1941

10 gennaio: New York, dichiarazione delle Nazioni Unite sottoscritta da Stati Uniti, Gran Bretagna, URSS, Cina e da un gruppo di altri 22 stati: Australia, Belgio, Canada, Costarica, Cuba, Gre­cia, Guatemala, Haiti, Honduras, India, Lussemburgo, Nuova Ze­landa, Nicara­gua, Nor­vegia, Panama, Olanda, Polonia, Repubblica Dominicana, Salva­dor, Cecoslovac­chia, Unione Sudafricana, Iugoslavia.

3 gennaio: le truppe inglesi entrano in Libia e conquistano Bardia.

6 gennaio: Cina, il Kuomintang rompe la tregua e attacca, nella provincia di Anhwei, la VI Armata comunista.

8 gennaio: l’aviazione inglese bombarda Napoli.

18 gennaio: Vercelli, iniziano gli arresti contro l’organizzazione antifascista clandestina “Gruppo operai movimento italiano rivoluzionario comunista”, costituita e diretta da Francesco Moranino, operante nella valle del Cervo: in pochi giorni vengono arrestati diciannove aderenti, che saranno deferiti al Tribunale speciale.

19 gennaio: Mussolini incontra Hitler e lo convince a intervenire a sostegno dell’Italia in Nord Africa e nei Balcani. Il Fuhrer garantisce l’invio di truppe in Grecia e la spedizione di un corpo corazzato in Nord Africa.

22 gennaio: gli inglesi occupano Tobruk, in Cirenaica.

Febbraio: nel Vietnam settentrionale, occupato dai giapponesi, nasce un movimento di resistenza guidato da Ho Chi Minh.

6 febbraio: Bengasi, le basi italiane cadono in mano agli inglesi.

14 febbraio: il generale tedesco Erwin Rommel, a capo del corpo di spedizione tedesco in Nord Africa, sbarca a Tripoli.

26 febbraio: continua l’avanzata inglese in Africa Orientale, occupano l’Eritrea e la Somalia e conquistano Mogadiscio.

1° marzo: la Bulgaria aderisce al Patto Tripartito.

9 marzo: il generale Cavallero ordina l’offensiva in Grecia:sarà respinta con gravi perdite italiane.

11 marzo: Forlì, manifestazione spontanea di donne contro il razionamento del pane.

Marzo: Rimini, un gruppo di donne protesta in piazza Cavour contro la mancanza di combustibile per il riscaldamento e la scarsità di grassi alimentari.

Washington, il Congresso vota la legge Affitti e prestiti (Lend-lease Act). Pur trat­tandosi di un provvedimento riguardante gli aiuti militari ai paesi in guerra con l’Asse, è da considerarsi come antesignana dei successivi programmi statu­nitensi di assistenza militare, tecnica ed economica.

19 marzo: Cesena, diffusi volantini antifascisti.

24 marzo: inizia, sotto il comando unico di Rommel, l’offensiva italo tedesca in Nord Africa. Nel giro di un mese verrà riconquistata la Cirenaica. Si arresterà in aprile davanti alla resistenza degli inglesi a Tobruk.

27 marzo: Jugoslavia, un colpo di stato appoggiato dalla popolazione rovescia il governo filo nazista di Dragos Cvetkovich ed esautora il reggente Pavel Karageorgevic. Il regno, governato dal non ancora maggiorenne re Pietro II affiancato dal generale Simovic, proclama la mobilitazione generale. Il 6 aprile inizia l’invasione tedesca appoggiata da Italia, Slovenia, Montenegro, Bulgaria e Ungheria. Il 10 aprile la Croazia diventa stato autonomo con l’appoggio dell’Italia, con un governo fascista diretto dal leader ustascia Ante Pavelic e da un principe italiano designato quale re (Aymone di Savoia Aosta, che non prenderà mai possesso del regno). La Slovenia, invece, il 3 maggio viene annessa all’Italia, mentre in Serbia si forma un governo militare tedesco. Nascono le formazioni partigiane. Quelle comuniste, guidate da Josip Broz Tito liberano le zone montuose della Bosnia, della Croazia e del Montenegro e riusciranno, senza l’aiuto degli alleati, a liberare tutto il paese. Le formazioni nazionaliste (cet­nici) sono dirette invece dal colonnello Draza Mihajlovic.

27 – 28 marzo: battaglia a largo di Capo Matapan (Grecia), estrema punta meridionale del Peloponneso. Gli inglesi affondano tre in­crociatori e due cacciatorpediniere italiani.

2 aprile: le truppe italiane perdono anche l’Asmara, in Eritrea. L’offensiva di Rommel in Nord Africa si arresta sul confine tra Egitto e Cirenaica. Tobruk, difesa da un forte contingente britannico, resiste ai violenti attacchi sferrati dalle forze dell’Asse.

4 aprile: i tedeschi invadono la Grecia penetrando nel territorio ellenico dalla Bulgaria.

5 aprile: la Jugoslavia firma un patto d’amicizia con l’Urss. Il giorno successivo la Germania inizia l’invasione della Jugoslavia. Al suo fianco intervengono Italia, Bulgaria e Ungheria. In 12 giorni la Jugoslavia è costretta alla capitolazione.

Iraq, Rachid el-Kilani a capo di un governo filonazista.

6 aprile: le truppe inglesi entrano in Addis Abeba. Il giorno 17 il Duca d’Aosta si ar­renderà sull’Amba Alagi agli inglesi: l’intera Africa orientale italiana è in mano britannica.

10 aprile: Zagabria, costituito lo stato autonomo della Croazia, in realtà è un paese satellite dell’Italia.

13 aprile: patto di non aggressione tra Urss e Giappone.

17 aprile: l’esercito jugoslavo capitola di fronte alla superiore potenza di fuoco degli invasori italo-tedeschi. Il Re e il suo governo riparano in esilio a Londra. La Jugoslavia viene cancellata come entità statale e il suo territorio spartito tra i vincitori. La Germania impone l’annessione al Reich della parte settentrionale della Slovenia, un regime militare in Serbia ed una amministrazione diretta nel Banato. La Bulgaria ottiene l’annessione della Macedonia e di parte del Kosovo e della Serbia meridionale. All’Ungheria spettano invece i territori della Vojvodina e delle regioni slovene e croate ad est del fiume Mur. L’Italia ottiene la Slovenia meridionale, i cui territori sono incorporati allo Stato italiano
insieme a Selenico, Spalato, Ragusa, Cattaro, il resto del litorale dalmata e la regione della Carniola, comprese le isole. Contemporaneamente si forma lo Stato indipendente croato con alla guida Ante Pavelic, leader degli ustaša croati.

20 aprile: capitolazione della Grecia. Il paese è retto da un’amministrazione militare italo – tedesca. Re Giorgio si rifugia a Londra dove forma il governo in esilio. I tede­schi entrano in Atene e occupano il Peloponneso.
Bologna, isolata protesta del muratore Aldo Biavati per ottenere un miglioramento di salario.

27 aprile: nasce a Lubiana il Fronte di liberazione sloveno

Maggio: gli inglesi invadono l’Iraq e assumono il controllo dei giacimenti di petrolio.

3 maggio: la Slovenia è annessa all’Italia. Il Regio Decreto n. 291 sancisce la nascita della Provincia di Lubiana, il cui governo è affidato all’Alto Commissario Emilio Grazioli

5 maggio: dopo sei anni il Negus Hailè Selassiè torna sul trono d’Etiopia e rientra trionfalmente in Adis Abeba.

15 maggio: India, le autorità britanniche condannano 25.000 persone per disubbidienza civile.

17 maggio: Monfalcone, Mussolini e Ciano incontrano il poglavnik croato Ante Pavelic. Siglato un accordo in base al quale la Croaziai cede all’Italia la costa dalmata tra Sebenico e Spalato, quasi tutte le isole e le Bocche di Cattaro

18 maggio: Roma, il capo degli ustascia croati Ante Pavelic incontra Vittorio Emanuele III e assiste alla proclamazione di Aimone d’Aosta re di Croazia con il nome di Tomislav II. Il principe di Spoleto non si recherà mai nel suo regno. La guida della Croazia, che in agosto aderirà al Patto Tripartito, resta così saldamente nelle mani del dittatore ustascia Pavelic.

19 maggio: il Partito comunista indocinese approva la fondazione del Vietminh, Lega per l’indipendenza del Vietnam.

20 maggio: paracadutisti tedeschi invadono l’isola di Creta.

27 maggio: Washington, il presidente Roosevelt proclama lo stato d’emergenza nazionale.

31 maggio: la Manifattura Rotondi di Varallo mette a disposizione lire 50.000 per i suoi operai richiamati alle armi a partire dal 21 aprile.

Giugno: nonostante la dichiarazione di neutralità, la Svezia permette alle truppe tedesche il transito nello spostamento dalla Norvegia alla Finlandia.

1° giugno: i tedeschi conquistano Creta. Gli inglesi si rifugiano a Cipro. Con questa operazione l’intero Mediterraneo centrale ed orientale, con le sole eccezioni di Malta e Cipro, è sotto il controllo delle forze dell’Asse.

5 – 6 – 7 giugno: Spilamberto (Mo), scioperano le operaie della SIPE (Società Italiana Polveri Esplodenti) per l’ottenimento di aumenti salariali. Otterranno un aumento di 15 centesimi l’ora, ma sarà pagato a caro prezzo: 3 operaie arrestate, 6 fermate, 122 licenziate e 204 sospese da 3 a 10 giorni.

Giugno: Carpi (Mo), scioperi di mondine a Budrione, Fossoli, San Marino e Migliarina per l’ottenimento di miglioramenti salariali.

8 giugno: le truppe di Francia libera, insieme agli inglesi, invadono la Siria e il Libano.

16 giugno: gli Stati Uniti rompono le relazioni diplomatiche con Italia e Germania.

Estate: Jugoslavia, si organizza, radicandosi e penetrando nel territorio, un forte movimento resistenziale armato contro il fascismo e il nazismo. La risposta fascista non si fa attendere e arriva attraverso rastrellamenti, fucilazioni, rappresaglie, incendi di villaggi, deportazione della popolazione slava in appositi campi di internamento sorti sul territorio italiano e su quello jugoslavo occupato

22 giugno: la Germania aggredisce l’Urss senza nessuna dichiarazione di guerra e senza informare l’alleato Mussolini. Si tratta dell’esecuzione dei piani dell’Operazione Barbarossa che prevede l’avanzata a Nord verso Leningrado, al centro verso Mosca, a Sud verso l’Ucraina e il mar Nero. All’aggressione parteciperanno truppe ungheresi, rumene, slovacche e italiane. Fin da marzo Hitler aveva dato direttive ai comandanti delle tre armi per una “guerra d’annientamento”.
Anche la Finlandia riprende le ostilità contro l’Urss.

26 giugno: Roma, Mussolini decide l’invio di un Corpo di spedizione in Unione Sovietica. Da agosto saranno schierati in Ucraina lungo la linea del fronte attestata sul fiume Dnepr. Il contingente è composto da 62.000 uomini agli ordini del generale Giovanni Messe.

27 giugno: Mosca, Togliatti, con lo pseudonimo di Mario Correnti, inizia da radio Mosca le trasmissioni dei Discorsi agli italiani. Radio Londra aveva iniziato le trasmissioni per l’Italia il 22 dicembre 1939. Dal luglio 1941 inizierà le trasmissioni anche l’emittente Radio Milano Libertà e in seguito La voce della verità.

Luglio: gli Stati Uniti inviano in Cina alcuni istruttori militari per riorganizzare il Kuomintang.

1° luglio: Unione Sovietica, le truppe tedesche travolgono la linea Stalin.

3 luglio: Cattolica (Fo), un centinaio di lavoratrici dell’Arrigoni scioperano contro il mancato pagamento del premio di operosità. Lo sciopero, sul quale è mantenuto un rigido silenzio, avrà una rapida e favorevole evoluzione.

7 luglio: inizia dal Montenegro, sotto la guida del Maresciallo Tito, l’insurrezione jugoslava.

12 luglio: firmata l’alleanza tra Inghilterra e URSS. Iniziano ad arrivare a Mosca rifornimenti di armi e viveri.

22 luglio: i tedeschi bombardano Mosca.

24 luglio: il Giappone conquista l’Indocina meridionale. Qualche giorno dopo il governo francese e quello giapponese firmano un accordo per “la difesa comune dell’Indocina”.

Agosto: rientra clandestinamente in Italia Umberto Massola per riorganizzare il Centro interno clandestino del Partito comunista.

Pulfero (Udine), un gruppo di donne manifesta spontaneamente al grido “non vogliamo morire di fame, non abbiamo polenta per i nostri bambini! Trovateci farina!”

14 agosto: Churchill e Roosevelt firmano la Carta Atlantica che sancisce i principi della democrazia e dell’autodeterminazione dei popoli. In settembre la Carta sarà sottoscritta anche dall’Unione Sovietica e da altri 15 paesi.

17 agosto: Washington, il presidente Roosevelt invita il Giappone a ritirare le proprie truppe dalla Cina e dall’Indocina.

21 agosto: Unione Sovietica, le truppe tedesche avanzano fino alla linea Leningrado-regione di Mosca-Ucraina-Crimea. Anziché attaccare Mosca, Hitler dirige le armate verso sud, nella zona dei pozzi petroliferi, permettendo così all’esercito sovietico di riorganizzarsi.

25 agosto: truppe britanniche e sovietiche entrano in Iran e costringono lo Scià, che simpatizzava per la Germania provocando negli alleati la paura di perdere il controllo sui pozzi petroliferi, all’abdicazione a favore del figlio Mohamed Reza Pahlavi.

Mussolini e Hitler si incontrano sul fronte orientale. Il Fuhrer valuta ottimisticamente l’andamento delle operazioni. Mussolini insiste per un aumento della partecipazione italiana alla campagna di Russia.

27 agosto: Sassuolo (Mo), una quarantina di donne protestano davanti al municipio contro la mancata distribuzione di generi di prima necessità.

29 agosto: dichiarazione italo – tedesca sul “nuovo ordine in Europa”.

Settembre: Cesena, scioperano le operaie della Arrigoni per l’ottenimento di migliori condizioni salariali e normative. Interviene la polizia – allertata il giorno precedente dalla direzione aziendale – che ferma 18 lavoratrici. Le operaie rientrano nei reparti, ma continuano lo sciopero. Il lavoro potrà riprendere solo il giorno successivo dopo che tutte le richieste sono accolte e le operaie fermate rilasciate.

Bologna, agitazione delle mondine e dei portantini di riso occupati all’azienda Marsigli di Malalbergo. Reclamano tariffe orarie più alte. Sei mondine sono arrestate e liberate dopo 5 giorni per il protrarsi della protesta. Anche quattro braccianti saranno arrestati nei giorni seguenti e rilasciati dopo 10 giorni di carcere.

8 settembre: inizia l’assedio tedesco a Leningrado. Durerà 900 giorni e provocherà un milione di morti.

26 settembre: Sassuolo, sciopero alla Marazzi contro le multe sul lavoro e per l’aumento dei generi di prima necessità. Le operaie ottengono una distribuzione straordinaria di alimenti per tutta la popolazione, ma 11 lavoratrici sono licenziate in tronco e fermate per alcuni giorni dalla polizia.

27 settembre: Roma, introdotta la nominatività sui titoli azionari per fronteggiare la tendenza al rialzo. Dovranno essere tassati sia i venditori che i compratori dei titoli. Il governo intende così orientare il risparmio verso i titoli di Stato in modo di finanziare il debito pubblico che, in seguito alle spese belliche, ha raggiunto gli 80 miliardi. Non si riuscirà comunque a raggiungere l’effetto desiderato sia per la pressione esercitata dagli industriali su Mussolini affinché tali provvedimenti non influenzino in misura eccessiva la tendenza del mercato, sia per il diffondersi tra i piccoli e medi risparmiatori di un senso di sfiducia nei confronti dello Stato.

L’Urss approva la Carta Atlantica e riconosce Francia Libera, il movimento creato un anno prima da Charles De Gaulle

30 settembre: Roma, la razione giornaliera di pane è ridotta a 200 grammi.

Ottobre: Riccione, una trentina di donne prova a manifestare davanti alla villa di Mussolini contro il razionamento del pane. Tre di loro sono fermate dai carabinieri. Lo stesso giorno sono trovate delle scritte antifasciste sui pali della ferrovia Rimini – Riccione. 
Tolosa, lanciato l’appello per l’unità di tutti i movimenti antifascisti so­ciali, politici, religiosi e culturali contro la guerra fascista e per la vittoria degli alleati. L’appello è redatto da Emilio Sereni e Giuseppe Dozza per il Partito comunista, Pietro Nenni e Giuseppe Saragat per il Partito socialista e da Silvio Trentin nella foto a sinistra e Fausto Nitti per Giustizia e Libertà. E’ decisa la costituzione di un Comitato d’azione unitario.

Mosca, Stalin avverte il ministro degli Esteri britannico, Anthony Eden, che al termine della guerra Trieste diventerà possedimento jugoslavo.

1° ottobre: Washington, concesso un credito di un milione di dollari all’URSS e aumentato il rifornimenti di armi e viveri.

2 ottobre – 8 dicembre: battaglia di Mosca. I sovietici resistono all’attacco tedesco. Le truppe tedesche sono bloccate dalla strenua resistenza militare e partigiana sovietica (con la tecnica della terra bruciata, già adottata contro Napoleone) e dai rigori dell’inverno russo. Il Terzo Reich risente invece dell’enorme sforzo bellico e dell’allungamento delle vie di rifornimento. Il 6 inizia la controffensiva sovietica. Hitler esonera il comandante von Brauchitsh e assume personalmente la direzione delle ope­razioni e il comando supremo dell’esercito.

8 ottobre: Cadelbosco di Sopra (RE), alcune centinaia di donne, provenienti anche da altri paesi, manifestano al grido di “pane e pace, basta con le tessere della fame”. I carabinieri disperdono la manifestazione e compiono alcuni arresti. Altre 10 donne saranno arrestate il giorno dopo con l’accusa di adunata sediziosa.
Lo stesso giorno si svolgono proteste anche a Brescello (Re), Boretto (Re) e Bondeno (Fe).

16 ottobre: Parma, per protestare contro il razionamento del pane, un gruppo di donne assalta in via Imbriani, un furgone della Barilla adibito al trasporto del pane. Interviene la polizia che compie alcuni arresti. La notizia si diffonde rapidamente. Si forma un corteo spontaneo a cui si uniscono le maestranze di alcune fabbriche (Balzarini, Manghi, Zanzaloni & Tanzi) che entrano in sciopero.
La protesta si esaurisce nel tardo pomeriggio nel piazzale della stazione dove interviene duramente la polizia che compie arresti in massa.

Mirandola (MO), protesta spontanea contro il razionamento del pane. Fermate alcune donne.

8 ottobre: Giappone, Hideki Tojo nuovo capo del governo con pieni poteri militari.

Novembre: Medicina (BO), agitazione dei portantini di riso per ottenere un aumento del cottimo. Otterranno un aumento orario del 33%. Tre lavoratori sono arrestatati in località Tombazza.

27 novembre: dopo la resa del Duca Amedeo d’Aosta sull’Amba Alagi, cadono le ul­time forze italiane a Gondar, nell’Africa Orientale, segnando la fine dell’Impero.

8 dicembre: il Giappone invade la Thailandia.

10 dicembre: Tobruk, sotto assedio dall’8 aprile, è liberata dalle truppe inglesi.

11 dicembre: Germania e Italia dichiarano guerra agli Stati Uniti. Il giorno successivo anche Bulgaria, Jugoslavia e Romania entrano in guerra con gli Stati Uniti.

15 dicembre: Washington, gli Stati Uniti stanziano 15 miliardi di dollari per la difesa. Tutti gli uomini tra i 20 e i 44 anni sono iscritti alla leva.

18 dicembre: Alessandria d’Egitto, mezzi d’assalto della marina italiana affondano due corazzate e una petroliera britannica.

23 dicembre: India, il Congresso, la cui presidenza è ceduta da Gandhi a Javaharlal Nehru, condanna l’imperialismo britannico e conferma il programma di resistenza alla guerra.

24 dicembre: gli inglesi riconquistano Bengasi e ottengono il totale controllo della Cirenaica.

Roma, il radiomessaggio natalizio del papa chiede la cessazione del conflitto e il ristabilimento della pace.

25 dicembre: le truppe giapponesi entrano a Hong Kong.

27 dicembre: istituito il corpo dei Vigili del Fuoco

31 dicembre: Aldo Vidussoni sostituisce Adelchi Serena alla guida del PNF.

DURANTE L’ANNO
Gennaio
: Roma, Mussolini ordina la mobilitazione generale del Partito fascista: ministri e gerarchi debbono “volontariamente” arruolarsi, “offrendo così un esempio al Paese”.
Campagna per gli “orticelli di guerra”. Il verde pubblico viene coltivato a grano e ortaggi

Boston, i membri di Giustizia e Libertà esuli negli Stati Uniti – tra gli altri Salvemini, Ascoli, Tarchiani, Nino Levi, Tagliacozzo, Cianca, Bruno Zevi, Sandro Pekelis, Garosci, Mario Salvadori – riprendono la pubblicazione dei Quaderni di Giustizia e Libertà. Quale sede del giornale verrà utilizzata la casa dell’avv. Calabi, padre di Tullia Zevi

Nel corso dell’anno l’economia di guerra imposta al Paese mostra gravi inefficienze (disorganizzazione dell’amministrazione pubblica, insufficienze negli approvvigionamenti di materie prime, resistenza da parte degli imprenditori alla conversione degli impianti industriali alla produzione di armamenti); il Regime sottopone a sequestro le imprese a capitale americano (Standard Oil)