5 gennaio: Napoli, scioperano i tipografi per miglioramenti economici. L’agitazione è appoggiata dal Partito Operaio
10 gennaio: Merano, costituita la cooperativa di credito Gewerbliche Spar- und Vorschuss-Casse Meran für Handel und Gewerbe – reg. Genossenschaft mbH
11 febbraio: Roma, il Parlamento approva i primi provvedimenti di legislazione sociale: la legge sul lavoro minorile impone il divieto di lavoro negli opifici ai bambini di età inferiore ai 9 anni e il lavoro notturno a quelli di età inferiore ai 12 anni
Marzo: Finale Emilia (Mo), scioperano gli scariolanti finalesi. L’appaltatore dei lavori organizza squadre di crumiri. Il mese successivo Gregorio Agnini fonda l’Associazione operai braccianti, assumendo la direzione della lotta che si concluderà alla metà di maggio.
1° marzo: Roma, promulgata la legge sulla perequazione dell’imposta fondiaria e inizio della compilazione del nuovo catasto geometrico-particellare (i lavori termineranno nel 1956)
11 marzo: Roma, il Parlamento approva il riordino dell’imposta fondiaria. E’ istituito l’Ufficio generale del Catasto e la Commissione censuaria centrale
Primavera: si svolge a Reggio Emilia un grande sciopero di muratori e braccianti per ottenere aumenti di salario. Lo guida Camillo Prampolini, considerato l’apostolo del socialismo emiliano.
Bologna, nei mesi di maggio e giugno scendono in sciopero le mondine di Medicina, Molinella (1.600), Bentivoglio, Minerbio, Baricella, San Pietro in Casale. Chiedono che il loro salario giornaliero, di 70 centesimi per 12 ore di lavoro, venga portato a 1 lira. Dopo MOLTI giorni di agitazione i padroni offrono aumenti differenziati che porterebbero i salari a lire 0,75-0,90 senza diminuzione di orario, e ottengono l’approvazione delle autorità locali. Nonostante che l’esigua proposta padronale accontenti gruppi di lavoratrici distogliendole dalla lotta, l’agitazione continua. La polizia, facendosi forte delle defezioni, arresta e percuote senza pietà. Le mondine sono costrette a cedere, ma da questo insuccesso, anzi proprio dal contegno fazioso dell’autorità, esce rafforzata la convinzione che solo l’organizzazione di classe porterà alla vittoria. Sorgono infatti, all’indomani stesso del fallimento dell’agitazione, nuove leghe di braccianti in numerose località.
15 aprile: promulgata la legge che riconosce alle Società di mutuo soccorso la possibilità di acquisire personalità giuridica. Sono dettate le condizioni essenziali alle quali le società devono attenersi nei rapporti con lo stato e con le sue istituzioni: il soccorso ai soci come finalità, il risparmio come mezzo, la mutualità come vincolo.
Lo stato vuole evitare che la concentrazione delle risorse economiche e della classe operaia attraverso le Società di mutuo soccorso diventi un potenziale strumento di sedizione e di scontro sociale fuori controllo.
23 maggio: elezioni politiche di maggio – il 23 si tiene il primo turno, il 30 i ballottaggi – i candidati della destra trasformista, sostenuti dalla Gazzetta dell’Emilia e riuniti nella Associazione Costituzionale delle Romagne, trionfano in tutto il collegio bolognese, dopo l’accordo elettorale con i liberali progressisti. I socialisti eleggono Andrea Costa e Cipriani a Ravenna
24 maggio: Medicina (Bologna), ottocento donne si astengono dal lavoro in segno di protesta per il basso salario (70 centesimi per 12 ore giornaliere). Ad esse si uniscono anche lavoratrici di Molinella, Bentivoglio, Minerbio e San Pietro in Casale. Chiedono l’aumento della paga, da 0,70 centesimi a una lira al giorno.
Scioperano anche gli scariolanti impegnati nella realizzazione degli argini del torrente: chiedono di essere pagati a giornata e non a cottimo.
In giugno le astensioni dal lavoro continuano in altri comuni della campagna bolognese: nella tenuta dei Torlonia a Galliera, a Minerbio, a Bentivoglio, Baricella. Il 5 luglio a Malalbergo scioperano oltre 500 mondine.
Scarsi i risultati concreti, alta invece la repressione, con arresti e condanne esemplari.
Queste proteste sono il prodotto di una situazione di miseria materiale e morale intollerabile: i contadini, che per larga parte dell’anno sono disoccupati, nei periodi di attività sono brutalmente sfruttati.Le donne lavoratrici provocano contraddizioni e problematiche nuove per i lavoratori: centinaia di braccianti chiedono di lavorare al posto delle donne, preferite dagli agrari per via del salario più basso.
2 giugno: Baricella (Bo), 300 braccianti, che lavorano all’arginatura del fiume Savena, scioperano ottenendo parziale soddisfazione delle richieste economiche.
11 giugno: un crollo nella solfara tra Naro e Campobello (Ag), provoca la morte di 80 operai.
12 giugno: Bologna, il colera colpisce anche Bologna e in particolare le zone di Bertalia e Beverara. Le scuole comunali di Pescarola, località al centro dell’infezione, sono trasformate in ospedale per colerosi. Dopo un mese dal primo caso è aperto il lazzaretto della Trinità, tra le porte Lame e San Felice. Nell’estate 1886 i casi denunciati in città e provincia saranno 534, con 405 decessi. In una relazione alla Società medico-chirurgica Francesco Roncati dichiara che il sottosuolo bolognese “ha proprietà peggio che cimiteriali, come apparisce dalla qualità dei pozzi e dal tanfo nauseoso che risale su dai fognoni semiaperti”.
La Loggia massonica VIII Agosto organizza un Comitato di beneficenza che raccoglie “larghe offerte nel mondo profano” e invia una squadra di soccorso a Copparo e a Codigoro, nel ferrarese (Per saperne di più https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/–il-cholera-morbus-nel-comune-di-bologna-nel-1886)
21 giugno: San Giovanni in Persiceto (Bo), fallisce lo sciopero indetto per miglioramenti salariali, dai 450 braccianti impegnati in lavori ferroviari.
22 giugno: Milano, sciolto il Partito Operaio e arrestati i suoi dirigenti. Il prefetto di Milano, definendo il partito un organismo teso a provocare la ribellione, ordina l’arresto dei dirigenti, tra cui Alfredo Casati, Costantino Lazzari, Giuseppe Croce e Augusto Dante, con l’accusa di avere costituto una “associazione di malfattori”. Assolti in istruttoria, saranno condannati a pene lievi per altre imputazioni di minor peso. Il Partito operaio si ricostituirà, inizialmente in modo clandestino e dal 1887 apertamente. Il giornale radicale Il Secolo interpreta il suo scioglimento come il tentativo del governo di crearsi un alibi dinanzi alle accuse di Felice Cavallotti, che prima delle elezioni lo aveva accusato di sovvenzionare il Partito operaio. La vicenda segna la definitiva frattura tra il Partito operaio e i gruppi radicali. In quest’occasione Filippo Turati si schiera con gli operaisti, rompendo i precedenti rapporti con i gruppi democratici borghesi. Soppresso anche il suo organo, Fascio Operaio
24 – 27 giugno: Firenze, XVI Congresso delle Società affratellate (di ispirazione mazziniana). Sono rappresentate 440 società che, ribadendo la loro intransigenza contro la lotta di classe, incoraggiano Depretis nelle sue repressioni contro i dirigenti del Partito Operaio. Si intensifica la polemica contro le tendenze socialiste che affiorano all’interno delle Società. In un ordine del giorno il Congresso chiede al governo di favorire l’emigrazione dei proletari dell’agricoltura. Si incoraggia l’istituzione di cooperative di braccianti e infine, a chiusura dei lavori, il Congresso vota un ordine del giorno che esalta le “ottime condizioni” dei mezzadri in Romagna.
28 giugno: Budrio (Bo), 700 mietitori scendono in sciopero per ottenere miglioramenti salariali. Non ottengono l’aumento richiesto e diversi di loro sono arrestati. Quattordici braccianti di Mezzolara sono processati e condannati.
5 luglio: Malalbergo (Bo), cinquecento mondine scendono in sciopero contro la minaccia di riduzione del salario.
5 agosto: Milano, sciopero dei fornai
18 settembre: Bologna, le società operaie e di mutuo soccorso cittadine organizzano, al Teatro Brunetti, un “imponente” comizio anticlericale “contro i nemici dell’unità e della libertà della patria”. Partecipano e intervengono, tra gli altri, Andrea Costa e Aurelio Saffi.
La Loggia massonica Rizzoli svolge in questo periodo una intensa attività per “impedire la ventilata conciliazione fra l’Italia e il Papato” e per l’abolizione della legge delle guarentigie.
10 – 13 ottobre: Milano, I° Congresso dei cooperatori italiani, al quale aderiscono 248 società cooperative con 73.000 soci.
Novembre: Modena, Gregorio Agnini è processato e assolto, per lo sciopero degli scariolanti di Finale Emilia.
9 novembre: Milano, Si costituisce la società in accomandita Ing. E. Breda e C., che rileva la vecchia officina meccanica dell’Elvetica per dedicarsi alla costruzione di locomotive e materiale ferroviario.
Società italiana Ernesto Breda per costruzioni meccaniche (1899); poi Finanziaria Ernesto Breda (1951) La Breda è fondata a Milano da Ernesto Breda nel 1886. Inizialmente produce materiale ferroviario, dalla fine dell’Ottocento si inserisce nel settore dell armi. Nel 1903 realizza moderni impianti a Sesto San Giovanni e a Niguarda, nel 1908 raggiunge le mille locomotive prodotte.
Alla vigilia della I Guerra Mondiale costruisce, oltre a locomotive a vapore ed elettriche, caldaie, macchine utensili, proiettili, vetture ferroviarie, carri merci, pezzi fucinati, trattori e macchine agricole. Gli operai sono 3.300, oltre la metà a Sesto. Durante la guerra la società produce prevalentemente proiettili, dal 1917 inizia a produrre a Sesto aerei per l’aviazione militare. Dopo la guerra, superata la crisi economica del 1929, la Breda inizia una nuova fase di crescita, grazie soprattutto alla produzione di materiale bellico per la guerra d’Abissinia prima e per la II guerra mondiale poi. Nasce in quel periodo anche l’elettrotreno ETR 200. Nel 1939 i lavoratori sono 22.000, 32.000 durante il II conflitto mondiale. Alla fine della guerra la Breda versa in gravi difficoltà, gli stabilimenti hanno subito pesanti bombardamenti da parte degli anglo-americani. Dal 1951, con la presidenza di Pietro Sette, si avvia la ristrutturazione e la ripresa, trasformatasi in holding, rinuncia alla produzione aeronautica, l’ultimo aereo fabbricato è il famoso BZ 308, e riduce il personale a 8.500 unità. Gli anni Cinquanta e Sessanta sono anni di crescita, produce tra l’altro l’elettrotreno ETR 300, il Settebello, e le carrozze per la Metropolitana milanese, ed inizia la produzione di componenti per l’industria nucleare. Negli anni Settanta la società punta soprattutto sulla fabbricazione di materiale militare per la difesa. La crisi arriva negli anni Ottanta e nel 1994 la Finanziaria entra in amministrazione controllata.
Dicembre: la denuncia del trattato siglato nel 1881 con la Francia e la richiesta di negoziare nuove condizioni porterà alla “guerra commerciale” con il maggior partner commerciale estero dell’Italia, dal 1888
Roma, la relazione annuale del Corpo reale delle miniere indica nel 1886 l’esistenza in Italia di 223 acciaierie con 10.577 operai occupati.
10 dicembre: Roma, muore Marco Minghetti (Bologna 1818 – Roma 1886), ex Presidente del Consiglio e grande esponente della Destra storica. Laureato a Pisa in Scienze matematiche e Giurisprudenza, durante l’Università ha aderito a una Loggia sansimonista. E’ stato redattore del giornale “Il Felsineo” e nel 1848 ministro nel primo gabinetto costituzionale dello Stato Pontificio. Allontanatosi da Pio IX, si è arruolato nell’Esercito Piemontese e ha combattuto nella prima guerra di Indipendenza. Nel 1856 è stato al fianco di Cavour al congresso di Parigi. E’ stato più volte ministro del Regno d’Italia e Presidente del Consiglio nel 1863-64 e nel 1873-76.
Negli ultimi anni, oltre a sedere in Parlamento nei banchi dell’opposizione, si è dedicato ad insegnare il latino alla regina Margherita, con la quale, fino alla fine, ha tenuto una fitta corrispondenza.
Il successore di Minghetti alla guida dell’Associazione Costituzionale Bolognese sarà Giovanni Codronchi (1841-1907). Con lui i moderati prevarranno alle elezioni amministrative del 1887.
DURANTE L’ANNOStati Uniti: Samuel Gompers fonda l’American Federation of Labour, sindacato ispirato ai principi della esperienza britannica dei sindacati di mestiere composti da operai altamente qualificati.
Francia, primo congresso dei sindacati di categoria
Edouard de Boyve e Auguste Fabre fondano a Nîmes, in Francia, la Société d’économie populaire, una associazione di educazione per adulti. In seguito all’adesione di Charles Gide, diventa nota col nome di Ecole de Nîmes. Al Congresso Cooperativo di Plymouth, in Gran Bretagna, Edward de Boyve propone la creazione di una federazione internazionale di cooperative.
Milano, Ferdinando du Chène de Vère, “il mago del successo”, fonda la sua agenzia di pubblicità. Avrà ben presto l’esclusiva della pubblicità all’interno e all’esterno dei mezzi di trasporto del Regno. L’agenzia proseguirà la sua attività con il nome di Impresa Generale di Pubblicità (IGP)
Milano, Edoardo Bianchi costruisce la sua prima bicicletta. Nel 1905, nella sede tra via Plinio e viale Abruzzi, inizierà anche la produzione di automobili
Napoli, con l’ingresso dell’inglese Hawthorn, nasce la Società industriale napoletana Hawthorn e Guppy, il cui stabilimento era stato costituito da Guppy nel 1853
Stati Uniti, nasce l’Alcoa Inc., azienda oggi terza nel mondo come produttrice di alluminio. Dalla sua sede operativa di Pittsburgh, in Pennsylvania, Alcoa gestisce operazioni in 44 paesi. Oltre che prodotti di alluminio, Alcoa produce e commercializza beni di consumo con i marchi: Reynolds Wrap (fogli di alluminio ed involucri), Baco (involucri per la casa), e Alcoa (ruote). Produce inoltre chiusure, sistemi di fissaggio, pezzi fusi e sistemi elettrici di distribuzione per automobili. Alcoa opera in Italia dal 1967 con un ufficio di rappresentanza e commerciale a Milano. Nel 1996 acquisisce la società a partecipazione statale ALUMIX (del gruppo EFIM), e mantenendo la sede direzionale a Milano, dispone di un’unità produttiva di prodotti laminati a Fusina (Venezia) e una di alluminio primario a Portovesme (Sardegna). L’unità di Portovesme è da parecchi mesi a rischio di chiusura definitiva
Stati Uniti, nasce la Avon Products, Inc., azienda statunitense produttrice di cosmetici, profumi e bigiotteria presente in oltre 150 paesi con un fatturato complessivo di 8,1 miliardi di dollari, al 2005. La sede italiana è nel comune di Olgiate Comasco dal 1966 ed è fra i fondatori di Avedisco, l’associazione nazionale vendite dirette che tutela i consumatori. Avon utilizza soprattutto il sistema di vendita per catalogo (tramite le cosiddette “presentatrici Avon”, circa 6 milioni nel mondo), ma anche la vendita online e quella in negozi specializzati.
Cividale del Friuli (Udine), fondata la Banca di Cividale, oggi di proprietà del Gruppo Banca Popolare di Cividale, a cui dal 2000 al 2003 si è affiancata la Deutsche Bank, sostituita poi come socio di minoranza dal Credito Valtellinese. La banca è presente con 60 filiali in Friuli-Venezia Giulia ed in Veneto, possiede partecipazioni in Mediocredito FVG, Dezelna Banka (Slovenia) e BpB di Pristina. Nel 2009 ha acquisito il 51% di Nord Est Banca
Biella, alcuni rappresentanti della famiglia Sella, da oltre tre secoli imprenditori tessili, deliberano di fondare un istituto bancario. Ispiratore dell’istituto di credito che porta il nome della famiglia fu Quintino Sella (1827-1884) che ricoprì la carica di ministro delle Finanze nell’Italia Risorgimentale riuscendo a raggiungere il pareggio del bilancio dello Stato. Determinante fu inoltre il contributo di Giuseppe Venanzio, fratello di Quintino, il quale aprì ai Sella la strada verso la creazione di una banca di famiglia e fu promotore e primo presidente della Banca Biellese sorta nel 1869. Nel 1886 viene fondata, a Biella, da Gaudenzio Sella – figlio di Giuseppe Venanzio – e da altri sei tra fratelli e cugini, la Banca Gaudenzio Sella & C. s.a.s. allo scopo di “esercitare il commercio bancario come sconti, anticipazioni, conti correnti, compra vendita di valori, ecc.”, come recitava l’atto costitutivo. Al vertice operativo della neonata banca fu designato fin dal suo inizio Gaudenzio Sella (1860-1934). Egli restò alla guida dell’istituto fino alla sua morte. Ancor oggi in ogni filiale della banca è esposto il ritratto del fondatore.
Fara San Martino (Chieti), Filippo Giovanni De Cecco fonda l’omonimo pastificio. Suo padre, Nicola De Cecco, già da qualche anno produceva farina in un piccolo mulino. Ne primi anni Filippo De Cecco ebbe l’intuizione di essiccare, con un impianto apposito da lui brevettato, la pasta fresca in modo che si conservasse bene nei lunghi viaggi verso l’America. Fino ad allora, la pasta veniva stesa al sole e fatta essiccare.
Nel 1950 fu ricostruita un’industria a Pescara sul modello del preesistente mulino storico originario degli anni 20 e praticamente distrutto durante la seconda guerra mondiale. La De Cecco è una S.p.A. controllata dalla casa madre “F.lli De Cecco di Filippo Fara San Martino S.p.A.”. Dal 1986, oltre alla pasta e ai derivati del grano (farina e semola) produce anche l’olio d’oliva extravergine e le salse di pomodoro. La sede centrale è a Fara San Martino.
Udine, Memi Muse fonda la Del Bianco Editore. La casa editrice pubblica opere che hanno un particolare interesse per i problemi dei territori del Nord Est e dei rapporti con i tormentati confini orientali: dalla storia, alla filologia e linguistica, dalle tradizioni popolari alla filosofia, dall’economia agli argomenti geografia politica, testi scolastici, nautica
Stati Uniti, Robert Wood Johnson, ispirato da un discorso sui disinfettanti tenuto dal chirurgo Joseph Lister, insieme ai fratelli James Wood Johnson e Edward Mead Johnson crea una linea di prodotti medicinali pronti per l’uso: nasce la Johnson & Johnson, società farmaceutica che diventerà negli anni una importante multinazionale attiva nella produzione di farmaci, apparecchiature mediche e prodotti per la cura personale e l’automedicazione
Firenze, nasce con il nome di Società Metallurgica Italiana – SMI S.p.a, il Kme Group S.p.a. società per azioni che opera nel settore della produzione di semilavorati e di leghe di rame.
Napoli, fondata in un piccolo laboratorio della Farmacia Internazionale, la Menarini. Nel 1915 si trasferisce a Firenze, dove tuttora ha la sua Sede Centrale. Dal 1978 Menarini avvia una serie di accordi con altre aziende italiane, per unire risorse e competere a livello internazionale. Già negli anni sessanta Menarini aveva esteso la propria attività in Spagna, costituendo i Laboratorios Menarini di Barcellona. Gli anni settanta sono stati quelli del rafforzamento della posizione di Menarini in Italia, consolidata nel decennio successivo dai numerosi accordi con altre importanti realtà farmaceutiche italiane.
Una volta raggiunta la prima posizione assoluta a livello nazionale negli anni novanta, Menarini si è concentrata sulla rapida espansione in Europa e nel Mondo attraverso acquisizioni o l’apertura di proprie filiali. Il Gruppo Menarini è oggi il primo Gruppo Farmaceutico Italiano
Stoccarda, nasce la Robert Bosch GmbH, azienda multinazionale tedesca, la maggiore produttrice mondiale di componenti per autovetture, che ha oggi rapporti d’affari con pressoché la totalità delle aziende automobilistiche del mondo.
Sardegna, un gruppo di imprenditori, per poter partecipare alla gara per l’affidamento della concessione governativa per la realizzazione e la gestione delle prime linee ferroviarie della rete secondaria sarda, fonda la Società italiana per le Strade Ferrate Secondarie della Sardegna, nota più semplicemente come Strade Ferrate Secondarie della Sardegna (SFSS). La società ha cessato di operare nel 1921
Bologna, aperto un ricreatorio laico, per “sottrarre nei giorni festivi i giovinetti ai pericoli dell’ozio e dé cattivi esempi”. Accoglie bambini tra i sette e i dieci anni e conta su personale volontario della Società degli Insegnanti. Riceve sussidi anche dalla Loggia massonica VIII Agosto. Tra le attività svolte troviamo la ginnastica, la scherma, il tiro a segno, il canto corale e il teatro. Si tratta di una delle iniziative laiche nate in contrapposizione agli oratori parrocchiali e salesiani. L’istituto cesserà l’attività nel 1903
Nel corso dell’anno sono stati organizzati 96 scioperi.