Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno
“…volge al declino l’era, che fu nobile nella sua durezza e serietà, della democrazia politica”.
(Luciano Canfora).
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Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose
1 gennaio: Milano, alla Scala prima rappresentazione del Sigfrido di Richard Wagner, diretto da Arturo Toscanini
9 gennaio: Roma, muore Francesco Cirio (Nizza Monferrato, 25 dicembre 1836 – Roma, 9 gennaio 1900), fondatore nel 1856 a Torino della ditta conserviera Cirio – Società generale delle conserve alimentari. Con la cessione della la maggioranza azionaria alla famiglia Signorini, la sede legale è trasferita da Torino a S. Giovanni a Teduccio (Napoli)
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https://www.cirio.it/storia-cirio
11 gennaio: il figlio di Francesco Saverio Crispi, Luigi, è condannato in contumacia a 4 anni di reclusione per furto di gioielli
14 gennaio: Roma, al teatro Costanzi va in scena la prima di Tosca di Giacomo Puccini
16 gennaio: Avigliana (Torino), esplode la Nobel, azienda specializzata nella fabbricazione di dinamite: 8 morti, 20 feriti, 300 edifici distrutti
“Dinamite ad Avigliana – Raccontare del Dinamitificio di Avigliana significa ripercorrere un tragitto non marginale dell’industrializzazione, a partire dalla seconda metà dell’800, della bassa Val di Susa. Inoltre il complesso, deve la sua esistenza, diremmo scientifico-tecnica, anche all’acume di uno scienziato piemontese. Ma seguiamo il fluire delle date. Il Dinamitificio, la fabbrica di esplosivi più importante d’Europa tra la seconda parte dell’800 e la metà del ‘900, entra in attività il 23 dicembre 1873. La sua funzione si protrae per ben 92 anni, sino al 1965. L’area dove sorse il complesso, in località Valloja, a est della palude dei Mareschi, a ridosso di una collina, detta “Trucco di San Martino”, fu scelta da emissari di Alfred Bernhard Nobel (Stoccolma,1833 – Sanremo,1896), lo svedese inventore della dinamite, sia perché considerata il luogo più sicuro, perché dietro una sopraelevazione naturale, lontano dall’abitato, per consentire la preparazione di esplosivi, sia per la vicinanza alle acque della Dora Riparia che, insieme a quelle del canale di Avigliana, sarebbero servite a dar forza motrice alle produzioni. A motivare la scelta pure la vicinanza della ferrovia che, da poco più di un anno, attraversava il traforo del Frejus, aperto nel 1871, e da lì raggiungeva in tempi rapidi Francia ed Europa nord-occidentale. L’amministrazione comunale concesse gratuitamente l’area. Il complesso, denominato in piemontese la “povrerà”, impiega all’inizio 80 operai. Nel giro di 20 anni si decuplicano. Dopo il 1894 nello stabilimento si produce pure la lanite ed altri componenti chimici mentre la produzione di dinamite e fulmicotone rifornisce i Ministeri di Guerra e di Marina. Stante delicatezza, particolarità ed importanza strategica delle produzioni una compagnia di fanteria è di guarnigione permanente ai depositi di esplosivo sia militari sia commerciali. Durante la prima guerra mondiale gli addetti arrivano a superare le 5 mila unità al punto che diventa necessario costruire un nuovo complesso in regione Allemandi. Purtroppo negli anni si verificano una trentina di incidenti che provocano decine di vittime e centinaia di feriti. Il più grave accade il 16 gennaio 1900 quanto una deflagrazione devasta gran parte del reparto petrinaggio. Il boato dell’esplosione fu udito fino a 30 km di distanza. Il Dinamitificio, inoltre, è legato a doppio filo con la storia dell’eccellenza scientifica piemontese dell’800. Nobel, infatti, aveva brevettato la dinamite utilizzando una miscela di farina fossile riuscendo così, nel 1866, a controllare gli effetti della nitroglicerina, la cui invenzione/composizione – nel 1846, nei laboratori dell’Arsenale di Torino – si deve ad Ascanio Sobrero (1812, Casale Monferrato-1888, Torino), realizzatore pure, nel 1851, del sobrerolo (idrato di pirrolo) ancora oggi usato in farmacia come stimolante respiratorio. Durante la seconda guerra mondiale il Dinamitificio è più volte obiettivo primario di bombardamenti. E collegata a quest’epoca tragica è da ricordare, infine, che nel complesso, dove era inserita anche la fabbrica di vernici Duco, lavorò nel periodo immediatamente successivo alla fine del conflitto, appena dopo il suo ritorno dal campo di sterminio di Auschwitz Buna, Primo Levi che proprio qui cominciò a stilare le pagine del suo immortale libro “Se questo è un uomo”. Il Comune e l’Associazione Amici di Avigliana nel 2002 hanno allestito in alcuni locali dell’ex Dinamitificio un eco museo. Il mio invito è quello di visitarlo perché è davvero palpitante testimone di una storia che ha accompagnato, per quasi un secolo la vita di tanti abitanti della bassa Valle di Susa. Antonio Saitta”
Da http://www.provincia.torino.gov.it/speciali/2011/anniversario_unita_italia/pdf/storie_personaggi
27 gennaio: Milano, Cesare Isotta e Vincenzo Fraschini aprono una fabbrica per la produzione di automobili. Durante la seconda guerra mondiale la Isotta Fraschini produce autocarri (la cui cabina era stata progettata dalla Zagato) e motori aeronautici. Terminata la guerra, l’azienda milanese ritorna a produrre vetture di lusso. Il 25 febbraio 1948 l’azienda è messa in amministrazione controllata dal Fondo per il Finanziamento dell’Industria Meccanica, principale creditore della Isotta Fraschini ed il 24 settembre 1949 è nominato il liquidatore giudiziale. Negli anni successivi ci sono alcuni tentativi di rilancio del marchio automobilistico, tutti falliti. Oggi sono ancora attivi invece sono l’Isotta Fraschini Motori S.p.A., con sede legale a Bari, che produce motori marini; l’Isotta Fraschini Milano s.r.l., con sede legale a Milano, attiva nel settore dei veicoli (escluso motori), nonché produzione e commercializzazione di beni di lusso e la The Isotta Fraschini Foundation, denominata Intrepida Fides dall’acronimo coniato da Gabriele D’Annunzio, con sede legale a Milano
31 gennaio: Milano, prima rappresentazione al teatro Manzoni di Come le foglie di Giuseppe Giacosa
Gennaio: un’epidemia di vaiolo colpisce Roma con oltre 30.000 casi accertati.
A Torino il diffondersi di una epidemia di influenza provoca 56 decessi
20 febbraio: Roma, la Cassazione dichiara la “nullità-inesistenza” del decreto Pelloux del 22 giugno 1899 sull’ordine pubblico. Il 6 aprile il governo ritirerà il disegno di legge
27 febbraio: Londra, fondato il Partito laburista e la Federazione Generale delle Trades Unions https://keynes.scuole.bo.it/sitididattici/farestoria/dizionario/t/t069.htm
Pe saperne di più
http://storiaefuturo.eu/enrico-leone-il-modello-laburista-e-la-storia-del-sindacato-in-gran-bretagna-e-in-italia/
Il presente https://www.lasinistraquotidiana.it/tag/labour-party/
28 febbraio: Milano, la Ercole Marelli diventa società in accomandita semplice
Febbraio: Potremoli (Ms), il comitato diocesano apre, in piazza Vittorio Emanuele, oggi piazza della Repubblica, una rivendita di solfati, zolfi e concimi chimici con l’intento di portare vantaggio all’agricoltura ma anche di stimolare i possidenti della campagna a porre le basi di una “Unione Agricola Cattolica”.
1 marzo: 10 mila maestri elementari firmano e consegnano ai deputati una petizione con la quale chiedono miglioramenti economici
Marzo: Torino, la FIAT inaugura lo stabilimento di corso Dante
Aprile: Palermo, edito dalla famiglia Florio esce il quotidiano l’Ora. Rimarrà in edicola fino al 1992, anno della chiusura definitiva. Da sempre schierato sul fronte progressista, durante il fascismo fu usato come organo della federazione fascista palermitana. Intransigente nella lotta contro la mafia ha pagato un tributo di sangue con l’uccisione dei giornalisti Cosimo Cristina, Mauro De Mauro e Giovanni Spampinato
22 aprile: Palermo, esce il primo numero del quotidiano l’Ora
www.wikiwand.com/it/L%27Ora
Aprile – maggio: nonostante il ritiro del disegno di legge sui provvedimenti politici per l’ordine pubblico del giugno 1899, il Governo Pelloux è costretto alle dimissioni
2 maggio: inaugurato il padiglione italiano all’Esposizione di Parigi
12 maggio: Bologna, la Regina Margherita inaugura l’Esposizione Nazionale di Orticoltura e Floricoltura. Nei giardini della Montagnola sono allestiti dodici padiglioni. Quello centrale, a base poligonale, è coperto da una cupola sormontata da una grande stella e ha un fregio decorato con pavoni dipinti. Durante la manifestazione, illustrata da un bel manifesto di Marcello Dudovich, si svolgono sfilate di fiori, corse di carrozze, di automobili e biciclette e vari spettacoli. Dall’ingresso si accede alla Birraria Caffè Ristorante Eden, che svolge servizio esclusivo per la fiera, con Birra di Reininghaus e Gelateria elettrica. Il prezzo dei pranzi o delle colazioni comprende anche l’ingresso ai giardini e al Teatro dell’Eden. L’Esposizione ospiterà oltre 100.000 visitatori e sarà ricordata anche da un francobollo commemorativo https://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1900/lesposizione_nazionale_di_orticoltura_e_floricultura
Giugno: Molinella (Bo), scioperano per due giorni 1.800 donne e 1.450 ragazzi addetti alla roncatura del riso.
3 – 10 giugno: elezioni politiche. Partecipano il 58,3% degli aventi diritto e vedono una massiccia partecipazione dei cattolici nonostante il non expedit. Notevole avanzata della sinistra, che passa da 67 a 96 deputati (34 radicali, 33 socialisti e 29 repubblicani). Anche la sinistra costituzionale ottiene una buona affermazione, ottenendo 116 seggi. I gruppi governativi perdono terreno, ma conservano la maggioranza. Presidente della Camera verrà eletto Niccolò Gallo con 242 voti, contro i ben 214 del candidato dell’opposizione Giuseppe Bianchieri. Entra in carica il Ministero Saracco, formato da uomini della Destra, del Centro e da alcuni esponenti della Sinistra
A Bologna la sinistra democratica ottiene 95 seggi. 32 sono gli eletti del Partito Socialista. Degli otto collegi di Bologna, due sono conquistati dai socialisti e altri due dall’opposizione costituzionale
8 giugno: Bologna, il Consiglio comunale approva, con 33 voti favorevoli e solo 9 contrari, la municipalizzazione del servizio di somministrazione del gas per l’illuminazione e altri usi. La concessione alla Società Ginevrina è riscattata prima della scadenza, prevista al 1912. Nasce l’Azienda Municipalizzata del Gas, la prima in Italia. Presidente è Annibale Calzoni
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https://www.gruppohera.it/gruppo/chi_siamo/storia/
Luglio: Faenza, nasce la Lega di Resistenza dei lavoratori del libro.
Faenza, breve sciopero delle operaie della filanda Brunetti-Orioli per protestare contro alcuni licenziamenti. La direzione ritira i provvedimenti e il lavoro riprende nella stessa giornata
1 luglio: Bologna, entra in funzione la centrale elettrica del Battiferro sul canale Navile, per iniziativa di una società milanese e della ditta Ganz di Budapest.
Prima di questa, a Bologna sono stati avviati solo modesti impianti sperimentali. Dal 1897 una piccola centrale in via delle Moline illumina alcune case in via Repubblicana (oggi via A. Righi), mentre a porta Lame una dinamo dà luce all’Albergo Italia
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1 – 2 luglio: Milano, III congresso nazionale delle Camere del lavoro. E’ il primo congresso dopo la reazione del 1898, sono presenti 14 organizzazioni camerali, già ricostituite dopo la dura repressione. Molte le adesioni di Camere del lavoro in via di ricostituzione. Al centro del dibattito vecchi e nuovi problemi, acuiti dai fatti del 1898: sviluppo delle Camere del Lavoro nelle campagne, il loro riconoscimento giuridico come istituzioni pubbliche e l’acquisizione di una strategia di lotta per l’ottenimento di un vera e propria legislazione sociale. La relazione di Osvaldo Gnocchi-Viani definisce una sfera d’intesa tra il sindacato e il governo per quanto riguarda la legislazione sociale, ma soprattutto il Congresso proclama il diritto all’esistenza legale delle Camere del Lavoro. Successivamente si tenne un Convegno, organizzato dal Comitato della resistenza e propaganda, per discutere dei rapporti tra le Camere del Lavoro aventi funzioni e caratteri locali e le Federazioni di mestiere che affrontano, invece, problemi economici nazionali dei lavoratori dei singoli settori produttivi. E’ il primo vero momento di confronto delle più forti organizzazioni del proletariato italiano che fino a quel momento avevano coesistito tra scontri e polemiche.
Savona, i muratori iniziano uno sciopero che durerà 10 giorni e che, alla fine, strapperà un aumento del 10% del salario.
7 luglio: Roma, la Camera approva l’invio di truppe in Cina, per partecipare alla repressione della rivolta dei Boxer
Bologna, inaugurato il monumento a Giuseppe Garibaldi, realizzato dallo scultore Arnaldo Zocchi
13 luglio: San Giovanni a Teduccio (Napoli), inizia un’agitazione dei conciatori che protestano per l’orario di lavoro che va dalle 4 del mattino fino a sera inoltrata. Ottengono la riduzione di un’ora
14 luglio: Savona, scioperano i portuali esigendo che non venga assunto nuovo personale pretendendo una sorta di numero chiuso tra i già occupati. La protesta corporativa resta isolata.
29 luglio: Monza, re Umberto I è ucciso dall’anarchico Gaetano Bresci, giunto da Paterson, nel New Jersey (USA), dove risiedono molti emigrati anarchici italiani, con il preciso intento di vendicare le vittime provocate dalla repressione governativa al tempo dei Fasci siciliani e nel corso dei tumulti del 1898. L’uccisione del sovrano provoca una spaccatura tra i radicali: da un lato coloro che, come Ettore Sacchi, daranno prova di lealismo dinastico, commemorando il defunto re. Dall’altro quanti, come Carlo Ramussi e il gruppo del Secolo, non si uniranno al cordoglio del paese
30 luglio: sale al trono Vittorio Emanuele III, figlio di Umberto I
12 agosto: Pola, sulla base dei principi di solidarietà del socialismo umanitario, Giuseppina Martinuzzi illustra la sua proposta di Cooperativa. La premessa era semplice: “Poi che la cooperazione tra ricchi e poveri non è possibile, perché non creare la cooperazione tra i poveri?”. Nascono così ad Albona e a Pola due cooperative di consumo e la Cooperativa di Pola in un solo anno (1901) realizza un risultato eccezionale, con un utile netto di 14.000 corone. Sull’onda di questo successo, il 26 ottobre del 1903, si svolge il congresso costitutivo delle Cooperative Operaie di Trieste, che già a norma di statuto destina il 50% degli utili al dividendo da distribuire fra i soci. Il dividendo non veniva liquidato in contanti, ma in “buoni” da utilizzare per fare acquisti negli spacci delle cooperative stesse, la quota di partecipazione come soci della cooperativa era di 10 corone austro-ungariche. Le Cooperative Operaie di Trieste aprono il primo spaccio alimentare il 3 dicembre del 1903, nel quartiere popolare di San Giacomo di Trieste, in via dell’Istria all’angolo di via Montecchi. La novità fu grande, sebbene l’inizio fu alquanto stentato perché fortemente ostacolato dai negozianti, ma nel 1906 la Cassa Distrettuale Ammalati, forte dei suoi 40.000 iscritti, si fa socia delle Cooperative Operaie e rilascia ai propri assistiti dei buoni merce da ritirare presso gli spacci convenzionati. Inizia quindi una crescita continua, il 17 novembre del 1909 la ragione sociale cambia in Cooperative Operaie di Trieste, Istria e Friuli. Dopo molti anni, nel 1967 a Milano nasce Coop Italia, consorzio nazionale d’acquisto di tutte le cooperative di consumo italiane
13 agosto: Molinella (BO), i mietitori di riso entrano in sciopero per il ripristino delle tariffe del 1897 e annullate unilateralmente durante l’ondata reazionaria del 1898, il riconoscimento di commissioni di lavoratori per la tutela del loro interesse e la composizione delle vertenze che sorgessero fra lavoratori e padroni. Il prefetto invia 500 soldati, di cui 300 dovrebbero sostituire i lavoratori in sciopero. Di fronte a ciò scendono in sciopero anche tutti gli altri lavoratori molinellesi, compresi gli addetti ai lavori di arginatura del fiume Reno. Il governo risponde inviando altri 2.000 soldati-mietitori. Tutti i soldati sono pagati dagli agrari, che rifiutano ogni trattativa, come fossero braccianti. Sui giornali si accende una polemica sui reali guadagni degli agrari, i quali sono costretti ad ammettere cifre fino a quel momento sempre negate, ma continuano a rifiutare ogni trattativa, grazie anche al rifiuto del presidente del Consiglio Seracco di intervenire per ricomporre la vertenza. La polizia fa affluire crumiri da altre province. Dopo un mese, il fronte dei lavoratori si è così spezzato e mondine e mietitori sono costretti a riprendere il lavoro
29 agosto: Milano, Gaetano Bresci è condannato all’ergastolo
1° settembre: Roma, XVII Congresso cattolico, in attesa dell’annunciato documento del papa sui Fasci democratici cristiani, si respira un clima di distensione tra questi ultimi e i cattolici intransigenti dell’Opera dei congressi. Viene approvata a maggioranza la proposta di Giuseppe Toniolo di favorire il costituirsi di associazioni professionali, formate da soli lavoratori e con compiti soprattutto sindacali: si pongono così le basi per la costituzione delle cosiddette leghe bianche
5 settembre: la Commissione eletta nel Congresso nazionale della previdenza, constatata l’adesione di 200 Società di Mutuo Soccorso, dichiara costituita la Federazione italiana delle società di mutuo soccorso e delle casse e degli istituti di previdenza . Si tratta di un’organizzazione comune tra le società di mutuo soccorso la quale , pur salvaguardando l’autonomia di ogni singolo sodalizio e prescindendo da ogni ragione politica, promuove ed indirizza le istanze di interesse generale del mutuo soccorso. Fin dal momento della sua formazione, si affianca sia al movimento cooperativo sia al movimento sindacale – il cui giornale “Battaglie sindacali”è anche organo della nuova Federazione – formando una alleanza allora fondamentale per l’affermazione dei diritti dei lavoratori ed il sorgere della legislazione sociale. Sciolta dal fascismo, così come accadrà ad altre organizzazioni democratiche dei lavoratori, sarà ricostituita nel 1948
6 settembre: Luigi Amedeo di Savoia, a bordo della nave Stella Polare, raggiunge gli 82° 4′ di latitudine nord, quota più settentrionale fino ad allora mai raggiunta
8 – 11 settembre: Roma, VI congresso del Partito socialista, il primo dopo le persecuzioni del 1898. La tendenza riformista di Leonida Bissolati, Andrea Costa, Filippo Turati e Anna Kuliscioff prevale su quella intransigente di Enrico Ferri. La maggioranza sceglie infatti una tattica elettorale possibilista, che prevede piena libertà di contrarre alleanze nei singoli collegi elettorali con i partiti dell’estrema sinistra sulla base di un programma minimo. Nel contempo si delinea un programma politico, economico e amministrativo che richiede, tra l’altro, il suffragio universale per ambo i sessi, la tutela del lavoro femminile e minorile, l’istruzione obbligatoria, laica e gratuita fino alla quinta elementare
16 settembre: Sidney Sonnino pubblica su Nuova Antologia l’articolo Torniamo allo Statuto!, con il quale sostiene la necessità di riforme economiche, giuridiche e sociali
Ottobre: Faenza, scioperano i garzoni macellai della ditta Padovani e i lavoranti della fabbrica di paste Lanzoni & Savini che chiedono l’abolizione del lavoro notturno
18 ottobre: Bonaldo Stringher è nominato alla Direzione Generale della Banca d’Italia: guiderà l’istituto per quasi trent’anni, fino al 1928
23 ottobre: Roma, approvata dal Parlamento la prima delle leggi antimalariche (n. 505) proposta dall’on. Angelo Celli. Con essa viene istituita la somministrazione statale del chinino
30 novembre: Roma, il Tevere rompe gli argini e sommerge i quartieri più bassi della città
Fine novembre: Faenza, si forma la Lega di Resistenza fra i falegnami
Dicembre: Faenza, i repubblicani faentini inviano una lettera alla Società di Mutuo soccorso fra gli operai faentini invitandola a “farsi iniziatrice della costituzione” della Camera del Lavoro.
Ravenna, costituita la Camera del Lavoro. Segretario è eletto il socialista Gaetano Zirardini
16 dicembre: Antonio Fogazzaro inizia la pubblicazione a puntate su Nuova Antologia di Il piccolo mondo moderno
18 dicembre: la Camera del lavoro di Genova è sciolta, per la terza volta, dal Prefetto della città. Il provvedimento provoca lo sciopero dei portuali, che ottengono l’appoggio degli operai delle industrie e dei tranvieri. Lo sciopero degli operai genovesi si estende a tutta la Liguria. Si tratta del primo grande sciopero su base regionale. Per la prima volta il governo riconosce i diritti dell’organizzazione sindacale e costringe il Prefetto a ritirare il provvedimento
23 dicembre: Roma, il Parlamento approva la prima delle leggi antimalariche (n. 505) proposta dall’on. Angelo Celli. Istituita la somministrazione statale del chinino
24 dicembre: Roma, papa Leone XIII chiude la Porta Santa
29 dicembre: Milano, ricostituita la Federazione provinciale dei contadini. Vi aderiscono le sezioni di Legnano, Codogno, Gorgonzola, Busto Arsizio e Melegnano.
Nel corso dell’anno si erano ricostituite anche le Federazioni degli impiegati privati e degli operai edili, quest’ultima con 8 sezioni e 300 soci
31 dicembre: la Edison inaugura l’esercizio della linea tramviaria elettrica fra Milano e Monza
DURANTE L’ANNO
Organizzati 410 scioperi (383 nell’industria e 27 nell’agricoltura). Il numero crescente degli scioperi nell’industria corrisponde, ovviamente, all’incremento di questo settore nella vita economica del Paese.
Nasce la Federazione degli edili
Fondata la Federazione Internazionale dei Trasporti (ITF)Fondata a Torino l’Università Popolare
Londra, la Camera dei Lords conferma la sentenza per lo sciopero nella ferrovia Taff – Vale, nel Galles meridionale, che riteneva responsabili civilmente i sindacati per i danni causati da uno sciopero
Fondato il Labour rappresentation committee, che raccoglie le associazioni e i sindacati inglesi di orientamento socialista
Germania, il fisico Max Planck elabora la Teoria dei quanti (minimo valore fisicamente possibile di ogni grandezza) dimostrando che l’energia contenuta negli atomi agisce in minuscole unità fisse dette quanti
Ferdinand von Zeppelin realizza il primo dirigibile
Usa, scavato al largo di Santa Barbara (California) il primo pozzo petrolifero sottomarino
Akron (Usa), Harvey S. Firestone fonda la Firestone Tire & Rubber Company. Dimostrando il suo senso per l’innovazione, affronta il XX secolo inventando un nuovo modo di fabbricare gli pneumatici per carrelli e avvia la produzione con 12 dipendenti a Akron, in Ohio
Parigi, l’Esposizione Universale, che in sei mesi è visitata da oltre 50 milioni di persone, sancisce l’affermazione dell’Art Nouveau, uno stile specificatamente europeo che influenzerà per più di un decennio le arti plastiche e l’architettura
Parigi, La Società mineraria di Montevecchio (Sardegna) si presenta all’Esposizione Universale come una delle maggiori produttrici di piombo e zinco e ottiene significativi riconoscimenti. La miniera andava incrementando gli investimenti di anno in anno: furono migliorati i sistemi di lavoro, si procedette all’elettrificazione sia interna che esterna della miniera, furono adottati moderni sistemi di perforazione. Uno dei maggiori riconoscimenti alla Montevecchio, Società Italiana del Piombo e dello Zinco, lo si deve al Signor Letterio Freni che nel dopoguerra inventò e sperimentò un mezzo gommato utile per lo sgombero della roccia. Questa Autopala consentì di eliminare i binari dalle gallerie, aumentando l’efficienza economica dei cantieri. La Società intanto andava adoperandosi anche per lo sviluppo del settore abitativo; a differenza delle vicine miniere di Ingurtosu e Gennemari, in mano alla società inglese della Pertusola, furono fatti importanti investimenti anche in campo sanitario, scolastico e sociale.
Mosca, fondato il Partito Social Democratico Operaio Russo. Condannato a quattro anni in Siberia, Trotsky sposa Alexandra Lvovna Sokolovskaya (che precedentemente lo aveva introdotto al marxismo) in modo da poter restare insieme
Lecco: l’Antonio Badoni Lecco, conosciuta anche con l’acronimo ABL è stata una tra le principali società italiane di costruzioni di locomotive da manovra, di carpenterie metalliche e veicoli speciali per il trasporto.
Le sue origini risalgono al 1850 quando nacque, a Lecco, come impianto siderurgico. Nel 1900 modificò la ragione sociale divenendo la Antonio Badoni & C. Divenne presto una tra le maggiori protagoniste dello sviluppo industriale della città. Per qualche anno la Badoni diventa la BBB (Badoni-Bellani-Benazzoli) in quanto controllata dalle omonime famiglie; nel 1912 si trasforma in Società anonima Antonio Badoni. Tra le sue più qualificanti realizzazioni del periodo è la costruzione della monorotaia di Genova, la Telfer ultimata nel 1914. Nel 1922 dopo alcuni trasferimenti proprietari e cambio di ragione sociale ritorna ad essere interamente controllata dalla famiglia Badoni e si trasforma in società per azioni con il nome di Antonio Badoni S.p.A.. La produzione spazia ormai su tutti i settori della carpenteria e meccanica pesante, conquistando prestigio e realizzando grandi opere all’estero. Si associano nella proprietà anche le Acciaierie Falck. Gli anni settanta segnano l’inizio del decadimento dell’azienda; continuano tuttavia le consegne di locomotive ferroviarie come le 245 finché nel 1993, dopo aver completato la consegna dell’ultima serie di locomotive da manovra 255 il Tribunale di Lecco non ne decreta il fallimento.
Nel corso della procedura fallimentare, nel 1997, il marchio e quanto ad esso connesso viene acquisito dal gruppo Bonfanti che da origine alla nuova azienda Badoni s.r.l.
Ferdinando Giordano, fonda la Giordano Vini. L’azienda ha sede a Valle Talloria di Diano d’Alba, in provincia di Cuneo
Bologna, nascono le Officine Cevolani https://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1900/le_officine_cevolani
Genova, nasce la Luigi Stoppani SpA, azienda chimica milanese ma con stabilimento di produzione sulla riviera ligure, a Cogoleto. Produceva composti di cromo, principalmente esavalente: cromati e bicromati di sodio e potassio, acido cromico e solfato di sodio. Fu fondata nei primi anni del Novecento da Luigi Stoppani, un importante industriale milanese. L’azienda successivamente si estende anche in altri insediamenti produttivi italiani e su scala mondiale e si struttura come Stoppani Group, gruppo industriale multinazionale che opera sempre nel settore chimico, con aziende in Spagna,Cina, USA, Uruguay, Argentina, Russia e Brasile.
Genova, Pietro Marchesi apre in Via Galata una pasticceria dove produrre dei dolci scoperti in un suo viaggio in Inghilterra, i sugar wafer. La piccola azienda crebbe col tempo, arrivando ad essere una delle prime Industrie dolciarie italiane e nel 1920 viene registrata come “S.A.I.W.A.” (Società Accomandita Industria Wafer e Affini) con sede in Corso Giulio Cesare (attualmente Corso Gastaldi), Il nome della società venne coniato da Gabriele D’Annunzio che contribuì anche ad alcune campagne pubblicitarie
Pesaro, nasce ad Urbino la Banca Cattolica dopo il fallimento sia della Banca Metaurense sia della Cassa di Risparmio. All’inizio del secolo, in provincia nasceranno nell’area cattolica numerose Casse rurali quali ad esempio quella di Frontone – San Savino. Seguiranno nel 1902 quella di Cavallino di Urbino, nel 1903 quella di Mondolfo, nel 1904 quella di Candelara, nel 1906 quella di S. Pietro in Calibano
Bologna, il marchese Filippo Sassoli de Bianchi rifonda la distilleria di liquori Buton, nata nel 1820 dal sodalizio fra il reduce napoleonico Jean Bouton (1831-1869), ex fornitore della casa reale francese, proveniente da una famiglia di distillatori della Charente, e Giacomo Rovinazzi (1834-1912), pasticcere sotto il portico del Pavaglione.
Dal 1830 la Gio. Buton s.p.a ha sede a Bologna in viale Pietramellara, dove ha prodotto distillati di grande successo, come l’Amaro Felsina, la Crema Cacao, il Cognac Buton, la Coca Boliviana e persino uno sciroppo a base di gomma, descritto come “preservativo sovrano contro le malattie di petto”.
La ditta partecipa nel 1900 all’Esposizione Universale di Parigi con un fastoso chiosco in stile liberty, opera di Ermete Maccaferri, premiato con medaglia d’oro
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Nel corso dell’anno sono pubblicati
Andrea Costa, Bagliori di socialismo
Benedetto Croce, Materialismo storico ed economia marxista
Gabriele D’Annunzio Il fuoco
Tullio Levi-Civita Metodo e applicazione del calcolo assoluto
Francesco Saverio Nitti Nord e Sud