2021.06 Giugno

LAVORI IN CORSO

Non è una rassegna stampa, ma la mia personale raccolta di notizie, fatti, idee e persone che metto a disposizione  di quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose


5 giugno. Stefano Mariotti/Facebook
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RICORDO DI VIAGGIO. SARZANA, STAZIONE.

1. Esattamente qui il 21 luglio 1921 ci fu la contrapposizione tra le forze dell’ordine (15, tra carabinieri, PS e guardie regie), capeggiati dal capitano dei carabinieri Guido Jurgens e 500 fascisti (toscani, “i più duri dei duri”) guidati da Dumini (che poi assassinerà Matteotti). Allora Sarzana era uno dei pochi comuni di sinistra e ciò legittimava i fascisti ad attaccare periodicamente la città e la campagna. Ad ogni incursione veniva ammazzato uno o più proletari. Gli Arditi del popolo cercavano di rispondere ammazzando un fascista, ma sembrava Palestina e Israele di oggi. I proletari di Sarzana stavano con gli Arditi disobbedendo sia al PSI che al PCdI. I liguri sono da sempre comunità. Anticamente uno dei pochi popoli privo di classe nobiliare. Tutti i ceti soffrivano per le incursioni fasciste e chiesero con forza che le autorità si muovessero. I carabinieri allora arrestarono una decina di fasci responsabili di diversi omicidi. Ci fu quindi l’incursione dei fascisti toscani per liberarli. Dumini chiese a Jurgens di farli passare. Il capitano rispose che aveva ordine di non lasciarli entrare in città. Dumini allora chiese la liberazione dei camerati imprigionati e la consegna di un ufficiale che li aveva schiaffeggiati. Jurgens rispose che non aveva ordini in tal senso. Un fascista sparò. Un carabiniere cadde. Jurgens ordinò di rispondere al fuoco. I duri si squagliarono e si sbandarono in rotta per la campagna. A questo punto accadde l’inimmaginabile. I contadini attaccarono i fascisti in rotta. Erano armati di attrezzi da lavoro (forconi, vanghe, zappe) e fucili da caccia (canna liscia). Gli ex combattenti squadristi disponevano di pistole, revolver, bombe a mano, pugnali fra i denti, fucili mod. 91 con baionetta. Sulla carta non c’era partita. Alla fine della giornata si contarono14 fascisti morti.

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https://www.facebook.com/stefano.mariotti.395/posts/pfbid02EWCX1FmsuJ7MHxWYdr7yVNgppnCegPuAFVPdnFEq8BsCnHQwYh9yAz2VQNxExQr8l



9 giugno. Bologna

Dagli accordi segreti per i respingimenti illegali, ai ricatti dei trafficanti di uomini. Dai negoziati riservati per il controllo delle risorse petrolifere, alla trattativa segreta che favorisce i contrabbandieri di idrocarburi e i mercanti di droga. Dal business delle armi da guerra, all’immigrazione usata come arma da guerra non convenzionale nelle relazioni internazionali. A quanto ammonta l’estorsione dei trafficanti internazionali agli Stati europei? Chi mette in crisi i Diritti Umani, alimentando paure e consolidando carriere politiche? Tra timori e accoglienza, dai Balcani al Mediterraneo, un viaggio attraverso le inchieste giornalistiche, le indagini giudiziarie e le testimonianze degli esodi del nostro tempo

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https://www.mast.org/NELLO-SCAVO



15 giugno. Bologna: Illimity, nasce la Fondazione

Istituita da illimity Bank S.p.A. la fondazione illimity, nata con l’obiettivo di creare nuovi spazi di inclusione, coesione e benessere condiviso anche attraverso la rigenerazione di asset immobiliari da destinare a progetti di utilità sociale e con forte attenzione ai temi di sostenibilità (ESG). La fondazione è ente distinto e indipendente dal Gruppo illimity, banca nata con una missione chiara: riconoscere e valorizzare il potenziale di persone, famiglie e imprese. Generare valore per illimity non significa semplicemente fare utili, ma essere utili

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https://www.vita.it/it/article/2021/06/15/illimity-nasce-la-fondazione/159675/


16 giugno: Le notizie di Radio Popolare

Lo sdegno per le immagini della strage del Mottarone, l’incontro tra Biden e Putin e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di mercoledì 16 giugno 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Sta facendo discutere la scelta di alcune testate di pubblicare il video del disastro del Mottarone, immagini che hanno suscitato lo sdegno della Procura di Verbania e della sindaca di Stresa. Il centrodestra ha avviato gli approfondimenti sui candidati, ma si tratta del gioco d’interdizione di Giorgia Meloni. Nell’anno della pandemia la povertà assoluta in Italia è aumentata, appena mitigata dal reddito di cittadinanza che un pezzo di governo vorrebbe togliere. Infine l’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-mercoledi-16-giugno/

17 giugno. In Italia sono aumentate le famiglie in povertà

Sono due milioni, il 7,7 per cento del totale, con un’alta incidenza nelle regioni del Sud, tra i giovani e gli stranieri

Persone in coda fuori dalla sede dell’associazione “Pane Quotidiano”, a Milano (Il Post)

Due milioni di famiglie italiane, il 7,7 per cento del totale, sono in povertà assoluta: i dati Istat relativi al 2020 dicono che è il livello più alto mai raggiunto da quando l’istituto statistico ha iniziato a valutare questo indicatore, nel 2005. In totale sono 5,6 milioni le persone in povertà assoluta, il 9,4% di tutta la popolazione, in aumento rispetto al 7,7% del 2019. L’incidenza è più alta nelle regioni del Sud, ma rispetto all’anno precedente è cresciuta in modo significativo al Nord, è peggiorata nelle fasce giovani della popolazione ed è rimasta molto elevata tra gli stranieri.

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https://www.ilpost.it/2021/06/17/famiglie-poverta/


18 giugno: sciopero nazionale della logistica. Il 19 giugno a Roma manifestazione nazionale contro licenziamenti e precarietà



21 giugno. Intervista a Luigi Manconi: “Cartabia sbaglia, garantisti e giustizialisti non si possono paragonare”
Angela Stella – Il Riformista

Per il professor Luigi Manconi, già docente di Sociologia dei fenomeni politici, già presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato, editorialista di Repubblica e La Stampa, il garantismo e un sistema di regole che «deve valere, nella stessa identica misura, per l’innocente e per il colpevole.

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https://www.ilriformista.it/intervista-a-luigi-manconi-cartabia-sbaglia-garantisti-e-giustizialisti-non-si-possono-paragonare-227438/?fbclid=IwAR0LxlHexR4WjElZcBIUQ8U7ivijEM-vcVZ_T7tKDzqzLkiYa3woPTcr8gI



21 giugno. ISRAELE/PALESTINA: RISPOSTE PROBLEMATICHE A DOMANDE SCOMODE
Bruno Segre – Il Mulino

Dopo le gravi violenze che nel maggio scorso hanno devastato i territori di Israele e Palestina, è ipotizzabile che la regione compresa tra il Giordano e il Mediterraneo riesca a riemergere dal caos?

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https://www.rivistailmulino.it/a/israele-palestina-risposte-problematiche-a-domande-scomode?&utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Strada+Maggiore+37+%7C+13-17+maggio+%5B8523%5D



22 giugno. Bologna

Letture di Marinella Manicardi

Noto ai più come raffinato storico dell’arte del secolo scorso, Roberto Longhi è stato anche un esempio magistrale di stile e di scrittura, capace con la sua penna di reinventare i capolavori d’arte in un inarrestabile gioco di rapporti tra forma, luce e colore. Piero della Francesca, i pittori ferraresi, i lombardi, Caravaggio siedono a pieno titolo nel pantheon della cultura italiana grazie all’opera di Longhi. Il libro indaga il continuo scambio tra scrittura e visualità che permea le pagine del celebre critico e la funzione che esse hanno avuto nel suggerire una nuova modalità di sguardo, poi disseminatasi lungo tutto il Novecento. È in questo contesto che si comprendono la fascinazione che la «Madonna del parto» di Piero esercitò su Rilke e Pasolini, la conversione di quest’ultimo alla pittura manierista, il ruolo delle immagini nei racconti di Bassani, la forma delle ombre in Caravaggio o infine la creazione – grazie a Longhi e ancor più a sua moglie Anna Banti – di un altro mito dell’arte italiana, quello di Artemisia Gentileschi

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https://www.mast.org/bazzocchi-con-gli-occhi-di-artemisia


30 giugno. Schiacciati dai trattori e morti di fatica: perché nelle campagne ogni anno è strage di lavoratori

Schiacciati dai trattori, dilaniati dagli ingranaggi delle macchine agricole, spesso uccisi dalla fatica dopo giornate estenuanti nei campi. Ogni anno in Italia centinaia di lavoratori della terra muoiono nelle campagne dal nord al sud: colpa di macchinari obsoleti, ma anche dello sfruttamento, della fretta e della corsa al profitto che fa tagliare gli investimenti in sicurezza.

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https://www.fanpage.it/attualita/schiacciati-dai-trattori-e-morti-di-fatica-perche-in-italia-ogni-anno-e-strage-di-contadini/