3 maggio. Tutti i candidati italiani alle elezioni europee 2024. In campo Schlein, Meloni, Tajani, Calenda e Renzi
Cerca il tuo candidato con la nostra infografica interattiva. Scaduto il termine per la presentazione delle liste nelle cinque circoscrizioni in vista del voto di giugno (l’8 e il 9 in Italia). Quasi tutti i leader candidati per spingere i rispettivi partiti – tranne Salvini, Conte, Fratoianni e Bonelli – con poche sorprese dell’ultimo minuto e alcune scelte che infiammeranno la campagna elettorale
Federico Baccini – eunews.it
Bruxelles – Quasi nessuna sorpresa dell’ultimo minuto, fatta eccezione per alcune assenze di peso tra gli eurodeputati uscenti (uno su tutti, il capo-delegazione di Italia Viva, Nicola Danti, ritiratosi dalla corsa a poche ore dal termine per la presentazione delle liste con un laconico post su X). Tra i candidati alle elezioni europee di giugno ci sono quasi tutti i leader dei maggiori partiti – come da abitudine tutta italiana – compresa la prima ministra e presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che sulle schede comparirà come “detta Giorgia” per una personalizzazione ulteriore del voto.
Anche in questa tornata elettorale la premier Meloni sarà capolista per Fratelli d’Italia in tutte e cinque le circoscrizioni, come già fatto nelle due precedenti elezioni europee a cui il partito di estrema destra ha partecipato dalla sua fondazione nel 2012. Tra gli altri candidati di punta ci sono i riconfermati Sergio Antonio Berlato (Nord-est), Carlo Fidanza (Nord-ovest) e Nicola Procaccini (Centro), oltre all’ex-sottosegretario alla Cultura (ed ex-eurodeputato tra il 1999 e il 2001) Vittorio Sgarbi. Dopo un processo decisionale tormentato anche il Partito Democratico vedrà la sua leader, la segretaria Elly Schlein, candidata capolista in due circoscrizioni (Centro e Isole), lasciando invece la guida a Stefano Bonaccini (Nord-est), Cecilia Strada (Nord-Ovest) e Lucia Annunziata (Sud) nelle altre tre, con le riconferme del capo-delegazione uscente al Parlamento Europeo, Brando Benifei (Centro) e diversi eurodeputati in posizioni apicali nelle liste (vale comunque il numero di preferenze per l’elezione).
continuazione e candidati
https://www.eunews.it/2024/05/02/candidati-italiani-elezioni-europee-2024/
Venerdì 10 maggio 2024
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
La rassegna Stampa
https://www.rainews.it/video/2024/05/rassegna-zatti-4f825b34-067a-434d-acd0-c597371ad471.html
10 maggio. Al congresso Anm ovazione per Mattarella, Santalucia: “Magistrati più deboli con la separazione delle carriere”
Il Capo dello Stato ha fatto il suo ingresso tra gli applausi al Teatro Massimo per il 36° congresso nazionale dell’Associazione nazionale magistrati
Tutti in piedi per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha fatto il suo ingresso al Teatro Massimo di Palermo per il 36° congresso nazionale dell’Anm ‘Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione”: ad accoglierlo, ai piedi della scalinata, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il prefetto Massimo Mariani e il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.
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https://www.palermotoday.it/cronaca/congresso-dell-anm-standing-ovation-sergio-mattarella.html
La relazione del presidente Giuseppe Santalucia al 36° congresso ANM
10 maggio. Genova, nel mirino dei pm le imprese «sponsor» di Toti
L’INCHIESTA. Oggi l’interrogatorio di garanzia del governatore, la sua difesa: «I versamenti elettorali tutti tracciati». Non ha risposto al gip l’ex presidente del Porto, Signorini, accusato di corruzione
Giulia Mietta – ilmanifesto.it
Si allarga a macchia d’olio in superficie ma in profondità era già molto estesa la maxi inchiesta che sta scuotendo la Liguria e che martedì ha portato all’arresto del presidente della Regione Giovanni Toti, dell’ex presidente del porto di Genova Paolo Signorini, del braccio destro di Toti Matteo Cozzani e dell’imprenditore della logistica Aldo Spinelli.
MENTRE INIZIANO i primi interrogatori, nel lungo e ancora incompleto elenco di indagati, una teoria di personaggi di primo e secondo rilievo nell’ambito politico ed economico ligure, si aggiungono quelli confluiti nella maxi inchiesta per corruzione da un altro fascicolo aperto dalla procura di Genova: si tratta del manager di Esselunga Francesco Moncada, dell’ex senatore ed editore di Primocanale Maurizio Rossi e di Pietro Colucci, imprenditore nel settore dei rifiuti nel ponente ligure. Dal 2021 i pm indagano sul finanziamento illecito alla fondazione Change e al Comitato Toti, i contenitori dei fondi per supportare le campagne elettorali. A Colucci e Moncada viene contestato anche il reato di corruzione.
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https://ilmanifesto.it/genova-nel-mirino-dei-pm-le-imprese-sponsor-di-toti?_sc=NTc5MTYxNyM1MDU5OA%3D%3D
10 maggio. Toti in silenzio davanti al pm: il governatore si è avvalso della facoltà di non rispondere
L’avvocato Stefano Savi ha spiegato che ci vuole ancora un pò di tempo per leggere tutte le carte prima di spiegare ai magistrati le ragioni del suo assistito che si dichiara innocente
L’interrogatorio di garanzia di Giovanni Toti, ai domiciliari per corruzione ambientale, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e promesse elettorali, dura solo mezz’ora: il governatore arriva al palazzo di giustizia di Genova alle 14:09, con un’auto con i vetri oscurati che entra direttamente nel garage, e ne esce alle 14:35. Un brevissimo incontro con la gip Paola Faggioni e con uno dei magistrati che coordina l’inchiesta che ha terremotato la politica ligure, portando Toti ai domiciliari assieme all’ imprenditore della logistica Aldo Spinelli e al carcere per l’ad (sospeso) di Iren ed ex presidente dell’authority portuale Paolo Signorini. Difeso dall’avvocato Stefano Savi, come era stato ampiamente annunciato, Toti si è infatti avvalso della facoltà di non rispondere.
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https://www.unita.it/2024/05/10/toti-in-silenzio-davanti-al-pm-il-governatore-si-e-avvalso-della-facolta-di-non-rispondere/
10 maggio. Il Papa: politiche coraggiose per la famiglia, una madre non deve scegliere tra figli e lavoro
Francesco interviene alla IV edizione degli Stati Generali della Natalità e replica alle teorie per cui la nascita di bambini è fattore di squilibrio: “La vita è un dono, non un problema. Lo è il materialismo cieco e dilagante e il consumismo che è un virus malefico”. Il Pontefice riporta i dati di uno studioso di demografia: “Armi e anticoncezionali investimenti con più reddito: uno uccide la vita, l’altro la impedisce”. Appello ai governi: maggiore impegno per frenare l’emorragia di vita
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https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2024-05/papa-francesco-stati-generali-della-natalita-famiglia.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterVN-IT
Se le culle sono vuote la nazione invecchia e decade
Franco Bifo Berardi – francoberardi.substack.com/
Qualche settimana fa Charles Michel, a corto di frasi originali, ha tirato fuori la vecchia barzelletta: “se vuoi la pace preparati alla guerra”.
Come meravigliarsi poi se le donne non fanno figli. Forse non hanno voglia di generare le vittime della guerra che si prepara. Né le vittime del cambio climatico irreversibile e dei cataclismi che sta già provocando. (immagina fra un po’).
Ma come diceva Benito “se le culle sono vuote la nazione invecchia e decade.” Perciò mandano in giro qualcuno a dire che bisogna sbrigarsi a dare combattenti alla patria.
E l’integerrimo Macron lancia il réarmement démographique. E’ un ordine, più che un suggerimento. Lancia in resta: la Francia ha bisogno di eroi giovani da mandare a morire in Ucraina.
Impegnati nella guerra e nell’economia gli stati nazionali impongono la maternità come dovere patriottico, ma la loro battaglia è perduta. Molti segni fanno pensare che la sessualità umana, particolarmente quella etero, si stia modificando in modo profondo, o forse stia semplicemente scomparendo.
Il desiderio si manifesta sempre più nella sfera semiotica, sempre meno in quella sessuale, mentre dilaga il fastidio per il corpo proprio e per quello altrui: nausea per la sessualità che i media hanno ridotto a pornografia.
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https://francoberardi.substack.com/p/se-le-culle-sono-vuote-la-nazione?utm_source=post-email-title&publication_id=2391647&post_id=144509777&utm_campaign=email-post-title&isFreemail=true&r=c2va4&triedRedirect=true&utm_medium=email
10 maggio. Egitto, azienda vicina al presidente guadagna 2 milioni di dollari al giorno per far uscire i palestinesi da Rafah
Un gazawi che con la sua famiglia ha lasciato la Striscia ha descritto il sistema come uno “sfruttamento malvagio”
Sandro Pintus – africa-express.info
Una famiglia palestinese con genitori, 4 bambini e due nonni, per scappare dai bombardamenti israeliani, dovrebbe avere almeno 30.000 USD (27.900 euro). Un palestinese che con la sua famiglia ha lasciato Gaza per l’Egitto ha descritto il sistema come uno “sfruttamento malvagio”.
“Con il denaro chiesto alla mia famiglia per salvarci dai bombardamenti israeliani avremmo dovuto costruirci la casa”. Lo ha raccontato un altro padre di famiglia in fuga dalla Striscia a Radio Canada International. “Ho dovuto chiedere aiuto ai miei parenti in USA. Hanno fatto una campagna di crowdfunding online per trovare i soldi”.
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https://www.africa-express.info/2024/05/10/egitto-azienda-vicina-al-presidente-guadagna-2mln-di-dollari-al-giorno-per-far-uscire-i-palestinesi-da-rafah/
Costruire la pace con la pace, nel ricordo di Pio La Torre e della battaglia di Comiso
Bruno Marasà – strisciarossa.it
Il 30 aprile abbiamo ricordato l’anniversario dell’assassinio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo per mano mafiosa. In quei giorni del 1982 era in corso la raccolta di firme sotto la petizione che chiedeva di sospendere la costruzione della base missilistica di Comiso che avrebbe ospitato 16 batterie di missili Cruise. Già erano centinaia di migliaia le firme raccolte nelle sezioni di partito, delle camere del lavoro, nelle parrocchie. E dopo l’assassinio si arrivò in pochi giorni al milione di firme.
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https://www.strisciarossa.it/costruire-la-pace-con-la-pace-nel-ricordo-di-pio-la-torre-e-della-battaglia-di-comiso/
10 maggio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 807
RaiNews LIVE
Rinforzi alle truppe ucraine nella regione di Kharkiv, dopo i tentativi di sfondamento russi
Dagli Usa annunciati altri 400 milioni in aiuti militari. Droni ucraini sulla Russia, bombe russe sull’Ucraina. Kiev, danni alla flotta russa per 500 milioni di dollari. Tusk: “Soldati Nato già in Ucraina”. Kiev, mobiliteremo 20mila detenuti
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/05/tusk-soldati-nato-gia-in-ucraina-putin-forze-nucleari-sempre-in-allerta-095cb5a8-a6e6-4611-8621-7dd6b8f94993.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : le point sur la situation après l’offensive russe sur Kharkiv
Le président ukrainien, Volodymyr Zelensky, a affirmé qu’une « bataille féroce » était en cours dans la région frontalière de Kharkiv. La Maison Blanche a annoncé, vendredi, une aide militaire de 400 millions de dollars pour l’Ukraine.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/05/10/en-direct-guerre-en-ukraine-le-point-sur-la-situation-apres-l-offensive-russe-sur-kharkiv_6231636_3210.html
10 maggio 2024. Diritto di cronaca, Fnsi e Ordine incontrano il ministro Piantedosi
Il confronto si è svolto in relazione al fermo per alcune di ore di giornalisti mentre lavoravano a Padova e a Messina. Hanno partecipato Alessandra Costante, segretaria generale del sindacato dei giornalisti, il direttore Tommaso Daquanno, il presidente e la segretaria del Cnog Carlo Bartoli e Paola Spadari.
Ampia rassicurazione sulla tutela dei giornalisti nello svolgimento del loro lavoro nel pieno rispetto del diritto di cronaca è stata data dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ai vertici dell’Ordine nazionale dei giornalisti e della Federazione della Stampa, in un incontro svoltosi stamattina al ministero.
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https://www.fnsi.it/diritto-di-cronaca-fnsi-e-ordine-incontrano-il-ministro-piantedosi
10 maggio. Dall’hard al soft: strategia della tensione 2.0
I movimenti di protesta diffusi contro la guerra e i cambiamenti climatici sollevano preoccupazioni nelle classi dirigenti neoliberiste, che mettono in campo una versione soft della strategia della tensione passante per la pervasività dei media.
Vincenzo Scalia – centroriformadellostato.it
Era il 1969, quando, a ridosso delle proteste contro la guerra in Vietnam e dei movimenti del 1968, l’Observer di Londra pubblicava un articolo in cui introduceva una formula destinata a fare fortuna: la strategia della tensione. Davanti al crescere dell’effervescenza sociale, spiegava il quotidiano londinese, la paura dei gruppi sociali dominanti per cambiamenti troppo radicali, in cui giocava un ruolo non secondario la divisione in blocchi della Guerra fredda, trovava il suo sbocco in una strategia di contenimento peculiare. In Italia, la definizione di “strategia della tensione” è andata incontro, nel corso degli anni, a una deformazione che l’ha ridotta a essere sinonimo di complottismo. Non vuole essere questo il caso. Abbiamo ben presente che, in una visione dinamica delle interazioni sociali e politiche, la volontà di alcuni attori non è necessariamente sovradeterminante e soverchiante. Come non lo fu in Italia.
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https://centroriformastato.it/dallhard-al-soft-strategia-della-tensione-2-0/
10 maggio. Pace, terra e dignità riammessa anche a nordovest
Pace, terra e dignità sarà presente alle europee in tutte le circoscrizioni. Il Tar del Lazio ha ammesso la lista alle elezioni anche nelle regioni del nordovest.
Gli uffici elettorali presso la corte d’appello di Milano e presso la cassazione avevano motivato l’esclusione con l’irregolarità di una parte delle adesioni raccolte in Val d’Aosta: in alcuni moduli c’era la firma ma mancava il timbro personale della certificatrice Erika Guichardaz, consigliera regionale. Il tribunale amministrativo ha però riconosciuto la tesi avanzata dai legali ricorrenti, sostenendo che «il possesso della qualifica di consigliere regionale in capo all’autenticante è documentato da un atto preesistente alla raccolta delle firme».
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https://ilmanifesto.it/pace-terra-e-dignita-riammessa-anche-a-nordovest
10 maggio. Tempesta geomagnetica G4 nelle prossime 48 ore: gli ultimi aggiornamenti sulle aurore boreali
Ieri, lo Space Weather Prediction Center della NOAA ha emesso un allarme per tempesta geomagnetica G4 dopo che 4 espulsioni di massa coronale si sono fuse per formare una CME “cannibale” diretta sulla Terra. Questo tipo di allerta non viene emesso dal 2005. Queste CME sono state rilasciate da un’area insolitamente grande di macchie solari, circa 16 volte la Terra. Ora, in un nuovo aggiornamento, lo Space Weather Prediction Center conferma che una forte tempesta geomagnetica (G4) rimane “probabile”, “dalla fine della giornata di oggi e per tutto il weekend” dell’11-12 maggio. “L’esatta tempistica rimane in qualche modo incerta”, evidenziano gli esperti dell’SWPC, precisando che “sono in transito almeno 7 CME dirette verso la Terra”.
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10 maggio. Montoraggio Covid. Situazione stabile per nuovi casi e ospedalizzazioni
Si sono registrati 627 nuovi casi positivi con una variazione di + 1,5% rispetto alla settimana precedente (n: 618). I decessi sono stati 9, senza nessuna variazione rispetto alla settimana precedente (n: 9). Sale invece il numero di tamponi effettuati che ammonta a 82.286, con una variazione di +7,5% rispetto ai 76.553 della scorsa settimana.
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https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=122086
10 maggio. Cordoglio a Ravenna per la morte di Giorgio Benelli: «Una perdita enorme»
Lo ricorda il mondo ambientalista. Fu tra i fondatori anche di Lotta Continua
In tanti hanno portato il loro ultimo saluto – ieri (8 maggio) in camera mortuaria a Ravenna – a Giorgio Benelli, morto nei giorni scorsi a 81 anni per l’aggravarsi di una malattia di cui soffriva da tempo.
Storico volto dell’ambientalismo locale (noto anche per le sue foto aeree, che aveva pubblicato anche nell’omonimo sito web), protagonista di numerose battaglie, negli anni settanta era stato anche tra i fondatori del comitato locale di Lotta Continua.
Tra i tanti che lo ricordano, Francesca Santarella della sezione ravennate di Italia Nostra: «Enumerare la moltitudine di vicende che seguì e che spesso riuscì a portare a buon fine a favore dell’interesse collettivo è impossibile; lo immagino ancora in volo in una delle sue memorabili escursioni aeree di denuncia sui cieli della nostra città, o sognando la Regina d’Africa, abbracciata per sempre ai rovi della pineta di Marina di Ravenna. Mentre ci sorridi col tuo fare gentile e riservato, ti salutiamo e ti guardiamo un po’ tristi, perché uomini del tuo impegno e della tua sensibilità sono sempre più rari, specialmente qui».
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https://www.ravennaedintorni.it/politica/2024/05/09/cordoglio-morte-giorgio-benelli-ricordo/
10 maggio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
10 maggio. Confronto e firma, mille assemblee sul territorio
In tutti i luoghi di lavoro la Cgil sta spiegando le ragioni dei quattro referendum e raccogliendo le sottoscrizioni. A Venezia Maurizio Landini in Fincantieri
Giorgio Sbordoni – collettiva.it
A 15 giorni dal lancio della raccolta firme per i quattro quesiti referendari proposti dalla Cgil, oggi, 10 maggio, il sindacato si mobilita in tutti i luoghi di lavoro del Paese per spiegare e dare un’accelerazione decisiva alla sottoscrizione. Per un lavoro stabile, dignitoso, tutelato e sicuro.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/confronto-e-firma-mille-assemblee-sul-territorio-duvx27n4
10 maggio. Difendere il lavoro a colpi di referendum
Enzo Martino – volerelaluna.it
Nella data fortemente simbolica del 25 aprile, la CGIL ha iniziato la raccolta delle firme per quattro referendum abrogativi in materia di lavoro. Entro tre mesi ne dovranno essere raccolte 500mila e a quel punto i relativi quesiti (pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 14 aprile) passeranno al vaglio della Corte Costituzionale, che ne valuterà l’ammissibilità. Se il giudizio della Corte, com’è auspicabile, sarà positivo, i cittadini saranno chiamati al voto, verosimilmente nel giugno 2025, e i referendum saranno ritenuti validi solo se verrà raggiunto il quorum del 50% degli aventi diritto al voto.
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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2024/05/10/difendere-il-lavoro-a-colpi-di-referendum/
10 maggio. Bare in piazza della Scala a Milano: sono 172, quanti i morti sul lavoro del 2023 in Lombardia
Una fila di 172 bare in piazza della Scala a Milano: l’iniziativa, per sensibilizza sul tema dei morti sul lavoro, è stata organizzata dalla Uil
Marco Sacchetti – dire.it
AGENZIA DIRE – MILANO. Una piazza della Scala inedita, con il salotto di Milano cosparso di 172 bare, tante quante sono state le vittime sul lavoro del 2023 della Lombardia. È lo scenario offerto stamane a cittadini e turisti dalla Uil per stimolare le istituzioni sul problema dei morti sul lavoro. Ad ascoltare il segretario Uil Pierpaolo Bombardieri anche il sindaco Giuseppe Sala.
“Le bare portate nelle piazze più importanti delle grandi città italiane stanno a testimoniare la necessità di fare di più. Continuiamo a chiedere alla presidente del consiglio di convocare subito un tavolo e che questo diventi il tema prioritario del governo mettendo allo stesso tavolo associazioni datoriali, organizzazioni sindacali, i ministri che possono dare una mano. Bisogna fare di più e bisogna fare presto”, ha detto Bombardieri, che ha anche insistito sull’introduzione del reato di omicidio sul lavoro. “Un paese che ha l’omicidio nautico ha necessità di riconoscere che quando sui posti di lavoro vengono modificate le strutture che dovrebbero garantire la sicurezza in quel caso noi non abbiamo incidenti, sono omicidi e vanno trattati come tali”.
https://www.dire.it/10-05-2024/1039534-lavoro-bare-in-piazza-della-scala-a-milano-morti-2023/
10 maggio. Ex Gkn, il Collettivo negli atenei: “Ecco il nostro piano industriale”
DELOCALIZZAZIONI. Gli operai presentano a Pisa e Firenze il progetto di riconversione della fabbrica di Campi Bisenzio, chiamando il 18 maggio ad una manifestazione per abbattere il muro di gomma eretto dal governo e dalla politica toscana, che non risponde alla richiesta di una legge regionale per i consorzi industriali
Riccardo Chiari – ilmanifesto.it
Di fronte alla cappa di silenzio che avvolge sia la vertenza che la loro proposta di legge regionale per la reindustralizzazione della fabbrica, i circa 160-170 operai superstiti della ex Gkn rispondono presentando agli atenei toscani il loro piano industriale, redatto insieme a prof e ricercatori universitari, e chiamando sabato 18 maggio a Firenze ad una nuova manifestazione, per cercare di sgretolare un autentico muro di gomma eretto sia dal governo nazionale che dalla stessa politica toscana. Senza dimenticare una magistratura penale che continua a non chiedersi perché si sia arrivati al quinto mese di mancato pagamento degli stipendi a chi, per decisione del giudice del lavoro, è a tutti gli effetti ancora dipendente della Qf di Francesco Borgomeo.
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https://ilmanifesto.it/ex-gkn-il-collettivo-negli-atenei-ecco-il-nostro-piano-industriale
#insorgiamo
10 maggio. Wartsila Trieste a Msc, «la trattativa parte in salita»
Nino Valoti – ilmanifesto.it
Una «trattativa partita subito in salita». Così Fim, Fiom, Uilm nazionali commentano l’incontro di ieri con Msc per il dopo Wartsila e la reindustrializzazione per produrre vagoni merci. I sindacati segnalano che rispetto alle condizioni contrattuali del passaggio dei circa 300 lavoratori da Wartsila a Msc, quest’ultima, «pur essendo disponibile ad avviare una trattativa, ha dichiarato di voler riconoscere la sola applicazione dei trattamenti economici e normativi del Ccnl e l’anzianità maturata, oltre che rendersi disponibile a riconoscere una parziale integrazione durante la cassa integrazione e a ridurre il più possibile l’utilizzo degli ammortizzatori sociali». Proposte che Fim, Fiom, Uilm giudicano «insufficienti», rivendicando «la necessità di salvaguardare gli effetti della contrattazione aziendale vigente per tutti i lavoratori ex Wartsila».
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https://ilmanifesto.it/wartsila-trieste-a-msc-la-trattativa-parte-in-salita
10 maggio. Solidarietà a Giovanni Iozzoli
Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.
Italpizza si era sentita diffamata da un articolo di Iozzoli, pubblicato nel 2019, nel quale si raccontava della durissima vertenza sindacale che aveva costretto l’azienda, per diversi mesi, a un prolungato braccio di ferro con le sue maestranze. Al centro della vertenza il lavoro povero, precario, gli appalti interni e i contratti inadeguati: cioè l’eterna ricetta della “competitività” all’italiana.
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https://www.carmillaonline.com/2024/05/10/solidarieta-a-giovanni-iozzoli/
Giovedì 9 maggio 2024
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
La rassegna Stampa
https://www.rainews.it/video/2024/05/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-4949b5df-6bd7-4249-aa8d-e5e1415f6918.html
9 maggio. Roccella si caccia da sola
Luciana Cimino – ilmanifesto.it
Come ogni anno, le contestazioni agli Stati generali della natalità erano state più che annunciate. Lo stesso Gianluigi De Palo, organizzatore dell’evento e attivista per la famiglia di lunghissimo corso, aveva commentato tre giorni fa il post su Instagram in cui il collettivo transfemminista Aracne lanciava la mobilitazione, risalente al 19 aprile scorso, chiedendo: «Come posso mettermi in contatto con voi?». Insomma tutti sapevano quando, perché e come ci sarebbero state le contestazioni, che avvengono ogni anno dato il parterre ricchissimo e i temi sensibili che vengono affrontati nei panel di discussione, e soprattutto chi le avrebbe fatte: ragazzi e ragazze delle scuole superiori.
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https://ilmanifesto.it/roccella-si-caccia-da-sola
Edizione del 10 maggio
9 maggio. Studenti criticano una ministra, lei se ne va e la destra grida alla censura. Ma esiste ancora il diritto alla contestazione?
Pietro Spataro – strisciarossa.it
“Tempi nuovi si annunciano ed avanzano in fretta come non mai. Il vorticoso succedersi delle rivendicazioni, la sensazione che storture, ingiustizie, zone d’ombra, condizioni d’insufficiente dignità e d’insufficiente potere non siano oltre tollerabili (…), il fatto che i giovani, sentendosi ad un punto nodale della storia, non si riconoscano nella società in cui sono e la mettano in crisi, sono tutti segni di grandi cambiamenti e del travaglio doloroso nel quale nasce una nuova umanità (…). Nel profondo, è una nuova umanità che vuole farsi, è il moto irresistibile della storia”.
La censura la esercita il potere non chi lo contesta
Se cambiamo scena vediamo oggi una ministra del governo della destra che, di fronte alla contestazione di un gruppo di studentesse e studenti durante una curiosa iniziativa chiamata “Stati generali della natalità”, pensa non ci sia niente di meglio da fare che abbandonare il palco e poi sfogarsi sui social gridando alla “censura” e chiedendo conto per quella contestazione – chissà mai perché – a Elly Schlein, Antonio Scurati, Roberto Saviano, Nicola Lagioia, Chiara Valerio, alla “sinistra e ai suoi intellettuali” e alla “stampa militante”.
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https://www.strisciarossa.it/studenti-criticano-una-ministra-lei-se-ne-va-e-la-destra-grida-alla-censura-ma-esiste-ancora-in-italia-il-diritto-alla-contestazione/
9 maggio. Meloni sfoggia il premierato ma snobba il parlamento
IL DDL CASELLATI. La premier sceglie la platea di un convegno per presentare la riforma su cui punta Fdi. Avs, Pd e 5s: il nuovo testo contraddice la separazione dei poteri con le Camere elette a traino del premier
Kaspar Hauser – ilmanifesto.it
«Non tutti sono condannati a essere intelligenti» amava ripetere Carlo Emilio Gadda. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha infatti deciso di far organizzare alla maggioranza un grande convegno alla Camera sul premierato elettivo, con il suo più ampio intervento su questa riforma, proprio nel giorno in cui il ddl Casellati ha iniziato il proprio iter nell’Aula del Senato. Un modo neanche troppo celato di sminuire il peso del Parlamento. In qualche modo anticipando lo spirito stesso del premierato che Meloni ha detto di voler approvare, visto che le opposizioni – a suo modo di vedere – non sono disponibili al dialogo.
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https://ilmanifesto.it/meloni-sfoggia-il-premierato-ma-snobba-il-parlamento?_sc=NTc5MTYxNyM1MDU5OA%3D%3D
9 maggio. Avanti sulla riforma «in punta di piedi». Come un panzer
Andrea Colombo – ilmanifesto.it
Il premierato arriva nell’aula del Senato e la premier cambia maschera. Smette i toni da populismo d’annata: «Volete decidere voi o volete che altri decidano per voi?». Sfodera il volto conciliante. Esalta il dialogo anche se nella sostanza avanza come un panzer.
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https://ilmanifesto.it/avanti-sulla-riforma-in-punta-di-piedi-come-un-panzer
9 maggio. “I nostri soldi nelle fiches di Montecarlo, Toti dimettiti”: il presidio in piazza De Ferrari
Genova. Almeno duecento persone questo pomeriggio si sono riunite in piazza De Ferrari per chiedere le dimissioni immediate del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, attualmente agli arresti domiciliari a seguito della maxi inchiesta della procura di Genova sulla corruzione in Liguria. Il presidio è stato organizzato dal movimento “Genova che Osa” in collaborazione con Arci Liguria e Comunità San Benedetto al Porto.
Durante il presidio è stata espressa la preoccupazione per le informazioni emerse in queste ore dalle carte firmate dal gip Paola Faggioni: “Quello che esce da questa inchiesta è inquietante e scandaloso – hanno detto al microfono gli attivisti di Genova che osa – oggi in Liguria, dove la sanità è allo sbando, nelle stanze e negli yacht vengono gestiti i nostri soldi in pubblicità, soggiorni a Montecarlo, nelle fiches nei casinò, in corruzione e regali”.
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https://www.genova24.it/2024/05/i-nostri-soldi-nelle-fiches-di-montecarlo-toti-dimettiti-il-presidio-in-piazza-de-ferrari-385251/
9 maggio. Inchiesta corruzione, per gli inquirenti Toti aveva capito le intenzioni speculative di Spinelli sul porto
Toti, scrivono gli inquirenti “valutava l’atteggiamento tenuto da Aldo Spinelli come ‘una trappola’, in quanto, con il rinnovo trentennale del terminal rinfuse, Aldo Spinelli, da un lato poteva continuare a sfruttare il momento ancora favorevole per i traffici di rinfuse e dall’altro lato, manteneva la disponibilità di un’area strategica del porto per un tempo assai lungo, consolidando una situazione giuridica acquisita”
Francesco Li Noce – genovatoday.it
Giovanni Toti aveva capito le reali intenzioni speculative di Aldo Spinelli. Il presidente della Regione, ai domiciliari con l’accusa di corruzione, sapeva secondo gli inquirenti che l’imprenditore, anche lui ai domiciliari con la stessa accusa, avrebbe voluto acquisire la disponibilità trentennale di un’area strategica del porto, come il terminal rinfuse, per convertirlo in traffici containers.
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https://www.genovatoday.it/cronaca/terminal-rinfuse-indagini-toti-capito-intenzioni-speculative-spinelli.html
9 maggio. Moncada (Esselunga) e l’editore Rossi indagati per finanziamento illecito nell’inchiesta di Genova. Signorini non risponde al gip
L’inchiesta della procura di Genova segue diversi filoni che continuano a emergere di giorno in giorno. L’ultimo riguarda il consigliere di amministrazione di Esselunga, Francesco Moncada, e l’editore di Primocanale, Maurizio Rossi: entrambi sono accusati di finanziamento illecito nell’indagine sul “sistema Toti”, il governatore della Liguria che da martedì si trova agli arresti domiciliari. Rossi, ex senatore di Scelta Civica ed editore della tv ligure ribattezzata ‘TeleToti’, è stato perquisito tre giorni fa.
In procura si indagava già per finanziamento illecito alla fondazione Change e al partito di Toti. L’inchiesta, ancora aperta, è coordinata dal pm Luca Monteverde, lo stesso dell’indagine su cosiddetto “sistema Toti”. In quel fascicolo sono indagati una serie di imprenditori che, per l’accusa, avrebbero versato soldi alla fondazione in maniera occulta. Tra questi anche Pietro Colucci, alla guida di una galassia di società che si occupano di rifiuti, anche queste finite tra gli accertamenti.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/09/moncada-esselunga-editore-rossi-indagati-finanziamento-illecito-inchiesta-di-genova-signorini-non-risponde-al-gip/7542202/
9 maggio. “In Liguria sistema corrotto e clientelare. Oggi rivedo le stesse dinamiche per cui andai via”: parla l’ex assessora eletta con la lista di Toti
“Per fare le rivoluzioni bisogna saper fare compromessi, e per fare il bene talvolta saper coltivare anche il male”. Parola di Giovanni Toti, che così strigliava Elisa Serafini quando, nel luglio 2018, decise di dimettersi dal ruolo di assessora alla cultura e al marketing territoriale del comune di Genova. Incarico che ricopriva da esponente della stessa area politica del presidente della Regione. “Non volevo sottostare a un sistema che ritenevo e ritengo tuttora corrotto, clientelare e dannoso per il territorio e per la politica, fatto di appalti e consulenze ‘organizzate’, regolamentazioni e autorizzazioni ad personam, conflitti di interesse, e spesa pubblica incontrollata”, rivendica pubblicamente sui social a poche ore dagli arresti che hanno scosso la Regione. Manager e giornalista/opinionista di area liberale e liberista, nel 2017 Serafini tagliava la torta con il logo della Fondazione Change alla cena di gala per raccogliere fondi per la campagna elettorale di Marco Bucci. “Mi ero candidata nella lista di Toti ma né lui né Bucci mi conoscevano, li ho conosciuti dopo”, ripercorre l’ex assessora al telefono da Bangkok, città dove da alcuni anni si è trasferita per vivere e lavorare.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/09/in-liguria-sistema-corrotto-e-clientelare-oggi-rivedo-le-stesse-dinamiche-per-cui-andai-via-parla-lex-assessora-eletta-con-la-lista-di-toti/7542095/
Elisa Serafini sulla propria pagina Facebook
“Per fare il bene bisogna saper coltivare il male.” messaggio di Giovanni Toti al mio cellulare nel luglio 2018 quando diedi le dimissioni da Assessore al Comune di Genova per non sottostare ad un sistema che ritenevo – e ritengo tuttora – corrotto, clientelare e dannoso per la il territorio e per la Politica, fatto di appalti e consulenze “organizzate”, regolamentazioni e autorizzazioni ad personam, conflitti di interesse, e spesa pubblica incontrollata.
Seguirono un esposto in procura, il mio libro denuncia, “Fuori dal Comune”, con centinaia di fonti e di nomi (inclusi quelli di soggetti che nessuno aveva il coraggio di menzionare) e molti progetti per la trasparenza nella politica locale.
Queste scelte causarono molti addii e molte ritorsioni e tentativi di ritorsioni sul piano personale, politico e professionale, ma anche tante espressioni di fiducia da parte di chi mi aveva sostenuta e credeva in quello che ho sempre raccontato e denunciato.
Il tempo restituisce sempre la verità, la restituirà anche questa volta, qualsiasi essa sia.
Per il bene della Politica, e per il bene della verità. E magari capiremo che per fare il bene, bisogna semplicemente coltivare il bene.Elisa Serafini
Ex Assessore del Comune di Genova
9 maggio. Inchiesta Toti, Spinelli intercettato disse: “Alla Lega ho fatto un bonifico”
Marco Grasso e Andrea Moizo – ilfattoquotidiano.it
I finanziamenti a Giovanni Toti non sono gli unici ad apparire nei documenti della Procura di Genova. Dalle intercettazioni emergono pure due erogazioni da 15 mila euro l’una che Spinelli Srl effettuò il 25 maggio e il 31 agosto 2022 alla Lega Liguria per Salvini Premier. È lo stesso Spinelli a spiegarne a Paolo Signorini, allora presidente dell’Autorità portuale, la ragione in una conversazione del 27 maggio. L’oggetto è il progetto che Spinelli ha elaborato con la Msc di Gianluigi Aponte (non indagato) per ripartirsi le aree del Terminal Rinfuse (di Spinelli al 55%, di Aponte al 45%) per le quali i due hanno da pochi mesi ottenuto la proroga trentennale della concessione. La “divisione del pane e dei pesci” (copyright Spinelli), a conferma delle ipotesi degli inquirenti sulla vera finalità della proroga del Rinfuse, è smantellare questo terminal accorpandone il lato ovest alle aree già di Spinelli e l’est a quelle già in mano a Msc, per raddoppiare i rispettivi spazi dedicati ai container.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/05/09/inchiesta-toti-spinelli-intercettato-disse-alla-lega-ho-fatto-un-bonifico/7541442/
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9 maggio. Maxi inchiesta, 195mila euro da chi gestiva le discariche: da qui sono partite le intercettazioni a Toti
Pietro Colucci aveva procedimenti amministrativi in corso presso la Regione per l’ampliamento delle discariche nel Savonese
L.Berto – A.Chiovelli – genova24.it
Liguria. Presunti finanziamenti illeciti al Comitato Change e al Comitato Giovanni Toti tra il 2016 e il 2021 da parte dell’imprenditore campano Pietro Colucci, che gestiva nel savonese le discariche di Boscaccio e Bossarino. Da qui, secondo le carte dell’inchiesta, sono iniziate le intercettazioni telefoniche a carico di Giovanni Toti che hanno portato all’indagine e infine all’esecuzione degli arresti domiciliari martedì mattina.
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https://www.genova24.it/2024/05/maxi-inchiesta-195mila-euro-da-chi-gestiva-le-discariche-da-qui-sono-partite-le-intercettazioni-a-toti-385119/
9 maggio. Corruzione in Liguria: la “dolce vita” di Signorini e la fidanzata disponibile a mediare con Spinelli
Fabio Canessa – genova24.it
Genova. “Me ne vai a prendere uno da donna? Per un troione di trent’anni?“. “Fagli fare un pacchetto. Se ci hanno quella carta da fasciare con scritto bagascia“. Questo il tenore della conversazione, intercettata dalla Guardia di finanza, tra l’imprenditore Mauro Vianello, suo figlio Stefano e Davide Gaggero. Il troione di cui si parla è la compagna dell’ex presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini, una 32enne genovese che lo accompagnava nei frequenti soggiorni di lusso a Montecarlo, ma anche negli incontri con Aldo Spinelli nel bar di piazza Marsala in cui – secondo quanto emerge dall’ordinanza della gip Paolo Faggioni che dispone le misure cautelari – si decidevano concessioni e assegnazioni di aree strategiche in porto.
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https://www.genova24.it/2024/05/corruzione-in-liguria-la-dolce-vita-di-signorini-e-la-fidanzata-disponibile-a-mediare-con-spinelli-385001/
9 maggio. La Commissione europea boccia l’Italia sull’assegno di inclusione “meloniano”: per Bruxelles “aumenta la povertà”
La Commissione europea boccia l’assegno di inclusione, la misura introdotta dal governo di Giorgia Meloni per superare l’odiato reddito di cittadinanza “grillino”. Lo si legge in un report dell’esecutivo Ue sulla convergenza sociale dedicata all’Italia nel quadro del semestre europeo.
In particolare “si prevede che l’assegno di inclusione determinerà una maggiore incidenza della povertà assoluta e infantile (rispettivamente di 0,8 punti percentuali e 0,5 punti percentuali) rispetto al regime precedente”.
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https://www.unita.it/2024/05/09/commissione-europea-boccia-italia-assegno-inclusione-aumenta-poverta/
9 maggio. Il sogno del Papa per il Giubileo: tacciano le armi, abolire pena di morte e debiti per i poveri
Francesco consegna “Spes non confundit”, la Bolla d’indizione dell’Anno Santo 2025. Appelli per detenuti, malati, anziani e giovani in preda a droghe e trasgressioni. Il Pontefice annuncia che aprirà una Porta Santa in carcere, invoca il condono dei debiti ai Paesi poveri, maggiore natalità, accoglienza per i migranti e rispetto del Creato, auspica la creazione di un Fondo per abolire la fame e l’impegno di pace della diplomazia. “È troppo sognare che le armi smettano di portare distruzione?”
Salvatore Cernuzio – vaticannews.va
È la speranza ciò che il Papa invoca come dono nel Giubileo 2025 per un mondo segnato dal frastuono delle armi, dalla morte, dalla distruzione, dall’odio verso il prossimo, dalla fame, dal “debito ecologico”, dalla scarsa natalità. È la speranza il balsamo che Francesco vuole stendere sulle ferite di un’umanità che, “immemore dei drammi del passato”, è sottoposta a “una nuova e difficile prova” che vede “tante popolazioni oppresse dalla brutalità della violenza” oppure in preda ad una crescita esponenziale della povertà, nonostante le risorse non manchino e siano perlopiù impiegate per spese militari. Spes non confundit, la speranza non delude è il titolo, tratto dalla Lettera ai Romani (Rm 5,5) della Bolla di indizione del Giubileo ordinario consegnata questo pomeriggio, 9 maggio, dal Papa alle Chiese dei cinque continenti durante i secondi Vespri della Solennità dell’Ascensione. La Bolla contiene suppliche, proposte (come quella ai Governi di amnistia o condono della pena ai detenuti o quella di un Fondo mondiale per eliminare la fame con i soldi delle armi), poi appelli per detenuti, malati, anziani, poveri, giovani, e annuncia le novità di un Anno Santo – una su tutte, l’apertura di una Porta Santa in carcere – che avrà come tema “Pellegrini di speranza”, in riferimento ai fedeli che giungeranno a Roma e a quanti, non potendo raggiungere la città degli apostoli, lo celebreranno nelle Chiese particolari.
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https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2024-05/papa-francesco-bolla-indizione-giubileo-2025-vaticano-9-maggio.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterVN-IT
Pope Francis ceremony to officially proclaim the Jubilee of 2025
9 maggio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 806
RaiNews LIVE
Zelensky licenzia capo della sua sicurezza. Parata della Vittoria, Putin: “Il momento è difficile”
Sulla piazza Rossa l’annuale celebrazione della sconfitta del nazismo, Kiev festeggia la Giornata dell’Europa con Metsola. Von der Leyen: “Presto Kiev libera in Ue”. Drone ucraino su una raffineria in territorio russo, a 1500 km dal confine
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/05/accordo-nella-ue-presto-un-miliardo-di-euro-a-kiev-dai-beni-russi-sequestrati-3e7057ce-bf38-4a6a-8327-87aa3971b2f2.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : Volodymyr Zelensky renvoie le directeur du bureau de la sécurité de l’Etat
Mardi, le Service de sécurité d’Ukraine (SBU) avait annoncé l’arrestation de deux officiers de sécurité soupçonnés d’avoir préparé l’assassinat du président, Volodymyr Zelensky, et d’autres hauts responsables du pays, sur ordre de Moscou.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/05/09/en-direct-guerre-en-ukraine-huit-blesses-apres-une-attaque-ukrainienne-sur-belgorod-et-ses-environs_6231636_3210.html
9 maggio. Fermiamo la corsa alle armi
Carlo Rovelli – volerelaluna.it
Penso che ci troviamo su una china drammaticamente pericolosa. L’“Orologio dell’Apocalisse”, la valutazione periodica del rischio di catastrofe planetaria iniziata nel 1947 dagli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists, non ha mai indicato un livello di rischio alto come ora. Le tensioni internazionali sono cresciute bruscamente. Molti governi moltiplicano forsennatamente le spese militari. Si parla apertamente di una possibile guerra atomica. La demonizzazione reciproca si è impennata: nelle narrazioni di molti paesi, “gli altri” vengono dipinti come criminali pazzi e pericolosi, in perfetta simmetria. C’era un tempo in cui i leader mondiali, da Clinton a Gorbaciov, da Mandela ai politici che hanno fermato la guerra civile in Irlanda, pensavano in termini di “risolvere i problemi senza spargere sangue”. Oggi i politici parlano in termini di “vincere e abbattere il nemico, non importa se costa spargere sangue”. Queste sono le parole che vengono pronunciate sempre più spesso a Washington come a Tel Aviv, a Mosca come a Berlino. Un esasperato nazionalismo si diffonde in vari paesi del mondo, dall’India agli Stati Uniti, e cresce ovunque. La catastrofe climatica è già in corso, e le contromisure che stavamo iniziando a prendere sono già state accantonate, messe in secondo piano dall’urgenza di litigare. Il mondo scivola inesorabilmente verso un’altra delle sue periodiche catastrofi: quando gli esseri umani si massacrano l’un l’altro, pieni di ardore, convinti da ogni parte di essere nel giusto, dalla parte del vero Dio, della Democrazia, della Santa Patria, tutti convinti che gli aggressori, i cattivi, siano gli altri.
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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2024/05/09/fermiamo-la-corsa-alle-armi/
9 maggio. Inondazioni Brasile. Inondazioni senza precedenti causano devastazione. Il bilancio delle vittime sale a 100. G18V
#alluvioniinbrasile#brasile#notizie18Il numero delle vittime delle devastanti inondazioni che hanno devastato il sud del Brasile per giorni ha raggiunto quota 100. Quasi 400 comuni sono stati colpiti dalla peggiore calamità naturale che abbia mai colpito lo stato del Rio Grande do Sul. Le squadre di ricerca e soccorso stavano evacuando le persone intrappolate nelle loro case nella capitale dello stato di Porto Alegre e in altre città e paesi. Porto Alegre ospita circa 1,4 milioni di persone e l’area metropolitana più grande ne conta più del doppio. Il fiume Guaiba, che attraversa Porto Alegre, ha raggiunto livelli storici e le autorità hanno avvertito che cinque dighe sono a rischio di rottura. #brasile #brasileinondazioni #alluvioni #meteo #cambiamentoclimatico #notizie18
9 maggio. Più 650% di rimesse internazionali dal 2000 al 2022, ma è record di migrazioni forzate nel mondo
Giovanni Caprio – pressenza.com
Sono 281 milioni i migranti a livello globale (3,6% della popolazione mondiale), a cui si aggiungono 117 milioni di persone in movimento a causa di conflitti, violenze, disastri. Sono alcuni dei dati del Rapporto Mondiale sulle Migrazioni 2024 presentato di recente dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e divulgato anche tramite sito web interattivo. Un rapporto che aiuta a demistificare la complessità della mobilità umana attraverso dati e analisi, facendo luce su tendenze a lungo termine e sfide emergenti.
Nel World Migration Report di quest’anno, l’OIM sottolinea che la migrazione internazionale continua a essere un motore dello sviluppo umano e della crescita economica, evidenziata da un aumento di oltre il 650% delle rimesse internazionali dal 2000 al 2022, passate da 128 miliardi di dollari a 831 miliardi di dollari (le rimesse internazionali sono trasferimenti finanziari o in natura effettuati dai migranti direttamente alle famiglie o alle comunità nei loro Paesi di origine). Le rimesse dei migranti superano gli investimenti esteri nel promuovere il PIL dei Paesi in via di sviluppo. D’altro canto, i 117 milioni di migranti “forzati” a fine 2022 sono il numero più alto mai registrato nei tempi moderni. Questo dimostra, sottolinea OIM, quanto sia urgente affrontare le crisi alla base di questo fenomeno.
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https://www.pressenza.com/it/2024/05/piu-650-di-rimesse-internazionali-dal-2000-al-2022-ma-e-record-di-migrazioni-forzate-nel-mondo/
Il rapporto https://publications.iom.int/books/world-migration-report-2024
9 maggio. Contestazione a Bortone per il caso Scurati, la presidente della Rai prende le distanze dall’ad
“E’ una vicenda che non fa bene all’azienda – il commento di Marinella Soldi -. E quanto riferito da Sergio in Commissione racconta in modo parziale quanto accaduto, non citando aspetti di rilievo”
AGI – “Non credo che il procedimento disciplinare contro Serena Bortone faccia giustizia della vicenda, ne’ tantomeno faccia bene alla Rai”. Lo ha affermato la presidente della Rai, Marinella Soldi, a proposito della vicenda Scurati di cui ieri ha parlato l’ad dell’azienda di viale Mazzini Roberto Sergio, durante l’audizione in Commissione di Vigilanza.
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https://www.agi.it/politica/news/2024-05-09/contestazione-rai-serena-bortone-caso-scurati-presidente-soldi-contro-ad-sergio-26326625/
9 maggio. Addio, Giovanna
Giovanna Marini ci ha lasciato. Grandissima voce, cantautrice, ricercatrice del folk e della canzone popolare, autentica interprete della canzone di lotta. Indimenticata, come il suo Lamento per Pasolini, i suoi Treni per Reggio Calabria, il suo controcanto di “Non siam scappati più…”.
Ciao Giovanna, continueremo a cantarti, piangendo la tua mancanza
Pier Giorgio Ardeni sulla propria pagina Facebook
Treni per Reggio Calabria
…gli operai hanno fatto una dimostrazione….
Franco Berardi – Il Disertore
“capivo che i toni delle mondine nascevano dal fatto che stavano sempre col capo curvato all’ingiù, e quindi la voce saliva con poca compressione dal diaframma. E non potendo usare quello, il canto proveniva tutto dalla gola. Il contrario esatto di quanto mi avevano insegnato. E il fatto che la voce uscisse loro praticamente quasi «dagli zigomi», contro ogni teoria, finì per affascinarmi moltissimo, spingendomi a trascurare il canto accademico per abbracciare la tradizione orale.”
(Giovanna Marini, intervista con Gianfranco Capitta, Il Manifesto)
In Goodbye to Mezzogiorno, ricordando i gli anni passati nell’isola di Ischia, Auden scrive:
Though one cannot always
Remember exactly why one has been happy,
There is no forgetting that one was.
Se posso permettermi, lo traduco liberamente così:
Seppure non sempre ricordiamo perché,
non possiamo dimenticare
di essere stati stati felici.
https://francoberardi.substack.com/p/treni-per-reggio-calabria?utm_source=post-email-title&publication_id=2391647&post_id=144478943&utm_campaign=email-post-title&isFreemail=true&r=c2va4&triedRedirect=true&utm_medium=email
Addio a Giovanna Marini, voce colta e popolare contro i padroni e il loro “sistema”
Toni Jop – strisciarossa.it
Sì, sì, c’erano i suoi dischi, vinili a quarantacinque giri, giravano perfino i suoi long playing, i suoi brani si affacciavano anche dai cd, giusto per ricordarle che, nata lei all’ombra di un registratore, stava nei tempi nuovi, nei tempi della tecnologia trionfante al servizio di linguaggi comunicativi del tutto inediti. Ma le sue chance nel mondo della comunicazione finivano lì: nessun network radiofonico o televisivo di un certo peso ha mai servito la produzione di parole e musica di Giovanna Marini. Tranne in una occasione: quando mise assieme, con Francesco De Gregori, “Il fischio del vapore”, bellissimo lavoro del 2002 prodotto dall’etichetta Caravan, echeggiato per mesi nel mercato di massa, a dispetto di un “sinistrismo” senza mediazioni dei testi che a Giovanna aveva meritato un deciso ostracismo da parte dei “padroni del vapore”, quelli che reggevano e reggono i fili di televisioni e emittenti radiofoniche.
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https://www.strisciarossa.it/addio-a-giovanna-marini-voce-colta-e-popolare-contro-i-padroni-e-il-loro-sistema/
9 maggio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
9 maggio. Sposato: “Per il governo, il Ponte sullo Stretto è una bandiera ideologica”
A Reggio Calabria gli attivi unitari Cgil Calabria e Sicilia. Al centro il tema del Ponte. Pino Gesmundo, Cgil nazionale: “Questa è solo un’operazione spot”
Giorgio Sbordoni – collettiva.it
“Il Ponte sullo Stretto è un tema importante per l’intero Paese, ma il governo ne ha fatto una bandiera ideologica. Eppure le criticità sono tante”. Lo ha affermato il segretario generale Cgil Calabria, Angelo Sposato, durante gli attivi unitari che si sono svolti a Reggio Calabria con la Cgil Sicilia.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/sposato-per-governo-ponte-stretto-e-bandiera-ideologica-px30qzze
9 maggio. LA FABBRICA DEI SOGNI – INTERVENTO PUBBLICO PER L’EX-GKN // PRESENTAZIONE E READING TEATRALE
9 maggio. Senza ispettori non si fa prevenzione
Sono un’ottantina, in Sicilia, gli addetti al controllo dei luoghi di lavoro, 29 dei quali distaccati dall’Inl. Ma non riescono a svolgere le proprie funzioni
Roberta Lisi – collettiva.it
La Sicilia, si sa, è Regione a statuto speciale, statuto che ha forza e valore di legge costituzionale, e assegna alla Regione la competenza in materia di ispettorato del lavoro e, quindi, un Ispettorato regionale proprio. Peccato che sia praticamente vuoto, al momento l’organico è composto da 49 addetti. Sì, 49 per tutta l’isola, erano 6 in più ma sono andati in pensione a fine 2023 e non sono stati sostituiti. La domanda che sorge spontanea è se quel che capita nell’isola si riprodurrà nelle altre regioni, se mai verrà approvata l’autonomia differenziata.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/senza-ispettori-non-si-fa-prevenzione-a04zxdin
9 maggio. Rinnovo contratto Sanità Pubblica: senza soldi e senza vergogna. Indispensabili risorse per contratto e salvaguardia SSN
Il governo ha aperto la stagione del rinnovo dei contratti pubblici, annunciando in pompa magna di cominciare, in modo del tutto inusuale, da quello della sanità pubblica. Nelle intenzioni dichiarate, la volontà di dare risalto ad un settore strategico del welfare così in sofferenza da vedere le dimissioni e la fuga di migliaia di professionisti ogni anno, al quale si aggiungono i copiosi pensionamenti. Nella realtà il rinnovo appare soltanto come l’ennesimo e spudorato spot elettorale in vista delle elezioni europee.
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https://www.usb.it/leggi-notizia/rinnovo-contratto-sanita-pubblica-senza-soldi-e-senza-vergogna-indispensabili-risorse-per-contratto-e-salvaguardia-ssn-1431-1.html
9 maggio. Acc: sindacati, avute garanzie per lavoratori Termoli
Incontro al Mimit: la nuova società attingerà al bacino dei dipendenti Stellantis per i propri bisogni occupazionali. Prossimo incontro il 5 giugno
Nell’incontro che si è tenuto mercoledì 8 maggio al ministero delle Imprese è stato assunto l’impegno di redigere un testo condiviso sulle garanzie formali di Acc ad attingere al bacino dei lavoratori di Stellantis di Termoli per il proprio fabbisogno occupazionale, attraverso modalità concordate, salvo che per professionalità specifiche non rinvenibili nel predetto bacino neppure a valle di attività di formazione e di riqualificazione.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/acc-sindacati-avute-garanzie-per-lavoratori-termoli-i9gow0nx
9 maggio. Ssciopero della scuola: USB Scuola, OSA e Cambiare Rotta contro la mercificazione del sapere e della formazione
Il 9 maggio è stata una giornata importante per USB Scuola, in occasione dello sciopero del settore. La mattina abbiamo dato vita a un presidio davanti al Ministero, insieme ad altre organizzazioni sindacali e studentesche, che ha avuto al suo centro la pericolosissima deriva regionalista dell’autonomia differenziata che può creare definitivamente sistemi scolastici diversi in ogni regione e in ognuna al servizio degli imprenditori, invece che della crescita personale, sociale e culturale degli studenti. Il rischio concreto è che si sancisca definitivamente la presenza di scuole di livelli anche molto diversi tra loro, e comunque funzionali a interessi “extrascolastici”.
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https://www.usb.it/leggi-notizia/9-maggio-sciopero-della-scuola-usb-scuola-osa-e-cambiare-rotta-contro-la-mercificazione-del-sapere-e-della-formazione-2123-1.html
9 maggio. Sider Alloys: Fiom, trovare subito soluzioni
“La vertenza sta diventando grottesca”, dicono Scarpa e Forresu: “Il governo intervenga, serve un piano straordinario a garanzia del rilancio produttivo”
“La vertenza ex Alcoa rischia di diventare grottesca per l’infinita lungaggine in cui si sta protraendo”. A dirlo sono Loris Scarpa (coordinatore nazionale siderurgia Fiom Cgil) e Roberto Forresu (segretario generale Fiom Cgil Sardegna).
“Sono trascorsi 12 anni – dicono gli esponenti sindacali – senza che in Italia si produca più alluminio primario, nonostante il mercato dell’alluminio non abbia subito alcun rallentamento, e la nuova Sider Alloys, ormai entrata da sei anni, non sia riuscita a dare una parvenza di sbocco a una vertenza che era stata ‘venduta’ come conclusa e che invece è ben lontana da arrivare a una soluzione”.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/sider-alloys-fiom-trovare-subito-soluzioni-elohgv5r
9 maggio. Vertenza Wartsila: tavolo di confronto con MSC. Chieste all’azienda maggiori aperture, in particolare su economie destinate ai lavoratori. Positiva la disponibilità al dialogo ma per USB serve di più
La nostra organizzazione ha presenziato quest’oggi presso la sede di Confindustria Alto Adriatico a Trieste dove si è svolto il secondo tavolo tra MSC e organizzazioni sindacali in merito al percorso che ha l’obiettivo di determinare l’accordo sindacale che dovrà essere allegato all’accordo di programma ed utile a stabilire le caratteristiche della gestione normativa ed economica dei quasi 300 lavoratori messi in esubero dalle scelte di Wartsila Italia e che MSC si è impegnata a riassorbire totalmente attraverso il proprio progetto industriale dove l’investimento complessivo aziendale sarà di 104 milioni di euro.
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https://www.usb.it/leggi-notizia/vertenza-wartsila-tavolo-di-confronto-con-msc-chieste-allazienda-maggiori-aperture-in-particolare-su-economie-destinate-ai-lavoratori-positiva-la-disponibilita-al-dialogo-ma-per-usb-serve-di-piu-1735-1.html
9 maggio. Intesa, Fisac: bene l’accordo su premio di risultato
Premiato il valore del lavoro sulla scia della strada redistribuzione in favore dei redditi più bassi intrapresa dal sindacato
Sottoscritto in Intesa Sanpaolo l’accordo sul premio di risultato a valere sul 2024. “Abbiamo contrattato uno stanziamento complessivo di 165 milioni di euro con un aumento di 10 milioni rispetto a quanto era stato stanziato nel 2023, stanziamento che potrà incrementarsi in modo lineare fino al 30% in più, nel caso di risultati del Gruppo superiori al budget stabilito”, commenta il segretario responsabile della Fisac Cgil del Gruppo IntesaSanpaolo, Roberto Malano.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/intesa-fisac-bene-laccordo-su-premio-di-risultato-egcgt0ca
9 maggio. USB: continua la vertenza alla GLS Lainate, no alle mancette ai lavoratori che si sono spezzati la schiena per cinque anni
GLS di Lainate (MI): l’amministrazione giudiziaria della società appaltatrice, sotto indagine per evasione fiscale, contributiva, somministrazione illecita di manodopera, fatture false, gestisce il magazzino esattamente come prima!
Ai lavoratori sono stati sottratti migliaia di euro, non rispettando norme e contratto. Non lo dice solo USB, lo sostengono pure sentenze di tribunale. L’amministrazione giudiziaria, col concorso dei soliti sindacati amici dei padroni, offre una miseria e pretende una conciliazione tombale.
La risposta del magazzino sentitela nel video: non accettiamo!
continuazione e video in
https://www.usb.it/leggi-notizia/gls-lainate-la-vertenza-continua-no-alle-mancette-ai-lavoratori-che-si-sono-spezzati-la-schiena-per-cinque-anni-1209-1.html
Il Manifesto in rete – Centro Sociale Costa Bologna
Incontro pubblico presentazione del libro Assalto a San Lorenzo di Gabriele Polo
Ne discutono con l’Autore: Mauria Bergonzini ANPI Bologna, Valerio Monteventi attivista e scrittore
Conduce l’incontro Silvi Lolli Il manifesto in rete
Mercoledì 8 maggio 2024
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
La rassegna Stampa
https://www.rainews.it/video/2024/05/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-72c55d85-0fe7-4b85-a562-a79a7b4cd28b.html?nxtep
8 maggio. Caserta, operaio cade dal tetto di un capannone e muore
È accaduto nella zona industriale tra Carinaro e Gricignano. L’uomo, 54 anni, stava montando dei pannelli
Ancora una tragedia sul lavoro: stavolta in provincia di Caserta, nella zona industriale tra Carinaro e Gricignano. A perdere la vira un operaio di 54 anni originario del napoletano che sarebbe precipitato dal tetto di uno stabilimento di metalli a 15 metri da terra mentre montava dei pannelli.
I soccorsi giunti sul posto non hanno potuto far altro che constare il decesso. La Procura di Napoli Nord ha aperto un fascicolo di inchiesta.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/operaio-cade-dal-tetto-di-un-capannone-e-muore-ylgvcmo2
8 maggio. Scossa ligure, arrestato Toti
IL PORTO DELLE NEBBIE. II presidente della regione ai domiciliari con l’accusa di corruzione. In carcere l’ex presidente della Port Authority Signorini. Nell’inchiesta una mega concessione portuale e un’operazione immobiliare
Giulia Mietta – ilmanifesto.it
Il comunicato stampa della guardia di finanza, alle otto del mattino di ieri, è stato una scossa di terremoto alla quale ne sono seguite altre di assestamento, per tutta la giornata, investendo la Liguria e non solo. Le fiamme gialle hanno dato esecuzione a una serie di ordinanze di applicazione di misure cautelari nei confronti del presidente della regione Giovanni Toti, di Paolo Emilio Signorini, Aldo Spinelli, Roberto Spinelli, Mauro Vianello, Francesco Moncada, Matteo Cozzani, Arturo Angelo Testa, Italo Maurizio Testa e Venanzio Maurici. L’accusa, pesantissima, è di corruzione. Secondo gli inquirenti – le procure che da anni indagano sono quelle di Genova e della Spezia – alcune tra le figure influenti in ambito politico ed economico avrebbero messo in piedi un sistema di potere fatto di favori e tangenti intrecciando gli affari di amministrazione pubblica, Regione e Autorità portuale, ma anche aziende del porto e non solo: si va dalla maxi-concessione per gestire fino al 2051 il Terminal Rinfuse sotto la Lanterna alle facilitazioni per privatizzare una spiaggia pubblica per un’operazione immobiliare di lusso al via libera all’espansione dei supermercati Esselunga.
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https://ilmanifesto.it/scossa-ligure-arrestato-toti
8 maggio. Porto di Genova, USB: mazzette per ottenere concessioni portuali, caso isolato o normalita?
All’indomani dell’inchiesta per corruzione a Genova che ha coinvolto anche il gruppo Spinelli e l’ex Presidente dell’Autorità Portuale di Genova Signorini, iniziano ad emergere alcuni dettagli inquietanti rispetto al sistema delle concessioni portuali nello scalo più importante d’Italia. Quello che da sempre dovrebbe fare “scuola”. Si parla di telefonate dirette tra Aponte e il dirigente della AdSP che si lamenta delle troppe concessioni verso l’ex Presidente del Genoa e del Livorno Calcio minacciando Signorini di ritorsioni. Non è da escludere che questo filone di indagine possa essere una “rappresaglia” ma bisogna considerare il rischio concreto per migliaia di lavoratori, adesso che alla famiglia Spinelli viene dato il divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale.
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https://www.usb.it/leggi-notizia/porto-di-genova-usb-mazzette-per-ottenere-concessioni-portuali-caso-isolato-o-normalita-1145-1-1.html
8 maggio. La campagna elettorale, le «utilità» e una promessa lunga trent’anni
IL PORTO DELLE NEBBIE. I magistrati tratteggiano una storia di fama e fame. Il capitolo più triste: «soggiorni di lusso» in hotel, «giocate al casinò e servizi extra»
Giampiero Timossi – ilmanifesto.it
Trent’anni. C’è chi diceva sono troppi, c’è chi già pensava a una condanna. Invece 30 sono gli anni sui quali ruota una parte chiave dell’inchiesta che ha portato all’arresto di Giovanni Toti, presidente della Liguria, l’uomo che s’infilò nelle prime crepe del sistema renziano e quasi dieci anni fa mise fine (almeno temporaneamente) alla storia della Liguria Rossa come le sue città e suoi porti. Ci sono più di seicento pagine di un’ordinanza fatta di mozziconi di intercettazioni, dove Toti dice «festeggiamo le rinfuse» e quattro giorni dopo arriva un bonifico da 40.000 euro e così il presidente può ringraziare «Aldino» che in realtà sull’ordinanza di custodia cautelare compare con il nome di Aldo Spinelli, ex presidente di Genoa e Livorno, quello dei camion gialli, uno dei grandi signori del porto di Genova, addirittura più longevo sui moli che nel grande business del pallone, dove non aveva mai nascosto la sua fama di highlander.
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https://ilmanifesto.it/la-campagna-elettorale-le-utilita-e-una-promessa-lunga-trentanni
8 maggio. Supermercati, spiagge private, cemento: il «modello Genova»
IL PORTO DELLE NEBBIE. Dal 2015 la propaganda ha parlato di Toti come “l’uomo del fare”. Anni di fuochi d’artificio, profumi di basilico diffusi nei vicoli, focacce più lunghe del mondo. Anni di sanità svenduta ai privati, di una viabilità grottesca, di infrastrutture assenti e quartieri abbandonati
Paola Ronco e Antonio Paolacci – ilmanifesto.it
Appena un mese fa, l’11 aprile, l’emittente televisiva regionale più seguita in Liguria, Primocanale, dedicava ampio spazio a una diretta in stile vagamente nordcoreano da Villa Zerbino, dove si svolgeva la grande cena di finanziamento annuale per Giovanni Toti. Presenti seicento persone tra parlamentari, imprenditori, sindaci liguri; un biglietto d’ingresso da 450 euro, grandi lodi al menu, entusiasmo per i numeri che, secondo lo staff della presidenza della Regione, «stanno cambiando la faccia delle principali città e dei porti». Lo stesso presidente parlava di una nuova Liguria, opposta a quella vecchia «del pessimismo, dell’invidia e dell’odio sociale».
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https://ilmanifesto.it/supermercati-spiagge-private-cemento-il-modello-genova
8 maggio. Porto, le urla di Aponte al telefono con Signorini: “Questo è ladrocinio, è mafia”
Il duro sfogo intercettato dai finanzieri, poi l’ex numero uno di autorità portuale chiamò Toti: “Mi ha fatto una telefonata devastante”
Francesco Li Noce – genovatoday.it
“Questo è ladrocinio… è veramente mafia… è uno schifo e tutta la sua organizzazione sotto di lei sono dei corrotti”. Il duro sfogo è stato intercettato al telefono dai finanzieri che indagano sulla maxi inchiesta che da ieri ha portato agli arresti domiciliari del presidente della Regione Giovanni Toti, alla detenzione in carcere dell’ex presidente della autorità portuale Paolo Emilio Signorini e ai domiciliari di vari imprenditori tra cui Aldo e Roberto Spinelli. Al telefono è l’armatore Gianluigi Aponte patron di MSC. All’altro capo del filo proprio Signorini al quale Aponte lamenta duramente la notizia sulla volontà di autorità portuale di estendere gli spazi nel porto in favore del rivale Spinelli. Nel dettaglio la vicenda è quella relativa alle aree del Carbonile di levante.
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https://www.genovatoday.it/cronaca/telefonata-aponte-signorini-accuse-corruzione.html
8 maggio. Toti, la sfera pubblica ridotta a mercato
Agostino Petrillo – terzogiornale.it
Vada come vada, sotto il profilo giuridico e penale, l’arresto del presidente della Regione, Giovanni Toti, con l’accusa di corruzione, pone probabilmente fine a un sistema di potere che ha governato la Liguria per quasi un decennio. Oltre a Toti, nella retata sono finite altre personalità di spicco del vertice decisionale politico-affaristico che ha contraddistinto un’epoca: Paolo Emilio Signorini, già presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mediterraneo occidentale, oggi direttore di Iren, Aldo Spinelli, potente immobiliarista e imprenditore della logistica, con annesso figlio. Coinvolti anche Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga, e altre figure minori. Nel mirino degli inquirenti, in particolare, la vicenda della spiaggia libera di Punta dell’Olmo trasformata in privata, e attribuita agli Spinelli dopo una serie di passaggi, e altre concessioni e favori in cambio di finanziamenti ritenuti illeciti. A Toti viene inoltre contestata una serie di accuse, che vanno dall’accesso a carte di credito intestate agli Spinelli fino ad altre regalie ricevute sotto varie forme, e gli vengono attribuiti anche contatti con la mafia per voto di scambio.
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https://www.terzogiornale.it/2024/05/08/toti-la-sfera-pubblica-ridotta-a-mercato/
8 maggio. Stati Uniti, ritornano nelle università le violenze dei soldatini di stagno
Ezio Boero – pressenza.com
Tin soldiers and Nixon coming
We’re finally on our own
This summer I hear the drumming
Four dead in Ohio.
AGENZIA PRESSENZA – “Stanno arrivando Nixon e i soldatini di stagno …”: il 4 maggio 1970, la Guardia Nazionale dell’Ohio sparò da grande distanza in direzione della collinetta del campus della Kent University dell’Ohio, dove si stava svolgendo una manifestazione contro l’allargamento alla Cambogia dell’intervento dell’esercito statunitense in Vietnam. Gli spari ad altezza d’uomo uccisero 4 studenti e ne ferirono altri nove. La canzone Ohio di Crosby, Stills, Nash e Young, eseguita per la prima volta dopo appena 10 giorni dagli omicidi, denunciava i delitti, i cui autori furono poi assolti. Le uccisioni avvenute in quel campus sollevarono un’immensa impressione nel Paese e la partecipazione di 4 milioni di studenti e docenti alle manifestazioni che in seguito si svolsero nelle università. La drammatica foto di John Filo che immortala l’urlo della quattordicenne Mary Vecchio accanto al cadavere dello studente Jaffrey Miller vinse il Premio Pulitzer e concorse a sgretolare il consenso residuo della popolazione degli USA nei confronti di una guerra che fece qualche milione di morti tra i vietnamiti e 58.000 tra i soldati degli USA.
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https://www.pressenza.com/it/2024/05/stati-uniti-ritornano-nelle-universita-le-violenze-dei-soldatini-di-stagno/
8 maggio. Attraverso due guerre, controcorrente, in nome della pace
Alessandra Algostino – volerelaluna.it
È da pochi giorni in libreria Guerre, ultimo libro di Domenico Gallo, pubblicato da Delta 3, che raccoglie articoli e interventi dell’autore (molti dei quali comparsi in questo sito) relativi alla guerra tra Russia e Ucraina e al conflitto israelo-palestinese. Il testo è preceduto da un’ampia introduzione di Alessandra Algostino che si pubblica di seguito in versione quasi integrale. (la redazione)
Il testo di Domenico Gallo [Guerre, Delta 3, 2024] è un percorso che attraversa due guerre, quella tra Russia e Ucraina e il conflitto israelo-palestinese, andando alla ricerca delle loro radici, decodificandone il contesto e immaginando soluzioni oltre il buio della violenza bellica. È limpida, sin dalle prime righe, la forte opzione pacifista dell’autore; è un pacifismo non arreso, che coniuga al disincanto di una interpretazione divergente rispetto al dilagare della «narrazione bellicista» la ricerca di vie concrete per uscire dalla guerra, nella consapevolezza che «se si oscurano le cause che hanno portato alla scoppio del conflitto, […] come si fa a rimediare agli errori commessi per impostare un nuovo criterio di convivenza pacifica?». Affiora, quasi naturalmente, dalla messa a nudo dei fatti, il nesso tra pace e democrazia, che sottintende il suo opposto, il legame fra guerra ed autoritarismo: «la dottrina democratica non è fatta per arrestarsi e per concludersi alle frontiere nazionali. È verità ormai troppe volte tragicamente scontata che totalitarismo e dittatura all’interno significano inesorabilmente nazionalismo e guerra all’esterno» (Piero Calamandrei, Costituente italiana e federalismo europeo, settembre 1945). […]
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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2024/05/08/attraverso-due-guerre-controcorrente-in-nome-della-pace/
8 maggio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 805
RaiNews LIVE
Accordo Ue per l’utilizzo dei profitti dei fondi russi congelati. Sventato attentato contro Zelensky
Il primo miliardo di euro dovrebbe arrivare a Kiev entro l’estate. Kiev: “Gli assassini assoldati dai russi avrebbero ricevuto 74mila euro per uccidere Zelensky”. Mosca, se arriveranno truppe francesi le colpiremo
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/05/due-arresti-in-ucraina-spie-russe-volevano-uccidere-zelensky-3c47f0fa-3070-432c-8fdc-c8043b81b001.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : huit blessés dans une attaque ukrainienne sur Belgorod et ses environs
Cinq de ces personnes, dont une fillette de 11 ans, ont été hospitalisées, selon le gouverneur de l’oblast russe, Viatcheslav Gladkov.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/05/09/en-direct-guerre-en-ukraine-huit-blesses-apres-une-attaque-ukrainienne-sur-belgorod-et-ses-environs_6231636_3210.html
8 maggio. Meloni atlantica, malgrado Salvini: l’Italia manda missili e scudo difensivo a Kiev
Nel giorno della visita di Stoltenberg, nonostante il disturbo leghista, Meloni conferma l’invio di altre armi all’Ucraina (Samp-T compreso). Roma sostiene Mark Rutte come prossimo capo della Nato. Nessuna nuova, invece, sull’aumento del contributo all’Alleanza: non ci sono soldi
Angela Mauro – huffingtonpost.it
Non ci poteva essere tempismo più perfetto, ma non pare casuale. Matteo Salvini sceglie di dar fuoco alle polveri dell’insofferenza leghista sul sostegno militare italiano a Kiev proprio nel giorno in cui Giorgia Meloni riceve Jens Stoltenberg a Palazzo Chigi. Un altro colpo basso alla premier nella campagna elettorale che li vede sfidanti, seppur alleati di governo, verso le europee di giugno. “Basta con l’invio di nuove armi all’Ucraina”, dice il leghista Andrea Crippa al Fatto Quotidiano. Ma, a quanto si apprende, nel colloquio con il segretario generale della Nato la leader di Fratelli d’Italia non solo ribadisce l’impegno italiano al fianco di Kiev, ma conferma anche che il nono pacchetto di aiuti, che comprende lo scudo missilistico Samp-t in accordo con la Francia, dovrebbe essere pronto per il G7 in Puglia di metà giugno, occasioni in cui verrà annunciato ufficialmente agli alleati.
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https://www.huffingtonpost.it/esteri/2024/05/08/news/meloni_nato-15827539/?ref=nl-huff-f-week
8 maggio. Aiuti a Gaza e fondi all’Agenzia Unrwa: i dati che smentiscono il governo italiano
Documenti della Farnesina dimostrano che l’esecutivo aveva azzerato i finanziamenti all’Agenzia Onu per i profughi in Palestina ben prima del presunto scandalo (poi sgonfiato) di alcuni membri dello staff coinvolti nel 7 ottobre. Gli stanziamenti ad hoc per la crisi riferiti da Meloni in Parlamento sono in realtà storni di risorse già disponibili, con il paradossale taglio di iniziative previste proprio nei Territori occupati
Duccio Facchini – altreconomia.it
Il governo italiano ha tagliato i fondi all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi in Palestina nel vicino Oriente (Unrwa) ben prima del presunto “scandalo” dei 12 membri del suo staff coinvolti negli attacchi di Hamas del 7 ottobre, fatto scoppiare da Israele, senza prove, alla fine del gennaio 2024. Un azzeramento che ha contribuito ad aggravare le condizioni già critiche della popolazione civile della Striscia di Gaza, stremata da oltre 200 giorni di bombardamenti e continui sfollamenti.
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https://altreconomia.it/aiuti-a-gaza-e-fondi-allagenzia-unrwa-i-dati-che-smentiscono-il-governo-italiano/
8 maggio. Caso Scurati, la Rai invia una lettera di contestazione a Serena Bortone
L’ad Sergio, “non è un provvedimento disciplinare”. La giornalista chiamata a fornire chiarimenti sul post pubblicato sui propri profili social il 20 aprile dopo la cancellazione dal programma “Che sarà” del monologo dello scrittore sulla Liberazione
AGI – La Rai ha inviato una lettera di contestazione disciplinare a Serena Bortone in riferimento al post pubblicato dalla giornalista sui propri profili social il 20 aprile in merito alla vicenda Scurati. Come da prassi nella contestazione si chiedono alla giornalista eventuali giustificazioni e chiarimenti”. Lo rende noto l’azienda di viale Mazzini. Concetto ribadito poco dopo dall’ad Rai, Roberto Sergio, in audizione in commissione di Vigilanza: “Non e’ un provvedimento disciplinare ma una richiesta di chiarimenti e spiegazioni. E poi si potra’ decidere quali azioni intraprendere. E’ una contestazione, non un provvedimento”. Lo stesso dirigente ha poi detto la sua sul caso dello scrittore il cui intervento al programma “Che sarà”, con un monologo sulla Liberazione, è stato annullato: “Sulla vicenda Scurati – ha detto Sergio – non e’ stata vietata ne’ la partecipazione dell’ospite ne’ la lettura del monologo. Mai e’ stata impedita ne’ la partecipazione ne’ la lettura del monologo che poi e’ stato rappresentato dalla signora Bortone in trasmissione. Questi sono i fatti”.
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https://www.agi.it/politica/news/2024-05-08/caso-scurati-contestazione-disciplinare-rai-serena-bortone-26321340/
8 maggio. Come l’intelligenza artificiale sta cambiando la musica
Dalle piattaforme che sfornano canzoni con due righe di testo a voci artificiali sempre più realistiche. Stefano Mastruzzi, direttore del Saint Louis College of Music di Roma, dice la sua sul futuro del settore
Piattaforme di intelligenza artificiale per generare canzoni degne di un qualsiasi album, o addirittura intere colonne sonore, in pochi secondi, giusto scrivendo due righe di testo o caricando pochi secondi di melodia di base. Sono decine, ciascuna con una sua specializzazione. Software per produzione (audio e video) e arrangiamento con tool sempre più sofisticati integrati direttamente nel flusso di lavoro. Strumenti per clonare o creare voci sempre più realistiche. Vista dall’ottica di un ansioso, il mondo della musica sembrerebbe decisamente sotto assedio da parte dell’intelligenza artificiale generativa: come l’universo della produzione video, ma forse di più, è uno degli ambiti più colpiti dalla rivoluzione epocale di cui siamo ai primi assaggi.
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https://www.wired.it/article/intelligenza-artificiale-musica-saint-louis/?uID=77061e692360adceff2ff2f4d419ffc1bae96ab33f03f3f3102ff8a398a94eae&utm_source=news&utm_campaign=daily_wired&utm_brand=wi&utm_mailing=WI_NEWS_Daily%25202024-05-08&utm_medium=email&utm_term=WI_NEWS_Daily
8 maggio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
8 maggio. Povertà: Cgil, con misure introdotte aumenterà, Ue lo conferma. Governo torni su suoi passi
Roma, 8 maggio – “Invitiamo caldamente la Ministra Calderone a valutare con attenzione il pesante giudizio della Commissione europea sulle politiche da lei volute in tema di povertà e assegno di inclusione. Dovrebbe ripensarle e rivederle completamente poiché, come conferma Bruxelles, sono destinate ad aggravare la già pesante condizione di disagio e povertà di tante famiglie prive di sostegni”. Così la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi commenta quanto emerge dall’analisi sulla convergenza sociale dedicata all’Italia condotta dalla Commissione Ue nel quadro del semestre europeo, secondo cui “l’assegno di inclusione determinerà una maggiore incidenza della povertà assoluta e infantile (rispettivamente di 0,8 punti percentuali e 0,5 punti percentuali) rispetto al regime precedente”.
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https://www.cgil.it/ufficio-stampa/poverta-cgil-con-misure-introdotte-aumentera-ue-lo-conferma-governo-torni-su-suoi-passi-o3dfdgaw
8 maggio 2024. Fotovoltaico in agricoltura, non disturbare i Coltivatori (Diretti)
Ugo Leone – strisciarossa.it
Si scrive agricoltura ma si legge o, comunque, si capisce Coldiretti (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti) Cioè l’associazione degli imprenditori agricoli che sembra sempre più l’organismo che orienta e, in non pochi casi condiziona, le politiche agricole del nostro governo. Politiche che, di governo in governo, hanno sempre cercato, occupandolo, lo spazio lasciatole dalla sinistra tutta buttata sull’industrialismo e l’operaismo.
Che un’organizzazione che cura gli interessi degli imprenditori agricoli sia forte e capace di orientare le decisioni di politica agricola anche a livello dell’Europa comunitaria lo si è ben visto. Lo si è visto in modo più recente e chiaro di fronte alle proteste degli agricoltori in Germania, Francia, Italia in modo particolare.
Come si ricorderà le proteste avvennero, tra l’altro in opposizione alla politica agricola europea che mirava a subordinare l’erogazione di sussidi al mantenimento incolto del 4% dei campi e al divieto dell’uso di fitofarmaci.
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https://www.strisciarossa.it/fotovoltaico-in-agricoltura-non-disturbare-i-coltivatori-diretti/
Economia di guerra e salari: Usb presenta la sua piattaforma nella stagione dei rinnovi contrattuali. Assemblea nazionale dei delegati il 16 maggio, ore 10:30, Biblioteca Nazionale
8 maggio. Bolzano, l’intero stabilimento Alpitronic è in fiamme
Colonna di fumo nero, chiuso lo spazio aereo. Cgil/Agb e Fiom/Mav: “Non risultano feriti. La sicurezza dei lavoratori resta la priorità”
A Bolzano è in fiamme l’intero stabilimento dell’Alpitronic, leader mondiale delle colonne di ricarica per auto elettriche, in via di Mezzo ai Piani. Il rogo è scoppiato in una zona nella quale sono in corso lavori di ristrutturazione e si è velocemente allargato. Per il momento non risultano feriti o vittime. Chiuso lo spazio aereo sulla città. I vigili del fuoco stanno tentando con grande difficoltà di spegnere le fiamme.
CGIL/AGB E FIOM/MAV: “NON RISULTANO FERITI. LA SICUREZZA DEI LAVORATORI RESTA LA PRIORITÀ”
La Cgil/Agb e la Fiom/Mav esprimono grande apprensione per l’incendio alla sede dell’Alpitronic a Bolzano e vicinanza ai lavoratori di una azienda innovativa.
Al momento non risultano feriti e la priorità è spegnere l’incendio, ma subito dopo il sindacato attende le verifiche sulle cause che hanno originato il rogo perché la sicurezza rimane una priorità, specialmente in Provincia di Bolzano. “Sarà quindi fondamentale verificare se tutti i protocolli della sicurezza siano stati messi in atto”, conclude la segretaria Fiom/Mav, Cinzia Turello.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/bolzano-lintero-stabilimento-alpitronic-e-in-fiamme-l13kvfh
8 maggio. Leonardo: Fiom, aerostrutture non può rimanere a terra
Incontro sindacati-azienda: “Situazione economica positiva, ma urge un confronto per individuare una visione comune da portare alla discussione con l’Europa”
Si è tenuto martedì 7 maggio l’incontro tra i segretari generali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, unitamente alle segreterie nazionali, e l’amministratore delegato Roberto Cingolani e il direttore generale della Leonardo Lorenzo Mariani, insieme alla Direzione delle risorse umane nell’ambito dell’Osservatorio strategico previsto dalla contrattazione integrativa.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/leonardo-fiom-aerostrutture-non-puo-rimanere-a-terra-x0hj9s7j
8 maggio. Lavoro: a Catanzaro 1200 in piazza per vertenza tirocinanti
La situazione riguarda circa 4.200 lavoratori impiegati negli enti locali che rischiano di non avere prospettive per il futuro
Sit-in di circa 1200 persone a Catanzaro, martedì 7 maggio, a sostegno della vertenza dei tirocinanti calabresi: a promuoverlo Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uil Temp e Usb Fds. La vertenza riguarda circa 4.200 lavoratori impiegati negli enti locali calabresi ma che rischiano di non avere prospettive per il futuro.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/lavoro-a-catanzaro-700-in-piazza-per-vertenza-tirocinanti-ucemopzq
Martedì 7 maggio 2024
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
La rassegna Stampa
https://www.rainews.it/video/2024/05/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-f2f08178-76ac-43a9-b3a0-400b17ac4390.html
7 maggio. Palermo si è fermata per la strage di Casteldaccia
Sciopero generale Cgil Cisl Uil di 4 ore in città, 8 ore per gli edili e manifestazione davanti alla Prefettura per dire basta alle morti sul lavoro
Giorgio Sbordoni – collettiva.it
Oggi a Palermo 4 ore di sciopero di Cgil, Cisl e Uil e manifestazione in corso davanti alla Prefettura per dire basta con le morti sul lavoro, dopo l’incidente che è costato la vita ieri a 5 operai impegnati in manutenzioni della rete fognaria per conto dell’Amap, a Casteldaccia.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/palermo-cinque-operai-morti-per-esalazioni-i9c61tcd
7 maggio. Strage di Casteldaccia, presidio USB e sciopero generale a Palermo: basta omicidi sul lavoro!
Stamattina siamo state e stati in presidio in via Volturno, davanti alla sede Amap, per ribadire l’urgenza di una legge per l’introduzione dell’omicidio sul lavoro.
La Strage di Casteldaccia è soltanto l’ultima delle tante stragi che ogni giorno si presentano nel nostro paese.
In Italia la media è di più di 3 morti al giorno, una media grave che ogni anno si trasforma in più di 1.000 morti sul lavoro l’anno.
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https://www.usb.it/leggi-notizia/strage-di-casteldaccia-presidio-usb-e-sciopero-generale-a-palermo-basta-omicidi-sul-lavoro-1459.html
7 maggio. Si muore per mancanza di formazione e controlli
Il giorno dopo la strage di Casteldaccia, i segretari di Fillea e Nidil Palermo puntano il dito contro il sistema malato degli appalti al massimo ribasso
“I lavoratori in appalto rischiano molto di più dei lavoratori diretti. Per diversi motivi. Nel 50% dei casi sono inquadrati in modo irregolare, con un contratto che non è quello del settore e con un livello diverso, più basso. Di conseguenza non ricevono una formazione adeguata e non hanno le competenze per svolgere i compiti assegnati. Inoltre, siccome l’appalto è di solito al massimo ribasso, l’azienda risparmia anche su salute e sicurezza, che hanno un costo. Come in questo caso”.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/si-muore-per-mancanza-di-formazione-e-controlli-biwmayt1
7 maggio. Toti arrestato per corruzione, il suo capo di gabinetto per mafia: la destra alza gli scudi e li difende
Onide Donati – strisciarossa.it
Se Bari piange, Genova non ride. Ed è abbastanza ovvia la tentazione di fare un parallelo tra Puglia e Liguria dopo l’arresto ai domiciliari del presidente della Regione Giovanni Toti. Ma a guardare i fatti fino a ora noti, la differenza si vede. Da una parte, in Puglia, si inizia da un sospetto politico che porta il governo ad avviare la pratica di scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose a pochi mesi dal voto. In Liguria, invece, è la magistratura che porta a galla una storia di tangenti, regali, favori e il presidente della Regione Giovanni Toti viene messo agli arresti domiciliari e sospeso dall’incarico, come prevede la legge Severino.
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https://www.strisciarossa.it/toti-arrestato-per-corruzione-il-suo-capo-di-gabinetto-per-mafia-la-destra-alza-gli-scudi-e-li-difende/
7 maggio. Dai voti della mafia ai soldi dagli imprenditori per l’elezione di Toti: la maxi inchiesta sulla corruzione in Liguria
I punti chiave del terremoto giudiziario, politico e amministrativo deflagrato martedì con l’arresto del presidente della Regione
Genova. Un pericolo “attuale e concreto che l’indagato possa reiterare, nell’ambito delle proprie funzioni, altre condotte corruttive analoghe a quelle per cui si procede, mettendo la propria funzione al servizio di interessi privati in cambio di utilità per sé o per altri” per Paolo Emilio Signorini, la “sorprendente disinvoltura” e la “allarmante sistematicità” con cui il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti “manifesta il proposito di ricorrere a richieste di denaro agli imprenditori, sfruttando la momentanea soddisfazione per gli obiettivi imprenditoriali realizzati anche in seguito al proprio intervento”. E per Aldo Spinelli, “una evidente sistematicità del meccanismo corruttivo per il raggiungimento dei propri interessi imprenditoriali”.
Sono queste, in estrema sintesi, le motivazioni che hanno spinto la gip Paola Faggioni a stabilire le tre misure cautelari che hanno scatenato il terremoto giudiziario, politico e amministrativo in Liguria: l’inchiesta sulla corruzione ha fatto finire agli arresti domiciliari Giovanni Toti e Aldo Spinelli e in carcere Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità Portuale.
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https://www.genova24.it/2024/05/corruzione-liguria-giovanni-toti-aldo-spinelli-signorini-arrestati-384976/
7 maggio. Ecco perché hanno arrestato Toti e un po’ di padroni della Liguria
L’ordinanza della Procura della Repubblica e della DDA che ha decapitato la Regione e il mondo degli affari genovesi. La prima reazione della Cgil
Popoffquotidiano.it
“Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base agli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede
Si comunica che:
nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari (coercitive ed interdittive) personali e reali emessa in data 06.05.2024 dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Genova, su richiesta della Procura della Repubblica depositata in data 27.12.2023.
nei confronti
di Paolo Emilio Signorini, già Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (accusato di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere),
del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti (accusato di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari),
di Aldo Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare (destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari, accusato di corruzione nei confronti di Paolo Emilio Signorini e del Presidente della Regione Liguria), (…)”
continua in
https://www.popoffquotidiano.it/2024/05/07/toti-spinelli-e-gli-altri-corruzione-mafia-affari-a-genova/
7 maggio. Napoli, studenti pro Palestina si accampano nel cortile dell’Università Federico II
Decine le tende montate e le assemblee organizzate
AGENZIA LaPresse – Gli attivisti della Rete Studentesca per la Palestina hanno organizzato un accampamento nel cortile della Facoltà di Lettere dell’Università Federico II di Napoli. Decine le tende montate e le assemblee organizzate per sensibilizzare sui crimini ai danni della popolazione civile della Striscia di Gaza. “Siamo qua sulla scia degli Stati Uniti, di Bologna e Roma. Abbiamo riproposto l’acampada studentesca in supporto alla Palestina. Siamo inorriditi dalla minaccia di invasione di Rafah, dai bombardamenti degli ultimi due giorni”, ha detto a LaPresse la rappresentante del movimento Emanuela Nwachi. “Non ci toglierete facilmente da qui e dalle strade”, ha aggiunto.
https://www.lapresse.it/cronaca/2024/05/07/napoli-studenti-pro-palestina-si-accampano-nel-cortile-delluniversita-federico-ii/
7 maggio. Antisemitismo e critica di Israele: di cosa parliamo?
Monica Quirico, Gianfranco Ragona e Roberto Salerno – volerelaluna.it
1. La raccapricciante ritorsione dello Stato di Israele in risposta al massacro del 7 ottobre ha indotto molti, anche tra i suoi sostenitori, a prendere le distanze dalle modalità – e dagli obiettivi – con cui il Governo di Tel Aviv ha ritenuto di esercitare il suo “diritto all’autodifesa”. La sproporzione tra l’offesa ricevuta e la risposta lascia sgomenti, non meno dell’arbitrarietà con cui si continuano a colpire indiscriminatamente soggetti che con Hamas, responsabile della terribile operazione del 7 ottobre, non hanno nulla a che fare. Bambini, operatori umanitari, religiosi, medici, giornalisti, funzionari delle Nazioni Unite, non c’è nessuno o nessuna che sembra potersi salvare dalla furia dell’esercito israeliano, che con protervia ha definito “danni collaterali” la perdita di migliaia di vite umane, come se l’uccisione di civili non fosse messa in conto dai programmi di intelligenza artificiale di cui l’esercito israeliano si avvale. Questa reazione ha suscitato innumerevoli critiche, trovando il suo apice nella denuncia di Israele alla Corte internazionale di giustizia da parte del Sudafrica per genocidio.
continua in
https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2024/05/07/antisemitismo-e-critica-di-israele-di-cosa-parliamo/
7 maggio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 804
RaiNews LIVE
Armi nucleari tattiche, Mosca prepara le truppe. Nato: “Retorica russa pericolosa e irresponsabile”
La Russia respinge così le “minacce Occidentali” di Gran Bretagna e Francia. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz: “È sempre importante chiarire che in questa guerra non devono essere usate armi nucleari”. L’Olanda: “F-16 all’Ucraina in autunno”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/05/mosca-prepara-truppe-a-usare-latomica-in-ucraina-8ed7f588-8e98-4008-a558-aeae273dcd42.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : Vladimir Poutine va être investi pour son cinquième mandat présidentiel
Au cours de la cérémonie qui se déroulera en fin de matinée au Kremlin, le chef de l’Etat russe, âgé de 71 ans et au pouvoir depuis près d’un quart de siècle, prêtera serment avant de prononcer un bref discours à la nation.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/05/07/en-direct-guerre-en-ukraine-vladimir-poutine-va-etre-investi-pour-son-cinquieme-mandat-presidentiel_6231636_3210.html
7 maggio. Se Israele oscura la tragedia
Nello Scavo – articolo21.org
L’oscuramento del network televisivo Al Jazeera in Israele e l’avvio delle operazioni militari su Rafah – che secondo le agenzie umanitarie sarebbe una catastrofe peggiore di quanto già visto in 214 giorni di guerra – è solo una coincidenza? Dopo più di cento cronisti uccisi nella Striscia di Gaza (in maggioranza palestinesi del posto, travolti dai bombardamenti o deliberatamente eliminati), attraverso quali occhi si guarderà a questa tragedia?
Il “no” al network panarabo, infatti, non offre come contraltare il via libera alla stampa internazionale, tenuta ancora fuori dalle mura di Gaza. Nelle settimane scorse più volte testate di tutto il mondo, Avvenire tra queste, hanno domandato di poter entrare e lavorare nella Striscia. Anche a costo di assumersi ogni rischio, sollevando le autorità israeliane da eventuali responsabilità per “incidenti” non deliberati contro i giornalisti. Nessuna risposta.
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https://www.articolo21.org/2024/05/se-israele-oscura-la-tragedia/
7 maggio. Neonazisti in pericolosa crescita: allarme democratico in Germania
Nella foto il tedesco Tino Chrupalla, leader di Afd
Paolo Soldini – strisciarossa.it
Henriette Reker, 58 anni, è la borgomastra di Colonia. Non è iscritta ad alcun partito, ma si è fatta conoscere in Germania per la sua politica favorevole al diritto di asilo e all’integrazione degli immigrati. E proprio per queste posizioni ha rischiato seriamente di essere uccisa. Il 17 ottobre del 2015, la sera prima dello scrutinio delle elezioni comunali in cui avrebbe raccolto quasi il 53% dei voti, venne aggredita da un neonazista adepto di un sedicente Partito della Libertà dei Lavoratori Tedeschi e fu portata in pericolo di vita in ospedale dove rimase parecchi giorni in coma.
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https://www.strisciarossa.it/neonazisti-in-pericolosa-crescita-allarme-democratico-in-germania/
7 maggio. “Io contro il Duce”: «Libro che ci lascia una profonda riflessione sulle tragedie del fascismo»
La storia dell’anarchico Bruno Castaldi, raccontata nel libro “Io contro il Duce” co-edito da Strisciarossa e Aiep, è stata al centro di due iniziative che si sono tenuto a Sesto Fiorentino nella libreria Rinascita e a Firenze nella Biblioteca della Oblate alla presenza degli autori Onide Donati e Aurora Castaldi (giunta da Miami, dove vive). Sesto e Firenze sono i luoghi dove Castaldi è nato e ha vissuto.
Numeroso il pubblico in entrambe le iniziative – quella di Sesto realizzata con la collaborazione dell’ANPI –. Importante il contributo fornito da due storici: a Sesto il professor Paolo Mencarelli, insegnante al liceo classico Galileo, alle Oblate il professor Giorgio Sacchetti, docente di storia sociale all’Università di Firenze e autore di numerosi saggi e ricerche sul movimento anarchico. Erano presenti anche le istituzioni: a Sesto la vice sindaca Claudia Pecchioli, a Firenze la presidente della commissione consiliare Pari Opportunità Donata Bianchi.
Alla Biblioteca delle Oblate ha chiesto di parlare una signora del pubblico, Rosa Mandola, il cui intervento riportiamo qui perché, di fatto, è una efficace e puntuale recensione del libro.
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https://www.strisciarossa.it/io-contro-il-duce-libro-che-ci-lascia-una-profonda-riflessione-sulle-tragedie-del-fascismo/
7 maggio. Maltempo Piemonte, nubifragi e grandine nel Cuneese: imbiancata Mondovì | FOTO e VIDEO
Beatrice Raso – meteoweb.au
Giornata di forte maltempo al Nord, interessato da piogge e temporali mentre uno spettacolare tornado si è formato a Muggia, in Friuli Venezia Giulia. Particolarmente colpito dal maltempo è il Piemonte. In particolare, un ammasso temporalesco è in azione nel Cuneese, provocando nubifragi e intense grandinate. Colpita anche Mondovì, dove la grandine ha imbiancato tutto, come dimostrano le immagini a corredo dell’articolo. Nella zona si registrano accumuli di 30-40mm di pioggia e si stanno verificando anche degli allagamenti, come a Pogliola. Nel Cuneese, sono già caduti oltre 1200 fulmini durante la giornata.
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https://www.meteoweb.eu/2024/05/maltempo-piemonte-nubifragi-grandine-cuneese-mondovi/1001421730/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=newsletter_rss
7 maggio. Covid. Nel 2023 Italia maglia nera per copertura vaccinale con il 13% circa, 82mila ricoveri e 10mila decessi. Da Siti e Simit documento con proposte urgenti per la prossima campagna
L’approccio corretto e vincente prevede più vaccini diversi che possano rispondere all’appropriatezza vaccinale individuale, in sostanza un vaccino giusto per ogni singolo paziente, una sorta di prevenzione sartoriale per una larga fetta di cittadini. L’obiettivo da perseguire è incrementare la copertura vaccinale contro il COVID-19 sino ai livelli dell’anti-influenzale (minimo 75% nel target per età e nei soggetti a rischio).
A far paura nel nostro Paese non sono solo i batteri resistenti agli antibiotici e l’uso troppo disinvolto di questi ultimi che assegnano all’Italia uno degli ultimi posti in Europa. Nell’ultimo anno, sono rimaste a livelli molto bassi anche le coperture vaccinali contro il COVID-19, sebbene il SARS-CoV-2 resti una grave minaccia per la popolazione fragile: lo dimostrano i dati dell’ultima stagione invernale, in cui in Italia si sono contati ben 10mila decessi e 82mila ricoveri, soprattutto tra anziani e pazienti fragili, come malati cronici e immunodepressi, il più delle volte non vaccinati. Effettivamente, il tasso di copertura vaccinale contro il COVID-19 nell’ultimo anno è rimasto particolarmente basso: sono state infatti somministrate poco più di due milioni di dosi. Ipotizzando anche che i destinatari siano stati solo soggetti anziani e fragili, il tasso di copertura in queste popolazioni resta fermo al 13%, uno dei livelli più bassi in Europa, come riportano i dati dell’ECDC. Da questo quadro, che ha disatteso gli obiettivi posti dalla Circolare del Ministero della Salute del 14 agosto 2023, è partita la proposta della Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) insieme alla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), che hanno redatto un Documento congiunto per stimolare alcune azioni urgenti per favorire una più ampia diffusione della copertura vaccinale nella prossima stagione. L’approccio corretto e vincente prevede più vaccini diversi che possano rispondere all’appropriatezza vaccinale individuale, in sostanza un vaccino “giusto” per ogni singolo paziente, una sorta di prevenzione sartoriale per una larga fetta di cittadini.
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https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=121968&fr=n
7 maggio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
7 maggio. Perugia, Inail e Inca: meno stress, meno infortuni
Il convegno “Lavoro e benessere” organizzato dall’istituto e dal patronato della Cgil si è concentrato sulla correlazione tra stress e infortuni
Fabrizio Ricci – collettiva.it
Lo stress correlato al lavoro non solo aumenta il rischio di un infortunio professionale, ma anche quello di un infortunio nel tempo libero. Alcuni studi rivelano che le persone che sul lavoro devono mantenere spesso un livello di concentrazione molto alto subiscono un infortunio con una frequenza 1,5 volte più elevata nel tempo libero.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/perugia-inail-e-inca-meno-stress-meno-infortuni-to7hnhz9
7 maggio. Air Liquide, accordo integrativo per 1.600 lavoratoriù
Sottoscritta l’ipotesi di accordo integrativo per il triennio 2024 – 2026 per i circa 1.600 lavoratori e lavoratrici di Air Liquide Industria- Sanità – Vitalaire. L’accordo era scaduto lo scorso dicembre. Lo rendono noto Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil in un comunicato.
Sarà di 1.350 euro (livello D) il premio per le lavoratrici e i lavoratori dell’azienda che si occupa di gas tecnici (ossigeno, azoto, idrogeno, etc.) in ambito industriale e sanitario. Il valore del premio sarà incrementato di 100 euro nei tre anni. Gli aumenti, in tre tranche, saranno così suddivisi: 40 euro per il 2024; 30 euro per il 2025; 30 euro per il 2026. In caso di conversione dell’importo del premio in welfare l’incremento a carico azienda passa dal 10% al 15%.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/air-liquide-accordo-integrativo-per-1600-lavoratori-te0jqzxb
7 maggio. Sanità, Fp Cgil: risorse per Ccnl totalmente insufficientiù
Stanziato un terzo di quanto necessario per recuperare aumento del costo della vita. In piazza il 25 a Napoli: “Alzare subito le retribizioni”
Sanità: mentre il costo della vita aumenta, le risorse stanziate per il rinnovo del Ccnl del settore dal governo sono totalmente insufficienti. Lo denuncia in una nota la Fp Cgil. “Nel giorno in cui l’Istat certifica che l’aumento del costo della vita del 2022, pari all’8,7% (indice armonizzato dei prezzi al consumo, Ipca) ha determinato l’impoverimento delle lavoratrici e dei lavoratori del nostro paese, l’Aran, al tavolo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale della sanità pubblica, ha presentato il quadro delle risorse rese disponibili dal governo Meloni, che per l’intero triennio 22/24 sono pari al 5,78%”.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/sanita-fp-cgil-risorse-per-ccnl-totalmente-insufficienti-satftowy
Lunedì 6 maggio 2024
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
La rassegna Stampa
https://www.rainews.it/video/2024/05/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-f6ece1a9-3638-4299-85f6-ca2e6c958598.html
6 maggio. Palermo, morti 5 operai, 4 erano in appalto, uno interinale
Con le maschere si poteva evitare. Le vittime intossicate nei cunicoli dell’Amap, l’azienda municipale degli acquedotti. In città è sciopero
Cinque operai sono morti a Casteldaccia in provincia di Palermo. Per loro una fine atroce. Intossicati dalle esalazioni di idrogeno solforato, letale quanto il cianuro secondo gli esperti, sono rimasti intrappolati in una vasca interrata dell’impianto di sollevamento delle acque reflue, intenti a eseguire dei lavori di manutenzione. Alcuni di loro erano dipendenti della Quadrifoglio Group srl, una ditta in appalto ad Amap, l’azienda municipale acquedotti. Almeno uno era lavoratore interinale di Amap.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/palermo-cinque-operai-morti-per-esalazioni-i9c61tcd
6 maggio. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
I nostri morti sono il linguaggio dei loro rapporti di forza. Palermo, 5 morti. Uno di 71 anni, 4 in appalto e 1 interinale.
Ora arrivano le foto: dell’ultimo matrimonio, dei volti oscurati di bambine e bambini orfani. Ora, finalmente, da morti diventiamo esseri umani a tutto tondo. Con una storia, una aspirazione, un desidero.
E’ da morti che loro parlano di quanto avessimo voglia di vivere. E non solo di sopravvivere. Ma quando sei vivo, non ti illudere, sei carne da sfruttamento. Sei quel costo da comprimere perché “è irrealistico non farlo”.
Avevamo detto ieri, l’altro ieri, a Crevalcore, alla Thyssenkrupp, in via Mariti, a Suviana, che non aveva senso scrivere o anche solo pensare “mai più”. Che invece sarebbe successo. Di nuovo. Non solo perché succede tutti i giorni, 3 morti al giorno, ma perché quanto succede non è un fatto tecnico. Non solo, quantomeno.
E’ il risultato dei loro rapporti di forza. Quelli che si compongono di ogni legge che hanno approvato, di ogni vertenza che abbiamo perso, di precariato, di appalti, subappalti.
E che si compongono di tanto conformismo ideologico, di una schiacciante propaganda: quella che ti convince giorno dopo giorno che il conflitto sociale è disdicevole.
La strage di Palermo avviene lo stesso giorno in cui due Tg nazionali – normalizzati dal nuovo corso governativo – si vantano di non scioperare, perchè lo sciopero è atto “ideologico”. I due fatti sono tremendamente collegati.
Facciamo esplodere tutta la dignità che abbiamo in corpo. Da vivi. Che la rabbia esca, che le urla si alzino. Il nostro corteo, il 18 maggio, parte con tutta la dignità in corpo da via Mariti e la testa è a disposizione delle vittime dei familiari.
E’ una questione di rapporti di forza. E se perdiamo, i rapporti di forza arretrano ancora. Facciamoci il favore della lotta.
#insorgiamo
6 maggio. Rai, microfoni spenti contro TeleMeloni
È la prima di cinque giornate di sciopero dei giornalisti. Per la libertà di informazione, contro la precarietà. Saccone, Slc: “Siamo al loro fianco”
Roberta Lisi – collettiva.it
Oggi, 6 maggio, incrociano le braccia i giornalisti e le giornaliste della Rai. È la prima delle cinque giornate di mobilitazione proclamate dall’Assemblea dei Cdr e dei fiduciari di redazione a larghissima maggioranza (8 i contrari e un astenuto). Ma non è solo l’Azienda pubblica ad essere colpita.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/rai-microfoni-spenti-contro-tele-meloni-agiu3gqn
6 maggio. Sciopero Rai, Tg1 e Tg2 in onda grazie al sindacato di destra
Marcella Ciarnelli – strisciarossa.it
“Questo telegiornale va in onda in forma ridotta per lo sciopero dei giornalisti e chi vi parla è un componente del Comitato di redazione”. Bei tempi quando alla Rai, la più grande azienda culturale del Paese, se veniva indetto uno sciopero si rispettava la decisione dei lavoratori e con civiltà venivano comunicate ai tele utenti le ragioni dell’iniziativa di lotta. Senza boicottarla, senza criminalizzarla. In un rispetto delle reciproche posizioni che è comportamento ormai consueto di una costante prova di forza.
Informazione in “zona problematica”
Non è un bel momento per l’informazione in Italia che, non è un caso, nella classifica di Reporter sans Frontières sulla libertà di stampa ha perso tre posti ed è passata nella “zona problematica” anche per l’ipotesi che l’Eni possa vendere la seconda agenzia di stampa italiana, l’Agi, possa essere venduta ad Antonio Angelucci, parlamentare della Lega. Che vede un sindacato, è il caso di Unirai, che si schiera contro i colleghi e appoggia e sostiene le decisioni della dirigenza chiedendo ad una minoranza di rendere possibili edizioni di Tg tali da ridimensionare l’azione dell’Usigrai e dei suoi aderenti che si oppongono al “controllo asfissiante” dell’azienda.
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https://www.strisciarossa.it/sciopero-rai-tg1-e-tg2-in-onda-grazie-al-sindacato-di-destra/
6 maggio. Libertà di stampa, l’Italia retrocede
Secondo il report annuale di Reporters Sans Frontière scendiamo dal 41esimo al 46esimo posto. A pesare anche il tentativo di Angelucci di acquisire l’Agi
Eravamo 41esimi – e già non era un granché – e ora siamo 46esimi. È il posto che l’Italia occupa in una classifica fondamentale per una democrazia: quella delle libertà di stampa. È questa la posizione che a livello mondiale ci assegna Reporters Sans Frontière nel suo rapporto annuale. Si torna indietro, dunque, perché nel 2023 avevamo comunque recuperato 17 posizioni rispetto all’anno precedente. Tra le segnalazioni negative che riguardano il nostro paese c’è quella che sottolinea come “un parlamentare della maggioranza sta cercando di acquisire la seconda agenzia di stampa, l’Agi”. Il riferimento, ovviamente, è al caso Angelucci-Agi.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/liberta-di-stampa-litalia-retrocede-fsrqsdtx
6 maggio. C’era una volta lo sciopero per la libertà d’informazione…
#scioperorai dall’ANSA.it: oggi, 6 maggio è stato il giorno dello sciopero dei giornalisti Rai: durante la mobilitazione, indetta dall’Usigrai, il Tg2 delle 13 e il Tg1 delle 13.30 sono andati in onda, anche se in forma ridotta di una decina di minuti.
Alla conduzione per il Tg2 Stefania Zane e per il Tg1 Sonia Sarno. Servizi chiusi e firmati, collegamenti in diretta con le sedi estere, in particolare Gerusalemme, Parigi e Mosca, e con Palazzo Chigi e alcune notizie lette da studio con l’accompagnamento delle immagini: spazio agli argomenti del giorno, in particolare agli aggiornamenti dagli scenari di guerra, al Consiglio dei ministri previsto per il pomeriggio, all’economia, alla politica, alla sport e alla cultura.
In coda a entrambe le edizioni principali dell’ora di pranzo, le conduttrici hanno letto la nota dell’Usigrai, con i motivi della protesta, e il comunicato di replica dell’azienda.
Il Tg1 ha poi trasmesso un’edizione straordinaria sull’incidente sul lavoro avvenuto a Casteldaccia. A condurla Laura Chimenti. Anche su Rainews sono andati in onda diversi servizi sulla tragedia costata la vita a cinque operai. In generale – nel giorno dello sciopero – sono andati in onda il Tg1 (ore 8 e 13,30), il Tg2 delle 13,00 diverse edizioni e rubriche di Rainews24. Il sito di Rainews è stato regolarmente aggiornato così come Televideo. I giornalisti di Raisport hanno prodotto servizi per le altre testate così come molti colleghi delle Tgr come Lazio, Abruzzo, Sicilia e Campania. Tgr Puglia e Tgr Molise sono andati regolarmente in onda con il solito formato. Operativo anche l’ufficio stampa Rai. In onda infine tutti i programmi di Approfondimento e Day Time.
#scioperorai
6 maggio. Solidarietà con Gaza negli Stati Uniti e in Europa
AGENZIA PRESSENZA – Negli Stati Uniti l’ondata di solidarietà con la Palestina continua nonostante la dura repressione. Secondo l’Associated Press, la polizia ha arrestato finora più di 2.500 studenti che si erano accampati nelle loro università, chiedendo di disinvestire dalle aziende che traggono profitto da gravi violazioni dei diritti umani e/o dall’occupazione israeliana dei territori palestinesi. Gli ultimi arresti sono avvenuti all’University of Virginia, all’Art Institute di Chicago e all’University of Southern California.
Alla Columbia University gli Independent student workers invitano ad aderire a uno sciopero mettendosi in malattia fino a quando non verranno accolte le richieste di amnistia per gli studenti pro Palestina e di allontanamento della polizia dal campus.
Sabato all’Università del Michigan, studenti che tenevano in mano bandiere palestinesi hanno brevemente interrotto le cerimonie di laurea, mentre un aereo volava sopra di loro con uno striscione con gli slogan: “Disinvestite da Israele ora! Palestina libera!”. All’Università dell’Indiana alcuni studenti hanno abbandonato la cerimonia di consegna dei diplomi di sabato e hanno fischiato il preside. Un aereo ha sorvolato la cerimonia trascinando uno striscione con una bandiera palestinese e la scritta “Lasciate vivere Gaza”.
Non tutti gli atenei scelgono la linea dura: quattro grandi università americane – Brown, Northwestern, Rutgers e UC Riverside – hanno concordato la pubblicazione e la “revisione” di tutti gli investimenti legati a Israele, come richiesto dagli studenti.
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https://www.pressenza.com/it/2024/05/solidarieta-con-gaza-negli-stati-uniti-e-in-europa/
6 maggio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 803
RaiNews LIVE
Ucraina, Missili e droni russi sulla terza Pasqua ortodossa in guerra. FT, Russia prepara sabotaggi
15 persone ferite in attacco russo sul centro di Kharkiv. Lavrov, Occidente non é pronto a dialogo serio. Xi a Parigi: “Lavoreremo con Francia per risolvere crisi ucraina”. La cronaca, giorno 803
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/05/ucraina-attacchi-russi-uccidono-tre-persone-pasqua-ortodossa-invasione-russa-giorno-803-c7a689ea-e28c-4564-bbde-bdc2dd77fe24.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : Xi Jinping attendu à Paris pour sa première tournée en Europe depuis 2019
Le président de la République populaire de Chine, qui continue d’afficher son soutien à la Russie, doit être accueilli dimanche après-midi à Orly par Gabriel Attal, avant de rencontrer, lundi, Emmanuel Macron.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/05/05/en-direct-guerre-en-ukraine-xi-jinping-attendu-a-paris-pour-sa-premiere-tournee-en-europe-depuis-2019_6231636_3210.html
6 maggio. Brasile, sommerso lo stato di Rio Grande do Sul. Almeno 75 i morti
Piogge torrenziali hanno provocato drammatiche inondazioni nello stato meridionale del Brasile. Si cercano più di cento dispersi.
Andrea Barolini – lifegate.it
Lo stato di Rio Grande do Sul, in Brasile, è stato colpito da devastanti inondazioni nel corso del fine settimana. Sono almeno 75 i morti accertati, e più di cento le persone che risultano attualmente disperse. Secondo il governatore dello stato, si tratta “del peggior disastro climatico della storia”. Lo stesso dirigente parla di situazione “drammatica” e “assolutamente senza precedenti”.
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https://www.lifegate.it/brasile-inondazioni-rio-grande-do-sul
6 maggio. Giorgia detta Giorgia: il nome e la cosa
Michele Prospero – volerelaluna.it
Se, come osserva Prodi, la candidatura del leader, per un incarico che in ogni caso non coprirà, infligge una “ferita” alla democrazia, la fiamma tricolore ha già vinto nella sua missione di tramortire la Repubblica: tutti i partiti, eccezion fatta per Lega, M5S e Alleanza verdi sinistra, mettono in lista segretari, ministri, deputati, presidente del Consiglio. Il voto diventa così un congegno senza soggetto, un rito oscuro di sostegno indefinito a un nome sganciato da qualsiasi legame programmatico nell’espletamento delle funzioni di rappresentanza. Il consenso ricercato per non essere eletto segna perciò un pervertimento completo del rapporto politico nel segno di una infantilizzazione della nozione di popolo che mostra inquietanti tracce di dispotismo in gestazione.
Il discorso (si fa per dire) che Giorgia detta Giorgia ha pronunciato a Pescara rappresenta una ulteriore accelerazione nel disegno di democratura. La integrale commercializzazione della comunicazione politica («Sono sempre solo una di voi, una persona alla quale dare del tu») non è un gioco in cui perdono o guadagnano tutti allo stesso modo. Con la politica ridotta a nulla, la destra radicale ha comunque un vantaggio da incamerare, può infatti perseguire il mandato di realizzare con mezzi nuovi un antico suo contenuto ideologico.
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https://volerelaluna.it/controcanto/2024/05/06/giorgia-detta-giorgia-il-nome-e-la-cosa/
6 maggio. Stupro. Giorgia schiera l’Italia con i paesi che non riconoscono indispensabile il consenso nei rapporti sessuali
Graziella Priulla – strisciarossa.it
“La violenza di genere è a tutti gli effetti una violazione dei diritti umani”. La convenzione di Istanbul, pilastro nella lotta contro la violenza maschile sulle donne, è entrata in vigore nel 2014 ed è stata firmata dall’Unione europea il 13 giugno 2017.
Dal 2022 la Commissione europea ha lavorato ad una direttiva per concretizzarne la materia cercando di individuare quali fossero i punti di forza per prevenire e contrastare lo stupro, il femminicidio, il matrimonio forzato, le mutilazioni genitali, le molestie anche nei luoghi di lavoro, la violenza online.
Dopo mesi di negoziati molte erano le aspettative ma deludenti sono stati gli esiti: lo scoglio è stato quello dei governi degli Stati membri, colegislatori insieme al Parlamento, dove hanno pesato le posizioni contrarie ad alcuni articoli fondamentali della direttiva (in particolare il 5 – lo stupro e la molestia sul lavoro) di Paesi come Polonia e Ungheria, ma anche Francia e Germania. Questi reati devono restare di competenza nazionale, dicono. Il testo varato dalla Commissione ne esce svuotato e indebolito.
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https://www.strisciarossa.it/stupro-giorgia-schiera-litalia-con-i-paesi-che-non-riconoscono-indispensabile-il-consenso-nei-rapporti-sessuali/
6 maggio. Torino: Manifestante pro-palestina arrestata durante il presidio al Giro d’Italia
Giorgio Mancuso – pressenza.com
AGENZIA PRESSENZA – Sabato scorso, durante il presidio di protesta pro-Palestina lungo il percorso del Giro d’Italia, Sara è stata arrestata perché indossava una bandiera palestinese.
Dopo un breve parapiglia con la polizia che non voleva far passare chi aveva le bandiere palestinesi, Sara è stata fermata, portata in questura e trattenuta nelle celle di sicurezza del commissariato San Paolo fino a domenica pomeriggio.
“Come si vede chiaramente nei video, Sara non stava facendo nient’altro che esercitare il suo diritto a essere lì, ai margini del percorso, con una bandiera palestinese sulle spalle.”
L’obiettivo del gruppo di manifestanti era esporre il proprio dissenso per la scelta dell’UCI, organizzatore del Giro d’Italia, che ha permesso la partecipazione alla gara della squadra ciclistica Israele premier tech accusata di non rispettare la convenzione internazionale contro l’apartheid sportiva e che “rappresenta, normalizza e legittima uno stato genocida”.“La situazione è tanto surreale quanto schifosa, ancora una volta si legittima chi compie un genocidio e si criminalizza e reprime chi si oppone, chi porta solidarietà al popolo palestinese.
Pertanto, invitiamo tutt* a manifestare alle successive tappe del giro d’Italia!” [1]
[1] Le citazioni tra virgolette sono estratti dalla pagina Instagram di Torino per Gaza
6 maggio. “Per mano fascista”. Le piccole viltà dietro lo scandalo della targa a casa Matteotti
Jolanda Bufalini – strisciarossa.it
Riesco a immaginare la discussione dei condomini (per lunga militanza in riunioni simili), il detto e il non detto, il detto sottovoce e la risposta ufficiale: le dimensioni, la doppia targa, essendoci già in loco quella posta 15 anni fa dal benemerito architetto Paolo Marocchi, inquilino del quinto piano di via Pisanelli, a Roma. Targa mai autorizzata dal Comune, va detto, e, dunque abusiva.
Il problema, quello espresso con schiettezza ma sottovoce, sta in quella frase di incontrovertibile verità sull’assassinio di Giacomo Matteotti: “Per mano fascista”, riconosciuta in prossimità dei fatti dal duce stesso e ricostruita dagli storici passo per passo, al di là di ogni dubbio.
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https://www.strisciarossa.it/per-mano-fascista-le-piccole-vilta-dietro-lo-scandalo-della-targa-a-casa-matteotti/
6 maggio. Donne dentro e oltre la pena. Una guida al rilascio per le donne detenute nel carcere di Bologna
In Italia poca attenzione è stata fino ad oggi dedicata ai programmi che abbiano ad oggetto il reinserimento della persona che esce dal carcere, al di là del genere di appartenenza.
Il momento dell’uscita dal carcere è a volte problematico, soprattutto per chi non ha una rete famigliare fuori ad attenderlo. Per questo, nel tempo, abbiamo pubblicato diverse guide per prepararsi al momento del rilascio e avere informazioni su servizi che possano supportare la persona detenuta nel passaggio da dentro a fuori.
Nel caso delle donne, l’uscita dal carcere presenta problematiche in alcuni versi simili e in altre inedite. Per questo la sede di Antigone Emilia-Romagna ha realizzata la guida “Donne dentro e oltre la pena”, con e per le donne detenute nel carcere di Bologna.
La guida, che contiene alcune riflessioni sulla detenzione al femminile e poi una serie di servizi e contatti utili, è fruibile e scaricabile sia in italiano che in inglese.
https://www.antigone.it/news/3546-donne-dentro-e-oltre-la-pena-una-guida-al-rilascio-per-le-donne-detenute-nel-carcere-di-bologna
6 maggio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
6 maggio. Stato di agitazione del personale Sanità Privata Aiop e Aris
Dalle associazioni datoriali e dalle Istituzioni nessun riscontro. “Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl: “Al via la mobilitazione del personale”
Roberta Lisi – collettiva.it
È inaccettabile che dopo 14 anni e promesse vaghe ancora non si riesca a sbloccare la situazione di lavoratori e lavoratrici che si occupano della salute e della qualità della vita di anziani, non autosufficienti, portatori di disabilità e persone fragili. Sono professionisti della salute che quotidianamente si occupano del nostro benessere e che hanno visto le proprie condizioni di lavoro peggiorare e il proprio reddito profondamente decurtato dall’inflazione. Non rimane che la mobilitazione e lo stato di agitazione.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/stato-di-agitazione-personale-sanita-privata-aiop-e-aris-okb7ntjj