2025.06 Giugno (16 – 20 giugno)

SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO
Pagina in costruzione

Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose


…volge al declino l’era, che fu nobile nella sua durezza e serietà, della democrazia politica”.
(Luciano Canfora).


Energia di sinistra

La sinistra deve ripensare il disegno complessivo dell’intera battaglia politica perché restano definiti poco incisivamente i suoi obiettivi generali. Deve capire come motivare i cittadini, come trasmettere loro il movimento, un’energia paragonabile a quella che anima le destre. Come proporre gli antichi ideali di emancipazione in modo da essere compresi anche dai molti che la destra induce a confondere il progresso col futurismo, la sicurezza con la rabbia, la libertà con la guerra.

Carlo Galli
da strisciarossa

20 giugno 2025

Poggiomarino, operaio cade durante lo scarico merci e perde la vita: Carmine Vitolo aveva 55 anni

L’ennesima morte sul lavoro, sul posto i carabinieri

Poco fa i carabinieri della locale stazione sono intervenuti a via Arcivescovo D’Ambrosio per un incedente sul lavoro avvenuto a Poggiomarino, località in provincia di Napoli. Da una prima sommaria ricostruzione pare che poco prima un 55enne, Carmine Vitolo, operaio di una ditta operativa nel settore trasporto prodotti su strada, mentre effettuava lo scarico delle merci, è caduto da un’altezza di circa tre metri.
A causa del violento impatto, l’uomo è deceduto sul colpo. Vi sono indagini in corso. Sul posto anche i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro.
https://www.unita.it/2025/06/20/poggiomarino-operaio-cade-durante-lo-scarico-merci-e-perde-la-vita-carmine-vitolo-aveva-55-anni/

vedi anche
Morti sul lavoro, strage senza fine: in 24 ore 5 omicidi bianchi
Nicola, Umberto e Daniel: se i morti sul lavoro sono di serie B…
Morti sul lavoro: l’ultimo album degli SOS “Macte Animo!” contro la carneficina: “Il rock è ancora capace di fare politica”
Morti sul lavoro: in poche ore due vittime a Cagliari e Genova


Venerdì 20 giugno

https://www.rainews.it/video/2025/06/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-a8f7458b-6cc2-40a9-908a-6aac661e89f9.html

Questa è Che settimana!, la rassegna con la sintesi delle notizie più importanti della settimana, fatta per te dalla redazione di Good Morning Italia.

Prosegue la guerra tra Israele e Iran | Trump valuta se colpire Teheran, l’Ue tenta la via diplomatica | Continua la strategia di civili a Gaza | Le banche centrali mantengono i tassi fermi

https://goodmorningitalia.substack.com/p/che-settimana-2525?utm_source=post-email-title&publication_id=1245794&post_id=166383156&utm_campaign=email-post-title&isFreemail=true&r=c2va4&triedRedirect=true&utm_medium=email


20 giugno 2025. Metalmeccanici, sciopero riuscito. Landini: “Vicini ai lavoratori fermati a Bologna”

Adesione straordinaria. Fabbriche vuote e piazze piene. Fiom, Fim e Uilm: “Nessun provvedimento giudiziale sia assunto nei confronti di chi ha manifestato”

Le tute blu, in sciopero e in piazza per il contratto, hanno fermato l’Italia. A consuntivo di una lunga giornata di lotta, lo confermano i dati sulle adesioni comunicati unitariamente da Fim, Fiom e Uilm, le sigle sindacali che hanno indetto la mobilitazione.
“Lo sciopero nazionale delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici è riuscito – informano i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil -. Ancora una volta la mobilitazione ha coinvolto l’industria metalmeccanica in tutta Italia. L’adesione è stata straordinaria, fabbriche vuote e piazze piene nelle 19 manifestazioni effettuate in tutte le Regioni nelle principali città”. Scrivono in una nota unitaria Fiom Fim Uilm: “La mobilitazione nazionale di oggi dice in maniera chiara e inequivocabile che il contratto nazionale va rinnovato al più presto per aumentare i salari, ridurre l’orario, stabilizzare i rapporti di lavoro e rafforzare la salute e la sicurezza, così come è avvenuto nelle ultime giornate per il contratto metalmeccanico delle cooperative”.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/metalmeccanici-sciopero-riuscito-landini-vicini-ai-lavoratori-fermati-a-bologna-cmu2du83

vedi anche
Metalmeccanici in piazza: “Vogliamo il contratto
Metalmeccanici: “Senza contratto, il Paese si blocca”

I metalmeccanici bolognesi bloccano la Tangenziale. La questura vuole denunciare 10.000 manifestanti

20 giugno 2025. Bologna, il corteo delle tute blu ferma la circolazione stradale per 45 minuti. Per l’Autorità di pubblica sicurezza non c’era l’autorizzazione

Sono oltre 10 mila i metalmeccanici e le metalmeccaniche scese in piazza stamani (venerdì 20 giugno) a Bologna, in occasione dello sciopero nazionale di otto ore, indetto da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, per sollecitare Federmeccanica e Assistal a riaprire il tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro. Alla manifestazione è presente il segretario generale Fim Cisl Ferdinando Uliano e l’assessore allo Sviluppo economico Regione Emilia-Romagna Giovanni Paglia.
I manifestanti si sono radunati presso il Parco Nord, per poi dirigersi verso la tangenziale, all’altezza dell’ingresso 7 in direzione San Lazzaro di Savena creando il blocco della circolazione sul tratto della grande arteria stradale per circa 45 minuti. Questo ingresso in tangenziale, secondo la Questura di Bologna, non sarebbe stato concordato.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/bloccata-tangenziale-a-bologna-questura-li-denunciamo-druy6seu


«Non abbiamo cospirato per la guerra», giura il direttore dell’Agenzia Onu per l’atomica. Ma la risoluzione che ha censurato l’Iran per l’arricchimento dell’uranio non è stata un incidente. Accelerazioni e finti equivoci: così Israele e alleati hanno cercato il casus belli
Andrea Capocci
https://ilmanifesto.it/aiea-il-cerino-acceso-e-il-tardivo-dietrofront


20 giugno 2025. Crosetto, ‘i tempi sono cambiati, cambi anche la Nato’

Agenzia ANSA – ” l centro del mondo non sono più Usa e Ue, la Nato si adegui ai temi cambiati”.
Così il ministro della Difesa Crosetto. “Se la Nato è nata per garantire la pace e la mutua difesa o diventa un’organizzazione che si prende questo compito parlando con il Sud del mondo oppure non raggiungeremo l’obiettivo di avere sicurezza all’interno di regole che valgano per tutti”, ha aggiunto

In merito alla richiesta di basi Usa per le operazioni in Medio Oriente, il ministro ha spiegato che “c’è una convenzione che disciplina l’utilizzo delle basi che devono essere utilizzate per motivi diversi a quelli normali ma al momento non c’è nessuna richiesta. Inutile parlare di una cosa che non esiste, ma ogni volta che il Parlamento chiede di andare a relazionare si va, non è una prassi, è un obbligo”.
https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2025/06/20/crosetto-la-nato-non-ha-piu-ragione-di-esistere-ue-e-onu-non-contano-piu_31dadf17-79ca-4dd7-a83f-399f9d1c9a34.html?fbclid=IwY2xjawLCQBBleHRuA2FlbQIxMQABHh54bg56TBdteR4FOE7G-vqpoIGoKfFxxSOp7BnD2J4kQFL1Vm9ZOYYcLDWq_aem_CVVrUekatRCGhw58XO_nlQ

RaiNews LIVE

Idf, bombardato il centro di ricerca armi nucleari iraniano. Missile su Beer Sheva, ci sono feriti

Katz: “Khamenei come Hitler, deve morire”. Mezzaluna rossa, 5 ospedali danneggiati in raid Israele. La Casa Bianca: “Decideremo se attaccare in 2 settimane”. L’AIEA: “Mai detto che l’Iran voglia l’atomica”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/raid-su-ospedale-soroka-in-israele-teheran-contro-aiea-putin-e-xi-condannano-attacchi-israeliani-e555eff6-cdf8-44c8-8e71-bfb4fbd05108.html

Vedi anche

Altre notizie e video in
https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

Da Limes

ALJAZEERA LIVE UPDATES

LIVE: Iran missile hits south Israel; Iranian FM to meet European officials

  • Iran launches missile attack on southern Israel as conflict between regional adversaries enters eighth day.
  • Iranian Foreign Minister Abbas Araghchi is scheduled to meet counterparts from France, Germany and the United Kingdom in Geneva for talks on Iran’s nuclear programme and ending Israel’s attacks.
  • The White House says, due to “chance of negotiation”, President Donald Trump will decide in the next two weeks whether the US will join Israel in attack in Iran.
  • Hezbollah’s Secretary-General Naim Qassem says the threatened assassination of Iran’s Supreme Leader Ayatollah Ali Khamenei is an “aggression” against all the people of the region.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2025/6/20/live-iran-israel-continue-missile-fire-irans-fm-to-meet-eu-counterparts

https://www.aljazeera.com/news/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish


https://www.aljazeera.com/

Altri aggiornamenti
https://english.alarabiya.net/topics/palestinian-israeli-conflict

Mapping US troops and military bases in the Middle East

The United States has maintained a military presence in the Middle East for decades, currently stationing between 40,000 and 50,000 troops across at least 19 sites.

continua in
https://www.aljazeera.com/news/2025/6/12/mapping-us-troops-and-military-bases-in-the-middle-eas

RaiNews LIVE giorno 622

Foto Euronews

Raid Idf uccidono almeno 34 persone, 11 a Deir al-Balah e 23 a Netzarim: aspettavano aiuti

Dall’alba è a 34 il bilancio dei palestinesi uccisi nel centro della Striscia di Gaza mentre attendevano gli aiuti .Intanto squadra ONU ha visitato ieri ospedale Nasser. Rientrata a Tunisi la carovana internazionale diretta a Rafah

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/maratona-gaza-israele-medio-oriente-hamas-attacchi-israeliani-morti-c9344901-d266-499f-8827-3d2020606b68.html


vedi anche
video Carri armati israeliani sparano sulla folla in fila per il cibo, oltre 50 morti
video
 Migliaia in piazza a Parigi per Gaza: “Fermate il genocidio”
video Madrid in piazza per Gaza: “Non è una guerra, è un genocidio”


20 giugno 2025. Israele-Usa sull’Iran: la scusa del nucleare per cosa? A quale prezzo?

Caccia israeliano

Piero Orteca

A che gioco stanno giocando Netanyahu e Trump? Nel Golfo Persico, rischiamo di essere inghiottiti tutti nel gigantesco gorgo di una guerra che potrebbe allargarsi, e che parte da premesse ambigue e ormai svelate sul nucleare iraniano. E quel Medio Oriente denuclearizzato -tutti, anche Israele- che avrebbe voluto Obama.

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https://www.remocontro.it/2025/06/20/israele-usa-sulliran-la-scusa-del-nucleare-per-cosa-a-quale-prezzo/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=gli-ultimi-newsletter-total-articoli-dal-nostro-blog_262

Avviso dei giuristi alla cittadinanza italiana

I sottoscritti giuristi italiani, internazionalisti, privatisti e pubblicisti, in riferimento alla dichiarazione della Presidente del Consiglio riguardo al possibile ‘prestito’ di basi italiane agli Stati Uniti nel caso di un coinvolgimento americano nella guerra, osservano:
a) l’attacco israeliano all’Iran integra, con ogni probabilità, un uso della forza armata internazionalmente illecito, dal momento che quest’ultima è consentita solo dinanzi a un attacco armato, e non certo per prevenire la preparazione (fra l’altro, indimostrata) di bombe nucleari da parte di uno Stato;
b) un eventuale intervento statunitense in appoggio a Israele si configurerebbe, dunque, come una forma di complicità, anch’essa internazionalmente illecita, nell’azione militare israeliana;
c) ogni supporto fornito a un tale intervento si tradurrebbe altresì, da parte italiana, in una gravissima violazione dell’art. 11 della Costituzione, che, ripudiando la guerra “come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, vieta qualsiasi ricorso alla forza in contrasto col diritto internazionale, ivi compresa ogni forma di compartecipazione a simili azioni;
d) la suddetta violazione si verificherebbe anche se l’attacco israeliano fosse ritenuto, a differenza di quanto crediamo, un semplice episodio di una guerra più ampia, fra Israele e Iran, dal momento che l’art. 11 impedirebbe, anche in quest’eventualità, qualsiasi forma di coinvolgimento da parte italiana. Le azioni cui il Governo italiano si dichiara disponibile, in una fase delicatissima in cui un Intervento degli Stati Uniti potrebbe generare una escalation nucleare senza precedenti, confermano la sua insipienza giuridica e il suo spregio per la legalità internazionale e costituzionale, già resi evidenti dalla sua oggettiva complicità nei crimini di massa in corso sul Territorio palestinese occupato.
In questo momento storico sarebbe al contrario indispensabile recuperare il rispetto dei principi che hanno dettato la nostra costituzione e le carte internazionali nate dalla sconfitta del nazifascismo, e formare a livello internazionale un fronte non allineato, lontano dagli estremismi di Washington e Bruxelles e del sionismo internazionale.

Pasquale De Sena, Nerina Boschiero, Ugo Mattei, Barbara Spinelli, Luigi Daniele, Veronica Dini, Alberto Lucarelli, Lucilla Gatt, Gianluca Vitale, Maria Rosaria Marella, Michele Carducci, Alessandra Quarta, Luca Nivarra, Luigi Paccione, Alessandro Somma, Fulvio Rossi Albertini, Fabio Marcelli, Claudio Giangiacomo, Luca Saltalamacchia, Carlo Iannello, Paolo Cappellini, Ugo Giannangeli, Fausto Gianelli, Domenico Gallo, Arturo Salerni, Cesare Amtetomaso

https://www.lafionda.org/2025/06/20/avviso-dei-giuristi-alla-cittadinanza-italiana/

20 giugno 2025. Adriano Sofri sulla propria pagina Facebook

Botte, e risposte

Fra i commenti al mio pezzo di ieri ormai, qui sotto, ce ne sono due che ho letto e cui ho risposto tardi. Li copio qui, con le mie risposte.
Lea Melandri mi ha scritto questo:
Non capisco dove va a parare questa riflessione. Che Netanyahu, menare continua a massacrare, sterminare il popolo palestinese, a cominciare da donne e bambini, con i bombardamenti “preventivi” all’Iran libererà le donne iraniane dal fondamentalismo di chi governa il Paese? Detto per interposta persona, ho il dubbio che il senso del post sia questo.

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tSrnpseoodi0:h1latt0mtl5eI700210l5liai95m2a01g 59 r12mm02e00  · 

RaiNews LIVE

Attacco di droni russi su Odessa nella notte: almeno un morto e 14 feriti

Ieri l’ultimo scambio di prigionieri deciso a Istanbul. Stallo nelle sanzioni USA. Kiev: “Sono passati cento giorni da quando l’Ucraina ha accettato la proposta di cessate il fuoco”.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/ucraina-russia-guerra-putin-zelensky-trump-kiev-kyiv-sanzioni-ue-negoziati-490f16d5-95f2-4645-a74c-9774b28ab588.html

Vedi anche

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : la Russie a procédé à 86 attaques de drones contre son voisin ukrainien dans la nuit de jeudi à vendredi

La défense aérienne ukrainienne dit avoir réussi à abattre 70 drones. Une personne a été tuée et 14 autres ont été blessées dans une attaque sur Odessa, et à Kharkiv, quatre personnes ont été blessées.

Live animé par Allison Ferrera (service photo) et Cécile Bouanchaud

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE Dal 15 al 21 giugno
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/06/20/en-direct-guerre-en-ukraine-le-bombardement-sur-kiev-mardi-a-fait-30-morts-selon-le-dernier-bilan-communique-par-volodymyr-zelensky_6613242_3210.html

Le 19 juin à 14:00 – L’essentiel

Ce qu’il faut retenir du 19 juin en milieu de journée

Andreï Keline, l’ambassadeur de Russie au Royaume-Uni, a lancé un ultimatum à Kiev : « Pour l’Ukraine, il y a un choix : soit elle accepte nos conditions maintenant… soit nous poursuivrons notre avancée et l’Ukraine devra capituler dans des conditions bien pires ».

Andrii Sybiha, le ministre des affaires étrangères ukrainien, reproche à la Russie de refuser depuis plus de trois mois les appels à la résolution du conflit, lancés à l’initiative des Etats-Unis, pour mettre fin à trois années de guerre.

Lors de son échange avec des représentants d’agences de presse étrangères, Vladimir Poutine a affirmé que le réarmement de l’OTAN n’est pas une « menace » pour la Russie, a estimé nécessaire de « trouver une solution » qui réglerait durablement le « conflit », a dit qu’une rencontre avec Volodymyr Zelensky était possible à la fin des négociations et qu’une éventuelle livraison de missiles allemands Taurus à Kiev « ruinerait complètement » les relations avec Berlin.

En raison de l’escalade du conflit entre l’Iran et Israël, qui est actuellement une priorité pour Washington, le Sénat américain a décidé de reporter jusqu’au moins juillet l’examen d’un projet de loi sur des sanctions contre la Russie, rapporte le média américain Semafor.

Après ses alliés baltes, l’Estonie, la Lettonie et la Lituanie, la Finlande a approuvé le retrait du pays de la convention d’Ottawa, qui interdit les mines antipersonnel. Les députés finlandais ont voté à 157 voix contre 18 en faveur de la proposition du gouvernement.

Les partis politiques représentés au Parlement en Suède se sont accordés, jeudi, sur une hausse de 300 milliards de couronnes (environ 27 milliards d’euros) sur dix ans des dépenses destinées à la défense.

L’économie russe est sur le point de tomber en récession, a déclaré Maxime Rechetnikov, le ministre de l’économie russe lors du Forum économique international de Saint-Pétersbourg.

Les Russes ont attaqué l’Ukraine avec 104 drones de type Shahed et des drones leurres de divers types dans la nuit du 18 au 19 juin, rapporte l’armée de l’air ukrainienne. La défense aérienne ukrainienne a réussi à abattre 88 drones.

L’Argentine affirme avoir détecté un groupe d’espions russes qui menaient des « activités suspectes » dans le pays afin de promouvoir les intérêts de Moscou en fabriquant de fausses informations, a déclaré mercredi le porte-parole de la présidence, Manuel Adorni.


20 giugno 2025 Giornata mondiale del Rifugiato: Convegno ASGI 20 giugno 2025

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https://www.anbamed.it/2025/06/19/giornata-mondiale-del-rifugiato-convegno-asgi-20-giugno-2025/

20 giugno 1015. Domande di protezione internazionale, Italia tra i primi in Europa per rigetti: “Bocciate il 64%”

Syrians wait to cross into Syria from Turkey at the Oncupinar border gate, near the town of Kilis, southern Turkey, Thursday, Dec. 12, 2024. (AP Photo/Khalil Hamra) Associated Press /LaPresse
Only italy and Spain

I dati Eurostat nella Giornata del Rifugiato: 997mila richiesta in Ue (-12%), il 16% nel nostro Paese che in prima istanza ne boccia il 64%, Schiavone (Asgi): “Dalle commissioni decisioni discrezionali”, molti i ricorsi accolti

Angela Stella – l’Unità

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, che si celebra oggi 20 giugno, la Fondazione Ismu ha fatto presente ieri che nel 2024, secondo i dati Eurostat, le domande di protezione internazionale presentate nei Paesi dell’Unione Europea sono state 997mila, con un calo del 12% rispetto al milione e 130mila del 2023. Con quasi 159mila richieste di asilo l’Italia è terza dopo Germania e Spagna. Le richieste presentate nel nostro Paese rappresentano il 16% di tutte quelle presentate nell’UE. Dal 2021 il numero di domande di protezione nel nostro Paese è in continua crescita e nel 2024 si è registrato il numero più elevato degli ultimi dieci anni.

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https://www.unita.it/2025/06/20/domande-di-protezione-internazionale-italia-tra-i-primi-in-europa-per-rigetti-bocciate-il-64/


20 giugno 2025. Meloni: con l’Africa accordi per 1,2 miliardi e iniziative sul debito

A Roma il vertice coi leader africani sui progetti di intervento finanziati da Bruxelles. Von der Leyen ribadisce: 150 miliardi dall’Ue. Progetti su infrastrutture, digitale e sulla filiera del caffè

Vicenzo R. Spagnolo – Avvenire

La premier Meloni e la presidente della Commissione Ue Von der Leyen insieme ai partecipanti al vertice sul Piano Mattei per l’Africa – ANSA

“Il Piano Mattei per l’Africa e Global Gateway: uno sforzo comune insieme al continente africano”. Lo slogan scelto per il nuovo summit internazionale sul Piano Mattei, tenutosi a Villa Doria Pamphilj, uno dei parchi più verdi e incantevoli della Capitale, sintetizza bene quali siano le intenzioni dichiarate dai governi organizzatori. A 18 mesi dal primo vertice Italia-Africa, organizzato sempre a Roma in apertura della presidenza italiana nel G7, la premier Giorgia Meloni e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen sono tornate a incontrare i leader di diverse nazioni africane. “Abbiamo costruito un percorso che ci porta oggi a risultati concreti e significativi – ha esordito Meloni -. ‘Gli accordi firmati adesso valgono 1,2 miliardi di euro di impegni concreti. Consolidiamo un modello che è partito dall’ascolto e si è tradotto in strumenti operativi, in risorse mobilitate, in nuove opportunità anche per le nostre imprese, incluse quelle medie e piccole”.

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https://www.avvenire.it/attualita/pagine/conferenza-piano-mattei

20 giugno 2025. Piccola Posta la ribrica di Adriano Sofri

Ricerche petrolifere dell’ENI, 1963 (Olycom) da Il Foglio

Addio a Francesco Ciafaloni, al suo sguardo accorto sulle cose del mondo

Ingegnere all’Eni fino alla morte di Mattei, redattore sulle scienze “umane e disumane” per Einaudi, vicino ai movimenti del ’68 ma immune da furori ideologici, autore di libri d’inchiesta soprattutto sull’immigrazione. Dai sindacati all’Europa, dai migranti al petrolio a Trump, aveva una capacità ammirevole di conoscere e raccontare le cose in modo circostanziato ed esatto

Mercoledì Luca Baranelli mi ha detto che era morto Francesco Ciafaloni. Loro due, quasi coetanei, sono stati molto amici. Avevano occupato dal 1970 al 1983 una stanza della Einaudi, che gli altri chiamavano “l’Ufficio politico”. Francesco era addetto alle scienze, “umane e disumane”. Lo ricordarono nel 2012 intervistati da Alberto Saibene, per l’ed. Quodlibet. Ciafaloni raccontò allora il più bello fra gli innumerevoli aneddoti su Giulio Einaudi. “Passò da Torino Joan Robinson, di cui Einaudi aveva molti libri in lista d’attesa. Bisognava spiegarle perché. Ed era ovvio che il compito toccasse, alla presenza di un benevolo Einaudi, a un redattore, cioè a me. Mentre parlavamo arrivò Gerlin, l’usciere, con una sola tazzina di caffè. Einaudi ne ordinò subito un’altra; ma intanto di chi era quel caffè che si freddava? Einaudi aveva voglia del caffè, ma Joan Robinson era ospite, era donna, ed era una dei più grandi economisti al mondo. Einaudi mi guardava ed esitava. Poi, mentre la Robinson parlava, e io cercavo di spiegare i ritardi, ammiccò, sorrise e bevve lui il caffè”. 

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https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2025/06/20/news/addio-a-francesco-ciafaloni-al-suo-sguardo-accorto-sulle-cose-del-mondo-7847128/

Mauro Boarelli sulla propria pagina Facebook

Per Francesco

Forse il suo nome non è noto a molti, perché per gran parte della sua vita ha lavorato nelle “retrovie” (fondamentale il suo lavoro alla casa editrice Einaudi tra gli anni ’70 e gli anni ’80, ricordati nel bel libro scritto a quattro mani con Luca Baranelli, “Una stanza all’Einaudi”, pubblicato da Quodlibet). Si è occupato di tante cose, con grande lucidità e coerenza. La sua capacità di analisi era sorprendente e sempre spiazzante. Chi l’ha conosciuto ha imparato tanto da lui.
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Francesco Ciafaloni

Maurizio Braucci sulla propria pagina Facebook

Quando si dice “compagno” si dice una cosa importante, anche se spesso abusata. Compagno è una parola seria e pochi restano compagni, al fianco degli oppressi, tutta la vita. Francesco Ciafaloni è stato un compagno, un ingegnere che ha messo tutta la sua intelligenza e preparazione per raccontare gli ultimi e per analizzare le contraddizioni del sistema sociale non solo italiano. Oggi si è spento il compagno Francesco Ciafaloni, che forse non amerebbe essere definito così, ma che un compagno è stato sempre, nel senso vero, fino alla fine. Posto qui un suo articolo sulla rivista Una città del 2020 che risuona anche nel presente. Il suo linguaggio appassionato, profondo accompagnerà sempre chi lo ha conosciuto e i suoi libri e scritti restano quelli di un testimone acuto del suo tempo. Ha attraversato il mondo e ha portato coscienza e bene al prossimo. Ciao Francesco.
https://unacitta.it/it/articolo/1579-non-ammazzare

Autobiografia di una Repubblica. In memoria di Francesco Ciafaloni

In memoria di Francesco Ciafaloni. Gli lasciamo la parola riprendendo un suo commento scritto per l’uscita di Autobiografia di una Repubblica, di Guido Crainz (Donzelli, 2009).

È scomparso [ieri], mercoledì 18 giugno 2025, Francesco Ciafaloni. Nato nel 1937 a San Pietro ad Lacum, vicino Teramo, in Abruzzo. Si era laureato in ingegneria elettronica a Roma, vivendo negli studentati universitari, e, dopo un master in ingegneria del petrolio nella Texas University, un’università pubblica, si impiegò all’AGIP nel 1961.
Dopo brevi esperienze lavorative e di studio nel campo dell’estrazione petrolifera seguendo la traccia dell’ENI di Enrico Mattei negli Stati Uniti e in Sicilia, si trasferì definitivamente nel capoluogo piemontese divenuto sua città adottiva e di lavoro, svolto prima per la casa editrice di Paolo Boringhieri e poi come redattore per Einaudi con amici e compagni come Luca Baranelli, Italo Calvino, Primo Levi, Norberto Bobbio, Renato Panzieri, Renato Solmi.
Svolse un’infinità di incarichi e inchieste nel sociale, all’IRES CGIL, in Oltre il razzismo, e con le più importanti riviste italiane del Novecento, dai Quaderni piacentini di Piergiorgio Bellocchio e Grazia Cherchi a Una Città di Forlì, fino a Linea D’OmbraLa terra vista dalla lunaLo straniero e Gli Asini di Goffredo Fofi.
Di cultura umanista e scientifica raffinatissima, formatasi anche in lunghi anni di letture attente come correttore di bozze per le principali case editrici italiane, Francesco Ciafaloni è stato uno dei più importanti interpreti e anima del pensiero social-democratico nella nostra città e in Italia. Un maestro e fratello maggiore, riferimento imprescindibile di tanti attivisti e scrittori, politici, sociologi formatisi negli ultimi decenni a Torino e non solo.
Gli lasciamo la parola riprendendo un suo commento scritto per l’uscita di Autobiografia di una Repubblica, di Guido Crainz (Donzelli, 2009).

continua in
https://serenoregis.org/2025/06/19/autobiografia-di-una-repubblica/

20 giugno 2025. Lorenzo Tosa sulla propria pagina Facebook

Davanti a centinaia di persone, cittadini e lavoratori riuniti in piazza della Signoria, la sindaca di Firenze Sara Funaro, accanto a Stefano Massini, ha dato una risposta politicamente fortissima al ministro Giuli, al governo e a chi “con motivazioni pretestuose” ha declassato il teatro della Toscana.

Non solo Funaro ha annunciato la decisione di fare ricorso al Tar, ma poco fa ne ha spiegato con precisione le ragioni.

“Siamo di fronte a un un fatto gravissimo. Non è mai successo nella storia dei teatri di vedere una commissione ministeriale che si spacca e in cui tre membri si dimettono dicendo che le motivazioni del declassamento erano e sono pretestuose. Ovvero non c’è alcuna motivazione di qualità, di programmazione.

Mi pare evidente, e lo dico con chiarezza, che il governo abbia deciso di colpire la città di Firenze e il teatro della Toscana. E io questo lo voglio dire come sindaca di Firenze ribadendo che il teatro e la cultura non sono di una parte. Il teatro e la cultura sono di tutti.”

Brava sindaca.
Non si arretra di un millimetro.

20 giugno
Compagni dai campi e d
alle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

20 GIUGNO 2025. Grande successo dello sciopero generale tra i ferrovieri: il fronte contro la sottoscrizione del contratto si rafforza

Una grande conferma del consenso accumulato dal fronte del no al contratto dei ferrovieri: questo testimonia l’alta adesione dello sciopero generale nel trasporto ferroviario. Alle 14, infatti, risultavano ferme il 90% delle frecce, il 70% degli Intercity ed un dato dei regionali che, al netto dei treni garantiti, di Trenord e delle linee regionali di Piemonte e Val D’Aosta che erano escluse dallo sciopero, si attesta ben sopra il 55%. Dati altissimi per uno sciopero generale che, di solito, riscuote minor successo di uno organizzato su una singola vertenza. I ferrovieri, oltre alla contrarietà al contratto, hanno espresso anche una forte opposizione alle politiche di guerra e di complicità con il genocidio palestinese del Governo Meloni: un segnale che riteniamo importantissimo.

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https://areastampa.usb.it/leggi-notizia/grande-successo-dello-sciopero-generale-tra-i-ferrovieri-il-fronte-contro-la-sottoscrizione-del-contratto-si-rafforza-1757.html

Ancora tempo di convergere: sullo sciopero di oggi, sul corteo di domani

⚒️️ Sciopero dei metalmeccanici, sciopero contro la guerra e contro il genocidio: è tutto connesso. Infatti, se non ti è chiaro, il mondo in cui si perpetra un genocidio e dove si prepara la guerra mondiale, è un mondo dove non c’è più spazio nè per il tuo contratto, nè per il tuo salario. Ci tolgono la vita: a qualcuno fisicamente, a qualcuno socialmente.
🗣️ Ai margini del corteo di stamattina, ci stacchiamo e andiamo in delegazione in Piazza della Signoria, a portare solidarietà al Teatro della Pergola. Perché se non ti è chiaro la repressione del manganello ha il suo corrispettivo nel conformismo e nel qualunquismo nell’ambito culturale.
🪧 E infine sul corteo di domani, a Roma. Che sarà grande e partecipato, senza ombra di dubbio. In tante/i ci avete chiesto a in quale delle due piazze andiamo. Un tempo ci chiedevate come stiamo. Noi invece non vogliamo cambiare domanda. E voi come state?
❗Il fatto che domani a Roma si svolgano due manifestazioni in piazze diverse, ma con obiettivi comuni, significa rischiare il senso di scoramento di un ampio settore di militanza.


❌ Non crediamo di essere dei sempliciotti e tanto meno vogliamo essere semplicisti. Conosciamo la mappa delle diverse opzioni politiche, partitiche, sindacali che si muovono a sinistra.
Conosciamo le differenze di analisi, vedute, tradizioni, prospettive strategiche. Il nostro quindi non è un generico “volemose bene”.
Non esiste una ricetta per comporre o spaccare. Esistono valutazioni concrete nel momento concreto. Ci sono situazioni in cui chiamare piazze alternative non solo è plausibile ma doveroso.
📢 Nel caso concreto, invece, ci sembra evidente che le differenze di piattaforma esistenti si dovessero esprimere attraverso opzioni diverse nella stessa piazza. Non attraverso piazze diverse.
Abbiamo chiaro quali dinamiche si possono nascondere nelle sovrapposizioni di piazze e come in Italia spesso il lancio “dall’alto” di una scadenza possa essere utilizzato per anticipare e annullare i processi che emergono dal basso. L’abbiamo chiaro perché ci siamo ritrovati tante volte in situazioni simili.
In questi casi, ognuno esce da queste esperienze con il proprio bagaglio di aneddoti e convinzioni: chi ha convocato prima, chi ha convocato dopo, ma con più sigle. E così tra gli ambienti di militanza girano di volta in volta giustificazioni più o meno condivisibili.
Alla fine però quello che crediamo debba contare è l’analisi politica concreta, della situazione concreta.
Non esiste uno spazio di movimento in espansione e solido da contendere (ammesso che questa pratica sia corretta). Esiste un fragile, incostante, spazio di movimento che viene composto, ricomposto, stravolto, minato da una serie infinita di giochi a geometrie variabili.
A breve forse la contesa organizzativa paga per i singoli soggetti, ma complessivamente ci rinchiude tutti dentro la marginalità.
📢 Domani saremo in delegazione in entrambe le piazze, ma principalmente a fianco delle compagne e compagni di @Reset contro la guerra con cui abbiamo condiviso un percorso di convergenza sul tema della guerra.
(E non c’è nemmeno a dirlo, chi non sarà a Roma sarà al Pride a Prato!)
Il contributo che speriamo di dare infine al movimento è vincere qui e ora alla ex Gkn, per dare un esempio di dignità che riteniamo utile per tutto il movimento operaio ma anche per il movimento contro il riarmo.
✊ Perché se abbiamo elaborato noi, assediati, un piano di riconversione ecologica dell’industria, immaginate che mondo potremmo costruire con un cambio radicale della società.
Contro riarmo, genocidio e guerra, non siamo solo opinione. Dobbiamo essere rapporti di forza sociali.
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19 giugno 2025

19 giugno 2025. Si ribalta con il trattore mentre lavora nei campi: morto anziano agricoltore a Spoltore

È successo giovedì 19 giugno intorno alle 19.30 lungo la strada regionale 16bis: sul posto anche vigili del fuoco e carabinieri con i militari che stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente. L’uomo aveva 92 anni

Tragedia nelle campagne di Spoltore lungo la strada regionale 16bis: un agricoltore di 92 anni impegnato a lavorare nei campi, si è ribaltato con il trattore ed è morto.
Il fatto si è verificato verso le 19.30. Sono subito scattati sul corso con sul posto l’intervento anche dei vigili del fuoco, ma purtroppo per lui non c’era giù più nulla da fare. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i carabinieri che stanno ora ricostruendo l’esatta dinamica di quanto accaduto.

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https://www.ilpescara.it/cronaca/trattore-ribaltato-morto-anziano-agricoltore-spoltore.html


I giornali di oggi giovedì 19 giugno

https://www.rainews.it/video/2025/06/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-90157343-9c56-434d-8db5-3ab0f973ca40.html



«La mia pazienza con l’Iran è finita». Trump ha deciso: gli Usa entreranno in un’altra guerra al fianco di Israele. Bombardieri B-2 pronti nell’Oceano Indiano con il gigantesco ordigno anti bunker. Ma l’atomica di Teheran non c’è. Ora l’Aiea dice: «Mai pensato che fosse pronta»
Michele Giorgio
https://ilmanifesto.it/trump-fa-la-sua-scelta-la-guerra-alliran-parte-la-prossima-settimana


19 giugno 2025. In Canada è andata in scena la morte del G7

Nessun accordo sui dazi. Nessuno sull’Iran dopo il clamoroso voltafaccia di Trump. Niente su Gaza. Ma Meloni chissà perché esulta: “Siamo uniti”

David Romoli

Nella foto, prima fila in basso da sinistra a destra: Chancellor of Germany Friedrich Merz, front row left to right, Prime Minister of Australia Anthony Albanese, President of Mexico Claudia Sheinbaum, President of France Emmanuel Macron, Canada’s Prime Minister Mark Carney, President of Ukraine Volodymyr Zelenskyy, President of Brazil Luiz Inacio Lula da Silva, Italy’s Prime Minister Giorgia Meloni and European Council President Antonio Costa, and United States Secretary of the Treasury Scott Bessent, back row left to right, President of the World Bank Group Ajay Banga, President of the European Commission Ursula von der Leyen, Britain’s Prime Minister Keir Starmer, South Korean President Lee Jae-myung, President of South Africa Cyril Ramaphosa, Prime Minister of India Narendra Modi, Prime Minister of Japan Shigeru Ishiba and Secretary-General of the United Nations Antonio Guterres during a family photo at the G7 leaders’ summit in Kananaskis, Alberta, Tuesday. June 17, 2025. (Stefan Rousseau/Pool Photo via AP)

Il G7 non c’è più, come potrebbe esserci una dichiarazione conclusiva dei suoi lavori? Non era prevista, del resto. Il decesso era annunciato con largo anticipo. Ce ne sono state sei in compenso, su questioni specifiche anche molto importanti come l’immigrazione e le catene di approvvigionamento ma senza andare oltre l’enunciazione dell’ovvio. La settima dichiarazione, di gran lunga la più importante di tutte, era già stata diffusa a metà sessione. Era quella sulla guerra in Iran firmata anche da Donald Trump ma a ridicolizzarla ci aveva pensato il presidente degli Usa in persona. L’inchiostro con il quale aveva firmato la richiesta di de-escalation era ancora fresco e già lui faceva il possibile per marciare in direzione opposta chiedendo la resa incondizionata degli ayatollah e ipotizzando l’intervento diretto dell’America nella guerra. Più de-escalation di così…

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https://www.unita.it/2025/06/19/in-canada-e-andata-in-scena-la-morte-del-g7/

19 giugno 2025. Parla Tarquinio: “La guerra non ha mai portato la democrazia”

«Le de-escalation, qualunque cosa ne pensi Trump, sono invece benedette tutte. Meno male che l’Ue, almeno nel caso della guerra dei cieli di Iran e Israele, ha iniziato a ragionare in modo un po’ più pacifista rispetto al conflitto d’Ucraina»

Marco Tarquinio – Foto Andrea Panegrossi/Imagoeconomica

Umberto Di Giovannangeli

Marco Tarquinio, europarlamentare, già direttore di Avvenire. – Il Medio Oriente è in fiamme. La polveriera è esplosa. Da Gaza all’Iran è guerra totale. E in Italia si continua a disquisire se quello messo in atto da Israele a Gaza è un “genocidio”.
Ogni guerra è massacro, qualcuna in modo persino più orribile delle altre. Cosí a Gaza. Trovo incredibile che dopo 620 giorni di bombardamenti e di stragi contro la popolazione civile palestinese si stia ancora a discutere sulle parole per definire quel che accade invece di concentrare energie e indignazioni per organizzare e sviluppare azioni efficaci, tese a far finire la carneficina. Detto questo, siamo certamente di fronte al culmine di un terribile progetto di pulizia etnica ai danni degli arabi palestinesi.

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https://www.unita.it/2025/06/19/parla-tarquinio-la-guerra-non-ha-mai-portato-la-democrazia/

RaiNews LIVE

Raid su ospedale Soroka in Israele. Teheran contro Aiea. Putin e Xi condannano attacchi israeliani

Idf: 25 siti colpiti, esplosioni a Tel Aviv. Bombardieri USA verso il Golfo. Putin: “Possiamo mediare”. Attacco israeliano nell’area del reattore Arak. Raid su Teheran. L’Aiea: “Mai detto che lran stia costruendo atomica”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/suonano-le-sirene-in-israele-in-arrivo-droni-e-missili-dalliran-netanyahu-la-morte-di-khamenei-metterebbe-fine-alla-guerra-c37e2fed-f486-4031-adb9-987e453cd8cd.html

Vedi anche

Altre notizie e video in
https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

Da Limes

ALJAZEERA LIVE UPDATES

LIVE: Iranian missiles strike Israel as nuclear reactor attacked in Iran

  • Iranian missiles caused serious damage at four sites in central and southern Israel, including at the Soroka hospital, while Israeli forces are reported to have attacked Iran’s Arak heavy water nuclear reactor.
  • US President Donald Trump says he’s still weighing his options on United States military intervention in the escalating hostilities.
  • Earlier, Iran’s Supreme Leader Ayatollah Ali Khamenei warned the US that any strikes on its territory would have “serious irreparable consequences”.
  • The death toll from Israel’s attacks on Iran has risen to more than 240, including 70 women and children. At least 24 people have been killed in Iranian attacks on Israel.
  • Israel’s war on Gaza has killed at least 55,493 people and wounded 129,320, according to Gaza’s Health Ministry. An estimated 1,139 people were killed in Israel during the Octobe

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2025/6/19/live-israel-attacks-iran-security-agency-trump-mulls-joining-conflict

https://www.aljazeera.com/news/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish


https://www.aljazeera.com/

Altri aggiornamenti
https://english.alarabiya.net/topics/palestinian-israeli-conflict

Mapping US troops and military bases in the Middle East

The United States has maintained a military presence in the Middle East for decades, currently stationing between 40,000 and 50,000 troops across at least 19 sites.

continua in
https://www.aljazeera.com/news/2025/6/12/mapping-us-troops-and-military-bases-in-the-middle-eas

RaiNews LIVE giorno 620

Foto Euronews

Bombe israeliane, la strage continua. Bozza vertice Ue: sanzionare coloni estremisti Israele

144 morti e 560 feriti in 24 ore. Tel Aviv spara di nuovo sulla folla in fila per il cibo. Actionaid: “Il sistema idrico è al collasso”. Netanyahu: “Subiamo perdite ma continuiamo fino alla sconfitta di Hamas”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/gaza-ancora-fuoco-su-palestinesi-in-cerca-aiuti-colpiti-dai-cecchini-96c56fe7-95b0-4fe1-9bfc-5235b4043d7b.html

vedi anche
video Carri armati israeliani sparano sulla folla in fila per il cibo, oltre 50 morti
video
 Migliaia in piazza a Parigi per Gaza: “Fermate il genocidio”
video Madrid in piazza per Gaza: “Non è una guerra, è un genocidio”


19 giugno 2025. Prima il sostegno alle donne iraniane, ora il silenzio: dall’Occidente solo ipocrisia

Teheran

Dalia Ismail

In Italia, l’adesione al movimento Donne, Vita, Libertà è stata rapida, visibile, unanime. Celebrità, influencer, politici e media hanno amplificato slogan, condiviso post, organizzato eventi. Ma mentre in Iran si pagava con la vita, qui si raccoglievano applausi. Nessuno rischiava nulla. Anzi, sostenere quella battaglia era perfettamente compatibile con gli interessi del nostro Paese, utile a rafforzare la narrazione “giusta” del mondo: noi, paladini dei diritti; loro, il regime da abbattere.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/19/iran-israele-donne-ipocrisia-occidente/8031174/

19 giugno 2025. Arricchimento dell’uranio: cos’è, come funziona, gli usi civili e militari, l’attacco di Israele all’Iran

FOTO DA PIXABAY

Il ruolo dell’U-235, la separazione degli isotopi all’interno delle centrifughe, lo scarto impoverito. Per l’impiego militare è richiesto a una concentrazione del 90%

Israele ha dichiarato di aver fatto scattare il suo attacco all’Iran per impedire alla Repubblica Islamica di sviluppare armi nucleari. Il programma di Teheran è da anni sotto osservazione internazionale, considerata anche l’influenza su altri Paesi e gruppi della Regione che era stato definito “Asse della Resistenza”, duramente colpito a partire dalla morte del generale Qassam Suleimani passando per le decapitazioni dei vertici di Hamas ed Hezbollah fino agli ultimi attacchi all’Iran. L’Iran aveva annunciato nel 2021 l’attivazione di nuove centrifughe per arricchire più velocemente l’uranio. L’ex presidente Hassan Rohani aveva dichiarato che le attività nucleare avevano “solo scopi pacifici con fini civili”.

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https://www.unita.it/2025/06/19/arricchimento-uranio-cose-come-funziona-usi-civili-militari-attacco-israele-iran/

vedi anche
Armi nucleari in Iran, l’Aiea smentisce Netanyahu sulle motivazioni dell’attacco: “Non ci sono prove, per lo sviluppo ci vorranno anni”
Fordow: la base segreta e inespugnabile del nucleare dell’Iran scavata nella montagna, gli attacchi di Israele
Cosa sono le armi all’uranio impoverito: le munizioni che gli USA forniranno all’Ucraina
Rivelazione del Wall Street Journal: “Gli Usa inviano munizioni all’uranio impoverito a Kiev”

RaiNews LIVE

Putin: “Sì a un incontro con Zelensky, ma a fine negoziati”

Missili Taurus: “Il loro uso danneggerà relazioni tra Mosca e Germania”. 28 morti e 134 feriti per gli ultimi attacchi russi. Mosca ordina fortificazioni al confine con la Finlandia. Il vicesindaco di Berdiansk ucciso dai servizi segreti ucraini

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/ucraina-russia-guerra-kiev-mosca-ue-kallas-g7-nato-putin-zelensky-trump-negoziati-f6214275-38ca-41a2-baa1-4d629ed209c3.html

Vedi anche

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : l’attaque russe sur Kiev a fait 30 morts et 172 blessés, selon Volodymyr Zelensky

Le président ukrainien a de nouveau condamné l’attaque de Moscou qui s’est déroulée dans la nuit de lundi à mardi, soulignant que « l’opération de sauvetage a duré près de quarante heures [pour tenter] de sortir des personnes vivantes des décombres ».

Live animé par Allison Ferrera (service photo) et Marie Pouzadoux

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE Dal 15 al 21 giugno
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/06/19/en-direct-guerre-en-ukraine-vladimir-poutine-dit-qu-une-rencontre-avec-volodymyr-zelensky-est-possible-dans-la-phase-finale-de-negociations-de-paix_6613242_3210.html

Le 19 juin à 14:00 – L’essentiel

Ce qu’il faut retenir du 19 juin en milieu de journée

Andreï Keline, l’ambassadeur de Russie au Royaume-Uni, a lancé un ultimatum à Kiev : « Pour l’Ukraine, il y a un choix : soit elle accepte nos conditions maintenant… soit nous poursuivrons notre avancée et l’Ukraine devra capituler dans des conditions bien pires ».

Andrii Sybiha, le ministre des affaires étrangères ukrainien, reproche à la Russie de refuser depuis plus de trois mois les appels à la résolution du conflit, lancés à l’initiative des Etats-Unis, pour mettre fin à trois années de guerre.

Lors de son échange avec des représentants d’agences de presse étrangères, Vladimir Poutine a affirmé que le réarmement de l’OTAN n’est pas une « menace » pour la Russie, a estimé nécessaire de « trouver une solution » qui réglerait durablement le « conflit », a dit qu’une rencontre avec Volodymyr Zelensky était possible à la fin des négociations et qu’une éventuelle livraison de missiles allemands Taurus à Kiev « ruinerait complètement » les relations avec Berlin.

En raison de l’escalade du conflit entre l’Iran et Israël, qui est actuellement une priorité pour Washington, le Sénat américain a décidé de reporter jusqu’au moins juillet l’examen d’un projet de loi sur des sanctions contre la Russie, rapporte le média américain Semafor.

Après ses alliés baltes, l’Estonie, la Lettonie et la Lituanie, la Finlande a approuvé le retrait du pays de la convention d’Ottawa, qui interdit les mines antipersonnel. Les députés finlandais ont voté à 157 voix contre 18 en faveur de la proposition du gouvernement.

Les partis politiques représentés au Parlement en Suède se sont accordés, jeudi, sur une hausse de 300 milliards de couronnes (environ 27 milliards d’euros) sur dix ans des dépenses destinées à la défense.

L’économie russe est sur le point de tomber en récession, a déclaré Maxime Rechetnikov, le ministre de l’économie russe lors du Forum économique international de Saint-Pétersbourg.

Les Russes ont attaqué l’Ukraine avec 104 drones de type Shahed et des drones leurres de divers types dans la nuit du 18 au 19 juin, rapporte l’armée de l’air ukrainienne. La défense aérienne ukrainienne a réussi à abattre 88 drones.

L’Argentine affirme avoir détecté un groupe d’espions russes qui menaient des « activités suspectes » dans le pays afin de promouvoir les intérêts de Moscou en fabriquant de fausses informations, a déclaré mercredi le porte-parole de la présidence, Manuel Adorni.

19 giugno 2025. La linea ferroviaria Pisa-Livorno chiusa per lavori: “Per aumentare il trasporto di armi al più grande arsenale Usa in Ue”

L’operazione di Rfi riguarda in particolare Camp Darby, il più grande arsenale Usa fuori dal suolo americano. Tra chi protesta anche i “Ferrovieri contro la guerra”

Francesco Lo Torto

Chiuso per guerra. Dal 10 al 20 giugno, tra le 9.50 e le 12.50, la circolazione ferroviaria tra Pisa e Livorno è totalmente interrotta. Per pendolari e turisti che aspettano inutilmente il loro treno nelle stazioni delle due città toscane, la spiegazione arriva gracchiante dagli altoparlanti: “Lavori di completamento del rinnovo degli scambi e dei binari a Tombolo”. Finora i cantieri avevano operato di notte, senza interferire con la circolazione. Ma ora, come scrive Rete ferroviaria italiana (Rfi) sul suo sito, per completare gli interventi “che garantiranno una gestione più flessibile, con impatti positivi sulla regolarità della circolazione”, è necessario proseguire i lavori di giorno e quindi interrompere la tratta. L’ennesimo disagio per i viaggiatori, hanno pensato in molti. Ma poi le denunce del gruppo Ferrovieri contro la guerra e del Coordinamento Antimilitarista Livornese, sostenute anche da rappresentanze politiche e sindacali locali, hanno aggiunto un tassello: “L’ultimazione di questi lavori comporterà un incremento sostanziale del traffico di armi, esplosivi e munizioni tra la stazione ferroviaria di Tombolo, il Canale dei Navicelli e Camp Darby, il più grande arsenale americano fuori dal suolo statunitense”.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/19/camp-darby-ferrovia-trasporto-armi-pisa-livorno-notizie/8031537/

19 giugno 2025. Cpr Gradisca è la Guantanamo italiana: ecco cosa succede

Nelle immagini un uomo inseguito dagli agenti. Interrogazioni di Avs e Pd, Serracchiani: “Condizioni estreme, il centro va chiuso”.

Screenshot video – Rete No Cpr

Angela Stella

Un uomo che corre disperato tra le celle del Cpr (Centro di permanenza per i rimpatri) di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), addosso solo un paio di slip azzurri, viene rincorso da agenti di polizia in tenuta antisommossa, lo raggiungono con i manganelli in mano, lo circondano e lo strattonano, poi di peso lo portano in una stanza attigua. Per la rete No Cpr – che ha diffuso video e immagini filtrati dal centro di detenzione amministrativa friulano – lo straniero sarebbe stato vittima di un pestaggio.

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https://www.unita.it/2025/06/19/cpr-gradisca-e-la-guantanamo-italiana-ecco-cosa-succede/

vedi anche
Cpr di Gradisca, inseguito dai poliziotti in tenuta antisommossa e poi pestato: scene horror nel centro per “trattenuti”
Cpr di Milano e Gradisca, l’orrore tra tentati suicidi e immigrati in gabbia al freddo manganellati dalla polizia
“Nei Cpr si sta come al 41bis”, la dura condanna del comitato antitortura



19 giugno 2025. Dietro le fake news sulla sindaca di Genova, il declino etico di una certa politica e di un certo giornalismo

Silvia Salis insieme ad Angelo Bonelli e Nicola Frantoianni.

Marco Brando

La vicenda che ha coinvolto la neosindaca progressista di Genova Silvia Salis, reduce dalla recente vittoria sul centrodestra (che era al governo della città dal 2017), conferma un quadro preoccupante: c’è una complicità nella manipolazione delle informazioni che coinvolge sia la sfera politica sia quella mediatica, pericolosamente colluse.
Non è una novità assoluta, tuttavia colpisce in questa occasione la faciloneria e la superficialità con cui nel maggio scorso Salis è stata aggredita, pochi giorni prima del voto.
I protagonisti dell’aggressione non hanno fatto neppure la fatica di verificare che non stessero scrivendo fesserie: sarebbe bastata una telefonata preventiva all’avvocato dell’allora candidata-sindaca o a un magistrato. Sono nozioni di base per qualsiasi cronista o politico alle prime armi. Invece no, il gioco al massacro mediatico è stato perpetrato con arroganza e noncuranza.

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https://www.strisciarossa.it/dietro-le-fake-news-sulla-sindaca-di-genova-il-declino-etico-di-una-certa-politica-e-di-un-to-giornalismo/

19 giugno 2025. La “trumpizzazione” della politica italiana a Genova

Franco Astengo

Silvia Salis

Potrà apparire una definizione esagerata però il torbido intreccio della vicenda genovese (spionaggio verso la candidata sindaca poi eletta Salis, tangenti, vicende varie legate al corpo dei vigili urbani) richiama senz’altro a una sorta di “trumpizzazione” della politica.

L’operazione di discredito dell’avversario tentata dall’assessore di Fratelli d’Italia Gambino (anche sulla scorta di perlomeno simili atteggiamenti di certi suoi dirigenti nazionali), il ruolo dell’adesso sospeso comandante dei vigili stessi, e l’apertura di un’inchiesta sui comportamenti anomali di alcuni agenti (peraltro denunciati da colleghe) appartengono, a mio personale giudizio, a una stessa categoria, quella di una concezione d’arroganza e di sopraffazione dello stesso vivere civile prima ancora che dell’agire politico.

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https://www.articolo21.org/2025/06/la-trumpizzazione-della-politica-italiana-a-genova/

19 giugno 2025. Da imprenditori a narcos grazie al decreto sicurezza: l’incredibile storia di Emiliano e Simona

I negozi di canapa industriale di Simona ed Emiliano sono i primi “bersagli”: i due, accusati di spaccio, rischiano ora dai 6 ai 20 anni

Un emendamento al ddl Sicurezza dichiara illegale la cannabis light negozi di CBD a rischio chiusura Roma – Foto di Cecilia Fabiano/LaPresse

Asia Buconi

“Ho dovuto telefonare alle maestre della mia bimba spiegando che ero in stato di fermo, mi sono vergognata così tanto e non è giusto”. Simona Giorgi non è una pericolosa narcos, ma una delle 22mila persone impegnate in Italia nel settore della canapa industriale (il suo negozio è capofila di una piccola catena) che ha visto il proprio posto di lavoro cancellato dal decreto sicurezza approvato dal governo. E che adesso si trova sbattuta in mezzo alla strada senza certezze per il futuro e con molti rischi.
La nuova legge sancisce infatti che le infiorescenze di CBD (una molecola della cannabis priva di effetti stupefacenti) sono vietate come fossero droga. Di conseguenza, chi le commercia si prende una denuncia per articolo 73: spaccio. Lo chiarisce l’articolo 18 del decreto: sono vietati “l’importazione, la cessione, la lavorazione, la distribuzione, il commercio, il trasporto, l’invio, la spedizione e la consegna delle infiorescenze della canapa”. E così, nel giro di qualche giorno, prodotti fino a ieri legali e controllati sono diventati fuorilegge. E chi prima era imprenditore si è trasformato per magia in delinquente e rischia dai 6 ai 20 anni di carcere, nonostante paghi le tasse e abbia un codice ATECO.

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https://www.unita.it/2025/06/19/da-imprenditori-a-narcos-grazie-al-decreto-sicurezza-lincredibile-storia-di-emiliano-e-simona/

vedi anche
Cannabis, con il decreto sicurezza si perdono 22 mila posti di lavoro e 2 miliardi
Cannabis, Mantovano e le leggende metropolitane: il sottosegretario tra fake e omissioni
Cannabis light illegale, il governo Meloni distrugge il settore e mette a rischio 11mila lavoratori

19 giugno
Compagni dai campi e d
alle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

Ieri sera, 2° Flashmob: urla per Gaza

Non c’è 2 senza 3?
Free Palestine – stop genocide – fermare il riarmo.
Le lotte sociali non possono non gridare Palestina libera.
Le lotte sociali rafforzano sè stesse rafforzando la solidarietà internazionale.
La Palestina è in officina.
Con questo spirito abbiamo lanciato il 2° FlashMob, collegandolo in convergenza alla settimana della tendata per la Palestina e ancora una volta alla presenza di “Voci per Gaza” delle Ribellincor
L’abbiamo fatto anche in sostegno all’azione della Freedom Flotilla Italia e in supporto alla marcia per Gaza.
Con Firenze per la Palestina
E ora, il 21 giugno a Roma a fermare il riarmo
E l’11-12 luglio, tenetevi libere e liberi per difendere la reindustrializzazione dal basso della ex Gkn. Noi abbiamo un piano. L’unico: di vita, lavoro e transizione ecologica.
#insorgiamo
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18 giugno 2025


I giornali di oggi mercoledì 18 giugno

https://www.rainews.it/video/2025/06/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-ok-37ade04e-302b-4d65-8eba-9fb65bc8aaee.html


18 giugno 2025. Il G7 convince Trump, dichiarazione comune sulla de-escalation: “Israele ha diritto a difendersi”

G7 a Kananaskis in Canada,16.06.25

Il G7 convince Trump, dichiarazione comune sulla de-escalation: “Israele ha diritto a difendersi”

Meloni chiede negoziati, ma “Teheran non deve avere l’atomica e Putin non può mediare”. Sì a un cessate il fuoco per Gaza, trattative per un accordo commerciale Ue-Usa

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/meloni-in-canada-per-il-g7-di-kananaskis-sul-tavolo-la-crisi-mediorientale-3e5a8097-616c-46ae-8546-50127a89f53d.html

18 giugno 2025. Il G7 del vuoto nelle Montagne Rocciose tra le giravolte di Trump e il cinismo di Merz

Paolo Soldini

L’unica cosa bella del G7 che si è tenuto in Canada nei giorni scorsi è lo scenario maestoso delle Montagne Rocciose che ogni tanto faceva capolino dietro le pose per fotografi e operatori tv dei sette Grandi (con la G maiuscola per abitudine più che per deferenza), protetti, come raccontano le cronache, da barriere alte due metri per tenere a bada gli orsi grizzly e i puma che popolano – a buon diritto, loro – la regione.
Per il resto, lo spettacolo che si è svolto alla corte dell’unico orso ammesso nel consesso, quello venuto da Washington, è stato penoso: un’ imbarazzante pubblica dimostrazione di vuoto pneumatico di iniziativa e consistenza politica esibito da almeno sei dei sette comprimari dell’orso a strisce e stelle sull’incantevole e sprecato palcoscenico di Kananaskis. Ovvero, tolti l’incolpevole primo ministro canadese Mark Carney e il giapponese Fumio Kishida, i massimi governanti europei più i titolari delle istituzioni che (molto) in teoria dovrebbero rappresentarli ai vertici dell’Unione, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e quello del Consiglio europeo António Costa.

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https://www.strisciarossa.it/il-g7-del-vuoto-nelle-montagne-rocciose-tra-le-giravolte-di-trump-e-il-cinismo-di-merz/


Trump esige la resa totale dell’Iran ed è pronto a entrare in guerra al fianco di Netanyahu. A Tel Aviv pregustano la spallata finale. Europa non pervenuta. A far rumore è il cancelliere tedesco Merz in versione bocca della verità: «Grazie Israele, fa il lavoro sporco per noi»
Michele Giorgio
https://ilmanifesto.it/donald-trump-e-pronto-a-unirsi-alla-guerra-alliran

Vauro su Facebook


RaiNews LIVE

Wsj: Trump non ha ancora deciso se attaccare Iran. Katz: tornado su Teheran, così cadono dittature

Attacchi incrociati. Human Rights Activists: In Iran circa 600 le vittime. Israele: oltre 400 missili lanciati dall’Iran. Teheran: contro Israele usati missili ipersonici, controlliamo cieli israeliani. Idf: colpiti siti produzione armi

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/suonano-le-sirene-in-israele-in-arrivo-droni-e-missili-dalliran-netanyahu-la-morte-di-khamenei-metterebbe-fine-alla-guerra-c37e2fed-f486-4031-adb9-987e453cd8cd.html

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Altre notizie e video in
https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

Da Limes

ALJAZEERA LIVE UPDATES

LIVE: Israel, Iran trade attacks; Trump claims control of Iran’s skies

  • Blasts rock Tehran and air raid sirens go off in Tel Aviv as Iran says it is preparing for what it calls the largest and most intense missile attack in history on Israeli soil, after a strike on Iranian state television.
  • Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu says that killing Iranian Supreme Leader Ayatollah Ali Khamenei would not escalate hostilities, but would “end the conflict”.
  • US President Donald Trump issues a warning on social media, urging all residents of Tehran to flee and saying that Iran cannot have a nuclear weapon.
  • The death toll from Israel’s attacks on Iran has risen to more than 220, including 70 women and children. More than 20 people have been killed in Iranian attacks on Israel.
  • Meanwhile, Israel’s war on Gaza has killed at least 55,432 people and wounded 128,923, according to Gaza’s Health Ministry. An estimated 1,139 people were killed in Israel during the October 7 attacks, and more than 200 were taken captive

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2025/6/17/live-israel-iran-trade-attacks-trump-orders-residents-of-tehran-to-flee

https://www.aljazeera.com/news/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish


https://www.aljazeera.com/

Altri aggiornamenti
https://english.alarabiya.net/topics/palestinian-israeli-conflict

Mapping US troops and military bases in the Middle East

The United States has maintained a military presence in the Middle East for decades, currently stationing between 40,000 and 50,000 troops across at least 19 sites.

continua in
https://www.aljazeera.com/news/2025/6/12/mapping-us-troops-and-military-bases-in-the-middle-eas

RaiNews LIVE giorno 620

Foto Ansa

Gaza, ancora fuoco su palestinesi in cerca di aiuto: 51 morti e 200 feriti

Spari di Israele sulla folla in attesa. Dopo tre giorni di black-out ieri ripristinata la connessione internet in tutta la Striscia. Haaretz: “28 aerei cisterna decollati dagli Stati Uniti”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/gaza-ancora-fuoco-su-palestinesi-in-cerca-aiuti-colpiti-dai-cecchini-96c56fe7-95b0-4fe1-9bfc-5235b4043d7b.html

vedi anche
video Carri armati israeliani sparano sulla folla in fila per il cibo, oltre 50 morti
video
 Migliaia in piazza a Parigi per Gaza: “Fermate il genocidio”
video Madrid in piazza per Gaza: “Non è una guerra, è un genocidio”


RaiNews LIVE

Kallas: ogni sanzione indebolisce la Russia. Zelensky: “Serve più pressione su Mosca”

Meloni: “Mosca indisponibile alla pace”. Media: al G7 gli Usa bloccano una dichiarazione forte contro la Russia, Meloni smentisce. Attacchi russi su Kiev, 18 morti. Mosca: “D’accordo con Trump, un errore escluderci dal G8”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/maratona-ucraina-russia-zelensky-sumy-putin-a-trump-disponibili-a-proseguire-i-colloqui-con-kiev-29b5931c-c4f4-404f-846c-97580794ccee.html

Vedi anche

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : le G7 « aurait pu aller plus loin » dans son soutien à Kiev, estime le premier ministre canadien

Le club des grandes démocraties industrialisées, réuni au Canada, n’a pas publié de déclaration commune dénonçant l’« agression russe », contrairement aux années précédentes. Dans la journée, une source gouvernementale canadienne avait affirmé que Washington s’était opposé à la publication d’un communiqué séparé au ton plus fort, avant de finalement retirer ses déclarations.

Live animé par Allison Ferrera (service photo) et Pierre Bouvier

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE Dal 15 al 21 giugno
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/06/18/en-direct-guerre-en-ukraine-le-g7-apporte-un-soutien-a-minima-a-kiev_6613242_3210.html

Le 18/06 à 14:00 – L’essentiel

Ce qu’il faut retenir du 18 juin à la mi-journée

Le ministère des affaires étrangères ukrainien a rejeté les nouvelles exigences de Moscou, qui réclame la destruction ou le démantèlement des armes fournies par l’Occident comme condition préalable à un cessez-le-feu.

Selon les services de secours ukrainiens, le bilan de la frappe sur Kiev était de 24 morts et 134 blessés, mercredi. Dans l’immeuble de neuf étages détruit par un missile russe dans le quartier Solomiansky, les secours ont retrouvé les corps de 19 personnes.

La frappe sur Kiev « va à l’encontre de l’appel du président Trump à arrêter les tueries et à mettre fin à la guerre », estime l’ambassade des Etats-Unis en Ukraine.

Les Russes ont attaqué l’Ukraine à l’aide de 58 drones de type Shahed et divers types de drones leurres pendant la nuit du 17 au 18 juin, rapporte l’armée de l’air ukrainienne. Douze ont été abattus, 18 ont été neutralisés par les moyens de guerre électronique.

La Russie a affirmé, mercredi, s’être emparée d’un nouveau village dans la région de Soumy, dans le nord-est de l’Ukraine, où ses troupes grignotent du terrain depuis des semaines et entendent instaurer une « zone tampon » pour prévenir des incursions de Kiev.

La Russie représente une menace directe pour l’Union européenne à travers des actes de sabotage et des cyberattaques, et ses dépenses militaires massives laissent penser que le président Vladimir Poutine prévoit également d’utiliser ses forces armées ailleurs à l’avenir, a déclaré Kaja Kallas, la haute représentante de l’Union européenne pour les affaires étrangères, devant les eurodéputés à Strasbourg.

La participation du président américain, Donald Trump, étant incertaine, le président ukrainien, Volodymyr Zelensky, pourrait reconsidérer sa participation au sommet de l’Organisation du traité de l’Atlantique Nord (OTAN) à La Haye, rapportait dans la nuit le Guardian. Volodymyr Zelensky a quitté le G7 sans rencontrer Donald Trump ni obtenir de nouveau soutien des Etats-Unis.

« Certains d’entre nous, y compris le Canada, auraient pu aller plus loin », a reconnu le premier ministre canadien, Mark Carney, hôte du G7, lors de sa conférence de presse finale évoquant les déclarations sur la guerre en Ukraine.

18 giugno
Compagni dai campi e d
alle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

18 giugno 2025. Nel favoloso mondo di Meloni aumentano i poveri, i senza casa e chi non si cura

Oreste Pivetta

Milano, ingresso di una mensa per poveri

L’indimenticabile Silvio Berlusconi l’aveva, secondo il suo stile, buttata sul godereccio: “I ristoranti sono sempre pieni. Come si fa a parlare di povertà?”. La nostra Giorgia predilige toni sul grigio o meglio ancora sul nero: infatti risponde contrapponendo cannoni e carriarmati, con il bel proposito di investire miliardi per quelli, non certo per ospedali, lavoro, scuola. Forse per non rimanere indietro rispetto agli amici europei e americani. Forse ispirandosi ad un illustre predecessore che aveva tratto la Germania dalla crisi più cupa producendo cannoni e carriarmati, fino ai denti, con le conseguenze che si sono viste. Berlusconi, barzellettiere, era stato comunque capace di una osservazione accattivante, ignorando però l’altra faccia della medaglia e cioè la forbice di due società, la prima sempre più onnivora e consumatrice, la seconda sempre più povera. La “nostra” invece si esalta annunciando soldi e lavoro per tutti, orizzonti gloriosi, come quel sindaco immortalato da Albanese: “Più… per tutti… comunquemente…”. Maestri entrambi di quella politica che si inebria di promesse e di slogan. E di vanterie.

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https://www.strisciarossa.it/nel-favoloso-mondo-di-meloni-aumentano-i-poveri-i-senza-casa-e-chi-non-si-cura/


17 giugno 2025


I giornali di oggi martedì 17 giugno

https://www.rainews.it/video/2025/06/rassegna-stampa-17-giugno-73136e55-f53b-4fae-b21e-1df6310846c7.html


17 giugno 2025. Nuovi attacchi dell’Iran contro Israele G7 convince Trump, dichiarazione comune su de-escalation Teheran, auto in fuga La giornata di ieri

G7 a Kananaskis in Canada,16.06.25

Trump torna a Washington, convoca l’unità di crisi, vuole vedere i diplomatici Iraniani. Segnali di trattativa. Bombardata la Tv di stato. Il G7 chiede: “stop alle bombe”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/meloni-in-canada-per-il-g7-di-kananaskis-sul-tavolo-la-crisi-mediorientale-3e5a8097-616c-46ae-8546-50127a89f53d.html

17 giugno 2025. Trump sbarca nella telefonia, lancia Trump Mobile e il suo primo smartphone: costa 499 dollari ma è un cinese “rimarchiato”

Non bastava la criptovaluta col suo nome. Per sfruttare il “brand” Trump i figli del presidente degli Stati Uniti, che gestiscono la Trump Organization, azienda che riunisce i molti affari del tycoon, hanno deciso di lanciarsi in un nuovo business: i servizi telefonici.
Con l’ennesima mossa volta a monetizzare la figura pubblica di Trump, a partire dal prossimo mese di agosto verrà lanciato Trump Mobile, compagnia telefonica ufficiale del presidente. Come reso noto dalla Trump Organisation, il principale piano tariffario offerto ai futuri clienti costerà 47,45 dollari al mese: la cifra è un riferimento al fatto che ‘The Donald’ è stato il Trump Organization, l’azienda che riunisce i molti affari.

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https://www.unita.it/2025/06/17/trump-mobile-smartphone-costa-499-dollari-cinese/

vedi anche
Cosa prevede l’accordo tra Usa e Cina: l’annuncio di Trump su dazi e terre rare
Dazi, guerra in tribunale tra Trump e giudici “golpisti”: la Corte d’Appello congela la sentenza contro la Casa Bianca


Israele affonda i colpi in Iran. Centinaia di morti, centrata la tv di Stato. Teheran: reagiamo. Netanyahu annuncia che l’obiettivo è la guida suprema Khamenei. E ottiene il via libera dell’Occidente. Al G7 Trump blocca l’invito alla diplomazia. Spazio solo alla guerra
Giovanna Branca
https://ilmanifesto.it/g7-affondato-trump-non-firma


RaiNews LIVE

Nella notte terzo attacco missilistico in poche ore dell’Iran su Israele. Missile colpisce Tel Aviv

Israele annuncia: “Eliminato il capo di stato maggiore iraniano, Ali Shadmani”. Netanyahu: “L’eliminazione di Khamenei porrebbe fine alla guerra”. Ue: “Cremlino non ha credibilità per mediare”. Trump lascia il G7 in anticipo e torna a Washington

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
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Altre notizie e video in
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Da Limes

ALJAZEERA LIVE UPDATES

LIVE: Israel, Iran trade attacks; Trump urges Tehran evacuation

  • Blasts rock Tehran and air raid sirens go off in Tel Aviv as Iran says it is preparing for what it calls the largest and most intense missile attack in history on Israeli soil, after a strike on Iranian state television.
  • Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu says that killing Iranian Supreme Leader Ayatollah Ali Khamenei would not escalate hostilities, but would “end the conflict”.
  • US President Donald Trump issues a warning on social media, urging all residents of Tehran to flee and saying that Iran cannot have a nuclear weapon.
  • The death toll from Israel’s attacks on Iran has risen to more than 220, including 70 women and children. More than 20 people have been killed in Iranian attacks on Israel.
  • Meanwhile, Israel’s war on Gaza has killed at least 55,432 people and wounded 128,923, according to Gaza’s Health Ministry. An estimated 1,139 people were killed in Israel during the October 7 attacks, and more than 200 were taken captive

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https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2025/6/17/live-israel-iran-trade-attacks-trump-orders-residents-of-tehran-to-flee

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Altri aggiornamenti
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Mapping US troops and military bases in the Middle East

The United States has maintained a military presence in the Middle East for decades, currently stationing between 40,000 and 50,000 troops across at least 19 sites.

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https://www.aljazeera.com/news/2025/6/12/mapping-us-troops-and-military-bases-in-the-middle-eas

RaiNews LIVE giorno 619

Foto Ansa

Gaza, ancora fuoco su palestinesi in cerca di aiuto: 51 morti e 200 feriti

Spari di Israele sulla folla in attesa. Dopo tre giorni di black-out ieri ripristinata la connessione internet in tutta la Striscia. Haaretz: “28 aerei cisterna decollati dagli Stati Uniti”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/gaza-ancora-fuoco-su-palestinesi-in-cerca-aiuti-colpiti-dai-cecchini-96c56fe7-95b0-4fe1-9bfc-5235b4043d7b.html

vedi anche
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 Migliaia in piazza a Parigi per Gaza: “Fermate il genocidio”
video Madrid in piazza per Gaza: “Non è una guerra, è un genocidio”


RaiNews LIVE

Zelensky in visita di Stato a Vienna prima di volare al G7. Mosca: nessuna data per nuovi colloqui

Zelensky in visita di Stato a Vienna prima di volare al G7. Consegnate all’Ucraina oggi le ultime 1245 salme previste dagli accordi. Russia: pronti a consegnarne altre 2239. E per la tregua pretende la distruzione delle armi occidentali

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/maratona-ucraina-russia-zelensky-sumy-putin-a-trump-disponibili-a-proseguire-i-colloqui-con-kiev-29b5931c-c4f4-404f-846c-97580794ccee.html

Vedi anche

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : au moins 14 personnes ont été tuées dans une des attaques les plus meurtrières sur Kiev

Les bombardements ont ciblé particulièrement le raïon de Solomiansky, touchant des « immeubles résidentiels », a déclaré Andriy Yermak, le chef de cabinet du président ukrainien, Volodymyr Zelensky.

Live animé par Pierre Bouvier et Antonin Lainé (service photo)

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE Dal 15 al 21 giugno
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/06/17/en-direct-guerre-en-ukraine-kiev-accuse-la-russie-de-poursuivre-sa-guerre-contre-les-civils-apres-des-frappes-sur-la-capitale-qui-ont-tue-un-americain-et-blesse-seize-autres-personnes_6613242_3210.html

Le point sur la situation, mardi 17 juin, à 5 h 30

Donald Trump a quitté prématurément le G7, lundi, au Canada, annulant de fait l’entrevue prévue mardi avec le président ukrainien, Volodymyr Zelensky. La Maison Blanche a invoqué la situation au Moyen-Orient comme cause de ce départ. Avant cette annulation, M. Zelensky avait dit souhaiter aborder avec M. Trump la question de l’achat d’armes américaines.

Le président américain s’est montré peu réceptif à la proposition des alliés européens de l’Ukraine de durcir les sanctions sur le pétrole russe. « Les sanctions ce n’est pas si simple », a-t-il lancé, soulignant que toute nouvelle mesure aurait un coût « colossal » également pour les Etats-Unis, lors des discussions avec ses homologues du G7.

Au contraire, Emmanuel Macron a exhorté lundi, au Canada, à « aller beaucoup plus loin dans les sanctions » contre la Russie.

Un citoyen américain est mort dans les frappes aériennes russes qui ont ciblé Kiev dans la nuit de lundi à mardi, faisant également 16 blessés, a annoncé le maire de la capitale ukrainienne, Vitali Klitschko. Le raïon de Solomiansky a été particulièrement touché.

Le chef de cabinet du président ukrainien, Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, a dénoncé sur Telegram de nouvelles frappes russes sur « des immeubles résidentiels à Kiev ». « La Russie poursuit sa guerre contre les civils », a-t-il accusé.

Le ministre de l’intérieur ukrainien, Ihor Klymenko, a accusé la Russie de « complique[r] délibérément le processus d’identification » des corps d’Ukrainiens remis par Moscou à Kiev.L’Ukraine a annoncé, lundi, avoir reçu 1 245 corps, ce qui porte à plus de 6 000 le nombre de ceux que la Russie lui a restitués dans le cadre d’un accord conclu au début du mois de juin. « Les corps sont restitués dans un état extrêmement mutilé, les parties du corps étant placées dans des sacs différents », a notamment déploré le ministre, assurant aussi que des corps de soldats russes sont mêlés à ceux des soldats ukrainiens.

Radio Onda d’Urto

Le analisi su Radio Onda d’Urto | A Gaza un’altra strage di civili in coda per la farina | In Italia movimenti e sindacati di base verso lo sciopero per la Palestina del 20 giugno (e il corteo del 21)

MEDIO ORIENTE – Mentre scriviamo la newsletter di questa sera, gli Stati Uniti schierano sempre più aerei da guerra e truppe in Medio Oriente.

Resa incondizionata”, è quanto scritto da Trump oggi pomeriggio sul media Truth. Il tycoon ha aggiunto che Usa e Israele sanno dove si trova il leader degli Ayatollah Ali Khamenei ma, per ora, non lo uccideranno.

Le analisi, valutazioni e commenti ai microfoni di Radio Onda d’Urto di:

  • Antonello Sacchetti, giornalista, esperto di Iran, blogger di Diruz.it e autore di numerosi libri come “Iran, il nemico essenziale”
  • Maurizio Simoncelli, Vicepresidente e cofondatore dell’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo
  • Fulvio Scaglione, direttore di Inside Over
  • Paola Rivetti, ricercatrice e docente presso la Dublin City University
  • Antonio Mazzeo, giornalista e attivista antimilitarista

Poche ore prima il presidente degli Stati Uniti d’America aveva lasciato il G7 in corso in Canada rifiutandosi di firmare la dichiarazione conclusiva. Semrpe al G7, comunque, al netto di timidi richiami a una de-escalation, la posizione degli stati europei è stata descritta con schiettezza dal cancelliere tedesco Merz: “Israele sta facendo il lavoro sporco per tutti noi”, ha detto.

Mentre il mondo guarda all’Iran, Israele acellera il genocidio in Palestina.
All’alba almeno 61 palestinesi (numero parziale) sono stati uccisi dal fuoco israeliano mentre erano radunate vicino a uno dei cosiddetti centri militarizzati di distribuzione di aiuti della Gaza Humanitarian Foundation israelostatunitense a Khan Younis. 397 i feriti.
Su questa situazione sentiamo Christofer Lockyear, di Medici Senza Frontiere, tradotto da Radio Onda d’Urto:

Sul fronte della solidarietà internazionale, prosegue intanto il viaggio del convoglio “Soumoud” della Global March to Gaza, partito lo scorso 9 giugno dal Nordafrica.
Tra i partecipanti Cecilia Canazza, scrittrice e attivista italiana attualmente a Tunisi dopo essere stata espulsa da Il Cairo verso Istanbul.
Radio Onda d’Urto l’ha intervistata.

ITALIA – La lotta per fermare il flusso di armamenti verso Israele sta assumendo una nuova dimensione in Italia, grazie alla campagna “Mask off Maersk”.

Lanciata su scala internazionale da diverse organizzazioni palestinesi, tra cui il Palestinian Youth Movement (PYM), la campagna chiede l’immediato blocco delle spedizioni di armi, come i caccia F-35, destinate a Israele. Questo appello è stato rilanciato anche in Italia dai Giovani Palestinesi, in collaborazione con cinque sindacati di base (ADL Cobas, SCUB, Sicobas, SGB, USB), che da tempo lottano contro la complicità occidentale nei crimini commessi contro il popolo palestinese.

La campagna contro l’invio degli F-35 e altre armi verso Israele non è solo una battaglia contro l’industria militare, ma anche una lotta per denunciare la complicità del governo italiano. L’Italia è il terzo paese esportatore di armamenti verso Israele, dopo Stati Uniti e Germania, e la Leonardo S.p.A. è una delle aziende chiave nella produzione degli F-35, che vengono utilizzati nei bombardamenti e nelle operazioni militari in Palestina.
Se ne parla sulle nostre frequenze.

Uno degli appuntamenti cruciali di questa campagna è lo sciopero generale del 20 giugno, che vedrà i sindacati di base scendere in piazza per protestare contro il genocidio e la guerra e chiedere un cambiamento radicale nelle politiche economiche e militari del governo italiano.

E’ il tema della puntata di questa settimana di Working class heroes, la trasmissione quindicinale di Radio Onda d’Urto che tratta i temi del lavoro nell’ambito del ciclo di trasmissioni La Cassetta degli Attrezzi con le voci di:

  • Paola Sabatini, segretaria della Cub Sanità
  • Marco Fantechi, di Ferrovieri contro la guerra
  • Peppe D’Alesio, del coordinamento nazionale dei Si Cobas
  • José Nivoi, del Collettivo Autonomo dei Lavoratori del Porto di Genova.

Ascolta o scarica la trasmissione.

Milano, in occasione dello sciopero del 20 giugno, ci sarà un corteo da Piazza Santo Stefano alle 9.30 fino alla Scala. E’ stato scritto un appello per socializzare lo sciopero e farne una grande manifestazione del lavoro a Milano al di là di ogni appartenenza e non appartenenza sindacale.

Nel frattempo, sempre a Milano, è partita “Un verso poetico per Gaza” – l’iniziativa contro la guerra e a sostegno della popolazione palestinese che ha preso il via ieri, lunedì 16 giugno, in piazza Duomo a Milano. Ne parliamo qui.

Oggi si è parlato anche di

https://www.radiondadurto.org

17 giugno 2025. Immigrati, ombre delle nostre paure

Il muro costruito tra Usa e Messico – iStock

La chiusura all’integrazione è anomala per gli Usa, meno nei Paesi sovranisti; è un’ amara realtà in casa nostra, come dimostrato dai tanti “no” al referendum in materia

Paolo Naso – riforma.it

L’Amministrazione Trump esibisce come un trofeo le immagini di migliaia di migranti “clandestini” in catene che vengono deportati verso Guantanamo, l’antica base militare figlia della guerra fredda e della lotta al comunismo, ora convertita in centro di detenzione per stranieri. “Illegal aliens” li definisce la Casa Bianca, ma fino al giorno prima erano lavoratrici e lavoratori agricoli, camerieri, addette alle pulizie e “badanti” che svolgevano onestamente i loro compiti cercando di vivere dignitosamente e di assicurare un futuro migliore ai propri figli. Come noto, le proteste seguite all’ordine esecutivo degli arresti e della deportazione hanno suscitato, soprattutto in California, la protesta dei parenti, delle associazioni per i diritti umani e delle chiese. Alcune di queste, riprendendo una vecchia tradizione che risale ai tempi dello schiavismo, si sono dichiarate “santuario” e hanno deciso di accogliere e proteggere alcuni dei migranti sottoposti alla procedura di deportazione.

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https://riforma.it/2025/06/17/immigrati-ombre-delle-nostre-paure/



17 giugno 2025. Genova, dossieraggio contro la sindaca Silvia Salis: il piano dell’ex assessore di FdI e del capo dei vigili per screditarla

Silvia Salis

Una sorta di dossieraggio con l’obiettivo di colpire e affondare la corsa a sindaco di Genova di Silvia Salis, candidata del campo progressista per il capoluogo ligure che riuscirà a vincere al primo turno alle elezioni amministrative del 25 e 26 maggio scorso.
È su queste basi investigative che poggiano le perquisizioni effettuate martedì mattina negli uffici del Comune, nell’ambito di una indagine per corruzione, falso e rivelazione di segreto d’ufficio in cui risultano indagati l’ex assessore alla sicurezza Sergio Gambino (oggi consigliere comunale di opposizione con Fratelli d’Italia) e il comandante in carica della polizia locale Gianluca Giurato, nominato dall’ex sindaco e oggi governatore della Liguria Marco Bucci.

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https://www.unita.it/2025/06/17/genova-dossieraggio-contro-sindaca-salis/

vedi anche
Ai sondaggi vince la destra, alle elezioni la sinistra: Genova torna rossa, batosta al governo Meloni
Chi è Silvia Salis, candidata di Pd e centrosinistra a Genova: l’ex olimpionica e vicepresidente Coni sfida Piciocchi

17 giugno 2025. Non era una scafista, si sono sbagliati anche questa volta: Marjan assolta

Assoluzione con formula piena al Tribunale di Locri per la donna iraniana accusata dai tre che avevano tentato di stuprarla. Accuse senza prove, storia di una indagine fatta coi piedi

Marjan Jamali Qadari

Angela Nocioni

No, non era una scafista. Gli inquirenti si erano sbagliati anche questa volta. Succede un po’ troppo spesso. Assolta ieri con formula piena Marjan Jamali Qadari, l’iraniana trentenne scappata nell’ottobre del 2023 da Teheran con il figlio di otto anni e sbattuta in cella appena sbarcata a Roccella Ionica con l’accusa falsa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ad additarla come tale erano stati tre migranti (resisi poi subito irreperibili) che durante la traversata avevano tentato di stuprarla e che avevano minacciato di vendicarsi nei suoi confronti e verso il ragazzo iraniano che l’aveva difesa, Amir Babai, anche lui indicato da loro come scafista che il Tribunale di Locri ha invece condannato ieri a 6 anni e un mese. I difensori definiscono “incomprensibile” la condanna e si dicono certi che “verrà sicuramente ribaltata in Appello perché anche lui è completamente innocente”.

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17 giugno 2025. Biblioteca europea, chiesto il processo per le archistar Boeri e Zucchi: l’urbanistica milanese non trova pace

Stefano Boeri Foto di Marco Ottico/Lapresse

Le due archistar Stefano Boeri e Paolo Cino Zucchi, rispettivamente presidente e componente della commissione giudicatrice e del concorso per la Biblioteca europea, non avrebbero dichiarato i conflitti di interesse accademici e professionali che li legavano al team vincitore. Per questo la procura della Repubblica di Milano chiede il rinvio a giudizio di Boeri, Zucchi e altri quattro imputati a vario titolo di concorso in turbativa d’asta aggravata e falso per il presunto condizionamento del concorso internazionale del Comune di Milano in relazione alla realizzazione della biblioteca europea di informazione e cultura.

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17 giugno 2025. Caldo e sovraffollamento, esplodono le carceri: rivolte a Terni, Spoleto, Aosta e Reggio Calabria

L’allarme lanciato dai sindacati di polizia penitenziaria per le azioni violente

A quanto apprende l’Adnkronos, due rivolte carcerarie si sono verificate ieri in due distinte carceri dell’Umbria: si tratta della casa circondariale di Spoleto, dove la situazione sarebbe rientrata, e quella di Terni.. Entrambe le proteste si sono verificate nelle ali di media sicurezza.

Secondo dati del ministero dell’Interno aggiornati al 15 giugno 2025, a Terni sono presenti 588 detenuti a fronte di 422 posti regolamentari, mentre fra i membri della polizia penitenziaria, al 30 aprile 2025, sono in servizio 202 effettivi a fronte di una necessità di 243. Simili condizioni anche nella casa circondariale di Spoleto: stando a dati del 15 giugno 2025, a fronte di 456 posti regolamentari risultano presenti 498 detenuti. Per quanto riguarda la polizia penitenziaria i dati sono aggiornati al 30 aprile e registrano 230 agenti a fronte dei 273 previsti.

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Luzmil Toci si è tolto la vita nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: era detenuto per l’omicidio della moglie
Detenuto a 94 anni per reati fiscali, scarcerato da Sollicciano dal giudice: “È deperito in pochi giorni”
Stop al trasferimento di danaro ai detenuti
Viaggio nel carcere di Cremona pensato ancora per mafiosi e terroristi

Carceri, il sovraffollamento peggiora ma i partiti sono divisi: l’apertura di La Russa a destra cade nel vuoto

Anche Pinelli (Csm) invita a ragionare insieme. Ma i partiti restano divisi sulle soluzioni all’emergenza sovraffollamento. Che intanto peggiora

Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio – foto Mauro Scrobogna/LaPresse

Angela Stella

“Auspico che, anche dal punto vista dell’eventuale approfondimento su alcuni istituti già esistenti nell’ordinamento penitenziario, si possa arrivare a prendere delle decisioni che nel breve restituiscano dignità alla vita dei detenuti e nel medio-lungo termine si possa pensare a una visione sulla pena e sugli istituti penitenziari in genere di più largo respiro. Devo dire che anche il presidente del Senato, è intervenuto manifestando una sensibilità importante sul tema. E quindi io penso che si possa ragionare insieme senza divisioni su questa situazione”: così ieri il vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli, ospite a ‘Start’ su Sky Tg24. Il riferimento è stato al fatto che la seconda carica dello Stato qualche giorno fa ha aperto alla proposta di Roberto Giachetti sulla liberazione anticipata speciale per affrontare il tema del sovraffollamento.

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Guido Liguori

Intellettuali e Pci, quella complessa stagione dell’«impegno»

Sul Manifesto laq recensione di Guido Liguori al libro «Astratti furori e senso della storia. Politica e cultura nella sinistra italiana (1945-1968)», di Giuseppe Vacca. Il volume è a cura di Anna Fantoni e con uno scritto di Marcello Mustè.

Il rapporto tra politica e cultura è uno dei luoghi classici della riflessione sul comunismo italiano. Il tema risale alla vicenda dei giovani intellettuali rivoluzionari dell’Ordine Nuovo, ma riguarda soprattutto il Pci togliattiano del dopoguerra. Uno degli anelli fondamentali della nuova politica del «partito nuovo» fu quello del rapporto con gli intellettuali, individuato come centrale a partire dalle riflessioni gramsciane. Ma che non fu un rapporto senza spine e problemi, sia nell’immediato dopoguerra che nei decenni successivi. A questo insieme di questioni sono dedicati i saggi di Giuseppe Vacca raccolti nel volume Astratti furori e senso della storia. Politica e cultura nella sinistra italiana (1945-1968), a cura di Anna Fantoni e con uno scritto di Marcello Mustè (Viella, pp. 217, euro 25). Si tratta di contributi degli anni Settanta, riproposti iniziando dai più noti, dedicati a Vittorini, agli intellettuali di sinistra a metà anni Cinquanta e al «neomarxismo» del decennio successivo. A cui si aggiungono due saggi precedenti, sull’influenza dell’hegelismo napoletano, sempre a partire da spunti presenti nella politica culturale togliattiana.

IL PRIMO DEI MOMENTI nei quali il libro si articola è la polemica tra Elio Vittorini, direttore del Politecnico, e Togliatti. Se era presente in questi la preoccupazione di non oltrepassare i confini consentiti dallo zdanovismo e dal Cominform in un momento in cui la stessa leadership del dirigente italiano era in bilico. Ma Vacca evidenzia anche il motivo meno contingente della posizione togliattiana: la polemica contro la «separatezza» degli intellettuali (motivo presente fin dagli anni Venti), contro il loro «protagonismo» e il loro «senso comune», che persisteva nel reputare l’intellettuale come dotato di uno status speciale, che lo avrebbe autorizzato a «dettare la linea» al partito (non «compagno tra i compagni», come molti anni più tardi auspicherà Rossanda).

Il modo togliattiano di combattere lo zdanovismo era diverso: una massiccia iniezione di pensiero gramsciano, che veniva presentato come compatibile col marxismo-leninismo ma che in realtà non lo era affatto e che quindi avrebbe contribuito a cambiare il Pci. Ciò che si può aggiungere, e che spesso non è oggi a tutti noto, è che al vertice del partito prevalevano allora i dirigenti non gramsciani o surrettiziamente anti-gramsciani (di varie tendenze): l’operazione di Togliatti era controcorrente, e anche per questo egli preferì puntare su intellettuali e dirigenti giovani, piuttosto che su molti di quelli formatisi in ambito cominternista. Vacca non sposa la vulgata che esalta la visione «liberale» di Vittorini. Indica però un diverso limite nella politica culturale di Togliatti: l’aver privilegiato il «ribaltamento» della «tradizione storiografica», mantenendola tuttavia come centrale. Non fu anche questa – aggiungo – l’origine della difficoltà di rapporto che il Pci ebbe con molta intellettualità del Nord? Il discorso gramsciano sull’«apparato egemonico» (e anche sull’«intellettuale organico») era sicuramente più complesso e non venne «tradotto» che parzialmente, prevalendo in molti casi un discorso di «alleanze» tra partito e «intellettuali tradizionali».

IL SECONDO SNODO della vicenda narrata dal libro è quello relativo al 1956. Uno dei momenti più significativi fu il dibattito tra intellettuali marxisti di varia ascendenza sul Contemporaneo tra il marzo e il luglio di quell’anno, anche a testimoniare che una revisione della politica culturale si era resa necessaria a prescindere dagli avvenimenti dell’Est: concludendo il dibattito Mario Alicata riconobbe che si era stati «troppo poco gramsciani». Il confronto più interessante fu col gruppo di intellettuali socialisti di sinistra (Guiducci, Fortini, Caprioglio, ecc.) riuniti nella rivista Ragionamenti, che proponevano una «autorganizzazione degli intellettuali», esterna alle organizzazioni tradizionali del movimento operaio. L’«autonomia organizzativa della cultura» da essi auspicata, nonostante il gran parlare che facevano di Gramsci, era un’ipotesi profondamente anti-gramsciana e richiamava piuttosto le posizioni di Vittorini.

Un terzo momento del libro concerne il «neomarxismo» degli anni Sessanta, soprattutto Panzieri e i Quaderni rossi, che propugnavano un recupero selettivo di Marx, riducendo Il Capitale a modello valido per un «capitalismo concorrenziale» che non vi era più, e parimenti accantonava sia Lenin che Gramsci.

UNA VICENDA ancora una volta di «protagonismo degli intellettuali», dichiaratisi autonomi dalle organizzazioni partitiche o più tardi volti al tentativo di farsi partito essi stessi. Un capitolo di grande rilevanza per l’eredità (non tutta positiva) lasciata al «movimento», studentesco e non, esploso a fine decennio. Alcune delle vicende narrate dal libro si sono ammantate di richiami gramsciani, ma furono in realtà un momento di resistenza (nota giustamente Mustè) alla cultura gramsciana. Anche oggi l’enorme diffusione della fortuna di Gramsci nel mondo – scrive Vacca – consegna questo autore a contesti altri (i «cultural studies» e i loro derivati) o alla contaminazione sincretica con tradizioni marxiste o post-marxiste del tutto diverse, che smarriscono il nesso con le stesse categorie centrali di Gramsci. Una constatazione vera, un processo forse inevitabile, ma che lascia un po’ di amaro in bocca.


17 giugno 2025. Senza Tremori e la conclusione temporanea

Foto di Ettore Macchieraldo

Agenzia PRESSENZA Movimento Lento, l’associazione che promuove il viaggio a piedi e in bicicletta, insieme agli Amici Parkinsoniani Biellesi, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella hanno reso possibili sei giorni di cammino da Cavaglià a Oropa di un gruppo misto tra persone con il Parkinson e non.
E’ un modo per portare l’attenzione su una malattia che si sta diffondendo moltissimo, 300mila casi in Italia nel 2024, con un tendenziale abbassamento dell’età di insorgenza.
Lo scopo di Senza tremori è quello di rompere il silenzio e far uscire le persone dall’isolamento. E’ molto facile che ci si chiuda, quando insorge il Parkinson, perché non si riesce ad accettare questo nuovo invadente compagno. Che lo si chiami Mr PkLady Pk o Parki, quando arriva non solo fa sentire costantemente la sua presenza, ma diventa sempre più invadente.
Il cammino di questi giorni ha permesso di intrecciare la rigenerazione delle persone a quella di un territorio.
Questa esperienza verrà raccontata anche da un documentario che sta girando Grazia Licari. Si può contribuire alla realizzazione QUI  sulla piattaforma Produzioni dal basso.

Ecco gli ultimi due giorni raccontati nel diario di viaggio di Tiziana Uberti.
https://www.pressenza.com/it/2025/06/senza-tremori-e-la-conclusione-temporanea/


La Russa in trasferta dal Senato allo stadio per ringhiare contro Ringhio

Gennaro Gattuso By Roberto Vicario https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3394052

Andrea Aloi

Ridateci gli entusiasmi di Sandro Pertini al Bernabeu, in quell’estivo pomeriggio fatato dell’82 quando gli italiani tutti, dopo aver maledetto il Ct Bearzot per gli inizi stentati al Mundial spagnolo, lo elevarono – secondo i soliti costumi nostrani da masanielli plebei – agli altari, santo subito. Ridateci i silenzi della felpata democristianitudine che faceva e disfaceva presidenti del Coni e della Federazione Italiana Giuoco Calcio ma non si abbassava al cicaleccio via social sulle scelte tecniche. Belli i  tempi dell’Azzurra guidati da uomini di calcio maturati nei ranghi federali, dal Vecio di cui sopra a Vicini etc.

Le cronache raccontano che oggi gli occupanti apicali dei troni politici, da Meloni a Salvini a La Russa, trasformatosi giusto in queste ore in king maker per la panchina azzurra (“Macchè Gattuso, era meglio Zenga”), i potenti insomma, nel calcio mettono inusitato gran becco, perché il pallone è softpower, roboante fiera dilagante sugli schermi tv nella neosocietà del pane e circensi, maldistribuito il primo, sovrabbondanti i secondi. E nunc et semper utili (cfr le propagande ducesche con la Nazionale schierata nel saluto romano) per dar pastura alla folla, saltare sul carro dei vincitori, coprire di fango a poco prezzo gli sconfitti. Negli anni da poco trascorsi, a sventolare sguaiatamente la Nazionale come modo per continuare la politica con altri mezzi e trarne vantaggi si era distinto Silvio Berlusconi. Immaginifico cumenda dal tocco dorato col Milan (“Quante Coppe dei Campioni ha vinto Occhetto?”), aveva tracciato il solco bacchettando Zoff dopo la finale di Euro 2000 persa contro la Francia grazie gli sciagurati errori nei pressi della porta francese di Alex Del Piero: “Nella finale di ieri Zoff è stato indegno, si è comportato come l’ultimo dei dilettanti”.



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https://www.strisciarossa.it/la-russa-in-trasferta-dal-senato-allo-stadio-per-ringhiare-contro-ringhio/


17 giugno
Compagni dai campi e d
alle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


17 giugno 2025. L’Italia povera di Meloni: record di richieste alla Caritas

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Vertice G7 a Kananaskis in Canada, 16 giugno 2025 (Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse)

Una fotografia impietosa, visto che il 23,5% delle persone che bussa alla porta dell’ente della Cei un lavoro ce l’ha, eppure non gli basta per sopravvivere.

Ora la premier Giorgia Meloni può intestarsi un nuovo primato: in Italia è record di cittadini che si rivolgono alla Caritas. Nel 2024 le famiglie assistite sono state 278mila, il 62% in più rispetto a dieci anni fa e il 3% in più rispetto all’anno precedente. Ad aumentare in modo significativo sono le prese in carico nei territori del Nord Italia (+77% rispetto al 2015), seguite da quelle del Mezzogiorno (+64,7%). E, contrariamente all’immaginario comune, le richieste arrivano in gran numero anche dagli italiani (42,1%), con la forbice degli stranieri (56,2%) sempre più ridotta.

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https://www.unita.it/2025/06/17/litalia-povera-di-meloni-record-di-richieste-alla-caritas/

vedi anche
Salari in picchiata, povertà in aumento, stragi di migranti, morti sul lavoro: ma indignano solo gli stipendi dei ministri
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Miliardari sempre più ricchi e numerosi, i poveri non diminuiscono: l’eguaglianza è un miraggio



17 giugno 2025. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

Se non è speculazione, diteci voi che cos’è? Parte prima. Un post tecnico ma necessario

1. Milioni di euro di valore si sono mossi sopra le nostre teste in 3 anni, senza che un solo euro venisse prodotto in fabbrica. Questi milioni di euro sono stati acquisiti di volta in volta, non da società di lungo corso, ma da veicoli societari di nuova costituzione: probabilmente creati sul momento e alla bisogna.
2. Intanto, da mesi, se non da anni ormai, gli ex dipendenti Gkn sono in attesa di recuperare i propri soldi: stipendi, permessi, ferie, TFR. Soldi che ci sono dovuti, crediti esigibili da sentenze di tribunale. Ad oggi, il nostro “credito” è in mano a un possibile procedimento per concordato preventivo che – per quel poco che abbiamo potuto sapere – è quanto meno contraddittorio, pieno di punti non chiari. Con un piano concordatario che, ad oggi, ci è inconoscibile.
3. Il rischio è che il concordato preventivo liquidatorio venga usato dalla proprietà non per mettersi in regola con i pagamenti, ma per rinviarli ulteriormente. E per schermare situazioni che, nella migliore delle ipotesi, non sono del tutto chiare.
4. Ecco come cambia il valore dell’immobile (terreni e fabbricati) dove si trova l’ex Gkn di Firenze:
🤔 Bilancio 2020: € 2.036.934
🤔 Bilancio 2021: € 29.600.697 (+27.563.763 euro)
🤔 Bilancio 2022 (presentato però nel novembre 2024): € 7.000.000 (–22.600.697 euro)

5. Queste tempistiche vanno contestualizzate: l’immobile viene rivalutato da 2 milioni a 29 tra il 2020 e il 2021. Rivalutare il “fabbricato” sembra quindi funzionale a preparare la chiusura della “fabbrica” e a lucrarci sopra successivamente.
6. Il 23 dicembre 2021 la società Gkn Firenze viene acquisita da Francesco Borgomeo, e con essa il valore dell’immobile. Borgomeo la rinomina QF, ma è sempre la stessa società. Borgomeo si trova intestato un simile valore, ma lo paga? Se sì, quanto? Non è un estraneo che passa di lì, ma l’ex advisor della stessa Gkn Firenze.
7. Nel marzo 2024 l’immobile è venduto a due società a evidente vocazione immobiliare: Toscana Industry (TI) e Sviluppo Immobiliare Toscana (SIT), per 7 milioni di euro (con una svalutazione quindi di 22 milioni di euro).
8. La vendita dell’immobile nel 2024 viene definita dal liquidatore di QF (ex Gkn Firenze) un’“operazione infragruppo”. Cosa voglia dire non lo sappiamo. Ci pare di capire che se la sono venduti tra di sè. Eppure questa vendita ha l’effetto di affossare e distrarre patrimonio dalla società QF (ex Gkn di Firenze).
9. Questa “distrazione” di patrimonio avviene proprio quando Qf, l’ex Gkn, ha scelto di non pagare gli stipendi, accumulando debiti crescenti verso i propri dipendenti (in tutto ad oggi ipotizziamo almeno 15 milioni di euro). La funzione di questa vendita è quindi potenzialmente “distrattiva” e mirata a minare la capacità della società di pagare i propri debiti (tra cui gli stipendi appunto).
10. La scelta di non pagare gli stipendi, così come di non attivare un ammortizzatore sociale, indebitando profondamente la società, è responsabilità della società stessa: di QF e di nessun altro. Il mancato pagamento degli stipendi e la mancata richiesta di un ammortizzatore sociale dal 2024 in poi sono infatti scelte aziendali deliberate che costringono decine di lavoratori a dimettersi per disperazione e per assenza di reddito.
11. L’indebitamento attuale di QF è quindi il risultato di una precisa scelta sociale e imprenditoriale. Il depauperamento di QF è il frutto di una precisa scelta interna a un gruppo imprenditoriale. In entrambi i casi, è una condotta socialmente inaccettabile. Se sia anche tecnicamente illegale, non sta a noi dirlo.
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#insorgiamo

Ps per qualsiasi approfondimento giornalistico, è possibile contattare l’ufficio stampa del Collettivo di Fabbrica
11 e 12 luglio: tenetevi libere e liberi. Resistere per ri-esistere


16 giugno 2025


I giornali di oggi lunedì 16 giugno

https://www.rainews.it/video/2025/06/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-330b0b20-2662-4c2a-b6b3-887efb30466e.html


16 giugno 2025. Aperto il G7 in Canada. Meloni lavora per tregua a Gaza. Trump:” Un errore escludere la Russia”

G7 a Kananaskis in Canada,16.06.25

In agenda a Kananaskis la guerra Iran-Israele, Trump non firmerà la dichiarazione per una de-escalation del conflitto. Poi si parlerà di Gaza, Ucraina, dazi e migrazioni. In serata incontro preliminare tra Meloni, Macron, Merz, Starmer e Carney

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/meloni-in-canada-per-il-g7-di-kananaskis-sul-tavolo-la-crisi-mediorientale-3e5a8097-616c-46ae-8546-50127a89f53d.html

RaiNews LIVE giorno 618

Attacco alla tv di Stato iraniana. Netanyahu: “L’eliminazione di Khamenei porrebbe fine alla guerra”

La Russia potrebbe accoglie vertici della Repubblica Islamica insieme a loro famiglie. Ue: “Cremlino non ha credibilità per mediare”. Ministero Salute iraniano: almeno 224 morti nei raid israeliani. Hamas: “Situazione influenzerà situazione a Gaza”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/israele-attacca-liran-colpiti-siti-nucleari-media-a-teheran-78-morti-khamenei-risposta-severa-nuova-ondata-di-missili-iraniani-su-tel-aviv-saltano-i-colloqui-sul-nucleare-tra-usa-e-iran-esplosioni-nel-centro-della-citta-3cc260eb-dc90-4a15-a73d-7b01512716c8.html

Vedi anche

Altre notizie e video in
https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

Da Limes

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel-Iran updates: IRGC intelligence chief, two generals killed

  • Israel bombs Iran’s state television in latest wave of missile attacks on the capital, Tehran.
  • Multiple explosions have been heard around Tehran as Israel issues new evacuation threats, warning of imminent attacks. Iranian forces also warn residents of Israel’s Tel Aviv to evacuate.
  • Netanyahu says killing of Iran’s Supreme Leader will “end the conflict”.
  • The death toll from Israel’s attacks on Iran has risen to more than 220, including 70 women and children. More than 20 people have been killed in Iranian attacks on Israel.
  • Meanwhile, Israel’s war on Gaza has killed at least 55,432 people and wounded 128,923, according to Gaza’s Health Ministry. An estimated 1,139 people were killed in Israel during the October 7 attacks, and more than 200 were taken captive.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2025/6/15/updates-death-toll-grows-as-iran-and-israel-continue-to-trade-attacks

https://www.aljazeera.com/news/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish


https://www.aljazeera.com/

Altri aggiornamenti
https://english.alarabiya.net/topics/palestinian-israeli-conflict

Mapping US troops and military bases in the Middle East

The United States has maintained a military presence in the Middle East for decades, currently stationing between 40,000 and 50,000 troops across at least 19 sites.

continua in
https://www.aljazeera.com/news/2025/6/12/mapping-us-troops-and-military-bases-in-the-middle-eas

16 giugno 2025. Video: Pro-Palestinian marches in cities around the world

Tens of thousands of demonstrators gathered in cities around the world to protest against Israel’s war on Gaza, demanding leaders and organisations cut ties with Israel.

Il video
https://www.aljazeera.com/video/newsfeed/2025/6/16/video-pro-palestinian-marches-in-cities-around-the-world#flips-6374349044112:0



16 giugno 2025. “Europa a mano armata”, il libro contro il riarmo

La corsa al riarmo genera escalation di conflitti, il complesso militare-industriale impone le sue logiche di guerra che abbiamo urgenza di decodificare e fermare. Come strumento per agire, pubblichiamo l’e-book scaricabile qui che raccoglie contributi e analisi di ricercatori, scienziati, giornalisti e attivisti.

Futura D’Aprile

Quale sia il male profondo che mina la società europea è evidentissimo ormai per tutti: è la guerra totale moderna, preparata e condotta mediante l’impiego di tutte le energie sociali esistenti nei singoli Paesi. Quando divampa, distrugge uomini e ricchezze; quando cova sotto le ceneri, opprime come un incubo logorante qualsiasi altra attività. Il pericolo permanente di conflitti armati tra popoli civili deve essere estirpato radicalmente se non si vuole che distrugga tutto ciò a cui si tiene di più”. 

continua in
https://sbilanciamoci.info/europa-a-mano-armata-il-libro-contro-il-riarmo/

RaiNews LIVE

Zelensky in visita di Stato a Vienna prima di volare al G7. Mosca: nessuna data per nuovi colloqui

Kiev li esclude se non a livello di presidenti. All’Ucraina oggi le ultime 1245 salme previste dagli accordi. Russia: pronti a consegnarne altre 2239. E per la tregua pretende la distruzione delle armi occidentali. Ue, intesa a 25 sul gas russo

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/maratona-ucraina-russia-zelensky-sumy-putin-a-trump-disponibili-a-proseguire-i-colloqui-con-kiev-29b5931c-c4f4-404f-846c-97580794ccee.html

Vedi anche

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : Volodymyr Zelensky veut discuter de l’achat d’armes américaines lors d’une rencontre avec Donald Trump au G7

Lors d’une conférence de presse à Vienne, le président ukrainien a aussi évoqué les récents échanges de prisonniers de guerre, affirmant que la Russie avait proposé d’échanger des enfants ukrainiens contre des soldats russes.

Live animé par Ramzy Bensaadi (Service photo) et Dorian Jullien

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE Dal 15 al 21 giugno
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/06/16/en-direct-guerre-en-ukraine-volodymyr-zelensky-veut-discuter-de-l-achat-d-armes-americaines-lors-d-une-rencontre-avec-donald-trump-au-g7_6613242_3210.html

Ce qu’il faut retenir du lundi 16 juin à la mi-journée

Les Etats-Unis réorientent des équipements destinés à l’Ukraine vers Israël afin de « protéger les Américains et les actifs américains », a admis le secrétaire à la défense américain, Pete Hegseth.

L’Ukraine a confirmé avoir lancé, dimanche, des drones sur la région du Tatarstan, en Russie, visant une usine de la ville d’Ielabouga, où sont fabriqués des drones d’attaque de type Shahed et d’autres drones de reconnaissance, provoquant un incendie.

L’Ukraine a annoncé, lundi, avoir reçu de la Russie 1 245 dépouilles supplémentaires, ce qui porte à plus de 6 000 le nombre de corps remis à Kiev dans le cadre d’un accord conclu à Istanbul au début du mois.

Une hausse de l’aide des pays européens à l’Ukraine a permis, au début de 2025, de combler le vide laissé par le désengagement de la nouvelle administration américaine de Donald Trump, rapporte lundi, l’institut de recherche allemand Kiel Institute.

Selon les services de renseignement du ministère de la défense britannique, la Corée du Nord a enregistré plus de 6 000 pertes humaines lors d’opérations offensives dans l’oblast de Koursk en Russie.

Première visite du président ukrainien, Volodymyr Zelensky, en Autriche où il doit rencontrer son homologue autrichien, Alexander Van der Bellen, et le chancelier Christian Stocker.


16 giugno 2025. Politici dem uccisi in Minnesota, il ricercato Vance Luther Boelter aveva 70 obiettivi: trumpiano e anti-abortista

Morta la deputata Hortman e il marito. La lista con nomi di politici, imprenditori e dottori ritrovata nella sua auto. 50mila dollari in cambio di informazioni dall’FB

Prima della strage un messaggio agli amici. “Potrei morire presto”. Per motivi politici si sarebbe travestito da poliziotto, avrebbe fatto irruzione in due abitazioni, aperto il fuoco contro due politici democratici del Minnesota scatenando panico e incredulità. Risponde al nome di Vance Luther Boelter il profilo enigmatico e principale sospettato di aver sparato in casa prima il senatore John Hoffman e la moglie e quindi la deputata Melissa Hortman e il marito. Questi ultimi due sono morti. La vicenda ha sconvolto lo Stato, dove è totale caccia all’uomo.

Boelter ha 57 anni, è ancora in fuga. Ex dipendente statale, sui social scriveva di essere esperto di sicurezza con esperienze nella Striscia di Gaza e in Africa. Scriveva su LinkedIn di aver gestito per tre anni una compagnia di sicurezza armata, la Red Lion Group, e con la moglie avrebbe gestito una società di sicurezza privata in Minnesota. Era stato direttore di un supermercato a Minneapolis. Lavorava per due diverse imprese di pompe funebri. Altre informazioni rimandano a un sito internet archiviato in cui si legge che Boelter fosse stato ordinato sacerdote nel 1993 e che con la moglie avrebbe gestito anche un’organizzazione cristiana senza scopo di lucro.

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vedi anche
Attacco ai dem negli USA: si finge poliziotto e spara in casa, uccisa la deputata Hortman e il marito
Sparatoria in Usa nel Vermont: feriti tre studenti palestinesi
Austria, sparatoria in una scuola di Graz: dieci vittime, morto suicida l’ex studente autore della strage
Sparatoria di Örebro, la pista xenofoba e razzista dietro la strage. Il killer e il video: “Via dall’Europa”

16 giugno 2025. Proteste anti-Trump a tappeto, gli USA in piazza: in America è il No King’s Day

Fermato dagli agenti a Los Angeles il senatore latino, Alex Padilla, che aveva provato, identificandosi, a porre una domanda durante la conferenza stampa di Kristie Noem, Segretaria per la Sicurezza

David Romoli – l’Unità

È il “No King’s Day”, il giorno in cui l’America griderà in piazza di non essere disposta a sottomettersi alle fantasie regali di un presidente che cerca il potere assoluto. Le manifestazioni saranno 1500, dislocate in 1400 località diverse. Dovrebbe essere la più forte protesta di piazza da quando The Donald si è insediato alla Casa Bianca. Oggi il presidente compie 79 anni e caso vuole che proprio in questa storica giornata abbia deciso di celebrare i 250 anni delle forze armate americane con una parata militare a Washington, la più sfarzosa dal 1991.
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https://www.unita.it/2025/06/14/proteste-anti-trump-a-tappeto-gli-usa-in-piazza-in-america-e-il-no-kings-day/

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La democrazia Usa insorge contro Trump: la protesta in difesa dello stato di diritto
Proteste di Los Angeles, arrestato senatore Dem Padilla: ammanettato durante la conferenza della ‘ministra’ Kristi Noem
Gli immigrati avanguardia contro Trump

No Kings Day: 11 milioni di persone manifestano contro Trump in tutti gli Stati Uniti

(Foto di Terry W. Sanders)

Agenzia PRESSENZA – Nonostante la pioggia, la mobilitazione lanciata dal Movimento 50501 (50 proteste, 50 Stati, un movimento) sabato 14 giugno, nel giorno del compleanno di Donald Trump e di una parata militare a Washington,  costata 45 milioni di dollari, per celebrare il 250° anniversario della nascita dell’esercito americano ha avuto pieno successo, con proteste pacifiche in tutto il Paese contro le politiche migratorie del presidente e in difesa della democrazia. In compenso la parata voluta da Trump ha visto gli spalti semivuoti.

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Radio Onda d’Urto

Cambiamento climatico: sotto attacco la “legge sul clima” lombarda I Cospito: domani sentenza di primo grado per 11 solidali I Usa: “No Kings Day”, 2mila città contro Trump

GAZA – Con gli occhi del mondo rivolti ai cieli di Teheran, Israele accelera il proprio piano di genocidio a Gaza. Solo oggi 68 morti, almeno 20 dei quali – ma il bilancio è parziale – nell’ennesimo tiro al civile contro migliaia di persone in cerca di qualcosa da mangiare. La Protezione civile della Striscia parla di almeno “20 morti e oltre 200 feriti a causa dei colpi d’arma da fuoco a Khan Yunis”. Le persone stavano cercando di raggiungere i cosiddetti centri di raccolta gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation, il Leviatano creato direttamente da Washington e Tel Aviv per accelerare la pulizia etnica della Striscia – in particolare del Nord – sparando nel contempo su chi cerca qualsiasi cosa da mangiare. Il numero totale delle vittime attorno alle aree designate per la cosiddetta distribuzione degli aiuti ha raggiunto, dalla loro apertura, quota 338, con oltre 2.831 feriti. Da ottobre 2023 il conteggio ufficiale delle vittime palestinesi è invece arrivato a 55.500, mentre di fatto tutti gli abitanti di Gaza, oltre 2 milioni, rischiano – secondo l’Onu – la fame “cronica e acuta”. L’aggiornamento della situazione con Philippe Lazzarini, portavoce dell’agenzia Onu Unrwa, nel comunicato odierno tradotto da Radio Onda d’Urto:

CISGIORDANIA – Le forze di occupazione israeliane hanno effettuato incursioni in diverse città e villaggi nei governatorati di Ramallah e Al-Bireh. Prese d’assalto le città di Birzeit, Silwad, Abwein e il campo profughi di Jalazone. Qui le forze israeliane hanno trasformato diverse abitazioni private in avamposti militari, sbarrando le strade con veicoli blindati. A Gerico diversi palestinesi feriti dai coloni, che hanno lanciato – indisturbati – grosse pietre contro auto in transito, mentre a Nablus – protetti dall’esercito – gli stessi coloni hanno tagliato dozzine di ulivi palestinesi.

IRAN – Dalla Palestina all’Iran, dove l’esercito israeliano sostiene di avere “piena superiorità aerea su Teheran” e dove Tel Aviv ha deciso di applicare le stesse tecniche terroristiche di Gaza; oggi pomeriggio lanciato un avviso di evacuazione ai residenti dei quartieri est e ovest della capitale Teheran, finiti pochi minuti dopo sotto attacco. Colpita, nei vari raid, per due volte la tv di stato iraniana, l’Irib, con diversi morti fra giornalisti e maestranze. Di “crimine di guerra” parla Teheran, da dove i Pasdaran – mutuando il comportamento degli isrealiani – hanno intimato nel tardo pomeriggio “l’evacuazione” di tutta Tel Aviv in vista di altri attacchi, che – secondo i media locali – potrebbero essere più pesanti di quelli delle scorse notti.

Da venerdì a oggi, i bilanci ufficiali parlano di 244 morti e 1500 feriti in Iran, mentre Israele annuncia 24 morti e 600 feriti: molti di questi ultimi sono però palestinesi con passaporto israeliano. I rifugi antiaerei scarseggiano infatti nelle città israeliane a maggioranza palestinese, come Tamra, colpita nel weekend da droni e missili iraniani.

Lato diplomatico. L’Iran avrebbe “segnalato la sua volontà di voler porre fine alle ostilità e riprendere i colloqui sul nucleare inviando messaggi a Israele e Usa”. Lo riporta il Wall Street Journal citando funzionari mediorientali ed europei. Teheran ha posto, come condizione, che gli Usa non prendano parte “attivamente” agli attacchi di Israele, lavorando invece “per una de-escalation”. Su questo fronte, però, va registrato invece un aumento del sostegno Usa a Netanyahu: la portaerei Uss Nimitz ha infatti lasciato il Mar Cinese Meridionale e punta sul Medio Oriente.

Palestina e Iran su Radio Onda d’Urto puoi ascoltare:

CRISI CLIMATICA – Cambiamento climatico e Pianura Padana. Dopo giorni di temperature fino a 10 gradi sopra la media, il Nord Italia – a macchia di leopardo – si è trovato sott’acqua. Disagi, allagamenti e forti grandinate; treni fermi tra Verona e Vicenza, frana sul monte Antelao, nel Cadore; coinvolta la statale di Alemagna, la cosiddetta “strada delle Olimpiadi” (quelle invernali 2026) che porta a Cortina D’Ampezzo. Nel Bresciano invece, a Chiari, danni per una grandinata al reparto Radiologia dell’ospedale, con esami riprogrammati.

Proprio la Lombardia – e il Pirellone in particolare – sono però nel mirino di Legambiente, che sottolinea come la proposta di legge sul clima, in discussione al Consiglio regionale, escluda elementi chiave causa dell’inquinamento del territorio. Metano e i numeri monstre degli allevamenti intensivi sono infatti i grandi assenti.

Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia.

NO 41 BIS – Restiamo a Milano. Contro il 41 bis, l’ergastolo ostativo e a sostegno dell’esponente anarchico Alfredo Cospito, doppio appuntamento martedì nel capoluogo lombardo, in attesa della sentenza di primo grado del processo per il corteo dell’11 febbraio 2023. L’accusa ha chiesto condanne molto pesanti, che vanno dai 6 mesi ai 6 anni di reclusione per le 11 persone imputate a vario titolo. Organizzato un presidio davanti al Tribunale in corso Porta Vittoria alle ore 9, mentre alle ore 19 appuntamento alle Colonne di San Lorenzo.

Abbiamo fatto il punto, ai microfoni di Radio Onda d’Urto, con una compagna dell’Assemblea milanese contro 41 bis ed ergastolo ostativo.

USA – Infine, gli States, dove Trump annuncia una mano ancora più dura contro i migranti. “Dobbiamo ampliare gli sforzi per detenere e deportare i migranti A Los Angeles, Chicago e New York, dove vivono milioni di senza documenti”, ha detto, mentre per le strade di Los Angeles – epicentro dei rastrellamenti dell’ICE – restano migliaia di esponenti della Guardia Nazionale e 700 Marines, che hanno effettuato pure il primo arresto nei confronti di un civile statunitense.

Contro le deportazioni dell’amministrazione Trump e le sue politiche guerrafondaie, sabato 14 giugno 2mila manifestazioni convocate dal movimento “No Kings day”. Milioni le persone in strada in tutto il Paese, mentre Trump è ora atteso in Canada per il G7. Sul piatto le guerre in mezzo mondo, la repressione dei migranti – la sessione è stata affidata all’italiana Meloni – e soprattutto il tema dei dazi.

Su Radio Onda d’Urto l’intervista a Marina Catucci, giornalista e corrispondente da New York per il quotidiano “Il Manifesto”.

https://www.radiondadurto.org


16 giugno 2025. Lo stipendio di Gattuso da Ct: 800mila euro e maxi bonus per i Mondiali 2026

Il nuovo allenatore della Nazionale guadagnerà meno dei predecessori, ma può contare su un maxi bonus in caso di accesso alla Coppa del Mondo.

Gennaro Gattuso è diventato ufficialmente il nuovo Ct dell’Italia, una settimana dopo l’esonero di Luciano Spalletti. Dovrà inseguire la qualificazione al Mondiale – quello che si disputerà nel 2026 in USA, Canada e Messico – ed evitare il terzo fallimento consecutivo.  
Secondo quanto riportato da La Repubblica nella sua edizione odierna, la ragione per cui ha superato i concorrenti è la necessità di restituire alla Nazionale, nella percezione di club, giocatori e tifosi, il ruolo prioritario ormai smarrito. Sarà presentato giovedì 19 giugno, con il debutto fissato per il 5 settembre a Bergamo contro l’Estonia. 

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https://www.calcioefinanza.it/2025/06/16/gennaro-gattuso-stipendio-nazionale-bonus/?refresh_ce



16 giugno
Compagni dai campi e d
alle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

16 giugno 2025. Fermiamo la Leonardo S.p.A.: una azienda che fa profitti sulle guerre. Nello sciopero generale di venerdì 20 presidi di fronte agli stabilimenti

Venerdì 20 giugno, in occasione dello sciopero generale, in diverse città (Torino, Napoli, Firenze, Roma e Catania) l’USB sta organizzando dei presidi nei pressi degli uffici e degli stabilimenti della Leonardo S.p.A. Con queste iniziative l’USB vuole denunciare il ruolo che questa azienda, partecipata dal nostro Ministero delle Finanze per una quota capitale del 30,2%, sta svolgendo nei conflitti in corso nel mondo e, contemporaneamente, smascherare la retorica che si va costruendo sulla presunta utilità dell’industria militare alla nostra economia.

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https://www.usb.it/leggi-notizia/fermiamo-la-leonardo-spa-una-azienda-che-fa-profitti-sulle-guerre-nello-sciopero-generale-di-venerdi-20-presidi-di-fronte-agli-stabilimenti-1417.html

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