15 – 19 maggio. Bologna: Festival 7 DeriveApprodi – Anni Novanta: quando il futuro è finito
Il decennio in cui il «post» è diventato fine della storia. Prima Thatcher aveva decretato che non esiste la società, esistono solo gli individui. Ora, un consigliere di corte americano annuncia che il destino ineluttabile di tutti gli individui del mondo è la società capitalistica. Il passato è scomparso, scordatevi il futuro: godetevi un eterno presente, privo di radici e prospettive, senza possibilità di modificarlo. Invece la storia non è mai finita. Gli anni Novanta vivono tra guerra, globalizzazione e nuovi movimenti, tra lavoro autonomo, flessibile e precario, tra femminilizzazione del linguaggio e nuovi femminismi, tra migrazioni di massa e rivolte urbane, tra berlusconismo e leghismo, tra «rivoluzione» informatica e crisi della fantascienza, tra musica e satira, tra Tarantino e Virilio, tra iperindustrializzazione del calcio e della pornografia, tra impresa sociale e centri sociali. Gli anni Novanta vivono di contraddizioni, salti in avanti e indietro, aperture e chiusure. Un decennio da studiare e da ripercorrere, per trovare lì la radice dei problemi aperti del presente.
➻ Il festival organizzato dalla casa editrice DeriveApprodi, in collaborazione con la rivista Machina e la libreria Punto Input, arriva alla sua settima edizione.
Il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale. Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà.
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‘La Via Maestra’, 25 maggio a Napoli manifestazione nazionale
Mercoledì 15 maggio 2024
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
La rassegna Stampa
https://www.rainews.it/video/2024/05/rassegna-15-05-f68817da-7239-48cb-8079-0c65ab7baab3.html?nxtep
15 maggio. Barga, operaio muore incastrato in un macchinario alla Kme
Nuova tragedia sul lavoro in Toscana, un operaio, Nicola Corti di 50 anni, è morto all’interno del reparto minatoio nello stabilimento della Kme di Fornaci di Barga. L’incidente è avvenuto attorno alle 19, secondo quanto si apprende l’uomo è rimasto schiacciato sotto una delle grandi bobine di rame del reparto flottante, un impatto che gli avrebbe causato un forte schiacciamento toracico che si è rivelato fatale.
A dare l’allarme un collega. Il personale del 118 è intervenuto sul posto con due ambulanze dalla Misericordia di Barga ma hanno potuto solo constatare il decesso. Sul posto anche le forze dell’ordine e il personale della sicurezza sul lavoro dell’Asl per determinare la dinamica dell’incidente. L’azienda al momento non ha rilasciato dichiarazioni in merito alla tragedia.
https://corrierefiorentino.corriere.it/notizie/cronaca/24_maggio_15/barga-di-lucca-operaio-muore-incastrato-in-un-macchinario-a515060e-87c6-4a50-b5a5-757aae7dbxlk.shtml
15 maggio. Maurizio Vannucci, morto al centro ippico di Crespina (Li): i punti oscuri della tragedia, su cosa sta indagando la procura
Si lavora per approfondire cause, circostanze ed eventuali responsabilità. Il sindacato: «Era un lavoratore molto esperto, conosceva bene le sue mansioni»
CENAIA. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo dopo l’incidente costato la vita all’artiere Maurizio Vannucci, 57 anni, di Livorno. Un incidente sul lavoro – nella giornata di martedì 14 maggio – che l’autorità giudiziaria è intenzionata ad approfondire anche alla luce delle dichiarazioni dei familiari della vittima. Una volta che carabinieri e Medicina del lavoro dell’Asl avranno trasmesso la loro informativa sulla dinamica dei fatti e su quanto è emerso dal sopralluogo nel centro ippico nel comune di Crespina Lorenzana, luogo della tragedia, verrà disposta (il pm è il dottor Egidio Celano, ndr) l’autopsia e saranno individuate eventuali persone indagate. Il dramma è avvenuto in un centro per l’allevamento di cavalli da corsa nel comune di Crespina Lorenzana, in località Le Lame per la precisione, nell’azienda Dioscuri di proprietà della famiglia Botti.
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https://www.iltirreno.it/pontedera/cronaca/2024/05/16/news/maurizio-vannucci-morto-al-centro-ippico-di-crespina-i-punti-oscuri-della-tragedia-su-cosa-sta-indagando-la-procura-1.100521782?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR1IEj1j1Fjd5J5a5YBQWv1OM04TTJj6K-raBZ8zZIdAr6bDAxAhC2V8dLM_aem_Ab2m5WSisObtAtQ2Q2e13XduKT1qBpNk9llmS23J1eTJcRku4aVlW81BvErMeIMWWe0XrsfZC5RgwM39NaeZF77V
Leggi anche
https://www.iltirreno.it/pontedera/cronaca/2024/05/15/news/maurizio-vannucci-morto-1.100521088
15 maggio. Il premier slovacco Fico ferito a colpi di pistola: “In pericolo di vita”. Arrestato l’aggressore
Il primo ministro, colpito da spari allo stomaco, “è tra la vita e la morte”, riferisce il governo slovacco. Ue: “Vile attacco a Fico, atto contro nostra democrazia”. Meloni: “Profondo sconcerto per il vile attentato”
Il premier slovacco Robert Fico è stato ferito a colpi di arma da fuoco subito dopo la riunione di governo a Handlova, vicino Bratislava.
I media slovacchi riferiscono che l’attacco è avvenuto mentre il premier si trovava all’esterno e stava salutando la folla. L’aggressore è stato fermato.
Il primo ministro, colpito da spari allo stomaco, “è tra la vita e la morte”, riferisce il governo slovacco. Fico è stato “trasportato in elicottero a Banska Bystrica tra la vita e la morte”, ha riferito il governo, definendo l’attacco un “tentativo di omicidio”.
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https://www.rainews.it/articoli/2024/05/attentato-al-premier-slovacco-fico-ferito-a-colpi-di-pistola-arrestato-laggressore-e9f87a07-694f-4196-99fd-c5d7ef6e4e9d.html
15 maggio. In Italia il record più triste: quello della povertà
L’indigenza assoluta è arrivata al 9,8% tra gli individui: il dato più alto degli ultimi 10 anni. Landini: “La precarietà taglia salari e diritti”
Stefano Iucci – collettiva.it
In Italia cresce sempre di più il tasso che fa più male: quello della povertà. È senza dubbio il dato più doloroso contenuto nell’ultimo Rapporto dell’Istat. Secondo l’istituto di statistica l’incidenza della povertà assoluta è al 9,8% tra gli individui e all’8,5% tra le famiglie: i livelli più alti degli ultimi dieci anni. E i numeri assoluti sono ancora più impressionanti: parliamo, infatti, di un totale di 2 milioni 235 mila famiglie e di 5 milioni 752 mila individui.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/in-italia-il-record-piu-triste-quello-della-poverta-gcgfki56
Per saperne di più
https://www.istat.it/it/archivio/povert%C3%A0
15 maggio. Con la propaganda meloniana non si mangia: nell’Italia degli evasori fiscali aumentano le povertà e le disuguaglianze
Rinaldo Gianola – strisciarossa.it
Siamo un Paese vecchio che perde per strada i giovani e le loro speranze, un Paese che alimenta le disuguaglianze anziché contrastarle, un Paese sempre più povero dove non basta più avere un lavoro e un reddito per garantirsi un’esistenza dignitosa. Il Rapporto Istat 2024 fotografa una realtà economica e sociale che già conosciamo perché è nota da diversi anni e le tendenze di fondo non cambiano, anzi s’aggravano, quasi che la mano politica e di governo non riuscisse a incidere per arrestare il declino e l’impoverimento dell’Italia. I sintomi di miglioramento del Pil, la crescita dell’occupazione, la reazione al biennio della pandemia sono fattori incoraggianti, ma se letti in profondità e confrontati con le dimensioni europee offrono ulteriori timori sulla tenuta del nostro sistema, nonostante la propaganda del governo di Giorgia Meloni e la sua incapacità di cogliere la gravità di questa fase.
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https://www.strisciarossa.it/con-la-propaganda-meloniana-non-si-mangia-nellitalia-degli-evasori-fiscali-aumentano-le-poverta-e-le-disuguaglianze/
15 maggio. Tutti i vizi del premierato, difendiamo la Costituzione contro la “Capocrazia” targata Meloni
Alfiero Grandi – strisciarossa.it
Giorgia Meloni in un convegno alla Camera ha rilanciato la proposta del Governo di fare eleggere direttamente il Presidente del Consiglio, rendendo evidente un tentativo di coinvolgere settori dell’opposizione richiamandone posizioni e proposte presentate in tempi molto diversi.
Non è questione da sottovalutare ed è prevedibile che questo atteggiamento tornerà con forza nella campagna elettorale per il futuro referendum costituzionale sulla proposta del Governo. Per essere evitato il referendum ha bisogno che una parte dell’opposizione voti questa proposta del Governo, per arrivare ai 2/3 dei parlamentari – nella seconda lettura – a distanza di almeno tre mesi dalla prima approvazione, come prevede l’articolo 138 per le modifiche della Costituzione.
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https://www.strisciarossa.it/tutti-i-vizi-del-premierato-difendiamo-la-costituzione-contro-la-capocrazia-targata-meloni/
15 maggio. Reati aboliti, indagini impossibili e niente carcere per i colletti bianchi: ecco quali sono gli effetti delle riforme di Nordio e del centrodestra
Mentre a Genova gli inquirenti scoperchiano un mondo di intrecci perversi tra politica e imprenditoria, governo e Parlamento lavorano perché le inchieste di questo tipo diventino sempre più difficili da condurre. Dall’interrogatorio preventivo allo stop ai trojan, passando per i limiti a intercettazioni e sequestri: tutti i fronti dell’assalto alla giustizia
Paolo Frosina – ilfattoquotidiano.it
Mentre a Genova gli inquirenti scoperchiano un mondo di intrecci perversi tra politica e imprenditoria, a Roma governo e Parlamento lavorano perché le inchieste come quella sul “sistema Toti” siano sempre più difficili da condurre. Sono tantissime ormai le misure approvate o annunciate dalla maggioranza per indebolire il contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione. Partiamo dal ddl Nordio, primo tassello della riforma penale promessa dal ministro della Giustizia, in discussione alla Camera dopo l’approvazione al Senato: il suo contenuto principale è l’abolizione del reato di abuso d’ufficio, commesso dal pubblico ufficiale che viola la legge per favorire qualcuno danneggiando qualcun altro. Per capirci, se anche non fosse dimostrato lo scambio corruttivo ipotizzato dai pm, adesso le delibere in favore dell’imprenditore Aldo Spinelli adottate della Regione Liguria e dall’Autorità portuale di Genova potrebbero essere punite proprio a titolo di abuso d’ufficio (perlomeno quelle palesemente contrarie alla legge): domani questo non sarà più possibile. Il ddl, inoltre, svuota la fattispecie di traffico di influenze illecite, introdotta dalla legge Severino per colpire la “zona grigia” tra criminalità e istituzioni: nella nuova versione della norma, la “mediazione illecita” dei faccendieri tra i due mondi sarà punibile solo se finalizzata a commettere un reato. Ma quel reato, quando c’è, è quasi sempre l’abuso d’ufficio, che sarà cancellato dallo stesso provvedimento.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/15/reati-aboliti-indagini-impossibili-e-niente-carcere-per-i-colletti-bianchi-ecco-quali-sono-gli-effetti-delle-riforme-di-nordio-e-del-centrodestra/7549229/
15 maggio. Dimissioni Toti, arrivano anche 8 mila firme dopo le 40 mila email
Cresce la richiesta di dimissioni per GIovanni Toti, arrestato 10 giorni fa con l’accusa di corruzione: l’associazione ‘Genova che osa’ ha consegnato ieri una petizione con 8.000 firme
AGENZIA DIRE – GENOVA. L’associazione ‘Genova che osa’ ha consegnato ieri mattina ottomila firme con la richiesta delle dimissioni del governatore Giovanni Toti ai gruppi del consiglio regionale. Un appello che si somma alle oltre 40.000 mail inviate dopo l’iniziativa lanciata giovedì scorso in occasione della manifestazione in Piazza De Ferrari, a Genova. La consegna è avvenuta ieri sera in occasione della prima seduta del consiglio regionale da quando il governatore è stato arrestato.
LEGGI ANCHE: Meloni su Toti: “Governa molto bene, aspetto sua versione”
All’esterno della sede dell’assemblea legislativa anche lo striscione “Contro mafia e corruzione in politica”, già esposto giovedì sui gradoni di Palazzo Ducale. “Toti deve dimettersi la Liguria deve tornare al voto e il centrosinistra deve costruire un programma radicale con lo scopo di rimettere le persone prima del profitto di pochi”, è l’esortazione di Lorenzo Azzolini, portavoce dell’associazione.
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https://www.dire.it/15-05-2024/1040712-dimissioni-toti-8-mila-firme-dopo-le-40-mila-mail/
15 maggio. Non solo Toti: la corruzione come questione politica
Valentina Pazè – volerelaluna.it
Poco più di vent’anni fa, sul manifesto, compariva un prezioso dossier dedicato a tracciare un bilancio dello stato di salute della democrazia italiana “a dieci anni da Tangentopoli”, occasione, tra l’altro, di un seminario on line che è ancora possibile seguire sul sito del CRS (https://centroriformastato.it/il-rovescio-di-tangentopoli/). Nel suo contributoMario Tronti scriveva: «Dietro alla questione giustizia è rimasta, non vista, la questione politica: chi governa, a nome di chi, per che cosa» (Una solida restaurazione, ilmanifesto, 16 febbraio 2002). Sono parole da cui sarebbe bene ripartire oggi, per riflettere sull’ennesimo scandalo che ha travolto la giunta regionale ligure, conducendo il presidente Giovanni Toti ai domiciliari. Uno scandalo tutt’altro che sorprendente e indecifrabile, proprio perché figlio di una rimozione di lunga data di (per lo meno) tre questioni eminentemente politiche, che continuano a essere schermate dall’indignazione morale suscitata dalla scoperta di singoli casi di corruzione.
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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2024/05/15/non-solo-toti-la-corruzione-come-questione-politica/
16 maggio. Il Papa: “Con il cuore grande preghiamo perché ci sia la pace definitiva”
Nuovo appello di Francesco, al termine dell’udienza generale, per la fine della guerra nella “martoriata Ucraina” e perché cessino le ostilità tra Israele e Palestina e nel Myanmar. E alla comunità internazionale il Pontefice chiede di fornire “subito gli aiuti e il sostegno necessario a proteggere i più vulnerabili” in Afghanistan, dove nei giorni scorsi, a causa di piogge e inondazioni, numerose persone hanno perso la vita e si registrano ingenti danni
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https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2024-05/papa-pace-guerra-ucraina-palestina-israele-afghanistan-non-nati.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterVN-IT
15 maggio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 812
RaiNews LIVE
Mosca preme su Kharkiv, Kiev manda rinforzi. Putin esulta: “Avanziamo su tutto il fronte”
Blinken annuncia altri due miliardi di dollari di aiuti. Massiccia risposta delle forze ucraine in Crimea. Le truppe russe prendono altri due villaggi, evacuate ottomila persone. Bombardata Dnipro, almeno due morti. Zelensky annulla i viaggi
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/05/mosca-preme-su-kharkiv-blinken-promette-armi-in-arrivo-putin-vola-in-cina-si-al-dialogo-c49380cf-29ba-45a3-a2d3-64976aa9684b.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : les dernières informations
Vladimir Poutine s’est félicité mercredi de la prise de deux localités de la région de Kharkiv, en Ukraine, où l’armée mène une offensive depuis vendredi.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/05/15/en-direct-guerre-en-ukraine-les-dernieres-informations_6232695_3210.html
15 maggio. Esportare i migranti. Il caso Albania.
Chiara Milani – saluteinternazionale.info
In una terribile cornice di morti, di sopraffazioni, di negazione dei diritti umani nei confronti dei migranti si inserisce l’accordo Italia-Albania che prevede la costruzione di 2 centri di detenzione sul territorio albanese destinati a migranti portati in Albania dopo il salvataggio in mare in acque italiane da parte dell’Italia. Un accordo condannato da Amnesty International come “illegale e non attuabile”.
8565 è il numero totale di persone morte o disperse su tutte le rotte migratorie a livello mondiale nel 2023, che si attesta come l’anno più letale mai registrato con un aumento del 20% rispetto al 2022 e superando il precedente primato del 2016, quando il numero si era attestato sulle 8084 (fonte: Agenzia Nazioni Unite per le migrazioni (1).
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https://www.saluteinternazionale.info/2024/05/esportare-i-migranti-il-caso-albania/
15 maggio. Osservatorio sul Razzismo in Italia
Ha polverizzato per due volte il record italiano sui 100 metri piani.
Un record che resisteva da 23 anni.
Si tratta di un’impresa sportiva eccezionale.
Ma non vedo tanto entusiasmo, forse perchè è donna e forse, per citare un esimio militare quando parla di un’altra atleta, perchè “i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”.
Lei è Zaynab Dosso e il nuovo record è di 11″02.
15 maggio. In Thailandia è morta in carcere l’attivista per la democrazia Netiporn Sanae-sangkhom, dopo uno sciopero della fame di 65 giorni
Martedì a Bangkok, in Thailandia, è morta in carcere l’attivista per la democrazia Netiporn Sanae-sangkhom, che stava conducendo da oltre due mesi uno sciopero della fame per protestare contro l’incarcerazione dei dissidenti politici all’interno del paese. Netiporn Sanae-sangkhom, che aveva 28 anni, era stata arrestata lo scorso gennaio perché accusata del reato di lesa maestà, che prevede fino a 15 anni di reclusione, per aver partecipato nel 2020 a un corteo che aveva ostacolato il percorso di un convoglio della famiglia reale. Aveva iniziato lo sciopero della fame dopo il suo arresto: il personale penitenziario ha detto che è morta martedì mattina.
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https://www.ilpost.it/2024/05/15/netiporn-sanae-sangkhom-attivista-sciopero-fame-morte/
15 maggio. Maltempo, forte pioggia su Milano: attiva la vasca di contenimento per il Seveso
“Ancora una volta quest’opera fondamentale è entrata in funzione e protegge la nostra città, sono molto alti anche i livelli del Lambro” ha spiegato Marco Granelli l’assessore alla Sicurezza e Protezione civile del Comune
Piove senza sosta su Milano da ieri sera e questa mattina alle 6.30 è entrata in funzione la vasca che protegge i quartieri Niguarda, Prato Centenaro e Isola di Milano da eventuali esondazioni del fiume Seveso. I livelli del fiume, spiega l’assessore alla Sicurezza e Protezione civile del Comune di Milano, Marco Granelli, “sono aumentati con le piogge di stanotte”. E “ancora una volta questa opera fondamentale – ha sottolineato l’assessore – è entrata in funzione a protezione della città. Molto alti anche i livelli del Lambro, sopra i 2,50 metri”.
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https://www.rainews.it/articoli/2024/05/maltempo-forte-pioggia-su-milano-attiva-la-vasca-di-contenimento-per-il-seveso-4f2e26e3-f5d0-4de6-ad40-9b7564e09562.html
15 maggio. Allerta Meteo, non solo piogge torrenziali al Nord: rischio grandine e tornado
C’è anche il rischio di grandine, forti raffiche di vento e tornado con la forte ondata di maltempo che colpirà il Nord domani
Beatrice Raso – meteoweb.eu
Da stasera, prenderà il via al Nord una forte ondata di maltempo, che provocherà piogge intense e diffuse fino a venerdì 17 maggio, con alto rischio di alluvioni in alcune zone. C’è anche il rischio di grandine, forti raffiche di vento e tornado. La Protezione Civile e l’Aeronautica Militare hanno già diramato le loro allerte, avvisando sul forte maltempo in arrivo. Anche il servizio meteo ZenaStormChaser ha pubblicato un “outlook temporali” per domani, mercoledì 15 maggio, evidenziando le aree che saranno più esposte ai pericoli del maltempo.
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https://www.meteoweb.eu/2024/05/allerta-meteo-nord-rischio-grandine-tornado/1001425687/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=newsletter_rss
15 maggio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
15 maggio. Flussi, il decreto farsa
Le quote del governo esaurite in quattro minuti. E chi ottiene il nulla osta spesso finisce dai caporali. Intanto la Ue approva il nuovo Patto di migrazione
Carlo Ruggiero – collettiva.it
Il decreto flussi 2024 per i migranti è stato un flop. Come negli anni precedenti, quando solo il 30% delle domande ha portato a un contratto e al rilascio del permesso di soggiorno.
Da segnalare, intanto che oggi (martedì 14 maggio) è stato dato l’ultimo via libera europeo all’insieme dei testi che costituiscono il nuovo Patto di migrazione e asilo. Tutti i dieci atti legislativi che compongono l’insieme delle nuove norme sono stati approvati a maggioranza dal Consiglio Ue nella riunione dell’Ecofin.
continuazione e video in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/flussi-il-decreto-farsa-xp5t4v7y
15 maggio. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
E se il futuro cominciasse adesso? 18 maggio, h 14.30.
Diffondere il video e leggere con attenzione questo lungo messaggio dove ricapitoliamo solidarietà ricevuta e stato dell’arte
A noi non rimane più tempo ma la fine non ci spaventa: abbiamo fatto il nostro tempo fino alla fine. E invece a voi, a tutte e tutti noi, quanto farebbe male dover dire domani che alla Gkn abbiamo perso?Siamo ormai a cavallo tra due precedenti.
Uno negativo: la vittoria della delocalizzazione, dei licenziamenti e forse di una potenziale speculazione con ogni mezzo necessario (stipendi non pagati, annullamento di accordi sindacali) e con il silenzio complice dell’intero sistema ministeriale.
Uno positivo: una legge regionale, un consorzio pubblico, una fabbrica socialmente integrata, un polo delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile a servizio del territorio e della transizione climatica.
Intanto si moltiplicano gli attestati di solidarietà e le prese di posizione
continua in
https://www.facebook.com/watch/?ref=saved&v=760367349236388
15 maggio. Perugia, 110 bare in piazza IV novembre: “Basta morti sul lavoro”
Iniziativa itinerante della Uil, in alcune piazze italiane. Molinari: “Carneficina intollerabile”
“Un flashmob per scuotere le coscienze e per sensibilizzare lavoratori, istituzioni e associazioni sulla necessità di una inversione di rotta in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”.
Arriva anche in Umbria la campagna nazionale di Uil ‘Basta morti sul lavoro’ con l’appuntamento di lunedì 20 maggio, a partire dalle ore 10, in piazza IV novembre. In quella occasione in piazza ci saranno 110 bare di cartone, il numero dei morti sul lavoro in Umbria degli ultimi cinque anni.
Ad intervenire il segretario generale della Uil Umbria, Maurizio Molinari, Giuliano Zignani, presidente nazionale Ital e Emanuele Ronzoni, segretario nazionale organizzativo Uil. E poi ci sarà l’attore Stefano de Majo che con il suo monologo metterà in scena la disperazione di alcune delle storie di vittime sul lavoro e delle loro famiglie.
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https://www.perugiatoday.it/economia/perugia-110-bare-in-piazza-iv-novembre-basta-morti-sul-lavoro.html
Martedì 14 maggio 2024
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
La rassegna Stampa
https://www.rainews.it/video/2024/05/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-626bb15b-080f-4e6b-af3a-984c698d5bb9.html
14 maggio. Liliana Segre contro il premierato: “Aspetti allarmanti che non posso tacere: così si declassa il capo dello Stato”
Le dure parole della senatrice Liliana Segre sul ddl costituzionale: “Separare i poteri serve come argine per evitare di ricadere nelle autocrazie precedenti alle costituzioni”
AGENZIA DIRE – ROMA – “Non dubito delle buone intenzioni dell’amica Elisabetta Casellati, alla quale posso solo esprimere gratitudine per la vicinanza che mi ha sempre dimostrato. Poiché però, a mio giudizio, il disegno di riforma costituzionale proposto dal Governo presenta vari aspetti allarmanti, non posso e non voglio tacere”. Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre intervenendo in Senato durante la discussione generale sul premierato.
Con l’entrata in vigore del ddl costituzionale, per Segre si avrebbe “un drastico declassamento a danno del capo dello Stato, non solo privato di fondamentali prerogative ma costretto a guardare dal basso all’alto un premier forte dell’investitura popolare“.
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https://www.dire.it/14-05-2024/1040611-liliana-segre-premierato-poteri-capo-dello-stato/
14 maggio. Von der Leyen a Roma, ma Fi oscura la sua candidata
IMPOPOLARE EUROPEA. La leader Ue esclusa dall’avvio della campagna azzurra. E non vede nemmeno la premier. Tajani incontra la Spitzenkandidat del Ppe ma evita di portarla alla convention dell’Eur
Andrea Colombo – ilmanifesto.it
La candidata del Ppe arriva a Roma per l’inaugurazione della campagna elettorale del braccio italiano del Ppe, Forza Italia, ma alla manifestazione è assente. Pranza con Tajani, incontra i giovani forzisti della Fondazione De Gasperi, si finge soddisfattissima però l’impegno principale salta. «La sua partecipazione non era prevista», fanno sapere dal quartier generale azzurro: giustificazione diplomatica tra le più goffe. È vero che un’agenda ufficiale non c’era, ma è anche vero che la partecipazione della presidente alla partenza della campagna azzurra era data per scontata. Il ripensamento è arrivato in extremis.
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https://ilmanifesto.it/von-der-leyen-a-roma-ma-fi-oscura-la-sua-candidata
14 maggio. È naufragata a Roma la love story (politica) tra von der Leyen e Meloni
Paolo Soldini – strisciarossa.it
Que reste-t-il de nos amours? Fino a un paio di mesi fa Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni erano inseparabili. Amiche vere: tête-à-tête a Bruxelles e nei Consigli europei, giri in elicottero sull’Emilia inondata, incontri con Zelensky cui promettere tempi record per l’ingresso nell’Unione europea, ripetute trasferte a Tunisi con il premier dimissionario olandese Rutte a reggere la candela… Perfino in certe fissazioni tra le due c’era più di una generica corrispondenza: la presidente della Commissione, per dirne una, si dichiarava anch’essa contro ogni ragionevolezza convinta che il problema numero uno da affrontare per governare l’immigrazione fosse, al dunque, la lotta agli scafisti da colpire “in tutto l’orbe terraqueo” secondo la geniale raccomandazione della sua sodale. Il rapporto privilegiato, come succede per i grandi amori, pagava anche il prezzo dell’ostilità degli esclusi. Non tanto a Roma, dove l’italiana non teme gelosie dei suoi, quanto a Bruxelles e nelle cancellerie europee dove alla tedesca si rimprovera di spingersi decisamente troppo oltre le sue prerogative nel negoziare e stringere, insieme con Meloni, accordi con il dittatore di Tunisi o con l’uomo forte del Cairo.
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https://www.strisciarossa.it/e-naufragata-a-roma-la-love-story-politica-tra-von-der-leyen-e-meloni/
14 maggio. Ilaria Salis non può votare. Il padre: «Si muova il governo»
IL CASO. Oggi il verdetto del ricorso per i domiciliari in Ungheria. Fratoianni vola a Budapest. Gli agenti carcerari all’antifascista: «Sei straniera, non sappiamo come fare»
Mario Di Vito – ilmanifesto.it
Mercoledì della settimana scorsa sono scaduto i termini della custodia cautelare di Ilaria Salis nel carcere di Gyorskocsi Utca, a Budapest. E però l’antifascista italiana è ancora dietro le sbarre. Oggi il giudice dovrebbe decidere il da farsi sull’appello presentato dagli avvocati della donna contro i rigetto della richiesta dei domiciliari in Ungheria e poi, a seguire, arriverà la decisione sull’eventuale proroga della custodia cautelare in carcere. Sarà presente in aula anche il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Difficile, se non impossibile, che la situazione cambi in questa sede: il prossimo appuntamento processuale di rilievo si consumerà soltanto il 24 maggio, quando in aula saranno ascoltati i testimoni dell’accusa.
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https://ilmanifesto.it/ilaria-salis-non-puo-votare-il-padre-si-muova-il-governo
14 maggio. «Meloni più pericolosa di Orbán: vuole modificare i valori alla base dell’Europa»
Intervista a Ulrich Schneider, segretario della Federazione internazionale dei resistenti
Valerio Valdambrini – ilmanifesto.it
Tutte le strade della destra europea portano a Roma. Von der Leyen e Meloni ieri non si sono incontrate, ma il loro è un rapporto strettissimo che condiziona l’Europa e, si potrebbe dire, ne cambia l’anima. Ne è convinto Ulrich Schneider, segretario della Federazione internazionale dei resistenti (Fir), che riunisce associazioni di veterani della guerra contro il nazi-fascismo, partigiani (e oggi soprattutto i loro eredi) provenienti da quasi tutti gli stati dell’Europa occidentale, dell’Est, e anche dalla Russia. «Combattiamo i regimi fascisti di ogni tempo e i tentativi dei gruppi neofascisti di andare al governo», spiega Schneider.
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https://ilmanifesto.it/meloni-piu-pericolosa-di-orban-vuole-modificare-i-valori-alla-base-delleuropa
14 maggio. Mons. Caccia: con la “soluzione militare” non ci sarà futuro per il Medio Oriente e l’Ucraina
L’Osservatore permanente della Santa Sede presso la Nazioni Unite ribadisce il pericolo rappresentato da conflitto e violenza e indica la necessità di intraprendere altri percorsi per arrivare ad una de-escalation. Allarme per la corsa al riarmo, con lo sguardo al nucleare, che “comporta enormi investimenti che sarebbero meglio spesi per lo sviluppo socio-economico e in programmi di prevenzione dei conflitti”
Deborah Castellano Lubov – Città del Vaticano
Ciò che sta accadendo in Ucraina e Medio Oriente dimostra che la “soluzione militare” non funziona – e lo dimostrano le migliaia di vite perse, le famiglie distrutte, assieme alle case e alle infrastrutture – e che è necessario intraprendere un altro percorso. L’Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, l’arcivescovo Gabriele Caccia, in una intervista con i media vaticani, traccia i percorsi necessari al raggiungimento della pace, evidenziando gli strumenti, anche in possesso della diplomazia internazionale, che potrebbero facilitare la de-escalation e che non sono ancora stati utilizzati.
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https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2024-05/caccia-medio-oriente-ucraina-nazioni-unite-santa-sede-guerra.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterVN-IT
14 maggio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 811
RaiNews LIVE
Arrestato generale della Difesa russo, sospettato per tangenti.
Putin in Cina il 16 e 17 maggio prossimi
Treno merci deraglia a Volgograd, media russi: “Colpito da un drone”. Blinken è arrivato a Kiev, visita a sorpresa. La Svezia apre al dispiegamento di armi atomiche Usa in caso di guerra. Lavrov: “Se l’Occidente vuole combattere, siamo pronti”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/05/kiev-30mila-soldati-russi-allassalto-di-kharkiv-lestonia-si-allinvio-di-truppe-1b974189-825d-4cfc-bc3a-33b09a1e9c60.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : alors que le chef de la diplomatie des Etats-Unis est en Ukraine, Vladimir Poutine annonce une « visite d’Etat » en Chine jeudi
Le président russe effectuera sa deuxième visite en Chine en moins de six mois, les 16 et 17 mai. Le secrétaire d’Etat américain, Antony Blinken, est actuellement en Ukraine au moment où la Russie mène une offensive militaire dans la région de Kharkiv.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/05/14/en-direct-guerre-en-ukraine-antony-blinken-chef-de-la-diplomatie-des-etats-unis-en-visite-surprise-a-kiev-afin-d-envoyer-un-signal-fort-pour-rassurer-les-ukrainiens_6232695_3210.html
14 maggio. La “ferrovia sotterranea”: una rete di disobbedienza solidale con le persone migranti
Diventa internazionale la rete per il diritto al movimento che da anni mette insieme movimenti e associazioni che su mare e su terra si battono per la tutela e la dignità delle persone migranti. “Freedom of Movement Solidarity Network” nasce nell’autodenuncia della propria pratica quotidiana di disobbedienza civile, contro la politica migratoria italiana ed europea. Dai confini dell’Europa, in mezzo al mare o nel deserto, tra le montagne e lungo le strade, c’è un popolo di cittadini e cittadine che non resta indifferente davanti alla normalizzazione della disumanità.
Christian Elia – micromega.net
C’è una sorta di ferrovia sotterranea che attraversa l’Italia, che si dipana sui binari della solidarietà e dell’impegno civile. Niente a che vedere con quanto accadeva ai neri negli Stati Uniti nel XIX secolo, con i passaggi garantiti e le case sicure, dagli stati segregazionisti a quelli liberi, ma una rete di donne e di uomini che non restano indifferenti di fronte alla ferocia delle frontiere della Fortezza Europa.
Il 15 maggio, presso la sede dell’Associazione Stampa Estera a Roma, verrà presentata la Freedom of Movement Solidarity Network, la rete di presidi di terra e di mare, lungo le rotte migratorie principali, che supporta le persone in movimento.
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https://www.micromega.net/la-ferrovia-sotterranea-una-rete-di-disobbedienza-solidale-con-le-persone-migranti/
14 maggio. Il fotografo Maurizio Galimberti ricorda i 50 anni dalla Strage di Brescia
Per commemorare la Strage di piazza della Loggia, la città affida il racconto alle Polaroid del grande fotografo. Una mostra toccante in cui le immagini parlano più delle parole
Emma Sedini – artribune.com
Un mosaico di gente, pietra, fumo. Di occhiate, di volti strappati alla vita: è quanto si raccoglie sorvolando con lo sguardo le immagini che raccontano quel 28 maggio 1974. Data che imprime nella memoria nazionale la Strage di piazza della Loggia. Otto vittime e centodue feriti: numeri che ancora gridano e si rivoltano nella terra per una verità che non si potrà mai dare per certa. Quel che rimane certo è il fatto, l’evento che il fotografo italiano Maurizio Galimberti (Como, 1956) è stato chiamato a illustrare. E lo ha fatto – lo fa, in un’opera che continua a parlare più la si osserva – con la sua cifra stilistica inimitabile. I suoi ready made formato Polaroid che, come dice lui, “riciclano le immagini che già esistono, dando loro nuova vitalità e contemporaneità”. Un lavoro impegnativo, realizzato per Fondazione Brescia Musei, in una mostra che si unisce al ricco calendario del Brescia Photo Festival 2024.
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https://www.artribune.com/arti-visive/fotografia/2024/05/maurizio-galimberti-mostra-santa-giulia-brescia/?utm_source=Newsletter+Artribune&utm_campaign=04c27d34ee-EMAIL_CAMPAIGN_2024_05_15_01_13&utm_medium=email&utm_term=0_dc515150dd-04c27d34ee-%5BLIST_EMAIL_ID%5D
14 maggio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
14 maggio. Gkn, il piano per rifarla
Il 18 maggio di nuovo a Firenze accanto al collettivo operaio che invita a manifestare anche per la Palestina. C’è un piano per la reindustrializzazione, mancano la volontà e l’impegno delle istituzioni
Salvatore Cannavò – jacobinitalia.it
La generosità è una dote operaia e così la manifestazione di sabato 18 maggio a Firenze, indetta dal Collettivo di fabbrica ex Gkn e dalla Soms Insorgiamo, che lottano da quasi tre anni per il proprio posto di lavoro, è messa a disposizione anche della causa palestinese.
«Siamo consapevoli che questo nostro dramma è nulla in confronto a quanto sta accadendo in Palestina» scrive il Collettivo, «non possiamo neanche immaginare, una casa bombardata, l’odore di carne umana bruciata, i tuoi figli sotto un carro armato. Non lo immaginiamo e per questo non parliamo al posto di chi lo vive». Ma senza «nemmeno lontanamente» mettersi sullo stesso livello di drammaticità di quanto accade in Palestina, «possiamo solo ricordarci che tutto questo è pure, in fondo, interconnesso. Che questa nostra piccola lotta fa parte di un tentativo di resistenza e cambiamento più globale. Che si tratta in fondo della stessa economia, quella che qua attacca salari e diritti. E in altre parti del mondo, determina ormai il baratro dello sterminio del genere umano». E così sabato 18 maggio si manifesta, ancora una volta «per questo, per altro e per tutto» sapendo che «il movimento contro il genocidio e contro l’escalation bellica mondiale è fondamentale» e il corteo non dovrebbe avere nessuno specifico «spezzone» sulla Palestina «perché ci auguriamo che questo tema attraversi l’intero corteo».
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https://jacobinitalia.it/gkn-il-piano-per-rifarla/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_source_platform=mailpoet&utm_campaign=democraticcare-demercificare-disinquinare
14 maggio. Il Paese reale e quello di “Giorgia”
Luigi Pandolfi – volerelaluna.it
A sentire Giorgia Meloni, il nostro Paese sarebbe quasi un’eccezione, un’isola felice, nel panorama incerto e preoccupante dell’economia europea. Occupazione che cresce, PIL a gonfie vele, borsa che macina affari. Ma è proprio così?
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https://volerelaluna.it/controcanto/2024/05/14/il-paese-reale-e-quello-di-giorgia/
14 maggio. Pnrr: Cgil, non condividiamo metodo e merito, assenti confronto e visione strategica di sviluppo
Roma, 14 maggio – “Al di là delle affermazioni trionfalistiche è possibile a questo punto fare un bilancio delle scelte operate dal Governo. Scelte che non condividiamo nel metodo e nel merito”. Lo afferma, in una nota, il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari, a seguito del via libera definitivo dell’Ecofin all’ultima versione del Pnrr dell’Italia, dopo tutte le rimodulazioni e le revisioni definite nei mesi scorsi.
Riguardo al metodo, il dirigente sindacale sottolinea “si è consolidato un modo di procedere opaco e senza confronto sul più importante strumento di sviluppo del nostro Paese: tutte le decisioni sono state prese nel chiuso di qualche stanza, per poi essere semplicemente comunicate agli italiani e alle forze sociali. Tale metodo è tracimato sul piano normativo in decreti omnibus inemendabili. Uno spostamento della potestà legislativa dal Parlamento al Governo, che rappresenta un pericolosissimo precedente rispetto alle riforme istituzionali in discussione che prevedono una brutale verticalizzazione del potere”.
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https://www.cgil.it/ufficio-stampa/pnrr-cgil-non-condividiamo-metodo-e-merito-assenti-confronto-e-visione-strategica-di-sviluppo-hdr3tjmn
14 maggio. Ddl Schlein: “Importante iniezione di 4 mld l’anno per la sanità, ma non basteranno a ridurre gap con Europa”. L’audizione di Gimbe
Evidenziata anche l’incognita sul reperimento delle risorse visto che i DdL in esame, congiunti a quello Schlein, fanno riferimento a maggiori risorse derivanti dalla crescita economica, al recupero di risorse dall’evasione/elusione fiscale e alla revisione delle politiche contributive. “Senza rilancio del finanziamento pubblico ulteriore indebolimento del personale sanitario, innovazioni inaccessibili e addio all’universalismo del Ssn”.
“Il gap rispetto alla media dei paesi europei dal 2010 – ha proseguito – è progressivamente aumentato, arrivando nel 2022 a $ 867, pari a quasi € 810, che, parametrato ad una popolazione residente Istat al 1° gennaio 2023, per l’anno 2022 corrisponde ad una voragine di € 47,7 miliardi. Nell’intero periodo 2010-2022 il gap cumulativo arriva alla cifra monstre di $ 363 miliardi, pari a circa € 336 miliardi. Una progressiva sottrazione di risorse pubbliche che determinato l’inesorabile indebolimento del SSN nelle sue componenti strutturale, tecnologica, organizzativa e, soprattutto, professionale, con drammatiche conseguenze che oggi ricadono su 60 milioni di persone”.
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https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=122130&fr=n
14 maggio. Infermieri. De Palma (Nursing Up): “Arrivano coltelli e i manganelli nei Ps. Sempre più grave l’allarme aggressioni”
“Dopo la mezzanotte, da Nord a Sud, nessun agente negli ospedali italiani. Infermieri abbandonati a se stessi e in balia spesso di tossicodipendenti, sbandati e soggetti fuori controllo”, denuncia il sindacato.
“Pazienti letteralmente fuori controllo, un piano del Viminale certamente inefficace, con i presidi delle forze dell’ordine ad oggi insufficienti nelle grandi strutture sanitarie metropolitane, soprattutto agenti totalmente assenti dopo la mezzanotte, con i pronto soccorsi che diventano ‘porto franco’ di sbandati, tossicodipendenti, ubriachi e cittadini esagitati. Dalla Campania alla Lombardia abbiamo vissuto l’ennesima settimana di terrore per gli infermieri”.
È ormai allarme rosso per il Nursing Up, che continua a denunciare la gravità della situazione lavorativa a cui sono sottoposti i professionisti sanitaria a causa delle continue aggressioni
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https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=122138&fr=n
14 maggio. A Roma i dipendenti dei Musei Vaticani denunciano condizioni di lavoro insicure e basse paghe
Caterina Angelucci – artribune.com
Risale al 23 aprile 2024 il reclamo di 49 lavoratori che lamentano rischi per la salute e la sicurezza all’interno dell’istituzione del Vaticano, oltre alla bassa retribuzione delle ore straordinarie. Ma la notizia è stata condivisa con i media solo domenica 12 maggio
“Le condizioni di lavoro ledono la dignità e la salute di ciascun lavoratore. È evidente la mala gestio, che sarebbe ancora più grave se fosse frutto della sola logica di ottenere maggiori guadagni”, sono queste le parole dell’avvocato Laura Sgrò – che rappresenta i 49 lavoratori dei Musei Vaticani che lamentano condizioni di lavoro non sicure e bassa retribuzione – riportate dal Corriere della Sera e rivolte al cardinale Fernando Vèrgez Alzaga, presidente del Governatorato che gestisce i rapporti dei dipendenti dei Musei Vaticani e la Santa Sede. Dal 23 aprile 2024, giorno di presentazione del reclamo diffuso successivamente ai media domenica 12 maggio, il Vaticano ha tempo 30 giorni per rispondere alle accuse e se non lo farà la richiesta sarà avanzata all’ufficio del lavoro Vaticano con possibilità di un coinvolgimento del tribunale.
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https://www.artribune.com/professioni-e-professionisti/politica-e-pubblica-amministrazione/2024/05/roma-dipendenti-musei-vaticani-denunciano-condizioni-lavoro-insicure-basse-paghe/?utm_source=Newsletter+Artribune&utm_campaign=04c27d34ee-EMAIL_CAMPAIGN_2024_05_15_01_13&utm_medium=email&utm_term=0_dc515150dd-04c27d34ee-%5BLIST_EMAIL_ID%5D
Lunedì 13 maggio 2024
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
La rassegna Stampa
https://www.rainews.it/photogallery/2024/05/fotorassegna-stampa-le-prime-pagine-dei-quotidiani-di-lunedi-13-maggio-4b7473fa-050d-4265-95e0-56497b85f766.html
13 maggio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 810
RaiNews LIVE
Kiev: 30.000 soldati russi ad assalto regione Kharkiv. Estonia: “Valutiamo seriamente invio truppe”
Secondo analisti indipendenti il condominio di Belgorod sarebbe stato colpito per errore da fuoco amico. Attacchi dei droni ucraini contro obiettivi russi. WSJ: crollata l’efficacia della contraerea di Kiev. Putin ha cambiato ministro della Difesa
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/05/guerra-ucraina-assalto-russi-volchansk-kharkiv-giorno-810-0b21c791-444f-46b4-ba46-04872ca2f89c.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : « toutes les zones » frontalières de l’oblast de Kharkiv sont « sous le feu » russe, selon son gouverneur
La Russie a affirmé dimanche avancer dans l’oblast de Kharkiv, revendiquant la prise de quatre localités supplémentaires dans le cadre de l’offensive qu’elle a lancée vendredi, poussant plus de 4 000 civils à être évacués.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/05/12/en-direct-guerre-en-ukraine-toutes-les-zones-frontalieres-de-l-oblast-de-kharkiv-sont-sous-le-feu-russe-selon-son-gouverneur_6232695_3210.html
13 maggio. Lo strano caso di Marco Tarquinio
Sergio Labate – volerelaluna.it
Prima di tentare di decifrare “lo strano caso di Marco Tarquinio” – l’obiettivo di questo articolo – credo sia opportuno esplicitare preventivamente una premessa, per evitare ogni accusa di benaltrismo. Sono perfettamente consapevole che quello attuale è il peggior governo della storia repubblicana, non tanto e non solo per le conseguenze immediate ma per quelle future, che rischiano di sfigurare irreversibilmente la nostra democrazia. Proprio per questo il governo Meloni è anche più pericoloso dei governi berlusconiani, che hanno preparato il terreno per il drammatico raccolto politico che sta per arrivare. Ma ancora oggi mi pare ci siano due modi per tentare di opporsi a questa destra. Il primo – ampiamente sperimentato, largamente maggioritario tra il ceto politico e altrettanto largamente minoritario tra chi la politica la subisce – è quello di chi insiste nel ritenere che questa consapevolezza non solo possa ma addirittura debba esser sufficiente per tenere insieme un’opposizione politica all’altezza. Il secondo – minoritario nei discorsi autoreferenziali dei politici e disperatamente maggioritario tra chi non arriva a fine mese o non sa più che fare per prenotare una visita medica – è quello di chi ritiene che, per opporsi credibilmente a questa destra, sia necessario costruire un fronte che non sia tenuto insieme soltanto dalla minaccia del male maggiore.
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https://volerelaluna.it/commenti/2024/05/13/lo-strano-caso-di-marco-tarquinio/
13 maggio. I “pro-life” entrano nelle scuole pubbliche per insegnare che i contraccettivi sono pericolosi
La branca italiana di un’organizzazione internazionale vicina ai movimenti “pro-life”, accreditata dal ministero dell’Istruzione, riceve finanziamenti pubblici per formare istruttori e organizza corsi nelle scuole, disseminando informazioni fuorvianti sui contraccettivi ormonali e sui preservativi.
Maria Cristina Valsecchi – scienzaonline.it
«Le fabbriche di armi distruggono la vita, quelle di contraccettivi la impediscono», ha detto Papa Francesco il 10 maggio scorso agli Stati Generali della Natalità a Roma. Poche ore dopo, l’associazione ProVita e Famiglia ha diffuso un comunicato stampa auspicando che l’educazione sessuale dei giovani sia «in ottica generativa e non contraccettiva». Dagli storici attacchi contro l’interruzione volontaria di gravidanza, i movimenti cosiddetti pro-life sono passati a prendere di mira apertamente anche la contraccezione e l’educazione dei giovani, in un crescendo di intolleranza contro il diritto all’autodeterminazione riproduttiva.
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https://www.scienzainrete.it/articolo/%E2%80%9Cpro-life%E2%80%9D-entrano-nelle-scuole-pubbliche-insegnare-che-contraccettivi-sono-pericolosi
13 maggio. Vandali contro la tomba di Berlinguer danneggiata due volte in un mese
Per ben due volte, in un mese, è stata danneggiata la tomba di Enrico Berlinguer al cimitero Flaminio a Roma. Lo ha rivelato, sul suo profilo Instagram, la figlia Bianca.
“Nei quarant’anni dalla morte di papà la sua tomba è sempre stata piena di fiori portati da tante persone che si sono fermate per un pensiero e un omaggio – ha scritto dispiaciuta la giornalista –. E questo è sempre stato per noi figli un grande conforto. Nell’ultimo mese la tomba è stata per due volte vandalizzata da qualcuno (una o più persone): vasi distrutti, fiori buttati e aiuole calpestate. Un atto vigliacco e ignobile”.
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https://www.strisciarossa.it/vandali-contro-la-tomba-di-berlinguer-danneggiata-due-volte-in-un-mese/
L’ANPI ha deposto un mazzo di fiori sulla tomba di Enrico Berlinguer dopo lo sfregio di vandali ancora ignoti
“Oggi 14 maggio alle ore 14.30 l’ANPI, nelle persone di Gianfranco Pagliarulo, Presidente Nazionale e Marina Pierlorenzi, Presidente dell’ANPI provinciale di Roma, ha reso omaggio alla tomba di Enrico Berlinguer, presso il cimitero Flaminio, dopo lo sfregio di ieri.
Erano presenti anche Natalia Marino, direttrice del periodico dell’ANPI www.patriaindipendente.it, Vincenzo Calò, componente della Segreteria nazionale ANPI, Loretta Da Caprile, vice presidente Sezione ANPI Martiri de La Storta e Isola Farnese, Andrea Liparoto, Responsabile comunicazione e stampa ANPI, Valerio Bruni staff organizzativo ANPI”
Ufficio Stampa ANPI
Guarda il video
https://fb.watch/s3p93tORnl
13 maggio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
13 maggio. Se 13,4 milioni di persone in difficoltà sembrano poche
Istat: tra poveri, a rischio e con gravi deprivazioni, si sfiorano i 20 milioni di donne e uomini. Barbaresi, Cgil: “Emergenza da affrontare subito”
Se diminuiscono i redditi reali delle famiglie, italiane come si fa ad affermare che le stesse stanno meglio? Ebbene, è proprio questo quel che è accaduto: mentre l’Istat pubblicava il Report su “Condizioni di vita e reddito delle famiglie italiane 2023” vari esponenti del governo e della maggioranza celebravano il tripudio per il miglioramento delle condizioni economiche delle stesse. I numeri on mentono, ma se manipolati possono trarre in confusione. E allora cerchiamo di leggerli per bene questi dati.
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https://www.collettiva.it/copertine/welfare/se-13-4-milioni-di-persone-in-difficolta-sembrano-poche-mb9d3kb6
Il rapporto Istat
https://www.istat.it/it/archivio/296819
13 maggio. Stellantis e le grandi dismissioni dall’Italia
La lenta agonia degli stabilimenti ex-Fiat, oggi Stellantis, in Italia appare ormai inarrestabile. Un lungo processo di dismissione industriale che affonda le sue radici nell’era Marchionne, ma a cui la gestione targata Tavares ha dato una sferzata determinante. La mappa degli stabilimenti e delle crisi.
Clelia Li Vigni – sbilanciamoci.info
Il processo di dismissione dall’Italia da parte del quarto gruppo automobilistico più grande al mondo, Stellantis, è ormai consolidato. La multinazionale erede della ex-Fiat prima e di FCA poi non sembra infatti intenzionata concretamente (ovvero, al netto di annunci talvolta roboanti che troppo spesso si sono ridotti ad un nulla di fatto) ad investire nei suoi stabilimenti italiani, accelerando in questo modo un processo che affonda le sue radici nella fase antecedente alla fusione con PSA. Considerando l’assetto del settore automotive in Italia, è evidente tuttavia che la dismissione di Stellantis desta preoccupazione non soltanto per le sorti produttive ed occupazionali degli stabilimenti del gruppo: al contrario, ciò che succede in Stellantis ha, a cascata, un impatto su tutta la filiera produttiva.
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https://sbilanciamoci.info/stellantis-e-le-grandi-dismissioni-dallitalia/
13 maggio. Flai Alessandria: non vogliamo piangere sul latte versato
Domenica 12 maggio, in occasione della gara podistica ad Alessandria, è stato organizzato un presidio per la vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori della Centrale del Latte di Alessandria-Asti. L’azienda ne ha annunciato la chiusura. A rischio 50 posti di lavoro.
continuazione e video in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/flai-alessandria-non-vogliamo-piangere-sul-latte-versato-t2papp70
Domenica 12 maggio 2024
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
La rassegna Stampa
https://www.rainews.it/video/2024/05/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-b1fb02e7-2bb2-4663-bb79-1c95726c0b8c.html
12 maggio. Festa della mamma, ma le mamme sono sempre meno. Si sa perché ma non si fa nulla
Ella Baffoni – strisciarossa.it
Festa della mamma? Ma siete sicuri? Intanto, al di là della retorica della pubblicità, che alza le vendite di fiorai e pasticceri, cosmetici e profumieri – per non parlare delle pagine di pubblicità comprate sui quotidiani – basta cercare qualche dato per rimanere colpiti.
Intanto: una donna su cinque perde il lavoro dopo la maternità. Perché? Perché l’accudimento di bambini (anche di anziani, per la verità) sostenuto da un welfare minimo e insufficiente, non aiuta. E, una volta diventate mamme, il bimbo poi va allevato come si deve.
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https://www.strisciarossa.it/festa-della-mamma-ma-le-mamme-sono-sempre-meno-si-sa-perche-ma-non-si-fa-nulla/
12 maggio. Santalucia (Anm) a Nordio: “No a una riforma della giustizia cattiva e pericolosa”
Il presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati contro la misura del governo: “Porrebbe in pericolo l’indipendenza della magistratura”
AGI – “Non siamo contrari alle riforme, ma ci sono quelle buone e quelle cattive. Noi siamo contrari a una riforma che non apporterebbe alcun beneficio alla giustizia, che porrebbe in pericolo l’indipendenza della magistratura. Quindi al ministro che ci dice che non è in discussione l’indipendenza del pubblico ministero, che il pm del domani da lui disegnato avrà la stessa indipendenza di quello odierno, diciamo: ma se così è, perché toccarlo? Teniamoci l’indipendenza che abbiamo già”. Lo ha detto il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia, a margine della terza e conclusiva giornata del 36esimo congresso dell’associazione a Palermo.
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https://www.agi.it/cronaca/news/2024-05-12/santalucia-nordio-scontro-riforma-giustizia-26358442/
12 maggio. L’Anm approva la mozione congressuale “no alla separazione delle carriere”
Intelligenza artificiale, imparzialità, diritto alla partecipazione alla vita pubblica sono le parole chiave dell’atto conclusivo del 36esimo congresso svoltosi a Palermo
AGI – “L’interpretazione è l’essenza della giurisdizione. Senza adeguate garanzie di libertà della interpretazione nessun ordinamento può ambire a definirsi democratico. La magistratura italiana si impegna quotidianamente a praticare e a rispettare il principio costituzionale che vuole il giudice soggetto soltanto alla legge e che costituisce il presupposto dell’autonomia e dell’indipendenza della giurisdizione”. Inizia così la mozione finale approvata per acclamazione dall’Associazione nazionale magistrati, atto conclusivo del 36esimo congresso svoltosi a Palermo.
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https://www.agi.it/cronaca/news/2024-05-12/anm-approva-mozione-no-separazione-carriere-26361495/
I video del congresso, interventi e dibattiti
https://www.associazionemagistrati.it/indice/1/gpl/71/tit/2/t/webtv-documenti-indice/video-congresso.htm
Nordio va dalle toghe e in mezz’ora smonta la sua stessa riforma della giustizia
Mario Di Vito – ilmanifesto.it
È durata mezz’ora la visita del ministro della Giustizia Carlo Nordio al congresso di Palermo dell’Associazione nazionale magistrati: arrivo alle 10 e 30 in punto, foto di rito con il presidente Giuseppe Santalucia, breve intervento, saluti, qualche battuta con i giornalisti. E a casa per il sospirato weekend.
Un record di velocità che il guardasigilli comunque ha fatto pesare, perché, dice, il giorno prima era al G7 di Venezia e si è precipitato in Sicilia solo per mostrare la sua buona predisposizione verso la categoria di cui (un po’) ancora si sente parte. «Ho fatto il magistrato per quarant’anni», ha ribadito anche qui, come del resto fa sempre, prima di elencare, tra un motto in latino e un’autocitazione, i temi che lui ritiene prioritari: la lotta all’immigrazione clandestina, l’intelligenza artificiale, la criminalità internazionale e il Fentanyl, l’analgesico che «negli Usa ha fatto più morti della guerra in Vietnam».
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https://ilmanifesto.it/nordio-va-dalle-toghe-e-in-mezzora-smonta-la-sua-stessa-riforma-della-giustizia
12 maggio. Superbonus, la toppa dopo la lite
IL CASO. Scintille elettorali dopo la 32esima modifica con un emendamento del governo. Il ministro dell’economia Giorgetti: «Tajani se ne farà una ragione». Il vicepremier: «Voglio vederci chiaro». Le opposizioni: «Retroattività incivile. Nessun buco, c’è stato un ritorno economico
ANSA/MATTEO CORNER NPK
Roberto Ciccarelli – ilmanifesto.it
Il governo non traballa su un emendamento al Superbonus che il governo ha presentato allo scoccare della mezzanotte dell’altro ieri, ma ha avuto una crisi di nervi a meno di un mese dalle elezioni europee. La crisi, definita ieri una «bolla di sapone» dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, è scoppiata quando il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, candidato per Forza Italia a Bruxelles, ha creato un caso sull’emendamento annunciato da Giorgetti mercoledì scorso sullo «spalma-detrazioni» per le spese del Superbonus sostenute nel 2024 da ripartire in 10 anni con una retroattività dall’inizio dell’anno.
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https://ilmanifesto.it/superbonus-la-toppa-dopo-la-lite
12 maggio. Ucraina, il Papa: la Santa Sede pronta a favorire ogni sforzo per lo scambio dei prigionieri
Francesco, nei saluti dopo la recita del Regina Caeli, ha lanciato l’ennesimo appello affinché si arrivi ad una liberazione dei detenuti di ambo le parti nel conflitto tra Kyiv e Mosca, anche attraverso l’aiuto del Vaticano. Pressante la richiesta di preghiere per la pace in Ucraina, in Palestina e Israele e Myanmar
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https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2024-05/ucraina-papa-regina-caeli-prigionieri-russia-pace.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterVN-IT
12 maggio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 809
RaiNews LIVE
Russia, crolla un palazzo a Belgorod: morti e feriti. Mosca: nuovo avanzamento in direzione Kharkiv
Il condominio sarebbe stato colpito da un missile ucraino intercettato, secondo la Difesa russa. Kiev evacua 4000 persone dalle zone di confine. Un drone ucraino causa un incendio in una raffineria di Volgograd, 300 km a est del confine
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/05/truppe-russe-avanzano-kharkiv-evacuate-duemila-persone-guerra-giorno-809-d05c4480-6b20-4f96-8cc7-b412d540b1d1.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : « toutes les zones » frontalières de l’oblast de Kharkiv sont « sous le feu » russe, selon son gouverneur
La Russie a affirmé dimanche avancer dans l’oblast de Kharkiv, revendiquant la prise de quatre localités supplémentaires dans le cadre de l’offensive qu’elle a lancée vendredi, poussant plus de 4 000 civils à être évacués.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/05/12/en-direct-guerre-en-ukraine-toutes-les-zones-frontalieres-de-l-oblast-de-kharkiv-sont-sous-le-feu-russe-selon-son-gouverneur_6232695_3210.html
12 maggio. Cinquant’anni fa, al referendum contro il divorzio vince il No e la sinistra unita
Franco Astengo – strisciarossa.it
E’ la più grande vittoria contro la Dc e la destra dalla fine della guerra: 59% no, 41% sì. Vuol dire che l’Italia è cambiata per la forza ideale delle lotte di questi anni. Fanfani ne esce a pezzi. Un risultato che chiama la sinistra unita a proporre al paese un nuovo orizzonte.
13 Maggio 1974, un lunedì, si chiudono le urne aperte il giorno precedente 12 maggio: l’Italia ha votato per il primo referendum abrogativo nella storia repubblicana. Si tratta di decidere se conservare o meno la legge sul divorzio introdotta nel 1971 grazie all’iniziativa di due parlamentari laici, il socialista Fortuna e il liberale Baslini e approvata dal parlamento con una maggioranza comprendente tutti i partiti dal gruppo del Manifesto al PLI, contrari soltanto Dc e Msi
Raccolsero le firme i cattolici oltranzisti
La legge sul divorzio, lungamente attesa e segno evidente dell’avvio di un processo di modernizzazione nei costumi, era stata messa in discussione dall’iniziativa di gruppi cattolici oltranzisti che avevano raccolto le firme proprio per arrivare alla consultazione elettorale.
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https://www.strisciarossa.it/cinquantanni-fa-al-referendum-contro-il-divorzio-vince-il-no-e-la-sinistra-unita/
14 maggio. Divorzio, a cinquant’anni dal referendum italiano
SCAFFALE. Nell’anniversario del voto che cambiò il paese, incardinando la legge nel contesto sociale e politico di quegli anni, il libro di Edoardo Novelli e Gianandrea Turi (edito da Carocci) ripercorre la storia dei fatti e la storia visiva
Checchino Antonini – ilmanifesto.it
Con le eccezioni di Vaticano e Filippine (ma solo per l’80% cattolico della popolazione), il divorzio è un diffuso e legalizzato quasi ovunque sebbene molti sono ancora i paesi in cui il divorzio è progettato a misura di maschio. Al contrario, alle nostre latitudini, la conquista del diritto a divorziare è stata una vittoria soprattutto per le donne e i movimenti femministi. Lo spiegano molto bene Edoardo Novelli e Gianandrea Turi con un volume appena uscito per Carocci – Divorzio, storia e immagini del referendum che cambiò l’Italia (pp. 224, euro 24) – ricostruendo non solo la vicenda della legge ma incardinandola nel contesto sociale e politico di quegli anni.
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https://ilmanifesto.it/divorzio-a-cinquantanni-dal-referendum-italiano
14 maggio. Referendum divorzio: quella battaglia di libertà che fu vinta soprattutto grazie al PCI
Aldo Pirone – strisciarossa.it
Ormai ad ogni anniversario storico il mainstream della politicuccia italiana non fa mai i conti con la storia reale di come certe conquiste furono raggiunte, con quali tattiche e scelte strategiche delle forze in campo. Per cui ne viene fuori uno stravolgimento dei fatti e l’assunzione ad eroi di certe forze e certi personaggi allora poco significativi benché assai rumorosi. Il caso del cinquantenario del referendum sul divorzio è un caso di scuola di questo andazzo.
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https://www.strisciarossa.it/referendum-divorzio-quella-battaglia-di-liberta-che-fu-vinta-soprattutto-grazie-al-pci/
12 maggio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
12 giugno. Confronto e firma, mille assemblee sul territorio
In tutti i luoghi di lavoro la Cgil sta spiegando le ragioni dei quattro referendum e raccogliendo le sottoscrizioni. A Venezia Maurizio Landini in Fincantieri
A 15 giorni dal lancio della raccolta firme per i quattro quesiti referendari proposti dalla Cgil, oggi, 10 maggio, il sindacato si mobilita in tutti i luoghi di lavoro del Paese per spiegare e dare un’accelerazione decisiva alla sottoscrizione. Per un lavoro stabile, dignitoso, tutelato e sicuro.
In tutta Italia si stanno tenendo le assemblee per far comprendere il senso concreto dei referendum e dare a tutti i lavoratori e le lavoratrici la possibilità di metterci la firma. A ieri sera, ultimo aggiornamento prima di cena, erano 712 le assemblee comunicate all’organizzazione nazionale, ma su molti territori non c’è stato il tempo materiale di sincronizzare gli elenchi. Landini lo aveva annunciato pochi giorni fa che oggi si sarebbero svolte mille assemblee in tutto il Paese e basta dare uno sguardo alle pagine social delle categorie e dei territori per capire che sta accadendo davvero.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/confronto-e-firma-mille-assemblee-sul-territorio-duvx27n4
Leggi anche
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/mille-assemblee-per-cambiare-litalia-w93jdx1j
Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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Lo sfruttamento è una grande opera inutile!
️ Dichiarazione congiunta Collettivo di Fabbrica – No Tav, sul 18 maggio e oltre
Se vi chiedete che cosa lega la lotta del collettivo di fabbrica ex Gkn, che vede da ormai tre anni operai e operaie senza stipendio resistere alla delocalizzazione, potenziale speculazione, al Movimento No Tav, noi vi rispondiamo: cosa non li unisce?
La solidarietà reciproca che ci lega ha un fondamento forte e concreto, non si ferma al solo aspetto umano.
Che sia un fondo finanziario, una trivellazione o un imprenditore rapace o assente, alla base c’è un sentimento profondo di difesa del territorio e di resistenza contro l’estrattivismo che lo devasta. Ma non solo. C’è la convergenza, che è l’unico metodo con cui possono sopravvivere negli anni le lotte di lungo corso.
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https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid032Y9Ar9bF2se5MhcgvWqq8EKcGxmkWcPFthowNaQi68Cmpn4DMqeD3Rb66G7CPdUYl
Sabato 11 maggio 2024
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
La rassegna Stampa
https://www.rainews.it/video/2024/05/rassegna-stampa-11-05-db19f27c-405c-4281-a7d7-e575dd02d5e0.html
11 maggio. Trapani, operaio di 33 anni cade da pala eolica e muore
L’incidente a Salemi. Stava effettuando lavori di manutenzione. Lavorava in una ditta in subappalto
Ancora una tragedia sul lavoro in Sicilia. Un operaio è morto oggi a Salemi, nel trapanese, precipitando per oltre cinquanta metri all’interno della torre di una pala eolica. Aveva 33 anni.
Il lavoratore, originario di Benevento, stava effettuando delle operazioni di manutenzione. Sul posto il 118, i vigili del fuoco di Salemi e di Trapani, oltre che il personale Saf, che stanno cercando di recuperare il corpo dell’operaio che si è fermato all’altezza di 48 metri.
“Lavorava in una ditta in subappalto per l’installazione di turbine delle pale eoliche nel parco Vestas”. Lo rende noto il segretario dei metalmeccanici della Fiom siciliana Francesco Foti. “Come sempre – aggiunge – esce fuori che la causa di tutti questi morti sul lavoro è legato al mondo del subappalto, fatto di lavoratori precari e di sfruttamento. Perché il lavoro straordinario di sabato? Era così urgente?”.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/trapani-operaio-di-33-anni-cade-da-pala-eolica-e-muore-d3m1czuj
11 maggio. Nordio al congresso Anm: “Separazione carriere nel programma elettorale, ma il percorso è lungo”
Il ministro della Giustizia è intervenuto al dibattito in corso a Palermo: “L’assoluta indipendenza del pm è un principio non negoziabile”. Contrari a percorsi diversi per i magistrati invece il presidente della Corte d’Appello Frasca, il procuratore generale Sava e il procuratore De Lucia
La separazione delle carriere dei magistrati accende il dibattito anche nel secondo giorno del trentaseiesimo congresso dell’Anm che si svolge a Palermo. Sul tema, dopo i dubbi espressi ieri dal presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia, è intervenuto il ministro della Giustizia Carlo Nordio presente oggi al Marina Convention Center al molo trapezoidale: “La separazione delle carriere dei magistrati – ha detto – è nel programma elettorale. E’ sicuramente un percorso lungo perché richiede una revisione costituzionale. Sarà fatta nel principio della dichiarazione di Bordeaux”.
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https://www.palermotoday.it/cronaca/nordio-congresso-anm-palermo-separazione-carriere-magistrati.html
11 maggio. Schlein prova a fermare la deriva sudamericana della Meloni: Corriere e Repubblica diventano fan del premierato
Di fronte a una riforma che cambia radicalmente l’assetto istituzionale di questo Paese relegando il Colle e il Parlamento in un cantuccio, Polito e Folli minimizzano, sostenendo la volontà di potenza di Meloni
Michele Prospero – unita.it
Con Pupo e Zanicchi, che intonano la melodia in onore del “premier forte, anzi fortissimo”, anche Repubblica e Corriere si uniscono al coro che accompagna la volontà di potenza di Giorgia. Sul banco degli imputati Antonio Polito e Stefano Folli chiamano non un testo di riforma costituzionale assurdo, che la stessa Meloni dichiara di aver scritto con “la punta dei piedi”, ma la irresponsabile Schlein, rea di aver annunciato una dura resistenza, anche di piazza.
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https://www.unita.it/2024/05/11/schlein-prova-a-fermare-la-deriva-sudamericana-della-meloni-corriere-e-repubblica-diventano-fan-del-premierato/
11 maggio. Superbonus, bollinato l’emendamento ‘spalma-crediti’
Prevede la diluizione in 10 anni dei rimborsi fiscali per gli interventi. Tajani frena: “Voglio vederci chiaro, possibili modifiche”
È stato ‘bollinato’ (ha avuto cioè il via libera della Ragioneria Generale dello Stato) l’atteso emendamento ‘spalma-crediti’ al decreto Superbonus, che prevede cioè la ripartizione in dieci quote annuali (invece che sui quattro anni ora previsti) dei rimborsi fiscali per le spese effettuate nel 2024 su interventi edilizi che rientrano nella disciplina dei vari bonus. Elaborato e depositato nella serata di venerdì dal governo in Commissione Bilancio del Senato, il testo si compone di circa otto pagine. Tra le norme al suo interno non solo quella che prevede la diluizione dei crediti del bonus ma anche misure specificamente rivolte alle banche a partire del 2025.
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https://www.lapresse.it/politica/2024/05/11/superbonus-bollinato-lemendamento-spalma-crediti/
11 maggio. Zerocalcare: «Oggi la gente in piazza prende le botte anche se non fa niente»
«La gente in piazza si è sempre menata e ha sempre preso le botte dalla guardie, ma prima le prendeva se faceva qualcosa, oggi le prende quando non fa niente». Il fumettista Zerocalcare, intervistato da La Repubblica al Salone del Libro di Torino, dice che «il livello di conflitto nelle piazze negli ultimi anni è stato inesistente. Al massimo 16enni che bloccano il Raccordo anulare o lanciano vernice sui muri. Vent’anni fa non le avremmo nemmeno definite contestazioni. Oggi invece per queste cose si usa un armamentario retorico impensabile, anche da parte di chi commenta sui social. Si chiede la galera, si ipotizzano associazioni per delinquere… La povertà di conflitto genera società barbariche e chiuse dove ogni espressione di critica diventa qualcosa da reprimere con la galera».
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https://www.open.online/2024/05/11/zerocalcare-polizia-botte-gente/
11 maggio. Ponte sullo Stretto, la falsa narrazione degli espropri
Sono migliaia gli abitanti di Messina e Villa San Giovanni, di tutte le fasce reddituali, costretti a lasciare casa ricevendo indennizzi non ancora definiti
Patrizia Pallara – collettiva.it
Il progetto del ponte sullo Stretto di Messina fa acqua da tutte le parti. È lacunoso sotto molti profili, non ne è mai stato depositato uno definitivo, ha come presupposto un’analisi costi-benefici irrealistica, comporterebbe gravi impatti ambientali, paesaggistici e naturalistici. E, non ultimo, richiederebbe l’esecuzione di espropri di case, terreni, immobili di privati cittadini per poter erigere l’opera e aprire i cantieri. Ma non si tratta di 450 edifici tra Messina e Villa San Giovanni (Reggio Calabria), come è stato detto e scritto in questi mesi. Sarebbero molte di più le persone investite dai disagi e costrette a lasciare l’abitazione, per andare non si sa dove e neppure con quale indennizzo.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/ponte-sullo-stretto-la-falsa-narrazione-degli-espropri-js1t9vgs
11 maggio. FOTO | VIDEO A Genova in duemila contro le grandi opere, anche Conte in coda al corteo
AGENZIA DIRE – Genova, almeno i duemila manifestanti scesi in piazza oggi pomeriggio a Genova per il corteo “In Liguria manifestiamo uniti”. Una protesta organizzata da tempo da un centinaio (e non quasi duecento come circolato nei giorni scorsi) di comitati che si oppongono alle “grandi opere calate dall’alto”. Rivendicazioni che si intrecciano per forza di cose alla tempesta giudiziaria che ha investito la Liguria da martedì scorso, con l’arresto del governatore Giovanni Toti. Il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, si unisce alla coda del corteo, anche se i manifestanti hanno chiesto che non ci sia alcuna strumentalizzazione politica. “Questa è una manifestazione dei cittadini e dei comitati- spiegano gli organizzatori- nessuna organizzazione politica ha partecipato. Non vogliamo strumentalizzazioni sulle nostre rivendicazioni”. E aggiungono che la questione giudiziaria che ha coinvolto la Regione è “un aspetto collegato solo in modo occasionale”. Poi, però, aggiungono: “Questa amministrazione regionale se ne deve andare e i politici di sinistra ci devono ascoltare, altrimenti spariranno anche loro”. Gli organizzatori, memori di altre manifestazioni dei giorni precedenti, chiedono a tutti di non usare fumogeni e imbrattare muri e strade con scritte spray.
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https://www.dire.it/11-05-2024/1039898-foto-video-a-genova-in-duemila-contro-le-grandi-opere-anche-conte-in-coda-al-corteo/
Genova, la protesta contro il «sistema». Le mani sul porto
Giulia Mietta – ilmanifesto.it
«Signorini? Un amico. Male non fare, paura non avere»: Aldo Spinelli, 84 anni, l’imprenditore del porto di Genova al centro della maxi inchiesta per corruzione, è sempre stato un fiume in piena davanti ai giornalisti. Persino ieri, a palazzo di giustizia, dove Spinelli era convocato per l’interrogatorio di garanzia. E nonostante la situazione fosse del tutto surreale: l’interrogatorio davanti alla gip è saltato perché gli avvocati di Spinelli non si sono presentati. La causa, un errore nell’invio della convocazione via pec da parte dell’ufficio del giudice per le indagini preliminari. «Mi hanno lasciato solo» ha scherzato Spinelli, in gilet blu, senza giacca e cravatta, abbronzatissimo ma con un accenno di barba insolito sul volto del terminalista, mentre due finanzieri lo riportavano nella sua villa, a Quarto, dove si trova agli arresti domiciliari. Spinelli sarà interrogato nuovamente domani, come il figlio Roberto, il presidente dell’Ente Bacini Mauro Vianello e il manager Esselunga Alessandro Moncada che ieri ha rassegnato le dimissioni dal cda del gruppo.
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https://ilmanifesto.it/genova-la-protesta-contro-il-sistema-le-mani-sul-porto?_sc=NTc5MTYxNyM1MDU5OA%3D%3D
11 maggio. Crozza e il suo monologo e su Genova “Come è possibile che siamo passati da Mazzini a TOTI!”
11 maggio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 808
RaiNews LIVE
Attacco su Donetsk nell’anniversario del referendum separatista, morti e feriti
Le autorità locali denunciano vittime anche vicino a Luhansk occupata, dove è stato colpito un deposito di petrolio, e per attacchi di droni nelle regioni russe di Kursk e Belgorod. Mosca preme ancora verso Kharkiv: “Conquistati 5 centri abitati”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/05/esplosioni-a-kharkiv-allarme-aereo-nella-regione-0455df0d-320d-4bc9-b534-b2cd131dd63f.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
Volodymyr Zelensky assure que l’armée ukrainienne mène « des contre-attaques » dans la région de Kharkiv
« Notre tâche numéro un maintenant est de perturber les projets offensifs des Russes », a lancé le président ukrainien. « Nous devons interrompre les opérations offensives russes et reprendre l’initiative », a-t-il poursuivi, en appelant une fois de plus ses alliés à accélérer les livraisons d’armes.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/05/11/volodymyr-zelensky-assure-que-l-armee-ukrainienne-mene-des-contre-attaques-dans-la-region-de-kharkiv_6231636_3210.html
11 maggio. Le mani del governo anche sullo sport. Come nel fascismo
Franco Del Campo – strisciarossa.it
Impensabile. Fino a ieri sembrava impensabile e invece sta succedendo. L’autonomia dello Sport dalla politica è stato un principio fondante del sistema sportivo nell’Italia repubblicana. Il regime fascista, per un ventennio, aveva utilizzato prepotentemente lo Sport per le sue finalità propagandistiche. Il fascismo, da questo punto di vista, fu “maestro” per altri regimi totalitari, a partire dalla trionfale Olimpiade di Berlino nel 1936, e anche al comunismo staliniano. Per questo, nell’immediato secondo dopoguerra, Giulio Onesti, su incarico di Giulio Andreotti, fu inviato a “demolire” il Coni, troppo compromesso con il regime. Fortunatamente, Onesti disubbidì e rilanciò il Coni e lo Sport italiano sul principio “lo Sport agli sportivi”, rifiutando -per quanto possibile- ogni sudditanza nei confronti della politica. Sport italiano che ebbe il suo suggello internazionale con l’Olimpiade di Roma nel 1960, simbolo della ricostruzione e rinascita dell’Italia.
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https://www.strisciarossa.it/le-mani-del-governo-anche-sullo-sport-come-nel-fascismo/
11 maggio. Matteo Falcinelli, nuove immagini dell’arresto: implora, “ho bisogno di respirare”
La polizia di Miami: “Incaprettato per la sua sicurezza”. La madre replica: “Giustificazione vergognosa”
LaPresse – Nuove immagini choc dell’arresto di Matteo Falcinelli da parte della polizia di Miami. I video, visionati da LaPresse, mostrano il ragazzo, seduto nell’auto della polizia parcheggiata all’interno del garage della stazione, che chiama disperato il poliziotto, alternando l’italiano e l’inglese. ‘Sir, sir, please’, urla più volte il giovane all’agente che sta riprendendo tutto con la bodycam. Sono le 7.26 del mattino. “Non ce la faccio, ho bisogno di respirare, I need to breathe’“, urla ancora più forte mentre dà testate contro il finestrino dell’auto. “Ho bisogno di aiuto”, dice ancora il giovane urlando e piangendo. “Cos’ha di sbagliato questo Paese?“, chiede ancora all’agente
continuazione e video in
https://www.lapresse.it/cronaca/2024/05/11/matteo-falcinelli-nuove-immagini-dellarresto-implora-ho-bisogno-di-respirare/
11 maggio. Bufera all’Ama. Presidente Pace accusato di violenze sessuali, al posto suo arriva Manzi
La Procura chiede il rinvio a giudizio dopo le accuse di una manager dell’azienda. Gualtieri costretto alla sostituzione
AGI – Bufera in casa Ama. Dopo le accuse di violenza sessuale da parte di una dipendente della municipalizzata dei rifiuti a carico del Presidente Pace, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri ha indicato il nome di Bruno Manzi come prossimo presidente dell’Ama. La decisione e’ stata presa dopo che Repubblica ha anticipato la notizia che la Procura di Roma avrebbe chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una dipende, per l’attuale presidente Pace.
Immediate le reazioni dei sindacati e delle opposizioni capitoline, che in maniera unanime hanno chiesto fin dalla mattina provvedimenti al Campidoglio, anche in vista del Giubileo.
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https://www.agi.it/cronaca/news/2024-05-11/daniele-pace-ama-accusa-violenze-sessuali-arriva-manzi-26351620/
11 maggio. Perché per adattarci ai cambiamenti climatici dovremo allontanarci sempre più dalle coste e dai fiumi
La drammatica alluvione che ha colpito il Brasile facendo 113 morti e oltre 400.000 sfollati ci ricorda che per adattarci ai cambiamenti climatici allontanarsi da fiumi e coste sarà inevitabile. Già in molte parti del mondo ci sono esempi di managed retreat, ovvero di allontanamento pianificato da zone esposte al rischio.
Fabio Deotto – fanpage.it
Fino a poco tempo fa, l’immagine di una città allagata, con la sua griglia di strade trasformata in un reticolo di canali marrognoli, le barche dei soccorsi che sfrecciano tra i tetti delle case, le migliaia di persone sfollate, gli elicotteri che fluttuano a pochi metri come zanzare su una pozzanghera, bastava a mandarci in allarme. Si cominciava subito a parlare di “scenari da fantascienza apocalittica”, ci si affrettava a ricordare come il futuro fosse più vicino di quanto avessimo sperato: l’allarme suonava per una settimana, forse qualche giorno di più, dopodiché l’evento spariva inghiottito in un turbine di notizie più fresche.
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https://www.fanpage.it/attualita/perche-per-adattarci-ai-cambiamenti-climatici-dovremo-allontanarci-sempre-piu-dalle-coste-e-dai-fiumi/
11 maggio. Un anno dopo l’alluvione in Emilia Romagna, il Governo non ha fatto nulla per prevenire nuovi disastri
È passato un anno dall’alluvione in Emilia Romagna, il Governo Meloni in 12 mesi non ha fatto nulla per prevenire nuovi disastri, mettere in sicurezza il territorio e mitigare gli effetti della crisi climatica.
Lorenzo Tecleme – fanpage.it
Prima la piena, poi il fango e, alla fine, la ricostruzione. Un anno fa la Romagna e parte dell’Emilia affrontavano una delle peggiori alluvioni della storia recente. Una perturbazione eccezionale stazionò per giorni sopra città come Cesena, Forlì, Faenza, Ravenna. In pianura i fiumi hanno sfondato gli argini travolgendo macchine, case, persone. Sull’Appennino il nemico si rivelarono essere le frane, che a migliaia hanno bloccato le strade e reso inabitabili gli appartamenti.
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https://www.fanpage.it/attualita/un-anno-dopo-lalluvione-in-emilia-romagna-il-governo-non-ha-fatto-nulla-per-prevenire-nuovi-disastri/
11 maggio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
11 maggio. Oltre la produzione snella
Finita l’epoca del just-in-time, la produzione si basa sull’iper-sfruttamento parcellizzato e sulla logistica. Ma chi lotta sui luoghi di lavoro deve sapere che i nodi di queste reti padronali sono vulnerabili
Kim Moody – jacobinitalia.it
Per trentacinque anni, il lean management ha guidato la produzione e la circolazione delle merci. Ma adesso gli imprenditori della logistica e del settore manifatturiero stanno passando a un nuovo modello. I lavoratori dovrebbero prenderne atto, per rafforzare le loro lotte.
La produzione snella, introdotta negli anni Ottanta dalle case automobilistiche giapponesi, ha preso piede in molte industrie statunitensi. Si trattava di un insieme di tecniche per massimizzare il profitto, tra cui l’aumento dei carichi di lavoro e del ritmo fino al punto di rottura, e l’invito ai lavoratori a riflettere su modi per aumentare il proprio sfruttamento.
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https://jacobinitalia.it/oltre-la-produzione-snella/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_source_platform=mailpoet&utm_campaign=democraticcare-demercificare-disinquinare
11 maggio. La Perla, riconosciuta l’amministrazione straordinaria
Dopo settimane di attesa, finalmente si sblocca la vertenza del gruppo La Perla. “Il Tribunale di Bologna si esprime in favore dell’amministrazione straordinaria dando finalmente avvio alla possibilità di rilancio di una realtà manifatturiera unica ed espressione più alta del Made in Italy grazie alle competenze delle lavoratrici e dai lavoratori”. Lo affermano, in una nota, per Filctem Cgil Bologna Stefania Pisani e per Uiltec Uil Emilia Romagna Mariangela Occhiali.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/la-perla-riconosciuta-lamministrazione-straordinaria-mvd2of3n