Con la legge 634 vengono istituiti i consorzi per le Aree di Sviluppo Industriale, con l’obiettivo di promuovere e pianificare i nuovi insediamenti industriali, realizzando in aree attrezzate le necessarie infrastrutture
Gennaio: Raffadali (Agrigento), il boss mafioso Vincenzo Di Carlo è nominato segretario della locale sezione democristiana.
In concomitanza con la discussione del disegno di legge sui patti agrari, già approvato dalla Commissione dell’Agricoltura, si estende nelle campagne la lotta per la giusta causa, per il lavoro ai disoccupati, per un equo collocamento, il sussidio di disoccupazione, il soccorso invernale e l’assistenza. In Romagna, come in altre località, i dirigenti provinciali della CISL e della UIL si sono pronunciati a favore della giusta causa; a Ravenna sono in corso da diversi giorni scioperi a rovescio per lavori di miglioria fondiaria; nelle province di Ferrara, Cremona, nell’Emilia, a Venezia, Salerno, Foggia, si moltiplicano le riunioni di braccianti, mezzadri, coltivatori diretti, ecc. e si estendono ovunque le manifestazioni unitarie per il lavoro, l’assistenza, la giusta causa. Nel quadro di questa azione, un importante risultato è stato raggiunto dai braccianti bolognesi: è stato firmato un accordo che assicura anche per il 1957 l’assistenza mutualistica ai braccianti e alle loro famiglie. Si è raggiunto, inoltre, l’accordo per il rinnovo integrale dell’imponibile invernale e per il rinnovo dei patti provinciali e stagionali dei braccianti e dei salariati con modifiche migliorative che riguardano diversi lavoratori per i quali la retribuzione è stata aumentata di 4 lire orarie
Nel settore industriale durante tutto il mese di gennaio si sviluppano numerose azioni a livello aziendale per il diritto al lavoro e per migliori condizioni di vita e di lavoro. I Sardegna i 6000 minatori del Bacino del Sulcis sono in sciopero per ottenere la revisione dell’accordo minoritario firmato dalla Cisl. Alla Torviscosa di Udine e alla Carlo Erba di Milano, in seguito alla preannunciata decisione della direzione di licenziare rispettivamente 200 e 225 lavoratori, i sindacati sono intervenuti unitariamente per impedire l’attuazione di questa nuova riduzione di personale. I licenziamenti sono causati dalle trasformazioni tecnologiche che hanno portato un notevole sviluppo della attività produttiva e finanziaria delle due società. I lavoratori reclamano la riduzione dell’orario di lavoro per evitare i licenziamenti. Altre azioni in corso per il diritto al lavoro e per la difesa del trattamento economico acquisito sono condotte dai lavoratori della Eridani di Fiorenzuola (Pc) e del Bottonificio Domenichetti di S. Nazzaro (Piacenza). I tranvieri della ATAN di Napoli hanno ottenuto un primo successo cioè il rispetto dell’accordo sottoscritto diversi mesi fa, per la parte che riguarda l’aumento di 50 lire giornaliere e gli arretrati dal mese di aprile 1956, della indennità di mensa.
Tra i risultati più importanti ottenuti a livello aziendale c’è l’accordo dei tranvieri dell’azienda Municipale di Torino, i quali hanno conquistato la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. I lavoratori della Esso Standard, dal 1° gennaio hanno ottenuto per gli operai e le qualifiche speciali la riduzione dell’orario di lavoro a 45 ore settimanali, ferma restando la retribuzione percepita per l’orario di 48 ore settimanali
Reggio Emilia, VI Congresso provinciale della FIOM. Nella relazione introduttiva si afferma, tra l’altro che “nelle vecchie aziende industriali della provincia la nuova tecnica è stata introdotta in misura assai limitata. Più largamente invece sono stati introdotti nuovi criteri d’organizzazione che hanno permesso di ottenere dai lavoratori quello che le macchine non potevano dare. E questo spiega l’aumento dei controlli sulla produzione, dei sistemi di sorveglianza per imporre ai lavoratori ritmi di sfruttamento esasperati”.
Bologna, riunito l’Esecutivo della Cisl per discutere: a) problema della scala mobile; b) l’azione della CISL per la riduzione dell’orario di lavoro; c) norme per l’azione sindacale del pubblico impiego e dei servizi pubblici
Teramo, i 300 lavoratori della SPIGA hanno scioperato per l’applicazione del contratto e per ottenere la corresponsione delle retribuzioni fissate e decurtate dalla azienda da 100 a 200 lire giornaliere e per il diritto all’inquadramento nella categoria corrispondente alle mansioni svolte
1 gennaio: un gruppo di intellettuali comunisti, tra i quali Natalino Sapegno, Domenico Purificato e Vezio Crisafulli, lasciano il Partito comunista come conseguenza dei fatti d’Ungheria.Roma, il generale Domenico Oliva è nominato vicedirettore del Sifar. Il colonnello Giuseppe Ferrazzani è assegnato alla sezione SAD dello stesso Sifar.
2 gennaio: Venezia, il Patriarca Angelo Roncalli parlando ai fedeli afferma la necessità di prepararsi a fronteggiare “la lotta portata dal comunismo contro l’Evangelo”.
3 gennaio: Washington, Victor B. Sullam, rappresentante a Washington della Federazione italiana delle cooperative agricole, riferendosi all’unificazione socialista, scrive a Fabio Cavazza, editore de Il Mulino: “Naturalmente l’unificazione resta il problema del giorno (…) Ufficialmente, direi, nessuno dice di essere contro l’unificazione; le differenze sono invece evidenti tra chi dice che si farà e si sta facendo e chi ritiene la cosa difficile, improbabile e sempre più lontana nel tempo. La seconda fazione – numericamente più importante e gerarchicamente più influente – trova in tutto una conferma delle sue teorie”.
Qualche sera prima Pietro Nenni aveva incontrato a cena Giuseppe Saragat.
5 gennaio: Washington, prende corpo la cosiddetta “dottrina Eisenhover” sul Medio Oriente che estromette definitivamente l’Europa occidentale dall’area.
7 gennaio: Algeri, inizia la battaglia d’Algeri. L’Algeria è presidiata da 500.000 soldati francesi. Il generale Massu ordina lo stato d’assedio. I paracadutisti compiono un rastrellamento nella casbah arrestando 208 persone, 68 delle quali saranno poi dichiarate appartenenti al Fln.
8 gennaio: Roma, si riunisce il Comitato Esecutivo della CGIL per discutere lo stato delle trattative con la Confindustria sulla scala mobile. Discussa anche la relazione dell’on. Di Vittorio sulle condizioni dei lavoratori dell’industria, con particolare riferimento al livello dei bassi salari e all’andamento della produzione; all’esigenza di ridurre l’orario di lavoro a parità di salario, specialmente nei settori siderurgico e minerario e nelle aziende che hanno realizzato un notevole progresso tecnico o che presentano carattere di particolare faticosità e nocività del lavoro; alla necessità di garantire il libero esercizio dei diritti sindacali
Si è riunito anche l’Esecutivo della Federterra per una valutazione delle vertenze provinciali aperte e degli accordi siglati.
Roma, nella consueta conferenza stampa di inizio anno della Cisl, l’on. Pastore ha fatto il punto sul consolidamento del sindacalismo democratico ed ha annunciato i programmi di azione per il 1957. In margine alla Conferenza stampa vanno segnalate le precisazioni fatte sia dalla Cgil che dalla Uil che contestano le cifre fornite da Pastore sulle rappresentanze sindacali aziendaliFirmato il contratto nazionale del settore manifatture pelli e cuoio. Le retribuzioni sono state aumentate del 2,50% per gli operai e la percentuale minima di cottimo è stata elevata all’8%; altri miglioramenti normativi riguardano l’indennità di anzianità, la classificazione, il godimento delle festività infrasettimanali, ecc
8 – 9 gennaio: prosegue la vertenza tra la Carbosarda e i minatori del Sulcis. Lo sciopero è risultato compattissimo nei principali cantieri e cioè a Serbariu, a Cortochiana e Seruci. Altrettanto è successo nelle miniere minori.Diverse manifestazioni si sono avute in tutto il bacino. Il 9 gennaio si è tenuta una affollatissima riunione nei locali della Camera del Lavoro di Carbonia alla quale hanno partecipato un migliaio di minatori. Analoghe assemblee si sono tenute a Bacu Abis, Cortochiana, Sant’Antochio, Gonnesa e Portoscuso. Ad Iglesias nella giornata si è tenuta una assemblea lla quale hanno partecipato i minatori della Carbosarda residenti nella città.
9 gennaio: dichiarazione d’intesa tra Francia e Algeria. Sancita l’uguaglianza tra comunità francese e algerina.
13 gennaio: Milano, convegno nazionale della FIOM per discutere la riduzione dell’orario settimanale a 40 ore nel settore siderurgico
Cisl e Uil firmano un accordo separato con la Montecatini.
Milano, riunione del Direttivo Nazionale della Fiot – Cgil. Presi in esame i risultati del convegno per la Riforma dell’Istituto Cotoniero, ha dato mandato alla Segreteria perché solleciti i Parlamentari delle province cotoniere a presentare al più presto il relativo progetto di legge e perché coordini nel contempo, le necessarie attività ed iniziative atte a sviluppare un’adeguata mobilitazione fra i lavoratori.
Sulla situazione nelle aziende canapiere, il Direttivo invita i lavoratori ad opporsi con decisione e con ogni mezzo alle ingiustificate minacce di licenziamenti e di chiusure degli opifici e chiede che, con l’eventuale intervento degli organi dello Stato, venga definitivamente risolto il problema della economicità del costo di produzione dei manufatti di canapa. In particolare, impegna la Segreteria ad esaminare il problema della democratizzazione e riforma del
Consorzio Canapa, nonché le possibilità di esercitare il necessario controllo sull’andamento economico-produttivo a carattere monopolistico del settore. Il Direttivo della FIOT ha infine votato un o.d.g. col quale si rivendica la inderogabile necessità della parità del punto di scala mobile fra uomini e donne
15 gennaio: modificato il meccanismo della scala mobile. Istituito un paniere sul quale verranno verificate le variazioni dei prezzi e relativo aumento dei punti di contingenza
Conferenza stampa del segretario generale della Uil Viglianesi, il quale ha sottolineato come il 1956 sia stato un anno particolarmente positivo per la Uil. Il consuntivo organizzativo è di 727.231 iscritti e 52 federazioni di categoria, mentre alcuni. sindacati autonomi sono confluiti nella UIL e altri si sono tendenzialmente orientati verso di essa. Viglianesi ha anche illustrato le cifre riguardanti le elezioni per le Commissioni interne, rispondendo così alle affermazioni fatte da Pastore e Di Vittorio
17 gennaio: Bolzano, un ordigno esplode lungo i binari della ferrovia del Brennero, a Cardano, provocando lievi danni. Sarà l’ultimo attentato del Gruppo Stieler, seguito a breve distanza da una serie di arresti, tra i quali quelli dello stesso Hans Stieler e del dirigente della Südtiroler Volskspartei e direttore del Dolomiten, Friedl Volgger.
18 – 19 gennaio: Torino, convegno nazionale della CGIL sulla contrattazione articolata. Dalla discussione escono gli obiettivi che impongono al sindacato di operare per miglioramenti salariali, riduzioni dell’orario di lavoro, libero esercizio dei diritti sindacali e democratici dei lavoratori. Questo può avvenire con un movimento che abbia la sua base di partenza e i primi successi all’interno delle aziende, nei singoli luoghi di lavoro
19 gennaio: Venezia, si apre il processo per l’omicidio di Wilma Montesi, trovata morta sulla spiaggia di Torvajanica nel 1953. Sul banco degli accusati Piero Piccioni, Ugo Montagna e l’ex questore di Roma Saverio Polito. Saranno tutti assolti. La morte di Wilma Montesi resta così uno dei tanti misteri italiani.
(Per saperne di più, vai a http://www.misteriditalia.it/cn/?page_id=4541)
19 – 20 gennaio: riprende la lotta dei ferrovieri con l’attuazione di un ritardo di 20 minuti nella partenza di tutti i treni
20 gennaio: Polonia, Gomulka vince le elezioni e consolida il proprio potere.
21 gennaio: New York, l’assemblea generale dell’ONU impone ad Israele l’abbandono dei territori occupati nel 1956.
25 gennaio: Vienna, Franz Gschnitzer, futuro sottosegretario agli Esteri, invita i tirolesi a richiedere un plebiscito per l’annessione del Sud Tirolo all’Austria divenuto, a suo avviso, “improcrastinabile”.
Prato, convegno indetto dalla Segreteria Nazionale della Fiot- Cgil, presenti i dirigenti dei sindacati di Prato, Biella e Vicenza assieme ai rappresentanti delle maestranze di alcune fabbriche per prendere in esame i principali problemi attuali dei lavoratori del settore laniero.Firmato l’accordo per l’adeguamento delle pensioni dei lavoratori marittimi
26 gennaio: il governo indiano annulla l’autonomia amministrativa del Kashmir, rivendicato dal Pakistan
.26 – 27 gennaio: Rosignano (Livorno), riunione dei rappresentanti delle Commissioni Interne del gruppo Solvay in Italia (Solvay di Rosignano, Aniene di Rosignano, Solvay di Monfalcone, Aniene-Solvic di Ferrara, Cantiere di San Carlo, Cantiere di Ponte Ginori, SACOM di Rosignano). La rappresentanza della CI dell’Aniene di Pontemammolo (Roma), essendo impossibilitata a partecipare, ha comunicato la propria adesione. I membri delle CI rappresentanti della FILC (CGIL), Federchimici (CISL) e Uil chimici hanno unanimemente ribadito le rivendicazioni a suo tempo avanzate per l’intero gruppo Solvay alla Direzione Generale. Queste rivendicazioni comprendono la corresponsione in modo indiscriminato del premio di fine d’anno, il miglioramento del premio di produzione, la riduzione dell’orario di lavoro a 40 ore settimanali con il salario di 48, l’aumento di una settimana delle ferie, secondo una concessione già in atto nella fabbrica Solvay di Dombasle (Francia), la concessione gratuita degli antibiotici ai lavoratori ammalati, la elaborazione concordata di un regolamento interno, ed altre rivendicazioni.
30 gennaio: Palermo, si ribellano i detenuti del carcere dell’Ucciardone. L’intervento della polizia provoca la morte di un detenuto ed il ferimento di altri 20.
Mosca, arriva nella capitale sovietica una delegazione del Pci, capeggiata da Luigi Longo. Fra gli argomenti in esame, Suslov e Ponomarev trattano con i comunisti italiani la questione del libro di Pasternak, Il dottor Zivago, ritenuto lesivo per l’Urss e i cui diritti sono stati comprati dall’editore Giangiacomo Feltrinelli.
1° febbraio: Bolzano, Friedl Volgger, ex deputato della SVP e direttore del quotidiano Dolomiten è arrestato con l’accusa di essere l’organizzatore degli attentati dinamitardi avvenuti negli ultimi mesi in Alto Adige. Le accuse sono di “cospirazione politica mediante associazione” e “attentato contro l’integrità dello Stato”. Sarà scarcerato dopo 2 mesi di detenzione ed, infine, prosciolto in istruttoria per “insufficienza di prove”. Dopo la scarcerazione verrà aggredito perché sospettato di aver collaborato, in modo confidenziale, con gli inquirenti italiani. Volgger, che durante l’occupazione nazista non aveva optato per la cittadinanza tedesca, era stato per questa ragione deportato a Dachau.
2 – 3 febbraio: Sulmona (Aquila), una manifestazione contro la disoccupazione degenera per l’intervento della polizia in scontri che si protrarranno per 2 giorni, nel corso dei quali gli agenti sparano anche raffiche di mitra contro i dimostranti, molti dei quali rimangono feriti.
3 febbraio: il II Congresso dell’USI (il movimento di Magnani e Cucchi) approva la confluenza del movimento nel PSI
9 febbraio: le segreterie dei sindacati dei postelegrafonici di CGIL e CISL hanno preso posizione in merito alle dichiarazioni del ministro delle Poste e Telecomunicazioni sen. Braschi sulla concessione di un premio una tantum di 10.000 lire. A questo proposito la segreteria dei Postelegrafonici – CGIL ha rilevato che la decisione del ministro giunge con molto ritardo rispetto alle richieste avanzate e solo a pochi giorni di distanza dallo sciopero. Inoltre si fa notare che le rivendicazioni dei dipendenti sono assai più ampie e che se esse non verranno esaminate dal governo la categoria sarà costretta ad effettuare lo sciopero già proclamato. Da parte sua la segreteria dei Postelegrafonici aderenti alla CISL ha osservato che l’acconto di 10.000 lire concesso è di gran lunga inferiore alle spettanze maturate in base alle diverse aliquote previste nel progetto delle competenze accessorie.
10 febbraio: XXXII congresso del Partito socialista. Termina la collaborazione e l’alleanza – almeno a livello governativo – con il PCI e si comincia a parlare di riunificazione con il PSDI.
11 febbraio: Roccastrada (Gr), scioperano i minatori della miniera di Ribolla, di proprietà della Montecatini. Lo sciopero è durato due ore per ognuno dei tre turni effettuato al termine di ogni turno di lavoro. Le rivendicazioni che stanno alla base della agitazione possono essere così riassunte: riduzione dell’orario di lavoro a 36 ore settimanali (con uguale salario) ed istituzione di un quarto turno nella miniera; rispetto delle libertà democratiche e stipulazione del regolamento aziendale già proposto dalla Commissione Interna e libertà per la medesima di svolgere i propri compiti e pertanto di recarsi sui cantieri esterni ed interni della miniera. Contrattazione e rivalutazione dei cottimi, e premi; in tutti i cantieri di produzione venga messo in atto un sistema di lavorazione che garantisca la sicurezza dei minatori; concessione a tutti i dipendenti del premio o gratifica di L. 15.000 già corrisposto a Fenice Capanne ed Isola del Giglio; assunzione immediata nella miniera di Ribolla di nuova mano d’opera disoccupata.
13 febbraio: Milano, si è tenuto, indetto dalla CGIL e dalle Organizzazioni di categoria interessate, un convegno nazionale dei rappresentanti delle più importanti fabbriche e miniere del gruppo Montecatini. Il Convegno ha ribadito che l’unità è indispensabile per risolvere i problemi dei lavoratori, che questa unità si deve realizzare su una piattaforma rivendicativa concreta e che ogni incrinatura nel fronte operaio non reca vantaggio che alla Montecatini. Il Convegno ha ribadito anche la sua aperta condanna alla politica di discriminazione effettuata dal monopolio e la decisa opposizione a qualunque tentativo di divisione dei lavoratori operato attraverso l’apertura di trattative separate.
14 febbraio: Milano, Giangiacomo Feltrinelli riceve un telegramma, scritto in italiano approssimativo, con cui Boris Pasternak chiede di ritardare la pubblicazione del suo romanzo di almeno 6 mesi e di darne direttamente conferma alle Edizioni di stato a Mosca.Lo storico Furio Diaz, sindaco di Livorno fino al 1954, si dimette dal Partito comunista italiano e aderisce al Psi.
Siglato l’accordo sui miglioramenti economici dei lavoratori imposte di consumo
15 febbraio: Mosca, Andrei Gromyko è il nuovo ministro degli Esteri dell’Unione Sovietica
16 – 17 febbraio: Bologna, convegno nazionale delle Acli per discutere di democrazia nelle aziende. A commento dei lavori, il presidente nazionale delle Acli Dino Penazzato scrive sul settimanale dell’associazione, Azione Sociale: «(…) II Convegno ha richiesto la pronta rivalorizzazione delle Commissioni Interne, liberate da ogni pastoia politica e da ogni freno o manomissione padronale, nella loro funzione di rappresentanza di tutti i lavoratori, nella loro opera di vigilanza sulle condizioni dei lavoratori, nella loro capacità propulsiva di un nuovo equilibrio, che verrà via via configurandosi in idonei strumenti capaci di concretare l’autonomo moto di partecipazione dei lavoratori alla vita e allo sviluppo dell’azienda. Anche per questi strumenti di più incisiva partecipazione dei lavoratori il convegno ha fermato la propria attenzione, non ignorando le esperienze estere, ma ben fermo nel richiamare le condizioni caratteristiche della situazione italiana (…)»
18 febbraio: sciopero nazionale dei lavoratori postelegrafonici per il rinnovo del contratto nazionale. I lavoratori scenderanno in piazza nuovamente l’1 e il 2 marzo
19 febbraio: Roma, i deputati comunisti e socialisti (e dirigenti della Cgil Ndr) Di Vittorio, Lizzadri, Pessi, Santi, Brodolini, Cacciatore, Elena Gatti Caporaso, Di Prisco, Foa, Grilli, Maglietta, Montagnana, Novella e Venegoni presentano una proposta di legge per la regolamentazione giuridica dei licenziamenti. Nella relazione che accompagna il testo di legge, scrivono tra l’altro: “Uno dei punti più dolenti degli attuali rapporti di lavoro in Italia è costituito dal diritto di recesso cosiddetto ad nutum del datore di lavoro, contenuto nell’articolo 2118 del Codice civile: diritto del padrone di licenziare il lavoratore sol che lo voglia e senza alcuna motivazione, con il solo onere del preavviso e, naturalmente, della indennità di licenziamento. Dato che il lavoro è la sola fonte di vita del lavoratore e della sua famiglia, il potere illimitato del datore di lavoro di gettare nella disoccupazione un proprio dipendente, rappresenta una tale possibilità di coercizione sulla libera coscienza del lavoratore, da rendere del tutto inoperanti le libertà di organizzazione, di espressione, di stampa, ecc, che la Costituzione della Repubblica italiana garantisce a tutti i cittadini. Ne deriva che il potere di licenziamento, senza una giusta causa, da parte del padrone, risulta essere assolutamente incompatibile col regime costituzionale vigente. Si impone, pertanto, una legge che aggiorni la regolamentazione dell’istituto del licenziamento, in tutti i settori di lavoro nei quali non sia altrimenti garantita la stabilità dell’impiego, allo scopo di rendere effettivo il libero esercizio dei diritti sindacali e democratici garantiti dalla Costituzione, senza che il lavoratore venga esposto alla rappresaglia padronale del licenziamento non giustificato. Questo è lo scopo della presente proposta di legge (…)”
Venezia, si riuniscono i rappresentati di Cgil, Fiaiza (la Federazione che riunisce i lavoratori dello zucchero), delle Camere del lavoro di Venezia, Mantova, Rovigo, Ferrara e dei lavoratori delle aziende saccarifere per discutere della grave situazione del settore e della minacciata chiusura di alcuni stabilimenti dell’Eridania
20 febbraio: firmato unitariamente il contratto aziendale per i lavoratori del Nuovo Pignone per gli stabilimenti di Firenze e Massa
21 febbraio: Roma, raggiunto l’accordo tra sindacati e la Saici Snia che ritira i 220 licenziamenti ed accetta le eventuali dimissioni volontarie dei lavoratori
Roma, firmato il contratto dei lavoratori delle conserve animali
23 febbraio: Roma, siglato tra Confagricoltura, Coldiretti e Fisba, Uil Terra e Federbraccianti il contratto per i braccianti agricoli avventizi
23 – 25 febbraio: Venezia, si svolge il congresso nazionale del Silp (Sindacato lavoratori del petrolio)
24 febbraio: Corleone (Pa), il boss Navarra ordina la soppressione di Vincent Collura, rientrato nell’immediato dopoguerra a Corleone con l’intento d’insediarsi al vertice della famiglia.Il Pri decide di uscire dalla maggioranza di governo, per il disaccordo sulla questione della giusta causa nei patti agrari. Il comitato nazionale del Pri spiega le ragioni dell’uscita dalla maggioranza con “il deciso miglioramento delle condizioni di sicurezza democratica conseguente alla profonda crisi del comunismo, all’indebolimento delle destre monarchiche e fasciste, e in particolare ai positivi sviluppi del processo di chiarificazione in corso tra le forze socialiste” che consente “un maggiore respiro alla battaglia democratica nella quale alle esigenze finora assorbenti di difesa istituzionale, succedono come temi fondamentali i problemi della Costituzione e dello sviluppo sociale dello Stato repubblicano”. E’ la linea politica, di fine del centrismo, sostenuta da Ugo La Malfa e Oronzo Reale.
28 febbraio: sciopero nazionale unitario del settore abbigliamento per l’aumento delle retribuzioni e del periodo di ferie.Roma, il governo presieduto da Antonio Segni pone la questione della fiducia sui patti agrari, ottenendo alla Camera 285 voti a favore, 277 contrari ed 1 astenuto. A favore del governo votano anche i deputati missini Pozzo e De Felice.Roma, il colonnello Romolo Ragnoli, in forza al Sifar, viene nominato Capo centro O.
Febbraio: Venezia, il patriarca Giovanni Roncalli fa affiggere un manifesto di saluto al congresso del Psi, in corso di svolgimento in città, nel quale si legge: “Io apprezzo l’importanza eccezionale dell’avvenimento che appare di grande rilievo per l’immediato indirizzo del nostro paese”.
Marzo: Bologna, congresso provinciale della FIOM. Gli interventi e le conclusioni si sforzano di compiere un esame attento delle deficienze, delle debolezze e delle loro cause per superarle. La relazione evidenzia le novità della situazione bolognese. Gli obiettivi che sono indicati, inseriti nel piano più generale per “strappare organiche misure antimonopolistiche sul piano fiscale e creditizio”, riguardano l’effettivo distacco delle aziende IRI-FIM dalla Confindustria, insieme con i problemi particolari della Ducati e della Weber. Si avanzano proposte di industrializzazione delle valli del Reno e del Santerno e di un adeguato sfruttamento delle risorse naturali come metano ed energia idroelettrica. E’ un congresso significativo per lo sforzo di rinnovamento dell’organizzazione cui si unisce un netto cambiamento di atteggiamento verso le Commissioni interne e le loro elezioni: da liste sindacali contrapposte a da campagne elettorali politicizzate, si passa alla scelta di spoliticizzare l’attività delle Commissioni interne e alla presentazione di liste unitarie. L’obiettivo è recuperare l’unità dei lavoratori e la partecipazione diretta, nonché la fiducia, dei lavoratori attraverso una maggiore democrazia interna al sindacato e la partecipazione diretta dei lavoratori nell’elaborazione della politica rivendicativa della categoria.
Negli stessi giorni si svolge anche il congresso provinciale della Federbraccianti. Anche qui si registra un calo di fiducia, motivato in gran parte, nella discussione congressuale, anche dall’esito dell’accordo del luglio 1956. Questo accordo, nonostante l’alta combattività e l’unità raggiunta con la CISL in molti comuni e con commercianti e artigiani, ha portato a soluzione solo il rinnovo dei contratti, lasciando sospesi i problemi delle pensioni, le trattative dei mezzadri e il problema della monda del riso. La relazione del segretario Mentore Luccarini indica nel congresso il momento di apertura di una nuova fase di lotte per la terra. Nemmeno è tralasciata l’analisi dei cambiamenti della realtà sociale ed economica del comparto agricolo.
La nuova fase indica nella lotta per la bonifica e per la proprietà della miglioria, gli obiettivi principali. Gli ostacoli maggiori sono dovuti alla direzione dei consorzi di bonifica, in mano ai grandi agrari, e alle Commissioni provinciali per l’applicazione della legge Gullo – Segni per le terre incolte e mal coltivate. Viene riproposto su nuove basi il rapporto con mezzadri e piccoli e medi proprietari, mentre si registra l’incapacità da parte del sindacato di far rispettare agli agrari il pagamento dell’imponibile di manodopera invernale ed estivo. Questi sintomi di indebolimento contrattuale non frenano rivendicazioni più avanzate, come la richiesta del quattro per cento minimo sulla produzione per investimenti nelle aziende a mezzadria e la richiesta di un imponibile di coltivazione a carico della proprietà. Viene chiesto al governo di finanziare opere pubbliche come il Canale emiliano – romagnolo, le bonifiche anzolese e delle valli del Reno e del Sillaro, la costruzione di bacini montani. Fanno da sfondo, permanentemente, il problema delle libertà sindacali, di un giusto collocamento e del miglioramento dell’assistenza e della previdenza.
Roma, nella sede della CGIL si svolge il Convegno nazionale della Federazione lavoratori del mare. Dall’ampia e approfondita discussione emerge la volontà dei marittimi di riorganizzare e rafforzare la loro organizzazione sindacale unitaria, per farne uno strumento sempre più valido di difesa degli interessi della gente di mare, e di conquista di migliori condizioni di lavoro e di retribuzioni. Tutti gli intervenuti hanno dichiarato che dovrà essere sviluppata una valida azione per restituire ai soci la Cooperativa Garibaldi attualmente retta da un commissario governativo, affinché essi possano attuare una regolare e democratica direzione della Cooperativa stessa. Il Convegno ha eletto il nuovo Comitato direttivo provvisorio, il quale ha il mandato specifico di realizzare gli obiettivi del rafforzamento della FILM e di organizzare, entro il 1957, il Congresso nazionale dei marittimi.
1° marzo: gli israeliani si ritirano dai territori egiziani occupati. La striscia di Gaza è amministrata dalle Nazioni Unite.
1 – 2 marzo: scioperano i postelegrafonici per il rinnovo del contratto
2 marzo: Milano, si riunisce il Comitato Esecutivo della FIOT per prendere in esame gli impegni che spettano al Sindacato per sviluppare maggiormente la lotta per la parità delle retribuzioni femminili con quelle maschili e per una conseguente applicazione della convenzione internazionale del B.I.T. ratificata dal Governo e dal Parlamento italiano e che entrerà prossimamente in vigore anche in Italia
5 marzo: Pio XII attacca il governo affermando che non tutela il carattere sacro di Roma e definisce pornografici i cartelloni di alcuni film tra cui Poveri ma belli. Il papa critica inoltre la Consulta perché con le sue sentenze allargherebbe troppo il diritto alla libertà d’espressione.
6 marzo: Roma, il confidente della divisione Affari riservati “Aristo” trasmette una nota informativa sul conto di Nino D’Aroma: “Secondo notizie di buona fonte, l’ex direttore di Il secolo d’Italia dr. Nino D’Aroma ha presentato le dimissioni dal Msi, con una lettera indirizzata al presidente on.De Marsanich nella quale denuncia l’attuale situazione interna del Movimento e i torti a lui fatti dalla direzione. Il D’Aroma aveva già, in passato, fatto un passo del genere, dal quale peraltro recedette in seguito all’intervento di alcuni amici. Questa volta invece egli si dimostra fermamente deciso a mantenere le dimissioni. In ambienti del Movimento si afferma che il D’Aroma starebbe lavorando attorno ad un suo progetto per la costituzione di un partito di destra ‘monarchico-fascista’ che faciliti l’auspicata formazione di una destra efficiente che vada fino ai liberali. Assieme al D’Aroma, sono usciti dal Movimento alcuni dirigenti della federazione romana e di altre federazioni missine”.
La Costa d’Oro diventa Stato indipendente assumendo il nome di Ghana. Primo ministro è Kwame Nkrumah.
9 marzo: Roma, concluse le trattative per il rinnovo del contratto dei dipendenti delle aziende municipalizzate del gas. Il contratto vigente è stato prorogato per altri due anni, con importanti novità sulla parte salariale
9 – 10 marzo: il Comitato Direttivo della Filc (Federazione lavoratori chimici – Cgil), riunito a Livorno, ha preso esamina gli sviluppi della iniziativa sindacale nelle aziende in rapporto al basso livello di vita dei lavoratori e ai persistenti incrementi della produzione e dei profitti che caratterizzano quasi tutte le branche dell’industria chimica
10 marzo: Enrico De Nicola si dimette dalla carica di presidente della Corte Costituzionale per protesta contro le continue pressioni esercitate su di lui dal governo.
13 marzo: Roma, il Ministro del Lavoro Vigorelli riceve una delegazione di Cgil, Cisl e Uil – di cui fanno parte il segretario generale della CGIL Di Vittorio, il segretario della Fiom Novella ed Eugenio Guidi dell’Ufficio Contratti e vertenze – per esaminare la posizione dei 750 lavoratori licenziati dalla Magona di Piombino. Il Ministro conferma l’impegno per ottenere la graduale assunzione dei lavoratori licenziati presso gli stabilimenti Ilva di Piombino dopo il completamento di due forni Martin ed la costruzione di un nuovo altoforno
14 marzo: Indonesia, il presidente Sukarno proclama lo stato d’assedio
15 marzo: Roma, la Commissione Agricoltura della Camera approva – in sede deliberante – il progetto di legge che estende la proroga e quindi la giusta causa ed altre disposizioni contenute nella precedente legge 11 luglio 1952 n. 765 a tutti i contratti agrari stipulati dopo quest’ultima data.
16 marzo: Richard Nixon, vice presidente degli Stati Uniti, s’incontra a Roma con Gronchi e Segni. Il giorno successivo è ricevuto da Pio XII.
La Sierra Leone diventa Stato indipendente.
16 – 17 marzo: Roma, il Consiglio Nazionale delle Acli esamina gli ultimi sviluppi della situazione sindacale e politica. Sul piano sindacale, il Consiglio sottolinea la pesantezza della situazione, a causa sia dell’atteggiamento padronale che della pressione esercitata dalle difficoltà della situazione economica. Ravvisato un elemento distintivo nella fase di transizione che oggi caratterizza l’evoluzione sindacale, nel collegato processo di decadimento dell’azione comunista e di crescente incisività del sindacalismo democratico, che appare sempre più come l’asse di una efficiente, autonoma e unitaria azione sindacale
17 marzo: il Questore di Bolzano Renato Mazzoni scrive al ministro dell’interno Fernando Tambroni una lettera allarmata sulla situazione in Alto Adige in cui denuncia la “miopia politica della classe dirigente trentina” accusandola di fare “opera anti culturale e antistorica”, in questo avendo trovato “potenti alleati nei circoli nazionalisti altoatesini, annidati in tutti i partiti e con particolare potenza nella Democrazia Cristiana e nell’apparato burocratico dello Stato, ad ogni livello a Roma come a Bolzano. Mi preme esprimerle il mio profondo timore che sotto l’incalzare degli eventi la situazione peggiorerà ulteriormente”. Trascorso qualche mese il questore Mazzoni sarà trasferito a Treviso.
Roma, il presidente Giovanni Gronchi invia al presidente americano Eisenhover una lettera nella quale dichiara di condividere la “dottrina” americana sul Medio Oriente. Il ministero degli Esteri blocca la lettera per evitare le proteste degli altri paesi europei.
18 marzo: Torino, conferenza stampa del segretario della Cgil Ferdinando Santi, il quale ha sottolineato, tra l’altro: “(…) quale uso fanno, la UIL e la CISL, dei voti che raccolgono in queste elezioni [delle Commissioni Interne]? Servono questi voti ad aumentare la loro capacità di iniziativa, la loro potenza contrattuale nei confronti del padrone, a ridare fiducia ai lavoratori nella loro autonomia di fronte al padrone, a far ottenere ai lavoratori concreti miglioramenti delle loro condizioni? La risposta a questi interrogativi è purtroppo e generalmente negativa. E questo risulta chiaro dal bilancio sindacale di queste organizzazioni e dalle stesse ammissioni di taluni loro dirigenti. In verità alle elezioni delle Commissioni interne CISL ed UIL partecipano con animo polemico, con l’intento di ribadire periodicamente la frattura sindacale, che si offre in omaggio al padronato sul piatto della rinnovata discordia. L’obiettivo è di colpire la CGIL, non quello di dar vita ad un organismo aziendale unito, più efficiente, più combattivo (…)”.
20 marzo: Roma, il governo pone la fiducia sulla nomina di Giuseppe Togni a ministro delle Partecipazioni statali. Si astengono il MSI e i monarchici.L’Osservatore Romano si schiera contro ogni apertura ai socialisti, poiché il Psi rimane un partito “classista e marxista”.
22 marzo: Luigi Longo scrive a Vincenzo Vitello, componente della commissione economica del Pci, a Bruno Trentin e a Ruggero Spesso, entrambi dell’Ufficio studi della Cgil, per rimproverarli di aver partecipato alle riunioni del “Centro studi e ricerche sulla struttura economica italiana” che fa capo alla Biblioteca Feltrinelli: “Caro compagno, abbiamo appreso che hai partecipato a Milano ad una riunione indetta dalla Biblioteca Feltrinelli per dar vita ad un centro studi sulla ricerca economica italiana (…) Ci ha sorpreso che tu non abbia ritenuto corretto di discutere con noi la linea da seguire e in ogni caso che tu non abbia sentito il dovere di informarci sull’andamento e gli eventuali risultati della riunione stessa”.
20 – 22 marzo: Roma, al termine della riunione del Consiglio Generale della CISL è approvato un ordine del giorno in cui si afferma, tra l’altro, che di fronte al “rincrudire delle polemiche sulla situazione sindacale e ai palesi rinnovati tentativi di suscitare ostacoli al possibile realizzarsi di un incontro organico delle forze sindacali democratiche conferma, coerente con i principi che guidano il sindacalismo libero internazionale, l’impegno della CISL ad adoperarsi per il massimo di unità di lavoratori italiani, unità fondata sulla sostanziale autonomia e indipendenza del sindacato”.
22 marzo: Roma, prima riunione della Commissione paritetica fra Governo ed Organizzazioni sindacali, per discutere del rinnovo del contratto dei lavoratori Postelegrafonici
22 – 23 marzo: due giornate di lotta a carattere nazionale promosse dalla Federbraccianti, dalla Federazione dei Mezzadri e dalla Alleanza dei Contadini per la difesa della giusta causa e per ottenere la pensione e le altre rivendicazioni (imponibile di mano d’opera, sussidio di disoccupazione, ecc). Le manifestazioni, a cui hanno partecipato anche nutriti gruppi di operai, proseguono anche nei giorni successivi: a Novara centinaia di braccianti hanno sfilato il giorno per rivendicare l’imponibile in tutta la provincia; a Napoli si è effettuato, il 26 febbraio, un imponente sciopero per la giusta causa e per l’imponibile; a Siena, l’azione sindacale unitaria ha raggiunto una ampiezza senza precedenti. I braccianti di Gravina (Ba) hanno conquistato 400 ettari di terra; a Pavia è stato ottenuto il decreto per l’imponibile di mano d’opera; nel Ferrarese, nel Bolognese, in Umbria, nelle Marche e nel Veneto numerose sono state le prese di posizione a favore della giusta causa, anche di rappresentanti democristiani e cattolici. Questo grande movimento di massa ha imposto al Parlamento un’accelerazione nella discussione sulla legge sui Patti agrari.
25 marzo: Roma, Francia, Germania, Italia, Olanda, Belgio e Lussemburgo firmano i trattati istitutivi della CEE e dell’Euratom.
Camporeale (Palermo), ucciso dalla mafia il sindaco democristiano Pasquale Almerico e ferito anche il fratello Liborio. Muore pure un passante, Antonio Pollari. Il sindaco era entrato in contrasto con il mafioso Vanni Sacco, opponendosi al suo ingresso nel partito, e aveva invano sollecitato il sostegno dell’on. Giovanni Gioia.
26 marzo: Roma, Gaetano Azzariti, già presidente del Tribunale della Razza durante la seconda guerra, è nominato presidente della Corte costituzionale in sostituzione del dimissionario Enrico De Nicola.
27 marzo: la Camera approva un disegno di legge, presentato da deputati della CGIL e della CISL, sulla tutela del lavoro a domicilio.
Roma, firmato il contratto degli autoferrotranvieri. Viene pertanto revocato lo sciopero di categoria che era stato convocato per il giorno successivo.
28 marzo: la Squadra 27 della divisione Affari riservati invia una nota informativa sul conto del Pci: “Segnaliamo alcuni provvedimenti di trasferimento in corso di effettuazione. Libero Montinari passa dalla direzione della libreria Rinascita di via delle Botteghe oscure, a via Sicilia 136, con l’incarico di responsabile delle Edizioni librarie dei testi marxisti al posto di Alighiero Manacorda, il quale presterà la sua collaborazione pomeridiana alla Commissione centrale di cultura. Aldo D’Alfonso, ex responsabile dell’ufficio stampa degli Editori riuniti passerà a dirigere la libreria Rinascita al posto di Montinari. Questi trasferimenti avranno corso a datare dal 1 aprile p.v. Pino Garritano delle edizioni Rinascita degli Editori riuniti già sciolte per dare luogo a una sola edizione libraria, partirà nel prossimo mese di aprile con la famiglia alla volta di Mosca, dove si dovrebbe fermare per un triennio con l’incarico di collaboratore e redattore delle Elem (Edizioni lingue estere di Mosca), la casa editrice affiancata all’istituto Marx-Engels, che cura la traduzione dei testi marxisti nelle varie lingue del mondo”.
29 marzo: Roma, nominato giudice della Corte costituzionale, Aldo Sandulli.
9 – 30 marzo: Napoli, si svolge al Teatro Terme di Bagnoli il Convegno della CGIL sui problemi sindacali ed economici del Mezzogiorno. La relazione è svolta da Oreste Lizzadri, a nome della Segreteria confederale. All’ordine del giorno la discussione sulle prospettive dell’azione sindacale nel Mezzogiorno e nelle Isole, il miglioramento delle condizioni di vita e l’inderogabile necessità di una maggiore occupazione
Marzo: conclusi a Roma i lavori del Convegno nazionale della Federazione lavoratori del mare. Emerge la volontà dei marittimi di riorganizzare e rafforzare la loro struttura sindacale unitaria, per farne uno strumento sempre più valido di difesa degli interessi della gente di mare e di conquista di migliori condizioni di lavoro e di retribuzioniAprile: commentando la nuova dura sconfitta subita dalla CGIL nelle elezioni delle Commissioni interne alla FIAT, il segretario confederale Ferdinando Santi dichiara che “l’involuzione della democrazia italiana pesa in primo luogo sulla fabbrica” dove le libertà democratiche “sono debilitate da un clima che talvolta non rende nemmeno necessarie le intimidazioni dirette”.1 aprile: Venezia, su iniziativa di Carlo Maria Maggi e Giangastone Romani, è aperta la sezione di Ordine Nuovo.2 aprile: Milano, le Acli diffondono un “libro bianco” sulla realtà economica del Paese, denunciando la presenza di oltre 2 milioni di disoccupati e il raffronto fra la produzione industriale cresciuta negli ultimi 8 anni del 93%, a fronte di un aumento dei salari del solo 6%.2 aprile: la segreteria della CGIL si è riunita con le segreterie della Federmezzadri e della Federbraccianti per esaminare lo sviluppo della lotta in corso nelle campagne per la giusta causa permanente e per le altre rivendicazioni dei lavoratori agricoli4 aprile: Giangiacomo Feltrinelli scrive alla direzione del Pci per protestare contro il richiamo fatto da Luigi Longo agli iscritti al Pci che hanno partecipato alle riunioni della Biblioteca Feltrinelli: “Vi sarei grato se vorreste chiarirmi la questione (della lettera) perché mi sembrerebbe davvero inconcepibile che si oppongono difficoltà allo sviluppo di un lavoro scientifico di studio e ricerca in un settore così importante (…) D’altro canto, per la partecipazione alle riunioni ed ai contatti organizzati dalla Biblioteca non è mai stata a tutt’oggi necessaria, per i compagni, l’autorizzazione della Segreteria, quasi la Biblioteca fosse un organismo politico nelle grandi linee della nostra battaglia culturale e politica”.5 aprile: inviata al Viminale una nota informativa sul conto di Nino D’Aroma: “La notizia delle dimissioni del dr. Nino D’Aroma del Msi e del suo passaggio nelle file del Pmp (Parito monarchico popolare ndr) ha determinato non poche polemiche negli ambienti così detti monarchico missini del movimento. Le trattative che si erano iniziate nello scorso mese tra il D’Aroma e il vice segretario on. De Marzio sono fallite perché questi non ha potuto dare serie garanzie sull’azione che il Msi avrebbe svolto per la costituzione di una grande destra politica italiana di cui il D’Aroma è strenuo assertore. Il D’Aroma sta preparando – a quanto si apprende – una serie di commenti di grande valore con i quali conta dimostrare, dalle colonne dei giornali di Lauro, la falsità degli attuali dirigenti del Msi che, secondo lui, stanno imbrogliando gli iscritti ed i simpatizzanti facendo credere che intendono giungere alla costituzione di una formazione di destra comprendente i due partiti monarchici e le altre forze politiche e combattentistiche mentre, in effetti, sarebbero d’accordo con Covelli per boicottare ogni iniziativa del genere che segnerebbe, per Covelli, la fine del Pnm e per il Msi, certamente, una crisi di imprevedibili conseguenze dato l’acceso tono repubblicano e fascista di vastissimi strati di iscritti. Secondo notizie raccolte nei circoli del Pmp, il D’Aroma avrebbe portato con sé in quest’ultimo partito una ventina di ex dirigenti del Movimento sociale”.8 aprile: riaperto al traffico il canale di Suez.Luigi Longo risponde a Giangiacomo Feltrinelli sulla questione del rimprovero mosso agli iscritti al Pci che hanno partecipato alle riunioni della Biblioteca Feltrinelli: “Nessun rimprovero, ma il mancato preavviso della partecipazione di studiosi comunisti all’incontro dà l’impressione che si voglia conservare un carattere se non di segretezza almeno di riservatezza (…) D’altro canto – scrive ancora Longo – era naturale che i comunisti che erano chiamati a parteciparvi si scambiassero preventivamente le loro idee (…) tanto più che, forse per dimenticanza, non tutti i compagni più responsabili del nostro lavoro nel campo della cultura economica erano stati dalla direzione della Biblioteca invitati al Convegno stesso”.17 aprile: Matteo Matteotti si dimette da segretario nazionale del Psdi. Gli subentra Mario Tanassi.Washington, il diplomatico Egidio Ortona annota nel suo diario: “Il New York Times pubblica un lungo articolo sull’operazione dell’Eni in Iran. I circoli americani sono beffardi e furiosi”.24 aprile: Giordania, re Hussein instaura un regime dittatoriale. In tutto il paese crescono le manifestazioni filo egiziane.26 aprile: Washington, Sam Waugh, già assistente per gli affari economici e futuro presidente dell’Export Import Bank, dice ad Egidio Ortona: “Peccato: i rapporti italo-americani non avevano una nube. Sarebbe grave se la prima nascesse dall’azione di Mattei in Iran”.30 aprile: Roma, per ordine del questore Musco, è chiuso il teatro dei Servi dove da 4 giorni era in scena il dramma “De Pretore Vincenzo”, interpretato da Edoardo De Filippo. Il provvedimento censorio è preso dopo che il cardinale Micara, vicario di Roma, aveva protestato definendo lo spettacolo contrario alla morale cattolica.Maggio: numerosi scioperi durante tutto il mese per la riduzione dell’orario di lavoro nel settore metallurgico.Cuba, cresce la rivolta armata guidata da Fidel Castro contro la dittatura di Batista.Guerra civile ad Haiti. Francois Duvalier instaura una dittatura personale.
5 maggio: Giuseppe Saragat apre la crisi di governo annunciando le dimissioni dei ministri socialdemocratici.
7 maggio: la direzione della Dc, respingendo la soluzione proposta da Pri e Psdi per la formazione di un nuovo governo su base tripartita, con l’esclusione del Pli, ripropone a sua volta il quadripartito esprimendo “la sicura convinzione che, per la difesa della democrazia e per l’ulteriore sereno sviluppo del Paese, le forze democratiche debbono solidalmente determinare il programma eseguibile prima delle normali consultazioni elettorali, concorrendo a formare il governo più idoneo a svolgerlo efficacemente”. Ma il Pri respinge la proposta democristiana di un governo quadripartito giudicandolo “impotente a risolvere positivamente i problemi più urgenti ed essenziali del Paese, tra i quali la legislazione sui patti agrari, il piano di lotta contro la disoccupazione, l’attuazione dell’ordinamento regionale, la politica scolastica”.
15 maggio: nel Pacifico esplode la prima bomba termonucleare inglese.
19 maggio: Roma, nasce il governo presieduto dal democristiano Adone Zoli (dal 19 maggio 1957 al 30 giugno 1958), dopo le dimissioni del governo Segni avvenute il 6 maggio. Otterrà la fiducia con il voto determinante del MSI. Per questo motivo rassegnerà le dimissioni, ma è sollecitato dal capo dello Stato a portare a termine la legislatura. Dopo i falliti tentativi di Merzagora e Fanfani, Zoli raccoglie la sollecitazione del presidente Gronchi. Si forma così un monocolore DC che si propone come “governo d’affari” fino alle elezioni della primavera del 1958. Pella agli Esteri, Taviani alla Difesa e Tambroni agli Interni
La composizione del governo: http://www.senato.it/leg/02/BGT/Schede/Governi/0044_M.htm
21 maggio: Parigi, indebolito dalla crisi di Suez e dall’aggravarsi della situazione in Algeria, cade il governo di Guy Mollet. Gli succede il radicale moderato Maurice Bourgès-Maunoury.
23 maggio: sciopero nazionale dei lavoratori siderurgici che chiedono la riduzione delle ore lavorative da 44 a 40. La vertenza dei siderurgici per la riduzione dell’orario di lavoro fu la prima importante esperienza di iniziativa sindacale a livello settoriale.
La direzione nazionale del Psi emette un comunicato nel quale afferma che il governo Zoli riproduce tutti “gli elementi di contraddizione e di immobilismo che hanno caratterizzato i governi precedenti”, ma non esclude un sostegno al governo se questo si adoperi per favorire la maturazione delle seguenti condizioni ”(…) attuazione dell’ente Regione, ritiro dei disegni di legge in materia di Pubblica sicurezza e sul Consiglio superiore della Magistratura (…) tutela del lavoratore e del cittadino, fuori da ogni discriminazione; sviluppo e difesa della scuola pubblica (…)”. Il documento conclude con l’ammonimento al governo di non cercare appoggi a destra, perché in tal caso il Psi chiamerebbe a raccolta “tutti i socialisti, tutti i lavoratori, tutti i democratici”, nonché “le masse cattoliche, con le quali è più che attuale l’esigenza di un dialogo e dell’incontro sul terreno della democrazia, della libertà, della pace e del progresso sociale”.
25 maggio: Bolzano, al termine del congresso della Südtiroler Volkspartei (Svp) il vecchio gruppo dirigente è sostituito perché ritenuto troppo moderato. Al vertice del partito sale Silvius Magnago e tra i vicesegretari c’è Friedl Volgger, segretario generale Hans Stanek. Secondo Volgger, gli eletti appartengono “tutti alla cosiddetta linea dura, i non eletti erano considerati troppo morbidi. Nel partito era iniziata una nuova era. Si voleva porre fine alla politica dei facili compromessi e introdurre una linea più risoluta nei confronti di Roma”(Friedl Volgger, Sudtirolo al bivio, Bolzano, 1985, pag. 220).
25 – 27 maggio: Firenze, nasce l’ARCI.
25 – 26 maggio: Bologna, i rappresentanti di 800 cooperative agricole danno vita all’ANCA.
26 maggio: Il Corriere della Sera pubblica una nota critica del Partito liberale al governo Zoli, nella quale si denuncia “il pericolo che il governo monocolore democristiano si indirizzi verso il monopolio del potere, attraverso una fase di contingenti maggioranze alternative a destra e a sinistra”.
29 maggio: Roma, il presidente del Consiglio Adone Zoli si presenta al Senato per l’avvio del dibattito sulla fiducia. Nel suo discorso, respinge l’accusa di collusione con il Msi affermando: “Il nostro passato lontano e vicino è troppo coerente, perché si possa dubitare di una nostra deviazione. Noi siamo oggi e saremo domani quali ci manifestammo nel 1945, anzi nel luglio del 1943 e noi più anziani nel gennaio del 1919 e restammo fino al 1943. La nostra via è quella allora tracciata e sempre seguita (…)”.
3 giugno: gli Stati Uniti aderiscono al Patto di Bagbad e stringono accordi bilaterali con Turchia, Iran e Pakistan.
10 giugno: Adone Zoli si dimette dopo aver rifiutato i voti del Msi. Dopo il fallimento dei tentativi operati da Merzagora e Fanfani, il presidente Gronchi respinge le dimissioni di Zoli.
Sciopero nazionale unitario di 48 ore degli edili, dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto.
Giangiacomo Feltrinelli scrive alle Edizioni di stato a Mosca, dando conferma, come richiestogli da Pasternak, che “non procederemo alla pubblicazione del romanzo (…) prima della sua uscita in Urss” ed elogiando in termini superlativi l’opera dello scrittore russo.
12 giugno: nuovo sciopero nazionale dei metallurgici, indetto da FIOM, FIM e UILM, contro l’intransigenza della Confindustria che si rifiuta di aprire le trattative per la riduzione dell’orario.
14 – 15 giugno: elezioni regionali in Sardegna. Avanzano DC, PSI e monarchici. Calo del PCI.
https://www.aggiornamentisociali.it/fascicoli/luglio-1957/
I risultatihttps://www.wikiwand.com/it/Elezioni_regionali_in_Sardegna_del_1957
https://www.consregsardegna.it/wp-content/uploads/2019/10/Manuale-_Tomo_II_XV.pdf
17 giugno: nuovo sciopero indetto da FIOM, FIM e UIL contro l’intransigenza della Confindustria nella trattativa sulla riduzione d’orario
22 giugno: Mosca, riunione del Comitato centrale del PCUS. Si afferma la linea di Krushev che esclude il “gruppo anti partito” di Molotov, Malenkov, Kaganovic e Scepilov. Qualche giorno dopo saranno espulsi dal Pcus.
27 giugno: sciopero mezzadrile indetto dalla Federmezzadri.
Danilo Dolci e Alberto Carocci, direttore di Nuovi argoment, sono condannati a 2 mesi di reclusione dal Tribunale di Palermo per aver pubblicato “Inchiesta a Palermo”, definita dai giudici “pubblicazione oscena”.
28 giugno: Benevento, il vescovo esprime la sua condanna per la rappresentazione teatrale in città di una commedia di Aristofane, nel corso della quale si verificano incidenti provocati da giovani cattolici.
Emilio Lussu, durante un intervento al Senato, definisce don Luigi Sturzo (che aveva sollevato in alcuni interventi e insieme all’on. Boggiano Pico la question dei poteri del capo dello stato ndr)“simbolo vivente di quell’integralismo clericale, reazionario, anti repubblicano e antidemocratico che vorrebbe seppellire questa grande conquista nostra uscita dalla resistenza e dalla liberazione”.
1 luglio: il quotidiano Il Popolo, organo della Dc, accusa don Luigi Sturzo di “aver compiuto ancora una volta (e altre volte ha fatto ciò) il grande errore di sollevare problemi e di avanzare critiche di funzionamento della democrazia in Italia, dimenticando la presenza dei comunisti e la faccia tosta con cui essi approfittano di ogni libertà per approssimarsi al giorno in cui potranno sopprimere la libertà”.
2 luglio: Torino, la Fiat presenta la nuova utilitaria 500, che verrà venduta in 3.678.000 esemplari in 15 anni
5 luglio: approvato un emendamento proposto da Guido Cortese alla legge di proroga della Cassa per il mezzogiorno che destina a quest’ultima il 40% degli investimenti totali, a qualsiasi titolo effettuati, dagli enti e dalle aziende industriali a partecipazione statale.
9 luglio: nuovi scontri tra arabi e israeliani lungo le alture di Golan.
13 luglio: intervenendo al Consiglio nazionale democristiano, a Vallombrosa (Ar), Amintore Fanfani parla di una “competizione democratica” con il Psi.
18 luglio: Parigi, il governo assume poteri straordinari per reprimere l’attività del Fronte di liberazione algerino.
19 luglio: nel rapporto Italian political crisis, i funzionari americani scrivono: “la Montecatini (chimica), la Fiat (automobili), la Snia Viscosa (fibre sintetiche), la Pirelli (gomma), la Edison (elettricità) ostacolano la crescita dell’economia nazionale (…) seguendo una politica di profitti molto alti accompagnata da una lenta crescita dei prezzi, e favorendo l’allontanamento della domanda per i beni di consumo essenziali (…) gli accentramenti e gli sperperi dell’intervento pubblico nuocciono all’espansione economica del paese in misura fors’anche superiore (…) Così grande è l’intervento del governo italiano nell’industria nazionale, che se esso tendesse ad appoggiare una politica economica ben definita, non vi sarebbe neppure bisogno di nazionalizzazioni o di altri interventi speciali”.
Washington, in un documento del Dipartimento di stato che analizza la situazione politica italiana, si fanno i nomi di Mario Scelba, Giuseppe Pella, Paolo Emilio Taviani e Giulio Andreotti, indicati come “amici fedeli degli Stati Uniti”.
Muore Curzio Malaparte.
23 luglio: Antonio Giolitti si dimette dal Pci e si iscrive al Psi.
25 luglio: la Tunisia diventa una repubblica. Deposto il bey di Tunisi, Mohammed el-Amin, Bourghiba viene eletto presidente.
27 luglio: redatto in ambito Sifar un documento proveniente da “Ines”, organismo occulto mai identificato, che ha per oggetto “Carteggio Organizzazione O”. qualche giorno dopo è autorizzata la distruzione del carteggio riguardante l’Organizzazione O.
29 luglio: varo della legge che fissa gli incentivi industriali per il Mezzogiorno, cui andrà destinato il 40% degli investimenti totali dell’Iri e dell’Eni e 60% di quelli per nuovi impianti industriali. L’intervento straordinario è prorogato fino al 1969 ed è rifinanziato il fondo di dotazione. Per disciplinare le aree e i nuclei di sviluppo industriale nel Mezzogiorno verranno creati dei consorzi di enti locali.
Agosto: Roma, il Parlamento approva la legge per la pensione ai contadini: pensione a 65 anni e tredici mensilità.
7 agosto: Giangiacomo Feltrinelli risponde a Giorgio Amendola – che al quotidiano Il Giorno di Milano aveva dichiarato, in merito all’allontanamento dal Pci di numerosi intellettuali a seguito dei fatti di Ungheria, che “la perdita di piccole frange di intellettuali non è fenomeno rilevante” e che costoro rappresentano “solo la frangia meno legata alla massa” – con una lettera nella quale rileva, fra l’altro, che “gli spiacevoli distacchi dal partito sono gravi (…) perché, contrariamente alle tue affermazioni, non toccano solo alcune ‘frange’ (sull’improprietà di questo termine non mi soffermo oltre), ma strati ben più larghi di compagni di base, operai, casalinghe, semplici militanti delle nostre cellule e sezioni (…)”.
17 agosto: Roma, il diplomatico sovietico con il quale ha conferito, il 12 agosto, Matteo Secchia stila una relazione sul contenuto dell’incontro: “Secchia mi ha riferito che sta continuando l’ondata di fermento e criticismo nella cerchia degli intellettuali vicini al Pci. Dopo Giolitti sono usciti dal partito il professor Muscetta, lo scrittore Italo Calvino ed alcuni altri. La segreteria del Partito non dà alcuna indicazione generale ai segretari delle organizzazioni di base come comportarsi nei confronti degli intellettuali ‘liberaleggianti’. Recentemente, ad esempio, il segretario della sezione ‘Pantheon’ del Pci si è rivolto al compagno Secchia pregandolo di suggerirgli come comportarsi con un gruppo di intellettuali che sta letteralmente sabotando tutto il lavoro della sezione (…) Secchia ha poi fatto notare che se tali difficoltà sorgono a Roma, dove si trova l’apparato centrale del partito, in periferia la situazione è ancora più problematica. Feltrinelli ancora non ha dichiarato di voler uscire dal partito, ma ha già smesso di dare soldi al partito. Secondo alcune voci, egli finanzierebbe la rivista Tempi moderni, il cui primo numero uscirà nel prossimo ottobre-novembre. La rivista sarà diretta da Cesarini-Sforza e Onofri, usciti recentemente dal Pci. Essi saranno affiancati da intellettuali come Crisafulli e altri, espulsi dal Pci durante i fatti di Ungheria. Si dice che l’editore Einaudi parteciperà alla pubblicazione della rivista. Secchia ha affermato che probabilmente si tratterà di una rivista forte e pericolosa, poiché potrà disporre di una solida base finanziaria ed editoriale e di collaboratori molto validi”.
19 agosto: undici minatori muoiono in seguito all’esplosione di una zolfatara a Trebbia di Caltanisetta. Negli ultimi cinque mesi, nella zolfatara avevano perso la vita altri 23 minatori.
Amintore Fanfani, in un discorso di commemorazione della figura e dell’opera di Alcide De Gasperi, teorizza l’indipendenza dei cattolici dalla gerarchia ecclesiastica, provocando qualche giorno dopo la dura reazione dell’Osservatore Romano.
25 agosto: Laos, diviene primo ministro il principe Souvannah Phouma che associa al governo i comunisti.
26 agosto: l’Urss sperimenta il suo primo missile balistico intercontinentale.
29 agosto: il governo, presieduto dal romagnolo Adone Zoli, restituisce alla famiglia la salma di Benito Mussolini. Era stata affidata, fino a quel momento, dal questore di Milano alla custodia dei padri cappuccini del convento di Cerro Maggiore.
31 agosto: la federazione della Malesia cessa di essere protettorato inglese e dichiara la propria indipendenza.
Settembre: scontri alla frontiera tra Tunisia e Algeria.
1° settembre: dalla fusione fra le due compagnie di trasporto aereo partecipate dall’Iri, Alitalia e Linee aeree italiane (Lai), si costituisce la società di bandiera Alitalia-Linee aeree italiane, che impone il monopolio statale sui trasporti aerei nazionali
6 settembre: Sorrento, muore Gaetano Salvemini.
9 settembre: San Donaci (Brindisi), muoiono due braccianti durante gli scontri con la polizia. La protesta bracciantile è stata provocata dalla grave crisi vitivinicola.
12 settembre: Roma, firmato, dopo un anno di lotte e trattative, il contratto degli edili. Si ottiene un aumento medio del 9 per cento, un aumento delle varie indennità e la tariffa di cottimo viene elevata dal 15 al 20 per cento.
14 settembre: Roma, Velio Spano, rientrato da Mosca, presenta una relazione alla segreteria nazionale del Pci: “Durante la riunione del comitato centrale del Pcus è ritornata in discussione la questione di Pasternak e del suo libro. I compagni sovietici, sempre preoccupanti della eventuale pubblicazione da parte di Feltrinelli o di qualche editore occidentale, ci chiedono di intervenire ancora. A questo proposito essi ci hanno rimesso la lettera di diffida di Pasternak con la sua firma autografa e mi pregano di fare in modo che qualcuno di noi la faccia vedere a Feltrinelli per avvalorare la presa di posizione di Pasternak stesso”.
15 settembre: Germania, si svolgono le elezioni politiche che vedono la vittoria dell’Unione democratico-cristiana (Cdu-Csu) con il 50,2% dei voti; i socialdemocratici ottengono il 31,8%, e i liberali il 7,7%.
17 settembre: New York, Dag Hammarskjold confermato segretario generale delle Nazioni Unite.
24 settembre: Usa, gravi incidenti razziali a Little Rock in Arkansas in seguito all’ammissione di studenti di colore nelle scuole, secondo il pronunciamento della Corte suprema del 1954.
25 settembre: Washington, Egidio Ortona annota nel suo diario: “Pella sembra quasi affetto da un complesso di colpa tanto vorrebbe sbracciarsi e giustificare (con Foster Dulles ndr)il viaggio in Iran del presidente della repubblica (avvenuto poco tempo prima), la nostra politica dei petroli etc. etc.”
27 settembre: durante il Comitato centrale comunista, Giorgio Amendola, responsabile dell’Organizzazione, annuncia che 200.000 iscritti non hanno rinnovato la tessera.
Muore Leo Longanesi.
Ottobre: Bologna, firmato l’accordo provinciale per gli autoferrotranviari. Oltre agli obiettivi generali, viene ottenuta per la prima volta la riduzione d’orario a parità di salario
1 ottobre: S. Marino, le sinistre vincono le elezioni. Ma, dopo la defezione di due esponenti di sinistra che passano all’opposizione, la maggioranza socialcomunista al governo rifiuta di dimettersi come richiesto dalla Dc. Il governo italiano costituisce, quindi, un “governo ombra” democristiano a San Marino ed attua il blocco militare attorno alla piccola Repubblica. Il britannico Economist commenterà: “E’ un saggio di politica di potenza a basso voltaggio”. Gli Stati Uniti riconoscono il nuovo governo sammarinese. La CIA apre un suo ufficio nella RepubblicaPer saperne di piùhttps://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/gli-anni/la-repubblica-popolare-di-san-marino
Roma, il Sifar ricostituisce l’Organizzazione O.
4 ottobre: l’URSS mette in orbita lo Sputnik I, primo satellite artificiale terrestre. Pesa 82 chili, ha un diametro di 57 centimetri e compie un giro della terra in 95 minuti.
6 ottobre: il movimento Unità Popolare fondato da Tristano Codignola, decide di confluire nel Psi.
8 ottobre: Cellino San Marco (Br), nel corso di una manifestazione contadina, le forze di polizia intervengono con estrema violenza, ferendo 5 braccianti.
9 ottobre: un gruppo operativo del SAD del SIFAR (maggiori Accasto e Rossi, capitano Terrazzini, tenente Castagnola, maresciallo Cardiache) è inviato negli Stati Uniti per un corso di addestramento. Li accompagna Robert Peter, funzionario della CIA e responsabile, all’epoca, della Gladio italiana. Il SAD è diretto dal tenente colonnello Caudille, mentre il maggiore paracadutista Accasto è il responsabile del Gac. Il corso terminerà il 15 novembre.
Firenze, firmato da FIOM, FIM e UILM e la direzione del Nuovo Pignone l’accordo per la riduzione dell’orario da 48 a 44 ore settimanali a parità di retribuzione e distribuite in 5 giorni lavorativi.
10 – 14 ottobre: Palermo, all’Hotel delle Palme si incontrano i rappresentanti della mafia siciliana con le famiglie italo-americane. Oggetto del vertice: il mercato del traffico della droga (vista dell’imminente inutilizzabilità di Cuba) e la riorganizzazione delle famiglie dell’isola. Sono presenti: Joe Bonannno (Joe Bananas) e il suo stato maggiore: Galante, Bonventre, Garofalo, Di Bella, Priziola, Vitale, Magaddino, Genco Russo, Diego Plaja, Mimi La Fata, Vincenzo Rimi, Gaspare Magaddino, Cesare Manzella, Calcedonio Di Pisa. Molto probabilmente partecipano al vertice anche Salvatore Greco (Il Senatore) e Michele Sindona. Trait d’union tra le famiglie americane e quelle siciliane è Pietro Davì. La direzione dell’Hotel mette a disposizione per l’incontro la suite Wagner, dove il compositore scrisse il terzo atto del Parsifal.
15 ottobre: entrano in vigore le norme per l’esecuzione di una indagine sulla polverizzazione, la frammentazione e la dispersione delle proprietà fondiarie.
16 – 20 ottobre: Milano, congresso nazionale del Psdi che segna una battuta di arresto nella politica di apertura al Psi.
19 ottobre: la Jugoslavia riconosce la Repubblica democratica tedesca e rompe le relazioni diplomatiche con quella Federale.
23 ottobre: diventa legge il provvedimento di estensione della pensione ai contadini.
25 ottobre: sicari partiti dalla Sicilia uccidono negli Stati Uniti il boss Albert Anastasia.
Roma, si aprono le trattative per la riduzione dell’orario di lavoro per i metallurgici.
Rinviato a giudizio il vescovo di Prato, monsignor Pietro Fiordelli.
27 ottobre: Roma, il presidente del Consiglio, Adone Zoli, delega al direttore del Sifar la facoltà di concedere il Nulla Osta di Sicurezza (Nos).
29 ottobre: Mosca, il maresciallo Zhukov, eroe della seconda guerra mondiale, è sollevato dall’incarico di ministro della Difesa ed è sostituito dal maresciallo Malinovski.
Novembre: Ravenna, aperto lo stabilimento petrolchimico dell’ANIC. La CGIL fatica a ricavarsi uno spazio dentro l’azienda: alle prime elezioni della Commissione Interna non trova i candidati per presentare la lista. A lungo boicottata, non è grado di diffondere volantini e stampa sindacale. I suoi iscritti subiscono forti penalizzazioni di professionalità e passaggio di qualifica.
1 – 4 novembre: Senigallia, si svolge il VI congresso nazionale della Federazione anarchica italiana.
3 novembre: Lecco, muore durante un comizio Giuseppe Di Vittorio, segretario generale della CGIL. Agostino Novella nuovo segretario della Cgil.
https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/biografie/giuseppe-di-vittorio
La mattina, poche ore prima di morire, Giuseppe Di Vittorio tiene questo discorso ai dirigenti e agli attivisti sindacali di Lecco
www.cgilumbria.it/lultimo-discorso-di-di-vittorio/
Mosca, l’URSS mette in orbita lo Sputnik II. Ha a bordo il primo essere vivente lanciato nello spazio, la cagnetta Laika.
14 novembre: Mosca, vertice dei partiti comunisti. Partecipa anche il leader cinese Mao Tse-tung. Intervenendo alla conferenza, Palmiro Togliatti afferma: “Finita la guerra, esisteva in Italia una situazione tale che noi avremmo potuto con relativa facilità conquistare il potere e metterci sulla via della costruzione di una società socialista. La grande maggioranza del popolo ci avrebbe sostenuto e seguito. Ma il paese era occupato dalle forze armate americane e inglesi e questa via non poté essere seguita perché una rivolta armata contro le forze anglo-americane sarebbe stata in quel momento una cosa assurda oltreché una sicura sconfitta”.
Apalachin, Stato di New York, riunione dei capi della mafia americana. Vengono spiegati i termini dell’accordo raggiunto a Palermo. Le famiglie italiane sono rappresentate da Giuseppe Settecasi, il numero uno dell’agrigentino. Il summit è interrotto dall’irruzione della polizia.
15 novembre: il ministro delle Partecipazioni statali invia una circolare in cui ricorda che la divisione fra le aziende private e quelle a partecipazione statale “riguarda le aziende sotto qualsiasi forma costituite” ed impone che “tutte le aziende e società interessate provvedano immediatamente, ciascuna nella propria competenza, in obbedienza al comando legislativo”
16 novembre: Parigi, vertice dei capi di Stato e di governo dei paesi della NATO. Decisa l’installazione di basi missilistiche in Europa.
17 novembre: Praga, Antoni Novotny è il nuovo capo di Stato cecoslovacco.
Castelfirmiano (Bz), nella spianata di un castello semidiroccato si svolge una manifestazione di massa dei sudtirolesi promossa dalla Südtiroler Volkspartei. E’ una manifestazione di protesta e il leader del partito Silvius Magnago lancia lo slogan “Los von Trient” (via da Trento), ossia i sudtirolesi non vogliono più essere condizionati dalla maggioranza regionale trentina e pretendono l’autonomia della provincia di Bolzano. Tra la folla viene anche distribuito un volantino dai toni violenti contro l’Italia firmato Bas, ossia Befreiungsanschuss Südtirol (Comitato di liberazione del Sudtirolo), organizzazione clandestina che a Castelfirmiano fa il suo esordio. Il volantino è stato scritto da Josef (Sepp) Kerschbaumer, fiduciario della Svp a Frangarto di Appiano.
18 novembre: gli esponenti del Pci, Alberganti e Scotti, incaricati di parlare con Giangiacomo Feltrinelli da Mario Alicata dopo la pubblicazione del libro di Boris Pasternak “Il dottor Zivago”, per conto dei vertici del Pci che non hanno gradito il suo comportamento, riferiscono: “Feltrinelli ha ribadito quanto ebbe a dirci separatamente in una conversazione precedente: – timore, e, per alcuni settori convinzione che nell’Urss non si attua appieno il XX Congresso; la correzione degli errori non potrà farsi seriamente fino a quando non ci sarà separazione di poteri fra Partito e Stato; – dubbi sull’intenzione dei dirigenti sovietici di attenuare o eliminare l’accentramento burocratico con le misure del decentramento industriale. Riguardo al nostro Partito: – non si va avanti sulla strada tracciata dall’8° congresso; – il nostro quotidiano è malfatto e male orientato. Alle nostre obiezioni ed argomentazioni ha in parte corretto e attenuato alcuni suoi giudizi, pur restando sostanzialmente sulle posizioni di partenza. Ha dichiarato più volte che esprimeva quelle opinioni perché si sente militante del nostro Partito, nel quale intende rimanere”.
23 novembre: esce nelle librerie il romanzo di Boris Pasternak “Il dottor Zivago”, edito da Feltrinelli.
27 novembre: Roma, la Camera vota l’articolo 10 della legge sui patti agrari, relativo alla disdetta per giusta causa.
28 novembre: Roma, Confindustria e le federazioni di categoria aderenti a CGIL, CISL e UIL firmano l’accordo per il contratto nazionale dei lavoratori dolciari. Oltre a miglioramenti salariali è prevista l’estensione del precedente accordo aggiuntivo su qualifiche e indennità di disagio, valevole per le regioni settentrionali, a tutto il territorio nazionale.
Mario Alicata invia il suo rapporto alla segreteria nazionale del Pci sul conto di Giangiacomo Feltrinelli: “Sull’attività della Biblioteca Feltrinelli non ci sono osservazioni particolari da fare. Per il momento essa è orientata in senso strettamente tecnico, più ancora che scientifico, senza nessuna implicazione d’ordine politico. L’orientamento dei compagni che ci lavorano è buono per quanto riguarda i compagni Procacci, Cortesi e Della Peruta, più equivoco e incerto per quanto riguarda Del Bo. Cafagna per il momento mantiene un atteggiamento assai riservato e non ha preso nessuna posizione pubblica contro il Partito. Anche sulla nuova sezione economica ora creata non c’è per il momento alcuna osservazione da fare, salvo che nel comitato direttivo, insieme però a numerosi non comunisti, anche Giolitti. Leonardi, che la dirige, sostiene ch’essa svolgerà un’attività di ricerca rigorosamente scientifica. Nel comitato direttivo della sezione c’è anche il compagno Trentin. Diversa è la situazione alla Casa editrice. In primo luogo, Feltrinelli s’è sbarazzato in un modo o nell’altro di tutti i compagni che resistevano in modo attivo alla sua nuova politica editoriale, trasferendo Diemoz a Roma, licenziando Occhetto. (Con evidente scopo di rappresaglia ha licenziato dalla sede romana della sua società di distribuzione anche la moglie di Terenzi). Feltrinelli finanzia la rivista di Giolitti, finanzia e distribuisce la rivistina di Fortini-Guiducci, Ragionamenti, ha fatto sviluppare sulla rivista Cinema nuovo una campagna disfattista contro la politica culturale del partito, alla quale purtroppo hanno partecipato alcuni compagni quali Massimo Puccini di Roma e Paolo Gobetti (la rivista è diretta da un indipendente di sinistra, Aristarco). Per la produzione libraria, Feltrinelli ha decisamente rallentato il vecchio programma e spinto avanti la pubblicazione di una serie di testi neocapitalistici; si accinge a pubblicare la Storia della rivoluzione russa di Sukanov. Egli inoltre ha dato (nonostante le sue promesse) un tono nettamente scandalistico alla pubblicazione del libro di Pasternak, alimentando per 2-3 settimane una campagna su L’Espresso e su altri quotidiani milanesi, concedendo un’intervista, che si acclude, al Corriere d’informazione, organizzando una conferenza stampa in un albergo di Milano (si acclude ritaglio del Popolo che ne dà notizia). Questi i fatti. Debbo aggiungere che il compagno Ulisse sollecita una nostra decisione in merito all’atteggiamento che L’Unità deve prendere di fronte alla questione Pasternak e più in particolare sul libro; che alla riunione della Commissione cultura nazionale, i compagni Trombadori, Rossanda, Ragionieri hanno posto tutti la questione fra il Partito e Feltrinelli; che il compagno Alberganti, mentre firma la lettera che si acclude, fa capire che se la cosa dipendesse da lui, saprebbe come risolverla; la compagna Rossanda ha convocato nei giorni scorsi alla federazione di Milano Feltrinelli e ha avuto con lui una discussione, di cui però non ho avuto ancora nessuna relazione”.
Bolzano, emessa la sentenza al processo contro quattordici imputati appartenenti al gruppo di Hans Stieler, tutti accusati di associazione sovversiva, propaganda antinazionale e attentato alla sicurezza degli impianti elettrici per una mezza dozzina di attentati compiuti in Alto Adige dal settembre 1956 al gennaio 1957. Tutti i condannati sono sudtirolesi e tra loro figurano Hans Stieler, suo fratello Josef Stieler e Luis Amplatz (quest’ultimo condannato solo al pagamento di un’ammenda per detenzione di polvere da sparo). Il dirigente della Südtiroler Volkspartei Friedl Volgger, arrestato all’inizio delle indagini, è stato prosciolto in istruttoria. Scriverà Amplatz : “nel corso dell’insurrezione politica del Sudtirolo contro l’Italia, che incominciò nel 1956 con il gruppo Stieler e proseguì nel 1958 con alla testa Josef Kerschbaumer di Fragart, George Klotz di Walten nella Val Passiria, Jörg Pircher di Lana, Karl Tietscher di Brunico e la mia modesta persona, avemmo diverse conversazioni preliminari con importanti personaggi politici in Austria. Le prime conversazioni le avemmo a Innsbruck col giornalista Wolfang Pfaundler, che ci mise poi in contatto col giornalista Fritz Molden di Vienna. Wolfang Pfaundler aveva il compitodi provvedere alla propaganda, Fritz Molden al denaro e alle armi. Questa collaborazione riuscì molto bene. Ricevemmo ottime armi, che poi furono trasportate da altre persone nel Sudtirolo”. Molden, già agente dell’OSS e marito di Eleonore Dulles, è l’organizzatore delle Staybehind nets austriache. Molden sostiene anche l’attività del Bas. Il gruppo riceverà aiuti anche dalla Kulturwerk für Südtirol (Opera culturale per il Sudtirolo) di Monaco di Baviera, collegata al Bergisel Bund di Innsbruck e animata da Josef Ertl, membro del Partito liberale tedesco che nel 1969 sarà ministro dell’Agricoltura nel governo di Bonn.
4 dicembre: il direttore del Sifar generale Giovanni De Lorenzo comunica al generale Mancinelli dello Stato Maggiore della Difesa la “assoluta necessità” di far rimanere le forze di resistenza, tra le quali la stay-behind Gladio, “strettamente occulte” a motivo delle notevoli ripercussioni che si avrebbero in campo politico se dovesse trapelare la minima indiscrezione su quanto è in atto.
8 dicembre: Rossana Rossanda invia a Mario Alicata la sua relazione sul conto di Giangiacomo Feltrinelli: “Caro Mario, come ho già detto ai compagni Longo, Amendola e Barca ho avuto il previsto colloquio con Feltrinelli. Ti riassumo brevemente le posizioni che ne sono uscite, ed il mio punto di vista. 1) Inizialmente F. ha respinto la mia accusa di aver montato uno scandalo a fini pubblicitari. Ha dichiarato che questo non era nelle sue intenzioni; che nessun scandalo ci sarebbe stato se il volume non fosse stato proibito; che egli si era limitato a dare alcune interviste per condizionare la stampa avversaria. Su questo punto, che io ho distrutto in modo piuttosto pesante, ha finito col riconoscere di aver fatto male a dare le interviste; e che queste costituivano obiettivamente un danno per il Partito. Mi ha dichiarato di essere profondamente dispiaciuto per lo sdegno dei compagni. 2) Per il futuro, ha ammesso di dover controllare attentamente la pubblicità della casa ed ha promesso che non ci saranno più scandali. Mi ha informato di avere in corso di pubblicazione una serie di volumi, uno o due dei quali potevano assumere un carattere delicato, come una raccolta di scritti sui sindacati nell’Urss, a cura del figlio di Longo, o un vecchio libro di Nagy. Mi ha detto che è disposto a discutere con noi tutta la sua produzione. Su questo punto, io ho detto semplicemente che, a mio avviso, e prescindendo dalla posizione che il P. avrebbe preso verso di lui, in quanto egli restasse nel P. bisognava assolutamente che questa discussione ci fosse, franca e continuativa – e non su un terreno personale, ma proprio politico. Egli ha dichiarato di desiderarla per ovviare ad altri inconvenienti. 3) Per quanto riguarda il suo posto nel P. – avendogli io detto che eravamo tutti arrabbiati che un membro del P., con la tessera in tasca, facesse quel genere di campagna; che nessuno di noi era disposto ad ammettere che questi fossero dei termini d’una qualsiasi battaglia politica; e che se egli non intendeva difendere le proprie posizioni correttamente, e come tutti noi, io e molti compagni come me ritenevano preferibile metterlo fuori, e che se ne andasse – egli mi è parso sinceramente colpito e preoccupato. Ha sostenuto con calore di essere un fedele persuaso della linea dell’8° Congresso e di voler restare nel Partito. In conclusione, la conversazione è durata 2 ore e mezza (…) A questo punto la cosa è finita in nulla; recensito appena dai giornali, il libro è già scomparso dalle vetrine (…) Il mio parere è che nel F. agiscano vanità e confusione, non una effettiva malafede. Una sua direzione, o almeno condizionamento, è possibile (…) D’altra parte, se un condizionamento è difficile, è tuttavia sempre preferibile al lasciar andare la Casa e gli Istituti alla deriva, fuori da ogni nostra possibile azione e controllo. Ritengo che un provvedimento disciplinare di espulsione non allontanerebbe tutti i compagni e le simpatie da questi organismi; creandovi una certa atmosfera di vittimismo, potrebbe accrescere la confusione. Resta, eventualmente, il problema di far sentire ufficialmente al F., come personalmente ho fatto io e forse altri, che ha passato il segno. Mantengo l’opinione che questo potrebbe avvenire in forme regolari a Milano, e perfino nella sua cellula; ma sono la sola a pensarla così; un biasimo della cellula, duro, sarebbe la cosa a mio avviso più pedagogica per lui e per tutti. I compagni Longo, Amendola e anche Alberganti e Scotti sono invece d’opinione di trattare le cose a Roma”.
13 dicembre: il Comitato centrale della FIOM elegge Lama e Boni segretari generali.
17 dicembre: Roma, si svolge a Botteghe oscure l’incontro fra Feltrinelli, Longo, Alicata e Bonazzi che lo mettono in stato di accusa per i suoi comportamenti e la pubblicazione del libro di Boris Pasternak. A conclusione, è assunto a carico dell’editore il provvedimento di deplorazione per i suoi comportamenti, ritenuti “incompatibili con i doveri di ogni militante comunista”, come stabilito dall’articolo 5 del partito: “Gli atteggiamenti – dice la nota – che sono apparsi diretti ad alimentare la campagna antisovietica e anticomunista dei nostri nemici di classe e di certi gruppi politici ed intellettuali schieratisi contro il partito, non possono essere giustificati nemmeno nel quadro della libertà di ricerca culturale e di autonomia degli organismi che fanno capo al compagno Feltrinelli. La Segreteria del Partito, di conseguenza, invita il compagno Feltrinelli a tenere conto di questa critica e dei suoi doveri di militante, in modo che non abbiano più a ripetersi i fatti lamentati (…)”.
19 dicembre: Roma, intervenendo alla Camera dei deputati, il comunista Gullo presenta un’interpellanza contro “l’ingerenza del clero nella propaganda elettorale”.
22 dicembre: il sistema telefonico italiano passa completamente nelle mani pubbliche attraverso la STET, finanziaria dell’IRI.
Roma, Il giornalista Manlio Cancogni e il direttore de L’Espresso Arrigo Benedetti, sono condannati a otto mesi senza la condizionale per diffamazione, in seguito alla pubblicazione di una serie di articoli sui rapporti tra Immobiliare Spa e giunta del Comune di Roma.
23 dicembre: Giangiacomo Feltrinelli scrive allo studioso tedesco Bert Andreas, che gli aveva espresso i suoi timori per eventuali rappresaglie sovietiche sull’Istituto Feltrinelli, affermando: “Pasternak. La questione non è puramente letteraria ma ha anche un significato politico. Non posso né voglio evitarlo. Il significato politico non è sicuramente contrario all’Unione Sovietica tout court, bensì a certe forze che continuano a detenere una posizione molto importante. In questo senso l’intera faccenda mi è stata consigliata proprio dall’Unione sovietica. Se Tito e Gomulka assumono una posizione autonoma, la cosa ha anche un significato politico di fronte all’Unione Sovietica, ma non per questo costoro rientrano nelle grazie degli imperialisti. Diverse persone capiscono tutto ciò, anche in Urss. All’Istituto non può venire alcun danno. Le signore di M. non saranno così stupide. Quando erano qui hanno dimostrato di comprendere piuttosto bene la situazione. Ordini dall’alto possono ostacolare i buoni rapporti, ma se così avvenisse questi si ristabiliranno in futuro. E’ giocoforza e non può essere diversamente. D’altra parte tutto ciò non può che migliorare i rapporti con altri Istituti”.
26 dicembre: Il Cairo, quarantacinque paesi, tra cui URSS e Cina, partecipano alla Conferenza dei paesi afro – asiatici.