2023 . 07 Luglio (21 – 31 luglio)

Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno

SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose

Il 25 luglio in tutta Italia la pastasciutta antifascista

Il 25 luglio saranno 80 anni dalla caduta del regime fascista. Quella stagione nera di soppressione delle libertà, di violenza, di guerra. E come da bella tradizione in tutta Italia si svolgerà la Pastasciutta Antifascista in ricordo proprio della pastasciutta  che il 25 luglio 1943 la famiglia Cervi offrì agli abitanti di Campegine per festeggiare l’evento. E anche  l’ANPI farà Festa raccontando e seminando un altro Paese. Esattamente e appassionatamente opposto a quello immaginato e poi concretizzato dal criminale Benito Mussolini. AccoglienzaPaceSolidarietàUguaglianza: ecco il suo volto. Un Paese della Costituzione pienamente attuata. Un Paese unito intorno ad una salvezza civile che consideriamo ancora possibile. Non saremmo altrimenti antifascisti ed eredi delle partigiane e dei partigiani. Invitiamo calorosamente le cittadine e i cittadini di buona volontà democratica a partecipare. Durante le pastasciutte si potrà ancora contribuire alla sottoscrizione nazionale ANPI per le popolazioni colpite dall’alluvione

I programmi di tutte le iniziative sono disponibili nella sezione Eventi del sito https://www.anpi.it/eventi


26 luglio. Strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980,
le iniziative per non dimenticare

Il programma degli appuntamenti per commemorare il 43° anniversario della strage. Mercoledì 2 agosto il corteo da piazza Nettuno a piazza Medaglie d’Oro
Bologna ricorda la strage alla stazione nel quarantatreesimo anniversario. Sono tante le iniziative promosse dal Comune di Bologna e dall’Associazione tra i famigliari delle vittime.

Il dettaglio delle iniziative in programma
https://www.comune.bologna.it/notizie/2-agosto-2023


31 luglio

31 luglio. Morto un operaio di 50 anni a Campobasso: travolto da un mezzo pesante mentre lavorava in una discarica di rifiuti

Intorno alle 10:30 di oggi un operaio di 50 anni è morto mentre lavorava all’interno dell’impianto di smaltimento di rifiuti Giuliani Environment situato a Montagano, vicino a Campobasso. L’uomo, un dipendente della ditta Montagano Costruzioni di Santa Croce di Magliano, era originario della provincia di Foggia e secondo le prime ricostruzioni è morto sul colpo dopo essere stato travolto da un mezzo meccanico che non l’ha visto mentre stava effettuando una manovra di retromarcia. Tutte le operazioni della discarica sono al momento sospese e sul posto sono arrivati i carabinieri di Campobasso e i carabinieri della stazione di Montagano che stanno effettuando i primi rilievi del caso. Sul posto è atteso anche il magistrato della procura di Campobasso per chiarire la dinamica dell’incidente ed eventuali responsabilità.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/31/morto-un-operaio-di-50-anni-a-campobasso-travolto-da-un-mezzo-pesante-mentre-lavorava-in-una-discarica-di-rifiuti/7247355/

31 luglio: le notizie di Radio Popolare

L

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https://www.radiopopolare.it/

31 luglio. “Dedicata a te”, la miseria del contrasto alla povertà in Italia
Eugenio Graziano – volerelaluna.it

È il 27 luglio. A decine di migliaia di beneficiari di Reddito di Cittadinanza è arrivato un messaggio che recita «Domanda di RDC sospesa come previsto dall’art. 13 del DL 48/2023 conv. Legge 85/2023. In attesa di eventuale presa in carico da parte dei servizi sociali». I destinatari sono coloro che, considerati occupabili da decreto, d’ora in poi non potranno beneficiare più del Reddito di Cittadinanza. Da settembre potranno beneficiare di un assegno per l’attivazione ridotto nei tempi e nell’importo. Questo però non è il solo evento estivo che si muove nelle pieghe delle politiche di contrasto alla povertà. In questi stessi giorni, dopo gli annunci ufficiali del mese scorso, stanno arrivando negli uffici postali le carte acquisti “Dedicata a te”. Queste carte dovrebbero rappresentare una delle nuove misure di sostegno alle fasce di popolazione fragili, sempre più minacciate dall’inflazione e dalla crisi sociale di questi primi anni ‘20.


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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/07/31/dedicata-a-te-la-miseria-del-contrasto-alla-poverta-in-italia/

31 luglio. Landini: «Il governo fa cassa sui più poveri»

Foto: Marco Merlini

Il segretario generale della Cgil commenta lo stop al Reddito di cittadinanza per 170 mila persone dal 1° agosto: “L’esecutivo lo cancella senza offrire alcuna opportunità di lavoro. Intanto aumenta la precarietà coi voucher e fa passare il messaggio che chi non paga le tasse è furbo”

Con lo stop al reddito di cittadinanza, per circa 169.000 persone a partire dall’1° agosto, “il governo fa cassa sui più poveri”. Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, ospite di Metropolis: la misura, spiega, “è la conferma che questa è una operazione di cassa, il governo fa cassa sui più poveri. Stiamo parlando di persone che appunto sono povere: non hanno preparato nulla e oggi si dimostra che non sono nemmeno in grado di offrire una opportunità di lavoro”. Insomma “scaricano sui Comuni e stanno raccontando delle balle”.
Il leader di Corso d’Italia torna poi sul confronto tra esecutivo e sindacati. Confronto che non c’è: “Il governo ad oggi non ha avviato e non sta accettando nessun confronto con le organizzazioni sindacali. Sono tavoli finti quelli messi in campo: i tavoli sono talmente finti che con noi non stanno discutendo”

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/07/31/news/governo-cgil-maurizio-landini-lavoro-precarieta_-3287788/

31 luglio. Reddito di Cittadinanza, agli sms del governo Meloni contro i poveri USB risponderà in piazza

Unione Sindacale di Base – È stato sufficiente un sms per avvisare 169.000 nuclei familiari, corrispondenti a 250.000 persone, che questo sarebbe stato l’ultimo mese di fruizione del Reddito di Cittadinanza. E da gennaio stessa sorte toccherà ad altre 350.000 persone.
Con la fantasiosa narrazione della “occupabilità” il governo Meloni ha deciso di far sprofondare nel baratro della povertà circa 700.000 persone tra disoccupati ma anche tra lavoratori e lavoratrici che con il RdC potevano integrare il salario, eliminando così quel minimo strumento di tutela che per qualche anno ha consentito di fronteggiare il progressivo peggioramento delle condizioni della fascia più debole della società.
Il governo che sostituisce il rinnovo dei contratti con bonus e mancette di vario tipo, il governo che sostituisce il reddito di cittadinanza con una vergognosa social card, prosegue la sua guerra contro i poveri. Mentre i profitti delle banche raddoppiano, l’Ocse certifica che il nostro è il Paese dove si registra il più forte calo dei salari e  i prezzi dei beni di prima necessità continuano a rendere sempre più complesso soddisfare i bisogni primari. È l’ortodossia liberista della quale questo governo è un perfetto interprete.
E di come proseguire la lotta di classe dei ricchi contro i poveri discuteranno a Cernobbio coprendo le loro ricette antipopolari col mantra della ipercompetitività. Proveranno a blindarsi in tutti i modi con divieti e fantasiose zone rosse. Ma il 2 settembre troveranno sulla loro strada l’USB che ha già convocato una manifestazione nazionale che vuole attraversare le strade di Cernobbio per rivendicare una politica che metta al centro gli interessi dei lavoratori e dei ceti popolari e non quelli della grande industria e della finanza.
https://www.usb.it/leggi-notizia/reddito-di-cittadinanza-agli-sms-del-governo-meloni-contro-i-poveri-usb-rispondera-in-piazza-1048.html

31 luglio. Stop al Reddito di Cittadinanza, la manifestazione a Napoli

(Agenzia Vista) – Napoli, 31 Luglio 2023 – Ecco la manifestazione contro lo stop del Reddito di Cittadinanza a Napoli. Il presidio, organizzato da Usb e Potere al Popolo, si è tenuto davanti alla sede dell’Inps di via De Gasperi a Napoli

RaiNews LIVE

Niger, l’assalto all’ambasciata francese. Ultimatum dei paesi africani,
l’Ue sostiene Ecowas

I leader dell’Africa occidentale hanno concesso sette giorni per reintegrare il presidente. Golpisti: “La Francia pensa a intervento militare”. Due italiani bloccati in albergo a Niamey

Dopo il golpe di mercoledì scorso contro il presidente Mohamed Bazoum, il Niger è controllato da una giunta guidata dal generale Abdourahamane Tchiani, comandante della Guardia presidenziale

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/alta-tensione-niger-assalto-ambasciata-francese-ultimatum-dei-paesi-africani-ue-sostiene-ecowas-a1510e50-5de0-42ea-bf72-1f50e12486e6.html

31 luglio. Un disastro annunciato
Giulia Rubino, Martina Lo Cascio e Luigi Conte – jacobinitalia.it

Per il Coordinamento siciliano «Salviamo i boschi», che da anni si batte per preservare il territorio dell’isola, gli incendi si fermano mettendo le pratiche delle comunità davanti agli interessi degli individui

Tra il 24 e 25 Luglio, con temperature arrivate oltre i 40 gradi, in Sicilia si sono diffusi come ormai ogni anno incendi nei boschi, nei terreni agricoli, nelle riserve. Le fiamme però questa volta sono state capillari e hanno raggiunto discariche, case, quartieri, ospedali in città, cosa che ha aumentato la paura e la consapevolezza della vulnerabilità della popolazione. 

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https://jacobinitalia.it/un-disastro-annunciato/

31 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 523

RaiNews LIVE

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-523-0ff1d326-5d3a-4c08-ac8c-ec532cb5bccb.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct:: nouveaux tirs de missile nocturnes sur plusieurs villes, dont Kharkiv et Kryvy Rih

Selon l’état-major ukrainien, l’armée russe a tiré quatre missiles et mené 42 bombardements aériens contre des positions militaires ou des civils. A Kryvy Rih, dans le centre du pays, un immeuble résidentiel a été détruit, tuant une personne.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/31/guerre-en-ukraine-en-direct-nouveaux-tirs-de-missiles-nocturnes-sur-plusieurs-villes-dont-kharkiv-et-kryvy-rih_6183941_3210.html

31 luglio. Crolla una palazzina in ristrutturazione a Matera, gli operai salvi perché erano in pausa pranzo

https://www.rainews.it/articoli/2023/07/crolla-una-palazzina-in-ristrutturazione-a-matera-gli-operai-salvi-perche-erano-in-pausa-pranzo-c355f078-58ee-4cb6-b490-91a8848f5a3f.html

Gli operai si sono salvati per miracolo, il crollo della palazzina di due piani è avvenuto intorno alle 13.15 mentre erano in pausa pranzo. È accaduto a Matera durante i lavori di ristrutturazione di un edificio che era disabitato da tempo. 
Lo stabile crollato si trova in via Lupo Protospata, nella zona centrale della città. Sul posto si trovano i Vigili del fuoco e le forze dell’ordine. Si stanno facendo accertamenti per stabilire se nella palazzina vi fossero altre persone ma, al momento, non risultano né feriti né dispersi. L’area è stata evacuata. 
Il responsabile della ditta che stava eseguendo i lavori ha confermato all’ANSA che nel cantiere, al momento del crollo, non vi era nessuno perché lui e altri due operai avevano sospeso l’attività per il pranzo. Evacuato per precauzione anche un altro edificio e due strutture sanitarie hanno sospeso l’attivitàSul posto si sente odore di gas: sono all’opera, insieme ai Vigilidel fuoco, i tecnici di alcune aziende specializzate.
Sul luogo anche il sindaco Domenico Bennardi.

31 luglio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

31 luglio. Catania in crisi tra cambiamento climatico, infrastrutture inadeguate e responsabilità politiche

L’ondata di calore che ha interessato la Sicilia negli ultimi giorni ha palesato ancora una volta: la mancanza strutturale di una pianificazione del territorio che se ne prenda cura e il fatto che questi fenomeni sono sempre meno straordinari, tutti ciò nella totale indifferenza delle istituzioni riguardo le necessità e le priorità dei territori

ANTUDO – DINAMOPRESS.IT Nonostante l’incendio di parte dell’aeroporto Fontanarossa sia stato il principale topic della cronaca, i disagi più gravi riguardano invece quello che accade in città: da diversi giorni infatti si verificano blackout e interruzioni  dell’acqua corrente in tutti i quartieri di Catania e nei comuni della provincia.
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https://www.dinamopress.it/news/la-crisi-vista-da-catania-tra-cambiamento-climatico-e-responsabilita-politiche/

30 luglio

30 luglio: le notizie di Radio Popolare

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https://www.radiopopolare.it/

30 luglio. Tridico: «Meloni fa una cinica guerra ai poveri»

DESTRA ASOCIALE. Il «padre» del Reddito di cittadinanza: il governo cancella l’unico sussidio esistente a 600 mila persone. E si tagliano 4 miliardi. Oltre ai 250 mila di venerdì, dal 2024 altri 350 mila perderanno ogni tutela. E la «presa in carico» promessa è una presa in giro

Pasquale Tridico, ex presidente Inps e padre del Reddito di cittadinanza. Venerdì l’Inps ha comunicato a 169 mila nuclei familiari la fine del sussidio. Cosa ha provato?
Un sentimento contrastante. Mi aspettavo che accadesse, la legge parlava chiaro: alla scadenza dei 7 mesi del 2023 il Reddito di cittadinanza finisce per i cosiddetti occupabili. Quindi l’Inps ha fatto quello che doveva fare, comunicando alle persone che sarebbe stato l’ultimo mese. Detto questo, mi ero augurato che da parte del governo ci fosse un ravvedimento perché nel frattempo la crisi economica morde e l’inflazione è da profitti: favorisce i ricchi e penalizza i meno abbienti, come confermano Bce e Fmi. Di questo, personalmente, mi dispiaccio moltissimo, è un colpo al cuore perché sono intimamente convinto della giustezza della misura: il Reddito di cittadinanza è uno strumento di lotta alla povertà moderno e funzionale. Tanto è vero che l’Unione europea ha chiesto a tutti i paesi di creare un «salario minimo» senza prevedere esenzioni, come invece ha fatto il governo Meloni, distinguendo occupabili o meno.

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https://ilmanifesto.it/tridico-meloni-fa-una-cinica-guerra-ai-poveri

30 luglio. La bomba sociale dei senza reddito

“Il governo ha deciso di lasciare senza reddito 169 mila famiglie e di scaricare gli effetti di questa scelta sul personale, in particolare sui servizi già molto in difficoltà, degli enti locali. Si tratta di un atto profondamente sbagliato. Soprattutto nel Meridione si rischia letteralmente l’esplosione di una bomba sociale”. Lo scrive in una nota la Funzione pubblica Cgil commentando lo stop al reddito di cittadinanza.

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https://www.collettiva.it/copertine/welfare/2023/07/29/news/reddito-cittadinanza-bomba-sociale-3284760/

30 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 522

RaiNews LIVE

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/droni-ucraini-attaccano-nuovamente-mosca-27386eb0-0c0e-4746-86c4-340fac522354.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : deux immeubles touchés à Moscou par une nouvelle attaque de drones, pas de victime

L’attaque de trois drones attribuée à l’Ukraine par la Russie a été déjouée, a déclaré, dimanche matin, le ministère de la défense. L’aéroport international Vnoukovo a été brièvement fermé au trafic avant que les vols reprennent tôt dimanche.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/30/guerre-en-ukraine-en-direct-deux-immeubles-touches-a-moscou-par-l-attaque-de-drones_6183864_3210.html

30 luglio. Garante nazionale, la nuova triade ignora detenuti e tortura
Patrizio Gonnella – ilmanifesto.it

Nordio propone Felice D’Ettore come presidente dell’Autorità, Carmine Esposito e Mario Serio. Metodo: il manuale Cencelli. L’articolo 18 del Trattato Onu prevede che chi riveste tale funzione «debba avere le capacità e le conoscenze professionali richieste». Inoltre va garantito l’equilibrio di genere

Nei giorni scorsi abbiamo finalmente conosciuto i nomi di coloro che dovrebbero sostituire Mauro Palma, Emilia Rossi e Daniela De Robert nel difficile e strategico ruolo di Garanti delle persone private della libertà personale. È stata avviata dal ministro della Giustizia la procedura che dovrebbe portare, dopo un passaggio nelle apposite commissioni parlamentari e la ratifica del Capo dello Stato, alla nomina di Felice Maurizio D’Ettore a presidente del Collegio di Garanzia, e Carmine Antonio Esposito e Mario Serio a componenti dell’Autorità.
LE LORO BIOGRAFIE, o almeno quelle di un paio di loro (D’Ettore e Serio), pare non abbiano evidenti punti di contatto con i temi della privazione della libertà e dei diritti umani. Sono infatti docenti universitari di materie privatistiche e quindi non proprio noti per essere esperti dei delicati temi inerenti i diritti delle persone detenute, il monitoraggio dei luoghi di detenzione, le condizioni dei migranti chiusi nei centri detentivi in attesa di rimpatrio o degli anziani nelle Rsa. Il terzo componente sarebbe Carmine Antonio Esposito: in passato è stato giudice di sorveglianza e dunque ha una esperienza specifica. È però in pensione da una decina di anni. In qualche modo li accomuna un’appartenenza politica ai partiti della maggioranza.

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https://ilmanifesto.it/garante-nazionale-la-nuova-triade-ignora-detenuti-e-tortura


30 luglio. In morte di Luca Di Meo, già Luther Blissett, già Wu Ming 3 (1964 – 2023)
https://www.wumingfoundation.com/giap/2023/07/morte-di-wu-ming-3/

Luca muore il 30 luglio, una domenica. Muore nel suo appartamento di Bologna, nove giorni dopo aver compiuto 59 anni, quindici anni dopo aver lasciato Wu Ming, quattro anni dopo l’ultimo evento insieme, quasi sei mesi dopo l’ultima seduta di chemio, ché tanto non serviva più a niente. Antidolorifici, e via andare.
La notizia non era inattesa, ma quando arriva è inattesa sempre. Comincia a girare nel pomeriggio, raggiungendo persone sparpagliate qua e là per i quattro cantoni d’Europa. Noi compresi. Uno di noi la riceve mentre è sul traghetto per la Grecia.

Luca «non c’è più». Questa la frase di Christiano al telefono da Berlino.

Uno di noi – cioè: uno del quartetto che scrisse Q – «non c’è più» in quel senso lì. Anni di lavoro sul confine tra presenza e assenza, sull’esserci senza apparire, poi arriva quel senso lì.
Nella seconda metà dei Novanta Luca fu, tra le altre cose, Luther Blissett, il cui nome era legione. In quel periodo scrivemmo il romanzo che ci avrebbe cambiato la vita.
Nell’anno 2000 fondammo Wu Ming. Lui uscì dal collettivo otto anni dopo. Tra Manituana e AltaiNel darne notizia, parlammo di un umore

«non facile da descrivere. È l’umore con cui guadagni l’uscita d’emergenza se il cinema va a fuoco: hai pagato il biglietto, ma pazienza. Il film piaceva a tutti, ma pazienza. […] muoversi, uscire di corsa, non aspettare che il fumo ci soffocasse e le fiamme bruciassero il culo. Questo è tutto quello che possiamo dirvi senza calpestare il diritto alla riservatezza – nostro e di Luca.»

I fatti nostri non li raccontiamo, quelli di uno di noi che se ne va men che meno. Anni dopo, Luca si sentì di farlo e ne scrisse su Giap.
Nel frattempo c’eravamo persi di vista, e ritrovati, e ci saremmo ripersi e di nuovo incontrati. Ogni tanto abbiamo fatto la reunion, come ogni band che si rispetti. La prima volta nel 2011L’ultima nel 2019: la sala Stabat Mater dell’Archiginnasio stracolma per il ventennale di Q. Chi c’era la ricorderà finché campa.
Poi ci siamo ripersi. Per l’ennesima volta. Stavolta l’ultima. Stavolta indietro non siamo riusciti a tornare.
Anche oggi, come quindici anni fa, l’umore è difficile da descrivere.
Non metteremo in fila aneddoti: la prima volta che lo incontrammo, quel giorno che lui, le ultime parole scambiate… Niente.
Non aggiungeremo a queste altre parole. Almeno per un bel pezzo.
Quel che abbiamo fatto insieme è stato importante, e rimane.
Il resto lo teniamo per noi. Il resto è il rispetto che dobbiamo alla nostra storia comune.

Ciao Luca.


30 luglio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

30 luglio. La scuola «ridimensionata»
Stefano Iucci – collettiva.it

Dimensionamento scolastico: il peggio sta arrivando. Entro pochi giorni il governo dovrebbe emanare il decreto interministeriale che – facendo seguito alla legge di bilancio – porterà a una riduzione drastica degli istituti scolastici nel nostro paese con la scusa del calo demografico e stravolgendo le indicazioni del Pnrr. 

La Flc Cgil, come ha annunciato la segretaria generale Gianna Fracassi “si muoverà con i suoi legali per impugnare il decreto attuativo”. Di fronte a questi numeri, infatti, poco vale l’Agenda per il Sud sbandierata dal ministro Valditara.

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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/06/30/news/dimensionamento-scuola-pnrr-sud-3190265/

30 luglio. Cernobbio: il Governo Meloni si blinda. USB conferma la manifestazione

USB – UNIONE SINDACALE DI BASE La cornice patinata e surreale che avvolge la quarantanovesima edizione del Forum Ambrosetti a Cernobbio non contempla dissenso: il gotha del capitalismo mondiale vuole mantenere salda la supremazia del profitto su uomo e ambiente.
Proclamata la “zona rossa” e vietato il tradizionale contro convegno di Sbilanciamoci.
L’Usb rilancia e conferma la manifestazione del 2 settembre nelle vie di Cernobbio ribadendo ancora una volta che non lasceremo i think tank a discutere e decidere sulla nostra pelle
https://contropiano.org/news/lavoro-conflitto-news/2023/07/30/cernobbio-il-governo-meloni-si-blinda-usb-conferma-la-manifestazione-0162807

https://www.usb.it/leggi-notizia/cernobbio-il-governo-meloni-non-accetta-il-confronto-usb-conferma-la-manifestazione-1618.html

30 luglio. Maxcel, più veloce delle avversità
Carlo Ruggiero – collettiva.it

Maxcel Amo Manu

Maxcel Amo Manu, trentunenne, è nato in Ghana, ma si è trasferito in Italia all’età di undici anni. Nell’agosto del 2017, faceva il magazziniere a Bologna, una sera era di riposo ma lo chiamano al lavoro. Lo scooter su cui viaggiava per raggiungere il magazzino viene investito da un camion. Dovranno amputargli la parte inferiore della gamba sinistra, e dovrà sottoporsi a una lunga riabilitazione. È stato un incidente sul lavoro in itinere, e la Filt di Bologna lo ha aiutato a superare il momento più difficile della sua vita.

continua e podcast in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/07/30/podcast/maxcel-piu-veloce-avversita-storia-3256499/

29 luglio

29 luglio: Scorzè, Giuseppe Misitano morto sul lavoro
come, cinque anni fa, suo fratello

La vittima abitava a Isola Rizza (Verona). Dieci giorni fa era caduto dal tetto di un’azienda agricola di Gardigiano. Nel 2018 il fratello Pasquale era stato travolto da una lastra in un cantiere stradale

Giuseppe Misitano, un operaio di 37 anni residente a Isola Rizza (in provincia di Verona), è morto per le conseguenze di una caduta avvenuta dieci giorni fa in un’azienda agricola di Gardigiano, frazione di Scorzè, in provincia di Venezia. L’uomo, originario di Scilla, in Calabria, stava lavorando alle coperture del tetto di una stalla per conto della ditta di cui era dipendente, la Nicola Coperture di Carpi di Villa Bartolomea (Verona). Sarebbe scivolato dopo il distacco del gancio di protezione ed è volato giù per cinque metri.
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https://www.rainews.it/tgr/veneto/articoli/2023/07/morto-lavoro-giuseppe-misitano–gardigiano-venezia-6f7d8058-c5e9-4d29-b7aa-a33718cc00a9.html

29 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 521

RaiNews LIVE

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-521-9c1d6f69-5ba0-414e-b6d1-846027ca229e.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : des frappes russes font un mort à Soumy, et deux morts à Zaporijia

La dernière attaque meurtrière a eu lieu, samedi soir, à Soumy, dans le nord-est de l’Ukraine. Elle a touché un « établissement éducatif » et fait au moins cinq blessés, selon la police.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/30/guerre-en-ukraine-en-direct-des-frappes-russes-font-un-mort-a-soumy-et-deux-morts-a-zaporijia_6183802_3210.html

29 luglio. La vergogna nel deserto. Presidio davanti al consolato tunisino a Milano

(…) Sabato 29 luglio alle 11 davanti al consolato tunisino, periferia nord di Milano, circonvallazione dove sfrecciano auto e camion, sole che incombe. Eppure almeno una cinquantina di persone erano lì ad ascoltare le parole, anche se in inglese, del giovane David, immigrato subsahariano, che raccontava. (…)

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https://www.pressenza.com/it/2023/07/la-vergogna-nel-deserto-presidio-davanti-al-consolato-tunisino-a-milano/

29 luglio. Gli USA hanno comunicato che continueranno a perseguitare Julian Assange

PRESSENZA – Gli Stati Uniti non hanno alcuna intenzione di ritirare la richiesta di estradizione per il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange. A farlo intendere in maniera netta è stato, questa mattina, il Segretario di Stato americano Anthony Blinken di fronte alla stampa australiana, durante la conferenza stampa successiva all’incontro bilaterale con il Ministro degli Esteri dell’Australia, Penny Wong.

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https://www.pressenza.com/it/2023/07/gli-usa-hanno-comunicato-che-continueranno-a-perseguitare-julian-assange/

29 luglio. Bologna in festa per Patrick Zaki: appuntamento domani sera in Piazza Maggiore

PRESSENZA – L’appuntamento è per domenica 30 luglio, in Piazza Maggiore, a partire dalle ore 20.
L’evento – promosso dal Comune e dall’Università di Bologna – sarà aperto proprio da Patrick che, insieme al Sindaco rimuoverà lo stendardo per la sua liberazione apposto da più di tre anni sulla facciata di Palazzo D’Accursio.
Dal palco di Piazza Maggiore si ripercorrerà la dolorosa vicenda di Zaki e le tappe della mobilitazione con cui associazioni e società civile, istituzioni, università, hanno fatto sentire la loro vicinanza e la loro voce.
Parleranno il Rettore Giovanni Molari, l’Arcivescovo Matteo Zuppi, il Sindaco Matteo Lepore, la professoressa di Zaki Rita Monticelli, l’attore Alessandro Bergonzoni, Riccardo Noury e Iustina Mocanu di Amnesty International, il fumettista Gianluca Costantini, i compagni di università del Master GEMMA Giada Rossi e Rafael Garrido Álvarez.
A chiudere la serata di festa, infine, sarà la Presidente del Consiglio comunale Maria Caterina Manca, che consegnerà a Patrick Zaki la cittadinanza onoraria del Comune di Bologna.

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https://www.pressenza.com/it/2023/07/bologna-in-festa-per-patrick-zaki-appuntamento-domani-sera-in-piazza-maggiore/

29 luglio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

29 luglio. Governo bocciato in economia
Roberta Lisi – collettiva.it

Pnrr, fisco e Sud: su questo si gioca il futuro del Paese. Tra ritardi e ricette sbagliate si misura l’inadeguatezza dell’esecutivo. Ne parliamo con Christian Ferrari, Cgil

Lo raccontano i giornali: meno 19 miliardi nel tesoretto del Pnrr. L’idea del governo è quella di tagliare i progetti per la messa in sicurezza del territorio, la riqualificazione urbana, la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie eccetera. Mentre di questo ragionano in beata solitudine, senza il confronto con le parti sociali previsto dall’Europa, la maggioranza in Parlamento lavora a una “riforma del fisco” pericolosa per la riduzione di gettito e iniqua. E il Mezzogiorno, questo sconosciuto. Christian Ferrari, segretario confederale della Cgil, ribadisce le ragioni della mobilitazione lanciata dalla Confederazione per il prossimo autunno.

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https://www.collettiva.it/copertine/economia/2023/07/29/news/governo-economia-cgil-christian-ferrari-3282631/

29 luglio. Rogo a Ciampino. La Cgil Roma sud chiede investimenti urgenti contro incendi e per la salute

Alle porte della Capitale il deposito di rifiuti in via Enzo Ferrari ha preso fuoco. Nube nera visibile anche dalla città, Per la Cgil del territorio, “può un impianto a pochi metri dalla pista di un aeroporto internazionale considerarsi sicuro?”

Un’alta colonna di fumo nero e denso si sta propagando sulla zona di Ciampino e Roma Sud ed è “ben visibile da tutti i Castelli Romani. L’aeroporto di Ciampino, a poche centinaia di metri dall’impianto, chiude la pista per fumo ritardando partenze e arrivi. Aria irrespirabile, finestre serrate, cielo che lentamente diventa nero aumentando le ansie e le preoccupazioni dei cittadini e delle cittadine di Ciampino e Santa Maria delle Mole in quello che doveva essere un limpido sabato di luglio: questo il risultato dell’ennesimo incendio divampato poche ore fa nell’impianto di rifiuti speciali non pericolosi di via Enzo Ferrari a Ciampino dove i Vigili del Fuoco sono impegnati da ore tentando di domare le fiamme.” Cosi, in una nota, la Cgil di Roma sud Pomezia Castelli.

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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/07/29/news/ciampino-incendio-salute-cgil-roma-3284313/

28 luglio

28 luglio: le notizie di Radio Popolare

La fine del reddito di cittadinanza, il primo via libera alla delega fiscale e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 28 luglio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La fine del reddito di cittadinanza è arrivata: oggi decine di migliaia di famiglie hanno ricevuto l’sms dell’Inps che annuncia lo stop. Il Capo dello Stato oggi si è recato in prima persona in uno dei luoghi più funestati dai roghi a Palermo. Intanto la maggioranza di governo vuole complicare il lavoro dell’Agenzia delle Entrate, in particolare i controlli successivi sulle dichiarazioni dei redditi. In Ucraina Kiev sta mobilitando sempre più forze nel sud del Paese per capire se si può aprire una nuova breccia nelle difese russe.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-mercoledi-10-ottobre/

28 luglio. Reddito di cittadinanza, lo stop comunicato via sms a 169mila famiglie. Per la metà di loro (da settembre) restano solo i 350 euro della formazione lavoro
Franz Baraggino – ilfattoquotidiano.it

La decisione del governo di interrompere l’erogazione del Reddito per i cosiddetti “occupabili” a sette mesi si sta trasformando in realtà per migliaia di famiglie. E non mancano pasticci e proteste. Sono 169mila quelle beneficiarie di reddito o pensione di cittadinanza che hanno appena ricevuto dall’Inps il messaggio di sospensione del sussidio da agosto in quanto nuclei nei quali non ci sono componenti disabili, minori, over 65 o persone in carico a servizi socio-sanitari, come prevede la nuova normativa che dichiara “occupabili” tutti gli altri poveri, escludendoli dall’Assegno di inclusione al via dal prossimo primo gennaio. L’ultima rata percepita da queste famiglie è quella del 27 luglio. Il messaggio annuncia la sospensione in attesa della presa in carico dei servizi sociali: “Domanda di RDC sospesa come previsto dall’art. 13 del DL 48/2023 conv. Legge 85/2023. In attesa eventuale presa in carico da parte dei servizi sociali“. La nuova normativa, infatti, prevede che quest’anno potranno ricevere il sussidio solo fino a luglio le famiglie che non hanno componenti “fragili”. Tra le 169 mila famiglie che hanno ricevuto il messaggio dall’Inps, però, ci sarebbero 88mila persone che potrebbero essere prese in carico dai servizi sociali perché “non occupabili” secondo i nuovi criteri.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/28/reddito-di-cittadinanza-lo-stop-comunicato-via-sms-a-169mila-famiglie-per-la-meta-di-loro-da-settembre-restano-solo-i-350-euro-della-formazione-lavoro/7245110/

Il decreto lavoro è legge, ecco cosa prevedono le nuove misure per le famiglie povere e gli occupabili. E chi rimane escluso
Franz Baraggino – ilfattoquotidiano.it

Il decreto lavoro varato dal Consiglio dei ministri lo scorso primo maggio diventa legge con l’approvazione finale alla Camera dove il governo ha incassato la fiducia. Tra le novità principali c’è la riforma delle misure di contrasto alla povertà che cancella definitivamente il Reddito di cittadinanza introdotto dal primo governo Conte nel 2019 per sostituirlo con l’Assegno di inclusione, Adi, che entrerà in vigore il primo gennaio 2024 per tutti i nuclei con un Isee entro i 9.360 euro (identico a quello del Rdc) e almeno un minore, un disabile o una persona over 60 tra i componenti. E’ infatti questa la principale novità, la sostituzione del criterio universalistico con uno categoriale che seleziona i beneficiari in base all’età e ai requisiti familiari. A quanti rimarranno esclusi, i cosiddetti “occupabili”, è dedicata l’indennità dello Strumento per la formazione e il lavoro. Prima dell’approvazione finale, il testo del governo era stato emendato in Senato, con alcune novità sui destinatari dell’Assegno di inclusione e del Supporto formazione e lavoro, sulla scala di equivalenza per il calcolo del sussidio e sui termini dell’offerta “congrua” di lavoro.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/06/29/il-decreto-lavoro-e-legge-ecco-cosa-prevedono-le-nuove-misure-per-le-famiglie-povere-e-gli-occupabili-e-chi-rimane-escluso/7213030/

28 luglio. Pnrr, stralciati 16 miliardi a sanità, comuni e ambiente
Roberto Ciccarelli – ilmanifesto.it

Il ministero si infittisce, le polemiche divampano. Antonio De Caro (Anci): “La notizia ci ha colpito molto. Vengono tolti ai comuni soldi che potrebbero spendere mentre ci sono soggetti attuatori che non hanno elaborato i progetti”

I comuni protestano perché il governo Meloni intende spostare 13 miliardi di euro di fondi Pnrr sul programma RePowerEu lasciando le uniche amministrazioni pubbliche che hanno un’idea di come impiegare i soldi del Sacro Graal dell’economia italiana finanziata dalla Commissione Europea. I costruttori edili dell’Ance che si oppongono allo spostamento nel medesimo RePowerEu di circa 4,5 miliardi che sarebbero stati impiegati in teoria per la gestione del «rischio alluvione» e del «rischio idrogeologico» proprio nelle settimane dei disastri dell’acqua in Romagna e degli incendi in tutto il paese. E poi la Sanità: gli interventi previsti per le «Case della Salute» (da 1.350 strutture ridotte a 936), la telemedicina o gli interventi antisismici negli ospedali saranno ridotti. E pensare che il Pnrr, nel lontanissimo passato recente, era nato retoricamente per rimediare agli sfasci della sanità pubblica durante la pandemia. Infine 300 milioni di euro tolti alla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie. Secondo Libera era già stata pubblicata la graduatoria definitiva di ammissione al finanziamento degli enti locali.

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https://ilmanifesto.it/pnrr-stralciati-16-miliardi-a-sanita-comuni-e-ambiente-2

28 luglio. Mattarella: “L’ambiente va tutelato con una prevenzione mirata”

Il Presidente è tornato sui temi ambientali ricordando il violento rogo che colpì Curraggia, in Sardegna, 40 anni fa, il 28 luglio 1983

“Avvenimenti tragici come quelli accaduti sulla collina di Curraggia devono indurre tutti a riflettere sulla necessità di rispettare l’ambiente e la natura: risorsa preziosa e ricchezza della Sardegna e dell’intero Paese, da tutelare con rigore, attraverso un impegno costante nella cura del territorio e mirate azioni di prevenzione”. Sono le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato al Sindaco del Comune di Tempio Pausania, Giovanni Antonio Giuseppe Addis. Il capo dello Stato ha voluto ricordare il violento rogo che colpì la zona 40 anni fa, il 28 luglio 1983.
“Sono trascorsi 40 anni dal tragico 28 luglio 1983, giorno in cui un rogo di violenza e proporzioni inusitate provocò la strage di Curraggia, causando la morte di nove persone e il ferimento di altre 15”, scrive il capo dello Stato. “L’evento ha profondamente segnato la storia della città di Tempio Pausania e dell’isola, arrecando lutto e dolore alle famiglie di coloro che caddero nell’estremo tentativo di impedire al fuoco di raggiungere il centro abitato. Appartenenti al Corpo Forestale dello Stato e volontari hanno sacrificato la loro vita per difendere il bene comune: esempio eroico di altruismo per le giovani generazioni”, sottolinea ancora Mattarella. “Alla popolazione di Tempio Pausania, ai familiari delle vittime, a tutti i partecipanti alla commemorazione invio, in memoria di quell’evento, un commosso saluto”, conclude
https://www.rainews.it/articoli/2023/07/mattarella-ambiente-va-tutelato-con-una-prevenzione-mirata–5f0c16b2-7151-49e8-8738-717a53126fe4.html

28 luglio. La Bce alza di nuovo i tassi: «Avanti così finché sarà necessario»
Luigi Pandolfi – ilmanifesto.it

Aumento di 25 punti base. L’obiettivo è la stabilità dei prezzi, non il benessere dei cittadini

La Bce tira dritto. Nella riunione di ieri, e con voto unanime, ha deciso infatti un nuovo aumento dei tassi, in linea con le scelte fin qui seguite per combattere l’inflazione. Sale così di altri 25 punti base il tasso di riferimento, portandosi al 4,25%. E salgono, di conseguenza, il tasso sui depositi che le banche tengono in garanzia presso la banca centrale (3,75%) e quello sulla cosiddetta marginal lending facility (4,50%), la linea di finanziamento per gli istituti in difficoltà. Per il «tasso obiettivo», quello delle «operazioni di rifinanziamento principale», bisogna risalire al 2008 per avere un livello così elevato.

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https://ilmanifesto.it/la-bce-alza-di-nuovo-i-tassi-avanti-cosi-finche-sara-necessario


28 luglio. A Cernobbio sospesa la Democrazia

Il Comune di Cernobbio nega a Sbilanciamoci! l’uso della sala polifunzionale “per motivi di ordine pubblico”

Il Comune di Cernobbio ha negato a Sbilanciamoci! l’utilizzo della sala polifunzionale per il XIII forum di Sbilanciamoci! (1 e 2 settembre) con questa motivazione: “per motivi di ordine pubblico, non è possibile accogliere eventi negli spazi comunali nel periodo di svolgimento del forum Ambrosetti”.
Si tratta di una motivazione inconsistente e risibile: non si capisce quale siano i motivi di ordine pubblico per una riunione che si svolge al chiuso, già ospitata dal Comune nel 2010 e, che Sbilanciamoci! ha svolto a Cernobbio anche negli anni 2009 e 2022, senza mai alcun problema registrato per lo svolgimento del seminario dello Studio Ambrosetti

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https://sbilanciamoci.info/a-cernobbio-sospesa-la-democrazia/


28 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 520

RaiNews LIVE

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/biden-meloni-aiuti-a-kiev-per-tutto-il-tempo-necessario-zelensky-a-odessa-ferita-dalle-bombe-de0cb15c-fd49-4c58-8977-07874c5e8322.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine en direct : plusieurs blessés dans une frappe russe sur un immeuble à Dnipro

Selon le ministre de l’intérieur ukrainien, la frappe a touché un immeuble de plusieurs étages. Cette attaque en Ukraine intervient quelques heures après que Moscou a annoncé avoir intercepté deux missiles ukrainiens au-dessus du sud-ouest de la Russie.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/28/guerre-en-ukraine-en-direct-plusieurs-blesses-dans-une-frappe-russe-sur-un-immeuble-a-dnipro_6183668_3210.html

28 luglio. Migranti: centinaia di migranti lasciati nel deserto al confine tra Libia e Tunisia

Migranti deportati al confine tra Tunisia e Libia (Foto di https://twitter.com/AbuAlmashai)

Il mondo guarda dall’altra parte. Ci sono centinaia di migranti subsahariani abbandonati al confine tra Libia e Tunisia. Sono stati spinti dalla polizia tunisina all’area di confine, ma non vengono ammessi ad entrare in Libia.

140 di loro sono accampati all’aperto, sotto un sole cucente e temperature che rasentano i 50°C, in attesa di una determinazione sulla loro sorte. Un altro gruppo, di circa 100 persone, è in un altro accampamento vicino ad una salina. Coloro che hanno tentato di attraversare il confine desertico sono morti per fame e sete. Le persone accampate ricevono un minimo di assistenza dalle associazioni della società civile libiche e tunisine, una goccia nel mare di bisogni.

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https://www.pressenza.com/it/2023/07/migranti-centinaia-di-migranti-lasciati-nel-deserto-al-confine-tra-libia-e-tunisia/

28 luglio. A trent’anni dalla strage di via Palestro

Un viaggio nella memoria, sulla strage di via Palestro, dentro agli archivi di Radio Popolare. A cura di Diana Santini, ricerca e montaggio materiali sonori originali a cura di Luca Gattuso.

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https://www.radiopopolare.it/a-trentanni-dalla-strage-di-via-palestro/


28 luglio. Luca Billi/Facebook

Il 28 luglio 1914 è cominciata la prima guerra mondiale.

La Grande guerra è stata una strage, pagata a caro prezzo da migliaia di contadini e di operai strappati dalle loro terre e dalle loro case per combattere nelle trincee. Pagata a carissimo prezzo dai popoli delle colonie, costretti a combattere per quei paesi da cui erano trattati alla stregua di schiavi. È stata, anche per colpa del progresso scientifico e tecnologico, il primo grande crimine contro l’umanità.
Le vittime innocenti di quella guerra, tutte le vittime, meritano il nostro ricordo, ma soprattutto ci chiedono di non abbandonare la lotta, di continuare a combattere per la nostra libertà e per i nostri diritti, e per la pace, contro quelli che, facendoci combattere per difendere i loro interessi, ci tolgono libertà e diritti.
https://www.facebook.com/groups/1524321907785439/permalink/3443625255855085?locale=it_IT


28 luglio. Non siamo usciti vivi dagli anni Novanta
Federico Filetti – jacobinitalia.it

Le politiche sociali di Giorgia Meloni scontano l’eredità del berlusconismo: favori alle aziende e welfare caritatevole solo per i poveri

In un videomessaggio di qualche giorno fa, Giorgia Meloni ha presentato un nuovo strumento volto ad aiutare le famiglie più bisognose a far fronte all’inflazione. La misura si chiama «Dedicata a te» ed è una carta acquisti per beni di prima necessità erogata una tantum, che secondo le dichiarazioni della stessa Presidente del consiglio e dei ministri Giancarlo Giorgetti e Francesco Lollobrigida arriverà a 1,3 milioni di cittadini. Non sarà necessario fare domanda per accedere al beneficio, in quanto una collaborazione tra Governo, Comuni e Inps permetterà l’identificazione automatica degli eleggibili attraverso le banche dati Inps e l’anagrafe dei residenti. Per usufruire dello schema, il cittadino beneficiario dovrà recarsi alle Poste, ritirare la card e utilizzarla entro metà settembre. Nonostante con questa misura il Governo abbia ribadito con forza la sua attenzione verso le fasce più bisognose della popolazione, un’analisi più attenta rivela alcune macroscopiche problematicità. 

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https://jacobinitalia.it/non-siamo-usciti-vivi-dagli-anni-novanta/

28 luglio. Vicino al cuore selvaggio, con Terry T. Williams

Lo squilibrio fra il pianeta in cui viviamo e il pianeta di cui viviamo, la frattura fra generazioni, la coazione a cementificare. Per uscire dalla catastrofe ambientale ci vogliono immaginazione e creatività. E il coraggio della disobbedienza.


MARINA MANNUCCI – CENTRORIFORMASTATO.IT Per una coerente descrizione delle condizioni dell’umano esistere è buona cosa imparare a orientarsi e orizzontarsi con-e-contro altre persone per far emergere lo squilibrio tra il pianeta in cui viviamo e il pianeta di cui viviamo; tale atteggiamento contribuisce, altresì, a ridefinire e comprendere a fondo chi siamo, il territorio che abitiamo e come comportarci. L’edizione 2022 del Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”, a cura del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), riporta che il cemento ricopre 21.500 kmdi suolo nazionale. Ravenna – città in cui risiedo e che, nel mese di maggio, ha subìto ingenti allagamenti – si aggiudica il primo posto tra i capoluoghi di provincia dell’Emilia Romagna con 7.113 ettari – 69 dei quali, solo per quanto riguarda il territorio comunale – in più che nel 2020 e 454,58 metri quadrati per abitante. Distogliere le azioni di chi governa questo territorio dall’ossessione della cementificazione sembra al momento irrealizzabile, anche se l’attivismo per preservare aree verdi per contrastare il cambiamento climatico, in questi luoghi, sta assumendo sempre più rilevanza. Non si avverte solo il bisogno di risolvere la crisi che ha messo in ginocchio questa terra; tra i/le giovani attivisti/e il timore per il futuro, unito alla rabbia, articola un nuovo divario generazionale tra noi, i giovani, e tu, che sapevi ma non hai fatto nulla, e continui a rubare il nostro futuro. Piuttosto che osservare i cambiamenti da lontano, ragazze e ragazzi avvertono la necessità di sentirsi parte di essi, non al di sopra – come riassumeva Bruno Latour, è necessario scendere sulla terra e tornare all’humus in connessione con gli altri esseri viventi – e stannosperimentando il come farlo… Come scriveva Hölderlin, solo «là dove c’è il pericolo, cresce anche ciò che salva». Il racconto di percorsi contemporanei che hanno saputo inventare l’inesistente suggeriscono che per sbloccare situazioni di stallo si possono offrire visioni alternative della realtà e di mondi possibili facendo ricorso, perché no, anche all’utopia

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https://centroriformastato.it/vicino-al-cuore-selvaggio-con-terry-t-williams/

28 luglio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

28 giugno. SARÀ «ESTATE CALDA»

A dispetto della narrazione del governo, non si arrestano chiusure e ondate di esuberi. Ecco l’aggiornamento delle crisi aziendali

Per tanti lavoratori le ferie che stanno per iniziare non saranno certamente un periodo di meritato e sereno riposo. Sono molte le aziende che chiudono (dal calzaturiero alla chimica, dall’industria alla logistica), in altrettante si firmano accordi (amari) per la gestione degli esuberi. E c’è chi perde il lavoro senza alcuna tutela: è il caso dei 3 mila rider di Uber Eats, lasciati improvvisamente a casa. Sarà un’estate “calda”, dunque, e non solo per il cambiamento climatico.
 La mappa delle crisi aziendali
acura di Marco Togna – collettiva.it
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2022/06/24/longform/litalia_in_crisi-2191766/#tab1

28 luglio. A2A, se dopo gli idrocarburi non c’è niente

A Messina, mobilitazione dei lavoratori della Centrale elettrica di San Filippo del Mela: smantellati gli idrocarburi languono i progetti per le rinnovabili. La lettera aperta dei sindacati al Prefetto e ai sindaci del territorio

La centrale di San Filippo del Mela, in provincia di Messina, rischia di scomparire e con essa il futuro occupazionale, produttivo ed economico di centinaia di lavoratori, delle loro famiglie e dell’intero territorio. Al naturale superamento della produzione di energia da idrocarburi che ha avviato il graduale smantellamento degli impianti, non è stato contrapposto sinora alcun valido progetto di trasformazione del sito capace di salvaguardare in concreto la continuità produttiva e il lavoro.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/07/28/news/se_nessuno_rimpiazza_il_petrolio-3283899/

27 luglio

27 luglio: le notizie di Radio Popolare

L’era dell’ebollizione globale, il golpe in Niger, i tassi sempre più su e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di giovedì 27 luglio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Parlando a New York, Guterres ha descritto il caldo intenso nell’emisfero settentrionale come una “crudele estate”.”Per l’intero pianeta, è un disastro”, ha detto, osservando che “a meno di una mini-era glaciale nei prossimi giorni, luglio 2023 infrangerà i record su tutta la linea. Il cambiamento climatico è qui. È terrificante. Ed è solo l’inizio”. Stasera, alle 9 ora italiana, il presidente americano Biden riceve la premier Meloni alla Casa Bianca. Intanto l’esecutivo stralcia nove progetti del Pnrr dedicati alla messa in sicurezza del Paese. Colpo di stato in Niger, i militari oggi hanno sciolto le istituzioni e imposto il coprifuoco notturno.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-giovedi-27-luglio/

RaiNews

Il nord Italia dopo la tempesta, tra lo stato di emergenza e la conta dei danni

Curcio, Protezione Civile: “Ci vuole tempo”. Per la Lombardia chiesti 41 milioni di euro. In Veneto 100 milioni di danni: Zaia chiede anche lo stato di calamità

Continuazione, foto e video in
https://www.rainews.it/articoli/2023/07/dopo-la-tempesta-lo-stato-di-emergenza-la-conta-dei-danni–c0646d60-b49b-45e6-b1d5-6af6b81f42c1.html

RaiNews LIVE

Il Sud in fiamme. Nel Salento a fuoco la pineta di Ugento.

I vigili del fuoco: in Sicilia situazione migliora ma con criticità. Ettari di patrimonio boschivo in fumo. Focolai in Salento. Il sindaco di Vieste, Gargano, accusa: “C’è la mano dei piromani”. Musumeci: “Sforzo eccezionale della Protezione civile”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/brucia-la-sicilia-43-roghi-e-temperature-record-adc5391d-8113-48e4-9495-7867f05e7870.html

RaiNews LIVE

L’Europa continua a bruciare: dopo la Grecia, un vasto incendio tra Francia e Italia

Fiamme anche in Croazia, Tunisia, Turchia e Gran Canaria. Precipitato un Canadair, morti pilota e copilota. Due decessi nella Grecia centrale

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/la-grecia-brucia-non-si-placano-le-fiamme-a-rodi-incendi-anche-a-corfu-evacuati-17-villaggi-2a11f2b6-6827-4481-8031-831e42ca7634.html


27 luglio. Sicilia. Mancano gli ispettori, presìdi in tutte le province
Patrizia Pallara – collettiva.it

Si mobilita la Cgil insieme alla Uil per chiedere di sboccare le assunzioni: il personale, 63 unità per 400 mila aziende, può garantire un controllo ogni 20 anni

In tutta la Sicilia ci sono solo 63 ispettori del lavoro, con il compito di controllare circa 400 mila aziende. Quattro a Palermo, addirittura uno a Ragusa. Con questi numeri, secondo i calcoli dei sindacati le imprese rischiano un controllo ogni vent’anni.
Nella regione che quest’anno ha fatto registrare un’impennata dei morti sul lavoro, 24 da gennaio a giugno, con un incremento del 22 per cento, e una quota elevatissima di infortuni, 11 mila nello stesso periodo, con un calo spiegato solo dall’assenza del Covid, la Cgil oggi (28 luglio) torna a mobilitarsi insieme alla Uil per chiedere assunzioni e strategie più efficaci nella tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/07/27/news/ispettori-lavoro-sicilia-mobilitazione-salute-sicurezza-3281425/


27 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 519

RaiNews LIVE

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/kiev-distrutti-36-missili-russi-zelensky-russi-tornino-a-casa-mentre-ce-ancora-ponte-crimea-1ac452c8-dd31-4694-8a98-5b953adf34a3.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine en direct : les combats s’intensifient dans le Sud et l’Est, selon les deux camps

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/26/guerre-en-ukraine-en-direct-les-exportations-de-cereales-ukrainiennes-au-c-ur-de-la-reunion-prevue-entre-kiev-et-le-conseil-de-l-otan_6183414_3210.html

27 luglio. Sinéad O’Connor e l’impossibilità di una vita normale
Claudio Agostoni – radiopopolare.it

È “fuori”, pensavano in molti. E invece era avanti
Una voce, quella di Sinéad O’Connor che, senza il minimo sforzo e a seconda del brano, poteva planare leggiadra o perforare l’aria.
Il suo nome evoca immediatamente il brano“Nothing Compares to You”, ballata romantica che ha scalato le classifiche mondiali negli anni ’90.
Ma Sinéad O’Connor è molto di più di “Nothing Compares to You”. È stata un’artista, e ancor di più una donna, troppo spesso liquidata come una mezza pazza e come prova si cita quella volta che durante una esibizione al Saturday Night Live stracciò davanti alle telecamere una foto di Papa Giovanni Paolo II. Non fu un capriccio. Da bambina aveva ricevuto un’educazione «stupidamente religiosa», per citare le sue parole, in un ambiente pervaso da una cultura irlandese rigida e sessista e con una madre alcolizzata e depressa. Racconta di essere stata mandata a studiare lontano, a 14 anni, perché era «ingestibile e loro non mi volevano in casa». Arriva da qui il suo carattere ribelle e anticonformista, che ne ha accompagnato la carriera, nel bene e nel male.
I suoi capelli rasati a zero? Fu una scelta che prese quando un dirigente dell’industria musicale le disse che avrebbe dovuto vestirsi in modo più tradizionale e femminile. Rimase incinta durante la lavorazione del suo primo album The Lion and the Cobra e portò avanti la gravidanza nonostante le pressioni fortissime di alcuni dirigenti dell’industria musicale che le consigliavano di abortire.
La vita di Sinéad O’Connor è stata costellata di drammi come la scomparsa di suo figlio Shane, suicidatosi un anno fa. Nel suo ultimo tweet ha scritto che da quel momento “vivo come una creatura notturna non morta”.  l’ennesima conferma di un’esistenza tribolata, che lei sintetizza così: “Sono cresciuta subendo traumi e abusi. Poi sono entrata nel music business. Non ho mai imparato a vivere una vita normale”. Come spesso succede a certe persone inquiete, probabilmente nella musica lei aveva trovato uno sfogo e una via di fuga dalla realtà…
https://www.radiopopolare.it/addio-a-sinead-oconnor-cantante-e-attivista-irlandese/

27 luglio. L’antifascismo spiegato ai giovani
Tomaso Montanari – volerelaluna.it

Il libro del presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo (Antifascisti adesso… Perché non è ancora finita, Mimesis 2023) è importante in sé, e importantissimo per il momento in cui viene pubblicato. Grazie a una legge elettorale lontana dalla Costituzione, e soprattutto grazie all’ormai lungo abbandono del progetto di giustizia sociale che proprio nella Costituzione è iscritto, in Italia è oggi insediato (con circa il 28% dei voti degli aventi diritto al voto) un Governo i cui nessi diretti con la matrice fascista non sono un mistero per nessuno. Una situazione già grave in sé: che rischia di diventare gravissima, e di produrre danni irreversibili, se questa maggioranza politica riuscirà davvero a manomettere la Costituzione stessa, attuando il presidenzialismo e l’autonomia differenziata.

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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/07/27/lantifascismo-spiegato-ai-giovani/

27 luglio. Nel mondo di Barbie
Eileen Jones – jacobinitalia.it

Con tutte le sue contraddizioni, a partire da quella che lo lega a un brand e che si collega a una schiera di film destinati a celebrare un prodotto, «Barbie» fa intravedere una nuova forma delle narrazioni pop

Bisogna riconoscerlo alla sceneggiatrice e regista Greta Gerwig: con Barbie ha trovato un approccio iniziale intelligente al suo soggetto. L’apertura del film sulla famosa/famigerata bambola popputa Mattel – offerta da Mattel in collaborazione con Warner Brothers – è intelligente e divertente. Prende in prestito la portata ironicamente grandiosa da 2001: Odissea nello spazio, più la riga di apertura di dieci trilioni di saggi di cattivi studenti, «Dall’inizio dei tempi», per stabilire che, prima dell’arrivo di Barbie, le bambine nel corso dei secoli erano ferme a bambole primitive con le quali potevano fare ben poco se non giocare a fare la mamma. Essere una madre può essere divertente «per un po’», intona la narratrice Helen Mirren, subito dopo annoia. «Chiedi a tua madre», dice severa.

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https://jacobinitalia.it/nel-mondo-di-barbie/

27 luglio
Compagni dai campi e dalle officine…
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Il modello economico è malato: profitto sull’assenza di diritti
Raffaele K. Salinari – ilmanifesto.it

LAVORO MINORILE. Il rapporto di Save the Children dice una cosa fondamentale: il legame tra fenomeni molto vicini a noi con fatti che sembrano lontani, problematiche di terre remote, ma che alla fine si mostrano estremamente funzionali proprio a un modello di sviluppo malato

In occasione della prossima Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani, la Ong Save the Children Italia ha diffuso la tredicesima edizione del suo rapporto Piccoli Schiavi Invisibili, dedicato quest’anno alla denuncia di un sistema che di fatto viola il diritto alla salute e all’educazione di bambine, partendo da uno studio di caso nazionale sui bambini e adolescenti figli di braccianti in due tra le aree italiane a maggior rischio di sfruttamento lavorativo agricolo la provincia di Latina, nel Lazio, e la Fascia Trasformata di Ragusa in Sicilia.
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https://ilmanifesto.it/il-modello-economico-e-malato-profitto-sullassenza-di-diritti

SAVE THE CHILDREN – Piccoli schiavi invisibili

Dentro lo sfruttamento: un’indagine sui figli dei braccianti a Latina e Ragusa.

La XIII edizione del rapporto “Piccoli Schiavi Invisibili” mette in luce e denuncia le condizioni dei minori, vittime o a rischio di tratta e sfruttamento nel nostro Paese.
Il focus del rapporto di quest’anno, è dedicato a quei bambini, bambine e adolescenti che crescono in aree dove la condizione di sfruttamento dei genitori li rende vittime, sin dalla nascita, della violazione dei loro diritti basilari in maniera sistematica e “normalizzata”, esponendoli anche al rischio di divenire loro stessi vittime dello sfruttamento ed esposti ad abusi. Nello specifico, la ricerca è stata condotta in due tra le aree a maggior rischio, la provincia di Latina, nel Lazio, e la Fascia Trasformata di Ragusa in Sicilia.
Il rapporto raccoglie testimonianze dirette di chi ha subito o subisce lo sfruttamento, insieme a quelle di rappresentanti delle istituzioni e delle realtà della società civile, dei sindacati, dei pediatri, dei medici di base e degli insegnanti, impegnati in prima linea, restituendo un quadro di diffusa privazione dei diritti di base che compromette il presente e il futuro dei bambini e delle bambine che nascono e crescono in queste condizioni.
https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/pubblicazioni/piccoli-schiavi-invisibili-2023

Scarica il rapporto
piccoli-schiavi-invisibili-2023.pdf

Di bracciante in figlio: sfruttamento ed esclusione sociale
Giansandro Merli – ilmanifesto.it

Uno studio dell’Ong Save The Children nelle campagne di Latina e Ragusa denuncia le condizioni di vita dei minori «invisibili». «Queste bambine e bambini trascorrono l’infanzia in alloggi di fortuna, forte isolamento, con un difficile accesso a scuola e servizi sanitari e sociali», si legge nel rapporto

Le colpe dei padri non dovrebbero ricadere sui figli. Ricadono invece, e pesantemente, le condizioni di deprivazione economica, esclusione sociale e sfruttamento lavorativo. Lo denuncia Save The Children nel XIII rapporto Piccoli schiavi invisibili pubblicato ieri, in vista della giornata internazionale contro la tratta del 30 luglio, con un focus sui figli dei braccianti a Latina e Ragusa. «Quella che emerge è la fotografia di bambine e bambini figli di braccianti sfruttati che spesso trascorrono l’infanzia in alloggi di fortuna nei terreni agricoli, in condizioni di forte isolamento, con un difficile accesso alla scuola e ai servizi sanitari e sociali», afferma il rapporto.

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27 luglio. Cernobbio 2 settembre, USB in piazza: “Non vogliamo competere, vogliamo vivere: alzate i salari, abbassate le armi”

USB.IT Dal 1° al 3 settembre si tiene nel lussuosissimo albergo Villa d’Este di Cernobbio l’edizione 2023 del cosiddetto Forum Ambrosetti, adunata a porte chiuse che dal lontano 1975 raccoglie il fior fiore del capitalismo mondiale. Il titolo è immutato negli anni: “Lo Scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”. In parole povere: come diventare più ricchi alla faccia di lavoratori e disoccupati.
Quest’anno ci saremo anche noi, ma dall’esterno, per ricordare a ricchi, privilegiati, sfaccendati e politici delle più varie estrazioni che le chiacchiere stanno a zero, che la competizione non ci riguarda e che è tempo di vivere, alzando i salari e abbassando le armi. Di seguito il testo dell’esecutivo confederale USB.

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https://www.usb.it/leggi-notizia/cernobbio-2-settembre-usb-in-piazza-non-vogliamo-competere-vogliamo-vivere-alzate-i-salari-abbassate-le-armi-1218-1.html

27 luglio. Lavoro. Sbarra: “Il nostro mestiere è contrattare e giudicare i risultati del confronto senza sconti. Continueremo a presidiare tutti i tavoli negoziali avviati con l’Esecutivo”

“La Cisl è una grande comunità in movimento, impegnata in questi mesi in una vasta mobilitazione su tutto il territorio nazionale per rilanciare ruolo e protagonismo del mondo del lavoro nel buon governo del cambiamento”. Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, concludendo oggi il Consiglio Generale del sindacato di Via Po. Nel suo intervento il leader sindacale ha scandito le tappe che nei prossimi mesi impegneranno la Cisl in un intenso cammino politico-sindacale e organizzativo, che incrocia la raccolta di adesioni sulla proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione, l’avvio del percorso dal basso dell’Assemblea organizzativala prosecuzione dei negoziati con il governo sui tanti dossier aperti in queste settimane”.

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https://www.cisl.it/notizie/primo-piano/lavoro-sbarra-il-nostro-mestiere-e-contrattare-e-giudicare-i-risultati-del-confronto-senza-sconti-continueremo-a-presidiare-tutti-i-tavoli-negoziali-avviati-con-lesecutivo/

27 luglio. Getir chiude e licenzia 370 lavoratori

Dopo Uber Eats e Gorillas un altro gruppo abbandona l’Italia dopo aver utilizzato manodopera a basso costo. Una bolla che sta scoppiando lasciando sul terreno migliaia di famiglie

Dopo Uber Eats e Gorillas, un’altra big della food delivery lascia l’Italia. Con uno “scarno comunicato”, come si legge in una nota di Filcams, Fisascat e Uiltucs, la turca Getir annuncia chiusura e licenziamento di 370 lavoratori. Le motivazioni? Sempre le stesse: bassa profittabilità, risultati non i linea con gli obiettivi, gli investitori non intenzionati a sostenere ulteriori investimenti. L’azienda ha deciso di concentrare i suoi investimenti nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Germania, nei Paesi Bassi e in Turchia, mentre, oltre all’Italia, lascia Spagna, e Portogallo.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/07/27/news/getir-licenziamenti-3281790/


27 luglio. Scioperi made in Usa
Simona Ciaramitaro – collettiva.it

Lo storico Bruno Cartosio spiega il processo di nuova sindacalizzazione partito negli Stati Uniti, le condizioni della popolazione e le differenze con l’Europa

Ilavoratori statunitensi tornano a scioperare in questa estate 2023 dopo un periodo di de-sindacalizzazione. Da Amazon a Starbucks i dipendenti tornano a organizzarsi, a fare emergere nuove figure che guidano la lotta per avere salari compatibili con il costo della vita e condizioni di lavoro migliori di quelle che si sono consolidate negli ultimi decenni.  Bruno Cartosio, docente di Storia dell’America del Nord all’Università di Bergamo e fondatore della “Rivista Internazionale di Studi Nordamericani”, ci dice che negli Stati Uniti i salari settimanali hanno raggiunto il massimo nel 1972: “Allora il livello medio settimanale era di 342 dollari e per superarlo si è dovuto arrivare al 2020, sono esattamente 50 anni. Oggi siamo a 378,18 dollari”.

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https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/2023/07/27/news/scioperi-lavoratori-usa-3235539/


26 luglio

26 luglio. Taranto, perde la vita un operaio di 31 anni al porto. D’Arcangelo, Cgil: «Morto di precarietà»

Il giovane lavoratore è stato investo da una ecoballa. “Non abbiamo più bisogno di tavoli inconcludenti – scrivono i sindacati – ma di azioni e di risposte concrete da parte di tutte le Istituzioni”

“In attesa dei necessari chiarimenti riguardo alle dinamiche e responsabilità – evidenziano le tre organizzazioni sindacali – è inaccettabile in un Paese civile andare al lavoro e non fare più ritorno a casa. Non abbiamo più bisogno di tavoli inconcludenti, ma di azioni e di risposte concrete da parte di tutte le Istituzioni, preposte alla salvaguardia della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, soprattutto in ambiti delicati come quelli portuali. In linea con le disposizioni vigenti nei porti, chiediamo l’istituzione della stop work authority, che permette al lavoratore di interrompere le attività quando a suo giudizio non siano svolte in maniera sicura e prevenire così ogni potenziale occasione di incidenti sul lavoro”.

continuazione e video in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/07/26/news/taranto-porto-morto-lavoro-cgil-3277759/

26 luglio: le notizie di Radio Popolare

L’ombra della mafia sugli incendi in Sicilia, l’emendamento sulla gestazione per altri e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di mercoledì 26 luglio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Mattarella interviene per gli incendi in Sicilia, l’ombra della mafia sugli incendi che stanno colpendo la Sicilia. Approvata la legge che rende la gestazione per altri un reato universale. Il voto sulla mozione di sfiducia alla Ministra del turismo Santanchè. Roberto Saviano: “La mia cacciata dalla rai è una scelta politica”, il suo programma sulla mafia non andrà in onda. Allarme aereo in Ucraina dopo che dalla Russia sono decollati dodici bombardieri.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-mercoledi-26-luglio/

RaiNews LIVE

Tempeste nel Nord d’Italia, si contano i danni. Convocato il Cdm: si va verso lo stato di emergenza

Allerta gialla per il maltempo in Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Marche e Molise. Continua il lavoro dei vigili del fuoco a 24 ore dai nubifragi che si sono abbattuti su Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Veneto. A Milano tram in difficoltà

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/tempesta-su-milano-nella-notte-vortici-di-vento-alberi-sradicati-e-case-allagate-623485bc-d7bb-4c07-8094-5fd592697fdc.html

RaiNews LIVE

Il Sud brucia, vasti roghi in Sicilia e Puglia. Tre morti a Palermo, 2.000 turisti evacuati a Vieste

Palermo è avvolta nel fumo, situazione molto difficile in quasi tutta la Sicilia con quasi 2.000 sfollati. Diversi incendi anche in Calabria: morto un anziano. In Puglia colpite la zona turistica del Gargano, in Salento fiamme a San Cataldo

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/brucia-la-sicilia-43-roghi-e-temperature-record-adc5391d-8113-48e4-9495-7867f05e7870.html

RaiNews LIVE

Grecia in fiamme: dopo Rodi e Corfù brucia anche Eubea, almeno 3 vittime finora

Precipitato un CanadAir, morti pilota e copilota. Le autorità hanno evacuato da Corfù circa 2.500 persone, oltre 19.000 persone sono state trasferite dall’isola di Rodi. Sono oltre 500 gli incendi domati dai vigili del fuoco negli ultimi 12 giorni

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/la-grecia-brucia-non-si-placano-le-fiamme-a-rodi-incendi-anche-a-corfu-evacuati-17-villaggi-2a11f2b6-6827-4481-8031-831e42ca7634.html

Caldo e incendi, a Catania è emergenza
Rosa Maria Di Natale – collettiva.it

Tra il rogo all’aeroporto Fontanarossa e le altissime temperature, anche oltre i 46 gradi, la città è diventata invivibile. Il racconto settore per settore della Cgil e delle sue categorie

Da una settimana la città di Catania vive uno stato di emergenza a causa di due drammatici eventi: l’incendio all’aeroporto di Fontanarossa che ha messo in ginocchio lo scalo siciliano più importante e trafficato dell’Isola, e le temperature altissime che hanno superato i 46 gradi causando lunghi e continui blackout. Con abitazioni e aziende senza luce e senza acqua.

Nel frattempo gli incendi estivi si moltiplicano in tutta l’area etnea. Catania si è trasformata in una città invivibile, soprattutto per i più fragili. “Operiamo a pieno ritmo per sostenere i lavoratori di ogni comparto coinvolto in questa fase così delicata, e per fare in modo che nessuno debba pagare conseguenze in termini di sicurezza – spiega il segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo -. Anche le imprese rischiano il tracollo se i servizi di energia elettrica continueranno a essere sospesi anche oltre le 24 ore o se saranno erogati a singhiozzo”.

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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/07/26/news/catania-clima-incendi-emergenza-cgil-3277235/

26 luglio. Pnrr, stralciati 16 miliardi a sanità, comuni e ambiente

Il ministero si infittisce, le polemiche divampano. Antonio De Caro (Anci): “La notizia ci ha colpito molto. Vengono tolti ai comuni soldi che potrebbero spendere mentre ci sono soggetti attuatori che non hanno elaborato i progetti”

Roberto Ceccarelli – ilmanifesto.it: I comuni protestano perché il governo Meloni intende spostare 13 miliardi di euro di fondi Pnrr sul programma RePowerEu lasciando le uniche amministrazioni pubbliche che hanno un’idea di come impiegare i soldi del Sacro Graal dell’economia italiana finanziata dalla Commissione Europea. I costruttori edili dell’Ance che si oppongono allo spostamento nel medesimo RePowerEu di circa 4,5 miliardi che sarebbero stati impiegati in teoria per la gestione del «rischio alluvione» e del «rischio idrogeologico» proprio nelle settimane dei disastri dell’acqua in Romagna e degli incendi in tutto il paese. E poi la Sanità: gli interventi previsti per le «Case della Salute» (da 1.350 strutture ridotte a 936), la telemedicina o gli interventi antisismici negli ospedali saranno ridotti. E pensare che il Pnrr, nel lontanissimo passato recente, era nato retoricamente per rimediare agli sfasci della sanità pubblica durante la pandemia. Infine 300 milioni di euro tolti alla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie. Secondo Libera era già stata pubblicata la graduatoria definitiva di ammissione al finanziamento degli enti locali.

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https://ilmanifesto.it/pnrr-stralciati-16-miliardi-a-sanita-comuni-e-ambiente-2

26 luglio. Delega fiscale, la maggioranza riprova a tagliare le sanzioni e allargare le sanatorie. Italia viva supera a destra: “Scudo penale più ampio”
Chiara Brusini – ilfattoquotidiano.it

Della nuova pace fiscale evocata da Matteo Salvini ovviamente non c’è traccia. In compenso con gli emendamenti alla delega fiscale presentati in commissione al Senato la maggioranza riprova a tagliare le sanzioni per le imprese che saranno escluse dal nuovo concordato preventivo biennale perché colpevoli di aver frodato l’erario. E cerca di eliminare il penale per chi aderisce all’adempimento collaborativo, il regime di interlocuzione preventiva con l’Agenzia delle Entrate ora riservato ai grandi gruppi ma che il governo punta ad estendere anche a pmi e addirittura persone fisiche. Ma il dato politico che salta all’occhio, scorrendo il fascicolo delle proposte che saranno esaminate in settimana, è l’avvicinamento di Italia viva alle destre: i renziani si accodano alle correzioni chieste dai partiti che sostengono il governo Meloni e in alcuni casi vanno oltre, immaginando per gli evasori nuove ipotesi di non punibilità penale.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/26/delega-fiscale-la-maggioranza-riprova-a-tagliare-le-sanzioni-e-allargare-le-sanatorie-italia-viva-supera-a-destra-scudo-penale-piu-ampio/7241186/

26 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 518

RaiNews LIVE

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/nella-notte-esplosioni-a-kharkiv-allarme-a-sumy-oggi-riunione-allonu-sul-blocco-russo-del-grano-6ad7b466-9d63-44e0-87a7-1cdfb642f9d6.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : les exportations de céréales ukrainiennes au cœur de la réunion prévue entre Kiev et le Conseil de l’OTAN

Le premier ministre britannique, Rishi Sunak, a jugé mardi « inacceptable » toute tentative russe d’empêcher l’envoi de céréales hors d’Ukraine, Londres estimant que la Russie risque de cibler les navires civils en mer Noire.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/26/guerre-en-ukraine-en-direct-les-exportations-de-cereales-ukrainiennes-au-c-ur-de-la-reunion-prevue-entre-kiev-et-le-conseil-de-l-otan_6183414_3210.html

26 luglio. Cos’è la giurisdizione universale. E perché Pinochet l’ha fatta franca

Indagato in Spagna, arrestato a Londra, il dittatore cileno è stato perseguito per crimini contro l’umanità per un principio giuridico che esiste dal Settecento

MARTINA BELLINGRERI e COSTANZA SPOCCI – IRPIMEDIA
Un ascensore automatico mobile trasporta un uomo in sedia a rotelle dall’aereo con cui è atterrato. Siamo nel marzo del 2000, l’aeroporto è quello di Santiago del Cile. Quest’uomo sull’ottantina, apparentemente malato, non è uno qualunque: ad attenderlo c’è un gruppo di sostenitori e i trattamenti nei suoi riguardi sono speciali. Volto e nome sono già noti, ma è il gesto che compie una volta che la sedia a rotelle tocca terra a identificarlo per sempre: l’anziano si alza e comincia a camminare con l’ausilio di un bastone, come se non avesse bisogno di alcuna assistenza. Abbraccia i familiari venuti all’aeroporto, poi torna indietro e si risiede.


L’uomo in questione è il golpista cileno Augusto Pinochet, rimasto al potere fino al 1990, e il gesto che compie comunica al mondo che l’ha fatta franca.

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https://irpimedia.irpi.eu/giudiziuniversali-giurisdizione-universale-perche-pinochet-lha-fatta-franca/

26 luglio. Moncada: non si uccidono le idee
Andrea Mulas – jacobinitalia.it

Il 26 luglio di settant’anni fa Fidel Castro approfittando delle celebrazioni carnevalesche assaltava una caserma. Cominciava, con una disfatta, la grande epopea della rivoluzione cubana

«La logica mi dice che se esistono tribunali in Cuba, Batista dovrebbe essere punito, e se Batista non è punito e continua indisturbato ad agire come padrone dello Stato, presidente, primo ministro, senatore,  generale maggiore, capo civile e militare, potere esecutivo e potere legislativo, proprietario delle vite e delle terre, allora non esistono più tribunali, essi sono stati soppressi. Tremenda realtà? Se è così, ditelo immediatamente, appendete le vostre toghe, date le dimissioni dai vostri posti». È l’aprile 1952 quando il giovane avvocato Fidel Castro, appena venticinquenne, al cospetto del Tribunale d’Urgenza dell’Avana, denuncia tutte le violazioni delle norme costituzionali commesse dal generale Fulgencio Batista che con un golpe il 10 marzo si era autonominato capo di Stato e aveva abrogato la Costituzione del 1940. La sua richiesta viene respinta e Castro si convince che esiste solo un modo per rovesciare l’usurpatore: «Se Batista ha preso il potere con la forza, questo dev’essergli tolto con la forza».

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26 luglio
Compagni dai campi e dalle officine…
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26 luglio. Pensioni, continua il festival del nulla

Dopo giovani e donne, nulla di fatto anche nel tavolo tecnico sulla flessibilità in uscita. Ghiglione, Cgil: la previdenza continua a essere al centro delle nostre mobilitazioni

Pensioni: continua il festival del nulla. Dopo il nulla sulle donne e il nulla sui giovani, è arrivato anche il nulla sul tema della flessibilità in uscita, nonostante le promesse in campagna elettorale sui 41 anni. È questo l’esito – purtroppo prevedibile – dell’incontro odierno (26 luglio) con l’Osservatorio tecnico sulla previdenza. 
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https://www.collettiva.it/copertine/welfare/2023/07/26/news/pensioni-previdenza-3278691/

26 luglio. Mezzogiorno, salario minimo e lavoro nero
Tonino Perna – ilmanifesto.it

Gli ultimi dati Istat-Svimez confermano il trend che vede i salari nel Mezzogiorno perdere di potere d’acquisto. Il fenomeno riguarda tutta l’Italia, ma è ancora più grave nel Sud: dal 2008 al 2022, i salari nel Mezzogiorno hanno perso il 12% di potere reale, mentre nel Centro-Nord la perdita è stata contenuta al 3% , gli occupati con un contratto a termine sono il 22,9% contro il 14 % del Centro-Nord, ed il part-time involontario riguarda circa il 75% dei dipendenti a termine contro meno del 50% nel Centro-Nord. E ancora: i dipendenti con retribuzione lorda oraria inferiore ai 9 euro l’ora sono il 25,1% contro il 15,9% del Centro-Nord. E qui ci fermiamo un attimo perché questi dati vanno approfonditi.

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25 luglio

25 luglio1943, cade il fascismo

La caduta – Cronache della fine del fascismo, di Ezio Mauro

“La caduta, cronache della fine del Fascismo”, un docu-film – ad ottant’anni dalla caduta del regime – dedicato ad uno dei momenti più importanti della storia del nostro Paese, nel racconto di una delle firme più prestigiose del giornalismo italiano, Ezio Mauro, per la prima volta con un suo lavoro su La7. Con preziosi filmati di repertorio e spettacolari riprese, con l’ausilio di interviste a storici, esperti e testimoni, Mauro accompagnerà i telespettatori in un viaggio che parte proprio dalla drammatica cronaca del 25 luglio 1943, con il racconto dell’ultima seduta del Gran Consiglio, l’organo supremo del fascismo, le accuse al Duce ed il suo successivo arresto.

LA PASTASCIUTTA DELLA FAMIGLIA CERVI

(…) I Cervi non vennero immediatamente a conoscenza della notizia della caduta di Mussolini perché impegnati nei campi, ma fu sulla via del ritorno a casa che incontrarono numerose persone in festa.
Sebbene sapessero che la guerra non era davvero terminata, decisero di festeggiare comunque l’evento, un momento di pace dopo 21 anni di dittatura fascista. Si procurarono la farina, presero a credito burro e formaggio dal caseificio e prepararono chili e chili di pasta.
Una volta che questa fu pronta, caricarono il carro e la portarono in piazza a Campegine pronti a distribuirla alla gente del paese. Fu una festa in piena regola, un giorno di gioia in mezzo alle preoccupazioni per la guerra ancora in corso: anche un ragazzo con indosso una camicia nera (forse era l’ultima rimasta?) fu invitato da Aldo a unirsi e a mangiare il suo piatto di pasta. (…)

https://www.istitutocervi.it/istituto-alcide-cervi/orari

25 luglio. Il fascismo finisce al lager di Arbe
Eric Gobetti – jacobinitalia.it

Un vero processo di riconciliazione sul confine orientale passa per il riconoscimento dei crimini fascisti in quei territori. Mattarella compia un passo verso la verità storica

Ricorre in questi giorni l’ottantesimo anniversario della fine ingloriosa del fascismo. Nel luglio del 1943 quel regime criminale che aveva umiliato l’intero paese portandolo sull’orlo dell’abisso se ne andava accompagnato dall’odio dei tanti italiani che avevano patito a causa sua. Ma non solo gli italiani potevano finalmente gioire quel giorno. L’esercito fascista aveva combattuto guerre d’aggressione e di occupazione al di fuori dei propri confini per tutto il Ventennio: la «riconquista» della Libia negli anni Venti, la campagna d’Etiopia e la guerra di Spagna dalla metà degli anni Trenta, poi l’Albania, la Francia, la Grecia, la Jugoslavia e l’Unione sovietica nella Seconda guerra mondiale. Due generazioni di uomini adulti erano stati costretti a commettere crimini orrendi per conto di un regime violento e razzista, che conduceva una politica di dominio ispirata a un nazionalismo esasperato e brutale. Tutto ciò che il nostro paese ha subito durante l’occupazione nazista dopo il 1943, era stato compiuto dalle truppe italiane nei decenni precedenti: rastrellamenti, saccheggi e distruzioni; catture di ostaggi e fucilazioni per rappresaglia; torture di partigiani e massacri di intere comunità; campi di concentramento e morte per fame per decine di migliaia di vittime inermi. 

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25 luglio. Gad Lerner: la lazione spagnola

Se Giorgia Meloni si è spesa tanto per sostenere la destra postfranchista spagnola alle elezioni di domenica, indifferente alle accuse di estremismo che ciò le avrebbe procurato, è per il banale motivo che Fratelli d’Italia e Vox sono davvero fatti della stessa pasta. Sarebbe ora che ne prendessero atto, nell’establishment imprenditoriale e giornalistico nostrano, i neofiti estimatori della premier che pur di salire sul carro della vincitrice continuano a incoraggiarne un’impossibile svolta europeista moderata. Semplicemente contronatura, vista la composizione del suo gruppo dirigente e la cultura politica che lo contraddistingue.
Lei resta né più né meno una fotocopia di Santiago Abascal, il leader di Vox che ieri si è rotto le corna scontrandosi con la ferma volontà degli elettori iberici di scongiurare un fosco ritorno al passato.
Forse ce lo siamo dimenticati, ma se Meloni è arrivata a governare l’Italia nel 2022, conquistando una maggioranza relativa che in cifre reali conta poco più di 7 milioni di voti su 46 milioni di aventi diritto, ciò si deve solo ai demeriti degli avversari. Ha pesato, certo, la diversità di sistema elettorale fra Italia e Spagna. Ma ancor di più ha pesato la cupio dissolvi del Pd e del M5S che le hanno spianato la strada dividendosi dopo che già si erano dissanguati nel sostegno al governo tecnocratico di Draghi.
Per consolidarsi Meloni puntava su due carte: un ferreo allineamento atlantico in obbedienza agli Usa; e il progetto di sovvertire gli equilibri politici continentali consegnando la guida dell’Ue a una coalizione fra Popolari e Conservatori dopo le europee del 2024. Giovedì alla Casa Bianca la premier cercherà di farsi perdonare le simpatie trumpiane promettendo a Biden di ripudiare l’accordo sulla Nuova Via della Seta sottoscritto dall’Italia con la Cina. Ma in Europa, dopo le elezioni spagnole, per lei le cose si mettono male. E ancor peggio potrebbero andarle a ottobre quando in Polonia si voterà per il rinnovo del Parlamento. I suoi confratelli del PiS, dati in forte calo nei sondaggi dopo otto anni di governo, dovranno vedersela con l’avanzata della Coalizione Civica guidata da un leader del Ppe, Donald Tusk. I conservatori polacchi stanno cercando di azzopparlo con una pretestuosa legge ad personam, che tutti chiamano “Lex Tusk”. Sarà interessante vedere se Giorgia Meloni li appoggerà anche in questa forzatura che il Parlamento europeo ha già condannato.
Visto che i democristiani tedeschi rifiutano qualsiasi alleanza a destra con Alternative fur Deutschland, visto che pure il primo ministro conservatore greco Mitsotàkis aderisce al Ppe, visto che i rapporti fra Giorgia Meloni e Marine Le Pen sono pessimi, non si vede per quale via il governo italiano possa uscire dall’isolamento. Il sovranismo si rivela essere la sua gabbia. E a tenervi imprigionata Giorgia Meloni contribuisce anche il suo incarico di presidente dei Conservatori europei. Mica li può liquidare passando con ardita metamorfosi su un’altra sponda. Più facile che, di fronte alla malaparata, Fratelli d’Italia faccia ricorso al tradizionale vittimismo dell’italico nazionalismo straccione e rispolveri la propaganda barricadera di cui si avvantaggiava stando all’opposizione.
L’unico elemento che continua a giocare a favore della Meloni è la mancanza di alternative, determinata dalla collezione di errori di un centrosinistra che sulla carta numericamente già ora nel Paese, ma non in Parlamento, la sopravanzerebbe. La lezione spagnola giunge preziosa a ricordarcelo.

25 luglio: le notizie di Radio Popolare

La conta dei danni dopo la tempesta, gli incendi fuori controllo in tante aree del Mediterraneo e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di martedì 25 luglio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Per capire cosa è accaduto stanotte a Milano, in Brianza e altre zone del nord Italia bisogna partire da tre parole chiave – Down burst, celle e super celle – come ci ha spiegato Daniele Cat Berro della Società Italiana di Meteorologia. In fiamme non soltanto il sud Italia, ma anche altre aree del Mediterraneo, dalla Grecia alla Turchia, mentre il governo italiano ha deciso di non attivare alcun protocollo e sospensione obbligatoria delle attività lavorative o rimodulazione dei turni per affrontare il caldo sui luoghi di lavoro. Domani alla Camera si voterà la proposta del governo per rendere la gestazione per altri un reato universale, perseguibile cioè se realizzata da cittadini italiani anche all’estero. In Ucraina si continua a combattere nel Donbass, mentre l’attenzione della comunità internazionale è concentrata sull’accordo sul grano dopo il ritiro della Russia dall’intesa.

Sommario

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RaiNews LIVE

Tempesta nella notte a Milano. Fontana: “Situazione tragica”. In Veneto 8 mila al buio senza corrente

Sedicenne scout muore colpita da un albero a Brescia. Meloni: “Protezione civile mobilitata, seguo la situazione”. Il traffico è in tilt, chiuso il Castello Sforzesco. Stop ai treni in Veneto. Piene in Trentino

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/tempesta-su-milano-nella-notte-vortici-di-vento-alberi-sradicati-e-case-allagate-623485bc-d7bb-4c07-8094-5fd592697fdc.html

RaiNews LIVE

Il Sud brucia, vasti roghi in Sicilia e Puglia. Tre morti a Palermo, 2.000 turisti evacuati a Vieste

Palermo è avvolta nel fumo, situazione molto difficile in quasi tutta la Sicilia con quasi 2.000 sfollati. Diversi incendi anche in Calabria: morto un anziano. In Puglia colpite la zona turistica del Gargano, in Salento fiamme a San Cataldo

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/brucia-la-sicilia-43-roghi-e-temperature-record-adc5391d-8113-48e4-9495-7867f05e7870.html

25 luglio. Inferno greco Rodi brucia, in fuga migliaia di turisti
Elena Kaniadakis – ilmanifesto.it

Per il settimo giorno consecutivo le fiamme avvolgono l’isola: 30 mila sfollati. Distrutti oltre ai boschi anche case e alberghi

Una linea di fuoco attraversa in diagonale la Grecia, dall’arcipelago del Dodecaneso a quello dello Ionio: Rodi, la quarta isola del Paese per dimensioni, è stretta nella morsa delle fiamme per il settimo giorno consecutivo. Un incendio boschivo, divampato al centro dell’isola, si è esteso a sud-est e la situazione rimane drammatica.

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25 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 517

RaiNews LIVE

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/allarme-antiaereo-a-kiev-e-11-regioni-aiea-mine-antiuomo-attorno-alla-centrale-di-zaporizhzhia-14c0780e-eb6f-42e7-b074-96f79b041b6f.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine en direct : une nouvelle attaque nocturne de drones sur Kiev, « toutes les cibles aériennes détruites », selon l’armée ukrainienne

Selon Serhi Popko, chef de l’administration militaire locale, il s’agit « déjà [de] la sixième attaque de drones sur la capitale ce mois-ci ». Cette nouvelle attaque n’a fait aucune victime ou dégât matériel, selon les autorités.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/25/guerre-en-ukraine-en-direct-une-nouvelle-attaque-nocturne-de-drones-sur-kiev-toutes-les-cibles-aeriennes-detruites-selon-l-armee-ukrainienne_6183274_3210.html

25 luglio. Spagna, la remontada ferma la destra
Elena Marisol Brandolini – ilmanifesto.it

La Spagna non vuole che Vox entri nel governo del paese: è il messaggio inequivoco venuto dalle urne in questa domenica di piena estate.

Nonostante la manipolazione dei sondaggi e il clamore mediatico a sostegno dell’abrogazione del sanchismo, le sinistre spagnole, Psoe e Sumar, sono riuscite nell’obiettivo di impedire la formazione di un governo reazionario formato dal Partido Popular di Alberto Núñez Feijóo e l’estrema destra di Santiago Abascal. Il Partido Popular è tornato a essere il primo partito, ma l’elettorato spagnolo nella sua maggioranza ha opposto una barriera all’arretramento nei diritti civili e nelle libertà, al ritorno indietro di cinquant’anni nella memoria del paese. Lo scandiva a chiare lettere Pedro Sánchez, attorno alla mezzanotte di domenica, davanti ai militanti accorsi nella sede nazionale del partito, in Calle Ferraz: «Il blocco retrogrado ha fallito». E il leader socialista ha vinto la sua scommessa.

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Spagna, il vero vincitore è Sanchez ma troppe incognite rendono incerta la sua sfida
Marco Calamai – strisciarossa.it

Sul giudizio complessivo dei risultati elettorali in Spagna non ci sono pareri discordi: contro molti pronostici ha vinto Pedro Sanchez, attuale primo ministro nonché segretario generale del Psoe (Partito socialista operaio spagnolo), che ha raggiunto il 31,7 dei voti, un risultato molto vicino al 32 % ottenuto da Alberto Feijòo, segretario del PP (Partito popolare). Feijòo ha superato Sanchez nel conteggio finale dei voti ma non è riuscito a costituire una coalizione di destra convincente. Gli elettori non hanno apprezzato l’alleanza tra il PP e Vox. che esce molto indebolito dalle urne.

Così ora tocca di nuovo a Sanchez tentare di governare attraverso una riedizione dell’ampia coalizione di forze eterogenee che lo hanno sostenuto per quattro anni, comprese le espressioni parlamentari del nazionalismo catalano e di quello basco che pretendono vistose contropartite in linea con le riforme realizzate o avviate in questi ultimi anni dal governo di sinistra.

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25 luglio. Lanzichenecchi di tutto il mondo, uniamoci
Giulio Calella – jacobinitalia.it

La scelta del direttore di Repubblica di pubblicare l’articolo del padre del proprio editore, Alain Elkann, è involontariamente radicale: niente mostra meglio la profonda divisione in classi della società delle parole di chi fa parte dell’1% più ricco

Hanno polemizzato in tanti per l’articolo di Alain Elkann pubblicato su RepubblicaSul treno per Foggia con i giovani Lanzichenecchi. C’è stato perfino un comunicato di presa di distanza del Comitato di redazione del giornale che giudica l’articolo lontano dalla «missione storica che si è data Repubblica sin dal primo editoriale di Eugenio Scalfari, missione confermata anche ultimamente nel nuovo piano editoriale dove si parla di un giornale ‘identitario’ vicino ai diritti dei più deboli» e si rammarica di essere «oggetto di una valanga di commenti critici sui social che dequalificano il lavoro di tutte e tutti noi, imperniato su passione, impegno e uno sforzo di umiltà».

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25 luglio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

25 luglio. Vigili del fuoco in prima linea, nonostante le carenze
Patrizia Pallara – collettiva.it

Maltempo, vento forte, piogge e grandinate al Nord, incendi al Sud. L’Italia è alle prese con emergenze e danni, vittime e sfollati lungo tutta la Penisola, con il personale dei vigili del fuoco impegnato al cento per cento per rimuovere alberi, rami e detriti e domare fiamme, circoscrivere roghi, salvare vite.

“Bisogna dare risposte alla cittadinanza e bisogna darle puntuali, veloci e massicce – dice Mauro Giulianella, coordinatore nazionale dei vigili del fuoco per la Funzione pubblica Cgil -. Le richieste e le esigenze sono tante, e le emergenze che stiamo vivendo in questi ultimi giorni si aggiungono agli interventi di routine. Dobbiamo dare la giusta attenzione a ogni richiesta di soccorso”.

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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/07/25/news/vigili-fuoco-assunzioni-organico-tutele-3276026/

25 luglio. Contratto ceramiche e piastrelle, aperta la trattativa

La delegazione trattante di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil ha incontrato questo pomeriggio a Roma la rappresentanza datoriale di Confindustria Ceramica, per dare l’avvio ufficiale alla trattativa sul rinnovo del contratto nazionale di settore.
Nei loro interventi, i segretari nazionali dei tre sindacati hanno illustrato i contenuti della piattaforma rivendicativa varata lo scorso 14 giugno e nello specifico: aumento salariale; diritti; organizzazione del lavoro, ivi compreso il sistema classificatorio con l’indicazione delle nuove figure professionali; misurazione della rappresentanza; sistema degli appalti; welfare contrattuale. Confindustria Ceramica ha presentato i dati economici, produttivi e occupazionali del settore, utili a fotografare il contesto nel quale si colloca il rinnovo di questo contratto.
Le segreterie nazionali di Filctem, Femca e Uiltec hanno sottolineato la necessità di un accordo che difenda il potere d’acquisto dei salari, di fronte agli ingenti aumenti che hanno impattato sulle buste paga di lavoratrici e lavoratori. Hanno inoltre ribadito la centralità del contratto nazionale come strumento universalistico e di sostegno alla contrattazione aziendale. Al termine dell’incontro è stata individuata la data della prossima plenaria che si terrà il 23 ottobre.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/07/25/news/contratto-nazionale-ceramiche-piastrelle-filctem-cgil-3276162/

25 luglio. Mi sento un’esclusa che lotta per l’inclusione
Angela Corsanici – collettiva.it

Sono un’Oepac (Operatrice educativa per l’autonomia e la comunicazione), sto nella scuola da più di ventuno anni. Di frasi becere durante questo percorso ne ho sentite, compendi esemplari di tutta l’ipocrisia possibile: Se non sei pagata abbastanza, cambia lavoro, Questo lavoro può farlo chi ha già uno stipendio in casa.
Ho sempre amato il mio ruolo, questa funzione così importante, stimolante, rivoluzionaria. Essere uno degli attori che contribuisce a fare sì che chi era ignorato, lasciato nell’angolo, trattato con condiscendente bonarietà, possa avere una possibilità, un posto nella società che è un diritto.
Diritto. Ma anche chi lavora ne ha. Diritto alla salute, fisica e psichica, diritto alla dignità, diritto al riposo (perché, tutto bello, ma lavorare in questo settore è usurante).
Questo noi non lo abbiamo. Quante volte dobbiamo rinunciare a una visita, una cura dentistica, un paio di occhiali? Sentire il peso delle bollette e degli affitti non pagati, tutto questo quanto pesa sulla salute psichica?
E quando stremata vorresti qualche giorno di vacanza (che non puoi certo permetterti) e devi invece cercare spasmodicamente un lavoro per l’estate?
Il più delle volte non si trova, allora vendi quel poco che ti avevano lasciato i tuoi genitori, con un doloroso senso di colpa quando dai via l’orologio di tua madre, al quale era così affezionata.
Poi, a un certo punto, hai bisogno di più soldi. Chiedi alla Coop un anticipo sul Tfr, ma naturalmente senza esito. Allora vai in banca e loro sì che ti finanziano, ma ti ritrovi con una rata che manco avessi comprato casa, tutti i mesi a incidere sui pochi soldi che guadagni. Ormai sei in una spirale che ti impoverisce sempre più, l’esclusa che lotta per l’inclusione.
700 euro al mese, per nove mesi.
A me non passa mai la voglia di lottare, però.

Angela, delegata Fp Cgil Rieti Roma EVA

24 luglio

24 luglio: le notizie di Radio Popolare

I violenti nubifragi in Lombardia, un altro morto sul lavoro per il caldo e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di lunedì 24 luglio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Nel primo pomeriggio di oggi, si sono abbattuti sulla Lombardia una serie di nubifragi. I danni maggiori sono stati registrati nelle province di Milano, Monza e Brianza, Varese e Bergamo. Nel Viterbese, a Montalto di Castro, un bracciante è morto dopo aver avuto un malore mentre lavorava in un campo. Il Parlamento israeliano ha approvato la prima parte della contestata riforma della giustizia. Continuano i bombardamenti sulla zona di Odessa, in seguito al ritiro dall’accordo che consentiva l’esportazione di grano dall’Ucraina.

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-lunedi-24-luglio/

24 luglio. L’agenzia europea che costruisce le frontiere in Tunisia

A metà luglio è stato siglato il Memorandum of understanding tra Ue e Tunisia, con al centro il tema migratorio. Le esigenze di Tunisi sono rappresentate all’Europa anche da un’agenzia austriaca, l’Icmpd, di un cui un documento interno svela alcuni segreti

MATTEO GARAVOGLIA – INDIMEDIA bbiamo raggiunto un obiettivo molto importante che arriva dopo un grande lavoro diplomatico. Il memorandum è un importante passo per creare una vera partnership tra l’Ue e la Tunisia». Con queste parole, domenica 16 luglio, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato la chiusura del memorandum d’intesa con la Tunisia. Un accordo cercato da mesi da parte dell’Unione europea e dell’Italia in particolare. Meloni, a Tunisi, era in compagnia dalla commissaria europea Ursula von der Leyen e del (dimissionario) primo ministro olandese Mark Rutte. I tre leader – il cosiddetto Team Europa – si trovavano nella capitale tunisina per finalizzare l’accordo con il presidente della Repubblica Kais Saied, con il quale già avevano discusso a giugno.

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https://irpimedia.irpi.eu/thebigwall-icmpd-tunisia/

24 luglio. Ma cosa pensa davvero il Pd?
Francesco Pallante – volerelaluna.it

Il problema fondamentale del Pd è la sua frammentazione interna, la sua “balcanizzazione”? È una tesi sostenuta da molti: e cioè che a zavorrare il Pd e la sua azione di opposizione al Governo non sia la mancanza di chiarezza sulla linea politica da seguire, bensì il fatto che le fazioni in cui il partito è lacerato passino il tempo a farsi reciprocamente la guerra.
Ora, se è indubbio che la rissosità interna, frutto dell’amalgama forzato di tante componenti eterogenee, costituisce un grave limite per l’efficacia dell’azione politica del Pd, si può dubitare che sia questo il problema fondamentale di quel partito. O, almeno, che lo sia agli occhi dei tanti elettori che negli anni hanno smesso di votarlo, sempre più andando a ingrossare le fila degli astenuti dal voto o nel voto, e che sono, in parte, tornati a far sentire la propria voce in occasione dell’elezione della nuova segretaria, sconfessando il partito. Forse, proprio il fatto che l’elezione delle primarie abbia ribaltato la decisione degli apparati interni significa che alla base delle difficoltà della nuova dirigenza del Pd si collocano questioni di contenuto. Questioni così profonde la cui persistenza lascia sconcertata anche una parte di coloro che avevano salutato con un’apertura di credito il ricambio nella segreteria. 

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24 luglio. Russia in Africa e dintorni, dal gas al grano

Notizie apparentemente sparse. A metà settimana a San Pietroburgo il vertice Russia-Africa, primo grande appuntamento per la politica estera del Cremlino dall’ammutinamento del 24 giugno a cui la diplomazia di Mosca lavorava da due anni.
Contemporaneamente il presidente Vladimir Putin ha annunciato che non si recherà al vertice dei Brics di agosto in Sud Africa.
Il fondatore del gruppo Wagner Evgenij Prigožin ha dichiarato che i suoi uomini abbandoneranno il fronte ucraino per ridispiegarsi sul continente africano.
Infine, Mosca ha annunciato l’uscita dall’accordo di Istanbul per il grano.

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https://www.remocontro.it/2023/07/24/russia-in-africa-e-dintorni-dal-gas-al-grano/

24 luglio. Spagna, sorpresa socialista: vincono i popolari ma senza maggioranza, ultra destra Vox a picco

Il Pp è il primo partito di Spagna con 136 seggi. Secondo il Psoe con 122 seggi, terzo Vox con 33, quarto Sumar con 31. Sono i dati ufficiali al termine dello scrutinio di tutte le schede. E la Spagna, con una sorpresa rispetto ai sondaggi, respinge la svolta a destra: e non è escluso nemmeno un ritorno al voto. I popolari devono decidere se tenere la linea centrista o spostarsi a destra, i socialisti possono fare accordi con partiti regionali

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24 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 516

RaiNews LIVE

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/ucraina-droni-colpiscono-la-citta-di-mosca-invasione-russa-giorno-516-fe451fc3-550c-4553-b29f-2b712bf14b97.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : la région d’Odessa de nouveau frappée par les Russes ; Moscou attaquée par des drones

Des infrastructures portuaires situées sur le Danube ont été endommagées, et plusieurs entrepôts où étaient stockées les récoltes de céréales on été détruits. Kiev avait promis des « représailles » aux bombardements qui ont détruit la cathédrale de la Transfiguration à Odessa.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/24/guerre-en-ukraine-en-direct-la-region-d-odessa-de-nouveau-frappee-par-les-russes-moscou-attaquee-par-des-drones_6183126_3210.html

24 luglio. Marines nel Golfo Persico, e la crisi Usa-Iran si fa pericolosa
Piero Orteca – remocontro.it

Nubi nere sulle acque agitate del Golfo Persico. Dopo gli squadroni di caccia F-35 Lightning, gli Stati Uniti hanno spostato nell’area alcuni gruppi d’assalto di Marines imbarcati su due grandi navi anfibie.

Molto presto, nella zona dello Stretto di Hormuz, arriveranno la USS Bataan e la USS Carter Hall, capaci di trasportare più di duemila soldati, da mandare in combattimento. Specialisti capaci di creare ‘teste di ponte’ in territorio nemico.

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https://www.remocontro.it/2023/07/24/marines-usa-nel-golfo-persico-e-la-crisi-usa-iran-si-fa-pericolosa/


24 luglio. Wu Ming: L’Emilia-Romagna: da illusorio «modello» a «hotspot della crisi climatica». Quale futuro immaginare?

Pochi giorni fa si è svolto a Cesena il convegno di Energia Popolare, la «non-corrente» (sic) bonacciniana del Partito Democratico. Tra gli ospiti Romano Prodi, che ha parlato della necessità, da parte del PD, di un «radicalismo dolce». Numerosi gli articoli e i servizi tv – per non dire delle photo opportunities su Facebook e Instagram – dedicati a quest’ennesimo pseudoevento politicante, ovviamente svoltosi in una sala con l’aria condizionata.
Mentre i notabili di Bonaccini – tutti con curriculum ominosi: alfieri della cementificazione, difensori di un’economia ecocida, favorevoli ai rigassificatori e quant’altro – se la cantavano e se l’applaudivano, nel mondo si batteva ogni record di temperatura e aumentava la frequenza di fenomeni estremi e disastri. L’Europa cuoceva a fuoco rapido. Le foreste canadesi bruciavano da mesi. Il fumo faceva tossire persone a migliaia di chilometri di distanza.

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https://www.wumingfoundation.com/giap/2023/07/lemilia-romagna-hotspot-caos-climatico/


24 luglio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

24 luglio. Luciana Castellina. La transizione giusta è una rivoluzione

Gli edili sono investiti più di qualsiasi altro settore dal problema di come far fronte ai mutamenti storici, devono rammendare e inventare, quindi anche ripensare il proprio lavoro. Il Manifesto della Fillea va in questa direzione

L’edilizia è un settore molto particolare della società: prima di tutto perché è quello che risponde alla prima esigenza umana, una casa, ma perché, proprio per questo, è anche quello più sensibile ai mutamenti storici. Solo fino a 100 anni fa la maggioranza della gente viveva isolata in campagna, oggi vive nelle affollate zone urbane di immense città. E proprio questi centri abitativi sono quelli che producono la più alta percentuale di guasti ambientali e sono, dunque, il punto focale della indispensabile transizione energetica.

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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/07/24/news/transizione-sostenibilita_-energia-edilizia-3256470/

24 luglio. Rigeneriamo la città, il lavoro, la democrazia

Il segretario generale della Fillea Cgil Alessandro Genovesi spiega il “manifesto” dei lavoratori delle costruzioni per una transizione giusta: 5 azioni e un percorso di iniziative, approfondimenti, confronto a tutto tondo sui temi della sostenibilità
Il futuro del Pianeta, dell’Europa, del nostro Paese e delle nostre città o sarà ecologicamente e socialmente sostenibile o non sarà. Cambiare modello di sviluppo e ripensare il lavoro, cosa e come produrre e consumare sono scelte obbligate.  

Per questo la Fillea propone un “manifesto” : 5 azioni per la giusta transizione.  Cinque azioni che sono un programma di lavoro sindacale, politico e culturale per i prossimi anni, per accompagnare e orientare anche i cambiamenti necessari al modo di produrre e di lavorare nel settore delle costruzioni.  Cinque azioni che sono la base per una strategia di alleanze sociali, produttive e politiche in grado di generare reti di partecipazione sul territorio, per mettere il lavoro al servizio di un grande progetto di trasformazione e di giustizia. 

SCARICA IL MANIFESTO 

Giovedì 27 luglio, presso la Cgil nazionale di Corso d’Italia, il Manifesto verrà presentato nel corso di un’iniziativa pubblica. 

continuazione e video in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/07/24/video/edilizia-sostenibilita_-transizione-energia-3256479/

23 luglio

RaiNews LIVE

Zaki è a Bologna: “Ringrazio autorità, ong e la premier Meloni. Ora giustizia per Regeni”

L’aereo dell’EgyptAir con a bordo lo studente egiziano è atterrato all’aeroporto di Malpensa alle 16.50. Zaki è arrivato al rettorato dell’Universitá di Bologna accompagnato dal rettore Giovanni Molari. Fuori, ad attenderlo, un centinaio di persone

Zaki: “Voglio andare in Piazza Maggiore ad abbracciare tutti”

“Voglio andare in piazza Maggiore a stare in mezzo alla gente, ad abbracciare tutti”. Così Patrick Zaki, nel corso della conferenza stampa all’Università Alma Mater di Bologna, dopo il suo ritorno in Italia.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/patrick-zaki-e-in-italia-e-il-giorno-piu-importante-della-mia-vita-ringrazio-il-governo-italiano-2fe018ee-b7a5-459b-ba78-c844d94b7a70.html

Bologna accoglie Patrick Zaki al suo ritorno in Italia: la conferenza stampa all’università

23 luglio. Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni nel Mediterraneo, ma silenzio assoluto sulle zone-SAR
Fulvio Vassallo Paleologo – pressenza.com

1. Si riunisce a Roma la “Conferenza internazionale su migrazioni e sviluppo nel Mediterraneo” fortemente voluta dalla Meloni e dal ministro dell’interno Piantedosi per propagandare il cd. Piano Mattei per l’Africa, dopo il fallimento del Memorandum d’intesa tra Unione Europea e Tunisia, che si voleva portare come modello delle politiche di esternalizzazione delle frontiere. Nessun paese del nord-africa accetterà mai sul suo territorio persone migranti provenienti da paesi terzi e respinti direttamente dall’Italia. Un fallimento evidente non solo se si pensa alla mancanza di un vero accordo tra le parti, ed alle numerose violazioni del diritto internazionale, ma anche se si prende atto della mancata approvazione da parte del Consiglio europeo di fine giugno e dei dubbi che stanno sorgendo nel Parlamento europeo, finora tenuto ai margini delle trattative con Saied, sul rispetto dei diritti umani in Tunisia e negli altri paesi di transito.

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https://www.pressenza.com/it/2023/07/conferenza-internazionale-su-sviluppo-e-migrazioni-nel-mediterraneo-ma-silenzio-assoluto-sulle-zone-sar/

Conferenza sulle migrazioni. Lettera congiunta alla Presidente Meloni
Amnesty International

Alla cortese attenzione del Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giorgia Meloni, del Presidente della Camera dei Deputati, onorevole Lorenzo Fontana, e del presidente del Senato, onorevole Ignazio La Russa, 

In vista della imminente Conferenza Internazionale MENA e Migrazioni del 23 luglio 2023, che riunirà le delegazioni diplomatiche di diversi Paesi della sponda sud del Mediterraneo, vi scriviamo per chiedervi di considerare le implicazioni del perseguimento di partenariati strategici per la gestione dei flussi migratori  con governi autoritari e non trasparenti, tra cui Egitto e Tunisia, e con la Libia, teatro di crimini contro l’umanità. Come organizzazioni della società civile siamo profondamente preoccupati per le conseguenze sui diritti umani che i partenariati sulla gestione delle frontiere, appena firmati o in via di definizione, tra l’UE e governi non democratici potrebbero provocare. Allo stesso modo ci preoccupa come l’Italia persista nella stipula di accordi e memorandum spesso senza alcun controllo parlamentare e senza alcuna garanzia di trasparenza.

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23 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 515

RaiNews LIVE

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-515-d2d50493-3303-48e1-b009-8f5e5ebcb982.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine en direct : la ville d’Odessa à nouveau bombardée par la Russie, Kiev promet des «représailles»

La ville portuaire ukrainienne a de nouveau été la cible de missiles russes, dans la nuit de samedi à dimanche. Un civil a été tué, selon le gouverneur de l’oblast, et la cathédrale de la Transfiguration a été partiellement détruite.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
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Radio Popolare: Trent’anni di depistaggi

Una conversazione con Enrico Deaglio a trent’anni dalle Stragi del ‘93. A cura di Lorenza Ghidini.

Il podcast della trasmissione in
https://www.radiopopolare.it/puntata/?ep=popolare-allyouneedispop2023/allyouneedispop2023_23_07_2023_11_30


23 luglio. Emergenza caldo, sindacati e opposizioni: “Sopra una certa temperatura cig automatica. La ministra Calderone agisca subito”

Mentre il ministro delle Imprese Adolfo Urso annuncia interventi sul caro voli a estate ormai inoltrata, quella del Lavoro Marina Elvira Calderone ha preso tempo fino a martedì 25 luglio per il confronto con le parti sociali sull’emergenza caldo che provoca malori e incidenti. Il dossier è allo studio ma ancora non c’è nulla di concreto, mentre si valuta anche l’eventuale nodo risorse. Sindacati e opposizioni chiedono di accelerare e varare il prima possibile interventi ad hoc per le situazioni più a rischio. Agire subito con misure incisive e soprattutto pensate con un meccanismo che ne consenta l‘applicazione tempestiva, perché mentre si ragiona su protocolli e decreti su cig e smart working “i morti sul lavoro aumentano”.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/23/emergenza-caldo-sindacati-e-opposizioni-sopra-una-certa-temperatura-cig-automatica-la-ministra-calderone-agisca-subito/7238910/

23 luglio. Catania è senza acqua corrente: gli impianti sono senza energia elettrica perché l’asfalto rovente ha danneggiato i cavi interrati

La città di Catania è sostanzialmente quasi tutta senza acqua. La causa è l’interruzione della fornitura di energia elettrica perché l’asfalto delle strade è rovente e danneggia i cavi interrati. Tutti gli impianti di produzione quindi sono fermi da parecchie ore, sia quelli di Sidra, la società partecipata al 100% dal Comune che gestisce la rete idrica, sia quelli di altri fornitori. Al momento non è possibile fare previsioni sui tempi di ripristino del servizio idrico in quanto questi ultimi dipendono dai tempi di ripristino del servizio elettrico da parte di E-Distribuzione. La Protezione civile regionale sta monitorando la situazione. “Tutti i sindaci sono stati contattati – si spiega – per verificare e segnalare le criticità relative a strutture socio-sanitarie, pozzi di acqua potabile, famiglie con anziani e bambini senza acqua o senza corrente elettrica, in primis. Sia la società Acoset e Sidra nei giorni scorsi avevano dichiarato problemi di fornitura di acqua nel territorio”.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/23/catania-e-senza-acqua-corrente-gli-impianti-sono-senza-energia-elettrica-perche-lasfalto-rovente-danneggia-i-cavi/7239036/

Il giorno dopo la tromba d’aria si contano i danni. Il sindaco di Ravenna:”Si attivino risarcimenti”

“La ricognizione dei danni ha fatto emergere una situazione molto pesante in merito a viabilità, grandi alberature, abitazioni private, imprese e servizi pubblici. Ulteriori enormi danni hanno colpito il comparto agricolo”, ha spiegato il sindaco
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https://www.rainews.it/articoli/2023/07/il-giorno-dopo-la-tromba-daria-si-condanno-i-danni-il-sindaco-di-ravenna-si-risarciscano-danni-c079447d-8ebe-4af5-b4c2-4603f27935b2.html

Otello Profazio
(Rende 26 dicembre 1935 – Reggio Calabria 25 luglio 2023)

Addio a Otello Profazio, il “cuntastorie” del Sud
Vincenzo R. Spagnolo – avvenire.it

Lo hanno chiamato il “principe dei cantastorie”. O anche l’Omero di Calabria. Titoli e soprannomi a cui il più celebre fra i folksinger calabresi, al secolo Otello Ermanno Profazio, non dava grande peso, senza menarne particolare vanto. L’unico epiteto a cui teneva, e con cui amava definirsi, era quello di cuntastorieper dirla in maniera dialettale, ossia ricercatore e raccontatore di pezzi di vita, musiche e vicende che affondavano le radici nella cultura popolare non solo della sua Calabria, ma anche dei tanti Sud che compongono la tela d’arlecchino del nostro Meridione, a cominciare dalle “confinanti” Basilicata e Sicilia, a cui dedicò parte del suo impegno e della sua ricerca. Un calabrese che aveva saputo raccontare la sua terra e tutto il Sud per come sono, senza infingimenti o ipocrisie. E che quella stessa politica, su cui lui aveva spesso motteggiato in modo salace, ora omaggia, salutandolo come “una leggenda dalle enormi capacità artistiche e dalla spiccata sensibilità umana nei confronti dei soggetti più fragili e indifesi”, per dirla col presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso.

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https://www.avvenire.it/agora/pagine/addio-profazio-il-cantore-della-calabria?fbclid=IwAR2tFsyxpZ0qwwgm3M4fGCtHuZKbH5bFWNVk63jtfo6BlrI5p1C9dph1-fg

23 luglio. In campo per i diritti
Emanuele Giordana – ilmanifesto.it

Ai Mondiali femminili di calcio in Oceania la campagna “Abiti puliti” fa il tifo per le operaie cambogiane sfruttate dalle aziende fornitrici dei principali sponsor del torneo: Adidas e Nike

Si giocano sino al 20 agosto in Australia e Nuova Zelanda i Mondiali di calcio femminile 2023. A gennaio Adidas, uno degli sponsor dei Mondiali e anche quello della squadra tricolore, ha presentato il pallone ufficiale con cui si contendono i goal le 32 squadre presenti: si chiama Oceaunz ed è il nono pallone da calcio disegnato da Adidas per la Coppa Fifa. «Ambientato su uno sfondo bianco perlato – spiega l’azienda delle tre strisce – il design presenta una decorazione di blu e verde, ispirata al paesaggio unico dell’Australasia, con elementi visivi che richiamano il legame dell’Australia con l’Oceano Indiano».

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https://ilmanifesto.it/in-campo-per-i-diritti

23 luglio. Tutto l’amore e la cura possibili
Fulvia Bandoli – ilmanifesto.it

Dopo una malattia che ha vissuto così serenamente da farci credere che l’avrebbe vinta lei ci lascia Bianca Pomeranzi.

Mi chiedo da dove prendesse le forze per risponderci sempre che stava bene e per fare tante cose. Credo di averlo capito. Per non far soffrire Maria Rosa, la sua amata compagna e le amiche e gli amici più stretti, Bianca usava tutto l’amore e la cura possibili per mantenere le relazioni vive, allegre e fattive. Ognuna/o di noi affronta come può i duri incroci della vita. Lei lo ha fatto con grande serenità. Anche nelle ultime settimane non voleva parlare di salute, ma di attualità. Amava la politica, quella delle donne, dei partiti, delle istituzioni.
L’affascinavano il confronto delle idee e il conflitto. Quel suo inalberarsi improvviso era frutto della passione forte che la animava. Ma nessun conflitto poteva incrinare relazioni e amicizie. Bianca Pomeranzi è stata una femminista storica, protagonista delle prime battaglie del movimento lesbico italiano. Ha animato il Collettivo Pompeo Magno negli anni Settanta. E da allora ogni snodo del dibattito femminista l’ha vista partecipe in vari modi e in vari Gruppi, Balena tra questi, durante la guerra in Kossovo. E Dirigente della Cooperazione internazionale presso il Ministero degli Esteri, esperta Onu nel Comitato per l’eliminazione delle discriminazioni contro le donne alla Conferenza di Pechino del 1995. E tuttora nella presidenza dell’Ars di Aldo Tortorella. Cattolica di formazione, ma donna di Sinistra, era attratta soprattutto dai molti travagli dopo la svolta dell’89.
Ci sarà tempo per riflettere e raccogliere tutto il suo lavoro di femminista e di esperta di diritto internazionale e di cooperazione tra i popoli.
Oggi per me Bianca è una compagna preziosa, persa troppo presto. La conobbi nel 1971 a Firenze. Lei più grande mi diede consigli. Io non ancora femminista mi iscrissi alla sezione universitaria del Pci, lei no. Frequentava gruppi femministi fiorentini e Maria Luisa Boccia, Tamar Pitch, Ida Domijanni che in quegli anni erano a Firenze. Dopo l’università ci perdemmo di vista ma nel ’91 con il mio trasferimento a Roma la nostra relazione ricomincia e non termina più. Vissi con lei e tante altre un bel pezzo della straordinaria stagione del Virginia Woolf, nel gruppo B animato da Bocchetti in collaborazione poi con Franca Chiaromonte. Poi nel 2008 fondammo insieme a Boccia, Deiana, Gallucci, Paolozzi, Sarasini, Stella e Vulterini il gruppo Femminista del Mercoledì, che ha scritto testi sulle pratiche, sulla politica e sul mondo. Ci eravamo dette che ti aspettavamo per riprendere gli incontri. Ora penso si debba accettare che il tempo e la realtà delle cose, privando il nostro gruppo di troppe energie umane in questi 15 anni, chiedono a noi, adesso, di avere “il coraggio di finire”.

Saluteremo Bianca Pomeranzi domani, lunedì 24 luglio alle ore 9.30 nel giardino della Casa delle donne con Don Vitaliano Della Sala per la benedizione del feretro e dalle ore 18.30 sempre nel giardino della Casa il ricordo e il saluto di parenti e amici.
Al posto dei fiori, chi volesse può donare un contributo all’associazione Alma Sabatini presso la Casa di cui è stata fondatrice.

23 luglio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

Andrea Bartoli, il Boge, ci aveva scritto il 18 settembre 2021 sera: “Grazie a tutte e tutti voi. Nessuno ferma la classe operaia. Avanti con forza e fiducia!” e ancora il 30 settembre notte “Solo per dirvi che siete un esempio per la classe operaia (…). Avanti con forza e fiducia a tutte e tutti voi”.
Il Boge non c’è più. E noi in fondo siamo i meno adatti a dire qualcosa a riguardo.
L’abbiamo conosciuto nei congressi Cgil, immancabilmente alle feste di Rifondazione a Borgo. Non abbiamo in verità da pronunciare una sola parola in più a quella che i suoi cari, i suoi compagni e compagne più vicini, hanno pronunciato o pronunceranno.
Né sappiamo dire per quali vie si arrivi fin lì, se ci si arrivi “per paura o per coraggio”.
Sappiamo che a volte solo chi ha provato a volare un’intera vita, può decidere quando cadere. E che per noi questo suo invito, “avanti con forza e fiducia”, non perde un solo grammo del suo significato. Avanti, Boge, avanti anche quando tutto sembra suggerire il contrario. Avanti, anche se questo andare avanti assomiglia alla corsa disperata di una “locomotiva come cosa viva lanciata contro l’ingiustizia”. E allora, avanti, fratello non temere, che corro al mio dovere.
https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid028yb47T1X99HrS7kMFbDUdPuvGXnqZRgQLgdwaWsuauDvpwzBPPtk1iHCMCSSLB2Fl?locale=it_IT


23 luglio. Fare conflitto/progetto a Bologna

Municipi Sociali di Bologna sullo sgombero avvenuto martedì e sul futuro dell’ex caserma Masini: “Il campo politico che si è aperto è interessante, per noi, e per Bologna. E per navigarlo serve una bussola con due nuovi punti cardinali: conflitto / progetto”.

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https://zic.it/fare-conflitto-progetto-a-bologna/

22 luglio

22 luglio: le notizie di Radio Popolare

L

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https://www.radiopopolare.it/

22 luglio. Pnrr, come il governo ha regalato milioni agli studentati privati
Sarah Gainsforth – ilmanifesto.it

Pur di non finanziare gli enti pubblici il governo ha regalato milioni di euro del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) a gestori di studentati privati che applicano canoni più alti di quelli di mercato. Se l’obiettivo di realizzare 7.500 nuovi posti con due bandi del 2022 è fallito, molti di quei fondi sono stati però spesi. Per quei posti il Ministero dell’università e della ricerca (Mur) ha anticipato il 10% del cofinanziamento alla sottoscrizione di un atto d’obbligo. Nei casi di acquisto di immobili, il Mur si è impegnato a erogare l’intero importo residuo del cofinanziamento dopo la trasmissione di un contratto preliminare di compravendita; i gestori hanno poi stipulato i rogiti per l’acquisto degli immobili: entro il 20 dicembre 2022 per il primo bando, entro il 28 febbraio 2023 per il secondo. Per gli immobili locati, il Mur rimborsa i gestori ogni sei mesi. Ma se per ora i posti sono esclusi dall’offerta creata con il Pnrr, il Mur chiederà indietro i fondi? Smetterà di pagare i canoni? Esproprierà gli immobili acquistati? Accorcerà il periodo di copertura delle spese?

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https://ilmanifesto.it/pnrr-come-il-governo-ha-regalato-milioni-agli-studentati-privati

22 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 514

RaiNews LIVE

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-514-72c40c2b-118b-47a0-b281-d2fd930e4c46.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine en direct : une attaque de drones ukrainiens provoque « l’explosion d’un dépôt de munitions » en Crimée

L’explosion a eu lieu dans l’oblast de Krasnohvardiïske, selon le gouverneur de la péninsule annexée, Sergueï Aksionov. Les habitants de la zone ont été évacués et la circulation ferroviaire sur le pont de Crimée, lui-même visé par des drones cette semaine, a été suspendue.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/22/guerre-en-ukraine-en-direct-une-attaque-de-drones-ukrainiens-provoque-l-explosion-d-un-depot-de-munitions-en-crimee_6182981_3210.html

“Fa pensare e inorridire anche la scelta di Joe Biden, presidente Usa, di rifornire l’Ucraina – che già ne fa uso al pari della Russia – delle famigerate “bombe a grappolo”. La decisione della Casa Bianca, però, ha la forza di un’esplosione rivelatrice. Ci conferma che il bene e il male in guerra non stanno da una parte sola, e l’assenza di un grande dibattito politico nel nostro Paese e in Europa su un passaggio grave come questo pesa enormemente. Sarò diretto e anche duro sul punto: sembra che troppe intelligenze e voci siano come inebetite e in troppi nostri politici di partiti e tradizioni “pacificatrici” appare ormai come azzerata la capacità di reazione all’immoralità della guerra.”

A che cosa dobbiamo ancora assistere e di che cosa dobbiamo renderci complici prima di scuoterci?

Marco Tarquinio – avvenire.it

22 luglio. Zaki dice no al volo di Stato: la scelta militante per i diritti umani
Onide Donati – strisciarossa.it

Patrik Zaki rifiuta il volo di Stato, rifiuta l’accompagnamento diplomatico, rifiuta la passerella istituzionale a Ciampino, rifiuta l’incontro con le autorità di governo (che potrebbe avvenire in seguito in una situazione più calma). In nome dell’autonomia e della dignità, opta per un normale volo di linea dal Cairo a Milano.
Zaki si dimostra un formidabile e coerente militante dei diritti umani ma si complica, parecchio, la vita perché il suo ritorno in Italia dall’Egitto slitta di due giorni almeno. Il vecchio divieto di espatrio, emesso dopo avere ottenuto la libertà condizionale, non sarebbe stato rimosso, incagliato nei meandri della burocrazia egiziana. Ma è difficile immaginare che il Cairo avrebbe dato lo stop a un volo della Farnesina, che il governo Meloni gli aveva offerto, qualunque fosse lo stato dei suoi documenti.

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https://www.strisciarossa.it/niente-volo-di-stato-il-gesto-di-zaki-per-i-diritti-umani/

22 luglio. Il caldo brucia la frutta sulle piante. A rischio i raccolti di mele, pere e verdure

I fenomeni estremi non danno tregua alle coltivazioni italiane e tra le ‘ustioni’ che provocano la perdita anche del 90% del raccolto e i chicchi di ghiaccio che hanno distrutto le serre in Lombardia, si va verso un altro picco nei prezzi al consumo

AGI –  Il caldo ‘brucia’ la frutta sugli alberi, la grandine devasta le verdure nei campi. I fenomeni estremi non danno tregua alle coltivazioni italiane e tra le ‘ustioni’ che provocano la perdita anche del 90% del raccolto e i i chicchi di ghiaccio che hanno distrutto le serre in Lombardia, si contano danni per centinaia di milioni di euro e si va verso un altro picco nei prezzi al consumo. 
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https://www.agi.it/cronaca/news/2023-07-22/estate-senza-frutta-e-verdura-bruciate-caldo-devastate-grandine-22340951/

Pauroso nubifragio nel Cremonese con allagamenti e blackout. Vento e grandine a Bologna

Chicchi grandi come palline da tennis. Poi decine di alberi sradicati e crollati sulle auto, allagamenti, cartelli divelti, blackout, vento a 80 chilometri all’ora, decine di vetture danneggiate, centri abitati irraggiungibili

Continua l’ondata di maltempo nel Nord Italia in contrapposizione alle temperature roventi del Centro-Sud.
L’ultima zona raggiunta dall’ondata di piogge è quella di Bologna colpita pesantemente da raffiche di vento e grandine: il comune, su telegram, invita alla massima atenzione a sottopassi, cartelloni stradali, alberi.

continuazione e video in
https://www.rainews.it/articoli/2023/07/temporali-e-forti-grandinate-nel-cremonese-con-allagamenti-e-blackout-vento-e-pioggia-a-bologna-e13c34c9-ae9b-4abc-89ae-69c605e61358.html

22 luglio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


Insorgiamo con i lavoratori GKN
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A noi i ricatti non ci sono mai piaciuti.

Per noi poco cambia, se parliamo di un imprenditore accolto da istituzioni e media come il salvatore di Gkn, salvo poi disertare i tavoli, non pagare gli stipendi, farsi beffe di leggi e contratti, oppure se parliamo di un’azienda sotto processo per caporalato, che fa lavorare a cottimo, a 1100 euro lorde al mese per 12-14 ore per sei giorni. E quando qualcuno alza la testa, resistendo quasi due mesi in sciopero a oltranza, licenzia a mezzo stampa e poi fa arrivare un pugno di operai da altre sedi per ricattare anche il Comune e la città tutta.
Non cambia molto, perché lo schema è lo stesso. Gli operai l’hanno imparato bene che davanti al ricatto “o smobilitate o non mi siedo al tavolo di trattativa” l’alternativa è solo quella di stringersi più forte e allargare la lotta, perché se smobiliti ti svuotano la fabbrica, se smobiliti ti danno le briciole e alla prima occasione ti licenziano.
E allora noi domani, domenica 23 luglio, saremo con SI Cobas Prato e Firenze al fianco dei lavoratori in sciopero di Mondo Convenienza, nel centro di Campi Bisenzio alle 20.30, perché è anche la nostra manifestazione, quella di una comunità intera che davanti ai ricatti insorge!


22 luglio. Didattica digitale: un disastro annunciato  
Francesco Prandel – lafionda.org

Lettera aperta ai Dirigenti Scolastici e al Dirigente Generale del Dipartimento Istruzione e Cultura

Cari Dirigenti,

scrivo questa lettera aperta per conoscere la vostra posizione, e le vostre intenzioni, in merito alla digitalizzazione della didattica.   

Con l’avvento della “buona scuola” di Matteo Renzi, dal Ministero in giù si sono iniziate a celebrare le potenzialità e le virtù della didattica digitale. Le scuole di ogni ordine e grado si sono dotate di registri elettronici, di tablet, di lavagne multimediali, e il digitale è divenuto la nuova frontiera dell’insegnamento.

Dal punto di vista scientifico la didattica digitale non solo deprime l’apprendimento, ma arreca anche gravi disturbi fisici, neurologici, cognitivi e comportamentali agli studenti. È quanto sostiene, nel suo libro “Il cretino digitale”, il neuro-scienziato francese Michel Desmurget: «per quel che riguarda l’uso ricreativo degli schermi, infatti, la scienza evidenzia una lunga lista di influenze deleterie, tanto per il bambino quanto per l’adolescente. Influenze che colpiscono tutti i capisaldi dello sviluppo, da quello somatico, ossia il corpo (con effetti, per esempio, sull’obesità o la maturazione cardiovascolare), fino a quello emotivo (per esempio l’aggressività o la depressione), passando per quello cognitivo, detto anche intellettuale (per esempio il linguaggio o la concentrazione). Le ripercussioni sono tantissime e influiscono anche sul rendimento scolastico. Sembrerebbe infatti che l’uso del digitale fatto in classe, con fini educativi, non sia più benefico degli altri. Le famose indagini internazionali PISA ce lo confermano con risultati a dir poco spaventosi». Qui Desmurget si riferisce a un’indagine condotta dai Paesi OCSE nel 2012. Nella quale, tra l’altro, si mostra come i Paesi membri che hanno investito di più nella didattica digitale sono quelli che hanno avuto i risultati scolastici più deludenti.

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https://www.lafionda.org/2023/07/22/didattica-digitale-un-disastro-annunciato/

22 luglio. Rapporto sulle condizioni di vita e lavoro dei braccianti stranieri nella Piana di Gioia Tauro
Giovanni Caprio – pressenza.com

PRESSENZA – Medici per i Diritti Umani (MEDU) per il decimo anno consecutivo ha operato nella Piana di Gioia Tauro nell’ambito del progetto “Campagne aperte: laboratorio di pratiche territoriali per promuovere dignità di vita e di lavoro”. E nei giorni scorsi ha fatto il punto sui processi di affrancamento dallo sfruttamento lavorativo e dall’isolamento sociale dei lavoratori agricoli stranieri impegnati nella raccolta degli agrumi in Calabria presentando il suo X Rapporto.

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https://www.pressenza.com/it/2023/07/rapporto-sulle-condizioni-di-vita-e-lavoro-dei-braccianti-stranieri-nella-piana-di-gioia-tauro/

Qui per scaricare il Rapporto di Medici per i Diritti Umani.

21 luglio

Torino. Tragico incidente sul lavoro a Quincinetto: cade nel fiume mentre taglia le piante, morto agricoltore

DAVIDE PETRIZZELLI – TORINOTODAY.IT Tragico incidente sul lavoro nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 19 luglio 2023, in via Bredda a Quincinetto. Stefano Motta Fré, 45 anni, residente in paese, è caduto nel fiume Dora Baltea, per cause da accertare, ed è morto per una profonda ferita alla testa. Stava eseguendo un intervento di manutenzione del verde sulle sponde del fiume. Ad avvistare il suo corpo è stato il padre 66enne, che gli dava una mano nella sua azienda agricola. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Ivrea e del nucleo sommozzatori di Torino, i carabinieri della stazione di Settimo Vittone e gli ispettori dello Spresal dell’Asl To4.
https://www.torinotoday.it/cronaca/incidente-lavoro-bredda-quincinetto-morto-stefano-motta-fre-19-luglio-2023.html

21 luglio: le notizie di Radio Popolare

L’allarme per il caldo e la sicurezza dei lavoratori, lo sciopero di Chiavari, la guerra in Ucraina e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 21 luglio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30.I protocolli per cassa integrazione e lavoro a distanza richiedono troppo tempo, con il caldo di queste settimane “occorre un decreto d’urgenza”. Sono parole del segretario generale della Cgil Maurizio Landini, tornato anche oggi a lanciare l’allarme per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Ucraina, i russi bombardano Odessa per il quarto giorno consecutivo. Patrick Zaki sarà in Italia tra due giorni, i programmi del rientro sono cambiati: sono solo problemi burocratici o c’è qualche cosa di più? Vorrebbe rientrare con un volo di linea, non di Stato, e ha chiesto di non incontrare nessun rappresentante dell’esecutivo. Addio a Tony Bennet, il re dei crooner morto a 96 anni.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-venerdi-21-luglio/

Camaldoli. Impegno politico e il metodo del Codice: leggere la realtà per costruire

Il convegno organizzato dalla Cei per gli 80 anni del Codice di Camaldoli si è aperto venerdì con la presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella e la prolusione del presidente dei vescovi italiani, cardinale Matteo Zuppi. Come ha ricordato il porporato quel codice «preparò l’inchiostro con cui venne scritta la Costituzione, frutto di idealità, ma anche di capacità di confronto e consapevolezza dei valori della persona». Ma può fare da guida anche per l’oggi. L’arcivescovo di Bologna ha infatti ammonito che proprio «dal divorzio tra cultura e politica» nasce «una politica epidermica, a volte ignorante, con poche visioni e segnata da interessi modesti ma molto enfatizzati».
avvenire.it

21 luglio. La critica di Zuppi alla politica: “Ha interessi modesti ed è ignorante: dovremmo diffidarne ma ne siamo vittime. Così democrazie più fragili”
Francesco Antonio Grana – ilfattoquotidiano.it

“Uno dei problemi di oggi è proprio il divorzio tra cultura e politica, non solo per i cattolici, consumatosi negli ultimi decenni del Novecento, con il risultato di una politica epidermica, a volte ignorante, del giorno per giorno, con poche visioni, segnata da interessi modesti ma molto enfatizzati. Dovremmo diffidare di una politica così, ma spesso ne finiamo vittime, presi dall’inganno dell’agonismo digitale che non significa affatto capacità, conoscenza dei problemi, soluzione di questi. Cioè, il tradimento della politica stessa!”. È la forte denuncia fatta dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Bologna, reduce, come inviato di Papa Francesco, dalla missione per la pace in Ucraina che lo ha visto recentemente a KievMosca e Washington e che avrà come prossima tappa Pechino. Il porporato ha aperto, con una lunga e densa prolusione, il convegno Il Codice di Camaldoli che si svolge al Monastero di Camaldoli, in provincia di Arezzo, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Codice di Camaldoli è un documento programmatico elaborato in Italia esattamente ottant’anni fa, nel luglio 1943, da un gruppo di intellettuali cattolici. Lo scopo fu quello di fornire una base unitaria che potesse guidare l’azione nell’Italia liberata. Da esso, infatti, trassero ispirazione la Democrazia Cristiana e la stessa Costituzione repubblicana.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/21/la-critica-di-zuppi-alla-politica-ha-interessi-modesti-ed-e-ignorante-dovremmo-diffidarne-ma-ne-siamo-vittime-cosi-democrazie-piu-fragili/7237443/

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21 luglio. Il diritto di sciopero è a rischio?
Patrizia Pallara – collettiva.it

l diritto di sciopero si è ristretto. Un fenomeno che è si è verificato negli ultimi anni, durante i quali regolamenti e orientamenti hanno messo paletti, stabilito limitazioni, imposto procedure a un diritto costituzionalmente garantito. E la precettazione del ministro delle Infrastrutture Salvini dei lavoratori dei trasporti (Trenitalia e Italo) che (giustamente) volevano scioperare il 13 e 14 luglio per chiedere il rinnovo del contratto è solo la punta di un iceberg più grande e più profondo, che ci dice quanto questo potere in mano al cittadino per affermare le proprie ragioni si sia ridotto, sia stato depotenziato, inibito.

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https://www.collettiva.it/copertine/diritti/2023/07/21/news/diritto-sciopero-regolametazione-commissione-precettazione-3257558/

21 luglio. Decreto Alluvione, soppresso l’emendamento Pd che rendeva i governatori subcommissari alla ricostruzione. I dem: “Golpe bianco”

Il Presidente della Regione Stefano Bonaccini

Manca la copertura finanziaria e l’emendamento del Pd che istituiva i subcommissari alla ricostruzione post alluvione viene soppresso. In 24 ore la decisione dopo i rilievi della Ragioneria alla norma del decreto Alluvione che il governo aveva segnalato in Aula alla Camera pochi minuti prima di porre la fiducia. L’immediato rinvio in commissione del provvedimento ha scompaginato i piani dell’esecutivo ma il rapido via libera all’emendamento soppressivo del comma 10 presentato dal relatore Tommaso Foti (FdI) ha chiuso la partita scatenando l’ira del Pd. Secondo cui dietro c’è la volontà di affossare il ruolo di Stefano Bonaccini nella gestione della ricostruzione in Emilia Romagna, visto che l’incarico di subcommissario da affiancare al generale Figliuolo era affidato ai governatori delle regioni coinvolte. “Ho visto fare le lodi a Figliuolo da ministri che due anni fa lo attaccavano per ammiccare ai no vax. Hanno voluto punire noi perché non siamo della stessa parte politica”, ha detto Bonaccini alla Festa de l’Unità di Cesena.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/21/decreto-alluvione-soppresso-lemendamento-pd-che-rendeva-i-governatori-subcommissari-alla-ricostruzione-i-dem-golpe-bianco/7237518/

21 luglio. La rimozione coloniale e il governo Meloni
Luca Mannucci – jacobinitalia.it

Il passato fascista, depurato dei suoi aspetti più violenti, viene oggi riproposto agli elettori come una favoletta di un passato rassicurante, e con esso gli orrori coloniali

Recentemente il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli ha rispolverato le solite storie di fantasia sul colonialismo italiano, dicendo che gli italiani sono «brava gente» e portatori di una «cultura civilizzatrice», ignorando tutto, ma proprio tutto il resto:  stragi e massacri, uso delle armi chimiche, violenza. Di quello, non riusciamo proprio a parlare.

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https://jacobinitalia.it/la-rimozione-coloniale-e-il-governo-meloni/

21 luglio. Anche la Nato preme per costruire il ponte sullo Stretto

L’infrastruttura è strategica per la difesa: servirà a collegare le basi  di Sigonella e Napoli e a migliorare la mobilità dell’esercito in Europa. Il progetto rientra in in una rete di opere europee sviluppate anche in ottica militare e le aziende che costruiranno il ponte hanno già esperienza nelle basi dell’alleanza

  • L’infrastruttura servirà a collegare le basi Nato di Sigonella e Napoli, ma il ponte dovrebbe presto rientrare nel Trans-European Transport Network, il progetto di mobilità europea pensato per migliorare i collegamenti all’interno dell’Unione anche in un’ottica militare e di cui fa parte, in Italia, anche la Tav.
  •  Le aziende che costruiranno il ponte vantano nel loro portfolio lavori di ampliamento di basi dell’Alleanza atlantica e di altre infrastrutture utili per collegare le basi militari italiane ed europee. 
  • La volontà del governo di costruire il ponte sullo Stretto sottolinea l’importanza che la Sicilia riveste per l’Alleanza atlantica e per la Difesa italiana. Sull’isola sono presenti la base di Sigonella e il Muos, mentre di recente il ministero della Difesa ha cercato di costruire sulle Madonie di un nuovo hub logistico-addestrativo.

Il ponte sullo Stretto è tornato ancora una volta al centro del dibattito dopo che il governo ha ripreso in mano un progetto che negli ultimi 20 anni ha prodotto più spese che risultati.
Il costo dell’infrastruttura tra l’altro è anche lievitato nel tempo, passando dai 5 miliardi stimati nel 2001 ai 13,5 dichiarati nell’attuale progetto tecnico, senza considerare la spesa per consulenze e studi che già si aggira intorno a un miliardo.

Molti soldi dunque per un progetto fortemente criticato per l’impatto ambientale, il rischio di infiltrazioni mafiose e per il diverso uso che potrebbe essere fatto di quella stessa cifra in una parte dell’Italia in cui il trasporto pubblico è particolarmente carente.
Il ponte sullo Stretto però non è visto con interesse solo dalle grandi aziende costruttrici. Dietro questa mega infrastruttura ci sono anche interessi della Difesa – italiane ed europea – e della Nato.
L’opera infatti dovrebbe rientrare nel Trans-European Transport Network, progetto di mobilità europea pensato per migliorare i collegamenti all’interno dell’Unione anche in un’ottica militare e di cui fa parte, in Italia, anche la Tav Torino-Lione.
Uno dei problemi più volte evidenziati dalla Nato è proprio quello della mobilità: ponti che non riescono a reggere il peso dei mezzi militari, paesi con collegamenti interni carenti, infrastrutture ormai vetuste o scartamenti delle linee ferroviarie diversi sono tutti elementi che rallentano il dispiegamento delle forze in tempi rapidi.
Con la guerra in Ucraina il tema è ovviamente tornato di attualità, tanto che l’Ue ha stanziato altri 790 milioni di euro per il Ten-T così da essere meglio preparata in caso di aggressione.
Su questa stessa linea si muove anche l’Ucraina, che ha promesso di adeguare lo scartamento dei suoi binari agli standard europei, compito di cui dovrebbe occuparsi l’italiana Mermec.
Ai fondi europei intanto spera di attingere il governo Meloni, che nella relazione presentata il 31 marzo specificava come il ponte sullo Stretto costituisce «un’infrastruttura fondamentale rispetto alla mobilità militare, tenuto conto della presenza di basi militari Nato nell’Italia meridionale».
Il ponte infatti dovrà servire a connettere in modo più efficiente le basi della US Navy di Sigonella e Napoli, ma in generale renderebbe più agevoli i collegamenti tra i le sedi militari Nato che si trovano su tutto il territorio italiano.  

Le aziende

Il legame con il mondo bellico si ritrova anche scorrendo la lista delle aziende che si occuperanno della costruzione del ponte. A partire da WeBuild (ex Impregilo Salini), azienda a cui era stato affidato il progetto vent’anni fa e che chiede adesso alla società Stretto di Messina, al ministero dei Trasporti e alla presidenza del Consiglio danni per 700 milioni.
A WeBuild è stato assegnato il raddoppio ferroviario dei treni sulla Palermo-Catania-Messina per un valore di 640 milioni di euro, ma l’azienda è anche azionista per il 45 percento di Eurolink, consorzio al quale il governo intende riaffidare l’incarico della progettazione esecutiva e della realizzazione del collegamento sullo Stretto.
WeBuild però non ha esperienza solo nel settore civile: nel suo portfolio sono presenti i lavori per l’ammodernamento dell’aeroporto militare di Capodichino, la costruzione della tratta dell’alta velocità Novara-Milano e del passante autostradale di Mestre. Queste ultime due opere, proprio come il ponte, sono utili per collegare le badi americane nel nord-est italiano.
Ad essere coinvolta nel progetto del ponte è anche la Cooperativa Muratori Cementisti di Ravenna – CMC, che si è occupata a lungo del potenziamento infrastrutturale di Sigonella, della costruzione delle infrastrutture per ospitare i militari americani nell’aeroporto Dal Molin di Vicenza e anche di una parte della Tav, opera ugualmente strategica sotto il profilo militare.
Oltre a WeBuild poi, tra gli azionisti di Eurolik c’è anche la Società italiane condotte d’acqua, che tra le altre cose ha realizzato un hangar di rimessaggio e alcuni fabbricati nella base elicotteri dell’Aviazione dell’esercito di Lamezia Terme e gli edifici per la Scuola allievi Carabinieri di Reggio Calabria.

Il caso Eurolink

C’è poi un altro aspetto che lega il ponte alla difesa. Alcuni giorni fa WeBuild ha nominato come nuovo presidente dell’Eurolink Gianni De Gennaro, ex capo della Polizia e direttore della Direzione investigativa antimafia, passato poi a ricoprire il ruolo di presidente dell’azienda a compartecipazione statale Finmeccanica (ora Leonardo).
La nomina di un personaggio con il suo profilo sembra indicare che una delle priorità del consorzio sarà molto probabilmente quella della sicurezza dei cantieri, per evitare che si ripeta quanto accaduto in Val di Susa con il movimento No-Tav.
I comitati locali contro il ponte hanno già iniziato le loro mobilitazioni ed è facile immaginare che l’avvio dei lavori comporterà un aumento di manifestazioni e proteste per bloccare l’opera o quantomeno ritardarne la costruzione. Ritardi che danneggerebbero non solo gli interessi delle aziende e del governo, ma anche della Nato.
Il ponte sullo Stretto dunque è solo l’ultima conferma dell’importanza che la Sicilia riveste per l’Alleanza atlantica e per la difesa italiana. Sull’isola è presente la base di Sigonella, principale hub per le operazioni americane nel Mediterraneo, e il Muos, il sistema satellitare realizzato in una riserva naturale a Niscemi e gestito dal Dipartimento della difesa Usa, mentre di recente il ministero della Difesa aveva siglato un accordo per la costruzione sulle Madonie di un nuovo hub logistico-addestrativo.
Un progetto saltato a causa dell’opposizione dei movimenti locali ma non del tutto accantonato e che si inserisce in quella progressiva militarizzazione della Sicilia e di un Meridione in cui arruolarsi resta molto spesso l’unico modo per trovare lavoro. 

21 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 513

RaiNews LIVE

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-513-58684fea-7016-4820-8a3c-20aa680c3c31.html

LeMonde LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : la Russie a tiré des missiles antinavires en mer Noire lors d’un « exercice » militaire

Selon Moscou, la flotte russe a visé « un bateau cible dans (…) la partie nord-ouest de la mer Noire ». La Russie considère désormais les navires se rendant vers l’Ukraine en mer Noire comme de « potentiels bateaux militaires ».

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/21/guerre-en-ukraine-en-direct-kiev-a-commence-a-utiliser-les-armes-a-sous-munitions-controversees-livrees-par-les-etats-unis_6182841_3210.html

21 luglio. Trombe d’aria e grandinate: dopo il caldo, al Nord fenomeni estremi con feriti e danni. La Lombardia: “Chiederemo lo stato di calamità”

Trombe d’aria e grandinate disastrose sono diventate il prezzo da pagare per le giornate di caldo torrido da 45 gradi: l’estate 2023 non fa eccezione, e dopo l’afa arrivata sulla penisola con l’anticiclone africano, ecco riproposto il copione dei fenomeni estremi, con rovesci di forte intensitàfulminigrandinate e forti raffiche di vento. Tra le regioni più colpite dall’ondata di maltempo, c’è il Veneto: oggi, venerdì 21 luglio, sono state decine le richieste di soccorso arrivate contemporaneamente ai centralini dei vigili del fuoco, andati in tilt per il numero massiccio di segnalazioni. A Vicenza al momento sono 50 gli interventi in attesa, che riguardano soprattutto allagamenti e cadute di alberi e cornicioni. Diversi gli allagamenti segnalati anche a Rovigo, mentre un albero caduto ha interrotto la circolazione ad Asiago (Vicenza) lungo la provinciale 128; a Schio una forte grandinata ha distrutto le colture e molti parabrezza di automobili. A Verona un uomo è stato colpito da un fulmine mentre era seduto su una panchina vicino a un albero: è stato soccorso dal 118, che gli ha praticato un massaggio cardiaco e poi lo ha trasportato al pronto soccorso. Sul posto è intervenuta anche la polizia.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/21/trombe-daria-e-grandinate-dopo-il-caldo-al-nord-fenomeni-estremi-con-feriti-e-danni-la-lombardia-chiederemo-lo-stato-di-calamita/7237017/

21 luglio. Bombe d’acqua, grandine e vento in Lombardia. In Veneto un uomo colpito da un fulmine

Tornado a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese. Domani allerta arancione, Lombardia verso lo stato di calamità. E’ un’Italia spaccata in due dal clima impazzito, Caronte non molla il Centro-Sud

Un’Italia spaccata in due dal clima impazzito. Al Nord temporali e grandine, mentre al Centro-Sud Caronte non molla la presa. Se le città centrali e meridionali continuano, infatti, a registrare oltre 40 gradi di temperatura, le immagini che arrivano dalle regioni settentrionali sono di alberi sradicati, strade allagate e danni alle auto. Diversi sono anche i feriti. Come a Verona, dove un uomo è stato colpito da un fulmine mentre cercava di ripararsi sotto un albero nella centralissima piazza Piazza Porta Nuova: è grave ma non in pericolo di vita.

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https://www.rainews.it/articoli/2023/07/temporali-e-grandine-si-abbattono-sul-nord-la-lombardia-chiede-lo-stato-di-calamita-58f60bcd-fe39-4a01-86d3-1898c57ec146.html

21 luglio. Roma riprende la cura del ferro
Paolo Andruccioli – terzogiornale.it

Traffico e inquinamento sono i mali cronici. I fallimenti delle amministrazioni sono palesi. La giunta Gualtieri prova a sfruttare la congiuntura favorevole dovuta ai finanziamenti in arrivo dal Pnrr e dagli investimenti ordinari: rilancio dei tram, treni metropolitani e forte riduzione del traffico privato anche allargando le Ztl. Ne abbiamo parlato con Anna Donati, presidente e amministratrice delegata della Società Roma servizi per la mobilità. Settima puntata della nostra inchiesta sulle trasformazioni della città

Non è necessario rileggersi le statistiche più recenti sulla mobilità della capitale per rendersi conto di un problema che si trascina da anni e si scarica, quasi esclusivamente, sulle fasce sociali più deboli. A fare i conti con i trasporti pubblici di Roma, sono ogni giorno migliaia di cittadini che lavorano e si mescolano al flusso continuo dei turisti. Le cifre delle masse mobili sono da capogiro, anche se gli uffici del Comune ammettono che la misura della “domanda di trasporto pubblico locale costituisce a oggi una questione di difficile decifrazione”. In ogni caso, quando ci si riferisce alla domanda del trasporto pubblico a Roma, si parla di circa novecento milioni di passeggeri l’anno (dati 2020). Una delle dimensioni misurabili in maniera puntuale è quella relativa alle vidimazioni ai tornelli delle stazioni metropolitane. Nel 2020, nello specifico, a Roma si sono registrati 94,7 milioni di vidimazioni ai tornelli metro.

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https://www.terzogiornale.it/2023/07/21/roma-riprende-la-cura-del-ferro/

21 luglio. Perché la Costituzione è l’evangelo di una fede laica
Mauro Belcastro – ilmanifesto.it

I Valdesi non accettano l”autonomia differenziata” perché è inscritta nella loro storia la realizzazione di reti solidali per promuovere l’ individualità ma anche creatività e politiche libere

La lettera aperta dell’arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia, contro l’autonomia differenziata (e non solo) e l’articolo su il manifesto di ieri di Massimo Villone mi hanno suscitato molteplici riflessioni, molte delle quali mosse dalla mia appartenenza alla chiesa valdese.

Va detto fin da subito che le parole che scriverò non necessariamente corrisponderanno alla posizione “ufficiale” del mondo valdese sul disegno di legge di autonomia differenziata (e certamente saranno molto distanti da quella del valdese più noto d’Italia, Lucio Malan). Nel mondo valdese “autonomia” e “libertà di espressione” sono fondative. Per i Valdesi la libertà di coscienza è l’espressione stessa dello stare al mondo ed è per questo che ho particolarmente apprezzato il richiamo (cristiano) di Mimmo Battaglia al legame tra autonomia e libertà che, però, io declinerei in modo un poco diverso.

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https://ilmanifesto.it/perche-la-costituzione-e-levangelo-di-una-fede-laica

21 luglio. Quei “vagabondi” dei Nomadi al Quirinale per i 60 anni

21 luglio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

21 luglio. Negate 3 ore d’aria condizionata in più, operai in sciopero

ANSA – Lavorare sotto un capannone esposto al sole tutto il giorno, per giunta alla catena di montaggio e con una temperatura di oltre 30 gradi non si può.
Per questo, i lavoratori della Hi Lex di Chiavari, azienda che costruisce componenti per auto, hanno chiesto all’azienda di prolungare l’accensione dell’aria condizionata oltre le 19, visto che l’ultimo turno di lavoro che inizia alle 14 finisce alle 22.

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https://www.ansa.it/liguria/notizie/2023/07/21/negate-3-ore-daria-condizionata-in-piu-operai-in-sciopero_5f150921-177b-4cd0-8026-289b290cbc1b.html

21 luglio. Calabria, caldo estremo. Cgil: «Occhiuto sospenda le lavorazioni anche nel campo edile»

Il sindacato è intenzionato a chiedere al presidente della Regione un’ordinanza così come richiesto nel settore agricolo

“È necessaria massima attenzione e l’applicazione di ogni condizione di sicurezza per i lavoratori edili che in questo periodo stanno lavorando in una situazione di estremo disagio e possibile pericolosità provocati dal caldo estremo”. Così si esprimono la Fillea Cgil e la Cgil Calabria, intenzionate a chiedere al presidente della Regione Occhiuto un’ordinanza di sospensione delle lavorazioni così come richiesto nel settore agricolo.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/07/21/news/sicurezza-salute-caldo-edili-calabria-fillea-cgil-3260859/

21 luglio. Borgo Mezzanone, il «ghetto» che brucia nell’indifferenza

Ancora in fumo una parte della baraccopoli di Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia, dove trovano rifugio centinaia di migranti e braccianti agricoli stagionali. Una ventina le baracche interessate dall’incendio, che per fortuna non ha causato feriti. Il segretario generale della Flai Cgil, Giovanni Mininni, ha fatto visita all’area interessata dalle fiamme denunciando come questo ennesimo episodio poteva essere evitato e chiedendo soprattutto l’apertura dei nuovi moduli abitativi, limitrofi al campo, destinati ai migranti che potrebbero vivere in condizioni di maggiore sicurezza.
il video in
https://www.collettiva.it/copertine/diritti/2023/07/21/video/borgo-mezzanone-ghetto-migranti-indifferenza-3263542/