Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno.
SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO
Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose
Aggiornamenti e notizie utili dal sito della Regione Emilia Romagna
https://www.regione.emilia-romagna.it/alluvione/aggiornamenti
Ausl Romagna
https://www.auslromagna.it/
Meteo Aeronautica Militre
https://www.meteoam.it/it/home
https://www.meteoam.it/it/mappa-previsioni-osservazioni
Previsioni di punto – Cliccando in un qualsiasi punto della mappa, è possibile visualizzare la previsione del tempo per il punto prescelto secondo la scadenza selezionata, fino ad un’estensione di cinque giorni. La densità dei punti per i quali sono disponibili le previsioni aumenta per diversi livelli di zoom della mappa. Al massimo livello di zoom, è visibile una mappa fisica con il massimo dettaglio disponibile.
Dipartimento della Protezione Civile
https://www.protezionecivile.gov.it/it/
Alluvione in Emilia Romagna maggio 2023: la cronistoria attraverso le immagini di Local Team
Documentazione video
LocalTeam ha prodotto una vastissima documentazione filmata visibile a questi link
https://www.localteam.it/
https://youtube.com/playlist?list=PLTx2KhQ5
Radio Popolare torna il 9, 10 e 11 giugno con la sua grande festa annuale, nel parco dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini, Via Ippocrate 47, Milano – per tre giorni di eventi e incontri con ospiti nazionali e internazionali.
Un grande Palco per i concerti, il Teatro La Cucina, la Pedana del Faggio rosso, la Libreria Ostello, il Bar Lume per arte, spettacoli e cultura e il Pratonzolo, lo spazio dedicato a bambine e bambini. Molti gli spazi allestiti nel verde, il meglio dello streetfood e le nostre birre artigianali.
Tre giorni per stare insieme, incontrare la comunità di Radio Popolare presente e futura, sostenere la vostra radio preferita facendo un abbonamento o facendo acquisti nel nostro banchetto.
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https://www.radiopopolare.it/all-you-need-is-pop-2023-la-nostra-festa/
PRIDE / CONSAPEVOLEZZA E LIBERAZIONE
Il senso di precarietà e di smarrimento di fronte alle sperequazioni del presente e alle fosche prospettive per il futuro è la ferita su cui viene gettato il sale di quella retorica patriarcale, per riaffermare schemi ideologici escludenti e discriminatori, funzionali a ciò che il patriarcato effettivamente è: la spina dorsale di un sistema di potere oppressivo, che rifiuta i principi fondamentali della laicità e dell’autodeterminazione delle persone.
È da questa premessa che emerge la necessità di RESISTERE, riaffermando come mai prima l’intersezionalità delle lotte contro chi vorrebbe riavvolgere il nastro della storia, in nome di una cis-eteronormatività superata dalla realtà delle cose, ma soprattutto dalla nostra volontà di non accettare più l’invisibilizzazione, la repressione e la negazione dei nostri diritti.
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https://www.romapride.it/documento-politico/
Roma Pride 2023 – il video della giornata
10 giugno. NELLA NOTTE CI GUIDANO LE STELLE!
– costruire un punto di vista autonomo e di rottura sul mondo e sull’Italia, analizzare i processi che stanno interessando il nostro paese e affinare gli strumenti che abbiamo a disposizione per contrastarli, attraverso la scrittura e la discussione collettiva del documento politico nazionale redatto insieme agli aderenti e alle assemblee territoriali nelle ultime settimane!
– rilanciare l’iniziativa politica e l’opposizione al governo Meloni, a partire dalla campagna nazionale per l’adozione di un salario minimo di almeno 10 euro orari, e dai percorsi avviati per la pace, la giustizia ecologica, la giustizia sociale e l’emancipazione di tutte e tutti!
– rinnovare e accrescere Potere al Popolo attraverso la campagna di tesseramento e la costruzione del percorso verso il rinnovo degli organismi interni!
https://poterealpopolo.org/assemblea-nazionale-2023/
https://poterealpopolo.org/
Circa 400 persone, sei ore di riunione, oltre 40 interventi da tutta Italia: questa è stata l’VIII Assemblea Nazionale di Potere al Popolo! che si è tenuta ieri a Roma!
In un’Italia senza prospettive, in cui la politica è puro spot e propaganda e il potere reale è in mano ai signori della guerra, alle grandi multinazionali e a un’imprenditoria stracciona, una assemblea come quella di ieri è un piccolo miracolo.
Ora il Coordinamento Nazionale e l’Esecutivo avranno il compito di produrre una restituzione e una sintesi dei contributi su come affinare identità, strategia e organizzazione di Pap! prodotti da oltre 50 assemblee territoriali.
Nel frattempo, torniamo ognuna e ognuno sul proprio territorio, tra la nostra gente, per raccogliere 50mila firme e portare in Parlamento la Legge di Iniziativa Popolare per un salario minimo di #almeno10 euro l’ora.
Con la forza di chi non si rassegna a un presente inaccettabile, ma vuole strappare la gioia ai giorni futuri.
https://fb.watch/l5tWShpIOZ/
https://fb.watch/l5tYG2m5vT/
https://www.facebook.com/poterealpopolo.org/videos/602993284951455?locale=it_IT
Incidente Verzino (Crotone): 64enne muore schiacciato dal trattore
Valentina Todaro – tag24.it
Salvatore Favaro, agricoltore di 64 anni, è morto ieri sera a Verzino, in provincia di Crotone, in seguito ad un incidente con un trattore. All’arrivo dei soccorsi l’uomo era già deceduto
Un uomo ha perso la vita nella serata di ieri a Verzino in provincia di Crotone schiacciato dopo un incidente con il suo trattore.
Le autorità hanno già divulgato le generalità della vittima. Si tratta di unuomo residente nel paese collinare ai piedi dei monti della Sila. Lascia la moglie e due figli.
La tragedia è avvenuta nella prima serata di ieri, Venerdì 9 Giugno 2023 nella tenuta agricola della vittima
continua in
https://www.tag24.it/659588-incidente-verzino/
Episodio simile a Bitonto
Questa mattina si è registrata un’altra vittima in circostanze simili a Bitonto, in provincia di Bari. Il 56enne Gaetano Guastamacchia ha perso la vita in un incidente autonomo con un trattore. Era un militare dell’esercito in servizio ad Altamura e originario di Terlizzi.
L’uomo era impegnato in alcune lavorazioni con il mezzo agricolo in un appezzamento di terreno di sua proprietà situata nella frazione di Mariotto.
Di lui si erano perse le tracce dalla serata di ieri. Il 56enne infatti si era allontanato dal proprio domicilio a Terlizzi per andare nelle campagne senza avvisare alcun familiare.
Le forze dell’ordine hanno ritrovato il suo corpo questa mattina, ormai primo di vita incastrato nel trattore che stava utilizzando.
Il medico legale ad una prima ispezione del cadavere ha ipotizzato che il decesso risalga al pomeriggio precedente. Non è escluso che le autorità giudiziarie dispongano un esame autoptico per capire al meglio cosa sia accaduto. Anche in questo caso l’uomo potrebbe essere stato colpito da un malore improvviso mentre era al lavoro.
I Carabinieri della compagnia di Modugno sono alle prese con le indagini per chiare gli elementi ancora incerti della tragedia.
RIMINI Operaio muore cadendo da un’impalcatura nel Riminese: sequestrato il cantiere
È precipitato da un’impalcatura attorno a un edificio in ristrutturazione a Rivazzurra di Rimini perdendo la vita. Un operaio di 65 anni è morto così sabato mattina: secondo una prima ricostruzione l’uomo si trovava al quinto piano dell’impalcatura e sarebbe scivolato cadendo nel vuoto e pare che al momento dell’incidente si trovasse da solo. Il magistrato di turno, il sostituto procuratore Davide Ercolani, ha disposto il sequestro del cantiere per accertare la dinamica dell’incidente. Inoltre la salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. Verrà eseguita l’autopsia.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/06/10/operaio-muore-cadendo-da-unimpalcatura-nel-riminese-sequestrato-il-cantiere/7189714/
10 giugno. Se il governo rende strutturale la precarietà
collettiva.it
Decreto lavoro, sempre peggio: nel suo passaggio alla X Commissione del Senato non solo viene ulteriormente accentuata la liberalizzazione dei contratti a termine, ma si allarga anche la possibilità di utilizzare la somministrazione e i voucher. Insomma, attacca Maria Grazia Gabrielli, segretaria confederale della Cgil, “governo e maggioranza parlamentare spingono verso la strutturalità della precarietà del lavoro”.
Ma andiamo con ordine. Nella nuova versione del decreto viene cancellata la norma che vincola il rinnovo dei contratti a termine alla sussistenza di una causale anche per i rinnovi di durata inferiore ai dodici mesi. Gabrielli: “Assisteremo così alla crescita dei contratti di breve e brevissima durata che hanno una fortissima incidenza sulla povertà lavorativa. I contratti a termine, se di durata inferiore ai dodici mesi, potranno essere reiterati liberamente e nel caso della somministrazione senza la necessità di una pausa minima tra un contratto e l’altro”.
10 giugno. Meloni, accordi europei e prigioni private. Politica e profitti sulla pelle dei migranti
Ella Baffoni – strisciarossa.it
C’è un cambio di priorità in Europa sulla questione migrazione. Così la presidente del consiglio Meloni canta vittoria, dopo l’accordo europeo sulle migrazioni. Un primo accordo, che dovrà poi essere formalizzato dal Parlamento europeo e vedremo come. Intanto procedura accelerata alla frontiera per esaminare le domande dei migranti che hanno minori possibilità statistiche di ottenere lo status di rifugiato, il ché vuol dire procedute accelerate e con scarse garanzie per il migrante, e la dizione “minori possibilità statistiche” potrebbe significare respingimenti automatici per nazionalità.
Migranti, un’intesa d’interesse
Simona Ciaramitaro – collettiva.it
Le nuove decisioni in sede europea sembrano prescindere dalle condizioni di chi fugge da guerre, carestie e dittature. Il commento di Kurosh Danesh, Cgil
Il Consiglio Europeo ha raggiunto l’accordo in materia di immigrazione e asilo anche con il voto favorevole dell’Italia, che invece si temeva votasse in modo contrario con Polonia e Ungheria. Il testo ufficiale ancora non è ancora stato diffuso, ma Kurosh Danesh, responsabile dell’ufficio immigrazione della Cgil nazionale, fa un analisi delle notizie finora giunte e dei motivi che hanno portato il governo italiano alla sottoscrizione del documento.
il podcast in
https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/2023/06/09/podcast/intesa-migranti-ue-3137593/
10 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 471
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-471-8dc3862a-d781-43a7-8e40-9aeaa9af52dc.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine : Volodymyr Zelensky fait état « d’actions contre-offensives » ukrainiennes sur le front
« Toutes les tentatives de contre-offensive [ukrainienne] faites jusqu’à présent ont échoué. Mais le potentiel offensif des troupes du régime de Kiev demeure », a ajouté le dirigeant russe, selon l’agence de presse russe TASS.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/10/guerre-en-ukraine-en-direct-volodymyr-zelensky-fait-etat-d-actions-contre-offensives-ukrainiennes-sur-le-front_6176998_3210.html
10 giugno. “Re Giorgio”, il segno di Napolitano sull’Italia e sull’Europa
Marcella Ciarnelli – strisciarossa.it
(…) E’ il racconto di chi, da un posto in prima fila, ha visto scorrere gli anni di una presidenza che ha lasciato il segno, così indispensabile, insostituibile, in un determinato momento da dover suscitare in una politica che annaspava la richiesta accorata di essere replicata anche se per meno di due anni. Di chi ha potuto anche raccogliere i retroscena dell’istituzione, raccontarne la ferrea organizzazione e la capacità di fronteggiare le difficoltà, il rituale consolidato per ogni occasione affidato ad esperti inattaccabili, conoscere i gusti e le passioni del padrone di casa. Verificare con i testimoni più diversi i tratti di un carattere in cui il rigore è il più marcato con la puntigliosità, la precisione, il senso di responsabilità, il controllo. La disponibilità verso le necessità degli altri. Ed anche capace di grandi arrabbiature con chi arriva in ritardo, con i giornalisti che a volte interpretano troppo e usano male la punteggiatura, con i politici sordi ai bisogni della collettività.(…)
continua in
https://www.strisciarossa.it/re-giorgio-e-una-presidenza-che-ha-lasciato-il-segno/
10 giugno. 6 indimenticabili storie di Dylan Dog che vi faranno venire gli incubi
Andrea Curiat – wired.it
Con il numero di giugno della serie regolare, Dylan Dog ritorna alle origini sotto la guida della nuova curatrice Barbara Baraldi, dopo anni di sperimentazioni più o meno riuscite. Non c’è momento migliore per riscoprire alcuni grandi classici del personaggio ideato da Tiziano Sclavi ed edito da Sergio Bonelli. Ecco allora senza indugi 6 storie di Dylan Dog che vi faranno venire gli Incubi, di quelli con la I maiuscola.
Sangue, mostri, morti truculente e angoscianti filastrocche per bambini sono gli ingredienti di queste storie, in un mix assolutamente sconsigliato a chi vorrebbe dormire sonni tranquilli. Un macabro antipasto di quello che ci aspetta nei mesi a venire, quando Dylan Dog tornerà a vivere nuovi incubi che rimetteranno al centro delle sue storie tutte le sfumature dell’horror. E chissà che qualcuno dei mostri e degli assassini che compaiono qui sotto non decida di tornare a fare capolino…
Il buio, di Claudio Chiaverotti, Piero Dall’Agnol
“Uno due tre quattro… ha gli artigli come un gatto. Se nel buio tutto tace, sentirai Mana Cerace…” Non poteva mancare una filastrocca inquietante in questa celebre storia in cui l’indagatore dell’Incubo si scontra proprio con… l’Incubo. Mana Cerace, uno degli avversari più memorabili di Dylan Dog, emulo di Freddy Kruger, fa qui la sua prima apparizione, ma non l’ultima: tornerà infatti in varie occasioni, anche se non altrettanto incisive. La sua storia inizia nel passato, quando la bimba Kelly viene rinchiusa nella sua stanza al buio da un padre dispotico. La sua paura evocherà Mana Cerace, uno spauracchio per bambini sin troppo tangibile, che inizierà a perseguitarla uccidendo coloro che le sono cari. Dieci anni dopo, servirà l’intervento di Dylan Dog per sventare la minaccia… forse.
10 giugno. Adriano Sofri/Facebook
Intimità
Molte cose mi sfuggono. Quasi tutte. Ma ho letto Guia Soncini, e così non mi è sfuggito il brano di un’intervista al Corriere in cui Italo Bocchino, alla vigilia di un matrimonio con una giovane medica estetica, dice: “Ogni tre settimane, sono costretto a stendermi sul suo lettino per un’ora e mi fa trattamenti che non capisco e di cui non chiedo. Medicina rigenerativa, comunque. Soprattutto, il suo lavoro è difendere i miei capelli… Faccio il Prp: punture di plasma ricco di piastrine ottenuto centrifugando un prelievo di sangue. Giusi me lo inietta su testa, viso, collo, ovunque. Ne fa una questione di marketing familiare: io vado in tv e, se la gente mi vede invecchiato, ci fa lei una brutta figura. Avevo un pregiudizio perché in giro si notano solo gli eccessi della medicina estetica. Ma Giusi dice che quella fatta bene non si deve vedere: la gente deve pensare che hai il viso riposato o che sei innamorato”. Auguri, allora.
La carne è debole, mannaggia, e io ho letto parecchi libri, dunque ho trovato il modo di guardare una registrazione aggiornata di Bocchino, per farmi un’idea. Ne esce bene, molto somigliante a Joe E. Brown, il milionario signor Osgood Fielding di A qualcuno piace caldo, quello fantastico che alla fine balla con Daphne-Jack Lemmon, con una rosa fra i denti. Brown aveva allora 67 anni, Bocchino ora 55, ma nessuno è perfetto.
Ma il mio proposito era un altro, figurarsi se potrei mai cimentarmi con la frivolezza. Il fatto è che la circostanziata rivelazione di Bocchino ha riscosso, a stare a una rapida recensione di notizie di google, un centesimo dell’attenzione e dei danni collaterali che si erano procurate Elly Schlein, menzionando laconicamente una sua amica che armonizza i colori, e Michela Murgia, informando cordialmente di essere viva e perciò mortale, come tutte e tutti, ma un po’ di più. Dev’essere questo, l’affare dei pregiudizi sessisti. Dev’essere questa, l’egemonia della sinistra.
https://www.facebook.com/adriano.sofri.9/posts/pfbid02jyZKqb5qwSzquuXCidZKiQVMkJgEY9NGjtv1nJWew14ihNCSmpwRsVHeVYCJRrABl
10 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
10 giugno. Claude, l’intelligenza artificiale italo-americana che potrebbe surclassare ChatGPT
wired.it
Claude o ChatGPT? Nell’universo in moto perpetuo dell’intelligenza artificiale non c’è pace. E bastano poche settimane per rendere obsoleta una tecnologia che ci aveva lasciato a bocca aperta. Proprio quello che potrebbe succedere (il condizionale è d’obbligo) a ChatGPT, insediata da un nuovo, temibile, concorrente. Che non è Bard di Google.
Il suo nome è Claude, ed è un potente chatbot creato da Anthropic, società fondata da Dario e Daniela Amodei, due fratelli italo-americani di San Francisco, che hanno lavorato in OpenAI fino all’inizio del 2021. Il nuovo arrivato, che in realtà non è ancora arrivato in quanto disponibile solo su richiesta, ha sorprendenti capacità linguistiche e non solo, come abbiamo scoperto durante la nostra prova.
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https://www.wired.it/article/claude-vs-chatgpt/
Ambulatori solidali, medici volontari a disposizione di tutti
Patrizia Pallara – collettiva.it
Oculisti, ginecologi, pediatri, cardiologi, neurologi, una folta schiera di specialisti che visitano, fanno diagnosi, offrono ascolto, orientano. Tutto gratuitamente. È un piccolo esercito di volontari quello attivo negli ambulatori della solidarietà dell’Auser, associazione per l’invecchiamento attivo che ha aderito all’iniziativa Insieme per la Costituzione e alle manifestazioni nazionali del 24 giugno in difesa del diritto alla salute e del 30 settembre per il lavoro e contro la precarietà.
Sei aperti ormai da anni, a Borgomanero (Novara), Biella, Cosenza, Larino (Campobasso), Siena, Firenze, e due prossimi a essere inaugurati in Puglia, danno risposte a dubbi e problemi di salute di cittadini in difficoltà economiche, anziani con il minimo di pensione, immigrati, ma anche persone che non trovano posto nelle strutture pubbliche, o se lo trovano è troppo lontano dal luogo di residenza
10 giugno. Bologna, Occupata la tangenziale: “La Regione agisca subito per l’emergenza climatica”
Extinction Rebellion ha occupato un tratto della tangenziale (presso i cantieri del Passante di Mezzo) “per denunciare le responsabilità dell’amministrazione regionale nell’attuale situazione emergenziale e chiedere un cambiamento radicale nelle politiche ecologiche regionali. Il movimento chiede la revisione del Patto per il Lavoro e per il Clima attraverso un’Assemblea Cittadina regionale e l’introduzione dell’obiettivo regionale di neutralità climatica al 2030”.
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https://zic.it/occupata-la-tangenziale-la-regione-agisca-subito-per-lemergenza-climatica/
Bologna 8 – 9 luglio
Biografilm Festival | International Celebration of Lives è il Festival cinematografico dedicato alle storie di vita e al cinema di qualità di fiction e documentario.
Dal 2005 a oggi, per dieci giorni di giugno, Biografilm Festival offre a un pubblico appassionato il meglio delle opere documentarie e la fiction di qualità di produzione italiana e internazionale, con un’attenzione speciale alla valorizzazione dei talenti femminili e emergenti.
In questi diciotto anni, il Festival ha travalicato i suoi confini per offrire al suo pubblico un ampio ventaglio di stimoli per comprendere la vita in ogni sua forma e la contemporaneità nella sua complessità. Ogni anno il festival presenta storie conosciute e racconti di vita meno noti che meritano di essere raccontati. Oltre alle numerose proiezioni nei cinema e in alcune location suggestive “open air” offerte dalla città, Biografilm propone eventi multidisciplinari, incontri, momenti formativi e di aggiornamento per il pubblico e per i professionisti del settore.
La diffusione della cultura cinematografica come strumento di inclusione e dialogo tra realtà e generazioni differenti è obiettivo di Biografilm Festival, perseguito negli anni con la costruzione di reti e collaborazioni con realtà e associazioni attive sul territorio bolognese e nazionale.
Da nove anni il festival affianca alla proposta per il pubblico anche un appuntamento dedicato ai professionisti: Bio to B Industry Days, l’evento annuale di Biografilm destinato al networking business to business tra professionisti dell’audiovisivo, con l’obiettivo di promuovere e supportare le produzioni italiane ed europee di documentari aiutandole a trovare co-produttori, seller, distributori internazionali, partner e festival europei.
Biografilm Campus è la divisione formativa di Biografilm: il Festival propone in differenti contesti un ventaglio di percorsi formativi legati al cinema che, muovendo dai fondamentali concetti di inclusione, partecipazione e confronto, sappiano valorizzare e sostenere il talento e la creatività delle giovani generazioni, facendole sentire protagoniste del presente e del futuro della società.
I progetti didattici hanno una valenza pluriennale e, pur adattandosi a utenti e situazioni diverse, hanno in comune le seguenti attività: percorsi di visione e di educazione alla narrazione documentaria, partecipazione attiva a Biografilm Festival come esperienza formativa, laboratori pratici di video-making, storytelling e scrittura, esercizi di narrazione e auto-narrazione per valorizzare la diversità dei talenti.
Inoltre, per tenere fronte all’emergenza causata dalla pandemia da Covid-19, dal 2020 il Festival è fruibile anche on-line sulla piattaforma MyMovies; una scelta che ha permesso al Festival di mantenere il contatto con produttori e autori e di allargare i confini geografici e raggiungere spettatori in tutta Italia.
Genova, a Sestri Levante un uomo si ribalta con il trattore e muore schiacciato
Tragedia nel comune di Sestri Levante, dove un uomo questa mattina intorno alle 11.30 è morto schiacciato dal trattore in località Cascina.
Secondo le prime informazioni, l’uomo avrebbe perso il controllo del mezzo che si è ribaltato, schiacciandolo. E.G. era un pensionato di 64 anni ed è stato schiacciato sotto il cassone del trattore che stava aggiustando.
Sul posto i vigili del fuoco di Chiavari e di Genova, oltre ai medici del 118, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale San Martino dove verrà disposta l’autopsia.
https://www.tag24.it/662087-sestri-levante-uomo-muore-schiacciato-dal-trattore/
Incidente sul lavoro Altavilla Irpina (Avellino): operaio 32enne muore schiacciato da una trave
Il 32enne Emanuele Pisano ha perso la vita questa mattina in un terribile incidente sul lavoro in un cantiere edile ad Altavilla Irpina, in provincia di Avellino. L’operaio è stato schiacciato da una pesante trave in acciaio.
La tragedia si è consumata questa mattina all’interno della struttura della vecchia piscina comunale. L’attività sportiva in realtà non era mai entrata in funzione poiché il progetto non era mai stato terminato. Da tempo era prevista la dismissione e la riqualificazione dell’intera zona. Questi lavori erano stati affidati in appalto ad una ditta edile della quale la vittima era dipendente.
Da una prima ricostruzione, pare che nel cantiere gli operai fossero intenti a smontare una struttura in metallo. Una trave di acciaio sarebbe caduta in queste fasi e avrebbe colpito in pieno il 32enne. Il suo corpo è rimasto schiacciato dal pesante elemento in metallo. I traumi provocati sono risultati purtroppo fatali sul colpo
https://www.tag24.it/658501-incidente-sul-lavoro-altavilla-irpina/
9 giugno
Live il ricovero di papa Francesco, la cronaca minuto per minuto
RaiNews LIVE
Mattinata in poltrona per papa Francesco. I medici: “Quadro clinico in progressivo miglioramento”
Bergoglio “ha riposato durante la notte, dopo la colazione ha letto i quotidiani e cominciato a riprendere il lavoro”. La degenza durerà diversi giorni. Il Papa telefona alla mamma del bimbo battezzato nel precedente ricovero
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/papa-francesco-al-gemelli-nel-pomeriggio-si-sottoporra-a-una-laparotomia-b21b1e99-606c-4fba-9b59-7c53d87e4449.html
9 giugno. Accordo Ue: migranti rispediti fuori dalle frontiere
remocontro.it
«Solidarietà obbligatoria ma flessibile»: nel caso un Paese di prima linea sia sotto pressione migratoria (che deve esser confermata dalla Commissione Europea), gli altri Stati dovranno o partecipare al ricollocamento di 30.000 richiedenti asilo, o pagare 20.000 euro per ogni migrante non accolto.
L’Italia si separa da alleati storici di Giorgia Meloni come Polonia e Ungheria, contrari alle sanzioni previste per chi non ricolloca (cioè loro), astenuti insieme a Slovacchia, Lituania, Malta e Bulgaria.
Una maratona negoziale durata oltre undici ore, con momenti di tensione soprattutto tra Italia e Germania.
continua in
https://www.remocontro.it/2023/06/09/accordo-ue-migranti-rispediti-fuori-dalle-frontiere/
9 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 470
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-470-f37587a7-c635-424e-b87c-346e720e409e.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : la contre-offensive ukrainienne « a commencé », affirme Vladimir Poutine
« Toutes les tentatives de contre-offensive [ukrainienne] faites jusqu’à présent ont échoué. Mais le potentiel offensif des troupes du régime de Kiev demeure », a ajouté le dirigeant russe, selon l’agence de presse russe TASS.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/09/guerre-en-ukraine-en-direct-les-signes-de-debut-d-une-contre-offensive-ukrainienne-se-multiplient-selon-plusieurs-observateurs_6176838_3210.html
9 giugno. Le linee rosse nella guerra in Ucraina e i cinesi a Cuba – L’approfondimento di Lucio Caracciolo
9 giugno. Assedio di Sarajevo e Srebrenica, la Bosnia litiga con la storia
remocontro.it
La provocazione c’è tutta e la stumentalizzazione diventa facile. I serbi bosniaci non accetteranno le tesi sull’assedio di Sarajevo e il genocidio di Srebrenica scritte da una parte a loro avversa ed allora in conflitto. Messa così, non è poi lo scandalo che potrebbe apparire.
Parliamo del racconto delle tragedie bosniache nella guerra degli anni Novanta scritto sui libri scolastici dal governo della Bosnia Erzegovina, maggioranza croato musulmana contrapposta alla Repubblica Srpska, ‘entità’ serba della Bosnia nella folle struttura costituzionale inventata col cessate il fuoco di Dayton, Usa, e da allora sempre in attesa di una pace vera e di una costituzione ragionevole che provi ad unificare popoli e culture in un progetto di futuro condiviso.
Bimbi arcobaleno, Gualtieri trascrive i primi due di Roma
Marrina Della Croce – ilmanifesto.it (edizione del 10 giugno)
Prima è toccato al maschietto. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha trascritto il suo certificato di nascita dove è indicato che il piccolo è nato all’estero, in Francia, e ha due mamme, una italiana e una francese. Poi, la stessa cosa è toccata a una bambina, lei nata in Inghilterra e anche lei con due mamme, questa volta una italiana e una inglese.
Senza saperlo i due bambini sono entrati nella storia di Roma. Nati all’estero, sono infatti i primi a essere stati trascritti dal Campidoglio diventando così cittadini romani e italiani. «Con questo atto garantiamo ai bimbi il riconoscimento della cittadinanza italiana, con i relativi diritti, e alle madri pieni doveri nei loro confronti», ha spiegato Gualtieri. «Si tratta di due certificati già formati all’estero e, con questa trascrizione, riconosciamo quello che è già sancito nei loro Paesi di nascita, ovvero che questi bambini hanno due mamme e non solo una. E’ maturo il tempo – ha proseguito il sindaco – di dare al paese una legge chiara per le famiglie omogenitoriali che garantisca gli stessi diritti che sono riconosciuti in tuta Europa».
continua in
https://ilmanifesto.it/bimbi-arcobaleno-gualtieri-trascrive-i-primi-due-di-roma
9 giugno. L’opposizione vuole spiegare alla destra che governare non significa comandare?
Maurizio Mori – strisciarossa.it
Con toni quasi impercettibili ma persistenti e palpabili, accompagnati da allusioni sempre più marcate, c’è un tema che con forza crescente viene proposto sulla scena politico-culturale del paese che è ben riassunto nella frase continuamente ripetuta da esponenti della destra: “Abbiamo vinto le elezioni, adesso lasciateci governare!”. Le occasioni sono state ormai molte, e le più note vanno dalla proposta del divieto universale di gravidanza per altri al cosiddetto “bavaglio” alla Corte dei conti o all’inasprimento delle pene per reati già puniti. Il ritornello è sempre sostanzialmente lo stesso: “La sovranità è del popolo, e mentre i governi Conte e altri precedenti o successivi non erano frutto di consenso popolare ma di alchimie di palazzo, Meloni ha vinto le elezioni e quindi ha il diritto di governare e va lasciata governare!”.
9 giugno. Addio a Touraine: un intellettuale per i diritti universali e del lavoro
Daniele Di Nunzio – collettiva.it
Alain Touraine è morto all’età di 97 anni, dopo avere dedicato la sua vita allo studio del movimento dei lavoratori e dei nuovi movimenti sociali, definendo negli anni una sociologia dell’azione e del soggetto che presta particolare attenzione al rapporto tra la ricerca e l’intervento. Con le sue analisi e la capacità di favorire la creazione di reti scientifiche di livello globale, ha contribuito in maniera fondamentale alla storia della sociologia mondiale.
Alain Touraine ha partecipato ai lavori della comunità scientifica che nella metà del secolo scorso ha fondato la sociologia del lavoro francese, con la guida di Georges Friedmann, uno dei sociologi più influenti del dopoguerra. Nel 1958 ha creato il Laboratoire de Sociologie Industrielle e nel 1981 ha fondato e poi diretto il Centre d’analyse et d’intervention sociologiques (Cadis) presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales (Ehess) di Parigi. Ha insegnato in Francia, Stati Uniti, Canada e America Latina
Leggi anche
Landini e Touraine a confronto
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2021/05/05/news/landini_e_touraine_a_confronto-1075025/
9 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
9 giugno. Estinzione dell’umanità? I veri rischi delle Intelligenze Artificiali sono ben altri
Bruno Saetta – valigiablu.it
Il virus dei colonizzatori
L’epidemia del nuovo coronavirus è nata nei paesi economicamente più avanzati, e si è diffusa velocemente grazie agli spazi condivisi che i paesi sviluppati hanno creato per moltiplicare l’accumulazione del capitale a livello globale. Eppure il nuovo coronavirus grava in maniera decisamente più pesante sui paesi meno sviluppati, come l’Africa, complice anche le politiche vaccinali dei paesi sviluppati che rendono più difficile produrre i vaccini in quel continente. Il virus è bianco, ma il vaccino diventa funzionale alla conservazione del peso egemonico degli attori statali piuttosto che alla risoluzione della pandemia.
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https://www.valigiablu.it/intelligenza-artificiale-rischi/
9 giugno. Brescia, si privatizza l’emergenza
Roberta Lisi – collettiva.it
È nato da 15 giorni a Brescia, in una regione quindi che della teoria del sistema misto pubblico-privato ha fatto pratica quotidiana, accompagnato da una eco mediatica degna di miglior causa. È il primo pronto soccorso privato d’Italia e a leggere il sito si rimane, quanto meno, sconcertati: “Il nostro ambulatorio di medicina d’urgenza e primo soccorso nasce in risposta a tutti coloro che necessitano di una risposta rapida, ma non possono o non desiderano aspettare ore in pronto soccorso ospedaliero”.
collettiva.it
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/06/09/news/brescia-pronto-soccorso-privato-emergenza-sanita-3133012/
9 giugno. Mottola (Taranto): Tessitura Albini, torna la speranza
Si accende una luce per l’ex Tessitura Albini di Mottola (Taranto). Per lo stabilimento tessile, dopo due anni di trattative e lotte sindacali, c’è un’offerta vincolante d’acquisto, che darebbe finalmente una prospettiva ai 94 lavoratori, attualmente in cassa integrazione fino al 22 dicembre, che a fine anno verranno licenziati e andranno in Naspi. Fino a un anno fa i dipendenti erano 104, poi dieci di loro hanno scelto di licenziarsi accettando l’esodo agevolato.
La proposta per acquisire stabilimento e personale viene dal gruppo Ekasa di Torino, specializzato in progettazione, produzione, vendita e posa in opera di porte per interni, serramenti per esterni e portoncini di sicurezza. Al gruppo fa capo anche il marchio De Carlo che proprio nell’area di Mottola costruisce infissi. La nuova prospettiva è emersa nell’incontro tra azienda e sindacati che si è tenuto martedì 6 giugno presso la sede della task force per il lavoro della Regione Puglia.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/06/09/news/tessitura-albini-ekasa-3136666/
8 giugno. Tir invade cantiere sulla A14: muore il conducente del camion. Otto i feriti
Le persone coinvolte, italiani e stranieri che stavano lavorando nel cantiere autostradale, sono stati ricoverati negli ospedali di Vasto, Pescara e Chieti. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, la Polizia autostrade e il 118
Un tir invade un cantiere di lavoro notturno correttamente segnalato sull’autostrada A14, finendo contro un rimorchio sul quale erano caricate alcune barriere di cemento: è di un morto e otto feriti il bilancio dell’incidente avvenuto la notte scorsa intorno all’una all’altezza di Torino di Sangro (Chieti). A morire sul colpo il conducente del camion, un 45enne albanese. Il figlio, che in quel momento dormiva nella cabina del mezzo, sarebbe rimasto illeso.
Due operai morti in Calabria in poche ore
Due morti sul lavoro questa mattina in Calabria. Un operaio in servizio nelle officine meccaniche Tassone, località svincolo autostradale Soriano-Gerocarne, provincia di Vibo Valentia, è deceduto mentre si trovava su una pedana a oltre tre metri di altezza dalla quale è caduto. La vittima, 54 anni, solo da qualche tempo era rientrata in Calabria, dopo aver lavorato per tanti anni fuori regione. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 ed è stato attivato anche l’elisoccorso. Sul posto anche i carabinieri che stanno cercando di ricostruire l’accaduto per accertare eventuali responsabilità.
L’altra vittima si chiamava si chiamava Franco Romeo e aveva 41 anni. L’uomo è precipitato dal tetto di un capannone industriale, facendo un volo di alcuni metri nella frazione Fedula di San Lorenzo del Vallo, nel cosentino. Inutile l’intervento dei sanitari.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/06/08/news/morto-lavoro-salute-sicurezza-3132574/
Controlli nelle imprese liguri: calano le ispezioni, aumentano le irregolarità
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha pubblicato una anticipazione del rapporto 2022 relativo alle ispezioni nelle aziende: irregolarità contributive, fiscali, norme sulla sicurezza sul lavoro sono alcuni degli aspetti verificati. Dalle elaborazioni di Marco De Silva responsabile dell’Ufficio Economico Cgil Genova e Liguria il primo e preoccupante dato che emerge è la diminuzione del numero delle ispezioni che sono passate dalle 2.190 nel 2021 a 1.801 nel 2022 con una contrazione di 389 ispezioni pari a meno 17,8 per cento.
8 giugno. Le violenze nella Questura di Verona: le immagini delle telecamere della “stanza fermati”
Nei frammenti video, depositati in Procura, gli attimi in cui Nicolae Daju, senzatetto di nazionalità romena, viene colpito e spinto a terra
In attesa degli interrogatori di garanzia, che si svolgeranno la prossima settimana, la Questura di Verona ha depositato i video delle telecamere della stanza fermati, che documentano le violenze che, secondo i magistrati, integrano il reato di tortura.
In questi frammenti video gli attimi in cui Nicolae Daju, senzatetto di nazionalità romena, viene colpito e spinto a terra, a contatto con la sua stessa urina. Daju non aveva commesso crimini, i suoi documenti erano regolari, nessun precedente, ma si è spazientito ed è diventato aggressivo, dopo essere stato portato in questura senza spiegazione.
Oltre ai cinque poliziotti agli arresti domiciliari, altri 17 sono indagati per omessa denuncia. Avrebbero coperto i colleghi. Sono già stati rimossi dalla squadra volanti, ma lavorano ancora in Questura. La procura ha chiesto anche per loro la sospensione dal servizio. In tutto l’indagine coinvolge 22 agenti della squadra volanti, su un organico di 104. Una quota minoritaria ma significativa.
«Un modus operandi consolidato». Verona, l’inchiesta si allarga
Gilda Maussier – ilmanifesto.it
Il giorno dopo l’arresto dei cinque poliziotti del reparto Volanti di Verona, arrivano altre misure interdittive emesse dalla gip Livia Magri a carico di altri agenti – complessivamente 17 gli indagati e 23 i trasferiti – relativamente all’inchiesta sulle presunte torture e i maltrattamenti inferti a migranti, senzatetto e tossicodipendenti arrestati o fermati (per due poliziotti anche l’aggravante dell’odio razziale), con sospetti di peculato, falso, omissioni e abuso d’ufficio . Secondo la giudice infatti si trattava di «un modus operandi consolidato», che emerge bene nei sette episodi accertati dalla procura scaligera nel periodo che va da luglio 2022 a marzo 2023, ma che caratterizzava tutto il loro lavoro di tutori dell’ordine. Non solo episodi isolati, dunque. E di cui erano a conoscenza anche altri colleghi.
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https://ilmanifesto.it/un-modus-operandi-consolidato-verona-linchiesta-si-allarga
8 giugno. Torture nella questura di Verona: mele marce o sistema?
Giulio Cavalli – left.it
Gli indagati nel reparto Volanti sono 22 su 104. Siamo ovviamente nelle fasi preliminari, ci sarà un processo che stabilirà le responsabilità. Ma 22 su 104 è un numero che rimanda a un “sistema” di violenza diffuso, inutile girarci intorno.
Agli arresti, lo sappiamo, ci sono 5 poliziotti, accusati a vario titolo di tortura, lesioni aggravate, peculato, rifiuto ed omissione di atti di ufficio e, infine, falso ideologico in atto pubblico. All’interno della questura di Verona essere stranieri o comunque fragili era la caratteristica fondamentale per prendersi botte, insulti e umiliazioni. I poliziotti si vantavano: nel delirio dell’abuso di potere ci si vanta di avere infilato la violenza nelle proprie funzioni.
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https://left.it/2023/06/08/torture-nella-questura-di-verona-mele-marce-o-sistema/
8 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 469
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-469-9dee2f15-151f-4c8a-a40e-ba422574cc83.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : une zone de plus de 600 kilomètres carrés inondée après la destruction du barrage de Kakhovka
Le gouverneur de l’oblast de Kherson précise que que 32 % de la zone inondée se trouve sur la rive droite du fleuve Dniepr, contrôlée par les Ukrainiens, et que le reste (68 %) se trouve sur la rive gauche, occupée par les Russes.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/08/guerre-en-ukraine-en-direct-une-zone-de-plus-de-600-kilometres-carres-inondee-apres-la-destruction-du-barrage-de-kakhovka_6176672_3210.html
8 giugno. Le armi italiane utilizzate per la repressione in Egitto: una minaccia per i diritti umani
Clara Geraci – valigiablu.it
L’Egitto compra “Made in Italy per reprimere”. Non lascia spazio a interpretazioni il titolo scelto dai ricercatori dell’Iniziativa egiziana-italiana per i diritti umani e le libertà civili EgyptWide. L’associazione ha indagato il legame che corre tra il commercio delle nostre armi piccole e leggere e il deterioramento dei diritti e della sicurezza umana in Egitto.
Tra il 2013 e il 2021, rivela il rapporto presentato lo scorso 24 maggio alla Camera dei deputati, l’Italia ha incassato circa 19 milioni dalla vendita al Cairo di oltre 30mila revolver e pistole automatiche, più di 3.600 fucili, quasi 500 fucili d’assalto, più un numero imprecisato di carabine, mitragliatrici leggere e pesanti, fucili da caccia, tecnologia e software per uso militare, munizioni e componenti di ricambio. Per lo stesso periodo, ha autorizzato l’export di altre armi piccole e leggere per l’Egitto per un valore di oltre 62 milioni (al netto di munizioni e ricambi).
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https://www.valigiablu.it/armi-italiane-repressione-diritti-umani-egitto-rapporto/
8 giugno 2023. Picchetto d’onore per il trafficante di uomini, Palazzo Chigi ospita Imad Trabelsi: è “uno dei peggiori violatori di diritti umani”
Già schedato dalle Nazioni Unite come un capo del traffico di persone, è stato ricevuto in pompa magna a palazzo Chigi insieme al resto della delegazione del Governo di Unita’ nazionale (Gun) della Libia
Non c’è bisogno di andare a cercare i trafficanti per tutto il globo terracqueo. Ieri c’era Imad Trabelsi a Palazzo Chigi (all’agenzia Nova risulta tra i presenti). Di lui, attuale ministro dell’Interno libico, ricevuto con picchetto d’onore nella sede del nostro governo, Amnesty international dà questa definizione: «uno dei peggiori violatori di diritti umani e del diritto umanitario internazionale».
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https://www.unita.it/2023/06/08/picchetto-donore-per-il-trafficante-di-uomini-palazzo-chigi-ospita-imad-trabelsi-e-uno-dei-peggiori-violatori-di-diritti-umani/
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Crimini di guerra e contro l’umanità, la Corte penale dell’Aja a caccia dei trafficanti libici: Meloni gli stende tappeti rossi
Benito Fusco/Facebook
.. caro Vasco .. caro don Nicolò ..
«Caro Vasco, mi permetto di darti del “tu” perché, pur senza averti mai incontrato personalmente, ti sento quasi come uno di famiglia. Se puoi suggerisci ai giovani a non aver paura di una “vita spericolata” e ad “andare al massimo” nell’amore verso gli altri, gli esclusi, i fragili, verso tutti. Chi vuol “trovare un senso a questa vita” lo può trovare nel rendere felici gli altri».
Sono le parole che mons. Nicolò Anselmi, vescovo di Rimini, ha scritto a Vasco Rossi alla vigilia del suo tour che parte questa sera nella città romagnola (dopo le prove generali di ieri).
Parole che hanno toccato particolarmente il rocker di Zocca il quale ha deciso di prendere “carta e penna” e di rispondere al presule: «Io sono qui per portare un po’ di gioia, di carica, di solidarietà, i miei due concerti saranno “dedicatissimi” a questa terra che io amo, ci sono nato e so che si rialzerà».
8 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
8 giugno. “I giovani non hanno più voglia di lavorare”. Quella storia (falsa) che i giornali scrivono da più di 60 anni. Soluzioni? Sempre le stesse: “Rivedere i sussidi”
Charlotte Matteini – ilfattoquotidiano.it
I giovani non hanno più voglia di lavorare. E’ ormai una delle affermazioni che ciclicamente impatta sul dibattito pubblico. Non passa giorno che sui media non sia presente un imprenditore che punta il dito contro questi presunti giovani che non vogliono più fare i camerieri, i cuochi, gli operai, gli artigiani, i commessi, gli scaffalisti e chi più ne ha più ne metta. Una tesi smentita da un recente rapporto Eures che racconta come fra gli under 35 domini il lavoro precario nel 67% dei casi e con retribuzioni decisamente più basse della media, meno di mille euro al mese per circa il 40% del campione. Non solo: secondo lo studio del think tank britannico Resolution Foundation, se i figli della generazione X (1966 -1980) hanno raggiunto i 30 anni con un reddito più alto del 30% rispetto ai baby boomers (1946-1965), per le generazioni successive il trend è totalmente invertito. Gli under 35 sono più poveri dei predecessori in media in ogni Paese Europeo. E in Italia questo gap è decisamente più marcato che altrove.
FILT- CGIL Firenze/Facebook
Lorenzo Battisti
1 milione di persone hanno scioperato martedì per la 14a giornata contro la riforma delle pensioni. Dubito ve lo abbiano detto in Italia.Oggi il gruppo moderato Liot aveva presentato una articolo di legge per riportare l’età pensionabile a 62 anni. La presidente della Camera ha usato l’art 40 della Costituzione per impedire il voto. Ad oggi, dopo 14 giornate di sciopero nazionale, nessun eletto dal popolo ha potuto pronunciarsi sulla riforma che è di fatto entrata in vigore. Dopo 6 mesi il parlamento non ha ancora potuto votare su (e probabilmente contro) l’aumento dell’età pensionabile.
USB in piazza a Parigi con la CGT contro il governo Macron
Oggi una delegazione di USB ha partecipato, invitata dal sindacato CGT di Versailles e Yvelines, alla manifestazione di Parigi in occasione del 14mo sciopero generale indetto in Francia contro la riforma delle pensioni voluta dal governo Macron.
Un’altra grande manifestazione che è il segno di una lotta che non retrocede di fronte all’arroganza del governo contro l’attacco ai diritti dei lavoratori.
Da parte di USB non solo solidarietà ma un segno di vicinanza perché la lotta dei cugini francesi è la nostra lotta. Di fronte all’offensiva generalizzata su scala europea contro il lavoro, c’è bisogno di costruire un’organizzazione più forte, unita e organizzata a livello continentale.
8 giugno. La panchina arcobaleno accanto al quadrato rosso
Ivana Marrone – collettiva.it
“Questa panchina è il simbolo di un impegno quotidiano che la Cgil mette in atto, in tutte le forme con cui è possibile farlo: i contratti collettivi nazionali, la negoziazione nei luoghi di lavoro, la contrattazione territoriale”. Così Lara Ghiglione, segretaria confederale Cgil, commenta l’inaugurazione della panchina arcobaleno in Corso d’Italia.
“Un impegno – spiega – orientato a contrastare tutte le forme di discriminazione, che purtroppo le persone LGBT+ ancora vivono nella vita e sul lavoro. Questo è il nostro impegno quotidiano. L’abbiamo voluto richiamare attraverso un oggetto reale e concreto, una panchina che abbiamo posto davanti alla nostra sede nazionale, così da ricordarcelo ogni giorno”.
Sabato è il giorno del Roma Pride. “Uno degli appuntamenti che richiama l’attenzione sul tema dei diritti LGBT+: quest’anno assume un particolare significato dopo il ritiro del patrocinio della Regione Lazio, un errore grave dovuto alle pressioni delle associazioni anti-abortiste. Un gesto che lascia indietro i diritti di una parte dei cittadini e cittadine di questa regione. Assolutamente inaccettabile nel 2023, quando una parte dei cittadini chiede il riconoscimento dei diritti. Anche per questo saremo in piazza sabato”, ha concluso.
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/06/08/video/pride-lgbtq–cgil-panchina-arcobaleno-cgil-3133432/
8 giugno. Cosenza, sabato 10 giugno in piazza con la Cgil contro l’autonomia differenziata
Sono circa 60 le amministrazioni comunali, decine e decine le associazioni, nonché i partiti, i giornalisti e i personaggi pubblici che hanno aderito alla manifestazione indetta per sabato 10 giugno da Cgil Cosenza, Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno e Coordinamento Democrazia Costituzionale contro l’autonomia differenziata. Si tratta di una delle prima mobilitazioni sul tema nel Mezzogiorno.
Il 5 giugno nella sede della Cgil Cosenza si è svolta una conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa alla presenza del segretario generale provinciale, Massimiliano Ianni, del segretario generale Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno, Giuseppe Guido, del segretario generale Uil Cosenza, Paolo Cretella, del docente di Diritto Pubblico Unical, Walter Nocito, e di Teresa Principe, Coordinamento Democrazia Costituzionale. “Abbiamo raccolto – ha dichiarato Massimiliano Ianni – un mondo eterogeneo, anime diverse ma unite per dire no all’autonomia differenziata. Se il ddl Calderoli diventasse legge si tratterebbe di un vero e proprio suicidio sociale che metterebbe in discussione la Repubblica stessa. L’allarme è alto, tanto che questa manifestazione nata da Cosenza ha ormai carattere regionale, possiamo dire che il dieci giugno sfilerà in corteo la Calabria”
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/06/07/news/autonomia-differenziata-cosenza-manifestazione-cgil-3127009/
8 giugno. Emilia-Romagna, stesso lavoro stessi diritti. Gli accordi Flai Cgil
Negli ultimi mesi le strutture territoriali della Flai Cgil dell’Emilia-Romagna hanno concluso una serie di accordi in diverse realtà industriali della regione, avendo come riferimento il tema della ricomposizione sociale del lavoro – soprattutto sul versante degli appalti – e della riunificazione dei cicli produttivi.
“L’obiettivo perseguito e realizzato in questi accordi, che rilanciano e consolidano una strategia di più ampio respiro che ha una sua continuità nel tempo, è quello di garantire che a uguali prestazioni di lavoro corrispondano uguali diritti e uguali retribuzioni – sottolinea Valerio Bondi segretario generale Flai Cgil Emilia-Romagna -. Partendo dall’idea che vada applicato il medesimo contratto collettivo nazionale sia ai lavoratori dipendenti del committente sia ai lavoratori operanti nell’appalto”. Gli accordi hanno interessato complessivamente circa 600 lavoratori e lavoratrici.
Morti sul lavoro
7 giugno. Montiglio Monferrato (Asti), agricoltore muore schiacciato dal trattore
Bruno Cantamessa – ilmonferrato.it
Incidente mortale sul lavoro oggi, mercoledì, a Montiglio, in località Termine. La vittima è un agricoltore del paese, Silvio Costanzo Costamagna, 46 anni, coltivatore e apicoltore, residente in paese.
Stava lavorando un campo di sua proprietà quando, forse per una manovra sbagliata, il trattore che stava manovrando si è ribaltato, investendolo e intrappolandolo sotto.
A lanciare l’allarme alcuni residenti che abitano vicino all’appezzamento di terreno: hanno notato il mezzo agricolo ribaltato e hanno chiamato il 112. Da Torino è giunto un velivolo dell’Elisocorso ma il medico a bordo non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’agricoltore. Silvio Costamagna non era sposato: laureato si era appassionato all’agricoltura.
Sul luogo dell’incidente i Carabinieri e il personale dello Spresal.
https://www.ilmonferrato.it/articolo/UuEVZIm0nkO8wiMPVHtgNw/montiglio-agricoltore-muore-schiacciato-dal-trattore
Papa Francesco, conclusa l’operazione di 3 ore all’addome: “Nessuna complicazione”. Il chirurgo: “Sta bene e ha scherzato con me”
Francesco Antonio Grana – ilfattoquotidiano.it
Terminato l’intervento chirurgico all’addome a cui è stato sottoposto Papa Francesco al Policlinico Gemelli di Roma. “Si è svolto senza complicazioni ed ha avuto una durata di tre ore”, ha fatto sapere la Sala Stampa della Santa Sede. Bergoglio è già stato portato nell’appartamento riservato ai pontefici che si trova al decimo piano dell’ospedale. Al termine dell’udienza generale del mercoledì in piazza San Pietro, Francesco è stato ricoverato al Gemelli, dove, come ha confermato il Vaticano, è stato sottoposto in anestesia generale a un intervento chirurgico di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi. L’operazione sì è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che stava causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/06/07/papa-francesco-concluso-lintervento-chirurgico-alladdome-la-degenza-non-sara-breve/7186652/
7 giugno. Fondi e ricostruzione, lite Meloni-Salvini sul post-alluvione
Mario Di Vito – ilmanifesto.it (edizione dell’8 giugno)
L’annuncio della costituzione di un tavolo settimanale con gli enti locali presieduto dal ministro Nello Musumeci fa litigare la maggioranza e lascia perplessi i sindaci dei comuni emiliani colpiti dal maltempo, convocati ieri a Roma per fare il punto della situazione con il governo. Una sorpresa per tutti, e infatti quando la premier Meloni ha comunicato la cosa, Matteo Salvini, seduto alla sua destra, ha alzato un sopracciglio e ha commentato gelido: «Apprendiamo adesso che è stato deciso così…».
SEMBRA IL SECONDO round della maxi rissa di due mesi fa, quando il governo cambiò i vertici delle grandi aziende di Stato e Lega e Forza Italia dissero schiettamente che tutto era stato stabilito a Palazzo Chigi senza consultare nessuno. E così va anche la gestione del post alluvione: Meloni fa e disfa, gli altri stanno a guardare.
I MALUMORI della destra si notano anche al capitolo ricostruzione: la premier giura di essere al lavoro notte e dì e lancia una serie di proposte senza dubbio golose (indennizzi al 100% per famiglie e imprese, recupero dei comuni non inseriti nell’elenco delle zone colpite, piani vari ed eventuali) ma non dice dove ha intenzione di trovare i fondi per finanziarle.
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https://ilmanifesto.it/fondi-e-ricostruzione-lite-meloni-salvini-sul-post-alluvione
Decreto maltempo Emilia Romagna, il testo ufficiale e tutte le misure per le zone alluvionate
Tommaso Coluzzi – fanpage.it
Il testo del primo provvedimento di aiuti economici per le zone colpite dall’alluvione in Emilia Romagna è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Stop a versamenti e adempimenti fino al 31 agosto, poi bisognerà pagare entro il 20 novembre. C’è anche la cassa integrazione, un bonus per gli autonomi, fondi per la scuola e indennizzi per le aziende agricole.
Versamenti tributari sospesi fino al 31 agosto, poi ci sarà tempo fino al 20 novembre per saldare il conto. E ancora: cassa integrazione, bonus per gli autonomi, fondi per la scuola e indennizzi per le aziende agricole. Il testo del decreto di aiuti per le zone colpite dall’alluvione in Emilia Romagna, Toscana e Marche è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Il decreto avrebbe dovuto impegnare 2,2 miliardi di euro, secondo le promesse del governo Meloni, ma alla realtà dei fatti ci sono circa 500 milioni di euro in meno. La misure riguardano alcuni Comuni nelle province di Ferrara, Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini, Pesaro-Urbino e Firenze. L’elenco completo si trova nell’allegato 1 inserito in Gazzetta ufficiale.
7 giugno. Le spine del Pnrr non finiscono mai. L’Ocse: «È in ritardo»
Roberto Ciccarelli – ilmanifesto.it (edizione dell’8 giugno)
Il ritardo dell’impiego dei fondi stanziati dal «Piano nazionale di ripresa e resilienza» (Pnrr) continua ad essere la spina nel fianco del governo Meloni. Lo ha confermato ieri l’Economic Outlook dell’Ocse. secondo il quale la «crescita modesta», e per di più in calo, del prodotto interno lordo (1,2% quest’anno, 1% il prossimo), nonostante il recente calo dei prezzi dell’energia e il previsto ma non scontato rafforzamento della spesa dei fondi stanziati a livello europeo.
L’ANDAMENTO della crescita, prodotta anche dal lungo rimbalzo del Pil crollato a meno 8,9% nel primo anno della pandemia (2020), potrebbe subire tuttavia alcune ripercussioni negative causate dal mancato pieno impiego di fondi europei. Verrebbe cioè meno la «leva» necessaria per rilanciare gli investimenti anche privati e per abbassare gli interessi sull’alto debito di cui i custodi del vangelo neoliberale di Parigi raccomandano la diminuzione.
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7 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 468
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/diga-di-kakhovka-e-una-catastrofe-scambio-di-accuse-tra-kiev-e-mosca-lonu-conseguenze-enormi-fc345f97-13fa-4ecc-8cae-c1c2ea795313.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : près de 5 900 personnes évacuées des zones inondées
L’évacuation se poursuit dans la région de Kherson. Trente localités étaient inondées, dont dix dans la zone sous contrôle des forces russes.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/07/guerre-en-ukraine-en-direct-pres-de-5-900-personnes-evacuees-des-zones-inondees_6176507_3210.html
7 giugno. La diga, le centrali nucleari e l’incubo Cernobyl
Il fiume Dnipro è senza argine e la sua acqua invade territori a sud del suo corso e prosciuga altri impianti nucleari a nord. Kiev accusa Mosca, Mosca accusa Kiev e chiede una riunione d’emergenza del consiglio di sicurezza Onu. Nella tragedia umanitaria della guerra in Ucraina il disastro ambientale non mancava, ma questo della diga di Khakovka rischia di superare tutti, assieme agli stessi confini ucraini, con le centrali nucleari a rischio di carenza d’acqua a raffreddare i ‘noccioli atomici provocando un bis della catastrofe Cernobyl e una nube radioattiva sull’Europa.
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https://www.remocontro.it/2023/06/07/la-diga-le-centrali-nucleari-e-lincubo-cernobyl/
7 giugno. Arabia saudita e Stati Uniti fine di un antico amore petrolifero
Sorrisi e strette di mano tra Blinken e Mbs ma resta ampia la distanza tra Usa e Arabia saudita, mentre cresce e dà frutti il capolavoro diplomatico cinese della pace tra le due frazioni religiose dell’Islam sunnita e quelli sciita: tra mondo arabo e Iran.
E il portavoce del ministero degli Esteri dell’Iran Nasser Kanani annuncia la riapertura dell’ambasciata a Riyad, del consolato a Gedda e dell’ufficio di rappresentanza nell’Organizzazione per la cooperazione islamica
7 giugno. Oltre 100 milioni di americani nella morsa del fumo e della cenere degli incendi canadesi. New York è città più inquinata del mondo
Sono 110 milioni gli americani nella morsa del fumo e della cenere degli incendi in Canada e alle prese con allerta di vario tipo sulla qualità dell’aria, peggiorata molto nelle ultime ore. Gli stati interessati sono quelli del nord est degli Stati Uniti. Si fa sempre più problematica la situazione a New York, investita dal fumo e dalle ceneri che provengono dai giganteschi incendi che bruciano da settimane nella parte orientale dal Canada, a nord della metropoli statunitense. La qualità dell’aria continua a deteriorarsi ed è ora tra le peggiori al mondo. Le scuole hanno deciso di cancellare le attività all’aperto. Il sindaco della Grande Mela, Eric Adams, invita i residenti a limitare il tempo trascorso all’aperto per evitare il fumo nocivo. Lo zoo di New York ha chiuso in anticipo in seguito ai timori per la sicurezza dei visitatori, dello staff e degli animali.
Luca Billi/Facebook
Dal vociare dei ragazzini sotto la mia finestra – la strada dove abitiamo è solitamente più tranquilla – ho scoperto che oggi è l’ultimo giorno di scuola, almeno qui in Emilia-Romagna. Come sapete, io vengo dal Novecento, da un tempo in cui la scuola cominciava e finiva lo stesso giorno in tutta Italia. E non riesco ad abituarmi a questo federalismo scolastico.
E immagino che non ci siano neppure più le pagelle, forse sostituite da quelle elettroniche, ma, dal momento che non ho né figli né nipoti, non so cosa succeda oggi nelle scuole italiane.
Però noi che abbiamo cominciato la prima elementare il 1 ottobre 1976, oltre a essere gli ultimi a poter essere chiamati davvero “remigini”, possiamo anche dire di avere avuto l’ultima pagella con i voti, sostituita l’anno successivo dai giudizi, che però tutti, comprese mamme e maestre, “traducevano” nei più familiari voti.
Non so quanto quelle pagelle, con i loro numeri così rotondi, fossero capaci di raccontare cosa poi saremmo diventati. Conosco ragazzi che avevano una “brutta” pagella e che oggi sono ottimi padri e viceversa altri che l’avevano “bella” da cui preferiscono tenermi alla larga.
Per fortuna il mondo è un po’ più complesso dei nostri numeri.
https://www.facebook.com/luca.billi.70/posts/pfbid0ERcZqCccBd7oWRXhcKL5zjMmAt2hSC5ucDrFzXdmmH45PgiwXdi3nAvVkE3tjgNYl
7 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
7 giugno. Processo Eternit bis, Schmidheiny condannato a 12 anni per omicidio colposo: quasi 100 milioni di risarcimento per le parti civili
La Corte d’assise di Novara ha condannato Stephan Schmidheiny a 12 anni per omicidio colposo nell’ambito del processo Eternit bis. La procura aveva chiesto l’ergastolo per l’imprenditore svizzero che era chiamato a rispondere di omicidio con dolo eventuale per la morte di 392 persone. Tutti decessi legati, secondo l’accusa, al materiale lavorato nello stabilimento locale della multinazionale elvetica. Per l’imprenditore svizzero la corte d’assise di Novara ha deciso anche l’interazione per 5 anni dai pubblici uffici e fissato una provvisionale di circa 100 milioni di euro per le parti civili, di cui le cifre più cospicue sono per il comune di Casale Monferrrato, 50 milioni di euro e per la presidenza del Consiglio dei ministri, 30 milioni. Provvisionali disposte anche per i parenti delle vittime: da 20mila e fino a 300mila euro in alcuni casi. Tra le parti civili anche associazioni e sindacati.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/06/07/processo-eternit-bis-la-sentenza-stephan-schmidheiny-condannato-a-12-anni-per-omicidio-colposo/7186702/
7 giugno. La crisi culturale della scuola italiana
Stefania Tirini – terzogiornale.it
Scriveva Albert Einstein nel 1934: “Non pretendiamo che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi può essere una grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie”. Quello che stiamo vivendo è un momento particolare della storia: l’essere umano si trova di fronte a situazioni e problemi che non è in grado di gestire completamente; i cambiamenti non solo sono tanti e di ampio rilievo, ma si susseguono anche a un ritmo frenetico, accavallandosi spesso gli uni agli altri. Quella di oggi è una società che, come dice Edgar Morin, sembra viaggiare spinta da un quadrimotore spaziale (scienza, tecnica, industria, profitto) fuori controllo, che trascina impetuosamente il mondo in un divenire cieco.
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https://www.terzogiornale.it/2023/06/07/la-crisi-culturale-della-scuola-italiana/
«Piano Scuola 4.0»: piovono soldi nelle tasche del capitalismo digitale
Luciana Cimino – ilmanifesto.it (edizione dell’8 giugno)
Salvo proroghe dell’ultimo minuto si avvicina il 30 giugno quando è prevista la scadenza della presentazione, da parte dei dirigenti scolastici, dei progetti del «piano Scuola 4.0» previsto dal «Piano nazionale di ripresa e resilienza» (Pnrr). Il piano è contestato, nella forma e nel merito, da diversi consigli di istituto (come quello del Liceo capitolino Pilo Albertelli, il Manifesto del 24 maggio https://ilmanifesto.it/liceo-rifiuta-i-fondi-pnrr-cosi-si-snatura-la-scuola) anche perché impegna i dirigenti e le amministrazioni scolastiche in un lavoro incessante per rispettare i tempi di consegna.
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https://ilmanifesto.it/piano-scuola-4-0-piovono-soldi-nelle-tasche-del-capitalismo-digitale
7 giugno. Jabil ritira gli esuberi, ma futuro è incerto
Quale futuro si prospetta per la Jabil di Marcianise (Caserta)? Se lo chiedono un po’ tutti, dopo la decisione della multinazionale americana dell’elettronica (che realizza colonnine per la ricarica di batterie elettriche per conto dell’Enel), annunciata il 30 maggio, di ritirare le procedure di licenziamento avviate nei mesi scorsi per 190 lavoratori dell’impianto casertano.
I vertici aziendali, durante l’incontro on line con ministero delle Imprese, Regione Campania e sindacati, hanno spiegato che si andrà avanti, alla scadenza della cassa integrazione, con un altro ammortizzatore sociale, come i contratti di solidarietà, che dovrebbero durare anch’essi 12 mesi, fino al 30 giugno 2024.
7 giugno. Marche, incontro sindacati commissario Castelli su busta paga pesante e ricostruzione
Busta paga pesante, rilancio della ricostruzione, sicurezza nei cantieri, lavoro e servizi nel territorio, fondi per le comunità energetiche rinnovabili, futuro utilizzo delle Sae, tempi definiti e stop alle proroghe infinite. Sono questi alcuni dei temi che Cgil, Cisl e Uil Marche hanno trattato con il Commissario alla Ricostruzione post-sisma, Guido Castelli, nel corso di un incontro che si è svolto il 5 giugno presso la sede Usr di Piediripa. Temi importanti e grande attenzione alle questioni esposte, in un lungo faccia a faccia al termine del quale il commissario Castelli ha assicurato impegno anche in funzione d’interfaccia con il Governo per le tematiche non di sua diretta competenza.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/06/07/news/marche-post-sisma_ricostruzione-3129304/
Incidente sul lavoro Altavilla Irpina: operaio morto sul colpo
La dinamica dell’incidente è ancora in fase di valutazione. I Carabinieri stanno infatti cercando il maggior numero di elementi per avere una versione verosimile della vicenda.
Da una prima ricostruzione, pare che nel cantiere gli operai fossero intenti a smontare una struttura in metallo. Una trave di acciaio sarebbe caduta in queste fasi e avrebbe colpito in pieno il 32enne. Il suo corpo è rimasto schiacciato dal pesante elemento in metallo. I traumi provocati sono risultati purtroppo fatali sul colpo.
La morte sul lavoro avvenuta oggi a Altavilla Irpinia segue la tragedia di qualche giorno fa in provincia di Caserta. Un operaio edile di 62 anni aveva perso la vita precipitando dall’impalcatura di un cantiere a Casal di Principe. L’uomo, forse vittima di un malore, ha perso l’equilibrio mentre transitava sul ponteggio cadendo nel vuoto. Anche in quel caso i soccorsi seppur tempestivi non avevano potuto nulla nel salvare la vita al lavoratore.
Operaio travolto e ucciso da un’auto. Aveva 23 anni, stava tagliando l’erba a bordo strada
Si chiamava Gabriel Aurelian Petrescu l’operaio di 23 anni morto questa mattina dopo essere stato investito da un’auto mentre era a lavoro sulla provinciale 231 all’altezza di Terlizzi, nel Barese. La vittima, che ha origini rumene, tagliava l’erba dal bordo strada quando è stata travolta da una utilitaria guidata da una 45enne originaria di Andria, che viaggiava in direzione Bari. La Procura di Trani disporrà l’autopsia.
6 giugno. MORTI SUL LAVORO: PRIMO QUADRIMESTRE 2023 ANCORA NEFASTO
Pubblicati da INAIL i dati degli infortuni sul lavoro del primo quadrimestre 2023: sono 264 le vittime rilevate da gennaio ad aprile, di cui 207 in occasione di lavoro e 57 quelli in itinere, con una media di oltre 66 decessi al mese e più di 15 alla settimana.
Rispetto allo stesso periodo del 2022, le vittime sono quindi 3 in più.
Situazione per Regione
Il primo quadrimestre 2023 vede in zona rossa, e quindi con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 9 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori), le seguenti regioni: Umbria, Valle D’Aosta, Abruzzo e Marche. In zona arancione: Veneto, Piemonte, Liguria, Lombardia e Sicilia. In zona gialla: Campania, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Lazio e Toscana. In zona bianca: Calabria, Basilicata e Molise.
In numeri assoluti, la Lombardia è ancora in vetta con 42 vittime in occasione di lavoro. Seguono: Veneto (23), Piemonte (18), Emilia-Romagna (17), Lazio (16), Campania (14), Sicilia (12), Toscana (11), Puglia (10), Marche e Abruzzo (8), Umbria (7), Liguria (6), Sardegna, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige (4), Calabria (2) e Valle d’Aosta (1).
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https://www.vegaengineering.com/news/infortuni-mortali-primo-quadrimestre-2023/
Per visionare le statistiche degli infortuni mortali sul lavoro aggiornate al 30/04/2023 a cura dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering: CLICCA QUI!
6 giugno. Corte dei conti, la tracotanza del governo
Stefania Limiti – terzogiornale.it
Dopo il misfatto, di cui ora vi diremo, va segnalato l’intervento in difesa del governo del noto esperto Sabino Cassese, ridicolo ormai nel suo ruolo di controcanto del potere: “L’Italia” – ha detto – “ha bisogno di una riforma dei controlli: se ne fanno troppi, sono inefficaci, producono solo reazioni di inerzia e autodifesa dell’amministrazione”, e “servono frequentemente solo a soddisfare il desiderio dei controllori di aumentare la propria sfera di influenza”. Ipse dixit, benedicendo il misfatto. Vediamo cosa è accaduto.
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https://www.terzogiornale.it/2023/06/06/corte-dei-conti-la-tracotanza-del-governo/
6 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 467
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/kiev-a-bakhmut-avanziamo-zuppi-in-ucraina-per-ascoltare-2e304f12-3fa3-49d5-9fd0-2f40e0a25e26.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : la destruction du barrage de Kakhovka n’affecte pas les plans de contre-offensive de Kiev, estime Volodymyr Zelensky
Le président ukrainien n’a pas changé les plans de la contre-offensive préparée depuis des mois. « L’état de préparation [des troupes] est maximal », a-t-il ajouté.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/06/guerre-en-ukraine-en-direct-la-destruction-du-barrage-de-kakhovka-nouvelle-consequence-de-l-invasion-russe-selon-l-onu_6176339_3210.html
6 giugno. Spie, sabotatori, 007 di Kiev: l’armata fantasma contro Mosca
Omicidi eccellenti, i droni su Mosca, i sabotaggi di linee elettriche e di rifornimento. Con queste azioni spesso poco note o nascoste, il conflitto arrivato anche in territorio russo. Sino ad oggi senza paternità ufficiali. Gli indizi non sono una prova, ma è stata la stessa Cnn ad attribuire a mano le ultime azioni in Russia. Come ormai diventa verità condivisa e accettata che l’attentato al gasdotto tedesco Nord Stream sia ‘Mano ucraina, mente polacca’.
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https://www.remocontro.it/2023/06/06/spie-sabotatori-007-di-kiev-larmata-fantasma-contro-mosca/
Adriano Sofri/Facebook
Lampedusa, Sciascia e l’adorabile Stendhal
Ho letto “Un matrimonio epistolare”, il carteggio fra Giuseppe Tomasi di Lampedusa e sua moglie Alessandra Wolff von Stomersee, Licy, curato e raccontato da Caterina Cardona. Uscito nel 1987 da Sellerio nella collana “Prisma” è ora ripubblicato, aggiornato, nella “Memoria”. Sono estasiato da alcune pagine, come quella del 1937 in cui Licy, da Riga, racconta la visita notturna di un tipo, “viso lungo a lama di coltello, una bocca umida e rossa, il tutto sotteso da uno sguardo sfuggente degli occhi freddi senza lenti… Lui è l’amico intimo e il discepolo di Dzeržinskij !!! … Era come leggere la Pravda… Lui trova ammirevole ‘di votare milioni di persone alla morte per arrivare a cambiare la psicologia del popolo’ … Mi ha anche raccontato una quantità di casi di avvelenamento del bestiame ed infiniti altri crimini…”. (L’idolo del cupo visitatore notturno, l’efferato fondatore della Čeka, era comunque morto undici anni prima).
https://www.facebook.com/adriano.sofri.9/posts/pfbid08pPPGtesLe4mBD1SD81mTagJQhc239Hwkg2yjKQvBaZ7UNs9FYq5vZnLZBpHiFQ2l
6 giugno. Città da riprogettare. Roma, il caso di Porta Maggiore
Paolo Andruccioli – terzogiornale.it
Porta Maggiore è una delle porte di Roma, inserita nelle Mura aureliane. Sita nell’odierno quartiere dell’Esquilino, durante l’antichità veniva chiamata ad Spem Veterem, cioè “alla Speranza Vecchia”, per la presenza di un tempio dedicato a quella divinità nel 477 (a.C.). Porta Maggiore è sempre stata strategica per la città, perché era il punto in cui convergevano otto degli undici acquedotti che alimentavano Roma. L’antica monumentalizzazione dell’Acquedotto Claudio, nel punto dove questo scavalcava la via Labicana e la via Prenestina, divenne con la modernità una piazza chiassosa e caotica, con un passaggio quotidiano continuo di auto private, autobus, pullman e tram.
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https://www.terzogiornale.it/2023/06/06/citta-da-riprogettare-roma-il-caso-di-porta-maggiore/
6 giugno. Ravenna, in classe col figlio di 10 mesi: “Così Sofia può dare la maturità”
Poteva essere l’ennesima storia di abbandono scolastico tutta al femminile, invece quella di Sofia, la studentessa al quinto anno del liceo artistico Nervi Severini e di suo figlio, Edoardo, nato ad ottobre 2022, è un esempio di civiltà e di buona scuola. A raccontarla è il preside Gianluca Dradi che ha deciso di allestire una piccola aula a nursery e di permettere a Sofia, che vive a una trentina di km da Ravenna, di portare il piccolo Edoardo con sé a scuola. «Nell’ultimo mese di gravidanza avevamo predisposto un sistema di didattica online solo per lei. Ma dopo il parto, gli impegni di mamma hanno prevalso e non potendo lasciare il bambino a nessuno aveva deciso di abbandonare». Un’eventualità e una sconfitta da scongiurare per il dirigente scolastico e per il corpo docenti. Da lì l’idea di allestire uno spazio per l’allattamento. Con il coinvolgimento dell’associazione onlus Terzo mondo e il progetto “Una carrozzina per due” in breve sono arrivati un lettino e dei giocattoli e gli studenti e compagni di scuola di Sofia si sono preoccupati di rendere lo spazio più accogliente con decorazioni e arredi. «Tutte le scuole – assicura Dradi – sono impegnate a ricercare soluzioni organizzative flessibili per favorire il successo scolastico, l’inclusione sociale ed evitare l’abbandono scolastico. In questa ricerca occorre correre qualche rischio, non tutto è contemplato, e io ho deciso di correrlo. In questo caso l’importanza dell’obiettivo è superiore al rischio. Tutte le studentesse e gli studenti della classe si trasformano in tate durante la ricreazione. Quando arriva in classe Edoardo è molto buono e la mamma lo tiene in aula per passare nella nursery quando deve essere cambiato o quando lei deve essere interrogata. È bello che la risposta sia arrivata dal concorso di più soggetti. L’associazione onlus, la scuola, i compagni di classe hanno determinato la soluzione, consentendo a Sofia di frequentare e di poter sostenere a breve l’esame di maturità». Dopo le carriere alias per la tutela degli studenti in transizione e l’introduzione del congedo mestruale, primo istituto in Italia, il liceo artistico prosegue nelle iniziative volte all’inclusione e al contrasto dell’abbandono scolastico. «Il problema rimane e per quanto ci si sforzi di adottare soluzioni per creare un clima accogliente, c’è chi abbandona o non si impegna. Un proverbio inglese dice: possiamo portare il cavallo all’acqua ma non obbligarlo a bere. In questo caso Sofia ha dimostrato massimo impegno».
https://www.corriereromagna.it/archivio/ravenna-in-classe-col-figlio-di-10-mesi-cosi-sofia-puo-dare-la-maturita-DDCR490267?fbclid=IwAR2BN8m6uW0vT_MoGlczvA-jIaDuLymYSpvaSCqAeVc7-hlxbDDUJ2EyCUg
6 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
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6 giugno. Autonomia differenziata, un progetto da FERMARE
Cgil Veneto, Cgil Lombardia e Cgil Emilia-Romagna hanno organizzato, per martedì 6 giugno, a partire dalle ore 14, presso l’Auditorium Verdi del Centro Congressi Fiera di Verona, l’iniziativa: Autonomia differenziata, un progetto da FERMARE. Delegate e delegati, pensionate e pensionati, studentesse e studenti si confronteranno sui rischi che il Disegno di Legge Calderoli, se approvato dal Parlamento, rappresenterà per le loro condizioni di vita e di lavoro.
6 giugno. Sciopero Tlc, la voce dei lavoratori: «Tagli inaccettabili»
Davide Colella – collettiva.it
Grande riuscita dello sciopero dei lavoratori e lavoratrici delle telecomunicazioni, con punte dell’80% in tutta Italia. Da piazza Santi Apostoli a Roma, dove hanno manifestato, abbiamo raccolto le loro voci in un video.
“L’immagine del disastro: aziende che trascorrono le giornate a ridurre i perimetri occupazionali e a far scempio di diritti e salari”. Riccardo Saccone, segretario nazionale Slc Cgil, riassume così lo scenario odierno delle telecomunicazioni in Italia, in occasione del primo sciopero nazionale dell’intero settore, dunque trasversale ai comparti rete, telco e customer. Migliaia di lavoratrici e lavoratori di tutta la penisola sono scesi in piazza nella capitale, con lo slogan “Riprendiamoci il futuro”. Perché “se questo settore riguadagna il futuro, a farlo al contempo è l’intero Paese”, precisa Saccone dal palco.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/06/06/video/sciopero-tlc-roma-santi-apostoli-video-3126239/
Cobas: Sciopero del 6 giugno e crisi del settore TLC
Gli anni recenti hanno reso evidente a tutti, cittadini e istituzioni, che il settore delle TLC è un polo strategico nell’economia, ma che le infrastrutture sono arretrate e la loro capillarità insufficiente, tanto da non consentire la adeguata e necessaria digitalizzazione del Paese. Scelte industriali non votate allo sviluppo e alla crescita, ma dirette prioritariamente a salvaguardare logiche azionarie attraverso il contenimento dei costi sia del lavoro sia delle infrastrutture hanno determinato il risultato di avere un settore in crisi con forti rischi di tenuta occupazionale.
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http://www.cobastlc.org/sciopero-del-6-giugno-e-crisi-del-settore-tlc/
6 giugno. Territori a disoccupazione zero
Andrea Ciarini e Enrico Pugliese – ilmanifesto.it
Di recente diversi paesi europei hanno lanciato programmi per la creazione diretta di nuova occupazione. L’obiettivo è duplice: da un lato favorire la messa in atto di investimenti pubblici per sostenere la domanda di lavoro territoriale; dall’altro favorire la partecipazione degli attori sociali nell’individuazione dei bisogni e delle iniziative da sostenere per creare lavoro.
Programmi di questo tipo si stanno diffondendo in Austria, in Francia, in Belgio e di recente anche in Italia con la sperimentazione «Territori a disoccupazione zero» promossa dal Comune di Roma nell’ambito dei Fondi Pnrr destinati alla rigenerazione urbana dei quartieri Tor Bella Monaca e Corviale.
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https://ilmanifesto.it/territori-a-disoccupazione-zero
6 giugno. Henkel non cede, esuberi confermati
La multinazionale non torna indietro. Lunedì 29 maggio, nel secondo incontro con i sindacati, la Henkel ha ribadito la decisione: 18 licenziamenti (su 165 dipendenti) nello stabilimento di Ferentino (Frosinone). La scelta era stata annunciata all’inizio del mese, ribadita appunto nel nuovo vertice che si è tenuto presso la sede di Unindustria.
Le motivazioni dei licenziamenti, secondo la Henkel, sono da rintracciare nella diminuzione dei volumi di vendita, nel costo eccessivo delle materie prime necessarie alla produzione e nell’incertezza riguardo l’eventuale ripresa del mercato e dei consumi. Un nuovo incontro tra azienda e sindacati, sempre presso la sede di Unindustria Frosinone, è previsto per il 21 giugno.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/06/06/news/henkel-frosinone-licenziamenti-3124343/
6giugno. MAI PIÙ SCHIAVI, LA LOTTA DEI LAVORATORI IN APPALTO DI MONDO CONVENIENZA
Erika Di Michele – perunaltracittà.org
“Mai più schiavi”: questo è il coro che intonano i lavoratori in sciopero e i solidali di fronte al magazzino di Mondo Convenienza di Campi Bisenzio mentre Polizia e Carabinieri intervengono con la forza per sgomberare il presidio. È il sesto giorno di sciopero e blocco dei camion, i camion che ogni giorno partono carichi di mobili ed elettrodomestici per essere trasportati e montati nelle abitazioni dei clienti.
È anche il quinto tentativo di sgombero, ma i lavoratori sono determinati a continuare. Anche perché era tutto previsto. È uno schema che, come il sindacalista S.i. Cobas Luca Toscano diceva ai lavoratori durante l’assemblea della sera precedente, si ripete in ogni stabilimento in cui si arrivi ad uno sciopero. Altrettanto prevedibili anche le prossime tappe: “minacceranno di chiudere il magazzino e attraverso la paura di perdere il posto di lavoro proveranno a mettere gli altri operai contro di voi.” Gli operai annuiscono, “Giusto!” dicono, e aggiungono che questo vale soprattutto per i lavoratori Rumeni e Moldavi, connazionali dei dirigenti del magazzino, che sono arrivati in Italia e hanno ottenuto il posto proprio grazie alle relazioni e al rapporto diretto con i caporali, ottenendo anche talvolta condizioni leggermente migliori di quelle dei colleghi Pakistani, che sono la maggioranza dei lavoratori in sciopero. Legami personali, segnati, sembra, da un senso del dovere da una parte, ma anche e soprattutto dal ricatto, e dalle offerte economiche con cui i padroni “comprano” o tentano di comprare queste contro-manifestazioni. Ed infatti, se è vero che durante l’orario lavorativo si è assistito alla chiassosa manifestazione dei “Vogliamo Lavorare”, con in prima fila i dirigenti insieme ad alcuni lavoratori non scioperanti, è anche vero che, più distanti, sempre al di là del cancello, altri lavoratori si mostrano molto meno arroganti, più silenziosi. Alcuni, di nascosto, ci passano della frutta secca attraverso le sbarre. Altri, fuori dall’orario di lavoro, vengono al presidio a dirci che la lotta è giusta, ma che non hanno il coraggio di unirsi perché temono di perdere i mezzi di sostentamento per la loro famiglia. Le loro mogli passano a portarci cibo e dolcetti, scusandosi di non essere abbastanza coraggiosi.
Marx 21 Bologna
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Questo week-end torna la festa di Marx21 in Via del Pratello 53, c/o Centro Sociale della Pace.
La Festa è un’occasione per stare insieme e discutere dei principali temi che riguardano il nostro tempo. Il tutto in una cornice fatta di musica, buona cucina, libri e workshop.
Alla presentazione dei libri saranno presenti gli autori e si parlerà, tra le altre cose, di: #Cina, #taiwan, #religione, #GuerraUcraina.
Ai workshop si affronteranno i principali temi del dibattito internazionale a partire dalla guerra #ucraina.
5 giugno. Alluvione, i soldi per gli aiuti? Il governo taglia il fondo di integrazione salariale e il reddito. E si rimangia lo sconto sugli extraprofitti
Il decreto Alluvioni era stato annunciato urbi et orbi lo scorso 23 maggio, quando dopo il Consiglio dei ministri la premier Giorgia Meloni aveva dichiarato: “Questo primo provvedimento prevede uno stanziamento di oltre 2 miliardi di euro per le zone colpite”. Per più di una settimana, però, quel decreto con gli interventi ritenuti urgenti per aiutare le zone dell’Emilia-Romagna sommerse dall’acqua è sparito dai radar, con gli aiuti rimasti bloccati. Il motivo? Il governo doveva trovare le coperture: in altre parole, non aveva ancora recuperato i soldi necessari. Il decreto è stato risistemato a Palazzo Chigi ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo qualche giorno fa, il primo giugno: così si è scoperto che per aiutare le zone alluvionate il governo ha dovuto rimangiarsi il regalo alle aziende energetiche sugli extraprofitti, ma anche tagliare il fondo di integrazione salariale e i soldi stanziati per il reddito di cittadinanza.
5 giugno. Ragionando sull’ennesima batosta elettorale: Catania, ad esempio
Si potrebbe partire da diversi punti per cercare di capire il senso questa ulteriore batosta della sinistra in Italia e a Catania in particolare. Incidono su di essa diversi fattori: l’arretramento complessivo della sinistra in Europa, la crisi dello Stato e delle politiche sociali, la disaffezione di gran parte degli elettori che preferisce disertare le urne, l’affermazione e il vento in poppa attualmente goduto della destra guidata dalla Meloni e così via (https://volerelaluna.it/commenti/2023/05/31/questa-destra-di-guerra/). Senza dubbio tutti questi eventi, e altri che potrebbero essere menzionati, hanno un’incidenza diretta, anche se difficilmente quantificabile, sulla sconfitta della sinistra. Ma, in quanto eventi generali e scarsamente governabili dal punto di vista della politica locale, sarebbe metodologicamente errato assumerli a giustificazione di quanto avvenuto nelle città; in particolare a Catania, che esce da una legislatura disastrosa di governo della destra (sindacatura Pogliese, finita in commissariamento, per non elencare le condizioni pietose in cui è ridotta la città) ma riconferma la stessa compagine politica eleggendo un sindaco di FdI, già assessore nella Giunta precedente, e non particolarmente distintosi per la sua attività amministrativa. Si potrebbe amaramente commentare che l’esperienza in politica nulla insegna; ma sarebbe troppo poco.
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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/06/05/ragionando-sullennesima-batosta-elettorale-catania-ad-esempio/
5 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 466
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/al-via-la-controffensiva-di-kiev-mosca-in-corso-attacco-ucraino-su-vasta-scala-267a2890-e969-4a1e-8ecd-f03ea0a54268.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : Kiev confirme mener des « actions offensives » dans certains secteurs et revendique des « succès » près de Bakhmout
L’Institute for the Sudy of War (ISW) a observé une activité de combat accrue dans différents secteurs de la ligne de front et estime que les forces ukrainiennes réalisent des gains territoriaux dans le secteur de Bakhmout malgré les affirmations russes.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/05/guerre-en-ukraine-en-direct-kiev-confirme-mener-des-actions-offensives-et-revendique-des-succes-pres-de-bakhmout_6176192_3210.html
5 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
5 giugno. Insieme per la Costituzione
Due grandi manifestazioni nazionali a Roma: il 24 giugno in difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per la difesa e il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale; il 30 settembre per il lavoro, contro la precarietà, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare.
Per sottoscrivere e aderire all’appello: [email protected]
5 giugno. Sanità: Cgil, impressionante spregiudicatezza del ministro Schillaci
“Le dichiarazioni del ministro della Salute non rappresentano certo le premesse necessarie ad affrontare i reali problemi di cittadini e operatori su temi così importanti e delicati come la salute e la sanità. Osservare che si preferisce la propaganda alla serietà dell’analisi crea un pregiudizio sull’apertura del governo ad un confronto. Spero di essere smentita ma la testa sotto la sabbia del ministro sembra ormai una prassi”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/06/05/news/sanita_-cgil-ministro-schillaci-3120716/
5 giugno. Milano, Pio Albergo Trivulzio, ferie tagliate ai medici per sopperire carenza personale
Prima la serie straordinaria di provvedimenti disciplinari contro il personale medico, con numeri senza eguali in tutta la Lombarda, poi le dimissioni in massa con quasi un terzo dei medici in servizio nel 2019 che oggi ha lasciato il Pio Albergo Trivulzio, a un ritmo impossibile da compensare con le nuove assunzioni. Per affrontare la conseguente carenza di personale medico, oggi l’Amministrazione comunica ai dirigenti della struttura che il personale medico non potrà usufruire delle ferie previste dal contratto.
5 giugno. San Marino: Precarietà di frontiera
Ivana Marrone e Patrizia Pallara – collettiva.it
Davide Siliquini fa parte di quel piccolo paese di oltre 7 mila persone che ogni giorno si sposta da Rimini, Pesaro Ubino, Modena e va a San Marino a lavorare, una schiera di frontalieri che varca i confini dello Stato per portare a casa uno stipendio.
Lui fa l’operaio in un mobilificio ed è delegato Nidil Cgil. Ha preso come una buona notizia l’approvazione all’unanimità al Senato della ratifica dell’Accordo tra Italia e Svizzera sui transfrontalieri, in cui è prevista una norma sul trattamento fiscale che aumenta la franchigia a 10 mila euro anche per i redditi di chi va a lavorare a San Marino.
“Ma in fatto di diritti e tutele ancora non ci siamo – spiega Davide -. Lo Statuto dei lavoratori per esempio a noi non si applica, e neppure tante altre norme che come italiani ci garantirebbero di più, come la legge 104. In definitiva la nostra è una precarietà di frontiera”.
5 giugno. Roma: Disuguaglianze e conflitto, oggi la presentazione
Oggi presentazione del volume “Disuguaglianze e conflitto, un anno dopo”, di Fulvio Lorefice e Fabrizio Barca. L’appuntamento è alle ore 17 presso la sala “Soldini” della Filt Cgil Roma e Lazio (in piazza Vittorio Emanuele II 113).
Intervengono Fabrizio Barca (co-coordinatore del Forum disuguaglianze diversità), Fulvio Lorefice (analista politico), Giuseppe Conte (presidente del Movimento 5 stelle) e Michele De Palma (segretario generale Fiom Cgil). Modera Giusi Sansone (giornalista Rai).
4 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 465
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-465-cd80215b-5a55-453b-8d41-3866286cb59a.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : la Russie dit avoir mené des frappes nocturnes contre des « aérodromes » militaires ukrainiens
Selon les autorités ukrainiennes, des attaques aériennes ont frappé ces dernières 24 heures le centre de l’Ukraine, l’une tuant samedi soir une fillette de 2 ans et blessant vingt-deux personnes à Dnipro et l’autre touchant dimanche un aérodrome.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/04/guerre-en-ukraine-en-direct-la-russie-dit-avoir-mene-des-frappes-nocturnes-contre-des-aerodromes-militaires-ukrainiens_6176095_3210.html
4 giugno. Life Support: assegnato il porto di Marina di Carrara a 70 ore di navigazione
La nave Life Support di EMERGENCY sbarcherà lunedì 5 giugno alle ore 9.50 presso la banchina Taliercio del porto di Marina di Carrara le 29 persone soccorse in acque internazionali, nell’area di ricerca e soccorso libica. Tra loro, ci sono 3 donne e un bambino di 2 anni.
“Il padre di mio figlio ora è in Libia – racconta la donna di 22 anni proveniente dall’Eritrea e soccorsa assieme al figlio di 2 anni –. Volevamo mettere in salvo il piccolo N. da quell’inferno, ma non avevamo i soldi per pagare il viaggio per tre. Ci siamo detti che nostro figlio doveva studiare e non vivere in un Paese dove la gente viene uccisa per strada. Il mio amore si è sacrificato. Ora ho paura che non ci rivedremo mai più”.“
Al momento della partenza, provavamo tutti un senso di speranza. Sull’imbarcazione c’erano due motori. Ci avevano detto che le luci delle piattaforme petrolifere erano l’Italia e quindi a noi tutti sembrava un viaggio semplice. Invece dopo poche ore dalla partenza, il primo motore si è rotto. – racconta un ragazzo del Gambia di 18 anni – Ne restava solo uno e non eravamo neanche a metà del viaggio. Ero nel panico ma non sarei tornato indietro perché in Libia si rischia la vita ogni giorno”.
Le persone soccorse erano partite da Sabratah, in Libia, la notte del 1 giugno scorso e sono state soccorse dalla Life Support il 2 giugno: arriveranno a terra dopo 4 giorni di navigazione.
“Il governo italiano ci ha assegnato un porto distante 662 miglia e circa 70 ore di navigazione dal luogo del soccorso – commenta Albert Mayordomo, capomissione della Life Support –È una scelta politica: è assurdo punire chi salva vite sulla rotta migratoria più letale al mondo, il Mediterraneo Centrale. Qui, solo nel 2023, sono morte in media quasi 7 persone al giorno e sono oltre 5.000 le persone riportate nei lager libici da parte della cosiddetta guardia costiera libica”.
https://www.pressenza.com/it/2023/06/life-support-assegnato-il-porto-di-marina-di-carrara-a-70-ore-di-navigazione/
4 giugno. Indagini sulla strage di Cutro: ancora una volta voleranno soltanto gli stracci?
Con un rilievo marginale rispetto ai giorni della conferenza stampa del governo a Cutro si è appreso che la magistratura inquirente starebbe indagando su rappresentanti della Guardia di Finanza, per stabilire eventuali responsabilità, dopo che i primi investigatori e l’onda mediatica indotta nei giorni immediatamente successivi al naufragio, si erano concentrati soltanto sui presunti scafisti che venivano arrestati e sbattuti in prima pagina.
Una inchiesta internazionale ha portato nuovi elementi di conoscenza, tutti da verificare, su quello che avvenne nella notte antecedente il naufragio di Cutro. Si è anche appreso che sarebbero stati effettuati sequestri e perquisizioni, con le dovute comunicazioni di garanzia agli agenti istituzionali più direttamente esposti. Non si hanno notizie ancora oggi, invece, di una iscrizione nel registro degli indagati di rappresentanti di Frontex, che pure è stata chiamata in causa nei titoli di molti giornali, né tantomeno di esponenti del Viminale, partecipanti al Centro di controllo operativo presso il Ministero dell’interno, e della Guardia costiera, che, con la sua Centrale di coordinamento (IMRC) dovrebbe intervenire in tutte le operazioni di ricerca e salvataggio, quale che sia il livello di allerta o di distress segnalato dalle prime autorità statali entrate in contatto con una imbarcazione in navigazione in alto mare, senza le più elementari dotazioni di sicurezza e generalmente sovraccarica.
4 giugno. Quando Piero Calamandrei esortava a visitare le carceri: “È un atto politico, bisogna aver visto”
Il carcere andrebbe abolito, perché laddove c’è strage di legalità c’è strage di vite. Farlo è difficile. Allora andrebbe svuotato il più possibile
Ciò che non si vede sembra non esistere. Quanto si riesce a nascondere, quindi, è come non fosse mai accaduto. Ecco perché “visitare i carcerati” è un atto politico, non solo un’opera di misericordia corporale. Lo sapeva bene Piero Calamandrei, che dedicò un intero fascicolo della rivista Il Ponte alla condizione carceraria, in sostegno all’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle carceri e sulla tortura.
Era il 1949. La sua esortazione («Bisogna aver visto») vale ora come allora: solo visitandolo, il carcere smette di essere un mondo a parte per tornare ad essere parte del nostro mondo, sottoposto alle stesse garanzie costituzionali e internazionali. Il non guardare, invece, favorisce il buio della ragione e la scomparsa di ogni umana solidarietà: «siamo ciechi perché siamo morti, oppure, se preferisci che te lo dica diversamente, siamo morti perché siamo ciechi, il risultato è lo stesso» (José Saramago, Cecità).
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https://www.unita.it/2023/06/04/quando-piero-calamandrei-esortava-a-visitare-le-carceri-e-un-atto-politico-bisogna-aver-visto/
4 giugno. La valigia mai disfatta di Walter Benjamin
Marina Montanelli, con “Il palinsesto della modernità. Walter Benjamin e i Passages di Parigi”, Mimesis 2022, ci offre un’analisi completa della massa di versioni e frammenti che il filosofo tedesco ha prodotto negli ultimi e drammatici anni del suo esilio e tuttora oggetto di edizione da parte dei curatori tedeschi e italiani
Quanto si è favoleggiato sull’ultima valigia che Walter Benjamin si sarebbe portato dietro nella sua fuga attraverso i Pirenei e il cui contenuto di manoscritti sarebbe scomparso – la più recente e filologicamente indocumentabile è che Lisa Fittko se l’è scordata dopo il suicidio del proprietario e la cameriera dell’albergo di Portbou l’ha svuotata senza trovarci niente (Transatlantic). Ma per tutti gli ultimi anni della sua vita, da Charlottenburg a 10 rue Dombasle, dal campo di Nevers a Marsiglia, in effetti il Nostro si è portato dietro una valigia di appunti intorno a un unico nucleo tematico, di volta in volta intitolato Passaggi o Baudelaire o Storia e che tutti insieme costituiscono quel palinsesto della modernità cui fa riferimento, sin dal titolo, il bellissimo libro di Marina Montanelli, già benemerita riordinatrice, insieme a F. Desideri, e interprete delle molteplici redazioni dell’Opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica.
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https://www.dinamopress.it/news/la-valigia-mai-disfatta-di-w-b/
4 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenz
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Due giorni che per noi saranno uno: 17 e 18 giugno
17 giugno, corteo da Piazza XX Settembre, Bologna
il patto dell’Appennino chiama, Bologna e Emilia Romagna chiamano. Siamo corsi a soccorrere con amore, ora lottiamo con rabbia. Perché la catastrofe è già qui. Si chiamino licenziamenti via mail, inflazione alle stelle, guerra, cambiamento climatico, la catastrofe è già qui.
Partenza h 13.00 da Gkn, segnarsi al form: https://forms.gle/SnHvftMyDDJ8Ssgi6
Domenica 18 giugno, nuova giornata campale per la reindustrializzazione
Conferenza operaia, assemblea sindacale e dell’attivismo climatico
Dalla delocalizzazione alla reindustrializzazione “dal basso”
Intervento pubblico, aziende recuperate, vertenza, cooperativismo, mutualismo:
quali bilanci, compiti, lezioni trarre dal caso Gkn? A che punto e che forme ha preso la lotta per la reindustrializzazione?
Sono invitate/i a partecipare delegate e delegati, semplici lavoratori, testimonianze da aziende chiuse, crisi aziendali in corso, aziende recuperate, attivisti climatici e ovviamente gruppo di supporto e socie e soci soms.
Iscriversi per la partecipazione al form https://forms.gle/gQncDiNSjdHsbdCJ6
3 giugno. Costituzione, la forza necessaria dell’unità
Roberta Lisi – collettiva.it
Per il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, è tempo di attuare l’articolo 3 della Carta: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale”
Facciamo solidarietà è il titolo di una giornata di riflessione e condivisione del pranzo organizzata dall’Anpi domenica 4 giugno a Bologna. Solidarietà sociale ed economica, valore fondante della Repubblica. Lo dice la Costituzione. Alle 11 in piazza Lucio Dalla tra gli altri anche Maurizio Landini, segretario generale della Cgil. Con lui Gianfranco Pagliarulo, presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani che per lettori e lettrici di Collettiva riflette sulla Carta, all’indomani della anniversario della nascita della Repubblica,
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/06/03/news/costituzione-italiana-pagliarulo-3114595/
Bolzano, lo studente che si rifiuta di leggere il discorso per il 2 giugno: «Hanno censurato le critiche»
A Bolzano lo studente 16enne Nathan Previdi si è rifiutato di leggere il suo discorso sul 2 giugno. Accusando la Provincia Autonoma di averlo censurato. Ad intervenire un funzionario della Ripartizione pedagogica che lo ha ritenuto troppo politico. La madre Vio Daubenspeck ha detto all’agenzia di stampa Ansa: «La cosa che lascia davvero amaro in bocca è il fatto che il discorso modificato, con passaggi scritti da mio figlio, sia poi stato letto da un altro studente». Nathan Previdi studia nel liceo classico Walther von der Vogelweide. Ha un canale Youtube chiamato “Studio Previdi”.
Il 16enne è stato selezionato per tenere il discorso in lingua tedesca in piazza Walther in occasione della Festa della Repubblica, ma il testo è stato praticamente rescritto da un funzionario. «Pensavamo che si sarebbero limitati a modifiche stilistiche e grammaticali, ma così non è stato», racconta la madre. Per esempio è sparito, il passaggio sul «crescente neofascismo» e «sull’allontanamento dalla Rai di giornalisti critici, come Fabio Fazio». Nathan dice nel suo canale Youtube: «Solo l’inizio e la fine sono rimasti uguali». La sovrintendente per la scuola di lingua tedesca Sigrun Falkensteiner non commenta i fatti, perché «è stata coinvolta nella vicenda solo alla fine e non conosce tutti i dettagli».
https://www.open.online/2023/06/03/bolzano-studente-discorso-2-giugno-censurato/
3 giugno. Scontro tra Meloni e Ue sulla Corte dei Conti
David Romoli – unita.it
Bruxelles rovina il 2 giugno della premier. Nota polemica della Commissione e risposta furiosa di Palazzo Chigi
A rovinare una festa che altrimenti sarebbe stata per Giorgia Meloni perfetta ci si è messa Commissione europea, con una risposta del suo portavoce a domanda diretta molto critica con la decisione italiana di sottrarre alla Corte dei Conti il “controllo concomitante”, cioè in itinere e non solo a cose fatte, sul Pnrr. Parole pesanti: “E’ responsabilità delle autorità che gli enti di controllo siano in grado di lavorare. Monitoreremo con grande attenzione cosa prevede la bozza di legge sulla Corte dei Conti”.
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https://www.unita.it/2023/06/03/scontro-tra-meloni-e-ue-sulla-corte-dei-conti/
3 giugno. Sei punti per un piano ambientale
Adam McKay – jacobinitalia.it
Le prime cose da pretendere dal governo secondo il regista di «Don’t Look Up» Adam McKay per arginare l’ormai conclamata crisi climatica
Il gatto ormai è uscito dal sacco, caldo, incazzato e incrostato d’olio. Probabilmente supereremo gli 1,5 gradi Celsius (o 2,7 gradi Fahrenheit) di riscaldamento globale oltre i livelli preindustriali nei prossimi due o quattro anni. Questa è la temperatura alla quale gli scienziati hanno avvertito, da tempo, che potrebbe verificarsi una grave destabilizzazione climatica. Le temperature globali sono solitamente misurate come linea di tendenza a lungo termine piuttosto che come temperatura di un solo anno, e 1,5 gradi Celsius è una soglia spaventosa da superare.
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https://jacobinitalia.it/sei-punti-per-un-piano-ambientale/
3 giugno. La trappola dell’Europa minima dei nazionalisti
Alfonso Gianni – ilmanifesto.it
Giovedì a Bruxelles con 446 voti favorevoli, 67 contrari e 112 astenuti è stata approvata la Relazione della Commissione, Act to support ammunition production. Un atto fortemente voluto dal Commissario Breton. E da un asse di destra che tiene insieme Ppe e Conservatori (partito di cui Meloni è Presidente) che prevede la possibilità di utilizzare i fondi di Next generation Ue e i fondi di coesione (43 miliardi per il nostro Paese) per il riarmo e il potenziamento degli arsenali militari dei 27 Paesi.
Fondi già programmati per il cambio del modello di sviluppo basato sulla transizione ecologica, quella digitale e la giustizia sociale, fondi con cui le Regioni supportano le spese sociali, il diritto allo studio, il sostegno alle imprese, il welfare locale, e che oggi tornano, con uno strappo violento, nella disponibilità della economia di guerra. Cosa vietata dall’articolo 41 dei Trattati europei, dove si parla esplicitamente della impossibilità di finanziare con soldi europei le produzioni militari nazionali.
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https://ilmanifesto.it/la-trappola-delleuropa-minima-dei-nazionalisti
3 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 464
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-464-3303216b-0d72-439d-8684-88dfecefe498.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : le patron de Wagner accuse Moscou d’avoir miné les voies de sortie de Bakhmout pour piéger ses soldats
Evgueni Prigojine a affirmé que la quasi-totalité des combattants de sa milice avaient quitté la ville ukrainienne et laissé les positions conquises à l’armée russe.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/03/guerre-en-ukraine-en-direct-le-patron-de-wagner-accuse-moscou-d-avoir-mine-les-voies-de-sortie-de-bakhmout-pour-pieger-ses-soldats_6176003_3210.html
3 giugno. Diritto alla Pace per l’Infanzia e l’Adolescenza
Il Movimento di Cooperazione Educativa (MCE-http://www.mce-fimem.it) e la Federation Internationale des Mouvements d’Ecole Moderne (FIMEM-www.fimem-freinet.org/), il 19 maggio 2023, hanno realizzato in accordo con la commissione FIMEM Educazione alla Pace ed il supporto tecnico-organizzativo della Bottega della Comunicazione, il webinar internazionale Diritto alla Pace per l’Infanzia e l’Adolescenza,qualetappa significativa di un percorso iniziato il 20 novembre scorso, nella giornata della Dichiarazione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Si è trattato di un percorso di riflessione e di scambio sulle pratiche didattiche e sui presupposti pedagogici per l’educazione alla pace, che proseguirà anche l’anno prossimo.
Al webinar del 19 maggio, hanno partecipato 16 scuole di 11 paesi del mondo (Québec/Canada, Messico, Brasile, Cile, Francia, Italia, Togo, Senegal, Burkina Faso, Camerun, Benin), utilizzando la piattaforma Meet; gli altri interessati (oltre 100) lo hanno seguito in diretta sul canale YouTube dedicato
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https://www.pressenza.com/it/2023/06/diritto-alla-pace-per-linfanzia-e-ladolescenza/
INFO: http://www.webottegaforthepeace.it/it/attivita – email: [email protected]
3 giugno. Cosenza, un calcio al pallone miliardario
Claudio Dionesalvi – ilmanifesto.it
Esplodono di rabbia gli ultras bresciani che invadono il prato e scatenano guerriglia all’esterno dello stadio. Straripano di gioia i cosentini. L’altro ieri, a pochi secondi dal termine dei minuti di recupero, è sospeso il playout fra Brescia e Cosenza per non retrocedere dalla serie B. Il momentaneo vantaggio della leonessa lombarda è vanificato dal pareggio dei lupi calabresi al 95°, che forti dell’1-0 conquistato all’andata, evitano i tempi supplementari e compiono l’ennesimo prodigio sportivo. Più che un playout, una battaglia in campo e fuori. Stavolta il gergo di guerra applicato al calcio non è solo metafora. Lacrimogeni, caschi, manganelli, cariche e rappresaglie contornano il triplice fischio dell’arbitro Davide Massa, che schizza liberatorio dagli spogliatoi.
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https://ilmanifesto.it/cosenza-un-calcio-al-pallone-miliardario
3 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
A Roma la seconda edizione di IPER – Festival delle periferie
Rossella Marchini – dinamopress.it
Dal 5 all’11 giugno si svolgerà nella Pelanda al Mattatoio in via Giustiniani la seconda edizione del Festival che mette al centro il concetto di periferia, intesa non più in termini di deprivazione, mancanza, marginalità, ma come strumento per ribaltare il nostro modo di concepire l’umano, le sue relazioni con il pianeta e le sue forme di vita
Si svolgeva un anno fa la prima edizione di IPER – Festival delle Periferie a Roma, ideato e diretto da Giorgio De Finis, per dare voce ai territori che voce non hanno, ma di cose da dire ne hanno invece molte. Una tre giorni durante la quale è stato possibile incontrare artisti, urbanisti, architetti, antropologi, filosofi e registi che hanno offerto contributi e punti di vista sul tema della periferia urbana, al di là della narrazione dominante che ne restituisce un’immagine falsa e stereotipata. Ma è stata anche l’occasione per far incontrare pezzi di città e di movimenti sociali, attraverso la cultura, lo scambio, l’inclusione e la partecipazione.
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https://www.dinamopress.it/news/a-roma-la-seconda-edizione-di-iper-festival-delle-periferie/
Il sito del Festival
https://iperfestival.it/
3 giugno. I servizi per la grave marginalità adulta in Italia
Giovanni Caprio – pressenza.com
La fio.PSD ha presentato di recente il Report “I servizi per la grave marginalità adulta in Italia. Organizzazioni, persone e buone pratiche della rete nazionale fio.PSD”.
I soci della Federazione sono 146 (Terzo settore, Associazioni riconosciute e non, Comuni, Enti religiosi e Fondazioni), hanno sede in 17 Regioni e sono concentrati prevalentemente nel Nord Italia (73%), in particolare in Lombardia (31 soci), in Piemonte (19 soci), in Veneto (17 soci) e in Emilia-Romagna (16 soci). Le città in cui sono presenti il maggior numero di soci sono Milano (18) e Torino (12), seguite da Bologna (8) e Verona (6).
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https://www.pressenza.com/it/2023/06/i-servizi-per-la-grave-marginalita-adulta-in-italia/
Qui il Report: https://www.fiopsd.org/i-servizi-per-la-grave-marginalita-adulta-in-italia/.
Qui le infografiche: https://www.fiopsd.org/wp-content/uploads/2022/11/Infografiche-fio.PSD-2022.pdf
2 giugno: quale festa per quale Repubblica?
Alessandra Algostino – volerelaluna.it
Con consapevole autolesionismo, provo a cercare notizie sulle celebrazioni del 2 giugno e prontamente compare una circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito (per inciso, leggere del “merito” rinnova la ripulsa verso l’elevazione a dogma di una logica contraria all’emancipazione della Costituzione) che ricorda ai dirigenti scolastici che «il 77° Anniversario di fondazione della Repubblica verrà celebrato, oltre che con la consueta solenne cerimonia di deposizione di corona di alloro presso l’Altare della Patria, anche con la successiva rivista militare in via dei Fori Imperiali» e invita «le istituzioni scolastiche interessate a partecipare all’evento». Ora, può essere che sia prassi per la ricorrenza del 2 giugno invitare le scuole a una celebrazione “militarizzata”, ma, alla luce delle precedenti lettere, circolari e posizioni del Ministro, e di un aleggiante revisionismo storico, l’invito trasmette una certa inquietudine.
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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/06/02/2-giugno-quale-festa-per-quale-repubblica/
LucaBilli/Facebook
Il 2 giugno del 1946, ancora in mezzo alle macerie della guerra, le italiane e gli italiani furono chiamati a scegliere se questo paese dovesse rimanere una monarchia o diventare una repubblica e ad eleggere chi avrebbe dovuto scrivere la Costituzione del nuovo stato che stava per nascere sulle ceneri del regime fascista. Il suffragio universale maschile era stato introdotto in Italia nel 1912, ma nel ’46 in pochi avevano esercitato questo diritto, perché c’era stato il ventennio fascista e le donne votarono proprio quell’anno per la prima volta, nelle amministrative di marzo e appunto al referendum. A scegliere tra monarchia e repubblica furono quindi persone che solo in un’esigua minoranza aveva votato prima di allora, per moltissimi fu un’esperienza nuova. Però quelle donne e quegli uomini avevano maturato la propria coscienza civile e politica, anche durante il fascismo e specialmente negli anni durissimi della guerra.
La Resistenza, la Guerra di Liberazione, servì anche a questo, a far sì che quel voto fosse il voto di un popolo che aspettava quell’occasione, che sapeva che era il momento di cambiare la storia, e sapeva anche che quello sforzo era nelle proprie mani, non era qualcosa che sarebbe arrivato da altri. Gli Alleati li avevano liberati, ma adesso toccava a loro. E si assunsero questa responsabilità, anche scegliendo, in maggioranza, la strada più complicata. Ovviamente se avesse vinto la monarchia l’Italia non sarebbe ritornata allo Statuto albertino, ma certamente sarebbe stato un passo meno avventato, avrebbe significato scegliere un sistema che in qualche modo già si conosceva. La repubblica era per molti versi un’incognita, era qualcosa da costruire ex novo e credo, nonostante tutto, che dobbiamo essere grati a chi allora fece quella scelta.
E dobbiamo essere grati a chi costruì questa repubblica, perché nella Costituzione che allora scrissero dissero che non c’è vera democrazia in un paese in cui le donne non hanno gli stessi diritti degli uomini, in cui le bambine e i bambini non vanno a scuola, in cui la maggioranza della popolazione vive sotto il livello di povertà. L’importanza della prima parte della Costituzione sta proprio nel riconoscimento che diritti dell’uomo, democrazia e pace sono tre momenti necessari dello stesso movimento storico. La repubblica è tutta qui, in questa idea, a suo modo rivoluzionaria.
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Landini: “Un 2 giugno fondato sul lavoro“
“Oggi è la Festa della Repubblica perché i nostri padri e i nostri nonni hanno sconfitto il nazismo e il fascismo, e la nostra è una Costituzione che all’articolo 1 dice che siamo una repubblica democratica fondata sul lavoro”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in un messaggio in occasione del 2 giugno.
“A distanza di tanti anni – prosegue Landini – la nostra Costituzione deve essere applicata nei suoi principi e nei suoi valori per fare diventare davvero il diritto al lavoro un diritto che tutti i cittadini vivano con dignità”.
“Oggi in molti casi corriamo il rischio di essere una Repubblica fondata sullo sfruttamento del lavoro e sulla precarietà, e questo colpisce in modo particolare i giovani che sono costretti ad andarsene dal nostro Paese. Credo – prosegue il numero uno della Cgil – che sia uno scandalo che 120 mila giovani ogni anno debbano andarsene dal nostro Paese per trovare da lavorare, per essere realizzati”.
“E allora è il momento di riprendere i valori della nostra Costituzione, di praticarli. Ed è importante che noi diamo un futuro al nostro Paese proprio mettendo al centro il diritto al lavoro con dignità, il diritto alla formazione, allo studio, il diritto alla salute”.
“È importante battersi e rafforzare la nostra democrazia – conclude Landini -. È utile festeggiare la Repubblica indicando anche un obiettivo: al lavoro e alla lotta per affermare i principi fondamentali della nostra Costituzione”.
continuazione e video in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/06/02/video/un-2-giugno-fondato-sul-lavoro-3110818/
2 giugno. Rifondazione: Se la Repubblica è fondata sul lavoro noi ricordiamo Soumalia Sacko
Parate militari, sfoggio di potenza, frecce tricolori e la parola “patria” che viene ripetuta. Sarebbe stato giusto che a qualcuno degli uomini e delle donne che oggi si mettono la mano sul cuore per ricordare la nascita della Repubblica, fosse venuto in mente il primo articolo della Costituzione. Lo diciamo perché proprio in questo giorno di festa nazionale, 5 anni fa, nelle campagne di San Calogero, provincia di Vibo Valentia, cadeva ucciso con 4 colpi di fucile il bracciante e sindacalista dell’Usb Soumalia Sacko. La sua colpa? Cercava lamiere per la baraccopoli di San Ferdinando, Piana di Gioia Tauro, dove lo Stato “accoglie” coloro che si spaccano la schiena sui campi. In quella bidonville e nell’adiacente tendopoli sono morte negli anni tante persone, per freddo, per stufe difettose, per condizioni di vita inaccettabili. È questa la “Repubblica fondata sul lavoro” di cui parlavano le madri e i padri costituenti? Noi di Rifondazione Comunista crediamo proprio di no, per questo oggi eravamo a San Ferdinando, ad aprire la raccolta firme della Lip per il salario minimo e a ricordare un compagno di lotta.
Stefano Galieni, responsabile nazionale immigrazione
Mimmo Serrao, Segretario regionale Calabria, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=53624
Bologna, 2 giugno 2023: “Spalare, non sparare”
In centinaia hanno manifestato da piazza dell’Unità – alla Bolognina – fino alla sede della Regione Emilia-Romagna per chiedere “soldi ai territori e non alla guerra”.
Dopo l’alluvione che ha colpito varie zone della regione, il corteo ha sottolineato l’ipocrisia della logica da unità nazionale senza le doverose riflessioni su scelte e responsabilità. Cementificazione continua, “grandi opere” senza fine e dirottamento delle risorse pubbliche verso le armi e non verso la cura del territorio.
Tra le sigle che hanno organizzato la manifestazione, Unione Popolare – Potere al Popolo – Partito della Rifondazione Comunista e i sindacati di base.
#bologna#emiliaromagna#2giugno#festadellarepubblica#soldiaiterritori#alluvioneemiliaromagna#pace
2 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 463
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-463-7ae2552c-763c-4d0c-837c-5f4ce5dfe9cd.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : les M1 Abrams et les F-16 ne participeront pas à la contre-offensive ukrainienne
Le chef d’état-major américain, le général Mark Milley, a rappelé vendredi que si l’entraînement des forces ukrainiennes sur les chars M1 Abrams avait commencé, ils ne seront pas prêts à temps pour la contre-offensive lancée par Kiev.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
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2 giugno. Migranti: sottoposte a fermo la Sea Eye 4 e la Mare go. Lo fa sapere la Guardia Costiera
Sul fronte penale “al momento non c’è alcuna iscrizione di notizia di reato” come fa sapere il procuratore facente funzioni di Agrigento, Salvatore Vella
Ancora uno “scontro” tra ONG e Guardia Costiera che in una nota fa sapere che le due unità navali “Sea eye 4” e “Mare go”, impegnate nei giorni scorsi in soccorsi in mare e attualmente ormeggiate rispettivamente nei porti di Ortona e Lampedusa, sono state sottoposte a fermo amministrativo. I provvedimenti sono stati emessi a seguito degli accertamenti effettuati da IMRCC Roma , cioè l’autorità coordinatrice dei soccorsi, in base al DL 1/2023, convertito nella legge 15/2023 e recante “disposizioni urgenti in materia di transito e sosta nelle acque territoriali delle navi non governative impegnate nelle operazioni di soccorso in mare”
2 giugno. Life Support soccorre e segnala respingimenti illegali
La nave di ricerca e soccorso di EMERGENCY, Life Support, ha terminato alle ore 11.30 di venerdì 2 giugno il soccorso di un’imbarcazione partita da Sabratah, in Libia, con a bordo 29 persone tra cui 3 donne e 1 bambino.
“I naufraghi erano partiti all’una e trenta della scorsa notte ed erano in viaggio da quasi 10 ore quando abbiamo iniziato le operazioni di soccorso. – commenta Albert Mayordomo, capomissione della Life Support –. Non appena ci siamo avvicinati siamo stati investiti da un fortissimo odore di benzina. Le taniche a bordo si erano rovesciate: alcuni naufraghi erano immersi nella benzina e, per mancanza di carburante, il natante non sarebbe stato in grado di navigare ancora a lungo”.
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https://www.pressenza.com/it/2023/06/life-support-soccorre-e-segnala-respingimenti-illegali/
2 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
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2 giugno. Stellantis, lavoratori Fiom in Francia: è l’ora delle risposte
Il 2 giugno, Festa della Repubblica italiana, la Fiom, le delegate e i delegati, le lavoratrici e i lavoratori di Stellantis sono arrivati in Francia per rivendicare un tavolo di confronto con la società. Ne danno notizia Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom e responsabile settore mobilità e Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom.
La giornata è stata una “straordinaria esperienza di mobilitazione e partecipazione internazionale – dichiarano i sindacalisti in una nota -. Siamo grati per l’accoglienza delle compagne e compagni della Cgt che hanno contribuito al successo della giornata”.
“La mobilitazione – proseguono – ha reso possibile l’incontro con una rappresentanza del management dell’azienda durante il quale la Fiom ha ribadito la necessità di aprire un vero confronto, con anche la partecipazione dei vertici europei del gruppo, per affrontare i problemi dei lavoratori a partire dalle condizioni di lavoro in progressivo e grave peggioramento, le strategie per la transizione industriale, gli obiettivi produttivi di ogni stabilimento e le dinamiche di crescita occupazionale”.
A questa giornata di ascolto la Fiom ha chiesto che “segua una rapida risposta di disponibilità ad aprire il dialogo per un confronto. Stellantis ha la responsabilità di non trasformare la disponibilità della Fiom in conflitto”.
“È ora che il governo italiano ascolti i metalmeccanici e favorisca l’apertura di un confronto sul futuro dei lavoratori di Stellantis e dell’automotive in Italia”, dichiarano Marinelli e Lodi: “Per affrontare la transizione è necessario che il Governo faccia la sua parte con risorse straordinarie con chiare condizionalità sociali”.
“Le lavoratrici e lavoratori di Stellantis degli stabilimenti italiani hanno dato vita a questa giornata facendo migliaia di chilometri per conquistarsi una prospettiva di lavoro e dignità”, concludono i dirigenti Fiom.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/06/02/news/stellantis-fiom-lavoratori-risposte-3114451/
Fiom-Cgil e Stellantis, confronto difficile: «Dialogo o conflitto»
Mario Pierro – ilmanifesto.it
LA MOBILITAZIONE. Incontro a Parigi con la multinazionale dopo il viaggio in un pullman a due piani con cento delegati della Fiom-Cgil partiti da Torino: «Sul sentiero dei diritti». La società respinge le critiche sulle condizioni di lavoro in Italia. La solidarietà agli operai da parte del sindacato francese Cgt. Ora la Fiom attende una convocazione. «Stellantis ha la responsabilità di non trasformare la nostra disponibilità in conflitto» sostengono Samuele Lodi e Simone Marinelli (Fiom)
continua in
https://ilmanifesto.it/fiom-cgil-e-stellantis-confronto-difficile-a-parigi-per-la-dignita
La Fiom in trasferta a Parigi per chiedere un incontro a Stellantis: il viaggio dei 100 delegati da Torino simbolo della parabola dell’ex Fiat
Andrea Tundo – ilfattoquotidiano.it
Lo avevano promesso e hanno deciso di farlo, scegliendo un giorno simbolico, quello della Festa della Repubblica. I metalmeccanici della Fiom-Cgil vanno a Parigi, sotto la sede di Stellantis, a chiedere all’amministratore delegato del gruppo italo-francese, Carlos Tavares, l’apertura di un confronto sulle condizioni di lavoro e le prospettive, produttive e occupazionali, degli stabilimenti italiani dell’ex Fca, definite “quantomeno incerte”. Cento delegati in arrivo da tutti gli stabilimenti del Paese sono partiti dal centro di Torino, una volta la mecca della Fiat, destinazione Poissy, in cerca di garanzie anche di fronte alla direzione che stanno prendendo gli investimenti sulla transizione industriale di Stellantis, con le principali giga factory che parlano straniero. A Douvrin, vicino a Lille, ne è stata inaugurata una negli scorsi giorni, e a breve toccherà alla Germania, mentre la promessa di fare tris a Termoli è rimandata al 2026.
continuazione e video racconto in
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/06/01/fiom-trasferta-parigi-incontro-stellantis-viaggio-da-torino-simbolo-parabola-ex-fiat/7180645/
2 giugno. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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Solidarietà alle lavoratrici e lavoratori Fimer.
La vita, il lavoro, trasformata in una telenovela, una commedia degli equivoci che non fa ridere nessuno. Colpi di scena, trattative che saltano, proprietari assenti. Non sono casi specifici ma è un pezzo di questo sistema rivelato nei suoi dettagli.
E noi? Noi a metterci corpo, faccia, testa, nervi. In poche parole: solidarietà alle lavoratrici e lavoratori Fimer. Convergere attorno alla loro lotta.
Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
Dicono che il PIL cresce, che l’inflazione cala, che va tutto bene. Sarà?! Però a vantaggio di chi? Sicuramente non di chi si alza la mattina, o la notte, per andare a lavorare. Qui, continuano invece ad arrivare notizie allarmanti, di sfruttamento fuori da ogni limite costituzionale.
A due passi da noi, al magazzino di via Gattinella a Campi Bisenzio, è in corso da due giorni lo sciopero ad oltranza degli autisti e dei facchini di Mondo Convenienza, con i SI Cobas Prato e Firenze.
I motivi?
contratto pulizie multiservizi invece che Logistica
paga base di 1180€ lordi al mese, 6,80€ lordi l’ora
turni tra le 10 e le 14 ore al giorno per 6 giorni la settimana
straordinari non pagati
problemi di salute e sicurezza
meccanismo di appalti e subappalti che ha il solo scopo di abbassare il costo del lavoro
Il picchetto è ancora in corso, giorno e notte, chi può li raggiunga!
Esplode una bombola del gas, muore un operaio: si chiamava Stefano Marcoccia e aveva 34 anni
Beatrice Tominic – fanpage.it
L’incidente è avvenuto nel torinese, dove Marcoccia si trovava da poco: il 34enne era originario di Veroli, ma da tempo si era trasferito a Sabaudia, sul litorale meridionale del Lazio.
È morto mentre stava lavorando nel viterbese, a centinaia di chilometri da casa sua: Stefano Marcoccia aveva 34 anni ed era un operaio. Questa mattina stava scaricando da un rimorchio le bombole di gas, in un cantiere poco distante dall’autostrada Torino-Monte Bianco, a Pavone Canavese, in provincia di Torino
Report dei morti sul lavoro nei primi 5 mesi del 2023, paragonati ai primi 5 mesi del 2022, spaventosa recrudescenza a maggio con oltre 160 morti complessivi, con 97 di questi sui luoghi di lavoro
Osservatorio di Bologna morti sul lavoro – cadutisullavoro.blogspot.com
Il mese di maggio è stato spaventoso, con un numero di morti sul lavoro mai visto in 16 anni di monitoraggio, sono stati ben 95, 24 di questi schiacciato dal trattore, ne sono morti 15 negli ultimi giorni, ero stato facile profeta scrivendo (a tutti) che dopo le forti piogge ci sarebbe stata una strage, che continuerà anche il mese di giugno; il terreno apparentemente asciutto in superfice è cedevole, dall’inizio dell’anno sono morti in questo modo atroce 65 agricoltori, spesso anziani, ma anche di ogni età, e di questi morti in agricoltura, di questa strage verde che impregna di sangue i campi vi informa solo l’Osservatorio. Il 42% dei morti sui luoghi di lavoro (escluso itinere) hanno dai 62 anni in su (147 su 345). Gli stranieri, se si escludono i morti dai 60 anni in su, sono tutti giovani, rappresentano ormai il 20% dei morti sui luoghi di lavoro. Predominante il sesso maschile nei morti sui luoghi di lavoro, ma in itinere, le donne sono quasi quanto gli uomini a morire mentre vanno o tornano dal lavoro. Assistiamo a un’autentica strage anche di autotrasportatori, ne sono già morti 52, stanchezza, lavoro stressante e con orari con scarsi controlli, sono pericolosi anche per gli automobilisti, tanti gli incidenti mortali. Ma tanti anche i boscaioli, spesso improvvisati, che muoiono travolti dall’albero che tagliavano,
Servirebbe una campagna congiunta governo e opposizione sulla strage provocata dal trattore: ogni anno il 20% dei morti sui luoghi di lavoro sono dovute al trattore che travolge chi lo guida.
Inail denuncia 264 infortuni mortali nei primi 4 mesi del 2023, comprensive anche dei morti sulle strade e in itinere. L’Osservatorio solo sui luoghi di lavoro ne ha registrati al 31 Maggio ben 345, a questi occorre aggiungere i morti sulle strade e in altri ambiti lavorativi, che INAIL conteggia. (…) l’aumento sui luoghi di lavoro rispetto al 31 maggio del 2022 è del 16%. (…)
Carlo Soricelli è il curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna, che diventerà a breve un’Associazione che darà assistenza psicologica e legale ai famigliari delle vittime, con il compito anche di rendere visibile l’identità e la storia degli oltre 1000 lavoratori morti sui luoghi di lavoro in questi 16 anni e che sono stati registrati dall’Osservatorio
https://cadutisullavoro.blogspot.com/2023/06/report-dei-morti-sul-lavoro-nei-primi-5.html?spref=fb&fbclid=IwAR3aBRC7ff5h_cMl9ephSWUZZXQ2YM8g1AZqmlhjEtmBNUhpsT8Gnv6W_74
Intervento del Presidente Mattarella al concerto in occasione della Festa della Repubblica
1 giugno. Emilia Romagna: sanità bagnata ma resistente
Roberta Lisi – collettiva.it
(…) Già, i tagli; hanno colpito la sanità in tutto il Paese, anche qui. La scarsità di risorse si avverte ogni giorno, manca personale, le liste di attesa si allungano perché non si riesce a erogare le prestazioni nei tempi stabiliti, le attese nei pronto soccorso sono lunghe, manca anche qui il personale e i posti letto nei reparti ospedalieri (…)
Cura delle strutture sanitarie, quelle che servono a garantire l’assistenza; cura dei cittadini e delle cittadine. Il servizio sanitario regionale dell’Emilia Romagna ha retto nonostante l’acqua che ha invaso terre e città. L’ospedale di Riccione ha avuto il piano terra allagato così come l’ospedale di Lugo, ma rapidamente l’allarme è rientrato. Qualche casa della salute e qualche ambulatorio sono stati colpiti, ma sostanzialmente i danni ai presidi sanitari sono stati pochi e le strutture hanno praticamente sempre funzionato.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/06/01/news/sanita_bagnata_ma_resistente-3108085/
OPERATORI SANITARI Da alluvionati a volontari
INDUSTRIA Carpigiani “bene comune” di Marco Togna
LOGISTICA Il futuro sotto il fango di Roberta Lisi
SINDACATI-CONFINDUSTRIA Un’ora di lavoro per le vittime
1 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 462
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/05/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-462-efdd02a7-2f1a-4c07-ad05-0111ac92de26.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine : nouvelles explosions à Kiev ; des drones ukrainiens abattus près de la ville russe de Koursk
La question de l’adhésion de l’Ukraine à l’OTAN fait partie des sujets qui vont être âprement débattus ce jeudi à Oslo, qui accueille une réunion des ministres des affaires étrangères de l’Organisation.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/01/guerre-en-ukraine-en-direct-volodymyr-zelensky-fustige-les-doutes-autour-de-l-adhesion-de-son-pays-a-l-otan_6175662_3210.html
1 giugno. Acque agitate
Valter Giuliano – volerelaluna.it
Accade in Piemonte. È la battaglia in atto tra due marchi dell’imbottigliamento, Eva di Paesana e S. Anna di Vinadio. Il motivo del contendere – concorrenza sleale utilizzando i social – non ci riguarda. Ma dà la dimensione della spietata concorrenza in un settore a basso investimento e alti profitti. E offre lo spunto per mettere la lente di ingrandimento sul mercato delle acque minerali al tempo delle progressiva siccità dove l’acqua è a rischio e si configura sempre di più non solo come risorsa ma come bene pubblico. Che sia il tempo di intervenire, come per quelle delle balneari, anche sulle concessioni per le acque minerali e termali?
Acqua bene comune che, nel momento in cui se ne vede ridotte le disponibilità, impone nuove norme per un’oculata gestione, necessita di tutela e suggerisce che il mercato passi in secondo piano. Al momento parrebbe urgente un intervento proprio sulle tariffe di concessione allo sfruttamento e all’imbottigliamento, da cui lo Stato incassa canoni ridicoli a fronte di un fiorente mercato in cui i privati accumulano ingenti profitti.
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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/06/01/acque-agitate/
1 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
1 giugno. Festeggiamo la Repubblica fondata sul lavoro con l’avvio della campagna per il salario minimo legale di dieci euro
La necessità dell’introduzione di un salario minimo in Italia è diventata così evidente che nemmeno il sistema mediatico mainstream può evitare di parlarne e addirittura fonti padronali ne riconoscono la necessità.
A riconoscere la drammatica situazione dei salari italiani hanno contribuito anche le sentenze di diversi tribunali intervenute contro l’incostituzionalità di salari letteralmente da fame, 4, 5 euro lordi, obbligando le aziende ad aumentare le remunerazioni dei propri dipendenti.
continua in
http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=53616
1 giugno. Partecipazione. Sbarra: “Partita la raccolta delle firme in tutta Italia. A 75 anni dalla nascita della nostra Costituzione, è arrivato il momento di dare piena attuazione all’Articolo 46”
“Parte oggi la mobilitazione della Cisl per una grande campagna di raccolta firme che ci vedrà impegnati in tutta Italia per portare in Parlamento la nostra proposta di Legge sulla Partecipazione e sulla democrazia economica”. E’ quanto ha sottolineato oggi il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a Piazza del popolo a Roma dove e’ partita ufficialmente la campagna nazionale, all’insegna dello slogan “Un posto al tavolo”, per la raccolta delle firme della legge di iniziativa popolare sulla partecipazione.
1 giugno. L’insopportabile predica di Visco sulla moderazione salariale
Il governatore della Banca d’Italia, che a ottobre si appresta a lasciare la guida dell’istituto, ha tenuto ieri il suo ultimo discorso sulla Relazione annuale, le cosiddette Considerazioni finali del Governatore. E mentre i media hanno riportato con grande enfasi il suo rapido cenno alla necessità di introdurre un salario minimo “definito con il necessario equilibrio” (sic!), pochi hanno colto il messaggio principale in materia di salari che Visco ha voluto mandare, per l’ennesima volta, a tutto il Paese.
1 giugno. Cgil: «Bene la crescita dell’occupazione, ma contrastare piaga precarietà»
“I dati diffusi quest’oggi dall’Istat confermano alcune tendenze in atto nel mercato del lavoro del nostro Paese come la crescita, in termini assoluti, dell’occupazione, ma se esaminati attentamente emergono aspetti sulla qualità del lavoro che non possono essere sottovalutati, anzi ci indicano l’urgenza di rimuovere le diffuse condizioni di precarietà”. Così la segretaria confederale della Cgil Maria Grazia Gabrielli commenta le rilevazioni su occupati e disoccupati relative al mese di aprile 2023.
1 giugno. KONE: Avviata la trattativa sugli esuberi
Roma. Si è svolto l’incontro come da procedura tra la società Kone, l’esecutivo sindacale, le strutture nazionali e territoriali di FIM FIOM e UILM.
La società ha ribadito che la necessità della nuova organizzazione a livello globale comporta un numero pari a n. 20 esuberi.
Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la loro contrarietà a tale strumento invitando l’azienda ad una verifica sia rispetto alla possibile anzianità di servizio verso la pensione che a verificare eventuali ricollocazione con altre funzioni.
L’azienda ha dato la sua disponibilità per verificare tali soluzioni.
Le parti si rincontreranno nelle prossime settimane.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
1 giugno. Insultato per colore della pelle alla San Giorgio di Acerra
“Condanniamo con fermezza la discriminazione nei confronti del delegato Fiom alla San Giorgio di Acerra, dove in questi giorni i lavoratori sono in agitazione contro la decisione dell’azienda di licenziare quattro colleghi e per rivendicare i propri diritti. Episodi come questi ci devono indurre a una riflessione profonda sul clima che da mesi si sta respirando nel nostro Paese dove, con l’avvento delle destre, sta ritornando forte quel sentimento razziale e razzista anche nei luoghi di lavoro. La nostra organizzazione è da sempre impegnata sui temi dell’integrazione e della lotta alle discriminazioni di ogni genere. Siamo vicini al lavoratore oggetto di questi insulti e saremo al fianco di tutti i lavoratori impegnati nella lotta a difesa dell’occupazione in quell’azienda”.
1 giugno. Monopoli: Italian Leather, esuberi congelati per un anno
Salvare 181 lavoratori. Questo, il principale obiettivo dei sindacati impegnati nella vertenza della Italian Leather, la conceria di Monopoli (Bari), andata in sofferenza negli ultimi anni per via della crisi dell’automotive. Così facendo, grazie a un accordo, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil sono riusciti a ottenere un altro anno di ammortizzatori sociali, salvando l’azienda dalla chiusura.