


Energia di sinistra
La sinistra deve ripensare il disegno complessivo dell’intera battaglia politica perché restano definiti poco incisivamente i suoi obiettivi generali. Deve capire come motivare i cittadini, come trasmettere loro il movimento, un’energia paragonabile a quella che anima le destre. Come proporre gli antichi ideali di emancipazione in modo da essere compresi anche dai molti che la destra induce a confondere il progresso col futurismo, la sicurezza con la rabbia, la libertà con la guerra.
Carlo Galli
da strisciarossa
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
I giornali di oggi martedì 10 giugno

Nel deserto della partecipazione falliscono i referendum sul lavoro proposti dalla Cgil e quello sulla cittadinanza, appoggiati dai partiti di opposizione. L’affluenza arriva appena al 30%. La destra esulta e non vede più ostacoli alle sue politiche su migranti e precarietà
Luciana Cimino
https://ilmanifesto.it/la-delusione-della-cgil-non-siamo-stati-noi-a-politicizzare-il-voto
10 giugno 2025. Referendum, niente quorum ma la sinistra c’è: in 14 milioni contro la destra al governo

Landini ammette la sconfitta ma sottolinea: “Il Paese chiede cambiamento”. I centristi dem contro Schlein ma Bettini la difende: “I progressisti saliti al 30%”
David Romoli – l’Unità
Landini non ci gira intorno: “Il nostro obiettivo era il quorum. Non lo abbiamo raggiunto. Non è una giornata di vittoria”. Il segretario della Cgil però è consapevole che alla sconfitta oggettiva, peraltro certa, non si somma in egual misura quella politica: “Non rinunciamo per questo a cambiare le leggi sbagliate. Ripartiamo da 14 milioni di voti”. Quei 14 milioni di voti portano invece altri dirigenti del centrosinistra a cantare vittoria. Il capo dei senatori Boccia per esempio è tassativo: “Ha perso la destra. Alle elezioni politiche aveva preso 12 milioni 305mila voti. Ora 15 milioni di elettori hanno votato e bisogna dargli il valore che hanno”. Ancor più esplicito Bettini: “Parlare di sconfitta o disastro della sinistra e della Cgil è propaganda e neppure tanto intelligente. Il corpo elettorale del fronte progressista nel 2022 era del 26%. Oggi è al 30%. Si consolida una base importante, combattiva e convinta”.
continua in
https://www.unita.it/2025/06/10/referendum-niente-quorum-ma-la-sinistra-ce-in-14-milioni-contro-la-destra-al-governo/

vedi anche
Referendum, sulla cittadinanza KO doppio: i “sì” fermi al 64%, flop del quesito che doveva trascinare gli elettori
Referendum su lavoro e cittadinanza, affluenza finale al 30%: Cgil e opposizioni perdono la battaglia del quorum
Referendum su lavoro e cittadinanza, quorum lontano: affluenza al 30%, la destra esulta e attacca Cgil e opposizioni
RaiNews Live
10 giugno 2025
Le proteste a Los Angeles
Aggiornamenti in tempo reale
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/tumulti-in-california-trump-manda-700-marines-il-governatore-newsom-follie-di-un-dittatore-30729972-5b71-43b4-9fb4-f172d0907711.html
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video Tumulti a Los Angeles e San Francisco, scontro aperto tra Trump e la California
video Los Angeles, raid anti migranti e scontri. Trump: “Arrestare chi copre il viso”
video Los Angeles, Guardia nazionale spara proiettili di gomma: colpita reporter australiana
Scontri a Los Angeles dopo le retate di migranti, la Guardia nazionale usa i lacrimogeni
video Scontri a Los Angeles, Trump schiera i soldati della Guardia Nazionale
10 giugno 2025
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1201
RaiNews LIVE
Zelensky: “Stati Uniti morbidi verso Mosca, per la pace servono mediatori forti”
Nuovo scambio di prigionieri, stavolta i feriti. Kiev: 300 droni contro obiettivi civili stanotte, anche un ospedale a Odesa. La Russia dice di avere colpito siti di produzione di armi. Von der Leyen: abbasseremo il price cap sul petrolio russo
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/ucraina-guerra-mosca-droni-russi-su-kiev-droni-ucraini-su-mosca-scambio-prigionieri-7fba31fc-55d8-4363-b895-0d747cc9a9b4.html
Vedi anche
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : plusieurs localités du raïon de Koupiansk évacuées en raison de l’intensification des attaques russes
« Il a été décidé d’évacuer la population de sept localités de la commune de Shevchenkivka : Baranove, Berezivka, Novomykolaivka, Spodobivka, Starovirivka, Duvanka et Fedorivka », a précisé mardi le gouverneur de l’oblast de Kharkiv.
Ce qu’il faut retenir du 10 juin à 23 heures
Interrogé devant une commission du Congrès, le secrétaire à la défense, Pete Hegseth, a déclaré que le financement de l’aide militaire à l’Ukraine serait réduit dans le prochain budget de la défense, sans donner de détails.
Le chancelier allemand, Friedrich Merz, a condamné les récentes attaques russes contre des villes ukrainiennes. « Il ne s’agit pas de cibles militaires mais d’actes de terreur contre la population civile », a déclaré le chancelier aux journalistes à Berlin, parlant de « crimes de guerre très graves ».
Bruno Kahl, le président du service fédéral de renseignement allemand (BND), en est convaincu : la population russe soutient largement Vladimir Poutine et sa guerre contre l’Ukraine. Ce soutien indéfectible à Poutine s’explique par le fait que le chef du Kremlin dispose de tout l’appareil de propagande.
La Russie et l’Ukraine ont procédé mardi à la deuxième phase d’un échange d’ampleur de prisonniers de guerre, seule avancée concrète des récents pourparlers de paix à Istanbul, désormais dans l’impasse. Le président ukrainien Volodymyr Zelensky a précisé de son côté que l’échange de mardi concernait des « soldats grièvement blessés » lors des combats
La Commission européenne a proposé un 18e paquet de sanctions contre la Russie pour son invasion de l’Ukraine, visant les revenus énergétiques et l’industrie militaire de Moscou, a déclaré mardi la présidente de la Commission européenne, Ursula von der Leyen.
Pablo Puentes Borges, un ressortissant colombien a été condamné mardi à vingt-huit ans de prison par un tribunal russe, accusé d’avoir combattu au sein de l’armée ukrainienne en tant que « mercenaire », notamment dans l’oblast de Koursk, en Russie
L’homme politique Lev Chlosberg, une des rares figures de l’opposition encore en Russie, a été arrêté mardi. Il est détenu dans une prison à Pskov, une ville de l’ouest de la Russie, a écrit sur Telegram le parti Iabloko. Une audience doit avoir lieu mercredi sur son possible placement en détention provisoire avant un procès, a ajouté cette source.
La Russie a aidé à améliorer significativement les missiles balistiques KN-23 nord-coréens, également connus sous le nom de Hwasong-11, a déclaré Kyrylo Boudanov, chef des renseignements militaires ukrainiens (HUR), dans une interview avec le site américain The War Zone publiée le 9 juin
10 giugno 2025. Nato: la Russia è una minaccia. Londra: siamo già in guerra
Mondo di pazzi. «Il Segretario generale della Nato chiede un aumento del 400% delle difese aeree e missilistiche per contrastare la minaccia russa», titola il britannico Guardian, un drastico aumento della spesa militare «perché la minaccia russa non scomparirà nemmeno quando la guerra in Ucraina finita. Mentre la stratega del governo avverte, ‘Siamo già in guerra con la Russia’
Piero Orteca – remocontro.it

Due notizie-bomba al prezzo di una. Dato che mai la Nato, prima d’ora, era arrivata a ipotizzare progetti di riarmo di una simile portata finanziaria. Aggiornare i sistemi delle difese aeree e antimissile, infatt (aumentandole di quattro volte), trattandosi di sistemi d’arma sofisticati e ad altissimo valore aggiunto tecnologico, comporta un esborso finanziario di una portata quasi ingestibile per qualsiasi bilancio pubblico. A meno che non si vogliano tagliare i servizi sociali, per fare missili. La seconda riflessione-scoop ci porta, invece, in una ‘terra incognita’. Dunque, sostiene l’ex Primo ministro olandese Rutte, la Russia resta «il nemico», a prescindere dalla guerra in Ucraina e da come essa finirà. E pare di capire che il «problema russo, prima o dopo, dovrà essere affrontato e «risolto» una volta per tutte. Il che, parlando di una superpotenza nucleare, se ci si riferisce a uno scontro sul campo, sembra proprio un azzardo, ipotizzato da una manica di sprovveduti.
10 giugno 2025. Ci rimangono pratiche di vita non addomesticabili

Luca Casarini
Agenzia Pressenza – Siamo tutti allenatori dopo la partita persa. Ma una cosa non possiamo fare: far finta di non vedere i gol subiti. Il risultato finale non è modificabile. Da quello, non ti schiodi, e il mondo non si è fermato, nemmeno durante quei novanta minuti nei quali “tutto poteva cambiare”
Non è l’apocalisse, perché innanzitutto nell’apocalisse ci eravamo già prima. Le immagini di Los Angeles con i Marines, mentre noi discutevamo del quorum, sono provvidenziali. La radicalità dello scontro in atto non viene meno, nonostante si abbia ancora la sensazione di poter utilizzare una matita per prendere decisioni collettive che incidono sulla nostra vita, di milioni di persone.
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https://www.pressenza.com/it/2025/06/ci-rimangono-pratiche-di-vita-non-addomesticabili/
Beatrice Dondi sulla propria pagina Facebook

C’è la tv che urla, quella che spegne il cervello, rimesta nel passato incapace di aggrapparsi a un’idea. Quella che va avanti con il solito rumore sordo calpestando ciò che trova sul proprio cammino. E poi c’è quella che rifugge il clamore, per riempirsi di senso. La televisione che impara dall’ascolto, che insegna l’attenzione verso l’altro, e che fa uscire da quella piccola scatola le vite dei singoli che si fanno tesoro comune.
Domenico Iannacone è tornato su Rai Tre, come una meteora gentile con una manciata di puntate del suo “Che ci faccio qui”. Alieno in un pianeta a lui sconosciuto, ha riportato il suo intero corpo dentro le storie per restituire la giusta dignità al potere del racconto. Il titolo ormai storico del giornalista che ha lasciato il punto interrogativo da parte, scava nella mente umana, insegue traiettorie che colpiscono immobilismi e stereotipi e arriva dritto al cuore, entrando nelle fragilità per uscirne con la forza d’insieme. Un programma che da sempre si rinnova come piccola grande rivoluzione, in cui quell’omone timido, empatico, mai assente, non arretra di fronte alla complessità ma la respira, dietro una porta socchiusa, perché la voce non sia la sua ma quella dell’altro. E le storie diventano un luogo vivo da frequentare, le parole un patrimonio da coltivare, senza la ruggine della retorica.
Quel che esce da queste quattro solide puntate è un Paese che nasconde i suoi eroi, a pelo d‘acqua, lanciando funi a cui aggrapparsi per emergere da un servizio che all’improvviso si riscopre pubblico. Dopo i misteri della mente e la memoria che si dissolve, lasciando un vuoto doloroso non solo in chi parla ma soprattutto in chi guarda e si sente impotente, è la volta della casa, luogo dell’abitare, luogo del respingere.
Così Iannacone si affianca ai suoi protagonisti, tutore orgoglioso, amico silente. E a guardare queste storie in cui l’empatia prende il sopravvento senza l’orgoglio del protagonista, anche lo spettatore si fa alieno. E davanti a una tv improvvisamente diversa, seppur per poche ore, si chiede davvero che ci faccio qui.
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#hovistocose
10 giugno 2025. I divari di apprendimento degli studenti italiani

Giovanni Caprio
Agenzia PRESSENZA – Anche l’anno scolastico 2024-2025 è ormai archiviato. Quello che però non riusciamo proprio ad archiviare è il persistente divario di apprendimento dei nostri studenti. Oltre due anni di scuola in meno: a tanto corrisponde in media il divario di apprendimento in matematica tra uno studente della secondaria di II grado del Sud e uno del Nord-Est. Da più di vent’anni rilevati e confermati dall’Invalsi, ma anche dall’indagine internazionale Ocse-Pisa, i divari di apprendimento degli studenti sono una criticità grave della scuola italiana, con pochi eguali in Europa, un fenomeno che penalizza l’equità del nostro sistema d’istruzione. Già presenti, ma ancora contenuti, nella scuola primaria, i divari di apprendimento crescono nella scuola media e si amplificano nella secondaria di II grado, dove la scuola non è più la stessa per tutti, ma si divide in indirizzi (licei, tecnici, professionali).
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https://www.pressenza.com/it/2025/06/i-divari-di-apprendimento-degli-studenti-italiani/
Qui la ricerca sui divari scolastici: https://www.fondazioneagnelli.it/wp-content/uploads/2025/05/Divari-sintesi-finale-290525.pdf
10 giugno 2025. Il governo non sta dalla parte dei lavoratori della sanità

Sorrentino (Fp Cgil) e Longobardi (Uil Fpl) rispondono a Zangrillo: “Non vuole dare risposte a chi lavora nel settore. Chiediamo il giusto riconoscimento al personale”
Roberta Lisi – collettiva.it
Il ministro della Pubblica amministrazione perde il pelo ma non il vizio di attaccare i sindacati confederali, soprattutto la Cgil e la Uil. A pochi giorni dalla ripresa del confronto al tavolo per il rinnovo del contratto del comparto sanità – si rivedranno il prossimo 18 giungo – ha lanciato dalle colonne de La Stampa una sorta di minaccia: “Non metteremo risorse aggiuntive sui contratti per la sanità”. E non contento ha aggiunto: “L’ostruzionismo di Cgil e Uil è tutto politico”.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/zangrillo-contratto-sanita-wt9fog16?guid=nl-1749622868
10 giugno 2025. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

Tenetevi libere e liberi a luglio: dal 9 al 12 luglio. Resistere per ri-esistere
1. A volte non puoi sconfiggere il buio, ma puoi sempre accendere una luce. Come in una guerra, abbiamo pianto e contato le vittime di questa enorme pressione sociale. Il trauma è attorno a noi e dentro di noi. E la lotta è stata la nostra principale terapia. E no, non è finita. Siamo ancora qua, tra caduta e spiccare il volo.
2. 4 anni, 5 estati. Ci hanno scagliato addosso tutto il loro nulla. E ci hanno costretto ad essere tutto. A essere così piccoli e parziali, da sentire il bisogno di convergere per questo, per altro, per tutto
3. “E’ una gara di resistenza, partigiano portami via”. Per resistere un giorno serve rabbia, mesi serve tenacia, anni devi avere un progetto. E noi abbiamo un piano.
4. Siamo il risultato di ciò che accaduto nell’automotive, dove non è lo Stato ad avere un’industria automobilistica, ma è l’industria automobilistica a possedere lo Stato (30 anni, 30 miliardi di euro pubblici al settore, 220.000 posti di lavoro persi). Il risultato del consumo del suolo (200 km² all’anno): qua il verde fu distrutto in nome dei posti di lavoro. Ci hanno tolto il lavoro e il verde non tornerà.
5. Siamo argine alla speculazione finanziaria prima e immobiliare poi. In un mondo dominato da rendita finanziaria e immobiliare, tutto viene trasformato in un asset. Il nostro licenziamento è stato un asset finanziario, la fabbrica ora è un asset immobiliare.
6. Siamo chi può continuare a indagare la verità. Sopra di noi si muove una catena di comando che arriva direttamente a una fiduciaria del Monte dei Paschi di Siena. Da lì, è così lontana la destra di Governo?
7. Esempio concreto contro il riarmo; in un paese al 25esimo mese di calo della produzione industriale, abbiamo un’alternativa: fastidiosa per chi ci vuole convincere che la via di uscita al declino sia la guerra e la riconversione bellica dell’industria
8. Prova provata del fallimento della transizione ecologica dall’alto: siamo la dimostrazione che il movimento operaio, unito alle competenze solidali e al movimento climatico, sa costruire quella dal basso.
9. Circondati da un muro di gomma, da una gelatina che sussume le nostre parole o minacciati da futura repressione, siamo ancora una vittoria che manca. Che ci manca a tutte/i disperatamente. Venite a difenderla.
10. Abbiamo una visione: la fabbrica pubblica, socialmente integrata. Intervento pubblico qui e ora. Chiediamo che il consorzio industriale pubblico batta il colpo decisivo e di poter attivare la cooperativa e il piano industriale, iniziando a ricreare i posti di lavoro bruciati.
Il loro calcolo è nuovamente chiaro: portarci in una nuova torrida estate con un nulla di fatto.
Per questo l’anniversario di questa lotta è ancora la lotta stessa.
Preparatevi a un concerto che non è solo un concerto
All’assemblea popolare dell’azionariato popolare che solo assemblea non è
Spargete la voce, scaldate i motori, preparate sacchi a pelo e tende
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Non c’è ragione per non provarci #insorgiamo
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
I giornali di oggi lunedì 9 giugno
Mauro Zani sulla propria pagina Facebook
Non mi sembra il caso di farla tanto lunga sul risultato dei referendum.
Con il risultato in numeri assoluti dei SI capace che si possano vincere le elezioni politiche.
Fatene tesoro e coltivate il risultato senza piagnucolamenti inutili e anzi dannosi.
O c’era davvero qualcuno che pensava di raggiungere il quorum?
Certo quando sai , e lo devi sapere, che non c’è alcuna possibilità di portare a votare la metà degli aventi diritto, potresti evitare di esporti alla propaganda a buon mercato della destra.
Ma questo è un altro discorso.
Sarebbe il discorso della POLITICA.
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9 giugno 2025. Tutti i risultati dei referendum su cittadinanza e lavoro
Il sito ufficiale del Ministero dell’Interno

Risultati generali, nelle Regioni e nei singoli Comuni
https://elezioni.interno.gov.it/risultati/20250608/referendum/scrutini/italia/italia

Pagella Politica: Quali quesiti hanno preso più Sì, dove si è votato di più, dove di meno, e altri numeri sul voto
Lorenzo Rufino – Pagella Politica
Domenica 8 e lunedì 9 giugno si sono tenuti i quattro referendum abrogativi sul lavoro e quello sulla cittadinanza, che, nonostante la vittoria dei Sì, non avranno effetti dato che non è stato raggiunto il quorum previsto dalla Costituzione.
I referendum hanno registrato, infatti, un’affluenza del 30,5 per cento, ben al di sotto della soglia del 50 per cento più uno degli aventi diritto, necessaria affinché l’esito della consultazione sia considerato valido. Va considerato che al dato sull’affluenza manca ancora quello degli italiani all’estero, che storicamente votano di meno. Quando sarà concluso lo scrutinio delle schede all’estero, l’affluenza complessiva potrebbe scendere di circa un punto.
I numeri sull’affluenza
L’affluenza al referendum è stata più bassa rispetto quella del referendum sulle trivelle del 2016, quando votò il 31 per cento, ma più alta rispetto a quella dei referendum sulla giustizia del 2022 (20 per cento). Negli ultimi trent’anni, su dieci tornate in cui si sono votati referendum abrogativi, solo in quella del 2011 è stato raggiunto il quorum.
continua in
https://pagellapolitica.it/articoli/tutti-risultati-referendum-cittadinanza-lavoro-grafici-mappe
Landini: “Non festeggiamo ma quasi 15 milioni di voti saranno un nuovo inizio”
Il leader della Cgil commenta i risultati del referendum: “Quorum non raggiunto, ma tutte le persone che hanno votato sono la base di partenza. La mobilitazione continua”
“Il quorum non l’abbiamo raggiunto, oggi non è una giornata di vittoria. Contemporaneamente i dati ci dicono che sono oltre 14 milioni le persone che hanno votato nel nostro Paese, a cui si aggiungeranno gli italiani all’estero: è un numero importante e un punto di partenza. I problemi che abbiamo posto con i referendum restano tutti sul tavolo”. Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini commenta i risultati del referendum in conferenza stampa, dopo la chiusura delle urne alle 15, con l’affluenza poco sopra il 30%.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/landini-non-festeggiamo-ma-quasi-15-milioni-di-voti-saranno-un-nuovo-inizio-megczhjg?guid=nl-1749536467
Referendum, il commento di Tomaso Montanari
Ripubblichiamo con l’autorizzazione dell’autore il commento di Tomaso Montanari sui referendum.
Agenzia PRESSENZA – È grande l’amarezza, stasera. Ma non la sorpresa.
Ha pesato decisivamente il boicottaggio compiuto dal governo: non certo attraverso l’astensionismo istituzionale (osceno, ma poco rilevante sul piano dei numeri), ma attraverso il sistematico silenziamento dei referendum, cancellati su sei reti televisive.
I grandi giornali hanno fatto il resto: i referendum sono stati una notizia per la prima volta stasera, con la loro bocciatura.
La Cgil era sostanzialmente sola: e stendiamo un velo pietoso sui partiti dell’opposizione, inerti, se non peggio.
Ma il punto non è questo. Il punto è un Paese devastato da quarant’anni di progressivo smontaggio della Costituzione. La ragione per cui governano i fascisti è la stessa per cui da anni non si raggiunge il quorum: una enorme parte del Paese non crede più che andare a votare (referendum o politiche non cambia nulla) serva a qualcosa. E sono anche le stesse per cui i no contro la cittadinanza agli stranieri sono stati tragicamente alti anche a sinistra: perché nel vuoto della politica ci si difende da chi sta sotto, non si lotta contro chi sta in cima.
Un processo di distruzione della democrazia iniziato proprio con la distruzione progressiva della dignità e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Caduto il lavoro, è caduta la partecipazione: in una tragica attuazione al contrario dell’articolo 3 della Carta.
Questi referendum hanno provato a invertire la rotta: ma non è facile, visto che la partecipazione al voto è l’unico strumento per uscire dal circolo vizioso che ha distrutto la partecipazione alla politica.
E tuttavia, nel vuoto pneumatico di politica, la Cgil ha fatto politica: dobbiamo esserle profondamente grati per aver portato a votare 14 milioni di persone, più dei 12 che hanno votato per la maggioranza che governa. Questi referendum hanno acceso una luce, per quanto flebile e sconfitta, in un buio calato da un pezzo. E per la prima volta da tanto tempo penso che non siamo di fronte ad un epilogo, ma ad un inizio. Timido, pieno di limiti ed errori, ma nella direzione giusta, finalmente.
«Ho provato. Ho fallito. Non importa, riproverò. Fallirò meglio» (Samuel Beckett)
9 giugno 2025
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1201
RaiNews LIVE
Ucraina e Russia hanno iniziato lo scambio dei prigionieri di guerra under-25
Intelligence tedesca: Mosca pronta a mettere alla prova la Nato. Durante la notte 479 droni sull’Ucraina, la Polonia fa alzare i jet. Kiev attacca una base russa: distrutti due caccia. Convegno dell’ultradestra a Mosca, Lavrov paragona Merz a Hitler
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/ucraina-guerra-mosca-offensiva-dnipropetrovsk-kiev-smentisce-nella-notte-attacchi-su-kiev-a996f466-12d9-47c0-a04d-0a25507d5a7f.html
Vedi anche
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : Moscou affirme avoir intercepté 49 drones ukrainiens ; un site de production de matériel de guerre électronique touché
Les engins ont été abattus dans sept oblasts, selon le ministère de la défense russe. En république russe de Tchouvachie, deux drones se sont abattus sur le centre de recherches JSC VNIIR-Progres, sans faire de victime, mais en provoquant la suspension de la production.
Live animé par Jean-Philippe Lefief et Ramzy Bensaadi
Ce qu’il faut retenir du 9 juin à 21 heures
La Russie renforce ses capacités militaires et sera prête à utiliser la force militaire contre les Etats membres de l’OTAN dans les cinq prochaines années, assure Mark Rutte, le secrétaire général de l’OTAN, lors d’un discours à Chatham House à Londres. « Désormais, nous sommes tous sur le flanc Est », conclut-il.
Sur LCI, dimanche, Viktor Orban a déclaré que les Russes sont trop faibles pour attaquer l’OTAN car « ils n’ont même pas pu vaincre l’Ukraine »
Bien que ce candidat ait été soutenu par le parti de la droite conservatrice Droit et justice, l’élection de Karol Nawrocki à la présidence de la Pologne n’affectera pas le soutien de la Pologne à l’Ukraine, assure le ministre des affaires étrangères polonais à Politico.
La direction générale du service de renseignement militaire ukrainien (HUR) a publié une analyse technique détaillée du nouveau drone de frappe russe V2U, capable de sélectionner des cibles de manière autonome en utilisant l’intelligence artificielle (IA) et reposant sur des composants étrangers.
L’ambassadeur d’Israël en Ukraine, Michael Brodsky, a déclaré qu’Israël avait transféré des armes à l’Ukraine. En mai, le New York Times rapportait qu’un système de défense antiaérienne Patriot basé en Israël serait transféré en Ukraine après révision. Cette initiative a été lancée sous l’administration Biden.
Un tribunal russe a condamné deux soldats ukrainiens de la brigade Azov à plus de vingt ans d’emprisonnement, annonce le Comité d’enquête de la Fédération de Russie. Ils sont accusés d’avoir tué trois civils à Marioupol, en avril 2022
La Lettonie a annoncé lundi avoir engagé une procédure pénale contre le député Aleksejs Roslikovs pour avoir soutenu la Russie et fomenté la haine chez ses concitoyens. S’il est reconnu coupable, il risque jusqu’à cinq ans de prison.
Le Canada consacrera cette année 2 % de son PIB à la défense pour atteindre l’objectif de l’OTAN « avec une demi-décennie d’avance sur le calendrier » en raison « des menaces qui se multiplient », a annoncé lundi le premier ministre, Mark Carney.
9 giugno 2025. Chi c’era sulla nave Freedom Flotilla diretta a Gaza: l’equipaggio con Greta Thunberg bloccato, per Israele “lo yacht delle celebrità”
Sei francesi, un tedesco, una svedese, un turco, un brasiliano, un olandese e uno spagnolo. “Gli israeliani hanno lanciato prodotti chimici”. Anche l’eurodeputata francese Rima Hassan e un collaboratore di Al Jazeera

Per Israele era lo “yacht dei selfie”, delle “celebrità”. La nave Madleen battente bandiera britannica dell’organizzazione Freedom Flotilla è stata fermata nella notte tra domenica e lunedì dalla marina militare israeliana mentre cercava di rompere il blocco navale sulla Striscia di Gaza per portare cibo e altri aiuti umanitari. A bordo c’erano dodici persone: sono state fermate, tutte saranno espulse nei rispettivi paesi d’origine.
Sei francesi, un tedesco, una svedese, un turco, un brasiliano, un olandese e uno spagnolo. I loro nomi sono stati diffusi dall’alleanza Freedom Flotilla Coalition. Baptiste Andre, Reva Viard, Suayb Ordu, Sergio Toribio, Mark van Rennes, Thiago Avila, Omar Faiad, Yanis Mhamdi, Pascal Maurieras e Yasemin Acar. E con questi Greta Thunberg, l’attivista svedese volto delle proteste ambientaliste di rilevanza mondiale dei Fridays for Future, e Rima Hassan, un’europarlamentare francese di origini palestinesi. Faiad è un cronista che collabora con Al Jazeera.
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https://www.unita.it/2025/06/09/chi-cera-nave-freedom-flotilla-gaza-equipaggio-greta-thunberg-bloccato-israele-yacht-celebrita/
vedi anche
Israele blocca la Freedom Flotilla, la nave con gli aiuti diretta a Gaza: “Spettacolo finito, Greta Thunberg sta bene”
Lo sterminio in Palestina tradisce lo slancio ebraico verso il futuro
A Gaza sta fallendo l’umanità, la CRI: “Peggio dell’inferno in terra”
Gaza, ferma la distribuzione degli aiuti umanitari: stop dopo le stragi di palestinesi, le strade “zone di combattimento”
9 giugno 2025. Spese NATO per le armi fino a +400%, ma sarà vero che i russi si preparano a invaderci?

Paolo Soldini – Strisciarossa
È un po’ come nel celebre paradosso di Zenone di Elea sul pie’ veloce Achille e la tartaruga. La presidente del Consiglio e il ministro competente ci hanno appena fatto sapere che l’Italia – gaudeamus igitur – ha finalmente raggiunto la fatidica soglia del 2% del PIL da spendere per la difesa che dal quartier generale della NATO arriva, pressoché certa, la notizia che al prossimo vertice dell’alleanza, il 24 e 25 giugno all’Aja, la soglia verrà fissata al 3,5%. Lasciamo per carità di patria da parte ogni più che giustificato sospetto su certi possibili balletti da finanza “creativa” con cui Giorgia Meloni e Guido Crosetto con il soccorso attivo del ministro Giorgetti avrebbero messo insieme quel benedetto 2% (magari, per dire, mettendo nel conto la stoffa con cui si confezionano le divise) e limitiamoci a constatare come sia ricominciato un inseguimento che, come la carta igienica di un popolare spot televisivo, non finisce mai. Anche perché – come non mancano di ricordarcelo in ogni occasione – gli americani hanno in mente in realtà un obiettivo molto più alto: il 5% e se pure si sa che il loro presidente del momento spesso le spara grosse tanto per mercanteggiare, si sa anche che anche il mite Biden, l’amico degli europei, quella cifra l’aveva già fissata sulla carta delle pretese di Washington.
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https://www.strisciarossa.it/spese-nato-per-le-armi-fino-a-400-ma-sara-vero-che-i-russi-si-preparano-a-invaderci/
RaiNews Live
9 giugno 2025
Tumulti in California, Trump manda 700 marine. Il governatore Newsom: “Follie di un dittatore”
Altri 2mila soldati della Guardia nazionale verso Los Angeles, Newsom: “Inutilizzati, Trump è pericoloso”. Il presidente: “Lo arresterei”. La California fa causa all’amministrazione federale
Aggiornamenti in tempo reale
https://www.rainews.it/articoli/2025/06/los-angeles-retate-immigrati-guardia-nazionale-protesta-proiettili-di-gomma-lacrimogeni-contro-manifestanti-trump-legge-ordine-ed24eaae-3b85-4039-bd30-66dd801228f3.html
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video Tumulti a Los Angeles e San Francisco, scontro aperto tra Trump e la California
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9 giugno 2025. California contro il ‘meraviglioso presidente’ e lui usa la Guardia nazionale -VIDEO
Remocontro
Los Angeles ribolle di proteste e ora di indignazione. Mobilitato l’esercito che spara micidiali proiettili di gomma, come in Israele. Atto di forza del presidente quasi da guerra civile. Con lui che invece di giustificarsi si vanta, nei suoi modi caricaturalmente iperbolici da ’meraviglioso presidente’:

9 giugno 2025. Perché sono esplose le proteste a Los Angeles: le retate anti-migranti di Trump e gli scontri in strada
Almeno 56 arresti, manganellate, gas lacrimogeni e proiettili al peperoncino. Il Presidente ha mandato la Guardia Nazionale, i governatori dem: “Dittatore”
Bilancio da guerriglia quello dei tre giorni di scontri a Los Angeles. Proteste innescate dalla politica anti-immigrati del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump che hanno scatenato manifestazioni e violenza in strada con polizia e Guardia Nazionale. Proprio l’invio di quest’ultima sul campo da parte del Presidente ha aperto il dibattito sull’opportunità politica di ricorrere ad alcuni poteri. Le proteste hanno portato a 56 arresti. Manganellati i manifestanti, utilizzati proiettili di gomma e al peperoncino, lanciati lacrimogeni. I governatori democratici accusano il Presidente di abuso di potere.
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https://www.unita.it/2025/06/09/perche-proteste-los-angeles-retate-anti-migranti-trump-scontri/
9 giugno 2025. La bandiera che è diventata il simbolo delle proteste a Los Angeles

È quella del Messico, il principale paese di provenienza dei migranti ispanici negli Stati Uniti
Nelle proteste in corso in questi giorni a Los Angeles contro le aggressive operazioni dell’agenzia federale statunitense per il controllo delle frontiere (ICE) per arrestare presunti migranti irregolari, sono comparse molte bandiere del Messico: sono bianche rosse e verdi e con lo stemma nazionale messicano, un’aquila che stringe nei propri artigli un serpente a sonagli. È così frequente vederle che il New York Times le ha definite «un simbolo» delle proteste.
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https://www.ilpost.it/2025/06/09/bandiera-messico-proteste-los-angeles/
9 giugno 2025. L’accoglienza residenziale per minorenni stranieri non accompagnati costa fino a tre volte di più dell’affido familiare

L’affido familiare rappresenta la soluzione più conveniente dal punto di vista economico per bambine, bambini e adolescenti migranti e rifugiati che arrivano in Italia senza i genitori o un tutore legale, secondo una nuova analisi condotta dall’UNICEF.
Uno studio su un programma di affido basato sul modello Terreferme, sostenuto dall’UNICEF e dal Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienti (CNCA) dal 2017, ha rilevato che il costo medio giornaliero per minorenne in affido era di 37 euro nel primo anno e di 23 euro nel secondo, rispetto ai costi fino a 100 euro al giorno per l’accoglienza in strutture residenziali.
Oltre a essere meno costoso, l’affido familiare offre a bambine, bambini e adolescenti un ambiente stabile e accogliente, favorendo il loro benessere, sviluppo personale, , apprendimento e interazione sociale.
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https://www.pressenza.com/it/2025/06/laccoglienza-residenziale-per-minorenni-stranieri-non-accompagnati-costa-fino-a-tre-volte-di-piu-dellaffido-familiare/

8 – 9 giugno 2025. Tutti i risultati delle elezioni amministrative
Il sito ufficiale del Ministero dell’Interno

Risultati nei singoli Comuni primo turno e ballottaggi
https://elezioni.interno.gov.it/risultati/20250608/comunali/elenchi/secondoturno/italia
Oltre ai referendum, in 12 città – tra cui Matera e Taranto – si è votato al secondo turno per eleggere il sindaco

ANSA/GIANLUIGI BASILIETTI
Lorenzo Ruffino – Pagella Politica
L’8 e 9 giugno, oltre che per i referendum su cittadinanza e lavoro, si è votato in 12 comuni italiani con oltre 15 mila abitanti per il ballottaggio alle elezioni comunali. Qui, al primo turno del 25 e 26 maggio, nessun candidato sindaco era riuscito a prendere più del 50 per cento dei voti. Le sfide più attese ai ballottaggi erano quelle in due capoluoghi di provincia e sono finite in parità.
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https://pagellapolitica.it/articoli/risultati-ballottaggi-elezioni-comunali-2025
9 giugno 2025. E l’Onda Pride 2025 va…

Giovanni Caprio
Agenzia PRESSENZA – In numerosi Paesi l’orientamento sessuale, l’identità ed espressione di genere e le caratteristiche sessuali continuano a essere motivo di discriminazione, emarginazione e violenza, anche da parte delle istituzioni.
In Turchia e Ungheria, in particolare, le persone Lgbtqia+ subiscono sistematiche violazioni dei diritti umani: iniziative legate ai Pride vengono spesso vietate o represse con la forza.
Nell’ultimo Rapporto 2024-2025 di Amnesty International (pubblicato in Italia da Infinito Edizioni) nel descrivere il peggioramento della situazione dei diritti umani in 150 stati, con l’insinuarsi di pratiche autoritarie e di feroci repressioni contro il dissenso, viene evidenziato, in particolare, che “il futuro appare ancora più nero per molte donne, ragazze e persone lgbtqia+ a causa dell’aumento degli attacchi all’uguaglianza e all’identità di genere.
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https://www.pressenza.com/it/2025/06/e-in-pieno-svolgimento-londa-pride-2025/
Qui tutti i Pride in programma: https://ondapride.it/pride/
Qui la Guida docenti di Amnesty International: https://www.amnesty.it/pubblicazioni/diritti-lgbtqia-diritti-umani-guida-docenti/?
9 giugno 2025. Il debito estero è a un livello drammatico in tutto il mondo

Agenzia PRESSENZA – Il Rapporto sul debito 2025 di Erlassjahr.de mostra che più della metà dei bilanci pubblici dei Paesi a basso e medio reddito sono pesantemente gravati dagli interessi del debito che devono pagare ai creditori esteri. La quarta Conferenza Internazionale sul Finanziamento dello Sviluppo (FfD4), che si terrà a Siviglia dal 30 giugno al 3 luglio 2025, offre l’opportunità di riformare il sistema del debito. Erlassjahr.de e Misereor si appellano al nuovo governo tedesco affinché sostenga le richieste del Sud globale.
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https://www.pressenza.com/it/2025/06/il-debito-estero-e-a-un-livello-drammatico-in-tutto-il-mondo/
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
I giornali di oggi domenica 8 giugno

La piazza era pronta: dopo venti mesi di genocidio le opposizioni abbandonano le timidezze e scoprono una grande mobilitazione per Gaza. «Siamo trecentomila», gridano Pd, 5S e Avs dal palco di Roma. Prove di unità: «Governo complice, riconosca lo Stato di Palestina»
Andrea Carugati
https://ilmanifesto.it/centrosinistra-unito-per-gaza-siamo-300mila
8 giugno 2025. Referendum su lavoro e cittadinanza, urne aperte per cambiare il Paese: la sfida è sul quorum
Urne aperte dalle 7 alle 23 di domenica 8 giungo e dalle 7 alle 15 di lunedì per i cinque referendum su lavoro e cittadinanza.
Per l’approvazione dei quesiti, promossi da Cgil assieme a Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e AVS, sarà decisivo il dato dell’affluenza: affinché il referendum sia valido servirà che si esprima almeno il 50%+1 degli aventi diritto.
continua in
https://www.unita.it/2025/06/08/referendum-su-lavoro-e-cittadinanza-urne-aperte-per-cambiare-il-paese-la-sfida-e-sul-quorum/

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L’Italia è ancora una Repubblica fondata sul lavoro?
Referendum: così i lavoratori col Jobs Act hanno perduto potere, salari e diritti
Referendum sulla cittadinanza, cosa cambia con il sì
8 giugno 2025
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1200
RaiNews LIVE
Mosca: raggiunta per la prima volta la regione di Dnipropetrovsk. L’esercito ucraino smentisce
I negoziatori russi dicono di avere consegnato 1200 salme di soldati a Kiev. Budanov (Ucraina): vogliono dettare i termini dello scambio di prigionieri, ma sarà la settimana prossima come da accordi
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/zelensky-mosca-vuole-totale-distruzione-della-vita-14eafbca-22f9-40d3-a01c-0aa27bddf678.html
Vedi anche
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : la Russie revendique être entrée dans l’oblast de Dnipropetrovsk, Kiev dément
Andri Kovaliov contredit les revendications de l’armée russe, émises plus tôt dans la journée de dimanche, et déclare que des combats sont toujours en cours dans l’oblast de Donetsk.
Live animé par Minh Dréan et Emile Drousie
Ce qu’il faut retenir de la situation, dimanche 8 juin, à 20 heures
L’armée russe a annoncé dimanche attaquer la région ukrainienne de Dnipropetrovsk, bordant celles de Donetsk et de Zaporoijia déjà partiellement sous contrôle russe, une première en plus de trois ans de conflit
Ni le haut commandement militaire ni le président Volodymyr Zelensky n’ont pour l’instant fait de commentaires face à ce qui pourrait, si cela était confirmé, marquer un revers pour des forces ukrainiennes en difficulté sur le front. Seul le commandement des forces de défense du Sud a réagi, disant que « l’ennemi n’abandonnait pas ses intentions d’entrer dans la région de Dnipropetrovsk », dans le Centre-Est, et que les soldats ukrainiens « tenaient leur secteur du front ».
L’oblast de Dnipropetrovsk a toutefois fait l’objet d’un bombardement dans la matinée. Une personne a été tuée a écrit sur Telegram le chef du conseil régional de Dnipropetrovsk, Mykola Loukachouk. Une autre personne aurait été blessée dans un autre bombardement à la mi-journée.
L’Ukraine a annoncé dimanche que l’échange avec la Russie de prisonniers et de corps de soldats tués qui devait avoir lieu ce week-end s’effectuerait « la semaine prochaine », après que Moscou et Kiev se sont accusés mutuellement samedi de retarder le processus.
Le constructeur automobile français Renault a fait savoir dimanche avoir été contacté par le ministère de la défense pour s’implanter en Ukraine afin d’y produire des drones destinés à l’armée ukrainienne et française, mais n’avoir encore pris « aucune décision ». D’après une information publiée plus tôt par Franceinfo, Renault et une PME de défense française prévoient d’ouvrir des lignes de production situées « à quelques dizaines ou centaines de kilomètres du front » en Ukraine.
8 giugno 2025. La resistenza israeliana: quanto conta quella marcia verso Gaza
Il gesto di solidarietà simbolico di ebrei e arabi mostra che la guerra non ha sconfitto il desiderio di pace. I contrari al conflitto sono i due terzi

Lucia Capuzzi – Avvenire
«Non siamo impotenti. Di fronte alla tragedia di questa guerra, alziamo insieme la voce, per dire basta». Cappellino per difendersi dal sole, t-shirt e pantaloni, qualche migliaio di cittadini israeliani, ebrei e arabi – almeno duemila per le forze di sicurezza, ben di più a giudicare dalle immagini – ha marciato da Tel Aviv fino al confine della Striscia, un’ottantina di chilometri a sud portando sulle spalle sacchi di generi alimentari. Una dimostrazione simbolica: sapevano che le autorità israeliane non avrebbero consentito agli aiuti di oltrepassare il valico di accesso. Eppure questo non ha impedito a Standing together e a una miriade di altri gruppi di mettersi in cammino.
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https://www.avvenire.it/mondo/pagine/marcia-pace-israele-gaza
L’altra faccia dello sport
Carlos Alcaraz ha battuto Jannik Sinner e ha vinto il Roland Garros
Ha rimontato clamorosamente dopo aver perso i primi due set, in una finale di 5 ore e mezza che resterà storica per molte ragioni

Il tennista spagnolo Carlos Alcaraz ha vinto il Roland Garros, uno dei tornei di tennis più importanti al mondo, dopo aver battuto in finale Jannik Sinner con una clamorosa rimonta: Sinner aveva vinto i primi due set, ma alla fine ha vinto Alcaraz 3 set a 2 (si giocava al meglio dei cinque). È stata una partita estenuante, giocata molto bene da entrambi, durata 5 ore e 29 minuti e finita con il punteggio di 4-6, 6-7, 6-4, 7-6, 7-6. È stata la finale più lunga nella storia del torneo (qui si possono vedere gli highlights).
Nel quarto set Sinner ha avuto anche tre match point consecutivi, cioè è stato per tre volte a un punto da vincere la partita, senza però riuscirci. Nel quinto Alcaraz era andato subito in vantaggio, ma è stato a sua volta rimontato da Sinner nel turno di servizio in cui lo spagnolo avrebbe potuto vincere la partita (sul punteggio di 5-4 per Alcaraz). Per decidere la partita ci è infine voluto il cosiddetto super tie-break, una specie di game speciale che si gioca sul 6-6 e in cui vince il primo che arriva a 10 punti: lo ha vinto Alcaraz 10-2.
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https://www.ilpost.it/2025/06/08/sinner-alcaraz-roland-garros-finale-risultato/
8 giugno 2025. La “sostenibilità” delle famiglie, il ceto medio impoverito e il “mito” della fuga all’estero dei giovani

Giovanni Caprio
Agenzia PRESSENZA – Si è concluso ed è stato presentato di recente il percorso di ricerca “Abitare un mondo sostenibile”, promosso dalle ACLI per indagare il rapporto tra famiglia e stili di vita sostenibili. L’iniziativa ha restituito uno spaccato prezioso e articolato di come le famiglie italiane vivano e interpretino la sostenibilità nelle proprie scelte quotidiane. Condotta nella primavera del 2024 su un campione rappresentativo di 1.052 famiglie italiane, l’indagine – di natura quantitativa – ha esplorato abitudini, comportamenti, motivazioni e ostacoli legati alla sostenibilità ambientale, economica e sociale nel contesto familiare. I risultati sono stati raccolti in un volume edito da Rubbettino.
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https://www.pressenza.com/it/2025/06/la-sostenibilita-delle-famiglie-il-ceto-medio-impoverito-e-il-mito-della-fuga-allestero-dei-giovani/
Qui per scaricare il Rapporto: https://www.censis.it/economia/rapporto-cida-censis.
Vedi anche
https://www.acliroma.it/presentazione-volume-e-ricerca-acli-iref-abitare-un-mondo-sostenibile/
https://www.acli.it/giornata-internazionale-della-famiglia-acli-iref-sempre-meno-ceto-medio-il-10-scivola-verso-il-basso/
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
I giornali di oggi sabato 7 giugno
7 giugno 2025. Roma, una marea di donne e uomini in piazza per la Palestina
La piazza per Gaza di Roma, in 300mila rispondono all’appello di Pd, M5S e AVS: “Stop pulizia etnica”

Una piazza gremita, 300mila persone riunite a Roma per chiedere la fine dell’invasione israeliana della Striscia di Gaza, il rilascio degli ostaggi ancora in mano ad Hamas e la nascita di uno Stato di Palestina.
Questi gli slogan urlati in piazza San Giovanni sabato 7 giugno nella manifestazione indetta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra, che ha visto la presenza di altre decine di associazioni.
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https://www.unita.it/2025/06/08/manifestazione-piazza-roma-gaza-palestina/
vedi anche
Manifestazione per Gaza e referendum, i due test per la sinistra: asticella fissata in 12 milioni alle urne
“Stop ai rapporti con Israele, l’Italia passi dalla parte giusta della storia”, parla l’ambasciatrice palestinese Abeer Odeh
A Gaza sta fallendo l’umanità, la CRI: “Peggio dell’inferno in terra”
Roma, enorme corteo per Gaza
Mauro Zanella
Agenzia PRESSENZA – Un imponente corteo di oltre centomila persone (300.000 secondo gli organizzatori) provenienti da ogni parte d’Italia, è partito da Piazza Vittorio e ha riempito piazza San Giovanni come è accaduto solo nelle grandi mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici.
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https://www.pressenza.com/it/2025/06/roma-enorme-corteo-per-gaza/
Foto di Mauro Zanella e Rete No Bavaglio




















Ultime ore per convincere ad andare a votare per i cinque referendum di domani e lunedì. Primo obiettivo spezzare il silenzio e spingere la partecipazione per raggiungere il quorum. È ancora possibile. Landini: Meloni si nasconde perché non vuole cambiare nulla
Giuliana Santoro
https://ilmanifesto.it/landini-fino-allultimo-si-il-traguardo-e-alla-portata
7 giugno 2025. Sì, no, vado al mare: come votano i partiti al referendum?
Ecco le posizioni di maggioranza e opposizione per l’8 e 9 giugno. Chi si va alle urne a mettere una X sull’abrogazione di tutti i quesiti, chi si divide e chi preferisce l’astensione

Daniela Zero – collettiva.it
Domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025, gli italiani saranno chiamati a esprimersi su cinque referendum abrogativi che affrontano due temi centrali: lavoro e cittadinanza. Quattro quesiti mirano a modificare profondamente leggi legate al Jobs Act e alla sicurezza sul lavoro; il quinto propone di ridurre da dieci a cinque anni il periodo minimo di residenza per ottenere la cittadinanza italiana per i cittadini extra-Ue.
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https://www.collettiva.it/speciali/referendum-2025/si-no-vado-al-mare-come-votano-i-partiti-al-referendum-ea3hovjp?guid=nl-1749190871
IL DISERTORE NON DISERTERA’ I REFERENDUM DELL’8 E 9 GIUGNO

Franco Berardi
COME DISERTORE DI LUNGA DATA CHIEDO A TUTTI I DISERTORI CHE MI LEGGONO DI ANDARE AI SEGGI, DI VOTARE SI’ E DI CONVINCERE QUANTI Più AMICI POSSIBILE A FARE LA STESSA COSA.
Facciamola finita con le leggi che rendono la vita invivibile per i lavoratori, le leggi che precarizzano il lavoro e restaurano forme di vero e proprio schiavismo.
Facciamola finita con le leggi che costringono i lavoratori stranieri a vivere in condizioni di illegalità e quindi di ricattabilità. Facciamola finita con il jobs act, e con la discriminazione razzista
continua in
https://francoberardi.substack.com/p/il-disertore-non-disertera-i-referendum?utm_source=post-email-title&publication_id=2391647&post_id=165342925&utm_campaign=email-post-title&isFreemail=true&r=3o8rud&triedRedirect=true&utm_medium=email&fbclid=IwY2xjawK8tG9leHRuA2FlbQIxMQBicmlkETB3YXVEU1VOSDJYUlF5ZlJCAR5Oaz4t1goigwah28iC-dhHs–dJNmGbOrMFsRALncjq-uuH7gVL7ivyJD1Ag_aem_ccdCRCXcScRHOov6x_7exg

7 giugno 2025. Parla Cesare Damiano: “Lavoratori andate a votare per i vostri diritti”
“Ripristinare la reintegra nel posto di lavoro anche per chi è stato assunto dopo il 2015, porre fine agli appalti selvaggi promossi da questo governo che causano tre morti sul lavoro al giorno: il sì ai quesiti è un no agli abusi che hanno reso l’Italia regina del lavoro povero”
Umberto De Giovannangeli – l’Unità
Cesare Damiano, ministro del Lavoro del secondo governo Prodi dal 2006 al 2008 e oggi presidente dell’associazione Lavoro&Welfare, la seconda carica dello Stato, il presidente del Senato Ignazio La Russa, che dichiara pubblicamente: “Farò campagna per l’astensione ai referendum dell’8 e 9 giugno”. I leader della destra che esaltano la scelta politica del non voto. La Tv di Stato, e non solo, che ha oscurato i referendum. Che democrazia è questa e perché si ha paura di questi referendum?
continua in
https://www.unita.it/2025/06/07/parla-cesare-damiano-lavoratori-andate-a-votare-per-i-vostri-diritti/
vedi anche
Intervista a Enrico Morando: “Referendum sul lavoro? Il Pd decide in base alle alleanze”
Referendum, lavoro e cittadinanza: la scelta è tra reazione e riformismo
Gli schiavisti temono il referendum, ma possono stare tranquilli: il grosso della politica non sta con i lavoratori
7 giugno 2025. Parla Giuseppe Provenzano: “Meloni complice di Netanyahu”
«L’apocalisse di Gaza andava fermata non oggi o domani, ma ieri. Riconoscimento della Palestina, sostegno alla legalità internazionale, sospensione dell’Accordo di associazione Ue-Israele, il governo deve sapere che a chiedere questi impegni non sono solo i parlamentari dell’opposizione, ma un popolo»
Umberto De Giovannangeli – l’Unità
Peppe Provenzano, parlamentare e responsabile Esteri nella segreteria nazionale del Partito democratico, è tra i politici italiani, non molti ahinoi, che guarda ai grandi appuntamenti di popolo con emozione, pathos e al tempo stesso con la forza del ragionamento. Vale per la manifestazione nazionale di oggi a Roma.
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https://www.unita.it/2025/06/07/parla-giuseppe-provenzano-meloni-complice-di-netanyahu/
vedi anche
Gaza, ferma la distribuzione degli aiuti umanitari: stop dopo le stragi di palestinesi, le strade “zone di combattimento”
Leader Pd, Avs e 5S al lavoro per un corteo a Roma per Gaza
“Il silenzio del governo su Gaza macchia l’onore dell’Italia”, l’accusa di Provenzano
7 giugno 2025
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1199
RaiNews LIVE
Su Kharkiv il peggior attacco dal 2022. Zelensky a Trump: “Bambini al parco? È Putin che li uccide”
Mosca afferma di avere colpito obiettivi del “complesso militare-industriale” e poi accusa: “Scambio di prigionieri rinviato con strane ragioni”. Kiev: “Accordi disattesi, giochetti sporchi”. Aeronautica ucraina: abbattuto un jet russo Su-35
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/trump-attacco-droni-ha-dato-ragione-a-putin-di-colpire-spero-conflitto-non-diventi-nucleare-431a2c2e-5c51-49a6-b40f-0967c9c74184.html
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https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine : Kiev dément avoir « reporté » l’échange de prisonniers avec la Russie. Retrouvez les informations du 1ᵉʳ au 7 juin
La Russie avait, un peu plus tôt samedi, accusé Kiev de « reporter » un échange de prisonniers et de milliers de soldats tués, qui aurait dû se tenir ce week-end.
Live animé par La rédaction du « Monde »
Ce qu’il faut retenir de l’actualité samedi 7 juin à 19 heures
La Russie et l’Ukraine se sont accusées l’une l’autre samedi de perturber l’échange de prisonniers qui doit avoir lieu ce week-end. Selon le négociateur en chef russe, « la partie ukrainienne a reporté de manière inattendue la réception des corps [de soldats tués] et l’échange de prisonniers de guerre à une date indéterminée ». L’Ukraine a démenti ces déclarations, accusant Moscou de « jeux déloyaux » et de « manipulation ».
D’importantes frappes russes ont eu lieu pendant la nuit de vendredi à samedi en Ukraine, après la promesse de Moscou d’une « riposte » à la destruction d’une partie de sa flotte de combat aérienne. Un total de 206 drones de type Shahed et de neuf missiles ont été tirés par les forces russes, a recensé l’armée de l’air ukrainienne.
Les frappes russes se sont poursuivies en journée samedi, faisant au total dix morts sur le territoire ukrainien. A Kharkiv, quatre personnes ont été tuées. Cette ville a subi « l’attaque la plus puissante depuis le début de la guerre », a réagi son maire. Selon les autorités, trois personnes ont aussi perdu la vie à Kherson (Sud), tandis que près du front, dans la région de Donetsk (Est), des frappes ont fait trois morts.
« La Russie poursuit sa terreur contre les civils », a dénoncé le ministre des affaires étrangères ukrainien, Andrii Sybiha, appelant à « accroître la pression sur Moscou » pour « mettre fin aux massacres et aux destructions perpétrés par la Russie ».
Le commandement russe a, de son côté, assuré avoir ciblé des « entreprises du complexe militaro-industriel ukrainien, des ateliers d’assemblage de drones, des centres de maintenance technique et de réparation d’armes et de matériel militaire, ainsi que des dépôts de munitions ».
Le président brésilien, Luiz Inacio Lula da Silva, en visite en France, a suggéré samedi que l’ONU prenne la tête d’un groupe de pays qui ne sont « pas impliqués dans la guerre » en Ukraine pour tenter de trouver un accord entre Kiev et Moscou.
7 giugno 2025. Vittoria dei portuali di Marsiglia e Genova. Rimaste a terra le mitragliatrici, la nave cargo diretta ad Haifa viaggia vuota

Vittoria dei lavoratori solidali con la Palestina al porto Fos-sur-mer di Marsiglia, dove i portuali francesi della CGT si sono rifiutati di caricare 14 tonnellate di munizioni e pezzi di ricambio per fucili mitragliatori israeliani su una nave cargo della compagnia ZIM diretta ad Haifa.
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https://www.infoaut.org/conflitti-globali/vittoria-dei-portuali-di-marsiglia-e-genova-rimaste-a-terra-le-mitragliatrici-la-nave-cargo-diretta-ad-haifa-viaggia-vuota
7 giugno 2025. Partigia, un’epica della liberazione
Francesco Memo – Doppiozero
Forse dallo scontro dell’8 settembre del 1944, quando le milizie fasciste sorprendono una banda di partigiani tra i castagni di Bosco delle Tane? Due partigiani uccisi e il capo della banda – Meglioli Dino, nome di battaglia Giuda, anni 22 – trascinato via ferito, torturato per giorni, e infine ucciso, il suo cadavere occultato nella terra di nessuno dietro al cimitero di Pantano, Comune di Carpineti, Appennino reggiano.
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https://www.doppiozero.com/partigia-unepica-della-liberazione




7 giugno 2025. Beppe Ramina sulla propria pagina Facebook
Così, mentre accompagniamo Diano Fleudiano Leoni alla sepoltura nel cimitero di Cervia, mi risuona in mente il Nuvolari dove Lucio Dalla canta le parole di Roberto Roversi che di Tazio Nuvolari, leggendario pilota di automobili da corsa, fu un ammiratore sfegatato. Forse non ricordando bene il testo che più o meno inizia così: Nuvolari è basso di statura, Nuvolari è al di sotto del normale. Nuvolari ha cinquanta chili d’ossa, Nuvolari ha un corpo eccezionale…
Diano aveva anche una mente eccezionale, e una volontà e un’ironia inossidabile. Lo ricordiamo, nel gruppetto capitanato dalla sua famiglia, dalla tostissima sorella Dalila ai nipoti ragazzini, mentre ci avviamo tra le tombe. E c’è una eco degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso quando, ragazze e ragazzi che d’estate lavoravano nell’industria turistica della Riviera come cameriere e camerieri, bagnini, nei bar, ci mettemmo in testa di combattere il lavoro nero, di rivendicare orari umani e, perché no?, un giorno di riposo settimanale.
C’è Franca, la compagna del Manifesto nella cui sede, un po’ mal sopportati e subiti, in un letto dalle lenzuola più che sozze, dormivano Fausto e Gianfranco e chiunque capitasse lì, compagni d’appoggio alle lotte. Anche scontri con la polizia, quell’anno a Milano Marittima, mandata a difendere l’indifendibile. C’è Massimo Buda, anche lui cervese, che di musica se ne intende e che con Diano ebbe a che fare per i Circoli Ottobre.
Ci sono Susanna e Fabio con Roberta, sua moglie, di qualche anno più giovani, figlio e figlia di Carla e Romano che fu coi partigiani giovanissimo e poi di Lotta Continua. E Giorgio ci sarebbe stato, lo so per certo, ma se n’è andato anche lui. C’è Lucia che col fratello Claudio, scomparso lo scorso anno, adolescenti accoglievano i e le forlivesi in trasferta. Quando ebbero un’edicola Diano le portava spesso dei fiori, gialli come piacevano a lei e poi, ora che era distante, a Torino, al compleanno inviava foto di fiori, non dimenticava mai.
Ricordava tutto, conferma Dalila, non sbagliava un compleanno dei nipoti, di nessuno. Aveva una memoria eccezionale. Telefonava per fare gli auguri e giù chiacchiere. Sulla tomba, dice, metterà fiori rossi. E un nipote: non neroazzurri, come quelli della sua Inter? No, rossi perché era comunista.
Gianni, Marcella, Giovanna, Robertino, Rodolfo, Carlo, Dolores, Marzio, Fausto, Luciano: siamo fratelli e sorelle da quasi sessant’anni: come passa in fretta il tempo! A volte litghiamo come allora, a volte ci ritroviamo in un circolo Arci nella campagna forlivese per mangiare un piatto di cappelletti al ragù e di tortelli burro e salvia e tra un piatto e l’altro succede che qualcuno alzi la voce e c’è chi ci resta male. Ma dura un attimo, perché ci vogliamo un gran bene.
Ciao Diano, sepolto a pochi passi dalla pineta e dal tuo mare.
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I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
I giornali di oggi venerdì 6 giugno
Venerdì 6 giugno 2025: i fatti della settimana
Questa è Che settimana!, la rassegna con la sintesi delle notizie più importanti della settimana, fatta per te dalla redazione di Good Morning Italia.
La destra vince le presidenziali in Polonia | Cade il governo nei Paesi Bassi | Meloni vede Macron | Scontro aperto tra Trump e Musk | Il decreto Sicurezza è legge | Yates vince il Giro d’Italia

A Gaza è in corso la più feroce, organizzata, duratura operazione di sterminio di una popolazione a cui sia mai stato possibile assistere in diretta quotidiana. E un esperimento per l’Occidente che da venti mesi lascia che Israele proceda. Non c’è altro che valga la pena raccontare, se non la voglia di vita e la capacità di resistenza dei palestinesi
Quello di oggi è un numero speciale, nato dal dibattito nel nostro collettivo. Da 20 mesi, e 54 anni, il manifesto racconta la Palestina. Oggi, 6 giugno 2025, trovate una sola notizia nelle nostre pagine: il genocidio in corso a Gaza ma anche la lunga resistenza, politica, sociale e culturale, del popolo palestinese al colonialismo. Ogni sezione della redazione si è dedicata, secondo la propria grammatica, a questo unico tema e ha accolto tra le pagine i contributi di altre e altri compagni di viaggio, palestinesi e israeliani.
Il guadagno delle vendite sarà destinato ai progetti della campagna «Emergenza Gaza» di Aoi, l’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale.
6 giugno 2025. Roma, Landini chiude la campagna referendaria
6 giugno 2025. L’accusa del Copasir: fu Conte ad autorizzare gli 007 a spiare Casarini

È evidente che è uno scandalo di gravità assoluta. Si tratta di spionaggio politico contro le Ong. Chi risponderà di questo reato gravissimo? Il sottosegretario Mantovano resterà al suo posto?
Piero Sansonetti – l’unità
Il Copasir – che è un comitato parlamentare – ha accertato che i servizi segreti iniziarono a spiare Luca Casarini durante il governo Conte-due. L’opera di spionaggio fu assolutamente regolare perché autorizzata dal Presidente del Consiglio e poi dal Procuratore generale di Roma. Lo spionaggio e le intercettazioni non ordinate e richieste dalla magistratura sono una forma del tutto speciale di intercettazioni, molto simili a quelle che avvenivano nella Germania comunista nella seconda metà del secolo scorso.
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https://www.unita.it/2025/06/06/laccusa-del-copasir-fu-conte-ad-autorizzare-gli-007-a-spiare-casarini/
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Conte ha spiato me e Mediterranea, ma non è un alibi per Meloni e soci: invece di chiedere scusa rispondono “così fan tutti”
Ong Mediterranea alla sbarra, a Ragusa primo “processo ai soccorsi”: a giudizio la Mare Jonio per “profitto sui migranti”
6 giugno 2025
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1198
RaiNews LIVE
Il Cremlino a Trump: “È un conflitto esistenziale”. Kiev lavora a un incontro Trump-Zelensky al G7
Mosca bombarda nella notte le città e la capitale, quattro morti e decine di feriti. Droni ucraini contro aeroporti e depositi di carburante in Russia. Kiev, noi colpiamo gli aerei che ci attaccano, loro i civili
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/06/ucraina-guerra-droni-russi-su-kiev-incendi-feriti-trump-non-penso-ci-sara-intesa-8a09558a-f6d7-431e-b5d1-80dd46e43b97.html
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https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : deux entreprises françaises vont produire des drones sur le sol ukrainien, annonce Sébastien Lecornu
« On va se lancer dans un partenariat complètement inédit où une grande entreprise produisant des voitures françaises va s’allier avec une PME de défense française pour armer des lignes de production en Ukraine pour être capables de produire des drones », a annoncé le ministre sur LCI. Ces drones, dont il n’a pas précisé le type, seront destinés aux Ukrainiens.
Live animé par Pierre Bouvier et Allison Ferrera
Ce qu’il faut retenir du 6 juin, en fin de journée
Volodymyr Zelensky dénonce une attaque nocturne russe de « plus de 400 drones et plus de 40 missiles ». L’Ukrainien annonce avoir repoussé 406 menaces aériennes, sur 452 recensées.
L’armée russe dit avoir lancé une « frappe massive » contre l’Ukraine dans la nuit « en riposte » aux récentes attaques et dit avoir ciblé des sites « militaires » au cours de ses bombardements, qui ont tué au moins trois personnes, selon l’Ukraine.
Le Kremlin qualifie le conflit en Ukraine d’« existentiel » pour la Russie, en réponse à une question sur des déclarations de Donald Trump, qui a comparé, jeudi, la guerre en Ukraine – que la Russie a envahie en février 2022 – à une dispute entre deux enfants qui se détestent.
L’opération « Toile d’araignée » est le prélude à d’autres opérations audacieuses des services ukrainiens, selon The Washington Post. Le SBU planifierait des frappes contre la flotte du Pacifique.
Le général Christian Freuding, responsable de la coordination de l’aide militaire allemande à l’Ukraine, explique à l’agence Reuters que les pays européens membres de l’OTAN ainsi que le Canada seraient en mesure de soutenir durablement l’effort de guerre ukrainien contre la Russie sans le soutien des Etats-Unis.
Présente à Kiev, la fille de Keith Kellogg, l’envoyé spécial des États-Unis pour l’Ukraine, interpelle son père sur les réseaux sociaux : « J’ai l’étrange sentiment que les Russes ne veulent pas la paix », écrit-elle sur X.
La garde nationale russe a annoncé, vendredi, avoir tué un homme qui préparait une attaque de drones sur « un site militaire dans la région de Riazan », au sud-est de Moscou, alors que l’Ukraine a multiplié les opérations de ce genre depuis le week-end dernier.
L’Union européenne envisage d’inscrire la Russie sur sa « liste grise » des pays dont les dispositifs de lutte contre le blanchiment d’argent sont jugés insuffisants, rapporte le Financial Times, vendredi, citant des responsables de la Commission européenne.
6 giugno 2025. Chi è Carla Zambelli, deputata brasiliana scappata in Italia per sfuggire a condanna ed estradizione: è ricercata dall’Interpol

Ricercata dall’Interpol, si trova ora in Italia dove è atterrata giovedì con un volo partito dalla Florida, negli Stati Uniti, anche se ora non è chiaro dove si trovi.
È la vicenda particolare che lega il nostro Paese a Carla Zambelli, deputata italo-brasiliana del Partito Liberale dell’ex presidente Jair Bolsonaro, il leader dell’estrema destra brasiliana alle prese in patria col processo per il tentato colpo di stato del 2022, quando provò a ribaltare con la forza i risultati delle elezioni che videro vincere la sinistra di Lula.
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https://www.unita.it/2025/06/06/chi-e-carla-zambelli-deputata-brasiliana-scappata-in-italia-condannata-ricercata-interpol/
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Bolsonaro voleva avvelenare Lula: l’accusa del piano di colpo di Stato dell’ex presidente del Brasile
Fine dei giochi per Bolsonaro, condannato dal Tribunale supremo elettorale brasiliano: sarà ineleggibile per otto anni
6 giugno 2025. Alexander Langer e Papa Francesco: due profeti del green integrale
L’ecologia integrale di cui parla Bergoglio nella sua enciclica più nota e feconda riecheggia quella concepita 25 anni prima da Alexander: “La Terra ci è data in prestito dai nostri fi gli”

Marco Boato – l’Unità
Per una coincidenza del tutto casuale, ma diventata emblematica, nella primavera del 2015 il mio libro Alexander Langer. Costruttore di ponti venne pubblicato in piena concomitanza con la diffusione della enciclica Laudato si’ di papa Francesco, dedicata integralmente alla “cura della casa comune” e a quella che Francesco definì la “ecologia integrale” in tutti i suoi aspetti. Quel documento ebbe una grande risonanza a livello mondiale, perché era la prima volta, nella lunga storia della dottrina sociale della Chiesa cattolica (iniziata nel 1891 con l’enciclica Rerum novarum di papa Leone XIII), che una intera enciclica era stata dedicata ai temi dell’ecologia.
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https://www.unita.it/2025/06/06/alexander-langer-e-papa-francesco-due-profeti-del-green-integrale/
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6 giugno 2025. Indice dei diritti globali CSI 2025: crollano i diritti dei lavoratori nel mondo e l’Italia retrocede

Giovanni Caprio
E’ stata pubblicata nei giorni scorsi la dodicesima edizione dell’Indice dei diritti globali della Confederazione Sindacale Internazionale (ITUC), l’unico studio annuale completo a livello mondiale sulle violazioni dei diritti dei lavoratori, libertà che costituiscono la base dello stato di diritto democratico e di condizioni di lavoro eque per tutti. Un Indice che quest’anno rivela una crisi globale grave e in peggioramento per lavoratori e sindacati: nel 2025, le valutazioni medie dei Paesi sono peggiorate in tre regioni del mondo su cinque, con Europa e Americhe che hanno registrato i peggiori punteggi dall’inizio dell’Indice nel 2014. È allarmante che solo sette dei 151 Paesi intervistati abbiano ottenuto la valutazione più alta. I dati mostrano un forte aumento delle violazioni dei diritti fondamentali, tra cui l’accesso alla giustizia, il diritto alla libertà di parola e di riunione e il diritto alla contrattazione collettiva. E’ in atto, certifica l’Indice, un attacco concertato e continuo da parte delle autorità statali e delle aziende che minano la democrazia, i diritti e il benessere dei lavoratori. Sempre più spesso, questo attacco è orchestrato da demagoghi di estrema destra, sostenuti da miliardari determinati a rimodellare il mondo secondo i propri interessi a spese dei lavoratori comuni.
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https://www.pressenza.com/it/2025/06/indice-dei-diritti-globali-csi-2025-crollano-i-diritti-dei-lavoratori-nel-mondo-e-litalia-retrocede/
Qui per approfondire e scaricare l’Indice: https://www.ituc-csi.org/global-rights-index.
Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
6 giugno 2025. Sul libero esercizio della violenza psicologica

Andremo a votare sul lavoro? Sì, certamente. Andremo a votare sui diritti del lavoro. E quindi, indirettamente, anche sulla creazione di posti di lavoro e sull’aumento dei salari.
Tanto più gli occupati hanno diritti, tanto minore è il grado di “ricattabilità”, di “spremibilità” della loro prestazione lavorativa.
E tanto più di conseguenza le aziende sono costrette ad aumentare le prestazioni lavorative attraverso assunzioni, aumenti salariali, investimenti che migliorano il valore aggiunto della produzione.
Quando hai dei diritti puoi dire dei no: no agli straordinari, no a lavorare fuori mansione, no a un contratto a perdere. E il tuo no diventa la base perchè il lavoro sia organizzato meglio e pagato meglio. Il tuo no è ciò che muove il progresso della società.
E pur tuttavia, in fondo non stiamo votando sul lavoro. Non stiamo votando, ad esempio, salario minimo, piani di investimenti, possibilità di nazionalizzare aziende in crisi. No, a ben vedere noi stiamo votando su qualcosa di ancora più sottile, se così si vuole dire.
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Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
𝐀𝐥𝐥𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐥𝐞: lunedì 9 giugno h 20.30, presso il presidio ex Gkn
assemblea con il gruppo di supporto solidale, la cittadinanza attiva, le e gli aderenti alla Società Operaia di Mutuo Soccorso Insorgiamo.
Riteniamo urgente e necessario fare il punto della situazione
I tecnicismi possono fare male alle lotte tanto quanto i manganelli.