Stati Uniti, pubblicato il primo giornale femminista, The Lily
Germania, Louise Otto-Peters fonda il Journal des femmes pour les intérêts féminins supérieurs
Roma, la principessa Belgiojoso è nominata da Mazzini organizzatrice dei servizi ospedalieri e di
pronto soccorso
Inghilterra, Elisabeth Jesse Reid fonda il Ladie’s Bedford College
Hermann Shulze-Delitzsch fonda la sua prima società cooperativa (di falegnami) a Delitzsch, in Germania, seguita da una seconda di calzolai.
Friedrich Wilhelm Raiffeisen costituisce la Mutual Aid Association di Flammersfeld, in Germania, prima associazione di credito e dalla quale sorge l’idea delle cooperative di credito rurale.
George Jacob Holyoake pubblica The Manual of Cooperation nel Regno Unito
Nasce la Banca Nazionale degli Stati Sardi dalla fusione tra la Banca di Torino e la Banca di Genova. Grazie ai buoni uffici di Cavour, le vengono affidati compiti di Tesoreria di Stato. La sede di Torino fu alquanto attiva per una forte contiguità col governo. La Banca divenne il braccio finanziario di Cavour, essendo l’unica banca autorizzata ad emettere cartamoneta. Il 24 maggio 1851, Cavour, presenta un disegno di legge che autorizza la Banca a portare il suo capitale da 8 a 16 milioni, imponendole contemporaneamente l’obbligo di aprire due succursali a Nizza e a Vercelli e di assumere le funzioni di cassiere dello Stato. Con la nascita del Regno d’Italia prese la nuova denominazione di Banca Nazionale nel Regno d’Italia. Nel 1893, insieme alla Banca Nazionale Toscana, alla Banca Nazionale di Credito e alla liquidata Banca Romana, formerà la Banca d’Italia
Nasce il Banco di Sicilia. Fondato attraverso l’unificazione della Cassa di Corte di Palermo con la Cassa di Corte di Messina, separatesi dal Banco delle Due Sicilie in seguito ai moti rivoluzionari del 1848-1849, con la denominazione di Banco Regio dei Reali Domini al di là del Faro. Assumerà la denominazione attuale nel 1860 (www.bancodisicilia.it)
Trieste: fondata la casa editrice Edizioni EL, specializzata in libri per ragazzi. Ha cominciato la sua attività come “sezione letterario-artistica” della compagnia di assicurazioni Lloyd Austriaco. Nel 1922 la società viene rilevata e cambia il suo nome in Editoriale Libraria. La Seconda guerra mondiale porta ad un’interruzione dell’attività, che riprende nel 1967. Nel 1984 l’attività editoriale si scinde da quella tipografica: nascono le Edizioni E. Elle, che hanno nei libro game il loro prodotto di punta, con 34 serie e 186 volumetti importati da tutta Europa, in pubblicazione fino alla prima metà degli anni novanta, quando il settore entra in crisi. Nel 1991 la casa viene rilevata al 50% da Giulio Einaudi Editore, che dà in gestione alla EL anche i marchi Einaudi Ragazzi e Emme Edizioni
New York, nasce la Pfizer. Inc.. L’azienda è oggi la più grande società mondiale operante nel settore della ricerca, della produzione e della commercializzazione di farmaci. Con un fatturato nel 2007 di 48,4 miliardi di dollari, la Pfizer vanta un portafoglio prodotti che comprende più di 600 molecole. Inoltre vanta la più grande organizzazione di ricerca e sviluppo dell’industria farmaceutica grazie alla sua divisione Pfizer Global Research and Development. Malgrado ciò gli investimenti nella ricerca sono stati ridotti, dai 10,5 miliardi di dollari del 2008 e ai 9,4 del 2010, mentre nel 2011 sono stati tra i 6,5 e i 7 miliardi. La riduzione dei costi che Pfizer ha operato a partire del 2003, anno dell’acquisizione di Pharmacia, è andata a danno dell’occupazione. Infatti, la multinazionale ha ridotto la propria forza lavoro di circa 40.000 unità in questi anni. I dipendenti della società, all’inizio del 2011, si sono ridotti a circa 110.600. In Italia la Pfizer è presente con 3 siti produttivi: Ascoli Piceno, Latina e Pisticci (Matera) e 2 sedi amministrative a Roma e Milano
1 gennaio: Gaeta, Pio IX emette un’enciclica contro il decreto della Suprema giunta di Stato che convoca a Roma la costituente. Intanto a Roma continuano le manifestazioni popolari che chiedono la proclamazione della repubblica
9 gennaio: proclamazione della Repubblica Romana
8 febbraio: Firenze, una folla di dimostranti invade Palazzo Vecchio: i proclamato un governo provvisorio diretto da Francesco Domenico Guerrazzi, Giuseppe Montanelli e Giuseppe Mazzoni
9 febbraio: Roma, proclamata la Repubblica romana. E’ dichiarato decaduto il governo temporale del papa, accordando al pontefice le necessarie “guarentigie” per l’esercizio del potere spirituale. Karl Marx, che pure non amava Mazzini e che sapeva che non era certo nata una repubblica socialista, guardò con interesse e speranza alla Repubblica Romana.
La sua Costituzione è stata la più moderna scritta in Italia prima di quella del 1948 e gli stessi Costituenti attinsero a quel testo di un secolo prima
18 febbraio: Pio IX invita Francia, Austria, Spagna e il re di Napoli, a intervenire per ristabilire l’autorità del papa nello Stato Pontificio. Invita inoltre Leopoldo II di Toscana a Gaeta. A Firenze i dimostranti livornesi giunti in città proclamano la repubblica. Il governo provvisorio è incerto e rinvia la decisione. Un duro confronto oppone Francesco Domenico Guerrazzi, poco fiducioso nella repubblica, a Giuseppe Mazzini, accorso a Firenze. Una brigata austriaca di 6000 uomini occupa Ferrara e fa rialzare gli stemmi pontifici.
19 febbraio: Livorno, proclamata la Repubblica
5 marzo: Roma, Giuseppe Mazzini arriva in città ed è eletto deputato all’Assemblea costituente.
12 marzo: Torino, Carlo Alberto denuncia l’armistizio del 9 agosto 1848 e, spinto dal Parlamento e dalle dimostrazioni popolari, dichiara guerra all’Austria. Quindi lascia Torino per raggiungere l’esercito a Novara
16 marzo: a Torino viene costituita un’associazione italo-slava che auspica l’alleanza di tutte le nazionalità che lottavano contro l’Austria
20 marzo: ripresa della guerra austro-piemontese. Gli austriaci invadono a sorpresa il Piemonte
23 marzo: battaglia di Novara. Crollo definitivo del Piemonte. Abdicazione di Carlo Alberto. Sale al trono Vittorio Emanuele II
Iniziano le dieci giornate di Brescia. L’insurrezione sarà soffocata nel sangue dagli austriaci, che si abbandoneranno a saccheggi e violenze di ogni genere
26 marzo: Torino, scoppiano in città vari tumulti a seguito al diffondersi della notizia della sconfitta nella battaglia di Novara
29 marzo: Roma, un triumvirato della Repubblica Romana, composto da Giuseppe Mazzini, Carlo Armellini e Aurelio Saffi
30 marzo: Firenze, l’Assemblea toscana vota a maggioranza per la sospensione della proclamazione ufficiale della repubblica e dell’unificazione con Roma. Riprendono le ostilità in Sicilia tra borbonici e rivoluzionari
1 aprile: Genova, la città si solleva e respinge l’armistizio di Novara. Le truppe regie devono abbandonare la città. Qualche giorno dopo i bersaglieri di La Marmora rioccupano la città. Vittorio Emanuele II concederà l’amnistia ai protagonisti della rivolta.
5 aprile: le truppe borboniche rioccupano progressivamente la Sicilia piegando la resistenza degli indipendentisti. Il generale Carlo Filangieri occupa Catania
23 aprile: Palermo, si tratta la resa della Sicilia. Il 27 cesseranno le ultime sacche di resistenze nell’isola
25 aprile: Civitavecchia, sbarca il corpo di spedizione francese inviato da Napoleone in aiuto di Pio IX
30 aprile: Roma, i francesi sono sconfitti e respinti a Porta Cavalleggeri. Truppe napoletane entrano nello Stato Pontificio
3 maggio: Torino, il generale Girolamo Ramorino, comandante dell’esercito piemontese, è condannato a morte dal Consiglio di guerra per essere fuggito di fronte al nemico nella battaglia di Novara. A Ramorino vengono di fatto addossate tutte le inefficienze e gli errori strategici nella conduzione della guerra. Sarà fucilato a Torino il 22 maggio
7 maggio: gli austriaci assediano Bologna, bombardandola e bloccando il rifornimento idrico. Il giorno 15 la città si arrenderà agli austriaci
18 maggio: il duca Carlo III, successore di Carlo II di Borbone, prende possesso del Ducato di Parma e Piacenza
1 giugno: Modena, il duca Francesco V rientra in città
19 giugno: Ancona si arrende agli austriaci
30 giugno: i francesi attaccano Roma, già provata da un mese di bombardamenti. I difensori della repubblica contano più di 500 fra morti e feriti fra i quali Luciano Manara. Dopo la caduta dei ridotti di Villa Spada e di Villa del Vascello, l’Assemblea costituente dichiara “impossibile la difesa” e i triumviri rassegnano le dimissioni. Una deputazione municipale si reca al quartier generale francese per trattare la resa
31 luglio: i garibaldini, lasciata Roma, marciano verso Venezia. Già provati da molte diserzioni che ne hanno largamente ridotto il numero, sono attaccati e dispersi dagli austriaci nei pressi della Repubblica di San Marino. Qui trovano rifugio circa 2000 superstiti della spedizione iniziale. Solo 250, fra i quali Garibaldi con la moglie Anita gravemente malata, riprenderanno la strada per Venezia
4 agosto: Anita Garibaldi muore di febbre malarica nella fattoria Guiccioli di Mandriole nelle paludi fra Ravenna e Comacchio (FE). Garibaldi, sempre inseguito dagli austriaci, riesce nuovamente a sfuggire alla cattura, rifugiandosi a Ravenna da dove riesce a partire per Genova
6 agosto: Milano, siglata la pace tra Austria e Regno di Sardegna
27 agosto: gli austriaci riconquistano Venezia
16 settembre: Genova, Garibaldi è condannato all’esilio e salpa da Genova verso Tunisi. Non ottenendo dal bey tunisino il permesso di sbarcare si ferma all’Isola della Maddalena, in Sardegna
23 ottobre: Napoli, l’istruzione nel Regno delle Due Sicilie è affidata alla sola autorità ecclesiastica. Sono revocati tutti i permessi d’insegnamento e i maestri di scuola potranno ottenere un nuovo decreto di nomina solo dopo un esame di catechismo
25 ottobre: Radetzky è nominato governatore generale civile e militare del Lombardo – Veneto
6 novembre: Napoli, Ferdinando II reintroduce nel Regno delle Due Sicilie la censura sui libri e sulla stampa
22 dicembre: la condanna a morte alla fucilazione comminata a Dostoevskij viene condonata in extremis per volere dello Zar e commutata in quattro anni di lavori forzati e in altri quattro anni di servizio militare in Siberia