1801

Nasce la Borsa di Londra. In precedenza la Banca d’Inghilterra, nata nel 1694, si era occupata sin dagli esordi, di obbligazioni emesse dal governo durante le guerre e di operazioni sul debito pubblico, mentre la formazione della Compagnia dei Mari del Sud (South Sea Company), aveva lo scopo di porsi come principale intermediario per il debito pubblico. Infine la Compagnia delle Indie Orientali riuscì a rastrellare un ingente quantitativo di capitali, preso dai risparmiatori e metterlo a disposizione dello Stato. Intorno al 1720 la pre-Borsa di Londra (Royal Exchange) fu al centro di un periodo di grande floridezza, attestato dall’ingresso di oltre 200 nuove società e da un frenetico commercio di azioni. Quando, però la sopravvalutazione delle azioni portò a un crollo, venne emanato il Bubble Act, che impediva la costituzione di società per azioni senza l’autorizzazione regale. Questa limitazione restò in vigore per cento anni e solamente nel 1824 venne sospesa.

Durante le guerre napoleoniche si assistette ad un boom di società nei settori industriali ed alimentari, mentre invece a partire dal 1823 si espanse il settore assicurativo e dagli anni quaranta ebbero un grande successo le azioni ferroviarie.
Con l’abrogazione del Bubble Act le società quotate in borsa crebbero a dismisura, costringendo nel 1856 il Joint Stock Companies Act ad introdurre la responsabilità limitata. Anche la fissazione del valore nominale delle azione dovette seguire varie fasi ben precise e se nel 1860 solo il 16% delle azioni aveva un valore inferiore alle 5 sterline e il 52% era compreso tra le 10 e le 100 sterline, verso la fine del secolo le azione delle navi scesero anche ad una sterlina, per rendersi appetibili ad un numero maggiore di acquirenti.
L’importanza della Borsa londinese è attestata dalla cifra di titoli scambiati nel 1910, circa 10,7 miliardi di sterline, corrispondente ad un terzo del valore mondiale. Nonostante il lungo periodo di successo, intorno agli anni ottanta del Novecento iniziò un lento calo di importanza del centro finanziario londinese, che costrinse l’autorità ad emettere il cosiddetto Big Bang, ossia un insieme di norme atte a deregolamentare la Borsa di Londra, coinvolgente soprattutto la figura del broker e del jobber, oltre al funzionamento tecnico della borsa radicalmente rinnovato grazie all’ausilio delle nuove tecnologie informatiche

Francia, Philippe Le Bon d’Hunversinn costruisce un motore funzionante a gas

Stati Uniti, il fabbricante d’armi Eli Whitney è il primo a utilizzare la produzione in serie nella sua fabbrica di fucili Robert Fulton costruisce un sommergibile di legno ricoperto di rame (Nautilus). La propulsione in immersione è ottenuto tramite un’elica a vite di Archimede

San Pietroburgo, nascono le Officine Kirov (Кировский Завод, Kirovskij Zavod), grande complesso industriale russo, le cui attività riguardano prevalentemente la meccanica pesante e la costruzione di macchinari, attrezzature industriali, autoveicoli e macchine agricole. È uno dei più importanti centri dell’industria pesante della Russia. Nel 1868 ricevettero la denominazione di Officine Putilov (Putilovskij Zavod) dal nome del funzionario e industriale zarista Nikolaj Ivanovič Putilov. Gli impianti delle officine Putilov si svilupparono costantemente negli anni e divennero il più importante complesso industriale della Russia zarista e uno dei più grandi d’Europa, impegnati nella costruzione di macchinari e soprattutto di cannoni e armamenti per l’Esercito imperiale russo. La gigantesca fabbrica, dove erano impiegati migliaia di lavoratori, divenne un centro di aggregazione delle proteste rivoluzionarie operaie; le manifestazioni in massa degli operai delle officine Putilov innescarono la Rivoluzione del 1905 e la Rivoluzione di febbraio del 1917 che provocò la caduta dello zarismo. Durante la Rivoluzione d’ottobre le componenti massimaliste all’interno della classe operaia delle officine Putilov diedero un importante contributo alla vittoria boscevica. Dopo la vittoria rivoluzionaria nel 1922 vennero ridenominate Officine Putilov Rosse (Krasnoij Putilovets zavod), mentre nel 1934 ricevettero la denominazione di Officine Kirov (Kirovskij Zavod) in onore del dirigente comunista Sergej Mironovič Kirov, ucciso in un attentato da un militante comunista anti-staliniano.

Bologna, dopo la soppressione delle Corporazioni delle Arti, la gestione del canale Navile è affidata all’Assunteria del Canale di Reno (poi Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno). Essa dovrà prendere atto di un cambiamento radicale nelle esigenze di utilizzo del prezioso canale in uscita dalla città, finora utilizzato per mettere in comunicazione il porto bolognese con l’Adriatico. Un nuovo regolamento stabilirà l’utilizzo, a giorni alterni, del Navile per la navigazione e per l’agricoltura. Alla fine del XVIII secolo sono cresciute, da un lato, le richieste di acqua per l’irrigazione da parte di nuove aziende agricole, soprattutto le risaie, dall’altro lato è progressivamente decaduta la navigazione celere. La crisi del trasporto è dovuta in particolare all’introduzione del “macadam”, una tecnica di massicciatura delle strade, che le rende più comode e percorribili con le carrozze. Al Canale Navile rimarranno solo i carichi pesanti: barconi trainati da cavalli, che trasportano fino a 100 quintali di merci a costi molto bassi: in particolare sabbia, ghiaia, mattoni o prodotti agricoli, quali riso e grano. Dopo l’Unità a far concorrenza al Navile si aggiungerà anche la ferrovia

Giuseppe Bernasconi è il curatore ufficiale del Parnasso Democratico, uscito in due volumi di piccolo formato, “da portare in tasca, andando in piazza o in battaglia”. E’ una antologia di liriche di argomento rivoluzionario, molte delle quali inneggianti – con spirito già risorgimentale – alla libertà italiana. Vi si parla di alberi della libertà, ma anche di luoghi di cultura e di studio, quali seminari, ginnasi, università. Contiene poesie di Vincenzo Monti, Giovanni Pindemonte, del giovane Ugo Foscolo, di numerosi altri poeti conosciuti, ma anche di scrittori occasionali, rimasti anonimi

1 gennaio: l’astronomo valtellinese Giuseppe Piazzi scopre a Palermo il primo asteroide fra Marte e Giove e lo chiama Cerere (Ceres Ferdinandea)

18 gennaio: Bologna, il Teatro Marsigli ospita un grande veglione gratuito in onore del generale Murat e della moglie Carolina Bonaparte, sorella di Napoleone

20 gennaio: Gioacchino Murat, Luogotenente Generale francese, arriva a Firenze e fa pubblicare l’annuncio dell’armistizio di Treviso

9 febbraio: Pace di Lunéville. Riconosciuta la nuova Repubblica Cisalpina che comprende anche una parte del Veneto fino alla riva destra dell’Adige.
Per celebrare la pace di Lunéville, Manzoni scrive il Trionfo della Libertà, una delle sue prime opere, pubblicata postuma nel 1878. Scrive anche l’Autoritratto e Qual su le cinzie cime

18 febbraio: il governo della Repubblica stabilisce di erigere a Bologna una direzione Centrale di Finanza. Vengono destinati a questo scopo la chiesa e il convento di San Francesco

continua in https://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1801/il_convento_di_san_francesco_diventa_centrale_di_finanza

20 febbraioMilano, nasce la Gendarmeria Nazionale, primo corpo militare di polizia in Italia

12 marzoFirenze, Murat impone una tassa di due milioni di franchi ai contribuenti della Toscana per il mantenimento del proprio esercito

Graziato dal governo austro-veneto dopo cinque mesi di prigionia senza processo, arriva a Milano il vecchio giornalista, commediografo e romanziere veneziano Antonio Piazza, già fondatore della innovativa “Gazzetta Urbana Veneta”. Resta a Milano qualche anno, conducendo una vita di stenti, e traducendo opere francesi e inglesi per sopravvivere

13 aprileFirenze, grave tumulto dopo la fucilazione di un granatiere toscano accusato di aver ucciso un soldato francese. Il perdurare nei giorni successivi dei tumulti popolari porterà Murat ad ordinare l’espulsione da Firenze dei rifugiati napoletani e romani

16 giugno: Bologna, esasperati per l’alto prezzo e la pessima qualità del pane, un folto gruppo di cittadini bolognesi assalta due forni: in Seliciata San Francesco e in via San Vitale. scontri con i militi della Guardia nazionale e i Piemontesi, giunti in ritardo sul posto, mentre gli impiegati dell’Annona sono cacciati a sassate. Il giorno successivo l’Amministrazione cerca di placare gli animi prendendo provvedimenti, che già in precedenza si sono rivelati poco efficaci: promette un premio a chi denuncia gli speculatori e vieta di tenere scorte di grano o riso superiori alle esigenze di consumo. Inoltre fa presidiare i forni dai soldati e vieta assembramenti nelle ore serali

23 giugno: Vincenzo Monti inizia a pubblicare la Mascheroniana contro i letterati giacobini di Milano che lo accusavano di essere stato antifrancese

27 giugnoMilano, vivaci proteste contro le tasse imposte dai francesi e contro le ruberie dei Triumviri del Comitato provvisorio di governo

28 giugnoFirenze, il Governo istituisce la tassa sui beni stabili

5 luglio: Gian Galeazzo Serbelloni, arrivato a Parigi con l’Aldini per cercare di attenuare le tasse imposte per le spese militari, incontra Napoleone che pronuncia la celebre frase: “Di tante cose che feci in mia vita, niuna mi si presentò così ardua quanto creare una Costituzione adatta al vostro paese” (Cusani, Storia di Milano, vol. VI, p. 69)

15 luglio: Concordato tra Napoleone e il papa Pio VII

1 agosto: dopo lunghe trattative tra Francia e Austria, ritornano a Milano i deportati a Cattaro nel 1799. Altri deportati erano tornati tra marzo e aprile. Molti sperano di ricostituire il clima rivoluzionario della Prima Cisalpina, ma la politica moderata di Napoleone li spingerà presto verso la costituzione di società segrete

30 agosto: Milano, si svolge lungo il naviglio la malinconica parata della bissona, una specie di regata improvvisata dagli esuli veneziani a Milano e preparata da Tommaso Pietro Zorzi, deputato veneto al Corpo Legislativo. La festa viene descritta nel poemetto di Antonio Piazza “La bissona a Milan”, stampato per il Genio Tipografico

19 settembre: Milano, primo regolamento del servizio pubblico di fiacres (in milanese fiacher) nel quale vengono stabilite le stazioni e le tariffe. Le stazioni sono: Fontana, San Babila, San Dalmazio, San Sepolcro, Bottonuto. Le tariffe sono 50 soldi per la prima ora, 40 per le successive

29 settembre: Milano, il barnabita Felice De Vecchi e Teresa Trotti Bentivoglio Arconati avviano ufficialmente in S. Alessandro la Pia Unione di Carità e Beneficenza che verrà chiamata anche la “Compagnia del biscottino”. Si dedicava all’assistenza materiale e spirituale degli infermi dell’Ospedale Maggiore

14 novembre: sono convocati i Comizi di Lione. L’eccezionale maltempo con le piene dei fiumi e il grande freddo rendono difficile il viaggio dei partecipanti. Il 29 dicembre inizieranno i lavori della Consulta di notabili cisalpini