
Giovani Costruttori di Pace nel
Cantiere di Barbiana
Ricostruiamo una Coscienza di Pace
4-6 aprile 2025
Barbiana-Vicchio (FI)
Festival Internazionale della Letteratura Working Class

Referendum, ecco perché 5 sì cambiano l’Italia
Si vota l’8 e 9 giugno. Una guida per orientarsi sui quesiti referendari che puntano a migliorare la condizione di vita dei lavoratori e dare cittadinanza a chi ancora non ce l’ha
Daniela Zero – collettiva.it
https://www.collettiva.it/speciali/referendum-2025/referendum-ecco-perche-5-si-cambiano-litalia-qy51xeld
https://www.cgil.it/referendum/informazioni-cgil-referendum-2025-h4zhyjmi

Energia di sinistra
La sinistra deve ripensare il disegno complessivo dell’intera battaglia politica perché restano definiti poco incisivamente i suoi obiettivi generali. Deve capire come motivare i cittadini, come trasmettere loro il movimento, un’energia paragonabile a quella che anima le destre. Come proporre gli antichi ideali di emancipazione in modo da essere compresi anche dai molti che la destra induce a confondere il progresso col futurismo, la sicurezza con la rabbia, la libertà con la guerra.
Carlo Galli
da strisciarossa

Eleonora Martini
https://ilmanifesto.it/sicurezza-lurgenza-di-salvini-diventa-decreto-legge
5 aprile 2025. Decreto sicurezza, un colpo durissimo alla democrazia

Dal reato di blocco stradale alla fine della libertà di manifestare, dall’inasprimento delle pene al sostegno finanziario agli agenti: perchè il provvedimento è un attacco ai diritti senza precedenti
Emanuele Di Nicola – collettiva.it
Un attacco gravissimo alla democrazia, un colpo letale alla libertà delle persone e al diritto di manifestare il proprio dissenso: tale è il decreto sicurezza, approvato dal Consiglio dei ministri del governo Meloni.
In Italia, dunque, sarà molto difficile se non impossibile criticare la maggioranza in carica attraverso le iniziative classiche di mobilitazione che le organizzazioni sociali – come il sindacato – hanno portato avanti per tutta la loro Storia. E soprattutto viene leso un diritto fondamentale dei cittadini e delle cittadine nel nostro Paese.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/decreto-sicurezza-un-colpo-durissimo-alla-democrazia-g44v237w
5 aprile 2025: in piazza contro il riarmo
Manifestazione M5s contro il riarmo, la diretta da Roma: Conte: “Siamo in 100mila, qui parte alternativa al governo”
La manifestazione contro il riarmo in diretta da Roma oggi sabato 5 aprile, gli aggiornamenti in tempo reale dalle ore 13:00 sul corteo promosso dal Movimento 5 Stelle. Il ritrovo è avvenuto alle ore 13, il corteo è partito da piazza Vittorio Emanuele II alle ore 14 e finirà in via dei Fori imperiali, dove su un palco parleranno esponenti politici e della società civile. Tra i partiti politici ci sono anche Alleanza Verdi-Sinistra e anche una delegazione del Partito democratico. Elly Schlein non è in piazza, ha dichiarato di non condividere tutto ma di essere d’accordo su diversi punti fondamentali. Non ci sono invece i partiti centristi Azione e Italia viva.
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https://www.fanpage.it/live/manifestazione-roma-contro-riarmo-diretta-live-5-aprile/
Conte chiude la manifestazione per la pace: “Siamo 100mila”. “Si rompe luna di miele costruita da Meloni con bugie”
Oltre 100 mila partecipano a Roma alla manifestazione “No riarmo” secondo gli organizzatori del Movimento 5 stelle. Prima il corteo per le vie della Capitale, poi i Fori Imperiali gremiti in nome della pace. E dal palco Giuseppe Conte rilancia l’attacco al governo Meloni: “Oggi noi stiamo piantando un pilastro molto solido, fermo, per costruire un’alternativa di governo“, sottolinea il presidente del M5s. Alla manifestazione la segretaria del Pd Elly Schlein manda una delegazione del partito. Sul palco si avvicendano una trentina di interventi: tanti gli esponenti M5s, a moderare c’è la vicepresidente Paola Taverna. I primi a parlare sono l’ex presidente della Camera Roberto Fico e la governatrice della Regione Sardegna, Alessandra Todde. Ci sono i capogruppo al Senato, alla Camera e al Parlamento europeo, Stefano Patuanelli, Riccardo Ricciardi e Pasquale Tridico, presenti anche Giuseppe Onufrio di Greenpeace, l’economista Usa Jeffrey Sachs, il parlamentare europeo belga di Left Marc Botenga, Elisa Sermarini della Rete dei numeri pari, il presidente di Arci Walter Massa, Emiliano Manfredonia delle Acli, padre Alex Zanotelli e Flavio Lotti della Tavola della pace. Prende la parola, tra gli applausi, anche il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio. Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs inquadrano la “piazza pacifista M5S come passaggio obbligato per l’alternativa di governo”. Il Pd rivendica di esserci con una presenza comunque “importante”. Della delegazione fanno parte una decina di parlamentari, tra i quali il capogruppo al Senato Francesco Boccia
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https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/04/05/roma-scende-in-piazza-il-popolo-della-pace-associazioni-e-societa-civile-in-corteo-con-i-5-stelle/7941591/
Campi Bisenzio. La GKN in piazza…
Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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Oops, l’abbiamo fatto di nuovo…

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
C’è un Festival Working Class perchè c’è una lotta
C’è una lotta perché c’è un Festival Working Class

Farebbero ancora notizia i nostri licenziamenti se non ci fosse questo Festival?
Salirebbe così forte la domanda di intervento pubblico?
Sarebbe così ineludibile la domanda: cosa volete fare di questo stabilimento ed esiste e chi è il soggetto che pagherebbe 18 milioni di euro di debito per liquidare la ex Gkn?
E’ stato un lento logoramento della nostra narrazione trasformandola dall’epica del luglio 2021 ad arrivare alla stanca dell’ultima procedura di licenziamento.
La narrazione tossica del sistema attacca la narrazione delle nostre vite per sovrascriverla. La nostra storia deve diventare cronaca, la cronaca cronachetta, il nostro passato dimenticato, il nostro presente la ripetizione quotidiana dello stessso giorno rassegnato, il nostro futuro non deve essere nemmeno immaginato semplicemente perchè non deve arrivare mai.
Allora, la necessità di autonarrarci dimostra la propria utilità qui e ora. Per noi e per tutte le Gkn che verranno. Per chi lavora in fonderia, libreria, ristorazione, logistica, tessile, pubblico impiegno ecc., per chi è precaria/o, disoccupata/o.
Più loro ci riducono a nulla, più noi saremo tutto.
Oggi il Festival continua, h 18.00 corteo, “siamo pubblica utilità”
#insorgiamo

Ken Loach*: «Sollevarsi come leoni dopo il sonno»

«La lotta per la coscienza di classe è ormai cruciale: è la nostra arma contro il fascismo», dice Ken Loach nella lettera che ha inviato al Festival di letteratura working class che comincia oggi alla Gkn di Campi bisenzio
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https://jacobinitalia.it/sollevarsi-come-leoni-dopo-il-sonno/?fbclid=IwY2xjawJedsRleHRuA2FlbQIxMAABHqqTja9_gDCIvHdeHzrWyV-LS-qrFNJMS2lHodsVFUh2-YWQjNu3RueV2TzO_aem_wOncjGIrTa5zQZDNfrr8Ng
*Ken Loach, regista, ha diretto numerosi film, ha vinto due volte la Palma d’oro per il miglior film a Cannes e il Leone d’oro alla carriera al Festival del cinema di Venezia. La traduzione è di Alberto Prunetti
5 aprile 2025
Live guerra commerciale, la cronaca in tempo reale
RaiNews LIVE
Dazi, crollano le borse. Meloni: “Lunedì vertice”. Negli Usa in vigore dazi aggiuntivi del 10%
Dalla Cina contro dazi del 34% su import Usa. Wall Street a picco: il Dow Jones termina a -5,5%, il Nasdaq cede il 5,82%
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/dazi-usa-trump-meloni-europa-reazioni-aggiornamenti-cronaca-diretta-e2ca3e36-9568-4e2c-bba5-5955f246b881.html
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video Il mondo si misura con i dazi americani: un tonfo simile solo durante il Covid
Tonfo in borsa per i dazi, dopo il giovedì nero aperture ancora in rosso
I dazi Usa riguardano più di 100 paesi. In Ue saranno in media del 20%, ecco che impatto avranno
Nota per la navigazione: il file AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE è unico fino al termenine della maratona – quindi da oggi in avanti per i giorni successivi. Pertanto per trovare il giorno e/o la news che interessa è necessario scorrere il file fino al raggiungiomento del risultato
5 aprile 2025. Dazi, il mercato va in pezzi ma per Meloni è tutto a posto
Meloni prova a minimizzare il colpo mortale inferto dall’amico Trump all’Italia e al mercato europeo. Il governo tenterà di mendicare l’esclusione di una trentina di prodotti per mitigare i danni
David Romoli – unita.it
Nei frangenti drammatici mantenere la calma ed evitare isterismo, anche a costo di minimizzare i problemi, è sempre consigliabile e ma quando la premier esorta al controllo non fa che esprimere imbarazzo: “Sono preoccupata anche io per i dazi ma non è una catastrofe. A volte però minimizzare non è possibile ed è facile che questo sia uno di quei frangenti”. Due giorni fa, all’indomani della mazzata di Trump nella sostanza prevista, era stato la ripercussione invece inattesa in quelle proporzioni a convincere la premier Meloni a cancellare ogni impegno e convocare d’urgenza un vertice di maggioranza. A summit concluso, con ottimismo forse un po’ d’ordinanza, da palazzo Chigi ammettevano che il colpo era stato più duro di quanto atteso ma confidavano in un rimbalzo ieri. È andata all’opposto e con il 7% di crollo in borsa la situazione inizia a farsi troppo difficile per limitarsi a sdrammatizzare, come pure è necessario.
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https://www.unita.it/2025/04/05/dazi-il-mercato-va-in-pezzi-ma-per-meloni-e-tutto-a-posto/
vedi anche
Dazi, Trump attacca ma la risposta dell’Europa alla stangata Usa è fiacca: Meloni spera in Vance
Cosa sono i dazi: quelli “reciproci” di Trump, come funzionano, perché del 20% a Italia ed Europa
Perché Trump mette i dazi: come funzionano, le motivazioni, le conseguenze sui mercati globali
5 aprile 2025
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1136
RaiNews LIVE
Strage di bambini a Kryvyi Rih, Zelensky: dall’ambasciata Usa “reazione debole”
Diciannove morti, nove sono minorenni, diversi feriti in pericolo di vita. Kallas (Ue): “Mosca non è interessata alla pace”. Russia, un drone colpisce una fabbrica militare di fibra ottica a 820 km dall’Ucraina
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/salito-a-18-morti-bilancio-attacco-russo-a-kryvyi-rig-zelensky-mosca-non-vuole-cessate-il-fuoco-aa26248e-c56e-4527-9568-663f7580962e.html
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- Usa, proposta bipartisan: dazi del 500% a chi fa affari con Mosca. Oggi colloquio Dimitrev-Witkoff
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https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : Volodymyr Zelensky note des « progrès tangibles » après la rencontre avec les chefs d’état-major des armées françaises et britanniques
Français et Britanniques proposent depuis plusieurs semaines de déployer un contingent militaire de pays européens en Ukraine pour constituer une « force de réassurance » destinée à prévenir une reprise du conflit une fois un cessez-le-feu mis en place.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE DAL 30 marzo al 5 aprile 2025
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/04/05/en-direct-guerre-en-ukraine-volodymyr-zelensky-note-des-progres-tangibles-apres-la-rencontre-avec-les-chefs-d-etat-major-des-armees-francaises-et-britanniques_6588243_3210.html
5 aprile 2025. Gaza, il video che smentisce l’esercito israeliano sull’uccisione dei 15 medici palestinesi a Rafah

Le ambulanze e le autopompe palestinesi sono contrassegnate e con le sirene di emergenza accese. Le immagini smentiscono la versione dell’Idf
continuazione e video in
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/05/gaza-il-video-che-smentisce-lesercito-israeliano-sulluccisione-dei-15-medici-palestinesi-a-rafah/7941644/
5 aprile 2025. “Giù le mani”: negli Usa 1.200 manifestazioni anti Trump e anti Musk. Contestazioni anche in altri Paesi

L’epicentro a Washington, dove migliaia di attivisti si sono radunati sul National Mall sotto Washington Monument, a due passi dalla Casa Bianca. Questa settimana il consenso del presidente è sceso al 43%, la percentuale più bassa dal suo insediamento
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/05/giu-le-mani-negli-usa-1-200-manifestazioni-anti-trump-e-anti-musk-contestazioni-anche-in-altri-paesi/7941952/
La vignetta di Vauro

5 aprile 2025. È legge il decreto sicurezza, il Governo blocca il Parlamento per la norma repressiva e liberticida
L’esecutivo interrompe l’iter del disegno di legge e accelera sul pacchetto di misure securitarie. La premier “Norme necessarie che non possiamo più rinviare”

Frank Cimini – unita.it
Alla fine tenendo conto in linea di massima delle osservazioni del Presidente della Repubblica il governo ha aggiustato, anche se solo un po’, il provvedimento sulla sicurezza. Ma si tratta comunque di un decreto che interrompe il percorso di un disegno di legge senza che vi siano esplicite ragioni di urgenza.
La direttiva securitaria resta prioritaria. Insieme al fatto che in gioco ci sono sempre la Costituzione e il Parlamento il quale viene esautorato di fatto. Pur avendo un’ampia maggioranza c’è la paura di discutere. “Sono norme necessarie che non possiamo più rinviare. Ecco perché, d’accordo con Antonio Tajani e Matteo Salvini, abbiamo deciso di trasformare il testo del pacchetto sicurezza attualmente all’esame del Parlamento, comprese le migliorie che vi ho appena ricordato, in un decreto-legge, che quindi sarà immediatamente operativo ed entrerà subito in vigore”, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni parlando nel Consiglio dei ministri che ha approvato la norma. “È una scelta di cui ci assumiamo la responsabilità, consapevoli del fatto che non potevamo più aspettare e che era prioritario dare risposte ai cittadini e assicurare ai nostri uomini e alle nostre donne in divisa le tutele che meritano”.
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https://www.unita.it/2025/04/05/e-legge-il-decreto-sicurezza-il-governo-blocca-il-parlamento-per-la-norma-repressiva-e-liberticida/
vedi anche
La repressione del dissenso diventa legge, il ddl sicurezza trasforma l’Italia in stato di polizia
Decreto sicurezza, così il governo Meloni abolisce il diritto di protesta e assalta la Costituzione
Approvato il decreto sicurezza: passano alla Camera leggi autoritarie e pene severissime, diritto addio
5 aprile 2025. Elon Musk ospite al congresso della Lega, cosa ha detto il miliardario consigliere di Trump a Salvini

Elon Musk ha parlato per alcuni minuti al congresso federale della Lega. Il miliardario, ‘intervistato’ da Matteo Salvini, ha attaccato l’immigrazione di massa e la regolamentazione europea, e ha detto che se gli “attacchi terroristici” alla Tesla continueranno presto finiremo per vedere “uccisioni di massa”. Poi ha detto aggiunto vorrebbe tra Ue e Usa ci fossero “zero dazi”, pochi giorni dopo che Trump ha annunciato le tariffe contro l’Ue.
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https://www.fanpage.it/politica/elon-musk-ospite-al-congresso-della-lega-cosa-ha-detto-il-miliardario-consigliere-di-trump/
L’altra faccia dello sport
Milei contro il calcio popolare argentino

Emiliano Gullo – jacobinitalia.it
Le squadre comunitarie sono un argine al degrado sociale. Esistono da decenni, ma il governo ultraliberista vuole affidarle alla logica del profitto. Un reportage da Buenos Aires
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https://jacobinitalia.it/milei-contro-il-calcio-popolare-argentino/
5 aprile.2025. Trump abolisce la contrattazione collettiva

L’ordine esecutivo della Casa Bianca colpisce 1 milione di dipendenti pubblici dell’amministrazione federale. I sindacati: “È una ritorsione, reagiremo”
Davide Orecchio – collettiva.it
Prima di aggredire a colpi di dazi l’economia e il commercio mondiale, Donald Trump ha colpito alle spalle uno dei diritti basilari dei lavoratori americani. A fine marzo, con una decisione senza precedenti, il presidente degli Stati Uniti ha abolito la contrattazione collettiva per i dipendenti dell’amministrazione federale addetti a compiti che riguardano la sicurezza nazionale. L’arma usata da Trump abbiamo imparato a conoscerla: è un ordine esecutivo. E riguarda circa un milione di lavoratori di agenzie federali, tra cui i dipartimenti di Stato, Difesa, Giustizia e Salute e Servizi Umani, oltre ai centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, e agli organismi che gestiscono immigrazione e dogane.
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https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/trump-abolisce-la-contrattazione-collettiva-kycumual
5 aprile 2025. 5 aprile: basta armi, ora serve un salario di 2000 euro netti per dare più dignità al lavoro. Appuntamento a Roma ore 14:00 in Piazza Ss. Apostoli
4 aprile 2025
Live guerra commerciale, la cronaca in tempo reale
RaiNews LIVE
Wall Street sprofonda per i dazi, tutti gli indici perdono oltre il 5,5 per cento
Wall Street crolla ai livelli più bassi da agosto nel venerdì nero dei mercati mondiali ed estende le pesanti perdite di ieri, chiudendo la sua peggiore settimana dal marzo del 2020, nel pieno dell’emergenza Covid. L’annuncio di Pechino di una tariffa del 34% su tutti i beni statunitensi come ritorsione per i dazi Usa del 54% sulle importazioni cinesi ha travolto la Borsa di New York: il Dow Jones ha chiuso con una perdita del 5,5% a 38.314,86 punti, lo S&P 500 con un calo del 5,9% a 5.078,40 punti e il Nasdaq ha ceduto il 5,82% chiudendo a 15.587,79 punti
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/dazi-usa-trump-meloni-europa-reazioni-aggiornamenti-cronaca-diretta-e2ca3e36-9568-4e2c-bba5-5955f246b881.html
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video Dazi, Usa: “Mosca fuori dalla lista nera, pesano già le sanzioni sugli scambi”
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Tonfo in borsa per i dazi, dopo il giovedì nero aperture ancora in rosso
I dazi Usa riguardano più di 100 paesi. In Ue saranno in media del 20%, ecco che impatto avranno
Nota per la navigazione: il file AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE è unico fino al termenine della maratona – quindi da oggi in avanti per i giorni successivi. Pertanto per trovare il giorno e/o la news che interessa è necessario scorrere il file fino al raggiungiomento del risultato
4 aprile 2025. Landini: “Con i dazi siamo in una logica di guerra commerciale”
“Un grave errore sottovalutarli”, dice il segretario generale Cgil: “Rischi per occupazione, recessione e aumento dell’inflazione”
“I dazi sono una guerra. Una guerra commerciale. E come è noto le guerre hanno sempre avuto ragioni economiche, quindi credo che sarebbe un grave errore sottovalutare quello che sta succedendo e accettare una logica di questo tipo”. Non nasconde le proprie preoccupazioni il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, tornato a parlare di quello che accade in queste ore e a valutare il primo impatto delle tariffe imposte da Trump nei rapporti commerciali tra gli States e il resto del mondo. Landini lo fa a margine della propria partecipazione a Milano a un’assemblea della Flc, il sindacato Cgil della scuola, ormai vicino al voto per il rinnovo delle rsu.
continuazione e video in
https://www.collettiva.it/copertine/economia/landini-dazi-guerra-commerciale-video-sd3xk35w
RaiNews LIVE
Myanmar, oltre 3 mila morti. Giunta spara su aiuti
4 aprile 2025. Myanmar, se il regime bombarda i terremotati
Cecilia Brighi (Fondazione Italia-Birmania) descrive la situazione politica e sociale di un Paese colpito da un sisma che è solamente l’ultima in ordine di tempo delle tragedie di un popolo privato dei diritti

Simona Ciaramitaro – collettiva.it
Il terremoto in Myanmar si è abbattuto su una popolazione e un Paese già stremati da una dittatura che non ha esitato a proseguire bombardamenti e attacchi armati anche subito dopo che il sisma ha devastato famiglie ed edifici. È Cecilia Brighi, segretaria generale della Fondazione Italia-Birmania – Insieme, a introdurci nella storia recente del Myanmar per cercare di comprendere meglio lo stato della popolazione, spesso ignorato dai media e che, anche dopo l’emotività prodotta dal sisma, è già stato derubricato dalle prime pagine degli organi d’informazione.
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https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/terremoto-myanmar–regime-bombarda-b2j8s57z
Il terremoto in Myanmar: dal sindacato una voce

Oltre 3.000 morti, migliaia di feriti, edifici distrutti, il regime militare che ha proseguito per giorni i bombardamenti sulla popolazione. La testimonianza della sindacalista birmana Khaing Zar Aung
Simona Ciaramitaro – collettiva.it
Il 28 marzo un potente terremoto di 7,7 gradi sulla scala Richter ha colpito Sagaing, una regione nel nord-ovest del Myanmar. Poi una scossa di magnitudo 6.4 vicino Mandalay alla quale sono seguite circa 200 scosse minori. Un sisma che si abbatte su di una popolazione già messa a dura prova dalla dittatura militare e alla quale, anche per questo, la Cgil nazionale ha inviato la propria testimonianza di vicinanza e, primo sindacato in Europa, ha lanciato un fondo di solidarietà insieme a Nexus.
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https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/il-terremoto-in-myanmar-dal-sindacato-una-voce-c0imawv1
4 aprile 2025. Poseidone, dio dei terremoti, e il Myanmar

Luca Billi – allonsanfan.it
Che Poseidone sia il dio del mare è noto ai più, anche a quelli che hanno soltanto un’infarinatura di mitologia; ed è altrettanto noto che Poseidone è lo stesso dio che gli antichi Romani chiamavano Nettuno e che i bolognesi chiamano ancora oggi il Gigante.
Invece credo sia meno noto il fatto che Poseidone era anche il dio dei terremoti; veniva infatti chiamato Enosìctono o Enosigeo, che significa letteralmente Scuotitore della terra. Infatti nell’età del bronzo, probabilmente era proprio lui il più importante degli dei; in quei tempi antichissimi la coppia divina era costituita da Poseidone e Demetra, nei cui nomi micenei Po-Se-Da-Wo-Ne e Da-Ma-Te, si ritrova la radice “da”, che indica appunto la terra.
Quando si impose l’ordine di Zeus e quindi il cielo divenne più importante della terra, a Demetra fu associato il culto della fertilità dei campi, mentre a Poseidone fu affidato il governo del mare, anche se, attraverso la forza dei terremoti, continuava a far sentire la propria terribile influenza sulle vicende degli uomini, qui sulla terra.
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https://www.allonsanfan.it/2025/04/04/poseidone-terremoto-myanmar/?fbclid=IwY2xjawJd0NNleHRuA2FlbQIxMQABHoLz11XwYpEojLttUwS3XtXarYWZSjir-1YMd1seQYtbfz5fWpe9wqw8G3bT_aem_PHEihWOtNaxjj8RMUg3J9Q
Radio Onda d’Urto
Venerdì 4 aprile. DDL Sicurezza, caricata la manifestazione a Roma mentre il Governo approva il Disegno di legge. Feriti anche parlamentari.
Palestina, iniziative di solidarietà mentre non si ferma il genocidio | A Odolo sciopero contro il licenziamento di un delegato Fiom | La situazione in Turchia approfondita in “Mesopotamia”
REPRESSIONE – Il Governo Meloni trova la scorciatoia sul liberticida ddl Sicurezza: il Consiglio dei ministri ha annunciato di aver approvato il decreto legge per accelerare l’iter parlamentare dopo l’inciampo al Senato. Nel testo entrano le modifiche chieste da Mattarella su detenute madri e sim ai migranti. La “Rete No ddl sicurezza – A pieno regime” ha convocato una piazza a Roma (oltre che a Napoli e Bologna e diverse altre città) in contemporanea al consiglio dei ministri e a Roma è stata ripetutamente caricata, come ci ha raccontato in diretta Luca Blasi, della rete “A pieno regime”
Sabato sono previste altre iniziative contro il DDL.

PALESTINA – Genocidio senza fine per il popolo palestinese, mentre in Italia e nel mondo continuano le iniziative di solidarietà. Venerdì nel tardo pomeriggio a Brescia il coordinamento Palestina e Sanitari per Gaza hanno tenuto un presidio fuori dall’ospedale Città di Brescia; sabato tra le altre iniziative ci sarà quella a Modena; la prossima settimana al via la campagna 100×100 Gaza.
L’appello di Alfredo Barcella del Coordinamento Palestina ed Associazione Amicizia Italia-Palestina ai microfoni di Radio onda d’urto Ascolta o scarica
Le motivazioni del presidio anche da Raed Almajdalawi, medico e di Sanitari per Gaza, raggiunto nel pomeriggio al presidio. Ascolta o scarica
Nel frattempo proseguono incessanti anche i bombardamenti. Almeno 112 persone sono state ammazzate dai raid israeliani su tutta Gaza nelle ultime ore. 35 soltanto stamattina in diversi attacchi separati contro le scuole dove si trovano gli sfollati. Dal 18 marzo a oggi sono oltre 1200 i palestinesi uccisi dai raid israeliani nella Striscia. Tra questi – denuncia Msf – un operatore dell’ong francese ucciso con la moglie e la figlia. Era impiegato all’Unità di cure urgenti di Khan Yunis.

TURCHIA – Proseguono le proteste in solidarietà con il sindaco di Istanbul del Chp Imamoglu, arrestato lo scorso 19 marzo, e contro il governo di Erdogan e dei partiti Akp e Mhp che lo sostengono. Oggi pomeriggio Erdogan ha detto che gli appelli per il boicottaggio e lo sciopero degli acquisti lanciati dai manifestanti non funziona. “Al contrario – afferma il presidente turco – i centri commerciali sono ora molto più attivi”. “Il nostro popolo non perdona quelli che tentano di fare campagna contro l’economia del paese”, minaccia l’autocrate.

Un approfondimento sulla Turchia dedicato all’arresto del sindaco Imamoglu, le proteste di massa, la crisi economica e il processo di pace è al centro della puntata di Mesopotamia.
Oggi si è parlato anche di
- Nella rubrica settimanale dell’economista Andrea Fumagalli si parla dei dazi di Trump, gli effetti sull’Italia e lo spettro della recessione
- Ghedi (BS): sabato 5 aprile presidio alla base militare, fuori l’Italia dalla Nato.
- Le iniziative per la giornata europea contro la commercializzazione della salute, sabato 5 aprile
- A Brescia il Collettivo Onda Studentesca organizza sabato un presidio contro il convegno dei cosiddetti “Pro & Vita”
La Resistenza: un mese di trasmissioni speciali

Il 25 aprile 2025 sarà l’ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista. Radio Onda d’Urto dedica a questa data la programmazione del suo palinsesto, mandando in onda ogni giorno due trasmissioni speciali [qui tutte le puntate].
Le trasmissioni di venerdì 4 aprile:
Oggi abbiamo fatto il resoconto della bellissima giornata del 23 marzo: Radio Onda d’Urto ha organizzato una gita in località Garda di San Giorgio in Val di Susa. L’8 settembre del 1943 i partigiani della Valle che resiste giurarono di combattere contro i nazifascisti fino alla vittoria. Qui abbiamo incontrato il Movimento No Tav e la locale sezione Anpi. Ascolta o scarica
Inoltre è andata in onda la seconda puntata dedicata ai Sentieri Partigiani e ai progetti dedicati alla memoria della Resistenza. Ascolta o scarica
4 aprile 2025
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1135
RaiNews LIVE
Missile russo su Kryvyi Rih, 14 morti: sei erano bambini.
50 i feriti. Zelensky: ” La Russia non vuole un cessate il fuoco”. Karasin: l’Europa anti-russa priva la sua gente della prospettiva di una vita pacifica. Vaticano: telefonata Gallagher-Lavrov. Attacco russo su Kharkiv, muore un’intera famiglia
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/trump-penso-che-zelensky-e-putin-siano-pronti-a-fare-un-accordo-raid-su-kharkiv-tre-morti-06d2c335-9eeb-4b51-9e57-f6baded2ae08.html
Vedi anche
- Usa, proposta bipartisan: dazi del 500% a chi fa affari con Mosca. Oggi colloquio Dimitrev-Witkoff
- video Il drone russo Monliya colpito precipita ed esplode in Ucraina: colpo dell’esercito di Kiev
- video Macerie nell’ospedale di Kharkiv dopo il bombardamento russo: i droni sulla città ucraina
- Mosca vieta la Elton John Aids Foundation: “Promuove relazioni sessuali non tradizionali”
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : un tir de missile balistique russe fait 16 morts et plus de 50 blessés dans l’oblast ukrainien de Dnipropetrovsk
Six enfants figurent parmi les personnes tuées jeudi soir par un tir de missile russe à Kryvy Rih, selon le ministère de l’intérieur ukrainien. Oleksandr Vilkoul, chef du conseil de défense de la ville, avait auparavant précisé qu’une aire de jeux se trouvait à côté du lieu de l’impact.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE DAL 30 marzo al 5 aprile 2025
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/04/04/en-direct-guerre-en-ukraine-un-tir-de-missile-balistique-russe-fait-12-morts-et-plus-de-50-blesses-dans-l-oblast-ukrainien-de-dnipropetrovsk_6588243_3210.html
4 aprile 2025. Decreto Sicurezza, il governo scavalca il parlamento. Cosa cambia rispetto al disegno di legge

Il testo redatto dall’esecutivo mette fretta alle Camere, già impegnate nella discussione di un analogo ddl, di fatto superato dal nuovo provvedimento. Il parlamento avrà 60 giorni di tempo per convertire il decreto in legge. Resiste l’impianto originario, che sopprime il dissenso e limita la libertà d’espressione
Marco Panzarella – lavialibera.it
Il 4 aprile 2025 il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge sul tema della sicurezza che, fra le altre cose, introduce nuovi reati, peggiora le condizioni di chi è detenuto e prevede maggiori tutele per forze di polizia e militari. Nonostante le modifiche richieste dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il provvedimento è una sorta di fac simile del disegno di legge licenziato dal governo nel 2023 e fino a qualche giorno fa in discussione al parlamento.
Cosa c’è dentro il ddl sicurezza: Proteste, carcere, cpr e cannabis, la parola d’ordine è reprimere
Il decreto legge è solitamente utilizzato per gestire situazioni di comprovata emergenza, ma in questo caso non sembrano esserci i presupposti per agire in tal senso se non la volontà di superare i lavori e le discussioni parlamentari. Ecco allora che la mossa della maggioranza sembra avere un fine preciso, ossia mettere fretta alle Camere che hanno appena 60 giorni di tempo per convertire il testo in legge.
continua in
https://lavialibera.it/it-schede-2236-dl_sicurezza_il_governo_scavalca_il_parlamento_cosa_cambia_rispetto_al_disegno_di_legge?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=apr25
4 aprile 2025. Femminicidi? Tutta colpa degli immigrati. Parola di Nordio e Valditara

I termini che i due ministri hanno scelto per parlare della violenza contro le donne rappresentano un grave pericolo, perché alimentano la paura e l’odio verso gli stranieri. E i dati dicono tutt’altro
Nicoletta Grieco ed Esmeralda Rizzi – collettiva.it
Se per Nordio, “alcune etnie non hanno la nostra sensibilità verso le donne”, per Valditara “il patriarcato non c’è più” e “le violenze sessuali aumentano a causa dell’immigrazione”. Lascia basiti come, a dispetto dei dati che dimostrano il contrario, due ministri della Repubblica, quello della Giustizia e quello dell’Istruzione, scelgono di leggere il fenomeno gravissimo dei femminicidi in chiave razzista, lasciando così intendere che il problema della violenza maschile contro le donne non sia strutturale, ma legato al fenomeno dell’immigrazione che notoriamente l’attuale governo individua come causa di un gran numero dei mali del Paese.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/femminicidi-tutta-colpa-degli-immigrati-parola-di-nordio-e-valditara-t6rn6q5g
4 aprile 2025. Per capire come vanno al potere i fascisti basta seguire la copertura mediatica del caso Le Pen
Matteo Pascoletti – valigiablu.it
Marine Le Pen, storica leader del partito di estrema-destra Rassemblement National, è stata condannata per appropriazione indebita. Stando alla sentenza, operando una vera e propria truffa sistematica a base di contratti fittizzi il partito ha usato oltre 4 milioni di euro di fondi europei destinati agli europarlamentari per pagare i propri dipendenti in Francia. Il tutto è andato avanti per oltre 10 anni, dal 2004 al 2016.
Rassemblement National fingeva di assumere assistenti a Bruxelles e Strasburgo, per poi pagare l’attività del partito in Francia e i collaboratori dei leader. Uno “schema” che ha visto la condanna di altre otto persone oltre a Le Pen, e in cui lei era una vera e propria mente “istigatrice”, al corrente di tutto, direttamente coinvolta per otto di questi contratti. Come riportato dal Guardian, tra le prove esibite dai giudici c’è un’e-mail del 2014 in cui il tesoriere del partito cita problemi finanziari di Rassemblement National: “Ce la faremo solo attraverso grandi risparmi grazie al Parlamento europeo…”.
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https://www.valigiablu.it/marine-le-pen-condanna/
4 aprile
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
4 aprile 2025. Referendum: Landini chiede incontro a tutte le forze politiche
Roma, 4 aprile – In vista dei referendum sul lavoro e sulla cittadinanza che si terranno l’8 e il 9 giugno, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha inviato oggi una lettera a tutti i leader delle forze politiche di Governo e opposizione.
Nella missiva il leader della Confederazione chiede un incontro per “illustrare le ragioni che ci spingono a sostenere l’abrogazione delle norme oggetto dei quesiti referendari”, e per “confrontarci sulle problematiche che stiamo riscontrando in particolare nell’ambito dell’informazione pubblica che – sottolinea Landini – non mettono le cittadine e i cittadini nelle condizioni di conoscere le date del voto e il merito dei quesiti”.
https://www.cgil.it/ufficio-stampa/referendum-landini-chiede-incontro-a-tutte-le-forze-politiche-mxbsi0nh
Fracassi, Flc, a Milano: “Importante votare le rsu per dare forza al sindacato in un momento difficile”
Maurizio Landini e la segretaria generale della federazione dei lavoratori della conoscenza della Cgil all’assemblea lombarda del comparto Istruzione e Ricerca in vista del voto per il rinnovo delle Rsu previsto per il 14, 15 e 16 aprile
Laura Messina ed Elena Peracchi – collettiva.it
In vista delle elezioni rsu, Maurizio Landini, segretario generale Cgil, e Gianna Fracassi, segretaria generale Flc Cgil, sono intervenuti oggi, 4 aprile, all’assemblea regionale promossa dalla Flc e dalla Cgil Lombardia, rivolta al personale della scuola, università, ricerca e alta formazione, che si è svolta presso l’Università degli Studi di Milano. A introdurre la mattinata è stato Massimiliano De Conca, segretario generale Flc regionale.
continuazione e video in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/rsu-flc-assemblea-lombardia-fracassi-landini-video-bequhw2d
4 aprile 2025. La Cgil di Firenze risponde all’attacco diretto di Salvini sui social: “Andiamo ovunque ci invitano a parlare di diritti”
Salvini: “La cittadinanza si merita, non si regala!”. Marasco, segretario della Camera del Lavoro: “Perché ci si rivolge a loro con tale sprezzo come se dovessero scontare una pena preventiva? Ogni tanto riservare qualche pensiero anche ai treni non sarebbe male”

Matteo Salvini attacca la Cgil di Firenze dalle proprie pagine social. “La sinistra – scrive il capo della Lega –usa il Ramadan per fare campagna elettorale: a Firenze, la Cgil trasforma una festa religiosa islamica in un comizio pro-referendum per la cittadinanza. Noi diciamo NO. La cittadinanza si merita, non si regala!”.
Il post si riferisce all’iniziativa della scorsa domenica, 30 marzo, giorno nel quale si celebrava la festa di fine Ramadan a cui il segretario generale della Camera del Lavoro, Bernardo Marasco, in rappresentanza del sindacato ha voluto partecipare, “portando il nostro messaggio di pace, umanità e giustizia sociale, (ricordando i referendum su lavoro e cittadinanza)”.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/la-cgil-di-firenze-risponde-allattacco-diretto-di-salvini-sui-social-andiamo-ovunque-ci-invitano-a-parlare-di-diritti-rqtld9y6
4 aprile 2025. TIC, a Terni si rallenta e si riflette sulla rete
RaiNews LIVE
La terza edizione della manifestazione: 4 giorni di incontri con i protagonisti del web e dei social
Su RaiNews.it – main media partner – segui il Festival: dirette, servizi e articoli in una sezione dedicata del portale web e social dell’informazione Rai.
Dalla postazione in Piazza della Repubblica le interviste ai protagonisti della manifestazione, trasmesse in diretta streaming sul portale dell’informazione Rai.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/tic-terni-influencer-creator-festival-aggiornamenti-notizie-in-tempo-reale-ceea6838-752f-43aa-a403-a8e411220f1e.html
vedi anche
video Cloud, il talkcast di RaiNews.it. Creatività e Cultura sui social, se la passione diventa un lavoro
video Cloud, il talkcast di RaiNews.it. L’Europa dei giovani, opportunità e sfide
video Cloud, il talkcast di Rainews.it – Giornalismo, guerre e Intelligenza artificiale
video Cloud – TIC, Terni Influencer e Creator Festival
3 aprile 2025
Live guerra commerciale, la cronaca in tempo reale
RaiNews LIVE
La giornata dei Dazi di Donald Trump
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/dazi-usa-trump-meloni-europa-reazioni-aggiornamenti-cronaca-diretta-e2ca3e36-9568-4e2c-bba5-5955f246b881.html
vedi anche
video Dazi, i mercati sprofondano, Trump vola in Florida per un torneo di golf e sfodera la golden card
video Dazi, Usa: “Mosca fuori dalla lista nera, pesano già le sanzioni sugli scambi”
video Il mondo si misura con i dazi americani: un tonfo simile solo durante il Covid
Tonfo in borsa per i dazi, dopo il giovedì nero aperture ancora in rosso
I dazi Usa riguardano più di 100 paesi. In Ue saranno in media del 20%, ecco che impatto avranno
Nota per la navigazione: il file AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE è unico fino al termenine della maratona – quindi da oggi in avanti per i giorni successivi. Pertanto per trovare il giorno e/o la news che interessa è necessario scorrere il file fino al raggiungiomento del risultato
RaiNews LIVE
Terremoto in Myanmar: i morti sono oltre tremila. Estratto vivo 26enne dopo 5 giorni

Il bilancio delle vittime del violento terremoto che ha colpito il Myanmar quasi una settimana fa è salito giovedì a 3.085 morti. I feriti sono 4.715 e i dispersi 341
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/03/devastante-terremoto-sud-est-asiatico-epicentro-myanmar-almeno-694-morti-ospedali-al-collasso-1813ff9d-bc8b-4fa4-ae26-7e2f05c6925b.html
vedi anche
video Cinque giorni sotto le macerie: il momento del salvataggio
video Sopravvissuto estratto vivo dalle macerie 4 giorni dopo il terremoto
video Il video sotto le macerie in attesa dei soccorsi
video L’esercito prosegue gli attacchi ai ribelli
video Terremoto in Myanmar, il crollo di un condominio ripreso da alcuni monaci con lo smartphone
video Terremoto in Myanmar, il drone riprende dall’alto il grattacielo in costruzione crollato a Bangkok
video Le urla, il palazzo si accartoccia d’improvviso: il terribile crollo dopo il terremoto a Bangkok
video Il terremoto smuove la piscina a sfioro e il grattacielo diventa una cascata
video Il video della scossa in Myanmar ripreso in una casa a 17 km dall’epicentro

Radio Onda d’Urto
Giovedì 3 aprile. Strage di Piazza Loggia: condannato il neofascista veronese Marco Toffaloni
In tutta Italia ancora mobilitazioni contro i femminicidi | I dazi di Trump e gli effetti sull’economia globale | Un’altra notte di raid israeliani in Palestina
STRAGE DI PIAZZA LOGGIA – Il Tribunale dei minori di Brescia ha condannato a 30 anni – il massimo possibile – il neofascista veronese Marco Toffaloni, tra gli autori materiali della Strage fascista, di stato e della Nato del 28 maggio 1974 in Piazza della Loggia, che fece 8 vittime e oltre un centinaio di feriti durante una manifestazione antifascista. La bomba esplose alle ore 10.12 durante i comizi dell’appuntamento lanciato dal Cupa (Comitato Unitario Permanente Antifascista), in seguito al crescendo di violenze di matrice fascista che nella prima metà del 1974 si erano susseguiti a Brescia e provincia: aggressioni ai picchetti operai fuori dalle fabbriche e agli studenti delle scuole, attentati a sedi di partiti della sinistra, a sindacati e lettere minatorie ai giornali.
Oggi cittadino svizzero, Toffaloni piazzò quindi l’esplosivo sotto il porticato di piazza Loggia, dentro un cestino dei rifiuti. Toffaloni militava anch’esso nell’organizzazione fascista Ordine Nuovo, al pari di Roberto Zorzi, scappato negli ultimi decenni negli Usa e il cui processo procede parallelo al Tribunale ordinario, dove nel 2017 erano già stati condannati in via definitiva alcuni dei mandanti, i neofascisti – anch’essi di Ordine Nuovo – Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, il commento di Silvia Guarneri, legale di parte civile nei processi per la Strage, e le valutazioni di Fiorenzo Angoscini, compagno presente in Piazza della Loggia al momento dell’esplosione e autore del libro “Vuoti di memoria. Brescia 28 maggio 1974. Strage di Piazza della Loggia“ uscito pochi mesi fa.

Sulla sentenza l’intervista a Saverio Ferrari, dell’Osservatorio Democratico sulle Nuove Destre
Qui l’intervista completa
VIOLENZA DI GENERE – Due femminicidi nel giro di 24 ore in Italia. Due studentesse universitarie, entrambe di 22 anni.
A Roma è stata uccisa Ilaria Sula: l’ex fidanzato Mark Antony Samso l’ha accoltellata in casa sua, ha messo il corpo in una valigia e l’ha scaricato in un dirupo a est della Capitale. L’uomo ha confessato, al pari del 27enne Stefano Argentino che in strada a Messina ha ucciso la 22enne, collega di università, Sara Campanella, che perseguitava da due anni.
“Ilaria Sula è la 23esima donna* uccisa quest’anno” – denuncia Non Una di Meno – ma per il ministro Nordio è un problema di etnia: “giovani e adulti di certe etnie non hanno la nostra sensibilità verso le donne”, ha commentato giovedì mattina.
A seguito di questi ennesimi femminicidi, ci sono già state manifestazioni in diverse città italiane, organizzate dai nodi territoriali del movimento transfemminista Non Una di Meno, congiuntamente a collettivi e realtà universitarie. Proprio Non Una di Meno nella giornata di ieri ha diffuso un comunicato che ricorda come a novembre del 2023 “una grande piazza reagiva al femminicido di Giulia Cecchetin”.
Numerose manifestazioni che si sono tenute nella giornata di ieri o che sono state programmate nelle prossime ore e giorni. Mercoledì le piazze di Ferrara, Bologna e Roma, quest’ultime partecipate da migliaia di persone. Questo giovedì è il turno di Milano, Palermo, Firenze e Terni. Venerdì, manifestazioni a Torino e Pisa. Assemblee organizzative a Pistoia, Asti, Massa-Carrara.
Sulle nostre frequenze:
La chiamata del Collettivo Onda Studentesca contro il convegno, a Brescia, dell’organizzazione misogina e omofoba “Pro Vita e Famiglia”. Il presidio è previsto per sabato alle ore 15 presso l’Auditorium Capretti.
Le voci dalle piazze di Non Una di Meno a Bologna e Roma, dove la mobilitazione, iniziata fin dalla mattina all’interno dell’Università, si è poi conclusa con la “passeggiata rumorosa” tra le strade del quartiere San Lorenzo.

STATI UNITI – Trump ha annunciato, il nuovo regime tariffario su scala globale.
Confermati dazi al 25% sulle auto importate. Le tariffe più alte sono quelle imposte alla Cambogia, del 49%. Nella lista di Washington non ci sono Canada e Messico. Presente invece Israele. Per Tel Aviv dazi Usa al 17%. 20% di tasse per i prodotti provenienti dall’Ue. Von der Leyen avverte: “duro colpo per l’economia globale, ma siamo pronti a reagire”. La presidente della Commissione oggi è a Samarcanda per il primo vertice Ue-Asia centrale per aprire quello che definisce un “partenariato strategico”. Le borse europee intanto proseguono la seduta in netto calo ma non crollano. Il dollaro si indebolisce e scende dell’1,1% sull’euro. Cala il prezzo del petrolio.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto:
- L’analisi di Alessandro Volpi – docente di Storia contemporanea all’Università di Pisa, collaboratore di Altreconomia e autore, tra gli altri, del libro “I padroni del mondo. Come i fondi finanziari stanno distruggendo il mercato e la democrazia” – sulle conseguenze delle nuove misure protezionistiche degli Stati Uniti, tra cui potrebbe esserci “l’accelerazione della dedollarizzazione dell’economia globale, che potrebbe essere spinta in primis dalla Cina”
- Il commento di Dario Di Conzo – dottorando in political economy cinese alla Scuola Normale Superiore e curatore della rubrica “Levante” nella trasmissione “C’è crisi” sulle nostre frequenze – sulla reazione della Cina ai dazi.
- Le valutazioni di Marco Fama, ricercatore in Sociologia Economica presso l’Università di Bergamo, sugli effetti e le ricadute effettive dei dazi sull’Unione Europea e sull’Italia.
Oggi si è parlato anche di
- Palestina: un orrore al giorno, una strage dopo l’altra, nel silenzio complice della cosiddetta comunità internazionale. Sono almeno un centinaio le persone ammazzate dall’occupante sionista nella Striscia di Gaza in poco più di 24 ore.
Qui la corrispondenza da Gaza di Sami Abu Omar, operatore del centro socio-culturale Vik e nostro storico collaboratore e l’intervista a Eliana Riva, caporedattrice di Pagine Esteri. - Il comunicato stampa del collegio difensivo di Yaeesh Anan Kamal Afif, Doghmosh Mansour e Irar Ali, processati all’Aquila per terrorismo in ordine alle gravi violazioni del diritto di difesa conseguenti alle decisioni assunte dalla Corte di Assise nella prima udienza dibattimentale.
La Resistenza: un mese di trasmissioni speciali

Il 25 aprile 2025 sarà l’ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista. Radio Onda d’Urto dedica a questa data la programmazione del suo palinsesto, mandando in onda ogni giorno due trasmissioni speciali [qui tutte le puntate].
Le trasmissioni di giovedì 3 aprile:
L’intervista ad Arianna Tomà, autrice con Andrea Pozzetta del documentario “La grande estate partigiana”.
L’intervista a Nunzia Augeri, saggista e traduttrice di testi di diritto, economia, scienze politiche per vari editori, da giovane nella redazione della rivista “Problemi del Socialismo”.
Lanciato oggi anche il terzo e ultimo appuntamento con le gite sociali antifasciste di Radio Onda d’Urto verso il 25 aprile 2025: Escursione sulla corna del Sonclino. Qui tutte informazioni.
3 aprile 2025 Paolo Desogus sulla propria pagina Facebook
“Dobbiamo rispondere a Trump!”
Da settimane si leggono dichiarazioni di questo tenore senza che si arrivi ad alcuna soluzione. Ma è veramente possibile rispondere a Trump? Ci sono soluzioni? A me pare che se l’obiettivo è quello di salvaguardare le nostre industrie e i nostri prodotti occorre mettersi nelle condizioni di penalizzare a nostra volta gli Usa.
Come?
Anzitutto cominciando ad emanciparci dalla lettura politica che è stata data in questi ultimi anni sulle due principali agende internazionali, quella ucraina e quella palestinese. Vogliamo fare male agli Usa? Sganciamoci da Israele. Rompiamo l’alleanza con questo stato sui cui vertici pendono alcuni mandati di cattura internazionale per crimini contro l’umanità. Magari, oltre a una scelta tattica contro gli Usa riusciamo pure a fare qualcosa di etico, anzi di umano per un popolo sofferente.
continua in
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3 aprile 2025
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1134
RaiNews LIVE
Marco Rubio: “Gli Usa restano nella Nato, ma tutti spendano il 5% del pil in Difesa”
A Bruxelles ministeriale Nato, a Varsavia Consiglio Ue informale sulla difesa, a Washington il negoziatore russo Dmitriev. Dazi all’Ucraina ma non alla Russia: per la Casa Bianca “ci sono già le sanzioni”, Le Monde: “Commerciano ancora”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/mosca-ribadisce-iniziative-di-pace-siano-realistiche-87a42706-a43a-44d2-902c-b9b21b7320e0.html
Vedi anche
- Usa, proposta bipartisan: dazi del 500% a chi fa affari con Mosca. Oggi colloquio Dimitrev-Witkoff
- video Il drone russo Monliya colpito precipita ed esplode in Ucraina: colpo dell’esercito di Kiev
- video Macerie nell’ospedale di Kharkiv dopo il bombardamento russo: i droni sulla città ucraina
- Mosca vieta la Elton John Aids Foundation: “Promuove relazioni sessuali non tradizionali”
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : l’armée russe a perdu plus de 4 000 chars depuis 2022, selon le commandant des forces américaines en Europe
Live animé par Jean-Philippe Lefief
Le général Christopher Cavoli, qui s’exprimait devant une commission du Sénat, à Washington, a par ailleurs assuré qu’une défaite des forces ukrainiennes n’était pas inévitable. Elles disposent, selon lui de « positions défensives très solides, bien fortifiées, et améliorent chaque semaine leur capacité à les renforcer ».
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE DAL 30 marzo al 5 aprile 2025
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/04/03/en-direct-guerre-en-ukraine-l-armee-russe-a-perdu-plus-de-4-000-chars-depuis-2022-selon-le-commandant-des-forces-americaines-en-europe_6588243_3210.html
3 aprile
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
3 aprile 2025, Working class, un’altra letteratura è possibile

Terza edizione del Festival autofinanziato dedicato al mondo del lavoro, nella sede ex Gkn di Campi Bisenzio. Le parole del direttore Alberto Prunetti
Emiliano Sbaraglia – collettiva.it
“Noi saremo tutto”. Titola così la terza edizione del Festival di letteratura Working class, che dopo il bel prequel di mercoledì 2 a Roma nella biblioteca del Quarticciolo, per una serata chiamata “Dalla fabbrica socialmente integrata alla borgata socialmente solidale”, si tiene dal 4 al 6 aprile nella consueta sede di Campi Bisenzio, luogo ormai simbolico della lotta di fabbrica degli operai ex-Gkn.
Una manifestazione letteraria diversa da tutte le altre, perché alimentata sin dalle sue più profonde radici da una partecipazione alla lotta di classe attraverso lo strumento dei libri, senza attendere “le briciole che cadono dal mondo dell’editoria”.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/culture/festival-letteratura-working-class-e1ojp0ee
3 aprile 2025. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

Sono in arrivo le lettere di licenziamento. La fabbrica rimane un immobile. 87 anni di storia sociale e industriale liquidati da soggetti che forse non sanno nemmeno come arrivare alla fabbrica senza navigatore.
Voi invece, insieme a noi, in oltre 150.000 in 4 anni avete difeso questa fabbrica. Sapete dove è. La conoscete, la proteggete, volete che riparta. Il territorio difende la fabbrica e la fabbrica socialmente integrata sarà a disposizione di territorio, mutualismo, comunità energetiche, cicloattivismo, mobilità sostenibile, polo della cultura working class.
Il capitale licenzia, noi rimaniamo. Rimane la lotta, il Collettivo, il sindacato, la reindustrializzazione dal basso. Sapete cosa fare: raggiungere il festival, venire in corteo sabato, aderire all’azionariato, spiegare ovunque che la ex Gkn è l’esempio contagioso di cui abbiamo bisogno.
Rimangono le domande, quelle a cui un pezzo della politica non sa rispondere (e infatti la butterà in caciara):
continua in
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RaiNews LIVE
Terremoto in Myanmar: 2.719 morti, 4.521 feriti e oltre 400 dispersi. Altre scosse oggi

In Thailandia 20 i morti per sisma, si cercano 70 operai dispersi. Sisma di magnitudo 5 registrato a Mandalay. Onu vigila su aiuti in Myanmar: “Arrivano ma serve di più”. Smentite voci di blocco da parte della giunta, appello alla pace
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/03/devastante-terremoto-sud-est-asiatico-epicentro-myanmar-almeno-694-morti-ospedali-al-collasso-1813ff9d-bc8b-4fa4-ae26-7e2f05c6925b.html
vedi anche
video Terremoto in Myanmar, il crollo di un condominio ripreso da alcuni monaci con lo smartphone
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video Il terremoto smuove la piscina a sfioro e il grattacielo diventa una cascata
video Il video della scossa in Myanmar ripreso in una casa a 17 km dall’epicentro

2 aprile 2025. Trump: “Per decenni il nostro Paese è stato violentato”. Dazi reciproci del 20% per l’Ue
“Firmerò subito un ordine esecutivo” afferma il presidente, promettendo la rinascita dell’industria Usa. Nel mirino dell’Ue le Big Tech, Mattarella: “L’Europa sia compatta e determinata”. Meloni non esclude risposte adeguate
“In America è il giorno della liberazione”: la giornata (“storica”) del presidente americano Donald Trump prende il via con un post esultante su Truth, in attesa di annunciare dazi reciproci contro, tra gli altri, l’Unione europea e la Cina.
Il momento clou arriva nel tardo pomeriggio di Washington (le 22 in Italia), anticipato da un’indiscrezione che aumenta la fibrillazione nel resto del mondo: i dazi del 25% su tutte le birre in lattina importate e su tutte le lattine vuote in alluminio, a partire da venerdì, arrivano come una sorta di antipasto amaro che precede una cena ancor più amara, sulla quale aleggia la prospettiva di un colpo all’economia globale.
continua in
https://www.rainews.it/articoli/2025/04/america-2-aprile-liberation-day-ecco-i-dazi-di-donald-trump-cfc72f0d-fd4b-4fbf-bea9-51ec50cea937.html
vedi anche
Trump e i nuovi dazi dal 2 aprile: ecco i Paesi coinvolti e quale sarà l’effetto sui prezzi
Dazi, Meloni: “Danneggerebbero anche gli USA, non escludo contromisure adeguate”
video Mattarella: i dazi sono un “errore profondo”
video Da domani i dazi di Trump, Von der Leyen: “Non li abbiamo voluti ma siamo pronti al contrattacco”
Trump firma, dazi al 25% su acciaio e alluminio. L’Ue: “Contatti tra gli Stati per una risposta”
Radio Onda d’Urto
Mercoledì 2 aprile. Palestina: Israele bombarda una clinica Unrwa e divide Rafah da Khan Younis
Torino: 8 misure cautelari contro studenti e studentesse | Femminicidi: 23 donne uccise in 3 mesi | Ddl “sicurezza”: il 15 aprile calendarizzato in Senato l’ex 1660 (ora 1236) |
PALESTINA – Orrore nell’orrore a Gaza: una clinica dell’Unrwa – Onu nel campo profughi di Jabalya, nel nord, è stata colpita da un raid israeliano. Al momento il bilancio – parziale – è di 22 persone uccise, tra cui 9 bambini, e decine quelle ferite.
Su Radio Onda d’Urto la traduzione, in italiano, della testimonianza di Mahmoud Abusalama, palestinese di Jabalya, dall’interno di quel che resta della clinica Unrwa

Non solo Jabalya: altri raid nella Striscia hanno fatto altre 35 vittime tra Gaza City, Nuseirat, Khan Younis e Rafah, a sud. Qui Tel Aviv fa sapere che il proprio esercito sta “dividendo la zona meridionale” prendendo il controllo dell’asse Morag, la strada che separa proprio Khan Yunis da Rafah. Per il ministro della Difesa Katz l’esercito sta espandendo le operazioni per conquistare “vaste aree”. Già oggi le truppe occupanti controllano il 17% del territorio, mentre da un mese esatto Tel Aviv non fa entrare un singolo aiuto umanitario – cibo, acqua, elettricità, farmaci – a Gaza.
Da oggi quindi tutti i panifici della Striscia, compresi i 25 gestiti dal World Food Programme, hanno chiuso per mancanza di farina, mentre Medici Senza Frontiere denuncia come negli ospedali della Striscia – i pochi ancora aperti e funzionanti – stiano per esaurirsi le scorte di materiale sanitario.
L’intervista a Raed Almajdalawi, medico palestinese da anni a Brescia che lavora in Poliambulanza oltre che esponente dei Sanitari per Gaza, che venerdì pomeriggio saranno in presidio fuori dall’ospedale Città di Brescia, e quella a Michele Giorgio, giornalista de Il Manifesto, direttore di Pagine Esteri e nostro collaboratore.
Da Gaza alla Cisgiordania: un 16enne è stato ammazzato a Jenin, un 33enne a Nablus nelle incursioni dei soldati, tese a terrorizzare la popolazione palestinese e a proteggere le aggressioni terroristiche dei coloni fascisti. Un’alleanza ribadita oggi anche ai livelli più alti: in una dichiarazione congiunta, i ministri della Difesa Katz e quello delle finanze, il colono fascista Smotrich, mettono nero su bianco “l’intenzione del governo di acquisire, colonizzare e annettere in modo permanente l’intera Giudea e Samaria”, come la destra sionista israeliana chiama la Cisgiordania occupata.
A Gerusalemme ennesima provocazione da parte del ministro della Sicurezza Nazionale Ben Gvir, che ha visitato – scortato fino ai denti – la spianata delle Moschee: le realtà palestinesi parlano di “ennesima, ulteriore escalation da parte dei coloni di estrema destra”. Sempre a Gerusalemme 12 arresti durante le proteste conto il governo: in piazza migliaia di persone, compresi molti parenti degli ostaggi rapiti, per chiedere di riprendere la tregua e le trattative, mentre Netanyahu vola in Ungheria per abbracciare Orban, nonostante il mandato d’arresto internazionale della CPI per gli innumerevoli crimini di guerra di cui si è macchiato in un anno e mezzo.
Infine l’Italia. Prima udienza a L’Aquila nel processo contro Anan, Ali e Mansour, cittadini palestinesi da anni nel nostro Paese, al centro di un’ampia operazione repressiva partita da Tel Aviv che li ritiene “terroristi”, perchè avrebbero raccolto soldi da destinare – secondo l’accusa – a un gruppo della Resistenza a Tulkarem, città da due mesi assediata e devastata, impunemente, da soldati israeliani e coloni fascisti. Fuori dal tribunale de L’Aquila presidio solidale “La resistenza non si processa”.
TORINO – “…La controparte evidentemente non ha preso bene la sconfitta e non ha tardato a rispondere con un’operazione costruita su misura per l’occorrenza, con l’esplicita volontà di intimidire ancora una volta i più giovani. Siamo ben consapevoli che non si tratti di un attacco contro le singole condotte, ma contro un movimento capace di coinvolgere i giovani, dimostrando la propria potenza in più occasioni”.
Così i collettivi universitari e studenteschi di Torino denunciano la “risposta” di Questura a Procura a nemmeno 48 ore da quando il tribunale piemontese ha smontato la tesi dell’associazione a delinquere nei confronti di una ventina di militanti del centro sociale Askatasuna (oltre a No Tav e Spazio Popolare Neruda) nel maxi-processo “Sovrano”, arrivato a sentenza di primo grado lunedì 31 marzo.
All’alba di mercoledì 2 aprile, 8 misure cautelari (4 domiciliari e 4 obblighi di firma) sono state notificate all’alba ad attivisti-e di collettivi studenteschi e universitari (legati con la propria attività politica all’Askatasuna) per le proteste di piazza del 9 gennaio, in solidarietà a Ramy Elgaml e Farez Bouzidi, i giovani inseguiti per chilometri dai carabinieri a Milano, con la morte del primo e il grave ferimento del secondo all’angolo tra viale Ripamonti e via Quaranta.
L’intervista a un giovane compagno di Torino, colpito dalle misure cautelari.

VIOLENZA DI GENERE – A Brescia il consigliere comunale Balwinder Singh, eletto nella lista civica di destra “Fabio Rolfi Sindaco”, ha presentato le dimissioni dopo l’inchiesta su di lui, sulla moglie e sul figlio maschio per maltrattamenti in famiglia. Con minacce, botte e insulti, avrebbero vessato le figlie, intenzionate a decidere in autonomia sulle proprie vite. Per questo Singh ha il divieto di avvicinamento alle figlie e il braccialetto elettronico, mentre il figlio si trova in carcere, a seguito di una seconda e ulteriore accusa – violenza sessuale – proprio sulle due sorelle, ora lontano da casa: una – grazie ai Centri antiviolenza – convive con il fidanzato, l’altra invece è in una comunità protetta da circa una settimana.
Più a nord, a Verona, arrestato un 77enne di Peschiera del Garda dopo avere cercato di strangolare la moglie 72enne, ora ricoverata in pericolo di vita.
Infine Roma e Messina. Ha confessato l’ex fidanzato 23enne di Ilaria Sula, la 22enne trovata in una valigia in una scarpata nella Capitale dove era scomparsa il 25 marzo. Anche a Messina ha confessato il femminicidio il 27enne che ha ucciso Sara Campanella, 22enne pugnalata in strada e che da due anni subiva molestie continue, stalking, appostamenti e pedinamenti da parte del collega di università.
Ieri sera, in centinaia (ascolta qui Olga, NUDM Messina) alla mobilitazione “per Sara e per tutte” ripetuta questa sera a Roma da collettivi e realtà autorganizzate, pronte a denunciare che sono già 23 le persone vittime di femminicidio in Italia nell’arco di soli tre mesi, 5 solo dall’8 marzo – giornata di lotta delle donne – a oggi.

“SICUREZZA” – Il liberticida ddl Sicurezza, ex 1660 e ora 1236, calendarizzato in Senato: discussione martedì 15 aprile, votazione probabilmente già mercoledì 16 aprile, secondo – e ultimo – passaggio parlamentare prima dell’ok definitivo, atteso alla Camera. L’annuncio arriva dalla rete nazionale No ddl sicurezza – A Pieno Regime, che chiama “tutta la società civile, i movimenti, le associazioni, le forze politiche e sindacali alla convergenza nazionale nei giorni del voto a Roma”.
Su Radio Onda d’Urto l’appello alla lotta con Luca Blasi, uno dei portavoce della rete nazionale No ddl sicurezza – A pieno regime.
Oggi si è parlato anche di
- Nuovi sequestri ai colossi della logistica per sfruttamento sistematico di lavoratori e lavoratrici, un sistema che si sta estendendo ad altri settori
- Salari da fame nelle “coop sociali”: il ricatto emotivo di chi regge il tessuto sociale
La Resistenza: un mese di trasmissioni speciali

Il 25 aprile 2025 sarà l’ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista. Radio Onda d’Urto dedica a questa data la programmazione del suo palinsesto, mandando in onda ogni giorno due trasmissioni speciali [qui tutte le puntate].
Le trasmissioni di mercoledì 2 aprile:
Intervista allo storico Matteo Mazzoni, direttore dell’Istituto storico toscano della Resistenza, sull’esperienza fiorentina di Radio Cora
Intervista a Mirco Carrattieri, storico della Resistenza, ricercatore all’ateneo di Bergamo e già direttore dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri di Milano sull’esperienza delle Repubbliche partigiane, o zone libere.
2 aprile 2025
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1133
RaiNews LIVE
Usa, proposta bipartisan: dazi del 500% a chi fa affari con Mosca. Oggi colloquio Dimitrev-Witkoff
Cbs: gli inviati di Stati Uniti e Russia si vedranno a Washington. Emesse intanto sanzioni per la vendita agli Houthi di grano sottratto all’Ucraina. Il Parlamento Ue approva l’aumento del debito comune per la difesa. Missile su Kryvyi Rih, 4 morti
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/ucraina-guerra-gelo-mosca-negoziati-inaccettabili-proposte-americane-trump-frustrato-a61af770-3f7d-4f31-9260-3c0484311dad.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : le secrétaire général de l’OTAN se dit convaincu que l’Alliance « va durer, avec les Etats-Unis »
« Leur engagement est absolument clair », a affirmé mercredi Mark Rutte, à la veille de la venue du secrétaire d’Etat américain, Marco Rubio.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE DAL 30 marzo al 5 aprile 2025
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/04/02/en-direct-guerre-en-ukraine-le-secretaire-general-de-l-otan-se-dit-convaincu-que-l-alliance-va-durer-avec-les-etats-unis_6588243_3210.html
Alberto Negri sulla propria pagina Facebook
Appesi al triangolo Trump-Netanyahu-Putin
Come ha dimostrato il voto all’Onu, Trump e Netanyahu sono favorevoli all’annessione di Putin del 20% dell’Ucraina, loro stessi intendono conquistare territori in violazione del diritto internazionale. Netanyahu, oggi in Ungheria, e Putin hanno una mandato di cattura della Cpi per crimini di guerra. Per loro gli europei devono piegarsi o sparire. Questo è.
2 aprile
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
RaiNews LIVE
Terremoto in Myanmar: 2.719 morti, 4.521 feriti e oltre 400 dispersi. Altre scosse oggi

In Thailandia 20 i morti per sisma, si cercano 70 operai dispersi. Sisma di magnitudo 5 registrato a Mandalay. Onu vigila su aiuti in Myanmar: “Arrivano ma serve di più”. Smentite voci di blocco da parte della giunta, appello alla pace
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/03/devastante-terremoto-sud-est-asiatico-epicentro-myanmar-almeno-694-morti-ospedali-al-collasso-1813ff9d-bc8b-4fa4-ae26-7e2f05c6925b.html
vedi anche
video Terremoto in Myanmar, il crollo di un condominio ripreso da alcuni monaci con lo smartphone
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Radio Onda d’Urto
Martedì 1 aprile. A Latina inizia il processo per l’omicidio sul lavoro di Satnam Singh
Israele prosegue la pulizia etnica in Palestina e torna a bombardare Beirut in Libano | Askatasuna, l’associazione a resistere non si arresta | In Francia Le Pen condannata e ineleggibile per 5 anni
LAVORO – A Latina è iniziato il processo per l’omicidio sul lavoro di Satnam Singh , bracciante morto dissanguato il 17 giugno 2024, dopo aver perso un braccio tagliato da un macchinario. L’ imputato è Antonello Lovato, il datore di lavoro , che non ha chiamato i soccorsi, ma ha caricato Satnam in furgone – il braccio sistemato in una cassetta della frutta – e lo ha abbandonato davanti casa, a Cisterna. Per questo è accusato di o micidio volontario nelle forme del “dolo eventuale ”.
In aula c’erano anche la Cgil, due fratelli della vittima, i Comuni di Latina e di Cisterna. Associazioni e organizzazioni hanno depositato richiesta di costituzione di parte civile. Fuori dal tribunale anche un presidio al quale hanno partecipazione anche diversi braccianti dell’Agro Pontino. Nel pomeriggio noi ci siamo collegati telefonicamente con Laura Hardeep Kaur, segretaria della Flai-Cgil di Frosinone e Latina.

MEDIO ORIENTE – In Palestina l’esercito e i coloni proseguono il genocidio e la pulizia etnica nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.
Da Gaza alla West Bank.“Israele è qui per restare”. Sono le parole pronunciate oggi dal ministro e colono fascista israeliano Smotrich durante una sorta di sopralluogo dei ministri di Tel Aviv insieme ai coloni nella Cisgiordania occupata, dove da gennaio è in corso un’accelerazione della pulizia etnica ai danni della popolazione palestinese con l’operazione “Muro di ferro”. Gli fa eco il ministro della Difesa israeliano Katz, il quale ha affermato che Israele non consentirà all’Anp di controllare la Cisgiordania. Oggi abbiamo commentato la situazione in Palestina, da Gaza alla Cisgiordania, grazie ai contributi di Meri Calvelli e Fabian Odeh.
L’aviazione dell’esercito israeliano è tornata a bombardare anche il Libano. Almeno 4 vittime e 7 feriti nel raid che oggi ha colpito la periferia meridionale della capitale Beirut. Preso di mira un edificio residenziale di tre piani. È il secondo raid di questo tipo dopo il cessate il fuoco siglato lo scorso novembre, comunque violato in decine di occasioni dall’Idf. Protesta, inascoltato, il governo libanese, che chiede il rispetto della propria sovranità. Noi oggi pomeriggio ci siamo collegati con Pasquale Porciello, giornalista e corrispondente da Beirut per Il Manifesto.

REPRESSIONE – Stamattina siamo tornati sul processo “Sovrano” contro il centro sociale Askatasuna di Torino e il movimento No Tav della Val di Susa. Con uno dei processati, Vincenzo, abbiamo commentato il crollo della montatura giudiziario-poliziesca di Procura e Digos torinesi che accusavano 16 dei 28 imputati di “associazione a delinquere”. I giudici hanno assolto attiviste e attivisti da questa accusa “perché il fatto non sussiste”. Il Tribunale ha condannato 18 degli imputati per singole condotte e ipotesi di reato. Le condanne, però, vanno dai 5 mesi ai 3 anni e 9 mesi per un totale di 22 anni, a fronte degli 88 chiesti dai magistrati con l’elmetto.

FRANCIA – Marine Le Pen, leader dell’ultradestra del Rassemblement national, è stata condannata a 4 anni e dichiarata ineleggibile per 5 nell’ambito dell’appropriazione indebita di fondi pubblici per pagare gli assistenti parlamentari a Strasburgo. “Non ci ruberanno le elezioni, vinceremo lo stesso” ha detto oggi la Le Pen, senza al momento specificare se intende togliere o meno la “non” sfiducia che tiene in vita il governo attuale, quello del centrista Bayrou, voluto da Macron. Nonostante la cronaca, il vice di Le Pen, Bardella, destinato a sostituirla nella corsa all’Eliseo, risulta in testa agli ultimi sondaggi. Se si votasse oggi, raccoglierebbe tra il 35 e il 36% delle preferenze al primo turno. Noi abbiamo commentato la notizia insieme al nostro collaboratore e corrispondente dalla Francia Cesare Piccolo.

Oggi si è parlato anche di
La Resistenza: un mese di trasmissioni speciali

Il 25 aprile 2025 sarà l’ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista. Radio Onda d’Urto dedica a questa data la programmazione del suo palinsesto, mandando in onda ogni giorno due trasmissioni speciali [qui tutte le puntate].
Le trasmissioni di martedì 1 aprile:
Mattina: intervista sull’esperienza di Radio Libertà del Biellese , esperienza unica di emittente partigiana con un palinsesto di appelli, musica e rubriche per comunicare con la popolazione, con Alberto Lovatto , consigliere scientifico dell’Istituto per la Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese, in Valsesia, etnomusicologo e insegnante.
Pomeriggio: la voce di Filippo Ortona , giornalista, corrispondente dalla Francia per Il Manifesto e autore nel 2022 di un docu-podcast per Rai Radio3 intitolato “Una voce nella notte. Storia di una radio partigiana”. La storia che Filippo Ortona racconta nel suo podcast e che ripercorre ai nostri microfoni parte dal ritrovamento tra le carte di suo nonno, comandante partigiano nel biellese, dei brogliacci di Radio Libertà, “unica radio partigiana destinata alla popolazione in tutta la resistenza” . Nella trasmissione vanno in onda anche audio con le riproduzioni delle singole e delle musiche dell’emittente partigiana.
1 aprile 2025
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1132
RaiNews LIVE
Casa Bianca: “Trump è frustrato sia con Putin che con Zelensky”
Lavrov: Mosca e Washington al lavoro per un nuovo incontro. Kiev: accordo con Usa su minerali sia reciprocamente accettabile. Mosca: “Proposte Usa inaccettabili così come sono”. Da Ue 3,5 mld a Kiev, “in 45.000 senza elettricità dopo raid russi”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2025/04/ucraina-guerra-trump-putin-fara-la-sua-parte-zelensky-apre-a-elezioni-70a210b0-ce2b-44c5-bdd1-54138d4bf28b.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : une seconde réunion entre les représentants des Etats-Unis et de la Russie est en préparation, selon l’agence TASS
Le ministre des affaires étrangères russe, Sergueï Lavrov, a déclaré, mardi, à des journalistes que le but de cette réunion serait « d’éliminer les irritants dans les relations bilatérales et de normaliser les contacts », rapporte l’agence TASS.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE DAL 30 marzo al 5 aprile 2025
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/04/01/en-direct-guerre-en-ukraine-une-seconde-reunion-entre-les-representants-des-etats-unis-et-de-la-russie-est-en-preparation-selon-l-agence-tass_6588243_3210.html
1 aprile
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
Ponte sullo stretto: Greenpeace con Legambiente, Lipu e WWF annunciano “azioni legali per fermarlo”
Ricorso al TAR, diffida al CIPESS e reclamo alla Commissione Europea: questo ‘l’attacco a tre unte’ delle sigle ambientaliste

Agenzia DIRE – Ricorso al TAR, diffida al CIPESS e reclamo alla Commissione Europea: questo ‘l’attacco a tre unte’ che Greenpeace Italia, Legambiente, Lipu e WWF Italia propongono al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. Le tre sigle ambientaliste lamentano un aproccio miope su un’opera che va fermata per il bene dell’ambiente e delle casse dello Stato”.
Dal 2003, anno della prima approvazione, ad oggi, il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina è stato riproposto in diverse occasioni, per essere poi accantonato dal governo Monti per motivazioni tecniche, finanziarie ed economiche. “Sembrava che l’idea di un progetto insostenibile sotto diversi punti di vista fosse stata finalmente superata, fino a quando il governo Meloni non ha deciso di riesumare il progetto”, lamentano le associazioni.
continua in
https://www.dire.it/01-04-2025/1136696-ponte-sullo-stretto-greenpeace-con-legambiente-lipu-e-wwf-annunciano-azioni-legali-per-fermarlo/