1967

Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno

“…volge al declino l’era, che fu nobile nella sua durezza e serietà, della democrazia politica”.
(Luciano Canfora).

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Gennaio

Ravenna, sciopero all’ANIC per il rinnovo del contratto. I sindacati chiedono anche l’abolizione del sistema job evaluation, dimostratosi inefficace. La vertenza è particolarmente dura. L’arcivescovo, monsignor Baldassarri e il Prefetto intervengono per mediare tra le parti

Firenze, il genio civile indica in otto miliardi i danni procurati dall’alluvione all’edilizia privata

Roma, si incontrano le segreterie Cgil Cisl e Uil per discutere della contrattazione e della sua autonomia, le questioni riguardanti l’accordo quadro, l’uso e la tecnica dello sciopero, le politiche salariali e i rapporti tra sindacato e programmazione.

“La vertenza contrattuale dei 500 mila lavoratori del commercio entra in una fase di maggiore impegno. Le Segreterie di CGIL, CISL ed UIL ed i rappresentanti della grande distribuzione si sono incontrati nuovamente il 3 gennaio per discutere della contrattazione integrativa in materie importanti come la qualificazione, l’inquadramento categoriale per i lavoratori dei supermercati e dei reparti alimentari, l’istituzione di un salario nazionale, la settimana di 40 ore, la riduzione di 1 anno del periodo di apprendistato, ecc. 

Cementieri e laterizi: alla luce della posizione negativa della controparte per il rinnovo dei contratti di lavoro, i lavoratori o stanno svolgendo riunioni e manifestazioni per decidere i tempi e le modalità della ripresa della lotta per indurre il padronato a modificare il suo atteggiamento. All’Italcementi di Genova, per decisione unitaria dei sindacati, i lavoratori stanno effettuando la sospensione a tempo indeterminato dello straordinario.

Il nuovo anno è iniziato con numerose vertenze ancora aperte nei servizi mentre nell’industria e in alcune aziende a partecipazione statale sono stati rinnovati con positivi risultati i contratti che interessano oltre 3 milioni di lavoratori. Le più grosse vertenze dei servizi riguardano: gli autoferrotranvieri e le autolinee i quali entro il corrente mese hanno programmato due nuove manifestazioni di sciopero nazionale.

Altre vertenze aperte riguardano i gasisti, le centrali del latte, gli acquedottisti e i netturbini delle municipalizzate. Per tutte queste vertenze e per quelle del pubblico impiego (ferrovieri, postelegrafonici, statali e enti locali) la Cgil e le altre Confederazioni hanno chiesto un incontro al Presidente del Consiglio. In previsione di questo incontro, la Segreteria della Cgil ha tenuto una riunione con i rappresentanti delle categorie interessate per precisare l’impostazione da sostenere. Si tratta infatti di rimuovere la linea indiscriminata e irragionevole di blocco salariale e contrattuale assunto dalle controparti e dai pubblici poteri ed aprire la prospettiva di trattative con le singole controparti e per pervenire a soluzioni ragionevoli e accettabili, così come d’altra parte è avvenuto per numerose categorie del settore privato ed anche a partecipazione statale

Braccianti: Nelle ultime settimane alcune province hanno chiuso i contratti provinciali, fra queste sono le province di Siena, Verona, Cosenza; in altre è stato recepito il patto nazionale, fra queste Ferrara, Bologna, Ravenna, Rovigo, Reggio Emilia e Novara, mentre in altre decine sono in corso le trattative.
Grandi lotte sono annunciate in Sicilia; dal 10 al 20 Enna, Palermo, Agrigento, Caltanissetta scenderanno in sciopero per rinnovare i loro contratti e per richiedere alla E.S.A. i piani di sviluppo zonale. Manifestazioni si svolgono fino al 22 in numerose località sui temi della previdenza; citiamo tra le altre quella provinciale del 16 a Ravenna.
In questi giorni la Federbraccianti ha inviato un documento sulla Presidenza al Ministero dell’Agricoltura

Mezzadri: continua nelle province la protesta della categoria contro la revoca della assistenza di malattia agli oltre 350.000 mezzadri e coloni pensionati. Delegazioni di massa si sono recate alle sedi dell’Inam, dai Prefetti e dalle Autorità provinciali per richiedere il loro intervento perché sia sospesa la cancellazione degli assistiti e mantenuto a tutti tale diritto e nel contempo siano adottate immediate misure, dal Parlamento e dal Governo, per la definitiva soluzione del problema.Manifestazioni di zona e provinciali, delegazioni al Parlamento e al Ministero del Lavoro vi sono già state ed altre ve ne saranno nei prossimi giorni.
Nelle manifestazioni e negli incontri la categoria oltre a richiedere la soluzione urgente del problema dell’assistenza ai pensionati intende ribadire che il diritto agli assegni familiari, di cui ne è stata annunciata finalmente l’estensione a partire dal primo gennaio 1967, non deve limitarsi alle sole L. 22.000 annue per i figli – che tra l’altro rappresentano appena un terzo di quanto spetta agli altri lavoratori allo stesso titolo – ma deve comprendere tutte le unità a carico, figli, moglie, genitori e garantire gli stessi trattamenti spettanti agli altri lavoratori.

Due importanti convegni si sono svolti a Siena e a Modena.

Contratti rinnovati: per i lavoratori occupati nelle imprese che effettuano le manovre ferroviarie è stato rinnovato il 3 gennaio il contratto nazionale di lavoro. Prevede consistenti miglioramenti economici e normativi: aumento globale retributivo del 10% di cui 4% tabellare e il resto derivante dagli scatti di anzianità e da nuovi parametri. Con il nuovo contratto è stata elevata a 12 giorni l’indennità di anzianità ed è stato istituito un fondo di integrazione alimentato dall’azienda con il versamento di 20 lire giornaliere pro-capite in maniera di consentire l’integrazione dell’indennità di anzianità del lavoratore indipendentemente dal datore di lavoro con il quale abbia lavorato. La 14a mensilità è stata elevata dal 60 all’85% ed il premio quadrimestrale è stato portato da 12 a 15 mila lire.
Sono stati raddoppiati gli scatti di anzianità a partire dall’1 gennaio 1965 mentre per gli avventizi è stato ottenuto l’impegno dell’assunzione in organico in determinate circostanze. Il nuovo contratto decorre dall’1 gennaio e scade il 31 dicembre 1968. Per valutare la portata dei miglioramenti economici va tenuto conto che la retribuzione giornaliera tabellare degli operai va da 3.130 a 4.690 lire più l’indennità di contingenza, gli scatti, i cottimi, ecc.”
 
(notizie tratte da Rassegna sindacale n. 103 – gennaio 1967) 

Un’inchiesta pubblicata da Rassegna Sindacale evidenzia la carente e squilibrata situazione degli asili nido in Italia.
“Mentre il contributo dello Stato per gli asili ONMI è andato progressivamente aumentando sino a prevedere, per il 1967, la erogazione di 22 miliardi annui, la carenza di asili è rimasta pressoché intatta: 526 asili, distribuiti nel Paese in modo profondamente squilibrato, per una popolazione infantile di 56.992 bambini assistiti, a fronte di una popolazione infantile di 2 milioni 531.600 bambini dai 0 ai 3 anni (dati ONMI 1963). Addensamenti di bambini nei pochi asili esistenti, contrastanti con le più elementari garanzie ambientali e psico-pedagogiche; rette, alte rette, pagate dai genitori a seconda dei redditi familiari; disorganici rapporti – durati oltre 20 anni – con gli Enti locali che, per la loro funzione precipua, avrebbero dovuto essere invece i principali promotori e gestori di questo servizio sociale: questi, gli aspetti più gravi di «ciò che si vede ». Ma vi è anche «ciò che non si vede», e cioè: sacrificio umano, personale, incalcolabile, delle masse lavoratrici interessate; sacrificio economico, profondo, che paga tutta la collettività, per il limite (derivante dalla mancanza di asili) all’applicazione continuativa della capacità femminile di lavoro al più alto livello (…)” (Rassegna sindacale n. 103 – gennaio 1967)

1 gennaio

Livorno, l’anno si apre con una grande manifestazione per la pace nel Vietnam. Il corteo è caricato dalla polizia che interviene dopo che i manifestanti hanno appiccato fuoco al fantoccio di un marine. Manifestazioni anche a Reggio Emilia Carpi

Madrid, migliaia di operai della Standard Elettrica manifestano per ottenere miglioramenti salariali e migliori condizioni di vita. La polizia interviene duramente disperdendo i manifestanti e arrestandone quattro

Washington, muore a 71 anni Christian Herter. Era stato il successore di Foster Dulles alla Segreteria di Stato
Vietnam, di fatto cessata la tregua, riprendono i combattimenti
Bolzano, un attentato abbatte un traliccio dell’alta tensione in val di Tures

2 gennaio

L’attore Ronald Reagan è eletto governatore della California

Varese, Armando Mariotti, condirettore con Giacomo De Sario del settimanale Forza Uomo, fonda il Partito della ricostruzione nazionale, movimento neofascista

Mosca, muore Elena Stassova. Già collaboratrice di Lenin, era stata segretaria del Comitato Centrale del partito dei bolscevichi nella Rivoluzione d’ottobre e nei primi anni del giovane stato socialista. Aveva 90 anni

Salerno,  i centoventi lavoratori dell’azienda Valsecchi scioperano per impedire il licenziamento di 4 compagni di lavoro. 

Ostellato (Fe), manifestazione di protesta per il licenziamento di alcuni dipendenti dell’Ente di bonifica.

4 gennaio

Roma, la Segreteria della Cgil ha inviato all’Ambasciata spagnola a Roma, al Ministero della Giustizia spagnolo e al Ministero del Lavoro spagnolo un telegramma di protesta per gli arresti di lavoratori spagnoli e di militanti sindacali.

5 gennaio

Roma, filtrano le prime indiscrezioni sul tentato colpo di stato del luglio 1964. Il go­verno apre una prima inchiesta amministrativa sul SIFAR, rafforzate, a fine mese, da una denuncia di Ferruccio Parri. Il ministro della Difesa affermerà alla Camera che molti fascicoli sono scomparsi. Il 15 febbraio l’Europeo pubblicherà il fascicolo riguardante Saragat, considerato tra quelli scomparsi. L’inchiesta è affidata a una commissione presieduta dal generale Aldo Beolchini e composta anche dal generale Umberto Turrini e dal consigliere di stato Andrea Lugo. Compito: “Svolgere un’indagine riservata sull’attività del Sifar” per “accertare come si fosse verificata la sparizione di documenti riservati e chiarire in quali circostanze e per quali motivi fosse avvenuta la formazione di numerosi dossiers personali”. L’inchiesta si concluderà circa tre mesi dopo, il 28 marzo 1967, ed accerterà che i fascicoli sono “circa 157mila”, fatto che “rappresenta una grave deviazione dai fini dell’istituto” e inoltre “strumento di intimidazione” e “odioso spionaggio”. La responsabilità delle deviazioni ricade sui capi del Sifar che si sono succeduti dal 1956 in poi, dovute a “eccesso di zelo e ad ambizione personale”. Ossia la responsabilità ricade sui generali Giovanni De Lorenzo, Egidio Viggiani e Giovanni Allavena. Non solo: la commissione decide trasferimenti immediati e complessivamente 47 giorni di arresti a carico dei colonnelli Vittorio Meneguzzer, Mario De Forgellinis e Mario Filippi, dei tenenti colonnelli Agostino Buono, Amedeo Bianchi, Vittorio Riccardo Gentile, Dante Branco e Guido Passaro e del capitano Antioco Biggio. La relazione finale sarà trasmessa al Parlamento dopo essere stata ampiamente falcidiata (“omissis”) in applicazione del segreto di stato, apposto dal sottosegretario alla difesa Francesco Cossiga, delegato dal ministro Tremelloni e in accordo col presidente del consiglio Aldo Moro. In particolare verranno coperti col segreto fatti, circostanze e testimonianze che nulla hanno a che fare con la sicurezza dello stato (come si vedrà quando nel dicembre 1990 il segreto sarà tolto il segreto di Stato). Saranno coperti col segreto anche i 23 allegati della relazione, contenenti le testimonianze degli ufficiali interrogati

Milano, in attesa che parta la vertenza per il rinnovo del contratto nazionale dei tessili, continua l’agitazione dei lavoratori della Bassetti per la vertenza interna
Gela, la Camera del lavoro esprime il proprio giudizio positivo sull’accordo raggiunto con la Isot (ditta che esegui appalti all’Anic) che congela  la richiesta di 70 licenziamenti

Venezia, muore in un incidente stradale Michelangelo Digilio [fiduciario CIA del Veneto e padre di Carlo figura centrale della strategia della tensione e della strage di piazza Fontana diventato poi collaboratore di giustizia]

Roma, si riunisce l’Internazionale socialista per discutere di una possibile entrata nella Gran Bretagna nel Mec. Nenni dichiara che questa eventualità troverebbe il pieno sostegno di tutti i partiti socialisti europei

7 gennaio

Sud Vietnam, i marines per la prima volta operano nel delta del Mekong. Il generale Westmoreland annuncia la “installazione permanente” statunitense nella zona, mentre il Pentagono fa sapere che gli Stati Uniti non hanno alcuna intenzione di cessare i bombardamenti – oltre 90.000 incursioni nel 1966 – sul Vietnam. Inizia la fase di maggiore coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra del Vietnam. Nei giorni predenti i nord vietnamiti avevano lanciato una serie di segnali agli Stati Uniti con le interviste del primo ministro Pham van dong e dell’esponente del Fronte di liberazione Nguyen van Tiem al New York Times. Segnali, evidentemente, per il momento non raccolti dagli Usa.Intanto è rientrata in Italia la delegazione del Pci, guidata da Enrico Berlinguer, che ha avuto una serie di colloqui con esponenti vietnamiti e coreani.

Bari, chiesti 62 licenziamenti  alle officine Calabresi, la maggior fabbrica metalmeccanica della provincia. La motivazione dell’azienda è la difficoltà di reperire nuove commesse, in realtà è un tentativo di rappresaglia contro quei lavoratori che sono stati alla testa delle lotte per le libertà sindacali nell’azienda

Siena, licenziati 170 lavoratori, su un organico di 650, alla Fornace Vitolo di Valdichiana

8 gennaio

Nanchino, secondo fonti occidentali sono in corso violenti scontri tra Guardie rosse maoiste e antimaoisti. Numerosi i morti.

Parigi, concluso il congresso del Pcf. Rochet confermato segretario. Valutata positivamente da tutti i commentatori la portata del «reinserimento» dei comunisti in uno schieramento unitario della sinistra

Siena, i mezzadri manifestano per protestare contro le numerose denunce nei confronti di lavoratori che partecipavano alle agitazioni per l’applicazione della legge – considerata comunque insufficiente – dei patti agrari

9 gennaio

sciopero nazionale di 24 ore dei ferrovieri nell’ambito della vertenza sull’orario di lavoro.

In Cina si aggrava la situazione. Scontri a  Shanghai. Anche a Canton, Tientsin, Hofei e in altre città vengono riferiti episodi di lotta cruenta. Gli ambasciatori cinesi in alcune capitali lasciano le loro sedi per rientrare a Pechino

Tradizionale conferenza stampa di bilancio dell’attività svolta nell’anno precedente del segretario generale della Uil, senatore Italo Viglianesi. 

10 gennaio

Intervenendo sul conflitto vietnamita, il segretario dell’Onu U Thant afferma, tra l’altro, che “non vi sarà pace nel Vietnam finchè continueranno i bombardamenti americani “. E che il FNL è un interlocutore indispensabile al tavolo della trattativa

Firenze, 135 esponenti del mondo cattolico fiorentino scrivono una lettera aperta con la quale protestano per le “gravi dichiarazioni del cardinale Spellman” e si rivendica “fermamente”  per il Vietnam il diritto alla libertà, all’indipendenza e all’autodeterminazione. Una dura protesta contro le dichiarazioni di Spellman è pubblicata dal quindicinale cattolico Il Chiostro di Tavazzano (Mi)

Arezzo, scioperano i lavoratori del Fabbricone contro la decisione unilaterale dell’azienda di ridurre l’orario di lavoro e il relativo salario

Riprese le trattative per il contratto nazionale dei giornalisti

Il lavoro volontario di oltre 10.000 giovani, in gran parte studenti, ha permesso di interfoliare (e quindi, dopo l’essicazione, di recuperare) 7.000 libri danneggiati dall’alluvione del novembre 1966. 

Avezzano, 18 famiglie di baraccati, sotto l’imperversare di neve e gelo, occupano gli appartamenti appena costruiti dell’Ises

11 gennaio

Firmato il rinnovo del contratto dei lavoratori argentieri e orafi

Sinalunga (Si), con una grande manifestazione unitaria, i fornaciai e tutta la popolazione di Torrita e Sinalunga hanno nuovamente espresso la loro volontà di respingere i licenziamenti nelle fornaci e hanno richiesto forti investimenti pubblici e privati per creare nuove fonti di lavoro e di progresso economico nella Val di Chiana. I fornaciai, dopo lo sciopero di ieri per alcune ore, si sono nuovamente astenuti dal lavoro per 24 ore. Tutte le altre categorie dell’industria, artigiani e agricoltori sono scesi in sciopero generale per solidarietà con i fornaciai. Chiusi anche i negozi e le attività commerciali

In agitazione i medici ospedalieri aderenti all’ANAO e ad altre sigle sindacali per chiedere l’immediata approvazione della legge di collocamento in ruolo dei medici ospedalieri e incaricati
Francia, dopo due anni di assenza, ritorna a cantare in pubblico George Brassens. E lo fa con un recital per gli operai della Renault

12 gennaio

Riprendono le trattative per il rinnovo del contratto dei risieri, mentre nei giorni successivi riprenderanno le trattative per pastai e mugnai

Firmato il contratto per i lavoratori degli acquedotti privati

Reggio Calabria, sciopero generale cittadino indetto da Cgil, Cisl e Uil contro la smobilitazione delle Officine meccaniche calabresi (O.Me. Ca). I lavoratori chiedono soprattutto un forte impegno e un alternativa economica per affrontare i problemi della Calabria

Biella, alla vigilia dell’apertura delle trattative per il contratto nazionale, sono numerose le vertenze aperte nelle aziende tessili della Valsesia. Sono in lotta i lavoratori del lanificio Gallo di Cossato, della Tessitura Borzalla di Coggiola, le tessitrici del lanificio Ermenegildo Zegna di Trivero le quali rifiutano le multe aziendali. La vertenza della Safil di Cossato – insieme allo stato d’agitazione di altre grandi e medie imprese (Mario Zegna, Caviglioli, Ferruti, Barberis, Canonico Vitale, ecc.) – introducono i temi più generali della lotta che si sta per aprire per il contratto nazionale di categoria. L’unità che si realizzata nelle vertenze aziendali –  a detta di tutti e tre i sindacati di categoria – è stata un punto di riferimento molto importante per la costruzione della piattaforma contrattuale unitaria

Fallito il tentativo di mediazione del ministro del Lavoro nella piattaforma contrattuale per il rinnovo del contratto dei minatori, Cgil e Cisl hanno proclamato 48 ore di sciopero, invitando la Uil a riprendere il cammino unitario

Irsina Pisticci (Matera), manifestazioni popolari contro la disoccupazione

Macerata, gli studenti della locale università – una delle più antiche d’Italia – si esprimono contro il Disegno di legge  Gui

Convegno del Pci emiliano sull’Università. Si chiede un piano organico per i 4 atenei emiliano romagnoli
Cina, continua lo stato di tensione in diversi centri industriali. I giornali di Hong Kong annunciano un imminente discorso radiofonico del presidente Mao

13 gennaio

Parigi, De Gaulle incontra Kiessinger

Vietnam, continua la feroce opera di devastazione americana nel Delta del Mekong. Raso al suolo il villaggio di Ben Suc e deportati i 6.000 abitanti

Partono le trattative per il rinnovo del contratto nazionale dei dipendenti degli esercizi cinematografici e cine teatrali. Iniziate anche le trattative per i grafici dipendenti di aziende commerciali

Rinnovato il contratto nazionale per i 5.000 lavoratori argentieri

Foggia, manifestazioni nella Capitanata per la piena occupazione. Cortei per il lavoro a San Severo, Cerignola, Torremaggiore, Troia e San Nicandro Garganico

Ugento (Lecce), 2.000 lavoratori agricoli manifestano per il lavoro e la confisca delle terre incolte
Colpo di stato nel Togo, come precedentemente era accaduto nell’Alto Volta e nel Dahomey

12 – 13 gennaio

Scioperano i minatori siciliani che chiedono iniziative concrete per fare dell’Ente chimico minerario regionale il perno di una politica di sviluppo alternativa alla parassitaria presenza della Montedison

13 – 14 gennaio

Milano, convegno del Partito Comunista sul La programmazione economica nell’Italia settentrionale. Presentate, dopo la relazione di Aldo Tortorella, comunicazione sui problemi del riassetto idrogeologico, sul ruolo delle partecipazioni statali nell’economia del nord Italia, sulle esperienze di programmazione economica delle piccole e medie industrie. Discussi anche le questioni della pianificazione territoriale e dell’occupazione nell’Italia settentrionale. I lavori sono stati conclusi da Giorgio Amendola

14 gennaio

Roma, si riunisce il comitato centrale del Psu. Nel corso dei loro interventi, i co-segretari Francesco De Martino e Mario Tanassi ribadiscono, rispettivamente, la non irreversibilità della formula di centro-sinistra, il primo, e la sua validità, preferibile ad ogni altra formula, il secondo

Inizia un ciclo di scioperi dei 70.000 dipendenti degli istituti previdenziali (Inps, Inam, Inail, ecc.) dopo il secco rifiuto del governo di modificare il decreto sul trattamento economico

Si dimette la giunta dell’Unuri (Unione nazionale universitaria rappresentativa italiana) guidata da Nuccio Fava

Perugia, il periodico ordinovista Noi Europa riferisce di un convegno organizzato dal Fuan. Tra i partecipanti Giulio Maceratini, Domenico Pilolli e Salvatore Francia.

15 gennaio

Il colonnello Gianadelio Maletti, addetto militare all’ambasciata d’Italia ad Atene, segnala al Sid la possibilità di un colpo di stato militare in Grecia, che infatti sarà attuato circa tre mesi dopo, il 21 aprile. Quando nel settembre dello stesso anno Maletti rientrerà in Italia, il generale Vito Miceli, capo del Sios (Servizio Informazioni Operative e Situazione) dell’esercito, gli chiederà di presentare una relazione dettagliata sulle modalità con cui era stato attuato il golpe

Roma, convegno nazionale delle donne comuniste. Al centro della discussione, conclusa da Nilde Jotti, i temi della pace, dell’occupazione femminile e della legislazione famigliare

Viterbo, la rivista cattolica Frontiera aperta si svolge una manifestazione per la pace nel Vietnam
Il Tribunale Russell apre un’inchiesta sui crimini di guerra americani in Vietnam

16 gennaio

Nuovi bombardamenti americani su Hanoi. Continuano i massacri, le devastazioni e le deportazioni nel Delta del Mekong

Pechino, Bandiera Rossa, organo del Partito comunista cinese, scrive che “la lotta è acuta, complessa, tortuosa” e che “le posizioni riconquistate dal proletariato devono ancora essere consolidate una per una”

Palermo, incriminato per peculato il presidente democristiano della Provincia, Nino Riggio. Incriminati anche i colleghi di partito Franco Urso e Gaspare Gigante e gli imprenditori edili Giuseppe Aletti, Giovanni Sivaglia e Salvatore Valenza. Distribuivano agli “amici” appalti per centinaia di milioni

Potenza, l’Alleanza Contadini denuncia le truffe elettorali per il rinnovo degli organi di rappresentanza messe a segno dalla Coldiretti di Bonomi in almeno 28 comuni della provincia. Denunce analoghe arriveranno da numerosi altri centri del meridione

16 – 17  gennaio

48 ore di sciopero dei braccianti a Caltanissetta, per strappare il rinnovo del contratto provinciale. Forti manifestazioni si sono svolte a Gela, vi hanno partecipato 5.000 braccianti, 3.500 hanno manifestato a Mazzarino, 2.000 a Miscemi, 1.000 a Riesi. Il 15 gennaio si è svolto a Caltanissetta il Convegno dei capilega delle provincie di Enna, Palermo, Caltanissetta e Agrigento che ha deciso di proclamare 72 ore di sciopero entro il mese di gennaio se gli agrari non firmeranno subito i contratti provinciali sulla base delle richieste presentate unitariamente dai tre Sindacati confederali. Palermo ha infatti scioperato il 19, 20, 21 gennaio non avendo gli agrari di quella provincia dato alcuna risposta.

17 gennaio

Roma, uccisi durante una rapina i fratelli Gabriele e Silvano Menegazzo. Rappresentanti di preziosi per alcune ditte di Valenza Po, stavano rientrando a casa dopo una giornata di lavoro. Gli assassini dei fratelli Menegazzo verranno catturati qualche tempo dopo e, seguendo un’oscura trama del destino, uno di loro sarà ucciso, anni dopo, dalla Banda della Magliana.

Firmato il contratto nazionale per i netturbini delle aziende private

17 – 18 gennaio

Sciopero di 24 ore dei dipendenti delle farmacie comunali dopo il rigetto della controparte delle principali richieste contrattuali

18 gennaio

Roma, il segretario generale della Cisl Bruno Storti tiene la tradizionale conferenza di bilancio dell’attività svolta nell’anno precedente. Dopo aver espresso un giudizio positivo sull’avvio del dialogo unitario e aver dato una polemica risposta a Viglianesi della Uil sull’autonomia sindacale e sullo stato delle lotte, Storti ripresenta le proposte di accordo quadro e di “risparmio contrattuale”. Storti esprime un giudizio positivo sul Piano e negativo, invece, sul legame tra salari e produttività media

Washington, migliaia di docenti e studenti universitari lanciano pubblici appelli per la cessazione dei bombardamenti sul nord Vietnam. 460 professori e studenti della Yale University pubblicano un appello sul New York Times in cui si chiede – “a nome degli uomini di buona volontà di tutto il mondo” – la cessazione dei bombardamenti, passaggio indispensabile per avviare un vero processo di pace
L’aeronautica militare statunitense lancia in contemporanea 8 satelliti che contribuiranno ad incrementare la rete di comunicazioni attorno al mondo e a migliorare ulteriormente quelle militari. Si aggiungono ai sette già operanti e trasmettono attraverso 8 stazioni a terra, di cui due in Vietnam

Sciopero unitario di 24 ore e blocco degli straordinari nelle fabbriche del gruppo Richard Ginori dopo il rifiuto dell’azienda di contrattare il sistema retributivo, in violazione dell’accordo del 1962

Si aprono le trattative per il rinnovo del contratto dei 600.000 lavoratori del commercio
Bari, la Cgil organizza una manifestazione di solidarietà con il popolo vietnamita e di protesta per l’aggressione statunitense. Altre manifestazioni sono in programma il giorno 20 a Genova e a Bologna
Roma, Enrico Berlinguer incontra i giornalisti per rispondere a domande sella recente visita che una delegazione del Pci (composta, oltre allo stesso Berlinguer, da Antonello Trombadori, Carlo Galluzzi e Sandro Curzi) ha compiuto in Corea e Vietnam del Nord

I ministri dei Lavori pubblici Mancini e delle Partecipazioni statali, senatore Bo inaugurano l’autostrada Roma – Civitavecchia

Bologna, il Circolo Culturale organizza un dibattito su “Comunismo 1967: prospettive e bilanci”. Nel suo intervento Giorgio Amendola afferma, tra l’altro, che “il problema principale oggi è la pace. Se non si riesce a porre fine all’aggressione americana al Vietnam, è l’umanità stessa che correrà il pericolo di essere distrutta dalla guerra”. Molto importante l’affermazione di De Mita (Dc): “al Pci guardo non come ad un movimento eversivo, ma come ad un componente dello sviluppo democratico del Paese”, mentre per il direttore de L’Espresso, Eugenio Scalfari “la posizione riformatrice comunista coincide con il pensiero di molti”Vasta adesione alla prima giornata di sciopero dei dipendenti degli Enti di Previdenza

Villabate (Pa), denunciati per blocco stradale per uno sciopero contrattuale di un mese prima
Caltanisetta, sconfitta la Federconsorzi nelle elezioni per la Cassa Mutua

Cagliari, scioperano i dipendenti della Società Tranviaria: chiedono il pagamento degli stipendi arretrati

Palermo, Danilo Dolci rinuncia a difendersi – e revoca l’incarico al proprio difensore – abbandonando il processo sui legami tra la mafia e l’onorevole democristiano Bernardo Mattarella. Dolci critica la Corte per aver limitato le indagini sui rapporti tra la politica e l’organizzazione criminale. Il processo prosegue con difensori d’ufficio.

18 – 20 gennaio

A seguito del persistere della posizione negativa delle controparti si fermano i 40.000 minatori in lotta per il contratto. Lo sciopero ha registrato percentuali altissime di astensione dal lavoro nelle miniere Montecatini in provincia di Grosseto. A Siena nelle aziende Siele e Argus «Monte Amiata» attorno al 97-98%. In Sardegna l’astensione al lavoro è stata totale, in molte aziende i minatori hanno scioperato restando nell’interno della miniera. I lavoratori delle miniere scenderanno nuovamente in sciopero per 48 ore (due giornate pro-capite) nei giorni 25-26-27 

19 gennaio

Roma, La Voce Repubblicana denuncia la scomparsa di alcuni fascicoli dagli archivi del Sifar. Secondo il quotidiano del Pri tra i fascicoli scomparsi ci sarebbero anche quelli intestati al presidente della Repubblica Saragat, del presidente del consiglio, del ministro degli Esteri “e dello stesso ministro della Difesa, onorevole Andreotti”

Hanoi, il responsabile della Charitas, monsignor Huessler, incontra Ho ci min e annuncia l’invio di un ospedale ad Hanoi e il mantenimento di “un contatto permanente con il Vietnam”. Prima di partire aveva incontrato papa Paolo VI. Intanto, però, continua l’offensiva americana. Bombardati molti centri abitati e zone industriali  nel nord del Vietnam. Contemporaneamente a Washington il prsidente Johnson pranzava con il cardinale bellicista Spellman

La commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati si pronuncia a favore della costituzionalità del progetto di legge Fortuna – Baslini per l’introduzione del divorzio nel nostro ordinamento, con il voto contrario di democristiani e missini

L’agente Joel, dell’Aginter Press, prende contatto con Marcel Hepp, segretario di Joseph Strauss, a Monaco di Baviera.

Roma, una delegazione di mezzadri toscani incontra il sottosegretario all’Agricoltura e una rappresentanza di parlamentari di diversi Partiti per chiedere la piena applicazione dei riparti e il ripristino dell’assistenza mutualistica e degli assegni famigliari

20 – 21 gennaio

Scioperano gli alimentaristi per il contratto.

23 gennaio

Roma, papa Paolo VI pronuncia un discorso contro il divorzio, proprio mentre alla Camera è in discussione il disegno di legge per l’introduzione del divorzio 

La fonte “Carrara” (Antonio Jerkov) segnala alla divisione Affari Riservati che “da fonte comunista si apprende che la direzione della rivista fiorentina Testimonianza, che fa capo al noto gesuita Padre Ernesto Balducci, ed all’ex sindaco di Firenze Giorgio La Pira, ha invitato in Italia, per la prossima primavera il prof. Gerald Goetting, presidente della Unione cristiano democratica (Cdu) della Repubblica democratica tedesca e deputato al Parlamento di Pankow. Il prof. Goetting, che ufficialmente verrebbe a Firenze per visitare la città dopo l’alluvione del ’66, intende stabilire contatti politici con la sinistra cattolica italiana per un piano comune in difesa della pace e per il ristabilimento di contatti amichevoli fra l’Italia e la Germania comunista”.

Rinnovato il contratto nazionale dei giornalisti

Rinnovato il contratto dei 6.000 lavoratori occupati nelle aziende che producono fisarmoniche. Il nuovo contratto prevede miglioramenti che ricalcano l’accordo dei metalmeccanici per quanto riguarda i diritti sindacali e di contrattazione. Aumenti tabellari del 5% dall’1-1- 67 e del 2% dall’1 gennaio 1969. L’orario di lavoro è ridotto di un’ora e mezza.Sono stati molto migliorati: il rapporto tra le qualifiche, l’indennità di fine lavoro, ed è stato istituito un altro scatto dell’I,50% per gli operai

Roma, l’Istituto Gramsci organizza un convegno sulla tutela del patrimonio artistico in cui si discutono le conclusioni dei lavori della “Commissione parlamentare d’inchiesta per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e del paesaggio”

Ascoli Piceno, il consiglio comunale si pronuncia a sostegno della lotta per la difesa del posto di lavoro alla Carburo, dove il 28 gennaio scadrà la cassa integrazione. Il consiglio, per voce del sindaco, si è detto disponibile ad arrivare anche all’occupazione dello stabilimento

Torino, l’ambasciatore sovietico Rygiov inaugura la “Settimana sovietica”

24 – 25 gennaio

Sciopero dei chimici del Gruppo Eni per il rinnovo del contratto nazionale

25 gennaio

Il segretario generale della CGIL Agostino Novella tiene la consueta conferenza stampa di fine anno, illustrando il giudizio della CGIL sulle vicende sindacali del 1966 e i propositi e gli orientamenti dell’organizzazione unitaria sui problemi di politica sindacale, economica ed internazionale per il 1967 
(https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/cgil/conferenza-stampa-di-agostino-novella-25-gennaio-1967)

Bologna, gli studenti occupano l’Istituto di Fisica Augusto Righi. Sono in agitazione anche gli assistenti universitari (UNAU) e i professori incaricati (ANPUI) per la riforma dell’università. Il Piano Gui è messo subito in discussione

Il periodico ordinovista Noi Europa, pubblica un articolo nel quale conferma che i militanti di Ordine Nuovo continuano a far parte integrante dell’organizzazione universitaria missina (Fuan)

26 – 30 gennaio

Bologna, occupate l’aula magna e la facoltà di Chimica industriale. L’inaugurazione dell’anno accademico è rinviata. Il Senato accademico, deplorando l’occupazione avvenuta all’insaputa del ORUB, sollecita la polizia a schierarsi nella zona universitaria. L’ORUB comincia a vacillare, scavalcato dalle prime azioni spontanee degli studenti e diviso al suo interno tra favorevoli e contrari. Intesa condanna le occupazioni, così come Gioventù Goliardica (vicina al FUAN); il Centro socialista universitario rinnova la fiducia nell’ORUB e contemporaneamente accusa i comunisti di rompere l’unità degli studenti e di estremismo esasperato nei confronti del Piano Gui

26 gennaio

Mosca, 26 Paesi firmano un trattato sull’uso pacifico dello spazio.

Milano, gli studenti di Architettura occupano alcuni locali per richiedere un rinnovamento dei programmi didattici e dei rapporti all’interno della facoltà.

Napoli, corteo di 4000 braccianti per la riforma del sistema previdenziale e del collocamento

27 gennaio

Cape Canaveral, tre astronauti americani muoiono nell’incendio e conseguente esplosione della capsula spaziale Apollo I. il disastro avviene durante la fase di lancio.

Il comitato direttivo della Cgil decide, a maggioranza, di far astenere i propri rappresentanti in Parlamento nella votazione sul piano quinquennale.

Sanremo, durante il Festival della canzone, si suicida nella sua camera d’albergo il cantante Luigi Tenco


Per saperne di più: LO STRANO SUICIDIO DI LUIGI TENCO
La morte di Luigi Tenco è stato un suicidio o un omicidio? Di certo rimarrà l’emblema di una delle inchieste investigative più pasticciate e demenziali che si siano mai svolte in Italia
continua in
http://www.misteriditalia.it/cn/?page_id=4658

28 gennaioFirenze, il senatore Gronchi inaugura alla Loggia Rucellai la mostra L’Istituto d’arte di Firenze. E’ la prima manifestazione dopo l’alluvione

Bologna, termina l’occupazione dell’Aula magna. Si tiene un’assemblea all’Istituto di Fisica. Costituito un comitato formato da studenti, professori incaricati e assistenti, per discutere di riforma universitaria con le istituzioni. L’opposizione al trasferimento delle facoltà scientifiche nel “campus” di Ozzano è uno dei motivi di scontro con le autorità politiche ed accademiche. Contemporaneamente si svolge il congresso dell’ORUB nei locali di Economia e commercio. La giunta, composta da Intesa (cattolici), Magistratus (laici di centro) e Comunità (laici di sinistra) viene sfiduciata

29 gennaio

Il governo spagnolo chiude l’Università di Madrid a seguito delle continue manifestazioni studentesche.

L’Espresso pubblica l’articolo, “Anche Saragat schedato dal controspionaggio”, a firma di Carlo Gregoretti al quale due ufficiali del Sid avevano fatto avere il materiale relativo alla schedatura dei politici: “Saragat Giuseppe: fascicolo numero 246; La Pira Giorgio, professore universitario: fascicolo numero 88; Tremelloni Roberto, ministro della Difesa: fascicolo numero 2001; Malfatti Franco: consigliere diplomatico del presidente della Repubblica: fascicolo numero 718 (…) L’elenco è lungo e si può andare avanti per un pezzo allineando altri nomi di ministri, ex ministri, generale delle tre Armi, alti funzionari dell’amministrazione dello Stato, uomini politici (…).

30 gennaio

Paolo VI riceve il presidente del Presidium sovietico, in visita ufficiale in Italia dal 24 gennaio, Nikolaj Viktorovic Podgornyi

Bologna, organizzata un’assemblea all’Istituto di Fisica con i parlamentari locali, il sindaco, i professori di ruolo, gli studenti e il comitato di lotta. Partecipano deputati del PCI, della DC, del PSIUP e un rappresentante del PRI. Il sindaco Fanti, invia una lettera in cui manifesta la sua apertura e disponibilità al confronto, ribadendo però la necessità del decentramento. Occupazione dell’Istituto di Chimica “Ciamician” e della facoltà di Lettere e filosofia

31 gennaio

Intervenendo al Senato, il senatore Ferruccio Parri afferma che dal 1956, da quando cioè il generale De Lorenzo aveva assunto la direzione del SIFAR, erano stati introdotti lo spionaggio politico e l’uso delle intercettazioni telefoniche e che esistono oltre 260.000 schede contenenti notizie riservate e personali relative in particolare ad esponenti politici.

Rinnovato il contratto dei risieri. Era vacante dal 1961

Firenze, occupata la Facoltà di chimica. Anche i professori in sciopero per la riforma dell’Università

Bologna, occupate di Economia e Commercio e l’Istituto di Matematica. Entrano in lotta anche gli studenti medi: manifestazione in piazza Maggiore, e corteo fino in via Zamboni, degli istituti “Righi”, “Galvani”, “Aldini-Valeriani” e una rappresentanza del “Minghetti”. Si auspica una riforma globale dell’istruzione

Gennaio: costituito, a cura del monarchico Bruno Bellan, il Fronte unitario anticomunista

1 – 28 febbraio: Modena, gli studenti diffondono il “Manifesto dell’Interfacoltà modenese”: si chiede di sostituire i tradizionali organismi rappresentativi universitari con forme di democrazia diretta basate sulle assemblee di facoltà e su un organismo interfacoltà. Nel documento vengono riassunte le critiche al Piano Gui: il disegno di riforma mantiene un’impostazione centralistica, non rinnova la didattica e ignora la questione del diritto allo studio, prevede una presenza minima degli studenti negli organismi universitari e lascia intatto il potere dei professori ordinari (i “baroni”)

1 febbraio: Napoli, l’ANPUI proclama uno sciopero di 10 giorni per protestare contro il progetto governativo di riforma dell’Università

Bologna, Le facoltà occupate sono otto: Lettere e filosofia, Magistero, Giurisprudenza, Economia e commercio, Chimica e Chimica industriale, Scienze politiche, Matematica, Fisica. Le motivazioni si intrecciano, diventando patrimonio e piattaforma di lotta comuni: democratizzazione dell’università, creazione dei dipartimenti nelle singole facoltà, opposizione all’accumulo degli insegnamenti da parte dei docenti, sdoppiamento dei corsi fondamentali, legittimazione del ruolo propositivo e interlocutorio dell’assemblea

2 febbraio: rotte le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro dei marittimi delle società di navigazione di preminente interesse nazionale (Italia, Loyd Triestino, Adriatica, Tirrenia). Di fronte all’intransigenza padronale, CGIL, CISL ed UIL hanno proclamato una prima fase di scioperi a partire dal 7 e fino al 13 e dallo stesso giorno tutte le navi da passeggeri e da carico in partenza nei porti italiani ed esteri effettueranno un fermo di 48 ore.

Campobasso, ucciso in una sparatoria con un pregiudicato l’appuntato dei carabinieri Nicola Mignona
Firenze, il Governo autorizza il Comune a comprare 300 alloggi, per un costo totale di due miliardi, per le famiglie sfollate in alberghi e istituti

3 febbraio: Firenze, gli studenti di Belle arti occupano l’Accademia. Alla base della protesta la richiesta della parificazione dei loro titoli con quelli universitari e la concessione di forme di assistenza
Bologna, sciopero e manifestazione degli studenti medi. Un migliaio di giovani si riunisce in sala Farnese. Tra le rivendicazioni c’è la richiesta di legittimità dell’assemblea d’Istituto

6 febbraio: l’ex presidente della repubblica, Giovanni Gronchi, scrive al quotidiano di Firenze La Nazione: “E’ assolutamente falsa ed infondata l’affermazione che l’Italia dei dossier sia cominciata nei 7 anni di Gronchi. Io non ho mai chiesto al Sifar informazioni del genere e perciò nei 7 anni non ebbi alcuna occasione di constatare l’esistenza degli ormai famosi fascicoli. Ho appreso ora che questi fascicoli sono esistiti fin dalla riorganizzazione del servizio a seguito delle guerra”Firenze, occupata dagli studenti la facoltà di Lettere

Bologna, assemblea dibattito in sala Farnese organizzata da ANPUI, UNAU – che sono in sciopero – e dagli studenti che insistono sulla questione del “potere” all’interno dell’università. Il giorno successivo in una nuova assemblea a Lettere si consolida il fronte studenti-ANPUI-UNAU

8 febbraio: occupata l’università di Pisa. Elaborate e redatte le cosiddette Tesi della Sapienza, uno dei documenti fondamentali del futuro movimento studentesco. Sarà sgombrata dalla polizia il giorno 11. Il giorno successivo, a Torino, gli studenti occupano la sede di Palazzo Campana per protestare contro il progetto di riforma del governo. Il rettore Mario Allara chiede l’intervento della polizia. Dopo 20 giorni di agitazioni il rettorato decide la chiusura di Palazzo Campana. Duecento studenti sono denunciati. La protesta si allarga agli altri atenei.

Napoli, scioperano gli insegnanti delle scuole medie inferiori, superiori ed artistiche. Al Maschio Angioino affollata assemblea dei professori in sciopero. Assemblea dell’ANPUI, ANAU e ORUN contro la politica di frazionamento dell’Università

Firenze, università in fermento: occupate Chimica, Architettura e l’Istituto di Mineralogia. Sgomberata Lettere ma gli studenti si astengono dalle lezioni
Firmato il contratto nazionale di lavoro dei 60 mila lavoratori occupati nel settore grafico. Rinnovato anche il contratto degli operai e impiegati occupati nei lavori boschivi e forestali

9 febbraio: muore a Roma Ernesto Rossi

Firenze, sciopero degli insegnanti delle scuole medie e superiori. Gli studenti borsisti occupano la Casa dello studente di piazza Indipendenza, collegandosi alle proteste delle Facoltà in sciopero. Tra le richieste anche l’apertura di una nuova mensa

10 febbraio: Milano, nella notte è compiuta una rapina a un distributore di benzina in piazzale Lotto. Assassinato il benzinaio Innocenzo Prezzavento. Qualche giorno prima in casa del neofascista Gianni Nardi si sono incontrati in quattro: lo stesso Nardi, Giancarlo Esposti, Roberto Rapetti e Marcello Dal Buono. Si è parlato di contribuire a rifondare lo Stato in senso fascista e quindi di procurarsi qualche finanziamento. La rapina rientra in questo quadro, come confesserà Dal Buono, che poi sarà trovato impiccato in una camera d’albergo a Basilea. Gli altri tre confesseranno il crimine

Firenze, 10.000 studenti manifestano in corteo per la riforma della scuola

Bologna, cessano le occupazioni di Matematica, Magistero, Fisica. In concomitanza con la fine dello sciopero di ANPUI e UNAU cessano le occupazioni di Matematica, Magistero, Fisica. Restano occupate Lettere, Chimica e Chimica industriale (quest’ultima cessa l’occupazione tre giorni dopo).
Il comitato universitario di lotta decide di costituire comitati di facoltà con la partecipazione di studenti, professori incaricati e assistenti di ogni singola facoltà. Tra le richieste inoltrate al Rettore c’è l’ingresso, nei Consigli di facoltà, dei rappresentanti dei liberi docenti e degli incaricati

12 febbraio: un attentato dinamitardo contro la caserma dei carabinieri di Dorgali (NU), provoca il ferimento di 5 militi. Il 23 sarà ucciso un agente nello scontro a fuoco con alcuni banditi.

Roma, nasce Civiltà Cristiana, filiazione dell’omonimo gruppo integralista fondato a Parigi nel 1948 e, che dopo il trasferimento della sede a Berlino Ovest, ha avuto per molti anni il cancelliere tedesco Adenauer come presidente onorario. Scopo di questo organismo internazionale è la difesa e la diffusione della civiltà cristiana e, secondo un’informativa della Divisione affari riservati del ministero dell’interno, “è sorto a Parigi nel 1948 e ha sede a Berlino ovest. Ne fu presidente, fino alla sua scomparsa, l’ex cancelliere tedesco Konrad Adenauer. Presidente effettivo è il ministro-segretario generale dei sindacati spagnoli Josè Solis Ruiz, segretario generale è il dottor Heinz Gehle, tedesco”. Tra i fondatori della sede italiana troviamo Loris Facchinetti, il deputato della destra democristiana Agostino Greggi, il deputato monarchico Filippo Benedettini e Franco Pellegrino. Ma il personaggio di spicco è Franco Antico, segretario generale della sezione italiana. Figlio di un colonnello dei carabinieri, nel 1955 aveva fondato l’Associazione Legione Azzurra per diventare poi presidente del Comitato civico del quartiere Africano a Roma e presidente del GIAC (Gruppo azione cattolica giovanile) Cardinale Midzetny. Ma la ricattabilità della sua vita privata (malcelata omosessualità e ambigue frequentazioni di locali notturni) lo trasformano ben presto in un confidente del SID. Coinvolto nel golpe Borghese, sarà lui ad avvertire di quanto sta avvenendo con una telefonata il colonnello Genovesi del SID. Poco dopo la costituzione della sezione italiana, Antico spedisce una lettera a molti ufficiali superiori per illustrare gli scopi dell’iniziativa e per denunciare, fra l’altro, “il grave danno patito dalle istituzioni dall’esaltazione dell’obiezione di coscienza e dal disarmo psicologico, ideologico e morale che va sotto il nome di pacifismo”. Civiltà Cristiana adotterà come proprio organo informativo il periodico Vigilia Romana, diretto da Franco Andreini. Civiltà Cristiana conoscerà una lenta decadenza fino alla dissoluzione definitiva dopo la morte dello stesso Antico avvenuta nel 1980. Nel frattempo però era nata Alleanza Cattolica, gruppo tradizionalista che fa capo a Marco Tangheroni, Mauro Ronco e Massimo Introvigne, da cui nei tardi anni ’80 nasce l’Associazione Lepanto. Per questi gruppi la tradizione non è separabile dal cristianesimo che ne rappresenta la dimensione exotica e il riferimento a Roma deve intendersi come riferimento alla capitale della cristianità. Il tradizionalismo cattolico avrà diverse espressioni organizzative, spesso indistinguibili dall’impegno specificatamente ecclesiale e riusciranno ad esercitare una influenza culturale che andrà al di la dello ristretto ambito dei gruppi esplicitamente tradizionalisti.
Loris Facchinetti era stato nei primi anni ’60 tra i fondatori a Roma del Movimento Integralista. Il Movimento riprendeva i temi del tradizionalismo pagano di Evola e si caratterizzò per un intenso attivismo sia sul piano fisico che su quello politico. Parallelamente alla nascita di Civiltà Cristiana, il Movimento di Facchinetti si trasforma in Europa Civiltà, avvicinandosi a quei settori massonici di maggiore ispirazione esoterica.

13 febbraio: Viareggio, la polizia carica un corteo di studenti medi che manifesta solidarietà agli studenti universitari di Pisa. Nel pomeriggio, un corteo di 6.000 persone si reca davanti alla Questura per chiedere l’allontanamento del commissario di Ps che aveva ordinato la carica.

Riprendono le trattative per il rinnovo del contratto nazionale dei pastai e dei mugnai, dopo 18 mesi di agitazioni e diverse fasi di azioni sindacali, oltre 40 giornate di sciopero, di cui l’ultima giornata è stata effettuata in gennaio

Bologna, accettata la partecipazione di uno studente e di un assistente ai Consigli di facoltà

14 febbraio: riprendono le trattative per il rinnovo del patto di lavoro dei salariati fissi da tempo scaduto.I sindacati di categoria hanno a suo tempo presentato alla Confagricoltura una piattaforma comune di rivendicazioni normative ed economiche

Bologna, corteo degli studenti dell’ITIS

15 febbraio: l’Espresso pubblica il dossier Sifar sul conto di Giuseppe Saragat che, secondo il ministro della Difesa Roberto Tremelloni, era un dossier “scomparso”

Bologna, il Consiglio di facoltà di Lettere attua la serrata

16 febbraio: Bologna, il Senato accademico concede la formazione di commissioni paritetiche ovunque. Gli studenti di Lettere decidono di abbandonare l’occupazione alla fine della settimana. Si mobilitano gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti con un corteo cittadino

17  febbraio: iniziano una serie di scioperi articolati dei lavoratori del gas per il rinnovo del contratto.  L’agitazione culminerà con uno sciopero nazionale di 48 ore con sospensione nell’erogazione del gas nei giorni 11 e 12 marzo

18 febbraio: iniziano le trattative per il rinnovo del contratto dei 45.oooo  dipendenti della Sip

20 febbraioRoma, Antonino Allioti, militante di Avanguardia Nazionale, viene trovato morto a bordo di una macchina carica di armi. Il caso verrà archiviato come suicidio. Allioti, peraltro cresciuto in una famiglia di sinistra, era stato infiltrato da Delle Chiaie, insieme a Dantini, in Nuova Repubblica.

Iniziano una serie di agitazione degli addetti ai servizi pubblici: autoferrotranviari, dipendenti autolinee, netturbini, elettrici e addetti ai settori gas e acqua

Bologna, riprendono le attività nella facoltà di Lettere

23 febbraio: approvata la legge che ridefinisce le attribuzioni del Ministero del Bilancio, ridefinito del Bilancio e della Programmazione economica. Il compito di definire l’indirizzo di politica economica del Governo è assegnato al Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe)
Iniziano le trattative per il rinnovo del contratto nazionale dei pellettieri

24 febbraio: inizia uno sciopero di 5 giorni dei lavoratori delle aziende chimiche dell’Eni, dopo l’esito negativo dell’incontro al ministero del Lavoro

Sciopero nazionale di 5 ore dei 110 mila autoferrotranvieri  per il rinnovo del contratto. Roma lo sciopero è stato di una giornata in difesa delle libertà sindacali e in segno di protesta contro la nota circolare Taviani e delle posizioni assunte dalle Commissioni Amministratricidelle aziende intenzionate ad effettuare trattenute  di un’intera giornata anche in caso di sciopero di più breve durata.

Sciopero di 24 ore degli addetti agli appalti delle FF.SS per il rinnovo del contratto

25 febbraio: scioperano i lavoratori dei gas liquefatti per il rinnovo del contratto 

26 febbraio: Brunico (Bz), un ordigno esplode nella notte sotto un’auto parcheggiata nell’androne di uno stabile che ospita un circolo e undici appartamenti abitati da altoatesini di lingua italiana. E’ l’ultimo attentato compiuto dai cosiddetti “quattro bravi ragazzi della Valle Aurina”, a cui appartiene anche Siegfried Steger.

27 – 28 febbraio: sciopero di 48 ore per il rinnovo del contratto dei 40.000 dipendenti delle autolinee private

Febbraio: San Francisco, mezzo milione di persone manifesta per la pace in Vietnam.
“Le categorie dei servizi pubblici (autoferrotranvieri, gasisti, elettrici, acquedottisti, netturbini, farmacie del settore municipalizzato) in una riunione tenuta il 10 febbraio con i rappresentanti delle tre Confederazioni hanno deciso, considerato l’esito infruttuoso dell’incontro con il Presidente del Consiglio tenutosi il 19 gennaio, di riprendere l’azione sindacale secondo i tempi che saranno concordati fra le singole categorie, fermo restando l’impegno delle Confederazioni, per il coordinamento della lotta dei pubblici servizi.Pertanto i tre sindacati di categoria degli elettrici hanno proclamato 2 scioperi nelle municipalizzate da effettuarsi il 21/2 e il 4/3; nelle centrali del latte municipalizzate la lotta è ripresa con un forte sciopero unitario effettuato il 13 c.m. L’azione sindacale sulla base delle decisioni prese dai tre sindacati degli alimentaristi proseguirà con azioni articolate dal 14 al 18 c.m. mentre un’altra fermata del lavoro avrà luogo il 23 c.m.Anche i gasisti hanno deciso, a conclusione di una riunione comune dei tre sindacati svoltasi l’8 c.m., di riprendere la lotta della categoria per il rinnovo del contratto. E’ stato proclamato uno sciopero di 48 ore da effettuarsi fra il 12 e il 19 febbraio.I 110 mila lavoratori autoferrotranvieri che avevano anch’essi responsabilmente sospeso una giornata di sciopero su invito delle rispettive Confederazioni allo scopo di agevolare l’incontro a livello governativo, hanno ripreso l’azione sindacale proclamando — dal 20/2 al 18/3 — 48 ore effettive di sciopero, cioè circa 7 giornate pro-capite. Sulla base di questa impostazione verranno effettuate, in relazione alle decisioni che adotteranno i sindacati provinciali, dalle 3 alle 5 ore giornaliere di sciopero.Per i 40 mila lavoratori delle autolinee in concessione è stato proclamato uno sciopero di 48 oreper i giorni 28/2 e 1° marzo” (Da Rassegna Sindacale n. 106 del 19 febbraio 1967).

Rinnovati i contratti provinciali dei braccianti a Macerata, Varese e Pavia. In Sicilia sono stati sottoscritti i contratti provinciali ad Agrigento, Enna e Caltanissetta. Nelle tre provincie è stato ridotto l’orario di lavoro e sono stati ottenuti miglioramenti economici del 33% ad Agrigento, del 18% a Caltanissetta e del 21% ad Enna; proseguono le trattative per istituire commissioni per i problemi dell’occupazione

1 – 2 marzo: sciopero di 48 ore dei lavoratori pastai e dei mugnai per il rinnovo del contratto

1 – 5 marzo: Modena, in vista delle elezioni per il rinnovo dell’ORUM la “Commissione provvisoria per l’Interfacoltà” invita gli studenti ad astenersi dalle votazioni. L’Intesa e l’UGI rinunciano a presentare le proprie liste per protestare contro le condizioni di illegalità e la mancanza di garanzie democratiche nello svolgimento delle elezioni e nella gestione dell’Orum, egemonizzato dalla destra

1 marzo: entrano in agitazione i dipendenti dei magazzini generali per il rinnovo del contratto
Rinnovato per un anno il contratto di lavoro per gli occupati del settore dell’industria dei bottoni. 

3 marzo: Innsbruck, scarcerato Gorge Klotz, accusato di aver compito attentati dinamitardi in Alto Adige.

6 marzo: la figlia di Stalin Svetlana, chiede asilo politico agli Stati Uniti.

Le organizzazioni sindacali dei minatori programmano settantadue ore di sciopero fino al 23 marzo per il contratto.

Nei locali dell’ambasciata d’Italia a Berna si svolge un colloquio tra due esponenti del Centro di controspionaggio di Milano del Sid e il cittadino svizzero Gerard Buillard, già segretario del Partito comunista svizzero, filo-cinese. Buillard offre i suoi servizi ai funzionari italiani, che lo prendono in carico al Sid come fonte, rivelando in particolare che il francese Robert Leroy è in contatto con l’ambasciata cinese a Berna, dispone di molto denaro e frequenta Roma e Milano. Leroy, a suo tempo arruolato nella Waffen SS, condannato a vent’anni per collaborazionismo e poi graziato, ha fondato un sedicente movimento filo-cinese a Marsiglia e opera per conto dell’agenzia di Lisbona Aginter Press.
Modena: i risultati elettorali premiano le liste universitarie di destra: Rinnovamento Universitario, espressione del FUAN, ottiene la maggioranza assoluta dei voti (533), seguita da Goliardia libera (liberali, 340 voti). L’affluenza al voto è scarsa

Ferrara, Uno studente dell’Istituto magistrale Carducci viene sospeso per 15 giorni per avere portato un distintivo con la scritta “sono nemico dello Stato” (il giovane risulta “sospetto” anche perché è un “capellone”). Contro la sospensione il Pci presenta un’interpellanza in Consiglio comunale, seguita da un analogo ordine del giorno votato dallo stesso PCI e dal PSIUP in Consiglio provinciale e da una presa di posizione dell’Associazione studentesca ferrarese che solidarizza con il compagno sospeso. Il caso arriva in Parlamento dove diversi deputati comunisti (tra gli altri Rossana Rossanda e Luigi Berlinguer) presentano un’interpellanza al ministro dell’Istruzione.

9 – 15 marzo: Bologna, si svolgono il Congresso e le elezioni dell’ORUB. I raggruppamenti sono otto per un totale di sessanta seggi a disposizione: Intesa (cattolici) conserva sedici seggi; Comunità (laici di sinistra) passa da sette a undici, Parochia Veneta (goliardia bolognese) da due a quattro; l’Unione Goliardica Bolognese (di sinistra, a prevalenza comunista) scende da otto a sette seggi, Magistratus (laici di centro) scende da tredici a dodici, Rinnovamento cattolico (liberal-cattolici) da nove a sei, Gioventù Goliardica (FUAN, organizzazione universitaria del MSI) da cinque a quattro. I votanti sono oltre 8000 contro i 6800 del 1965. Superano di poco il 35% degli iscritti

9 marzo: Firenze, il sindaco Bargellini saluta e ringrazia calorosamente una rappresentanza degli ultimi giovani, stranieri e italiani, i cosiddetti “angeli del fango”, che hanno terminato la loro attività nel lavoro di recupero e assistenza svolto dopo l’alluvione

11 marzo: Parigi, il Partito gollista perde la maggioranza alla Camera.

Firmato il contratto nazionale dei lavoratori occupati nelle aziende produttrici del cemento e dell’amianto-cemento

12 – 18 marzo: Trento, gli studenti di sociologia proclamano uno sciopero politico a sostegno della lotta di liberazione del popolo vietnamita. Per la prima volta, gli studenti allargano la propria visuale e affrontano temi politici. Il rettore dell’istituto chiede l’intervento della polizia che sgombera, trascina via e scheda gli studenti uno per uno.

14 marzo: in un documento interno dell’apposita sezione del Sid, sono elencati i nomi di copertura dei partecipanti all’operazione Stay Behind “Lazio”, prevista per il 20 – 21 marzo 1967: “Partecipano i sottonotati elementi, tutti di Roma, che sono da tempo nell’organizzazione: 1. Armando, costruttore edile, capo Nucleo S; 2. Maurizio, ispettore complesso industriale, vice capo Nucleo S; 3. Sandro, giornalista, Capo nucleo I; 4. Filippo, giornalista, vice capo Nucleo I; 5. Vincenzo, impiegato, capo Nucleo G; 6. Gianni, rappresentante, elemento G; 7. Giulio, autista elemento G”. Successivamente, la magistratura accerta che i personaggi citati corrispondono a : 1. Armando Degni; Sandro Marucci, redattore de Il Giornale d’Italia; Filippo De Marsanich, fratello dell’ex segretario nazionale del Msi Augusto; Vincenzo Sulpizi; Gianni Rossi, Giulio Pauer. Nulla risulta, invece, sul conto di “Maurizio” che non sarà identificato.

15 marzo: Roma, arrestato l’ex direttore del Banco di Sicilia, Carlo Bazan. A suo carico ben 37 capi d’accusa, tra i quali falso in bilancio e peculato aggravato e continuato. E’ accusato di aver concesso crediti inesigibili per 50 miliardi e somme a vario titolo ad alte personalità politiche. Insieme a Carlo Ba­zan, sono arrestati anche il giornalista Gaetano Baldacci, fondatore del Giorno, il fa­moso filatelico Giulio Bolaffi. Il procuratore Scaglione l’ha avviata sulla base di una denuncia anonima.

Sciopero nazionale dei tessili dopo la rottura delle trattative. Un secondo sciopero è attuato il giorno 22

16 marzo: sciopero di ventiquattro ore dei postelegrafonici “per mettere ordine all’interno dell’azienda attraverso una libera trattativa sulla funzionalità del servizio e sull’utilizzazione del personale a disposizione”.

Sciopero nazionale dei tessili dopo la rottura delle trattative. Un secondo sciopero è attuato il giorno 22.

17 marzo: Pisa, gli studenti del neonato movimento manifestano in piazza del Duomo, poi raggiungono in corteo il rettorato per protestare contro le sospensioni inflitte agli ex occupanti.
Scioperano i 60 mila lavoratori occupati nell’industria della pastificazione e molitora, dopo l’esito negativo dell’incontro con la controparte. Questa categoria è in agitazione per il rinnovo del contratto dal’ottobre 1965, ha già effettuato 60 giornate di sciopero e si appresta ora a proseguire l’azione sindacale articolata e nazionale. Sempre nell’industria alimentare sono in agitazione per il rinnovo dei contratti i settori vini e aceto, vini e liquori, alimentari varie e conserve ittiche

20 marzo: raggiunto l’accordo sui problemi della pubblica amministrazione, il riassetto retributivo e delle carriere del personale dello Stato. Viene così revocato lo sciopero già proclamato per il giorno 21.
Rinnovato il contratto per i lavoratori del settore pelli e cuoio

Milano, il consiglio della facoltà di Architettura approva alcune delibere, accogliendo parzialmente le richieste avanzate dagli studenti.

21 marzo: arrestata, su segnalazione del Sid, Zarina Antoniola, ex componente del comitato centrale del Msi, con l’accusa di essere, insieme al marito Giorgio Rinaldi, una spia del Kgb.

25 marzo: Abbiategrasso (Milano), nona assemblea del Noe (Nouvel Ordre Europèen). All’incontro partecipano, tra gli altri, il francese Robert Leroy, legato al Ordre et Tradition e all’Aginter Press di Lisbona; il veneziano Carlo Maria Maggi e il torinese Vittorio Cogliati, nominato capo del “segretariato” italiano del movimento, entrambi del Centro Studi Ordine Nuovo. Leroy dichiarerà poi al settimanale L’Europeo che nell’assemblea si è parlato anche “di presa del potere in Italia: io sostengo che l’Italia potrebbe essere risollevata dalle disastrose condizioni in cui si trova con un putsch militare”. All’incontro partecipano anche i veneti Martino Siciliano, Paolo Molin e Delfo Zorzi, di Ordine Nuovo.,

28 marzo: papa Paolo VI promulga l’enciclica Populorum progressio, con la quale denuncia i misfatti del colonialismo e del neocolonialismo e i problemi del sottosviluppo e della fame nel mondo.

30 marzo: un Appunto della Questura di Roma, “avuto in copia dal dott. D’Amato” della Divisione Affari Riservati del ministero dell’Interno, illustra la situazione interna del movimento Nuova Repubblica: “L’on. Randolfo Pacciardi è seriamente preoccupato per le sorti dell’Unione Democratica Nuova Repubblica. Redarguendo i suoi più vicini collaboratori li ha accusati di pieno disinteresse per la vita del movimento, aggiungendo che essi restano legati ad esso soltanto per spillare quel po’ di denaro che l’organizzazione riesce a racimolare. Il leader dell’Udnr avrebbe in animo di procedere, entro breve termine, ad una specie di epurazione con l’allontanamento di almeno due dirigenti, uno dei quali potrebbe essere il noto Vittorio Sbardella”. Il documento ascrive poi al “noto Enzo Dantini” l’iniziativa di avvicinarsi a gruppi comunisti “cinesi”, iniziativa analoga a quella cui “stava lavorando Nino Aliotti nei giorni che precedettero il suo suicidio”.

Il generale Aldo Beolchini consegna la relazione sulle irregolarità compiute dal Sifar, a conclusione dei lavori della commissione da lui presieduta. La commissione ha rilevato che i fascicoli costituiti illegalmente ammontavano a “circa 157.000, dei quali 34.000 dedicati ad appartenenti al mondo economico, a uomini politici e ad altre categorie d’interesse rilevante per la vita della nazione”.

Una nota confidenziale, “da fonte attendibile”, viene inoltrata dalla Questura di Roma agli uffici Affari riservati sul conto di Randolfo Pacciardi: “L’on. Randolfo Pacciardi è seriamente preoccupato per le sorti dell’Unione democratica nuova repubblica, tanto che, recentemente, ad alcuni amici ha dichiarato che, continuando di questo passo, il suo movimento si avvia al totale disastro (…) Risulta a tale proposito, che nel tentativo di salvare il salvabile, il leader dell’Udr avrebbe in animo di procedere, entro breve termine, ad una specie di epurazione, con l’allontanamento di almeno due dirigenti, uno dei quali potrebbe essere il noto Vittorio Sbardella, sulla cui fede, d’altra parte, negli ambienti della stessa Unione, vengono nutriti non pochi dubbi. Lo Sbardella, infatti, al pari di altri giovani, viene sospettato di essersi orientato verso posizioni di estrema sinistra e c’è perfino chi afferma che egli mantenga contatti con elementi comunisti. A proposito dei contatti con altre formazioni politiche, va rilevato però che, negli ultimi tempi, Pacciardi avrebbe tollerato, o addirittura sostenuto, alcune iniziative in tal senso prese da alcuni dei suoi collaboratori, al fine di raccogliere anche semplici appoggi in situazioni contingenti. In tale quadro si inseriscono certi contatti avuti, di recente, da esponenti ‘dell’Agenzia radicale’ col giornalista pacciardiano Giano Accame e l’iniziativa del noto Enzo Dantini di avvicinarsi ad alcuni gruppi comunisti ‘cinesi’, iniziativa alla cui realizzazione stava lavorando Nino Aliotti, nei giorni che precedettero il suo suicidio”.

31 marzo: Roma, violenti incidenti si verificano tra polizia e dimostranti che protestano contro la visita del vice presidente americano Humphrey. Il bilancio è di decine di feriti e 7 arrestati.
Scioperano i pastai e mugnai per 24 ore per il contratto, mentre sono in agitazione i lavoratori del settore alimentari vari e delle conserve ittiche e vegetali
Rinnovato il contratto di lavoro per i 7.000 dipendenti dell’industria degli ombrelli

Marzo: il commissario Umberto Improta prende servizio, proveniente da Genova, alla Questura di Roma. E’ assegnato alla Squadra politica con il compito di occuparsi dei gruppi di destra.
Rinnovati in queste settimane i contratti provinciali per i braccianti a Cagliari, Catanzaro,Palermo, Cremona, Livorno. Proseguono le trattative in una decina di provincie, in altre sono in corso scioperi ed azioni di lotta quasi sempre unitarie per il rinnovo dei contratti provinciali. Importanti sono pure le iniziative attorno ai piani di zona, di particolare interesse, il piano elaborato a Lugo (Ravenna) che interessa 9 Comuni, e quello di S. Nicandro (Foggia). Un documento è stato presentato dalla Federbraccianti-CGIL in Siciliaall’ESA per riproporre un programma generale di sviluppo dell’agricoltura siciliana in cui i lavoratori abbiano un ruolo da protagonisti.Anche per i 20 mila lavoratori degli esercizi cinematografici si è ottenuto nei primi giorni del mese un positivo rinnovo del contratto nazionale 

1 aprile: rinnovato il contratto nazionale per i 30 mila lavoratori dell’industria dellefibre tessili artificiali e del cellophan 

2 aprile: Burgusio (Bz), l’esplosione di un ordigno devasta il cimitero – ossario militare danneggiando una ventina di loculi. Il cimitero era già stato l’obiettivo di un precedente fallito attentato.

12 aprile: Roma, incidenti durante un corteo per la pace nel Vietnam in via Veneto, in prossimità della sede dell’Ambasciata americana. Il bilancio degli incidenti è di 7 agenti di Ps feriti, 6 dimostranti anch’essi feriti e 4 arrestati.

Il deputato comunista Arrigo Boldrini presenta un disegno di legge per inserire i rappresentanti del Cvl e delle formazioni partigiane tra i membri “ordinari”, e non “straordinari”, del Consiglio supremo di difesa. La proposta era opportuna, secondo il relatore, perché “nei nuovi orientamenti strategici si [andava] proponendo, in termini di contrapposizione con il paese e perciò in modo profondamente sbagliato, il problema della guerriglia e della contro guerriglia”.

13 aprile: Viareggio, scioperano gli studenti dei licei la proposta di riforma Gui e in solidarietà con gli studenti pisani. Scontri con la polizia e al pomeriggio un corteo di 6000 persone chiede l’allontanamento del commissario che ha ordinato la carica

Bologna, occupata la facoltà di Medicina contro il Piano Gui

14 aprile: Atene, re Costantino scioglie il parlamento e convoca le elezioni per il 28 maggio.

15 aprile: il consiglio dei ministri, su proposta del ministro della difesa Roberto Tremelloni, destituisce il capo di Stato maggiore dell’esercito generale Giovanni De Lorenzo sostituendolo col generale Guido Vedovato. La decisione, diretta conseguenza della conclusione dei lavori della commissione di inchiesta presieduta dal generale Aldo Beolchini che ha accertato gravi “deviazioni” nella conduzione del Sifar. In particolare è stata accertata la costruzione di una grande quantità di fascicoli personali illegali ed ha accertato la responsabilità anche di De Lorenzo. Per evitare la drastica decisione si era tentato di indurre De Lorenzo a dimettersi spontaneamente, ma il generale ha rifiutato. Al consigliere di stato Andrea Lugo, componente della commissione Beolchini, che si è recato presso di lui offrendogli in alternativa al comando un incarico all’estero come ambasciatore ha risposto: “Se c’è stata una schedatura maggiore era conforme a quella che fa l’arma dei carabinieri e che fa la polizia. I fascicoli c’erano prima che io nascessi. Ho lavorato per me forse?”. E davanti alla commissione Beolchini aveva dichiarato: “Effettivamente l’incidenza del Servizio nelle questioni politiche c’è stata. Io sto zitto finchè non crepo. Bisogna stare zitti, se no cosa facciamo? Inguaiamo il governo, inguaiamo i ministri? Tutto va a favore dei comunisti, naturalmente”. Dichiarazioni poi coperte dal segreto di stato apposto dal sottosegretario Francesco Cossiga in accordo col presidente del consiglio Aldo Moro e col ministro Tremelloni. Secretato anche il colloquio tra Lugo e De Lorenzo. Vengono prese eccezionali misure di sicu­rezza: palazzo Chigi è circondato e protetto dalla Polizia, mentre viene isolato il ponte ra­dio dei carabinieri. Scoppia lo scandalo SIFAR.

Washington, 500.000 persone partecipano alla marcia contro la guerra nel Vietnam

17 aprile: Bologna, in un comunicato del Rettore e del Senato accademico si afferma che solo il Rettore può concedere l’uso dei locali universitari, che è stata legittima la serrata, che l’università non può tollerare azioni di disturbo alla normale attività e didattica, pena l’invalidazione dei corsi

19 aprile: muore a 91 anni l’ex cancelliere tedesco Konrad Adenauer.

Scioperano gli ospedalieri per il riassetto mansionale e retributivo delle carriere.
Rinnovato il contratto per i lavoratori occupati nell’industria delle lampade elettriche, valvole termoioniche, tubi luminescenti, apparecchi termostatici, ecc.
Venezia, gli studenti occupano l’istituto universitario di Architettura (Iuav) contro l’aumento delle tasse di iscrizione. L’occupazione si protrarrà per 2 mesi.

Bolivia, a Camiri sono arrestati lo scrittore francese Regis Debray, l’argentino Ciro Bustos e il fotografo anglo cileno George Roth.

21 aprile: Grecia, colpo di stato dei militari, con l’appoggio dei servizi segreti americani e con la connivenza della monarchia, per impedire la prevista vittoria elettorale delle sinistre che sostengono il leader di centro Papandreu. I colonnelli Papadopoulos e Pattakos fanno arrestare migliaia di oppositori, sciolgono il Parlamento, sopprimono le libertà politiche, instaurano nel Paese una rigida censura e un clima duramente repressivo. In dicembre re Costantino, completamente esautorato dalla giunta militare, fuggirà a Roma. Il regime fascista dei colonnelli diventa il retrobottega del terrorismo di destra, anche italiano. (v. https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/–il-colpo-di-stato-in-grecia-e-il-regime-dei-colonnelli)

Il governo italiano annuncia la distruzione dei 157.000 fascicoli prodotti dal SIFAR. Lo si desume dall’illustrazione dei lavori della commissione Beolchini fatta dal ministro della Difesa Tremelloni. Gran parte della relazione resta, però, coperta dal segreto militare. Il ministro della Difesa, Roberto Tremelloni, al Senato dichiara che esiste la possibilità “che il mancato ritrovamento di alcuni fascicoli del Sifar possa essere stato causato dal trambusto conseguente a vari spostamenti degli uffici (…)” . E conclude che “per rispettare esigenze non derogabili del segreto di sicurezza, e per altri motivi di provata riservatezza intorno alle persone indagate, non posso offrire alle Camere il testo integrale del rapporto della Commissione d’inchiesta”.

23 aprileFirenze, prima manifestazione nazionale a sostegno della resistenza vietnamita, indetta dall’Organizzazione degli studenti universitari (Ugi). I militanti della sinistra extraparlamentare contestano Giorgio La Pira durante il suo discorso, poi abbandonano la manifestazione scontrandosi con la polizia che impedisce loro di defluire in corteo, presso la sede del consolato americano.

24 aprile: la capsula sovietica Soyuz I si schianta a terra in fase di rientro dallo spazio. Muore nell’impatto l’astronauta Vladimir Komarov.

25 aprile: Napoli, una manifestazione di giovani comunisti contro la guerra in Vietnam è bloccata dalla polizia. I manifestanti entrano in contatto con gruppi di missini. Il bilancio degli scontri è di sedici feriti e 24 fermati.

Tessera (Venezia), gli ordinovisti Giuliano Campaner, Delfo Zorzi e Piero Andreatta devastano la locale sezione del Pci.

27 aprile: Amintore Fanfani interviene al Senato sul conflitto vietnamita

Sciopero unitario di 24 ore per il contratto dei 10 mila chimici ENI. L’astensione è stata decisa dai tre sindacati perché che l’azienda di Stato, dopo le 12 giornate di sciopero attuate dalla categorie, continua a proporre miglioramenti irrisori

28 aprile: il campione del mondo dei pesi massimi Cassius Clay si dichiara obiettore di coscienza e rifiuta di arruolarsi e di recarsi a combattere in Vietnam.

Conclusa la trattativa per il nuovo contratto dei lavoratori occupati dell’industria dei laterizi. II contratto che era scaduto nel novembre del 1965, interessa circa 60 mila operai

29 aprile: Washington, l’ambasciatore italiano Sergio Fenoaltea si dimette non condividendo le riserve del ministro degli Esteri Amintore Fanfani sui bombardamenti americani in Vietnam.

Aprile: “rinnovati i contratti provinciali dei braccianti a Milano, Livorno, Viterbo e Sassari e continuano le trattative in numerose altre province. Per il settore risicolo dopo un primo incontro, le trattative sono state rotte unitariamente dalla Federbraccianti, FISBA e UISBA a seguito dell’atteggiamento intransigente della controparte. Scioperi ed importanti manifestazioni hanno avuto luogo l’11 a Siracusa dove si è svolta una imponente manifestazione per le vie della città; il 17, 18 e 19 in Sicilia con combattive manifestazioni nei centri agricoli più importanti ed un concentramento provinciale a Trapani; il 19 a Livorno con due manifestazioni di zona, il 22 in Emilia con numerose iniziative locali ed una manifestazione provinciale a Ravenna; il 21 e 22 in Lombardia con scioperi e manifestazioni di zona; il 24 a Rovigo con due riuscite manifestazioni di zona; specificatamente per il rinnovo del contrattoprovinciale 48 ore di sciopero si sono svolte il 27 e 28 in provincia di Ferrara; molte iniziative attorno ai problemi della forestazione sono in corso in Calabria: occupazione di cantieri, scioperi, delegazioni dalle autorità locali e centrali; la lotta ha assunto una notevole ampiezza in provincia di Cosenza. Vanno segnalati inoltre gli scioperi in numerose aziende del Ravennate.Nel corso di questo mese ha avuto inoltre luogo la riunione del C.E. il 14 aprile, la conferenza stampa il 13; sono convenute a Roma delegazioni da tutta Italia il 12, 13 e 14, le quali si sono recate dai gruppi parlamentari, alla Presidenza della Camera e Senato, al Ministero del Lavoro per riproporre l’urgenza della riforma del collocamento e previdenza. Si sono tenuti inoltre, la conferenza dei braccianti pugliesi l’8 aprile a Bari ed il Congresso dei Florovivaisti il 22, 23 e 24 a Sanremo” (da Rassegna sindacale n. 111 maggio 1967)
Rinnovato, dopo tre giornate di sciopero nazionale articolato effettuate nel corso del 1967 e diverse sessioni di trattative, il contratto per i 10 mila lavoratori delle aziende elettriche municipalizzate. Con il nuovo contratto i lavoratori delle municipalizzate che avevano già ottenuto lo stesso trattamento normativo dell’ENEL, hanno realizzato anche la parificazione del trattamento economico. Per quanto riguarda la situazione particolare delle aziende di Milano, Roma e Torino sono previsti incontri in sede aziendale per la precisazione di alcuni aspetti di trattamenti extra contrattuali vigenti.
Dopo dure lotte, è stato rinnovato il contratto nazionale dei doppiatori cinematografici
Rinnovati, dopo un lungo periodo di lotte e di trattative, i contratti nazionali di lavoro dei settori vini e liquori e vini comuni e aceti

Primavera: Mino Pecorelli inizia, sul periodico Mondo d’Oggi, una campagna contro gli esponenti socialisti Pieraccini e Corona accusandoli di aver preso soldi dal SIFAR. Evi­dente la derivazione sifariana di documenti e fondi per il giornale.

Maggio: Napoli, occupata l’università.

1° maggio: Spagna, le Comisiones Obreras organizzano in diverse città spagnole la ricorrenza della festa del lavoro; ne seguono scontri con la polizia franchista. A dare man forte agli operai, manifestano anche molti studenti.

Washington, in un documento della Cia si fa il nome di Clay Shaw, milionario americano, fra i dirigenti del Centro mondiale commerciale (Cmc), indagato come uno dei mandanti dell’omicidio di John Kennedy. Il Cmc viene ritenuto uno dei canali utilizzati dalla Cia per far giungere finanziamenti clandestini agli oppositori del centro sinistra in Italia.

2 – 3 maggio: sciopero di 48 ore dei 500 mila dipendenti comunali. Manifestazioni in diversi centri del paese. 

3 maggio: in un articolo sul New York Times, il giornalista Cyrus L. Sulzberg afferma che il colpo di Stato militare in Grecia è attuato seguendo un piano della Nato predisposto per prevenire un’eventuale presa del potere da parte dei comunisti

Il deputato socialista Luigi Anderlini, rivolgendosi nel corso di un dibattito alla Camera dei deputati, al ministro della Difesa Roberto Tremelloni, afferma: ”Se riandiamo con la memoria ad alcuni episodi del passato (anche volendo accettare il fatto che alcuni uomini politici non sapessero tutto quello che stava accadendo) e ripensiamo per un momento alle dimensioni dello scandalo e a come esso è nato: la sparizione dei fascicoli (con la conseguente spada di Damocle del ricatto che pende su una parte cospicua della classe dirigente democristiana ), la vastità delle diramazioni del Sifar, gli interventi nei congressi dei partiti politici, tutto questo non può non indurci a ritenere, signor ministro, che uomini come il generale De Lorenzo, prima al servizio di questo o di quell’uomo politico, abbiano a un certo momento cominciato a lavorare in proprio, svolgendo un’azione autonoma. Quanto dico, signor ministro, non esime i politici dalle loro responsabilità sempre esistenti (…) non foss’altro che sotto il profilo del difetto di vigilanza. Ma chi ci esime dal ritenere che in taluni ambienti militari si pensasse a qualcosa di più che non al semplice ricatto di questo o quell’uomo politico, a qualcosa di più che non alla carriera personale di questo o quel generale? Problemi di questo .tipo e di questa natura si risolvono avendo il coraggio di andare fino in fondo, di tagliare la cancrena come fanno i chirurghi, senza riguardi per nessuno: domani potrebbe essere troppo tardi per tutti! (…) Credo che tutti ricordiamo l’atmosfera assai pesante nella quale si svolse la lunga crisi di governo del luglio 1964. Ci potremmo trovare, forse abbiamo rischiato di trovarci nel luglio 1964, di fronte ad una notte come quella che i generali greci hanno recentemente organizzato per strangolare la democrazia greca. Io penso ai fascicoli del Sifar. Poteva essere nella mente di qualcuno la rete entro la quale far cadere l’intera classe dirigente del nostro paese”.

5 maggio: sciopero di 24 ore dei bancari dopo la rottura delle trattative per il contratto. Altro sciopero di 48 ore è programmato per il 31 maggio.

8 – 9 maggio: sciopero di 48 ore degli 11.000 lavoratori degli appalti ferroviari, impegnati  da tempo per il rinnovo del contratto nazionale

9 maggio: sul settimanale Tempo, Renzo Trionfera scrive che Giovanni Gronchi ha “su tutte, una responsabilità gravissima: asservì i settori segreti alla sua corte personale. Le deviazioni cominciarono allora (…) Il capo del Sifar, il generale De Lorenzo, e i suoi collaboratori erano agli ordini e al servizio, anche al più basso servizio, del capo dello Stato”.

10 maggio: il settimanale l’Espresso titola “14 luglio 1964: complotto al Quirinale. Segni e De Lorenzo preparavano il colpo di Stato”. Il giornalista Lino Jannuzzi rivela l’esistenza del Piano Solo, la schedatura di migliaia di uomini politici e il coinvolgimento dell’allora presidente della Repubblica Antonio Segni. A seguito della il presidente del consiglio Aldo Moro incarica il ministro della difesa Roberto Tremelloni di individuare all’interno dell’arma dei carabinieri possibili informatori del settimanale. Tremelloni gira la richiesta al comandante Carlo Ciglieri, che affida a sua volta l’indagine al generale Giorgio Manes, vicecomandante. Ciglieri terrà per sè il rapporto, mandando a Moro soltanto un appunto: l’attività di De Lorenzo è stata quella “derivante da compiti strettamente istituzionali”. Sull’esistenza dei possibili informatori nessuna notizia. Quando dopo qualche mese il tribunale di Roma scoprirà l’esistenza del rapporto redatto da Manes, ad esso verrà apposto il segreto di stato. Nel frattempo il generale Giovanni De Lorenzo e il colonnello Mario Filippi presentano querela contro l’Espresso.

L’ufficio stampa del Quirinale rende noto il testo di un telegramma inviato da Giuseppe Saragat ad Antonio Segni: “Caro Segni, ho letto con indignazione le calunniose affermazioni contro la tua persona pubblicate da un settimanale romano. Mentre respingo con disgusto questa vergognosa speculazione, ti esprimo la mia affettuosa e devota solidarietà”.

11 maggio: la Gran Bretagna chiede di entrare nel MEC.

Roma, la presidenza del Consiglio emette un comunicato: “Il governo ha già nettamente smentito le notizie pubblicate da un settimanale romano circa un preteso colpo di Stato organizzato nel corso della crisi governativa del luglio l964. La smentita è fondata sulla diretta e personale conoscenza del presidente del Consiglio (Moro) sia delle vicende della crisi, sia del colloquio che egli ebbe, insieme con il ministro degli Affari esteri dell’epoca (Saragat) con l’allora capo dello Stato (Segni). Non risponde a verità che in quel colloquio sia stata pronunciata la frase di pura invenzione che viene attribuita all’attuale presidente della Repubblica e che è stata da questi categoricamente smentita. Non risponde neppure a verità che il capo dello Stato dell’epoca (al quale il governo esprime la sua deferente solidarietà, nella comprensibile amarezza che lo colpisce con questo denigratorio attacco di stampa) abbia in alcun momento tramato contro le istituzioni dello Stato. Pure affermazioni destituite di attendibilità, o distorti riferimenti a circostanze e a dichiarazioni già note, non aventi alcun riferimento coi fatti falsamente asseriti, non possono dare credito ad accuse di tanta gravità, né dar luogo, conseguentemente, a una discussione parlamentare”.

12 maggio: rotte le trattative per il contratto dei telefonici. In particolare per la posizione negativa della controparte sulla contrattazione integrativa aziendale. Uno sciopero nazionale è stato programmato unitariamente dai sindacati nazionali di categoria della CGIL, CISL, UIL, per il primo giugno
Firmato il contratto dei minatori. Aumenti del cinque per cento sui minimi tabellari e aumento di 60 lire giornaliere dell’indennità di sottosuolo.
Firmato il contratto di lavoro per gli addetti all’industria della pastificazione

Giuseppe Petrilli, nel corso della riunione della direzione nazionale della Dc, ricorda nella sua relazione“le caratteristiche ancora largamente preindustriali dello stato e della società italiana”, affermando che nel 1963 – 64 “queste componenti(…) hanno concorso, assai più delle intenzioni e delle velleità degli uomini a determinare il corso degli avvenimenti”.

Bologna, congresso nazionale del Partito Radicale.

L’Astrolabio pubblica un articolo (“Anatomia di un colpo di stato” di Ferruccio Parri in cui si si legge: “comincia qualche anno avanti il 1960, da quando il predetto generale(De Lorenzo, ndr)prende il comando del Sifar, ma è il 1960 l’anno di svolta. E’ l’anno delle voglie autoritarie dell’onorevole Tambroni, di Genova e del sangue sulle piazze d’Italia (…) Lo stesso Tambroni tenne più tardi a spiegarmi i suoi propositi di governo, a respingere i sospetti sulle sue intenzioni, a dolersi amaramente dell’operato nei suoi riguardi di alcuni capi del suo partito. Fatto sta che a parte le sue propensioni socialfasciste, si era diffuso in quei mesi il cattivo odore delle bustarelle, dello spionaggio e degli intrighi. Non era ancora noto allora, almeno fuori di certi ambienti, l’impiego politico del Sifar”.

13 maggio: firmato il contratto dei 40.000 minatori i quali, hanno sostenuto una lunga azione sindacale per la soluzione della vertenza contrattuale aperta fino dall’ottobre 1965

16 maggio: Roma, scontri davanti alla facoltà di Architettura tra polizia e studenti che da 4 giorni occupavano la facoltà.

Firmato tra ministero dei Trasporti e segreterie confederali un protocollo per la regolamentazione dei rapporti tra Ferrovie dello Stato e sindacati e dei compiti delle commissioni interne
Firenze, il mancato funzionamento delle fognature, dopo un forte nubifragio, provoca l’allagamento di gran parte della città, mostrando la precarietà dei lavori post alluvione

17 maggio: secondo sciopero unitario dei 160.000 lavoratori (in prevalenza donne) del settore calze e maglie che vi hanno partecipato con astensioni dal lavoro che vanno dal 90 al 100%.

18 maggio: rotte le trattative per il rinnovo del contratto dei tessili. Le organizzazioni sindacali di categoria della Cgil, Uil, Cisl che avevano presentato proposte unitarie sui punti in discussione dell’orario di lavoro, le ferie, l’indennità di anzianità e aumento salariale, in presenza del rifiuto degli industriali di prendere in considerazione (come detto in un comunicato comune) le proposte presentate su tali punti, nonché in considerazione delle riaffermate posizioni negative padronali in ordine della revisione della procedura per l’assegnazione del macchinario e per i cottimi, hanno deciso di indire quattro giornate di sciopero che verranno effettuate nei giorni 23, 27, 30, 31 maggio. Immediatamente sospesi gli straordinari.

Roma, grande manifestazione per la pace organizzata dalla Cgil in piazza San Giovanni. Nel suo intervento il segretario generale della Cgil Agostino Novella ha detto, tra l’altro: 
“L’allarme per la gravita della situazione internazionale ci viene dai drammatici sviluppi degli avvenimenti nel Vietnam e dall’eroica lotta che il popolo vietnamita conduce per la sua indipendenza nazionale; ci viene dalla crescente aggressività, cinica e spietata, che l’imperialismo americano sviluppa attraverso la politica dell’escalation. Ma ci viene anche dalla Grecia, dove il colpo di stato organizzato dai militari e dal monarca, ha stroncato tutte le libertà democratiche, dove i migliori figli di questo popolo sono stati incarcerati e sono anche minacciati di morte (…)”Ed ecco il quadro delle iniziative e delle manifestazioni più importanti. A Venezia, il 22 maggio, è stato proclamato lo sciopero dalle 16,30 in poi e si è svolta una manifestazione della Camera del Lavoro, preceduta da un corteo. Lo stesso giorno, a Firenze, la CCdL, oltre a partecipare attivamente alla preparazione e allo svolgimento delle iniziative e del comizio promossi dal Comitato per la pace, ha dichiarato uno sciopero di un’ora in tutte le attività: vastissima ed entusiasta è stata la partecipazione dei lavoratori; in molte fabbriche, hanno scioperato anche lavoratori della Cisl e della Uil.
Un successo imponente ha avuto la manifestazione indetta il 30 maggio dalle Camere del Lavoro di Livorno, durante la quale ha parlato il segretario della Cgil Rinaldo Scheda. A Napoli, il 23, corteo e comizio con presenza massiccia di lavoratori. Altre manifestazioni, sempre articolate sul corteo e sul comizio, si sono svolte il 20 maggio a Reggio Calabria, il 23 a Terni, il 22 a Novara, il 22 a Biella, il 23 ad Alessandria, il 26 ad Asti, il 20 a Carrara (nel quadro di una manifestazione unitaria), il 24 a Massa, il 23 a Padova, il 22 a Verona (nel quadro di una iniziativa unitaria dei movimenti giovanili), il 24 a Pordenone (in una manifestazione del Comitato per la pace), il 24 a Forlì (dove il comizio è stato preceduto da quattro cortei), il 21 a Bologna (nel quadro di una grande manifestazione), il 26 a Foligno, il 28 a Perugia (insieme al Comitato per la pace), il 27 a Latina, il 26 a Taranto (dove la manifestazione è stata preceduta da un appello di membri di CI ai lavoratori e ai cittadini), il 24 a Potenza, il 19 a Cagliari (dove la CCdL ha lanciato in tutte le fabbriche un appello per sviluppare iniziative di protesta).
A Torino, il 20 maggio, la Camera del Lavoro ha partecipato al corteo e alla manifestazione promossi da un comitato unitario e dai movimenti giovanili; il 22 si è svolto un grande attivo sindacale, al cui termine è stato lanciato ai lavoratori un appello che li invitava a discutere il problema e a manifestare, anche con brevi fermate di lavoro; nei giorni seguenti sono stati votati o.d.g. in numerose aziende.
Fermate spontanee del lavoro hanno avuto luogo il 19 maggio a Livorno. Manifestazioni, cortei, sospensioni del lavoro si sono svolti, e pienamente riusciti, in un grande numero di centri minori della Toscana. A Pisa, il 23, la CCdL ha indetto una manifestazione (comizio e corteo), alla quale hanno aderito associazioni democratiche e partiti. A Siena, il 26, corteo e manifestazione, sciopero di mezza giornata nelle campagne, dalle 16 alle 19 in città.
A Genova, il 26, sciopero di tutte le categorie dalle 16,30 in poi, corteo, comizio del segretario
confederale Vittorio Foa: pieno successo. A Rovigo, la CCdL ha diffuso un appello a sviluppare
iniziative. A Ferrara, il 24, corteo e manifestazione, sciopero di mezza giornata nelle campagne, dalle 16 nelle altre attività. A Modena, manifesto della CCdL, o.d.g. in molte fabbriche, varie manifestazioni comunali.
In Sicilia, manifestazioni e cortei il 19 maggio in numerose località, sciopero unitario di un’ora
(con adesione CISL e UIL), il 24 a Caltanissetta, forte caratterizzazione per la pace allo sciopero del 29 dei braccianti.
Un’altra serie di iniziative differenziate sono state assunte dalla CCdL di Roma, dopo la grande
manifestazione di S. Giovanni a livello di categoria e di azienda. Altre iniziative e manifestazioni si sono svolte inoltre a Rimini, Ravenna, Reggio Emilia, Parma, Vicenza, Lecce, Foggia, Viterbo, Grosseto, La Spezia, Trieste, Frosinone”.    (Da rassegna Sindacale n. 11 del 28 maggio 1967)

Il direttore de Il Borghese, Mario Tedeschi, rivela che il generale Ettore Musco, direttore del Sifar, nel 1955 compilò un dossier sul conto di Giovanni Gronchi, candidato alla Presidenza della repubblica, e lo trasmise agli americani. La notizia non verrà mai smentita.

19 maggio: il capitano dei carabinieri Massimo Pugliese, del Centro di controspionaggio del Sid di Cagliari, invia una nota al capo dell’Ufficio D colonnello Enzo Viola con la seguente segnalazione: Esiste al Ministero della difesa una cellula comunista la quale ha avvertito la direzione del partito al momento del cambio di guardia Andreotti – Tremelloni che dagli uffici del ministero venivano levati decine e decine di fascicoli. Se ne sarebbero caricati dieci camioncini. La sera prima del cambio di guardia i camioncini, preceduti dal segretario particolare di Andreotti, sarebbero partiti per destinazione ignota. Tra gli autisti sarebbero stati presenti due comunisti, i quali conoscono la destinazione dei camioncini e l’hanno segnalata alla direzione del Pci”. Il “cambio di guardia” a cui la nota si riferisce è quello avvenuto nel febbraio 1966, quando Roberto Tremelloni era subentrato a Giulio Andreotti come ministro della difesa. Il colonnello Viola rispedirà la nota al mittente invitandolo a distruggerla e “ad attenersi, per l’avvenire, nell’attività di ricerca alla stretta osservanza dei limiti imposti dai compiti istituzionali”.

20 maggio: Palermo, durante una manifestazione contro l’imperialismo americano, la polizia carica i dimostranti ferendone sei, Arrestato la militante del Psiup Marta Andreoli e il segretario regionale della Fgci Franco Padrut, il quale sarà liberato il 27 dicembre del 1968.

21 maggio: sull’Astrolabio, Ferruccio Parri scrive: “Il generale De Lorenzo gioca sulle parole se smentisce il colpo di stato: questa è una frase vaga che si attaglia ad interventi variabili tra l’involuzione autoritaria, la soluzione gollista, il repulisti alla greca. Segni non credo pensasse in nessun modo ad un colpo alla greca. Era purtroppo chiaro per me che aveva progettato uno scavalcamento del potere esecutivo. E non sarebbero dipesi da lui i seguiti e gli sviluppi di una situazione di tensione e minaccia che avrebbe potuto diventare peggiore di Genova 1960. Mi disturbavano fortemente le notizie sulla organizzazione di nuove milizie volontarie coma ala di piazza dei carabinieri”.

22 maggio: Firenze, 12 feriti e 43 fermati sono il bilancio di una manifestazione contro l’escalation dell’intervento americano in Vietnam. Due manifestanti sono denunciati

23 maggio: primo sciopero, dei tre programmati nel mese, dei tessili dopo la rottura delle trattative. Gli altri scioperi sono in calendario per i giorni 27, il 30 e il 31.

Il comandante dell’Arma dei carabinieri, Carlo Ciglieri, ordina al vice comandante, Giorgio Manes, di chiudere entro il 10 giugno l’inchiesta interna sulla fuga di notizie pubblicate dall’Espresso, avvenuta all’interno dei comandi dell’Arma.

25 maggio: Roma, la polizia carica una manifestazione per la pace nel Vietnam, provocando decine di feriti, fermando 150 persone e arrestandone quattro.

Roma, il giornale Vita pubblica un articolo a firma F.R. in difesa dell’operato di Antonio Segni: ”Egli non mirava a una soluzione autoritaria – scrive l’articolista – ma, al contrario, voleva raggiungere un equilibrio democratico capace di fronteggiare la situazione proprio per evitare che essa potesse degenerare, aprendo la strada ai cercatori dì avventure. De Lorenzo non aveva capito nulla di tutto questo. Era fermo alla sua logica militare, e non percepiva il senso della logica politica. In quello che il presidente gli aveva detto aveva intravisto soltanto la possibilità che gli si presentasse l’occasione buona per fare proprio quello che Segni voleva evitare (…) E così, in pieno luglio, il generale fu vittima di un colpo di sole. Fu questo l’unico ‘colpo’ a prodursi realmente in quei giorni. Esso non portò conseguenze pratiche di nessun genere. Tutto si ridusse a una riunione di ufficiali dei carabinieri che De Lorenzo considerava fedelissimi: a dispetto delle smentite, “Vita” è in grado di precisare che essa ci fu realmente, e che non si trattò di un normale rapporto ai quadri, dato che non erano presenti né il vice comandante dell’Arma generale Manes, né il capo di Stato maggiore generale Picchiotti, né i comandanti delle tre divisioni (…) Tuttavia la situazione politica era pur sempre a un punto critico. Se i partiti non avessero fatto prevalere l’interesse generale sulle proprie prospettive particolari, se l’adozione di programmi demagogici avesse dovuto accrescere la sfiducia, dopo qualche mese, con l’arrivo dell’inverno, la disoccupazione sarebbe aumentata e la coalizione quadripartita non sarebbe stata in grado di controllare la situazione. A quel punto qualcuno avrebbe potuto presentarsi come il salvatore della Patria, con un programma di governo realistico, e tentare l’avventura. Chi poteva essere questo qualcuno? In quel momento non mancavano uomini che si atteggiavano a De Gaulle italiani, e che si sentivano predestinati a un ruolo personale. Ma fra essi, non c’era certamente l’onorevole Segni”.

28 maggioFirenze, intervento della polizia contro una quindicina di cosiddetti capelloni forzatamente trasferiti nelle rispettive città di origine. Contro la presenza di questi giovani per strada c’è da registrare una dura presa di posizione dei commercianti: farebbero scappare i clienti essendo sporchi e occuperebbero spazio davanti ai negozi

29 maggioLisbona, incontro con “rappresentanti di gruppi esteri” indetto da Ordre et Tradition, organizzazione strettamente collegata all’agenzia Aginter Press. Per quanto riguarda la partecipazione italiana è segnalata la presenza di Sergio Poltronieri (alias Umberto Mazzotti) del Cson (Centro Studi Ordine Nuovo) e di Armando Mortilla, informatore della Divisione affari riservati del ministero dell’interno con lo pseudonimo di Aristo.

30 maggioNigeria, l’etnia Ibo si dichiara autonoma e fonda la Repubblica del Biafra.

31 maggio: l’ammiraglio Eugenio Henke scrive al comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Ciglieri, concordando che l’armamento del Sid depositato presso le caserme dei carabinieri in Friuli vi fosse custodito in forma fiduciaria, mentre il V Comiliter di Padova (ufficio Monografie, diretto dal colonnello Specogna) impartisse direttamente le istruzioni per un eventuale uso informandone il comando della Legione carabinieri di Udine.

Maggio: Pino Rauti è in Grecia come inviato de Il Tempo.

Sul periodico Reazione, Giovanni Ventura pubblica il testo di un manifesto che trae origine, “riferimento e spunto dagli ultimi episodi di sovversione organizzata all’università di Roma”“Gli universitari fascisti di Castelfranco Veneto – si legge – constatata la più recente convergenza sovversiva, estesa dai servi proletari ai chierici bastardi, e occasionata dall’interesse di una oscura e bugiarda necrofilia, affermano il senso di una più precisa e attiva discriminazione volta a definire la democrazia come infezione dello spirito e pratica immorale e a evidenziare in modo netto, riconoscibile, differenziato, ciò che essi non debbono essere”.
Forti scioperi di braccianti si sono svolti in provincia di Ferrara per spezzare l’intransigenza padronale nella trattativa per il rinnovo del contratto provinciale. Vivaci iniziative di lotta hanno avuto luogo in PugliaRovigoRavenna sui problemi dell’occupazione, gli integrativi aziendali, i piani di zona. Scioperi a rovescio in Calabria per l’apertura dei cantieri della Forestale. Scioperi nei Comuni dove è diffusa la coltivazione del riso per l’accordo interprovinciale per la monda e raccolta del riso.Ancora aperte 45 vertenze per il rinnovo dei contratti provinciali (oltre un milione di lavoratoriagricoli interessati); non si è conclusa ancora la vertenza per il patto nazionale dei salariati fissi (180.000 lavoratori interessati); sono poi aperte le vertenze del settore florovivaistico, risicolo, forestale. In quasi tutte le provincie sono inoltre aperte le vertenze per la colonia. 

Torino, esce il primo numero di Ombre Rosse. Questa prima serie, incentrata sulla critica cinematografica e sulla documentazione del movimento studentesco del 1968, cesserà le pubblicazioni nel dicembre 1969. Le pubblicazioni della nuova serie riprendono nel gennaio-marzo del 1973, all’insegna di una maggiore attenzione alla riflessione teorica sulla classe e dentro il movimento e alla critica culturale (intendendosi con ciò soprattutto la cultura umanistica). Tra le figure principali Goffredo Fofi, Piergiorgio Bellocchio, Luigi Manconi. Il n. 33 del 1981 ha segnato la fine dell’esperienza.

1° giugno: sciopero di 24 ore dei telefonici dopo la rottura delle trattative per il contratto.

2 giugnoBerlino, ucciso lo studente Benno Ohnesorg. Manifestazioni di protesta nelle principali città della Germania.

3 giugnoRoma, il governo ottiene la fiducia della Camera sulla questione del SIFAR. Sono bocciate le mozioni di PCI e PLI per l’istituzione di commissioni parlamentari d’inchiesta.

5 – 10 giugno: inizia la “guerra dei sei giorni” fra Israele ed Egitto, alleato con Siria e Giordania, in seguito alla decisione di Nasser di chiudere il golfo di Aqaba alle navi israeliane. L’esito é disastroso per gli arabi: l’aviazione israeliana distrugge gli aerei egiziani prima che possano decollare e le truppe israeliane, comandate dal generale Mose Dayan, dilagano in Cisgiordania, nel Sinai e sull’altopiano del Golan. In pochi giorni Israele ha più che raddoppiato il suo territorio. L’Onu valuta in 350.000 i rifugiati palestinesi scappati dalla Cisgiordania in Giordania e in Siria.

6 giugnoRoma, si conclude la prima fase degli incontri tra CGIL, CISL e UIL per la verifica delle prospettive dell’unificazione sindacale. Al termine della riunione viene diffuso un comunicato in cui, tra l’altro, si afferma che “le segreterie confederali, mentre constatano relazioni migliorate ed un leale rispetto delle differenti opinioni, ritengono di dar luogo a modi di consultazioni più permanenti per una ricerca di intese comuni: in definitiva lo stabilimento di nuove regole di comportamento”.

8 giugno: sciopero nazionale dei tessili. Altri scioperi sono programmati il 14, 20 e 24 successivi.

New York, il Consiglio di sicurezza dell’Onu impone alle parti in conflitto la cessazione delle ostilità nel Sinai.

Milano, la “Squadra 54” invia alla direzione Affari riservati del ministero degli interni, una nota informativa sul gesuita Angelo Arpa e l’Istituto Colombianum: “L’Istituto Colombianum, con sede in Genova, in piazza S. Matteo 15, piano III, si propone di approfondire lo studio e lo sviluppo dei rapporti culturali tra l’Europa e gli altri Continenti e in particolare in direzione dell’America Latina. L’Istituto che è stato diretto sino ai giorni scorsi dal noto gesuita, Padre Angelo Arpa, negli intendimenti dei suoi ispiratori aveva anche lo scopo di contrastare la penetrazione comunista negli ambienti intellettuali. Ma nonostante le sovvenzioni ricevute dall’Unesco e dal ministero del Turismo e dello spettacolo, a causa di combinazioni finanziarie dall’esito poco felice, ideate dal suo direttore, nel campo dell’editoria e del cinema, ha finito, fin dal 1963, con l’avvalersi di risorse economiche o offerte da ambienti di sinistra, e per cadere completamente sotto il controllo comunista. Ne è risultato un affiancamento nelle attività direzionali di padre Arpa, ad opera di elementi notoriamente filo-marxisti”.

12 giugnoMilano, alle 5 del mattino la polizia rade al suolo la tendopoli di Mondo Beat di via Ripamonti. Nei giorni successivi continuerà la caccia ai “capelloni”.

Il vice comandante dell’Arma dei carabinieri, Giorgio Manes, trasmette al comandante generale Carlo Ciglieri la relazione sulla fuga di notizie avvenuta all’interno dell’Arma. Manes scrive: “Interferenze notate nel corso delle indagini (…) Non tutti gli ufficiali interrogati sono stati veritieri, come se fossero destinatari di pressioni (…) alcune circostanze emerse: l’intervento di elementi del Sifar che avevano provveduto a consegnare a comandi dell’Arma liste da compilare di persone da arrestare; e che tutto ciò era avvenuto all’insaputa degli organi di pubblica sicurezza, responsabili per legge dell’ordine pubblico (…).

14 giugno: Guerin Serac risponde ad una lettera di Pino Rauti, precisando che “l’apertura che avevo fatto esorbitava dal quadro di utilizzazione dei Suoi elementi disponibili. Le proponevo qualora, come lei aveva affermato, lei disponesse di quadri competenti, di assumere un affare per suo conto”.

15 giugno: in un discorso a Benevento il presidente Saragat afferma che, in attesa di una piena efficienza dell’ONU, è necessario rafforzare la NATO, le cui finalità sono puramente difensive. E’ un intervento che travalica i poteri del Capo dello Stato interferendo nel me­rito delle linee di politica estera fissate dal governo e approvate dal parlamento. Le critiche si ripeteranno in settembre per le dichiarazioni di Saragat durante la visita ufficiale in Canada e Stati Uniti.

15 – 17 giugno: decine di migliaia di giovani partecipano al raduno pop di Monterey.

16 giugnoMilano, Onda Verde organizza una manifestazione in piazza Duomo con grandi cartelli a favore dell’obiezione di coscienza di Valcarenghi e Vassallo. Interviene la polizia. Alcuni manifestanti entrano nella sede del Corriere della Sera e distribuiscono un “decalogo del buon giornale”. Andrea Valcarenghi si presenta alla caserma di Cosenza e rifiuta la divisa. Poco dopo, insieme con Vassallo, è tradotto nelle carceri di Gaeta.

Il terrorista austriaco Peter Kienesberger, secondo un rapporto dei carabinieri di Bolzano, ha collaborato col Sifar tenendo i contatti, in particolare, col capitano dei carabinieri Angelo Pignatelli, comandante del Sottocentro Sifar di Bolzano. Si legge nel rapporto: “Negli anni 1964-1965 il capitano Pignatelli ha avuto contatti con il cittadino austriaco Peter Kienesberger, il quale si era offerto di fornire, dietro compenso, informazioni idonee a favorire la repressione dell’attività terroristica connessa alla particolare situazione altoatesina”. All’operazione era interessato anche il maggiore Renzo Monico, capo del Centro di controspionaggio di Verona del Sifar. Kienesberger è un dirigente del Bas.

La fonte Armando Mortilla (“Aristo”) informa la divisione Affari riservati che “Enzo Generali non gode alcuna fiducia presso i dirigenti di Ordre et tradition anche se costoro continueranno ad avere col Generali contatti che però non riguarderanno questioni delicate. Secondo una notizia fornitaci dal dr. Rauti, il Generali è informato di questo mutamento nei suoi confronti da parte di Ordre et tradition che egli attribuisce a calunnie che sono state messe in giro dalla sua ex signora Sira Gianfranceschi. In effetti sembra che l’ex collaboratore di Ciombè sia impelagato in alcuni affari e traffici (…)Firenze, arrestato il dinamitardo che ha fatto esplodere nella notte una bomba contro la sede della Sip di via Masaccio: è un garzone lattaio, Mario Degli Innocenti, fanatico nazista

17 giugno: esplode la prima bomba H cinese.

21 giugno: intervenendo all’ONU sulla questione mediorientale, il presidente del consiglio Moro, afferma che debba essere risolta dall’ONU e sollecita Israele e i paesi arabi al reciproco riconoscimento.

Firmato il contratto dei telefonici. Aumenti del 6 per cento, riduzione di un’ora e mezza dell’orario di lavoro, abolizione della terza e nona zona e l’avanzamento delle altre province

Firenze, insediata in Palazzo Vecchio la Conferenza economica cittadina, voluta dal Comune per stabilire uno stretto contatto fra l’amministrazione e la città, sollecitando sui propri indirizzi programmatici il parere di enti ed associazioni rappresentative della cittadinanza

Firenze, una bomba con una svastica esplode nella notte sotto l’auto di un cittadino di religione ebraica

22 giugnoRoma, dopo sei mesi di lotte è firmato il contratto dei tessili. Prevede aumenti salariali del 5 per cento, l’orario di lavoro è portato a 44 ore settimanali, aumento delle ferie, costituzione di comitati tecnici paritetici per il cottimo.

Napoli, si svolge il primo congresso dell’Esesi, organizzazione degli studenti greci di destra in Italia, presenti fra gli altri, il console greco a Napoli Militiadis Mutsios, i colonnelli Arvanti, Tsadiles, Iliadis, Raissis. Al termine viene eletto presidente Kristos Liakos.

23 giugnoWashington, si incontrano il presidente americano Johnson e quello sovietico Kossighin

24 giugnoFirenze, in occasione della festa patronale il Comune consegna agli ambasciatori di tutti i paesi una medaglia dello scultore Quinto Martini per esprimere gratitudine e ringraziare quanti hanno aiutato Firenze dopo l’alluvione

26 giugnoCima Vallona (Bolzano), uccisi con una trappola esplosiva, predisposta da irredentisti alto-atesini, il sottotenente dei paracadutisti Mario Di Lecce, il capitano dei carabinieri Francesco Gentile, il sergente paracadutista Olivo Dordi e l’alpino Armando Piva.

Firenze, muore don Lorenzo Milani. Aveva 44 anni. Ammalato da tempo, era uscito da poco Lettera ad una professoressa, sull’esperienza della scuola di Barbiana.

La fonte “120” invia alla divisione Affari riservati una nota informativa sul conto del deputato democristiano Baldassarre, di cui si dice che “ha in mente un progetto ben preciso per le prossime elezioni politiche: buttarsi nella mischia, lasciare la Cisl, e diventare sottosegretario, magari al Ministero del lavoro, al posto dell’ormai anziano on. Calvi il quale, a sua volta, o diventerà ministro oppure si ritirerà dalla scena politica (…).

La fonte Armando Mortilla “Aristo” informa il Viminale che nella sua corrispondenza con Guerin Serac, Pino Rauti ha precisato: “1) la disponibilità di elementi di On (Ordine Nuovo ndr) per collaborare con l’organizzazione centrale di Lisbona; 2) la possibilità di prendere a carico di On determinati impegni di azione politica all’estero. Per questa combinazione però si tratterebbe di trovare un accordo sul finanziamento dell’operazione; 3) azione congiunta in determinati paesi, avvalendosi della collaborazione di elementi locali di Ordine Nuovo”. Inoltre, vi era l’offerta, da parte di On, di un contatto a Mogadiscio e la disponibilità di tre paracadutisti del gruppo per azioni all’estero.

30 giugno: con il D.P.R. n. 986 è approvato statuto del Consorzio obbligatorio per l’ampliamento del porto e della zona industriale di Venezia-Marghera

Giugno: sospesi gli incontri tra Cgil, Cisl e Uil perché non è ancora ritenuto maturo il problema dell’unità sindacale.

Un funzionario del ministero degli Interni stila un rapporto riassuntivo sull’Aginterpress, Ordre Tradition, i suoi rapporti con Ordine Nuovo, e ne delinea la struttura clandestina, gli accordi segreti per operazioni paramilitari con On e i contatti con le polizie politiche ed i servizi segreti di vari paesi

Esce il primo numero del mensile Quindici. La rivista è curata da intellettuali (Nanni Balestrini, Alfredo Giuliani, Alberto Arbasino, Gabriele La Porta, Edoardo Sanguineti, tra gli altri) appartenenti alla neoavanguardia e in particolare al Gruppo 63. L’anno successivo dedicherà molto spazio al movimento studentesco, con cronache e analisi. 

1° luglio: il colonnello Rocca va in pensione, è sostituito all’ufficio REI del Sifar da Nicola Falde, uomo di fiducia del ministro Giacinto Bosco.

Pechino, Liu Shao-chi è destituito dalla carica di presidente della Repubblica cinese.

3 luglio: trasmessa al Viminale copia della lettera-circolare inviata a Comandi militari a cura della sezione italiana del “Comitato internazionale per la difesa della civiltà cristiana” (Civiltà cristiana ndr). In essa è denunciato il grave danno patito dalle Istituzioni, per le recenti polemiche sulle Forze armate, ed è proclamato l’impegno “fermo e responsabile” di combattere ogni disegno sovvertitore, in ordine alla questione dell’Alto Adige, ai progetti di abolizione del servizio militare obbligatorio, alla esaltazione dell’obiezione di coscienza, al discredito delle Forze armate. Nella stessa lettera si annunzia, inoltre, che la Sezione italiana del Comitato, “rendendosi interprete dell’opposizione cattolica ai tentativi messi in atto di svilire le Forze armate dello Stato, si è fatta promotrice di un documento (…) che sarà distribuito tra i militari in 100 mila copie, per riaffermare l’incondizionata stima e la riconoscenza dei giovani cattolici verso i cittadini in armi (…).

5 luglio: la fonte Armando Mortilla (“Aristo”) trasmette alla divisione Affari riservati una lettera, inviata da Guerin Serac a Pino Rauti, nella quale il primo si dichiara “vivamente interessato” al contatto in Somalia e conclude: (…) Non esiterò a fare appello a Voi al momento opportuno. Io credo a questo proposito che non si pone a priori la difficoltà di integrazione di questi elementi in una sola formazione omogenea. Potete voi rassicurami al riguardo”.

Muore il generale dei carabinieri Ugo Luca, già comandante del Comando forze repressione banditismo (Cfrb). Aveva pianificato e organizzato l’eliminazione fisica di Salvatore Giuliano.

6 luglio: la costruzione nel napoletano di uno stabilimento dell’Alfa Romeo è osteggiata dalla Fiat che minaccia di rivedere i propri investimenti al Sud purché lo Stato non vi impianti strutture proprie. Il CIPE approverà invece la costruzione dell’Alfasud di Pomigliano d’Arco

8 luglioSpoleto, il poeta americano Allen Ginsberg, esponente di punta della Beat generation, viene arrestato nel corso del Festival dei due mondi, per aver recitato i versi di una sua poesia ritenuti osceni.

La fonte “Campoverde” stila informativa diretta alla divisione Affari riservati del ministero dell’Interno su movimenti interni al Pci: “Il redattore sindacale de L’Unità, Aris Accornero, sarà presto trasferito alla redazione di Rassegna Sindacale, con la prospettiva, in un secondo tempo, di sostituire l’attuale direttore, Antonio Tatò, che, dopo essere stato per un certo tempo su posizioni di ‘sinistra’, era diventato troppo intimo di Luciano Lama, segretario aggiunto della Cgil, di cui da tempo si cerca di ridimensionare l’importanza a causa di atteggiamenti non condivisi dai longhiani nei riguardi della Cisl”.

9 luglio: un ordigno a orologeria, trovato nella toilette di un treno in sosta nella stazione di Fortezza in Alto Adige, è fatto esplodere in un prato.

13 luglioRoma, si chiude dopo 13 mesi la vertenza degli autoferrotranviari. Prevede la quattordicesima, la proroga degli accordi nazionali sull’orario di lavoro, il riconoscimento dei diritti sindacali.

Roma, intervenendo alla Camera, in un dibattito sul problema del medio Oriente, Aldo Moro afferma che l’Italia è impegnata ad ottenere il riconoscimento dei diritti di Israele e, allo stesso tempo, del popolo palestinese.

14 luglio: estesi gli assegni familiari a coltivatori diretti, mezzadri, coloni e compartecipanti familiari e, per la prima volta, i rappresentanti dei coltivatori diretti e dei mezzadri vengono ammessi alla Cassa unica dei contributi unificati.

15 – 30 luglio: indetto da alcuni antipsichiatri, tra cui David Cooper e Ronald Laing, si tiene a Londra uno straordinario e affollatissimo meeting internazionale sulle Dialettiche della liberazione con relazioni del filosofo tedesco H. Marcuse, del leader del Black Power S. Carmichael, del marxista americano P. Sweezy, del poeta beat A. Ginsberg.

15 luglioWashington, per la terza estate consecutiva gravi disordini razziali avvengono in tutto il Paese, soprattutto nel ghetto nerio di Detroit, a Newark, dove il presidente Johnson invia truppe federali per ristabilire l’ordine. La guardia nazionale spara sulla folla uccidendo 26 persone.Roma, il generale De Lorenzo va in aspettativa.

16 luglio: i famigliari delle vittime della strage di Marzabotto respingono la richiesta di perdono da parte del maggiore delle SS Walter Reder.

L’Espresso pubblica un articolo di Eugenio Scalfari, il quale sostiene che il conflitto arabo-israeliano ha consentito al governo di stendere un velo di silenzio sugli “intrighi e i complotti dell’ex comandante del Sifar”, e ribadisce che il generale Giovanni De Lorenzo “aveva preso provvedimenti eccezionali di ordine pubblico, aveva disposto l’entrata in funzione di piani di emergenza, aveva complottato con alcuni comandanti subalterni dell’Arma dei carabinieri, aveva arruolato milizie civili d’appoggio, e aveva in sostanza esercitato un’indebita pressione sull’andamento della crisi politica, d’accordo con l’allora capo dello Stato Antonio Segni”.

18 luglioRoma, il ministro della Giustizia Oronzo Reale invia a tutti i presidenti delle Corti d’appello e a tutti i Procuratori generali una circolare “riservata-personale” su “Interventi della Magistratura penale ordinaria a seguito di incidenti di volo”. In essa, tra l’altro, si richiama l’attenzione dei destinatari “sulla nomina di eventuali periti e sull’opportunità di ordinare sequestri, tenuto conto che provvedimenti di questo genere potrebbero anche risultare in contrasto con le norme relative alla tutela del segreto militare”. La circolare è l’esito di un accordo intervenuto tra i rappresentanti del ministero della Giustizia e quelli del capo di Stato maggiore dell’aeronautica militare generale Aldo Remondino. L’applicazione della circolare, annoterà il giudice istruttore di Venezia, “reca contenuti idonei a condurre a una pressoché totale subordinazione dei magistrati incaricati delle indagini nei procedimenti penali che hanno per oggetto incidenti occorsi ad aerei militari alle determinazioni dell’Aeronautica militare”.

Firmato l’accordo per i lavoratori delle aziende commerciali. Viene ristrutturato il contratto, revisionate le classifiche, aumentate le ferie, quattordicesima mensilità e nuova regolamentazione della commissione interna.

20 luglioVenezia, la polizia sgombera l’istituto di Architettura per ordine della magistratura, dopo una denuncia presentata dai fascisti di Ordine Nuovo.

22 luglioLisbona, arriva nella capitale portoghese per partecipare a un corso di addestramento presso una struttura dell’Aginter Press Pier Giorgio Brillo, del Centro Studi Ordine Nuovo di La Spezia. Brillo è stato raccomandato, “anche a nome di Rauti”, da Armando Mortilla, collaboratore della Divisione affari riservati del ministero dell’interno con il nome in codice di Aristo.

24 luglioRoma, le segreterie di CGIL, CISL e UIL si incontrano per esaminare la situazione dell’assistenza e della previdenza.

25 luglio: papa Paolo VI incontra ad Istanbul il primate della Chiesa Ortodossa Athenagora.

Il Senato approva il Primo piano quinquennale di sviluppo, con l’astensione dei partiti di sinistra. Nel quadro delle Partecipazioni statali, l’Efim cambia la denominazione in Ente per la gestione delle partecipazioni e il finanziamento dell’industria manifatturiera (non più meccanica)

26 luglio: la Camera discute della situazione in Alto Adige. Liberali e missini chiedono che siano rotte le relazioni diplomatiche con l’Austria. La proposta è respinta.

28 luglio: Svezia, Norvegia e Danimarca chiedono di entrare a far parte del MEC.

Nel nuovo contratto per i lavoratori dell’ENI è stabilita la parità normativa tra impiegati e operai. Viene introdotto inoltre l’arbitrato in materia di classificazioni e il controllo sindacale delle innovazioni tecnologiche.

Roma, il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) approva la realizzazione dello stabilimento automobilistico dell’Alfasud a Pomigliano d’Arco

31 luglio: il colonnello dei carabinieri Filippi querela Eugenio Scalfari e Lino Jannuzzi, per i passi che lo riguardano negli articoli apparsi su L’Espresso del 14 maggio e 15 luglio 1967.

Luglio: il generale Mastragostino invia una lettera a Junio Valerio Borghese, sollecitando un incontro.

Guido Giannettini, dopo 8 mesi di permanenza all’ufficio R del Sid (spionaggio), passa alle dipendenze dell’ufficio D (sicurezza interna) agli ordini del colonnello Enzo Viola.

Armando Mortilla, confidente dell’ufficio Affari riservati con il criptonimo di ‘”Aristo” e dirigente di Ordine nuovo, scrive a Yves Guerin Serac. “Mi viene richiesto di darvi una credenziale politica per il nostro amico Brillo Pier Giorgio, di La Spezia, che in questi giorni si trova a Lisbona. In effetti si tratta di un nostro dirigente provinciale giovanile (…) Se vi necessita un collegamento in Somalia, potremmo fornirvi l’indirizzo di un nostro iscritto al quale potete scrivere, a nome di Rauti, per qualsiasi cosa: dalla richiesta di informazioni di varia natura al contatto politico”.

In una conferenza alla Freie Universitat di Berlino, il filosofo Herbert Marcuse analizza la nascita in Europa e negli Usa di una nuova sinistra giovanile. “Questa nuova sinistra non è, ad eccezione di alcuni piccoli gruppi, marxista o socialista in senso ortodosso, bensì è caratterizzata da una profonda diffidenza nei confronti di tutte le ideologie ivi compresa quella socialista, dalla quale si sente in qualche modo delusa. Ancora ad eccezione di piccoli gruppi, essa non si basa affatto sulla classe lavoratrice come classe rivoluzionaria, anzi la sua composizione sociale non è neppure chiaramente definibile e consiste di intellettuali, gruppi appartenenti al movimento per i diritti civili, giovani: soprattutto, di elementi giovanili radicali che, a prima vista, non si direbbero neppure una forza politica, come gli hippies. Interessante è che questo movimento con conta fra i suoi esponenti di spicco alcuna personalità politica, piuttosto poeti e scrittori: pensate ad Allen Gisberg e alla sua grande influenza sulla ‘new left’ americana”. Contro cosa lotta questa nuova opposizione? “Si tratta della opposizione ad una società democratica e apparentemente ben funzionante (…) Contro tutta la cosiddetta ‘way of life’ del sistema, contro la onnipresente pressione di questo che, con la sua repressiva e distruttiva produttività, degrada ogni cosa a merce, in modo sempre più disumano, facendo della compravendita il contenuto della vita, e contro il terrore che regna al di fuori della metropoli (…). Negli Stati Uniti, questa opposizione si è accesa – continua Marcuse – in un primo momento dal movimento per i diritti civili e in seguito alla guerra per il Vietnam. Aiutando i neri ad iscriversi nelle liste elettorali, gli studenti radicali “hanno potuto scorgere per la prima volta la faccia che questo libero e democratico sistema presenta laggiù, scoprire il comportamento degli sceriffi, constatare come l’assassinio e il linciaggio dei neri rimangono impuniti anche quando i colpevoli sono noti (…).

1° agostoWashington, disordini razziali e manifestazioni contro la guerra nel Vietnam.

La Cia lancia l’operazione “Chaos”, che ha come scopo l’infiltrazione in gruppi, associazioni e partiti dell’estrema sinistra (anarchici, marxisti- leninisti, operaisti e castristi). Terreni d’azione, tra gli altri, l’Italia, la Francia, la Gran Bretagna e la Repubblica federale tedesca. L’operazione sarà poi accertata e stigmatizzata negli Stati Uniti da una commissione parlamentare d’inchiesta (Commission on Cia activites within the United States).

Il comando della Guardia di Finanza segnala una lettera inviata da Franco Antico, nella sua qualità di segretario italiano del “Comitato internazionale per la difesa della civiltà cristiana”(leggi Civiltà Cristiana ndr), a molti ufficiali superiori delle Forze Armate per illustrare gli scopi dell’organizzazione alla quale venivano implicitamente invitati ad aderire.
Il giorno successivo un nuovo appunto è trasmesso alla divisione Affari riservati un secondo appunto relativo ai dati della sua costituzione ed ai suoi promotori: “La segnalata sezione italiana del Comitato internazionale per la difesa della civiltà cristiana, è stata ufficialmente costituita in Roma con atto del notaio Aurelio Cinque in data 12 febbraio u.sc. Ne sono stati promotori i suoi stessi dirigenti attuali, e cioè il segretario generale, il già segnalato Franco Maria Antico, ed i componenti del consiglio di presidenza: l’on. Agostino Greggi, deputato al Parlamento, del gruppo parlamentare democratico-cristiano; l’ex deputato monarchico all’Assemblea nazionale costituente, Luigi Filippo Benedettini; gli studenti Loris Facchinetti di Silvio Augusto, di anni 24, e Franco Pellegrino di Alessandro, di anni 23, componenti del comitato direttivo della nota organizzazione giovanile ‘Movimento integralista’ costituita, in maggior parte, da ex appartenenti al Msi od a gruppi dissidenti di quel partito. L’organizzazione continua ad avere sede provvisoria a Roma in via Zanardelli n.7, presso lo studio dell’avv. Michele Fanti (…)”.
Il 4 agosto la divisione Affari riservati stila un rapporto informativo sul “Comitato internazionale per la difesa della civiltà cristiana” sorto nel 1948 a Parigi, che ora ha sede a Berlino ovest, che ha avuto come presidente onorario Konrad Adenauer, ed ha come presidente effettivo il ministro segretario generale dei sindacati spagnoli, Josè Soliz Ruiz, segretario generale il dr. Heinz Gehle, tedesco.

3 agostoWashington, il presidente Johnson decide di inviare altri 45.000 militari in Vietnam. Il contingente americano sale così a 525.000 uomini.

9 agosto: Giangiacomo Feltrinelli giunge a La Paz (Bolivia) per aiutare Régis Debray ancora detenuto dalla polizia boliviana. Il 17 successivo sarà arrestato insieme alla sua compagna Sibilla Melega. Saranno espulsi e il colonnello Roberto Quintanilla, capo dei servizi segreti boliviani, regala alla ragazza un santino della Madonna a ironica conferma che sono rimasti vivi per miracolo.

15 agosto: Thomas Karamessines invia al capo del controspionaggio della Cia, James Jesus Angleton, il primo rapporto sull’operazione Chaos.

25 agosto: scioperano i lavoratori del Petrolchimico di Porto Marghera (Venezia). Altissime le adesioni

26 agosto: una delegazione del Pci, composta da Pietro Secchia, Giancarlo Pajetta e Luca Pavolini, giunge a Il Cairo (Egitto) dove incontra Nasser.

AgostoWashington, esplode la rivolta nel ghetto nero di Newark. La Guardia nazionale spara uccidendo 26 dimostranti.

Esce nelle edicole la rivista bimestrale Tricontinental, stampata da Giangiacomo Feltrinelli per la organizzazione di solidarietà dei popoli d’Asia, Africa e America latina.

14 settembre: arrestato, per complicità con gli irredentisti altoatesini, Hans Humer.

22 settembreTorino, la FIAT assorbe le consociate OM e Autobianchi. Inizia anche la trattativa con il gruppo Pesenti per l’acquisto del pacchetto azionario di controllo della Lancia.

Washington, il pacifista David MacReynolds rivolge un appello ai soldati inviati nel Vietnam: “I patrioti, così entusiasti della guerra, vi dicono che il movimento per la pace è contro di voi. Che ce l’abbiamo con voi. Dicono che noi dovremmo essere tutti mandati in Vietnam o fucilati, o almeno che dovremmo vergognarci perché mentre voi state combattendo, noi manifestiamo contro la guerra. Avete sentito dire di bandiere bruciate, di cartoline precetto date alle fiamme e che noi siamo un mucchio di comunisti. Cioè una sorta di cancro. Ma riflettete. Se date fuoco a una cartolina precetto, bruciate un pezzo di carta. Se date fuoco a una bandiera, bruciate un pezzo di stoffa. Ma se buttate una bomba al napalm, date fuoco a degli esseri umani. Sente forse male una cartolina, o una bandiera, se la bruciate? Un bambino invece, sente male se lo bruciate. Che cosa è peggio, bruciare una cartolina precetto o bruciare un villaggio? (…) Voi non state liberando il Vietnam, voi lo occupate. Quando ‘liberate’ un villaggio, la gente viene fuori sorridendo ad offrirvi dei fiori? Le ragazze si precipitano ad abbracciarvi? (…) Voglio chiedervi un’altra cosa. C’è un solo figlio di deputato o un solo figlio di qualche uomo d’affari nel vostro plotone? O nella vostra compagnia? O in tutto il battaglione? Se la guerra è così maledettamente importante, come mai nessun rampollo delle famiglie ricche corre a combattere insieme a voi? E ci muore? (…) Si dice che l’esercito fa di voi degli uomini. Ma voi oramai lo sapete: l’esercito cerca solo di fare di voi dei robot. Una macchina per uccidere. Che cos’è un uomo? C’è qualcosa di veramente ‘virile’ nell’essere capaci di infilare una baionetta nella pancia di un altro uomo? (…).

24 settembre: L’Espresso pubblica un editoriale di Eugenio Scalfari, in cui ribadisce le sue accuse e osserva che “l’ex capo di stato maggiore dell’esercito non solo non è stato punito ma è stato addirittura promosso con una procedura che può essere definita ‘elegante’ solo da chi l’ha favorita”.

25 settembreMilano, una banda di rapinatori, guidata da Pietro Cavallero, spara sulla folla nel tentativo di sfuggire alla cattura dopo una rapina ad una agenzia del Banco di Napoli. Il bilancio è di 4 morti e 20 feriti.

30 settembreTrento, una bomba collocata su un treno proveniente da Monaco di Baviera via Innsbruck, provoca la morte di due agenti di polizia che tentavano di portare l’ordigno lontano dai binari affollati della stazione. I responsabili non saranno mai scoperti. Nell’inchiesta giudiziaria entrerà per breve tempo, e ne uscirà prosciolto, il terrorista padovano Franco Freda. Dopo questo attentato l’attività terroristica in Alto Adige si interromperà per un buon numero di anni.

Settembre: costituito il Consiglio europeo della libertà, per iniziativa dell’Abn. Ne fanno parte: il danese Ole Bjoern, il tedesco Theodor Oberlaender (Cdu-Csu), l’inglese John Graham (Labour party) e Ivan Matteo Lombardo. Responsabile dei rapporti con la stampa viene nominata Suzanne Labin.

5 ottobreSassari, la procura emette tre mandati di cattura nei confronti del dirigente della Squadra Mobile Elio Treliano, del commissario Giuseppe Balsamo e del brigadiere Giuseppe Gigliotti. Sono accusati di violenza privata, abuso di potere, calunnia e falso ideologico per aver costretto un indiziato a confessare un delitto che non aveva commesso.

Roma, la Camera approva una mozione presentata da DC, PSI e PRI con la quale si chiede la revisione del Concordato con il Vaticano.

9 ottobre: Ernesto “Che” Guevara, leader, insieme a Fidel Castro, della rivoluzione cubana, sostenitore dell’indipendenza dei Paesi latino-americani attraverso la lotta armata, viene catturato dai rangers boliviani (truppe scelte, addestrate dagli Stati Uniti) e giustiziato a La Higuera, un piccolo villaggio nel sud-est della Bolivia. La figura del Che diventerà uno dei simboli e dei miti della lotta antimperialista delle nuove generazioni. E’ dal Che che parte la parola d’ordine “Crear dos, tres, muchos Vietnam”.

10 ottobre: il ministro della Difesa, Roberto Tremelloni, riconosce autonomia di bilancio all’Arma dei carabinieri.

12 ottobre: il generale Giovanni De Lorenzo querela Eugenio Scalfari e Lino Jannuzzi.

13 ottobre: i lavoratori della Lanerossi di Schio e della Marzotto di Valdagno entrano in lotta spontaneamente contro l’insostenibilità dei ritmi e dei carichi di lavoro.

14 ottobre: il Procuratore della Repubblica di Ancona, sequestra per oscenità il film di Michelangelo Antonioni Blow up, vincitore della Palma d’oro al festival di Cannes

15 ottobreTorino, Gigi Meroni, ala destra del Torino, muore investito da un auto davanti alla propria abitazione, dopo la partita Torino – Sampdoria. Per la personalità dell’attaccante – tra i vari nomignoli il più bello è sicuramente “il quinto dei Beatles”, che condivide con l’inglese George Best – la morte suscita una grande emozione (Cfr. Patria, Enrico Deaglio – Feltrinelli 2017 pp. 60-62)

17 ottobreRoma, presentate al Senato interpellanze sul viaggio di Saragat negli Stati Uniti, interpretato come sintomo di una politica personale del capo dello Stato non conforme a quella del Parlamento.

19 ottobreFirenze, manifestazione dei movimenti giovanili del Pci e del Psu per commemorare Ernesto “Che” Guevara nel piazzale degli Uffizi. Al termine un corteo sfila per le vie del centro fino a piazza Strozzi dove un gruppetto di manifestanti dà fuoco a una bandiera americana appesa fuori del Palazzo per la Biennale dell’Antiquariato, provocando l’intervento della polizia

22 ottobreTorino, riunione programmatica per la fondazione di un Fronte rivoluzionario clandestino marxista-leninista. Tra i presenti figurano anche il francese Robert Leroy e lo svizzero Gerard Bruillard. Il primo è uno specialista dell’infiltrazione nell’estrema sinistra europea e opera per l’Aginter Press di Lisbona e per conto dei servizi di informazione Nato, dietro la copertura di una organizzazione svizzera marxista-leninista filo-cinese. Il secondo, già segretario del Partito comunista svizzero filo-cinese, è un informatore della polizia svizzera e collaboratore dei servizi italiani. il Fronte ha sede a Torino e ad Aosta.

24 – 25 ottobre: per la quarta volta nel mese, scioperano i lavoratori del legno per il contratto.

27 ottobreMilano, assemblea generale degli studenti dell’università Cattolica nell’aula Gemelli, che segna l’inizio di una nuova forma di partecipazione politica degli studenti – diretta e non rappresentativa – alla vita universitaria rivendicando autonomia gestionale e diritto allo studio.

21 – 28 ottobre: settimana internazionale per il Vietnam. Oltre 100 mila giovani partecipano ad una marcia della pace su Washington.

28 ottobre: Don Lorenzo Milani, morto il 26 giugno u.s., è condannato in appello a cinque mesi di reclusione per aver difeso l’obiezione di coscienza. Insieme a lui è condannato il direttore di Rinascita, Luca Pavolini, che aveva pubblicato l’articolo incriminato. Entrambi erano stati denunciati e assolti in primo grado.

29 ottobre: redatto dalla divisione Affari riservati un appunto su Avanguardia Nazionale Giovanile e Stefano Delle Chiaie: “L’Avanguardia nazionale giovanile, movimento politico di estrema destra, all’inizio del 1966 cessò ogni attività, per asseriti motivi finanziari e per l’uscita da esso di numerosi elementi. Successivamente, Stefano Delle Chiaie, che ne era stato il presidente, ha continuato, però, a riunire attorno a sé un gruppo di giovani fidati, adoperandosi in ogni modo per ingrossarne le file, onde attuare un suo vecchio proposito di dar vita ad una organizzazione nazionalistica clandestina (…).

31 ottobreRoma, la Camera approva la legge istitutiva dell’ordinamento regionale.

Lascia la carica di capo di Stato maggiore dell’Arma dei carabinieri, il colonnello Mario De Julio che lo ricopriva dal 1° ottobre 1965.

Una delegazione del Pci, di cui fa parte anche Pietro Secchia, è in visita ad Algeri ed incontra, il 1° novembre, il presidente Boumedienne.

OttobreAriccia, conferenza nazionale della Cgil.

Esce la rivista Lavoro Politico, già mensile del Centro di informazione fondato da Walter Peruzzi nel 1962, di orientamento cattolico e via via spostatosi su posizioni di sinistra più radicali. La trasformazione è frutto dell’incontro col nucleo marxista della facoltà di Sociologia di Trento ed in particolare con Renato Curcio. Il primo numero della rivista, dedicato alla rivoluzione culturale cinese, contiene dure critiche al revisionismo del Partito comunista ma anche al criptorevisionismo delle frange di sinistra e al trotkismo e si apre con un editoriale intitolato “Senza teoria niente rivoluzione”. Alle critiche di dogmatismo, il collettivo di Lavoro politico risponderà, nel numero successivo, sostenendo che “l’adesione integrale al pensiero di Mao Tse Tung (…) è il solo modo corretto di opporsi non solo al revisionismo ma anche al dogmatismo”.

Fondata la Wacl, Lega mondiale anticomunista
Verona, per iniziativa di Walter Peruzzi esce il primo numero di Lavoro Politico. Raccoglie una parte dell’area m-l (marxista-leninista) soprattutto veneta e trentina. La redazione aderirà poi al PC m-l, mettendo fine alle pubblicazioni con il numero 11-12, del gennaio 1969.

Autunno: nasce Europa Civiltà. Nello stesso periodo inizia l’opera di propaganda tra gli uf­ficiali dell’esercito dei Nuclei per la difesa dello stato.

1° novembreTrento, occupazione dell’università. Per tutto il mese alla facoltà di sociologia si svolgono assemblee e dibattiti.

Nominato capo di Stato maggiore dell’Arma dei carabinieri, il colonnello Arnaldo Ferrara.

Il capo dell’International Criminal Police Organization di Washington Fred Douglas scrive alla Criminalpol di Roma per chiedere informazioni su due cittadini americani, Daniel Porco e Ernest Gengarella, e due italliani, Michele Sindona e Vio Rolf, sospetti trafficanti di stupefacenti tra Italia, Stati Uniti e altri paesi d’Europa. Alla lettera sarà data risposta quasi tre mesi dopo dal Questore di Milano Giuseppe Parlato, il quale scriverà che “non sono emersi elementi per poter affermare che le persone citate siano implicate nel traffico di stupefacenti”. Tra l’altro nella richiesta si aggiungeva che Sindona era entrato “nel mondo finanziario attraverso mille occasioni d’investimento e di creazione di società commerciali fornitagli da Porco”. La relazione riteneva di poter affermare con sicurezza che Sindona aveva “stretto intimi collegamenti con la mafia siculo-americana”.

4 novembreFirenze, la polizia irrompe nella sede del circolo anarchico “Camillo Berneri”, sequestrando il materiale preparato per una manifestazione pacifista e antimilitarista che avrebbe dovuto svolgersi in giornata.

4 – 5 novembreFirenze, 6° congresso del Partito radicale. Approvata fra le altre una mozione sulla libertà sessuale giudicata “strumento non esclusivo ma certamente indispensabile per il perseguimento della felicità dell’individuo”.

6 novembre: si dimette il presidente del Senato Cesare Merzagora dopo le critiche rivoltegli dal PCI. Gli succede Emilio Zelioli Lenzini

7 novembreGenova, nasce l’Ansaldo meccanico nucleare (Amn) spa, all’interno del Gruppo Iri. Avrà un ruolo importante nel programma elettronucleare che porterà alla realizzazione della centrale di Caorso (PC) negli anni Settanta e sarà abbandonato durante la costruzione della centrale di Montalto di Castro (VT), in seguito all’esito del referendum del 1987

11 Novembre: Roma, inizia il processo ai giornalisti Eugenio Scalfari e Lino Jannuzzi e all’editore Carlo Caracciolo in seguito alla querela presentata dal gen. De Lorenzo accusato negli articoli pubblicati dall’Espresso di essere a capo del tentativo di colpo di stato del luglio 1964. Il processo durerà quasi quattro mesi e vedrà alcuni colpi di scena, come l’acquisizione del rapporto del generale Giorgo Manes però coperto dal segreto di stato. Alla fine anche il pubblico ministero si convincerà della fondatezza di quanto scritto negli articoli e chiederà l’assoluzione degli imputati. Ma il 1° marzo 1968 i giudici li condanneranno per avere arrecato un “gravissimo attentato alla reputazione” dei due querelanti e respingendo la “favola del colpo di stato”. Con ciò entrando in contrasto con ciò che invece è stato appurato in sede militare e governativa.

15 novembreUdine, quattro persone muoiono per l’esplosione di un magazzino nel quale erano custoditi abusivamente 20 chili di tritolo.

Il segretario nazionale del Msi Arturo Michelini nomina responsabile del raggruppamento giovanile del partito Massimo Anderson, consigliere comunale a Roma e già presidente della Giovane Italia.

Roma, riprendono gi incontri tra CGIL, CISL e UIL sulle prospettive dell’unificazione sindacale. Vengono affrontati i temi delle politiche sindacali e quelli relativi alle regole di comportamento tra le organizzazioni riguardo all’unità d’azione, alla autonomia e alla presenza del sindacato nelle sedi decisionali e rappresentative.

Yves Marie Guillon, alias Yves Guerin Serac, invia un bigliettino di ringraziamento ad Armando Mortilla, direttore dell’agenzia di stampa “Fiel Italia – notizie latine” e confidente del ministero degli Interni, per avergli inviato una relazione sul Pc-ml.

17 novembreMilano, contro l’aumento delle tasse del 54%, occupazione pacifica dell’università Cattolica: una decisione senza precedenti. Il rettore Franceschini chiama la polizia, che alle 3,30 del mattino entra nell’aula Gemelli, e trascina fuori di peso gli studenti. I più “facinorosi” vengono schedati. L’università viene serrata e presidiata dalla polizia. E’ la prima vola che un rettore fa entrare la polizia nell’università.

18 novembreMilano, corteo degli studenti della Cattolica fino all’Arcivescovado. Una rappresentanza di 4 studenti è ricevuta dal cardinale.

19 novembreMilano, gli studenti di Architettura riuniti in assemblea votano una mozione che rivendica per il nuovo anno accademico, voce in capitolo nella didattica e nella gestione della facoltà.

Pubblicato su Il Nuovo mondo d’ogg di Mino Pecorelli un’intervista al tenente colonnello dei paracadutisti Roberto Podestà, che rivela un progetto per uccidere Aldo Moro risalente al 1964.

22 novembre: una mozione dell’Onu chiede il ritiro di Israele dai territori occupati.

Torino, alcune centinaia di studenti si presentano in rettorato, dove si svolge la riunione del consiglio di amministrazione sulla realizzazione di un polo universitario alla Mandrie nella cintura torinese, scelta appoggiata dal rettore Allara e dalla Fiat. Al rifiuto del consiglio di lasciarli assistere alla riunione, gli studenti dopo aver imitato i tre squilli delle cariche poliziesche, sfondano la porta e contestano la proposta del rettore. La riunione può riprende solo dopo l’intervento della polizia.

23 novembre: sciopero dei salariati e braccianti agricoli per sollecitare il governo il governo al mantenimento degli impegni assunti sulla riforma della previdenza agricola e il risanamento dell’ambiente rurale.

25 – 26 novembreRoma, presso la sede del Circolo dei Selvatici in via dell’Anima, si tiene il convegno nazionale dell’Ordine del combattentismo attivo.

26 novembreMilano, assemblea degli studenti alla facoltà di Architettura.

27 novembre – 18 dicembre: occupazioni di facoltà a Torino, Genova, Pavia, Cagliari, Napoli, Sassari, Padova.

23 – 27 novembre: X congresso della Dc. La maggioranza è ottenuta dalla lista che vede insieme dorotei, morotei, fanfaniani e andreottiani. Rumor segretario

27 novembreTorino, gli studenti delle facoltà di Lettere e Legge, dopo un’assemblea occupano la sede universitaria di Palazzo Campana, come forma di protesta verso l’autoritarismo baronale, manifestato dalla riforma Gui (legge 2314) e dall’accordo della Mandria, votato dal consiglio di amministrazione il 22 novembre. L’occupazione dura un mese e si struttura in commissioni di studio, seminari e controcorsi. E’ elaborata una “Carta rivendicativa”, che diviene il manifesto degli studenti torinesi di critica all’autoritarismo e individua come compito del movimento “smantellare l’apparato repressivo delle istituzioni accademiche e dare vita a spazi contestativi permanenti all’interno dell’università”.

Parigi, il generale Charles De Gaulle pone nuovamente il veto alliingresso della Gran Bretagna nella Cee.

30 novembre: lo Yemen del Sud diventa indipendente.

Roma, firmato il contratto dei lavoratori del legno. Prevede aumenti del 18 per cento, riduzione dell’orario di lavoro di un’ora, il premio di produzione da contrattare azienda per azienda in quelle superiori ai 100 operai.

Novembre: Claudio Mutti pubblica su La Nation européenne un reportage su un suo viaggio in Bulgaria, Romania e Jugoslavia dal titolo “Autostop in Bulgaria”.

Giacomo De Sario fonda la Costituente nazionale rivoluzionaria (Cnr) che ha per organo di stampa il periodico Forza Uomo.

Roma, le operaie dell’Aeternum di Ugo Tudini occupano il maglificio per difendere il posto di lavoro. Saranno tutte denunciate.

Trento, gli studenti di Sociologia promotori dello sciopero politico del marzo, elaborano in un documento la proposta della “Università negativa”.“L’Università – vi si legge – è uno strumento di classe. Essa, a livello ideologico, ha la funzione di produrre e trasmettere un’ideologia particolare – quella della classe dominante – che presenta invece come conoscenza obiettiva e scientifica, e le attitudini –comportamenti particolari- della classe dominante che presenta invece come necessari e universali. Alle volte però, gli strumenti tecnici non sono sufficienti a mantenere lo status quo: quando frange non integrate turbano la quiete manipolata dell’universo politico. Nelle università viene negato agli studenti il diritto di esprimersi su problemi fondamentali – e non – della politica nazionale e internazionale (…) Repressione e violenza sono il tessuto connettivo della nostra società. Ma noi formuliamo come ipotesi generale che vi sia ancora la possibilità concreta di un rovesciamento radicale del sistema a capitalismo maturo attraverso nuove forme di lotta di classe interna ed esterna, e lanciamo l’idea di una Università Negativa”che riaffermi nelle università ufficiali, ma in forma antagonistica ad esse, la necessità di un pensiero teorico, critico e dialettico, che denunci ciò che gli imbonitori mercenari chiamano ‘ragione’ e ponga quindi le premesse di un lavoro politico creativo, antagonista e alternativo”. Forme di lotta indicate nel documento, per sviluppare il lavoro alternativo, sono occupazioni bianche, contro lezioni, contro corsi. Fra i promotori di “Università Negativa” vi sono Renato Curcio e Mauro Rostagno.

1 dicembre: il giudice istruttore di Roma, Giovanni Moffa, d’accordo con il procuratore generale, Giuseppe Macrì, archivia l’inchiesta avviata in gennaio a carico dei capi del Sifar per i reati di “falso per sottrazione e abuso innominato di ufficio” per la scomparsa di fascicoli dall’archivio del servizio.

2 dicembreMilano, la “Squadra 54” informa la Divisione Affari riservati che “l’assessore anziano del comune di Milano, Montagna, della Dc” ha informato il direttore del Corriere della Sera che l’onorevole Aldo Moro “ha consigliato ai dirigenti Dc di mettere il veto all’elezione a sindaco di Milano dell’assessore Aldo Aniasi del Psu. Questo veto sarebbe sorto a causa di un rapporto del prefetto di Milano sulla persona dell’Aniasi, diretto all’on. Moro. Si precisa che l’Aniasi, negli anni scorsi, era già stato oggetto di segnalazioni da parte di questo Servizio (…)”.

4 dicembre: il ministro della Difesa, Roberto Tremelloni, replica al senatore Albarello del Psiup che sul caso Sifar e gli eventi dell’estate del 1964, egli non ha “nascosto nulla perché negli atti della commissione d’inchiesta non si fa cenno alle vicende politiche del 1964”.

5 dicembre: suscita clamore il caso Braibanti, il professore di filosofia condannato per plagio nei confronti di due suoi studenti che erano andati a vivere con lui. In sua difesa si schiereranno numerosi intellettuali. Milano, presidio degli studenti davanti all’Università Cattolica con gruppi di studio e assemblee e seconda occupazione. L’agitazione durerà nove giorni

7 dicembreCagliari, Giangiacomo Feltrinelli tiene una conferenza sulla situazione in Sud America. E’ contestato da giovani di destra al suo rientro in albergo.

Firenze, occupate le Facoltà di Magistero e Lettere per protestare contro il piano Gui e chiedere una riforma radicale dell’Università

12 dicembrePadova, gli studenti occupano le facoltà di Fisica, Magistero, Lettere e Scienze politiche e organizzano gruppi di studio sul titolo di laurea e sulla riforma Gui.

13 dicembreTivoli, davanti al notaio Lorenzo Celli, quattro studenti universitari residenti a Roma costituiscono l’Assiciazione internazionale “Movimento Europa-Civiltà” con sede a Roma in largo Brindisi 18. All’atto costitutivo sono presenti Loris Facchinetti, Carmine Asunis, Mauro Tappella e Giuseppe Magliacane. Il primo è nominato presidente del movimento, il secondo direttore. Nello statuto viene precisato che l’associazione assume come proprio emblema la “croce ricrociata” di colore nero su drappo bianco e ha per scopo quello di “perseguire l’unità europea sulla base della comune tradizione, sia essa etica, culturale o religiosa, delle nazioni europee, per un fine di progresso e di bene comune improntato a quegli altissimi valori che lo spirito cattolico, matrice comune della civiltà europea, riveste”. Il movimento promuove la pubblicazione del periodico Europa Civiltà, diretto da Facchinetti e da Romolo Abbate Rizzo. Facchinetti, massone, appartiene anche a Civiltà Cristiana.

Grecia, re Costantino tenta un colpo di mano contro la Giunta, ma il progetto fallisce. Il re fugge e si rifugia a Roma.

13 – 14 dicembre: approvato dalla prima sessione ministeriale del Consiglio atlantico, svoltasi a Bruxelles, il piano Harmel sui compiti dell’Alleanza. Viene approvata la nuova dottrina strategica della Nato elaborata dal Comitato militare e basata su una serie di risposte convenzionali e nucleari adeguate a tutti i livelli di aggressione o di minacce di aggressione. Il Consiglio atlantico, infine, approva l’istituzione di una forza navale permanente in Atlantico (Stanavforlant).

14 dicembre: una nota del Centro di controspionaggio di Padova del Sid riporta un elenco di mercenari italiani in Congo in cui figurano i nomi di Giorgio Boffelli, Giovanni Della Togna, Giorgio Del Puppo, Marco Trevisan e Italo Zambon. Sono tutti residenti a Venezia e politicamente di estrema destra. L’imbarco per l’Africa avviene a Marsiglia.

Milano, gli studenti di Architettura occupano la facoltà, autoproclamando l’assemblea “organo attivo di direzione” della stessa e rivendicando l’autogestione della didattica.

15 dicembre: incontro tra governo e sindacati sulla riforma del sistema pensionistico. Revocato lo sciopero generale già indetto.

Milano, Università Cattolica: sciopero attivo con commissioni di lavoro. Mario Capanna, Michelangelo Spada e Luciano Pero sono espulsi per avere organizzato l’occupazione.

Padova, la polizia carica un corteo studentesco indetto per protestare contro la chiusura del Bò, l’edificio centrale dell’Università serrato dopo l’occupazione di due giorni prima. Gruppi di studenti rispondono e seguono scontri.

16 dicembre: Ferruccio Parri promuove un appello per l’unità delle sinistre, insieme a Luigi Anderlini, Giulio Carlo Argan, Tullia Carrettoni Romagnoli, Tullio Gregory, Pasquale Emanuele, Simone Gatto, Giuseppe Ignazio Luzzato, Giuseppe Patrono, Ferdinando Prat, Antonio Ramirez, Giuseppe Samonà, Fermo Solari, Francesco Taormina.

Il consiglio nazionale della Dc riconferma Mariano Rumor segretario nazionale con 138 voti su 175 ed acclama Mario Scelba presidente.

17 dicembre: sciopero generale di tutti gli studenti universitari e medi.

18 dicembrePadova, manifestano nuovamente gli studenti universitari.

19 dicembre: riunione del Consiglio dei ministri della CEE. La Francia si oppone all’ingresso della Gran Bretagna nella comunità.

20 dicembre: le segreterie CGIL, CISL e UIL discutono della vertenza sulle pensioni dopo la revoca dello sciopero generale. Inviato un telegramma al governo per sollecitare un incontro per l’esame delle rispettive posizioni sulle pensioni. L’incontro si svolge due giorni dopo.

Torino la polizia sgombera Palazzo Campana, occupato dagli studenti il 27 novembre.

Napoli, la commissione nominata dalla giunta comunale per indagare sul dissesto edilizio, elenca il bilancio relativo a quel solo anno: 25 crolli totali, 3 frane, 8 sprofondamenti, 3911 dissesti vari edilizi e stradali, 9 morti e 27 feriti.

Roma, in una libreria in via del Babuino, Giangiacomo Feltrinelli incontra i rappresentanti di vari gruppi politici, fra i quali quelli di “La sinistra”, “Quaderni Rossi” e “Classe Operaia” e altri. All’incontro è presente anche un informatore della polizia, il quale puntualmente riferirà sui contenuti e i partecipanti
Firenze, chiuso il Fondo artigianato fiorentino, l’ultimo dei Comitati sorti dopo l’alluvione a sostegno dei cittadini

21 dicembre: durante il processo per diffamazione contro l’Espresso, il generale Giorgio Manes, vice comandante dei carabinieri, conferma la riunione del 26 giugno 1964 tra il generale De Lorenzo e i comandanti delle divisioni Pastrengo, Podgora e Ogaden per l’attuazione del piano Solo. Il ministro della difesa Tremelloni si dichiara nuovamente contrario alla richiesta di PCI e PSIUP di istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta

Costituita a Roma l’Unione Rinnovamento. Tra i suoi fondatori e dirigenti sono Alessandro De Angelis, Alberto Ribacchi e Pio Filippani Ronconi. Fin dalla fondazione il Sid (Servizio Informazioni Difesa) apre un fascicolo sull’associazione.

22 dicembreMilano, sulle agitazioni alla Cattolica assemblea cittadina al Cattaneo. Anche i giornalisti sono invitati.

23 dicembreRoma, il presidente statunitense Lidon B. Johnson, in visita ufficiale in Italia, incontra il presidente Saragat e papa Paolo VI.

Roma, nel corso del processo intentato dal generale Giovanni De Lorenzo contro l’Espresso, il pubblico ministero Vittorio Occorsio afferma che è stato accertato: “1. La preparazione nel giugno-luglio 1964, in concomitanza con la crisi di governo, di un piano di emergenza relativo all’ordine pubblico predisposto dal generale De Lorenzo all’insaputa della autorità di pubblica sicurezza e pertanto al di fuori dei suoi poteri. 2. Compilazione, a cura del Sifar, di liste di persone da arrestare, consegnate per disposizione del generale De Lorenzo ai comandanti dell’Arma dei carabinieri, con ordine di tenersi pronti a provvedere al concentramento di dette persone. 3. Tenuta di riunioni presso il Comando generale dei carabinieri alle quali parteciparono alti ufficiali e in occasione delle quali il generale De Lorenzo prospettò l’esistenza di una situazione politica pesante, invitando i suoi dipendenti ad attuare le misure sopra accennate. 4. La mancata informazione del piano di emergenza predisposto al vice comandante generale dell’Arma dei carabinieri. 5. Il controllo contemporaneo da parte del generale De Lorenzo dell’Arma dei carabinieri e del Sifar, con collocazione di ufficiali di sua fiducia nei cosiddetti posti chiave”.

24 – 25 dicembreBerlino, mentre una folla di fedeli assiste alla Messa di mezzanotte in Duomo, un giovane sale sul pulpito e comincia a predicare contro la guerra nel Vietnam. E’ Rudi Dutschke. Prelati, suddiaconi e chierici gli sono addosso e lo percuotono con i candelabri. Rudi finisce con la testa rotta all’ospedale.
Firenze, nella notte di Natale veglia di penitenza nella chiesa dell’Isolotto per l’aggravarsi della violenza contro il Vietnam, organizzata dalla Comunità parrocchiale dell’Isolotto

27 dicembreTorino, la polizia invade ancora l’ateneo e sgombera con la forza Palazzo Campana, rioccupato dagli studenti dopo il precedente sgombero.

Il segretario della Cisl Bruno Storti dichiara al quotidiano milanese Il Giorno, in merito all’incompatibilità fra cariche sindacali e parlamentari: “Rinuncerei al seggio parlamentare qualora ritenessi ciò di danno invece che di vantaggio per il sindacato; indipendentemente da ciò, la condizione essenziale mi sembra essere quella che, realizzando nuove sedi di rappresentanza per il sindacato e sostanziali livelli negoziali, consenta al sindacato, in una corretta società pluralistica, di non essere tagliato fuori dalle sedi decisionali in ordine alle materie sindacali economiche e sociali”.

29 dicembreTorre del Greco (Napoli), è ucciso l’appuntato dei carabinieri Giuseppe Piani.

Dicembre: presentato il progetto di riforma dell’Università, noto come “riforma Gui” (dal nome del ministro in carica). “E’ un compromesso tra la difesa dei ‘baroni’ e la volontà di rinnovamento e di modernizzazione di una parte della classe politica e industriale”(Guido Viale). Il progetto prevede la creazione di dipartimenti e l’istituzione di tre gradi di laurea nettamente differenziati

Si forma a Milano il Comitato Vietnam, sezione italiana del Tribunale Russel, costituito nel novembre 1966 da 18 personalità di 12 Paesi per giudicare la guerra di sterminio in Vietnam: il verdetto di questo tribunale condanna il governo degli Stati Uniti colpevole del crimine di genocidio. Il Comitato Vietnam di Milano, oltre a organizzare convegni e manifestazioni, diffonde materiali di controinformazione e cura l’edizione italiana del Courrier du Vietnam.

Esce il terzo numero della rivista Tricontinental. Al suo interno compare un’intervista ad Abou Ammar, dirigente di Al Fatah, pseudonimo di Yasser Arafat, che dice: “Non vi sono guerre senza morti, ma è preferibile morire uccidendo i nemici sapendo che la vittoria finale sarà nostra, piuttosto che aspettare una morte lenta, inesorabile, seduti sotto una tenda nel deserto”.

Fine anno: il Bnd (il servizio segreto tedesco ndr) chiede al Sid, per conto del leader democristiano bavarese Strauss, di ostacolare il ruolo di mediazione del Pci tra la Spd e i paesi dell’Est.

Salvatore Magrì, presidente della Finmeccanica (IRI) dichiara durante un convegno al Centro alti studi militari: “D’ora in poi sarà necessario considerare il bilancio della difesa non soltanto come un complesso di spese strettamente mili­tari, bensì anche come un in­vestimento per progresso tecnologico del paese”

Washington, pubblicato negli Stati Uniti il Rapporto segreto da Iron Mountain sulla possibilità e desiderabilità della pace. Sia vero o falso il rapporto, redatto da un gruppo segretissimo di specialisti – dal sociologo all’economista – scelto, questa almeno fu la voce, direttamente dal governo americano, fece presto scalpore per la crudezza dei suoi contenuti e per la loro inaccettabilità. Ai limiti della fantapolitica Iron Mountain resta nell’immaginario collettivo di più di una generazione il luogo per antonomasia del segreto, la montagna sacra ad ogni sistema di potere costruito sulla menzogna. E sull’ipocrisia delle istituzioni. Tra l’altro afferma: “E’ incerto, oggi come oggi, che la pace sia mai possibile. Ed è ancor meno certo, per chi si preoccupa della sopravvivenza della società umana e non giudica col metro di un pacifismo emozionale, che la pace sia desiderabile. Il sistema di guerra, per quanto soggettivamente ripugnante a importanti settori della “opinione pubblica”, ha dimostrato la sua efficacia sin dagli inizi della storia; ha creato le basi per lo sviluppo di molte civiltà dalla lunghissima vita, compresa quella oggi dominante; ha determinato, con continuità e coerenza un chiaro ordine di priorità sociali. E’, nel complesso, una quantità nota. Un sistema di pace valido e vitale – dato e non concesso che sia possibile risolvere, e che siano risolti, i grandi e complessi problemi relativi all’introduzione di istituzioni sostitutive – rappresenterebbe sempre un’avventura nell’ignoto, con gli inevitabili rischi che l’imprevisto comporta”.