1930

Il regime organizza le Visitatrici fasciste, gruppi di donne che ispezionano gli Istituti di cura e visitano le famiglie considerate bisognose per portare conforto e aiuti. Al tempo stesso controllano la fedeltà al fascismo, requisito necessario per poter ricevere i sussidi



8 gennaioRoma, procede la fascistizzazione della scuola. Il Gran consiglio dispone che rettori e presidi di facoltà e di scuola media dovranno essere scelti tra gli iscritti al partito da almeno 5 anni. Negli stessi giorni viene concessa l’amnistia in occasione del matrimonio del principe ereditario Umberto di Savoia con Maria José del Belgio. Ne sono esclusi i detenuti politici, in quanto autori di delitti contro lo Stato

10 gennaioParigi, il Partito comunista opera una svolta di linea strategica: ritenendo il regime fascista ormai in crisi, decide di riportare in Italia la direzione politica e operativa del partito e di ricostituire un centro interno. La decisione viene presa, dopo alcuni mesi di dibattito interno, in una riunione dell’ufficio politico del partito nella quale si registra una spaccatura netta tra favorevoli (Palmiro Togliatti, Camilla Ravera, Luigi Longo) e contrari (Pietro Tresso, Alfonso Leonetti, Paolo Ravazzoli). Risolve la situazione il voto del rappresentante della Federazione giovanile, Pietro Secchia, che si schiera a favore di quella che resterà nota come “la svolta”. A dirigere il centro interno sarà inviata Camilla Ravera

26 gennaioIndia, Gandhi proclama il Giorno dell’indipendenza indiana.

30 gennaioVenezia, il r.d.l. n. 33 trasforma la Biennale in ente autonomo, che passa così dal controllo del Comune di Venezia a quello dello Stato fascista. La Biennale assume un carattere multidisciplinare, dando inizio al Festival internazionale di musica contemporanea e, due anni dopo, alla Mostra del cinema

1° febbraioMosca, inizia l’esproprio delle terre dei kulaki e la collettivizzazione forzata delle campagne.

6 febbraioRoma, sottoscritto un trattato di amicizia tra Italia e Austria.

7 febbraioRoma, il cardinale Eugenio Pacelli, già nunzio apostolico in Germania e futuro papa, è nominato segretario di Stato vaticano al posto del cardinale Pietro Gasparri

10 febbraioTrieste, attentato contro la sede del giornale Il Popolo di Trieste: un redattore perde la vita e tre operai sono feriti. L’episodio si inserisce in una serie di atti terroristici che hanno per protagonisti gli irredentisti slavi della società segreta Orjuna. In marzo saranno incendiate alcune scuole. In maggio il segretario amministrativo del fascio di San Dorligo della Valle (TS) verrà assassinato con la moglie

26 febbraioLivorno, muore l’ex deputato socialista Antonio Russardo Capocchi, già presidente della Deputazione provinciale labronica, costretto alle dimissioni dagli squadristi nell’agosto del 1922. Al suo funerale prendono parte alcune migliaia di persone. I fascisti sono colti di sorpresa dalla prima grande manifestazione di massa contro il regime

MarzoEmilia Romagna, diffusa in tutta la regione una lunga circolare organizzativa del PcdI con la quale si danno indicazioni per il lavoro politico all’interno dei sindacati fascisti. Gli sviluppi di questa scelta si misureranno nel corso degli anni. A Bologna, nel 1942, troveremo alcuni comunisti fiduciari di fabbrica: Raffaele Gandolfi alla Sabiem-Parenti, Oliviero Alvisi alla Minganti e Giacomo Masi all’Acma. Già dal 1934-5 Ferruccio Magnani e Armando Casolari facevano parte del Direttorio del Sindacato calzolai e il secondo ne diventerà anche il segretario. Albertino Masetti guida la Gioventù fascista di Borgo Panigale. Negli anni successivi altri infiltrati nei sindacati fascisti raggiungono incarichi di responsabilità: Emanuele Guizzardi (segretario provinciale del Sindacato fascista scalpellini), Tommaso Lucerni (fiduciario dei manovratori dell’Azienda tranviaria), Antonio Rossi (membro del Direttorio degli edili e fornaciai), Amedeo Zanevrini, Angelo Macai, Giuseppe Spisani, Arrigo Galliera, Augusto Fiorini (fiduciari in vari reparti dell’Azienda tranviaria), Elvira Pancaldi (massaie rurali).

1 marzo: Amadeo Bordiga è espulso dal Partito comunista

16 marzo: il Congresso del PSI di Grenoble vede il dibattito tra i “fusionisti” di Nenni favorevoli all’unificazione con il PSULI e gli “antifusionisti” della Balabanoff. Al termine prevale l’istanza dell’unità socialista.

18 marzoBologna, volantini firmati dalla Camera del lavoro sono trovati all’interno della Calzoni. Contengono una richiesta di aumento salariale del 20 per cento. Altre copie sono trovate in varie cassette postali, metodo questo introdotto dall’organizzazione clandestina per evitare che venissero intercettati in strada, prima di essere letti dai lavoratori.

19 marzoForlì, dalla relazione dell’Unione provinciale sindacati fascisti al prefetto: “Moltissimi coloni non hanno libretti colonici (…) le disposizioni del patto colonico relative ai premi per le colture industriali e per il compenso per i piccoli attrezzi, non sono affatto applicate. Le tariffe del bracciante non sono considerate, come dovrebbero, dei minimi non diminuibili per nessuna ragione, ma il più elle volte invece sono discusse e oggetto di forti decurtazioni in relazione alle esigenze di vita dei lavoratori (…). La legge sulle assicurazioni sociali per invalidità e vecchiaia è del tutto ignorata (…). Questi fatti, cui va aggiunta l’esistenza di un’abbastanza forte disoccupazione (…) richiedono l’interessamento delle Autorità Provinciali, perché i mali oggi esistenti non debbono dar luogo a spiacevoli inconvenienti nell’avvenire”.

Primavera – estate: Cino Moscatelli tiene una serie di riunioni clandestine in Piemonte “insistendo sulla necessità di organizzare delle manifestazioni di massa” facendo leva sul profondo malcontento della classe operaia. Le manifestazioni avrebbero dovuto essere protette da squadre di autodifesa, appositamente costituite.

26 marzo: Confederazione Generale Fascista dell’Industria Italiana e Confederazione Nazionale Sindacati Fascisti della Industria – Settori: Chimici, Industria e Capi-operai,l firmano il Contratto nazionale di lavoro per i capi operai addetti alle industrie chimiche ed affini

30 marzoBerlino, si dimette il cancelliere socialdemocratico Hermann Muller. Gli succede, a capo di una coalizione di centro – destra, Heinrich Bruning.

6 aprileIndia, Gandhi estrae sale dalla spiaggia di Dandi, violando le leggi inglesi sul monopolio e iniziando il boicottaggio della tassa sul sale. Seguiranno 60.000 arresti da parte delle autorità inglesi.

10 aprile: Milano, inaugurata la scuola di mistica fascista. Deve diffondere i principi politici, etici e filosofici della nuova concezione fascista della vita, “fondata sul trinomio ordine, autorità, giustizia”.

16 aprileGrenoble, la corrente massimalista del Partito socialista (PSI) tiene un congresso per decidere l’unione con i socialisti riformisti del Partito socialista dei lavoratori italiani (PSLI). A ratificare le decisioni del congresso intervengono il presidente e il segretario dell’Internazionale operaia socialista (IOS), Emile Vandervelde e Friedrich Adler. L’unificazione è approvata, con l’opposizione del piccolo gruppo dei cosiddetti “terzini” (da Terza internazionale, o Internazionale comunista), sostenitori di una confluenza nel PCd’I (entreranno nelle file comuniste), e di un gruppo, più consistente, guidato da Angelica Balabanoff. Quest’ultima, che era stata redattore capo dell’Avanti! sotto la direzione Mussolini, ritorna a dirigere l’Avanti! pubblicato a Parigi, divenuto la voce dei massimalisti oltranzisti. Gli unificazionisti eleggono a loro organo ufficiale L’Avvenire del lavoratore, un settimanale pubblicato a Zurigo fin dal 1897, ribattezzandolo Avanti!-L’Avvenire del lavoratore, con il sottotitolo “Organo del Partito socialista italiano aderente all’Internazionale operaia socialista”, a dirigerlo sono Pietro Nenni e Pallante Rugginenti; nel 1934 la redazione si trasferirà da Zurigo a Parigi, e la testata sarà modificata in Il Nuovo Avanti!. Tra i collaboratori vi sarà anche Angelo Tasca, espulso dal PCd’I nel 1929

22 aprileRoma, nel discorso inaugurale del Consiglio delle corporazioni, Mussolini affronta gli effetti della crisi mondiale sull’Italia: aumentano i fallimenti e diminuiscono le entrate dello Stato.
Londra, conclusa la conferenza sulla diminuzione degli armamenti navali.

24 aprileRoma, Galeazzo Ciano sposa Edda Mussolini.

1 maggio: la festa del lavoro viene celebrata in varie parti d’Italia con piccole manifestazioni e brevi comizi davanti ai luoghi di lavoro, nonostante l’attenta sorveglianza della polizia. È il segno della ripresa dell’attività interna del Partito comunista, contro la quale in particolar modo si indirizza l’azione del Tribunale speciale che lungo tutto l’arco dell’anno emana sentenze contro gruppi di comunisti

5 maggioIndia, Gandhi arrestato dalle autorità britanniche.

11 maggioLivorno, Mussolini pronuncia un minaccioso discorso nel quale contrappone l’Italia all’insieme del quadro internazionale. È questo il primo di una serie di interventi pubblici tesi all’esaltazione dell’Italia guerriera che nel corso della settimana il capo del governo pronuncerà in un giro attraverso la Toscana

12 maggioBologna, scioperano 170 braccianti addetti ai lavori di bonifica dello Scolo Bisana.

MaggioReggio Emilia, l’organizzazione clandestina comunista organizza uno sciopero di 70 braccianti di Bagnolo e Santa Maria della Fossa, reclamando il rispetto delle tariffe orarie e la regolarità dei pagamenti. Altre lotte bracciantili si sviluppano a San Martino in Rio e a Correggio. Manifestazioni di donne si hanno Villa Argine, Albinea e a Vezzano.

22 maggio: parlando a Milano, Mussolini chiede la revisione dei trattati di pace della prima guerra mondiale, contrapponendo nuovamente l’Italia alle altre nazioni europee, collocandola fuori dal consesso delle nazioni

25 maggio: nuovo crollo della Borsa di New York. Qualche giorno dopo gli Stati Uniti elevano i dazi doganali coinvolgendo nella crisi le economie europee.

1 giugnoRoma, le mutue cattoliche entrano a far parte dell’Ente fascista della cooperazione

9 giugno: Tresso, Leonetti, Ravazzoli, i componenti dell’ufficio politico del Partito comunista che in gennaio si erano espressi contro la svolta con cui era stata decisa la riapertura del centro interno, sono espulsi dal partito

1° luglio: nasce Alleanza Nazionale, movimento antifascista e anticomunista di impostazione liberale e costituzionale. Ne fanno parte insieme con Mario Vinciguerra, ex redattore del Mondo, e Giovanni Antonio Colonna di Cesarò, il vecchio capo dei demosociali, Lauro De Bosis, Gino Doria, Irene di Robilant, Umberto Zanotti Bianco. L’organizzazione presenta le proprie posizioni, ponendosi come alternativa all’antifascismo sovversivo e sostenendo la necessità che siano “gli uomini d’ordine” a causare “la crisi del fascismo e a salvare così l’Italia anche dalla minaccia contraria” rappresentata dal comunismo. Monarchia, Esercito e Chiesa sono i punti di riferimento nell’azione di questa organizzazione

10 luglioArona (No), arrestata Camilla Ravera. Con lei cadono nelle mani della polizia altri due componenti del centro interno del Partito comunista costituitosi da poco più di un mese, Bruno Tosin ed Ergenite Gilli. Eros Vecchi, altro dirigente comunista mandato in Italia per ritessere le fila dell’organizzazione clandestina del partito, risulterà essere il responsabile dell’arresto dei compagni. A dirigere il centro interno verrà mandato Pietro Secchia

11 luglio: Gioacchino Dolci e Giovanni Bassanesi, appartenenti a Giustizia e Libertà, sorvolano Milano lanciando volantini antifascisti.

12 luglioSant’Antonio di Medicina (Bo), il bracciante Antonio Cavina è ucciso con un colpo di pistola mentre protesta contro l’obbligatorietà all’iscrizione al sindacato fascista.

20 luglioParigi, si apre il congresso socialista in esilio. PSI e il PSULI si unificano in un unico organismo che prende il nome di Partito socialista italiano (PSI), e sottoscrivono la “Carta dell’Unità”. Obiettivo primario del Partito è costituito dalla lotta contro il fascismo, per dare vita a “un regime di democrazia in cui il libero sviluppo di ciascuno sia condizione del libero sviluppo di tutti”. In questa prospettiva il mezzo insurrezionale viene indicato come “esercizio di un diritto inalienabile del proletariato di respingere le violenze delle classi dominanti”. Il nuovo partito conferma l’adesione all’Internazionale operaia socialista e alla Concentrazione antifascista

25 luglio: terremoto in alta Irpinia, 2.500 morti.

2 agosto: accordo commerciale tra Italia e URSS.

5 settembreReggio Emilia, rapporto del prefetto Miranda al ministro dell’Interno: “Risveglio di attività sovversiva” nel reggiano “per cause generali”, ma anche “per le condizioni economiche della provincia”.

10 settembre: Bentivoglio (BO), scioperano i braccianti.

14 settembreGermania, successo elettorale del partito nazista che passa da un milione di voti e 12 seggi a 6,5 milioni e 107 deputati. In crescita anche i comunisti che passano da 15 a 77 deputati. Il successo di nazisti e comunisti è salutato con soddisfazione dal Foglio d’ordini del PNF, che esulta: “Le generazioni del XX secolo sono affascinate dai soli due nuovi sistemi politici esistenti nel mondo: il fascismo e il bolscevismo”

25 settembreBruxelles, processo a Ferdinando De Rosa per l’attentato al principe di Piemonte Umberto di Savoia dell’ottobre del 1929. Intervengono alcuni tra i maggiori esponenti del fuoriuscitismo antifascista tra cui Francesco Saverio Nitti, Carlo Sforza, Gaetano Salvemini, Arturo Labriola, Filippo Turati, Giuseppe Emanuele Modigliani, Pietro Nenni. Il processo si trasforma in una manifestazione contro la situazione in cui versa l’Italia. De Rosa, del quale non viene riconosciuto l’intento omicida, è condannato a cinque anni, poi ridotti a meno di due

AutunnoCastelmaggiore (Bo), in agitazione i lavoratori dell’officina meccanica Barbieri per una nuova regolamentazione del lavoro e miglioramenti salariali. L’agitazione, sostenuta da un giornale di fabbrica chiamato L’ISR Organo della frazione sindacale giovanile dell’Off. Mecc. Barbieri, è animata da Agostino Ottani, il quale sarà arrestato e condannato a tre anni di carcere. Ottani sarà tra i protagonisti, nel 1945, della rinascita in clandestinità della Camera del lavoro di Bologna. In totale furono nove i cittadini di Castelmaggiore deferiti e condannati dal Tribunale speciale, mentre altri tre furono inviati al confino. Guido Parisini, già esule in Francia, andrà invece volontario in Spagna.

Ottobre: dopo l’introduzione di dazi a protezione del mercato automobilistico nazionale (dicembre 1929), il Regime impedisce alla Ford di insediare un impianto produttivo in Italia; la Fiat copre quasi il 90% della produzione di auto e veicoli industriali nel Paese

Modena, scioperano le operaie della Manifattura tabacchi. Arrestati diversi antifascisti.

1 ottobreRoma, Mussolini, in un discorso al Consiglio delle Corporazioni, indica nella costruzione dello Stato corporativo il mezzo indispensabile per fronteggiare la grave crisi economica mondiale

7 ottobreVillasanta (Milano), l’anarchico Giovanni Covalcoli spara contro il Podestà e il segretario del suo paese che lo hanno a lungo perseguitato fino a farlo internare nel manicomio. Riconosciuto sano di mente e rilasciato in libertà, si vendica così contro i suoi persecutori.

15 ottobre: abolita la festività del 20 settembre che ricordava la presa di Porta Pia e sostituita con l’11 febbraio, ricorrenza della firma dei patti lateranensi.

25 ottobreParigi, Eros Vecchi, l’informatore che in luglio aveva consentito l’arresto di Camilla Ravera da parte della polizia fascista, viene processato dai dirigenti del Partito comunista a Sartrouville, un sobborgo parigino. Condannato a morte, riesce fortunosamente a scampare all’esecuzione. In conseguenza dell’episodio scoppierà in Francia uno scandalo che porterà all’arresto di un centinaio di fuoriusciti italiani

27 ottobreRoma, in un discorso ai gerarchi del partito, Mussolini prospetta con grande aggressività il ruolo che compete all’Italia nel consesso delle nazioni per ristabilire gli equilibri internazionali

29 ottobreRoma, il nuovo segretario del PNF, Giovanni Giuriati, invia ai quadri periferici del partito una circolare in cui dà disposizioni sul tesseramento, sottolineando l’esigenza di liberare il partito dai “pesi morti”

30 ottobreCastelmaggiore (BO), i giovani operai dell’Officina Meccanica Barbieri, organizzano una Conferenza d’officina per chiedere un aumento salariale del 20 per cento, le otto ore, l’abolizione del lavoro notturno, la riassunzione dei licenziati, il pane e il lavoro per tutti.

Milano, arrestati i leader milanesi di Giustizia e Libertà, denunciati da un infiltrato dell’OVRA. Tra questi figurano Riccardo Bauer, Ernesto Rossi (a Bergamo), Ferruccio Parri, Nello Traquandi e Umberto Ceva, un giovane chimico milanese che si ucciderà in carcere la notte di Natale perché accusato falsamente di aver messo la bomba alla Fiera nel 1928. A tradire i compagni è l’avvocato friulano Carlo Del Re, che viene compensato con oltre 400.000 lire.

Camilla Ravera e altri dirigenti del centro interno del Partito comunista sono condannati dal Tribunale speciale a pene tra i dieci e i quindici anni di reclusione.

OttobreMaccaretolo di San Pietro in Casale (BO), i braccianti disoccupati cercano di organizzare una manifestazione contro la mancanza di lavoro. Fallito il primo tentativo, ritentano una seconda volta unendo alla manifestazione contro la disoccupazione la commemorazione della Rivoluzione russa.

7 novembreCalderara di Reno (Bo), in occasione dell’anniversario della Rivoluzione d’ottobre vengono appese bandiere rosse ai fili della luce e fatte scritte sui muri. Furono arrestate 21 persone una di loro – il muratore venticinquenne Ferdinando Albertazzi – per le percosse subite, morì in carcere. durante gli anni della dittatura furono 45 i cittadini di Calderara arrestati per attività sovversiva. Dodici furono deferiti e condannati dal Tribunale speciale a 71 anni e 10 giorni di carcere, mentre dieci furono inviati al confino. Adelmo Arbizzani fu invece volontario in Spagna nelle Brigate internazionali.

24 novembreMilano, Maksim Maksimovic Litvinov, commissario del popolo per gli affari esteri dell’URSS, si incontra con Dino Grandi. Il colloquio rappresenta il culmine di una serie di relazioni tra Italia e Unione Sovietica avviatesi nel corso dell’estate con la firma di un accordo commerciale tra i due paesi

28 novembre: in seguito alla crisi economica, Confindustria e Confederazione dei sindacati fascisti decidono una riduzione dell’8% dei salari. Ai primi di dicembre il governo riduce il salario degli statali del 12%, mentre le decurtazioni nell’industria, in realtà, saranno molto più pesanti andando dal 15 al 25%.

Napoli, arrestati i dirigenti comunisti Manlio Rossi Doria ed Emilio Serenii. Il Tribunale speciale li condannerà a quindici anni. Alleanza nazionale vede arrestati due suoi esponenti, Mario Vinciguerra e Renzo Rendi. In seguito alla loro cattura la rete dell’organizzazione clandestina di ispirazione liberalcostituzionale è interamente smantellata. Vinciguerra e Rendi saranno condannati dal Tribunale speciale in dicembre a quindici anni di reclusione.

Roma, Confindustria e Confederazione dei sindacati fascisti decidono una riduzione dell’8% dei salari dei lavoratori dell’industria. Un identico provvedimento sarà preso il 1° dicembre dal governo, che ridurrà gli stipendi di impiegati pubblici e privati del 12%. In agricoltura le paghe dei salariati subiranno una decurtazione che andrà, a seconda delle zone, dal 15 al 25%. Tali misure sono giustificate con la necessità di adeguare i prezzi, in discesa per effetto della crisi economica, ai costi di produzione. Nel corso dell’anno si erano registrate anche diminuzioni nel prezzo del pane, dei medicinali, degli spettacoli e nelle tariffe dei trasporti, dell’energia elettrica, del gas: riduzioni, comunque, inferiori a quelle dei redditi

30 novembreAnzola Emilia (Bo), arrestato il muratore comunista Mario Mazzoni, di 26 anni. Sottoposto a immani sevizie, morirà poche ore dopo essere entrato nel carcere bolognese di San Giovanni in Monte. Durante il regime fascista furono deferiti e condannati dal Tribunale speciale 20 anzolesi, mentre altri otto furono inviati al confino. Volontario in Spagna, morì invece il comunista Franco Andrea Colliva, già fuoriuscito in Francia.

17 dicembre: undici idrovolanti partono da Orbetello alla volta di Rio de Janeiro. La squadriglia è comandata da Italo Balbo. Per i 44 trasvolatori atlantici è un trionfo

31 dicembreRoma, Pio XI promulga l’enciclica Casti connubii. Il papa affronta la questione della famiglia e sostiene la santità del matrimonio e la sua finalità procreativa

DURANTE L’ANNO

Brasile, le donne conquistano il diritto di voto

Imola, in tutto l’imolese si iniziano a sentire pesantemente i contraccolpi della crisi. La disoccupazione aumenta in città e in campagna. Le categorie maggiormente colpite sono i muratori, i fornaciai, i meccanici. Anche nel commercio e nell’artigianato ci sono riduzioni di personale. Chiudono lo Zuccherificio, la Vetreria, la Fabbrica di conserve. 
Il fascismo, nel 1922 – 23, aveva sciolto le cooperative organizzate dalle Leghe della Camera del Lavoro (Imbianchini, Birocciai, Trebbiatura) e si era impossessato dei beni e della gestione delle Cooperative di consumo, Muratori, Ceramica, Meccanici. Inoltre, modificando gli statuti, aveva permesso la trasformazione in società anonima della Fornace Laterizi. All’inizio degli anni trenta tenta un’operazione trasformista, rilanciando la Cooperativa di consumo e lavoro. Dietro vi è un disegno politico preciso, teso inglobare nell’area di consenso al fascismo alcune personalità del riformismo socialista che ancora avevano largo seguito, soprattutto nella cooperazione. Rinascono così la Cooperativa Imbianchini, quella Birocciai e si forma una Cooperativa Elettricisti – Fontanieri. Ma il disegno non passa per la decisa opposizione di Galli e Graziadei a farsi strumentalizzare da Mussolini.

Fabriano (An), Aristide Merloni apre, in Albacina, una modesta fabbrica di bilance

Nel corso dell’anno anche l’Italia risente degli effetti della crisi del 1929: calo della produzione industriale e disoccupazione sono i primi segni delle difficoltà; il Governo risponde con la consueta riduzione salariale nel tentativo di contenere i costi di produzione; il sostegno all’economia vede il varo di un programma di opere pubbliche e di investimenti statali in diversi settori.