1924

11 gennaioPiombino (Li), terza aggressione fascista negli ultimi 3 mesi all’esponente popolare Silvio Mina: questa volta non riuscirà più a risollevarsi ne moralmente ne fisicamente, andando così lentamente incontro alla morte

21 gennaioMosca, Lenin muore dopo una lunga malattia. La guida dell’Urss è affidata ad una direzione collegiale, ma di fatto il potere è già saldamente nelle mani di Stalin.
https://www.sapere.it/enciclopedia/Lenin%2C+Nikolaj.htmlhttps://www.periodicodaily.com/lenin-un-rivoluzionario-di-professione/
Le opere 
https://www.marxists.org/italiano/lenin/index.htmhttps://www.youtube.com/watch?v=JBGXNH2i3aM

27 gennaioRoma, Italia e Jugoslavia firmano l’accordo su Fiume che passa sotto la sovranità italiana. Il territorio circostante è inglobato dalla Jugoslavia. Mussolini, che tra l’altro firma un patto d’amicizia tra le due nazioni, può così attribuirsi il merito di aver risolto la questione fiumana e di aver posto le condizioni per una politica d’influenza italiana nell’area balcanico-danubiana.

12 febbraioMilano, esce il primo numero de l’Unità, quotidiano del Partito Comunista

C’era una volta l’Unità di Gramsci
di Ilaria Romeo www.collettiva.it/copertine/culture/2020/09/12/news/c_era_una_volta_l_unita_di_gramsci-256562/

20 febbraioParigi, il giovane anarchico Ernesto Bonomini uccide, con alcuni colpi di rivoltella, il gerarca fascista Nicola Bonservizi, segretario dei fasci all’estero, corrispondente del Popolo d’Italia e redattore del giornale fascista parigino L’Italie Nouvelle. Bonomini dichiarerà di aver voluto protestare contro i delitti impuniti dei fascisti e dei loro complici. Sarà condannato ad otto anni di galera

28 febbraio: Reggio Emilia, i fascisti uccidono, dopo averlo prelevato dalla propria abitazione, Antonio Piccinini. Tipografo socialista e candidato alle elezioni politiche del 1924.
Fra il dicembre 1920 e il dicembre 1923 sono 22 gli antifascisti uccisi dagli squadristi

16 marzo: annessione di Fiume all’Italia

6 aprile: le elezioni si svolgono in clima di intimidazione e violenza, il listone fascista ottiene 374 rappresentanti alla camera: è il partito di maggioranza assoluta. I fascisti in tutta Italia bastonano, minacciano, terrorizzano e anche uccidono, gli elettori che si recano alle urne. A Imola e Molinella sono uccisi Luigi Cervellati e Angelo Gaiani, elettori comunisti e socialisti.

Nel corso dell’anno, in provincia di Bologna, cadono assassinati dai fascisti, Raffaele Egisto Cavallini (Tavernelle di Calderaia, 3 giugno), Giovanni Goldoni (Anzola Emilia, 17 giugno), Enrico Bonoli (Castelguelfo, 18 giugno), Angelo Frazioni (Molinella, 12 settembre).

27 – 28 aprileMilano, VIII congresso nazionale della Fiom. “Dalla marcia su Roma, nel 1922, non ci sarà più una vera e propria storia della Fiom, fino alla primavera del 1943. Gli avvenimenti successivi sono solo la cronaca di una sconfitta cui non manca certo dignità e talvolta sussulti di orgoglio e di fierezza” (Boni, 1993). Il congresso del 1924 fu “modesto quanto a numero di presenti, appartato e in tono minore, incentrato sulla polemica ideologico-politica fra la dirigenza riformista e la minoranza comunista, riguardo gli avvenimenti del recente passato. Ai fini pratici si concluse con un nulla di fatto, limitandosi a rimandare a tempi migliori ogni azione che non fosse puramente difensiva o necessaria alla sopravvivenza” (Gianangeli, 1968). La relazione di Bruno Buozzi, in quello che fu l’ultimo congresso della Fiom prima della soppressione fascista di ogni libertà politica e sindacale, è un “documento pieno di dignità e di desolazione al tempo stesso”“Quand’anche tutte le nostre conquiste venissero materialmente distrutte – afferma Buozzi nella relazione –basterà un attimo di libertà per farle rifiorire meglio di una volta” (Antonioli, Bezza, 1978). Buozzi sarà fucilato dai nazi-fascisti in fuga da Roma, la notte tra il 3 e il 4 giugno 1944 poche ore prima della liberazione della città da parte delle truppe alleate.

11 maggioParigi, la sinistra trionfa nelle elezioni francesi

28 maggio: Mussolini nomina Cesare Mori, in pensione da due anni, prefetto di Trapani

30 maggioRoma, Giacomo Matteotti denuncia in Parlamento le violenze dei fascisti durante le elezioni  
Cfr. https://bibliotecarturochiari.wordpress.com/2019/05/30/30-maggio-1924-giacomo-matteotti-denuncia-in-parlamento-le-violenze-dei-fascisti-durante-le-elezioni-di-aprile/?fbclid=IwAR2Tuz4Wqx9aEugipPbuRAKFWom7OmEQGIrpdIJUlnKXIBIXPX3sni0ckP4

10 giugnoRoma, Giacomo Matteotti, dopo aver pronunciato un tremendo atto d’accusa contro il metodo violento usato dai fascisti durante la competizione elettorale, viene rapito sul lungotevere da uomini di fiducia del Duce, tra i quali Dumini, Volpi e Malacria, e assassinato. Il cadavere verrà ritrovato nella macchia della Quartarella, lungo la Flaminia, solo il 16 agosto
https://www.casamuseogiacomomatteotti.it/il-delitto-e-i-processi/

17 giugnoAnzola Emilia (Bologna), muore per i postumi delle percosse subite dai fascisti, Giovanni Goldoni, 54 anni. Goldoni era stato dal 1906 al 1920 sindaco socialista di Anzola Emilia

27 giugno: l’opposizione si ritira in una sala sull’Aventino e annuncia che non parteciperà più ai lavori parlamentari finché un nuovo governo non ristabilirà le libertà democratiche.

Giugno:Firenze, il delitto Matteotti spinge il gruppo che fa capo a Salvemini a riconoscere che l’unica via per contrastare il fascismo sia ormai al di fuori dei canali istituzionali e in giugno si costituisce una sezione fiorentina dell’associazione combattentistica Italia libera, il cui organo di stampa sarà Non mollare.

LuglioParigi, si forma un comitato antifascista animato dagli anarchici e che pubblicherà il giornale Campane a stormo, la cui redazione verrà affidata ad Alberto Meschi. Dopo il delitto Matteotti gli anarchici italiani in Francia avevano iniziato una campagna culminata nella distribuzione di migliaia e migliaia di volantini in cui si denunciavano i crimini dei fascisti

1 luglioMilano, Riccardo Bauer e Ferruccio Parri, assieme ad altri liberali antifascisti, pubblicano la rivista Il Caffè. Durerà fino al maggio 1925 subendo numerosi sequestri

8 luglio: Mussolini fa approvare un decreto che impone una rigida censura sulla stampa e vieta le riunioni dei gruppi d’opposizione

9 settembre: gli industriali, rappresentati dal Presidente della Confindustria Antonio Stefano Benni, da Ettore Conti e Alberto Pirelli, presentano a Mussolini un documento in cui chiedono la “normalizzazione” della situazione politica del Paese, la libertà di organizzazione sindacale e il ristabilimento della legalità costituzionale

21 settembre: l’impresa di Pietro Puricelli realizza la prima autostrada a pedaggio del mondo, la Milano-Varese, che diventerà nel 1925 la Milano-Laghi quando saranno completati i tratti Lainate – Como e Gallarate – Sesto Calende. Negli anni successivi verranno realizzate le autostrade che collegano Milano con Bergamo (24 settembre 1927), Brescia (29 agosto 1931) e Torino (25 ottobre 1932). La Genova – Serravalle sarà inaugurata il 29 ottobre 1935

OttobreRoma, i deputati comunisti si separano dai partiti Aventiniani e rientrano in Parlamento

6 ottobre: prima trasmissione dell’Unione Radiofonica Italiana (Uri)

10 ottobreMilano, inaugurata l’Università cattolica del Sacro cuore, fondata da padre Agostino Gemelli

25 ottobre: don Luigi Sturzo lascia l’Italia.

8 novembre: si costituisce per iniziativa di Giovanni Amendola l’Unione nazionale delle forze liberali e democratiche. Nello Rosselli è tra i firmatari del manifesto dell’Unione nazionale delle forze liberali e democratiche di Giovanni Amendola che propugna l’opposizione al regime “in nome dell’esistenza dello Stato legale”. Aderiscono all’appello politici, giornalisti, intellettuali e uomini di cultura come Corrado Alvaro, Ivanoe Bonomi, Corrado Barbagallo, Roberto Bracco, Piero Calamandrei, Felice Casorati, Alberto Cianca, Guido De Ruggiero, Luigi Einaudi, Guglielmo Ferrero, Augusto Graziani, Novello Parafava, Luigi Salvatorelli, Carlo Sforza, Silvio Trentin, Mario Vinciguerra, Giovanni Visconti Venosta

14 dicembre: emanato il decreto di concessione delle trasmissioni radiofoniche all’U.R.I. Analizzando il decreto (che porta le firme di Ciano come ministro delle Comunicazioni e di Mussolini come presidente del Consiglio) va posta in rilievo la tipologia ben definita delle trasmissioni consentite. Oltre ai consueti programmi (concerti, conferenze, prediche, ecc.), sono ribadite le limitazioni per le notizie. Nell’art.13 si afferma l’obbligo di valersi delle informazioni fornite da un’agenzia designata dalla presidenza del Consiglio

27 dicembreRoma, scoppia la bomba del memoriale Rossi. L’ex capo dell’ufficio stampa del Duce accusa Mussolini di essere il mandante dell’omicidio Matteotti.

31 dicembreFirenze, la sede del Circolo di Cultura è presa di mira dai fascisti fiorentini che fanno scempio di arredi, libri e riviste. Qualche giorno dopo il circolo sarà chiuso d’autorità.

DURANTE L’ANNO
Milano, Paolo Valera pubblica una biografia di Mussolini che viene sequestrata, ma provoca anche l’espulsione dell’autore dal Partito socialista per gli attacchi contro i dirigenti del partito

Nasce in Messico l’APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), movimento politico fondato da Victor Raul Haya de la Torre e da altri intellettuali latino-americani. Il peruviano Haya de la Torre, esiliato dal dittatore Augusto Leguia, riuscì con vari viaggi clandestini in Peru a stringere legami anche in patria. Le basi ideologiche del partito affondano le loro radici nel pensiero “indigenista” di molti scrittori peruviani del principio del secolo. L’APRA, che voleva essere un movimento di riscatto politico-sociale delle popolazioni indie dell’America Latina, di fatto non si estese mai al di là dei confini peruviani, dove poté iniziare la sua attività dal 1930, dopo il crollo della dittatura di Leguia, anche se la sua influenza fu importante nell’America Latina degli anni Trenta. Contraria, fin dalle origini, al principio dell’assunzione del potere attraverso la rivoluzione, l’APRA ebbe essenzialmente carattere riformista; divenuta il movimento popolare più importante del Peru, creò i primi sindacati contadini e operai. Ottenne il suo primo successo nelle elezioni del 1945-46, quando risultò il partito più forte. Ma, dopo il golpe del 1948, subì un’involuzione in senso moderato e, dopo il colpo di Stato del 1963, si avvicinò ai militari al potere. Nelle elezioni per la Costituente (1978) ottenne ancora la maggioranza relativa, ma solo alle politiche del 1985 l’allora segretario dell’APRA, Alan Garcia, riuscì a conquistare, insieme alla vittoria del suo partito, la carica di presidente della Repubblica peruviana. Nel 1990, sconfitto Garcia nel primo turno delle presidenziali, l’APRA appoggiò al ballottaggio Fujimori. Dopo la caduta del regime di Fujimori, nelle elezioni presidenziali del 2001, il movimento tentò di riconquistare il favore del popolo peruviano, ma non ottenne il successo auspicato, in quanto aveva nuovamente candidato Alan Garcia, inviso da buona parte della sinistra e non gradito ai conservatori.