine. Approvato il nuovo statuto della Federazione nazionale. Il congresso chiede inoltre che siano costituiti immediatamente i Consigli di Gestione nelle aziende produttrici di gas.

Bologna, Camera del Lavoro, Sindacato Portieri e Associazione proprietà edilizia firmano l’accordo sull’indennità di carovita.

11 novembreBelgrado, il Fronte nazionale che riunisce tutti i partiti politici che hanno partecipato alla Resistenza sotto il comando di Tito, vince le elezioni.

12 novembreSanta Sofia (FO), manifestazione delle filandiere per ottenere lo sblocco della seta.

13 novembreParigi, eletto Presidente del governo provvisorio il generale Charles De Gaulle.

Londra, il governo britannico nomina una commissione d’inchiesta per affrontare il problema dei profughi ebrei che tentano di giungere in Palestina, della quale ne fanno parte, per la prima volta, rappresentanti americani.

14 novembre: rapporto del servizio segreto della marina statunitense al Dipartimento di Stato con il quale si informa che i boss mafiosi Lucio Tasca e Calogero Vizzini hanno ade­rito alla linea con la quale si propone l’autonomia e non la separazione dell’isola. Al nuovo corso democristiano si sono aggiunti “l’industriale Vaccarino, il professor Martino rettore dell’università di Messina, Stagno del Contresi, il commendator Lo Presti, l’ingegner Riolo di Milazzo” (OSS 86500/11-1445).

15 novembreRoma, il presidente del consiglio Ferruccio Parri indica, nel corso di una conferenza stampa, in 8.000 il numero degli italiani che sarebbero stati deportati dagli slavi.

Francesco Saverio Nitti conferma direttamente all’ammiraglio Ellery Stone le sue opinioni sulla necessità di un “governo forte” e la sua aspirazione a diventare presidente del Consiglio.

Bolzano, agenti di polizia fermano il maggiore delle Ss Karl Hass, che si nascondeva sotto falso nome e la cui vera identità sarà scoperta il 9 dicembre successivo.

16 novembre: in un’intervista concessa al giornale romano Il Momento, il banchiere americano Amedeo Pietro Giannini afferma che ”Nessun finanziere americano presterebbe denaro alle fabbriche occupate dai partigiani”.

Gaggio Montano(Bologna), 16 militanti comunisti disarmano i carabinieri, occupano militarmente il paese e  fucilano 5 persone, accusate di aver collaborato con i tedeschi.

Bologna, si svolge nei locali della Camera del Lavoro il convegno colonico provinciale che decide di continuare l’agitazione per il rinnovo dei patti agrari.

Bologna, una delegazione composta dalle rappresentanze femminili della Camera del Lavoro, dell’UDI, dell’URI, dei partiti socialista, comunista, repubblicano e della sinistra cristiana protestano con la direzione della Cassa di Risparmio per il licenziamento di alcune impiegate.
Londra, fondata l’Unesco

17 novembreBologna, scioperano i lavoratori del Centro autoveicoli della Motorizzazione. Chiedono l’allontanamento del direttore, compromesso con il passato regime.

18 novembreBulgaria, il Fronte patriottico, controllato dal Partito comunista, vince le elezioni.

Roma, nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva, si celebra una messa in suffragio dei caduti fascisti nel nord Italia.

Roma, il quotidiano Il Tempo afferma, per la prima volta, che i disordini in Puglia sono fomentati da destra.

19 novembreRoma, i liberali annunciano il ritiro dal governo Parri.

Trasferiti nel carcere di Procida il generale Sacco, il vice capo della polizia di Salò, Guido Leto, l’ex segretario del Pnf Vidussoni, il governatore della Cirenaica, Attilio Teruzzi, il giornalista Giovanni Ansaldo, Amerigo Dumini, Ezio Maria Gray, Renato Ricci, Gardini e Conticelli.

Muore, ricoverato in ospedale sotto falso nome, il ministro per l’Educazione nazionale della Rsi Carlo Biggini.

Ferrara, gli operai della Leghe Leggere devolvono un’ora di salario alle popolazioni maggiormente colpite dalla guerra.

20 novembre: si apre a Norimberga il processo contro i capi della Germania nazista.

Le truppe ausiliarie italiane, circa 30.000 uomini al servizio degli alleati, vengono inquadrate in 10 reggimenti con compiti di polizia interna.

Modena, decine di migliaia di contadini manifestano per l’approvazione dei patti colonici. Manifestazioni anche in altri centri della provincia.

21 novembre: Il Partito liberale (PLI) decide di ritirare i propri ministri dal Governo Parri, accusato di aver legiferato in maniera «disordinata e incontrollata», all’origine un dissenso sulla condotta da seguire nell’epurazione. Nuovi contatti fra PLI e DC.
Palermo
, raduno di capimafia. Si decide che in vista delle elezioni “non verrà appoggiato alcun partito in particolare, ma si cercherà di avere influenza e controllo in ogni partito” (OSS 86500/11-2345 v. anche dichiarazione del console Nester n. 86500/12-545). Sono presenti Vito Guarrasi, aiutante del generale Castellano, Paolo Vizzi, Bruno Mazzaro del Valle, Sciacca Russo, Giuseppe Cottone senior e junior.

Cesena, I° convegno della locale Federterra.

22 novembreRavenna Bologna, convegno provinciale dei mezzadri per affrontare i problemi posti dalla vertenza sulla mezzadria.

Bologna, riapre la Buini&Grandi, dopo che molti operai avevano lavorato per il recupero produttivo dell’azienda.

Cesena, manifestazione dei lavoratori conservieri.

23 novembre: dopo il raduno generale dei capimafia, tenutosi due giorni prima per concordare le tattiche elettorali, un documento Oss sostiene che “la mafia non ha pregiudizi contro nessun partito ad eccezione, naturalmente, del comunismo”. Lo stesso giorno, il console americano a Palermo, Nester, si dichiara a favore di “una mafia che ha per obiettivi la pace e l’ordine ed ha contribuito più volte ad eliminare banditismo e delinquenza, tanto che le forze di polizia si rivolgono abitualmente ai suoi capi per risolvere le situazioni più difficili”.

Roma, la Cgil approva un ordine del giorno “affinché siano evitate una crisi politica e la frattura della coalizione antifascista”.

24 novembreRoma, dimissioni del governo Parri dopo il ritiro della fiducia da parte dei liberali e dei democristiani. Contemporaneamente si diffonde la voce che il Partito comunista si sta preparando ad un colpo di stato. La voce è ritenuta infondata, ma si mettono ugualmente in stato di allarme le forze armate e di polizia. Ferruccio Parri pronuncia parole molto dure per i liberali e per De Gasperi, che secondo Parri hanno prodotto una crisi che equivale a un colpo di Stato. Replica con altrettanta durezza De Gasperi il quale ricorda gli accordi alla base della formazione del governo che prevedevano le dimissioni qualora fosse venuta meno l’apporto di un partito della coalizione. Come nota, già in quei giorni, Filippo Burzio su La Stampa il quale scrive che la crisi non investe solo il governo, ma il regime dei Comitati di liberazione nazionale. E’ la fine di una stagione e l’avvento del governo della DC che segnerà la storia repubblicana fino al 1994.
Carrara, sciopero generale contro la crisi del governo Parri. Nei giorni successivi scioperi e manifestazioni dello stesso tenore si svolgeranno anche altre città.

Bologna, su iniziativa della Camera del Lavoro e del Sindacato professori scuole medie private, nasce l’Istituto democratico di cultura, per permettere ai lavoratori di prepararsi, senza eccessiva spesa, al conseguimento di un titolo di studio.

25 novembreParma Reggio Emilia, manifestazioni popolari a sostegno del governo Parri.

Cattolica Eraclea (Agrigento), ucciso il segretario della Camera del lavoro Giuseppe Scalia e ferito il vice sindaco Aurelio Bentivegna.

Trieste: nella zona B occupata dagli jugoslavi si svolgono le elezioni per eleggere l’Assemblea popolare e i comitati cittadini. Moltissimi italiani non si recano alle urne o annullano le schede con frasi oltraggiose nei confronti di Tito.

Austria, si svolgono le elezioni politiche che vedono la vittoria dei cristiano-sociali e la sconfitta del partito comunista.

26 novembre: iniziano le consultazioni per la formazione del nuovo governo. Formalmente tutti i partiti si pronunciano per la riproposizione del governo a sei, anche se, come si rileva dalle dichiarazioni di Nenni, non è esclusa la possibilità di superare la rigidità della formula. Liberali e i democristiani chiedono che la presidenza sia assegnata da una personalità al di sopra delle parti. Nel colloquio al Quirinale Nenni e Togliatti ribadiscono che spetta al CLN accordarsi sul nome del prossimo presidente. Al centro dello scontro fra le due metà dell’esarchia (PCI, PSIUP, Pd’A – DC, PLI, Demolaburisti) la direzione del Ministero degli Interni, rivendicato dai liberali, e la sorte della Commissione per l’epurazione e l’applicazione delle leggi approvate dal governo Parri. La crisi si risolverà solo il 10 dicembre. Fallito, per l’opposizione ciellina, il tentativo di un governo capeggiato da una personalità al di sopra dei partiti (candidati possibili Vittorio Emanuele Orlando, Francesco Saverio Nitti) su proposta di Pietro Nenni l’incarico sarà assegnato ad Alcide De Gasperi
Il console americano a Milano, Coit McLean, invia al segretario di Stato un rapporto nel quale sostiene che il Pci non ha intenzioni insurrezionali: “I comunisti, sono convinto, avvertono la delicatezza del momento e sanno che una guerra civile sarebbe disastrosa per tutti (…) Sostengono, e io sono d’accordo con loro, che questo allarmismo è provocato ad arte dai loro avversari politici (…) Il partito è naturalmente forte fra gli operai del nord. Ma pochi sono i comunisti nel senso sovietico del termine. Il programma ufficiale del Pci non è più radicale di quello delle altre forze di sinistra e chiede unicamente l’eliminazione di quelle situazioni di privilegio godute finora dalla parte antidemocratica e reazionaria della popolazione e il controllo pubblico del sistema di assistenza sociale ai lavoratori. Negano ogni intento di abolire la proprietà privata. A me pare – conclude – che il Partito comunista abbia un programma basato sulla visione realistica della situazione attuale”.

Bazzano (BO), 5.000 lavoratori agricoli partecipano alla manifestazione organizzata dalla Federterra per il rinnovo dei patti colonici.

Ravenna, istituito presso la Camera del Lavoro, l’Ufficio assistenza. Si occupa delle pratiche infortunistiche, del trattamento matrimoniale, maternità, disoccupazione, ecc.

Bologna, 15 minuti di sciopero in tutte le fabbriche in solidarietà con il governo Parri. La Camera del Lavoro approva un ordine del giorno in cui si rinnova la fiducia nel lavoro del governo. Manifestazioni e scioperi analoghi si svolgono in tutta Italia.

27 novembre: assemblea dei sindacati Ferrovieri, Scuole Medie, Scuole Elementari, Statali, Parastatali e Postelegrafonici per chiedere un adeguamento salariale alle condizioni di vita. Ciò avviene dopo che, a vertenza degli statali chiusa, la Corte dei Conti ha fissato la cifra degli stipendi, riaprendo di fatto la vertenza.

Palermo, inizia un vertice dei capi delle cosche mafiose dell’isola, che si protrae fino al 3 dicembre. Secondo le note informative del console americano, Nester, viene formata la Commissione degli Otto di cui fanno parte i Cottone, padre e figlio, Russo, Virzì, Genco Russo di Mussomeli, D’Arcani di Messina, Gaetano Orlando di Misilmeri.

29 novembreBelgrado, proclamata la Repubblica di Jugoslavia. Il Maresciallo Tito diventa presidente.

30 novembreCanosa di Puglia (Bari), si arriva allo scontro fra proprietari degli oliveti, lavoratori e carabinieri: uno di questi ultimi rimane ucciso e molti dimostranti rimangono feriti.

Molfetta (Bari), una manifestazione di frantoiani è duramente repressa dall’intervento delle forze di polizia. Anche a Bisceglie, Corato, Bitonto, tutti in provincia di Bari, si sono susseguite in queste settimane manifestazioni per richiedere lavoro e più umane condizioni di vita, represse dalle forze di polizia con l’uso di armi da fuoco che provocano numerosi feriti e morti.

Roma, l’ambasciatore statunitense Kirk si reca da De Gasperi e gli esprime il suo “disgusto” perché “mentre gli alleati si sacrificano per salvare il popolo italiano dalla fame e dall’anarchia, i partiti politici e i loro leader seguono le proprie ambizioni senza pensare al bene del paese”.

Bazzano (BO), alcune migliaia di contadini della zona bazzanese, manifestano per il rinnovo dei patti di mezzadria. Al termine del comizio è approvato un ordine del giorno con il quale si esprime la decisione a continuare la vertenza e si chiede la chiusura dei conti colonici per l’annata 1944-45 con una ripartizione del 60% al mezzadro.

Si ricostituisce a Milano la formazione di difesa paramilitare della Chiesa ambrosiana, già operante negli anni precedenti l’avvento del regime fascista in funzione anticomunista, Avanguardia cattolica.

Novembre – dicembre: Angelo Costa, armatore e industriale del settore oleario, è eletto presidente della Confindustria; riprendono le relazioni industriali che portano a una serie di accordi con la Cgil (scaglionamento dei licenziamenti, minimi salariali, scala mobile), in cambio del ripristino delle “gerarchie aziendali” e della fine dell’esperienza dei Consigli di gestione nelle imprese (febbraio 1946)

Dicembre: sciopero nazionale dei lavoratori del petrolio per la mancata applicazione dell’accordo già firmato sui miglioramenti economici

Ferrara, gli operai della Gomma Sintetica protestano contro il caro-carbone imposto dalla direzione aziendale.

Bologna, la Commissione consultiva giovanile della Camera del Lavoro organizza, nei locali del Liceo scientifico Augusto Righi, un corso di disegno meccanico.

Fornovo (PR), accordo tra la locale sezione della Camera del Lavoro e la direzione della Petrolifera per un orario settimanale di 40 ore, come contributo alla battaglia contro la disoccupazione.

Piacenza: terzo congresso provinciale della Federterra.

Lo Stato Maggiore statunitense commissiona al Joint Intelligence Committee uno studio segretissimo sulla realizzabilità di un attacco nucleare alla Russia. Si formula così un piano che prevede il bombardamento a sorpresa di 20 città sovietiche con il lancio da 20 a 30 atomiche del tipo Mark denominato “Jic 329/1 Strategic vulnerability of the Urss to a limited air attak”.

Il Cln di Gorizia costituisce clandestinamente una formazione paramilitare, composta da 1.200 uomini e donne, la “Divisione Gorizia”, in collegamento con il 5° Comiliter di Udine, in funzione anticomunista e antislava.

Roma, giunge in città, su un aereo messo a disposizione dal ministero degli Interni, una delegazione di esponenti separatisti siciliani che deve trattare un armistizio con il ministro Giuseppe Romita. Ne fanno parte: Sante Rindone, Di Martino, Silvio Rossi, Bruno di Belmonte, Francesco Paternò Castello di Carcaci, Ulisse Galante, Giuseppe Bruno, Pontetoro e il padre di Concetto Gallo.

Roma, il generale Roberto Bencivenga rende noto il programma del Centro Democratico, da lui fondato, dopo aver lanciato un “appello ai ceti medi”.

Giuseppe Landi, autorevole esponente del sindacalismo fascista, propone la confluenza nel Partito comunista dei sindacalisti fascisti per evitare la “dispersione del patrimonio umano e ideale” che li aveva animati.

Sul periodico Il Ponte, Arturo Carlo Jemolo scrive che “Non riesco a sentire (verso il comunismo) quell’avversione profonda, quel sacro orrore verso il ciclone distruttore di una civiltà, che molti avvertono, e che io stesso avvertivo di fronte al nazismo. Può darsi che in questo mio stato d’animo intervengano anche ragioni sentimentali, di nessun valore obiettivo (quanti cari nomi sento risuonare tra questi giovani comunisti, nomi già in fama nella generazione precedente alla mia e nella mia, che paiono garantirci che non siamo, no all’invasione dei barbari, e che non c’è hiatus che ci separi: Giolitti, Amendola, Calamandrei, Lombardo Radice (…).

1° dicembreRoma, il direttivo della CGIL esprime preoccupazione per la crisi del governo e delibera “di chiedere ai dirigenti responsabili di tutti i partiti antifascisti la sollecita soluzione della crisi in corso, mediante la ricostituzione di un governo democratico sulla base del Cln, che sia deciso a difendere energicamente le libertà democratiche ed affronti e risolva gli assillanti problemi dell’indipendenza e della ricostruzione del Paese, del lavoro ai disoccupati, ai reduci e ai partigiani, dell’assistenza sociale, della soppressione del mercato nero, eccetera”.

Piacenza, assemblea dei funzionari, impiegati e salariati degli enti pubblici per chiedere l’adeguamento salariale pari a quello dei lavoratori dell’industria.

Soliera (MO), manifestazione popolare in appoggio alla vertenza dei mezzadri.

3 dicembrePalermo, una informativa mette in luce l’opera di informatore del consolato statunitense del questore Beniamino Rosselli.

4 dicembreVentimiglia (Palermo), la mafia uccide Giuseppe Puntarello, segretario della locale sezione del Pci.

5 dicembreAmola di San Giovanni in Persiceto (Bo), ucciso l’arciprete don Alfonso Reggiani.

6 dicembre: Milano, firmato, tra Associazione industriali e CGIL, l’accordo definitivo sui minimi salariali e l’indennità di contingenza per i lavoratori del Nord Italia. Per la prima volta sono contrattate e regolamentate contemporaneamente le condizioni economiche dei lavoratori di tutte le industrie del Nord.

Con un accordo interconfederale nascono le cosiddette zone salariali. Si accetta il principio dell’esistenza di quattro zone con una differenza percentuale del 14 per cento fra la prima e la quarta

7 dicembreBelgrado, il governo jugoslavo risponde alla nota britannica del 23 ottobre negando la veridicità della lista di 2.472 cittadini italiani scomparsi e conclude che ”Il governo della Repubblica popolare di Jugoslavia si rammarica che il governo di Sua Maestà britannica dia tanto credito a coloro che hanno combattuto dalla parte del nazismo e del fascismo, ed esprime la sua ferma decisione di impedire che in futuro simili tentativi dei fascisti sconfitti interferiscano con gli sforzi di una cooperazione internazionale fondata sulla reciproca fiducia tra le nazioni democratiche”.

Ferrara, si svolge il congresso della Federterra, presenti 208 delegati in rappresentanza di 82.450 iscritti.

8 dicembreRoma, l’ambasciatore Kirk comunica al Dipartimento di stato che, secondo il cardinale Tardini “una coalizione tra Democrazia cristiana e socialisti moderati sarebbe l’unica cosa che permetterebbe al sistema parlamentare di funzionare”.

Cesena, si riuniscono presso la Camera del Lavoro i rappresentanti delle categorie e delle Commissioni di fabbrica per discutere dell’accordo sui minimi salariali.

9 dicembreMilano, da una macchina in corsa vengono esplose raffiche di mitra contro il palazzo, in via Fatebenefratelli, dove aveva avuto sede il quotidiano fascista Il popolo d’Italia.

10 dicembreRoma, primo governo De Gasperi(dal 10 dicembre 1945 al 12 luglio 1946), il quale mantiene anche il dicastero degli Esteri. Nenni vice presidente, il socialista Giuseppe Romita agli interni e Palmiro Togliatti confermato alla Giustizia.
Composizione del governo:  http://www.senato.it/leg/-01/BGT/Schede/Governi/0032_M.htm

11 dicembreGorizia, Primo Cresta, personaggio chiave nella vicenda Porzùs e nell’attività delle formazioni osovane, fonda (ne fanno parte anche il capitano Barba, Bruno Cocianni e si avvale della collaborazione di Candido Grassi, comandante generale dell’Osoppo) l’Associazione partigiani italiani. E’ una delle tante si­gle che nascono dalle ceneri delle formazioni osovane e in stretto collegamento con i ser­vizi alleati. Tra i finanziatori dell’Associazione ci sono industriali genovesi collegati alla Falange spagnola e a gruppi come Vedetta Mussolini che ha tra i suoi capi Augusto Turati ed Enzo Galbiati e tra i sim­patiz­zanti il maggiore Antonio Usmani, arrestato durante la guerra dai tedeschi e liberato insieme a Parri, grazie all’intervento di Allen Dulles. (…) Già durante l’ultima fase della seconda guerra mondiale c’era stato un fiorire di gruppi paramilitari tutti sapientemente uti­lizzati per combattere il pericolo comunista e diventati in seguito strumenti utili alla conser­vazione degli equilibri scaturiti dopo la fine del conflitto mondiale. Alla divisione Gorizia, le­gata ai servizi segreti delle forze armate, era collegata un’altra formazione di ex partigiani fondata l’11 dicembre 1945 a Gorizia: l’Associazione partigiani italiani, che si era dotata di una doppia struttura sia legale che clandestina e che aveva tra i suoi fondatori Primo Cre­sta, che si era occupato anche della nascita della Divisione Gorizia, altra organizzazione clandestina”(cfr Antonio e Gianni Cipriani, Sovranità limitata, Edizioni Associate 1991 pag. 24).
Nello stesso periodo da segnalare anche l’attività del Movimento Avanguardia cattolica (Maci) diretto da Pietro Cattaneo, un ex partigiano che sarà poi coinvolto nell’inchiesta sulla strage di Brescia, nel golpe Borghese e nell’attività della Rosa dei Venti. Il Maci ha una storia più antica. Fondato nel 1919 allo scopo di difendere le manifestazioni religiose dagli attacchi dei socialisti, dopo la liberazione continuerà ad operare insieme all’Associazione partigiani cristiani diretta sempre da Cattaneo, insieme a Pietro Bianchi e al segretario del cardinale Schuster, monsignor Bicchierai e alla quale aderiscono anche il futuro capo della Maggioranza silenziosa Adamo Degli Occhi e Agostino Greggi.

Savigno (Bologna), 50 persone guidate da Dino Cavazza e Secondo Tinti occupano il paese, disarmano i carabinieri, svuotano 2 banche ed alcune abitazioni.

In un’intervista all’Unità, Palmiro Togliatti afferma che ”Dopo le elezioni (…) quando noi e i socialisti ci troveremo senza alcun dubbio a capo del più forte schieramento elettorale, l’accordo politico con la Dc potrà diventare l’asse della stabilità governativa in regime repubblicano. E’ dalla liberazione di Roma che noi lavoriamo con questa prospettiva”.

12 dicembreBologna, costituita la Federazione nazionale lavoratori imposte di consumo.

13 dicembre: termina la fase di transizione con la restituzione al governo italiano delle regioni del nord ancora sotto il controllo degli alleati.

Reggio Emilia, si conclude il Congresso regionale della Federazione dei lavoratori della terra (Federterra). Il Congresso invita tutte le organizzazioni associate a “intensificare l’iniziativa intrapresa al fine di poter concludere, attraverso accordi con i singoli proprietari, la vertenza della mezzadria”. Tali accordi, precisa la mozione finale, “non dovranno pregiudicare in alcun modo, il diritto della Federterra a elaborare nuovi patti colonici”.

Reggio Emilia, costituita, presso la Camera del Lavoro, la Commissione consultiva femminile per “salvaguardare il diritto al lavoro per tutte le donne”

Piacenza, assemblea provinciale dei pensionati che chiedono l’adeguamento delle pensioni al costo della vita.

Rimini, la Camera del Lavoro informa l’Amministrazione comunale e la cittadinanza, che i coloni devolveranno le consuete regalìe, anziché ai padroni dei fondi, a tutti gli enti morali della città. Parallelamente il sindacato, per alleviare le condizioni dei lavoratori della terra, chiede all’Amministrazione comunale di provvedere ad un contingentamento del materiale edilizio per la ricostruzione delle case coloniche distrutte. Si sollecita, inoltre, a rendere obbligatoria per i proprietari agricoli la riparazione degli stabili, sia in città che in campagna, “data la situazione degli alloggi e l’aumento della popolazione”.

14 dicembreRoma, Pio XII si oppone decisamente all’ipotesi dei socialisti al governo perché “insieme ai comunisti possono vincere le elezioni con le loro tecniche terroristiche e la facilità di reclutare gli ex fascisti pentiti”.

15 dicembreBologna, le Commissioni Interne della Federazione provinciale dei lavoratori dell’alimentazione, con un’assemblea presso la Camera del lavoro, chiedono l’applicazione dell’accordo nazionale sui salari e il rispetto delle aziende del ruolo delle Commissioni Interne in materia di assunzioni e licenziamenti.

Modena, il problema della disoccupazione, soprattutto in relazione ai disagi invernali, è affrontato in una riunione congiunta, presso la Prefettura, dai rappresentanti del sindacato e delle associazioni degli industriali, dei commercianti e degli artigiani.

Palermo, 2° congresso provinciale della Federterra.

16 dicembreTorino, muore il senatore Giovanni Agnelli, fondatore della FIAT. Aveva 79 anni.

18 dicembre: accordo interconfederale sulla parificazione della gratifica natalizia agli operai (200 ore) alla tredicesima mensilità per gli impiegati.

Torino, Giovanni Battista Santhià, membro comunista del consiglio di gestione della Fiat, afferma la necessità di procedere al licenziamento del personale in esubero nell’azienda perché “la manodopera non produttiva è un peso morto per la Fiat”.

19 dicembreBerna, la centrale svizzera dell’Oss trasmette una nota informativa basata su notizie ritenute “probabili” non però “confermate”“La destra socialista (Giuseppe Saragat, Ignazio Silone, Tito Zaniboni, Giuseppe Emanuele Modigliani e Nicola Perotti ) ha stretto un accordo con i monarchici e con l’ammiraglio Franco Garofalo, portavoce di Casa Savoia” per giungere alla sostituzione del governo Parri con una coalizione Dc – socialisti moderati. “In cambio dell’impegno a non sollevare la questione istituzionale da parte dei socialisti – prosegue il documento – Garofalo offrirebbe forti aiuti finanziari”. Il Papa sarebbe d’accordo su questa proposta presentatagli da Saragat. Il disegno sarebbe quello “di spingere Nenni sempre più tra le braccia dei comunisti in modo di avvicinare la destra socialista alla Democrazia cristiana e di creare una forte coalizione di centro”. L’Oss inoltre preannuncia che gli oppositori di Nenni, all’interno del Partito socialista, stanno “preparando un dossier su certi suoi presunti trascorsi da consegnare alla stampa per intaccare così il suo prestigio”.

L’ispettore generale di Ps nelle Puglie stila un rapporto informativo nel quale, fra l’altro, scrive: “Non ho elementi per ritenere che questa propaganda dei reduci sia stata intenzionale, organizzata e fomentata da agricoltori, industriali o elementi che hanno tangibile interesse di ostacolare un eventuale predominio del comunismo; ma non è improbabile che la divulgazione delle notizie, riflettenti il trattamento dei prigionieri e il reale stato di fatto delle repubbliche sovietiche, dapprima naturale e spontanea, abbia poi assunto forma più concreta sotto la spinta di aiuti e di assistenza da parte dei più abbienti”.

L’Oss segnala: “I circoli ecclesiastici seguono con interesse i progressi dell’Uomo qualunque e notano con piacere che esso propugna il liberalismo e concepisce l’autorità come servizio e non come dominio, concetto questo tipicamente cristiano. L’Uomo qualunque si oppone a qualsiasi totalitarismo e ha ripudiato l’anticlericalismo di vecchio tipo che è una prerogativa del Partito d’azione. Il rettore del Seminario lateranense, monsignor Roberto Ronca, attraverso un gruppo di industriali e finanzieri che ha ospitati in Vaticano durante l’occupazione nazista, ha preso contatti con Guglielmo Giannini. Il risultato è che l’attività assistenziale dell’Uomo qualunque passerà attraverso l’organizzazione Aiuto cristiano diretta da monsignor Ronca”.

20 dicembreVienna, Karl Renner è eletto presidente della Repubblica austriaca.

Ferrara, dopo cinque mesi di trattative, è raggiunto l’accordo sulla vertenza agraria relativa ai canoni d’affitto della proprietà fondiaria per gli anni di guerra.

21 dicembre: Togliatti scrive sull’Unità che ”Nella situazione storica attuale non ci sono problemi da risolvere in senso radicale (…) Noi pensiamo che l’iniziativa privata debba avere larga partecipazione nella Ricostruzione del nostro Paese, e perché ciò avvenga è necessario che non si tocchi in via di principio ciò che sta alla base dell’iniziativa privata, cioè l’istituto della proprietà”.

Piacenza, dopo aver recuperato, e resi di nuovo attivi, macchinari e impianti, i lavoratori della Massarenti chiedono, contro la volontà liquidazionistica dell Edison, la nomina del Consiglio di gestione e la ripresa dell’attività produttiva.

22 dicembre: soppresso il Ministero della ricostruzione, istituito nello stesso anno allo scopo di far fronte alle pressanti esigenze sociali ed economiche che il nostro Paese presenta alla fine della Seconda guerra mondiale. Le attribuzioni del predetto Ministero vengono devolute al Ministero dell’Industria e del Commercio
Bologna, sciopero dei lavoratori del commercio, dopo la rottura delle trattative sui salari da parte dell’Associazione commercianti. Dopo alcuni giorni l’accordo è raggiunto. Oltre ad alcuni miglioramenti salariali, i lavoratori ottengono che assunzioni e licenziamenti siano preventivamente concordati con la Camera del Lavoro.

Bagheria (Palermo), alcuni militanti del PCI sono aggrediti e feriti da elementi mafiosi.

23 dicembreRoma, riprende il processo di crisi dell’unità sindacale. In una lettera indirizzata a De Gasperi, Giulio Pastore, accentuando i giudizi già espressi precedentemente, formula “un giudizio del tutto negativo per l’inserimento di ogni tipo di manifestazione a sapore politico nelle possibilità d’azione del sindacato”.

24 dicembreRoma, esplode una bomba presso la sede della direzione del Pci. Per l’episodio saranno successivamente fermati dalla polizia 3 neofascisti appartenenti al movimento clandestino.

26 dicembreBivona (Agrigento), scontro a fuoco fra polizia e contadini che volevano impedire il conferimento all’ammasso del grano.

In obbedienza alle direttive impartitegli dai capi separatisti, Salvatore Giuliano attacca la caserma dei carabinieri di Bellolampo (Palermo), facendo prigionieri i quattro militi che la presidiavano. All’assalto partecipano, indossando l’uniforme del Gris: Giuseppe Di Lorenzo, Angelo Russo, Salvatore Passatempo, Giuseppe Passatempo, Vito Mazzola, Sa1vatore Gaglio, Pasquale Sciortino, Francesco Pisciotta, Salvatore Giuliano, Giuseppe Alfano, Antonio Cucinella, Filippo Ferrara, Giacomo Lombardo, Antonio Chiavetta, Francesco Giuliano, Giuseppe Ferrara, Battista Sapienza, Giacomo Di Noto, Gaspare Pisciotta.

27 dicembreMosca, i ministri degli Esteri alleati firmano l’accordo per la creazione della FEC (Commissione per l’estremo Oriente) e l’ACJ (Consiglio alleato per il Giappone).

Caltagirone (Pa), scontro a fuoco tra l’esercito italiano e i separatisti dell’EVIS

Vietnam, raggiunto un accordo fra Ho Chi Minh e i leader dei partiti nazionalisti, Dong Minh Hoi e PNV, che può essere così riassunto:
1) il governo di coalizione si insedierà il 1° gennaio del 1946,
2) nella futura Assemblea Nazionale il Dong Minh Hoi avrà 20 seggi ed il Partito Nazionalista Vietnamita 50,
3) Ho Chi Minh rimarrà Presidente della Repubblica,
4) la divisione dei Ministeri sarà questa: due al Viet-Minh, due al Dong Minh Hoi, due al PNV, due al Partito Democratico e gli ultimi due, Difesa ed Interni, a due personalità non legate ad alcun partito,
5) il Viet-Minh ed i nazionalisti si scambieranno le liste dei militanti catturati impegnandosi a rilasciarli entro il 28 dicembre,
6) gli scontri a qualsiasi livello fra i partiti dovranno cessare in nome dell’obiettivo comune, l’indipendenza e la riunificazione del Vietnam


ROMA – 5° CONGRESSO DEL PARITO COMUNISTA ITALIANO

29 dicembreRoma, si apre il 5° congresso del Pci che si concluderà il 5 gennaio 1946. Al centro della discussione la costruzione del “partito nuovo”, l’unità nazionale, i problemi del paese, la possibile fusione con il PSI. Il Pci afferma che lo Stato italiano dovrà essere “una repubblica democratica di lavoratori del braccio e della mente”; che la questione di Trieste dovrà essere risolta con trattative dirette con il governo italiano e quello jugoslavo; si dice, infine, impegnato a “difendere e rinsaldare l’unità politica e morale della nazione, e contrario ad ogni forma federativa dello stato, poiché in essa vede un pericolo per l’unità così difficilmente conquistata”, ma è favorevole alla concessione dell’autonomia amministrativa a Sicilia, Sardegna e a “determinate zone di frontiera”; si dichiara favorevole all’abolizione dei prefetti e al criterio della eleggibilità dei giudici.

La platea dei delegati

Il V Congresso del Pci: la repubblica democratica come orizzonte politico-istituzionale
(Jacopo Pirazzoli) 
https://fondazionefeltrinelli.it/il-v-congresso-del-pci-la-repubblica-democratica-come-orizzonte-politico-istituzionale/

Pietro SecchiaAmendola, Novella, Negarville
La riforma agrariaTogliatti, Longo, il nuovo Comitato Centrale

www.dellarepubblica.it/congressi-pci/v-congresso-roma-29-dicembre-1945-6-gennaio-1946

L’intervento di Concetto Marchesi https://tysm.org/discorso-tenuto-al-v-congresso-del-p-c-i/


Il giudizio della Dc nell’editoriale di Guido Gonnella
www.dellarepubblica.it/congressi-pci/v-congresso-roma-29-dicembre-1945-6-gennaio-1946

Il PSI
http://www.dellarepubblica.it/congressi-pci/v-congresso-roma-29-dicembre-1945-6-gennaio-1946


I bambini di Cassino al V congresso del Pci
http://aut-frosinone.blogspot.com/2013/05/i-bambini-di-cassino-al-v-congresso-del.html

Nella foto: la partenza dei bambini da Ceccano

27 dicembre: il generale Fiumara, al comando di tre Divisioni del ricostituito esercito italiano, disperde con l’artiglieria i componenti dell’Esercito volontario indipendentista siciliano (Evis) alla falde dell’Etna. Nel boschi di San Mauro (Caltagirone), sono presi prigionieri Concetto Gallo, capo militare dei separatisti siciliani e Giuseppe La Mela, disertano i militanti del Gris Umberto Camuri, Francesco Paolo Ghersi, Umberto Siracusano. Rimane ucciso il brigadiere dei carabinieri Giovanni Cappello e viene ferito il militante del Gris Giovanni Implora. Feriti anche il sottotenente dei carabinieri Corcione, il vice brigadiere dei carabinieri Maugeri, il sottotenente dell’esercito Corcuria e i fanti Corallo e Privitera.

30 dicembre: il quotidiano comunista L’Unità, scrive che «Noi sappiamo che il Concordato è uno strumento di carattere internazionale, oltre che nazionale, e comprendiamo benissimo che questo strumento non potrebbe essere riveduto che per intesa bilaterale, salvo violazioni che portino una parte o l’altra a denunciarlo»
Su La Nuova Europa, rivista vicina al Partito d’Azione, Luigi Salvatorelli scrive che uno Stato può essere laico anche nel caso «fornisca sussidi ad un culto, o (…) regoli le sue relazioni con la Chiesa mediante certi accordi, o, in certe occasioni solenni, accetti o domandi la celebrazione di un atto di culto ecclesiastico»

31 dicembre: per ordine del governo, il Comando supremo decreta lo scioglimento del Sim (Servizio informazioni militari) diretto dal colonnello Pompeo Agrifoglio. Governo e Comando supremo sono rientrati da Brindisi a Roma liberata dagli alleati poco dopo la metà del 1944. Lo scioglimento del Sim è anche la conseguenza dei crimini addebitati al suo ex direttore generale Giorgio Roatta, sotto processo a Roma, durante il regime fascista. Da questa data inizia un periodo di vacanza dei servizi informativi nazionali che durerà ufficialmente alcuni anni.

Dicembre: a San SeveroSan Marco in LamisTorremaggioreMartinafranca e ad Ostuni, manifestazioni contadine sono soffocate nel sangue dalla polizia che, in diverse circostanze, uccide tre contadini e ne feriscono altri due.

Binago (Como), 300 ex partigiani attaccano la caserma dei carabinieri dopo il sequestro di un deposito di armi partigiane, si riprendono le armi e liberano gli arrestati. Questa azione, e diverse altre dello stesso tenore, saranno sconfessate dall’Anpi, saldamente diretta dal Partito comunista.

Milano, arrestati, presso la sede della Pontificia commissione in via Parini, una ventina di aderenti ad un movimento neofascista di tendenza monarchica, denominato Calcagno dal nome del sacerdote direttore di “Crociata italica” , fucilato nella primavera del 1945. Arrestati anche i capi del battaglione Milano del Goc (Gruppo Onore e Combattimento).

Mauro Scoccimarro scrive su Rinascita: ”Ciò di cui abbiamo bisogno oggi è la ricostruzione immediata della nostra economia, utilizzando tutte le forze che a quest’opera possono portare il loro contributo. La sola cosa che possiamo fare è che nella ricostruzione gli interessi e la volontà della borghesia capitalistica non siano l’unico fattore dominante e assoluto”.

DURANTE L’ANNO
Napoli
, presentata al Presidente del Consiglio, Ferruccio Parri, nel corso di una visita nel capoluogo campano, la relazione tecnica sulla ricostruzione di Napoli preparata dal CNL del Mezzogiorno
Roma, si costituisce l’ALI, Associazione Librai Italiani. Ha per scopo la tutela della categoria.

1945 1 gennaio – 30 giugno