2024.02 Febbraio (1 – 5 febbraio)

Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno

SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose

“…volge al declino l’era, che fu nobile nella sua durezza e serietà, della democrazia politica”.
(Luciano Canfora).



5 febbraio

5 febbraio. Operaio muore in cantiere edile Alassio

L’uomo, 50 anni, sarebbe caduto da una betoniera e avrebbe battuto violentemente la testa. Parla Michele Bello, Fillea Cgil provinciale

Un operaio cinquantenne è deceduto oggi, 5 febbraio, in un cantiere edile ad Alassio, in provincia di Savona. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe caduto da una betoniera e, dopo il volo, avrebbe battuto violentemente la testa. Immediato l’intervento sul posto dell’automedica, della Croce Rossa di Alassio e dell’elisoccorso Grifo, ma per l’uomo non c’è stato niente da fare. In corso gli accertamenti dei carabinieri e degli uomini dell’ispettorato per la sicurezza sui luoghi di lavoro.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/operaio-muore-in-cantiere-edile-alassio-mkm6c3d2

5 febbraio: le notizie di Radio Popolare

I no del governo sul caso di Ilaria Salis, la difficile trattativa per un cessate il fuoco e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di lunedì 5 febbraio 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Dopo l’incontro coi ministri Nordio e Tajani, le parole di Roberto Salis: “È andata molto peggio di quanto ci aspettassimo, non vediamo nessuna azione che possa alleviare la situazione di mia figlia”. C’è un’indagine aperta per istigazione al suicidio per la morte nel Cpr di Ponte Galeria di un migrante di 22 anni, Ousmane Sylla. La trattativa per un cessate il fuoco non sembra aver fatto dei progressi importanti, con le posizioni di Hamas e Israele ancora troppo distanti. In Cile i morti per gli incendi che da giorni stanno devastando il paese sono 122, mentre il California oltre 14 milioni di persone sono in stato di allerta e quasi 700.000 sono rimaste senza corrente a causa dei forti temporali che si stanno abbattendo sullo Stato in questi giorni.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-lunedi-5-febbraio/

5 febbraio. Il lavoro perduto. Ora basta!

Un’ondata di licenziamenti travolge l’Italia: a rischio oltre 180 mila addetti. Da Nord a Sud, le principali difficoltà aziendali nei vari settori

Marco Togna – collettiva.it

L’analisi è impietosa: sono oltre 183 mila le lavoratrici e i lavoratori travolti dagli effetti di crisi aziendali o di settore nei comparti dell’industria e delle reti. A fornire i dati è l’Area delle Politiche industriali della Cgil. “Un numero – commenta il segretario confederale Pino Gesmundo – che ci mette nella condizione di confutare, con cognizione di causa, le affermazioni di quanti confondono la propaganda con la realtà, e che rafforza le ragioni della nostra protesta”.
A soffrire maggiormente sono i settori interessati dalle grandi transizioni in corso: automotive, siderurgia, produzione dell’energia, chimica di base, telecomunicazioni. “Uno scenario sconfortante – aggiunge Gesmundo – se pensiamo che proprio le grandi transizioni, verde e digitale, da potenziale volano per l’economia rischiano di trasformarsi in un’ulteriore occasione di impoverimento per il nostro sistema produttivo e industriale”.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/il-lavoro-perduto-ora-basta-n7ry8x82


5 febbraio. Ilaria Salis, Tajani-Nordio: “Non possiamo chiedere i domiciliari”. Schlein: “Vogliamo risposte da Giorgia Meloni”

Oggi i ministri Tajani e Nordio hanno incontrato il padre di Ilaria Salis. In una nota, spiegano che il governo italiano non può interferire con un processo di un altro Stato, nè può essere avanzata richiesta di sostituire la custodia cautelare presso l’Ambasciata

Agenzia DIRE – Un incontro che è stato definito “privato e cordiale”, ma da cui di fatto non è emerso nulla di concreto: il padre di Ilaria Salis, la maestra di 39 anni detenuta e sotto processo in Ungheria con la’ccusa di aver aggredito due militanti neonazisti nel febbraio del 2023, ha incontrato questo pomeriggio i ministri degli Esteri e della Giustizia Antonio Tajani e Carlo Nordio. Ma entrambi, si spiega in una nota congiunta, gli hanno detto che da parte del governo non ci può essere una richiesta di arresti domiciliari in Italia per Ilaria, nè possono essere fatti passi per interferire con un processo in corso.

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https://www.dire.it/05-02-2024/1007044-ilaria-salis-tajani-nordio-non-possiamo-chiedere-i-domiciliari/

LEGGI ANCHE: VIDEO | Ilaria Salis in ceppi e al guinzaglio in aula a Budapest, cresce l’ondata di sdegno: “Riportarla in Italia”
LEGGI ANCHE: Nordio: “Dispiaciuto per Ilaria Salis ma non posso nulla”, il Pd: “Ponzio Pilato”
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5 febbraio. Anche quest’anno a Budapest si celebrano «gli eroi» delle SS

Mario Di Vito – ilmanifesto.it

Si chiama Festung Budapest, Fortezza Budapest, la serie di eventi che attira in Ungheria centinaia di neonazisti per la celebrazione delle azioni militari delle SS che combattevano contro l’Armata rossa durante la seconda guerra mondiale. Parate, concerti e rievocazioni storiche. Ma anche violenze e aggressioni, spesso ignorate o sottovalutate dalla polizia locale.
Organizza l’associazione Legio Hungaria e, ogni anno, aderiscono realtà note degli ambienti dell’estrema destra europea: il Movimento di resistenza nordica dalla Svezia, il partito Die Rechte dalla Germania, il network internazionale nato nel Regno Unito Blood & Honour , oltre a tanti cani sciolti e gruppi minori. Tutti hanno in comune una mai rinnegata fede hitleriana, molti lambiscono il terrorismo e hanno subito diverse inchieste e processi nei propri paesi di provenienza.

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https://ilmanifesto.it/anche-questanno-a-budapest-si-celebrano-gli-eroi-delle-ss

Leggi anche
Il “Giorno dell’onore”. Ma di quale?
https://ilmanifesto.it/il-giorno-dellonore-ma-di-quale



Una voce dall’interno della protesta degli agricoltori

Trattori in marcia. Giù le mani dall’agricoltura

Agenzia Pressenza – Pubblichiamo volentieri questo articolo di Pino Di Leonardo del “Movimento dei Trattori”, con il quale si chiariscono le ragioni della protesta, prendendo parimenti le distanze dalle strumentalizzazione politiche rivendicando la piena autonomia dell’azione vertenziale

È partita la protesta degli agricoltori. In Francia è diventata lotta di popolo. In contemporanea sono nati focolai di ribellione anche in Italia.
Gli agricoltori lavorano la terra più per passione che per reddito, perché questo si è assottigliato tanto da ridurli in miseria. Ora si sono sentiti schiacciati. È diventata chiara l’esistenza di un piano per cacciarli dalla terra e togliere loro la dignità e il futuro di produttori di cibo genuino e salubre.

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https://www.pressenza.com/it/2024/02/trattori-in-marcia-giu-le-mani-dallagricoltura/

Vedi anche: la protesta dei trattori (filmati e notizie dall’Italia e dall’Europa)
https://www.rainews.it/tag?Protesta%20dei%20trattori%7CTag-6e977b6d-2cda-47a0-93f3-97f2e3bc7d99


Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 122

RaiNews LIVE giorno 122

Tregua a Gaza, accordo lontano. Blinken in Medio Oriente per la quinta volta L’Italia accoglie 18 bambini palestinesi feriti

Leader Houti a La Repubblica: “L’Italia un bersaglio se colpirà in Yemen”. Netanyahu: “No a un’intesa a qualsiasi costo”. I morti sono 27.478. Nuovi raid Usa-Gb in Yemen, le milizie: “Fomentano l’odio”. Unrwa: 100mila uccisi a Gaza

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/02/tregua-accordo-lontano-85a0cd4e-9024-42d3-8b37-059af9dcd14b.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel’s war on Gaza live: 30 killed as Israeli attack level homes, mosques

  • Rescue teams search for survivors as local authorities say 30 people were killed in Israeli air attacks on “safe homes” and a mosque in central Gaza.
  • Health workers, patients and displaced Palestinians trapped inside al-Shifa Hospital in Gaza City are “completely terrified”, reports Al Jazeera’s Tareq Abu Azzoum as videos show Israeli snipers killing at least seven Palestinians nearby.
  • Houthi spokesperson rejected US’s dismissal of a link between the Gaza war and Red Sea attacks, as the US launches more strikes on Yemen.
  • At least 27,478 people have been killed and 66,835 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. The revised death toll in Israel from the October 7 Hamas attacks stands at 1,139.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/2/5/israels-war-on-gaza-live-israeli-strikes-level-homes-in-deir-el-balah
https://www.aljazeera.com/news/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish

https://www.aljazeera.com/

5 febbraio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 712

RaiNews LIVE

Zelensky sostituirà il Capo di Stato Maggiore. Cremlino: Kiev ha perso 290 soldati in 24 ore

Borrell: “Sono in viaggio verso Kiev”. Accordo al Senato Usa su aiuti a Kiev, ma lo speaker della Camera lo boccia. Kiev: uccisi 389mila soldati russi da inizio guerra. Cremlino, raid ucraino su panetteria nel Lugansk è un atto “terroristico”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/02/senato-usa-accordo-bipartisan-su-aiuti-a-kiev-in-cambio-di-piu-fondi-per-i-confini-invasione-russa-giorno-712-fc97f826-3859-445d-9f92-96c88cfa9cf7.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : le territoire ukrainien a été touché à 1 500 reprises par des bombes russes la semaine dernière, selon Kiev

L’intensité des bombardements russes a augmenté de 24 %, a affirmé le ministre de l’intérieur ukrainien, Ihor Klymenko. Des frappes qui ont fait douze morts et soixante blessés.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/02/05/en-direct-guerre-en-ukraine-le-territoire-ukrainien-a-ete-touche-a-1-500-reprises-par-des-bombes-russes-la-semaine-derniere-selon-kiev_6214672_3210.html

5 febbraio. Armi italiane all’Ucraina, affari d’oro e consegne secretate

Antonio Mazzeo – pagineesteri.it

Pagine Esteri, 5 febbraio 2024. Otto decreti interministeriali in meno di due anni dallo scoppio del conflitto russo-ucraino per autorizzare l’invio di armi al governo di Kiev, ma sulla tipologia, la quantità e il valore di esse, l’Italia è l’unico paese della NATO a non aver fornito alcuna informazione.
I trasferimenti di sistemi di guerra che alimentano la strage di decine e decine di migliaia di giovani della Federazione Russa e della Repubblica di Ucraina continuano ad essere secretati forse per non turbare le coscienze degli italiani. Fonti “buoniste” parlano di una spesa complessiva non superiore ai 700 milioni di euro – fino ad oggi – per rifornire gli arsenali ucraini di sistemi contraerei, missili, droni, ogive e carri armati made in Italy. Dalla stampa statunitense specializzata in tema di difesa e sicurezza apprendiamo però che le industrie belliche del nostro paese stanno facendo affari d’oro con l’export al regime ucraino ma, soprattutto, che la carneficina nel cuore del vecchio continente è un’occasione unica e imperdibile per pubblicizzare a mezzo mondo l’efficienza dei prodotti di morte italiani.

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https://pagineesteri.it/2024/02/05/mondo/armi-italiane-allucraina-affari-doro-e-consegne-secretate/

5 febbraio. Milleproroghe. La maggioranza punta tutto su medici in pensione a 72 anni, scudo penale e finanziamento fondo disturbi alimentazione

Giovanni Rodriguez – quotidianosanita.it

E ancora, l’Aifa potrà continuare a rinnovare fino a tutto il 2024 i contratti di collaborazione coordinata e continuativa con scadenza entro il 31 luglio 2022. E per il personale sanitario e socio-sanitario, fino al 31 dicembre 2026, verrà consentito l’esercizio temporaneo dell’attività lavorativa in deroga in base ad una qualifica professionale conseguita all’estero. Questi alcuni degli emendamenti sui quali è più forte il pressing da parte della maggioranza in vista delle votazioni in commissione nei prossimi giorni

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https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=119987&fr=n

5 febbraio. Si vis pacem para bellum

Renato Franzitta – pressenza.com

Agenzia Pressenza – Dopo lo shock del 1991 dovuto alla guerra contro l’Iraq di Saddam Hussein, che per la prima volta dopo il secondo conflitto mondiale ruppe il tabù della guerra guerreggiata con la partecipazione diretta dell’esercito italiano, la guerra è entrata a pieno titolo nelle discussioni a tutti i livelli della politica italiana ed europea. I media parlano apertamente di guerra, nelle scuole italiane l’esercito fa propaganda diretta fra gli adolescenti, contrabbandando l’arruolamento volontario nelle forze armate come una scelta occupazionale normale. La propaganda per “l’amor patrio” è presente nei maggiori organi d’informazione ed esso viene inculcato anche ai bambini delle scuole primarie con alzabandiera e fanfare militari.

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https://www.pressenza.com/it/2024/02/si-vis-pacem-para-bellum/

5 gennaio. Rete Regionale No CPR, No grandi centri

Agenzia Pressenza – Dopo la manifestazione di Ottobre a Bologna, continua la presa di parola e l’attivazione delle diverse città dell’Emilia Romagna.
Da quel momento di piazza a oggi si è consolidata la rete tra le città per affermare con voce unica che non venga mai più aperto un CPR (Centro di Permanenza e Rimpatrio per migranti senza permesso di soggiorno) sul nostro territorio, né in Emilia Romagna né altrove, e che nessun arretramento, dopo lo smantellamento del CIE/CPT e la vittoria delle lotte fatte in passato, è possibile.
Da Bologna a Ferrara, da Rimini a Piacenza la nostra opposizione è ogni giorno più compatta e partecipata. Non è solo una opposizione di cittadin* che si oppongono a modelli di reclusione e segregazione che ricordano – parole delle persone accolte – quelli dei lager libici, ma anche di quant* quotidianamente, con il proprio operato, si impegnano per un’accoglienza degna, per città aperte e plurali.

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https://www.pressenza.com/it/2024/02/rete-regionale-no-cpr-no-grandi-centri/

5 gennaio. Varese, prof accoltellata alla schiena: arrestato un 17enne

Agenzia DIRE – Uno studente di 17 questa mattina, attorno alle 8, è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di aver accoltellato alla schiena una docente dell’istituto professionale Enaip (Ente nazionale Acli istruzione professionale). Trasportata in codice giallo al pronto soccorso, non è in pericolo di vita.
“L’episodio di questa mattina a Varese, che fa seguito a quello di Taranto, mostra un preoccupante aumento degli episodi di violenza che toccano le scuole e il loro personale- ha commentato in una nota Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda degli Insegnanti- È necessario che si ponga, a questo punto, il problema di garantire la sicurezza nell’accesso alle scuole”

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https://www.dire.it/05-02-2024/1006682-varese-professoressa-accoltellata-alla-schiena-arrestato-un-17enne/

5 febbraio. Stanze panoramiche in cima alle montagne, domani il Veneto vota (tra le polemiche)

Foto tratta dal sito starlightroom.it di Cortina

Domani il Consiglio regionale del Veneto voterà sulla realizzazione di stanze panoramiche oltre i 1600 metri di altezza: potrebbero nascerne 172, ma la decisione è ampiamnete contestata, dal punto di vista ambientale e non solo: “Non si può ridurre le vette a luoghi del turismo luxury”

Agenzia DIRE – Si chiamano “stanze panoramiche” e sono la nuova frontiera del turismo in Veneto. Sono, così sono state definite-presentate al lancio della proposta che risale a inizio 2023, “stanze di vetro e legno o altro materiale, anche innovativo, ecosostenibile o comunque di basso impatto, collocate stabilmente sul suolo, caratterizzate da un elevato rapporto tra superficie finestrata e quella del pavimento”. Dove sono? Sono previste oltre i 1.600 metri di altezza.

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https://www.dire.it/05-02-2024/1006845-stanze-panoramiche-in-cima-alle-montagne-veneto/

5 febbraio. Che bello vivere il cinema per l’Unità. I “falsi” di Dino Risi e quella domanda di Ken Loach: “Ma che state facendo con il Pci?”

Alberto Crespi – strisciarossa.it

«L’è un’idea del Pci? ‘Un la passerà mai». È la frase, in toscano stretto, che ci disse Francesco Nuti al telefono quando lo chiamammo per lanciare la campagna contro gli spot pubblicitari nei film. Qualcuno la ricorderà. La volle Walter Veltroni, era un grido di battaglia contro la tv commerciale, quindi contro Berlusconi, e Federico Fellini fu il suo principale sostenitore. Lo slogan, piuttosto romantico, era: «Non si interrompe un’emozione». Fa quasi ridere, a ripensarci oggi, e però ci tengo a dirlo: penso tuttora che vedere film interrotti dalla pubblicità sia un abominio.

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https://www.strisciarossa.it/che-bello-vivere-il-cinema-per-lunita-i-falsi-di-dino-risi-e-quella-domanda-di-ken-loach-ma-che-state-facendo-con-il-pci/

5 febbraio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

5 febbraio. Venezia affonda nella precarietà

Le fondamenta sociali della città stanno marcendo lentamente e rischiano di dissolversi portandosi via il futuro. Parla Daniele Giordano, segretario Cgil

Giorgio Sbordoni – collettiva.it

Ci sono delle fondamenta a Venezia che preoccupano persino più delle fondamenta strutturali, circondate e erose da secoli dall’acqua salata. Sono le fondamenta sociali, che stanno marcendo lentamente nella precarietà del lavoro e rischiano di dissolversi portandosi via il futuro. C’è un volto fragile di Venezia che è persino più fragile di quello temuto da architetti e urbanisti. Quello della società, del lavoro. E per questo non c’è politico disposto a investire, non c’è Mose all’orizzonte, non c’è studio di fattibilità. 

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/venezia-affonda-nella-precarieta-wr21llb6


5 – 7 aprile Festival Internazionale della Letteratura Working Class

Non siamo qui per intrattenervi. 5 – 7 aprile Festival Internazionale della Letteratura Working Class
Abbiamo visto tante volte l’odio di classe nei nostri confronti: perché resistiamo, perché chiediamo stipendio, diritti, lavoro. L’abbiamo visto tante volte.
Ma poche volte abbiamo visto un odio di classe simile a quello che si è scatenato contro il Festival di Letteratura Internazionale Working Class. Lo capiamo. Ai loro occhi deve essere aberrante, qualcosa contro natura. Vedere un operaio che mentre lotta per salario e lavoro, coltiva immaginario, letteratura, narrazione, trasformandole in un potente strumento di lotta per salario, lavoro e futuro, deve essere qualcosa di aberrante.

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https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid0366Ve5zwjptM58YqPLS6RKDEzoGfQqjaHXnYQbVptGsXDq47pve8VCZFLpvjYhDQml


5 febbraio. Canali del conflitto. Lavoratrici e lavoratori della catena del valore dentro gli impatti della guerra e della crisi ambientale: iniziativa 10 febbraio, Genova

La guerra va fermata, l’invio di armi ai quattro angoli del mondo va fermato. Bisogna agire contro la guerra che è la principale minaccia che agisce sul pianeta, ma per farlo occorre mobilitarsi in qualunque parte del mondo a partire dai luoghi lavoro. Bisogna ripensare al modello di sviluppo dell’economia anche per evitare gli impatti, a breve e lungo termine, degli effetti del cambiamento climatico che impatta oramai ovunque colpendo innanzitutto le zone più povere del pianeta.

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https://www.usb.it/leggi-notizia/canali-del-conflitto-lavoratrici-e-lavoratori-della-catena-del-valore-dentro-gli-impatti-della-guerra-e-della-crisi-ambientale-iniziativa-10-febbraio-genova-1439.html

4 febbraio

4 febbraio. Il modello intensivo non salverà i trattori

MONDO AGRICOLO. Come è possibile che l’agroalimentare, il settore a cui va circa il 40% del bilancio comunitario europeo, sia in una sofferenza grande?

Gianfranco Nappi – ilmanifesto.it

Come è possibile che l’agroalimentare, il settore a cui va circa il 40% del bilancio comunitario europeo, sia in una sofferenza grande? Esplode un malessere che evidentemente ha radici profonde. Emerge una caduta di rappresentatività delle organizzazioni del mondo agricolo che traggono la loro legittimazione non da chi dovrebbero rappresentare ma dal rapporto sempre più intimo con il governo.
L’elemento di fondo è invece la crisi di un modello di rapporto con la terra e di produzione del cibo. Nonostante la massa di aiuti, esso si regge su un equilibrio esilissimo, oggi messo in discussione da diversi elementi. L’assenza di una via di uscita – che non si vede né delineata né perseguita dalle istituzioni e dalla politica – spinge un sottofondo di disperazione nel quale si mischiano elementi giusti di insofferenza con domande di cambiamento, così come elementi corporativi come la richiesta di proseguire quelle politiche che imprigionano i produttori agricoli in un rapporto malato con la terra.

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https://ilmanifesto.it/il-modello-intensivo-non-salvera-i-trattori

Vedi anche: la protesta dei trattori (filmati e notizie dall’Italia e dall’Europa)
https://www.rainews.it/tag?Protesta%20dei%20trattori%7CTag-6e977b6d-2cda-47a0-93f3-97f2e3bc7d99

Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 121

RaiNews LIVE giorno 121

Attacchi angloamericani, Houthi: reagiremo. Media: Hamas verso il no all’accordo su tregua in cambio della liberazione di ostaggi

Netanyahu: no a un accordo a qualsiasi prezzo con i palestinesi, Unrwa? “È infettata e va sostituita”. Attacco israeliano su Deir al-Balah, nel centro della Striscia: 15 morti

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/02/usa-e-gb-colpiti-36-obiettivi-houthi-in-yemen-712c6447-9e3f-4575-b7d2-808e7a49249b.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel’s war on Gaza live: Officials report ‘massacre’ in Deir el-Balah

  • Fierce fighting, air attacks and shelling have been reported in Khan Younis, including in the vicinity of the European Gaza Hospital.
  • Dozens have been killed in Israeli attacks on homes and a mosque in central Gaza, local authorities say.
  • A Houthi official says US raids in Syria, Iraq and Yemen will unite people against “the American colonial presence” in the region.
  • EU foreign policy chief Josep Borrell warns that defunding UNRWA is “disproportionate and dangerous”, saying that it amounts to collective punishment.
  • At least 27,365 people have been killed and 66,630 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. The revised death toll in Israel from the October 7 Hamas attacks stands at 1,139.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/2/4/israels-war-on-gaza-live-us-says-yemen-strikes-send-message-to-houthis
https://www.aljazeera.com/news/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish

https://www.aljazeera.com/

4 febbraio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 711

RaiNews LIVE

Zelensky: “A volte siamo stanchi ma non possiamo permettere che Mosca avanzi” Il presidente ucraino al Tg1: “La guerra può arrivare da voi”

Sono almeno 28 i morti nel bombardamento della panetteria nel Luhansk. Il think thank statunitense “Isw”: i droni ucraini sono la prima preoccupazione russa. Continua il no dei repubblicani americani a finanziare gli aiuti a Kiev

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/02/lisichansk-almeno-20-i-morti-del-bombardamento-sulla-panetteria-invasione-russa-giorno-711-d9d6d6d6-6010-47cd-b5ea-7a9f309e63d2.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : le point sur la situation

Volodymyr Zelensky a visité dimanche le village de Robotyne, sur la ligne de front sud, repris aux forces russes en août 2023. Il a nommé Ivan Fedorov, maire de Melitopol et ancien otage russe, gouverneur de la région de Zaporijia.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/02/04/en-direct-guerre-en-ukraine-le-point-sur-la-situation_6214672_3210.html


4 febbraio. L’inevitabile guerra che ci aspetta

RIARMO D’EUROPA/PACE. Dal 2019 a oggi la spesa militare europea è cresciuta del 25-30%. Per un soggetto politico continentale che nasce su un’ipotesi di pace costruita sulle macerie della seconda guerra mondiale, e che si è a lungo definito «potenza civile», siamo nel bel mezzo di un passaggio epocale

Francesco Strazzari – ilmanifesto.it

Un attacco russo alla Nato è possibile, fra 5 anni, forse 8. A parlare è il ministro della difesa tedesco, Boris Pistorius. Mosca minaccia sempre più paesi baltici e Moldavia e il capo del comitato militare Nato, Rob Bauer, evoca la necessità di una warfighting transformation dell’Alleanza.
Fino a ieri neutrale, il vertice militare svedese invita i cittadini a «prepararsi mentalmente per la guerra». Il ministro degli esteri lituano dichiara che «non esiste uno scenario in cui l’Ucraina non vince la guerra e le cose finiscono bene per l’Europa», mentre la leadership polacca, che già destina alla difesa il 4% del proprio Pil, sottolinea come a questo punto nessuno scenario possa essere escluso. Fuori dalla Ue, il ministro della difesa britannico parla di «transizione da un mondo post-guerra a un mondo pre-guerra», mentre il capo dell’esercito, Patrick Sanders, evidenzia la necessità di poter disporre di più truppe («l’Ucraina ci mostra in modo brutale come le guerre siano iniziate dagli eserciti regolari ma siano vinte dagli eserciti di cittadini»). Per l’Italia, che ha assunto il comando tattico dell’Operazione Aspides nel Mar Rosso, il ministro Crosetto parla di «minaccia ibrida globale», proponendo inter alia l’istituzione di una riserva militare e chiedendo più carri armati (che evidentemente non servono alla difesa nel Mediterraneo).

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https://ilmanifesto.it/linevitabile-guerra-che-ci-aspetta

Leggi anche
Rabbia in Siria e Iraq: «Raid Usa una minaccia per la nostra sicurezza»

4 febbraio. Missione Aspides solo «difensiva». All’Italia il comando «tattico»

Andrea Valdambrini – ilmanifesto.it

La decisione finale verrà presa soltanto il 19 febbraio. Sarà allora che a Bruxelles si riuniranno i ministri degli Esteri dei 27 e l’Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell formalizzerà il lancio della missione navale Aspides con lo scopo di proteggere i mercantili dagli attacchi degli Houthi yemeniti nelle acque del Mar Rosso. Diverse questioni sembrano ancora aperte, a partire da quella del comando, conteso per ragioni soprattutto di prestigio, oltre che logistiche, tra Francia, Grecia e (a modo suo) anche Italia.
Alcuni elementi sembrano invece già chiari. Il primo è una conferma di quanto anticipato nei giorni scorsi, ovvero che la missione targata Ue avrà un modalità esclusivamente difensiva e non offensiva, al contrario della missione Prosperity Guardian a guida Usa. Da qui, tra l’altro, l’operazione Ue assume il nome Aspides: in greco antico il termine aspis indica lo scudo di protezione. Il secondo elemento è che ci sono diversi paesi a contendersi la guida dell’operazione, Francia e Grecia per prime. Il quartier generale dovrebbe essere collocato nella città ellenica di Larissa, ma anche questo sembra più un’ipotesi plausibile che una certezza.

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https://ilmanifesto.it/missione-aspides-solo-difensiva-allitalia-il-comando-tattico



4 febbraio. Il muro antifascista di Berlino oltre ogni previsione

Sebastiano Canetta – ilmanifesto.it

Mano nella mano, sotto la pioggia battente, senza distinzione di età, genere, etnia, professione o tessera di partito. Tre settimane dopo lo scandalo della riunione neonazista per deportare i migranti a cui hanno partecipato anche esponenti di Afd, esattamente come promesso, i tedeschi abbracciano in massa il Bundestag luogo-simbolo della loro socialdemocrazia.
OLTRE OGNI PREVISIONE. Gli organizzatori avevano stimato l’arrivo di circa 100.000 persone; se ne sono presentate più del doppio tanto da mandare in tilt la rete del trasporto pubblico locale. Chiuse fin da subito per sovraffollamento le maggiori stazioni della metro nella capitale, a partire della Porta di Brandeburgo. Alle 14.30 la polizia confermava così l’incontenibile boom della partecipazione popolare: «Per favore, non venite più davanti al palazzo del Reichstag! Abbiamo già raggiunto la capienza massima, restano libere solo le vie di fuga per i mezzi di soccorso».

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https://ilmanifesto.it/il-muro-antifascista-di-berlino-oltre-ogni-previsione

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Berlino, in piazza (ancora) contro l’AfD
https://www.rsi.ch/info/mondo/Berlino-in-piazza-ancora-contro-l%E2%80%99AfD–2058929.html
Germania: oltre 450 mila contro l’AfD lo scorso fine settimana
https://www.swissinfo.ch/ita/germania–oltre-450-mila-contro-l-afd-lo-scorso-fine-settimana/49187524


4 febbraio. L’Italia che accoglie: oltre 53mila persone in quasi 2.000 enti locali

Giovanni Caprio – pressenza.com

Agenzia Pressenza – Ci sono 2.000 enti locali nel nostro Paese che sull’immigrazione non voltano la faccia dall’altra parte, non “alzano muri” e non si chiudono.  Sono gli Enti della Rete Sistema Accoglienza Integrazione – SAI, un modello che, come sostiene Matteo Biffoni, delegato ANCI all’Immigrazione e Sindaco di Prato, “seppure con diverse sfumature, è trasversalmente riconosciuto come il migliore dei sistemi di integrazione possibili. Migliorabile, sicuramente. Ma certamente un punto di riferimento.” Dell’attività di questi enti locali si occupa il nuovo Rapporto SAI presentato a Roma in questi giorni, dal quale emerge come nel corso del 2022 53.222 persone sono state accolte nei progetti Sistema Accoglienza Integrazione (+ 25,3% rispetto al 2021), di cui: 40.481 (76,0%) nei progetti per accoglienza ordinaria (+20,4% rispetto al 2021), 11.910 (22,4%) nei progetti per minori stranieri non accompagnati (+47,5% rispetto al 2021) e 831 (1,6%) nei progetti per persone con esigenze di carattere sanitario e disagio mentale (+9,5% rispetto al 2021).

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https://www.pressenza.com/it/2024/02/litalia-che-accoglie-oltre-53mila-persone-in-quasi-2-000-enti-locali/


Kurt Hamrin

Stoccolma, 19 novembre 1934 – Firenze, 4 febbraio 2024
https://it.wikipedia.org/wiki/Kurt_Hamrin

” Mio padre mi portava alle sue partite caricandomi in bici, pedalava 20 km e anche più e una volta al campo mi metteva dietro una porta. E avevo tre anni. Penso di avere imparato molto. Avevo il mito di Stanley Matthews perché era ala destra. Cercavo il tunnel, se mi riusciva bene, altrimenti mi liberavo con la carambola se il difensore teneva le gambe chiuse.
Un giorno, Nereo Rocco mi voleva al Torino, la Fiorentina chiese 30 milioni e lui pensò troppo poco, ci dev’essere la fregatura: non se ne fece nulla. Mi rivolle al Milan, ma ormai ero anzianotto : quell’anno i rinforzi erano tre vecchietti io, Cudicini e Malatrasi. Invece vinsi il primo scudetto della carriera, e anche la Coppa dei Campioni, battendo l’Ajax di Cruijff. Andavamo a 50 all’ora, adesso vanno a 100. Ma il nostro calcio era più bello e tecnico, questo è più veloce. Noi eravamo più leali, oggi vedo falli terrificanti.
Quando ho smesso di giocare, insegnavo calcio ai bambini della Settignanese. Mi piaceva, ho smesso. Pallone fa rima con educazione era il mio motto. E i bambini sono bravi. Ma i genitori insopportabili. Non ho rimpianti “.

Se n’è andato Kurt Hamrin
(da un’intervista di Gianni Mura)

Giacomo Losi

Soncino, 10 settembre 1935 – Roma, 4 febbraio 2024
https://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Losi

E’ l’8 gennaio 1961, è infortunato . Che fa? Si mette all’ala destra perchè non esistono le sostituzioni. Minuto 80, corner di Lojacono e lui stacca d testa nitido (è alto 1.69) : la Roma batte la Sampdoria 3-2. Lui esulta, salta su una gamba sola. “Tre mesi dopo, è il 25 aprile del 61 a Bologna, Italia-Irlanda del Nord, 3-2 per noi, marco bene Mc Parland. Il giorno dopo a Roma c’è il ritorno della semifinale di Coppa delle Fiere con l’Hibernian, 2-2 all’andata. Prendo il treno e vado all’albergo dov’è in ritiro la squadra, per far sentire il tifo del capitano. Piove molto, avvantaggiati loro, Foni, l’allenatore, mi fa: cosa diresti se ti chiedessi di giocare stasera? Non me l’aspettavo. Se i compagni sono d’accordo, gioco, ho detto. Evviva, pacche sulle spalle: gioco. E sono utile, perché sul 3-3 a pochissimo dalla fine tolgo dalla linea di porta un loro tiro che avrebbe significato l’eliminazione. Così si va alla bella, 6-0 per noi e poi, col Birmingham, grazie a un immenso Cudicini 0-0 là e 2-0 qua: prima coppa europea nella storia della Roma”.

E’ morto Giacomo Losi
(da un’intervista di Gianni Mura)


4 febbraio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

4 febbraio. Cultura, è ancora per pochi

Osservatorio Futura: meno del 40% del campione partecipa a eventi dal vivo. Italiani critici nei confronti dell’operato del governo a sostegno del settore

Spettacolo, arte e letteratura restano ancora marginali nel nostro paese e le ragioni sono più di una. Lo rivelano i dati dell’indagine su “Gli italiani e la cultura” condotta dall’Osservatorio Futura. Il motivo principale sembra essere la poca propensione dei cittadini a spenderci dei soldi, per motivazioni diametralmente opposte, eppure speculari.

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https://www.collettiva.it/copertine/culture/cultura-e-ancora-per-pochi-xc5wvsm6

3 febbraio


Strage senza fine, 1.041 i morti sul lavoro in Italia nel 2023. L’edilizia il settore più colpito

Le regioni a maggior rischio di infortunio mortale sono: Abruzzo, Umbria, Basilicata, Puglia, Molise, Campania e Calabria. L’incidenza più elevata si registra nella fascia dei lavoratori ultrasessantacinquenni

Nel 2023 i morti sul lavoro in Italia oltre 1.041 e se diminuiscono gli infortuni in itinere, crescono le vittime in occasione di lavoro. Gli infortuni sono aumentati del +1,1% rispetto al 2022.
Secondo i dati dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre, le regioni a maggior rischio di infortunio mortale, a fine del 2023 con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale sono: Abruzzo, Umbria, Basilicata, Puglia, Molise, Campania e Calabria. Seguono Sicilia ed Emilia Romagna. E infine Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Veneto, Sardegna, Lombardia, Liguria e Trentino Alto Adige. Le regioni più sicure, in zona bianca, sono: Lazio, Toscana e Valle d’Aosta.

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https://www.rainews.it/articoli/2024/02/una-strage-senza-fine-1041-i-morti-sul-lavoro-in-italia-nel-2023-edilizia-la-piu-colpita-fb8d3d9b-8169-418b-9515-f0ebb33cb674.html

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3 febbraio. Bonaccini contro Schillaci: “Conta come il 2 di bastoni con briscola spade”. E lancia sit in sotto ospedali

Durissime le parole del presidente dell’Emilia-Romagna sui tagli alla sanità: “Schillaci ci aveva promesso risorse. Non abbiamo visto un euro. Mancano risorse e personale, dobbiamo alzare il tiro e andare a manifestare davanti agli ospedali”

Agenzia DIRE. BOLOGNA  Il ministro Orazio Schillaci “conta come il due di bastoni quando briscola è spade”. Velato dalla metafora del gioco delle carte è durissimo l’attacco portato dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, all’indirizzo del titolare della delega alla Salute nel Governo Meloni, preso di mira ancora una volta per la carenza di risorse per il servizio sanitario nazionale.

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https://www.dire.it/03-02-2024/1006341-bonaccini-schillaci-tagli-sanita-ospedali/

Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 120

RaiNews LIVE giorno 120

Raid Usa in Siria e Iraq, ma “no a guerra con l’Iran”. Colpiti 8 droni al largo dello Yemen Colpiti decine obiettivi Bombardieri B-1 Usa decollano

Nell’attacco “uccisi civili e personale militare” siriano. Hamas: “Benzina sul fuoco”. Proteste anti Netanyahu a Tel Aviv e Gerusalemme

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/02/stati-uniti-attaccate-4-strutture-in-iraq-e-3-in-siria-ma-non-vogliamo-una-guerra-con-liran-4534b493-3c22-4a67-b6df-8ef8ff27d03d.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel’s war on Gaza live: Clashes in Gaza City despite Israeli all-clear

  • Overnight attacks in the eastern part of Rafah have killed 24 people as an expected Israeli army operation looms.
  • More than one million hungry, cold, and sick displaced Palestinians await Israel’s planned attack on Rafah city with children roaming the streets “looking for scraps of food”.
  • US Central Command says it hit 85 Kataib Hezbollah targets in Syria and Iraq in retaliation against “Iran-affiliated” fighters that killed three US troops in a recent drone attack in Jordan.
  • Deadly US attacks are condemned by officials in Iraq and Syria, as well as Iran.
  • At least 27,238 people have been killed and 66,452 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. The death toll in Israel from the October 7 Hamas attacks stands at 1,139.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/2/3/israels-war-on-gaza-live-us-strikes-drive-fears-of-gaza-war-spillover
https://www.aljazeera.com/news/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish

https://www.aljazeera.com/

3 febbraio. Palestina, 500 in corteo a Teramo

Il video
https://www.ansa.it/abruzzo/videogallery/2024/02/03/palestina-500-in-corteo-a-teramo_9ae4bade-ed33-4dc6-8084-ee698d967446.html

3 febbraio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 710

RaiNews LIVE

Mosca: salgono a 20 i morti per il raid ucraino sulla panetteria nel Luhansk

A fuoco una grande raffineria russa, colpita da droni ucraini. A Mosca protestano le mogli dei soldati, la polizia arresta e rilascia i reporter che le filmavano. Colpita ancora Kryvyi Rih, città natale di Zelensky: migliaia di famiglie al buio

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/02/invasione-russa-giorno-710-11b4dc89-23e9-430d-aff0-f0a791431fcd.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : le point sur la situation

Un bombardement à Lyssytchansk, dans l’Est occupé de l’Ukraine, a fait au moins vingt morts samedi, selon les autorités d’occupation russes, qui attribuent la frappe aux forces de Kiev. Le bilan pourrait encore s’alourdir.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/02/03/en-direct-guerre-en-ukraine-le-point-sur-la-situation_6213472_3210.html

3 febbraio. In Ucraina è troppo facile essere accusati di tradimento

La legge non fa differenze tra chi ha collaborato con l’esercito russo durante l’occupazione e chi ha cercato di sopravvivere: nelle regioni orientali le conseguenze sono pesanti

David Maria De Luca – ilpost.it

All’ingresso del villaggio di Hroza, nella regione ucraina di Kharkiv, un grande manifesto è stato incollato sulla pensilina di cemento dove fermano gli autobus che fanno la spola tra la capitale regionale e la vicina città di Kupiansk. «Gli assassini hanno un nome», è scritto sopra la foto di due mani carbonizzate. Un’altra foto, più piccola, mostra il volto di un giovane sui trent’anni, gli occhi socchiusi e nascosti dall’ombra, un mezzo sorriso sulle labbra. Le lettere che indicano il suo nome, Volodymyr Serhiiovych Mamon, sono macchiate di rosso e la sua fronte è nascosta dalla parola: «Traditore». Un’ultima scritta chiude la composizione in basso: «In cambio dei soldi russi ha ucciso 59 dei suoi vicini».

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https://www.ilpost.it/2024/02/02/collaborazionisti-ucraina/?homepagePosition=10

Trattori a Orte, casello in tilt. Meloni: “I fondi del Pnrr per gli agricoltori saliranno a 8 miliardi” Tensione tra polizia e agricoltori – video

Il leader della protesta: “Nei prossimi giorni ammasseremo i trattori fuori dalla capitale”. Trattori in marcia alle porte di Roma, Orte, in provincia di Reggio Calabria, Abruzzo e a Milano. Aeroporto di Francoforte, disagi per l’accesso allo scalo

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/02/bruxelles-blindata-per-la-protesta-degli-agricoltori-989c51ca-247a-483a-a854-1aece08de6ff.html

Vedi anche: la protesta dei trattori (filmati e notizie dall’Italia e dall’Europa)
https://www.rainews.it/tag?Protesta%20dei%20trattori%7CTag-6e977b6d-2cda-47a0-93f3-97f2e3bc7d99

3 febbraio. Quanto valgono i sussidi europei all’agricoltura

Tra il 2021 e il 2027 sono stati stanziati quasi 390 miliardi di euro, circa il 20 per cento di tutto il bilancio comunitario

Da qualche settimana sono in corso in vari paesi europei, tra cui FranciaGermania e anche Italia, estese proteste organizzate dagli agricoltori, che si sono fatti notare soprattutto perché in molte occasioni hanno bloccato strade e autostrade con trattori e altri mezzi agricoli. Giovedì c’è stata anche una grossa manifestazione vicino ai palazzi delle istituzioni europee a Bruxelles, dove intanto era in corso una seduta straordinaria del Consiglio Europeo.
Gli agricoltori protestano per diversi motivi, che spesso hanno a che fare con la situazione politica e normativa dei vari paesi in cui vivono e lavorano. Le loro richieste sono accumunate da una critica generale nei confronti della Politica agricola comune (PAC), l’insieme di norme che regolano l’erogazione dei fondi europei per l’agricoltura, considerata eccessivamente ambientalista e poco attenta alle necessità dei lavoratori. Storicamente però il settore dell’agricoltura è sempre stato uno dei più sussidiati, e oggi buona parte delle fattorie e delle aziende agricole europee riesce a sostenersi proprio grazie ai fondi europei per l’agricoltura.

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https://www.ilpost.it/2024/02/03/sussidi-ue-agricoltura/?homepagePosition=0

3 febbraio. Che fine hanno fatto i crimini fascisti?

Erico Gobetti – jacobinitalia.it

Il «Giorno del Ricordo» istituito dalla destra per rievocare la tragedia delle foibe serve a nascondere la barbarie di quelli che davvero uccisero intere popolazioni solo per la propria appartenenza

«Non esistono martiri di serie A e vittime di serie B», affermava Matteo Salvini a Basovizza nel 2019, «i bimbi morti nelle foibe e i bimbi di Auschwitz sono uguali». È un’affermazione condivisibile? Cosa si nasconde dietro questa retorica che appiattisce tutte le vittime e tutti i crimini? È normale provare empatia e sofferenza per ogni vita umana spezzata, a prescindere da qualsiasi altra considerazione, ed è ovvio che i tre minorenni uccisi nelle violenze partigiane sul confine orientale meritano, singolarmente, altrettanto rispetto dei milioni di bambini vittime dei crimini nazisti. Tuttavia quella di Salvini è una dichiarazione pubblica che mostra la volontà di equiparare due fenomeni storici. Una volontà peraltro riaffermata in innumerevoli occasioni e da molti altri politici, dalla definizione delle foibe come «la nostra Shoah» alla creazione del mito di Norma Cossetto come «la Anna Frank italiana». Ma perché il paragone fra i crimini nazisti e quelli delle foibe non regge? Perché è davvero inaccettabile, dal punto di vista morale, oltre che storico e politico?

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https://jacobinitalia.it/che-fine-hanno-fatto-i-crimini-fascisti/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=assistiamo-a-un-genocidio


3 febbraio. Monitoraggio Covid. Incidenza in picchiata a 7 casi per 100 mila abitanti. Giù anche i ricoveri. Vaia: “Siamo di fronte alla endemizzazione del SARS-CoV-2”

L’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 3,5% in diminuzione rispetto alla settimana precedente (4,3%). In riduzione anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 1,2%. L’indice Rt scende a 0,57.
 IL REPORT

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https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=119932


3 febbraio. A Parigi si vota per triplicare le tariffe dei parcheggi per i SUV

Un referendum propone di portarle a 18 euro l’ora in centro, nell’ambito di un piano per disincentivare l’uso delle auto

Domenica a Parigi si tiene un referendum sulla proposta di triplicare le tariffe di parcheggio per i modelli di auto più pesanti, ingombranti e inquinanti, da applicare soltanto agli automobilisti non residenti. Dalla fine del 2023 le strade della città sono tappezzate di manifesti con la scritta: «Più o meno SUV a Parigi?». La proposta rientra in un esteso piano approvato dal governo della città e dalla sindaca Anne Hidalgo, del Partito Socialista, per disincentivare l’utilizzo delle auto. Ed è stata promossa, oltre che da gruppi di attivisti, da molti residenti che si erano lamentati per il traffico intenso nelle strade secondarie, la mancanza di spazi verdi e la scarsa sicurezza per i pedoni.

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https://www.ilpost.it/2024/02/03/parigi-referendum-suv/?homepagePosition=2

3 febbraio. Weekend con clima mite, prima che l’inverno si riprenda la scena

Secondo le previsioni del Centro Meteo Italiano, dopo un lungo periodo di stabilità in Italia, il mese di Febbraio segna il primo spartiacque con la stagione primaverile

AGI – L’inverno si riprende la scena con perturbazioni a più riprese in Italia dalla prossima settimana con irruzioni fredde. Secondo le previsioni del Centro Meteo Italiano, dopo un lungo periodo di stabilita’ in Italia, il mese di Febbraio segna il primo spartiacque con la stagione primaverile: arriva un anticiclone in rafforzamento sui settori occidentali del continente con massimi di pressione al suolo che tra Francia e Isole Britanniche. “Febbraio – spiega il Cmi – inizia con condizioni meteo asciutte in Italia ma anche con temperature più vicine alle medie del periodo. Ultimi aggiornamenti che confermano l’espansione verso est del vasto anticiclone che sta ora rimontando sull’Europa occidentale.

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https://www.agi.it/cronaca/news/2024-02-03/weekend-clima-mite-inverno-ritorno-25125644/

Caldo eccezionale dai Pirenei alle Alpi, ma anche in Canada

Sui Pirenei mai prima d’ora sei giorni senza gelo a gennaio, a 2.876 metri d’altitudine. Caldo anche sull’intero arco alpino.

Sei giorni senza scendere sotto zero, a gennaio, non si erano mai verificati al Pic du Midi, negli Alti Pirenei, in Francia. Il luogo in questione è situato a 2.876 metri sul livello del mare: una sommità che ospita un osservatorio astronomico e dei ripetitori televisivi. Da lassù, è possibile ammirare la quasi totalità delle vette della catena pirenaica: dalla costa basca di Biarritz, fino al Massif de Tabe, a sud-est. E d’inverno, il paesaggio è dominato dal bianco della neve.

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https://www.lifegate.it/caldo-eccezionale-pirenei-alpi-canada

Nei prossimi giorni

Meteo – Giorni di Carnevale con il maltempo. Attesa tanta pioggia, neve e vento forte. Primi dettagli

Ulteriori conferme da parte dei modelli previsionali sul cambio di scenario della seconda decade di febbraio. Ricorderete che in un primo momento ci siamo affidati al probabilismo con l’analisi degli scenari meteo possibili ma oggi possiamo iniziare a fare affidamento anche sul determinismo che ci fornisce qualche dettaglio in più per una previsione a 5-6 giorni. Il periodo in esame comprende i giorni 9, 10, 11, 12 e 13 febbraio quindi sostanzialmente i giorni del periodo di Carnevale che va dal Giovedì Grasso (8 febbraio) al Martedì Grasso (13 febbraio).

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https://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/meteo—giorni-di-carnevale-con-il-maltempo–attesa-tanta-pioggia–neve-e-vento-forte–primi-dettagli-715485


3 febbraio. Intervista a Cecilia D’Elia: “Noi ragazzi della Fgci: la Palestina nel cuore e la lotta per Mandela”

«Negli anni 80 non pensavamo di avere dalla nostra il vento della storia. Erano gli anni della rivoluzione conservatrice, di Thatcher e poi Reagan. Eppure abbiamo sperimentato una nuova cultura politica. Ma per fortuna la voglia di cambiare il mondo non si è esaurita con noi»

Umberto De Giovannangeli – unita.it

Della “nuova FGCI” è stata militante e dirigente, prima degli universitari a Roma e successivamente responsabile nazionale delle ragazze comuniste. Un impegno, quello per i diritti delle donne, che Cecilia D’Elia ha portato con sé in ogni passaggio della sua vita politica (fa parte della Direzione nazionale Dem) e parlamentare (in questa legislatura è senatrice, capogruppo PD alla Commissione cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport di Palazzo Madama, Vice presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sui femminicidi).

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https://www.unita.it/2024/02/03/intervista-a-cecilia-delia-noi-ragazzi-della-fgci-la-palestina-nel-cuore-e-la-lotta-per-mandela/


3 febbraio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


3 febbraio. Governo Italiano: i cinque pilastri del Piano Mattei

Istruzione e formazione: gli interventi si prefiggono di promuovere la formazione e l’aggiornamento dei docenti, l’adeguamento dei curricula, l’avvio di nuovi corsi professionali e di formazione in linea con i fabbisogni del mercato del lavoro e la collaborazione con le imprese, coinvolgendo in particolare gli operatori italiani e sfruttando il ‘modello’ italiano delle piccole e medie imprese.

Agricoltura: gli interventi saranno finalizzati a diminuire i tassi di malnutrizione; favorire lo sviluppo delle filiere agroalimentari; sostenere lo sviluppo dei bio-carburanti non fossili. In questo quadro si ritengono fondamentali lo sviluppo dell’agricoltura familiare, la salvaguardia del patrimonio forestale e il contrasto e l’adattamento ai cambiamenti climatici tramite un’agricoltura integrata.

Salute: gli interventi puntano a rafforzare i sistemi sanitari, migliorando l’accessibilità e la qualità dei servizi primari materno-infantili; a potenziare le capacità locali in termini di gestione, formazione e impiego del personale sanitario, della ricerca e della digitalizzazione; sviluppare strategie e sistemi di prevenzione e contenimento delle minacce alla salute, in particolare pandemie e disastri naturali.

Energia: l’obiettivo strategico è rendere l’Italia un hub energetico, un vero e proprio ponte tra l’Europa e l’Africa. Gli interventi avranno al centro il nesso clima-energia, punteranno a rafforzare l’efficienza energetica e l’impiego di energie rinnovabili, con azioni volte ad accelerare la transizione dei sistemi elettrici, in particolare per la generazione elettrica da fonti rinnovabili e le infrastrutture di trasmissione e distribuzione. Il piano prevede, inoltre, lo sviluppo in loco di tecnologie applicate all’energia anche attraverso l’istituzione di centri di innovazione, dove le aziende italiane potranno selezionare start-up locali e sostenere così l’occupazione e la valorizzazione del capitale umano.

Acqua: gli interventi riguarderanno la perforazione di pozzi, alimentati da sistemi fotovoltaici; la manutenzione dei punti d’acqua preesistenti; gli investimenti sulle reti di distribuzione; e le attività di sensibilizzazione circa l’utilizzo dell’acqua pulita e potabile.
Tutti questi pilastri sono interconnessi tra loro con gli interventi sulle infrastrutture, generali e specifiche in ogni ambito.
https://www.governo.it/sites/governo.it/files/Piano_Mattei_cinque_pilastri.pdf

3 febbraio. Piano Mattei? Africa già occupata

Il progetto italiano che difficilmente sarà targato Ue a confronto con le mosse di Cina, Russia e Turchia per mettere le mani sul continente. L’analisi dell’africanista Matteo Giusti

Simona Ciaramitaro – collettiva.it

Il già debole Piano Mattei del governo Meloni non può avere vita lunga senza il sostegno politico ed economico dell’Unione europea. Un sostegno che incontra ostacoli per gli equilibri interni alla stessa Ue. Questo e molto altro nell’intervento, ai microfoni di Collettiva.it, di Matteo Giusti, africanista, scrittore e giornalista. Un’analisi che ci porta dal Piano ai riassetti internazionali nei quali si inserisce, giocati proprio sul continente africano e sui diritti dei suoi abitanti.  

continuazione e video in
https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/piano-mattei-africa-gia-occupata-dipoo1zf

Piano Mattei: le voci dei missionari in Africa. “Qui i problemi sono altri”

Ilaria De Bonis – agensir.it

I pareri di don Davide Marcheselli, sacerdote diocesano bolognese associato ai saveriani in sud-Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, e di fra Ettore Marangi, francescano, in missione a Nairobi (Kenya). Progetto “fumoso”, “servirebbero grandi investimenti”

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https://www.agensir.it/mondo/2024/02/01/piano-mattei-le-voci-dei-missionari-in-africa-qui-i-problemi-sono-altri/

Leggi anche
https://altreconomia.it/il-vero-volto-del-piano-mattei-per-lafrica/


3 febbraio. Stellantis, poca chiarezza per Melfi

Allarme della Fiom Basilicata: “Le ricadute sull’indotto e sulla logistica ormai fatti reali.” Nei prossimi giorni si svolgeranno le assemblee con i lavoratori

Per lo stabilimento Stellantis di Melfi (Potenza), “manca un quadro chiaro rispetto all’acquisizione delle commesse e la riduzione dei turni sta mettendo in crisi tutti i lavoratori sia dal punto di vista salariale che della sicurezza”. Lo ha scritto in una nota la segreteria regionale della Basilicata della Fiom, Giorgia Calamita.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/stellantis-poca-chiarezza-per-melfi-jnzm7zr6

3 febbraio. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

Quello che sei per me è inutile spiegarlo con parole. Con le note proverò. Cercando nuove convergenze, nuova storia.

Questo concerto non era solo un concerto, ma parte della nostra lotta contro il tempo. Contro un tempo di logoramento e inganni. Dopo il 31 dicembre, loro hanno iniziato di nuovo a licenziarci senza licenziarci: minacciano di non pagare gli stipendi e mandano per le lunghe la discussione sul piano sociale alternativo ai licenziamenti. Hanno già bruciato gennaio, senza che niente accadesse. Loro sanno che ogni giorno per noi è fatica, per loro è stagnazione. E nella stagnazione, loro vincono.
Noi invece non possiamo stare fermi. Ed è per quello che siamo tornati a pianificare iniziative. E, che si tratti di un concerto, di un’assemblea o di una manifestazione, ogni nostra iniziativa non sarebbe possibile senza la nostra rete solidale. Noi non siamo autosufficienti: se voi convergete, noi spingiamo, e noi spingiamo perché voi convergiate.
Il messaggio che vi abbiamo dato ieri sera è questo: continuate a tenerci le mani, perché se non troviamo la forza di fare evolvere la difesa di Gkn in una lotta per l’intervento pubblico e la fabbrica socialmente integrata, noi cadremo.

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https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid033LivXNtGLb6TvKHTr798nNEDqs8vbDo87hbfTKTTtVvTwG8MYsbvmKLcwJrvFo9Kl

2 febbraio

2 febbraio: le notizie di Radio Popolare

La situazione disperata a Rafah, le dimissioni di Vittorio Sgarbi e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 2 febbraio 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Le Nazioni Unite hanno definito Rafah una “pentola a pressione di diperazione pronta ad esplodere”. Il padre Ilaria Salis e La Russa si sono incontrati oggi a Milano e hanno concordato una posizione per riuscire ad arrivare presto al ritorno della donna in Italia. Vittorio Sgarbi ha annunciato le sue dimissioni da sottosegretario alla cultura. L’università di Padova ha conferito la laurea alla memoria in ingegneria biomedica a Giulia Cecchettin. La pista da bob a Cortina sarà costruita, lo afferma l’azienda che ha vinto l’appalto.

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-venerdi-2-febbraio/

Sgarbi: “Mi dimetto da sottosegretario”. Poi l’accusa a Sangiuliano: “Ha ricevuto lettere anonime che ha mandato all’Antitrust”

Agenzia DIRE – “Adesso sono solo Sgarbi, non sono più sottosegretario. Comunico ai giornalisti che mi dimetto con effetto immediato e scriverò una lettera a Meloni“. Queste le parole dell’ormai ex sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, pronunciate dal palco de ‘La Ripartenza, liberi di Pensare’ di Nicola Porro.
“Mi dimetto- osserva- e lo faccio per voi. L’Antitrust ha mandato una molto complessa e confusa lettera dicendo che, avendo accolto due lettere anonime, che ha inviato all’Antitrust il ministro della Cultura, in cui c’era scritto che io non posso fare una conferenza da Porro”, conclude.

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https://www.dire.it/02-02-2024/1006102-sgarbi-annuncia-mi-dimetto-da-sottosegretario-con-effetto-immediato/

2 febbraio. Orbán piegato sui soldi a Kiev, l’asse con Meloni insidiato dal caso Salis

L’Ucraina avrà i 50 miliardi che l’Unione europea le aveva promesso e che Viktor Orbán aveva bloccato con il suo veto. Tutti contenti, tra Bruxelles, Kiev e pure Roma, dove Giorgia Meloni non ha perso un minuto a intonare il ritornello dell’Italia “protagonista” nella soluzione di una delle tante crisi europee. In realtà, come vedremo tra un po’, c’è stato ben altro che l’amicizia tra l’ungherese e l’italiana a sbloccare la situazione. E poi la presidente del Consiglio non ha molti motivi per festeggiare perché rischia di pagare salatissimo anche su un altro piano, quello dello scandalo internazionale provocato dall’orrore delle immagini di Ilaria Salis trascinata nel tribunale di Budapest incatenata come una bestia, il prezzo della sua improvvida amicizia con il discusso leader ungherese. Chi crede nella tutela dei princìpi europei, invece, un motivo di vera soddisfazione ce l’ha. Quel che è successo ieri al vertice straordinario sul bilancio convocato dopo che l’ungherese aveva mandato a monte con il suo veto quello ordinario del dicembre scorso è la dimostrazione del fatto che le istituzioni comunitarie sono in grado, se lo vogliono davvero, di mettere in condizioni di non nuocere chi di quei princìpi fa carta straccia.

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https://www.strisciarossa.it/orban-piegato-sui-soldi-a-kiev-lasse-con-meloni-insidiato-dal-caso-salis/

A proposito del “caso” Salis

Luigi Travaglia – ilmanifesto.it

DIETRO LE SBARRE. In carcere ogni oggetto è uno strumento ed ogni strumento è un rifugio. Le cassette della frutta impilate diventano comodini, le scatolette del tonno coltelli, i cartoni delle banane scaffali […]

In carcere ogni oggetto è uno strumento ed ogni strumento è un rifugio. Le cassette della frutta impilate diventano comodini, le scatolette del tonno coltelli, i cartoni delle banane scaffali per l’armadietto, gli elastici delle mutande lacci per tenere insieme i pezzi di uno sgabello rotto.
La creatività dei detenuti, di chi non può avere ciò di cui ha bisogno, lavora per trasformare oggetti inutili in oggetti utili.
La sfida quotidiana contro tutte le oppressioni che siamo costretti ad abitare ha i suoi strumenti proprio in quegli oggetti attraverso i quali si incarna un’idea di normalità. In cella ogni oggetto ha tante vite, ognuna delle quali esplica una funzione fondamentale per evadere il tempo. Tutto ciò che di materiale ci passa per le mani può contribuire a riscrivere l’ordine delle giornate.

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https://ilmanifesto.it/la-disumanita-che-da-fuori-non-si-vede

Luigi Travaglia è un nome di fantasia dietro il quale si nasconde uno dei 60.166 detenuti nelle carceri italiane.

2 febbraio. Il crimine di Ilaria Salis: essere antifascista

Sergio Labate – volerelaluna.it

Forse non bisognerebbe farsi distrarre dai rumori di fondo. Che sono assordanti e maledetti e segnano i tempi. Ma noi dovremmo per prima cosa imparare a stare lì, dentro le cose. C’è una donna e c’è una poliziotta e tra loro c’è un guinzaglio. Fermare le cose e le parole. Fermare l’immagine: c’è una donna incatenata e tenuta al guinzaglio. E ricordare, per esempio la foto celebre di Guantanamo che in un istante frantumò il mito americano della guerra giusta e dell’impero del bene. C’era una donna anche lì – Lynndie England il suo nome – e anche lei teneva al guinzaglio un essere umano.

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https://volerelaluna.it/controcanto/2024/02/02/il-crimine-di-ilaria-salis-essere-antifascista/

Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 119

RaiNews LIVE giorno 119

Raid Usa in Siria e Iraq: colpiti 85 obiettivi. Biden: “La nostra risposta continuerà”

Pentagono: “Gli Stati Uniti hanno colpito unità iraniane d’elite e milizie alleate di Teheran”. Si tratta per la tregua: tra le richieste di Hamas per l’accordo anche il rilascio di Barghouti. Onu: “Rafah è una pentola a pressione di disperazione”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/02/il-qatar-passi-avanti-verso-una-tregua-biden-sanziona-4-coloni-israeliani-2dba25b1-b384-42da-879a-30fb692d5a38.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel’s war on Gaza live: Rafah’s displaced brace for Israeli offensive

  • UNICEF says about 17,000 children in Gaza are unaccompanied or have been separated from their families during the conflict.
  • More than one million displaced Palestinians fear a new Israeli military onslaught after the Israeli defence minister pledged to attack Rafah, an area once described as a “safe zone”.
  • Gaza’s Health Ministry says 112 Palestinians have been killed and 148 wounded during the past 24 hours.
  • Israeli officials dismiss concerns over settler violence against Palestinians in occupied West Bank after US sanctions four Israeli settlers for their role in undermining “peace, security, and stability”.
  • At least 27,131 people have been killed and 66,287 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. The revised death toll in Israel from the October 7 Hamas attacks stands at 1,139.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/2/2/israels-war-on-gaza-live-israel-downplays-settler-violence-in-west-bank
https://www.aljazeera.com/news/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish

https://www.aljazeera.com/

2 febbraio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 709

RaiNews LIVE

Due cooperanti di un’ong svizzera morte a nord di Kherson. Droni russi, a Kryvyi Rih 40 mila al buio

Corte dell’Aja: avanti sull’esame di alcune accuse ucraine a Mosca relative alla convenzione sul genocidio. Presidenziali in Russia, secondo la commissione elettorale ci sono irregolarità nelle firme raccolte dal candidato no-war Boris Nadezhdin

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/02/il-senato-usa-votera-il-pacchetto-di-aiuti-allucraina-la-prossima-settimana-invasione-russa-giorno-709-3ca73f33-69e7-449d-9d66-7cb89deb686c.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : deux humanitaires français tués dans une frappe russe ; le parquet antiterroriste ouvre une enquête

Après la mort des deux Français jeudi à Beryslav, le PNAT a ouvert une enquête pour « crimes de guerre » et « atteinte volontaire à la vie d’une personne protégée par le droit international humanitaire », notamment. Paris dénonce un acte de « barbarie » de Moscou.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/02/02/en-direct-guerre-en-ukraine-deux-humanitaires-francais-tues-dans-une-frappe-russe-le-parquet-antiterroriste-ouvre-une-enquete_6213472_3210.html

2 febbraio. CasaPound alla partita tra licei dà la caccia agli antifascisti: “Minacciati e inseguiti con i bastoni”

La scorsa domenica una partita tra studenti del liceo Virgilio e del liceo Kennedy a Magliana è finita con la caccia agli antifascisti scatenata dai militanti del Blocco Studentesco. Minacce con catene, bastoni e anche una pistola scacciacani

Valerio Renzi – fanpage.it

La scorsa domenica si è tenuta a partita di calcio tra gli studenti del liceo Kennedy di Monteverde e quelli del liceo Virgilio. Da una parte la squadra dei “monteverdini”, dall’altra i calciatori della squadra del noto liceo del centro della capitale, con diversi giovani che militano nel collettivo di sinistra. Il campo è quello di Pian Due Torri vicino a Magliana.

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https://www.fanpage.it/roma/casapound-alla-partita-tra-licei-da-la-caccia-agli-antifascisti-minacciati-e-inseguiti-con-i-bastoni/

2 febbraio. Busto, lite sul saluto romano di Lattuada. Il sindaco: «Non sono il suo badante»

BUSTO ARSIZIO – Anche il saluto romano di Checco Lattuada, oltre al caso dei derivati, surriscalda il dibattito della prima seduta del consiglio comunale del 2024. È il segretario del Pd Paolo Pedotti a portare sala esagonale il caso del post sui social dell’ex consigliere ed ex dirigente di Fratelli d’Italia (una sua foto di trent’anni fa in montagna con il braccio alzato pubblicata la sera della Giornata della Memoria), chiedendo di «condannare politicamente il gesto». Ma il sindaco Emanuele Antonelli non ci sta: «Non prendo le distanze. Sono suo amico, non il suo badante. Ma voi smettetela di pensare al fascismo». E la maggioranza si schiera in difesa di Lattuada.

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https://www.malpensa24.it/busto-lite-sul-saluto-romano-di-lattuada-il-sindaco-non-sono-il-suo-badante/?cn-reloaded=1

2 febbraio. C’è qualcosa di nuovo sotto il sole: Askatasuna e il futuro dei centri sociali

Succede, incredibilmente, a Torino, da anni agli onori della cronaca come laboratorio di repressione capillare e ottusa del dissenso e della protesta sociale (https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/10/10/violenze-di-polizia-a-torino-una-tradizione-sabauda/).

Livio Pepino – volerelaluna.it

Askatasuna, il centro sociale più noto e frequentato della città, attivo dagli anni ’90 in un ex asilo occupato, fulcro di attività sociali e di eventi culturali e musicali, politicamente impegnato su molti fronti (dalla lotta per la casa all’opposizione al Tav), portatore di una forte carica antagonista e sempre in prima linea nelle manifestazioni cittadine, destinatario di continue cure delle forze di polizia (con frequenti perquisizioni e arresti di suoi aderenti) e della Procura della Repubblica (da ultimo, addirittura con una contestazione di associazione a delinquere, peraltro tuttora sub iudice), immancabilmente indicato dalla stampa cittadina come responsabile di ogni disordine avvenuto a Torino e in Val Susa, è al centro dell’attenzione per ragioni diverse da scontri, repressione e processi. Il 30 gennaio, infatti, la Giunta comunale torinese ha approvato una delibera con la quale lo stabile occupato dal centro sociale viene individuato come “bene comune” da assoggettare a un “governo condiviso” con un gruppo informale di cittadini e cittadine rappresentativo anche degli attuali occupanti e si dà il via a una fase di “co-progettazione” finalizzata a mettere l’edificio in condizioni di sicurezza e di maggior agibilità per attività sociali, culturali e ricreative utili al territorio. Fuori dal burocratese, è l’avvio di un processo di legalizzazione di Askatasuna.

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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2024/02/02/ce-qualcosa-di-nuovo-sotto-il-sole-askatasuna-e-il-futuro-dei-centri-sociali/

2 febbraio. Un ostello solidale per i braccianti della piana di Gioia Tauro. Dambe so significa dignità e si legge speranza

Agenzia PRESSENZA – Esiste un posto di speranza in Calabria. A San Ferdinando, nella piana di Gioia Tauro, prosegue per il terzo anno il progetto  “Dambe so” lanciato dalla Federazione delle Chiese Evangeliche (Fcei). Dambe so, che in bambarà, una lingua dell’Africa occidentale, significa  “casa della dignità”, è un progetto pionieristico che mira a liberare i lavoratori stagionali dai ghetti della Piana di Gioia Tauro dall’emergenza abitativa, che costringe centinaia di braccianti agricoli a vivere in baraccopoli o tendopoli di (s)fortuna, prive di qualsiasi livello minimo di sicurezza e di decenza. Sono innumerevoli gli episodi di braccianti morti per il freddo o per il fuoco in incidenti che li sorprendono nel sonno, morti senza diritti e senza dignità.

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https://www.pressenza.com/it/2024/02/dambe-so-significa-dignita-e-si-legge-speranza/

2 febbraio. Percezione della corruzione, Italia al 42° posto su 180 Paesi

Agenzia PRESSENZA – Transparency International ha pubblicato  l’edizione 2023 dell’Indice di Percezione della Corruzione (CPI), confermando il punteggio di 56 per l’Italia e collocando il nostro Paese al 42° posto nella classifica globale dei 180 Paesi oggetto della misurazione. L’anno precedente l’Italia occupava il 41° posto, mantenendosi quindi sostanzialmente stabile. L’Indice di Percezione della Corruzione elaborato annualmente da Transparency International classifica i Paesi in base al livello di corruzione percepita nel settore pubblico, attraverso l’impiego di 13 strumenti di analisi e di sondaggi rivolti ad un pubblico di esperti. Il punteggio finale è determinato in base ad una scala che va da 0 (alto livello di corruzione percepita) a 100 (basso livello di corruzione percepita).
Vent’anni dopo l’adozione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, il progresso rimane limitato, con la maggior parte dei Paesi che ha fatto pochi progressi nell’affrontare la corruzione del settore pubblico: oltre i due terzi dei Paesi ottengono infatti un punteggio inferiore a 50 su 100: più dell’80% della popolazione mondiale vive in Paesi con un CPI al di sotto della media globale di 43.

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https://www.pressenza.com/it/2024/02/percezione-della-corruzione-italia-al-42-posto-su-180-paesi/

2 febbraio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

2 febbraio. Meno lavoro stabile, più lavoro a termine e precario

I dati Istat confermano una vivacità del mercato senza analizzare la qualità: crescono i contratti a tempo determinato e poveri, diminuiscono quelli buoni

Patrizia Pallara – collettiva.it

La nuova infornata di statistiche sull’occupazione è stata come sempre accompagnata dalle parole trionfalistiche del governo sulle sue politiche, anche questa volta condite da una grande dose di propaganda. Partiamo dai dati, che presentano certamente elementi positivi rispetto all’aumento dell’occupazione e al calo della disoccupazione. Ma solo in termini numerici, cioè con un mero calcolo aritmetico, senza analizzare il come e il cosa.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/meno-lavoro-stabile-piu-lavoro-a-termine-e-precario-rk4r3rer

2 febbraio. Bonus Mamma 2024, i requisiti e come richiederlo: l’incentivo per le lavoratrici con 2 figli

Una circolare dell’Inps sblocca definitivamente il bonus mamme per il 2024. Potranno richiederlo le mamme lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato con almeno due figli. Si tratta di una delle misure contenute nella legge di Bilancio per rilanciare le politiche di natalità, uno dei cavalli di battaglia del governo Meloni. La circolare chiarisce anche le disposizioni sul mese di gennaio: il bonus sarà pagato anche per il primo mese del 2024.

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https://www.unita.it/2024/02/02/bonus-mamma-2024-requisiti-come-richiederlo-incentivo-lavoratrici-2-figli/


2 febbraio. La rivolta dei trattori

William Bouchardon – jacobinitalia.it

In Francia, gli agricoltori guidano i loro trattori verso Parigi e i media parlano di ribellione rurale. Ma questa etichetta nasconde il conflitto tra piccoli e grandi produttori

Durante l’autunno, gli abitanti delle campagne francesi hanno visto stravolgere i cartelli all’ingresso dei loro comuni e moltiplicare gli striscioni che esprimevano il disagio degli agricoltori. Nelle prefetture e sottoprefetture rurali, la comunità agricola ha messo in campo il suo solito repertorio di azioni: parate di trattori, scarico di letame davanti agli edifici ufficiali, azioni di «carrello libero» o lancio di uova contro i supermercati accusati di fare profitti troppo alti… Eppure i media nazionali hanno dato poco spazio a queste manifestazioni. Se i telegiornali nazionali e internazionali erano occupati in quel periodo, il fatto che Parigi non sia stata interessata da alcuna manifestazione, unito a un certo disprezzo per i «bifolchi» della campagna, spiega senza dubbio in parte anche questo scarso interesse dei media.

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https://jacobinitalia.it/la-rivolta-dei-trattori/

2 febbraio. Per cosa protestano gli agricoltori italiani

Le manifestazioni con i trattori sono accompagnate da molte richieste, tra cui una revisione completa delle politiche europee e limitazioni per i “cibi sintetici”

Le proteste degli agricoltori sono arrivate anche in Italia, dopo che si sono diffuse già da inizio gennaio in diversi paesi europei, tra cui Germania e Francia. Dal weekend del 27 e del 28 gennaio alcune centinaia di agricoltori stanno bloccando con i loro trattori diverse strade e caselli autostradali in varie parti del paese, da Nord a Sud.

Nella maggior parte dei casi le proteste sono organizzate da gruppi di attivisti o piccole associazioni, che agiscono in modo indipendente ma hanno alcune posizioni comuni: criticano le politiche agricole europee, considerate eccessivamente ambientaliste e poco attente alle necessità dei lavoratori, sono contrari ai cosiddetti “cibi sintetici” e chiedono al governo italiano di mantenere alcune agevolazioni fiscali a favore degli imprenditori agricoli, che sono in difficoltà a causa dell’aumento dei costi di produzione.

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https://www.ilpost.it/2024/02/02/proteste-agricoltori-italia-richieste/

Vedi anche: la protesta dei trattori (filmati e notizie dall’Italia e dall’Europa)
https://www.rainews.it/tag?Protesta%20dei%20trattori%7CTag-6e977b6d-2cda-47a0-93f3-97f2e3bc7d99

2 febbraio. Agricoltori, costi alle stelle e filiera ingorda

Mentre i trattori bloccano Bruxelles contro il Green Deal, in Italia le ragioni sono diverse: l’aumento delle materie prime e una distribuzione che fagocita i guadagni

Patrizia Pallara – collettiva.it

La protesta degli agricoltori è arrivata a Bruxelles: un migliaio di trattori ha bloccato le strade della capitale, è approdato davanti ai palazzi del potere europeo per chiedere soluzioni concrete, creando momenti di tensione, con roghi, lancio di bottiglie e uova, abbattimento di una scultura storica. Dopo le mobilitazioni in Francia, Germania, Polonia, Romania, Belgio, Italia e Spagna, la Commissione aveva provato a contenere il malcontento facendo concessioni su due delle principali rivendicazioni, che mettono sotto accusa la nuova Pac, la politica agricola comunitaria: una deroga agli obblighi di messa a riposo dei terreni per il 2024 e un meccanismo per limitare le importazioni dall’Ucraina.

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https://www.collettiva.it/copertine/italia/agricoltori-costi-alle-stelle-e-filiera-ingorda-yl7pkgvf

2 febbraio. Agricoltura, la protesta della Sardegna pronta a spostarsi a Roma

“Abbiamo deciso di organizzarci e salire a Roma per chiedere un incontro al ministro Francesco Lollobrigida”

Agenzia DIRE – La rabbia dei pastori e agricoltori sardi lascerà a breve l’isola, per approdare a Roma e bussare alle porte del ministero dell’Agricoltura.
Un corteo di otto trattori, scortato dalla polizia municipale, ha attraversato nel tardo pomeriggio le principali arterie di Cagliari– tra cui via Dante e via Roma, nel lato non chiuso dai cantieri- per poi far ritorno al presidio permanente nel porto, dove continua il blocco “a singhiozzo” dei tir in entrata e uscita dallo scalo. Dopo aver sfilato oggi con i trattori lungo le principali arterie del capoluogo i leader dei movimenti delle campagne che guidano da giorni la protesta contro le politiche comunitarie, sono pronti ad alzare il livello della contestazione.

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https://www.dire.it/02-02-2024/1006152-agricoltura-la-protesta-della-sardegna-pronta-a-spostarsi-a-roma/


2 febbraio. La Grande Bologna per il Lavoro e l’Innovazione – Stati Generali dell’Industria bolognese

Il sindaco Matteo Lepore lancia l’idea di un Tavolo per il lavoro e l’abitare, a sostegno della competitività del sistema produttivo locale, per garantire a lavoratrici e lavoratori in contrasto al cosiddetto lavoro-povero

l sistema economico metropolitano ha dimostrato di avere gli anticorpi per superare crisi e difficoltà e rafforzare la propria capacità competitiva. Transizione digitale, conoscenza e nuove catene del valore sono al centro delle trasformazioni in atto.
Tuttavia, la Bologna dell’innovazione vede l’emergere di nuove contraddizioni e l’acuirsi di problemi sociali che ancora non trovano risposta. Serve quindi una rinnovata alleanza tra istituzioni, imprese e lavoro, per guidare lo slancio produttivo.
Per tutto questo, Città metropolitana e Regione Emilia-Romagna hanno promosso gli Stati generali dell’Industria bolognese, quale momento di confronto fondamentale per disegnare – uniti – un ecosistema che generi valore e insieme lavoro dignitoso.
Durante l’incontro di venerdì 2 febbraio (Auditorium Biagi di Salaborsa), a cui hanno partecipato istituzioni, imprese, associazioni di categoria e sigle sindacali, sono stati affrontati diversi temi, tra cui:
· la ridefinizione delle catene del valore di fronte alle sfide della competitività, della transizione digitale e ambientale, delle esigenze del mercato globale;
·    il ruolo del lavoro come motore di sviluppo, in un contesto di polarizzazione fra alte e basse professionalità, di digitalizzazione delle funzioni produttive, di rischio di perdita di qualità del lavoro in alcuni settori;
·  le nuove frontiere dell’innovazione nella città del Tecnopolo Manifattura, e le sfide delle transizioni, dell’attrattività, della formazione;
·  il lavoro dignitoso come strumento di vita libera, per fornire gli strumenti necessari ad un’esistenza serena, a partire dalle necessità abitative.

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https://www.bolognametropolitana.it/Home_Page/Archivio_news/001/grande_bologna_lavoro_innovazione_streaming


Giorgio Sbordoni – collettiva.it

“In Campania il settore dell’automotive, a partire da Stellantis, occupa quasi 10000 addetti, distribuiti principalmente sui territori di Napoli e di Avellino e con ricadute occupazionali sull’intera regione se consideriamo tutto l’indotto. Quanto dichiarato ieri dall’Ad di Stellantis, Tavares, circa l’esubero di personale allo stabilimento GB Vico di Pomigliano è estremamente preoccupante, perché getta pesanti ombre sul futuro industriale e occupazionale”. Ad affermarlo, in una nota, Massimiliano Guglielmi, segretario generale Fiom Campania, Mauro Cristiani, segretario generale Fiom Napoli, e Giuseppe Morsa, segretario generale Fiom Avellino.
e/lavoro/ricci-cgil-napoli-e-campania-pomigliano-a-rischio-4500-ff9rk9ee

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Stellantis, ora intervenga lo Stato



2 febbraio. Il ricordo di Modesta, l’homeless che aveva i pidocchi e non fu soccorsa a Termini

La 71enne morì il 31 gennaio 1983 davanti alla stazione, dopo ore di agonia, perché il personale a bordo di un’ambulanza si rifiutò di portarla in ospedale

AGI – Una cerimonia per ricordare Modesta Valenti, la 71enne donna senza dimora che il 31 gennaio 1983 morì davanti alla stazione Termini, dopo ore di agonia, perché essendo sporca e aveva i pidocchi, il personale a bordo di una ambulanza si rifiutò di portarla in ospedale. La targa c’era già sulla parete per una commemorazione di anno in anno, ma ora quella targa ha una sua dignità anche luminosa, così da essere ancor più un monito e un invito alla solidarietà

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https://www.agi.it/cronaca/news/2024-02-02/ricordo-homeless-modesta-valenti-morta-stazione-termini-25114758/


1 febbraio

1 febbraio. Schiacciato da un furgone mentre lavorava sul Po: morto un operaio sessantenne

È stato investito e probabilmente schiacciato da un furgone con cisterna un operaio sessantenne morto mentre stava lavorando della zona golenale del Po, in provincia di Ferrara. L’uomo era impegnato nell’abbattimento di alcuni pioppi e nel rimboschimento di un’area privata. L’incidente è avvenuto verso le 8:45 di giovedì: l’operaio stava rifornendo un trattore quando è stato schiacciato dal mezzo.
Sul luogo sono intervenuti i carabinieri, lo Spisal – il Servizio di prevenzione infortuni sul lavoro dell’Asl – e anche i sanitari del 118, che però non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sono in corso le indagini per ricostruire la dinamica esatta dell’accaduto.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/02/01/schiacciato-da-un-furgone-mentre-lavorava-sul-po-morto-un-operaio-sessantenne/7430245/

1 febbraio: le notizie di Radio Popolare

I progressi per un cessate il fuoco, il via libera dall’UE ai nuovi aiuti per l’Ucraina e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di giovedì 1 febbraio 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Gli Stati Uniti avrebbero approvato i piani per attaccare obiettivi iraniani, tra cui personale e strutture, in Iraq e Siria. Oggi intanto al ministero della difesa di Tel Aviv si è riunito il gabinetto di guerra, al quale seguirà una riunione del gabinetto di sicurezza nazionale. I 27 paesi dell’Unione Europea hanno dato il via libera alla revisione del bilancio 2021-2027 che prevede un pacchetto di aiuti all’Ucraina di 50 miliardi di euro. L’amministratore delegato di Stellantis, il gruppo nato dalla fusione di Fiat-Chrysler e Peugeot, ha detto che le fabbriche italiane della società sono a rischio “se non si danno sussidi per l’acquisto di veicoli elettrici”.

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-giovedi-1-febbraio/


1 febbraio. Ilaria Salis, nuova lettera dopo l’udienza in catene: “Interrogata e costretta a firmare un verbale in ungherese”

Ilaria Salis, la 39enne italiana da undici mesi reclusa in una prigione di Budapest, in Ungheria, dopo l’udienza di lunedì 29 gennaio in cui è apparsa incatenata in tribunale è è stata interrogata dal personale del carcere dove è detenuta in merito alle sue condizioni detentive e alla fine le è stato fatto firmare un verbale delle sue parole redatto in lingua ungherese.

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Adriano Sofri. Piccola Posta
Il privilegio di avere ancora le mani e i ricordi

Foto ANSA

Leggo: “Il nostro sistema nervoso è composto da milioni di cellule” e penso che se avessi letto: “… è composto da miliardi di cellule”, non avrei battuto ciglio. Non so niente, sono inutile. Leggo: “Si potrà scrivere sul pc senza le mani”. So rallegrarmi per quello che significherà per chi è privato dell’uso delle mani. Poi mi viene in mente che almeno questo era già possibile, da un bel po’. Un impianto cerebrale che controlli un macchinario esterno capace di scrivere o dire quello che uno pensa è molto vicino a un cervello rassegnato a scrivere e dire quello che il macchinario pensa. Infine: la constatazione della mia inettitudine deve influire sulla sensazione che Elon Musk sia una delle più grosse teste di cazzo del mondo?

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https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2024/02/01/news/il-privilegio-di-avere-ancora-le-mani-e-i-ricordi-6165536/

Chi è Gabriele Marchesi il 23enne antagonista coindagato di Ilaria Salis. È ai domiciliari in Italia e l’Ungheria ne chiede la consegna

Non c’è solo solo Ilaria Salisl’antifascista italiana detenuta in Ungheria perché accusata di una aggressione a due neonazisti, a essere nel mirino della giustizia ungherese. Gabriele Marchesi, 23 anni, milanese, è imputato con lei nel procedimento sui presunti scontri a Budapest dell’11 febbraio 2023 in occasione del Giorno dell’onore (in cui i gruppi di estrema destra celebrano la “resistenza” dei nazisti tedeschi e ungheresi all’Armata Rossa). Anche Marchesi è accusato di aver aggredito i neonazisti: ma il giovane è agli arresti domiciliari a Milano perché destinatario di un mandato di arresto ungherese.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/02/01/chi-e-gabriele-marchesi-il-23enne-antagonista-coindagato-di-ilaria-salis-e-ai-domiciliari-in-italia-e-lungheria-ne-chiede-la-consegna/7429855/

1 febbraio. Non solo Ilaria Salis, in Romania un ragazzo siciliano nel carcere-inferno

Filippo Mosca, 29 anni, condannato a 8 anni e 3 mesi: “Intervenga la Farnesina”

Agenzia DIRE – “Intervenga la Farnesina, intervenga lo Stato a porre fine a questa agonia”. Sono le parole dell’avvocata Armida Decina, chiamata a difendere Filippo Mosca, 29 anni, recluso nel carcere romeno di Porta Alba. Le condizioni di detenzione sono pietose, raccontano i familiari: topi, pulci, sovraffollamento e denutrizione.
Mosca, originario di Caltanissetta, è stato condannato a otto anni e tre mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Il team difensivo parla di prove inesistenti e traduzioni fantasiose.
Una condanna studiata a tavolino, senza un prova che potesse portare non solo ad una condanna ma ad una condanna pesantissima, 8 anni e 3 mesi- ragiona l’avvocata Decina- Da otto mesi Filippo è detenuto in Romania, in condizioni degradanti e non umane. Subisce soprusi giornalmente. Intervenga la Farnesina, intervenga lo Stato a porre fine a questa agonia. Aiutiamo Ornella, la mamma, in questa battaglia”.
https://www.dire.it/01-02-2024/1005556-detenuto-carcere-romania-filippo-mosca-come-ilaria-salis/



Può la Costituzione reggere l’urto a cui è sottoposta?

Matteo Losana – volerelaluna.it

Già trent’anni fa, Alfonso Di Giovine e Mario Dogliani denunciavano la crisi profondissima nella quale il principio democratico era sprofondato. L’idea di una democrazia anche sostanziale, intrisa di principi di giustizia materiale che reclamano attuazione, cominciava a mostrare la corda, incalzata da un’idea di democrazia sempre più minima e formale, tutta ripiegata sulle regole procedurali attraverso cui possono essere assunte le decisioni collettive. Da una democrazia davvero «emancipante» – sintetizzavano gli autori nel titolo del loro contributo, citando Giuseppe Cotturri – si stava scivolando verso una più modesta «democrazia senza qualità». Come noto, dietro il minimalismo democratico c’è l’idea schumpeteriana della democrazia come un mercato, dominato dalla competizione per il consenso. Un’idea che, cadendo anch’essa nella trappola ideologica dalla quale vorrebbe sfuggire, assume come acquisite condizioni materiali tutt’altro che realizzate: l’effettiva uguaglianza dei voti; un’opinione pubblica genuinamente formata; un sistema di partiti effettivamente rappresentativi dei bisogni e degli interessi presenti nella società. Ma soprattutto si tratta di un’idea che ha contribuito a espungere – o quantomeno allontanare – dall’orizzonte delle nostre democrazie il compito di trasformare la società nella direzione emancipante tracciata dai principi costituzionali.

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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2024/02/01/puo-la-costituzione-reggere-lurto-a-cui-e-sottoposta/


1 febbraio.

22 gennaio. Il Parlamento europeo assediato dai trattori. Cosa chiedono gli agricoltori

Le proteste davanti alla sede della Ue: lanciate uova e bottiglie. Dagli accordi al ribasso fino alle norme sull’abbandono dei terreni, ecco cosa agita il settore e cosa rispondono ora i leader

Alla fine la protesta dei trattori è arrivata nel cuore dell’Europa. Bruxelles s’è risvegliata in ostaggio della protesta degli agricoltori, con oltre mille mezzi a bloccare diverse strade, in particolare proprio in prossimità del quartiere europeo, dove sono attesi i leader Ue per il Consiglio europeo straordinario. Gli agricoltori, arrivati da tutta Europa per protestare contro la Politica agricola comune (Pac) e il Green Deal, hanno preso di mira Place de Luxembourg, davanti alla sede del Parlamento europeo, dove hanno appiccato alcuni roghi con legna e pneumatici e hanno distrutto la statua del meccanico Beaufort, uno dei quattro operai rappresentati attorno al monumento dedicato all’ex industriale belga-britannico, John Cockerill. I manifestanti – presenti in migliaia – l’hanno buttata a terra in mezzo a pallet dati alle fiamme.

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https://www.avvenire.it/attualita/pagine/la-marcia-dei-trattori-ora-anche-in-italia-ma-perche-gli-agricoltori-protestano

Vedi anche: la protesta dei trattori (filmati e notizie dall’Italia e dall’Europa)
https://www.rainews.it/tag?Protesta%20dei%20trattori%7CTag-6e977b6d-2cda-47a0-93f3-97f2e3bc7d99

Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 118

RaiNews LIVE giorno 118

Soldati USA uccisi in Giordania, Washington approva attacchi contro target iraniani in Iraq e Siria

A Istanbul un uomo prende in ostaggio alcuni dipendenti alla Procter&Gamble. Al Jazeera: “Trovata a Gaza fossa comune con 30 corpi di palestinesi”. Attesa per l’accordo sulla tregua dal Cairo

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/02/tregua-trattative-in-corso-lonu-la-striscia-e-inabitabile-5c5f1984-126a-426c-9723-9f12b2563583.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel’s war on Gaza live: Rafah next target, says Israeli defence minister

  • Israeli defence minister Gallant says Rafah, where tens of thousands of Palestinians have fled to escape violence, is Israeli army’s next target for ground assault.
  • Qatar says Hamas has received a proposal to halt the war in Gaza positively, but that it has yet to respond.
  • Palestinians released after being detained by Israeli forces in Gaza share harrowing accounts of suffering and torture while being held in Israel.
  • US sanctioned four Israeli settlers over links to violence in occupied West Bank, after order from Biden allowing such action.
  • At least 27,019 people have been killed and 66,139 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. The revised death toll in Israel from the October 7 Hamas attacks stands at 1,139.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/2/1/israels-war-on-gaza-live-death-toll-in-gaza-nears-27000-66000-wounded
https://www.aljazeera.com/news/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish

https://www.aljazeera.com/

1 febbraio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 708

RaiNews LIVE

Ue: Orban cede, accordo a 27 sui 50 miliardi in aiuti. Missile su un aeroporto russo in Crimea

Zelensky: “L’Europa ha mandato un segnale oltre Atlantico”. Von der Leyen: “Un buon giorno per il continente”. Palazzo Chigi: “Soddisfazione, Italia protagonista”. Aereo precipitato, Mosca: identificati i resti dei 65 prigionieri ucraini

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/02/kharkiv-ospedale-bombardato-dai-russi-ci-sono-vittime–invasione-russa-giorno-708-222c39d2-1b57-4971-835d-073e77f09253.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : la Hongrie « n’a pas eu de cadeau » pour accepter d’aider financièrement Kiev, assure Emmanuel Macron

Le premier ministre hongrois, Viktor Orban, accusé à Bruxelles de faire du chantage pour obtenir le déblocage de fonds européens, a « simplement eu la garantie que l’approche » à l’égard de son pays « serait non discriminatoire », a assuré le président français jeudi, au terme d’un sommet à Bruxelles.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/02/01/en-direct-guerre-en-ukraine-la-hongrie-n-a-pas-eu-de-cadeau-pour-accepter-d-aider-financierement-kiev-assure-emmanuel-macron_6213472_3210.html


1 febbraio. 24@netzineSud – Meriggio\n. 05: Rassegna stampa sulle soggettivazioni meticce

A cura di Toni Casano per Agenzia Pressenza

Usare la fame come arma di guerra. Una testimonianza dal nord di Gaza: Israele ha dichiarato guerra totale non solo ad Hamas ma all’intera popolazione palestinese

“Decenni di guerre contro di noi hanno consentito a Israele di dispiegare armi sempre più sofisticate e terribili. Ogni giorno sento parlare di opzioni mostruose proposte dai funzionari israeliani per il mio futuro: che dovrei essere deportato dalla mia terra natale o ucciso in un’esplosione atomica”

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https://www.pressenza.com/it/2024/02/24netzinesud-%d3%8eeriggio-n-05/


1 febbraio. Covid. Curva dei ricoveri giù in picchiata. Segno negativo che si conferma ormai da 7settimane nella rilevazione della rete sentinella Fiaso

Il rallentamento dei contagi è più evidente fra gli asintomatici: -44% nei pazienti “Con Covid”, coloro che sono in ospedale per altre cause ma sono risultati positivi al coronavirus. Si riduce invece del 26,8 la percentuale dei ricoverati “Per Covid”, ovvero coloro che occupano posti letto nelle malattie infettive o nelle medicine con sindromi respiratorie e polmonari da riferire all’infezione da SARS COV-2

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https://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=119918&fr=n

1 febbraio. Ustica, al museo di Bologna un muretto per ricordare Andrea Purgatori

Agenzia DIRE BOLOGNA –  Un muretto dedicato ad Andrea Purgatori, il giornalista scomparso a luglio e che fu tra i primi a occuparsi della strage di Ustica, indagando e portando fatti che smentivano le prime verità ufficiali sul disastro aereo che parlavano di ‘cedimento strutturale’. È stato inaugurato a Bologna, nel giorno del suo compleanno, proprio davanti al museo che conserva il relitto dell’aereo Dc-9 Itavia che il 27 giugno 1980 cadde causando la morte delle 81 persone a bordo. Presenti i figli Edoardo e Victoria e la compagna Erica Dall’Ara, che -insieme al sindaco Matteo Lepore e alla presidente dell’associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica, Daria Bonfietti- hanno svelato la targa che ricorda Purgatori, davanti a una folta platea di rappresentanti delle istituzioni: la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti, la presidente del Consiglio comunale Maria Caterina Manca, la presidente del Quartiere Navile Federica Mazzoni, il deputato Pd Andrea De Maria, il segretario della Cgil Michele Bulgarelli, e anche Fiorenza Sarzanini, vicedirettrice del Corriere della Sera, sulle cui pagine scrisse le più celebri inchieste relative alla strage.

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https://www.dire.it/01-02-2024/1005621-ustica-al-museo-di-bologna-un-muretto-per-ricordare-andrea-purgatori/

1 febbraio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

1 febbraio. Colf e badanti, ancora troppo  lavoro nero e precario. I dati del Rapporto DOMINA

Giovanni Caprio – pressenza.com

Agenzia PRESSENZA – Il 2022 può essere considerato un anno di transizione per il lavoro domestico, con l’INPS che registra un decremento del 7,9% rispetto al 2021 (quasi 80 mila lavoratori domestici in meno), considerato fisiologico a seguito degli incrementi registrati nel biennio 2020- 2021 dovuti a una “spontanea regolarizzazione di rapporti di lavoro per consentire ai lavoratori domestici di recarsi al lavoro durante il periodo di lockdown” e “all’entrata in vigore della norma che ha regolamentato l’emersione di rapporti di lavoro irregolari (D.L. n.34 del 19/05/2020 – decreto “Rilancio”)”. E’ quanto si legge nel V Rapporto annuale sul lavoro domestico, promosso dall’Osservatorio Domina. Non solo una fotografia dell’esistente, ma uno strumento per comprendere meglio su quali leve sia possibile agire per migliorare l’assistenza ai bambini e agli anziani in particolare, agevolando i compiti di cura delle famiglie e, al tempo stesso migliorare la situazione del mercato del lavoro nel nostro Paese.

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https://www.pressenza.com/it/2024/02/colf-e-badanti-ancora-troppo-lavoro-nero-e-precario-i-dati-del-rapporto-domina/

1 febbraio. Disastro ambientale alla discarica di Finale Emilia, ora la procura teme la prescrizione

litta ancora a Modena l’udienza del processo che vede imputati i responsabili della discarica gestita dalla società Feronia e l’Arpa regionale, e l’ennesimo rinvio preoccupa il pm Marco Niccolini. Intanto il sito continua ad ampliarsi fra le proteste di cittadini e istituzioni locali

Laura Pazzini e Annalisa Perricone – la vialibera.it

“Il rischio adesso è che subentri la prescrizione per diversi capi d’accusa”. Non usa mezzi termini il pubblico ministero di Modena Marco Niccolini, dopo che  la giudice Ester Russo ha rinviato per la seconda volta il processo sulla discarica di Finale Emilia, che vede imputati con l’accusa di disastro ambientale i gestori della più grande discarica dell’Emilia Romagna e l’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa), in quanto responsabile civile. Questo secondo rinvio è dovuto a un errore commesso dalla cancelleria del tribunale di Modena, che ha recapitato l’atto relativo un imputato a un indirizzo sbagliato. Nel frattempo, nonostante le proteste di cittadini e istituzioni, la discarica continua il suo piano di ampliamento.

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https://lavialibera.it/it-schede-1687-disastro_ambientale_discarica_finale_emilia_processo_inquinamento_prescrizione?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=feb24