1939 –1942: Varsavia, sono sterminati il 90% degli ebrei polacchi: reclusione in ghetti e speciali campi di lavoro, uccisione sul posto, fino al 1941 e successivamente con la deportazione nei campi di sterminio; arresti in massa ed esecuzioni sommarie; razzie e pogrom ad opera di milizie locali
Gennaio: offensiva franchista in Catalogna
3 gennaio: Ribolla (Gr), muoiono avvelenati da gas i minatori Daniele Poli, Minos Masotti e Danilo Carli
12 gennaio: gli Stati Uniti iniziano la costruzione di una imponente flotta navale ed aerea.
19 gennaio: Roma, la Camera dei deputati è sostituita dalla Camera dei fasci e delle corporazioni. Scompare la separazione tra potere legislativo ed esecutivo.
26 gennaio: le truppe franchiste entrano in Barcellona.
Febbraio: la conferenza sulla Palestina, convocata dalla Gran Bretagna, si conclude senza nessun accordo tra ebrei e palestinesi.
1° febbraio: Roma, i libri di autori ebrei sono ritirati dal commercio nel quadro delle iniziative per “la bonifica culturale del paese”.
4 febbraio: Roma, rapporto di Mussolini al Gran consiglio del Fascismo: la guerra è giudicata inevitabile.
10 febbraio: Roma, muore a 82 anni Pio XI. Il due marzo sarà eletto Pontificie il cardinale Eugenio Pacelli, già Nunzio apostolico in Germania, con il nome di Pio XII
Giustizia e Libertà rilancia l’idea di dare vita a un’unica organizzazione che raccolga i vari gruppi dell’antifascismo superando gli steccati ideologici. Si apre un dibattito tra gli antifascisti sulle modalità di una possibile azione unitaria.
24 febbraio: l’Ungheria aderisce al patto anti Comintern e si ritira dalla Società delle nazioni.
25 febbraio: Roma, l’essere sposati è posto come obbligo per gli avanzamenti nelle carriere statali.
27 febbraio: Francia e Inghilterra riconoscono il regime di Franco.
Marzo: gli stipendi delle diverse categorie di lavoratori aumentano in una misura che varia dal 5 al 10%.
3 marzo: Livorno, condannato a 18 anni di reclusione dal Tribunale speciale il comunista livornese Arturo Silvano Scotto, estradato in Italia nel settembre 1938 dopo essere stato internato in un campo franchista: il regime gli presenta il conto per la sua attiva militanza sovversiva
16 marzo: violando il patto di Monaco, la Germania occupa la Boemia e la Moravia che diventano protettorati tedeschi. La Slovacchia, formalmente indipendente, entra nella sfera d’influenza tedesca. L’atto era stato preceduto dall’ordine segreto di “inglobare la Cecoslovacchia”. L’Ungheria occupa l’Ucraina Carpatica.
21 marzo: la Germania annette il territorio di Memel in Lituania e rivendica il “corridoio di Danzica”. Hitler chiede alla Polonia l’annessione di Danzica alla Germania, il collegamento extraterritoriale tra la Prussia Orientale e il territorio del Terzo Reich. Le richieste vengono respinte con la conseguente rottura dei negoziati. Il 26 marzo viene denunciato il patto di non aggressione polacco – tedesco e il patto navale anglo – tedesco dopo la dichiarazione di garanzia anglo – francese per la Polonia.
25 marzo: ultimatum italiano all’Albania.
28 marzo: Spagna, le truppe franchiste conquistano Madrid. Termina la guerra civile spagnola. Il conflitto ha causato 800.000 morti.
7 aprile: l’Italia invade e conquista l’Albania. Re Zogu I si rifugia all’estero e l’assemblea nazionale offre la corona a Vittorio Emanuele III.
La Spagna aderisce al patto anti Comintern e si ritira dalla Società delle Nazioni
11 aprile: l’Ungheria si ritira dalla Società delle Nazioni.
14 aprile: Washington, il presidente americano Roosevelt chiede a Mussolini e Hitler garanzie sui confini delle nazioni europee e propone una conferenza di pace internazionale.
16 aprile: Roma, il successo dei franchismi nella guerra di Spagna, “baluardo inespugnabile delle fede cattolica”, è celebrato in un radiomessaggio del papa Pio XII.
28 aprile: Berlino, Hitler dichiara decaduto il patto di non aggressione polacco-tedesco.
Maggio: la Gran Bretagna propone la formazione di uno stato Palestinese indipendente e multirazziale. La proposta è respinta dalle comunità araba e ebrea.
Estonia e Lettonia firmano un patto di non aggressione con la Germania.
11 maggio: il Giappone attacca la Mongolia. I combattimenti con i sovietici proseguono fino al 30 agosto.
15 maggio: Torino, inaugurato lo stabilimento Fiat di Mirafiori alla presenza del Senatore Agnelli e di Mussolini, fra scarsi entusiasmi da parte dei lavoratori presenti alla cerimonia. La dirigenza della Fiat organizza la giornata convocando varie decine di migliaia di operai di fronte allo stabilimento e allestendo un palco scenografico celebrativo del regime fascista. Tuttavia, la cerimonia si rivela controproducente: Mussolini arriva con due ore di ritardo e l’accoglienza degli operai è gelida. Durante il suo discorso Mussolini non si sente sufficientemente acclamato dal pubblico e decide di lasciare anticipatamente la cerimonia. Costruito tra il 1937 e il 1939 ha una superficie coperta di circa 300.000 metri quadrati comprendenti un fabbricato per la lavorazione ed il montaggio di autovetture, le officine per i motori di aviazione e gli spazi destinati alle fucine, al parco ferri e alla centrale termoelettrica .Dai rapporti della polizia politica fascista sugli scioperi del marzo 1944 si rileva che gli operai occupati a Mirafiori erano 8.000 (tutti in sciopero).
Lo stabilimento sarà protagonista della produzione automobilistica nazionale con la motorizzazione di massa negli anni del boom economico del dopoguerra
22 maggio: Berlino, Ciano e von Ribbentrop firmano il Patto d’Acciaio che sancisce la piena alleanza militare e politica tra Italia e Germania. Il patto, preparato dai tedeschi, esaltando la comune ispirazione ideologica impegna all’immediato intervento militare a favore dell’alleato coinvolto in un conflitto. Non prevede clausole di intervento unicamente difensivo; prevede la consultazione tra alleati in caso di eventi internazionali che tocchino i rispettivi interessi. In caso di guerra non ammette armistizio separato, riconosce ai due paesi l’esigenza di uno spazio vitale e le azioni conseguenti volte ad ottenerlo.
30 maggio: il generale Ugo Cavallero consegna ai tedeschi un memoriale redatto da Mussolini nel quale si sottolinea l’impossibilità per l’Italia di partecipare ad una grande guerra prima di tre anni, tempo necessario a rafforzare l’economia autarchica, pacificare l’Impero, rinnovare l’esercito, trasferire gli impianti industriali in aree più sicure.
17 giugno: Finlandia, Norvegia e Svezia rifiutano di firmare un patto di non aggressione con la Germania.
23 giugno: Trieste, è arrestato da agenti dell’Ovra, Eugenio Curiel. Condannato al confino di Ventotene, assumerà vari incarichi di responsabilità tra i confinati comunisti e diventerà direttore dell’edizione clandestina dell’Unità.
Hitler e Mussolini firmano un accordo che stabilisce la possibilità di opzione tra Italia e Reich per le popolazioni di lingua tedesca dell’Alto Adige. L’accordo riguarda i cittadini del Reich residenti in Sud Tirolo (circa 10.000 persone), i tirolesi di lingua tedesca e ladina, i ladini dei distretti di Livinallongo e Cortina e gli abitanti tedeschi della Val Canale (Ud) che avevano fatto parte della Carinzia prima del 1918. il rimpatrio dei tedeschi era obbligatorio mentre, entro il 31 dicembre 1939 tutti i nativi e originari dell’Alto Adige “dovranno in modo inequivocabile e irrevocabile, decidere (…) se rimanere cittadini italiani (…) o diventare cittadini germanici (…) ed emigrare conseguentemente in Germania (….)”. Alla fine “della guerra solo 70.000 optanti per la Germania avevano lasciato l’Italia”(Mario Toscano, Storia diplomatica della questione dell’Alto Adige, Bari 1967, pag. 196).
4 luglio: Germania, costituzione della Unione degli ebrei del Reich, di cui devono far parte tutti gli ebrei tedeschi, che cura l’istruzione, l’assistenza sociale e l’emigrazione. E’ l’inizio della ghettizzazione e l’avvio della soluzione finale della questione ebraica.
15 luglio: Patto italo – germanico per l’Alto Adige. Prevede che i cittadini italiani che fanno parte della popolazione di lingua tedesca possano trasferirsi in Germania con tutti i loro beni entro tre anni.
2 agosto: Einstein scrive al presidente Roosevelt chiedendo l’appoggio del governo statunitense alle sue ricerche sull’energia atomica e per anticipare i programmi di ricerca nazisti.
11 agosto: Salisburgo, Ciano incontra von Ribbentrop che lo informa della volontà tedesca di attaccare la Polonia per ottenere “il corridoio di Danzica”. Il giorno seguente Ciano si incontra a Berchtesgaden con Hitler il quale si dice convinto che, nonostante i patti di alleanza, Francia e Gran Bretagna non interverranno a difesa della Polonia.
23 agosto: firmato il Patto di non aggressione tedesco – sovietico. Il patto, noto come Ribbentrop – Molotov, comprende un protocollo segreto che stabilisce le rispettive aree di influenza. A seguito del patto Ribbentrop – Molotov, Pietro Nenni – che era stato il principale fautore del patto d’azione tra comunisti e socialisti – si dimette dalla carica di segretario del PSI.
24 agosto: Roma, papa Pio XII invita i governi “a procedere con la forza della ragione e non con quella delle armi”.
25 agosto: Hitler informa Mussolini del prossimo inizio delle operazioni militari per l’invasione della Polonia e gli chiede un atteggiamento comprensivo. Mussolini ricorda all’alleato l’impreparazione dell’Italia ad una guerra e afferma che potrà partecipare solo se la Germania coprirà la fornitura di mezzi bellici e di materie prime. Contemporaneamente Francia e Polonia stipulano un trattato di alleanza militare.
28 agosto: la firma del patto tedesco – sovietico provoca la crisi del governo giapponese. Il primo ministro Hiranuma si dimette ed è sostituito dal generale Abe Noboyuki.
Settembre: un contingente inglese, forte di 150.000 uomini, è inviato in Francia.
1° settembre: la Germania invade la Polonia senza dichiarazione di guerra: inizia la seconda guerra mondiale. L’Italia proclama la propria non belligeranza, mentre Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra alla Germania. Dichiarano guerra alla Germania anche Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa. Spagna, Svezia e Turchia dichiarano la propria neutralità.
Parigi, Togliatti e Longo sono arrestati durante una serie di retate condotte dalla polizia francese contro i fuoriusciti comunisti. Longo sarà rinchiuso in un campo di prigionia allestito per i prigionieri sospetti. Togliatti, riuscirà a non farsi riconoscere e sarà liberato nel febbraio del 1940 e potrà così raggiungere Mosca.
3 settembre: Londra, il viceré inglese, lord Linlithgow, annuncia l’ingresso in guerra dell’India contro la Germania.
5 settembre: Stati Uniti e Giappone dichiarano la propria neutralità
8 settembre: Giustizia e Libertà ripropone una Alleanza antifascista di cui dovrebbero fare parte tutte le forze d’opposizione al regime. Giustizia e Libertà, Psi, Lega dei diritti dell’uomo e Pri avevano chiesto alla Francia di accettare nel proprio esercito una legione italiana per dimostrare che, nella guerra che si apriva, il posto degli italiani era dalla parte della democrazia. Il primo ministro Deladier aveva rifiutato.
La Cina dichiara la propria neutralità.
10 settembre: il Canada dichiara guerra alla Germania.
L’ambasciatore francese propone al ministro degli Esteri Ciano l’apertura di colloqui formali per la soluzione delle controversie tra Francia e Italia, ma non ottiene risposta.
16 settembre: l’esercito polacco si ritira dalla Romania.
Autunno: Serra Malvezzi di Molinella (BO), entrano in agitazione le mondine, durante la mietitura del riso, chiedendo un aumento delle tariffe. Quattro manifestanti sono fermate.
Settembre: il generale Giacomo Carboni nominato al vertice del servizio segreto militare (Sim).
23 settembre: visita di Badoglio, in forma privata, a Cossato (Vc) alla filatura e lanificio Gallo. Discorso alle maestranze: “Lavorare alacremente e silenziosamente nella certezza che il Duce, geloso difensore dei supremi interessi del popolo e della Nazione, come sempre è e sarà vigile guida d’Italia nell’ora burrascosa”.
27 settembre: cade Varsavia.
28 settembre: trattato tedesco – sovietico di frontiera e amicizia che lascia spazio agli interessi dell’Urss in Lituania, Lettonia e Estonia dopo che aveva occupato, il 17 settembre, la Polonia orientale
L’Urss firma un trattato di assistenza militare con l’Estonia.
Ottobre: l’Irlanda si dichiara neutrale e proibisce l’uso dei propri porti agli inglesi.
2 ottobre: la Conferenza di Panama ribadisce la neutralità degli Stati americani e proclama l’inviolabilità delle loro acque territoriali.
5 ottobre: trattato di assistenza militare tra Urss e Lettonia. Qualche giorno dopo verrà concluso un analogo trattato tra Urss e Lituania.
31 ottobre: Roma, cambio al vertice del Partito fascista: Ettore Muti sostituisce Achille Starace.
Novembre: il Cogefag diventa Sottosegretariato di Stato per le fabbricazioni di guerra (Fabbriguerra), organismo deputato a organizzare l’approvvigionamento e la distribuzione delle materie prime, e a pianificare la mobilitazione industriale destinata a sostenere lo sforzo bellico
1° novembre: l’Urss annette la Bielorussia e l’Ucraina.
3 novembre: Roma, il generale Rodolfo Graziani è nominato capo di Stato Maggiore dell’esercito.
4 novembre: gli Usa emendano la legge Cash and Carry permettendo così a Francia e Inghilterra di acquistare armi statunitensi e varano un piano di aiuti militari al Regno Unito.
8 novembre: Monaco di Baviera, fallito attentato di George Elser contro Hitler.
14 novembre: Edmondo Rossoni, membro del Gran consiglio del fascismo, visita a Vigliano (Vc) la Pettinatura Italiana, impegnata per la “vittoria autarchica”. Gli viene illustrato “un nuovo procedimento per il depilaggio delle pelli”.
In questo periodo anche il federale fascista visita nel Biellese “le maestranze che in silenzio lavorano e servono la Patria”.
15 novembre: il Giappone conquista il porto di Tonchino. Il blocco della Cina è completato.
30 novembre: l’Urss invade la Finlandia, dopo il rifiuto di quest’ultima alla firma del trattato di assistenza militare, ed è espulsa dalla Società delle Nazioni.
7 dicembre: Roma, si riunisce per l’ultima volta, prima del 24 luglio del 1943, il Gran Consiglio del fascismo per valutare la posizione dell’Italia di fronte alla guerra.
20 dicembre: nasce, su iniziativa di Ruggero Zangrandi il Partito Socialista Rivoluzionario (Psr). Si arriva così al dicembre del 1940, quando, con la copertura dell’Agi (uno strumento che, nelle intenzioni del fondatore, sarebbe dovuto servire per disorientare i ceti medi, per gettare i semi del dubbio e della riflessione), Ruggero Zangrandi stabilisce il primo contatto con l’addetto stampa dell’Ambasciata Sovietica a Roma, Leonida Bondarinki. Nel giugno 1941 (mese in cui scattò l’OperazioneBarbarossa, il piano di invasione militare di Adolf Hitler ai danni dell’Urss), fu concordata, tramite un accordo scritto, una forma concreta di collaborazione tra il Psr di Zangrandi e Bondarienko in qualità di rappresentante del Comintern.
Dicembre: Bologna, nella sede sindacale dei lattivendoli, Carlo Nanni organizza assemblee per discutere delle precarie condizioni della categoria e chiedere aumenti salariali.
Fine anno: dopo l’inizio della guerra i compiti di polizia per i territori occupati dal Terzo Reich sono affidati al capo delle SS e della SD, Heinrich Himmler
DURANTE L’ANNO
Roma, l’Unione Femminile Nazionale è sciolta d’autorità dal regime fascista
Milano, la casa editrice Fratelli Treves è rilevata dall’industriale romagnolo Aldo Garzanti. E’ una conseguenza delle leggi razziali che colpivano l’ebreo Treves. Per lo stesso motivo viene allontanato Modigliani, sostituito fino al 1946 da Pacchioni alla direzione della Pinacoteca di Brera
Genova, a Cornigliano, ad iniziativa della SIAC, viene avviata la costruzione di uno stabilimento con cielo altofornono acciaieria Thomas per la produzione di semilavorati da laminare in stabilimenti del gruppo
New York, gli esuli italiani fondano la Mazzini Society allo scopo di difendere e diffondere gli ideali democratici, far conoscere in America la situazione italiana e fornire aiuti ai profughi italiani; tra i fondatori e sostenitori Gaetano Salvemini, Max Ascoli, Roberto Bolaffio, Michele Cantarella, Lionello Venturi, Renato Poggi, Alberto Tarchiani e Giuseppe Borgese. Organo di stampa dell’associazione è il giornale Nazioni Unite.
Napoli, in seguito alla riorganizzazione dell’industria cantieristica napoletana, per iniziativa dell’Iri è costituita la Navalmeccanica, in cui confluiscono i Cantieri di Castellammare, la Società Bacini e Scali, il Cantiere Vigliena (ex Pattison) e le Officine meccaniche e navali di Napoli (ex Hawthorn e Guppy), con circa 9 mila addetti complessivamente
Napoli, costruito il Centro aeronautico di Pomigliano d’Arco, che poi andrà totalmente distrutto nel corso della seconda Guerra Mondiale
Napoli, per mezzo dell’IRI, la Società Meridionale di Elettricità acquisisce il controllo della Unione esercizi elettrici (UNES) ed estende la sua area di penetrazione a una vasta regione centro-meridionale. L’operazione si inserisce nei programmi di industrializzazione del Mezzogiorno portati avanti dall’IRI e dalla Bastogi per impulso di Alberto Beneduce
Parma, creato l’ente autonomo Mostra delle conserve che, nel 1941, nel padiglione fieristico appositamente allestito nel parco Ducale, organizzerà la Mostra autarchica per scatole e imballaggi per conserve alimentari, e nel 1942 la Mostra nazionale delle conserve alimentari, antesignana dell’odierno Salone internazionale dell’alimentazione (Cibus)
Modena, la Maserati trasferisce la fabbrica da Bologna a Modena. A Carpi la Magneti Marelli apre un nuovo stabilimento. Comincia ad affermarsi per la prima volta nel modenese una vera classe operaia, stimabile – nel solo settore meccanico – in 5.000 addetti.