“…volge al declino l’era, che fu nobile nella sua durezza e serietà, della democrazia politica”.
(Luciano Canfora).
Fermiamo le stragi!
Appello a tutte le donne e gli uomini che, dentro e fuori le istituzioni, non hanno smesso di credere nell’impegno per la pace, i diritti umani e la giustizia.
Flavio Lotti
Appello a tutte le donne e gli uomini che, dentro e fuori le istituzioni, non hanno smesso di credere nell’impegno per la pace, i diritti umani e la giustizia.
“E’ indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione” (Dichiarazione Universale dei Diritti Umani)
Fermiamo le stragi!
Anche se sembra difficile, facciamo l’impossibile per spezzare la spirale della violenza.
Bomba su bomba, raid dopo raid, assassinio dopo assassinio, razzo dopo razzo, attentato dopo attentato, strage dopo strage, la violenza sta superando ogni immaginazione.
Ad un’esplosione così straordinaria di violenza occorre contrapporre un’azione altrettanto straordinaria di segno contrario.
Condanniamo “senza se e senza ma” l’attacco ad Israele e la reazione che ne sta seguendo. Come abbiamo sempre, puntualmente, condannato tutti gli atti di guerra, di terrorismo e di violenza in ogni dove. Ma non limitiamoci a condannare! Salviamo le vite umane che possiamo ancora salvare. Non arrendiamoci all’escalation! Non lasciamoci trascinare nel baratro. Non assecondiamo la spirale della morte.
Facciamo pace a Gerusalemme
A trent’anni dalla firma degli Accordi di Oslo, dopo decenni di denunce e allarmi inascoltati, i responsabili delle istituzioni e della politica internazionale devono recitare il “mea culpa” e riconoscere la necessità pressante di fare quello che non è ancora stato fatto: la pace tra i “nemici”, la pace a Gerusalemme.
C’è un solo modo per mettere fine a questo incubo che sta insanguinando la Terra Santa e minaccia di infiammare il mondo intero: riconoscere ai palestinesi la stessa dignità, la stessa libertà e gli stessi diritti che riconosciamo agli israeliani. Tanti lunghi e dolorosi decenni di occupazione militare, uccisioni mirate, bombardamenti, guerre, arresti, repressione indiscriminata, abusi, umiliazioni, deportazioni, apartheid e violazione di tutti i fondamentali diritti umani, ampiamente documentati delle Nazioni Unite, dimostrano il fallimento di tutte le opzioni militari. Non ci sarà mai pace senza giustizia.
Rinnoviamo dunque, ancora una volta, un accorato appello a tutti i responsabili della politica nazionale, europea e internazionale perché intervengano energicamente per mettere fine a questa tragedia facendo rispettare il diritto internazionale dei diritti umani, la legalità internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite. Israele e Palestina: due Stati per due Popoli. Stessa dignità, stessi diritti, stessa sicurezza.
INVIA LA TUA ADESIONE A: [email protected]
http://www.perlapace.it/fermiamo-le-stragi/
Un giorno, negli anni 70, un signore di cui non conosco il nome, a Washington andò davanti alla casa bianca con un cartello che diceva: no alla guerra nel Vietnam.
Qualcuno gli si avvicinò e gli chiese: pensi che stare qui da solo con un cartello possa cambiar qualcosa della politica di guerra?
Quel signore rispose cortesemente: Naturalmente no, lo so benissimo.
Sono qui perché se non faccio questo gesto ogni giorno assomiglio di più agli assassiniFranco Bifo Berardi
Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 35
IL POST LIVE
Hamas ha accusato l’esercito israeliano di averne attaccati alcuni, e altri dicono di essere accerchiati dai carri armati
A Gaza si combatte intorno agli ospedali
Negli ultimi giorni i combattimenti tra l’esercito israeliano e Hamas nella città di Gaza si sono concentrati intorno agli ospedali, dove Israele ritiene che Hamas posizioni appositamente le proprie infrastrutture e nascondigli, sapendo che i bombardamenti tendono a evitarli. Venerdì Hamas ha accusato l’esercito israeliano di aver attaccato diversi ospedali di Gaza, compreso l’Al Shifa, il più grande di tutta la Striscia, dove Israele sostiene che si trovi il centro operativo di Hamas. Da stamattina circola un video, verificato da diversi media internazionali, che mostra un’esplosione avvenuta questa notte nel cortile di Al Shifa, dove si stavano rifugiando molti sfollati palestinesi: il ministero della Salute della Striscia, gestito da Hamas, ha detto che un uomo è stato ucciso e ha incolpato Israele. Dal personale di diversi altri ospedali arrivano testimonianze di combattimenti nella zona circostante, esplosioni e in alcuni casi di accerchiamenti delle strutture da parte dei carri armati israeliani. Il Comitato internazionale della croce rossa ha divulgato un comunicato in cui dice che il sistema sanitario a Gaza ha raggiunto «un punto di non ritorno». Intanto migliaia di palestinesi continuano a lasciare il nord della Striscia di Gaza nelle finestre temporali che ormai quotidianamente Israele sta concedendo per le evacuazioni. Giovedì sera l’esercito israeliano aveva assicurato che avrebbe garantito delle pause dai combattimenti durante le evacuazioni, ogni giorno per 4 ore: per ora non è successo.
↓ Gli aggiornamenti in diretta ↓
https://www.ilpost.it/2023/11/10/live-gaza-israele-hamas-netanyahu/?homepagePosition=3
https://www.ilpost.it/
RaiNews LIVE giorno 35
Combattimenti intorno a ospedali di Gaza. Blinken: troppi palestinesi uccisi | La fuga dei civili | Geagea: non coinvolgere il Libano | Paura a Eilat
Netanyahu oggi ha concesso 7 ore di “pausa” del fuoco ai civili per spostarsi a sud, Al Jazeera accusa: li hanno bombardati. Al-Arabiya: c’è un accordo per uno scambio tra 100 ostaggi e altrettanti detenuti palestinesi, una tv israeliana smentisce
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/israele-si-a-brevi-pause-tattiche-niente-tregua-la-grande-fuga-dei-civili-da-nord-a-sud-b8227b3d-92a7-413e-acb9-d21cf38d16f7.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas
ALJAZEERA LIVE UPDATES
‘We will not leave’: Al-Shifa Hospital area under intense Israeli attacks
Fears are mounting for thousands of patients and displaced people at al-Shifa as Israel attacks vicinity of hospital.
- Israeli tanks surround several hospitals in Gaza, health officials say, as al-Shifa Hospital in Gaza City comes under attack five times in less than 24 hours.
- At least 50 killed after Israeli missiles and artillery hit Gaza school sheltering internally displaced people. People fleeing on the main road towards southern Gaza also come under attack, witnesses say.
- The relentless Israeli bombardment has damaged more than 50 percent of housing units across Gaza, according to officials.
- The UN’s humanitarian office issued statement saying if there is a hell on Earth, it is northern Gaza.
- At least 11,078 Palestinians have been killed in Israeli attacks on Gaza since October 7. In Israel, the death toll stands at more than 1,200.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/11/10/israel-hamas-war-live-fears-grow-for-palestinians-at-gaza-hospitals
https://www.aljazeera.com/live
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.aljazeera.com/
LeMonde LIVE
Guerre Israël-Hamas : après l’appel d’Emmanuel Macron « à arrêter » les bombardements israéliens à Gaza, Benyamin Nétanyahou affirme que « la responsabilité de tout tort fait aux civils incombe au Hamas »
Le premier ministre israélien a réagi en affirmant que le mouvement islamiste, qui a déclenché la guerre, utilise les civils comme « boucliers humains ». Dans un entretien accordé à la BBC, le président français a déclaré que « de facto, aujourd’hui, des civils sont bombardés. Il n’y a donc aucune raison et aucune légitimité à cela ».
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/10/en-direct-guerre-israel-hamas-les-dernieres-informations_6198472_3210.html
10 novembre. La censura dei social media contro i contenuti sulla Palestina e su Gaza. Il caso Meta
Anna Maria Selini – altreconomia.it Profili sospesi, post cancellati o resi invisibili: la voce dei palestinesi e di chi si esprime su Gaza e i Territori è sempre più esposta a tentativi discriminatori di censura. Ma non è una novità, spiega Mona Shtaya, esperta di diritti online. Intanto le stesse piattaforme non fanno nulla per limitare i discorsi d’odio di politici e coloni israeliani
continua in
https://altreconomia.it/la-censura-dei-social-media-contro-i-contenuti-sulla-palestina-e-su-gaza-il-caso-meta/
10 novembre. Centinaia di intellettuali ebrei americani: «La critica a Israele non è antisemitismo»
Nella lettera qui pubblicata un gruppo di intellettuali ebrei, tra i quali L, Judith Butler e Tony Kushner, denuncia la scorrettezza della risorgente affermazione secondo cui criticare Israele è antisemita. La lettera, che ha raccolto in pochi giorni centinaia di adesioni, è stata pubblicata sul sito n+1 dopo che diverse testate statunitensi, su consiglio dei loro legali, ne hanno rifiutato la pubblicazione. Nella lettera, oltre a confutare l’interessata confusione tra antisemitismo e presa di distanza dal Governo di Israele, si chiede l’immediato cessate il fuoco a Gaza. (la redazione)
La lettera
Siamo scrittori, artisti e attivisti ebrei che desiderano contestare la narrazione diffusa secondo cui qualsiasi critica a Israele è intrinsecamente antisemita. Israele e i suoi difensori hanno a lungo usato questo espediente retorico per mettere Israele al riparo dalle sue responsabilità, per dare copertura morale agli investimenti miliardari degli Stati Uniti a sostegno dell’esercito israeliano, per oscurare la realtà mortale dell’occupazione e per negare la sovranità palestinese. Ora questo insidioso bavaglio alla libertà di parola viene utilizzato per giustificare i bombardamenti dell’esercito israeliano su Gaza e per delegittimare le critiche della comunità internazionale.
continua in
https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/11/10/centinaia-di-intellettuali-ebrei-americani-la-critica-a-israele-non-e-antisemitismo/
10 novembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 625
RaiNews LIVE
Orban frena sui negoziati per l’adesione all’Ue: Kiev non è pronta
Putin visita a sorpresa a Rostov. Fonti Ue: consegnate all’Ucraina 300mila munizioni. Intanto Kiev rende noto che l’esercito ucraino ha respinto assalti russi vicino ad Avdiivka, la città del Donetsk assediata da Mosca da metà ottobre
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/kiev-possibile-un-vertice-di-pace-a-febbraio-c54cad8a-d5fd-4292-8995-5ee948272607.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : le point sur la situation
L’armée russe affirme progresser autour d’Avdiïvka et tente toujours de s’emparer d’une cokerie, point stratégique pour prendre la ville. De leur côté, les Ukrainiens affirment repousser les assauts.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/10/en-direct-guerre-en-ukraine-le-point-sur-la-situation_6198168_3210.html
10 novembre. La campanella suona a Campi Bisenzio
“Rane in un paiolo lentamente bollite”: così una natura più grande di noi sommerge gli abitanti del terzo pianeta del sistema solare
Stefania Tirini e Alessia Bruno – terzogiornale.it Anna, Elisa, Alessia, Erica, Sofia, Irene, Melissa, Keisi, Alida, Arianna, Lorenzo, Dario e tanti altri studenti delle scuole fiorentine, in questi giorni, si sono recati a Campi Bisenzio per aiutare quelle persone che hanno vissuto momenti di angoscia e distruzione a causa delle piogge della scorsa settimana. Bellissima la reazione di moltissime ragazze e moltissimi ragazzi, gesti meravigliosi, gioventù nobile: si sono infilati gli stivali di gomma per iniziare a spalare. I secchi pieni di acqua, i mobili pesanti, il fango fino al bacino non li hanno intimoriti. La natura, benigna o matrigna che sia, non tarda a ricordarci ciò che abbiamo dimenticato, per egoismo o semplice indifferenza. L’Italia non può assuefarsi ai dissesti colposi, dolosi e dolorosi, non può più essere il Paese che li attende come un giudizio universale permanente. Il nostro destino non è aspettare la prossima alluvione, l’ennesima frana o le macerie di un terremoto, il crollo di strade e viadotti della vergogna, ma è prevenire il disastro, presidiare la sicurezza del territorio, la qualità dei progetti e la serietà della loro messa in opera. Per la politica, a ogni livello, sono finiti i margini per bluffare. Non è più il caso. Il gong è suonato per tutti.
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https://www.terzogiornale.it/2023/11/10/la-campanella-suona-a-campi-bisenzio/
IL METEO
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
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Il meteo in tempo reale
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Maltempo
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10 novembre. Come inquinare l’atmosfera e restare impuniti
ROBERTO MEZZALAMA – VOLERELALUNA.IT A metà ottobre scorso, il Parlamento ha approvato in via definitiva il “decreto aria” con il quale il Governo ha tolto le castagne dal fuoco alla Regione Piemonte sul pasticcio del blocco dei veicoli diesel euro 5, rinviandolo alla fine del 2024 e dando un anno alle Regioni del bacino padano per rivedere i propri piani di qualità dell’aria. Nel corso della discussione, il deputato di Azione Enrico Costa ha presentato una proposta di mozione, approvata con il solo voto contrario del Movimento 5 stelle e di Alleanza Verdi Sinistra, e con l’astensione del PD. La mozione prende spunto dal processo che si aprirà a breve a Torino, e che vede imputati gli ex sindaci Fassino e Appendino, l’ex presidente regionale Chiamparino e i rispettivi assessori all’ambiente, accusati del reato di inquinamento ambientale colposo per non aver preso misure sufficienti per il rispetto della normativa sulla qualità dell’aria. Secondo Costa, la magistratura «si propone di valutare l’adeguatezza e l’efficacia di scelte adottate dagli amministratori locali nella loro piena e legittima discrezionalità politica e di far discendere da tale valutazione conseguenze penali, in spregio al principio della separazione dei poteri». La tesi di Costa e della maggioranza del Parlamento, è che esisterebbe una sorta di insindacabilità dell’azione amministrativa, la cui discrezionalità diventa “piena e legittima” probabilmente grazie alla “sacralità” del voto popolare.
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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/11/10/come-inquinare-latmosfera-e-restare-impuniti/
10 novembre. Violenze di polizia a Torino: una tradizione sabauda
CLAUDIO NOVARO – VOLERELALUNA.IT Manganellate e violente cariche della Polizia contro un corteo di studenti che protesta per l’arrivo di Giorgia Meloni in città. Succede ancora una volta a Torino, replicando disinvoltamente e con costanza (quasi una tradizione sabauda, attecchita però anche altrove nella penisola) quanto avvenuto in molte manifestazioni cittadine: basta citare quelle studentesche del gennaio 2022 o i tanti cortei del primo maggio degli ultimi anni. Né si può dimenticare che, prima ancora del G8 di Genova del 2001, Torino ha visto, nel marzo del 1998 e nel maggio 1999, l’assalto di decine di operatori delle forze dell’ordine a due centri sociali, l’Asilo occupato e l’Askatasuna: un assalto senza la violenza indiscriminata vista a Genova, ma con il suo corredo di botte, distruzione delle suppellettili e della strumentazione musicale, scritte offensive sui muri.
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https://volerelaluna.it/allarmi-son-fascisti/2023/11/08/voi-studenti-siete-lantidoto-contro-il-fascismo/
10 novembre
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
10 novembre. Landini contro Salvini: “Un attacco al diritto di sciopero”
Il ministro minaccia la precettazione per lo stop dei trasporti del 17 novembre. La replica del segretario Cgil: “Logica arrogante e contro la Costituzione”
Da Matteo Salvini arriva l’ennesimo attacco al diritto di sciopero, che è garantito dalla Costituzione e va rispettato sempre. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, risponde alle dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture, che ha “minacciato” la precettazione per i lavoratori che aderiscono allo stop dei trasporti di venerdì 17 novembre.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/landini-contro-salvini-un-attacco-al-diritto-di-sciopero-uchfksq0
10 novembre. CGIL e FLC CGIL, il 16 novembre parte da Roma la ‘Carovana dei diritti’
Il prossimo 16 novembre con una conferenza stampa alle ore 14.30, davanti alla sede nazionale della Cgil, comincerà ufficialmente il viaggio della carovana della Flc Cgil: “Stesso Paese, stessi diritti”. Saranno presenti il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, e la segretaria generale della Flc Cgil Gianna Fracassi.
Un percorso a tappe attraverso tutte le Regioni d’Italia per affrontare alcuni temi fondamentali e critici per i settori dell’Istruzione e della Ricerca: la questione dei salari e dei contratti nei settori della conoscenza, la qualità del lavoro, con l’elevato numero di precari, la privatizzazione e il forte definanziamento di scuola, università, ricerca e Afam e ultima, ma non per ordine di importanza, l’autonomia differenziata prevista nel DDL Calderoli che rischia di distruggere il sistema nazionale di Istruzione così come lo conosciamo.
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https://www.cgil.it/ufficio-stampa/cgil-e-flc-cgil-16-novembre-parte-da-roma-la-carovana-dei-diritti-partecipa-landini-gnsweiax
10 novembre. Giovani in fuga per il salario
Nel 2022 il 44% di chi lascia l’Italia ha tra i 18 e i 34 anni. I Neet sono i più elevati d’Europa. Cgil: “La prima cosa da fare è aumentare gli stipendi”
Il 44% di coloro che hanno lasciato l’Italia nel 2022 era un giovane tra i 18 e i 34 anni. Si tratta di due punti percentuali in più rispetto agli anni precedenti, e la cifra è destinata ad aumentare. È quanto emerge dal Rapporto Italiani nel mondo, presentato dalla Fondazione Migrantes e arrivato alla XVIII edizione. I numeri parlano chiaro: dal 2006 i residenti in un altro Paese sono cresciuti del 91% con un aumento delle donne del 99,3%. I più “colpiti”, come detto, sono i giovani che risultano in fuga dal nostro Paese.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/i-giovani-se-ne-vanno-qvml2jhg
10 novembre. Infermieri: pochi, sfruttati, mal pagati
Nella manovra non ci sono risorse per il rinnovo dei contratti né per il piano straordinario di assunzioni necessario per salvare il Ssn. Il 17 sarà sciopero
ROBERTA LISI – COLLETTIVA.IT Alessia, Giordano e Sonia sono infermieri e infermiere, i primi due davvero giovani, non raggiungono i trent’anni, l’altra un po’ più grande, ma nemmeno troppo. Tutti e tre hanno scelto di abbandonare il posto fisso in ospedale, in tre diversi nosocomi della Capitale, e attraverso una cooperativa di cui si servono le Asl romane, occuparsi dei pazienti a domicilio. Certo, guadagnano ancor meno di prima, ma la qualità della loro vita è nettamente migliorata.
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https://www.collettiva.it/copertine/welfare/infermieri-pochi-sfruttati-mal-pagati-vwbyo7v1
10 novembre. Marelli: sindacati, prosegue la reindustrializzazione
Procede il percorso per la reindustrializzazione della Marelli di Crevalcore (Bologna). Nell’incontro che si tenuto giovedì 9 novembre al ministero delle Imprese e del made in Italy, l’azienda ha illustrato lo stato di avanzamento del confronto in corso con i cinque potenziali investitori interessati al sito.
“Con alcuni – spiegano Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil, Fismic, Uglm e Aqcfr – l’interlocuzione è più avanzata e uno dei soggetti ha già accettato di garantire la rioccupazione di non meno di 150 lavoratori. In ogni caso l’11 di dicembre a tutti sarà chiesto di avanzare una offerta formale: ciò dovrebbe consentire di individuare entro fine anno il soggetto incaricato della reindustrializzazione”
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/marelli-sindacati-prosegue-la-reindustrializzazione-i8kvs03j
10 novembre. Veneto. First Cisl: Desertificazione bancaria. In provincia di Belluno un territorio comunale su due è privo di sportelli bancari. Treviso: persi 186 sportelli in 8 anni
Le province di Belluno e di Treviso dal 2015 ad oggi hanno assistito alla chiusura di più di un terzo degli sportelli bancari presenti nel territorio. Nel Bellunese, la metà dei Comuni è priva di uno sportello, con conseguenti ed evidenti disagi per la popolazione e le imprese. Desertificazione bancaria, l’allarme arriva dalla First Cisl Belluno Treviso, la Federazione che rappresenta i lavoratori delle banche, delle assicurazioni, della finanza, della riscossione e delle authority. “Non sono solo le persone più anziane a pagare lo scotto della desertificazione, ma tutto il tessuto economico e sociale – afferma Antonella Primizia, segretaria generale della First territoriale -. La First lancia un appello alle istituzioni e alla politica locale e nazionale affinchè si rendano consapevoli del problema e dei possibili scenari futuri e alle banche per l’apertura di un tavolo di confronto per individuare soluzioni adeguate sia per il benessere della collettività che per la salvaguardia dell’occupazione”.
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https://www.cisl.it/notizie/dai-territori/dai-territori-veneto/veneto-first-cisl-desertificazione-bancaria-in-provincia-di-belluno-un-territorio-comunale-su-due-e-privo-di-sportelli-bancari-treviso-persi-186-sportelli-in-8-anni/
10 novembre. Esuberi ridotti, accordo alla Hydro Extrusion
Siglata l’intesa per la gestione delle otto uscite, che saranno volontarie e incentivate. Fiom Cgil: “Resta la preoccupazione per l’andamento degli ordini”
Arriva a soluzione la vertenza della Hydro Extrusion di Ornago (Monza e Brianza), azienda specializzata nella produzione di estrusi per il settore automotive. Martedì 7 novembre è stato sottoscritto presso la Regione Lombardia l’accordo di gestione della procedura di licenziamento collettivo per nove esuberi (su 160 dipendenti) aperta dalla società il 28 settembre scorso.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/esuberi-ridotti-accordo-alla-hydro-extrusion-ccr31ifw
10 novembre. Panino amaro, McDonald’s nega il contratto
I sindacati chiedono di aprire un tavolo per l’integrativo, contro la flessibilità estrema, i part-time di poche ore, i bassi salari. L’azienda si dichiara indisponibile, è stato di agitazione
EMANUELA DI NICOLA – COLLETTIVA.IT I lavoratori e le lavoratrici di McDonald’s vivono una condizione di precarietà e flessibilità estrema, con contratti part-time anche di poche ore e stipendi bassi. Una situazione che si può e deve migliorare, ma l’azienda non è disponibile al confronto. E allora, per il sindacato, non resta altro che avviare la protesta.
Nello specifico, le sigle di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno chiesto di aprire un confronto per la stipula di un contratto integrativo aziendale, che vada a migliorare le condizioni di lavoro per tutti. McDonald’s ha risposto che non riceverà i sindacati finché il contratto nazionale del settore non sarà rinnovato. Un contratto scaduto ormai da due anni.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/panino-amaro-mcdonalds-nega-il-contratto-ciifoz7s
10 novembre. Jsw (Livorno): sindacati, garantire reddito e occupazione
Mercoledì 8 novembre si è svolto presso il ministero delle Imprese l’incontro di aggiornamento sulla situazione del polo siderurgico Jsw di Piombino (Livorno). “Questo si è reso necessario – spiegano Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil – a chiarire la confusione generata dalle notizie apparse sulla stampa nei giorni scorsi e dalle dichiarazioni aziendali”.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/jsw-livorno-sindacati-garantire-reddito-e-occupazione-sqze1d74
10 novembre. Emilia Romagna. Fit Cisl: Sciopero all’Inalca di Reggio Emilia. Situazione da incubo, tre denunce in 48 ore
Nel mirino la Srl che ha in subappalto l’area logistica delle carni nel colosso alimentare.
Capozza, leader Fit: “Pressioni, discriminazioni e sicurezza inadeguata. Anche per i consumatori”
E’ sciopero. Da stamane prima dell’alba i lavoratori Fit Cisl in servizio nella logistica Inalca di Reggio Emilia (via Due Canali) hanno iniziato la loro lotta contro “uno scenario da incubo che pare uscito da un film coi padroncini degli anni ‘70”.
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https://www.cisl.it/notizie/dai-territori/dai-territori-emilia-romagna/emilia-romagna-fit-cisl-sciopero-allinalca-di-reggio-a-emilia-situazione-da-incubo-tre-denunce-in-48-ore/
10 novembre. Sanac, “il governo intervenga per il ripristino degli ordini”
Nella mattinata di oggi, dopo la richiesta di incontro inviata al Mimit il 7 settembre scorso e il sollecito del 7 novembre a seguito della pubblicazione del bando di vendita, in data 6 novembre 2023, le organizzazioni sindacali nazionali di categoria hanno ricevuto riscontro scritto dal ministero.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/sanac-il-governo-intervenga-per-il-ripristino-degli-ordini-h0lz6gf8
10 febbraio. Lazio. Coppotelli (Cisl): “Pnnr. Firmato accordo con municipio XI per la partecipazione a welfare inclusivo sviluppo e territorio
“La crisi sociale ed economica, aggravata negli ultimi anni, ha messo in primo piano le criticità del sistema sanitario e sociosanitario, facendo emergere nuove disuguaglianze, povertà e fragilità che necessitano attenzione e risposte. Per questi motivi, oggi abbiamo siglato un importante accordo con il presidente dell’XI Municipio, Gianluca Lanzi, volto a definire la partecipazione e la collaborazione delle parti sociali alle misure sostenute dai fondi del PNRR e i finanziamenti inerenti al Giubileo 2025”.
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https://www.cisl.it/notizie/dai-territori/dai-territori-lazio/lazio-coppotelli-cisl-pnnr-firmato-accordo-con-municipio-xi-per-la-partecipazione-a-welfare-inclusivo-sviluppo-e-territorio/novembre. Basilicata. Galassia (Cisl Fp): “Crob. Stabilizzato il personale della ricerca e delle attività di supporto, primo istituto in Italia a procedere con le stabilizzazioni”
10 novembre. Siae Microelettronica (Milano): Fiom, al via mobilitazione
“La crisi delle due imprese viene da lontano, prodotto di una discutibile gestione finanziaria”. A dirlo è la Fiom Cgil Milano, annunciando la mobilitazione degli 800 lavoratori di Siae Microelettronica (multinazionale italiana di telecomunicazioni) e della sua controllata Sm Optics, a partire dal 14 novembre e fino al 30 novembre. Il presidio davanti ai cancelli delle due aziende di Cologno Monzese si terrà ogni martedì e giovedì, dalle 12.30 alle 15.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/siae-microelettronica-milano-fiom-al-via-mobilitazione-g0do89zl
10 novembre. Basilicata. Galassia (Cisl Fp): “Crob. Stabilizzato il personale della ricerca e delle attività di supporto, primo istituto in Italia a procedere con le stabiliz zazioni”
«Il Crob di Rionero è il primo istituto di ricerca a livello nazionale che procede alla stabilizzazione del personale della ricerca». È quanto annuncia il segretario del comparto sanità della Cisl Fp Basilicata Pierangelo Galasso spiegando che «con la deliberazione n. 417 del 9 novembre si è applicato quanto previsto dalla legge n. 3/2023, secondo istituto in Italia a deliberare in tal senso, ma primo a procedere alla stabilizzazione del personale della ricerca sanitaria e delle attività di supporto. Come Cisl Fp esprimiamo grande soddisfazione per il raggiungimento di questo traguardo, frutto di molte battaglie a livello nazionale e anche dell’impegno della Regione Basilicata e del management del Crob, impegno che ha permesso di stabilizzare figure che svolgono un’attività fondamentale all’interno degli Irccs. Ci auspichiamo che questo sia davvero il primo dei tasselli da mettere a posto per procedere finalmente al rilancio del centro di riferimento oncologico che da sempre svolge una funzione fondamentale all’interno della rete oncologica del Centro-Sud. Investire sul personale della ricerca e sulle ulteriori assunzioni previste nel piano triennale dei fabbisogni porterà risultati eccellenti perché la sanità è fatta dalle persone per le persone», conclude Galasso.
https://www.cisl.it/notizie/dai-territori/dai-territori-basilicata/basilicata-galassia-cisl-fp-crob-stabilizzato-il-personale-della-ricerca-e-delle-attivita-di-supporto-primo-istituto-in-italia-a-procedere-con-le-stabilizzazioni/
10 novembre. Salari: scenari e prospettive
Live streaming dall’Università di Modena: un confronto tra il mondo sindacale e quello accademico
Nel corso del seminario sarà presentato il numero monografico della rivista “Quaderni Rassegna Sindacale – Lavori n.1/23” dal titolo “Salari e inflazione” curato da Salvo Leonardi della Fondazione Di Vittorio, che sarà presente al dibattito insieme al presidente Francesco Sinopoli.
Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 34
IL POST LIVE
L’esercito israeliano ha assicurato che per quattro ore al giorno non saranno svolte operazioni militari, ma Netanyahu ha chiarito che non si tratta di un cessate il fuoco
Israele ha concesso pause giornaliere per agevolare l’evacuazione da Gaza
Israele ha accettato di istituire una pausa giornaliera di quattro ore nelle operazioni militari nel nord della Striscia di Gaza per agevolare l’evacuazione dei civili: le pause dureranno quattro ore, verranno comunicate con pochissimo anticipo e si terranno ogni giorno in un’area diversa, per impedire che Hamas possa organizzare eventuali attacchi. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu comunque ha chiarito che non si tratta di un cessate il fuoco, che le autorità del paese hanno detto in più occasioni accetteranno solo quando saranno liberate tutte le persone israeliane tenute in ostaggio. A questo proposito le Brigate al-Quds, braccio armato del Jihad Islamico, hanno annunciato che libereranno per «motivi umanitari» due ostaggi israeliani, la 77enne Hanna Katzir e il 13enne Yagil Yaakov. Intanto i combattimenti tra l’esercito israeliano e Hamas stanno andando avanti stabilmente all’interno della città di Gaza, e in particolare intorno ai suoi ospedali più grandi, dove Israele ritiene che si trovi il centro operativo di Hamas.
↓ Gli aggiornamenti in diretta ↓
https://www.ilpost.it/2023/11/09/live-israele-hamas-citta-di-gaza/?homepagePosition=4
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RaiNews LIVE giorno 34
Rilasciati per ragioni umanitarie Yagil Yaakov, di 13 anni, e Hanna Katzir, 77. “Terrorismo psicologico” commenta Israele, che conferma “nessun cessate il fuoco”. L’ufficio stampa del governo israeliano chiede spiegazioni ad alcuni network per la presenza di fotografi nei luoghi dei fatti di un mese fa. Presa una roccaforte di Hamas
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/hamas-conferma-la-trattativa-liberazione-di-12-ostaggi-per-3-giorni-di-tregua-1a5bb203-ccc3-469a-87ff-08dc7bb09226.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas
ALJAZEERA LIVE UPDATES
Children’s Hospital directly hit in Israeli attacks, says director
US announces 4-hour humanitarian pauses, but attacks on and near hospitals continue, and Israel rejects ceasefire
- The White House says Israel has agreed to suspend fighting for four hours on a daily basis to allow for Palestinian civilians to flee from northern Gaza.
- Al-Nasr Children’s Hospital in Gaza City attacked twice on Thursday, according to the director, forcing the hospital to almost fully stop operating.
- At least 14 Palestinians killed, 16 wounded in multiple Israeli raids on Jenin refugee camp in occupied West Bank.
- At least 10,812 Palestinians have been killed in Israeli attacks on Gaza since October 7. In Israel, the death toll over the same period stands at more than 1,400.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/11/9/israel-gaza-war-live-day-34
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https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
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LeMonde LIVE
En direct, guerre Israël-Hamas : Israël accepte de faire chaque jour des « pauses » de quatre heures dans le nord de Gaza, selon Washington
La Maison Blanche a annoncé que ces « pauses » commenceraient dès jeudi et seraient annoncées « trois heures à l’avance ». Depuis l’attaque du Hamas, le 7 octobre, Israël bombarde sans relâche l’enclave palestinienne, poussant des dizaines de milliers de civils vers le sud du territoire assiégé.
9 novembre. Israele: arresti illegali e proteste
PRESSENZA.COM Questa mattina sono stati arrestati illegalmente i principali membri dell’ “Alto Comitato per il Seguimento dei Cittadini Arabi di Israele” (un’organizzazione extraparlamentare che rappresenta i cittadini arabi in Israele a livello nazionale).
Dall’inizio della guerra a Gaza, il Parlamento israeliano ha vietato tutte le forme di resistenza pacifica. Sono state introdotte norme repressive sulle proteste, limitandole a soli 50 partecipanti. Il comitato ha organizzato un’assemblea silenziosa, rispettando la legge, chiedendo la fine della guerra a Gaza e resistendo al regime fascista di Israele. Nonostante tutti i suoi sforzi, oggi i suoi organizzatori sono stati arrestati. Molti di loro sono ex membri del Parlamento e importanti leader della lotta palestinese in Israele. Questa è una fase critica di grave oppressione, che deve essere conosciuta in tutto il mondo.
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https://www.pressenza.com/it/2023/11/israele-arresti-illegali-e-proteste/
9 novembre. Accordo Italia-Albania: illegale, disumano e impraticabile
PRESSENZA.COM – L’accordo negoziato tra l’Italia e l’Albania in materia di gestione dei flussi migratori, che prevede la costruzione, in territorio albanese, di due centri in cui trasferire e detenere persone soccorse in mare da navi militari italiane, calpesta ancora una volta il diritto di asilo. Queste misure non solo presentano diversi profili di illegalità, ma sono soprattutto disumane e difficilmente praticabili.
Nel porto di Shengjin verrà costruito un hotspot per gestire gli sbarchi, l’identificazione e il primo soccorso. Nell’area di Gjade, verrà invece costruita una struttura per l’accoglienza temporanea sul modello dei Centri per il rimpatrio (CPR) presenti sul territorio nazionale. I due centri saranno utilizzati per esaminare, teoricamente i 28-30 giorni, le richieste di asilo e per detenere coloro che si vedranno respinta la richiesta di protezione internazionale, in vista del rimpatrio nei paesi di origine. La giurisdizione delle strutture dovrebbe essere italiana, mentre il controllo esterno sarà affidato alle autorità albanesi: un aspetto, questo, molto problematico, di difficile applicazione, nonché di difficile controllo.
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https://www.pressenza.com/it/2023/11/accordo-italia-albania-illegale-disumano-e-impraticabile/
9 novembre. Risarcire Lucano: cominciamo con la fiction della Rai
Tra l’11 e il 29 ottobre abbiamo assistito a Riace e in Calabria al ritorno della giustizia e del diritto (con la sentenza della Corte d’appello di Reggio Calabria, che ha rappresentato per Mimmo Lucano e gli altri 18 operatori/operatrici del modello di accoglienza/inclusione da lui costruito in 20 anni e tre sindacature consecutive, la fine di un incubo: https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/10/13/ce-un-giudice-a-reggio-calabria/) e a un importante segnale (con la manifestazione di Riace del 29 ottobre: https://www.youtube.com/watch?v=aPN5oRu1Rk8) verso un cambiamento delle politiche in materia di immigrazione.
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https://volerelaluna.it/territori/2023/11/09/risarcire-lucano-cominciamo-con-la-fiction-della-rai-su-riace/
9 novembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 624
RaiNews LIVE
Intelligence britannica: la guerra con Kiev mette a dura prova la difesa aerea di tutta la Russia
Kuleba: “Negoziato? Lo chiedono disinformati o pro-russi”. Adesione all’Ue: all’indomani della raccomandazione della Commissione europea, l’Ungheria frena ancora. Occupanti: 5 morti in un attacco missilistico ucraino sulla regione di Kherson
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/la-commissione-ue-al-consiglio-negoziate-ladesione-di-kiev-74e757af-9aa5-4763-aebf-bc24b6d1ec3c.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : les dernières informations
Kiev dépensera la moitié de son budget 2024 pour la défense et la sécurité, soit 22,1 % de son PIB. Plus de 20 000 véhicules sont bloqués ce jeudi à la frontière entre l’Ukraine et la Pologne. Les relations entre les deux pays se sont tendues ces derniers mois en raison du désaccord sur l’exportation des céréales ukrainiennes en Europe via la Pologne.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/09/en-direct-guerre-en-ukraine-les-dernieres-informations_6198168_3210.html
9 novembre. Diamo i numeri: Non Una Di Meno denuncia 103 casi documentati di femminicidi nel 2023
L’Osservatorio sui Femminicidi, Lesbicidi e Transcidi di Non Una Di Meno denuncia tutti i casi documentati in questo 2023: il 25 novembre manifestazioni nazionali contro la violenza di genere a Roma e Messina. Pubblichiamo il rapporto dell’Osservatorio
Ripubblichiamo sul nostro sito il rapporto 2023 dell’Osservatorio Femminicidi Lesbicidi Trans-cidi (FLT) in Italia di Non Una Di Meno (NUDM). Sul sito dell’Osservatorio, ogni anno (leggi il Rapporto 2022, e il Rapporto 2021) vengono pubblicati i dati raccolti non solo per mostrarli e renderli noti ma soprattutto per denunciare la violenza sistemica esercitata sulla vita delle donne e di tutte le libere soggettività che si sottraggono alle norme di genere imposte. Sul loro sito possiamo trovare tutti i dati suddivisi per anno, a partire dal 2020, e nella Home Page i dati dell’anno in corso. I dati vengono aggiornati l’8 di ogni mese. Sono disponibili i comunicati, i documenti, i grafici e tutti i materiali che completano il lavoro di lettura dei dati. Nel blog troverai approfondimenti e riflessioni a partire dal nostro approccio transfemminista. Se sei unə giornalistə il sito ospita anche una sezione con materiali per la stampa. Maggiori informazioni sull’Osservatorio FLT si trovano nella sezione chi siamo e per avere maggiori informazioni e per segnalare riflessioni, integrazioni o modifiche ai dati, puoi scriverci.
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https://www.dinamopress.it/news/diamo-i-numeri-non-una-di-meno-denuncia-103-casi-documentati-di-femminicidi-nel-2023/
9 novembre. Democratizzare le banche centrali
ENRICO GRAZZINI – VOLERELALUNA.IT Le banche centrali sono delle creature ibride che hanno una doppia natura. Da un lato sono organi dello Stato che devono svolgere un servizio pubblico a favore della società nazionale (o dell’economia regionale, nel caso della BCE) con funzioni di stabilità dei prezzi al consumo e di regolazione macroeconomica. Dall’altro, come fornitori di liquidità di ultima istanza, devono salvaguardare il buon funzionamento del sistema privato delle banche commerciali e del mercato finanziario in generale. Il problema è che esse dovrebbero limitarsi a “salvare” solo le banche di deposito, quelle in cui i risparmiatori conservano i loro soldi: il loro scopo dovrebbe essere quello di salvare i risparmi e non le banche che speculano. Tuttavia recentemente sono diventate il Pronto soccorso di tutti gli enti finanziari sistemici e dei mercati finanziari. Nel corso della Grande crisi finanziaria la FED, per esempio, è intervenuta per salvare tutte le maggiori banche d’affari (eccetto la Lehman Brothers, come noto) anche se queste erano chiaramente fuori dalla sua “giurisdizione”. La FED recentemente ha addirittura aperto una nuova struttura permanente, la Standing Repo Facility, per intervenire nel mercato monetario all’ingrosso pronti contro termine (Repurchase Agreement, Repo) dove operano le maggiori società finanziarie, tra cui i famigerati fondi speculativi (hedge funds).
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https://volerelaluna.it/economie/2023/11/09/democratizzare-le-banche-centrali/
9 novembre. La Piana è piena
La Toscana è stracolma: prima di cemento e poi di fango in una crisi climatica tracimante
TOMMASO CHITI – JACOBINITALIA.IT È tardo pomeriggio di giovedì 2 novembre quando la tempesta Ciaran, allertata con livello arancione dal sistema meteo regionale, si abbatte sulla Piana toscana, colpendo in particolare le aree di Prato, Carmignano e Campi Bisenzio.
In poche ore nuvole cupe inghiottono il Montalbano a sud, il Monte Javello, la Calvana e il Monte Morello a nord, con una pioggia scrosciante, come se ne registrano sempre di più per effetto del riscaldamento globale in questa crisi climatica, di quelle monsoniche con lampi che fanno giorno e la battitura dell’acqua fragorosa come quella dei telai tessili.
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https://jacobinitalia.it/la-piana-e-piena/
Maltempo in Italia Live
Maltempo: allerta arancione in Toscana gialla in altre 4 regioni. Nel pistoiese ordinata evacuazione
Prevista per oggi una nuova perturbazione atlantica con altre piogge anche sulle zone già alluvionate della Toscana. Riattivata a binario unico la circolazione ferroviaria Prato-Vernio. Il sindaco di Prato invita a restare a casa, chiuse le scuole
IL METEO
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
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Il meteo in tempo reale
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Allerta meteo
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Maltempo
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9 novembre
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
9 novembre. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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Piove. Noi siamo qua.
E’ ricominciato a piovere. Non dovremmo temere la pioggia se ci fossero i campi ad assorbirla, i tombini puliti, gli alberi che tengono.
Se non ci fossero i mari troppo caldi e l’“economia del fossile” e del cemento.
Invece ora guardiamo timorosi il cielo. Loro, da tanto tempo, la chiamano modernità.
Queste le indicazioni di oggi perché la solidarietà è “fino a che ce ne sarà”:
Le squadre per strada sono sospese domani.
Il presidio e il magazzino rimangono aperti, l’attività delle volontarie e volontari organizzati anche. Noi qua rimaniamo. Qua ci trovate.
Continueremo la consegna autorganizzata dei pacchi e del materiale.
continua in
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9 novembre. L’annuncio di uno sciopero dei medici confonde le idee del governo
IL CASO. Nell’esecutivo dilagano i dubbi sul taglio delle pensioni dei dirigenti medici e di altri dipendenti pubblici. Ma se la norma saltasse si dovrebbero trovare altrove oltre 2 miliardi di euro a saldi invariati. E’ la legge dell’austerità in cui si muove la maggioranza. I camici bianchi: «Il ministero dell’economia sembra essere il commissario della sanità»
ROBERTO CICCARELLI – ILMANIFESTO.IT Doveva essere «blindata» la manovra senza emendamenti da parte della maggioranza. In attesa di rovesci la cui ombra già si staglia all’orizzonte (il Fondo Monetario che boccia la legge di bilancio, il 21 novembre la Commissione Europea potrebbe chiedere modifiche) il governo sembra nel frattempo volere mettere le prime toppe e salvare la faccia. Per non contraddire Meloni & Co. che tengono a non fare presentare emendamenti alla manovra, le eventuali modifiche potrebbero essere raccolte in un maxi-emendamento al decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio. Così potrebbero essere contenute sia le proteste dei sindacati dei medici che hanno dichiarato sciopero il 5 dicembre contro il taglio alle pensioni dei dipendenti pubblici, sia le critiche dei costruttori che hanno bocciato un aumento della tassazione degli immobili da 2 miliardi in 3 anni.
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https://ilmanifesto.it/lannuncio-di-uno-sciopero-dei-medici-confonde-le-idee-del-governo
9 novembre. Fp Cgil: adesione dei medici allo sciopero del 17 novembre
I medici di medicina generale della Fp Cgil aderiscono allo sciopero del 17 novembre proclamato da Cgil e Uil”. Lo si legge in una nota del coordinamento nazionale Fp Cgil MMG.
“Ancora inquadrati come libero professionisti a servizio del pubblico, senza tutele contrattuali, senza diritti e troppo spesso denigrati dall’opinione pubblica – si osserva – condividiamo pienamente le motivazioni dello sciopero del 17 novembre 2023 e aderiamo convintamente. Lo facciamo anche per contestare l’attuale rapporto di lavoro che di fatto ci isola dal sistema, ostacola una presa in carico delle persone, integrata nei servizi sanitari territoriali. Aderiamo perché crediamo nel valore dei servizi pubblici contro i modelli incentrati sul singolo professionista più che sulla cittadinanza”.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/fp-cgil-i-medici-di-medicina-generale-aderiscono-allo-sciopero-del-17-novembre-ap3fu70b
9 novembre. “Generiamo cultura”, contro la violenza sulle donne
È stato presentato il progetto sul tema della violenza contro le donne, promosso dalla Commissione nazionale per le pari opportunità composta da Federmeccanica, Assistal, Fim, Fiom, Uilm e da rappresentanti delle associazioni territoriali, delle aziende e delle organizzazioni sindacali.
Le sigle promuovono, su proposta della Commissione nazionale per le Pari opportunità (organismo paritetico della categoria), il progetto “Generiamo cultura”, finalizzato al contrasto della violenza di genere e della prevenzione delle molestie nei luoghi di lavoro.
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https://www.collettiva.it/copertine/culture/generiamo-cultura-parte-il-progetto-contro-la-violenza-sulle-donne-dhmyuj99
9 novembre. Acciaierie d’Italia, sciopero nazionale di otto ore
Otto ore di stop in tutto il gruppo entro il 23 novembre. De Palma, Fiom Cgil: “ArcelorMittal tiene in ostaggio lavoratori, cittadini e governo”
L’incontro presso Palazzo Chigi tra i capi di gabinetto della presidenza del Consiglio, del Mimit, del ministero del Lavoro e del ministero per gli Affari europei e le delegazioni nazionali di Fim, Fiom e Uilm, ottenuto grazie alla mobilitazione dello scorso 20 ottobre, non è servito a ottenere chiarezza sulla trattativa tra governo e Mittal, e a rispondere sulle garanzie occupazionali, produttive e di salute e sicurezza. È quanto si legge in una nota di Fim, Fiom e Uilm.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/acciaierie-ditalia-sciopero-nazionale-di-otto-ore-in-tutto-il-gruppo-utcykdoy
INCIDENTI SUL LAVORO
8 ottobre. Morto un operaio in un oleificio ad Andria. Un altro incidente a Segrate: 4 operai intossicati
Un operaio di 38 anni è morto sul lavoro nel pomeriggio di martedì 7 novembre mentre sistemava un macchinario in un oleificio ad Andria, in Puglia. La procura di Trani ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti mentre si cercano di chiarire le dinamiche dell’incidente. La vittima, Raffaele Sardano, lascia la figlia di 3 anni e la moglie incinta. Secondo una prima ricostruzione l’uomo, incaricato di disostruire alcuni tubi che collegano il decanter che filtra l’acqua dall’olio ai silos interrati, stava maneggiando con un tubo di acciaio quando questo è esploso per l’eccessiva pressione. Il 38enne è stato travolto dall’esplosione ed è morto sul colpo. All’arrivo dei soccorsi gli operatori non hanno potuto che constatarne il decesso.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/11/08/morto-un-operaio-in-un-oleificio-ad-andria-un-altro-incidente-a-segrate-4-operai-intossicati/7347000/
Maltempo in Italia Live
Trovato il corpo dell’ottava vittima. Allerta arancione in Veneto, oggi piogge anche al Sud
Allerta gialla per Calabria ed Emilia-Romagna. In Toscana corsa contro il tempo per rimuovere fango e detriti in vista di un ulteriore peggioramento
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/allarme-maltempo-meteo-peggiora-vittime-toscana-bc7bc13e-dc03-4779-a0b0-8e01b665c6a4.htm
IL METEO
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
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Maltempo, i danni della tempesta Ciaran in Europa| video
https://www.youtube.com/watch?v=eRfF-ZvWSy8
Il meteo in tempo reale
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Tutti gli aggiornamenti in tempo reale. Foto, filmati, carte, mappe.
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Allerta meteo
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Maltempo
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Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 33
IL POST LIVE
Ma al momento delle operazioni non si sa quasi niente: secondo il ministro della Difesa è stata presa d’assalto «da tutte le direzioni»
Israele dice che il suo esercito è «nel cuore della città di Gaza»
Martedì sera Yoav Gallant, il ministro della Difesa di Israele, ha detto che l’esercito israeliano è entrato «nel cuore della città di Gaza», la più grande e popolosa della Striscia, che Israele ritiene essere il maggiore centro operativo di Hamas. Poco dopo il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha confermato l’informazione dicendo che l’esercito stava «conducendo operazioni dentro Gaza». La città è circondata da truppe e carri armati israeliani ed è isolata dal resto della Striscia, ma al momento non ci sono informazioni su cosa stia succedendo dentro e su eventuali combattimenti. Non sappiamo quanti mezzi e uomini siano entrati dentro Gaza: Gallant si è limitato a dire che i soldati israeliani stanno circondando le basi di Hamas «da tutte le direzioni». Martedì centinaia di palestinesi se ne sono andati dalla città di Gaza sfruttando un periodo di evacuazione “sicura” di 4 ore concesso dall’esercito israeliano, ma non si sa di preciso quante persone siano ancora dentro la città: secondo le ultime stime potrebbero essere alcune centinaia di migliaia. Chi è scappato dalla città di Gaza è andato verso le città del sud: Israele le definisce una zona sicura per i civili, ma intanto sta continuando a bombardarle.
↓ Gli aggiornamenti in diretta ↓
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RaiNews LIVE giorno 33
Netanyahu: “Prenderemo il controllo di Gaza”. Biden chiede 3 giorni di tregua | Gli attacchi per indebolire Hamas | Guerriglia tra le rovine
Il premier israeliano sfida la Casa Bianca, che ribadisce: “Rioccupare Gaza non è la cosa giusta”. Si combatte casa per casa a Gaza City
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/si-combatte-nel-cuore-di-gaza-city-biden-chiede-tre-giorni-di-tregua-90f8a8d9-5449-4800-b3e2-292bd9080466.html
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ALJAZEERA LIVE UPDATES
Red Crescent says humanitarian aid targeted as Gaza bombardment continues
Three Palestinian rights groups warn that people in Gaza are facing imminent genocide amid forced displacement
- ICRC says its convoy of five trucks and two vehicles with lifesaving medical supplies was targeted in Gaza. Two trucks were damaged and a driver wounded.
- Israel killing Palestinian children at unprecedented rate, according to rights group, Defense for Children International-Palestine.
- Saudi Arabia will host summits of Arab, African and Islamic countries to discuss the Gaza conflict in coming days, its investment minister has said.
- Biden has asked Netanyahu for a “pause” in the fighting in Gaza.
- US House of Representatives has voted to censure Rashida Tlaib, the only Palestinian American in Congress, over her comments on the Israel-Hamas war.
- At least 10,328 Palestinians killed in Israeli attacks on Gaza since October 7. In Israel, the death toll over the same period stands at more than 1,400.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/11/8/israel-hamas-war-live-humanitarian-aid-targeted-amid-gaza-bombardment
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https://www.aljazeera.com/
LeMonde LIVE
En direct, guerre Israël-Hamas : l’armée israélienne poursuit son incursion à Gaza, Benyamin Nétanyahou exclut tout cessez-le-feu sans la libération des otages
Le ministre de la défense israélien, Yoav Gallant, a répété l’appel aux civils palestiniens de se déplacer vers le sud de la bande de Gaza pour leur propre sécurité et a expliqué que « ni le Hamas ni Israël » ne gouverneront Gaza à l’issue de la guerre.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/08/en-direct-guerre-israel-hamas-l-armee-israelienne-poursuit-son-incursion-a-gaza-netanyahou-exclut-tout-cessez-le-feu-sans-la-liberation-des-otages_6198472_3210.html
8 novembre. «Questo sionismo è finito dentro un vicolo cieco»
INTERVISTA. Parla il sociologo Moshe Zuckermann. «Il 7 ottobre è stato un pogrom. Nel più grande carcere al mondo non si può sviluppare la democrazia»
SVEVA HAERTTER – ILMANIFESTO.IT Moshe Zuckermann è un sociologo israelo-tedesco e professore emerito di storia e filosofia all’università di Tel Aviv. È autore di libri sul conflitto in Medio Oriente, tra cui Israels Schicksal. Wie der Zionismus seinen Untergang betreibt (Il destino di Israele. Come il sionismo porta avanti il proprio declino). Fa parte del gruppo di studiosi della storia dell’Olocausto, degli studi ebraici e degli studi sul Medio Oriente che nel 2021 ha elaborato la “Dichiarazione di Gerusalemme”.
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https://ilmanifesto.it/questo-sionismo-e-finito-dentro-un-vicolo-cieco
8 novembre. Esternalizzare per cancellare i diritti
ALESSANDRA ALGOSTINO – ILMANIFESTO.IT Il governo ha annunciato la firma di un protocollo di intesa fra Italia e Albania, fra gli obiettivi c’è quello di «accogliere solamente chi ha davvero diritto alla protezione internazionale». Negli avverbi «solamente» e «davvero» si annida il senso: evitare di garantire il diritto di asilo. L’accordo prevede la costruzione in Albania di «centri per la gestione dei migranti arrivati via mare», che dovrebbero fungere sia da hotspot sia da centri per il rimpatrio.
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https://ilmanifesto.it/esternalizzare-per-cancellare-i-diritti
8 novembre. «Un passo indietro rispetto al diritto comunitario»
CARLO LANIA – ILMANIFESTO.IT «Questo accordo rappresenta la fine del sistema di asilo. L’Europa non era mai riuscita a trovare un’intesa sul tema dei migranti né a trovare una soluzione per superare Dublino tre, però aveva costruito un percorso per il riconoscimento del diritto di asilo con le direttive del 2003 e 2004 recepite dall’Italia nel 2008 e 2009. Ora con l’accordo siglato con l’Albania che assomiglia molto a quello che la Gran Bretagna vorrebbe fare con il Ruanda, per fortuna bloccato, di fatto diamo un duro colpo al sistema d’asilo. Non credo che, se anche gli venisse chiesto, l’Alto commissariato Onu per i rifugiati si presterà a questa operazione, ma comunque dovrebbe dire qualcosa, farsi sentire: prendiamo delle persone su navi militari e le portiamo in un paese che è sì in Europa, ma non fa parte dell’Unione europea».
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https://ilmanifesto.it/un-passo-indietro-rispetto-al-diritto-comunitario
8 novembre. Accordo sui migranti Italia-Albania, Msf: “Impedisce ingressi e aggira obblighi di soccorso”
Per Medici senza frontiere il nuovo accordo per creare due centri per migranti in Albania è un attacco al diritto di asilo e alle norme internazionali che garantiscono protezione e soccorso: “Precedenti tentativi di gestione extraterritoriale sono stati fallimento”
Agenzia DIRE – Il patto siglato tra Italia e Albania si spinge un passo oltre gli accordi di esternalizzazione che il governo italiano o le istituzioni europee hanno firmato negli ultimi anni con Turchia, Libia e Tunisia, sostiene Medici Senza Frontiere (Msf) in una nota.
Secondo l’organizzazione, l’obiettivo non è più solo quello di scoraggiare le partenze, ma di impedire attivamente alle persone in fuga e a chi viene soccorso in mare di accedere in modo rapido e sicuro al territorio europeo, aggirando così gli obblighi di protezione e soccorso sanciti dal diritto internazionale e dalle Convenzioni europee.
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https://www.dire.it/08-11-2023/976682-centri-migranti-albania-msf-diritto-soccorso/
8 novembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 623
RaiNews LIVE
G7: “Uniti nel sostegno a Kiev”. Ucraina nell’UE, l’Ungheria minaccia il veto
Oggi le conclusioni della Commissione Ue sull’ingresso di Kiev, Zelensky ottimista. Attacco ucraino nel Donetsk, 3 morti e più di 30 feriti. Offensiva russa su Avdiïvka, a Kiev dissidi tra governo e alti comandi militari
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/ucraina-nellue-lungheria-minaccia-il-veto-a2e6b437-5e3a-407a-91f3-afaf2c0e8f24.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : le G7 promet de rester « uni » dans son « soutien ferme » à Kiev
« Si notre soutien à l’Ukraine s’essoufflait aujourd’hui, [la Russie] l’exploiterait sans pitié, avec des conséquences terribles pour les Ukrainiens et les Européens », a déclaré la ministre des affaires étrangères allemande. La France a, elle, annoncé 200 millions d’euros de plus pour le fonds de soutien à l’armée ukrainienne.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/08/en-direct-guerre-en-ukraine-le-g7-promet-de-rester-uni-dans-son-soutien-ferme-a-kiev_6198168_3210.html
8 novembre. Tutti parlano dei flop della Rai ma anche Mediaset non se la passa tanto bene
La stagione langue. Dal Grande Fratello ripulito alla versione D’Urso di Myrta Merlino la nuova linea editoriale di Pier Silvio Berlusconi non dà i suoi frutti. E tranne Maria De Filippi, è la Caporetto dello share
BEATRICE DONDI – LESPRESSO.IT Ha fatto appena in tempo a dire basta trash in televisione che la scena simbolo di Canale 5 è diventata Andrea Giambruno che con una mano si tocca e con l’altra (almeno questo) tocca il capo della collega in studio dissertando sui toni del blu. Praticamente una puntata riuscita di “Scherzi a parte”.
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https://lespresso.it/c/attualita/2023/11/08/tutti-parlano-dei-flop-della-rai-ma-anche-mediaset-non-se-la-passa-tanto-bene/46388?fbclid=IwAR0ABHktP-LLua26X2ARoHqDYJkWTrTZFs1u4FrFXQma4ZrUwDAZyXT2AQQ
8 novembre. Con Report, contro le angherie della destra
VINCENZO VITA – ILMANIFESTO.IT In occasione dell’audizione di Sigfrido Ranucci, che dirige una delle trasmissioni migliori dell’intero panorama televisivo -Report- presso la commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, nella serata di martedì scorso si è tenuta a Roma una pacifica passeggiata di protesta promossa dall’associazione Articolo21. Tanti cartelli con la scritta #IOSTOCONREPORT#PRESSFREEDOM#ARTICOLO21.
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https://ilmanifesto.it/con-report-contro-le-angherie-della-destra
8 novembre. Voi, studenti, siete l’antidoto contro il fascismo
Il 27 ottobre, a Torino, la polizia è entrata in forze nel Campus Luigi Einaudi dell’Università, di propria iniziativa e – a quanto consta – senza autorizzazione del Rettore, al solo fine di presidiare e mettere al riparo da ogni azione di disturbo un’iniziativa del Fuan, contestata dagli studenti antifascisti. Questi ultimi sono stati manganellati da agenti in tenuta antisommossa; alcuni disabili hanno dovuto rinchiudersi in un’aula per evitare di essere travolti nel parapiglia; i parapetti delle balconate hanno rischiato di cedere sotto la pressione della massa di studenti posti in situazione di pericolo. L’iniziativa – come ha sottolineato il Coordinamento antifascista torinese – in aria da giorni e in sintonia con quanto accaduto ripetutamente negli ultimi tempi in città (https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/10/10/violenze-di-polizia-a-torino-una-tradizione-sabauda/) è stata particolarmente grave: in sé, per le modalità che l’hanno caratterizzata e perché lesiva, oltre che dei principi costituzionali di libertà di riunione e di manifestazione, dell’autonomia universitaria, tradizionalmente riconosciuta e tutelata dall’articolo 33, ultimo comma, della Carta fondamentale. Ad essa studenti e docenti hanno reagito, il 30 ottobre e il 7 novembre, con due assemblee affollatissime. Nella prima è intervenuto, per il Coordinamento Antifascista, Amedeo Cottino con un intervento di grande tensione etica e politica che, di seguito, si riporta.
AMEDEO COTTINO https://volerelaluna.it/allarmi-son-fascisti/2023/11/08/voi-studenti-siete-lantidoto-contro-il-fascismo/
8 novembre 2023. Sabotate con grazia…
L’invasione (innocua) di Cheap al MAMbo. Dal 6 ottobre al 17 dicembre, gli spazi del museo di Via Don Minzoni vengono invasi dalle opere di Cheap, il collettivo che da ormai diversi anni “infesta” le strade del capoluogo emiliano, con progetti di arte pubblica su poster. “Sabotate con grazia” nasce per celebrare un importante traguardo: l’anniversario decennale del collettivo come strumento di pratica artistica trasformativa all’insegna del sabotaggio
SARA COSIMINI – SANTIEREBOLOGNA.COM Così, il MAMbo diventa il contenitore perfetto del messaggio rivoluzionario che da sempre caratterizza Cheap, accogliendo installazioni di lavori già pubblicati, riproduzioni fotografiche in formato inedito che documentano le azioni realizzate sui muri in strada, riedizioni di poster in formati atipici e progetti site-specific.
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https://cantierebologna.com/2023/11/08/sabotate-con-grazia/
8 novembre
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
8 novembre. “Scioperiamo per i diritti di tutti”
Landini e Bombardieri spiegano le ragioni della mobilitazione di Cgil e Uil contro una legge di bilancio che non va nell’interesse del Paese
EMANUELE DI NICOLA E STEFANO IUCCI – COLLETTIVA.IT Otto ore di sciopero, manifestazioni in 58 città – ma il dato è in crescita – oltre 100 presìdi in tutto il paese. Sono i numeri della mobilitazione proclamata da Cgil e Uil e che inizierà il 17 novembre. Ne hanno spiegato il senso – quello di una legge Finanziaria completamente sbagliata – i segretari generali delle due organizzazioni, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, in una conferenza stampa che si è svolta nella sede della Uil
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/scioperiamo-per-i-diritti-di-tutti-w0mdyoc0
TUTTI I TEMI DELLA MOBILITAZIONE
8 novembre. Manovra. Cisl: sabato 25 novembre manifestazione nazionale a Roma
Sabato 25 novembre alle ore 10,00 la Cisl scenderà in piazza Santi Apostoli, a Roma, per dar vita a una manifestazione nazionale dal titolo “Partecipare per crescere: migliorare la Manovra, costruire un nuovo Patto sociale”. Lo rende noto un comunicato della Segreteria Nazionale della Confederazione, che ha esercitato oggi il mandato ricevuto dal Comitato Esecutivo del sindacato di via Po.
8 novembre. Milano non è una città per chi lavora
Casa e reddito: un tempo il limite del “sostenibile” per chi lavora era il 30% del salario e Milano questa soglia la sta superando ovunque, periferie comprese. E’ il maggior risultato di tre giunte di centrosinistra, purtroppo, quella che sarà ricordata come l’epoca della grande valorizzazione della rendita immobiliare. Da Expo 2015 la forchetta tra redditi e costo dell’abitazione si è allargata di sei volte per l’acquisto e di più di tre volte per l’affitto. Colpendo maggiormente i ceti medio bassi, perché per i poveri non c’era già speranza prima, con solo l’1% del nuovo costruito di edilizia pubblica o convenzionata. Praticamente l’azzeramento di qualsiasi possibilità di abitazioni a costi contenuti.
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https://www.radiopopolare.it/milano-non-e-una-citta-per-chi-lavora/
Maltempo in Italia Live
Meteo, oggi temporali su Lazio e Campania. Giovedì torna a piovere, in Toscana si lotta col fango
Due giorni di pausa, poi torna il maltempo. Tajani: “Per le imprese che esportano 100 milioni a fondo perduto e 200 in prestiti”. Oggi la Camera commemora le vittime
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
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IL METEO
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
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Maltempo, i danni della tempesta Ciaran in Europa| video
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Il meteo in tempo reale
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Tutti gli aggiornamenti in tempo reale. Foto, filmati, carte, mappe.
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Allerta meteo
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Maltempo
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Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 32
IL POST LIVE
Hamas dice che i palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza sono più di 10mila
In quasi un mese di guerra: intanto l’esercito israeliano ha intensificato i bombardamenti e accerchiato la città di Gaza
Lunedì il ministero della Salute della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, ha detto che i palestinesi uccisi nei bombardamenti israeliani dal 7 ottobre sono più di 10mila: non è possibile verificare la stima, ma in passato i dati forniti da Hamas in occasioni simili si erano dimostrati piuttosto affidabili. L’esercito israeliano ha detto domenica di avere accerchiato la città di Gaza e che la Striscia è attualmente divisa in due: «Oggi ci sono Gaza nord e Gaza sud», ha detto il portavoce dell’esercito Daniel Hagari. I bombardamenti nel nord della Striscia, dove si ritiene ci siano le principali infrastrutture e basi militari di Hamas, si sono intensificati: si stima però che nella zona siano ancora presenti circa 300mila persone civili. Nel sud della Striscia, invece, sono ricominciate le evacuazioni di civili e l’ingresso di aiuti umanitari attraverso il varco di Rafah, al confine con l’Egitto, che era rimasto chiuso sabato e domenica. Negli ultimi giorni il segretario di Stato americano Antony Blinken è stato in diversi paesi del Medio Oriente per concordare «pause umanitarie» e far entrare maggiori aiuti per i civili della Striscia, ma finora sembra aver ottenuto poco: il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito che non ci saranno tregue o cessate il fuoco finché Hamas non avrà liberato gli ostaggi presi durante l’attacco del 7 ottobre, che l’esercito israeliano stima siano più di 200.
↓ Gli aggiornamenti in diretta ↓
https://www.ilpost.it/2023/11/06/live-israele-gaza-accerchiata-hamas/?homepagePosition=0
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RaiNews LIVE giorno 32
Ucciso comandante di Hamas. Usa schierano un sottomarino nucleare | Prime vittime civili in Libano | Arrestata Ahed Tamimi spina nel fianco di Israele
Hamas: superati i 10mila morti, più di 4.000 sono bambini. E il premier palestinese scoppia in lacrime. Conferenza degli ambasciatori Ue, Charles Michel: “Pronti a promuovere una conferenza di pace”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/gaza-senza-tregua-netanyahu-minuto-per-minuto-maratona-6e5cc756-ec6c-4f0d-ae67-3192fb1a917c.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas
ALJAZEERA LIVE UPDATES
Death toll in Gaza passes 10,000 one month on from start of conflict
More Gaza hospitals face shutdown in days as prospects of ceasefire deal remain dim due to UN Security Council impasse.
- Israeli bombardment across Gaza continues as the death toll in the besieged Palestinian territory reaches at least 10,022 since October 7. At least 152 people have been killed in the occupied West Bank and more than 1,400 in Israel during the same period.
- The Palestinian representative at the UN, Riyad Mansour, has demanded accountability for “crimes” committed by Israel and blamed the US for blocking the UN ceasefire deal.
- The Red Crescent has appealed for urgent help, saying fuel at Gaza’s Al-Quds Hospital could run out in 48 hours and Al-Awda Hospital has warned of a similar breakdown by Wednesday night.
- UN Secretary-General Antonio Guterres has told reporters Gaza is “becoming a graveyard for children” as he renewed demands to reach the elusive ceasefire.
- Human Rights Watch has called for a weapons embargo on Israel and Palestinian armed groups.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/11/7/israel-hamas-war-live-one-month-of-conflict-10000-dead-in-gaza
https://www.aljazeera.com/live
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.aljazeera.com/
LeMonde LIVE
En direct, guerre Israël-Hamas : « Le soutien des Etats-Unis est la seule voie pour empêcher une guerre régionale, pour restaurer la sécurité d’Israël et, éventuellement, pour relancer une solution à deux Etats »
Notre correspondant à Washington répond à vos questions sur les bouleversements géopolitiques depuis le début de la guerre entre Israël et le Hamas.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/07/en-direct-guerre-israel-hamas-l-attaque-du-7-octobre-conduite-par-le-hamas-marque-une-rupture-historique-par-le-mode-operatoire-par-la-cruaute-insensee-par-la-prise-d-otages-massive_6198472_3210.html
7 novembre. Sit-in per il cessate il fuoco a Gaza alla Statua della Libertà
La pagina Facebook di Jewish Voice for Peace descrive l’invasione della Statua della Libertà a New York da parte di centinaia di attivisti per chiedere un immediato cessate il fuoco a Gaza:
500 ebrei e non solo hanno invaso la Statua della Libertà, interrompendo il “business as usual” per chiedere un cessate il fuoco a Gaza. A noi si sono uniti rabbini, funzionari eletti, celebrità, discendenti di sopravvissuti all’Olocausto e bambini.
Come ebrei statunitensi, molte delle nostre famiglie sono state accolte dalla Statua della Libertà mentre fuggivano dai pogrom. Alcuni hanno potuto entrare, ma altri sono stati respinti. Il nostro governo ha una lunga storia di complicità nella violenza genocida. In questo momento, mentre il governo israeliano conduce una guerra genocida contro i palestinesi nel nostro nome e con i soldi delle nostre tasse, chiediamo ai nostri leader politici di fare una scelta diversa. Chiedete un cessate il fuoco. Smettete di finanziare gli attacchi aerei israeliani contro i palestinesi. Da Ellis Island a Gaza, mai più significa mai più – per nessuno.
continua in
https://www.pressenza.com/it/2023/11/sit-in-per-il-cessate-il-fuoco-a-gaza-alla-statua-della-liberta/
7 novembre. Lettera delle Comunità e delle Associazioni Palestinesi in Italia a Mattarella
Il Dott. Fawzi Ismail, Presidente dell’Associazione Sardegna-Palestina, in rappresentanza delle Comunità e delle Associazioni Palestinesi in Italia, comunica che in data 4 novembre p.v., in occasione della visita a Cagliari del Presidente della Repubblica per le celebrazioni della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, ha provveduto alla consegna, tramite l’Ufficio Territoriale del Governo di Cagliari, di una lettera rivolta all’attenzione del Capo dello Stato, nella quale si manifestano le preoccupazioni dei cittadini palestinesi residenti in Italia a fronte della ricaduta che la drammatica situazione che interessa il loro Paese ha nel quotidiano.
Di seguito la lettera
https://www.pressenza.com/it/2023/11/lettera-delle-comunita-e-delle-associazioni-palestinesi-in-italia-a-mattarella/
7 novembre. Una finanziaria di galleggiamento
Le politiche sociali nella prima vera legge di bilancio di Meloni sono solo briciole, che non intaccano la continuità delle politiche economiche degli ultimi decenni
MARCO BERTORELLO e DANILO CORRADI – JACOBINITALIA.IT È la prima vera finanziaria del governo Meloni, dato che quella dello scorso anno era stata approvata a circa un mese dall’insediamento della compagine di destra. Già all’epoca, però, la nuova presidente aveva avuto l’ardire di sottolineare che il provvedimento, sebbene preparato in gran fretta, «racconta di una visione politica» e sarebbe servito a «favorire la crescita, aiutare i più fragili, investire nelle famiglie, accrescere la giustizia sociale, sostenere il nostro tessuto produttivo». Oggi potremmo dire che quella visione inizia concretamente a farsi realtà. Ad essere assaporata. Non che per famiglie e giustizia sociale in questo anno non avessimo già avuto modo di gustare l’annullamento del reddito di cittadinanza. Un provvedimento che, per il governo, avrebbe dovuto condurre a un risparmio da riversare su pensioni e aiuti alle imprese, ma che a consuntivo sembra condurre a un risparmio di un miliardo di euro, troppo poco per aiutare significativamente platee come quella dei pensionati o degli imprenditori.
continua in
https://jacobinitalia.it/una-finanziaria-di-galleggiamento/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=premierato-hard
7 novembre. Dietro l’angolo, un premierato torbido
ALESSANDRA ALGOSTINO – VOLERELALUNA.IT È un premierato torbido quello progettato nel disegno di legge costituzionale dal titolo “Introduzione dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri e razionalizzazione del rapporto di fiducia”, licenziato il 3 novembre dal Consiglio dei ministri. È torbido perché minacciosamente fosco nel perseguire l’ossimoro della democrazia del capo e torbido perché mescola in una soluzione disaggregata elementi incoerenti. Non solo; è un premierato calato in un humus sociale intorbidito da passività, autoreferenzialità, omologazione, intriso di competitività e permeabile a logiche identitarie e alla schmittiana contrapposizione “amico-nemico”. E il contesto non è indifferente.
Qualche osservazione.
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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/11/07/dietro-langolo-un-premierato-torbido/
7 novembre. De Luca: “Italia nelle mani di fascisti, Meloni non parli di nazione”. E del Pd dice: “Vecchi marpioni”
Il governatore della Campania spara a zero su Meloni: “Ha un vocabolario limitato, usa sempre la parola ‘nazione'”. E ne ha anche per il Pd: “Più sei ciuccio più vai avanti”
Agenzia DIRE – Napoli: “Noi abbiamo consegnato l’Italia nelle mani… della destra ideologica. Volevo dire dei fascisti ma… però nei territori i conti non sono stati fatti”. Lo dice, presentando il libro Nonostante il Pd nel Tennis club di Napoli, il governatore campano Vincenzo De Luca.
“Meloni avrebbe potuto creare una destra moderna, europea, una grande forza di destra italiana da contrapporre a una forza progressista, ma non ce l’ha fatta e non ce la fa“, aggiunge il presidente della Regione Campania.
E attaccando ancora la presidente del Consiglio dicendo: “Meloni – spiega – adopera sempre parola la ‘nazione’. Ha un vocabolario limitato… Questo mi fa venire l’orticaria. Perché il concetto di nazione è storico-ideale. Se parli delle infrastrutture o delle reti fognarie, parli di ‘paese’… o no?”.
“La parola nazione – insiste De Luca – è stata tradita dal fascismo e noi abbiamo perduto, per la guerra fascista, dei territori e abbiamo rischiato di perdere Trieste. Allora, non parlare tu di nazione, lo facciamo noi, tu non ne hai titolo”.
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https://www.dire.it/07-11-2023/976622-de-luca-meloni-fascisti-nazione-pd-vecchi-marpioni/
7 novembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 622
RaiNews LIVE
Mosca: abbattuti 5 droni ucraini sul Mar Nero. Zelensky: “Elezioni in Ucraina? Fake news”
Fiamme in Siberia. L’Unesco condanna gli attacchi russi sul Museo delle Belle Arti di Odessa, i feriti sono 8. Kiev si appresta a prorogare la legge marziale. La cronaca, giorno 622
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/zelensky-elezioni-in-ucraina-fake-news-non-e-il-momento-baf8b337-9faf-450f-a4a3-5f55d46fdcbe.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : l’armée ukrainienne progresse sur la rive est du Dniepr, selon l’Institute for the Study of War
Des images géolocalisées montrent que les forces ukrainiennes ont progressé de façon « limitée » près de Pidstepne, à 12 kilomètres à l’est de Kherson et à 3 kilomètres du Dniepr, précise le cercle de réflexion, dans son point quotidien.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/06/guerre-en-ukraine-en-direct-l-armee-ukrainienne-progresse-sur-la-rive-est-du-dniepr-selon-l-institute-for-the-study-of-war_6198168_3210.html
7 novembre
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
7 novembre. Dalle 150 ore al diritto universale alla formazione
In streaming dalla sede della Cgil nazionale l’evento organizzato dalla Fiom con la Fondazione Di Vittorio
7 novembre. Nella tempesta, il collettivo Gkn si prepara alla battaglia finale
La proprietà della fabbrica recuperata in provincia di Firenze vuole licenziare le e gli ultimi dipendenti nei prossimi mesi, per poi sgomberare definitivamente lo stabile con l’inizio del 2024. Un’opzione che le operaie e gli operai, solidali con la popolazione alluvionata di Campi Bisenzio, non sono disposti ad accettare
MILOS SKAKAL – DINAMOPRESS.IT «Tra due mesi la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della Gkn o vince o perde. Ma cosa ci resta da fare se non provare ad andare in fondo a questo piccolo esperimento? Rimaniamo nella convergenza, proviamo a travolgere e, purtroppo, anche a essere travolti». Dario Salvetti, portavoce del Collettivo di fabbrica Gkn, conclude con queste dure parole l’assemblea pubblica che si è svolta domenica 5 novembre nello stabile industriale di Campi Bisenzio.
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https://www.dinamopress.it/news/nella-tempesta-il-collettivo-gkn-si-prepara-alla-battaglia-finale/?fbclid=IwAR04XGNp1E78E5u_yv6LOC2julbWcfSyGaspRDnpDrMH1Yw2a2rh-4lqLd8
7 novembre. Amazon, quando la lotta paga
La nuova mappa mondiale dei diritti negli stabilimenti del gigante: battaglie e istanze comuni per limitare lo strapotere di un’azienda che non conosce crisi
PATRIZIA PALLARA – COLLETTIVA.IT In Inghilterra ci sono voluti cinque anni di lotte e scioperi per rafforzare lavoratori e sindacati, ma alla richiesta di aumento salariale, Amazon ha proposto cinque centesimi di sterline all’ora. In Germania il percorso delle rivendicazioni è partito da più lontano: dieci anni per un accordo collettivo che il colosso non ha ancora firmato. In Spagna meno del 2 per cento dei magazzini ha una rappresentanza. Andando fuori dall’Europa, in Australia, dove Amazon è cresciuta del 480 per cento in un anno, l’azione sindacale ha portato alla stabilizzazione di molti addetti a tempo determinato.
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https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/amazon-quando-la-lotta-paga-otk8uelg
7 novembre. Editore agenzia Dire: “Bene accordo con i grafici, merito azienda e dipendenti”
L’editore dell’agenzia Dire commenta il rinnovo dell’accordo di solidarietà firmato con i dipendenti grafici per scongiurare il rischio di licenziamento di 13 lavoratori: “La nostra è stata decisione responsabile, proseguiamo anche con maggiori costi”
ROMA – “L’azienda prende atto del comunicato ufficiale della rappresentanza sindacale sul rinnovo del nuovo accordo di solidarietà per i dipendenti con contratto grafico, anche se si evidenzia con rammarico che nella nota non c’è alcun riferimento alla positiva azione da parte dell’azienda. Per questo ringrazia la stragrande maggioranza dei dipendenti che, di fatto, finalmente con un voto hanno approvato la decisione dell’editore, che si è speso per trovare comunque un accordo, alla fine raggiunto grazie ad un atto di responsabilità ulteriore, che qualche singolo sindacalista ha cercato di ostacolare, ad esempio, non consentendo fino a ieri all’assemblea dei dipendenti di pronunciarsi e votare sulle diverse proposte. L’azienda ha fatto un passo avanti, non è rimasta ferma sulla nuova proposta di solidarietà che aveva messo sul tavolo aggiornata allo stato attuale di crisi finanziaria, ma ha deciso responsabilmente di far proseguire il precedente accordo anche con maggiori costi. Per quanto riguarda il futuro, come anche ribadito dalle organizzazioni sindacali nel comunicato ufficiale, ‘nella consapevolezza della crisi economica’ l’azienda sottolinea che il problema non è ‘il cambio della linea editoriale’, come si afferma, ma avere nuovi abbonamenti, nuovi clienti e nuove risorse“. Così in un comunicato l’editore dell’agenzia di stampa Dire Stefano Valore di Villanueva de Castellon.
https://www.dire.it/07-11-2023/976615-editore-agenzia-dire-accordo-con-i-grafici-merito-azienda-e-dipendenti/
7 novembre. Formazione, la sfida del futuro
Dalle 150 ore all’apprendimento permanente: giornata di approfondimento a Roma organizzata da Fiom Cgil e Fondazione Di Vittorio
MARCO TOGNA – COLLETTIVA.IT “Dalle 150 ore al diritto universale alla formazione”: questa l’iniziativa organizzata oggi (martedì 7 novembre) a Roma da Fiom Cgil nazionale e Fondazione Giuseppe Di Vittorio. Una giornata di approfondimento, articolata in due distinti panel, per approfondire il tema delle 150 ore e dell’inquadramento unico operai-impiegati, a distanza di cinquant’anni.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/formazione-la-sfida-del-futuro-fmkfnlpp
7 novembre. Crisi Hoppe, previsti 120 licenziamenti
L’azienda di Bolzano registra un calo di produzione e annuncia un esubero collettivo. Fiom-Mav: “Con la contrattazione raggiunto un buon accordo di uscita”
La multinazionale svizzera Hoppe, produttrice di maniglie, ha annunciato 120 licenziamenti tra i dipendenti dei suoi stabilimenti in Trentino Alto-Adige. Saranno coinvolti negli esuberi i lavoratori delle sedi della Val Venosta, a Lana, Sluderno e Lasa, località della provincia di Bolzano.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/crisi-hoppe-previsti-120-licenziamenti-ny7wkks4
Maltempo in Italia Live
Maltempo, breve tregua. Da martedì nuovo peggioramento, la Toscana conta i danni | I lidi devastati di Fregene | Mareggiate a Muggia e Grado
Allerta arancione nel modenese, i fiumi Secchia e Panaro oltre il livello di guardia. In Toscana esondati torrenti a Quarrata e Montale. Giani commissario all’emergenza
- LOMBARDIA – TEMPO REALE
- FRIULI – TEMPO REALE
- TRENTINO – TEMPO REALE
- Veneto – https://www.rainews.it/tgr/veneto?refresh_ce
- Emilia Romagna Modena, ponti riaperti | Ancora danni | Alta Val Nure flagellata | Più spazio ai fiumi
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Firenze: i tifosi della Fiorentina disertano la partita e spalano il fango
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Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 31
IL POST LIVE
L’esercito israeliano dice di aver diviso in due la Striscia di Gaza
Intanto le comunicazioni internet e telefoniche sono di nuovo interrotte: è la terza volta negli ultimi dieci giorni
Domenica l’esercito israeliano ha detto che la città di Gaza è stata completamente accerchiata dalle sue truppe e che la Striscia è attualmente divisa in due dalla presenza del suo esercito di terra. «Oggi c’è Gaza nord e Gaza sud», ha detto il portavoce dell’esercito Daniel Hagari. Nel frattempo nel tardo pomeriggio le connessioni internet e telefoniche nella Striscia sono state interrotte per la terza volta negli ultimi dieci giorni, lasciando la popolazione quasi completamente isolata. Stanno aumentando anche le tensioni sul confine tra Libano e Israele: domenica un attacco aereo ha ucciso tre bambine e una donna che viaggiavano in auto nel sud del Libano. I media libanesi hanno attribuito la responsabilità dell’attacco alle forze israeliane, ma per ora l’esercito non ha confermato. Negli ultimi giorni il segretario di Stato americano Antony Blinken è stato in Israele, Giordania, Cisgiordania, Cipro e Iraq e Turchia: sta cercando di concordare delle «pause umanitarie» per i civili della Striscia, ma il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito che non ci saranno tregue o cessate il fuoco finché Hamas non avrà liberato gli ostaggi presi durante l’attacco del 7 ottobre.
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RaiNews LIVE giorno 31
Ucciso comandante di Hamas. Usa schierano un sottomarino nucleare | Prime vittime civili in Libano | Arrestata Ahed Tamimi spina nel fianco di Israele
Netanyahu non concede pause umanitarie. Abu Mazen: “Pronti a una soluzione politica globale”. Blinken in Turchia, il capo della Cia in Israele. Media: “A Gaza un terremoto”, i morti sono 9770, più di 4000 bambini. Usa schierano sottomarino nucleare
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/gaza-senza-tregua-netanyahu-minuto-per-minuto-maratona-6e5cc756-ec6c-4f0d-ae67-3192fb1a917c.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas
ALJAZEERA LIVE UPDATES
‘Enough is enough’: Global calls for ceasefire as Israel hits Gaza shelters
Death toll from Israeli attacks on Gaza nears 10,000 as bombing shows no signs of slowing down.
- As heavy bombardment continues throughout the night across Gaza, 18 UN and other humanitarian organisations issue statement calling for an “immediate humanitarian ceasefire”.
- At least 9,922 Palestinians killed in Israeli attacks on Gaza and the occupied West Bank since October 7. More than 1,400 people were killed in Hamas’s attack on Israel.
- The party of Palestinian President Mahmoud Abbas condemns Israel’s “barbaric war of extermination”.
- The UN says 88 UNRWA staff killed in Gaza, the “highest number” of “UN fatalities ever recorded in a single conflict”.
- Jordan says its air force parachuted urgent medical aid to the Jordanian field hospital in Gaza.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/11/6/israel-hamas-live-news-communications-blackout-across-gaza
https://www.aljazeera.com/live
https://www.aljazeera.com/tag/israel-palestine-conflict/
https://www.aljazeera.com/
LeMonde LIVE
En direct, guerre Israël-Hamas : le point sur la situation à la mi-journée
L’accès à Internet et aux services de téléphonie mobile est progressivement rétabli dans la bande de Gaza, d’après l’opérateur Paltel. Quarante Français ont été tués et huit sont toujours portés disparus depuis l’attaque du Hamas du 7 octobre, a annoncé Elisabeth Borne, lundi.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/06/en-direct-guerre-israel-hamas-suivez-les-dernieres-informations_6198472_3210.html
6 novembre. Israele colpisce volutamente i giornalisti e i media occidentali rilanciano la disinformazione
MAURIZIO ACERBO – KULTURJAM.IT Dal 7 Ottobre sono stati uccisi dai bombardamenti israeliani su Gaza 25 giornalisti Palestinesi e 9 dipendenti di agenzie di stampa, mentre i media occidentali rilanciano la disinformazione governativa israeliana.
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https://www.kulturjam.it/news/israele-colpisce-volutamente-i-giornalisti-e-i-media-occidentali-rilanciano-la-disinformazione/?fbclid=IwAR1ddXHO-qRBtzzQaYWCtHjuSTMxCtiDfdKBwbjUfm546j4jHQrhAeG9VJY
6 novembre. Varco San Benigno: i portuali di Genova si preparano a bloccare le armi in transito verso Israele
Come succede da qualche anno, i lavoratori portuali in Italia riescono a coniugare la lotta per i diritti, contro ogni discriminazione e sfruttamento, con le iniziative concrete a fianco dei popoli oppressi. Hanno costruito una rete tra tutti i portuali e da anni, nel totale silenzio dei media, boicottano il trasporto di armi che partono o passano dai porti italiani.
“Nel 2021 assieme ai Portuali di Livorno e Napoli abbiamo boicottato un carico di missili italiani diretti a Israele da usare contro la popolazione di Gaza. Ieri i sindacati palestinesi hanno lanciato un appello per tentare di bloccare la macchina bellica israeliana. Noi ci siamo sempre distinti per quanto riguardo la solidarietà internazionale a favore di quei popoli che alzano la testa contro gli oppressori. Siamo lavoratori che non si arrendono e che stanno a fianco di tutti i popoli in lotta.” Così scrive il Calp (Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali) in un suo comunicato. Più volte si sono rifiutati di essere complici del genocidio in Yemen, individuando e denunciando le navi saudite che trasportavano gli strumenti di morte.
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https://www.pressenza.com/it/2023/11/varco-san-benigno-i-portuali-di-genova-si-preparano-a-bloccare-le-armi-in-transito-verso-israele/
6 novembre. Fermare il massacro del Popolo Palestinese, fermare il traffico di armi nei porti italiani: i portuali di USB partecipano alla data del 10 novembre a Genova
Il Coordinamento Nazionale Porti di USB esprime la propria totale solidarietà verso il popolo Palestinese che sta subendo un vero e proprio genocidio da parte d’Israele.
C’è una lunga tradizione che vede i lavoratori e le lavoratrici dei porti italiani battersi contro tutte le guerre, tutti i fascismi, tutti i razzismi e tutte le occupazioni e oppressioni. In questi ultimi anni abbiamo già preso parte ad azioni concrete contro il traffico di armi verso qualunque conflitto.
Questo ci spinge a non tollerare in alcun modo il fatto che nei nostri porti possano avvenire operazioni di carico e scarico di armamenti o di materiale bellico o logistico collegato a questo massacro, confermando precisa indicazione di boicottare tali operazioni con tutti gli strumenti a nostra disposizione.
Il Coordinamento dei Porti di USB lavora affinchè la sensibilità già mostrata da tanti sindacati combattivi in molti porti europei al fianco del Popolo Palestinese possa portare a un’azione di boicottaggio più generale nei porti continentali e mediterranei.
I portuali di USB partecipano alla data del 10 novembre a Genova facendo propri i drammatici appelli proveniente dalla Palestina.
Appuntamento ore 06.00, varco San Benigno, via Albertazzi- angolo via Balleydier (zona Porto)
https://www.usb.it/leggi-notizia/i-porti-italiani-ripondono-allappello-del-popolo-palestinese-i-portuali-di-usb-partecipano-alla-data-del-10-novembre-a-genova-1159-1.html
6 novembre. Meloni: “In Albania due centri ‘italiani’ per asilo e rimpatri dei migranti”. È polemica
Il primo ministro albanese Rama: “Se l’Italia chiama, l’Albania risponde”
Agenzia DIRE – ROMA: La premier Meloni annuncia la nascita di due centri ‘italiani’ per asilo e rimpatri dei migranti in Albania e scoppia la polemica. Per il segretario di +Europa Riccardo Magi quello raggiunto con l’Albania “è un accordo illegittimo”, si crea “una sorta di Guantanamo italiana“. “Meloni ignora il diritto e le norme dello stato di diritto“, tuona la senatrice del Pd Sandra Zampa. Mentre Filippo Miraglia, responsabile migrazione nazionale per Arci, puntualizza: “il divieto di respingimento impedisce che imbarcazioni italiane, come quelle della guardia di finanza e della guardia costiera, portino potenziali richiedenti asilo nel territorio di un altro stato, anche se c’è un accordo”.
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https://www.dire.it/06-11-2023/975765-meloni-accordo-albania-migranti-centri-asilo-rimpatrio-dei-migranti/
6 novembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 621
RaiNews LIVE
Attacco russo su Odessa, danni a porto e museo delle Belle Arti. Reuters: Putin ricandidato nel 2024
Otto i feriti nella città sul Mar Nero. Zelensky: via la Russia dal nostro territorio, poi la diplomazia. Kiev aumenta la produzione di droni. Mosca avvia la costruzione di una nuova ferrovia nelle regioni occupate.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/11/raid-russi-su-odessa-zelensky-se-putin-vince-attacchera-la-nato-6755b6e3-3636-445d-b1c4-16a19e53b17e.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : l’armée ukrainienne progresse sur la rive est du Dniepr, selon l’Institute for the Study of War
Des images géolocalisées montrent que les forces ukrainiennes ont progressé de façon « limitée » près de Pidstepne, à 12 kilomètres à l’est de Kherson et à 3 kilomètres du Dniepr, précise le cercle de réflexion, dans son point quotidien.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/11/06/guerre-en-ukraine-en-direct-l-armee-ukrainienne-progresse-sur-la-rive-est-du-dniepr-selon-l-institute-for-the-study-of-war_6198168_3210.html
6 novembre. Fare fuori le Cure primarie.
La lezione della pandemia non è servita. Il Governo Meloni ha bloccato il processo di rinnovamento e di potenziamento delle cure primarie e dei servizi territoriali innescato con il PNRR e il DM 77: un grave danno per la salute dei cittadini. La denuncia dell’Alleanza per la Riforma delle Cure Primarie in Italia.
MARGHERITA MIOTTO E FULVIO LONATI – SALUTEINTERNAZIONALE.INFO È come se la pandemia non ci fosse mai stata! E sembra proprio che i decisori politici abbiano dimenticato il chiaro insegnamento del Covid-19: “Abbiamo bisogno di un Servizio Sanitario Nazionale adeguatamente organizzato, dotato e finanziato, in particolare nella sua componente territoriale e di assistenza primaria”[1]. Con il PNRR, e a cascata con il DM 77[2] che definiva i modelli e gli standard di riferimento per la rete territoriale, era stato attivato un radicale processo di rinnovamento e potenziamento dei servizi territoriali per la salute. Purtroppo, dopo questo significativo avvio, ne stiamo perdendo lo spirito innovativo e registriamo una preoccupante stagnazione; peraltro, a fronte della ingravescente crisi dell’intero Servizio Sanitario Nazionale, che sta rendendo sempre meno esigibili i principi fondamentali di universalità, di uguaglianza, di equità e di gratuità.
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https://www.saluteinternazionale.info/2023/11/fare-fuori-le-cure-primarie/
6 novembre. Clima e Israele: Greta Thunberg e gli adulti nella stanza
MONICA QUIRICO – VOLERELALUNA.IT «La priorità oggi, dal mio punto di vista, è ripristinare il dialogo con adulti nella stanza»; così nel 2015 Christine Lagarde, direttrice del Fondo monetario internazionale, liquidava le richieste del governo guidato da Alexis Tsipras. Il “dialogo” consisteva nell’accettare i diktat della Trojka come condizione per non far affondare una Grecia sull’orlo della bancarotta; la capitolazione richiedeva politici responsabili, non ragazzini immaturi come Tsipras e Varoufakis.
Oggi la stessa lezione la si vuole impartire – ma ex-ante, per anticiparne una possibile radicalizzazione – al movimento per il clima, colpendone il simbolo: Greta Thunberg. Che cosa ha fatto l’attivista svedese, a lungo vezzeggiata dai media e perfino invitata a incontrare i Grandi della terra, per cadere in disgrazia? Il 19 ottobre Fridays for Future International invita a scioperare «per far risuonare la voce della gioventù araba della parte settentrionale della striscia di Gaza, in cui lo Stato coloniale di Israele ha intrapreso un genocidio, con il supporto dell’Occidente e di strumenti di disinformazione». Il colonialismo, non solo quello israeliano (che nondimeno è definito «un caso da manuale»), con la sua negazione dei diritti delle popolazioni autoctone, è messo in rapporto con la minaccia esistenziale rappresentata dalla crisi climatica. Deve quindi essere smantellato, ovunque si trovi.
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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/11/06/clima-e-israele-greta-thunberg-e-gli-adulti-nella-stanza/
6 novembre
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
6 novembre. TIM KKR: cosa significa la vendita della rete e cosa cambia
TIM vende NetCo, sostenuta anche dal Governo italiano, al fondo statunitense KKR. La rete di telecomunicazioni per l’accesso da postazione fissa, compresa la parte in fibra (FiberCop) e le interconnessioni che collegano l’Italia e l’Europa con il resto del mondo (Sparkle) passano a un operatore che si occupa di infrastrutture. Il maggiore azionista di TIM, Videndi, si mette di traverso e annuncia una battaglia legale.
MICHELE NASI – ILSOFTWARE.IT L’arrivo di un’importante novità era nell’aria ormai da tempo. Così, il Consiglio di Amministrazione TIM, riunitosi sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha deciso per la vendita della rete fissa al fondo statunitense KKR (Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P.) accettando l’offerta vincolante avanzata a metà ottobre scorso. La notizia è importante perché TIM di fatto cede tutta la sua “dote” in termini di infrastrutture in fibra e rame, del valore di oltre 20 miliardi di euro.
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https://www.ilsoftware.it/tim-kkr-cosa-significa-la-vendita-della-rete-e-cosa-cambia/
6 novembre. Sciopero, assemblea Cgil e Uil Lombardia il 7 novembre
Per cambiare la proposta di legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali messe in campo dal Governo, Cgil e Uil hanno deciso di dare vita, per il prossimo mese, a un percorso comune di mobilitazione con scioperi di 8 ore o per l’intero turno, strutturati su base territoriale e regionale.
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https://www.collettiva.it/territori/lombardia/sciopero-assemblea-cgil-e-uil-lombardia-il-7-novembre-mz9llb5t
6 novembre. Mezzogiorno di vuoto
Il Parlamento ha ratificato il decreto Sud, provvedimento senza visione né strategia. Per il presidente della Svimez Giannola cambiare governance non serve
ROBERTA LISI – COLLETTIVA.IT Negli anni, è vero, non sempre e non tutte le risorse destinate al Mezzogiorno dall’Europa sono state spese. Le ragioni di questo mancato utilizzo sono diverse, in parte dipende da una difficoltà diffusa in tutto il Paese a utilizzare in tempi rapidi quanto destinato allo sviluppo, in parte da un depauperamento della pubblica amministrazione che rallenta ulteriormente i processi, in parte dal fatto che spesso scarseggino le risorse proprie con le quali occorre compartecipare.
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https://www.collettiva.it/copertine/economia/mezzogiorno-di-vuoto-ojnzdfih
6 novembre. Per la manutenzione ferroviaria i lavoratori li fornisce la ‘ndrangheta
CLAUDIO JAMPAGLIA – RADIOPOPOLARE.IT Undici milioni di euro sequestrati a 11 aziende italiane di primo piano della manutenzione ferroviaria stamani dalla Guardia di Finanza di Milano, l’accusa è di aver evaso l’Iva attraverso società cartiere, legate alla ndrangheta. Basterebbe questo, ma la storia è molto più grave e purtroppo ormai consueta nella logistica come nella sanità, ovunque ci sia la possibilità del subappalto e comandi il ribasso. Potremmo chiamarlo “il vuoto della Repubblica” quello spazio dove si incontrano come dimostrato ormai da decine di inchieste passate in giudicato economia legale e criminalità organizzata sulla pelle di lavoratori e lavoratrici. Una vergogna nazionale, passata sotto silenzio.
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https://www.radiopopolare.it/per-la-manutenzione-ferroviaria-i-lavoratori-li-fornisce-la-ndrangheta/
6 novembre. La Perla, fumata nera al tavolo del ministero
La preoccupazione rimane altissima. Dall’incontro al ministero delle Imprese e del made in Italy non sono arrivate risposte chiare alle sollecitazioni dei sindacati sul futuro della Perla. La proprietà – spiegano i sindacati – si è trincerata dietro generiche dichiarazioni di esuberi e di ridimensionamento del sito bolognese, senza affrontare in alcun modo il tema del rilancio industriale.
continuazione e video in
https://www.rainews.it/tgr/emiliaromagna/articoli/2023/11/la-perla-fumata-nera-al-tavolo-del-ministero-721b22a5-292a-4469-8264-887da9c5e7f1.html
6 novembre. USB: Open data Inail dei primi nove mesi del 2023: in aumento le malattie professionali. Il reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro serve come deterrenza
Inail ha pubblicato gli open data per quanto riguarda i primi nove mesi del 2023: le denunce effettuate all’Istituto fino a settembre sono state 430.829, di cui con esito mortale 761. In grande aumento le patologie di origine professionale, con 53.555 denunce: un incremento del 21,9% rispetto allo stesso periodo del 2022.
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https://www.usb.it/leggi-notizia/open-data-inail-dei-primi-nove-mesi-del-2023-in-aumento-le-malattie-professionali-il-reato-di-omicidio-e-lesioni-gravi-sul-lavoro-serve-come-deterrenza-1550.html
6 novembre. Contratto nazionale dell’industria turistica, a dicembre sciopero e mobilitazione
Proclamato lo stato di agitazione degli oltre 200mila addetti, stop a qualsiasi forma di flessibilità
Sciopero in vista a dicembre anche per le lavoratrici e i lavoratori dell’industria turistica in attesa del rinnovo del contratto nazionale scaduto nel 2018, oltre 200mila addetti alle dipendenze delle grandi catene alberghiere e dei tour operator. Ad annunciare la mobilitazione – con la proclamazione dello stato di agitazione, lo stop a qualsiasi forma di flessibilità e una manifestazione da programmare nelle prossime settimane – i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Nei luoghi di lavoro verranno indette da subito le assemblee sindacali retribuite, per aggiornare le lavoratrici ed i lavoratori sugli esiti del confronto negoziale e sulle posizioni inaccettabili assunte dalle associazioni imprenditoriali di categoria Aica e Federturismo-Confindustria che impediscono, allo stato attuale, il raggiungimento di un accordo di rinnovo dignitoso per chi lavora nel settore.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/contratto-nazionale-dellindustria-turistica-a-dicembre-sciopero-e-mobilitazione-dv074bka
6 novembre. Cometa, il fondo per un futuro sostenibile
Incontri di formazione sulla previdenza complementare dei metalmeccanici per scoprire come far contare i lavoratori nelle assemblee dei soci delle società quotate
ROBERTA LISI – COLLETTIVA.IT C’è chi parla di partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici alle scelte industriali e chi ha cominciato a praticarla. Cometa è il fondo di previdenza complementare dei metalmeccanici, stipulato da Fiom Fim Uilm e Federmeccanica, conta 25 anni di età e registra oltre 475mila iscritti, ben 26mila in più da inizio anno. Da lunedì al via uno sforzo formativo capillare.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/cometa-il-fondo-per-un-futuro-sostenibile-ntm0jkyf