Torino, fondata la Regia Deputazione di Storia Patria strutturata come un’accademia di storia, «ha il compito di soprantendere (sic), sotto la superiore direzione della nostra Segreteria di Stato per gli affari dell’interno alla pubblicazione di una collana di opere inedite o rare, appartenenti alla nostra Istoria, e di un Codice Diplomatico dei Nostri stati»
Londra, approvata la prima legge che limita l’orario del lavoro infantile in fabbrica. I sindacati si rafforzano tentando di federarsi in un’unica associazione nazionale, Grand national consolidated trade unions. Si consolidano invece i sindacati organizzati per mestieri, la cui struttura di base dura ancora oggi
Lydia Maria Child, autrice statunitense di novelle, scrive la prima opera antischiavista americana: «An appeal behalf of that class of americans called afconricans» cui si batte contro le discriminazioni verso i neri e combatte l’illegalità dei matrimoni interrazziali
Fondata la Manifattura Mazzonis di Pralafera, in Val Pellice.
Marsala, Vincenzo Florio impianta uno stabilimento per la produzione di vino Marsala.
La commercializzazione era iniziata 1796, prima con Woodhouse e poi con altri commercianti come Ingham & Withaker, che ne avevano consacrato la diffusione a livello internazionale già alla fine del XVIII secolo. Florio fu il primo ad etichettare il Marsala con il nome di un produttore italiano.
Grazie alla flotta di navi mercantili della famiglia Florio e alla sua organizzazione commerciale internazionale, il Marsala divenne il vino da dessert più servito sulle tavole della borghesia europea e iniziarono le esportazioni negli Stati Uniti. Successivamente venne rilevata l’azienda ed il marchio Woodhouse, e Florio divenne il maggior produttore di vino Marsala. Nel 1904 nasce la Florio e C. – Società anonima vinicola italiana. Nel 1920 la maggioranza azionaria passa alla Cinzano che le unifica sotto il marchio Florio. Nel 1988 Cinzano ha venduto la compagnia alla Illva. Le Cantine Florio dal 1992 hanno aperto al pubblico uno spazio espositivo. Oggi fa parte del gruppo Illva di Saronno e produce anche moscato e passito di Pantelleria
Napoli, in una grotta presso Capodimonte viene fondata la Zino & Henry, piccola azienda meccanica, che nel 1838 si trasferirà come Macry & Henry in un nuovo impianto costruito ai Granili, presso il ponte della Maddalena
Svizzera: nasce la Jaeger-LeCoultre, manifattura di orologi e pendole di lusso. Il marchio conta centinaia di invenzioni e oltre un migliaio di calibri, fra cui il calibro più piccolo al mondo, degli orologi da polso con molte complicazioni e un segnatempo con movimento quasi perpetuo. Oggi Jaeger-LeCoultre offre otto diverse collezioni di segnatempo e intrattiene collaborazioni in vari settori, fra cui la salvaguardia dell’ambiente marino, gli sport motoristici e il polo. Dal 2000 l’azienda è una filiale di proprietà del gruppo svizzero Richemont
Bristol (Regno Unito), nasce la Great Western Railway (GWR), compagnia ferroviaria che collega Londra con il sudovest e l’ovest dell’Inghilterra e gran parte del Galles. La GWR è stata la sola compagnia a mantenere la propria identità con il Railways Act 1921 (Legge sulle Ferrovie) assorbendo tutte le altre ferrovie indipendenti all’interno del proprio territorio e solo nel 1947 venne nazionalizzata assumendo il nome di Western Region of British Railways (Regione Occidentale delle Ferrovie Britanniche)
Londra, fondata la National Provincial Bank. Considerata una delle Big Five, si espanse durante il XIX e XX secolo e assorbì molte banche minori. Ha continuato l’attività fino al 1970, data della fusione con la National Westminster Bank
Ardeche (Francia), nasce il gruppo Lafarge. Produce materiali da costruzione ed è leader mondiale nel settore
Nazareth (Stati Uniti): Frederick Martin, liutaio di origine tedesca, fonda la C.F. Martin & Company o più semplicemente Martin. Per molti anni ha prodotto alcune tra le migliori chitarre in commercio ed ha dato un contributo importante alla creazione del suono e della musica folk e pop
Venezia, fondata la Banca di assicurazione per la vita degli animali bovini. L’istituzione nasceva per assicurare i bovini colpiti da epidemie contagiose e per evitare che gli allevatori nascondessero l’infezione bovina.
5 gennaio: Torino, fondata la Compagnia Anonima di Assicurazione contro i danni degli Incendi a premio fisso, attuale Toro Assicurazione
2 gennaio: Marsiglia, esce il primo numero de Il Tribuno, giornale della Giovine Italia
16 marzo: in seguito alla rissa scoppiata tra due sottufficiali a Genova e alle loro confessioni, vi sono vari arresti a Genova, a Torino, ad Alessandria e a Chambéry, tra i patrioti della Giovine Italia. Ventisei presunti responsabili sono condannati a morte, altri duecento al carcere o all’esilio
Torino, il re Carlo Alberto, con regie patenti, sopprime la “finanza”, la tassa pagata da coloro a cui era concesso un titolo nobiliare
27 marzo: Milano, nasce la Società dei Cappellai
20 maggio: condannati a morte a Chambéry, in Savoia, Giovambattista Canale e Giuseppe Tamburelli, furieri dell’esercito piemontese, accusati di cospirazione politica, lettura e diffusione di stampa della Giovine Italia. La prima condanna di Canale è commutata in venti anni di carcere per le rivelazioni fatte dall’imputato, mentre la sentenza contro Tamburelli è immediatamente eseguita. A Torino Carlo Alberto pubblica un regio editto contro libri, giornali e scritti della Giovine Italia. La Gazzetta Piemontese rivela i piani di una vasta congiura tesa a rovesciare il governo piemontese, uccidere il sovrano e proclamare la repubblica. Arrestato a Torino anche l’abate Vincenzo Gioberti, il quale non è processato, ma verrà invitato in settembre a lasciare il Piemonte
5 agosto: la Giovine Italia è equiparata alla Carboneria. Molti aderenti saranno arrestati a Milano e in altre città lombarde
10 giugno: Chambéry, condannato a morte il tenente Efisio Tola per aver diffuso stampa della Giovine Italia. Altri ufficiali, colpevoli di non averlo denunciato denunciarlo, sono condannati ad alcuni anni di carcere
13 giugno: condannati a morte a Torino, ad Alessandria e a Genova diversi militari accusati di cospirazione, detenzione e diffusione di scritti della Giovine Italia. Dodici condanne sono immediatamente eseguite mediante fucilazione. Altre condanne a morte vengono emesse a Chambéry, Genova, Alessandria nei giorni successivi, quasi tutte confermate da Carlo Alberto ed eseguite
19 giugno: si suicida in carcere Jacopo Ruffini, amico di Mazzini e arrestato durante l’inchiesta sulla Giovine Italia
30 giugno: Marsiglia, Garibaldi incontra Mazzini e si iscrive alla Giovine Italia col nome di battaglia di Borel
4 luglio: Genova, sequestrato un baule spedito da Mazzini alla propria madre, contenente nel doppio fondo lettere compromettenti per gli affiliati alla Giovine Italia in tutta la penisola. La polizia piemontese informa del ritrovamento l’Austria e gli altri governi d’Italia mettendoli sulle tracce della cospirazione. Nei giorni seguenti ci saranno arresti e condanne in tutta Italia. Alcune condanne a morte saranno comminate a Genova, Torino e Chambery
1 ottobre: Filippo Buonarroti scrive gli affiliati alla Carboneria per dissuaderli dal partecipare alle congiure mazziniane. In contrapposizione alla Giovine Italia – ritenuta troppo elitaria – Buonarroti aveva fondato la società dei Veri Italiani, costituita da “famiglie” di esuli, con un programma giacobino e ugualitario che rispecchia la preoccupazione di assicurarsi l’appoggio popolare. Tra le due associazioni la frattura esploderà alla fine del 1833, quando Mazzini respinge lo statuto dei Veri Italiani, rifiutando l’idea di una dittatura rivoluzionaria di stampo giacobino e la subordinazione della riscossa italiana a una rivoluzione democratica di ispirazione francese
1 dicembre: Garibaldi si arruola nella Marina da guerra sabauda per organizzare una rivolta a Genova coordinata con i progetti mazziniani di insurrezione piemontese
13 dicembre: Napoli, condannati a morte gli ex militari Francesco Angellotti e Cesare Rosaroll. Il re concederà loro la grazia e commuterà la pena in ergastolo